LA MOBILITÀ DELLA CONOSCENZA 2019 - SIS FVG
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Hanno realizzato l’indagine: Ginevra Tonini e Anna Comini (Ufficio Sviluppo Parco e SiS FVG - Area Science Park) Hanno collaborato all’indagine: Xavier Ronald Eekhout Chicharro della Fundación Española para la Ciencia y la Tecnología (FECYT) di Madrid Grafica e impaginazione: Incipit Srl
Indice 1/ Il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia – SiS FVG > pag. 6 2/ L’indagine: metodologia e trend 2.1 Le categorie mappate e l’arco temporale considerato > pag. 8 2.2 Studenti, ricercatori e docenti stranieri: i dati 2019 e il trend degli ultimi anni > pag. 10 3/ I numeri dell’Alta Formazione 3.1 Gli studenti > pag. 14 3.2 I ricercatori e i docenti > pag. 18 4/ REBECA – Il programma di mentoring per giovani ricercatori > pag. 24
Si ringraziano le 18 Istituzioni scientifiche e accademiche del Friuli Venezia Giulia che hanno partecipato all’indagine “La Mobilità della Conoscenza 2019”. Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste - Area Science Park CNR - IC Istituto di Cristallografia CNR - IOM Istituto Officina dei Materiali CNR - ISM Istituto di Struttura della Materia CNR - ISMAR Istituto di Scienze Marine Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste Conservatorio Statale di Musica “Jacopo Tomadini” di Udine Consorzio Innova FVG Elettra - Sincrotrone Trieste S.C.p.A. Friuli Innovazione Centro di Ricerca e di Trasferimento Tecnologico ICGEB - International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology INAF - Osservatorio Astronomico di Trieste INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Sezione di Trieste Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics - ICTP Università degli Studi di Trieste Università degli Studi di Udine
>1 Il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia - SiS FVG SiS FVG rappresenta, dall’agosto 2016, l’iniziativa di Divulgare e diffondere la conoscenza tecnico-scientifica e networking delle istituzioni di ricerca del Friuli Venezia Giulia, sull’innovazione. frutto di un Accordo di Programma sottoscritto da Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale La regione Friuli Venezia Giulia è uno dei principali “hub” (MAECI), Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della europei della scienza e della tecnologia, con infrastrutture di Ricerca (MIUR) e Autorità regionale, che potenzia e rafforza i ricerca internazionali e una numerosa e vivace comunità di contenuti del precedente Accordo del 2004. ricercatori e studenti stranieri. Partner del Network sono 18 enti tra Università, Centri di Ricerca, Organizzazioni nazionali Gli obiettivi del SiS FVG sono: e internazionali, Parchi Scientifici e Tecnologici e Conservatori Realizzare una “Rete scientifica di eccellenza” che rafforzi la Statali di Musica. SiS FVG è dunque lo strumento strategico competitività del territorio a livello nazionale e internazionale; volto a valorizzare questa particolare realtà regionale e a Ottimizzare le azioni che valorizzano l’innovazione e la incrementare le ricadute sociali ed economiche dell’attività di ricerca scientifica e tecnologica; ricerca sul territorio. Promuovere servizi di supporto all’internazionalizzazione Il Sistema si prefigge di realizzare progetti e attività 6 dei centri di ricerca; per rafforzare la rete scientifica quali, ad esempio,
l’infrastruttura dedicata all’HPC - High Performance operatori pubblici in grado di generare sviluppo economico Computing per rinforzare il primato regionale nell’ambito è stato anche sviluppato il progetto complesso denominato del calcolo scientifico ad alte prestazioni e il Laboratorio di “Sistema Argo”, le cui attività si concentrano proprio sullo Meccatronica Avanzata - Lama FVG, in modo da valorizzare sviluppo industriale, la trasformazione digitale, le piattaforme anche il trasferimento della conoscenza a livello applicativo e di ricerca e sviluppo e la creazione di impresa. industriale. Infine, per rafforzare l’internazionalizzazione dei centri, il L’attrattività del Network è inoltre supportata dagli accordi SiS FVG, tramite il Welcome Office FVG, sviluppa un punto quadro della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con di incontro e un front office per l’accoglienza di studenti e l’Associazione europea nell’ambito del Programma AAL - Ambient Assisted Living, e con il JRC, Centro Comune di ricercatori internazionali. Ricerca della Commissione Europea, ma anche da programmi di scambio e collaborazione scientifica come il progetto Le attività e la programmazione strategica del SiS FVG sono sviluppato con il MIT - Massachusetts Institute of Technology. disponibili sul sito web www.sisfvg.it, che propone anche Per contribuire al rafforzamento della competitività regionale informazioni e dati sui Partner, in italiano e inglese, scaricabili e e per costruire un sistema strutturato di imprese private e condivisibili, in un’ottica di open data. 7
>2 L’indagine: metodologia e trend > 2.1 mappare la cittadinanza e l’area scientifica di afferenza dei ricercatori, docenti e studenti stranieri che, per periodi Le categorie mappate anche brevi, scelgono uno dei Centri del SiS FVG. e l’arco temporale considerato A questa edizione hanno partecipato 13 enti di ricerca, 3 atenei e 2 conservatori di musica. I dati raccolti si riferiscono alle seguenti categorie: studenti iscritti alle università e ai conservatori regionali “LA MOBILITÀ DELLA CONOSCENZA”1 è un’indagine che studenti stranieri che hanno svolto un periodo di viene realizzata annualmente dall’Ufficio Sviluppo Parco studi in regione (mobilità incoming, es. Erasmus+) e SiS FVG di Area Science Park per monitorare il grado studenti iscritti alle università e ai conservatori di attrattività del Sistema Scientifico e dell’Innovazione regionali che hanno svolto un periodo di studio regionale attraverso la rilevazione del numero di ricerca- all’estero (mobilità outgoing) tori e studenti stranieri presenti presso gli enti, gli atenei docenti (solo di I e II fascia) e ricercatori degli enti 8 e i conservatori di musica. Ulteriore obiettivo è quello di (inclusi gli assegnisti e i collaboratori di ricerca)
docenti e ricercatori stranieri che hanno lavorato incoming e outgoing e per i collaboratori di ricerca per un periodo in regione (mobilità incoming) degli enti. docenti (solo di I e II fascia) e ricercatori degli enti (inclusi gli assegnisti e i collaboratori di ricerca) I questionari sono stati somministrati via e-mail e auto che hanno svolto la loro attività all’estero per compilati dai referenti di ciascuna istituzione, che hanno almeno 1 mese (mobilità outgoing). potuto contare sul supporto dell’Ufficio Sviluppo Parco e SiS FVG. Inoltre, per ciascuna categoria è stata rilevata la cittadinanza, l’area scientifico-disciplinare di studio e, per la mobilità outgoing, l’area geografica di destinazione. L’arco temporale considerato è stato: l’Anno Accademico 2017/2018 per gli studenti i dati al 31.12.2018 per ricercatori e docenti degli enti 1 - I dati, raccolti ed elaborati dall’Ufficio Sviluppo Parco e SiS l’intero anno 2018 per i ricercatori e i docenti FVG, possono essere utilizzati previa citazione della fonte. 9
>2.2 14.500 Studenti, ricercatori e docenti stranieri: i dati 2019 e il trend degli ultimi anni 14.018 14.062 14.000 13.577 13.500 PER MEGLIO CAPIRE IL TREND internazionale di studen- ti, ricercatori e docenti stranieri presenti o in arrivo per un determinato periodo sul territorio regionale, si è voluto 13.000 confrontare i dati degli ultimi anni. Edizione 2017 Edizione 2018 Edizione 2019 Sfogliando le ultime tre edizioni dell’Indagine, si scopre così che il numero complessivo di studenti, ricercatori e docenti stranieri, dopo il calo del 2018, è tornato stabile GRAFICO 1: Trend del numero complessivo di studenti, sulle 14.000 presenze (Grafico 1). Il Sistema mantiene ricercatori e docenti stranieri dunque una buona attrattività per quanto riguarda la componente internazionale, anche grazie ai qualificati servizi di accoglienza che continuano a supportare questi Guardando alle singole categorie che formano l’utenza target. internazionale (Grafico 2), come lo scorso anno i ricercatori rappresentano oltre i due terzi (68%), seguiti dagli studenti 10 (24%) e dai docenti (8%).
3.400 3329 3.329 3.264 24% 3.300 3.235 8% 68% 9541 1192 3.200 3.100 Edizione 2017 Edizione 2018 Edizione 2019 Ricercatori Docenti Studenti GRAFICO 2: Numero complessivo di utenti internazionali GRAFICO 3: Numero complessivo di studenti stranieri per categoria (Ed. 2019) (iscritti e incoming) Negli ultimi anni, il numero complessivo di studenti 2019 ha raggiunto le 3.300 unità (Grafico 3). La loro stranieri iscritti alle università e ai conservatori o che percentuale sul totale degli studenti iscritti rimane invece hanno svolto un periodo di studi in regione era rimasto stabile al 7,8%. mediamente stabile sulle 3.200 unità circa mentre nel 11
Dopo aver registrato un calo nel 2018, il numero complessivo di ricercatori e docenti stranieri in organico negli enti o che hanno svolto parte delle loro attività presso un’istituzione 11.100 scientifica regionale è tornato in linea con i dati raccolti nel 2017, attestandosi sulle 10.700 unità circa (Grafico 4). 10.783 10.733 10.800 Possiamo affermare che i dati raccolti sulla presenza di studenti stranieri (iscritti e incoming) confermano l’attrattività delle università e dei conservatori regionali. Per quanto riguarda i ricercatori e docenti stranieri che 10.500 lavorano presso le istituzioni regionali o che hanno svolto 10.313 parte della loro attività in regione, dopo il calo registrato lo scorso anno, il loro numero è aumentato tornando in linea 10.200 con quello del 2017. A essere più numerosi sono stati in particolare i ricercatori incoming, seguiti da quelli in organico negli enti. 9.900 Infine, spostando l’attenzione alla questione di genere, non Edizione 2017 Edizione 2018 Edizione 2019 si notano cambiamenti significativi, sia per la categoria degli studenti (Grafico 5) che per quella dei ricercatori e docenti (Grafico 6). Come si può notare anche graficamente, le donne superano la metà del campione se si considerano gli studenti iscritti alle università e conservatori, mentre si riducono a GRAFICO 4: Numero complessivo di ricercatori e docenti 12 circa un terzo se si guarda ai ricercatori e docenti. stranieri (degli enti e incoming)
Edizione 2019 Edizione 2019 Edizione 2018 Edizione 2018 Edizione 2017 Edizione 2017 2.000 6.000 10.000 14.000 18.000 0 4.000 8.000 12.000 16.000 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 Femmine Maschi Femmine Maschi GRAFICO 5: Studenti iscritti per genere GRAFICO 6: Ricercatori e docenti degli enti per genere 13
>3 I numeri dell’Alta Formazione > 3.1 di iscritti è pari al 7,8%, dato che rimane in linea con il trend degli ultimi anni. Il numero di quanti hanno invece Gli studenti svolto un periodo di studi in regione (mobilità incoming) è leggermente aumentato, passando da 580 a 641 presenze. Complessivamente, gli studenti stranieri nell’Anno Accademico 2017/2018 sono stati 3.329 (iscritti e incoming). OSSERVANDO PIÙ NEL DETTAGLIO i dati 2019 relativi agli studenti, le tre università e i due conservatori contano Se si guarda ai soli conservatori di musica, la presenza di complessivamente 34.679 iscritti (Grafico 7). Il dato è stranieri iscritti rispetto al totale passa dal 22% al 24%, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, grazie confermando la particolare attrattività di questi istituti nel soprattutto al maggior numero di studenti iscritti ai panorama regionale. master e, più in generale, ai corsi o alle specializzazioni successive alla laurea. Per quanto riguarda gli stranieri, Passando alle aree scientifiche2, non ci sono variazioni 14 come anche visto nel precedente capitolo, la percentuale rispetto alla scorsa edizione.
2.688 Il 46% degli studenti sceglie le Scienze Umane e Sociali, a cui seguono le Scienze della Vita con il 28% e la macro 8% area composta da Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo, che 92% 31.991 raccoglie il restante 26%. Rimane praticamente invariata anche la proporzione tra studenti maschi e femmine iscritti (Grafico 8). Le studentesse continuano a superare di poco la metà del campione (54%). Italiani Stranieri 2 - La suddivisione delle aree scientifiche è stata ripresa in base ai macro settori ERC (Social Sciences and Humanities –SH, Mathematics, physical sciences, information and communication, GRAFICO 7: Studenti iscritti alle Università e ai Conservatori engineering, universe and earth sciences – PE, Life Sciences – LS) 15
Passando ad analizzare la mobilità outgoing, sono stati 1.290 gli studenti, di cui ben 802 donne, che hanno trascorso un periodo di studio o formazione all’estero. Questi rappresentano il 3,7% degli iscritti, come rilevato 18.705 54% 46% 15.974 anche nella scorsa edizione dell’indagine. Rimane inalterata pure la scelta delle destinazioni, con i Paesi UE che si confermano predominanti, ospitando ben l’85% degli studenti, sempre grazie all’Erasmus+. Seguono i Paesi dell’Europa non UE, che ne accolgono il 6%, e il Nord America, scelto dal 5%. Maschi Femmine Le aree scientifiche di afferenza degli studenti outgoing sono prevalentemente le Scienze Umane e Sociali, che co- prono il 56% del totale, seguite a pari merito dalle Scienze GRAFICO 8: Studenti iscritti alle Università e ai Conservatori della Vita e dalla macro-area composta da Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo, che contano ciascuna il 22% (Grafico 10). Per quanto riguarda la cittadinanza degli studenti stranieri che hanno trascorso un periodo di studio in regione (Grafico Complessivamente, i dati rilevati in questa edizione sulle 9), i Paesi UE, grazie soprattutto all’Erasmus+, prevalgono varie categorie di studenti (iscritti, incoming e outgoing), nettamente rappresentando, con 470 presenze, il 73% di rimanendo in linea con quelli dell’anno precedente questo target. Infine, anche per quanto concerne l’area riconfermano il buon grado di attrattività del sistema scientifica degli studenti incoming, le Scienze Umane e dell’Alta Formazione regionale. 16 Sociali rimangono predominanti.
287 Europa UE (esclusa Italia) 470 Europa non UE 67 22% Africa 3 56% 724 Nord America 18 22% Centro-Sud America 35 Australia 3 279 India 11 Cina 8 Scienze Umane e Sociali Resto dell’Asia 26 Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo 0 100 200 300 400 500 Scienze della Vita GRAFICO 9: Cittadinanza degli studenti che hanno svolto GRAFICO 10: Aree scientifiche degli studenti un periodo di studio in regione (mobilità incoming) che si sono recati all’estero (A.A. 2017/2018) 17
> 3.2 allo scorso anno, conta 792 presenze superando I’Europa UE, che ne conta “solo” 753. I ricercatori e i docenti I restanti Paesi di origine dei ricercatori rimangono il Centro-Sud America (589), l’India (410), il Nord America (248), l’Europa Non UE (244), la Cina (177) e infine l’Australia (10). I docenti provengono invece quasi esclusivamente dall’Italia. PASSANDO AD ANALIZZARE I DATI relativi ai ricercatori e docenti italiani e stranieri presenti nelle istituzioni Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze scientifiche regionali, il loro numero è aumentato rispetto della Terra e dell’Universo si riconferma l’area scientifica all’anno precedente, passando da 7.049 a 7.320 unità prevalente di questo target, con 5.536 unità, seguita dalle (Grafico 11). Ciò è dovuto soprattutto a un incremento Scienze della Vita (1.001 unità) e dalle Scienze Umane della componente straniera, passata da 3.837 a 4.047 e Sociali (783 unità). presenze, mentre il numero di italiani è rimasto stabile. Se si guarda infatti alla sola componente internazionale, Rimane immutata anche la situazione di genere, dove le il numero di ricercatori e docenti stranieri degli enti, che si ricercatrici e docenti degli enti (Grafico 13) rappresentano attestava mediamente sulle 3.800 unità circa negli ultimi un terzo del campione rispetto ai colleghi maschi. anni, ha visto in questa edizione un leggero aumento, raggiungendo la soglia delle 4.000 presenze. Osservando gli arrivi sul territorio regionale di ricercatori e docenti stranieri, anche per brevi periodi (Grafico 14), Per quanto riguarda la cittadinanza (Grafico 12), i docenti rappresentano poco meno di un quinto del gli italiani che lavorano presso gli enti regionali sono campione (18%), dato in linea con la scorsa edizione. 3.273. Seguono i Paesi Asiatici (escluse India e Cina) con 18 824 unità e l’Africa che, grazie a un incremento rispetto
8.000 2.500 7.320 2.258 7.000 2.000 6.000 1.500 1.015 823 5.000 1.000 735 792 589 3.273 4.047 410 4.000 500 243 248 177 18 1 0 0 0 10 0 0 0 1 3.000 0 lia ) UE a a a lia a na sia lia 2.000 ric ic ic di Ita ra Ci ll’A Ita er er In n Af st no Am Am de sa Au pa lu o d ud sc st 1.000 or ro -S Re (e N Eu ro UE nt pa Ce ro 0 Eu Italiani Stranieri Totale Ricercatori Docenti GRAFICO 11: Ricercatori e docenti degli enti GRAFICO 12: Cittadinanza dei ricercatori e docenti degli enti 19
Il numero complessivo di ricercatori e docenti incoming, dopo il calo rilevato nel 2018, è invece aumentato, 2.360 4.960 passando da 6.476 a 6.686 unità. 32% 68% Nel complesso, è dunque la componente internazionale quella che, in questa edizione, ha visto un incremento, Maschi sia per quanto riguarda gli stranieri che lavorano negli enti regionali sia per quelli che si fermano solo Femmine per un determinato periodo. In particolare, i numeri della mobilità incoming per periodi inferiori al mese, GRAFICO 13: Ricercatori e docenti degli enti per genere rappresentati dagli stranieri che partecipano a eventi o corsi promossi dalle istituzioni scientifiche regionali, si 1.172 mantengono consistenti. 18% Inoltre, i soli docenti stranieri che hanno lavorato per un 82% 5.514 breve periodo (meno di un mese) nei conservatori sono stati circa il 19% se confrontati con il totale dei docenti in Ricercatori organico dei due istituti. Docenti Se ci si sofferma sulla cittadinanza dei ricercatori e docenti stranieri che hanno svolto un periodo di lavoro in regione (Grafico 15), i Paesi UE, confermando il dato dello 20 GRAFICO 14: Ricercatori e docenti stranieri incoming scorso anno, continuano a prevalere con 2.208 unità.
2.500 2.208 2.000 1.500 1.095 878 1.000 551 713 381 587 500 246 27 0 ) UE a a a lia a na sia lia ric ic ic di ra Ci ll’A Ita er er In n Af st no Am Am de sa Au pa lu o d ud sc st or ro -S Re (e N Eu ro UE nt pa Ce ro Eu GRAFICO 15: Cittadinanza dei ricercatori e docenti stranieri che hanno svolto un periodo di lavoro in regione 21
Se si esclude l’Europa (UE e non UE), i Paesi asiatici (23%). La terza destinazione è rappresentata in questa (escluse India e Cina) rimangono in testa alla classifica edizione dall’Asia (Cina e India escluse) con il 7%, seguita delle presenze di ricercatori e docenti incoming con 1.095 dal Centro-Sud America (6%), dall’Europa Non UE (5%), unità. dalla Cina (3%) e infine dall’Australia (2%). Segue l’Africa, che passa da 689 a 878 unità, il Centro-Sud America, anche lui aumentando le presenze da 574 a 713, Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della l’India, che con 587 unità supera il Nord America (551), e Terra e dell’Universo sono le materie di afferenza di ben la Cina (246). L’Australia rimane la meno rappresentata, il 67% di chi si reca all’estero; seguono le Scienze Umane vedendo la propria presenza scendere da 38 a 27 unità. e Sociali (27%) e le Scienze della Vita (6%) (Grafico 16). Osservando l’area scientifica di questo target, I fondi dell’ente e le opportunità di finanziamento europee predomina come sempre la macro area della Matematica, come Horizon 2020 rimangono la principale risorsa per Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e sostenere le attività all’estero di ricercatori e docenti. dell’Universo. Complessivamente, il numero dei soli ricercatori stranieri Passando ad analizzare la mobilità outgoing, ovvero incoming, dopo aver subito un calo nel 2018, ha ripreso il numero di ricercatori e docenti che si sono recati ora a crescere passando da 5.249 a 5.514. Gli incrementi all’estero nel 2018 per svolgere le proprie attività, il maggiori sono stati quelli dei ricercatori provenienti dato rimane complessivamente stabile rispetto a quello dall’Africa e dal Centro Sud-America. dello scorso anno (94 unità). Si tratta tuttavia di un numero sicuramente sottostimato vista la difficoltà delle istituzioni nel mappare questo tipo di mobilità. Le principali destinazioni rimangono sempre i Paesi 22 dell’Europa UE (54% dei viaggi), seguiti dal Nord America
6 6% 27% 25 63 67% Scienze Umane e Sociali Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo Scienze della Vita GRAFICO 16: Aree scientifiche dei ricercatori e docenti che si sono recati all’estero nel 2018 23
>4 REBECA – Il programma di mentoring per giovani ricercatori EURAXESS – RESEARCHERS IN MOTION è un’iniziativa di ampliare la tipologia di servizi dedicati ai ricercatori, della Commissione Europea per promuovere le carriere in particolare per quanto riguarda le tematiche legate dei ricercatori e facilitare la loro mobilità in Europa allo sviluppo di carriera, alle opportunità lavorative tramite servizi personalizzati e gratuiti. La rete è al di là del settore accademico e, più in generale, composta da oltre 500 uffici e uno staff di oltre 1.500 all’imprenditorialità scientifica. REBECA durerà sei persone, con sedi prevalentemente in Europa ma anche mesi, da luglio a dicembre 2019, e sarà sperimentato in nel resto del mondo (ad es. nei Paesi Asiatici, Nord contemporanea in Italia, Spagna, Bulgaria, Danimarca e America, Cina, India, Giappone e Sud America). Israele. Abbiamo chiesto a Xavier Eekhout Chicharro, esperto in progetti internazionali presso la Fundación Il programma di mentoring REBECA – REsearchers Española para la Ciencia y la Tecnologia – FECYT, che BEyond aCAdemia Mentoring Programme è una delle coordina il programma, di illustrarci in breve le principali azioni sviluppate dal progetto EURAXESS TOP IV “Open caratteristiche. EURAXESS - To strengthen the effectiveness and optimise the services of all partners in an innovative and open EURAXESS 24 network”, finanziato da H2020 e il cui obiettivo è quello
Quali sono gli obiettivi di REBECA e a chi è rivolto? zione della maggioranza dei giovani ricercatori. Il programma di mentoring è rivolto principalmente ai Grazie a questo programma si sta cercando di integrare giovani ricercatori del mondo accademico. Lo scopo è le informazioni che un ricercatore può avere sulle oppor- quello di mostrare loro le opportunità professionali al tunità di carriera alternative all’accademia. di fuori dell’accademia affiancandoli a dei professionisti È importante sottolineare che REBECA non sta cercando appartenenti a diversi settori aziendali. Dall’altro lato, di incentivare i ricercatori ad abbandonare il mondo acca- anche i mentor potranno trarre dei benefici in quanto demico, ma mira ad accrescere la loro consapevolezza sulle avranno l’opportunità di ampliare il loro network potenziali alternative professionali per aiutarli a gestire includendo dei giovani professionisti. al meglio la propria carriera. Inoltre, diversi studi hanno sottolineato come le difficoltà di collaborazione intersetto- Perchè REBECA si rivolge soprattutto a questo target? riale nel campo della ricerca, sviluppo e innovazione siano Sebbene i numeri varino da paese a paese, è noto che solo legate a un certo livello di sfiducia tra mondo accademico e una piccola percentuale di quanti iniziano un dottorato imprenditoriale, spesso basata su falsi presupposti. prosegue poi la carriera in ambito accademico, nonostante Dunque, creare una specie di legame personale tra questi diverse fonti sottolineino come questa sia invece l’inten- due mondi può anche contribuire a superare questi ostacoli. 25
Quali sono le attività previste dal programma? Prima dell’inizio del mentoring, è stato organizzato un Ovviamente al centro del programma ci sono gli incontri workshop online, in linea con i contenuti del manuale, mentor-mentee. Proprio per facilitare questa attività è per mentor e mentee, in modo da fornire loro una base stato fornito ai partecipanti un manuale con dei consigli comune di informazioni dalle quali partire con le attività. sugli argomenti da trattare e su come affrontarli per Inoltre, sono previsti altri due workshop per i mentee: poter organizzare almeno 6 incontri nell’arco dei 6 mesi uno sulle opportunità professionali per ricercatori al previsti. La flessibilità rimane tuttavia una delle principali di fuori dell’accademia e un altro su come redigere un caratteristiche del programma e, dunque, i partecipanti CV per il mondo non accademico mettendo in risalto le sono liberi di scegliere anche altre tematiche, se di loro competenze del ricercatore. Per quanto riguarda i mentor, maggiore interesse. REBECA offre loro anche la possibilità di organizzare 26
un seminario ad hoc per quanti volessero condividere le proprie esperienze come mentor, al fine di coinvolgerli maggiormente nel programma. In particolare, l’edizione italiana si è focalizzata molto sugli aspetti imprenditoriali, proponendo tematiche quali il business development, i brevetti, la creazione di start up e offrendo ai mentee ulteriori workshop ad hoc con degli esperti proprio su questi aspetti, segnalati dalla stessa utenza. I mentor coinvolti sono infatti prevalentemente imprenditori con un passato da ricercatori o professionisti con una specifica esperienza sugli argomenti richiesti dai mentee. Questi ultimi sono invece giovani ricercatori, metà dei quali sta ultimando il proprio PhD. Lo scopo ultimo di questo programma è dunque quello di fornire ai ricercatori ulteriori conoscenze e strumenti, tra cui gli stessi centri Euraxess, per orientare al meglio la propria carriera professionale, sia per coloro che vogliono proseguirla in ambito accademico sia per quanti vogliano invece creare una propria azienda o, più in generale, passare al mondo dell’industria. 27
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