LICEO ARTISTICO BERNARDINO DI BETTO PERUGIA ANNO SCOLASTICO 2017 - 2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE 5 A INDIRIZZO: ARTI ...
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Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico LICEO ARTISTICO BERNARDINO DI BETTO PERUGIA ANNO SCOLASTICO 2017 - 2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE 5^ A INDIRIZZO: ARTI FIGURATIVE BIDIMENSIONALI IL COORDINATORE PROF ALESSIO CAVARRETTA Antonia Franca Giuditta IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF CENCETTI Francesca 1
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico INDICE Presentazione della classe pag. 3 Elenco alunni classe 5^A pag. 5 Elenco docenti e continuità didattica triennio classe 5 pag. 6 Percorso triennale di Alternanza Scuola lavoro pag. 7 Obiettivi didattico - educativi raggiunti pag. 9 Verifica e valutazione pag. 9 Attività extra-curriculari e progetti pag. 1 0 Simulazioni prove scritte pag. 11 Griglie di valutazione pag. 3 8 Allegato A pag. 44 2
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe formatasi in III con 21 alunni, attualmente è costituita da 17 alunni, di cui 10 femmine e 7 maschi. Ai sei che sono usciti se n'è aggiunto uno in IV proveniente dalla sez. B ed un altro ripetente in V . Quattro sono alunni BES, due DSA, mentre gli altri due, che usufruiscono degli insegnanti specializzati, seguono il primo una programmazione con obiettivi minimi, il secondo una programmazione differenziata (vedi PEI). Nel corso del triennio si è verificata una discontinuità didattica per alcune discipline, Laboratorio di Figurazione Pittorica, Filosofia, Lingua e Letteratura Italiana, Storia, ciò nonostante gli studenti hanno dimostrato una buona disponibilità al dialogo con i docenti e al confronto con i diversi metodi d'insegnamento ed hanno partecipato al lavoro scolastico in modo complessivamente attivo, mostrando per le singole discipline un interesse il più delle volte vivo e costruttivo. Sotto il profilo cognitivo la classe s'è attestata eterogenea per interessi, ritmi di apprendimento e per competenze espressive. L'intensità maggiore o minore dell'impegno oltre alla presenza di lacune pregresse e di difficoltà oggettive riscontrate in alcuni allievi, ha rappresentato la linea di demarcazione fra le fasce di rendimento che risultano essere tre. Nella prima sono da collocare quelli che si sono distinti per il metodo di studio efficace e produttivo, dimostrando di possedere capacità di rielaborazione personale. Hanno lavorato con impegno e senso di responsabilità in tutti gli ambiti disciplinari. Tali alunni hanno raggiunto, in termini di competenza, buoni livelli di preparazione ed in alcuni casi ottimi. Nella seconda fascia ci sono quelli che nel corso del triennio hanno acquisito conoscenze più che essenziali, lavorando con discreto impegno e senso di responsabilità. In terza fascia ci sono pochissimi alunni che, per discontinuità nell'applicazione avendo registrato frequenti assenze dalle lezioni e ripetuti ingressi in ritardo al mattino o a causa di lacune pregresse e di difficoltà nel metodo di studio, presentano una situazione di rendimento variabile da materia a materia, ma anche nel loro caso la preparazione è globalmente sufficiente. Le esperienze effettuate in occasione del progetto di alternanza Scuola-Lavoro dal titolo ”I luoghi dell'Arte tra antico e contemporaneo” della durata triennale, con il FAI “Progetto Terramata” e “Mattinate d'Inverno”, l'Accademia di Belle Arti, la Galleria Nazionale dell'Umbria ed il Fuseum, hanno consentito agli alunni di riflettere sulle proprie capacità operative e organizzative, inoltre hanno permesso di favorire il confronto tra istituzione scolastica e realtà lavorative e culturali, promuovendo lo sviluppo del senso di responsabilità, del come modificare i propri comportamenti e rivedere i propri giudizi, e li ha aiutati a imparare a lavorare in gruppo. Anche il viaggio d'istruzione a Madrid ha accresciuto in loro il desiderio di viaggiare per arricchire la conoscenza mediante la lettura diretta delle opere, differente da quella fotografica o virtuale che si esamina nelle aule scolastiche. 3
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico L'organizzazione delle attività è stata suddivisa in due quadrimestri e le verifiche sono state effettuate con scansione regolare, al fine di controllare, in itinere, il processo di apprendimento e per verificare se gli obiettivi programmati fossero stati raggiunti e in che misura. I rapporti tra scuola e famiglie sono stati nella norma, limitandosi ai due colloqui generali nel corso dell'anno. 4
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico ELENCO ALUNNI 1 BINAGLIA ARIANNA 2 BROCCATELLI MARIA 3 CECCHINI GIADA 4 EL ANBA YASSIN 5 GALLI GIULIA 6 GIANSANTI FRANCESCA 7 GIOMMETTI ANDREA 8 IOVENE MARCO 9 MAIOTTI MARCO 10 MALLEO RICCARDO 11 MARINELLI SIMONA 12 MINNI SOFIA 13 MUKAWA KIAMA CHRISTIAN 14 NURCJA ANGELA 15 SERVETTINI NIKOLAJ 16 SPALLONI GIORGIA 17 ZERUNIAN ASTRID 5
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico DOCENTI DEL V ANNO E CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO MATERIA DOCENTE III ANNO IV ANNO V ANNO ALESSIO CAVARRETTA STORIA DELL'ARTE X X X Antonia Franca Giuditta LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE (PITTORICA) BALUCANI Marco X FILOSOFIA BASTIANELLI Marco X LINGUA E LETTERATURA ITALIANA, STORIA CAIDOMINICI Pina X MATEMATICA, FISICA CASTIGLIONE Matteo X X X SOSTEGNO CASTRIOTTA Maria Teresa X X RELIGIONE D'ERRICO Marina X X X LINGUA E CULTURA STRANIERA FIDACARO Magda X X X SOSTEGNO MANNO Francesco Massimo X SOSTEGNO PAPA Giovanna X X X SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SELIS Andrea X X X DISCIPLINE PITTORICHE SISANI Stefania X X SOSTEGNO VERNA Liberatina X 6
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico ELENCO ALUNNI PARTECIPANTI AD ALTERNANZA SCUOLA LAVORO COGNOME E NOME ATTIVITÀ III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 1 BINAGLIA ARIANNA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore94,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 55 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 2 BROCCATELLI MARIA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore73,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 57 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 3 CECCHINI GIADA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore84,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 62 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 4 EL ANBA YASSIN IV anno:Dip.Chim,FAI, Gal.Naz.Umbria, Barcellona 91 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 55 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 5 GALLI GIULIA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore92,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 62 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 6 GIANSANTI FRANCESCA IV anno:Dip.Chim,FAI,Gal.Naz.Umbria, Barcellona 118,5 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 50 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 7 GIOMMETTI ANDREA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore67,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 46 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 8 IOVENE MARCO IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore 73 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 57 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 9 MAIOTTI MARCO IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore 16 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 19 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 10 MALLEO RICCARDO IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore 98 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 62 7
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 11 MARINELLI SIMONA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore97,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 50 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 12 MINNI SOFIA IV anno:Dip.Chim,FAI,Gal.Naz.Umbria,Barcellona 118 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 62 III anno MUKAWA KIAMA 13 IV anno CHRISTIAN V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 53 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 14 NURCJA ANGELA IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria 71 ore V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 51 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 15 SERVETTINI NIKOLAJ IV anno:Dip.Chimica, FAI, Galleria Naz.Umbria ore 65 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 47 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 16 SPALLONI GIORGIA IV anno:Dip.Chim,FAI,Gal.Naz.Umbria,Barcellona 107,5 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 56 III anno : Corso Sicurezza. Accademia Belle Arti 60 ore 17 ZERUNIAN ASTRID IV anno:Dip.Chim,FAI,Gal.Naz.Umbria,Barcellona105,30 V anno: FAI mattinate d'inverno, Fuseum ore 49 Tutor dell'Alternanza Scuola-Lavoro sono stati: il Professore Luca Santanicchia nel terzo anno e la Professoressa Stefania Sisani negli anni quarto e quinto. 8
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico OBIETTIVI DIDATTICO - EDUCATIVI RAGGIUNTI Gli Alunni hanno dimostrato, alla fine del loro percorso triennale, di aver acquisito le conoscenze dei contenuti fondamentali e le strutture base, i procedimenti e l'organizzazione complessiva delle varie discipline, operando scelte che sanno motivare. Solo pochi sono stati in grado di documentare adeguatamente il proprio lavoro con capacità di analisi, di sintesi, di valutazione e giudizio nonché di collegamento delle varie tematiche disciplinari; altri invece, per impegno differenziato, hanno incontrato difficoltà nel raggiungere un livello adeguato di analisi, limitato ad un apprendimento legato alle conoscenze dei singoli ambiti disciplinari. La classe si distingue soprattutto nelle materie d'indirizzo dove vi sono, come enunciato nella presentazione, delle eccellenze, mentre il resto nel complesso si attesta su un livello soddisfacente. Per quanto riguarda le competenze gli studenti hanno raggiunto un metodo di lavoro autonomo, rispettando i tempi e le consegne e trasmettendo il proprio messaggio con chiarezza e con un linguaggio appropriato sia in forma scritta che orale. Sotto il profilo educativo gli obiettivi raggiunti sono stati l'autocontrollo, la continuità nell'impegno e nell'attenzione, il senso di responsabilità nei confronti di sé e degli altri e lo spirito di tolleranza, di dialogo e di collaborazione. VERIFICA E VALUTAZIONE Le valutazioni espresse durante l'anno nelle singole materie sono state attribuite secondo gli indirizzi dati dal Collegio dei Docenti nell'ambito della programmazione generale d'Istituto. Per quanto riguarda l’osservazione e la verifica del raggiungimento degli obiettivi sono state svolte verifiche sommative e formative ricorrendo ai seguenti strumenti: verifiche scritte e orali; questionari a risposta multipla o aperta; esercitazioni grafiche, scritto – grafiche e pratiche di laboratorio Sono stati considerati elementi per la valutazione anche: la puntualità nella consegna degli elaborati; la partecipazione, l’impegno e l’interesse al dialogo educativo 9
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico ATTIVITÀ EXTRA - CURRICULARI PROGRAMMATE La classe ha partecipato alle seguenti attività extracurriculari : Corso formativo sull’Unione europea Il primo incontro “Le origini del progetto europeo e la mobilità europea per i giovani” a cura della dr.ssa Alessandra Antognelli, referente della Europe Direct di Perugia, Aula magna del Liceo artistico, 5 Dicembre dalle 9 alle 12; Il secondo incontro” La geografia dell’Europa fisica a cura del prof. Fabio Fantichenti del Dipartimento di Lettere di Perugia, Aula magna del Dipartimento di Lettere, P.zza Morlacchi, lunedì 18 Dicembre dalle 10 alle 12 ; Educazione alla legalità Incontro – confronto il dott. Giuseppe Ayala, Vicepresidente della Fondazione Falcone e Dott. Fausto Cardella, Procuratore capo della repubblica di Perugia nel 25° anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. Tema dell’incontro la storia del pool antimafia. Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni Martedì 12 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 ; Educazione stradale Attività di formazione sull’educazione stradale svolta da funzionari della Polizia stradale presso Aula Magna Venerdì 16 marzo 2018 dalle ore 9.00 alle ore 11.00 ; Partecipazioni Incontro di presentazione del libro di Paolo Crepet , Il Coraggio , Mondadori, 2017 presso Oasi di S. Antonio 12 gennaio 2018; Evento nazionale Youth Speak forum , organizzato a Perugia da AISEC, il più grande network globale di studenti universitari e neolaureati che permette ai giovani di sviluppare le proprie potenzialità in un ambito internazionale, tramite esperienze di volontariato e stage professionali. L’evento ha l'obiettivo di mettere in contatto gli studenti delle scuole superiori con i Sustainable Development Goals (SDGs), attraverso una lezione interattiva organizzata dagli stessi partecipanti all'evento, basata sul modello della World Largest Lesson, 23 marzo 2018 dalle ore 9 alle ore 12; Celebrazione dei 90 anni del Regio Istituto d’arte oggi Liceo artistico con ex studenti affermatisi in settori diversi delle arti presso Sala dei Notari 27 marzo dalle ore 9.30 alle ore 13.00; Evento culturale presso il Lyrick Theatre di Assisi organizzato dal Commissariato di Assisi e Questura di Perugia come ringraziamento per la donazione di grandi opere su tela e altri supporti , realizzate nel 2015 e nel 2017 sul tema della legalità 17 aprile 2018 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Orientamento in uscita Incontro con prof. Belardi Università di Perugia Corso di Design 6 marzo 2018 dalle ore 9.00 alle ore10.00 Incontro con prof Gallina di NAba ( Milano) 9 marzo 2018 dalle ore 9.00 alle ore 10.00 Incontro con Accademia di Belle Arti di Perugia 27 aprile 2018 dalla ore 12.00 alle ore 13.00 Viaggio di istruzione a Madrid dall’ 11 aprile al 15 aprile 2018 10
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico SIMULAZIONI PROVE SCRITTE Il Consiglio di Classe ha ritenuto di far eseguire agli allievi la simulazione delle tre prove scritte previste per l’Esame di Stato. In particolare una simulazione di 6 ore per la prima prova, una simulazione di 18 ore per la seconda e due simulazioni della durata di 2,00 ore ciascuna per la terza prova, per la quale si è individuata la tipologia mista B e C, delle quali si allegano di seguito le copie: 11
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico A.S. 2017-2018 LICEO ARTISTICO BERNARDINO DI BETTO PERUGIA ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE SIMULAZIONE PRIMA PROVA DI ITALIANO 23-02-2018 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte Durata massima della prova:6 ore E' consentito l'uso del dizionario di italiano Non è consentito lasciare l'Istituto prima delle 3 ore trascorse NOME E COGNOME ....................................................................... 12
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO Giovanni Pascoli, Nella Nebbia, da Primi Poemetti, Zanichelli, Bologna, 1926 E guardai nella valle: era sparito tutto! Sommerso! Era un gran mare piano, grigio, senz’onde, senza lidi, unito. E c’era appena, qua e là, lo strano 5 vocìo di gridi piccoli e selvaggi: uccelli spersi per quel mondo vano. E alto, in cielo, scheletri di faggi, come sospesi, e sogni di rovine e di silenziosi eremitaggi. 10 Ed un cane uggiolava senza fine, né seppi donde, forse a certe péste* che sentii, né lontane né vicine; eco di péste né tarde né preste, alterne, eterne. E io laggiù guardai: 15 nulla ancora e nessuno, occhi, vedeste. Chiesero i sogni di rovine: – Mai non giungerà? – Gli scheletri di piante chiesero: – E tu chi sei, che sempre vai? Io, forse, un’ombra vidi, un’ombra errante 20 con sopra il capo un largo fascio. Vidi, e più non vidi, nello stesso istante. Sentii soltanto gl’inquieti gridi d’uccelli spersi, l’uggiolar del cane, e, per il mar senz’onde e senza lidi, 25 le péste né vicine né lontane. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, presenta in sintesi il contenuto della lirica. 13
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico Analisi del testo 1.1 Analizza il testo dal punto di vista stilistico, con riferimento alla metrica, alla presenza di figure reto- riche, alle scelte lessicali. 1.2 Spiega il significato simbolico dell’immagine del “mar senz’onde e senza lidi” presente nella prima e nell’ultima strofa del testo. 1.3 Spiega a che cosa può alludere l’espressione ‘un’ombra errante’ al v. 19. 1.4 Soffermati sulle modalità descrittive dell’ambiente naturale, evidenziando l’uso dei diversi piani sen- soriali e il particolare effetto di sospensione degli elementi di riferimento spazio-temporali. Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia, ricostruendone simboli e temi. Ap- profondisci l’interpretazione con opportuni collegamenti ad altri testi di Pascoli e/o di altri autori a te noti, in cui il rapporto con l’ambiente naturale diventa esperienza dell’insondabilità del reale e percezione del mistero dell’esistenz TIPOLOGIA B- REDAZIONE DI UN “ SAGGIO BREVE “ O DI UN ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’“articolo di giornale”, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: La rappresentazione dello scrittore nella letteratura italiana del Novecento. DOCUMENTI «– La forza e la fiamma sono in voi, Stelio – disse la donna, quasi umilmente, senza sollevare gli occhi. Egli tacque, intento, poiché nel suo spirito si generavano imagini e musiche impetuose come per virtù d’una fecondazione subitanea ed egli gioiva sotto il flutto inaspettato di quell’abondanza». G. D’ANNUNZIO, Il fuoco (1900), in Prose di romanzi, vol. II, Mondadori, Milano, 1989 «Oh! questa vita sterile, di sogno! Meglio la vita ruvida concreta del buon mercante inteso alla mo- neta, meglio andare sferzati dal bisogno, ma vivere di vita! Io mi vergogno, sí, mi vergogno d’essere un poeta!» G. GOZZANO, La signorina Felicita ovvero La Felicità, versi 302-307, in I colloqui (1916); Einaudi, Torino, 1990 14
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico «Io penso che la vita è una molto triste buffoneria, poiché abbiamo in noi, senza poter sapere né come né perché né da chi, la necessità di ingannare di continuo noi stessi con la spontanea creazione di una realtà (una per ciascuno e non mai la stessa per tutti) la quale di tratto in tratto si scopre vana e illusoria. Chi ha capito il giuoco, non riesce piú a ingannarsi; ma chi non riesce piú a ingannarsi non può piú prendere né gusto né piacere alla vita. Così è. La mia arte è piena di compassione amara per tutti quelli che si ingannano; ma questa compassione non può non essere seguíta dalla feroce irrisione del destino, che condanna l’uomo all’inganno. Questa, in succinto, la ragione dell’amarezza della mia arte, e anche della mia vita». L. PIRANDELLO, Lettera autobiografica (1924), in Saggi, poesie, scritti vari, Mondadori, Milano, 1993 «Raccomando ai miei posteri (se ne saranno) in sede lette- raria, il che resta improbabi- le, di fare un bel falò di tutto che riguardi la mia vita, i miei fatti, i miei nonfatti. Non sono un Leopardi, lascio poco da ar- dere ed è già troppo vivere in percentuale. Vissi al cinque per cento, non au- mentate la dose. Troppo spesso inve- ce piove sul bagnato». E. MONTALE, Per finire, in Diario del ’71 e del ’72 (1973); edizione L’opera in versi, Einaudi, Torino, 1980 «L’io dell’autore nello scrivere si dissolve: la cosiddetta “personalità” dello scrittore è interna all’atto dello scrivere, è un prodotto e un modo della scrittura. Anche una macchina scrivente, in cui sia stata immessa un’istruzione confacente al caso, potrà elaborare sulla pagina una “personalità” di scrittore spiccata e inconfondibile, oppure potrà essere regolata in modo di evolvere o cambiare “personalità” a ogni opera che compone. Lo scrittore quale è stato finora, già è macchi- na scrivente, ossia è tale quando funziona bene: quello che la terminologia romantica chiamava genio o talento o ispira - zione o intuizione non è altro che il trovar la strada empiricamente, a naso, tagliando per scorciatoie, là dove la macchi - na seguirebbe un cammino sistematico e coscienzioso, ancorché velocissimo e simultaneamente plurimo». CALVINO, Cibernetica e fantasmi (1967), in Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società, Einaudi, Torino, 1980 AMBITO SOCIO ECONOMICO ARGOMENTO: Cibo e futuro. DOCUMENTI «La Cina è ancora in fase di crescita demografica, le aree agricole cedono laggiù alle strutture urbane e quindi si può solo ipotizzare un faticoso equilibrio tra produzione e consumo nazionali. L’Africa è invece vicina ad una classica crisi malthusiana, dove la popolazione cresce in proporzione geometrica e la disponibilità dei raccolti per gli alimenti, se cre- sce, va in proporzione aritmetica. E L’Ue protegge ancora i suoi prodotti agricoli, con un risultato evidente e positivo per la garanzia della qualità ma con un evidentissimo costo aggiuntivo per il fisco dei vari Paesi membri. Anche questa sarà una sfida a carattere ecologico: adattare le produzioni agricole di base dei Paesi terzi per poi potersi inserire nelle filiere produttive dell’agroalimentare Ue, al fine di consentire al sistema agricolo dell’Unione di divenire un vettore del- l’esportazione del globo, oltre che un mercato protetto interno.» 15
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico G. E. VALORI, Il futuro è già qui. Gli scenari che determineranno le vicende del nostro pianeta, Rizzoli, Milano 2009 «”Cibo” e “libertà” sono due parole che mai come oggi vanno accoppiate con orgoglio. Penso per esempio alla questione della dignità del lavoro contadino e della terra, una lotta secolare. La rivoluzione messicana del primo Novecento fu sostenuta “Ter- ra e libertà” e ancora oggi molti processi di pace (come in Colombia) o di netto cambiamento si giocano nel nome della terra. Tuttavia qualcosa è mutato profondamente nel panorama globalizzato: viviamo una dimensione schizofrenica in cui proprio il mondo contadino e l’uso della terra, i due elementi fondamentali per fornire nutrimento agli uomini, sono alle prese con un si- stema in cui il cibo ha perso i suoi molteplici e complessi valori, per diventare una commodity che ha senso solo in funzione del suo prezzo. Una merce soggetta a speculazione di ogni tipo e che, nonostante gli aumenti nella produzione, invece di di- minuire i problemi della maggioranza della popolazione mondiale li ha acuiti, generandone perfino altri, inediti. La fame e malnutrizione non sono scomparse, tanto per citare il caso più clamoroso, ma gli inquinamenti e il depauperamento delle ri- sorse si moltiplicano, e i contadini continuano – tranne rare eccezioni – a essere l’ultima ruota del carro, anche se possiedono la terra che coltivano. » C. PETRINI, Cibo e libertà, Giunti, Firenze 2013 «Per cogliere l’effettiva potenzialità delle biotecnologie nell’azione diretta intesa ad eliminare fame e malnutrizione nel mondo, credo sia anzitutto necessario indicare i limiti che oggettivamente si pongono ad un loro specifico impiego in que- sto settore. Come si è detto, genericamente, spesso si parla di effetti positivi e negativi, magari legandoli a singole posizioni ‘dottrinali’, tecniche e non da ultimo ideologiche, che rischiano di far precipitare il dibattito fuori del suo contesto ‘natura- le’, che è quello della scienza, della ricerca, e in parallelo dell’etica. […] Lo sguardo sull’oggi richiede […] il miglioramen- to della produttività agricola a deficit alimentare mediante le nuove biotecnologie, tenendo presente le esigenze degli ecosi- stemi – e quindi delle coltivazioni e delle risorse naturali – e delle persone, al fine di raggiungere livelli di sostenibilità, sia quanto alla produzione di alimenti che alla loro qualità. In ogni caso è evidente che di fronte ad enormi potenzialità nel set- tore agricolo resta aperto l’interrogativo fondamentale su quali potranno essere i concreti vantaggi e i reali beneficiari.» MARCHETTO, Biotecnologie: una speranza per combattere la fame nel mondo?, in M. L. Di Pietro, E. Sgreccia,Biotecnologie e futuro dell’uomo, Vita e Pensiero, Milano 2003 «I conquistatori di oggi sono grandi multinazionali e fondi comuni di investimento che hanno azionisti, proprietari, in- vestitori transnazionali, che hanno poco a che fare con ragioni e interessi geopolitici. Soggetti cui non è possibile chie- dere o imporre risarcimenti di guerra, che non hanno sottoscritto alcuna convenzione di Ginevra né hanno obblighi di ri- spetto di diritti umani o sono interessati a ricostruzioni di qualsiasi tipo. Rispondono solo ed esclusivamente a logiche di profitto. […] Gli analisti hanno definito questo fenomeno come land grabbing, più o meno "accaparramento di terra", ovvero l'acquisto o la locazione a lungo termine di estensioni terriere da parte di investitori stranieri. » M. DI SALVO, Senza Stati e senza bandiere; Id., Il braccio finanziario dell’operazione, in Repubblica – L’Espresso, Le Inchieste. La battaglia per il cibo del futuro, 10/06/2014 AMBITO STORICO POLITICO Argomento : la tragedia, il lutto, la memoria collettiva della Grande Guerra DOCUMENTI «La ricerca di un “senso” della Grande Guerra ebbe inizio con la guerra stessa. Per alcuni, quella ricerca non è ancora finita. Manifestazioni visibili di quell’anelito sono rintracciabili in città grandi e piccole di ogni angolo d’Europa, e pra- ticamente in ciascuna di esse si trovano monumenti ai caduti: sculture, targhe, o opere d’altro genere che rammentano la guerra del 1924-18 e i sacrifici che comportò. [ .... ] Dall’Acropoli all’Arc de Triomphe, i monumenti ispirati alla guerra hanno avuto un ruolo centrale nella storia dell’ar- chitettura e della statuaria pubblica europea, e sono stati simboli importanti delle glorie nazionali. Tuttavia pe quanto forte sia stato il messaggio estetico o politico da essi veicolato o richiamato, per la generazione che era passata per il trauma della guerra possedevano un altro significato. Esso era tanto esistenziale quanto politico o artistico, legato ai momenti della perdita individuale e del lutto come alle forme artistiche o alle rappresentazioni collettive, alle aspirazio- ni e ai destini nazionali. I monumenti dedicati ai caduti in guerra erano luoghi dove le persone manifestavano il proprio dolore, in forme indivi- duali e in cerimonie collettive. Le modalità in cui ciò avveniva non sono mai state documentate come si conviene. Per chiunque risieda in Europa, questi “documenti” fanno parte del paesaggio: per trovarli basta guardarsi intorno. I segni 16
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico ancora visibili di questo momento di lutto collettivo sono quelle opere, al tempo stesso utili e decorative, prosastiche e sacrali, collocate nei mercati cittadini, agli incroci, sui sagrati delle chiese, e sugli edifici pubblici o nelle loro vicinanze a partire dal 1914. Alcune furono costruite all’epoca del conflitto, la maggior parte nel decennio successivo. Posseggo- no ciascuna una propria biografia, e come altri monumenti hanno perso una parte del proprio significato ma, al contem- po, ne hanno acquistati di nuovi col passare degli anni. J. WINTER, Il lutto e la memoria. La grande guerra nella storia culturale europea, Il Mulino, Bologna 1998 «La guerra di massa produsse una morte di massa e, di conseguenza, un lutto di massa in milioni di famiglie. Mai, nel corso della sua storia, l’umanità aveva vissuto contemporaneamente una così vasta esperienza collettiva del lutto per la perdita in guerra di un marito, di un padre, di un fratello, di uno o più figli. Un dolore incommensurabile fu il marchio indelebile che la Grande Guerra impresse nella coscienza di milioni di famiglie: un dolore che si perpetuò nella memo- ria personale e collettiva, e forse ebbe un labile conforto dalla trasfigurazione mitica dei congiunti caduti in nuovi mar- tiri, che avevano sacrificato la vita per la salvezza della propria patria e della propria famiglia. Il cordoglio di massa per la morte di massa generò un culto di massa, il culto dei caduti, comuni a tutti i paesi e a tutte le popolazioni che avevano preso parte alla guerra». E. GENTILE, Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, la fine di un mondo Storia illu strata della Grande Guerra, Laterza, Roma-Bari 2014 «All’indomani del primo conflitto mondiale, le nazioni vittoriose (Francia e Gran Bretagna nel 1920, Italia e Stati Uniti nel 1921, successivamente le altre) resero “onori sovrani” ad un simbolo nuovo che subito s’impose come oggetto di culto: l ‘Eroe ignoto. A distanza di due o tre anni dalla conclusione della guerra, dunque, si tornò sui luoghi delle battaglie, là dove giaceva “l’esercito dei morti”, per disseppellire alcuni corpi di combattenti non identificati e per “eleggere” tra questi la Salma del soldato ignoto. L’Eroe ignoto viaggiò quindi accompagnato con solenne e partecipe rito funebre, verso un nuovo luogo di sepoltura: l’Arco di trionfo a Parigi, Westminster a Londra, l’Altare della patria a Roma, il cimitero nazionale di Arlington a Washington. E’ stato scritto (Vovelle 1986) che il nuovo personaggio del soldato ignoto sorge in seguito ai perfezionamenti dei mezzi di sterminio che moltiplicano enormemente il numero dei caduti non identificati. Causa ed effetto, infrastruttura e so - vrastruttura? Indubbiamente, questa particolare dimensione della morte di massa nella prima guerra mondiale costituì un gigantesco fatto sociale ed un trauma difficile da esprimere con i tradizionali culti mortuari […].» V. LABITA, “Il Milite ignoto. Dalle trincee all'Altare della patria" in Gli occhi di Alessandro. Potere sovrano e sacralità del corpo da Alessandro Magno a Ceausescu, Firenze, PONTE ALLE GRAZIE, 1990 AMBITO TECNICO SCIENTIFICO ARGOMENTO: La bioedilizia: tra “vecchi” materiali e nuove opportunità. DOCUMENTI «Si chiama Pyramidenkogel ed è la torre in legno più alta al mondo. Si trova in Carinzia, Austria. […] Grazie a bioedili - zia e risparmio energetico, ha spiegato ancora Orsini, “la casa in legno "all'italiana" fa concorrenza ai tedeschi. Mentre l'export di porte e finestre va soprattutto verso Usa e Russia”. “Nostri mercati di sbocco – aggiunge Orsini – sono anche il Marocco e il Centroamerica. In Africa ci sono forti potenzialità ma il segreto è la continuità. Bisogna avere società sul luogo e personale stabile. Poi assumersi il rischio dell'instabilità socio-politica locale e i continui cambi di governi che non aiutano a costruire relazioni stabili in Paesi non proprio trasparenti. Alcuni dei nostri associati si stanno però già muovendo in quell'area con risultati rilevanti”. E in Italia? “All'inizio di dicembre – ha concluso Orsini – Federlegno e Consiglio superiore dei lavori pubblici hanno firmato un protocollo per promuovere i sistemi costruttivi in legno e snel- lire le pratiche per permessi e autorizzazioni.” http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-03/puntare-piu-bioedili zia-065048.shtml?uuid=ABvhBNn 17
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico «Oggi la situazione è cambiata profondamente. Il mondo dell’architettura e dell’industria delle costruzioni sta vivendo una trasformazione radicale anche se complessa e con qualche resistenza soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Dopo una prima fase «eroica» in cui l’architettura green era vista come una forma di sperimentazione tecnologica e di resi - stenza civile, in questo ultimo decennio la certificazione ambientale ed energetica è diventata un presupposto fonda - mentale dal punto di vista sociale, culturale ed economico, oltre ad essere considerata in alcuni casi un obbligo di legge. I criteri sono progressivamente cambiati nel tempo, muovendo dall’analisi dell’edificio e delle sue performatività ener- getiche alla considerazione complessiva del processo edilizio e della progettazione. L’attribuzione del Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), la certificazione ambientale maggiormente considerata sulla scena internazionale contemporanea, valuta tutti i passaggi e il loro impatto, analizzando il metodo di lavoro, la scelta dei materiali (possibil - mente km0), tutte le forme di risparmio energetico, il riutilizzo delle risorse, l’organizzazione del cantiere fino ad arri - vare all’opera costruita. Si tratta di un processo costoso per le imprese e i committenti, ma insieme l’attribuzione del Leed Gold o Platinum, è diventato uno degli obbiettivi di molte delle nuove, grandi architetture poste sul mercato glo- bale, e ad oggi più di 60.000 edifici costruiti sono stati riconosciuti con questi criteri. Ma una delle conseguenze più in - teressanti è che questa rincorsa alla certificazione ambientale non ha necessariamente generato un linguaggio green, come era stato tra gli anni Settanta e Ottanta, ma ha piuttosto attivato un modo alternativo di pensare il processo costrut - tivo e la consapevolezza dell’impatto che ha sulla nostra vita. Un esempio clamoroso è la Hearst Tower di Norman Fo- ster, il primo edificio Leed Gold a New York, un grattacielo tradizionale che ha utilizzato all’80% acciaio riciclato e ab- battuto del 30% i consumi energetici e la dispersione delle acque. Oppure, sul versante opposto, i piccoli ospedali dise- gnati in Africa per Emergency da Tamassociati, riconosciuti come eccellenze internazionali. Architetture consapevoli per l’uso di materiali e tecnologie elementari, sostenibili perché dialogano intelligentemente con il luogo e il suo clima, pensati per accogliere la vita con semplicità e qualità diffusa. Questo a dimostrazione che la sostenibilità non è un lin- guaggio o un certificato ma, soprattutto, un modo attento e generoso di operare nel mondo.» L. MOLINARI, - Corriere della Sera, 10 gennaio 2015 «Nell’ambito della crisi generalizzata del settore immobiliare, notiamo il moltiplicarsi delle occasioni di sviluppo del- l’edilizia eco-compatibile. Oggi, quindi, il “verde” non è più solo un elemento di arredo o di contorno dello sviluppo immobiliare, ma è diventato un vero e proprio elemento strutturale di ogni progetto edilizio in chiave moderna. Insom - ma, se nelle pubblicità di qualche anno fa si leggeva “case immerse nel verde, dotate di impianti a energia rinnovabile” come una connotazione privilegiata, ora la “casa verde” dovrebbe diventare di ordinaria amministrazione. L’efficienza energetica degli edifici è ormai un obbligo dettato non solo dalle norme, ma anche dalla necessità di ridurre i costi di gestione del costruito. Ma non solo, le prescrizioni emanate da numerosi comuni e da diverse regioni tendono ad incen - tivare l’edilizia sostenibile con incentivi economici e cubature. […] Diverse sono le qualifiche da valutare per poter at - tribuire ad un edificio l’attestazione di “messa a norma”: si va dagli impianti di approvvigionamento di energia, alle tec- niche di risparmio energetico per la climatizzazione e contro la dispersione del calore, le tecniche per il risparmio delle risorse idriche, in taluni casi anche il rispetto delle misure di contenimento dell’impatto acustico. » E. PELLICCIOTTI, CT– Consulente Tecnico, 2/10/2009 http://www.inge gneri.cc/bioedilizia-piace-fa-bene-ed-e-fonte-di-sviluppo.html TIPOLOGIA C: TEMA DI ORDINE STORICO Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente: «Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero delle relative ideologie, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici». In una Repubblica democratica abbiamo il dovere di condannare gli atteggiamenti di apologia del Fascismo, così come manifestazioni di razzismo, perché chiaramente contrarie allo spirito della 18
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico Costituzione italiana. Esponete il vostro parere, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca accaduti nel nostro paese. TIPOLOGIA D: TEMA DI ORDINE GENERALE “ Nel futuro ognuno sarà famoso nel mondo per 15 minuti”. Prendendo spunto da questa previsione di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla !fama” ( effimera o meno”) nella società odierna e rifletta sul comcetto di “fama” proposta dall’industria televisiva ( Reality, Talent show) o diffusi dai social media (Twitter, Facebook, Istagram ecc.) . 19
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico LICEO ARTISTICO “BERNARDINO DI BETTO” SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA DELL’ ESAME DI STATO A.S. 2017/2018 Sez. Arti Figurative Bidimensionali Classi VA, VB, VE Tema di Discipline Pittoriche Un’ importante galleria d’arte, in occasione del centesimo anniversario della morte di Gustav Klimt, intende dedicare al maestro una esposizione di opere pittoriche realizzate da studenti dei licei artistici. Il candidato delinei un proprio progetto ispirato all’opera di Klimt che dia prova della sua capacità in- terpretativa ed espressiva e delle sue competenze tecnico-artistiche. Sulla base delle metodologie progettuali e laboratoriali proprie dell’indirizzo di studi frequentato e in coerenza con il suo percorso artistico, il candidato scelga il linguaggio espressivo a lui più congeniale e progetti un’opera grafico-pittorica illustrandone il percorso ideativo. In fase progettuale il candidato definirà liberamente le dimensioni e il formato dell’opera proposta. Si richiedono i seguenti elaborati: - Schizzi preliminari e bozzetti con annotazioni; - Progetto esecutivo con misura dell’opera ed eventuali tavole di ambientazione; - Opera originale 1:1 o particolare dell’opera in scala eseguito con tecnica libera; - Relazione illustrativa con specifiche tecniche e descrizione delle peculiarità dell’opera. Gustav Klimt nacque il 14 luglio 1862 a Baumgarten, allora sobborgo di Vienna, secondo di sette fratelli: il padre Ernst Klimt (1834-1892), nativo della Boemia, era un orafo, mentre la madre, Anna Finster (1836-1915), era una donna colta e versata nella musica lirica. Nel 1876 il quattordicenne Gustav venne ammesso a frequentare la scuola d'arte e mestieri dell'Austria dove studiò arte applicata fino al 1883 imparando a padroneggiare diverse tecniche artistiche, dal mosaico alla ceramica, nel rispetto dei canoni accademici e della storia dell'arte del passato. Tre anni dopo, al giovane Gustav venne commissionata la decorazione del cortile del Kunsthistorisches Museum, su progetto di Laufberger. Da questo momento in poi, gli incarichi iniziarono a moltiplicarsi e le commissioni dei primi ritratti gli garantiranno discreto successo e tranquillità economica. Nel 1892, a pochi mesi dalla morte del padre, anche il fratello Ernst morì improvvisamente: a questi lutti, che lasciarono un segno profondo anche nella sua produzione artistica, seguirono ben sei anni d'inattività. Nello stesso periodo avvenne l'incontro con Emilie Flöge che, pur essendo a conoscenza delle relazioni che il pittore intratteneva con altre donne, gli sarà compagna fino alla morte. 20
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico Sempre più entrò in contrasto con i rigidi canoni accademici, nel 1897 Klimt fondò insieme ad altri diciannove artisti la Wiener Sezession (secessione viennese), attuando anche il progetto di un periodico-manifesto del gruppo, Ver Sacrum (Primavera sacra). Gli artisti della Secessione aspiravano, oltre a portare l'arte al di fuori dei confini della tradizione accademica, anche a una rinascita delle arti e dei mestieri: non vi era uno stile prediletto, sicché sotto l'egida di questo gruppo si riunirono i simbolisti, i naturalisti e i modernisti. Nel 1894 l'università di Vienna commissionò all'artista la decorazione del soffitto dell'aula magna sul tema illuminista del trionfo della Luce sulle Tenebre, da sviluppare su tre facoltà: Filosofia, Medicina e Giurisprudenza; quando i pannelli furono presentati, vennero rifiutati e aspramente criticati dai committenti, che avevano immaginato una sobria rappresentazione del progresso della cultura, ma che si ritrovarono un turbinio di corpi sensuali. Noncurante delle critiche, in quel giro d'anni Klimt realizzò anche il Fregio di Beethoven, concepito per la quattordicesima mostra secessionista viennese, allestita dall'aprile al giugno 1902 nei locali del Palazzo della Secessione: questo trionfo di immagini visionarie, enigmatiche, dionisiache che sottintende le angosce e le aspirazioni dell'uomo moderno è una delle migliori testimonianze del genio provocatore di Klimt. Nel 1903 Klimt si recò due volte a Ravenna, dove conobbe lo sfarzo dei mosaici bizantini: l'oro musivo, eco dei lavori del padre e del fratello in oreficeria, gli suggerì un nuovo modo di trasfigurare la realtà e modulare le parti piatte e plastiche con passaggi tonali, dall'opaco al brillante. Fu dal connubio tra la ricchezza dei mosaici ravennati e i neonati Wiener Werkstatte (Laboratori Viennesi) ai quali l'artista si avvicinò tornato in patria che nacquero alcuni dei capolavori klimtiani più celebri: Giuditta I(1901), il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I (1907) e Il bacio (1907-08) sono tutte opere dove Klimt si presenta convertito all'oro di Bisanzio. È il dominio dell'oro che contraddistingue le tele del cosiddetto «periodo aureo» o «dorato» di Klimt, che è ormai prossimo ai quarant'anni. Altre peculiarità delle opere del periodo aureo sono la spiccata bidimensionalità del loro stile, che si arricchisce dando maggiore risalto al linearismo e alle campiture, l'impiego di pregnanti simbolismi e la prevalenza di figure femminili, che il pennello di Klimt ricolma di un armonioso erotismo. Al periodo aureo appartengono numerose opere dell'artista viennese: di queste, oltre quelle già citate, degne di nota sono Le Tre Età della Donna (1905), la Danae (1907-1908) e L'Albero della Vita(1905-1909), a sua volta facente parte del più ampio progetto decorativo di palazzo Stoclet. Il periodo aureo si chiuse nel 1909 con l'esecuzione di Giuditta II, seconda raffigurazione dell'eroina ebrea che liberò la propria città dalla dominazione assira: l'opera, caratterizzata da cromie più scure e forti, darà infatti avvio al cosiddetto «periodo maturo» dell'artista.Dopo la stesura di Giuditta II, nel 1909, Klimt ebbe un periodo di crisi esistenziale e artistica. Il mito della Belle Époque era ormai giunto al tramonto, così come i fasti dell'Impero austro-ungarico, che collasserà definitivamente con lo scoppio della prima guerra mondiale. Analogamente, Klimt iniziò a mettere in discussione la legittimità della propria arte, soprattutto quando venne a contatto con la produzione di artisti come Van Gogh, Matisse, Toulouse-Lautrec: dal punto di vista stilistico, il «periodo maturo» è caratterizzato dalla fusione di queste influenze e dall'abbandono del fulgore dell'oro e delle eleganti linee art nouveau. Determinante per questa contaminazione fu anche l'incontro con la pittura espressionista, che in ambito viennese trovò due grandi interpreti: Egon Schiele e Oskar Kokoschka, già suoi allievi. Notevole fu anche il decisivo influsso esercitato dall'Impressionismo, che emerge nei diversi paesaggi che Klimt dipinse in questo periodo, che ricordano molto da vicino la maniera di Claude Monet. Scopo di Klimt in questo periodo, infatti, era quello di ricercare una modalità espressiva meno sofisticata e più spontanea: egli rispose a quest'esigenza adottando una tavolozza più colorata, con cromatismi più accesi, e minimizzando (come già accennato) l'uso dell'oro e delle linee. Nonostante i 21
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico profondi mutamenti di questi anni, l'artista viennese fu espositore alla Biennale di Venezia nel 1910, vincendo pure nel 1911 il primo premio dell'Esposizione Internazionale di Arte di Roma con Le Tre Età della Donna. L'attività di Klimt si interruppe l'11 gennaio 1918 quando venne colpito da un ictus che lo condusse alla morte il 6 febbraio dello stesso anno. 22
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Candidato …………………………………………………………………………….. Data 15/03/2018 Classe V ............ DISCIPLINE COINVOLTE: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… TIPOLOGIA DELLA PROVA: MISTA 4 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA (Tip C) 2 QUESITI A DOMANDE APERTE CON NUMERO DI RIGHE INDICATO (tip. B) DURATA DELLA PROVA: 120 minuti GRIGLIA DI CORREZIONE Punteggio per risposte chiuse p. 1 Punteggio per risposte aperte p. 2 DISCIPLINA Punteggio parziale P…..….. / 8 P…..….. / 8 P…..….. / 8 P…..….. / 8 Totale____________/ 32 ( trentaduesimi) TABELLA DI COMPARAZIONE TRA IL PUNTEGGIO OTTENUTO E LA VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI SOMMA PUNTEGGIO VALUTAZIONE DOMANDE VALUTAZIONE ………………/15 0-2 1 3-4 2 5-6 3 7-8 4 DOCENTI: ......................... 9-10 5 ......................... 11-12 6 ......................... 13-14 7 ......................... 15-16 8 ………………………. 17.18 9 19 10 ………………………. 20-22 11 23-25 12 26-28 13 29-30 14 31-32 15 PRESIDENTE: ......................... 23
Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto” Liceo Artistico Liceo Artistico Bernardino di Betto VERIFICA DISCIPLINA: Storia dell’Arte ALUNNO/A……………………………………………………………. ALUNNO/A……………………………………………………………. N. QUESITO A RISPOSTA MULTIPLA PUNTI 1 Nell’opera di Kokoschka: “La sposa del vento” Nulla/errata Il personaggio maschile rappresenta lo stesso pittore. …… I colori sono stesi per successive velature. E' evidente il moto centrifugo delle forme. Esatta L'opera tratta la fine del suo tormentato rapporto con Gala. ………. 2 Ne “La stanza rossa” di Matisse Nulla/errata Una domestica è resa in maniera totalmente tridimensionale. …… La stanza è rappresentata con fondo blu e decorazioni in rosso. L’opera presenta un lieve accenno di prospettiva in alcuni oggetti della stanza. Esatta La finestra mostra alberi che ripetono la linea decorativa delle pareti della stanza. ………. 3 I promotori del gruppo “Die Brucke”: Nulla/errata Esprimono con l’arte la gioia di vivere dell’uomo nella società moderna. …… Prendono in analisi la pittura barocca e rococò tedesca. Tra le fonti degli Espressionisti tedeschi si annovera anche l’arte di Van Gogh. Esatta Fondamentale nei quadri espressionisti è il forte decorativismo. ………. 4 La pittura di Schiele : Nulla/errata E’ essenzialmente realistica, nonostante la deformazione della figura. …… Predilige i generi del ritratto e dell’autoritratto. Segue puntualmente il decorativismo planimetrico del Maestro Klimt. Esatta Si afferma a Monaco, crocevia tra Europa orientale e occidentale. ………. QUESITO A RISPOSTA APERTA max righe 10 PUNTI 5 Si illustrino le principali differenze tra pittura Art Nouveau e pittura Espressionista. Comprensione …………/1 ….......................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................. Produzione ............................................................................................................................................................ …………/0,5 …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ............................................................................................................................................................. rielaborazione ………./0,5 ............................................................................................................................................................. 24
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