I SERVIZI PER LE PERSONE CON DISABILITA' NEL TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE - Strumenti per la progettazione individualizzata
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I SERVIZI PER LE PERSONE CON
DISABILITA’ NEL TERRITORIO DEL
NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione
individualizzata
Imola, 18 gennaio 2019I SERVIZI PER LE PERSONE CON DISABILITA’ NEL
TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
COSA CI ASPETTA OGGI….
• Una carrellata veloce dei servizi «storici»
• Entriamo nel merito di assegno di cura, inserimenti
lavorativi, programma vita indipendente e programma
dopo di noi
• Ci confrontiamo sull’accesso alla rete dei servizi
• Pausa e lavoro di gruppo
• Alcuni ultimi spunti di riflessione e un confronto sulla
definizione di disabilità
• Saluti
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Strumenti per la progettazione individualizzata
SERVIZI SOCIO SANITARI ACCREDITATI
Centri socio-riabilitativi
Centri socio-riabilitativi
diurni (CSRD)
residenziali (CSRR)
Casa Azzurra
Don Leo Commissari
Ali Blu
Servizio Assistenza
Domiciliare (SAD)
Socio – assistenziale
Socio - educativo
Riferimenti normativi DGR 514/2009
e ss.mm.ii.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
Laboratori protetti
Giovani rilegatori
Zabina
Quattro Castelli Centri socio -
Il Girasole occupazionali
Cuberdon
La Tartaruga
Riferimenti normativi DGR 564/2000
e ss.mm.ii.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
SERVIZI RESIDENZIALI
Gruppi
appartamento/Casa
famiglia
Il sogno
Sangiorgi
Comunità alloggio
S. Clemente
(psichiatria)
Il Piratello
Albatros
Sangiorgi
Pambera
La Soffitta
Riferimenti normativi DGR 564/2000
e ss.mm.ii.
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SERVIZI RESIDENZIALI
Inserimenti individuali in CRA
Toschi - Dozza
Percorso di graduale riconversione
della struttura da CRA per utenti
anziani a Comunità alloggio per
persone con disabilità con capacità
funzionali preservate
Riferimenti normativi DGR 564/2000
e ss.mm.ii.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
ASSEGNI DI CURA
• DGR 1122/2002 «Direttiva per la formazione di progetti
personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità
e le opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione
di handicap grave (assegno di cura e di sostegno)»
• DGR 2068/2004 e ss.mm.ii. “Il sistema integrato di interventi
sanitari e socio assistenziali per persone con gravissime
disabilità acquisite in età adulta. Prime indicazioni”
• DGR 1230/2008 «Fondo regionale per la non autosufficienza -
Programma 2008 e definizione interventi a favore delle
persone adulte con disabilità»
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ASSEGNI DI CURA
Finalità dell’intervento è quella di potenziare le opportunità di
permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in
situazione di gravità riconoscendo un contributo economico a
sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle
famiglie o da altri care givers al fine anche di evitare, o
posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali.
Il Progetto personalizzato finalizzato a favorire il mantenimento
della persona disabile presso il domicilio è predisposto dai
Servizi territorialmente competenti sulla base di una valutazione
globale del bisogno e di un progetto assistenziale
individualizzato, concordato con il disabile e/o la sua famiglia,
per la realizzazione del quale può essere previsto un contributo
economico denominato assegno di cura e di sostegno.
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ASSEGNI DI CURA – FRNA 2018 (previsione)
Assegno di cura 160.000 € dei quali 60.000 €
disabilità grave su FNA vincolato
gravissimi
Assegno di cura 220.000 € dei quali 200.000 €
gravissima su FNA vincolato
disabilità acquisita gravissimi
Contributo 11.480 €
aggiuntivo
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INSERIMENTI LAVORATIVI
Fondo Regionale Disabili (FRD)
L.R. 14/15 «Disciplina a sostegno dell'inserimento lavorativo e
dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e
vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del
lavoro, sociali e sanitari»
DGR 73/2018 «Linee di programmazione integrata ai sensi dell'art.
3 della L.R. 30 luglio 2015 n. 14 «Disciplina a sostegno
dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in
condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i
servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari".
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INSERIMENTI LAVORATIVI
FRD 2018: 25 Tirocini nel fabbisogno definito a livello
metropolitano.
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INSERIMENTI LAVORATIVI
DGR 73/2018 - Programmazione anno 2018
Fondo Sociale Quota Fondo Sanitario
Europeo compartecipazione Regionale
dei Comuni
€ 563.815 € 56.382 € 8.000
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TIPOLOGIA DI INTERVENTO INTERVENTO PERCENTUALE DEL FONDO
SOCIALE EUROPEO
Formazione progettata con
riferimento al Sistema
Regionale delle Qualifiche
Formazione permanente
Indennità di frequenza ai
percorsi formativi di cui al
FORMAZIONE
Sistema Regionale delle
qualifiche
Certificazione delle
competenze - Sistema
Regionale delle Qualifiche 24,72%
Certificazione delle
competenze per
l’acquisizione di una qualifica
- Sistema Regionale delle
Qualifiche
Attività a supporto della
partecipazione a percorsi
formativi
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Tirocinio di orientamento e
formazione o di
inserimento/reinserimento rivolto a
persone con disabilità e in
condizione di svantaggio (C)
Tirocinio di orientamento,
formazione,
inserimento/reinserimento finalizzati
TIROCINI all’inclusione sociale, all’autonomia
delle persone e alla riabilitazione (D)
Erogazione dell’indennità di
partecipazione a tirocini
Servizio di formalizzazione degli esiti 69,72%
del tirocinio
Rimborso delle spese di traporto
pubblico e pasti nei casi in cui
l’indennità di partecipazione non
venga corrisposta o venga
corrisposta in misura ridotta
Attività a supporto dei processi di
apprendimento nei contesti
lavorativi
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Orientamento specialistico
Accompagnamento al lavoro
LAVORO Attività di sostegno alle
persone nei contesti
lavorativi
Certificazione delle
competenze - Sistema
Regionale delle 5,56%
Qualifiche
Certificazione delle
competenze per
l’acquisizione di una
qualifica - Sistema
Regionale delle
Qualifiche
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VITA INDIPENDENTE 2015
DOPO DI NOI 2017
VITA INDIPENDENTE 2018
…….
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VITA INDIPENDENTE
DOPO DI NOI
• Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
• Legge 112/2016 «Disposizioni in materia di
«Linee guida per la presentazione di progetti
assistenza in favore delle persone con
sperimentali in materia di vita indipendente e di
disabilità grave prive del sostegno
inclusione nella società delle persone con disabilità
famigliare» che istituisce un Fondo nazionale
anno 2015»
stabile (il Fondo Dopo di noi).
• DGR 1977/2014 «Adesione della Regione Emilia
• Decreto attuativo del 23/11/2016 stabilisce
Romagna alla sperimentazione nazionale in materia di
gli indirizzi per l’utilizzo del Fondo.
vita indipendente 2015»
• DGR 733/2017 «Programma per l’utilizzo del
• Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
fondo per l’assistenza alle persone con
«Linee guida per la presentazione di progetti
disabilità grave prive del sostegno famigliare
sperimentali in materia di vita indipendente e di
L. 112/2016 e DEC. 23/12/2016» che dà
inclusione nella società delle persone con disabilità
avvio al programma regionale per l’utilizzo
anno 2017»
delle risorse del Fondo dedicato.
• DGR 156/2018 «Adesione della Regione Emilia
Romagna al programma vita indipendente 2017 del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali»
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Strumenti per la progettazione individualizzata
VITA INDIPENDENTE
Concetto cardine è la possibilità, per le persone con disabilità, di vivere la propria vita
come qualunque altra persona, prendendo le decisioni riguardanti le proprie scelte con le
sole limitazioni che possono incontrare le persone senza disabilità.
Principi di riferimento, la libertà di scelta di poter vivere presso il proprio domicilio nonché
lo sviluppo di una rete di servizi utili alla piena inclusione della persona con disabilità nella
società anche a fronte di un progressivo processo di deistituzionalizzazione.
Valutazione multidimensionale (almeno componente clinica e sociale) e progetto
personalizzato.
Budget integrato di progetto, chiara definizione di responsabilità di realizzazione e
monitoraggio (case management) degli interventi.
Più ampia partecipazione possibile della persona con disabilità a progettazione,
monitoraggio e valutazione.
Persone con disabilità maggiorenni, la cui disabilità non sia determinata da
invecchiamento o patologie connesse alla senilità, con preferenza alle persone con
disabilità in condizione di maggiore bisogno.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
DOPO DI NOI
Misure di assistenza, cura e protezione nel superiore interesse delle persone con disabilità
grave (L. 104 art. 3 comma 3), non determinata dal naturale invecchiamento o da
patologie connesse alla senilità prive di sostegno famigliare in quanto mancanti di
entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno
genitoriale, nonché in vista del venir meno del sostegno famigliare, attraverso la
progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei
genitori.
È istituito il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno
famigliare (attualmente 56,1 milioni di euro annui).
Valutazione multidimensionale (almeno componente clinica e sociale, negli ambiti della
cura della persona inclusa la gestione degli interventi terapeutici, mobilità comunicazione
e altre attività cognitive, attività strumentali e relazioni della vita quotidiana) e progetto
personalizzato.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente 2015. Progetto distrettuale.
Focus della programmazione la realizzazione di interventi per il supporto
alla vita adulta di persone con disabilità. L’attenzione è volta non solo
all’individuo e al suo contesto famigliare ma anche alla intera comunità,
alle risorse che essa può esprimere e alle sue capacità nell’essere
«facilitatore» di una vita piena e autonoma. Intervenire per limitare gli
svantaggi che la struttura e l’organizzazione della società pone davanti alla
disabilità, sostenendo il superamento della cultura dell’»handicap».
Al centro della progettazione viene messa la dignità della persona, il diritto
a rimanere nella propria comunità a contatto con le proprie reti
famigliari/relazionali/sociali. La persona con disabilità è soggetto attivo
che collabora, partecipa, sceglie il processo di inclusione sociale, nelle
modalità possibili anche per persone con gravi compromissioni.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente 2015. Progetto distrettuale.
Criteri di preferenza nella selezione dei beneficiari:
a) Limitazioni dell’autonomia: limitazione nel funzionamento personale e sociale
dettato da una condizione di disabilità fisica o intellettiva anche associato a
comportamenti problematici.
b) Condizione famigliare: situazioni famigliari con caratteristiche di povertà
relazionale, di ipo-stimolazione alle autonomie possibili, di isolamento sociale.
Sono privilegiate le situazioni famigliari con caratteristiche di affaticamento o
di ciclica conflittualità.
c) Condizione abitativa e ambientale: collocazioni abitative per le quali sia
favorevole l’accessibilità ai luoghi individuati per la realizzazione dei percorsi
individuali.
d) Condizione economica della persona con disabilità e della sua famiglia:
compartecipazione ai costi secondo quanto già disciplinato in materia e
quanto contenuto nei Progetti Individuali.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente 2015. Progetto distrettuale.
Piano economico:
MACRO-AREA E COSTI DI CUI CO-
AZIONI FINANZIAMENTO
Abitare in € 89.400 € 17.880
autonomia
Intervento 1 Di cui € 14.400 € 2.880
Intervento 2 Di cui € 50.000 € 10.000
Intervento 3 Di cui € 25.000 € 5.000
Inclusione sociale e € 10.600 € 2.120
relazionale
Intervento 4 € 10.600 € 2.120
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – DGR 733/2017. Programma
distrettuale.
Focus della programmazione è sostenere le scelte di vita al domicilio,
focalizzare l’attenzione progettuale sulla
acquisizione/recupero/mantenimento delle autonomie individuali e alla
qualità di vita delle persone con disabilità (e delle loro famiglie/sistemi di
relazioni).
Aspetto centrale del programma è la partecipazione diretta della persona
con disabilità e della sua famiglia alla definizione del Progetto
Individualizzato, nel rispetto di scelte individuali, desideri e aspettative e
della possibilità di autodeterminarsi.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – DGR 733/2017. Programma
distrettuale.
Attività finanziabili:
AZIONE a): Percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita
dal nucleo famigliare di origine.
Prevedono l’alternanza di periodi di permanenza in famiglia e
periodi di permanenza anche presso altre soluzioni alloggiative,
con l’obiettivo di accompagnare gradualmente la persona disabile
al di fuori del nucleo famigliare di origine.
Destinatari primi, persone con disabilità grave i cui genitori, per
ragioni connesse all’età ovvero alla propria situazione di disabilità,
non sono più nella condizione di continuare a garantire loro nel
futuro prossimo il sostegno genitoriale necessario ad una vita
dignitosa.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – DGR 733/2017. Programma distrettuale.
Attività finanziabili:
AZIONE b): Interventi socio educativi di gruppo.
Programmazione e avvio di interventi socio educativi, individualizzati o di
gruppo, realizzati nei luoghi della vita quotidiana o negli appartamenti palestra,
finalizzati all’acquisizione di competenze da parte della persona con disabilità e
di consapevolezze da parte delle famiglie a supporto e rinforzo delle esperienze
di autonomie parziali.
Sono beneficiarie persone con disabilità prive del sostegno dei famigliari con
priorità di accesso, in particolare, alle persone mancanti di entrambi i genitori,
del tutto prive di risorse economiche, reddituali e patrimoniali che non siano i
trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – DGR 733/2017. Programma distrettuale.
Attività finanziabili:
AZIONE c): Programmi di accrescimento della consapevolezza, abilitazione e lo
sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità
grave.
Negli appartamenti palestra presenti sul territorio (a Imola, Medicina e Castel San
Pietro T.), alternanza di gruppi di persone con disabilità in moduli residenziali
temporanei finalizzati alla graduale acquisizione di autonomie per
l’accompagnamento a esperienze di vita il più possibile indipendente. Sono presenti
figure educative appositamente formate, orientate a decrementarsi nel tempo.
Parallelamente, sono previste attività di informazione, formazione e consulenza alle
famiglie a supporto della gestione del «dopo di noi durante noi» e laboratori diurni,
da realizzare nei medesimi luoghi, volti alla acquisizione di autonomie individuali
nelle attività quotidiane e al potenziamento delle capacità relazionali.
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TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – DGR 733/2017. Programma
distrettuale.
Attività finanziabili:
AZIONE d): interventi da attuarsi in via residuale per la permanenza
temporanea in una soluzione abitativa extra-famigliare (caratteristiche di
cui alla normativa di riferimento). Sono forme di accoglienza in
emergenza per rispondere a quelle situazioni in cui i famigliari non sono
temporaneamente nelle condizioni di fornire alla persona con disabilità
grave il necessario sostegno e non sia possibile ovviare con i servizi di
assistenza domiciliare.
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TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – DGR 733/2017. Programma
distrettuale.
Attività finanziabili:
INTERVENTI STRUTTURALI: acquisto arredi per gli appartamenti
palestra, messa in opera e ristrutturazione di bassa complessità di
appartamenti siti nel territorio, messi a disposizione dei servizi, per
la predisposizione di soluzioni alloggiative in linea con le indicazioni
della direttiva regionale.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – Programma regionale, DGR 733/2017.
Piano economico:
AZIONE IMPORTO
Stima Azione a) € 54.000
Stima Azione b) € 18.000
Stima Azione c) € 34.500
Stima Azione d) € 12.000
Finanziamento erogato per le € 118.428
azioni a), b) e c)
Stima interventi 2018 € 65.119,08
Finanziamento erogato per € 76.089
interventi strutturali (utilizzato
integralmente)
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018. Programma
distrettuale.
Focus della programmazione è il sostegno alla domiciliarità.
Priorità di intervento a persone con disabilità gravi o medio gravi che pur
trovandosi in una situazione di non completa compromissione funzionale in
particolare rispetto alle abilità di base, si trovano comunque a rischio di
esclusione sociale e/o con un basso livello di inclusione e partecipazione sociale.
Particolare attenzione viene rivolta alle persone con gravissima disabilità
acquisita che non rientrano nei criteri di eligibilità della DGR 2068/2004 e
ss.mm.ii. e a persone con disabilità in giovane età.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018. Programma distrettuale.
Criteri minimi di valutazione da utilizzare nell’ambito della valutazione
multidimensionale:
a) Limitazioni dell’autonomia: sono presi in esame non solo i bisogni di assistenza
personal derivanti da limitazioni rispetto alle cosiddette attività di base della vita
quotidiana (ADL: igiene personale, vestirsi, mangiare, etc.) ma anche problemi
di autonomia personale derivanti da difficoltà nello svolgere le cosiddette
attività strumentali della vita quotidiana (IADL: uso dei mezzi di trasporto, fare la
spesa, etc.).
b) Condizione famigliare: viene presa in esame la condizione famigliare della
persona con disabilità con particolare attenzione ai bisogni di autonomia e
indipendenza delle persone che già vivono o desiderano vivere al di fuori del
nucleo famigliare di origine. Nel caso in cui la persona viva con altri famigliari,
devono inoltre essere considerati i bisogni delle famiglie che si trovano in
situazione di maggiore difficoltà nell’assistere il proprio famigliare con disabilità
(es. genitori anziani o soli, coniuge con figli minori, etc.).
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018. Programma
distrettuale.
Criteri minimi di valutazione da utilizzare nell’ambito della valutazione
multidimensionale:
c) Condizione abitativa e ambientale: devono essere valutati gli eventuali bisogni
di adattamento dell’ambiente domestico e di ausili per l’autonomia personale
ad integrazione di quanto già previsto nei progetti di cui agli Art. 9 e 10 della
L.R. 29/97.
c) Condizione economia della persona con disabilità e della sua famiglia: si fa
riferimento ai criteri regionali previsti per il riconoscimento dell’assegno di
cura e il contributo aggiuntivo e dai vigenti regolamenti relativi alla
contribuzione da parte dell’utente ai servizi erogati.
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TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018. Programma
distrettuale.
MACRO-AREA DI INTERVENTO – ASSISTENTE PERSONALE
Finalità: sostegno al ricorso alla assistente personale quale aiuto concreto
alla persona con disabilità nella scelta di un percorso di vita indipendente e
nel mantenimento delle proprie autonomie.
Azione: riconoscimento assegno di cura – di norma pari a € 15,49 fatte salve
specifiche valutazioni fatte in sede di UVM – ed eventuale contributo
aggiuntivo mensile di 160 € per la regolarizzazione contrattuale oltre ad un
ulteriore contributo economico di norma di massimo 200 € mensili. Nel caso
di specifiche valutazioni di eccezionalità del bisogno riconosciute dalla UVM
si possono riconoscere fino a un massimo di 400 € mensili come previsto dal
progetto regionale di riferimento.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018. Programma
distrettuale.
MACRO-AREA DI INTERVENTO – ASSISTENTE PERSONALE
L’attività della assistente personale potrà essere realizzata in tutte le possibili
aree di partecipazione alla vita sociale in relazione ai desideri ed alle
aspirazioni della persona con disabilità e a quanto condiviso nel progetto
individuale (domicilio famigliare, housing, co-housing).
Deve essere garantita la possibilità di libera scelta della assistente personale,
fatte salve le eventuali indicazioni rappresentate dalle UVM e riportate nel
progetto individualizzato.
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Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018. Programma distrettuale.
MACRO-AREA DI INTERVENTO – ABITARE IN AUTONOMIA
Finalità: supportare la possibilità per le persone con disabilità di vivere in maniera
autonoma o con la propria famiglia (housing) o di vivere esperienze di coabitazione
(co- housing).
Azioni: HOUSING - valorizzazione della vita indipendente, autonoma o con la propria
famiglia attraverso il supporto alle attività delle assistenti personali descritto nella
specifica macro-area. CO-HOUSING - esperienze di coabitazione in gruppo
appartamento o in soggiorni a termine per le autonomie personali anche quale
sviluppo delle esperienze realizzate negli appartamenti palestra o come evoluzione di
progetti individualizzati finalizzati al raggiungimento della massima autonomia
possibile in un arco di tempo adeguato. Si fa principalmente riferimento a spese per
attività di educatori od OSS.
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Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018.
Piano economico
MACRO-AREA E COSTI DI CUI CO-
AZIONI FINANZIAMENTO
ASSISTENTE € 68.214,40 € 39.792,00
PERSONALE
c/o domicilio di cui € 54.571,52 di cui € 31.833,60
famigliare
Impiegato in progetti di cui € 6.821,48 di cui € 3.979,20
di housing/co-housing
Impiegato in progetti di cui € 6.821,48 di cui € 3.979,20
di inclusione sociale e
relazionale
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TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
Programma regionale Vita Indipendente, DGR 156/2018.
Piano economico
MACRO-AREA E COSTI DI CUI CO-
AZIONI FINANZIAMENTO
ABITARE IN € 17.053,60 € 9.948,00
AUTONOMIA (Co-
housing)
Spese per educatori di cui € 17.053,60 di cui € 9.948,00
ed OSS
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TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
Legge 112/2016 Fondo Dopo di Noi – Coming soon…..
Nuova ripartizione del Fondo nazionale che sarà, dopo
l’assegnazione alle Regioni, ripartito ai Distretti
consentendo, a fronte di una adeguata programmazione
degli interventi di dare continuità alle azioni intraprese.
Imola, 18 gennaio 2019I SERVIZI PER LE PERSONE CON DISABILITA’ NEL
TERRITORIO DEL NUOVO CIRCONDARIO IMOLESE
Strumenti per la progettazione individualizzata
L’ACCESSO ALLA RETE DEI SERVIZI
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L’ACCESSO ALLA RETE DEI SERVIZI
COMPITI COMPOSIZIONE TEMPI (Quando)
PROFESSIONISTA
DI RIFERIMENTO
TIC
UVM
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L’ACCESSO ALLA RETE DEI SERVIZI
• Professionista di riferimento (la prima porta di accesso)
• Team per l’integrazione delle competenze (TIC), composto da
referenti sociali e sanitari che, assieme alla persona disabile e alla sua
famiglia, condividono e co-costruiscono una valutazione di primo livello
dei bisogni presenti, delle risorse attivabili e delle/dei
aspettative/desideri delle persone coinvolte.
• Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), che sulla base
della sintesi del processo di valutazione, confronto e ipotesi progettuale
svolto dal TIC realizza la propria attività di secondo livello.
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L’ACCESSO ALLA RETE DEI SERVIZI
VALUTAZIONE
PROFESSIONISTA DI
RIFERIMENTO
TIC PROGETTAZIONE
UVM
VERIFICA
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ALTRI RIFERIMENTI
• Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del
2016
• Legge n. 18/2009 di ratifica ed esecuzione della Convenzione Nazioni Unite
• La Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva
• Decreto del Presidente della Repubblica del 12/10/2017 «Adozione del
secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e
l’integrazione delle persone con disabilità»
• DGR 1230/2008 «Fondo regionale per la non autosufficienza - Programma
2008 e definizione interventi a favore delle persone adulte con disabilità»
• Scheda 6 del Piano sociale e sanitario regionale 2017/2019 approvato con
DGR 1423/2017
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Strumenti per la progettazione individualizzata
UNA RIFLESSIONE SULLA DEFINIZIONE DI DISABILITA’
Nel 2001 l’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica «La classificazione
internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute» (ICF)
strumento di classificazione innovativo, multidisciplinare e dall’approccio
universale.
L’ICF descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti
esistenziali (sociale, famigliare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel
contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità.
Il linguaggio è standard e unificato, per evitare fraintendimenti semantici e
facilitare la comunicazione fra i vari utilizzatori in tutto il mondo.
Fornisce un’ampia analisi dello stato di salute degli individui ponendo la
correlazione fra salute e ambiente, arrivando alla definizione di disabilità intesa
come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
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UNA RIFLESSIONE SULLA DEFINIZIONE DI DISABILITA’
Descrizione di Descrizione del
malattia, funzionamento e
menomazione ed dello stato di
handicap salute
VINCOLO POSSIBILITA’
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E DA DOMANI?
• Sintesi del lavoro fatto dai gruppi e
distribuzione
• Possibile utilizzo della sintesi nel
lavoro di équipe e di
programmazione
• Futura nuova verifica sugli
strumenti
GRAZIE A TUTTI!!!!!!!!
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