COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION

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COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION
The Pennyroyal Tea
     COVID-19
      EDITION
COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION
Redazione
Direttore:                  CAPOREDAttore:
MARIA ROSSELLA CAPOLUNGO     PIER PAOLO NAPPI
REDATTORE:                  redattore web:                 Impaginazione:
MARTINA SAVARESE             giuseppe prete                MICHELE CIRILLO
Redazione:
ALESSIA BARONE               MICHELE CIRILLO               GIUSEPPE PRETE
DANIELA CAPOLUNGO            rosaria cocco                 aldo regine
MARIA ROSSELLA CAPOLUNGO     anna langella                 CHIARA RICCIARDI
marco casillo                PIER PAOLO NAPPI              Martina Savarese
OLGA CHIOSSO                 LUIGI PANARIELLO              ANGELA SCAFURI
LUCIA AZZURRA CIRILLO        FILIPPO POLO                  SIMONA VIGORI

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dirigente scolastico:       tutor:                         Copertina:
domenico d’alessandro        prof. EMILIA VITALE           DESIGNED BY FREEPIK.COM
COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION
EDITORIALE
  Quel fiore
Ciò che viene tolto agli altri mancherà
anche a noi. È quello che avevo scritto quasi un anno fa, in una vecchia edizione del
Pennyroyal. Quella frase faceva riferimento alla mancanza di diritti che vivono certe
persone e a rileggerlo oggi, 13 marzo, sembra quasi una di quelle profezie Maya, che
dopo tanti tentativi alla fine si avvera. Qualcuno infatti dice col sorriso che in realtà
avevano sbagliato data, non era il 2012, ma il 2020 la fine del mondo. Forse c'è chi
potrebbe pensarlo davvero, ascoltando le parole di De Luca, che con un decreto ha
di fatto vietato le passeggiate all'aperto in Campania. Quindi occhio, se vi beccano a
fare jogging per strada rischiate anche di andare in prigione! Tutto vero, purtroppo.
Il Coronavirus è entrato nelle case senza bussare, ha cambiato le nostre vite sempre
impegnate e ci ha ricordato che non dovremmo dare ogni cosa per scontata.
Credo che quest'anno il Pennyroyal lo abbia capito per davvero. Scriviamo articoli,
pubblichiamo sul web, ci diamo da fare per tradizione, ma abbiamo dimenticato
un fondamentale: perdere. Ovviamente non perché questo non succeda, ma è una
cosa che non viene calcolata mai, un po' come l'imprevisto del Monopoly. Eppure
fra le tante ambizioni e premesse all'inizio di ogni anno, c'è una clausola nascosta
che ci dice di dover subire delle sconfitte. E infatti ne abbiamo avute tante: è stato
così quando la redazione si è riunita a scuola per la prima volta a dicembre, quando
le campagne elettorali del Caccioppoli non ci hanno portato ciò che era stato pro-
messo, quando il nostro cartaceo non è stato pubblicato a scuola, causa coronavirus.
Anzi, a dirla tutta siamo partiti proprio da una sconfitta: sei persone con tante spe-
ranze e niente più.
Oggi però, il Pennyroyal c'è ancora. Le sconfitte non sono bastate ad annullare una
passione che ora vedo condivisa fra 18 ragazzi. Ancora respiro quel clima familiare
durante le riunioni, nonostante gran parte di queste persone fossero sconosciute
fino a sei mesi fa. Ancora provo quell'ardore di tre anni fa, che mi porta a lavorare
giorno e notte per rispettare una scadenza. No, in effetti il coronavirus non è una
sconfitta per noi, anche se confesso di essere malato. E non è certo un virus la causa
della mia malattia, ma un amore viscerale per il Pennyroyal. È questo che dopo ogni
caduta aiuta a rialzarci, ci dà la resistenza tipica di quel fiore dell'8 marzo, data nella
quale è nato il nostro giornale. È per questo che il Pennyroyal non si fermerà, né ora,
né mai.
                                                                       Pier Paolo Nappi
                                                                        (caporedattore)

                                                                                              03
COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION
IL CORONAVIRUS
       raccontato da Salvatore Cirillo e Pasquale Gallo
     In cosa consiste la sua professione?
     Salvatore: Il mio lavoro consiste nel gestire
     dal punto di vista economico, commerciale e
     di gestione del personale un certo numero di
     supermercati. Ho in particolare l'area di Napoli
     e provincia.                                        rimasti, che ci mostriamo coraggiosi nonostante
     Pasquale: Sono ormai 30 anni, 4 aprile del 1990,    la paura, non siamo eroi, neanche angeli, stiamo
     da quando ho messo piede in ospedale. Alcuni        solo facendo ciò che ci viene meglio. Imparare
     pensano che l’infermiere sia colui che mette me-    a curare chi ha bisogno. Il loro sguardo, che
     dicazioni, fa siringhe, ma non siamo solo questo,   quasi vorrebbe chiedere scusa per essere malato,
     sarebbe semplice. Siamo i primi ad accogliere il    infonde coraggio e fa mettere da parte il resto.
     paziente quando arriva in ospedale, i primi a cui   È dopo che si pensa, ‘bah chissà se mi è andata
     affidarsi.                                          bene anche oggi’.
                                                         Salvatore: Certo che c’è, anzi, bisogna avere
     Com'è cambiata con il coronavirus?                  paura e bisogna proteggersi. Il mio settore è forse
     Pasquale: Adesso, per entrare in reparto bisogna    quello più a rischio dopo quello ospedaliero per-
     armarsi di ogni protezione, tute specifiche sotto   ché siamo a contatto con tantissime persone ma,
     le quali non si può stare a lungo, che impedisco-   allo stesso tempo, è di fondamentale importanza
     no anche i gesti più semplici. Con tre o quattro    per tutti i cittadini. Quindi non mi pesa uscire e
     paia di guanti, la visiera appannata, i movimenti   andare a lavorare.
     sembrano quelli di un’astronauta un po’ imbra-
     nato. L’ospedale e noi infermieri ci siamo dovuti   Per quanto ancora crede che potremo reggere
     adattare, formarci per affrontare questo nuovo      la quarantena?
     problema che all’inizio non si sapeva nemmeno       Salvatore: Le difficoltà ci sono, soprattutto per i
     come trattare nel modo giusto. Ancora adesso        piccoli commercianti, aziende che non stanno
     si fanno tentativi, per capire il farmaco che dia   lavorando e quindi non hanno reddito. Qualche
     risposta migliore.                                  aiuto da parte dello Stato c’è ma la solidarietà è
     Salvatore: Il lavoro è sicuramente cambiato. Al     importante. Noi stiamo mettendo in atto il “car-
     momento lavoriamo, chi può, in smart wor-           rello sospeso”: un’iniziativa volta a garantire beni
     king. Io mi reco presso pochi punti vendita al      di prima necessità ai più bisognosi. È difficile
     mattino e completo la mia giornata lavorativa       rimanere a casa, soprattutto per i giovani, ma al
     con pc. Inoltre, la mia azienda ha dotato tutti i   momento, è ciò che dobbiamo fare. Per divertirsi
     collaboratori degli strumenti di protezione così    ci sarà tempo.
     che si possa comunque essere presenti sui punti     Pasquale: I numeri dicono che dove la quarante-
     vendita per dare un sostegno, non solo di carat-    na si è applicata da subito i contagi sono stati di
     tere tecnico-organizzativo, ma anche sostegno       meno. Intanto, noi infermieri abbiamo imparato
     morale ai collaboratori che rischiano più di me.    a fare delle preghiere insieme al paziente, per
                                                         dare un po’ di sollievo spirituale visto che, molti,
     Resterebbe in casa se potesse? Ha paura di          non arrivano ad avere degna sepoltura. Siamo
     essere contagiato?                                  anche piccoli sacerdoti. Ma è qui che uno dice,
     Pasquale: È grazie alla paura che facciamo atten-   state a casa, non uscite.
     zione e diamo il meglio di noi stessi. Per paura    Non ce la si fa più sotto quelle mascherine.
     alcuni si sono tirati indietro ma noi che siamo
                                                                         Maria Rossella Capolungo
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SE QUESTA È UNIONE
L’equilibrio e l’armonia sono due principi su           approdare sull’isola di Lesbo è stata colpita
cui la nostra società dovrebbe basarsi. Equili-         dalla guardia costiera greca. Violenze testi-
bri che, specialmente in politica, sono molto           moniate da un video. L' imbarcazione, ricca
più frivoli e fittizi di quel che si crede. È il caso   di uomini, donne e bambini dalle mille spe-
dell’Europa, della Turchia e della questione            ranze, si avvicina alla nave della guardia co-
migratoria. Un problema ancora irrisolto in             stiera. Cercano semplicemente aiuto. Ma non
cui l’equilibrio, seppur precario, è stato rotto.       sembra comprenderlo un uomo armato di
Nel 2016 fu siglato un accordo tra Unione               fucile che intima loro di andare via.

 Europea e Turchia, che sanciva il pagamento            A brevissima distanza, prima spara in mare e
da parte dell'Unione Europea di 6 miliardi di           poi, con un bastone di ferro, tenta di scacciar-
euro. In cambio, la Turchia avrebbe milita-             li via. Uomini trattati come delle bestie. Ogni
rizzato le frontiere, bloccando il passaggio ai         persona in difficoltà dovrebbe essere aiutata.
migranti che dalla Siria tentano di giungere            Le vite umane non dovrebbero mai essere sa-
in Grecia, via mare o via terra.                        crificate. E per cosa poi ? Per un mero

Conseguenze? La creazione di grandi cam-                nazionalismo? La bilancia pende dal lato sba-
pi profughi che hanno poco a che fare con               gliato.
il rispetto dei diritti dell'uomo. Il presidente        Proprio sull' isola di Lesbo, una delle mete
della Turchia, Erdoğan, ha utilizzato spesso            greche più gettonate, si sono consumati epi-
a suo vantaggio questo accordo minacciando              sodi di violenza e vandalismo nelle strutture
l'Unione di venire meno, in risposta ad ogni            delle Ong, e casi di razzismo nei confronti

critica mossa nei suoi confronti.                       dei migranti che hanno condotto alla tem-
All' inizio di marzo la situazione è improv-            poranea sospensione delle attività. Alla base
visamente cambiata. In risposta al mancato              di questo disordine? Pareri totalmente oppo-
supporto della Nato all'offensiva program-              sti e discordanti . Non solo nel nostro Paese
mata da Erdoğan in Siria, egli ha aperto i              ma anche a livello europeo. Ed intanto, man
confini, venendo meno al patto. Caos.                   mano che passa il tempo l'Europa perde

La risposta della Grecia non si è fatta aspet-          sempre più di credibilità. Non riusciamo a
tare: militarizzato ogni singolo confine. Circa         essere influenti dal punto di vista estero. Non
13000 migranti, tra cui molti bambini, tra-             riusciamo a mettere bocca sulla dittatura che
scorrono le notti in cammino o davanti ai               vive letteralmente ai nostri confini, rimanen-
valichi di frontiera a temperature vicine allo          do silenziosi dinanzi allo sfruttamento e alla
zero. Violenti scontri non sono mancati e le            discriminazione di un'intera etnia in Cina

autorità greche, per contenere proteste e flus-         perché ne siamo subalterni economicamen-
si migratori, hanno utilizzato grandi quantità          te. Senza contare il fatto che non riusciamo
di lacrimogeni. Un ragazzo di 22 anni prove-            a dare speranza a chi cerca di vivere una vita
niente da Aleppo è stato ucciso dalla polizia.          dignitosa. Serve altro? Tutto ciò si distanzia
Un bambino di 6 anni è morto annegando                  da ciò che dovrebbe essere un' Europa unita.
  dopo che l’imbarcazione che stava per                 Si distanzia da ciò che io pensavo si chiamas-
                                                        se Europa.                    Marco Casillo
                                                                                                           05
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L'4LTR0 L4T0 DE1 NUM3R1
     Che siano passati cinque anni o solo uno, tut-     Nel dettaglio abbiamo:
     ti noi ci siamo ritrovati a scegliere cosa fare    Liceo classico= 6,7%
     dopo la terza media.                               Liceo scientifico= 15,5%
     È stata forse la prima scelta significativa che    Liceo scientifico opzione scienze
     abbiamo fatto. Il primo passo verso il nostro      applicate= 8,9%
     futuro. Ci siamo sentiti tutti più responsabi-     Liceo scientifico indirizzo sportivo= 1,8%
     li per un motivo quasi inspiegabile. Alcuni,       Liceo linguistico= 8,8%
     dopo qualche anno, si sono pentiti della pro-      Liceo artistico= 4,4%
     pria scelta e hanno voluto ricominciare.           Liceo delle scienze umane= 8,7%
     Altri, invece, sono riusciti a coronare fieri      Liceo europeo/internazionale= 0,5%
     i propri sogni, partendo proprio da quella         Liceo musicale e liceo coreutico= 1,0%
     scelta.                                            Istituti tecnici settore economico= 11,2%
     Altri ancora sono alle prime armi e non sono       Istituti tecnici settore tecnologico= 19,6%
     riusciti a scoprire veramente la loro passione.    Istituti professionali= 12,9%
     E per chi da bambino ha sempre sognato             Ovviamente sono solo numeri e non possia-
     di fare lo scienziato ora si è confermato un
     genio in inglese; chi passava ore sui libri di
     letteratura si è reso conto di amare la mate-
     matica.
     Insomma sono cambiate varie cose con il
     passare degli anni, in primis i nostri gusti e
     ciò ha riportato conseguenze anche sulle no-
     stre scelte.
     Recenti indagini statistiche sulle iscrizioni
     agli istituti superiori hanno potuto ricavare
     che i licei hanno superato in percentuale gli
     istituti professionali e tecnici con il 56,3% di
     iscrizioni.

                                                        mo confidare in questi.
                                                        Non è chi inizia che conta, ma chi va avanti,
                                                        chi porta a termine il proprio lavoro.
                                                        Oggi possiamo dire che il liceo scientifico
                                                        (con le sue diramazioni) ha prevalso sugli
                                                        altri. Possiamo notare come anche gli istituti
                                                        tecnici e i professionali abbiano occupato un
                                                        ruolo di rilievo nonostante il calo avuto ri-
                                                        spetto alle precedenti iscrizioni.
                                                        Ma non sappiamo veramente cosa si cela die-
                                                        tro questi numeri, apparentemente non ve-
                                                        diamo il loro lato oscuro.
                                                        Per quanto le statistiche possano permettere
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a tutti la visione di graduatorie, scelte e pre-   dito per paura di mandare il proprio figlio
ferenze celano quel che realmente c’è dietro.      in una zona troppo distante da casa dato il
Chissà quanti si sono pentiti, quanti non          fatto che, Gerardo, per raggiungere il liceo
hanno scelto autonomamente, quanti si sono         sportivo più vicino doveva fare mezz’ora di
lasciati condizionare, quanti hanno scelto per     autobus. Il ragazzo attualmente studia presso
vicinanza determinate scuole e a quanti è sta-     il liceo scientifico opzione scienze applicate
to proibito di raggiungere il proprio sogno.       con risultati che non rispecchiano a pieno la
Tanti ragazzi, durante il corso del proprio        sua indole.
ciclo scolastico, hanno riscontrato problemi       Emma, invece, adorava l’italiano ma non
con i professori o con il gruppo classe ma tut-    tutte le altre materie. Dopo essersi iscritta al
to è strettamente legato ad un errore di scelta    classico si è resa conto in pochi mesi di non
iniziale.                                          trovarsi a suo agio e di riscontrare difficol-
Anche perché chi ha scelto il tuo stesso indi-     tà nello studio. Ora frequenta il liceo delle
rizzo troverà sempre parti del proprio carat-      scienze umane, ha stretto nuove amicizie e
tere molto simili alle tue, si rispecchierà den-   riesce finalmente a portare sempre a termine
tro di te riscoprendo aspetti di sé che prima      i suoi compiti.
non conosceva.                                     Pertanto, se amiamo suonare che importan-
Si dice “Chi si somiglia si piglia” e se abbiamo   za ha il fatto che solo l’ 1% ha scelto il liceo
scelto la stessa scuola allora, in fondo, non      musicale? E se adoriamo viaggiare all’ estero
siamo poi così diversi. Non c’è motivo quindi,     e parlare nuove lingue perché scegliere l’in-
di sentirsi esclusi dal proprio gruppo classe.     dirizzo con maggiori iscrizioni? Non faccia-
Non dobbiamo sentirci strettamente vincola-        moci spaventare da questi numeri, piuttosto
ti a dei numeri perché in effetti tutti siamo      diventiamoci amici.
consapevoli di ciò che vogliamo da noi stessi.     Partire dagli istituti superiori è un esempio
Per quanto essi possano parlare e rispondere       banale, che nel suo piccolo può essere affian-
a infinite domande non saranno mai in grado        cato a molti altri di maggiore importanza.
di dire tutta la verità così come non ti daran-    Se state leggendo quest’articolo, molto proba-
no un’ etichetta.                                  bilmente, frequentate il nostro liceo.
Gerardo ci spiega che, fin da piccolo ha sem-      A tutti, ma a voi in particolare, dico: spero
pre sognato praticare sport di qualsiasi tipo      siate felici sempre delle vostre scelte.
e, per questo, voleva frequentare il liceo spor-
tivo. Purtroppo i genitori gliel’ hanno impe-                           Lucia Azzurra Cirillo
                                                                                                      07
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A TENDE APERTE
     Al giorno d'oggi ci si critica un po' per tutto.   Tre dei tuoi pregi: “Simpatia, fedeltà, posi-
     Per il modo di vestire, per il modo di par-        tività”.
     lare, persino per il modo di mangiare, non
     escludiamo certamente il posto di lavoro.          Come hai iniziato la tua carriera?
     Alcune professioni, difatti, sono considerate      “Tramite uno stage di acrobatica mentre
     inutili o non al pari di altre specialmente se     frequentavo l'accademia del musical, ho co-
     si parla di carriere artistiche. Certamente al-    nosciuto prima i miei cognati e successiva-
     cune non si possono paragonare ad un lavo-         mente il mio colpo di fulmine: Terens”.
     ro in miniera o nei campi, ma ogni profes-
     sione è diversa e richiede impegno quindi          È dura? “Abbastanza, soprattutto se si è abi-
     perché screditare? Perché le persone sento-        tuati alla vita da ‘fermi’ ”.
     no sempre il bisogno di esprimere la propria
     opinione su tutto ciò che non li aggrada, at-      Cosa ti piace maggiormente del tuo lavo-
     taccandosi al più piccolo particolare pur di       ro?
     avere qualcosa da dire.                            “Adoro l'adrenalina che mi dà e l'idea di far
     Questo accade ad esempio nel mondo cir-            vivere al pubblico momenti magici, sapendo
     cense, rinomato per la "violenza sugli ani-        che in quel paio d'ore di spettacolo dimen-
     mali". Certo, non tutte le compagnie circen-       ticano per un po' tutti i problemi che li cir-
     si trattano gli animali in modo corretto, ma       condano, divertendosi”.
     è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio, per-
     ciò ho chiesto ad una mia conoscente cir-          E cosa non ti piace affatto?
     cense di rispondere a qualche domandina            “Il pregiudizio della gente verso i circensi e
     sulla sua carriera.                                gli pseudo animalisti che incolpano ingiu-
                                                        stamente il nostro mestiere”.
     Nome? “Ilenia”.
                                                        Quali sono i pro e i contro di questo me-
     Quanti anni hai? “Trentaquattro”.                  stiere? “Pro: fare una vita da eterni turisti,
                                                        lavorare poche ore al giorno, guadagno.
     Cosa fai nella vita?                               Contro : le condizioni climatiche che posso-
     “Acrobata/equilibrista/Illusionista”.              no danneggiare strutture lavorative e abita-
                                                        zioni su ruote”.
     La tua più grande paura?
     “Perdere i miei cari e miei pelosetti”.

     E il tuo più grande sogno?
     “Raggiungere piccole soddisfazioni lavo-
     rative che sto cercando”.

     Tre tuoi difetti: “Testardaggine, vanità,
     ricerca della perfezione”.

08
COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION
Perché, a tuo parere, il circo è così magi-
                                                co? “Perché il circo è cultura, è arte. Fa tor-
                                                nare tutti un po' bambini. Cito una celebre
                                                frase di un film: ‘Il circo è e sarà sempre il
                                                più grande spettacolo del mondo’ ”.

                                                Perché non dovrebbe scomparire come
                                                forma artistica? “Perché si smetterebbe
                                                di vedere anni di duro lavoro, generazioni
Tre aneddoti divertenti? “Uno, durante          di artisti che lavorano in diretta e a diretto
uno spettacolo sono inciampata dalla scala      contatto col pubblico, mostrando le proprie
principale che porta al centro pista, facen-    abilità solo per strappare un sorriso o un ap-
do una caduta epica. Due, in un precedente      plauso”.
circo con animali un cucciolo di tigre, appe-
na indossavo le scarpe col tacco, mi faceva
puntualmente lo sgambetto prima di entra-
re in pista. Tre, indossando un costume da
mascotte dei Minions una mattina siamo
andati in gruppo a dar gli inviti del circo.
Sono entrata al Mc Donald's gridando: " ge-
lato banana per tutti!" con vocina minion”.

Quanto vi allenate? “Per debuttare un nu-
mero, dipende dalla difficoltà. Passano an-
che anni per gli allenamenti”.

Ci sveleresti qualche segretuccio piccino
piccino, per esempio, come diamine fan-
no i trasformisti a cambiarsi così in fret-
ta?“La fretta di riuscire bene”.

Cosa ne pensi di Montecarlo?
“Ci sono Festival superiori. Montecarlo è di-
ventato monotono, ha solo la fama di essere
uno dei primi festival. È paragonabile all'O-
scar cinematografico, del resto, è diventato Fai un salutino? “È stato un piacere rispon-
una sfida a chi si veste meglio per vedere lo dere a queste domande. Invito tutti a con-
spettacolo”.                                  tinuare a frequentare il mondo circense e,
                                              magari, a dare un'occhiata dietro le quinte
E del 'Cirque du Soleil'? “È uno spettaco- per togliersi qualche curiosità su questo me-
lo differente da quello tradizionale, risulta raviglioso mondo!”.
spesso noioso e difficile da seguire, ma con
                                                                          Olga Chiosso
un livello altissimo di artisti”.

                                                                                                  09
COVID-19 The Pennyroyal Tea - EDITION
AMICI, AMICI... E POI?
     Nella società odierna, dove i rapporti so-         mo per lei, perché non ci dimostra affetto,
     ciali sono sempre più sostituiti da amicizie       perché è fredda e scostante.
     virtuali, come facciamo a riconoscere i veri       L'amicizia è infatti, più delle altre cose, con-
     amici? Viviamo in un mondo dove l'aria che         divisione. È un canale di scambio di opinioni
     respiriamo è stress, dove quello che ci cir-       e idee, di appoggio e affetto incondiziona-
     conda è caos allo stato puro. Le nostre vite       to, in cui si sente costantemente il bisogno
     sono piene di impegni e di azioni meccani-         di vedersi per parlare di tutto, a partire da
     che e abitudinarie. Colpa anche delle nuove        ciò che è successo durante la giornata per
     tecnologie, che hanno modificato la nostra         finire a ciò che occupa gli spazi più oscu-
     quotidianità e il nostro modo di instaurare        ri della nostra anima e dei nostri pensieri.
     rapporti. Il concetto di amicizia è molto          Essa dunque, deve basarsi sui fatti e diventa
     ampio e associarne una definizione è assai         quindi un sentimento pragmatico che perde
     difficile, in quanto trovare degli amici veri al   valore quando non si è presenti, quando si
     giorno d'oggi può risultare molto più com-         dà importanza solo alle parole senza mettere
     plicato del trovare un'amuchina ai tempi del       realmente in pratica ciò che si promette.
     Coronavirus. Ad ogni modo, lasciate che vi         Ci sono alcune amicizie che sono talmen-
     infondiamo qualche nozione su questo le-           te solide da resistere agli anni, ai litigi, alle
     game importantissimo capace di far provare         assenze, ai cambiamenti. Come una casa che
     emozioni indescrivibili.                           rimane in piedi solo grazie alle fondamenta,
     Chi è un vero amico? Cosa rappresenta per          senza bisogno di mura e
     noi? E come facciamo a capire che il suo           arredamento. Al contrario di altre che, pur
     affetto è sincero?Queste domande affliggo-         colme di suppellettili e quadri e mobili, non
     no continuamente noi adolescenti, che in           si reggono in piedi e crollano al minimo sof-
     questo periodo della nostra vita ci ritrovia-      fio di vento, perché non hanno una struttura
     mo sempre a fare i conti con mille complessi       solida.
     di inferiorità e la solitudine. Ma in verità, ci   Così ci si perde e si soffre. Ma anche queste
     capita di soffrire per amicizia semplicemen-       esperienze aiutano a crescere e maturare, e ci
     te perché siamo impulsivi.                         fanno imparare ad apprezzare i veri amici.
     Pensiamo, parliamo, viviamo, facciamo tutto        Concludiamo dicendo che, nonostante spes-
     senza riflettere, ci lasciamo trasportare dal      so ci possano ferire, gli amici sono fonda-
     momento e non                                      mentali nella nostra vita, e che non bisogna
     teniamo conto delle conseguenze. Facciamo          mai avvilirsi quando un'amicizia finisce, per-
     ciò che ci dice l'istinto. Ci buttiamo nelle       ché comunque vada è stata un'esperienza che
     relazioni di pancia e di cuore. E questo ci        ha lasciato un segno. Circondatevi sempre di
     rende felici. Immensamente felici. Però,           amore e di amici, senza paura, perché si sa,
     quando col senno di poi cerchiamo di essere        chi trova un amico trova un tesoro!
     razionali e di conoscere di più la persona                                           Aldo Regine
     che abbiamo di fronte prima di donarle il                                          Anna Langella
     nostro affetto, iniziano                                                           Rosaria Cocco
     le sofferenze. Magari perché vediamo che
     lui/lei non fa per noi quello che noi faccia-

10
ALZIAMO LA TESTA, OGNI TANTO

Digito ergo sum . Messaggio ergo sum. Posto        miglie. Adolescenti che per mesi e mesi si
ergo sum. Si potrebbe andare avanti all’ infi-     barricano nelle loro case senza andare più a
nito. Chissà quante volte, al ristorante, in fa-   scuola, senza uscire con gli amici. Insomma,
miglia, con gli amici, ci sarà capitato di pass-   ragazzi che annullano le loro esistenze. Per
are più tempo immersi nei social network           loro la tecnologia è un porto sicuro dove ap-
che in una concreta conversazione. “Ehi”.          prodare. Ragazzi fortemente sensibili che
“Ehi, mi stai ascoltando?”. “Ehi, sto dicendo      tendono a rinchiudersi nel loro mondo idea-
proprio a te”. “Vorresti guardarmi per un mi-      le. In un mondo che apparentemente non ar-
nuto negli occhi ed alzare la testa dal quello     reca loro danni ed in cui, inizialmente, si sen-
schermo per favore?”. E chissà quante altre        tono completamente a loro agio. La
volte ancora un genitore, un amico, un non-        dipendenza da smartphone è dunque una
no ci avrà rivolto questa frase. Si sa. Gli        piaga che lentamente, ma progressivamente
smartphone, non poche volte, hanno condot-         si sta insediando sempre di più nelle nostre
to le persone ad una vera e propria dipenden-      vite di tutti i giorni. È subdola. Ambigua.
za. Oggetti apparentemente insignificanti che      Non la si riconosce a primo impatto. Ma, im-
finiscono per assorbire secondi, minuti, ore,      provvisamente, ci si rende conto di essere in
giorni preziosi della nostra vita. Un tempo        trappola. Di non avere aria. Di non avere al-
che potrebbe essere impiegato in qualcosa di       cuna via di scampo. Paradossalmente, non
più produttivo e che, tra dieci conversazioni      sono solo gli adolescenti ad essere le vittime
su Whatsapp e centinaia di foto su Instag-         preferite di questo assurdo circolo vizioso.
ram, sembra scorrere inesorabilmente. “Tem-        Sono soprattutto gli adulti ad essere divenuti
pus fugit” dicevano i Latini . Ed è tremenda-      schiavi degli smartphone. La parola “nomo-
mente vera e attuale questa espressione.           fobia” sembra essere entrata di diritto nel
Sarebbe praticamente impossibile abbando-          nostro vocabolario. In maniera incontrollata,
nare la tecnologia. Significherebbe arrestare      prepotente. Sono esponenziali i dati ISTAT
le abitudini ed i lavori di moltissime persone.    degli ultimi tempi e sembra che, sfortunata-
Dovrebbe essere semplicemente utilizzata           mente, siano destinati ad aumentare. Siamo
con un po’ di responsabilità e di criterio. Bi-    divenuti reperibili ad ogni ora. Nessuno ha
sogna prenderne atto. Quando stiamo ore ed         più la possibilità di staccare la spina. Un ne-
ore sui social in modo spesso compulsivo è         mico invisibile ci accompagna costantemen-
come se, in un batter d’occhio, annullassimo       te. Anche di notte. “Sleep texting”. Sono sem-
tutti i nostri buoni propositi, tutta la nostra    pre di più gli adolescenti che nel cuore della
creatività e la voglia di fare. Il telefonino è    notte, in dormiveglia, si connettono ad inter-
oramai divenuto parte di noi e guai a dimen-       net. Risultato? Vengono inviati messaggi lo-
ticarlo a casa. Sarebbe una tragedia. E’ come      gicamente sconnessi e non di rado si può in-
se improvvisamente venisse a mancarci qual-        ciampare in situazioni particolarmente
cosa di fondamentale. Di vitale, direi. La di-     imbarazzanti, dal momento che, al risveglio,
pendenza da smartphone, negli ultimi tempi,        nessuno sembra ricordarsi di aver inviato un
ha condotto alla concretizzazione di vere e        messaggio. Consiglio per tutti noi adolescen-
proprie problematiche. Non vi dice niente il       ti? Cerchiamo di usare il telefono il meno
termine “Hikikomori” ? Sono ragazzi che tra-       possibile, immergiamoci a pieno nelle nostre
scorrono le loro giornate nelle loro camere        mille attività quotidiane, alziamo la testa dal-
 vicino a dei computer e che non escono ne-        lo schermo ed iniziamo a vivere.
    anche per andare a tavola con le loro fa-                              Martina Savarese
                                                                                                      12
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CORONA VIRUS, POSITIVO
        ANCHE LO SPORT
     Se pensavamo di poterci permettere il lusso         Libertas Pesaro e l’Olimpia Milano è stata
     di continuare a seguire i nostri sport preferiti    posta in quarantena precauzionale dopo aver
     con l’arrivo del coronavirus, ci sbagliavamo        giocato contro il Real Madrid. Sospesi i cam-
     di grosso. Si è partiti dalla sospensione dei       pionati di pallavolo ed i tornei di tennis, con
     campionati minori, passando poi per quelli          gli Internazionali a rischio: ha lasciato amare
     maggiori con l’obbligo di svolgimento a por-        le bocche di milioni di tifosi la cancellazione
     te chiuse, sino alla sospensione completa di        di Wimbledon, il più antico evento sportivo
     ogni evento, subito dopo cui sono iniziati ad       nella storia del tennis. Si ferma il nuoto nazio-
     emergere i primi casi di positività in serie A:     nale: la FIN (Federazione Italiana Nuoto) ha
     il difensore Daniele Rugani (Juventus) e l’at-      fermato i campionati di A1 di pallanuoto, gli
     taccante Manolo Gabbiadini (Sampdoria).             Assoluti indoor di tuffi (Torino, 13-15 mar-
     Mentre i calciatori contagiati aumentano            zo) e gli Assoluti di nuoto di Riccione (17-21
     sempre più, il campionato italiano di calcio si     marzo). Ed è sempre la FIN ad annunciare il
     ferma proprio nel momento clou della stagio-        rinvio ad agosto (dal 17 al 30, salvo ulteriori
     ne, mentre la Nazionale rinvia gli incontri del     complicazioni) degli Europei di nuoto, inizi-
     27 e 31 marzo rispettivamente contro Inghil-        almente in programma a Budapest dall’11 al
     terra e Germania. Si fermano Champions ed           24 maggio. Infine grandi cambiamenti anche
     Europa League almeno fino a luglio ed anche         nel motorsport: in MotoGP, dopo la cancella-
     l’Europeo di giugno, slittato all’estate 2021. Il   zione della gara in Qatar dell’8 marzo, è stata
     calcio comunque è solo uno dei tanti sport          rinviata agli inizi di ottobre (dal 2 al 4) la tap-
     colpiti: la coppa del mondo di sci si ferma,        pa successiva in Thailandia e di conseguenza
     decretando campionessa nella categoria fem-         il gp di Aragon verrà anticipato di una setti-
     minile l’italiana Federica Brignone. Il giro        mana (si correrà dal 25 al 27 settembre). Rin-
     d’Italia è rinviato e per la prima volta anche      viati anche i gran premi di Austin, Valencia,
     quello delle Fiandre, svoltosi costantemente        Argentina, Spagna e Francia, dunque (salvo
     ogni anno dal 1919, anche in tempi di guerra.       ulteriori cambiamenti) la stagione del mo-
     Saltano la maratona di Boston, il Mondiale          tomondiale dovrebbe riprendere il 31 mag-
     indoor di atletica leggera, l’NBA americana,        gio con il Gran Premio d’Italia sul circuito
     l’Eurolega e l’Eurocup di pallacanestro; sono       di Mugello. Con un primo caso di positività
     inoltre positivi due tesserati della Victoria       nella McLaren, anche i motori di Formula 1

12
dovranno essere spenti per un po’: era gran-          zionali, “vi siete mossi troppo tardi”, “pensate
de l’attesa per la partenza di Melbourne, so-         solo al denaro e non alla salute degli sportivi”.
prattutto per i tifosi Ferrari. Infatti il circuito   Gli stessi sportivi si sono lamentati, come il
australiano si è sempre rivelato imprevedibile        pilota automobilistico sei volte campione del
e certamente non uno dei favoriti per il Ca-          mondo Lewis Hamilton, che con la frase “il
vallino; considerando poi i risultati incerti         denaro è re” ha sintetizzato un po’ quello che
dei test di Barcellona, le parole sconfortanti        tutti pensano in questo momento nel mondo
del team principal Ferrari Mattia Binotto sul-        dello sport. Insomma il dio Denaro ha avuto
la SF1000e il nuovo assetto dato alla scuderia        la meglio anche stavolta, ma almeno parte di
(non ci sono un primo ed un secondo pilota,           esso è stato e sarà donato dagli sportivi per
il quattro volte campione del mondo Sebas-            combattere insieme la battaglia del coronavi-
tian Vettel ed il giovane predestinato/piccolo        rus. Forse è vero, forse si potevano muovere
principe monegasco Charles Leclerc parti-             prima, hanno sbagliato a cercare di andare
ranno alla pari), immaginiamo quanto era              avanti il più possibile: hanno sottovalutato

importante questa prima gara. Così la rossa           il problema, come tutti noi del resto.Adesso,
dovrebbe scendere in pista direttamente il 14         vedendo come le cose stiano cambiando in-
giugno inCanada, dopo i rinvii di Bahrain,            torno a noi, ci sentiamo più vuoti, più soli.
Vietnam, Cina, Azerbaijan, Olanda, Spagna             Lo sport poteva essere una delle distrazioni
e la clamorosa cancellazione del gran premio          e consolazioni più belle in questo periodo di
di Monaco, l’affascinante circuito cittadino          grande preoccupazione: esultare per un gol,
che ospita ininterrottamente la F1 dal 1954.          gridare di gioia quando si vede la bandiera a
Infine non poteva purtroppo mancare la de-            scacchi sventolare al passaggio della propria
cisione più clamorosa in assoluto nel mondo           macchina o moto del cuore, soffrire e ansima-
dello sport: il rinvio delle Olimpiadi di To-         re per una gara, vivere insomma lo sport con
kyo all’estate 2021. Tutti abbiamo sperato fino       il cuore, sono tutte emozioni indescrivibili,
all’ultimo di non dover sentire queste parole,        ma soprattutto necessarie. Necessarie perché
ma è stato inevitabile. Già nel 1940 a Tokyo i        per molti di noi non si può vivere senza, per-
giochi si erano interrotti a causa dalla Secon-       ché sono parte di noi, perché per i prossimi
da Guerra Mondiale, e adesso che ci ritrovia-         mesi la nostra vita sarà semplicemente un po’
mo ad affrontare una nuova guerra la storia           meno vita.
si ripete.                                                                         Simona Vigori
La salute però viene prima di tutto, non ci
possiamo far nulla. Sono state molte le criti-
che rivolte alle federazioni sportive interna-

                                                                                                          13
Intervista a Elvis Esposito
     Molti lo conoscono come Rosario, lo sca-            si mostra agli spettatori sotto punti di vista
     gnozzo di 'O Mulatto ed il suo omicida, in          differenti: la facciata da prepotente, ricolma
     Gomorra. Altri come Marcello Solara, il pre-        di ostentazione e la vulnerabilità, presente
     potente rampollo innamorato di Lila nella           quando si trova a contatto con Lila".
     serie televisiva L’amica geniale. Noi abbia-
     mo avuto modo di conoscere Elvis Esposi-            A questo proposito, come descriveresti il
     to, nato nel 1994 a Scafati, attore italiano che    rapporto tra Lila e Marcello?
     parla tre lingue (inglese, spagnolo e francese)     "All'interno della serie tra i due personaggi
     e suona vari strumenti, tra cui la chitarra e le    s'instaura una relazione morbosa, ostacolata
     percussioni.                                        dall'atteggiamento vanitoso ed insopporta-
     Eppure tra tutte le caratteristiche che possie-     bile di Marcello. Nonostante questo, i senti-
     de, Elvis è apparso ai nostri occhi un sogna-       menti che prova per Lila sono sinceri, come
     tore, come tutti.                                   dimostrazione ci sono vari comportamenti
                                                         che attua all'interno della prima stagione, a
     Come hai capito di voler fare l'attore?             partire dalla scena del trincetto".
     "Avevo più o meno cinque anni quando ho
     visto per la prima volta il film "Allarme ros-      Che programmi hai per il futuro?
     so" con Denzel Washigton, mi sono subito            "Sicuramente ci sono molte esperienze belle
     appassionato ed ho iniziato immaginarmi nei         e interessanti nel mio futuro. Non posso dire
     suoi panni, fino a voler diventare un attore,       molto, vi anticipo soltanto che potrete ritro-
     proprio come lui".                                  varmi nei Bastardi di Pizzo Falcone".

     Chi ti ha supportato in questo percorso?            Cosa consiglieresti ad un aspirante attore?
     "I familiari mi sono sempre stati accanto.          "Consiglierei di guardare tanti film, fino alla
     Nel corso del tempo si è introdotta nella mia       nausea, andare a teatro e studiare nella ma-
     vita una persona speciale, la mia ragazza, che      niera giusta, assieme a persone che lo fanno
     tutt'ora costituisce un grande punto di riferi-     con il cuore, confidando sempre nel proprio
     mento per me".                                      istinto".

     Come sei arrivato ad interpretare il perso-
     naggio di Marcello?
     "Il provino è stato proposto dal mio agente,
     inizialmente ho deciso di non leggere i libri
     dell'Amica Geniale, per evitare di venirne in-
     fluenzato, anche se nel corso della serie è stato
     inevitabile. Durante il provino erano presenti
     molti membri del cast e mi hanno chiesto di
     replicare la scena del ballo con Lila".

     Cosa ne pensi di Marcello Solara?
     "Ciò che fa per vivere non è per niente digni-
                                                    Ringraziamo Elvis per l'intervista.
     toso ma è stato molto interessante costruire
     il carattere di questo personaggio. Marcello                               Angela Scafuri
                                                                              Chiara Ricciardi
14
GIOCHI
IL CRUCIVERBA
                        1                            2            3

     4        5                  6         7

                                                                  8

                                      9                                                 10

ORIZZONTALI                                      VERTICALI:
4. Indirizzo scelto per la mancanza del latino   1. Ne abbiamo 4 al liceo
8. Ne soffriamo prima di un'interrogazione       2. "Si fa poca matematica"
o un compito                                     3. Viene assaltato dopo le assemblee
9. Ha la madrelingua                             4. "Si fa molta matematica"
                                                 5. Non dura quanto dovrebbe
                                                 6. Li hanno le quinte
                                                 7. Solitamente odiati dagli studenti
                                                 10. (ore)

L'INDOVINELLO
Il mio nome scientifico inizia in 3, ad indovinare spetta a te.
Proseguendo c'è la O e la risposta non te la do.
Si finisce con il 4 siete pronti per un altro?
Voglio, Vuoi, Vogliono, tutti quanti mi sono contro.
Io solo non ci sto, quindi aspetto per un po'.
I ragazzi in quinta tra un po' avranno questa età e l'esame non si farà.
Tutti gli elementi ora hai, riordinali e mi troverai.
                                                                    A cura di Olga Chiosso
                                                                                             15
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