RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 30 GENNAIO 2019 - CGILCGIL - CGIL Bergamo
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8 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 30 GENNAIO 2019 Economia ECONOMIA@ECO.BG.IT Uova, timbratura d’origine Ok anche in Commissione Obbligo della timbratura obbligatoria delle uova in allevamento. Via libera unanime anche www.ecodibergamo.it/economia/section/ in Commissione agricoltura alla Camera Gestione Promoberg per la fiera di Bergamo fino all’edizione 2029 Il bando. Aperta ieri l’unica busta in lizza nella gara con l’aggiudicazione all’attuale titolare degli eventi C’è l’accordo economico attorno al milione annuo Anche se dai vertici ieri con relativa aggiudicazio- 2018), ritenendo eccessiva la della società le bocche restano ne del bando a Promoberg per richiesta della base d’asta di un cucite («parleremo quando un periodo della durata di dieci milione e 100 mila euro di ca- l’iter si sarà concluso, dopo le anni (a partire dal 2020 con none annuo. opportune verifiche e l’atto no- scadenza quindi nel 2029), che Prendendo come riferimen- tarile»), ieri si è compiuto un ora dovrà essere sottoposto a to questa cifra, le due parti passo decisivo per la futura ge- ulteriori passaggi di verifica di hanno cominciato a trattare, stione della Fiera di Bergamo. tutti i requisiti e documenti chiudendo con un canone an- Si è proceduto infatti all’aper- presentati. Se tutto filerà li- nuo attorno a un milione di eu- tura delle buste legate al bando scio, arriverà poi entro i prossi- ro, che significa per l’ente Fiera Dopo l’apertura delle buste, Promoberg verso la gestione della Fiera di Bergamo per i prossimi dieci anni per la concessione, con la con- mi 45 giorni (quindi attorno a (la cui composizione azionaria ferma che si trattava di un uni- alla metà di marzo) l’atto nota- vede Camera di commercio so- visto (se si conta anche il tem- co protocollo, che conteneva al rile e l’aggiudicazione definiti- cio forte col 48,83% e con quo- po intercorso per il primo ban- Dal 3 al 5 marzo suo interno l’offerta Promo- va. te minori Comune di Bergamo, do si deve risalire al dicembre berg. Un aspetto che appariva Il nodo della trattativa, che si è protratta per quasi sei mesi, Provincia, Ubi Banca, Banco Bpm, Bcc Treviglio e Comune 2017)e per uno step fonda- mentale che è stato completa- A New York Brescia, Montichiari e Cremona). «Be Italian» Le adesioni, dai quattro territori scontato da mesi, da quando è sempre stato di carattere eco- di Seriate), avere comunque un to, sempre in attesa delle ulti- lombardi, sono ancora in corso: nel cioè era stato reso noto che nomico. Promoberg (e forse ritorno economico assicurato me verifiche. 2018, l’area di «Be Italian», molto l’unica manifestazione d’inte- resse legata al secondo bando anche altri soggetti) avevano ritenuto di non partecipare al e a Promoberg (che fino a que- st’anno pagava più di un milio- Per quanto riguardo Promo- berg, il segretario generale con le 4 alleate riconoscibile all’interno della manifestazione americana, aveva (il primo era andato deserto), primo bando (conclusosi con ne) la sicurezza di poter pro- Luigi Trigona non ha dubbi: attirato un grande numero di risultava proprio dell’attuale un nulla di fatto nel gennaio grammare con serenità eventi «Pur con tutte le cautele del ca- Scalda i motori la seconda edizione operatori della ristorazione, gestore della fiera. Da quel mo- importanti del calendario fie- so e in attesa dell’aggiudicazio- di «Be Italian», la sezione dedicata contando alla fine oltre 20 mila mento (era il maggio 2018) era ristico nei prossimi due lustri. ne definitiva, questa è una buo- al meglio del food e delle attrezza- presenze complessive. Nell’area cominciata una lunga negozia- Ieri nessun comunicato uf- na notizia, che va dritta alla so- zione tra Bergamo Fiera Nuo- n Dopo le verifiche ficiale da parte della società, luzione. Lo è innanzitutto per ture professionali made in Italy in programma dal 3 al 5 marzo a New era stata allestita una grande postazione di show cooking, dove va e Promoberg, seguita ad al- a marzo, l’atto che arriverà solo quando a il territorio, ma anche per il York, all’interno della Fiera mon- gli chef della Federazione Italiana tri passi burocratici legati a marzo verrà completato l’iter, mondo delle imprese di cui le quella che tecnicamente viene notarile definitivo. ma negli ambienti di Bergamo fiere sono l’antenna e l’orienta- diale «International Restaurant & Foodservice Show». La manifesta- Cuochi di New York si sono alter- nati ai fornelli per tutti e tre i giorni definita una «procedura com- Trigona: una buona Fiera Nuova traspariva soddi- mento». zione è organizzata da Lombardia di fiera, sfornando piatti della petitiva con negoziazione», fi- sfazione e forse anche sollievo no all’apertura delle buste di notizia per le aziende per un iter durato più del pre- M. F. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Fiere, l’alleanza tra le quattro fiere lombarde (oltre a Bergamo, ci sono tradizione italiana molto apprez- zati dai visitatori. Contratto Export, Bergamo bancari: si conferma quinta obiettivo intesa entro un mese nel manifatturiero L’agenda Abi-sindacati Conferma per tutto febbraio 2019 degli assetti Primato dei macchinari stesso periodo del 2017), con contrattuali di settore in cor- una crescita in linea col dato so, con la volontà di ricercare Come già avvenuto lo bergamasco (+4,5%), che rap- entro il 28 febbraio - attraver- scorso anno, Bergamo si con- presenta il 28% del totale ita- so un serrato calendario di in- ferma al quinto posto assoluto liano. Germania (+6,3%), contri - le tematiche di mag- sul fronte export per quanto Francia (+4,8%) e Stati Uniti gior rilevanza in attesa della riguarda il manifatturiero, con (+2%) sono le maggiori desti- Il manifatturiero si conferma il punto di forza di Bergamo anche e soprattutto per quanto riguarda l’export piattaforma sindacale per il però un ulteriore incremento nazioni delle esportazioni rinnovo del contratto nazio- dei volumi, che superano un lombarde. che sui numeri regionali, dove ca; Torino, Vicenza e Brescia. A India e Israele, gomma nel Re- nale di settore. controvalore 11 miliardi e mez- Per quanto riguarda l’export i macchinari superano i 18 mi- livello regionale, ragionando gno Unito (+21,1%), computer È quanto condiviso tra il co- zo di euro, con una crescita del orobico legato ai singoli setto- liardi di vendite (un sesto di per settori, sempre più ali- nelle Filippine (+34,7%), ap- mitato affari sindacali e del la- 4,2% nell’ultimo anno. ri, la leadership è legata alla questi a Bergamo), riprenden- mentari lombardi arrivano in parecchi elettrici in Portogallo voro Abi e le organizzazioni Macchinari, metalli, chimi- vendita dei macchinari, che do a crescere (+2,5%). Seguono Corea del Sud (+153,2%), tessi- (+55,1%), macchinari in Polo- sindacali che hanno fatto il ca e moda sono i prodotti che supera di poco quota 3 miliardi i prodotti in metallo (quasi 15 li in Austria (+21,9%) ma anche nia (+28,4%) e India (+23,9%), punto sullo stato degli ele- trainano il manifatturiero di euro, seguita da prodotti e miliardi, il 10% in provincia), negli Emirati Arabi Uniti mezzi di trasporto in Polonia menti al centro del dialogo lombardo nel mondo. Un busi- impianti per metalli e il com- quelli chimici, la moda, gli arti- (+16,7%) e Giappone (+14,1%), (+122,7%), prodotti delle altre contrattuale. Il calendario de- ness che nei primi nove mesi parto chimico entrambi oltre coli in gomma (e gli alimentari. legno in Australia (+26,4%), attività manifatturiere a Hong gli incontri, si legge nel verba- del 2018 ha raggiunto a livello 1,6 miliardi e agli articoli in Tornando alla classifica prodotti chimici in Cina Kong (+17,3%) e mobili in Qa- le dell’accordo, partirà dall’11 regionale i 91 miliardi di euro gomma-plastica a 1,1 miliardi. export della manifattura, Ber- (+30,4%) e India (+29,8%), far- tar (+37,2%) e Australia febbraio. «La categoria ha bi- (4 miliardi di prodotti mani- Questo primato nelle mac- gamo è preceduta solo da Mila- maceutici in Cina (+161,5%) e (+25,1%). sogno di un contratto innova- fatturieri in più rispetto allo chine utensili si ripercuote an- no, prima con 30,8 miliardi cir- Canada (+51,2%), petroliferi in ©RIPRODUZIONE RISERVATA tivo», chiedono i sindacati. 2h8vjok8VKL/GtJgagEumPSUucEg6k9K4WWCImuNRpo=
Economia 9 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 30 GENNAIO 2019 «In bilico tra ripresa e stagnazione» Rapporto Einaudi. Preoccupa il rallentamento di Usa e Germania. «Ma Bergamo è un modello di resilienza» Scaglia: «Crescita frenata dalla carenza italiana di grandi aziende». Brivio: «Pmi vincenti nella sfida export» Un mondo in trasfor- come Google e Facebook. L’eco- mazione caratterizzato più da nomista e il direttore del Centro fratture che da unioni, un’eco- Einaudi Giuseppe Russo hanno nomia più debole che inevitabil- scandagliato l’intera economia mente si ripercuote negativa- mondiale per arrivare infine al- mente su tutti noi, una prospet- l’Italia, «Paese in bilico tra ripre- tiva incerta se non fosca che pre- sa e stagnazione», dove la forte occupa: lo scenario delineato dal crescita dell’export è attenuata tradizionale Rapporto Einaudi da una espansione dell’import. promosso in collaborazione con La successiva tavola rotonda, Ubi Banca, giunto alla 23a edi- coordinata da Silvana Galizzi vi- zione e presentato ieri sera a ce caporedattore de L’Eco di Bergamo in una affollata ex Bor- Bergamo, ha circoscritto il di- sa Merci, non offre grandi spe- battito al sistema economico ranze, tuttavia il curatore dello bergamasco che - come ha detto studio, l’economista Mario Dea- il presidente della Camera di glio, a conclusione della presen- commercio Paolo Malvestiti - tazione del rapporto e della ta- «deve riflettere sul proprio mo- vola rotonda che ha visto la par- dello e le proprie prospettive». tecipazione di esponenti del Il Comune di Bergamo - ha mondo economico locale, ha vo- detto il vicesindaco Sergio Gandi luto concedere un’ancora di sal- - ha fatto la sua parte di fronte ai vezza a realtà come la nostra «crescenti bisogni sociali» evi- provincia: «Gli interventi dei tando però di «scassare i conti»: i rappresentanti del vostro terri- costi «sono stati tagliati e tenuti torio ha rafforzato la mia im- sotto controllo, ma la spesa so- pressione positiva sull’econo- ciale è cresciuta da 9 a 14 milio- mia bergamasca, per i dati quan- ni», e l’indebitamento si è ulte- titativi e qualitativi della cresci- riormente ridotto, il che «per- ta, per la coesione sociale, per la metterà in futuro di contrarre redistribuzione del reddito: nuovi mutui». Il Comune «rie- posso solo dire “avercene!”. Le sce ad investire ogni anno 20-25 previsioni generali di Fondo milioni di euro, per un totale di Molto affollata anche quest’anno la presentazione all’ex Borsa Merci del Rapporto Einaudi curata dall’economista Mario Deaglio FOTO FRAU monetario e Banca d’Italia par- 120 milioni in questi anni», men- lano di una riduzione della cre- tre gli interventi affidati ai priva- popolazione. Oggi però «siamo scita, ma non siamo in recessio- ti sono arrivati a 257 milioni. arrivati a un punto in cui è diffi- L’economista Mario Deaglio ne e io credo che per evitarla la cile aumentare la produttività parola chiave sia “resilienza” e cioè la capacità di resistere e di Gotti: «Le banche per lo sviluppo» Il responsabile macro area terri- con l’automazione». E la cresci- ta stenta perché «il nostro Paese «Mai visti cambiamenti così rapidi» riadattarsi che vedo in partico- lare qui da voi a Bergamo. Conti- toriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca Luca Gotti manca delle grandi aziende, quelle che fanno da traino alle E sulle banche: le tedesche stanno peggio nuate su questa strada». ha parlato del «ruolo propulso- medie e alle piccole». Forse per la prima volta da re» della banca per il territorio Il prorettore delegato del- «È un mondo che sta cambiando stimolando un segmento che ha anni il Rapporto affianca alle perché, al di là di tutti i nuovi l’Università di Bergamo Matteo pelle ad una velocità estrema, che altissime capacita di spesa». Il fragilità italiane le nuove debo- strumenti finanziari, «sono an- Kalchschmidt ha evidenziato non si è mai vista: tutte le innova- Paese potrebbe ricevere un’inie- lezze di Paesi più solidi, dagli cora le banche a dare risorse a l’andamento estremamente po- zioni informatiche hanno fatto zione di risorse da una vera lotta Stati Uniti alla Germania. «Il imprese e famiglie per lo svilup- sitivo dell’export anche se «una sciame, offrendo un modello all’evasione fiscale che però non si mondo ha cambiato rapida- po», cosa possibile grazie anche possibile recessione tecnica in diverso di società, economia e fa «perché fa parte del costume mente pelle (era il tema del Rap- «ai processi di innovazione e di Germania avrebbe un impatto lavoro». L’economista Mario nazionale e ci sono troppi interes- porto di quest’anno, ndr) e ora si efficientamento in atto nella anche per l’Italia». In ogni caso Deaglio appare disorientato lui si, peraltro anche malavitosi». Il sta screpolando», ha detto Dea- banca stessa», anche se la do- va elevato il «livello delle com- stesso nel descrivere un mondo Centro Einaudi ha però una sua glio, citando Trump, la Brexit, i manda di credito «nell’ultimo petenze, facendo leva sull’inno- profondamente in trasformazio- proposta: «Avvicinare il prelievo gilet gialli francesi e lo stop del- trimestre si è fatta più tiepida». vazione tecnologica». Critiche a ne, e quando la domanda cade fiscale al momento della formazio- l’economia tedesca. Forse non Il presidente di Confindu- un «mercato del lavoro non effi- sull’Italia risponde con un «mah!». L’economista Mario Deaglio ne del reddito tassando i flussi di c’è crisi, ma «una crescita stanca stria Bergamo Stefano Scaglia ciente che non sa rispondere alle E aggiunge: «Non è facile dare una cassa che sono noti e trasparenti». sì». E sono significative anche le ha esortato il governo italiano ad esigenze delle imprese». Infine, risposta. Le forze politiche di internazionale possono anche Deaglio ha parole di elogio per il difficoltà attraversate da colossi andare oltre «le risposte imme- Alberto Brivio, presidente di governo sono espressione di essere sbagliate, come accaduto sistema economico bergamasco, diate» e dunque può anche star- Imprese & Territorio, si è soffer- esigenze e paure vere, verso gli nel 2016 per il 2017. Oggi è più ma «se il mondo rallenta, la vostra ci il reddito di cittadinanza ma mato sulla sfida «raccolta e vinta immigrati, verso una società che difficile di una volta fare previsio- provincia non può chiamarsi fuori, bisogna nel contempo garantire dalle piccole e medie imprese» n La presentazione un adeguato accesso ai servizi che, nonostante la stagnazione non offre lavoro ai loro figli, verso una povertà più diffusa. È la moda- ni economiche». Così come nel 2014 aveva criticato il governo però magari potrà rallentare un po’ meno». Infine le banche: «Stanno del libro a cura sanitari; «va bene controllare gli della crescita, «hanno saputo af- lità delle risposte che non convin- Renzi per gli 80 euro, oggi Deaglio smaltendo gli Npl (crediti deterio- accessi, ma bisogna anche gesti- fermarsi sui mercati esteri gra- di Ubi Banca re l’integrazione». Quanto al- zie alla loro creatività e alla capa- ce, tuttavia dire che le misure del governo portano allo sfascio è non crede che il reddito di cittadi- nanza possa «portare a una vam- rati, ndr) e questo è positivo. E poi non ci sono solo le nostre debolez- sull’economia l’industria, è condizionata forte- cità di adattamento ai nuovi eccessivo. Io temo molto di più gli pata dei consumi». Sarebbe stato ze. Le grandi banche tedesche mente da due fattori: l’automa- orientamenti del mercato». globale e l’Italia zione e l’invecchiamento della P. S. effetti di lungo periodo. E anche le previsioni del Fondo monetario meglio, secondo una sua vecchia ricetta, dare i soldi ai «giovani indebitate potrebbero provocare una grave crisi dell’euro». P. S. La compagnia di Lauda Blue Panorama Airlines Centri per l’impiego Posti di lavoro Prova idoneità Colloquio per accertare idoneità alle mansioni di magazziniere. sotto il controllo Ryanair cerca 80 assistenti di volo negli enti pubblici Tipologia di rapporto Tempo determinato (8 mesi) Le offerte di lavoro negli enti Rilevato il 100% mo anno a Ryanair un pezzo alla Selezioni al via ni. La prima, il 19 febbraio a pubblici saranno evase oggi dalle 9 Comune di Suisio volta - sono ambiziosi. Gli inve- Roma, all’Hotel Holiday Inn alle 12,30 nei Centri per l’impiego Luogo di lavoro «Niki trova che non stimenti garantiti da Ryanair. Blue Panorama Air- Rome-Eur Parco dei Medici della Provincia di Bergamo. Suisio cresciamo abbastanza veloce- Dai 4 milioni di passeggeri del lines è alla ricerca di 80 assi- (via Castello della Magliana, Numero di posti mente» ha detto il numero uno primo anno di esercizio, si vuole stenti di volo, certificati per 65). La seconda, il 21 febbra- Asst Bergamo Est Uno di Ryanair, Michael O’Leary, passare a 6 milioni nel secondo sue 50 basi operative in Ita- io, a Milano Malpensa, al- Luogo di lavoro Profilo professionale nell’annunciare l’acquisizione anno, per arrivare a 7,5 milioni lia, tra cui l’aereoporto «Ca- l’Hotel Hilton Garden Inn Alzano Lombardo Operatore servizi comunali del 100% della compagnia aerea nell’esercizio 2020/21. L’obietti- ravaggio» di Bergamo da do- (via Giuseppe Mazzini, 63, Numero di posti Requisiti richiesti Laudamotion, fondata dall’ex vo è diventare nei prossimi dieci ve opera stabilmente su Tira- Somma Lombardo). Uno Cittadinanza italiana o cittadinan- campione di F1, Niki Lauda che anni la maggiore linea aerea au- na, le isole greche, Lampedu- Gli interessati dovranno Profilo professionale za di uno dei paesi Ue. da alcuni mesi garantisce dallo striaca e frenare Lufthansa. La sa, Pantelleria e Capo Verde. presentarsi agli open day con Operatore tecnico. -Scuola dell’obbligo scalo di Bergamo collegamenti flotta passerà da 19 a 25 aerei e la Trenta le basi all’estero. Con una copia del proprio curri- Requisiti richiesti -Patente B giornalieri per Vienna e dal 27 rete delle rotte sarà ampliata. il marchio Blu-express opera culum vitae, del passaporto, Cittadinanza italiana o cittadinan- Prova idoneità febbraio anche su Stoccarda. I Entro fine anno ci sarà almeno inoltre voli low cost di medio della licenza CCA e del certi- za di uno dei paesi Ue. Colloquio e prova pratica piani di crescita della compa- una base al di fuori di Austria e e corto raggio. ficato medico. -Scuola dell’obbligo Tipologia di rapporto gnia - passata nel corso dell’ulti- Germania. Due le date per le selezio- ©RIPRODUZIONE RISERVATA -Patente B Tempo indeterminato 2h8vjok8VKL/GtJgagEumPSUucEg6k9KwjcIYdKQFtY=
REDDITO DI CITTADINANZA: AI CAF DI BERGAMO GIÀ TANTE RICHIESTE, MOLTI I CINQUANTENNI Per presentare la domanda bisogna attendere ancora un po’ (si potrà inviare all’Inps dal prossimo 6 marzo), ma ai sindacati parecchie domande di informazioni Bergamonews, 29 gennaio 2019 Anche a Bergamo sale la “febbre da reddito di cittadinanza”. Per presentare la domanda bisogna attendere ancora un po’ (si potrà inviare all’Inps dal prossimo 6 marzo), ma ai Caf stanno già arrivando le prime richieste. L’attesa è alta, anche se il decreto che introduce il nuovo sussidio contro la povertà è stato firmato solo ieri (lunedì 28 gennaio, ndr) dal presidente della repubblica e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Inoltre non è escluso che possa essere apportata qualche modifica con il passaggio del testo in parlamento. Le aspettative, però, crescono sempre più e aumentano ogni volta che se ne parla. Orazio Amboni, responsabile del dipartimento Welfare Cgil spiega: “Da diversi giorni stiamo ricevendo quotidianamente 100- 150 richieste da parte di chi vorrebbe presentare la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Stiamo aspettando, però, alcune disposizioni da parte dell’Inps e che venga allestito l’apposito portale per inoltrare le richieste. Inoltre, il testo del decreto potrebbe ancora subire variazioni in seguito alla discussione parlamentare. Per ora le persone che si sono rivolte a noi sono in prevalenza italiani oltre a qualche straniero. La fascia d’età è soprattutto quella dei cinquantenni e over 50 che hanno perso il lavoro e faticano a trovare un’altra occupazione. Considerando che le domande potranno essere presentate a marzo, un consiglio utile è quello di guadagnare tempo svolgendo il calcolo dell’Isee, che è il primo passo da compiere in vista della presentazione della richiesta del sussidio”. Indicazioni analoghe vengono fornite dal Caf della Cisl, che per ora ha registrato 200 richieste da Bergamo e provincia. La responsabile del Caf Cisl Bergamo, Monica Gardana afferma: “La compilazione delle domande per il reddito di cittadinanza non è ancora cominciata, ma ci siamo già attivati per effettuare il calcolo Isee per verificare se le persone richiedenti ne abbiano diritto. Richieste ne abbiamo già ricevute parecchie: sono molte le persone che ci telefonano chiedendo informazioni su quando e come presentare la domanda. Inoltre, ci sono utenti che cominciano a effettuare l’Isee per anticipare i tempi: per esempio, io oggi ho eseguito una ventina di pratiche Isee e in 5-6 lo hanno chiesto in vista della domanda per il reddito di cittadinanza, e questo trend ha caratterizzato anche le giornate precedenti. Le richieste sono pervenute sia da italiani sia da stranieri, per ora pochi giovani e molti cinquantenni in difficoltà perché sono senza lavoro”.
IL MATTINALE della CGIL Nazionale Mercoledì 30 gennaio 2019 NO AL PROCESSO. Un altro giorno importante e forse di svolta nelle contrastate vicende del governo giallo- verde. Oggi la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato dovrà decidere sulla richiesta di evitare il processo al ministro degli interni, Matteo Salvini. I Cinque Stelle, sottoposti a pressioni fortissime dagli alleati della Lega, dovrebbero votare no all’autorizzazione e salvare quindi sia il ministro, sia il governo stesso. SEA WATCH, OGGI IN PIAZZA A SIRACUSA. Anche la Cgil sarà in piazza oggi a Siracusa per la manifestazione in favore dell’accoglienza degli immigrati e contro ogni razzismo. Intervista a Giuseppe Massafra, segretario confederale, su RadioArticolo1 (vedi più avanti). Intanto emergono nuovi dati drammatici sulle migrazioni L'85 per cento di chi parte dalla Libia viene intercettato dalla Guardia costiera e riportato indietro. Rinchiuso nelle carceri in condizioni disumane, spesso senza acqua né cibo per giorni, a rischio di epidemia. È così da quando l'Italia ha chiuso i suoi porti. Più di quindicimila persone che, dopo mesi di detenzione, finiscono con l'essere rimesse in mano ai loro aguzzini e naturalmente ritentano la traversata pagando di nuovo i trafficanti e alimentando all'infinito un business che adesso, per reclutare nuovi clienti nei paesi d'origine, si nutre anche di "offerte speciali" per chi, naturalmente, non ha immediata disponibilità del denaro richiesto. Lo scrive Repubblica a proposito del Rapporto dell’Unhcr. Dopo l’accordo con l’Europa e con i paesi che si sono dichiarati favorevoli all’accoglienza, dovrebbe essere avviato in queste ore lo sbarco dei 47 migranti a bordo della Sea Watch. QUOTA CENTO, SI PARTE. Dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, è partita la corsa alle domande di uscita anticipata dal lavoro con la formula “quota cento”. L’Inps fa sapere di aver ricevuto già mille domande. La Cgil conferma il suo giudizio negativo: non è la riforma delle pensioni e le norme varate dal governo produrranno nuove diseguaglianze e ingiustizie. Una nota è stata inviata alle strutture dell’ufficio nazionale della previdenza della Cgil (vedi più avanti). Ieri pomeriggio il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito la posizione della confederazione: "Noi non siamo mai stati contrari al fatto che qualcuno potesse andare in pensione. Ma quella è' una quota 100 fino a mezzogiorno, devi avere 62 anni e 38 di contributi, ma se ne hai 60 e 40 di contributi non puoi andare. Noi stiamo chiedendo che si apra una vera trattativa per cambiare la legge sulle pensioni perché rimangono tutte le altre cose da fare". Bisogna "affrontare il fatto che i lavori non sono tutti uguali, dare una pensione di garanzia ai giovani e riconoscere i disastri che sono stati fatti per le donne. Noi vogliamo fare una riforma vera. Non andiamo in piazza contro chi può andare in pensione, ma per cambiare un sistema che non da' la pensione ai giovani e non da futuro a nessuno. Ci siamo battuti e abbiamo protestato anche con i governi precedenti proprio per cambiare la legge Fornero". BOOM DI INFORTUNI. Gli ultimi dati Inail forniscono un quadro preoccupante dell’aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro. In aumento anche le denunce. LANDINI: IL 9 FEBBRAIO SARA‟ UNA GRANDE PIAZZA. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è tornato a parlare ieri della manifestazione di Cgil, Cisl, Uil del prossimo 9 febbraio. Lo ha fatto ieri pomeriggio al Cnel rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della presentazione del libro di Marco Leonardi sulle “Riforme dimezzate”. "Non c'è nessuna data, siamo in piazza proprio perché si apra una vertenza e apra un vero tavolo di trattativa". In vista della manifestazione unitaria di Piazza del Popolo del 9 febbraio Landini sottolinea: "Il governo deve sapere che non ci limiteremo alla protesta di piazza, sarà una piazza molto piena con tanta gente perché in Italia questo è un sindacato rappresentativo". 9 FEBBRAIO. CGIL, CISL, UIL IN PIAZZA, MANIFESTAZIONE CON CORTEO I dipartimenti organizzativi delle tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil si sono accordati sulle caratteristiche della manifestazione del prossimo 9 febbraio contro le misure del governo e hanno dato indicazioni logistiche alle loro strutture. Nella nota, tra le altre cose si legge: Il concentramento per la formazione del corteo avrà luogo in piazza della Repubblica sin dalle prime ore del mattino e comunque non oltre le ore 9. In piazza saranno presenti dei gazebo per la distribuzione dei materiali (bandiere, cappelli e altro). Cgil, Cisl, Uil
nazionali invitato tutti a caratterizzare al massimo le rivendicazioni delle Organizzazioni con striscioni, cartelli e altro. I sindacati fanno sapere poi che Piazza della Repubblica è raggiungibile in treno dalla stazione ferroviaria di Termini e dalla stazione metropolitana (Linea A e B) scendendo alla fermata Termini (la stazione della metropolitana di Repubblica è ancora chiusa). Il corteo partirà alle ore 10 e percorrerà via Vittorio Emanuele Orlando, largo di Santa Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza della Trinità dei Monti, viale della Trinità dei Monti, viale Gabriele D’Annunzio per giungere in piazza del Popolo dove avrà luogo dalle ore 11.30 il comizio dei Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Su RadioArticolo1 si può riascoltare in podcast l‟intervista a Nino Baseotto, segretario confederale, sulla giornata del 9 febbraio: https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/28/39132/tutti-in-piazza-sabato-9-febbraio. LAVORO. CGIL: COSTRUIRE LA CULTURA E LA POLITICA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA “L'aumento degli infortuni denunciati all'Inail nel 2018 rispetto all'anno precedente, di quelli mortali e delle malattie professionali conferma quanto le organizzazioni sindacali denunciano da sempre: siamo dinanzi a un problema irrisolto, nonostante siano stati messi in campo strumenti importanti di carattere legislativo e contrattuale”. Così, in una nota, la Cgil Nazionale. Per la Confederazione è necessario: “prendendo spunto dai più recenti accordi sindacali confederali e di categoria implementare tutte le ulteriori misure e strumenti; trasformare il ruolo dell'Inail da ente esclusivamente assicuratore in un pilastro del sistema integrato di salute e sicurezza; migliorare il quadro delle competenze a livello delle autorità pubbliche agendo rapidamente sull'attuale e insufficiente coordinamento tra le Asl di livello regionale e l'Ispettorato nazionale del Lavoro (Inl); valorizzare il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori facendo in modo che nessuna azienda e territorio ne sia più sprovvista. Inoltre - prosegue - è indispensabile intervenire sui settori attualmente scoperti per quanto riguarda i provvedimenti applicativi del Testo Unico su salute e sicurezza (ferrovie, porti, scuola, marittimo, pesca) e su quelli caratterizzati da una ripetitività degli infortuni soprattutto mortali (cadute dall'alto, ambienti confinati, appalti); realizzare un sistema omogeneo su tutto il territorio nazionale in materia formativa anche al fine di garantire una larga diffusione della cultura della prevenzione che oltre ai luoghi di lavoro abbia nelle scuola un proprio punto centrale. “Queste sono solo alcune delle proposte che le parti sociali hanno avanzato a tutto il Paese. Esse chiamano in causa in primo luogo le istituzioni della Repubblica. Queste ultime diano prova di apertura alla società, di sensibilità sociale e istituzionale. Si convochino immediatamente le parti sociali più rappresentative delle imprese e dei lavoratori e si passi dal dolore e dallo sdegno a costruire una cultura e una politica della salute e sicurezza rivolta a tutto il Paese”. Su Rassegna Sindacale l’analisi nel dettaglio della dinamica nazionale degli infortuni: http://www.rassegna.it/articoli/aumentano-denunce-e-malattie-sul-lavoro Nel 2018 – si legge tra l‟altro su Rassegna - le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 641.261, in aumento dello 0,9% rispetto alle 635.433 del 2017. I dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un incremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 539.584 a 542.743 (+0,6%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un incremento pari al 2,8%, da 95.849 a 98.518. Tra gennaio e dicembre del 2018 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato dell‟1,0% nella gestione Industria e servizi (dai 497.220 casi del 2017 ai 502.156 del 2018) e dell‟1,4% nel Conto Stato (da 104.393 a 105.898, tre quarti dei quali riguardano studenti delle scuole pubbliche statali). In agricoltura si registra invece un calo dell‟1,8% (da 33.820 a 33.207). IL GIUDIZIO DELLA CGIL SU QUOTA CENTO E LE MISURE PREVIDENZIALI L’ufficio della Cgil nazionale che si occupa di previdenza pubblica e previdenza completare ha preparato un’analisi dettagliata delle misure previdenziali varate dal governo Lega-Cinque Stelle e l’ha inviata a tutte le strutture. Nella nota si entra nel merito del decreto punto per punto: si parte dalle norme sull’uscita anticipata dal lavoro prima dei 70 anni, si riparla di Ape sociale e di opzione donna, nuove regole per il riscatto dei periodi previdenziali non coperti da contributi, anticipo Tfs per i lavoratori pubblici, e detassazione Tfs, assetti degli enti previdenziali. Per quanto riguarda nello specifico il giudizio della Cgil su Quota 100, la nota dell’Area Welfare di Corso Italia ribadisce il giudizio critico della confederazione. “Quota 100 – si legge tra l’altro nella
nota - non è assolutamente il superamento della riforma Fornero, nonostante le tante promesse in campagna elettorale. “Quota 100” sarà una possibilità in più di pensionamento, per coloro che potranno perfezionare prima dei 42anni e 10mesi (41anni e 10 mesi per le donne) o dei 67 anni di età, almeno 62anni di età e 38 di contribuzione. Si tratta di una misura sperimentale che durerà solo nel prossimo triennio, sino al 31.12.2021. Uno strumento che rischia quindi di non essere più presente nel nostro ordinamento a partire dal 1.01.2022, non utilizzabile per tutti coloro che sono nati dopo il 31.12.1959. Un’operazione ancora una volta che introduce nel nostro sistema differenze importanti come aveva già fatto la riforma Fornero. “Quota 100” non risponde alle carriere lavorative discontinue, ai giovani, alle donne e a coloro che svolgono un lavoro gravoso perché difficilmente arriveranno a maturare 38 anni di contributi. Si tratta quindi di una misura di flessibilità parziale che non tutela le carriere lavorative più deboli ne tanto meno affronta i limiti dell’attuale sistema contributivo, in quanto rimangono ancora in vigore i vincoli del 2,8 e dell’1,5 volte dell’assegno sociale per accedere alla pensione prima dei 70 anni di età”. “PARTIGIANI DI UMANITÀ”. L’IMPEGNO DELLA CGIL PER L’ACCOGLIENZA DEGLI IMMIGRATI E CONTRO IL RAZZISMO. GIUSEPPE MASSAFRA A RADIOARTICOLO1 Dell'azione della Cgil e delle istituzioni locali nelle politiche di accoglienza, ha parlato ieri Giuseppe Massafra, segretario confederale della Cgil, ai microfoni di RadioArticolo1: “I sindaci attraverso la loro iniziativa, a partire da Orlando, seguito da De Magistris, a cui si sono poi uniti numerosi altri primi cittadini, hanno dimostrato che c'è una titolarità degli enti locali rispetto all'applicazione delle norme del decreto sicurezza”, ha detto Massafra, che ha partecipato lunedì alla manifestazione di Roma “Non siamo pesci” (appello lanciato da Luigi Manconi) e oggi parteciperà alla manifestazione di Siracusa. “Continuiamo a stare in piazza per affermare un messaggio: tutte le persone che sono in viaggio, come quelle della Sea Watch, devono poter attraccare ed essere messe in salvo. Siamo contro la propaganda sbagliata del governo sulla pelle dei più deboli”. Noi affermiamo i principi della Costituzione. Per riascoltare l’intervista curata da Roberta Lisi è disponibile il podcast: https://www.radioarticolo1.it/audio/2019/01/29/39151/partigiani-dumanita “Nel rispetto dei principi della Costituzione – ha detto tra l'altro il segretario confederale della Cgil – è arrivata anche l'azione dei governatori, che possono presentare un ricorso in sede di Corte Costituzionale. C'è quindi un'iniziativa istituzionale decisiva, che non è solo un atto di disobbedienza civile, ma un'azione istituzionale nel nome della Carta. A questa iniziativa, la Cgil ha dato pieno sostegno. Ci siamo messi a disposizione con le nostre strutture proprio per consentire che, nella gestione concreta del riconoscimento dei diritti di cittadinanza, si possa fare di tutto per evitare la cancellazione del diritto di permesso di soggiorno.” “È un'attività concreta – ha concluso Massafra –, che vogliamo continuare a svolgere, accanto al sostegno alla reazione della società civile. Una reazione di un Paese, che abbiamo finora considerato forse troppo silente, ma che invece sta cominciando a emergere con forza”. Massafra ha risposto anche alle domande sui modelli che si contrastano: quello dell’accoglienza e quello del respingimento. “Per noi – ha detto Massafra – esiste un solo modello, quello dell’integrazione. L’esperienza del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è quella più rappresentativa, ma ci sono decine di altri esempi di accoglienza diffusa. Con l’integrazione reale si possono superare tutti problemi. Al contrario il governo sta scegliendo di mortificare quelle esperienze per mantenere l’elemento di clandestinità dell’immigrazione. Lo si vede chiaramente dal Decreto Sicurezza e dalla chiusura dei centri di accoglienza. MIGRANTI. LA CGIL OGGI IN PIAZZA A SIRACUSA: “RESTARE UMANI” La Cgil parteciperà oggi al presidio al porto di Siracusa per chiedere lo sbarco immediato dei migranti della Sea Watch, da oltre 10 giorni in attesa davanti alle coste siciliane. L’appuntamento è per le 11, a via Stentinello, presso la Contrada Targia. Ne dà notizia Rassegna Sindacale che rilancia anche le dichiarazioni del segretario confederale Giuseppe Massafra. La Cgil regionale, che annuncia la partecipazione con proprie delegazioni da tutta la Sicilia e la presenza del segretario confederale nazionale Giuseppe Massafra, parla di una battaglia che non può che continuare, perché “nel nostro Paese non si perda il senso dell’umanità e prevalgano solidarietà e accoglienza, così come è stato per la nave Diciotti”. Il sindacato poi sottolinea la “grande generosità che stanno dimostrando in queste ore i cittadini di Siracusa, il mondo dell’associazionismo e la Cgil provinciale”. Giuseppe Massafra, a nome della Cgil nazionale, ha ribadito (come abbiamo visto sopra) il messaggio fondamentale: “Restare umani”.
L'esecutivo gialloverde, non solo attraverso la sua narrazione del Paese, ma anche attraverso politiche sbagliate come il decreto sicurezza, continua a ribadire un “binomio infedele tra immigrazione e ordine pubblico”. “Quanto di più lontano” da quello di cui invece ci sarebbe bisogno, e cioè “affrontare le migrazioni come fenomeno strutturale, che va governato attraverso processi di integrazione. Gli unici in grado di assicurare diritti e condizioni dignitose a persone che scappano dalla sofferenza.” Oggi a Siracusa, quindi la Cgil affermerà “ancora una volta il suo impegno nel promuovere una mobilitazione generale nel Paese”, ma anche per continuare a “contribuire alla costrizione materiale di una rete diffusa di accoglienza”. "È un'iniziativa per difendere i più deboli, un tratto che la Cgil porta con sé da sempre, ma che oggi è forse giusto sottolineare più di prima, perché stiamo assistendo a una deriva oscurantista nella nostra società", conferma a Rassegna il segretario generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro. “Lo abbiamo fatto per la Diciotti – continua –, e lo rifaremo per la Sea Watch. Tra l'altro, lo abbiamo fatto sin dal primo minuto. E per questo ringrazio la Cgil Siracusa che sin da sabato è in un presidio aperto a tutti”. “Non mi stancherò mai di ripeterlo – conclude Pagliaro –, la Sicilia è una terra accogliente. Qui si arriva dal mare per fame e per scappare dalla guerra, e si riparte per fame. L'accoglienza millenaria di questa terra è un dato di fatto, che oggi non può essere occultato da una politica miope che ha bisogno di nemici per creare alibi che nascondano la sua incapacità”. RAZZISMO. LA FILCAMS STIGMATIZZA L EPISODIO DI ROSSOPOMORO DI MILANO Il clima d'odio e disprezzo che costantemente viene veicolato dal governo nei confronti dei migranti non è rivolto solamente verso i disperati in balia del mare, ma anche verso lavoratori regolari e con permesso di soggiorno che ogni giorno lavorano presso le nostre imprese. Quanto accaduto lunedì in un ristorante della catena Rossopomodoro a Milano è semplicemente aberrante. Ai lavoratori stranieri che operavano nella cucina del locale meneghino, un “capetto” ha spruzzato deodorante al grido: “disinfestazione!”, il tutto filmato e documentato. Questo episodio gravissimo denota quanto ormai si sia passato il segno, e come la costante, violenta, campagna di odio verso i migranti stia trasformando l'Italia in un paese razzista”. A dirlo è Cristian Sesena, della Filcams nazionale. Per il dirigente sindacale della categoria del commercio e dei servizi, “non basta punire i colpevoli. Bisogna riprendere il filo di un’azione culturale che porti a smontare questa pericolosissima narrazione che vede il diverso come un pericolo da abbattere. Il ruolo del sindacato in tal senso è centrale: a noi spetta il compito di portare con sempre più convinzione i nostri valori di solidarietà, uguaglianza, inclusione nei luoghi di lavoro, e da lì nella società intera. In questa partita anche le imprese possono e devono fare la loro parte. La Filcams Cgil – conclude la nota – esprime solidarietà ai lavoratori vittime di questa inaccettabile e umiliante discriminazione”. Intanto Rossopomodoro "prende le distanze e si dissocia fermamente dal comportamento discriminatorio che non appartiene né per costume, né per tradizione, né per vocazione all'azienda di origine partenopea". Con una nota il gruppo interviene dopo le polemiche sollevate dal video. LOTTA ALLE MAFIE. SFREGIO A CORLEONE: TAGLIATO UN ULIVO CHE ERA STATO PIANTATO IN RICORDO DI UNA SINDACALISTA DELLA CGIL Lunedì, in contrada “Torre dei fiori”, su un vigneto confiscato alla mafia e assegnato alla cooperativa “Lavoro e non solo”, è stato tagliato l’albero di ulivo che cresceva accanto alla targa dedicata a Sandra Cappellini, dirigente della Cgil Toscana, scomparsa il 2 giugno del 2014, a 44 anni. L’albero era stato piantato nel 2014 nelle terre tolte alla mafia per ricordare la dirigente della Cgil impegnata coi campi di lavoro e di studio a rinforzare il “ponte della solidarietà” tra la Toscana, la Sicilia e Corleone. Sul gesto, a carico di ignoti, intervengono la Cgil Palermo e la Cgil di Corleone. “Esprimiamo ferma condanna per un atto di vandalismo che colpisce una cooperativa che lavora per rendere produttivi i terreni del Corleonese confiscati ai boss e la Cgil, organizzazione impegnata nella lotta contro la criminalità organizzata, il lavoro nero e lo sfruttamento – dichiarano il segretario della Cgil Palermo, Calogero Guzzetta, il responsabile del dipartimento Legalità della Cgil Palermo, Dino Paternostro e il segretario della Cgil di Corleone, Cosimo Lo Sciuto -. Simili atti consolidano ancora di più la nostra convinzione che bisogna proseguire con sempre maggiore impegno nella lotta per il lavoro, per i diritti, per liberare la nostra terra dalla mafia e per la tutela della memoria».
LUTTI. OGGI L’ULTIMO SALUTO A BRUNO ROSCANI, SINDACALISTA CGIL Il ricordo di Bruno Roscani è firmato da Ilaria Romeo (responsabile Archivi storici della Cgil) su Rassegna Sindacale. “È morto ieri (29 gennaio) nella sua abitazione di Ostia Bruno Roscani. Giovanissimo dirigente della sezione Ponte Milvio e responsabile della zona nord di Roma del Pci, segretario generale della Cgil scuola e università, direttore della Scuola sindacale di Ariccia, assistente politico di ben due segretari generali della Cgil – Agostino Novella prima, Antonio Pizzinato poi –, coordinatore dell’Ufficio studi del sindacato pensionati della Cgil e membro del dipartimento scuola, università e ricerca dei Ds, Roscani è stato un infaticabile militante della sinistra, ma innanzitutto un sindacalista di rara generosità. “Era considerato una sorta di eminenza grigia specialmente quando stava accanto ad Agostino Novella e più tardi ad Antonio Pizzinato – diceva di lui nel 2008 Bruno Ugolini, per tanti anni redattore dell’Unità, esperto cronista sindacale, e oggi tra i promotori del giornale web Strisciarossa –. Ma era il contrario dei tanti arrampicatori assetati di potere. Un ex proletario intellettuale che ha consegnato il suo sapere a tanti. Un uomo refrattario alle lusinghe e fiero della sua memoria. Un comunista che non ripudia, ma cerca il nuovo”. Era nato il 28 ottobre del 1928. Scriveva Roscani stesso in occasione della ricorrenza dei sui 90 anni qualche mese fa: “Oggi compio novant’anni… riceverò gli auguri dai miei parenti e amici… pensate un po’: mio padre disse subito: sto fijo è nato a ‘na data sbajata. Così, quando ero piccolo, il mio compleanno veniva sempre saltato, perché cadeva in una data fascista (la marcia su Roma)”. In queste parole, c’era l’essenza del Bruno Roscani che in tanti abbiamo avuto la fortuna di conoscere: il suo essere visceralmente romano e antifascista. Le vicende personali e politiche che Roscani vive nel corso di quasi tutto il Novecento si dipanano su alcune direttrici fondamentali: Roma e la trasformazione della città dagli anni trenta a oggi, Roma grande periferia e la militanza nel Pci, Roma della Resistenza e, infine, la Cgil e le conquiste del lavoro. Negli anni cinquanta il Partito comunista, viste le capacità del giovane Roscani nell’attività redazionale e di studio, lo propone alla Cgil per il lavoro presso la Casa editrice sindacale. Inizia così la lunga esperienza di Bruno nel sindacato attraverso due passaggi fondamentali, il primo nell’ambito dell’Ufficio studi della Cgil nazionale e successivamente l’esperienza di segretario nazionale della Cgil scuola. Gli anni in cui Roscani dirige, dopo aver contribuito alla sua nascita, il sindacato scuola sono anche gli anni in cui si sviluppa in Italia il fenomeno del terrorismo, che trova spesso proprio nell’ambito delle scuole e delle università terreno fertile per la crescita dei cosiddetti “fiancheggiatori”. Ricorderà lui stesso nel 2008, in occasione della morte di Bruno Trentin: “In un altro momento, delicatissimo e drammatico della storia sociale e politica del nostro Paese, si incrociano nuovamente i cammini della Cgil scuola e università e la trentiniana Fiom. La violenza e il terrorismo. A Brescia, città operaia, i caduti a Piazza della Loggia sotto la violenza e il terrore fascista sono alcuni docenti, iscritti alla Cgil: il sangue degli uomini e delle donne di scuola si aggiunge alla lunga scia del sangue operaio e contadino”. A Brescia, commentava Roscani, “si tocca con mano questo legame di solidarietà e di unità fra il movimento operaio e le donne e gli uomini della scuola (insieme si ritrovano idealmente – come mai prima era accaduto – i martiri di quel lavoro che vedeva uniti sapere e saper fare, per rivendicare un’Italia libera e democratica)”. Sotto la tormenta del “brigatismo rosso”, scuola, università e fabbriche combattono una battaglia ardua, difficile, ma senza cedimenti. Cgil scuola e università e Fiom, insidiate e attaccate reggono lo scontro e lo vincono. “Una barriera invalicabile – scriverà anni dopo – venne eretta contro le pressioni esterne e altrettanto forte fu la lotta contro le posizioni di coloro che consideravano compagni che sbagliano i terroristi, e contro coloro che si schieravano né con lo Stato, né con le Br, per la difesa inflessibile della Repubblica fondata sul lavoro, per la quale Trentin aveva speso le sue giovani energie nella lotta partigiana”. Lasciato il centro confederale Bruno ricopre il ruolo di direttore della Scuola di formazione sindacale di Ariccia. Raccontava in proposito nel 2014 ad Adolfo Braga, responsabile dell’area Formazione sindacale dell’Associazione Bruno Trentin-Isf-Ires: “È da considerare che tra i formatori usuali dei corsi Cgil, ad Ariccia e non solo, contavamo su Federico Caffè e i suoi allievi: Mario Tiberi, Roberto Schiattarella, Claudio De Vincenti”. Per non dire di Mariano D’Antonio, Aris Accornero, Claudio Napoleoni “con i suoi utilissimi consigli”. La collaborazione (gratuita) di tutti, precisava, “non era di carattere casuale, rientrava invece come collaborazione anche alla progettazione del corso. Quando Foa pose il problema che non si poteva proseguire sulla richiesta di collaborazione senza un compenso, la segreteria della Cgil decise un modesto contributo. Il proponente, Foa, disse che il compenso dovuto doveva essere pari al salario orario del terzo livello
metalmeccanico. Ricordo che Caffè rifiutò di accettare, la sua era collaborazione dovuta […]. Che altro dire, se non aggiungere a quei docenti i nomi di grandi sindacalisti: Foa, Trentin, Idomeneo Barbadoro, Di Gioia, Pontacolone”.Bruno Roscani sarà ricordato oggi alle 11 nella sua casa di viale della Stella Polare 32 a Ostia. Noi lo salutiamo attraverso le sue stesse parole, monito per il nostro presente e, nel contempo, augurio per il nostro futuro: “Ognuno carichi sulle sue spalle il fardello del suo passato e ricerchi un nuovo cammino comune, ma stavolta non mettendoci la lampada sulle spalle per illuminare la strada per chi ci segue, ma facendo luce davanti a noi… tutti insieme”. APPUNTAMENTI IN AGENDA Siracusa – Porto di Siracusa, ore 11.00. Manifestazione al porto di Siracusa. Partecipa il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra Terni – Cesvol di Terni, via Montefiorino 12, ore 15.30. Giornata della Memoria: iniziativa a Terni „Per non dimenticare‟. Partecipa la vicesegretaria della Cgil Gianna Fracassi
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