Le politiche per la famiglia in Lombardia - ASVAPP - Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l'Analisi delle Politiche Pubbliche
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ASVAPP – Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche Valentina Battiloro Le politiche per la Gianluca Strada famiglia in Lombardia Francesco Tarantino Gaia Testore
Le politiche per la famiglia • Coprono un vasto gruppo di azioni per il benessere della famiglia nelle sue diverse dimensioni (casa, lavoro, scuola, salute, etc.), rivolgendosi direttamente alla famiglia in senso stretto (politiche esplicite) o ai suoi componenti individuali (politiche implicite). • In un ambito così eterogeneo è stato operato un tentativo di sistematizzazione rivolto a: (i) bisogni espressi dalle famiglie sul territorio (ii) gli interventi posti in essere per darvi risposta, sia ad opera di soggetti pubblici sia della filantropia istituzionale (le Fondazioni, bancarie in primis).
L’offerta di politiche per la famiglia (1) • Sul versante dell’azione pubblica in senso stretto, un recente rapporto pubblicato dalla Giunta (Polis Lombardia, 2020) contiene una rassegna delle politiche per la famiglia attive in Lombardia, promosse sia a livello nazionale che locale. • Il periodo di riferimento va dal 2018 alla prima metà del 2020, coincidente con l’insediamento dell’attuale Giunta regionale. • Fonti: (i) il portale istituzionale di Regione Lombardia; (ii) i siti istituzionali del Governo, dei Dipartimenti per le Politiche della famiglia e per le Pari opportunità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e di altri Ministeri (Lavoro e Politiche sociali, Economia e Finanze); (iii) il sito dell’Inps, principale gestore delle misure di sostegno alla previdenza sociale.
L’offerta di politiche per la famiglia (2) • Accanto alle misure di matrice pubblica, negli ultimi anni è cresciuto in maniera sostanziale il contributo offerto dalla filantropia istituzionale, intendendo con questa l’insieme di Fondazioni (bancarie e non) che: (i) dispongono di risorse finanziarie proprie che impiegano strategicamente, (ii) sono governate in modo indipendente e (iii) utilizzano risorse private per l’interesse collettivo. • Queste organizzazioni sono strutturate per scopo, con vincoli di responsabilità, pubblica utilità e rendicontazione pubblica. • Attraverso una capillare ricerca sul web sono state censite le Fondazioni bancarie (2 soggetti), le Fondazioni di Impresa e di Famiglia (52 soggetti), e le Fondazioni di Comunità (14 soggetti).
L’offerta di politiche per la famiglia (3) • Sono state mappate 138 politiche, 103 promosse da enti pubblici e 35 da privati, poi classificate per obiettivi e strumenti di intervento (cosa si vuole ottenere e come lo si vuole ottenere). • Alcune politiche intervengono su più obiettivi e utilizzano più strumenti. • Esempio: il Programma QuBì (Fondazione CARIPLO) che promuove reti territoriali e azioni specifiche di sostegno alle persone fragili, a partire dal contrasto delle povertà alimentare e educativa, con obiettivi che intersecano quelli tipici delle politiche educative e sanitarie, con strumenti di facilitazione economica, consulenza e tutoraggio, infrastrutture e ben materiali.
Esempi di politiche per la famiglia (1) • Per ciascuna politica è stata ID: DENOMINAZIONE: 104P Qubì- la ricetta contro la povertà infantile predisposta una scheda di sintesi AREA DI POLICY: SCUOLA/SALUTE/CASA/LAVORO contenente informazioni di dettaglio: STRUMENTO DI POLICY: INFORMAZIONE CONSULENZA TUTORAGGIO/ISTRUZIONE E (i) denominazione FORMAZIONE/INFRASTRUTTURE E BENI MATERIALI PUBBLICO/PRIVATO: 0 (ii) area di policy RIFERIMENTI NORMATIVI: Fondazione CARIPLO; (iii) strumento di policy TERRITORIO DI APPLICAZIONE: PERIODO APPLICAZIONE: Comune di Milano 2018-2020 (iv) riferimenti normativi TARGET: minori e famiglie; REQUISITI E LIMITAZIONI: essere residenti nel Comune di Milano; (v) territorio di applicazione FONTE FINANZIAMENTO: risorse private; RISORSE STANZIATE: 25.000.000 euro; (vi) periodo di applicazione DESCRIZIONE: il progetto conta 23 sottoprogetti attivi nell'area del Comune di Milano, con obiettivo quello di contrasto (vii) target povertà infantile e di sostegno alle famiglie in difficoltà (viii) requisiti e limitazioni economica; i progetti consistono in: laboratori e attività extrascolastiche dedicate ai ragazzi, piani di aiuti (ix) fonte di finanziamento alimentari sia in seno ad un'educazione alimentare consona, che rispetto all'allestimento di hub alimentari (x) risorse stanziate per la distribuzione alle famiglie più povere, centri di formazione e info- lavoro, campagne di crowfunding (xi) descrizione sintetica volte alle cure dentali dei bambini milanesi in difficoltà, progetti di housing sociale.
Esempi di politiche per la famiglia (2) • Il Reddito di Cittadinanza, ID: 5 DENOMINAZIONE: Reddito di Cittadinanza (RdC) AREA DI POLICY: LAVORO, REDDITO una misura nazionale che STRUMENTO DI POLICY: FACILITAZIONE ECONOMICA, ATTIVAZIONE PUBBLICO/PRIVATO: 1 ha obiettivi di sostegno al RIFERIMENTI NORMATIVI: DL 4/2019; TERRITORIO DI APPLICAZIONE: Italia reddito e incentivazione al PERIODO APPLICAZIONE: TARGET: 2019- basso reddito e condizioni di difficoltà; lavoro, e utilizza strumenti REQUISITI E LIMITAZIONI: valore dell’ISEE inferiore a 9.360 euro; FONTE FINANZIAMENTO: - di facilitazione economica RISORSE STANZIATE: - DESCRIZIONE: sostegno economico finalizzato al reinserimento nel e di attivazione. mondo del lavoro e all’inclusione sociale; il beneficio viene erogato attraverso una carta di pagamento elettronica; è condizionato alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID), resa dai componenti del nucleo familiare, e alla successiva sottoscrizione del Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego; […] il beneficio economico è dato dalla somma di una componente a integrazione del reddito familiare (quota A) e di un contributo per l’affitto o per il mutuo (quota B); l’importo viene calcolato in base al numero di componenti del nucleo familiare e alla presenza di disabilità grave o di non autosufficienza.
Azione pubblica vs privata • L’azione pubblica tende ad essere maggiormente specializzata: - soltanto 15 politiche su 103 hanno obiettivi molteplici - soltanto 17 politiche su 103 hanno strumenti di intervento differenziati • Gli interventi privati mostrano un grado maggiore di complessità: - 20 politiche su 35 sono multi-obiettivo - 15 politiche su 35 sono multi-intervento. N. Politiche ...di cui multi-obiettivo …di cui multi-intervento Da enti pubblici 103 15 17 Da enti privati 35 20 15 Totale 138 35 32
Obiettivi e strumenti di intervento Attivazione Facilitazione Informazione, Infrastrutture Istruzione e Prestazioni Sistema Totale Economica Consulenza, e Beni Formazione Tutoraggio Materiali Casa 0 9 8 10 2 2 1 32 Devianza e gestione dei 0 1 17 6 6 1 9 40 conflitti Genitorialità 0 7 5 2 4 1 7 26 Lavoro 2 4 6 4 7 0 8 31 Mobilità 0 4 1 1 0 0 1 7 Reddito 2 12 2 2 3 1 1 23 Salute 0 17 4 12 3 4 4 44 Scuola 0 10 8 5 11 0 5 39 Tempo libero 0 2 0 1 2 0 1 6 Totale 4 66 51 43 38 9 37 248
Cosa emerge.. • Le politiche per salute, devianza e gestione dei conflitti, e scuola sono le più numerose. Le politiche per la salute trovano frequente attuazione attraverso strumenti economici e infrastrutturali. Le politiche per il contrasto alla devianza e la gestione dei conflitti sono largamente attuate con servizi di consulenza, informazione e tutoraggio. Le politiche per la scuola mostrano frequente ricorso a strumenti economici (i bonus in primis) e formativi (corsi di aggiornamento e approfondimento). Meno frequenti sono le politiche per la mobilità e per il tempo libero (cultura e sport). • Gli strumenti della facilitazione economica (contributi e bonus fiscali) risultano i più utilizzati, seguiti dai servizi informativi/consulenziali e dalla fornitura di infrastrutture e beni materiali. Meno utilizzati gli strumenti di attivazione (tipici delle politiche attive per il lavoro) e l’erogazione di prestazioni (generalmente associati alle politiche sanitarie e sociosanitarie).
Si possono applicare diversi filtri (1) • I soli interventi pubblici: ricorso preponderante agli strumenti della facilitazione economica (seguiti dagli strumenti di sistema), rivolti soprattutto a salute e scuola; anche su questo versante le numerose politiche a contrasto della devianza utilizzano largamente strumenti informativi e consulenziali. Attivazione Facilitazione Informazione, Infrastrutture Istruzione e Prestazioni Sistema Totale Economica Consulenza, e Beni Formazione Tutoraggio Materiali Casa 0 9 4 0 0 2 1 16 Devianza e gestione 0 1 14 1 2 1 7 26 dei conflitti Genitorialità 0 7 2 0 0 1 6 16 Lavoro 2 2 3 0 1 0 8 16 Mobilità 0 4 1 1 0 0 1 7 Reddito 2 9 0 0 0 0 1 12 Salute 0 16 1 3 1 3 3 27 Scuola 0 10 3 2 2 0 3 20 Tempo libero 0 2 0 1 2 0 0 5 Totale 4 60 28 8 8 7 30 145
Si possono applicare diversi filtri (2) Politiche esplicite (rivolte alla famiglia come gruppo): si osserva un quadro meno eterogeneo dove, ferma restando l’attenzione ridotta a mobilità e tempo libero e agli strumenti di attivazione ed erogazione di prestazioni, vi è una distribuzione più equa degli interventi lungo le categorie. Attivazione Facilitazione Informazione, Infrastrutture Istruzione e Prestazioni Sistema Totale Economica Consulenza, e Beni Formazione Tutoraggio Materiali Casa 0 7 4 7 2 0 1 21 Devianza e gestione 0 0 5 2 2 0 3 12 dei conflitti Genitorialità 0 7 5 2 4 1 5 24 Lavoro 2 4 5 2 4 0 6 23 Mobilità 0 0 0 0 0 0 1 1 Reddito 2 10 2 2 3 1 1 21 Salute 0 3 3 7 3 1 3 20 Scuola 0 3 5 3 6 0 2 19 Tempo libero 0 1 0 0 1 0 1 3 Totale 4 35 29 25 25 3 23 144
Si possono applicare diversi filtri (3) Covid-19: sono concentrati su obiettivi legati alla scuola (9) e al sostegno al reddito (6), con utilizzo preponderante di strumenti di facilitazione economica (15) e di fornitura di infrastrutture e beni materiali (9). Attivazione Facilitazione Informazione, Infrastruttur Istruzione e Prestazioni Sistema Totale Economica Consulenza, e e Beni Formazione Tutoraggio Materiali Casa 0 4 0 0 0 0 0 4 Devianza e gestione 0 0 0 2 1 0 1 4 dei conflitti Genitorialità 0 1 0 2 1 0 1 5 Lavoro 0 0 0 0 0 0 1 1 Mobilità 0 1 1 1 0 0 0 3 Reddito 0 4 0 1 0 1 0 6 Salute 0 3 0 1 0 1 0 5 Scuola 0 2 2 2 2 0 1 9 Tempo libero 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 0 15 3 9 4 2 4 37
In conclusione • La lettura incrociata dei dati analizzati evidenzia delle aree di concentrazione su alcuni obiettivi: questo può indicare sia una maggiore integrazione che rafforza gli interventi, sia una potenziale sovrapposizione a discapito dell’efficienza. • Su queste aree di concentrazione può essere opportuno raccogliere informazioni di maggiore dettaglio (dati puntuali sulle domande presentate e ammesse, sulle risorse stanziate e assegnate, sulle caratteristiche dei beneficiari) per verificare eventuali elementi di criticità e (magari) stimare l’efficacia degli interventi attuati. • La matrice completa contenente la mappatura di tutte le politiche classificate e la possibilità di accedere alle singole schede di misura viene fornita in un allegato a parte.
I bisogni espressi dalle famiglie • La mappatura delle fragilità e dei bisogni presenti sul territorio lombardo è stata costruita attraverso l’interlocuzione con alcuni testimoni privilegiati: Associazione per la Ricerca Sociale, Auser Lombardia, Caritas Ambrosiana, Comuni Insieme per lo Sviluppo Sociale, ConfCooperative Federsolidarietà Lombardia, Fondazione Cariplo, Forum Lombardo delle Associazioni familiari, Forum del Terzo Settore, Istituto per la Ricerca Sociale, Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia . • Alcune fragilità e bisogni sono attualmente enfatizzati dall’emergenza pandemica, pur fondando la propria origine nel contesto socioeconomico precedente. => bisogni trasversali a molteplici aree di fragilità, che al momento sono mitigati dalle misure di contrasto alla pandemia messe in campo. • Vi sono però due aree di bisogno emerse con enfasi nel periodo attuale che, con evidente probabilità, caratterizzeranno gli anni a venire: da un lato nuovi bisogni di socialità e condivisione, dall’altro bisogni legati alla digitalizzazione dei processi quotidiani.
I bisogni espressi dalle famiglie (2) • Dal punto di vista delle fragilità emerge la necessità di risposte olistiche, che non rispondano a un bisogno circoscritto, ma che sappiano offrire un mix di strumenti capaci di rispondere a bisogni anche molto diversi tra loro. L’offerta di policy della filantropia istituzionale appare maggiormente attrezzata rispetto a quella dell’azione pubblica. Per esempio, la strategia di Cariplo, negli ultimi anni, è stata orientata a progettare interventi integrati, che utilizzano strumenti molteplici nell’ottica di evitare repliche di interventi pubblici, mentre in precedenza la priorità stava nella sperimentazione di interventi simili a quelli pubblici, ma con caratteristiche innovative. • Molti degli stakeholder coinvolti hanno ribadito l’importanza di azioni di sistema e il rafforzamento di una rete di protezione sociale locale che coinvolga soggetti di natura diversa sui territori (istituzioni, gruppi organizzati e gruppi non organizzati).
L’incrocio tra domanda e offerta • Analogamente a quanto fatto con le politiche, sono Aree di fragilità Obiettivi di policy Strumenti di policy state discusse e costruite delle categorie per Abitativa Casa (32) Infrastrutture e beni materiali (10) Facilitazione economica (9) classificare le aree di fragilità. Informazione consulenza e tutoraggio (8) • Individuare le ricorrenze, cioè la numerosità degli Economica Lavoro (31) Facilitazione economica (16) interventi per una qualche categoria, offre la Reddito (23) Istruzione e formazione (10) possibilità di indagare più nel dettaglio il ricorso a Sistema (9) determinati strumenti o la copertura di alcune aree Genitoriale ed Devianza e gestione Informazione consulenza e tutoraggio (30) educativa dei conflitti (40) di fragilità. Scuola (39) Sistema (21) Istruzione e formazione (21) • Emerge un quadro in cui le aree di fragilità Genitorialità (26) classificate trovano svariate risposte in termini di Relazionale Devianza e gestione Informazione consulenza e tutoraggio (28) dei conflitti (40) politiche offerte, che intervengono con varietà di Lavoro (31) Sistema (25) Istruzione e formazione (19) strumenti. Genitorialità (26) • Un passo in più può essere fatto analizzando i dati Tempo libero (6) Sanitaria Salute (44) Informazione consulenza e tutoraggio (21) puntuali (risorse concesse, beneficiari serviti, entità Devianza e gestione Facilitazione economica (18) dei benefici) per ciascuna delle aree di fragilità. dei conflitti (40) Infrastrutture e beni materiali (18)
Il Fattore Famiglia Lombardo (FFL) • E’ uno “strumento integrativo per la definizione delle condizioni economiche e sociali che consentono alla famiglia di accedere alle prestazioni erogate da Regione Lombardia, nonché alle prestazioni erogate dai comuni per interventi e finanziamenti di Regione Lombardia” (LR 10/2017). • Il FFL è un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale che punta a garantire condizioni migliorative per l’accesso a prestazioni pubbliche. • Nato come proposta per migliorare e affinare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), il FFL si inserisce in un tentativo di riforma più ampio che interessa i servizi pubblici e punta a individuare criteri più equi di accesso o di contribuzione alla spesa per i servizi stessi.
Il Fattore Famiglia Lombardo: obiettivi • Se l’ISEE ha l’obiettivo di consentire l’accesso ai servizi e alle agevolazioni in base all’effettiva situazione economica del richiedente, il FF punta a ridurne il margine di errore utilizzando un algoritmo di calcolo più sofisticato che: (i) consente un controllo dei dati reddituali e patrimoniali; (ii) modifica i parametri (nel numero e nel peso) per tenere conto di alcune condizioni aggiuntive che possono gravare sul nucleo familiare. • Cambiamenti attesi: l’introduzione di criteri più favorevoli per le famiglie dovrebbe portare sia un incremento delle domande di accesso da parte delle famiglie, sia, in base alle risorse disponibili, un ampliamento della platea dei beneficiari e una distribuzione più adeguata dei singoli contributi. • Risultati: miglioramento del benessere delle famiglie (breve periodo) e aumento della natalità (lungo periodo).
Il Fattore Famiglia Lombardo: criticità • Questo sistema di calcolo può comportare da un lato un aggravio amministrativo a carico di chi raccoglie le domande, effettua il calcolo e gestisce le istruttorie, e dall’altro alcune conseguenze relative ai beneficiari: (i) in caso di erogazioni, un ampliamento della platea degli aventi diritto, con conseguente aumento di domande e aumento di risorse necessarie; in caso di esenzioni, una diminuzione degli introiti, provocata sia dall’eventuale allargamento della platea dei beneficiari e sia dall’incremento delle singole esenzioni; (ii) in caso di selezione sulla base di graduatoria a soglia fissa, una modifica nella composizione dei beneficiari (rispetto alla graduatoria ISEE).
FFL (1): Bonus assistenti familiari • Promuovere l’assunzione di caregiver . Bonus Assistenti familiari • Requisiti: Area di policy: salute (i) ISEE uguale o inferiore a 25.000 euro Strumento di policy: facilitazione economica (ii) regolare contratto, ed iscrizione nei registri Riferimenti normativi: LR 15/2015; DGR territoriali, di un assistente familiare 5648/2016; DGR 914/2018; DD 4597/2019; DGR 3927-2020; (iii) residenza in Lombardia da almeno 5 anni, Territorio di applicazione: Lombardia sia per il datore di lavoro sia per l’assistito Periodo applicazione: 2019 –in corso • Il bonus viene calcolato sulla retribuzione dell’assistente familiare fino al 50%, per un Target: nuclei con componenti anziani o disabili che abbiano assunto un importo massimo non superiore a 1.500 euro. assistente;
FFL (1): Bonus assistenti familiari • Alla dotazione di €3MLN si aggiunge €1,5MLN per FFL. Quota aggiuntiva = Contributo concesso * 0,025 * FFL • La graduatoria viene costruita secondo i valori ISEE a => FFL = L1 + L2 + L3 + L4 + L5 + L6 cui si somma una quota aggiuntiva FFL, per chi ne ha L1= (0, 2, 4, 6, 8) per un numero dei figli del nucleo diritto e fino ad esaurimento della quota parte. familiare pari a (1, 2, 3, 4, 5 o più); L2= 1 se l’abitazione principale è gravata da muto, 0 • A) una famiglia con ISEE massimo (con 1 figlio e senza altrimenti; altri parametri validi) L3= 1 se la famiglia risiede in Lombardia per un periodo >= FFL = 1.500*0,025*(0+0+0+0+0+0) = 0 euro a 7 anni, 0 altrimenti; B) una famiglia con ISEE minimo (con 5 figli e con tutti i L4= 1 se sono presenti anziani di età >= a 65 anni oltre la parametri validi). persona assistita , 0 altrimenti; FFL = 1.500*0,025*(8+1+1+1+1+1) = 487,5 euro L5= 1 se sono presenti donne in stato di gravidanza, 0 • Il numero di quote aggiuntive sarà inversamente altrimenti; proporzionale ai punteggi FFL (min 3.000 L6= 1 se sono presenti situazioni di disabilità o non beneficiari). autosufficientza oltre alla persona assistita, 0 altrimenti.
FFL (2): Dote infanzia • Rimborso di importo variabile a seconda dell’ISEE per: Dote infanzia (Bonus Servizi e Bonus Camerette) (i) servizi di assistenza ai genitori a supporto delle competenze genitoriali; Area di policy: genitorialità (ii) alcune tipologie di componenti di arredo. Strumento di policy: facilitazione economica • Requisiti: Riferimenti normativi: DGR 2599/2019;DD (i) ISEE uguale o inferiore a 40.000 euro 163-2020; DD 3281-2020; (ii) almeno 1 figlio di età fino a 4 anni Territorio di applicazione: Lombardia (iii) residenza in Lombardia da almeno 5 anni Periodo applicazione: 2020 • Il rimborso è pari all’80% delle spese sostenute con importi scaglionati inversamente proporzionali all’ISEE: Target: nuclei con almeno un
FFL (2): Dote infanzia • Alla dotazione di €15MLN si aggiunge €1,5MLN per FFL. Quota aggiuntiva = Contributo concesso * 0,2 * FFL La graduatoria viene costruita secondo i valori ISEE a cui si somma una quota aggiuntiva FFL, per chi ne ha diritto => FFL = L1 + L2 + L3 + L4 + L5 e fino ad esaurimento della quota parte. L1= (0, 2, 4, 6, 8) per un numero dei figli del nucleo familiare pari a (1, 2, 3, 4, 5 o più); • A) una famiglia con ISEE da 15.000 euro, con 1 figlio e L2= 1 se l’abitazione principale è gravata da muto, 0 altrimenti; senza altri parametri validi L3= 1 se la famiglia risiede in Lombardia per un periodo >= FFL = 500*0,2*(0+0+0+0+0) = 0 euro a 7 anni, 0 altrimenti; B) una famiglia con ISEE da 15.000 euro (con 5 figli e con L4= 1 se sono presenti anziani di età >= a 65 anni o donne tutti i parametri validi) in stato di gravidanza, 0 altrimenti; FFL = 500*0,2*(8+1+1+1+1) = 1.200 euro. L5= 1 se sono presenti situazioni di disabilità o non • Il numero di quote aggiuntive sarà inversamente autosufficienza, 0 altrimenti. proporzionale ai punteggi FFL (min 1.250 beneficiari).
FFL (3): Pacchetto famiglia • Contributi straordinari per: Pacchetto famiglia (i) mutuo prima casa => fino a 500 euro Area di policy: casa/scuola (ii) strumenti didattici per l’apprendimento a Strumento di policy: facilitazione economica distanza => 80% delle spese (max 500 euro) Riferimenti normativi: LR 10/2017; DL 6/2020; DPCM 8/2020; DGR 2999/2020; DGR • Requisiti: 3051/2020; DGR 4664/2020; (i) ISEE uguale o inferiore a 30.000 euro Territorio di applicazione: Lombardia (ii) presenza di figli fino a 16 anni e difficoltà Periodo applicazione: 2020 da Covid-19 (lavoro/lutto familiare) Target: nuclei con figli, in (iii) residenza in Lombardia. difficoltà lavorative oppure che abbiano perso un familiare;
FFL (3): Pacchetto famiglia • Alla dotazione di €15MLN si aggiunge €1,5MLN per FFL. Quota aggiuntiva = Contributo concesso * 0,2 * FFL La graduatoria viene costruita secondo i valori ISEE a => FFL = L1 + L2 + L3 + L4 cui si somma una quota aggiuntiva FFL, per chi ne ha diritto e fino ad esaurimento della quota parte. L1= (0, 1, 2, 4, 6) per un numero dei figli del nucleo familiare pari a (1, 2, 3, 4, 5 o più); L2= 1 se la famiglia risiede in Lombardia per un periodo >= • A) una famiglia con ISEE massimo (1 figlio e senza altri a 5 anni, 0 altrimenti; parametri validi) L3= 1 se sono presenti anziani di età >= a 65 anni o donne FFL = 500*0,2*(0+0+0+0) = 0 euro in stato di gravidanza, 0 altrimenti; B) una famiglia con ISEE minimo (con 5 figli e con tutti i L4= 1 se sono presenti situazioni di disabilità o non parametri validi). autosufficienza, 0 altrimenti. FFL = 500*0,025*(6+1+1+4) = 1.200 euro • Il numero di quote aggiuntive sarà inversamente proporzionale ai punteggi FFL (min 1.250 beneficiari).
FFL: Riepilogo dati sull’attuazione Dotazione Quota FFL (€) Beneficiari Beneficiari FFL Contributo Contributo finanziaria (€) (Domande) (Domande) medio medio FFL Bonus assistenti 3.000.000 1.500.000 ? ? ? ? familiari (293) (56) Dote infanzia 15.000.000 1.500.000 ? ? ? ? (?) (?) Pacchetto famiglia 15.000.000 1.500.000 ? ? ? ? (46.696) (34.387) • Su queste misure si possono raccogliere alcuni dati di riepilogo per delineare un quadro descrittivo sull’attuazione del FFL; • Per approfondimenti ulteriori sono necessarie analisi dei microdati (caratteristiche delle domande, dei beneficiari e dei singoli contributi assegnati).
Indicazioni di policy • INTEGRAZIONE: tra attori pubblici e privati • PROGRAMMAZIONE: flessibile in grado di adattarsi all’evoluzione delle esigenze • PRESA IN CARICO: ad ampio spettro dell’utenza (individui e famiglie) • PREVENZIONE: intercettare in chiave preventiva i bisogni non esplicitati • ATTENZIONE ALLE AREE SCOPERTE (OBIETTIVI E STRUMENTI)… e approfondimenti sulle aree più coperte, sia descrittivi sia rispetto all’efficacia • Fattore Famiglia Lombardo: UTILIZZO E ACCESSO AI DATI per confrontare beneficiari e non beneficiari (e la capacità di “fare la differenza” nell’assegnare i contributi).
Sviluppi della Missione valutativa • In chiave descrittiva dei processi di attuazione, la raccolta sistematica e l’analisi dei microdati sia sui beneficiari sia sugli esclusi (caratteristiche socio anagrafiche delle famiglie e distribuzione dei contributi concessi) può offrire elementi utili per la programmazione (Quante risorse sono state spese? Su quali obiettivi? A quali beneficiari? Si verificano sovrapposizioni?). • Lo stesso tipo di raccolta dati è funzionale alla realizzazione di valutazioni di natura controfattuale che stimano l’efficacia dei singoli interventi (o di gruppi di interventi omogenei) sfruttando diversi tipi di confronto tra beneficiari e non beneficiari.
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