Magazine mobility press - Ferpress
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mobility press magazine N. 284 - 1 Aprile 2021 In questo numero: PNRR alla prova della Ferrovia dei Due Mari. La mobilità green di BusMyThings. L'alternativa elettrica in Europa. L'incidente di Suez. L'ultimo treno, di Ponti e Ramella. Recovery Plan e manutenzione infrastrutturale. Immagine presa dal sito istituzionale del Comune di Palermo
numero 284- 1 Aprile 2021 Editoriale Il PNRR alla prova della Ferrovia dei Due Mari Anche questa è una sfida, e forse tra le più im- di alta velocità, come coloro che spingono pegnative. Anzi, per dire meglio, le sfide sono perché la rete AV - o “Alta capacità” come si due. La prima, riuscire a definire un Piano di preferisce chiamarla adesso – raggiunga le investimenti ferroviario organico, coerente, città e i territori del Mezzogiorno. Ma parlia- concreto e fattibile: impresa non semplice, mo, in realtà, di un progetto che – ripetiamo perché la prescrizione del Recovery Plan UE di – può essere addirittura più affascinante. Una investimenti indirizzati quasi esclusivamente ferrovia che collega le zone interne, mette in ferroviarie, ha riacceso gli interessi (più che comunicazione due mari, ma soprattutto col- legittimi, per carità) di mezza Italia, e – al so- lega luoghi diventati meta di un turismo al- lito – diventa difficile definire la scala delle ternativo, dell’incontro tra passato storico e priorità. natura, tra tradizione e cultura. La seconda sfida riguarda, più specificamen- L’elenco di luoghi attraversati dalla ferrovia te, riuscire ad inserire nell’elenco delle opere stimola già l’acquolina in bocca, non a caso da realizzare la cosiddetta “Ferrovia dei Due la Civitavecchia-Capranica-Orte dovrebbe es- Mari”, ovverossia un collegamento trasversa- sere già inserita nell’elenco delle Ferrovie tu- le che da Civitavecchia raggiunga prima Orte, ristiche, una conquista che fa capo ormai ad e poi Ancona, sull’altra sponda dell’Adriatico. una legge approvata nel 2017, ma che com- Un progetto talmente affascinante, che ci si batte la solita battaglia con i decreti attuativi. chiede perché non sia stato realizzato prima: Ripristinare la ferrovia significa rivalutare l’in- e la risposta a questo interrogativo non è che tero territorio: in altre regioni (si cita al so- la si ritrovi facilmente anche sul web, che lito il Trentino Alto Adige, ma qualche altro pure mette a disposizione una mole di mate- esempio positivo c’è), l’integrazione tra turi- riale impressionante, per rievocarne la storia, smo lento, mobilità dolce in bici, i cammini le vicissitudini, lo stato di abbandono dei se- storico-culturali-paesaggistici (in questo caso dimi, la dimostrazione fin troppo plastica ed incrociamo la via Francigena, ed è tutto dire) evidente che stiamo parlando di una ferrovia ha dato vita ad esperimenti di straordinario che – in fondo – non c’è, anche se discutiamo successo, in fondo prevedibili se ci si riferisce di un tracciato, di stazioni etc. con un valore alle esperienze già compiute da diversi anni in storico e architettonico di straordinario rilie- altri paesi. vo, ma su cui l’ingiuria del tempo è arrivata a L’”infaticabile Comitato” (come l’ha defini- divellere persino i binari. to uno dei promotori), che da anni combatte Con malcelata ironia, Ennio Cascetta insiste per il ripristino della Civitavecchia-Orte e la che ora l’Italia “No Tav” non è quella che si realizzazione della Ferrovia dei Due Mari, ha oppone alla realizzazione delle opere ferro- sfruttato l’occasione della comunicazione ora- viarie, ma piuttosto quella che protesta pro- mai canalizzata solo sul web per promuovere prio per essere rimasta in quella categoria del un convegno con moltissimi partecipanti, e “No”, anche questa volta non nel segno del ri- tutti estremamente autorevoli. Anche in que- fiuto, ma del “non” avere a disposizione quel- sto caso, vale la pena rubare il famoso slogan la infrastruttura che – a partire da Salerno – femminista: “Se non ora, quando?” ha cambiato praticamente il volto dell’Italia. Per la Ferrovie dei Due Mari non ragioniamo 3
numero 284- 1 Aprile 2021 Green La mobilità delle merci diventa più green con BusMyThings, il progetto sostenuto da Confartigianato Imprese Cuneo Si chiama BusMyThings, l’iniziativa, sviluppata con la collaborazione di due aziende private che si occupa- no di trasporto urbano, Bus Com- pany e Autolinee Nuova Benese, e la Start Up Takemythings, che for- nisce il supporto informatico nella gestione da remoto delle spedizio- ni, che prevede la possibilità di far recapitare tivo alla diminuzione dei consumi energetici e la merce nel modo più veloce, economico e a alle emissioni di CO2, con ampio giovamento basso impatto ambientale, utilizzando la rete per la tutela ambientale. di trasporto pubblico di persone. Il nuovo servizio, che interfaccerà i diversi Esempio, questo, della cosiddetta “economia attori dei servizi attraverso un’apposita app, circolare”, il progetto, patrocinato da Provin- per il momento verrà attivato in fase speri- cia e Camera di commercio di Cuneo, presenta mentale solo nella Valle Varaita, ma è già in vantaggi per imprese, territorio, economia ed programmazione la sua estensione su tutto il ambiente. Ad esempio, le aziende ubicate in territorio provinciale. zone “svantaggiate” dal punto di vista dei col- “La richiesta di “sostenibilità”, – commenta legamenti, potranno beneficiare di una rete Luca Crosetto, presidente di Confartigianato di trasporto consolidata, che permette loro di Imprese Cuneo – intesa in tutti i suoi aspet- smistare rapidamente le merci verso la clien- ti, non solo quello ambientale, è sempre più tela. pressante. In questo progetto vengono inter- Questo, anche in un’ottica di ulteriore svilup- pretate in modo “circolare” le esigenze di una po della vendita on line. quotidianità che deve fare i conti non soltanto Grazie alla piattaforma web “Scelgo Artigia- con emergenze sanitarie e ambientali, ma an- no” (www.scelgoartigiano.it) messa a punto che con le difficoltà delle imprese che opera- da Confartigianato Cuneo, le imprese associa- no in aree “svantaggiate” a causa degli scarsi te sono in grado di rafforzare il loro brand su collegamenti. La nostra proposta punta sulla Internet, incrementando lo shop digitale dei realizzazione di una sinergia virtuosa tra at- loro prodotti. Benefici si avranno anche per tori del territorio, in modo da creare vantaggi il territorio e la sua economia. Facilitare l’in- sia dal punto di vista economico che ambien- vio delle merci a destinazione, significa dare tale. D’altra parte, non è una novità: già nel impulso alla dinamicità imprenditoriale e di secolo scorso, nelle nostre vallate i collega- mercato anche nelle zone meno servite dai menti e la consegna delle merci avvenivano trasporti, ottenendo una buona ricaduta eco- per la maggior parte utilizzando i nostalgici nomica per le piccole imprese e un servizio “tramvai”. Certo, allora tenere i contatti era più efficiente per i cittadini. Notevole, infine, più complicato, oggi con le nuove tecnologie l’impatto positivo sul contesto naturale. Un applicate al progetto, si potrà monitorare at- modello di trasporto dei prodotti più sosteni- traverso una semplice app il percorso del pac- bile e circolare contribuisce in modo significa- co in consegna”. 5
numero 284- 1 Aprile 2021 gs nasce per utilizzare come vettore gli autobus di linea, sempre nell’ottica di servirsi di mezzi “già in movimento”, al fine di garantire un trasporto a impatto zero”. “Bus Company, in qualità di azienda lea- der del trasporto provinciale su gomma, ha fornito anche questa volta la propria disponibilità per l’attivazione e lo svilup- po di un progetto davvero interessante che ritengo al passo con i tempi, che ri- sponde velocemente alle necessità delle piccole medie imprese ma anche dei cit- tadini delle nostre comunità – afferma “Con la tecnologia e le capacità informatiche l’amministratore delegato di Bus Company, di cui disponiamo oggi, – sottolinea Daniela Enrico Galleano -. Grazie alla tecnologia ri- Balestra, vicepresidente di Confartigianato spolveriamo un servizio che era già esistente Imprese Cuneo – possiamo rendere questa al tempo dei cosiddetti tramvai, a supporto di sinergia più efficiente possibile, con ricadu- territori che hanno bisogno di maggiori servizi te positive sia per le imprese che per il ter- oltre che collegamenti. Vogliamo collaborare ritorio. Confartigianato Imprese Cuneo, quale con tutti gli attori presenti sul territorio che promotore del progetto, mette a disposizione possano favorire il concretizzarsi di questo i propri mezzi per far conoscere questa nuo- progetto innovativo, ottimizzando le risorse va opportunità alle 9000 aziende associate, in un’ottica di mobilità quanto più green pos- nell’ottica di supportarne la digitalizzazione. sibile. Guardiamo con piacere a queste nuove Questa iniziativa si affianca alle piattaforme sfide imprenditoriali e di innovazione tecno- create dalla nostra Associazione, “Impresa logica”. Digitale” dedicata all’attività fiscale e “Scelgo “Un valido esempio di economia circolare, Artigiano” orientata alla promozione e ven- nato in un momento in cui l’esigenza di far dita dei prodotti, per accompagnare il nostro arrivare le merci anche nei luoghi più remoti comparto verso un sistema del “fare impresa” è resa più forte dalla pandemia. – aggiunge più efficiente e moderno”. Giovanni Bianco, amministratore di Autolinee “BusMyThings – spiega Francesco Demichelis, Nuova Benese – I mezzi già ci sono, con per- CEO e fondatore della start-up – nasce come corsi capillari e orari e tempi prestabiliti. Ga- spin-off di TakeMyThings, azienda nata nel rantire una consegna in giornata non è sem- 2015 con l’obiettivo di fornire uno strumen- plice, ma con questa applicazione è fattibile e to digitale innovativo per trasportare le cose, tutto sommato semplice, anche nelle località ricorrendo agli spostamenti già previsti delle più sperdute. Avvieremo la start-up pensan- persone, a piedi o con ogni tipo di mezzo (pri- do al modello b2b, ovvero alle transazioni che vati, pubblici, elettrici, ecc.); in poche parole avvengono settimanalmente tra le imprese, la “Bla Bla car degli oggetti. Mentre la piat- ma in futuro si potrà sviluppare anche il cana- taforma TakeMyThings (una App gratuita che le rivolto ai consumatori privati”. mette in contatto le persone che viaggiano con quelle che devono spedire degli oggetti) opera in modalità crowdshipping ed è pensata soprattutto per il C2C, il progetto BusMyThin- 6
numero 284- 1 Aprile 2021 Ricerca Il 61% dei veicoli commerciali in Europa si potrebbero elettrificare La stragrande maggioranza del- le auto e dei veicoli commerciali leggeri (LCV) attualmente utiliz- zati a livello commerciale in Eu- ropa potrebbe essere sostituita da modelli elettrici. Inoltre, più di un terzo delle flotte di auto e veicoli commerciali leggeri po- trebbe essere formato da veicoli elettrici. Questi sono alcuni dei principali risultati di una nuova ricerca di Webfleet Solutions, il principale fornitore di soluzio- ni telematiche in Europa. La ri- potrebbe essere rimpiazzato da alternative cerca della società del gruppo Bridgestone si elettriche; basa sui dati di guida anonimizzati e aggregati - L’82,8% dei clienti potrebbe sostituire alme- di circa 100.000 veicoli connessi, appartenen- no uno dei propri veicoli con un modello elet- ti a oltre 5.000 clienti di flotte in tutta Europa. trico; Utilizzando il Fleet Electrification Planning - Il 57,0% dei clienti potrebbe sostituire alme- Report, una nuova funzionalità nella soluzio- no la metà dei propri veicoli con veicoli elet- ne di gestione della flotta WEBFLEET, si può trici; consigliare quali veicoli con motore a com- - Il 34,4 % dei clienti potrebbe rimpiazzare bustione interna potrebbero essere sostituiti tutti i veicoli della propria flotta con veicoli con alternative elettriche, basandosi sulla di- elettrici; stanza percorsa quotidianamente. - Se tutti i clienti che è stato stimato siano in Ai fini di questa ricerca, si è concluso che se grado di operare il passaggio a veicoli elettrici un veicolo percorre meno di 300 km al giorno lo facessero, il loro utilizzo globale di benzina in un periodo di 12 mesi, potrebbe essere so- verrebbe ridotto di oltre il 42% e il loro utiliz- stituito con un veicolo elettrico. zo di gasolio di poco più del 30%. Risparmian- La distanza massima di guida giornaliera di do carburante, le loro emissioni complessive 300 km è stata scelta per riflettere il valore di CO2 verrebbero ridotte del 31%. medio dell’autonomia dei più comuni modelli di auto elettriche e veicoli commerciali legge- “Per alcuni tra chi gestisce una flotta com- ri attualmente disponibili. merciale, una domanda è particolarmente importante quando si considera il passaggio I DATI a veicoli elettrici: un veicolo elettrico sarà in grado di completare in modo efficiente e sicu- I dati che emergono principalmente dalla ri- ro il tipo di viaggi che i miei veicoli compiono cerca affermano che: quotidianamente?” spiega Taco van der Leij, Vicepresidente di Webfleet Solutions Europe. - Il 61,0% dei veicoli commerciali in Europa “I dati telematici possono aiutare a rispondere 8
numero 284- 1 Aprile 2021 a questa domanda e supportare attivamente i severe restrizioni per ridurre il carbonio. Mi- fleet manager nel processo di elettrificazione. lano, ad esempio, si è appena aggiudicata il L’aggregazione di questi dati provenienti da bando internazionale ‘Zero Emission Urban migliaia di veicoli sulla strada, serve come in- Goods Transportation technical assistance dicatore importante per valutare il potenzia- programme’ lanciato da C40 per incentivare le di elettrificazione della flotta per le flotte la logistica urbana e la consegna delle merci a commerciali in tutta Europa “. zero emissioni. Oltre alle restrizioni, in molte regioni sono disponibili incentivi come signi- Italia al quinto posto dopo UK, Paesi Bassi, ficativi bonus fiscali e sovvenzioni per l’acqui- Francia e Germania. sto per gli acquirenti di veicoli elettrici sia per uso privato che aziendale. In tutti i paesi esaminati, almeno la metà di “La distanza percorsa è solo una parte del tutte le auto commerciali e veicoli commer- puzzle. Ad esempio, i costi, l’infrastruttura di ciali leggeri potrebbe essere sostituita da vei- ricarica locale e il tempo di ricarica dei veicoli coli elettrici. elettrici sono anche fattori importanti per le Secondo i dati, il Regno Unito e i Paesi Bassi flotte che cercano di determinare se i veicoli sono i paesi con il più alto potenziale di elet- elettrici siano adatti a loro”, afferma Van der trificazione. In entrambi i paesi, il 70% dei vei- Leij. coli commerciali potrebbe essere elettrifica- “Tuttavia, i dati sono chiari su questo: i viaggi to, seguito da Francia (67%), Germania (61%) compiuti dalla stragrande maggioranza delle e Italia (58%). auto e dei veicoli commerciali leggeri nei set- È istruttivo notare che questi paesi hanno an- tori che abbiamo analizzato potrebbero esse- che un’elevata disponibilità di punti di rica- re effettuati anche da veicoli elettrici. Si spera rica. Dei 144.000 punti di ricarica disponibili che questo incoraggi ulteriormente le nume- oggi nell’Unione europea e nel Regno Unito, rose aziende in tutta Europa che ambiscono la maggior parte si trova nei Paesi Bassi (26%), ad aggiungere veicoli elettrici alle loro flotte”. Germania (19%), Francia (17%) e Regno Unito (13%), mentre in Italia la percentuale è co- stantemente in crescita. Inoltre, molte delle principali città europee sono state adottate 10
CICLO DI WEBINAR GRATUITI DEDICATI ALL’AGGIORNAMENTO DEI PROFESSIONISTI NEL SETTORE FERROVIARIO MARZO - MAGGIO 2021 For.Fer, centro d’eccellenza per la formazione ferroviaria riconosciuto dall’ANSFISA per tutte le at- tività di sicurezza della circolazione ferroviaria, organizza 5 incontri on-line che hanno l’obiettivo di avvicinare i professionisti del settore ferroviario ad argomenti professionali importanti per la crescita personale e dell’azienda. Dalla manutenzione predittiva agli aspetti fondamentali della professione del formatore, i temi saran- no affrontati da esperti del settore che metteranno a disposizione del pubblico le loro competenze ed esperienze. I contenuti degli eventi, totalmente gratuiti e della durata di un’ora e mezza circa, racchiudono gli spun- ti principali dei corsi che For.Fer ha pensato per le aziende per la primavera 2021. PROGRAMMA IL SETTORE FERROVIARIO: IL SISTEMA FERROVIARIO: SCENARI E PROSPETTIVE TECNICA, GESTIONE E SICUREZZA 25/03/2021 – ORE 16.30 29/04/2021 – ORE 16.30 LA MANUTENZIONE PREDITTIVA IL FATTORE UMANO: 01/04/2021 – ORE 16.30 LEADERSHIP, COMUNICARE E DELEGARE 13/05/2021 – ORE 16.30 LA FORMAZIONE NEL SETTORE FERROVIARIO 15/04/2021 – ORE 16.30 SPONSOR ISTITUZIONALI SPONSOR TECNICI IN COLLABORAZIONE CON PER ISCRIVERTI COMPILA IL MODULO DI ISCRIZIONE SU WWW.FORFER.IT Per maggiori informazioni visita la sezione dedicata ai corsi di aggiornamento del sito www.forfer.it o scrivici a comunicazione@forfer.it 11
numero 284- 1 Aprile 2021 Dibattito L'incidente di Suez e la ripresa dei traffici Dal momento dello sblocco del Canale, dopo Poi, fortunatamente, il tempo relativamente il fermo provocato dalla Ever Given, ci vorran- breve con il quale si è riusciti a superare que- no tre giorni per riprendere regolarmente le sta emergenza, ha consentito di tirare un so- operazioni. spiro di sollievo. La coda di oltre 400 convogli che si era forma- Quali lezioni possiamo allora trarre dalla dalla ta per effetto dell’incidente sarà smaltita con vicenda della Ever Given? circa 150 passaggi di navi al giorno. Innanzitutto, il nostro sistema logistico pre- È stato un Cigno Nero, come lo definirebbe senta faglie di potenziale crisi, che vanno pre- l’economista Nassim Ben Taleb, che non si ri- venute con piani di intervento adeguati, per presenterà più? evitare blocchi prolungati e ricadute sulla or- Non ne possiamo essere sicuri. Da questa vi- ganizzazione dei processi produttivi. cenda dovremmo trarre diversi insegnamenti, In base a quanto sostengono esperti interna- che sarà bene tenere a mente per il futuro. zionali, dopo cinque giorni di blocco comin- Nel groviglio della rete di collegamenti ma- ciano ad entrare in crisi le catene di approvvi- rittimi, che caratterizza la globalizzazione gionamento. contemporanea, esistono punti strategici che In secondo luogo, la formazione di oligopoli possono generare crisi a catena destinate a marittimi dimostra che, quando si determina segnare il commercio internazionale. una ripresa della domanda, si cominciano ad Erano quasi 2 milioni i contenitori in coda evidenziare tensioni sui prezzi. all’ingresso del Canale di Suez, una quantità Una delle condizioni che ha reso possibile la che cominciava a creare scompensi ad una ca- globalizzazione è stata la continua e costante tena logistica a flusso teso sulla quale è basa- riduzione del prezzo dei trasporti marittimi su to il sistema industriale mondiale. scala globale. Volvo aveva cominciato a preannunciare la Durante la crisi economica degli ultimi 15 possibilità di un blocco della sua produzione. anni, il settore marittimo ha reagito con po- 12
numero 284- 1 Aprile 2021 derosi fenomeni di concentrazione industria- la cerniera essenziale. le che, quando si manifesta una ripresa della Una regolazione attenta di questi rapporti sa- domanda, possono mettere in atto politiche rebbe necessaria ora, prima che si possano di rialzo dei prezzi, come avveniva in passato determinare guai maggiori. con il meccanismo delle Conferences. La formazione di oligopoli marittimi, inevita- A sentirne il danno nell’immediato potreb- bile nella fase di bassa domanda di trasporto, bero essere i consumatori finali, con tensio- rischia ora di essere un detonatore di crisi che ni inflazionistiche particolarmente pericolose potrebbero determinarsi in futuro. oggi, quando gli Stati si sono dovuti indebi- La lezione di Suez andrebbe tenuta bene a tare oltre ogni misura per la crisi pandemica. mente. Va osservato che l’inflazione è stata tenuta sotto controllo nei decenni passati per l’effet- to congiunto dei bassi costi di produzione de- rivanti dalla delocalizzazione e per effetto dei bassi costi di trasporto. Se una, o due, di queste componenti trasla i Pietro Spirito, valori economici verso l’alto, allora le banche Universitas Mercatorum centrali potrebbero essere costrette a politi- che deflazionistiche, alzando i tassi di interes- se e rischiando di determinare una nuova crisi dei debiti sovrani. Queste lezioni che vengono dall’incidente di Suez non dovrebbero essere trascurate. Oggi l’economia è una mappa complessa di re- lazioni in cui il trasporto marittimo costituisce 13
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numero 284- 1 Aprile 2021 Libri L'ultimo treno. Carissime ferrovie: costi per tutti, benefici per pochi “L’Ultimo Treno” è il libro definitivo di Marco libro è che si tratta di un onere davvero stra- Ponti e Francesco Ramella? ordinario rispetto al peso relativo di questo Impossibile dare una risposta, anche perché settore che soddisfa il 6% della mobilità delle – in materia di ferrovie – le novità corrono persone (in termini di passeggeri-km) e il 2% all’ordine del giorno, solo nel Piano di Ripre- circa delle merci in termini di fatturato sul to- sa e Resilienza gli investimenti infrastrutturali tale della spesa di trasporto terrestre. previsti riguardano proprio lo sviluppo fer- Sia Ponti che Ramella sono abituati alle pole- roviario, che questa volta dovrebbe dirigersi miche e più che forgiati nel contraddittorio, anche al Sud. Quel che è certo è che Ponti e che non manca mai quando presentano le loro Ramella raccolgono in questo volume tutti gli tesi. argomenti e le documentazioni possibili su E’ inevitabile quando presentano in una di- una “analisi costi-benefici” un po’ particola- versa luce dati che – nella loro brutalità – ri- re, perché non riguarda una singola opera, schiano di essere scioccanti: il 2% delle merci ma il complesso delle politi- in termini di fatturato traspor- che ferroviarie degli ultimi cin- tate per ferrovia rischia di es- quant’anni o giù di lì. sere uno di quei dati – appun- Mettiamo subito i piedi nel to - scioccanti, per un settore piatto per essere chiari: Fran- del trasporto su rotaia che già cesco Ramella nel libro quanti- sopporta un ruolo marginale e fica – sulla base di una ricerca che tenta di accreditarsi – nelle che deve essere stata neanche versioni “ufficiali” - una quota tanto agevole – la dimensio- superiore al dieci per cento, ne della spesa pubblica per le vicina piuttosto al 13%. Ramel- Ferrovie tra il 1990 e il 2016, la ritiene il dato delle tonnel- distinguendo anche tra parte late-km un dato da “Gosplan”, corrente e in conto capitale. In i mitici risultati della pianifi- questo arco di tempo, le spese cazione economica sovietica: del settore ferroviario, attua- in pratica, su rotaia viaggiano lizzate a prezzi 2019, sono sti- soprattutto merci pesanti e su mate a 555 miliardi di euro, a lunghe distanze, ma in termi- fronte di incassi commerciali per 117 miliar- ni economici il valore è quello, cioè il 2%, il di. La differenza è stata interamente coperta 98% del cuore della nostra economia viaggia dallo Stato o da altri enti pubblici, e Ramella su altri mezzi su trasporto, e la modalità pre- quindi può evidenziare che i sussidi al setto- valente è – ahimè – quella dell’autotrasporto, re ferroviario dal 1990 in poi (senza contare cioè i famosi TIR oggetto di demonizzazione, – ovviamente - quelli degli anni precedenti) ma indispensabili quando vogliamo produrre, sono equivalenti ad un quinto (ma, nel frat- consumare, essere moderni e contemporanei tempo, il conto risulta aumentato) del nostro se non fanatici delle magnifiche sorti e pro- debito pubblico in epoca pre-Covid (nel 2020- gressive. 2021 tutti i conti finiranno per saltare, e sarà Ponti e Ramella hanno idee anti-conformiste un divertimento per gli statistici…). La tesi del su molti argomenti che costituiscono il pane 15
numero 284- 1 Aprile 2021 ziarie internazionali, e poi diventato esperto soprattutto della que- stione autostrade, cui ha dedicato diversi li- bri. L’introduzione spie- ga che il volume vuole attirare l’attenzione su due aspetti: i rile- vantissimi costi per gli ignari contribuenti del “sistema FSI” (Ferrovie dello Stato Italiane) e la sua “accountability” Foto presa dal sito "veriTav" (termine particolar- mente caro a Ponti e quotidiano di una certa “vulgata”, ed è oppor- Ramella, e da loro stessi tradotto con “tra- tuno premettere l’avvertenza “no perditem- sparenza e responsabilizzazione” delle scelte po” perché si tratta di argomentazioni mai ba- di chi ha il potere di decidere). Secondo gli nali, e che – soprattutto – hanno un supporto autori, non meno critico è il ruolo politico-i- scientifico e documentale impressionante, stituzionale di FSI, perché si è di fronte – da anche perché coltivato all’insegna di una in- un lato - a una società per azioni, che come dipendenza dai poteri sia politici che impren- tale ha per definizione l’obiettivo statutario di ditoriali pagata in alcuni casi a caro prezzo. fare profitti, e – dall’altro – ad un’impresa in- Anche l’ultimo caso che li ha visti protagonisti teramente pubblica e per di più pesantemen- (la richiesta di una nuova analisi costi-benefi- te sussidiata. ci relativa alla Tav Torino-Lione), ha dimostra- Questa condizione profondamente contrad- to che sono stati i movimenti politici, i seguaci dittoria è l’origine di tutti i suoi mali, secondo dello “arbitrio del principe”, a voler salire sul Ponti e Ramella, che riconoscono però come carro dell’utilizzo delle analisi del gruppo di questo modello presenta rilevanti vantaggi lavoro guidato da Ponti e Ramella, e non vice- politici: si tratta, infatti, di uno strumento versa, l’unico terreno di confronto ammesso è (molto costoso) per il consenso, sottratto a quello dell’esame e della valutazione dei dati vincoli di qualsiasi tipo, compresi quelli relati- scientifici, o tuttalpiù delle premesse altret- vi al deficit pubblico. tanto scientifiche che ne stanno alla base. Secondo gli autori, gli obiettivi sociali e di con- Torniamo al libro, perché non tutto può limi- senso dovrebbero essere totalmente sottratti tarsi alle polemiche e all’analisi dei numeri, a un’impresa che statutariamente è chiama- che del resto hanno già cominciato a circola- ta a fare profitti, perché si tratta di obietti- re anche sui giornali, costringendo perlome- vi oggettivamente incompatibili (la mancata no ad una riflessione su fenomeni che troppo separazione – ricordano gli autori - è quella spesso si dà per scontati o inevitabili. che mezzo secolo fa ha trasformato l’IRI da un Il volume ha una prefazione curata da Gior- insieme di imprese efficienti in una macchina gio Ragazzi, economista allievo di Francesco di consenso politico e di corruzione, e con de- Forte, con esperienze al Fondo monetario, ficit crescenti). alla Banca mondiale e altre istituzioni finan- 17
Trasporto aereo e sviluppo economico Webinar, 7 aprile 2021, 14:30-19:00 E’ pacifico che il trasporto aereo e la crescita economica siano interdipendenti e che la relazione sia biunivoca. Il grado di connettività aerea di un Paese con il resto del mondo è cruciale per lo sviluppo del commercio internazionale, del turismo, degli investimenti esteri diretti, dell’innovazione tecnologica, della trasmissione delle conoscenze. Nel 2019 l’Italia risultava per connettività al 54° posto rispetto alla popolazione e al 73° rispetto al PIL, perdendo ben 11 posizioni in entrambe le graduatorie rispetto al 2009. E’ quindi necessario rilanciare il ruolo di hub dell’Italia, messo vieppiù in discussione dallo sviluppo di sistemi aeroportuali forti in Spagna, Grecia e Turchia, sviluppando una rinnovata rete di collegamenti diretti di lungo raggio, vitali per un Paese largamente basato sul turismo internazionale e sull’esportazione di beni a elevato valore aggiunto. E’ un processo che va avviato rapidamente in congiunzione con l’esigenza via via più impellente che la crescita economica sia declinata come sviluppo economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile. Le innovazioni tecnologiche comportano per il trasporto aereo peculiari sfide: per un verso la transizione verso tecnologie eco-compatibili; per altro verso la necessità di attrezzarsi vieppiù sul terreno della security e, anche a valle dell’attuale emergenza, della sicurezza sanitaria. La discussione non ha dedicato finora adeguata attenzione alla natura e alla misura dei nessi causali fra trasporto aereo e sviluppo sostenibile, mentre valutazioni al riguardo sarebbero di grande importanza per indirizzare le politiche industriali dei governi e le scelte dei tanti stakeholder che compongono il settore o che ruotano intorno a esso. PROGRAMMA Ore 14:30 - Introduzione ai lavori Mario Sebastiani Presidente di S.I.Po.Tra. Ore 15:00 - Opening address Salvatore Sciacchitano Presidente di ICAO Ore 15:30 - Interventi Lanfranco Senn Paolo Malighetti Università Bocconi, Milano, e S.I.Po.Tra. Direttore di ICCSAI Olivier Jankovec Paolo Guglielminetti Direttore Generale di ACI-Europe PwC e S.I.Po.Tra. Fulvio Cavalleri Marco Troncone Vice-Presidente di Assaeroporti Amministratore delegato di Aeroporti di Roma Armando Brunini Anna Masutti Amministratore delegato di SEA Università Alma Mater, Bologna, e S.I.Po.Tra. Pierluigi Di Palma Francesco Munari Presidente del Centro Studi Demetra e S.I.Po.Tra. Università di Genova e S.I.Po.Tra. Ore 18:30 - Conclusioni Alessio Quaranta Direttore generale di ENAC Per partecipare si prega di registrarsi in info@sipotra.it
numero 284- 1 Aprile 2021 Le numerose anomalie del “sistema FSI” sa- dro politico del dopoguerra e la ricostruzio- rebbero evitabili – secondo Ponti e Ramella ne - 1.2 L’Alta Velocità in Francia e il suo im- – se alla presenza dell’impresa si associasse patto - 1.3 Linee minori e trasporto merci in lo sviluppo o il nessuno ostacolo ad una rea- crisi); Cap. 2 La storia dopo il 2000 (2.1 L’AV le concorrenza da parte delle altre imprese, realizzata nel modo più costoso possibile - ma così non è perché FSI continua ad essere 2.2 Una gestione non regolata e poco aperta un’impresa verticalmente integrata, e che – alla concorrenza - 2.3. Una strategia pubblica anzi – rischia di espandersi anche nei settori per una nuova IRI - 2.4. La farsa degli inve- delle strade (Anas) o addirittura del traspor- stimenti sempre più costosi e sempre meno to aereo (Alitalia), mentre oramai sono anche valutati); Cap. 3 I conti facili (3.1 Premessa - tramontati i discorsi su unbundling e separa- 3.2 La spesa pubblica consolidata del settore zione tra rete ferroviaria e attività commer- ferroviario - 3.3 I ricavi commerciali del set- ciale d’impresa. tore ferroviario - 3.4 La spesa pubblica netta Alla sopravvivenza del “campione nazionale” del settore ferroviario - 3.5 La remunerazione contribuiscono un forte reticolo di interessi, del capitale - 3.6 Il sussidio implicito ai consu- derivante da quelle che gli autori definisco- mi energetici - 3.7 Quanto debito pubblico in no le “asimmetrie informative”, in pratica non più? - 3.8 Cosa dicono i “conti facili”); Cap. 4 solo il non poter avere accesso (in quanto de- I conti difficili (4.1 Premessa - 4.2 Efficienza finiti “dati sensibili”) ai reali dati di traffico interna (“X-efficiency”) - 4.3 L’efficienza delle per poterne verificare la congruità rispetto ai infrastrutture, cioè la componente dei sistemi costi, ma anche il nascondimento – per una ferroviari che costituisce “monopolio natura- somma di convenienze dei vari soggetti inte- le” - 4.4 Obiettivi ambientali - 4.5 Obiettivi so- ressati – del reale peso economico per il fun- ciali); Cap. 5 Conclusioni e raccomandazioni zionamento del sistema. sintetiche (5.1 Analisi di questo tipo dovreb- “Quanti cittadini italiani, anche colti (e persi- bero esser fatte dallo Stato, non da studiosi no giornalisti eco nomici di professione), san- (né dalle Ferrovie) - 5.2 I costi pubblici a fron- no che il costo per la finanza pubblica del tra- te della relativa irrilevanza del settore - 5.3 sporto ferroviario in Italia supera i 10 miliardi Un uso più efficiente delle (scarse) risorse è annui?”, si chiedono gli autori, che vorreb- possibile - 5.4 Una socialità limitata e opina- bero – invece – un più attento bilanciamento bile - 5.5 Che fare? Separare, aprire a più con- delle informazioni proprio per far sì che tutte correnza, misurare la socialità e l’efficienza); le scelte avvengano in nome della “accounta- Cap. 6 Ma adesso occorre capire. bility”, la possibilità di rendicontare l’uso del- le risorse finanziarie pubbliche non solo sul piano della regolarità dei conti, ma anche su quello dell’efficacia – in questo caso economi- ca e sociale – della gestione degli stessi fondi. Il libro – scrive Ragazzi nella prefazione - si legge tutto d’un fiato, anche “perché è stato scritto di getto, da uno che ha vissuto e me- ditato su questi temi per tutta una vita”, ma AD essendo comunque composto di 137 pagine, non è inutile ricordarne l’indice e i capitoli: Cap. 1 La storia fino al 2000 (par.: 1.1 Il qua- 19
numero 284- 1 Aprile 2021 Recovery Plan Manutenzione infrastrutturale per non sprecare questa crisi Di Keynes, negli ultimi tempi, si sono insegui- vite umane. Questo stato di assenza di manu- te molte citazioni, una può essere richiamata, tenzione , killer silenzioso e inesorabile, sta quella proposta da Mariana Mazzuccato nel agendo in molte parti del Paese, sulle diverse libro “Non sprechiamo questa crisi”: “La più infrastrutture, sul territorio, sulle montagne, grande sfida intellettuale non sta nelle idee sui materiali, sui sistemi e i meccanismi e sta nuove, ma nel rifuggire da quelle vecchie”. avvicinando il punto di rottura. Il tempo pas- Per affrontare il Recovery Plan e fare in modo sa ed il debito manutentivo inesorabilmente che rappresenti veramente per le nuove gene- cresce, senza capacità di reazioni dinamiche razioni uno stabile miglioramento dell’orga- e capacità di previsione. Non ci sarà Recovery nizzazione materiale e immateriale del Paese, senza manutenzione e valorizzazione dell’esi- si devono rifuggire idee vecchie e soprattutto stente, né è possibile pensare ad un Recovery vecchi comportamenti. Siamo un Paese nel che sia minato dall’assenza di un organico quale è stato necessario un Decreto del MIT programma manutentivo. Un esempio. del 2013, per controllare le opere incompiu- Nell’allegato al Documento di Economia e Fi- te. Ogni anno si organizza un vero e proprio nanza (DEF 2017) denominato “Connettere l’I- censimento ed è stato predisposto uno spe- talia: fabbisogni e progetti di infrastrutture” cifico sistema denominato SIMOI (Sistema In- sono stati enucleati, tra gli obiettivi, “qualità formativo Monitoraggio Opere Incompiute). della vita e competitività delle aree urbane e Si calcola che le opere incompiute censite dal metropolitane” e tra le strategie, la “valoriz- sistema siano 647 (per completarle sono ne- zazione del patrimonio, esistente, lo svilup- cessari più di 4 miliardi di euro). Nessuno ha po urbano sostenibile, l’integrazione modale pensato a quanto fosse utile un sistema SIM- e l’intermodalità, infrastrutture utili, snelle MI, Sistema Informativo Monitoraggio Manu- e condivise”. Lo sviluppo dei servizi rapidi di tenzioni Incompiute. Il Recovery Plan dovreb- massa nei contesti metropolitani, essenziali be rappresentare un cambiamento reale, ma per la «cura del ferro», è stato declinato attra- è necessario pensarlo e realizzarlo dentro un verso 4 programmi nell’allegato al DEF 2017, processo di ridefinizione del rapporto pub- per le Città Metropolitane: blico-privato, più precisamente la ridefini- 1. rinnovo e miglioramento del parco veico- zione deve essere al contempo strumento ed lare; obiettivo del Recovery. Il Paese ha vissuto e 2. potenziamento delle linee esistenti; vive una drammatica incapacità realizzativa, 3. completamento delle linee in esecuzione; le ragioni sono molteplici e investono l’inte- 4. estensione della rete di trasporto rapido di ro processo dalla pianificazione, al progetto, massa. all’attuazione. Le incompiute si possono di- Nel Decreto Ministeriale n° 300 del videre in opere utili e opere inutili e anche 16/06/2017, in attuazione dell’art. 8 del D. su quelle potenzialmente utili pesa l’assenza Lgs. N° 228 del 29/12/2011, sono adottate di un programma di previsione manutentiva. le “Linee guida per la valutazione degli in- La storia del Ponte S.Giorgio ha dimostrato, vestimenti in opere pubbliche nei settori di ancora una volta e purtroppo, che l’assenza competenza del Ministero delle Infrastruttu- di manutenzione distrugge le infrastrutture re e dei Trasporti. Nel Decreto del Ministro ed uccide violentemente e drammaticamente delle Infrastrutture e dei Trasporti prot 587 21
numero 284- 1 Aprile 2021 – 22/12/2017 per il Riparto del fondo per il con il quale si stabilisce la proroga dei termini finanziamento degli investimenti e lo sviluppo di sottoscrizione degli OGV dal 31/12/2020 al infrastrutturale del Paese, di cui all’articolo 1, 31/12/2021, Decreto Ministeriale fortemen- comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n te richiesto e resosi necessario visto lo stato 232 destinato al trasporto rapido di massa in di ritardo nell’attuazione degli interventi fi- cui, nell’allegato I, vengono definite le risorse nanziati. Così il primo tentativo, previsto da assegnate ai seguenti interventi proposti da Connettere l’Italia, di individuare la manuten- Roma Capitale: zione come priorità intesa come “valorizza- 1. 134,40 mln € per “Metropolitana – Linee A zione del patrimonio esistente” (corredato da e B: fornitura di 2 treni per linea A e 12 treni finanziamenti reali e disponibili) come prima per linea B”; cosa ha avuto la necessità di un Decreto Mi- 2. 4,60 mln € per “Metropolitana – Linea A: nisteriale di “proroga”, dopo 4 anni di carta e Fornitura in opera di un sistema di controllo di carte, per arrivare solo alla firma degli ob- del traffico treni centralizzato (CTC) compren- blighi giuridicamente vincolanti cioè alla fir- sivo di impianto per informazioni al pubblico ma dei contratti. Nella legalità e nella traspa- (IAP); renza si devono accorciare i tempi tra l’idea e 3. 66 mln € per “Metropolitana – Linea A: ma- la realizzazione e deve essere riorganizzato e nutenzione straordinaria rotabili”; centralizzato il potere di controllo del pubbli- 4. 36 mln € per “Metropolitana – Linea A: Rin- co sulla qualità dei materiali impiegati e sulla novo armamento tratta Anagnina – Ottaviano; corrispondenza e qualità della realizzazione. 5. 69,21 mln € per “Metropolitana – Linee Chi deve affrontare la predisposizione e ge- A e B – interventi di adeguamento al DM stione del Recovery apra bene gli occhi sul- 21/10/2015 – alimentazione elettrica” la realtà, ricerchi e valuti gli esempi, metodo 6. 98,86 mln € per “Metropolitana – Linee che vale da sempre e in ogni tempo e che può A e B – interventi di adeguamento al DM rappresentare il midollo del pragmatismo in- 21/10/2015 – banchine di galleria e vie cavi” novativo. 7. 16,45 mln € per “Metropolitana – Linee “Longum iter est per praecepta, breve et effi- A e B – interventi di adeguamento al DM cax per exempla” (Seneca, Epist.,6,5), “Lungo 21/10/2015 – impianto idrico antincendio e è l’insegnare per via di precetti; breve ed effi- vasche di accumulo”. cace per via di esempi”. Per un totale di 425,52 mln €. Il Decreto Ministeriale 30 aprile 2020 N.184 Enrico Sciarra 22
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