Lavori pubblici, Regione lavora a ritmi serrati: pianificare
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Lavori pubblici, Regione lavora a ritmi serrati: “bisogna pianificare interventi” Tagli del nastro e consegne di opere completate, apertura di nuovi cantieri e ripartenza di servizi ad alta valenza turistica come le vie del mare: sembra ormai ripresa a pieno ritmo pre-pandemia l’attività regionale anche nel campo dei lavori pubblici e dell’urbanistica, vista la fitta agenda delle ultime settimane del consigliere Luca Cascone, presidente della Commissione Consiliare permanente ai due settori, oltre che ai trasporti. “È una grande soddisfazione e una gioia – conferma Cascone – riprendere a pieno ritmo a girare la nostra provincia sia per dare l’avvio a nuovi e attesi cantieri che per vedere completate opere importanti per i territori. Venerdì abbiamo dato il via ai lavori di miglioramento della SP 2, arteria nevralgica che mette in collegamento i comuni della Costiera Amalfitana con l’Agro Nocerino Sarnese e l’Area Vesuviana. L’opera, finanziata dalla Regione Campania con oltre 3 milioni di euro, interessa i Comuni di Tramonti (Ente capofila), Maiori, Corbara e Sant’Egidio del Monte Albino e riguarda lavori di estrema importanza di miglioramento dell’efficienza funzionale e della viabilità, anche in termini di sicurezza, dei centri urbani coinvolti, per un totale di 21 km, che i cittadini residenti, i lavoratori pendolari e i turisti attendevano da tempo. La scorsa settimana abbiamo inaugurato insieme al Sindaco Antonio Gentile la ‘nuova’ Piazza Plebiscito a Sapri, completamente rinnovata rispetto al passato. I lavori, che sono durati un anno e mezzo circa anche a causa della pandemia che ne ha rallentato l’esecuzione, hanno interessato sia il restyling della piazza dove sorge la Chiesa Madre, resa anche in parte
pedonale, sia il rifacimento del manto stradale e una serie di opere accessorie nelle vie limitrofe, per una riqualificazione complessiva del centro della città della Spigolatrice. A breve inizieranno anche i lavori al Porto cosi da completare l’opera di rinnovamento e rilancio della città portata avanti in piena sinergia dalla Regione Campania e dall’amministrazione comunale di Sapri. Qualche giorno prima ho avuto il piacere di presenziare con il Sindaco Franco Alfieri all’inaugurazione del primo tratto di lungomare a Capaccio-Paestum: la nuova passeggiata, che allieterà turisti e cittadini in località Laura Mare, è il primo stralcio dell’intervento di riqualificazione ambientale e rilancio della fascia litoranea della città che non aveva un lungomare riqualificato e illuminato e, finalmente, potrà offrire una passeggiata in sicurezza lungo il litorale dal volto completamente nuovo. Da una costa all’altra, sempre la scorsa settimana sono stati conclusi i lavori della Regione Campania per la riparazione e messa in sicurezza del molo di Positano: la banchina di approdo della perla della Costiera Amalfitana è tornata agibile e in brevissimo tempo saranno riattivate le Vie del Mare, per consentire la imminente ripartenza della stagione turistica. Continuiamo, insomma, l’incessante lavoro sotto la presidenza De Luca per il rilancio del nostro territorio con una visione d’insieme che non ha precedenti nella Regione Campania”. Quando parla di “visione d’insieme” cosa intende in particolare? “Il sostegno e il rilancio del turismo in Campania passa anche e soprattutto per i trasporti: dopo questo ultimo difficile anno e mezzo è ancor più necessario attivare e pianificare politiche, interventi e iniziative utili per la ripresa di uno dei settori economici più colpiti dagli effetti dello stato di emergenza epidemiologica. Lo stanziamento della Regione Campania di 2milioni di euro per il progetto delle “Vie del Mare” si inserisce in una strategia complessiva di sviluppo socio-economico del territorio portata avanti dal presidente Vincenzo De Luca per conseguire nuovi obiettivi di crescita in settori nevralgici particolarmente rilevanti per la Campania quali il turismo, con una stretta
circolarità tra comparto turistico, sviluppo territoriale integrato e mobilità. La programmazione dei servizi di trasporto marittimo ad alta valenza turistica riguarda le stagioni 2021 e 2022 e interessa i versanti cilentano, flegreo e vesuviano: 6 linee che toccheranno 27 porti, collegando località tra le più belle della nostra regione, a supporto non solo della mobilità dei turisti ma anche delle comunità locali, contribuendo contestualmente al miglioramento dell’accessibilità di determinate aree costiere e al decongestionamento delle principali arterie di traffico su gomma. Accanto all’impegno per sostenere e promuovere le nostre destinazioni turistiche per eccellenza, questa governance continua a lavorare senza sosta e a investire risorse per lo sviluppo e il sostegno delle nostre aree interne, in virtù di quella visione d’insieme che punta alla valorizzazione di tutto il territorio regionale, dai capoluoghi alle periferie, dal mare alla montagna”. Come prosegue il programma portato avanti dalla giunta De Luca a sostegno delle aree interne? “A fine maggio abbiamo dato il via ai lavori per la realizzazione della Strada intercomunale Salvitelle-Buccino: un collegamento rapido, insistente su un vecchio asse viario, richiesto da quasi 50 anni dalle comunità locali, in particolare da quella salvitellese che finalmente tornerà su un’arteria di collegamento principale. L’opera, finanziata dalla Regione Campania per oltre due milioni di euro, costituisce il completamento di una bretella di collegamento rapido tra la SP427 (Caggiano – Salvitelle – Mattina di Auletta) e la ex SS 407 (Buccino Scalo – Vietri di Potenza): la strada porterà l’abitato di Salvitelle ad essere collegato molto agevolmente con la ex SS 407, secondo il percorso più breve, e consentirà di accedere direttamente alle arterie principali regionali ed interregionali (Basentana, autostrada SA-RC) oltre che raggiungere agevolmente le stazioni ferroviarie di Buccino e Romagnano al Monte. Oltre a rivestire un vantaggio socio economico per gli abitati, l’intervento contribuirà alla tutela dei territori serviti, favorendo la ripresa della colture dell’olivo, della vite e
delle seminagioni: la regimentazione delle acque, con le dovure cunette e opere d’arte, e il potenziamento dei tombini stradali in cui defluiscono i valloni, permetteranno la salvaguardia di movimenti franosi delle coltri superficiali organiche e coltivabili dell’intera area, con un impatto positivo sull’assetto idrogeologico del territorio. Inoltre, per la viabilità dei piccoli comuni (con popolazione inferiore a 2.000 abitanti) la Regione Campania è pronta a finanziare altri 67 progetti. Il presidente De Luca ha richiesto e ottenuto l’anticipo di 40M€ sul fondo FSC per finanziare tutti i progetti esecutivi coerenti con il programma di intervento sulla viabilità dei piccoli Comuni. Le nuove risorse garantiranno, con i 10 M€ già stanziati dalla Regione, i 50 milioni di euro necessari alla copertura finanziaria agli Enti Comunali che hanno presentato un progetto e non hanno avuto accesso a ulteriori risorse sulla viabilità. Saranno così finanziati 67 progetti esecutivi: questi interventi completeranno il grande programma sulla viabilità realizzato in questi ultimi anni dalla Regione Campania, aggiungendosi agli oltre 330 progetti già finanziati per oltre 640 milioni di euro. Continuiamo a correre nella giusta direzione con una marcia in più, senza lasciare indietro nessuno”. Ministra Dadon, sito web per i ragazzi «Un sito internet tutto dedicato ai giovani, dove sono contenute tutte le norme che riguardano gli Under 35. Si chiama “giovani2030.it” e l’abbiamo appena lanciato. Vi si possono trovare una serie di informazioni utili spiegate con un linguaggio meno complicato rispetto a quello di un sito istituzionale: dai bandi di lavoro pubblicati dai ministeri
alle tante agevolazioni previste, ai finanziamenti disponibili e così via. È un sito che aggiorniamo costantemente e che ci piacerebbe arricchire con sempre più informazioni. L’obiettivo è di poterlo potenziare inserendo anche notizie che provengono dai vari territori, Comuni e Regioni in primis. Eviteremmo ai giovani di perdersi in tante ricerche su una serie di siti». La novità è stata annunciata dalla ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, nel corso dell’incontro inaugurale de “Il Sud chiama! Rispondi?”, l’iniziativa promossa dalla deputata salernitana M5S Anna Bilotti per contribuire, attraverso una serie di confronti con attori istituzionali, esperti e protagonisti della società civile, al rilancio del Mezzogiorno. Durante l’incontro – al quale hanno partecipato anche Giacomo Orco, primo cittadino di Sicignano degli Alburni e sindaco più giovane della provincia di Salerno, e la dottoressa Stefania Leone, direttrice dell’Osservativo Direttore Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili, istituito presso l’Università di Salerno – la ministra Dadone ha sottolineato «l’importanza di sfruttare le tante risorse disponibili, grazie al Piano di ripresa e resilienza, non soltanto per il Sud ma nella sua progettualità complessiva riguardo ai giovani, interessati da tutto il processo di rilancio in atto, a partire da quello della digitalizzazione e delle infrastrutture». Ma la ministra ha anche rimarcato la necessità di avviare una «serie di riforme, sul fronte dell’occupazione e del disagio, della formazione e dell’orientamento scolastico, del servizio civile, nelle quali siamo fortemente impegnati con il ministero del Lavoro, il ministero dell’Istruzione e il ministero della Sanità. Perché sono convinta che le offerte di lavoro ci siano ma non riusciamo a incrociarle con la domanda: su questo dobbiamo migliorare dal punto di vista comunicativo e fare rete, soprattutto per raggiungere quanto più possibile i giovani inattivi, che non studiano e non lavorano». A proposito del “fare rete”, il sindaco di Sicignano degli Alburni, sottolineando che «in paese, ci sono anche giovani che hanno deciso di rimanere, scommettendo e investendo sul territorio»,
ha sollecitato maggiore vicinanza e collaborazione tra lo Stato e gli enti locali. «E innegabile che i giovani del Sud, ancor più quelli delle aree interne, siano penalizzati – ha ricordato Orco – e che occorrano ulteriori iniziative per superare questa diseguaglianza che fa male a tutto il Paese. Penso ad attività di orientamento rispetto alle opportunità previste, alla concessione ai Comuni di maggiori strumenti per supportare i giovani, alla facilitazione nell’accesso alle tante agevolazioni che pure esistono ma che non sono note a sufficienza. Qui, c’è chi nutre fiducia ed è pronto a scommettere sul futuro ma lo Stato deve starci vicino, interloquendo in maniera più diretta con le amministrazioni locali e evitando di imporre, come a volte succede, decisioni calate dall’alto e deleterie. Insomma, deve aiutarci a creare le condizioni per sfruttare appieno l’occasione del Pnrr». Una proposta operativa è stata formulata anche da Stefania Leone, direttrice dell’Osservatorio sui giovani. «Pur riconoscendo tutta la bontà dell’impalcatura del Pnrr e delle sue finalità a ridurre le diseguaglianze – ha spiegato Leone – suggerirei un maggiore coinvolgimento dei giovani proprio nella realizzazione di questa fase di trasformazione, anche attraverso una fase di ascolto sistematica e una raccolta di dati su base scientifica. Questo consentirebbe da un lato di evitare eventuali delusioni future e dall’altro di mettere in piedi progetti condivisi con le nuove generazioni e le loro reali aspettative, che possono essere anche diverse da quelle che noi adulti stiamo immaginando. La nostra esperienza di ricercatori ci porta a ritenere percorribile questo tipo di partecipazione e coinvolgimento diretto dei giovani». «Queste e altre osservazioni e proposte formulate dai partecipanti sono state girate alla ministra Dadone che, posso assicurare, le vaglierà in maniera approfondita – aggiunge la parlamentare Anna Bilotti – Peraltro, la ministra ha già dato disponibilità anche a un ulteriore, eventuale momento di confronto. La buona riuscita di questa prima iniziativa mi conforta e mi stimola a insistere riguardo al ciclo di incontri già previsti sul tema del rilancio del Sud. Anche l’incontro e il confronto di idee
sono fondamentali se vogliamo davvero dare una svolta al nostro Mezzogiorno». “Bisogna lavorare per realizzate non di grandi porti, ma porti ben organizzati” di Monica De Santis “Oggi siamo soddisfatti dei lavori che si stanno concludendo e che dimostrano ancora una volta di quanti anni ci vogliono per completare un’opera nel nostro paese”. Esordisce così Andrea Annunziata presidente dell’Autorità Portuale di Salerno, tracciando un punto sui lavori al porto di Salerno e sul modello ingegneristico all’avanguardia per realizzare il prolungamento del molo Manfredi… “L’opera riguardante l‘imboccatura del porto, è un opera rivoluzionaria perchè con cassoni e non più con pietre si realizza una diga di protezione al porto. Cassoni che conterranno successivamente dei meccanismi che recuperando il moto ondoso realizzano energia alternativa. Quindi insieme a questo obiettivo della rigenerazione urbana, di tutto quanto è nella città e intorno al porto della città, compreso quindi il problema inquinamento, che viene prima di tutto, stiamo realizzando un modello che altri ci stanno imitando. Però va detto che l’avevamo iniziato 10 anni fa. Per fortuna possiamo dire che si sta concludendo, anche se 10 anni sono tanti. Ma il progetto più importante è quello che ancora non si è visto ed è il documento di pianificazione strategica. E’ la madre di
tutti i piani regolatori dei porti della Campania e logicamente di Salerno, che anche in questo diventa un modello. Oggi non c’è più competizione tra i porti della Campania, tra Napoli e Salerno specialmente, Castellammare va un po’ per conto proprio, cerchiamo di far entrare altri porti della Campania perchè il sistema possa reggere la concorrenza del Mediterraneo intero non per farci concorrenza tra di noi. La ripresa è vicina, per quanto riguarda le merci ed i container, c’è un più 40% al mese di aprile. Quindi i dati sono ottimi e non è più solo speranza, ma è un obiettivo quello della ripresa”. E su Porta Ovest Annunziata commenta così… “Anche questo è il problema della lentezza della realizzazione delle infrastrutture in Italia. Conosciamo l’importanza di Porta Ovest ed i sacrifici che tanti hanno fatto perchè si realizzasse quest’opera. Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, ci manca ancora da 10 anni la convenzione con autostrade. Speriamo di chiudere presto la convenzione. Il Comune ha fatto la sua parte in questi anni, specialmente con questa leggera variante. Il documento di pianificazione strategica quindi lo riprendo e questa sarà la strada da seguire per i prossimi decenni. Più impulso alla cantieristica, più impulso al diporto, più impulso alle crociere, per cui in un piccolo porto, dove già avevamo realizzato un miracolo si continuano a sperimentare dei modelli che altri guardano con grande interesse. Io vedo un futuro buono davanti a noi, c’è da lavorare tanto, si spera in un governo che definitivamente ci cambi questo modo di vivere negli enti pubblici, che sono pieni di difficoltà”. Anche sul turismo crocieristico Annunziata si mostra molto ottimista… “I dati ci confortano, c’è una ripresa importantissima sia per quanto riguarda il settore del commercio portuale nel senso stretto della parola. E’ evidente che c’è poi tutto il settore turistico e i dati sono confortanti e ci dicono che entro due/tre anni avremo il pieno di crociere. Il documento di pianificazione strategia, dovrà accompagnare questi momenti di crescita sia commerciali che turistico. Salerno oramai è tra i primi tre porti italiani per il traffico roll-on, dove
Grimaldi lavora a pieno ritmo”. Guardando poi al futuro Annunziata si dice pronto a lanciare anche nuove idee oltre il tema delle zone economiche speciali… “Mi occupo delle zone economiche speciali da 20 anni. Il governatore De Luca 5 anni fa subito accetto questa idea, poi io andai in Sicilia, ma l’idea andò avanti, perchè sappiamo la determinazione di De Luca quando vuole arrivare ad un obiettivo. Dobbiamo partire però velocemente. C’è il documento di pianificazione strategica, sul quale stiamo lavorando e che è la madre dei piani regolatori della portualità campana. Il mio ottimismo viene fuori dai dati. Non grandi porti, ma i porti ben organizzati dove viene razionalizzata tutta l’attività, dove però non c’è business senza sicurezza e senza tutela dell’ambiente, sono canoni importantissimi, non mi invento nulla, sono cose che so che condividono tutti”. Salerno prima al mondo a sperimentare il monitoraggio dinamico del peso dei tir di Monica De Santis Si è svolta nella ieri mattina, presso la sede del palazzo del Governo di Salerno, la presentazione, per la prima volta su scala mondiale, il nuovo sistema sperimentale di monitoraggio dinamico del peso dei mezzi pesanti che sarà attivo dal prossimo 28 giugno sull’autostrada A3 Napoli-Salerno, nella tratta Cava de’ Tirreni – Salerno in entrambe le direzioni. “Il progetto non solo è importante ma anche innovativo. E’ il primo caso a livello mondiale in cui si applica un monitoraggio di controllo dinamico dei mezzi in transito in
modo tale da determinare effettivamente chi può o chi non può transitare. – spiega il dirigente dell’ufficio ispettivo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Placido Migliorino – In particolare per la tratta Cava – Salerno attualmente è presente un limite di massa a 7,5 tonnellate che è una conseguenza del deficit strutturale che c’è in 9 viadotti compresi in questa tratta. Per sopperire a questo deficit strutturale, in base alle norme tecniche delle costruzini 2018 era stato disposto questo limite di massa, successivamente nel 2020 il consiglio superiore dei lavori pubblici ha emanato delle linee guida che consentono di effettuare delle verifiche utilizzando anche i carichi da codice della strada, ovvero i carichi effettivi. Ciò consente di ridurre i carichi di peso, ciò le forze che aggiscono sui viadotti imponendo però una condizione. Consentire ai gestori di ridurre i carichi a patto che questi vengano controllati. Da qui nasce questo progetto, così chi eccede nei carichi verrà accompagnato fuori dalla pattuglia della polizia stradale” Dunque la nuova piattaforma per il monitoraggio dinamico dei mezzi pesanti consentirà di monitorare in tempo reale il traffico dei mezzi pesanti eccedenti le 40 tonnellate. L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio, avviato a livello nazionale, dal gruppo delle Società di Autostrade per l’Italia in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture, con lo scopo di preservare la sicurezza delle infrastrutture grazie ad importanti interventi di prevenzione. Fondamentale apporto sarà fornito dalle forze di polizia che operano sul territorio, in particolare dalla polizia stradale, che vigileranno sul rispetto del nuovo limite di carico dei veicoli provvedendo a sanzionare quelli non in regola. “E’ un intervento che nasce con la collaborazione del Ministero e delle società del gruppo Autostrade per l’Italia. – dichiara invece Amministratore Delegato di Autostrade, Luigi Massa – Nasce in un momento particolare del nostro paese in cui c’è grande attenzione sul tema della sicurezza delle infrastrutture dei ponti e dei viadotti, questo è uno strumento che ci consente
di viaggiare in sicurezza perchè c’è qualcuno che vigila e sorveglia sulle capacità delle infrastrutture. E’ un sistema piattaforma unica in Italia e nel mondo. E’ il primo esempio che nasce dall’applicazione delle lnee guida emanate dal consiglio superiore dei lavori pubblici lo scorso anno. In merito alla vicenda di Porta Ovest è possibile che nella giornata di lunedì vi sia la firma della convenzione con Autostrade Meridionali, visto che sono state risolte le problematiche di natura tecnica e di confronto e siamo pronti a firmare l’accordo con il porto di Salerno”. Il sistema di monitoraggio dinamico dei mezzi pesanti sviluppato dalla società MOVYON – operatore tecnologico per la mobilità smart e sostenibile – per Autostrade Meridionali, integra algoritmi software di rilevazione e alerting a elementi hardware come telecamere, sistemi attivi di segnalamento ed una tecnologia di pesa dinamica fornita da partner esterni, costituita da piastre di acciaio fissate nell’asfalto e dotate di sensori in fibra ottica in grado di calcolare il peso totale dei singoli mezzi in transito. In base alle linee guida del Protocollo sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e la Società Autostrade Meridionali, l’applicazione del sistema sulla A3 Napoli-Salerno ha lo scopo di monitorare i mezzi che superano i limiti di carico, stimati da un team della Federico II di Napoli in 40 tonnellate di peso per i viadotti del tratto compreso tra Cava de’ Tirreni e Salerno. Il sistema è stato studiato per accrescere la sicurezza dei viaggiatori e verificherà, sulla tratta Cava de’ Tirreni-Salerno, tutti i mezzi in transito individuando e segnalando automaticamente quelli di massa superiore a 40 tonnellate, in avvicinamento nel percorso autostradale soggetto a limitazione. Tale limitazione sarà attiva in carreggiata Sud, tra lo svincolo di Nocera Sud e Salerno (dal Km 36+400 al Km 51+700) ed in carreggiata Nord tra gli svincoli di Salerno e Cava de’ Tirreni (dal Km 51+700 al Km 42+800). Le tipologie di protocollo per la gestione dei mezzi oltre il limite massimo consentito sono composte dai sistemi posti presso gli svincoli di Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno e lungo l’asse
autostradale, dove sono state posizionate due pese dinamiche, una in carreggiata sud tra Scafati e Cava de’ Tirreni e l’altra in carreggiata Nord tra la competenza A2 e l’innesto in A3 da Salerno. Quando uno dei dispositivi rileva che un veicolo è oltre la soglia consentita (40 ton.) comunica in tempo reale al sistema centrale di accesso in autostrada le credenziali del mezzo. Qualora, nonostante le segnalazioni inviate a mezzo display e pannelli a messaggio variabile, il veicolo segnalato non ottemperi l’invito a lasciare l’autostrada, scatta la procedura di “inibizione al transito” che prevede l’invio di segnalazione alla sala di controllo e comunicazione agli organi di polizia stradale che provvederanno ad accompagnare alla prima uscita il mezzo eccedente il peso massimo consentito. Il Prefetto Russo ha espresso grande soddisfazione per l’avvio nella provincia di Salerno di questa iniziativa pionieristica, sottolineando che “grazie a questa sperimentazione, che costituisce un importante momento di progresso, si coniugano due fondamentali istanze: l’uso della tecnologia e la sicurezza dei cittadini. Il monitoraggio consentirà anche l’importante obiettivo di decongestionare le arterie interne dei comuni che insistono lungo la tratta”. Il Prefetto ha poi aggiunto che “ancora una volta si è rivelato vincente il modello di collaborazione interistituzionale, grazie in particolare al coinvolgimento attivo del territorio attraverso la partecipazione dei sindaci dell’agro nocerino-sarnese”. Soddisfatto del nuovo sistema di controllo anche il professor Edoardo Cosenza dell’Università Federico II di Napoli… “Questo sistema è una vera sicurezza. E’ come entrare in un ascensore dove c’è l’allarme che suona se il peso è eccessivo. Dunque una vera sicurezza per i cittadini e non una sicurezza teorica. L’Italia è stata la prima a tracciare le linee guida per la sicurezza dei ponti alle quali mi pregio di averci lavorato e questo è la prima applicazione di pesatura dinamica che darà una certezza sui carichi che passano da questi viadotti. E’ un grande esperimento di tecnologia, ma è soprattutto un atto di sicurezza verso i cittadini”.
L’istituzione della Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici Firmata da Vincenzo Loia e Roberto Tottoli, rispettivamente Rettori dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, la Convenzione che ufficializza la trasformazione della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Salerno nella nuova Scuola Interateneo di Specializzazione in Beni Archeologici “Tra Oriente e Occidente”. Molto vicine per formazione e percorsi, come dimostrano le tante collaborazioni su progetti comuni promossi dai docenti di archeologia dei due Atenei, Unisa e UniOr stringono per la prima volta un rapporto di collaborazione con l’obiettivo di realizzare una Scuola destinata alla formazione degli archeologi con tutti i curricula previsti a livello ministeriale. La nuova Scuola Interateneo, offrirà la possibilità di aprirsi all’Oriente con i numerosi studiosi di queste discipline presenti all’Università di Napoli L’Orientale, e rafforzerà e renderà più dinamici gli insegnamenti tradizionali a carattere frontale, integrandoli con sperimentazioni didattiche, che in molti casi coinvolgeranno più docenti per singoli insegnamenti e prevederanno l’utilizzo di laboratori specializzati. La possibilità di effettuare tirocini presso Parchi Archeologici e Soprintendenze o sugli scavi archeologici delle due università, presenti sia in Italia che all’estero, e le attività connesse completeranno la formazione dei nuovi allievi negli ambiti della ricerca, della tutela, della gestione e della valorizzazione del patrimonio culturale.
Incardinata presso le strutture amministrative dell’Università di Salerno, la Scuola avrà come sedi didattiche il moderno e funzionale Campus universitario di Salerno e la bella sede storica di Palazzo Corigliano nel cuore del centro storico di Napoli. “Ancora pochi vaccinati a Napoli città rischiamo nuovo lockdown a settembre” di Monica De Santis La mancanza di dosi, la scarsa adesione alla campagna vaccinale dei cittadini di Napoli che si stanno assentando anche alla convocazione per la seconda dose e la variante Delta sono stati gli argomenti trattati ieri dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della diretta social. Per prima cosa il governatore ha parlato di “Continua gestione scorretta della distribuzione dei vaccini da parte del Governo. Al Lazio, che ha la stessa popolazione della Campania, vanno 240mila dosi in piùrispetto a noi. Mi sono anche – ha detto – stancato di sottolineare la scorrettezza del Commissario e del ministero della Salute. E’ una vergogna, sono dei veri e propri irresponsabili”. Poi ha parlato della scarsa adesione da parte dei cittadini di Napoli alla campagna vaccinale, annunciando che “Se prosegue così la vaccinazione a Napoli andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi, dopo settembre”. Per De Luca, “Nel territorio della Asl Napoli 1 tra i tanti cittadini convocati per la seconda dose o anche la prima si sono presentati un numero limitatissimo, ad oggi per quanto riguarda la Asl Napoli 1
centro su 839mila cittadini residenti e vaccinabili vi sono 317mila mancate adesioni – spiega – E’ un dato non sostenibile”. Tutto il contrario di quello che invece sta succedendo a Salerno, dove i numeri dei vaccinati è molto alto rispetto alla media regionale. Il governatore ha poi parlato nuovamente della riduzione pesante dei vaccini, a causa della mancata consegna… “A luglio ci sarà una riduzione pesantissima nelle consegne di vaccini alle Regioni. In questo momento il Governo e il commissario al Covid continuano a minimizzare o occultare la realtà. La realtà è pesante – prosegue – a luglio arriveranno centinaia di migliaia di dosi di vaccino in meno e le Regioni non potranno quasi più fare le prime dosi, dovranno concentrarsi sui richiami”. Per il ‘governatore’ da parte del Governo e del Commissario “prosegue un atteggiamento di comunicazione disastrosa che ha determinato un rilassamento da parte di milioni di cittadini italiani. Sono degli irresponsabili”. Infine sempre in tema di Covid De Luca ha parlato della variante Delta “che incombe, ci sono altri paesi, come la Gran Bretagna, che ha deciso di puntare sulle prime dosi di massa e dove i contagi stanno aumentando”. Per questo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, invita “tutti a vaccinarsi in massa e a essere responsabili. Perchè il pericolo non è alle nostre spalle ma davanti alla nostra vita e a quella dei nostri figli”, aggiunge nel corso della consueta diretta del venerdì su Facebook Un premio per il Dipartimento di Ingegneria di Monica De Santis Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università
degli Studi di Salerno, con il progetto “Greenopoli”. è tra i vincitori della quarta edizione del “Premio PA sostenibile e resiliente 2021”, assegnato nel corso dell’ultima giornata di Forum Pa 2021, la manifestazione digitale che, in questa edizione, ha affrontato i temi centrali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il concorso ha valutato i progetti realizzati da amministrazioni centrali e locali, ma anche associazioni e startup, per realizzare gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, suddivisi in quattro categorie: Misurare la sostenibilità; Comunciare la sostenibilità; Formare sui temi della sostenibilità; Fare Rete per raggiungere obiettivi di sostenibilità. “La Pubblica Amministrazione deve essere sostenibile e resiliente, due aspetti che non possono più essere distinti – afferma Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA –, come è evidente negli obiettivi del PNRR che ha impostato la strategia di ripresa su uno sviluppo economico e sociale equo e sostenibile, in linea con i Sustainable Development Goals fissati dall’ONU. Come ha detto il Ministro Enrico Giovannini nel suo intervento a FORUM PA, la PA deve far propria la cultura della ‘resilienza trasformativa’ per reagire agli imprevisti e affrontare le sfide del futuro. I vincitori del premio stanno muovendo passi concreti verso questa direzione, puntando su progetti per la ripartenza che mettono al centro innovazione e sostenibilità”. Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno è stato premiato per la sua soluzione nella categoria del formare sui temi della sostenibilità. Il Dipartimento dell’Università salernitana ha ottenuto il riconoscimento per “Greenopoli”, un metodo di divulgazione innovativo su tematiche attinenti alla sostenibilità, come il cambiamento climatico, gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), energia, alimentazione e gestione dei rifiuti. Con alle spalle un’importante attività di ricerca sulla Life Cycle Assessment (Analisi del Ciclo di Vita), il progetto punta alla creazione di una nuova sensibilità ambientale in bambini, ragazzi e adulti, permettendo loro di comprendere in modo semplice dei concetti complessi. Il metodo promuove un’intensa
interazione con il mondo della scuola, delle imprese e delle istituzioni. Incentivare le scuole di specializzazione per i lavoratori del turismo «Occorre incentivare e riqualificare le scuole professionali e di specializzazione per i lavoratori del settore turismo. Bisogna creare figure manageriali, ma anche quelle più operative e tecniche, in grado di fornire prestazioni di lavoro con professionalità e conoscenze appropriate nel mondo dell’accoglienza e dell’ospitalità turistica». E’ quanto sostiene con forza il presidente nazionale della Fenailp, Sabato Pecoraro nel corso di una lunga intervista. Per Pecoraro il settore del turismo è fondamentalee considerato che è la grande vocazione del nostro Paese- In alcune note dei sindacati si legge che c’è una crisi dei lavoratori stagionali, a causa degli stipendi bassi e delle condizioni lavorative. C’è verità in queste parole, oppure, in veste di rappresentanza degli imprenditori, discolpa la categoria imprenditoriale? «In tema di crisi del lavoro stagionale ritengo che non si tratti di bassa retribuzione, bensì della precarietà del lavoro stesso, spesso soggetto al periodo limitato di occupazione ed ai cambi gestionali delle imprese che, nel settore turistico, sono più frequenti rispetto ad altre categorie d’esercizio. Gli imprenditori turistici vorrebbero garantite prestazioni di lavoro eccellenti e continuative negli anni, ma da parte dei lavoratori assunti, il più delle volte, sono gli stessi occupati che preferiscono cambiare azienda e tipologia di lavoro, cercando soluzioni più
redditizie e meno precarie». Il settore turistico, e quello della ristorazione e alberghiero in particolare, sono quelli più in crisi dopo la pandemia. Pensate che contratti di lavoro precari o assenza di contratti e stipendi bassi siano la soluzione per un risanamento della situazione economica di molte imprese del settore? «Il costo del lavoro in Italia è tra i più alti a livello europeo. È indubbio che una riduzione degli oneri sulle retribuzioni porterebbe ad evidenti benefici per entrambe le parti. Per i lavoratori significherebbe una maggiore soddisfazione salariale, mentre dall’altra, oggi, le aziende sono costrette a versare percentuali altissime in tema di oneri previdenziali, assicurativi e fiscali». Quali sono le fasce d’età che prevalgono in questi tipi di lavori stagionali? «Nel settore turistico si registra una percentuale particolarmente significativa di occupati in età giovanile, (sotto i trent’anni), soprattutto nelle stagionalità del settore balneare e ristorativo. Meno in quello della ricettività e dell’intermediazione turistica. Sono giovani, spesso alla prima occupazione, che cercano di integrare il proprio reddito durante il corso degli studi o in attesa di un lavoro a tempo indeterminato. Così facendo, però, non si creano quelle condizioni per una fidelizzazione nel lavoro e la mancanza di professionalità costituisce elemento indispensabile per offrire un servizio ed un impegno di qualità e di livello». Con la pandemia si è scatenato un fenomeno di cui non si parla molto, specie nel nostro Paese, ovvero il lavoro minorile, in particolare nel settore turistico e, nel particolare, nella ristorazione. È possibile che molte aziende ricorrano all’assunzione di minori in quanto privi di esperienza, ingenui e ai quali fanno gola proposte lavorative, pur senza tutele in termini contrattuali? «Il lavoro minorile in Italia è tutelato da apposite leggi e disposizioni che devono essere rispettate ed osservate. Non c’è alcun tipo di prevaricazione o di sfruttamento da parte delle imprese della ristorazione e del settore turistico. Spesso, al contrario, si registra una assoluta mancanza di figure professionali e di lavoratori idonei a certe mansioni.
E, per tale motivo, si cercano giovani che hanno voglia di cimentarsi su queste attività stagionali. Il problema è che manca una vera e propria cultura del lavoro in questi settori, quasi che operare presso aziende turistiche sia una ‘diminutio’ della propria dignità di lavoratore e di occupato». Come pensate possa risolversi questa crisi di forza lavoro e cosa pensa possano offrire gli imprenditori, le imprese, per colmare questa situazione? E cosa essi si aspettano e si aspetterebbero dai lavoratori? «Occorre incentivare e riqualificare le scuole professionali e di specializzazione per i lavoratori del settore turismo. Bisogna creare figure manageriali, ma anche quelle più operative e tecniche, in grado di fornire prestazioni di lavoro con professionalità e conoscenze appropriate nel mondo dell’accoglienza e dell’ospitalità turistica. Sarebbe opportuno, inoltre, prevedere significativi sgravi fiscali e contributivi alle aziende che si impegnano a predisporre la formazione professionale al proprio interno, qualificando figure e mansioni di perfezionamento di lavoro. L’Italia è famosa nel mondo per il proprio comparto turistico che spazia tra mare, monti, arte, enogastronomia, prodotti tipici e tanto altro ancora, e che oggi rappresenta circa il 13% del PIL. Saranno proprio i giovani (formati a dovere dalle scuole professionali) che potranno dare un contributo decisivo per far ripartire le imprese di questo settore dopo la crisi pandemica. Bando da 200 milioni per le strutture pubbliche: appello
Villani “Un’ottima notizia per il nostro territorio: pubblicato il bando da 200 milioni di euro per la riqualificazione energetica di scuole, strutture sanitarie e impianti sportivi di proprietà pubblica. Mi auguro che gli amministratori dell’Agro Nocerino Sarnese non si lascino sfuggire questa opportunità green per le scuole e le strutture pubbliche del nostro territorio”: a dirlo è la Deputata del MoVimento 5 Stelle Virginia Villani in merito al bando Fondo Kyoto 2021. “Il ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il bando per accedere a finanziamenti agevolati per 200 milioni di euro destinati alla riqualificazione energetica di scuole, strutture sanitarie e impianti sportivi di proprietà pubblica. Le domande scadono il 19 dicembre 2021: è una data entro cui gli amministratori locali devono presentare istanza sul portale del Ministero dell’ambiente per accedere al finanziamento – spiega la Deputata Virginia Villani – Il Fondo Kyoto è un’importante strumento per garantire strutture pubbliche sempre più green. Una nuova opportunità di riqualificazione del patrimonio pubblico all’insegna della salvaguardia dell’ambiente, resa possibile dalla legge di Bilancio 2019, che ha esteso il cosiddetto “Fondo Kyoto Scuole”, dedicato a scuola e università, alle strutture sanitarie e agli impianti sportivi di proprietà pubblica”. “Gli enti pubblici proprietari possono richiedere per ciascun edificio un finanziamento massimo di 2 milioni di euro, per interventi finalizzati all’efficientamento energetico e idrico, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza di almeno due classi energetiche. Il bando è aperto fino al 19 dicembre 2021 ma le richieste saranno soddisfatte secondo l’ordine di presentazione. I prestiti hanno un tasso di interesse dello 0,25% e la durata massima del finanziamento è pari a 20 anni – spiega l’onorevole M5S – Mi auguro che i sindaci e tutti gli amministratori locali dell’Agro Sarnese Nocerino presentino
istanza per migliorare le strutture scolastiche e, in generale, tutti gli edifici pubblici del nostro territorio. Non sempre infatti, nonostante la mia offerta di collaborazione massima e l’impegno del Governo, gli Enti locali partecipano ai bandi di finanziamento pubblico per l’efficientamento energetico. Questa lentezza e negligenza finiscono per impedire l’arrivo di fondi, già erogati dallo Stato, nella nostra Terra. Non possiamo perdere anche questa chance!” conclude Villani. UE, GRANT (GRUPPO ID): “La Commissione europea finanzia la cooperazione tra città” Il parlamentare europeo della Lega, Valentino Grant, iscritto al Gruppo Identità e Democrazia, lavora senza sosta per creare sempre più sinergia tra il Sud e le istituzioni europee. A tal fine attraverso il suo sito www.valentinogrant.eu, rende note le modalità di accesso a finanziamenti e opportunità europee, che premiano anche la reale collaborazione tra le città. Nello specifico la Commissione europea attraverso il programma “Citizens, Equality, Rights & Values” (CERV) ha pubblicato due nuove CALL a favore dei Comuni che mirano a finanziare i gemellaggi fra due città e le reti di città. Town Twinning e Network of Town che conoscevamo tramite Europa per i cittadini (Europe for Citizens) nella programmazione 2021 -2027 rientrano nel nuovo fondo CERV. Entrambe le Call hanno scadenza il 26 agosto 2021 e supportano una serie di iniziative volte allo sviluppo del territorio tramite la cooperazione di città.
IN SINTESI TOWN TWINNING /Finanzia progetti di gemellaggio tra due città, sui temi in linea con il bando e sostiene le attività connesse. NETWORK OF TOWN /Finanzia progetti che mirano alla creazione di reti tra città di almeno 5 Paesi ammissibili, su temi di interesse comune e sostiene le attività connesse. Scadenza: 26 agosto 2021 Budget totale: € 6.945.135
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