LEONARDO ZOCCANTE "COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO -ADHD" - Fimp

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LEONARDO ZOCCANTE "COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO -ADHD" - Fimp
LEONARDO ZOCCANTE

“COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO
     SPETTRO AUTISTICO -ADHD”
LEONARDO ZOCCANTE "COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO -ADHD" - Fimp
Disturbo neurobiologico che si
 manifesta come alterazione
   delle risposte agli stimoli
           ambientali
LEONARDO ZOCCANTE "COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO -ADHD" - Fimp
ATTENTION DEFICIT/
HYPERACTIVITY DISORDER
       “ADHD”

 DISTURBO DA DEFICIT
ATTENTIVO CON O SENZA
     IPERATTIVITA’
        “DDAI”
LEONARDO ZOCCANTE "COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO -ADHD" - Fimp
ADHD

       Definizione
          Entità sindromica caratterizzata da:

                      Inattenzione
                       Impulsività
                   Iperattività motoria
LEONARDO ZOCCANTE "COSA C'È DI NUOVO SU: DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO -ADHD" - Fimp
ADHD

       Corredo sintomatologico
                                   INATTENZIONE

        Incapacità a fare attenzione ai dettagli. Errori di distrazione nelle
        attività scolastiche, lavorative, altre
        Difficoltà a mantenere l’attenzione su compiti – giochi
        Non sembra ascoltare nel colloquio diretto
        Non segue le istruzioni, non termina i compiti scolastici-lavorativi

        ( DD: comportamento oppositivo, non comprensione del
        compito)
ADHD

       Corredo sintomatologico
                                    INATTENZIONE

        Difficoltà nell’organizzare le attività
        Evitamento e riluttanza per le attività che richiedono sforzo mentale
        Dimenticanza degli strumenti necessari al compito
        Facile distraibilità da eventi esterni
        Dimenticanza dei compiti quotidiani
ADHD

       Corredo sintomatologico
                                     IPERATTIVITA’

        Agita spesso mani-piedi, si “contorce” da seduto
        Si alza spesso dalla sedia
        Corre e si arrampica inadeguatamente
        Difficoltà nelle attività ludiche “quiete”
        Sempre “sul punto di andarsene” o “driven by a motor”
        Parla eccessivamente
ADHD

       Corredo sintomatologico
                                    IMPULSIVITA’

        Risponde prima del termine della domanda
        Aspetta difficilmente il proprio turno
        Interviene ed “invade” le attività ( giochi- conversazioni) altrui
A quale età è possibile
 porre la diagnosi di
       ADHD?
ADHD

       Diagnosi I
       A partire dall’età di 7 anni
       In presenza da almeno 6 mesi ed in
       misura rilevante di 6 o più sintomi di
       Inattenzione e/o Iperattività-Impulsività
       Esorditi prima dei 7 anni
ADHD

       Diagnosi II
       Presenza dei sintomi in due o più
       condizioni diverse (casa – scuola –
       lavoro)
       Compromissione clinicamente
       rilevabile delle “relazioni sociali” –
       performance scolastiche-lavorative
Quale è il quadro
tipico dell’ADHD?
Developmental
ADHD
                     Coordination Disorder
                            DCD
       Hyperkinetic Disorder                    Attention Deficit Disorder
               HKD                                        ADD

         Attention Deficit                Motor Perception
       Hyperactivity Disorder               Dysfunction
              ADHD                              MPD

                   Deficit in Attention Motor
                   Control and Perception
                              DAMP
GRUPPO SCREENING DISTURBI DEL
NEUROSVILUPPO NEI BILANCI DI SALUTE PEDIATRICI

    VALUTAZIONE QUALITATIVA
                                    VALUTAZIONE DIMENSIONALE

          NPI                  PEDIATRI
          LEONARDO ZOCCANTE    MATTIA DORIA
                                                     GRUPPO BILANCI DI SALUTE
          ROBERTO TOMBOLATO    MICHELE GANGEMI
                                                     NEUROPEDIATRICO
          ELENA FINOTTI        FRANCO RAIMO
          CHIARA CATTELAN      BRUNO RUFFATO
          ANNAMARIA TRAVERSO
DIAGNOSI DIFFERENZIALI

                Gilles
                 de la
               Tourette
 Psicosi                            Disabilità
 Precoci                            Cognitiva

               ADHD
   Disturbi                             DOP
attaccamento

                    DGS
DIAGNOSI DIFFERENZIALI

              Disturbo
              Bipolare

                                    Disabilità
Ansia                               Cognitiva

               ADHD
Abuso di                            Depressione
sostenze

                    DGS
SINTOMATOLOGIA POSITIVA
      SINTOMATOLOGIA NEGATIVA

                                                                MANIA

 SINDROME DA          DISTURBO
                                                  DISTURBO
 AFFATICAMENTO        DELL’UMORE /
                                                  OPPOSITIVO            SINDROME DI
 CRONICO              DEPRESSIONE
                                                  PROVOCATORIO          GILLES DE LA
                                                                          TOURETTE
                                     ADHD
         GOFFAGGINE                                            DISTURBO
                                                               OSSESSIVO
                                                               COMPULSIVO

                  LENTEZZA                                TICS
                  COGNITIVA                 DISTURBO      MANIERISMI
                                            DEL
FENOMENI DI                                 MOVIMENTO
CONVERSIONE                                 RIPETITIVO
Complessità dei quadri clinici…

                         ADHD

                           ANSIA
Sindrome Gilles                    Forme lievi di Disturbi
  de la Tourette                   dello Spettro Autistico
Interazioni…

               Ambiente

         Fenotipo - Genotipo
ADHD

        Epidemiologia

         3-6% popolazione scolare
          Maschi / Femmine 4/1

       Valutazione incidenza variabile
                  secondo
                Definizione
         Overlapping - Comorbidità
ADHD

       Eziologia
       Disturbo neurobiologico su base multifattoriale:
       Fattori genetici
       Disordini neurotrasmettitoriali
       Esordio precoce
       Associazione con altri Disturbi Evolutivi
       Persistenza disturbo nel tempo
       Miglioramento con trattamento farmacologico
Fattori   genetici(alterazioni a carico del sistema di
neurotrasmissione della dopamina quali recettori D4 e
trasportatori della dopamina DAT1 (D’Errico R., Aiello E.,
2004)

Fattori morfologici cerebrali (Studi di “brain   imaging” evidenziano
riduzione del volume cerebrale totale e di alcune aree
specifiche quali nucleo caudato, corteccia prefrontale, corpo
calloso e verme cerebellare)

Fattori non genetici (nascita prematura, l’uso di alcool e
tabacco da parte della madre, l’esposizione a elevate
quantità di piombo nella prima infanzia e lesioni cerebrali,
soprattutto quelle che coinvolgono la corteccia pre-frontale)
Neurobiologia
Profilo Neurofisiologico
 Teoria della disfunzione dopaminergica: disordine dei circuiti dopaminergici
 polisinaptici tra l’area prefrontale e i centri striati. Disfunzione
 noradrenergica>>>>>>sbilancio del sistema dopaminergico (iperattività >vie nigro-
 striatali e/o ipoattivazione delle vie mesolimbiche e /o mesocorticali).
                               (F. di Michele and coll. Int J Psyc 2005)

Dopamina: neurotrasmettitore implicato nei meccanismi di rinforzo cerebrale
 (meccanismi di apprendimento).
strutture cerebrali implicate nei meccanismi di rinforzo sono innervate da circuiti
 dopaminergici
Queste strutture sembrerebbero alterate nei pz. affetti da ADHD sia dal punto di
 vista funzionale (disfunzione dopaminergica) che anatomico (riduzione volumi
 aree cerebrali specifiche)
Sintomi ADHD: disattenzione, iperattività, impulsività
Metilfenidato: farmaco usato nell’ADHD è un agonista indiretto della dopamina
Profilo Neuropsicologico
 Nei soggetti con ADHD la carenza di autoregolazione e di autocontrollo non è
dovuta alla mancanza di abilità cognitive, alla scarsa intelligenza o a ridotte abilità
motorie, ma all’incapacità di gestire in maniera efficace le informazioni
possedute.
Questa carenza causa un deficit nelle funzioni esecutive (Pennington et al 2005)
Deficit delle funzioni esecutive
                    Memoria di lavoro

Capacità di trattenere l’informazione relativa ad un
compito mentre lo si svolge, anche se non si è più in
presenza di esso.

Un funzionamento inadeguato di questa funzione
riduce il senso del tempo, la capacità di tenere a
mente gli eventi, la capacità di retrospezione e di
previsione.
Deficit funzioni esecutive

INTERIORIZZAZIONE DEL DISCORSO
AUTODIRETTO
 INSIEME DI ISTRUZIONI CHE IL SOGGETTO SI DÀ
IN SILENZIO, ATTRAVERSO IL PENSIERO.

QUESTA INTERIORIZZAZIONE AVVIENE IN RITARDO
NEI SOGGETTI CON ADHD, CAUSANDO CARENZE
NEL COMPORTAMENTO REGOLATO E DIFFICOLTÀ
NELL’AUTOREGOLAZIONE E NEL PORSI DOMANDE.
Deficit delle funzioni esecutive
LA RICOSTRUZIONE

CAPACITÀ DI SCOMPORRE I COMPORTAMENTI
NELLE LORO COMPONENTI, COSÌ DA SOSTITUIRLE
E RICOMBINARLE PER RENDERLE PIÙ FUNZIONALI
AL RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO.

QUANDO QUESTA FUNZIONE NON È ADEGUATA, IL
SOGGETTO NON È IN GRADO DI ANALIZZARE I
COMPORTAMENTI PER ELABORARNE DI NUOVI ED
EVIDENZIA MOLTE DIFFICOLTÀ NELLA SOLUZIONE
DEI PROBLEMI, PERCHÉ MANCA DI FLESSIBILITÀ E
DI PIANIFICAZIONE (BARKLEY R.A., 1997).
Deficit delle funzioni esecutive
AUTOREGOLAZIONE DELL’UMORE,
DELLA MOTIVAZIONE E
DELL’ATTENZIONE

QUESTA FUNZIONE ESECUTIVA PERMETTE DI
RAGGIUNGERE GLI SCOPI MODIFICANDO E
RIMANDANDO LE REAZIONI IMMEDIATE.
QUANDO ESSA NON FUNZIONA IN MODO
CORRETTO, IL SOGGETTO ESIBISCE TUTTE LE
SUE EMOZIONI SENZA CENSURE E RIDUCE LE
SUE   CAPACITÀ   DI   CONTROLLO   SULLA
MOTIVAZIONE E SUGLI IMPULSI.
ADHD      Corredo sintomatologico
                     La sua capacità di            Il processo di
                    concentrazione e di           pianificazione e
                   attenzione sostenuta        soluzione di problemi
                         nel tempo
                                                        Il suo livello di autostima
        Il livello di motivazione,                        (sono bravissimo – non so
       la fiducia nell’impegno e Il bambino                      fare niente)
                nello sforzo       non riesce a          Il suo comportamento
          La capacità di         regolare:              con gli altri rispettando le
       rispondere in modo                               più comuni regole sociali
          positivo a certe
             emozioni      La sua capacità di            Il suo comportamento
         (rabbia,frustrazione)
                                  concentrazione e di       motorio (in particolar
                                 attenzione sostenuta     modo nei casi in cui vi sia
                                      nel tempo              anche iperattività)
ADHD

       Prognosi

       Persistenza del disturbo a lungo termine
       Scarsa autostima
       Precoce abbandono scolastico
       Perdita del lavoro
       Basso status socio-economico
       Disturbo dell’umore
       Disturbo personalità antisociale
       Abuso di sostanze
Cosa deve fare il
pediatra che
sospetti un caso di
ADHD?
ADHD
       Griglia/algoritmo per la diagnosi e la
       valutazione
       Bambino di 6-12 anni che giunge all’attenzione del pediatra o del
       neuropsichiatra infantile su segnalazione dei genitori o degli insegnanti (o
       nel corso di una visita si caratterizza il suo comportamento) perché:
       - non sta seduto / è “iperattivo”
       - non presta attenzione / mostra poca concentrazione / non sembra
         ascoltare / sembra sognare
       - agisce senza riflettere-pensare / è “impulsivo”
       - presenta problemi comportamentali
       - ha una scarsa resa scolastica

        Prima valutazione clinica:
        -raccolta dell’anamnesi personale e famigliare
        -valutazione neurologica
        -valutazione del comportamento in famiglia e a scuola
ADHD
            Si riscontrano i sintomi del             Il quadro non soddisfa i
            DSM-V in entrambi i                      criteri del DSM-V
            contesti (famigliare e
            scolastico) da oltre 6 mesi
                                                    Definizione della condizione
                                                    ADHD:
                                                    - rivalutazione del paziente e
       Valutazione della comorbidità:
                                                      delle “preoccupazioni” dei
       -disturbi del linguaggio-apprendimento
                                                      genitori e degli insegnanti
       -Disturbi opposizionali
                                                    - Indicazioni terapeutiche
       -Disturbi della condotta
       -Ansia
       -Depressione
       -Altre condizioni                                  Controllo follow-up

       Diagnosi di ADHD (“pura”)       Diagnosi di ADHD
       Senza comorbidità               (“complessa”) con comorbidità
ADHD

       Overlapping – comorbidità
       Diagnosi differenziale
       Disturbi di apprendimento
       Disturbo oppositivo-provocatorio
       Disturbi dell’umore
       Tics
       Disturbo di tipo reattivo
       Disturbo d’ansia generalizzata
       Disturbo del linguaggio
       Disturbo pervasivo dello sviluppo
STABILOMETRIA
Condizioni del test stabilometrico:
C1 = superficie stabile + occhi aperti
C2 = superficie stabile + occhi chiusi
C3 = superficie stabile + casco
C4 = superficie compliante + occhi aperti
C5 = superficie compliante + occhi chiusi
VALUTAZIONE STABILOMETRICA
AREA PER DIAGNOSI E CONDIZIONE   VEL. ANT-POST PER DIAGNOSI E CONDIZIONE
VALUTAZIONE STABILOMETRICA
- Il gruppo con Disturbo dello spettro autistico (ASD) performa significativamente peggio del
gruppo controllo in tutte le condizione tranne in C4 (superficie compliante + occhi aperti)
- il gruppo ADHD non performa in modo significativamente diverso dal gruppo controllo in
nessuna condizione
- il gruppo ASD performa significativamente peggio del gruppo ADHD nelle condizioni C5 e C6
- il gruppo ADHD ha valori di velocità antero-posteriore significativamente inferiori del gruppo
ASD in tutte le prove

Il gruppo ADHD sembrerebbe quindi mostrare un miglior controllo posturale rispetto al gruppo
ASD e inoltre non sembra essere differente dal gruppo controllo.
ABC
PUNTEGGIO                                            67,7
TOTALE                                        60,4
Il gruppo ADHD performa meglio dei     47,2
gruppi Tourette (TS) e autismo (ASD)

Il gruppo ASD performa
significativamente peggio sia del
gruppo TS che del gruppo ADHD
ABC
PUNTEGGIO
DESTREZZA
MANUALE
Il gruppo ADHD performa meglio dei                   23,2
gruppi Tourette (TS) e autismo (ASD)
                                              18,3
                                       14,2
Il gruppo ASD performa
significativamente peggio sia del
gruppo TS che del gruppo ADHD
ABC
PUNTEGGIO
MIRA e AFFERRA                                       17,5
Il gruppo ADHD performa meglio dei            18,4
gruppi Tourette e autismo (ASD)
                                       13,2
Il gruppo ADHD e TS performano nello
stesso modo

Il gruppo ASD performa
significativamente peggio sia del
gruppo TS che del gruppo ADHD
ABC
PUNTEGGIO
EQUILIBRIO                                    23,8   27
Il gruppo ADHD performa meglio dei     19,7
gruppi Tourette (TS) e autismo (ASD)

Il gruppo ASD performa
significativamente peggio sia del
gruppo TS che del gruppo ADHD
ADHD: evoluzione
                                                                                                 Deficit del
             Gioco                    Variazioni              Giustificazioni                     senso di
           iperattivo                 dell’umore                continue                       responsabilità

…2 anni…                  …10 anni…                   …14 anni…                        …18 anni…

                    Necessità di             Frammentazione                     Evasione del
                     catalizzare             del compito                          compito
                    l’attenzione
Evoluzione dell’ADHD
Scuola materna
Evidente iperattività, mancato senso del pericolo; il
bambino appare “immaturo”
Inizio Scuola elementare
Più evidente diff. di attenzione e di rispetto di regole
Fine Scuola elementare
Si attenua l’iperattività, ma permane il deficit di attenz.;
segnalata variabilità nelle prestazioni scolastiche
Scuole medie
Alcune strategie di compensazione, ma diff. di studio e di
concentrazione; diff. di modulazione comportamentale
Eta’ adolescenziale e adulta
Permangono diff. di attenzione e organizzazione,
impulsività e difficoltà nelle relazioni sociali e affettive
stabili; sensazione di “irrequietezza interna”
100%

80%

60%

40%

20%
                                                            Impulsività

 0%                                                         Disattenzione
       1a Infanzia   2a infanzia Adolescenza   Età adulta
                                                            Iperattività
L’ADHD non è un disturbo
circoscritto all’età pediatrica
Epidemiologia in età adulta
Persistenza in età adulta nel 30% dei soggetti (Polanczyk and Rhode,
2007)

30%-50% di bambini con ADHD continua ad avere sintomi del
disturbo (Kordon and Kahl, 2004)
Fenotipo età adulta
1.  iperattività motoria persistente dall’infanzia;
2. deficit attentivo persistente;
3. labilità affettiva;
4. incapacità a terminare compiti;
5. temperamento eccitabile ed esplosivo;
6. relazioni interpersonali scadenti/incapacità              a
   mantenere relazioni nel tempo;
7. impulsività;
8. insofferenza allo stress.

                                      Wender Utah Criteria
Diagnosi in età adulta
La diagnosi è clinica
Non esistono indagini strumentali e di laboratorio che funzionino come markers specifici
Possono essere utilizzate scale di autosomministrazione
Diagnosi differenziale
Disturbi psichiatrici:
Depressione maggiore
Disturbo Bipolare
Ansia Generalizzata
Abuso di sostanze
Disturbi della personalità (soprattutto borderline e antisociale)
Disturbi medici:
• Disturbi endocrini e del metabolismo (distiroidismo)
• Disturbi neurologici ( incluse lesioni traumatiche cerebrali )
• Disturbi del sonno (apnee struttive del sonno)
• Effetto collaterali da trattamento farmacologico
Diagnosi differenziale psichiatrica
    DISTURBO              SINTOMI COMUNI CON                     SINTOMI SPECIFICI
  PSICHIATRICO                   ADHD
Depressione Maggiore   Difficoltà di concentrazione,          Disforia o anedonia, disturbo
                       attenzione, memoria, difficoltà a      del sonno e dell’appetito.
                       completare i compiti                   Andamento ciclico
Disturbo Bipolare      Iperattività, difficoltà a mantenere   Disforia o euforia.
                       l’attenzione e la concentrazione.      Insonnia.
                       Sbalzi d’umore.
Ansia Generalizzata    Agitazione ed irrequietezza.           Apprensione e
                       Difficoltà di concentrazione           preoccupazione esagerata.
                                                              Sintomi d’ansia somatici
Abuso di sostanze      Difficoltà di attenzione,              Tolleranza e dipendenza
                       concentrazione e memoria.              fisiologica e psicologica
                       Sbalzi d’umore
Disturbi della         Impulsività.                           Storia di arresti (personalità
personalità,           Labilità affettiva                     antisociale).
particolarmente                                               Comportamento suicidario o
borderline e                                                  ripetuti episodi autolesivi
antisociale                                                   (personalità borderline)
Comorbidità in età adulta
Distimia
Disturbo bipolare
Agorafobia
Disturbo d’Ansia Generalizzata
Abuso di Alcool/Droghe
Disturbo della Condotta Sociale
Disturbi delle Abitudini e degli Impulsi
Relazione neurobiologica tra
ADHD e Abuso di Sostanze ?
Coinvolgimento di geni
Gene del recettore D2 della dopamina
Gene della dopamina ß-idrossilasi
Gene del trasportatore della dopamina
…
Anormalità cerebrali strutturali:
Diminuzione volumetrica di corteccia frontale, cervelletto e strutture
subcorticali
Prognosi
Persistenza del disturbo a lungo termine
Scarsa autostima
Precoce abbandono scolastico
Instabilità lavorativa e/o perdita del lavoro
Basso status socio-economico
Disturbo dell’umore
Disturbo personalità antisociale
Abuso di sostanze
Disturbi del Comportamento Sessuale
Qual’è il trattamento?
Trattamento
               Intervento sul bambino
Trattamento individuale mirato a:
Migliorare i tempi di attenzione
Favorire il controllo motorio
Incrementare le abilità di gestione delle emozioni
Abituare al rispetto di regole
Abilitare a corrette interazioni interpersonali
Insegnare abilità di tipo strategico
Recuperare la motivazione incrementando anche
l’autostima
Trattamento
         Counseling o training dei genitori

che permetta alla famiglia di comprendere meglio il
     comportamento del bambino alla luce delle
 informazioni sul disturbo, e che abiliti competenze
   educative in grado di gestire il comportamento,
  l’emotività e le strategie di pensiero del bambino
Trattamento
          Intervento in ambito scolastico

       Mirato alla gestione delle contingenze
 comportamentali ed in particolare al “rinforzo” di
risultati positivi sul piano dell’apprendimento e del
                    comportamento
Trattamento Farmacologico
Metilfenidato
Atomoxetina
Guanfacina

Risperidone
Aripiprazolo
Quetiapina
Studio longitudinale di Vogel, Aprile 2016
Follow-up di 15 mesi di 5103 ragazzi svedesi con ADHD ha mostrato come
rispetto al gruppo di controllo ci fosse un rischio maggiore di abuso continuato
nel tempo di alcol, tabacco e marijuana e un più frequente inizio
nell’assunzione di amfetamine, allucinogeni e sedativi.
Impatto dell’ADHD sul disturbo da abuso è indipendente dalla presenza o
meno di Disturbo della Condotta.
Altri studi recenti significativi
Notron DP, Marzo 2016: la prevalenza di ADHD nelle persone che fanno uso
continuativo di marijuana è compresa fra il 34 e il 46%.
Groenman, Agosto 2013: follow-up di 4 anni di 1017 adolescenti con ADHD ha
mostrato un incremento nell’ abuso di alcol, nicotina e sostanze psicotrope, in
associazione o meno a Disturbi della Condotta.
Implicazioni terapeutiche
Nei pz con ADHD e Disturbo da Abuso, la terapia con Metilfenidato riduce il
rischio di abuso se iniziata in infanzia, mentre lo aumenta se iniziata in tarda
adolescenza o età adulta. (Kollins SH, Maggio 2008)
In particolare sono più vantaggiose l’atomoxetina e il bupropione, rispetto al
metilfenidato. (Wilens TE, 2004; Schubiner 2000)
ADHD e Gioco d’Azzardo
Waluk OR (Università di Melbourne),2015: su 214 adulti con dipendenza da
gioco d’azzardo, il 24,9% ha ADHD in comorbidità
ADHD correlata alla severità della dipendenza, oltre che a un’aumentata
impulsività e tratti di personalità di tipo B (antisociale, borderline, istrionico,
narcisistico).
ADHD e Gioco d’Azzardo
Fatseas M (Università di Bordeaux),2016: il 20,7% di 599 giocatori d’azzardo
seriali hanno ADHD e una gravità maggiore della dipendenza
Importanza della terapia dell’ADHD per prevenire la dipendenza al gioco
d’azzardo.
CONCLUSIONE
Le persone che soffrono di ADHD cercano la ricompensa immediata
piuttosto che crescere nella gratificazione dilazionata, non sono abili
nella soluzione dei problemi, lottano per motivare se stessi e hanno
bisogno di motivazione esterna. L’ADHD crea una sorta di “Cecità
Temporale” ovvero “Sindrome di Trascuratezza Temporale” (Miopia
verso il Futuro)”. Tutto ciò comporta vivere solo il presente. L’ADHD
è un disturbo di esecuzione, non di abilità; del fare ciò che sai, non
del sapere ciò che fai; del quando e del dove, non del come e del
cosa. (Barkley R.A., 2004)
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