Magzine - L'ITALIA S'È DESTA

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magzine           J-SCHOOL UNIVERSITA’ CATTOLICA
                                                   #67 GIUGNO 2022

       L’ITALIA S’È DESTA

TRA REFERENDUM, SCIOPERI E MANIFESTAZIONI IL CAMBIAMENTO
PASSA DAI CITTADINI. E I GIOVANI FANNO SENTIRE LA LORO VOCE
Magzine - L'ITALIA S'È DESTA
CAMBIAMENTO
       CONQUISTE
VOTO
          SANITÀ
DIGITALE
         FUTURO
PROTESTE
     RIGENERARE
FUORISALONE
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LIBERI DI SCEGLIERE ////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 04
DOTTORI IN TRINCEA ////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 08

DANNO SCOLASTICO ///////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 10
NEWSLAB /////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// 12

ARREDAMENTO AL NATURALE //////////////////////////////////////////////////////////////// 14

Periodico della Scuola di Giornalismo        direttore
dell’Università Cattolica - Almed © 2009     Laura Silvia Battaglia
www.magzine.it
                                             coordinatore
                                             Elisa Conselvan                                                           www.magzine.it
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largo Gemelli, 1 | 20123 - Milano            Lorenzo Aprile, Francesca Arcai, Lavinia Beni, Daniela Bilanzuoli, Eleonora Bufoli, Lorenzo
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Autorizzazione del Tribunale
di Milano n. 81 del 20 febbraio 2009
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#Copertina

GLI ITALIANI DI NUOVO ALLE URNE:
CINQUE QUESITI PER LA GIUSTIZIA
di BIANCA TERZONI

Quello di domenica è il 74esimo referendum nella storia del nostro Paese.

I
Dalla Repubblica al divorzio, il cambiamento passa ancora per i cittadini
“         l referendum sulla giustizia di domenica 12 giu-      sono svolti ben 73 referendum nazionali. Il primo della
          gno è sempre più vicino, ma le tematiche sem-         storia è stato il referendum istituzionale del 2 giugno
          brano ancora sconosciute e lontane dagli elet-        1946, dove i cittadini furono chiamati a scegliere tra
          tori. Solo qualche settimana fa era previsto un       monarchia e repubblica: per uno scarto di due milioni gli
          afflusso alle urne di uno scarso 33%, tenendo         italiani preferirono la repubblica. Allora l’affluenza fu
conto anche della concomitanza delle votazioni ammini-          dell’89,1%. Un dato simile all’affluenza registrata per il
strative in oltre 900 Comuni.                                   referendum sul divorzio del 12 e 13 maggio 1974, il
I cinque quesiti, in apparenza ben lontani dal raggiunge-       primo referendum abrogativo in Italia. Si recarono alle
re il quorum richiesto per la validità – 50%+1 degli            urne poco meno dell’88% degli aventi diritto. Il quorum
aventi diritto al voto – non sono di così immediata com-        raggiunto decretò la vittoria del No, e il divorzio rimase
prensione, e per avere coscienza sull’argomento e recar-        legittimo. Quest’anno saranno sei anni dall’ultimo refe-
si a votare consapevoli è senz’altro necessario un appro-       rendum abrogativo, quello del 2016, che presenta dati
fondimento personale. Il rischio è che la maggior parte         preoccupanti: ad esprimersi sulla proroga delle conces-
degli elettori scelga di barrare il Sì piuttosto che il No      sioni di estrazione di idrocarburi furono appena il 31%
secondo le posizioni del proprio partito di riferimento,        degli elettori. Il quorum non venne raggiunto e il referen-
senza riflettere in modo indipendente, sia per mancanza         dum risultò non valido.
di tempo che per mancanza di voglia. Inoltre, tre giorni        Il crollo delle affluenze alle urne in occasione dei refe-
dopo il voto referendario in Senato si voterà per l’ultima      rendum potrebbe essere attribuito alla crescente diffi-
delle tre riforme sulla giustizia proposte dalla ministra       coltà degli argomenti trattati, i quali per i non addetti ai
Cartabia, che riguardano modifiche in ambito penale e in        lavori necessitano di un ulteriore studio. Negli ultimi 25
ambito civile.                                                  anni di quesiti referendari abrogativi il quorum è stato
Fino ad oggi, in 76 anni di storia repubblicana, in Italia si   raggiunto solo quando c’è stato un forte interesse sul-

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l’argomento e quando i partiti si sono schierati aperta-        Cercare di incentivare gli elettori a votare per il Sì piut-
mente a favore di una posizione in campagna elettorale.         tosto che per il No diventa pertanto ancora più complica-
Il referendum di domenica 12 giugno tratta di argomenti         to. A parte Lega e Radicali che si dicono favorevoli,
e di situazioni interne alla magistratura, e gli stessi pro-    Fratelli d’Italia è favorevole a tre quesiti su cinque, men-
motori dei cinque quesiti, il partito della Lega e il Partito   tre Forza Italia sostiene tutti e cinque i referendum. Il PD
Radicale, non hanno promosso apertamente la campagna            di Enrico Letta non ha dato particolari indicazioni di voto,
dopo l’approvazione da parte della Corte costituzionale.        anche se il segretario ha affermato che si esprimerà per
Lega e Radicali hanno comunque denunciato il poco spa-          il No, e il Movimento 5 Stelle è fortemente contrario al
zio televisivo dedicato alla spiegazione dei cinque refe-       referendum stesso. Favorevoli si dicono anche Italia Viva
rendum: in effetti, una valida campagna di informazione         di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda.
su tutte le reti sembra essersi intensificata solo negli        Tuttavia, la scarsa partecipazione alla vita politica da
ultimi giorni. Altri hanno adottato misure più estreme,         parte dei cittadini italiani spesso non riguarda solo i
come il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. Il         referendum e le tematiche trattate. Basti guardare alle
leghista ha deciso di mettere in atto un vero e proprio         votazioni amministrative dell’anno scorso, con un’af-
sciopero della fame, perché “È sceso il muro del silenzio       fluenza pari al 59,4%. Complici forse la crisi data dalla
sul referendum sulla giustizia. Due terzi degli italiani non    pandemia e dal recente conflitto ucraino, l’opinione pub-
sa nemmeno che si vota il 12 giugno, figuriamoci se             blica considera la classe politica sempre più con diffi-
conoscono i quesiti”.                                           denza, caratterizzata da luoghi comuni. Se poi si consi-
Gli stessi partiti sono piuttosto frammentari sulle prese       derano le attuali difficoltà da parte di studenti fuori sede
di posizione riguardo il referendum sulla giustizia.            e di italiani residenti all’estero nel raggiungere il proprio

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#Copertina

Comune ed essere in grado di votare, anche scegliendo           ta durante il governo Monti, “qualsiasi funzionario pub-
di farlo per posta, è sempre più facile intuire una certa       blico che sia stato condannato in maniera definitiva ad
distanza da parte delle istituzioni. In ogni caso, anche la     almeno due anni non può candidarsi ad altra funzione
scelta di non recarsi a votare domenica 12 giugno               pubblica”. Votando per il Sì, sarà il giudice di volta in
potrebbe essere vista non come totale diffidenza ma             volta a decidere sull’eventuale interdizione dai pubblici
come una vera e propria presa di posizione, la quale sot-       uffici per il soggetto condannato. Votando per il No, la
tolineerebbe la volontà di non votare per tematiche che         legge Severino rimarrà in vigore e un funzionario pubbli-
si conoscono poco e che risultano “superflue” in con-           co, condannato anche da sentenza di primo grado, non
fronto ad altre. L’anno scorso i referendum proposti,           potrà svolgere le proprie funzioni.
oltre a quello della giustizia, erano stati quello sull’euta-   Il secondo quesito, dalla scheda di colore arancione,
nasia e sulla cannabis legale, successivamente bocciati         tratta la custodia cautelare durante le indagini. In Italia,
dalla Corte costituzionale.                                     il Codice penale prevede l’utilizzo della custodia cautela-
Ma cosa prevedono i cinque quesiti referendari di dome-         re solamente in tre casi: per il rischio di inquinamento di
nica 12 giugno? Inizialmente, i referendum proposti da          prove, rischio di fuga, e di reiterazione del reato.
Lega e Radicali erano sei: il sesto quesito, che riguarda-      Votando per il Sì, la custodia cautelare non verrà più uti-
va la responsabilità penale diretta per i magistrati, non è     lizzata per quanto riguarda la reiterazione del reato, cioè
stato approvato dalla Corte costituzionale e dall’attuale       il pericolo che il soggetto possa compiere di nuovo il
presidente Giuliano Amato. Come detto in precedenza, si         reato, mentre votando per il No la misura della custodia
tratta di un referendum abrogativo; quindi, in caso di          cautelare rimarrà per i tre casi sopracitati.
raggiungimento del quorum non si riformulerebbe una             Colore giallo per il terzo quesito, che riguarda la separa-
legge, ma si cancellerebbero solo alcune parti o certe          zione delle carriere dei magistrati, sulla base della
frasi.                                                          distinzione tra funzione giudicante e funzione requirente.
Il primo quesito è rappresentato dalla scheda di colore         In Italia un magistrato può passare fino ad un massimo
rosso e riguarda l’abrogazione della legge Severino. Il         di quattro volte dalla funzione giudicante, cioè il giudice
tema è l’incandidabilità in caso di condanna di un funzio-      super partes, alla funzione requirente, il pubblico mini-
nario pubblico. Infatti, secondo la legge Severino emana-       stero che conduce le indagini. Inoltre, per la riforma

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Cartabia, il numero di volte con cui un magistrato può          libertà, Sì per la giustizia”, “Occorre che il popolo italia-
passare da giudice a p.m. dovrebbe essere ridotto a due.        no dia un messaggio globale di volontà riformatrice radi-
Votando per il Sì, un magistrato dovrà scegliere ad inizio      cale della giustizia. A parte i singoli quesiti il messaggio
carriera se far parte della magistratura giudicante o di        deve essere complessivo”.
quella requirente. Votando per il No, rimarrà la possibili-     Secondo Nordio andare a votare e scegliere per il Sì
tà di scambio di ruolo per il magistrato.                       significherebbe “Mandare un messaggio di volontà rifor-
Quarto quesito e scheda di colore grigio. Il quesito tratta     matrice radicale ed epocale. È noto che la giustizia pena-
delle valutazioni sulla professionalità dei magistrati. Ad      le italiana non funziona e il Parlamento è inerte. L’ultima
oggi i magistrati vengono giudicati solamente da altri          riforma Cartabia va nella direzione giusta, ma la ministra
magistrati, mentre il quesito chiederebbe di permettere         non ha il potere di fare le leggi ed è condizionata dal
anche ai cosiddetti membri laici nei Consigli giudiziari,       Parlamento”. D’altro parere è il presidente del
quali avvocati e professori universitari, di valutare l’ope-    “Comitato per il No” Domenico Gallo: “I quesiti dei refe-
rato dei magistrati. Votando per il Sì, i magistrati ver-       rendum non sono facilmente comprensibili, non interes-
rebbero periodicamente valutati anche da professori e           sano questioni che riguardano i diritti o la vita delle per-
avvocati, mentre votando per il No la professionalità dei       sone. Il rischio è che il voto sia influenzato da pregiudizi
magistrati sarà analizzata soltanto da altri magistrati.        o da slogan ingannevoli: per esempio il fatto che votando
Quinto e ultimo quesito con la scheda di colore verde:          per il sì ciò comporterebbe una riforma del sistema giu-
riforma della legge elettorale del CSM. Ad oggi un magi-        diziario”.
strato per essere eletto al CSM – il Consiglio Superiore        Per Gallo “La giustizia italiana non ha bisogno di riforme
della Magistratura, l’organo di governo del potere giudi-       che incidano sulla libertà e la serenità del giudice e del
ziario – necessita dalle 25 alle 50 firme di altri magi-        pubblico ministero. Ha bisogno di riforme a livello orga-
strati che appoggiano la candidatura. Questo procedi-           nizzativo, che rendano la giustizia più efficiente e che
mento nel tempo ha creato il fenomeno del cosiddetto            accorcino i tempi”. Che venga raggiunto il quorum o
correntismo, cioè l’influenza dei partiti politici all’inter-   meno, la necessità di riformare la giustizia è lampante:
no della magistratura. Votando per il Sì, non ci sarà più       “Tra gli anni 1980-82 la popolarità della magistratura
l’obbligo di raccolta delle firme e il magistrato potrà         era attorno al 90%” ricorda Nordio, “Adesso siamo al
presentare da solo la propria candidatura. Votando per il       30%. Due terzi degli italiani non hanno fiducia nella
No, per essere eletti a membri del CSM rimarrà obbliga-         magistratura”. Secondo sondaggi, solo il 30% della
torio raccogliere firme da parte di altri magistrati a          popolazione si recherà ai seggi, ma la vera intenzione
sostegno della propria candidatura.                             degli italiani si scoprirà aspettando il 12 giugno.
Per Carlo Nordio, presidente del Comitato “Sì per la            Urne aperte dalle 7 alle 23.

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VUOTO IN CORSIA, TROPPI
#Copertina

PAZIENTI PER POCHI MEDICI
di FRANCESCA ARCAI e DANIELA BILANZUOLI

Dall’inizio della pandemia sono aumentati i posti di lavoro negli ospedali, ma i turni

M
sono sempre più sfiancanti. La dura realtà degli specializzandi sotto alta pressione

                 edici in trincea, è questa la realtà che la   di un certo numero di pazienti. Nell’anno in cui è stato
                 pediatra Maria Vittoria Scanu racconta a      deciso, il ‘92, vi era in Italia un’alta natalità, che ora non
                 Magzine sulla questione della carenza di      c’è, specialmente in Sardegna". Quello a cui si riferisce
                 professionisti nel sistema sanitario ita-     la Dottoressa è l’art.17 c.7 dell’Accordo Collettivo
                 liano. La sua giornata tipo non è niente di   Nazionale che disciplina il lavoro dei pediatri. L’articolo
più lontano dalla noia. Lavora nell’Anglona, una regione       infatti va a regolare l’apertura di una sede pediatrica in
storica a nord della Sardegna, e copre ogni giorno dai         base ai pazienti iscritti, almeno seicento da 0 a 6 anni:
due ai tre paesi, sei giorni su sette. Si sveglia la mattina   un numero che solo metà Sardegna può contenere. La
e sa che dovrà guidare per tutto il giorno per poi tornare,    soluzione, continua, potrebbe essere quella di rivedere
sfinita, la sera a casa.                                       l’articolo, ormai datato, e alzare la fascia almeno ai quat-
Questa è la realtà che i medici vivono e che vivranno per      tordici anni.
ancora del tempo. Si stima che da quest'anno al 2025           Quello della carenza di medici è un problema complesso.
mancheranno in tutto almeno 16 mila medici specialisti         Si può dire che per come è organizzato attualmente il
e i settori che più preoccupano sono proprio quelli dei        percorso di formazione dei medici, sia specialisti che di
medici di base e di pediatria.                                 famiglia, non ce ne saranno abbastanza per rimpiazzare
“Nel contratto dei medici, per avere una sede di pedia-        quelli che andranno in pensione nei prossimi anni.
tria o di medicina di base ci deve essere la disponibilità     Questa è la preoccupazione principale di Maria Vittoria

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Scanu: non riesce a trovare un sostituto nemmeno per             c’è molta competizione e molta pressione. Quelli più
riposarsi, almeno per tre giorni.                                grandi non ti mettono mai a tuo agio, nonostante tu ti
I sindacati e le associazioni di categoria dei professioni-      senta smarrito perché non hai mai avuto a che fare con
sti sanitari lo dicono da anni, ma i primi effetti visibili si   dei casi reali. Fai orari anche che inizi alle sette di mat-
sono visti solo di recente: prima, il Molise e il Veneto         tina e finisci alle cinque del mattino dopo. È capitato che
hanno autorizzato le assunzioni a tempo determinato di           mi abbiano fatto sentire uno schifo, mi ricordo una scena
medici in pensione per rimediare alla mancanza di perso-         bruttissima: un giorno sono stato rimproverato da un
nale; poi, per via dell’emergenza sanitaria dovuta alla          ragazzo più grande che mi ha urlato addosso “bravo il
pandemia da Covid-19, i co.co.co. - i contratti di collabo-      coglione” davanti a tutti, solo perché pensava che io non
razione riservati agli specializzandi - hanno fatto da           avessi fatto il mio lavoro. Io invece ero in turno lì da
padrone nelle corsie degli ospedali di tutta Italia.             almeno 20 ore, e con sole due ore di sonno cercavo di
Giulia Calvani ha iniziato a lavorare proprio grazie a que-      dare una mano agli altri colleghi. Quando poi i più grandi
sto tipo di contratto, “sacrificando, se così si può dire,       hanno capito che mi impegnavo e facevo anche più del
anni di formazione teorica”, tiene a precisare. Calvani è        dovuto sono venuti a scusarsi per come si erano compor-
infatti ora una specializzanda nel Pronto Soccorso               tati con me”.
dell’Ospedale di Sassari, con ben due anni di esperienza         È stanco Rhonnie, non riesce nemmeno a parlare più di
a contratto: prima a Reggio Emilia, poi a Rivoli.                tanto perché sfinito dal suo lavoro. “Un giorno ho iniziato
Gli specializzandi di oggi tengono in piedi gli ospedali         a piangere come un disperato davanti ad una ragazza del
italiani, lavorando spesso 12 ore al giorno, mentre paga-        quinto anno, ero stanchissimo, volevo solo dormire,
no una formazione sempre più carente. Mancano le borse           avevo bisogno di riposare perché in sette giorni avevo
di studio: durante la pandemia i posti in specialità si          dormito in totale cinque ore. Lei mi ha ascoltato, mi ha
sono triplicati ma c’è chi preferisce lavorare nel privato       aiutato. Da quel momento mi sono sentito meno solo”.
perché pagano di più. “Dovremmo essere più seguiti e             Ma non è tutto così terribile: c’è anche l’altra faccia della
soprattutto retribuiti di più, molti decidono di mollare         medaglia, quella che ti dà la forza di continuare. Rhonnie
perché non ce la fanno” racconta Rhonnie Audit, medico           è fiero del suo lavoro e non si vedrebbe a fare nessun
specializzando in chirurgia generale al Policlinico San          altro mestiere; prima di diventare un medico, per mante-
Matteo di Pavia.                                                 nersi agli studi, di notte faceva le pulizie negli uffici. “Il
Con l’emergenza Covid si sono creati molti posti di lavo-        mio lavoro è fantastico, sto facendo una cosa che non è
ro. Questo ha aiutato la categoria dei medici, ma da             da tutti: operare una persona. Sono passato dal tenere
quando è iniziata la pandemia i turni sono diventati mas-        una scopa in mano, da essere il ragazzo delle pulizie ad
sacranti e, come se non bastasse, spesso non si riesce a         essere un chirurgo. Se penso alla strada che ho fatto per
lavorare in un ambiente sereno. “C’è del nonnismo”,              arrivare a questo punto di direi “wow”. Se potessi torna-
Rhonnie, ragazzo solare e disponibile, è stato spesso            re indietro rifarei la stessa scelta, non riesco nemmeno
trattato male durante i suoi turni da sfinimento. “I più         ad immaginare cosa avrei potuto fare nella vita se non
grandi sono un po’ stronzi, è come se fossi in un esercito:      fossi diventato un medico”.

                                                                                                    magzine 67 | giugno 2022 9
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#Italia

LA SCUOLA SCIOPERA UNITA
CONTRO IL PRECARIATO
di ANDREA MINIUTTI e SAMUELE VALORI

Contratti a tempo determinato, concorsi infiniti, assenza di fondi per la formazione:

P
corpo docente e personale Ata scendono in strada insieme per la prima volta
              ensare che il problema del precariato degli inse-       242.733 su un totale di 1.137.575.
              gnanti riguardi solamente il corpo docenti è mio-       Una delle polemiche che si protrae da più tempo è quella del
              pe. Certamente è un problema occupazionale, ma          reclutamento. Parliamo di una problematica che lega neolau-
              spesso ci si dimentica delle deficienze didattiche      reati e aspiranti insegnanti ai docenti precari che negli ultimi
              provocate dall’instabilità lavorativa. Ne consegue      anni hanno tentato di mantenere in piedi un sistema scolastico
              un peggioramento della qualità dell’istruzione,         sempre più a corto di personale.
vale a dire una formazione non adeguata delle nuove genera-           L’ultimo concorso, iniziato con un anno di ritardo e ancora in
zioni e, quindi, una futura classe lavorativa non sufficientemen-     pieno svolgimento, si è rivelato fallimentare per molti parteci-
te preparata. È un circolo vizioso che va fermato.                    panti: modalità dello scritto modificate all’ultimo momento e
Lo sciopero del 30 maggio riguarda tutto il personale scolasti-       disposizioni diverse a seconda della sede. L’obiettivo dichiarato
co, dai professori al corpo ATA: è la prima volta che le due cate-    della nuova legge è quello di uniformare ancora di più le proce-
gorie uniscono le forze per protestare assieme. La motivazione        dure concorsuali, rendendole annuali e aperte solamente a
del picchetto risiede principalmente nel duro nodo del rinnovo        docenti abilitati.
contrattuale di tutti i lavoratori del mondo scolastico, oltre alle   Ma come si consegue l’abilitazione che fino ad oggi si conqui-
modalità di reclutamento e formazione dei docenti. Stando ai          stava superando il concorso? È qui che si scatena la principale
dati MIUR del 2020/21, circa il 22% dei contratti del perso-          polemica: l’abilitazione arriverebbe durante il percorso univer-
nale scolastico - docenti e ATA - è a tempo determinato:              sitario, acquisendo 60 cfu tra esami e tirocini e svolgendo una

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prova conclusiva. Se per i laureandi il problema è relativo, la        pero: i tagli. I soldi per la formazione, e soprattutto per gli
situazione cambia per i precari senza abilitazione che si ritro-       incentivi salariali, deriverebbero dal taglio di circa 10mila uni-
verebbero a dover integrare ulteriori esami a spese proprie.           tà, un paradosso per un settore che ha cattedre vacanti e pre-
Persino coloro che insegnano da più di tre anni , pur avendo           cari da stabilizzare.
l’accesso diretto al concorso, in seguito dovrebbero acquisire         La Scuola, che fa parte delle riforme del PNRR, si occuperà
30 crediti universitari e svolgere la prova di abilitazione per        anche dei percorsi di formazione di dirigenti e personale Ausi-
passare di ruolo.                                                      liario, Tecnico e Amministrativo. Ed è qui l’ultima grande bat-
Un iter lunghissimo e complicato che, secondo la categoria dei         taglia sindacale che riguarda la categoria che, al pari degli
docenti, non porterebbe neppure alcun miglioramento a livello          insegnanti, è fondamentale nell’ecosistema scolastico. Perché
di selezione, in quanto la prova scritta concorsuale rimarrebbe,       si è visto proprio con lo sciopero, senza ATA, la scuola non apre.
almeno fino al 2024, a risposta multipla. Proprio la prepara-          Infatti, la richiesta è quella di maggiori assunzioni tra le fila del
zione degli insegnanti è un altro tema caldo: la legge 36/22           personale scolastico: collaboratori, tecnici di laboratorio,
istituisce la Scuola alta di formazione che si occuperà di sta-        segretari e assistenti amministrativi.
bilire i vari corsi formativi, oltre che accreditare e verificare le   Però, non tutti sono d’accordo. Infatti, secondo Cristina Costa-
strutture che dovranno erogare i corsi, per garantirne la mas-         relli (Anp Lazio), “Il ritornello è il solito: stabilizzare i precari,
sima qualità. La pianificazione su base triennale riguarderà           non considerando per nulla il diritto degli alunni ad avere inse-
corsi per progettare la didattica con strumenti e metodi for-          gnanti migliori, più preparati, più aggiornati”. L’osservazione
mativi. I sindacati protestano e lo definiscono un taglio all’au-      è corretta, ma le due cose sono strettamente intrecciate. Infat-
tonomia degli istituti e al ruolo del collegio dei docenti, in favo-   ti, il precariato rende meno efficaci i percorsi di formazione
re dell’ennesima piattaforma che va ad affiancarsi alle altre          degli insegnanti, i quali acquisiscono competenze senza però
come INDIRE e INVALSI.                                                 avere la certezza di poterle mettere in pratica: questa instabi-
Tra l’altro i percorsi, che saranno svolti fuori dall’orario lavora-   lità influisce inevitabilmente sulla qualità della didattica. Dun-
tivo verranno retribuiti solo se comportano un ampliamento             que, tutti ci perdono: i docenti, gli studenti e anche lo Stato
dell’offerta didattica, mentre potranno portare ad un incentivo        stesso.
salariale se valutati positivamente. Un incentivo salariale che        Il PNRR non può essere l’ennesima occasione sprecata o un’ul-
però riguarderà il 40% dei docenti in questione: ma come ver-          teriore promessa mancata. La necessità è quella di investire
ranno scelti coloro che riceveranno l'incentivo? E con quali           sia sugli insegnanti che sui giovani. O, meglio ancora, sugli
fondi verranno pagati? Ecco un altro punto chiave dello scio-          insegnanti giovani.

                                                                                                            magzine 67 | giugno 2022 11
EDITORIA E PUBBLICITÀ STANNO
#NewsLab

PRENDENDO DUE STRADE DIVERSE

L
di MELISSA SCOTTO DI MASE

            a crescita impetuosa degli utenti, i costi legati   dente dal punto di vista della pubblicità. Inflazione, dimi-
            alla tecnologia – ma non alla produzione di         nuzione dei tassi di crescita, incertezza geopolitica sono
            informazione –, insieme a sistemi sempre più        i principali motivi che portano gli inserzionisti pubblici-
            efficienti per raccogliere e distribuire inser-     tari a rallentare gli investimenti.
            zioni pubblicitarie hanno costituito alcuni dei     Ma quanto è forte la domanda di informazione di qualità
motivi di vantaggio competitivo delle piattaforme digita-       e quanto è debole il modello di business basato solo sulla
li rispetto ai classici editori. Dopo vent’anni segnati da      pubblicità?
queste tendenze, ci troviamo di fronte ad una nuova fase        Quest’ultima è sempre legata alla congiuntura: secondo
evolutiva?                                                      il Financial Times, attualmente il mercato globale della
Negli ultimi anni la considerazione pubblica delle piatta-      pubblicità digitale vale circa 520 miliardi di dollari ed è
forme digitali è passata dall’approvazione incondizionata       concentrato nelle mani di pochi gruppi. Ad esempio, la
alla critica, perché se da una parte la qualità dell’infor-     somma del fatturato di Google (Alphabet) e di Facebook
mazione di tali piattaforme si è rivelata in molti casi         (Meta) vale circa 360 miliardi di dollari e si basa per la
dubbia, dall’altra non tutte hanno dimostrato di volerla        maggior parte sulla pubblicità.
migliorare. La crisi della pubblicità sulle piattaforme         Inoltre, l’ecommerce è in forte crescita e i modelli di
rappresenta, dunque, un fenomeno passeggero o una dif-          business basati su di esso hanno davanti maggiori pro-
ficoltà reale?                                                  spettive e più concorrenza. L’ecommerce potrebbe rap-
Snap – la società americana proprietaria di Snapchat e          presentare uno spazio per la crescita di nuovi editori o di
di altri prodotti e servizi – ha subito un durissimo colpo      editori tradizionali ben disposti al cambiamento? Sì, se
in Borsa quando ha annunciato che, nelle attuali condi-         la qualità dell’informazione tornerà ad avere un ruolo
zioni macroeconomiche, il prossimo trimestre sarà delu-         prioritario rispetto alla ricerca del profitto ad ogni costo.

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MUCK RACK: LA PIATTAFORMA
CHE UNISCE GIORNALISTI E AZIENDE

U
di MARIA COLONNELLI

             na finestra per vedere cosa sta accadendo         dati, il campo di lavoro del software si è esteso: la rac-
             nel mondo del giornalismo: è questo il claim      colta automatica di informazioni consente agli utenti
             di Muck Rack, portale nato nel 2009, duran-       della piattaforma di ricercare giornalisti in base alla
             te il turbinio di cambiamenti portato dai         testata di appartenenza o all’area tematica, facilitando
             social media.                                     le aziende in fase di reclutamento di professionisti.
I primi a carpire le potenzialità sono proprio i fondatori     L’indicizzazione del panorama mediatico aiuta anche i
di Muck Rack, creato per razionalizzare l’inesauribile         freelance a selezionare la testata più coerente con il pro-
flusso informativo generato online. Il nome riprende la        prio prodotto. Il portale rileva il tasso di engagement
storica definizione dei giornalisti come “muckrackers” -       generato dagli articoli degli iscritti, tracciandone even-
letteralmente “spalatori di letame” da parte del presi-        tuali condivisioni online da parte di altri utenti, e invia
dente americano Theodore Roosevelt pervia del loro             una mail di avviso all’autore quando il pezzo viene ripub-
lavoro d’indagine della società corrotta, e l’obiettivo è      blicato.
facilitare l’accesso agli account Twitter di migliaia di       Muck Rack potrebbe diventare il LinkedIn dei giornalisti,
giornalisti registrati e mettere in contatto fra loro i pro-   con qualche funzionalità in più. Per le aziende, il softwa-
fessionisti dell’informazione.                                 re è fondamentale per semplificare l’individuazione di
Per favorire questo incontro, gli iscritti a Muck Rack         professionisti; per i giornalisti è una vetrina in più dove
costruiscono un portfolio riassuntivo di esperienze lavo-      esibire competenze e produzioni e tenere sotto controllo
rative da presentare come biglietto da visita. L’efficacia     nuove offerte di lavoro. Tutto questo non sarebbe possi-
delle amicizie virtuali che si vengono a creare ha spinto      bile senza l’ausilio dell’intelligenza artificiale alla base,
numerosi professionisti ad aprire un profilo Muck Rack,        assieme al machine learning, della capacità del portale
tanto che il portale è passato da 150 iscritti a più di        di selezionare le notizie più rilevanti. Insomma, “la fine-
15mila solo nel 2013.                                          stra” di Muck Rack si apre su un’informazione persona-
Con lo sviluppo di nuovi strumenti di aggregazione di          lizzata e fedele alla reale rilevanza dei fatti.

                                                                                               magzine 67 | giugno 2022 13
BELLO E SOSTENIBILE: IL DESIGN
#Cultura

CONQUISTA LE STRADE DI MILANO
di ELEONORA BUFOLI e RACHELE CALLEGARI

Materiali naturali per sensibilizzare il pubblico sugli sprechi alimentari ed energetici.

M
Così il Salone del Mobile festeggia i sessant’anni con un ritorno alle sue prime origini
                  ilano è tornata ad essere il centro del          ra. Un richiamo alle radici e alle origini è quello che pro-
                  design internazionale con la 60esima edi-        viene dalle istallazioni di Korea Craft and Design Founda-
                  zione del Salone del Mobile, tornato final-      tion. Il ritorno alla materialità dei cinque elementi naturali
                  mente in presenza. La città meneghina            conquista le vetrate della Fondazione Feltrinelli. Again
                  guarda al futuro con un palinsesto ricco di      From The Earth’s Foundation invita a rallentare, a ripensa-
eventi. Le forme e i materiali più innovativi del mondo            re il rapporto con l’ambiente.
dell’arredamento e del design sono i protagonisti degli            Sotto una grande nuvola di carta la terra restituisce uten-
ampi spazi di Rho Fiera Milano ma è con il Fuorisalone che         sili e oggetti rigenerati, posate che prendono la forma di
forme ergonomiche e prodotti unici conquistano i quartieri         steli di acciaio, prodotti di legno, argilla, rame che rinviano
della città.                                                       all’origine del cosmo. I colori, le forme, la texture e i mate-
Da Isola a Corso Garibaldi, dal quartier generale di Brera         riali sono naturali, rinviano ad uno stato di sobak, prima
e via Tortona, alle superfici specchiate dei navigli, istalla-     che l’uomo metta mano con il lavoro artificiale. Lo studio
zioni ed esposizione si intrecciano con lo spazio urbano, si       di design koreano da 10 anni partecipa al FuoriSalone
adagiano sulla natura, si inerpicano tra vetrate e ringhiere,      eppure è proprio in questa edizione che è particolarmente
si immergono nelle due facce di una città in perenne tra-          sentito il richiamo ad un rapporto più rispettoso con la
sformazione.                                                       natura da cui proveniamo.
Assieme al tema della rigenerazione, a dominare questa             Proprio per ricordarci la nostra genesi, il primo piano della
edizione del Salone è proprio l’attenzione per la sostenibi-       Fondazione Feltrinelli ospita una grande nuvola creata con
lità. Gli oggetti, gli utensili, i materiali usati rinviano a un   buste di plastica riciclata. I giochi di luce su superfici di
nuovo modo di concepire il rapporto dell’uomo con la natu-         metallo, gli oggetti esposti su uno strato di terra brulla, le

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trame di contenitori e vasi dai colori originali ricordano       conoscere i clienti, ma difficile come produttori, di solito
che la base di tutto è la natura, la stessa che da sempre        vendiamo ad architetti o negozi. È bello sapere che dopo 8
sorregge l’estetica coreana.                                     anni ha un nostro tavolo ed è contenta. Per noi essere qui
Il design diventa la soluzione artistica per dare una vita       è doppiamente bello: ci piace il design in quanto architetti
lunga e un aspetto unico ad oggetti che entrano a far parte      ma vogliamo anche mostrare quello per cui il Belgio è
delle case e delle vite delle persone. Un forte desiderio di     famoso, cioè l’artigianato e l’attenzione ai dettagli, dalla
sostenibilità e longevità anima la designer belga Tiffany        stuck technique alle cucine fatte su misura, personalizza-
Christiaens. Con il suo atelier Bieke Casteleyen, assieme        te».
ad altri quattro designer, coniuga la passione per la forma      Incontrare persone, riconoscersi, condividere emozioni.
con il desiderio di sostenere l’artigianato. Dagli utensili      Milano e il design sanno donare ciò in questa kermesse di
agli arazzi, dalle trame dei tappeti a contenitori, oggetti e    incontri, linee che si intrecciano, sguardi che si incontra-
tavoli, le linee sinuose e le superfici grezze di queste crea-   no. Ma sanno anche regalare una vita più lunga come
zioni sono costruite con pietre naturali, vetro, marmo, par-     avviene ai prodotti di Miele, specializzata nella produzione
ticolari combinazioni di legno. L’obiettivo della designer è     di elettrodomestici dalla durata pluridecennale. «Questa è
raggiungere una sostenibilità completa, che riesca a fare        per noi la sostenibilità – afferma Giorgia Folgheraiter –
a meno anche dell’uso della colla.                               ossia puntare alla longevità, perché cambiare elettrodo-
La qualità dei materiali usati garantisce anche la longevità     mestici quando puoi usarne uno?» Nel cuore di Moscova
di questi prodotti che non sono destinati a una vita breve       pulsa il Longevity Lab, in cui Miele invita a comprendere
ma sono pensati e ideati per entrare a far parte dell’arredo     l’importanza di evitare qualsiasi forma di spreco, che sia
della casa e diventare un membro della famiglia. «Tutte le       alimentare, energetico, materiale.
collezioni non sono qualcosa che compri e butti l’anno           Questa consapevolezza porta ad un impegno che si muove
dopo, siamo nella fascia di prezzo più alta perché sono pez-     su tre direttive: gli elettrodomestici vengono fabbricati
zi di artigianato realizzati a mano e ci vuole tempo, quando     con il 75 % di materiali riciclabili, sono volti a risparmiare
compri qualcosa dura 20 anni e questa è una parte fonda-         l’acqua, il detersivo, a conservare meglio frutta e verdura
mentale della sostenibilità» ricorda la designer belga.          in frigo. L’avanzo è destinato a diventare risorsa e a gene-
L’uso di materie di qualità che eviti una propensione alla       rare nuova vita grazie all’apporto degli studenti di NABA
frenesia e all’inseguimento di mode vane sono alla base          che hanno studiato scarti organici e unendoli ad agenti
dello studio di questo collettivo di designer, e delle forti     chimici hanno creato bioplastiche che permettono di rea-
emozioni che provano nel partecipare per la prima volta          lizzare oggetti di arredamento come il paralume di una
all’evento più atteso di Milano. «Ieri è venuta una donna        lampada con la gelatina della curcuma.
che ci ha raccontato di aver comprato uno dei nostri tavoli      La sostenibilità reale, quotidiana, è possibile, spetta a noi
7 anni fa in Venezuela e lo ha ancora: per noi è bellissimo      percorrere i nuovi sentieri battuti dall’arte e dal design.

                                                                                                  magzine 67 | giugno 2022 15
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