Lanuvio, rinviati a giugno i pagamenti di Tosap e ICP
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Lanuvio, rinviati a giugno i pagamenti di Tosap e ICP LANUVIO (RM) – L’amministrazione comunale di Lanuvio rinvia il pagamento di TOSAP e ICP al 30 giugno. La giunta Comunale, riunitasi oggi in remoto attraverso piattaforma telematica, ha approvato il rinvio dei termini di versamento per la tassa per l’occupazione del suolo pubblico e dell’imposta comunale sulla pubblicità al 30 giugno 2020. Le misure si inquadrano all’interno dei provvedimenti disposti per l’emergenza dettata dal Covid-19. “Tali decisioni – spiega il Sindaco Luigi Galieti– hanno come obiettivo il sostegno degli operatori economici al fine di contenere gli effetti delle ripercussioni economiche provocate dall’emergenza epidemiologica sulle attività del territorio”.
Milano, l’esercito scende in campo per far rispettare le regole MILANO – Con la rimodulazione dei servizi, decisa stamane in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la presenza degli assessori regionali Riccardo De Corato e Pietro Foroni, secondo le indicazioni del Ministro dell’Interno, 114 unità di militari dell’Esercito di Strade Sicure verranno impiegate direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Lo fa sapere la Prefettura di Milano. “Una delle richieste che ho fatto ieri, cioè quella legata all’uso dell’esercito, è stata accolta, anche se in maniera sicuramente limitativa: si parla di 114 militari in tutta la Lombardia, il che vuole dire praticamente niente”. Lo ha detto
il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Bisogna aggiungere almeno uno zero a quella cifra per discutere seriamente del problema, ma è positivo che la mia richiesta è stata accolta”. Sempre da oggi, inoltre, la Polizia di Stato impiegherà alcuni mezzi in dotazione al III Reparto Mobile di Milano per contribuire ai servizi di sanificazione delle vie della città, già in atto a cura di Amsa, la società del Gruppo A2A che si occupa dei servizi ambientali nel Comune di Milano. In particolare, verrà impiegato il veicolo speciale “idrante”, il BAI ARV 8500S, in dotazione ai Reparti Mobili della Polizia di Stato, che detiene una capienza di 8000 litri di acqua. Lo stesso sarà operativo dalle ore 15 odierne in via Melchiorre Gioia. L’impiego proseguirà anche la prossima settimana, dal lunedì al venerdì, sempre di pomeriggio, in altre vie di Milano indicate da Amsa, che provvederà a fornire l’igienizzante, ipoclorito di sodio in soluzione acquosa. L’iniziativa è finalizzata a promuovere un servizio di pubblica utilità in un momento di particolare esigenza che riguarda il capoluogo lombardo e vedrà il veicolo “idrante” operare a pressione ridotta e con le sole bocchette anteriori. Il veicolo speciale “idrante”, di norma, è un veicolo impiegato nei contesti di ordine pubblico di particolare di
eccezionale rilievo. Il suo utilizzo nei servizi di ordine pubblico può contribuire al contrasto di situazione connotate da elevata criticità ovvero a fronteggiare efficacemente contesti di grave turbativa e respingere azioni violente. Simeone (FI): “Ospedali svuotati e personale senza
mascherine” “In queste ore stiamo ricevendo numerose testimonianze sulla mancanza di mascherine nelle strutture sanitarie della provincia di Latina. Dal Poliambulatorio di Cisterna all’ospedale Fiorini di Terracina mi sono giunte grida di dolore dal personale medico ed infermieristico che lamenta l’assenza dei dispositivi di protezione individuale più elementari. A Cisterna in particolare 70 mascherine chirurgiche sarebbero state usate per 7 giorni da ben 14 sanitari. Una situazione insostenibile per non dire vergognosa. Mi rivolgo in particolare ai dirigenti della sanità pontina, barricati nei piani alti dell’Asl di Latina, rinchiusi nel loro bunker a ragionare sui massimi sistemi. Evidentemente non si sono resi conto che siamo in ‘guerra’. Dovrebbero iniziare a girare i nosocomi della provincia e comprendere il disagio e le sofferenze di medici ed infermieri, utilizzati come dei militari spediti in trincea e votati al massacro. Da giorni proviamo a lanciare messaggi e appelli a chi è chiamato a fare le scelte sul territorio e mi riferisco all’azienda sanitaria di Latina. Abbiamo provato a scuotere l’Asl dall’immobilismo che l’ha caratterizzata per buona parte di questa fase emergenziale. Constatiamo che dal torpore improvvisamente si è passati all’azione. Peraltro molto discutibile direi. Apprendiamo dalla stampa che si è deciso di svuotare l’ospedale Goretti, ed invece di potenziare altre strutture pubbliche gravemente carenti in termini di strumenti e
personale, come il San Giovanni di Dio di Fondi, cosa fa l’Asl? Sceglie di privilegiare il privato? Vogliamo per caso creare una ‘sanità di classe’ con utenti di serie A ed altri di serie B? Abbiamo presidi pubblici che vengono abbandonati a sé stessi, a scapito di sanitari e pazienti. E’ questo il modo di gestire l’emergenza Covid-19? I dirigenti dell’Asl dovrebbero alzarsi dalle loro sedie e scendere sul territorio per rendersi conto di cosa accade. Basta specchiarsi e circondarsi di ‘signorsì’ pronti ad assecondare le loro scelte dicendo che va tutto bene, mentre tutto crolla. Si rendano conto che la guerra è appena cominciata. E il prezzo da pagare sarà salato per tutti. Anche per loro”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare
Castelli Romani, calo vendite prodotti agricoli: al via consegne a domicilio Cia di Roma Sempre più complicata la situazione per il comparto agroalimentare . L’effetto Coronavirus ha , sostanzialmente, portato alla deriva un settore importante, una voce economica rilevante per il nostro comprensorio. Nella zona dei castelli romani , infatti, gli agricoltori sono in ginocchio, ridotti a riportare a casa carichi di verdure, frutta e ortaggi invenduti al Car di Guidonia. Nel corso della trasmisione Agorà, in onda su Rai 2 questa mattina , è intervenuto il presidente di Cia Roma Riccardo Milozzi. Il grido di rabbia si unisce a quello di molti produttori, stanchi e impauriti del futuro. ” Non abbiamo ancora tempo a disposizione, se non ci saranno interventi urgenti e gli italiani non si convincono ad acquistare prodotti del made in italy finiremo nel lastrico – ha detto Milozzi -. Nel territorio della provincia di Roma ci sono aziende in difficoltà e in procinto di abbandonare le terre. Dobbiamo incentivare le vendite delle nostre prelibatezze, consumare qualità e bontà, sia per il benessere personale sia per sostenere l’economia italiana” . I dati che arrivano dal territiorio: da Marino a Cerveteri, , sono inesorabili e stanno gettando nella sofferenza gli agricoltorori. Motivo che spinto la Cia, Confederazione Agricoltori Italiani a promuovere una significativa iniziativa, la consegna a domicilio dei prodotti. Dal campo alla tavola, è il nome del progetto di consegna degli agricoltori a domicilio. Vino, olio, ortaggi, frutta e verdura da consegnare a domicilio consultando il sito https://iprodottidalcampoallatavola.cia.it/
Grottaferrata, suore contagiate. Dal primo cittadino l’invito a tutti a mantenere la calma GROTTAFERRATA (RM) – Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti in qualità di autorità sanitaria locale, ha ricevuto in mattinata notizia dal Prefetto di Roma dei tamponi effettuati su 40 suore delle Figlie di San Camillo residenti in una struttura situata in via Anagnina, all’interno del territorio comunale. Come già riferito da Salute Lazio, le religiose sono risultate positive al Covid-19. I controlli sono stati effettuati da inizio settimana dai medici del S. Camillo. Una di loro è
stata ricoverata in un ospedale romano, le altre 39 sono state poste in isolamento domiciliare sotto sorveglianza medica della Asl. Il Comune, non appena informato, si è attivato attraverso la Polizia Locale e, in collaborazione con la Questura di Frascati e il comando dei Carabinieri di Grottaferrata, sta attuando tutte le misure di prevenzione e controllo: blocco delle entrate e uscite dall’istituto, salvo personale sanitario. Tekneko ha provveduto ad attuare il protocollo di sicurezza per il ritiro dei rifiuti. La Asl ha comunicato che sta rintracciando eventuali contatti dal giorno del primo caso, tenendo conto che – a quanto comunicato dalla direzione dell’istituto – sono oltre quindici giorni che le religiose hanno interrotto i contatti con le persone di Grottaferrata alle quali prestavano assistenza, i cui nominativi sono stati comunque indicati alla Asl per l’avvio di quarantene cautelative domiciliari. Il
sacerdote che quotidianamente celebra la S. Messa all’interno dell’istituto risiede a sua volta nel convento stesso. Il sindaco ha offerto alla madre superiora dell’Istituto la possibilità, da parte dei volontari, di fornire a domicilio farmaci e alimenti. Da parte della religiosa in tal senso è giunta una ulteriore rassicurazione in quanto l’istituto non provvede alle necessità alimentari attraverso la spesa in negozio ma è già rifornito abitualmente da trasportatori. Dal primo cittadino, dunque, l’invito a tutti a mantenere la calma. “Il cluster è contenuto interamente e unicamente all’interno dell’istituto religioso” ha detto Andreotti. “Sono inappropriati i paralleli tra Grottaferrata e Fondi, comune divenuto zona rossa, come pure le voci che riferivano di suore operanti presso altre strutture cittadine. Fortunatamente, rispettando le direttive governative, le suore sono
rimaste all’Interno del convento, quindi la possibilità che abbiano sparso il contagio è molto bassa. Restiamo in costante contatto con la Asl e in attesa di aggiornamenti che continueremo a diffondere con tempestività. L’invito che ribadisco a tutti i cittadini – ha concluso il sindaco – è quello a restare a casa e uscire solo, davvero solo per necessità indifferibili. Grazie a tutti per la collaborazione”. Castelli Romani e litorale, coronavirus: attivata
indagine epidemiologica La situazione dei contagi Covid-19 nell’intero territorio della ASL Rm 6 ha avuto un repentino peggioramento a tal punto che solo circa 3 ore fa, a seguito dell’ultimo bollettino dei positivi, appresa la notizia che è stato isolato l’intero istituto Figlie di San Camillo a Grottaferrata con 40 suore positive all’interno ed una ricoverata in ospedale, il Prefetto di Roma è stato prontamente avvisato dalla direzione dell’Azienda Sanitaria e conseguentemente è stata attivata l’indagine epidemiologica. E’ probabile che le suore impegnate in attività di volontariato e assistenza alle persone socialmente disagiate abbiano potuto contaminare altri soggetti. Al momento il dato certo è che i 40 casi sospetti di ieri oggi sono una certezza. Si attendono ulteriori numeri da aggiungere a quello che già si mostra come una situazione di emergenza nell’emergenza. A questo si aggiunge un altra corsa in avanti della ASL Rm 4 (Roma nord) di 17 nuovi casi positivi. Li sono state bloccate le accettazioni alla RSA Santa Maria del Rosario di Civitavecchia perché si attende l’esito di ulteriori tamponi. Quindi la situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore.
Roma, I Municipio: funzionario positivo al coronavirus ROMA – “Siamo stati informati della positività di un nostro funzionario al coronavirus” dichiara in una nota la Presidente del Municipio Roma I Centro, Sabrina Alfonsi. “Si tratta di una dipendente del Municipio, completamente asintomatica, rientrata al lavoro dopo un periodo di assenza legata ad una patologia. Ci siamo immediatamente attivati per le comunicazioni del caso alla ASL RM1 e
al Campidoglio, per l’avvio delle indagini sugli spostamenti e sui contatti avuti dalla dipendente durante la sua brevissima permanenza negli uffici, limitata ad un solo giorno, chiedendo anche la sanificazione dei locali della sede municipale di Via Petroselli, 50, come prassi in questi casi”. “L’attività di sanificazione verrà svolta nella giornata di domani, sabato 22 marzo, e l’accesso agli uffici per i dipendenti e l’utenza sarà ripristinato a partire dalle ore 11.00 di lunedì 23 marzo, una volta eseguite le operazioni di pulizia dei locali a seguito della sanificazione”. “Voglio cogliere l’occasione – continua Alfonsi – per tranquillizzare tutto il nostro personale, che è stato avvisato con una mail inviata individualmente dalla Direzione, e ringraziare tutti coloro che, in questo periodo così difficile e pieno di incertezze per tutti, hanno continuato a fornire il proprio contributo lavorativo con professionalità e senso di responsabilità. Andrà tutto bene” conclude la Presidente Alfonsi.
Bracciano, stop al jogging e alle uscite con i cani lontano da casa: il sindaco emette l’ordinanza BRACCIANO (RM) – “Ad oggi a Bracciano non abbiamo nessuno nuovo caso positivo di Covid-19, quindi le persone contagiate rimangono tre”. È quanto comunica il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli: “Devo constatare, però – aggiunge il primo cittadino – che c’è ancora troppa gente che esce senza giustificato motivo. Ricordo che l’unica misura di contrasto al Covid-19 è quella di rimanere in casa ed è proprio per questo motivo che mi vedo costretto oggi ad emettere un’ordinanza ancora più restrittiva proprio per far capire alla cittadinanza che si deve uscire da casa solo per giustificati motivi. Ho ordinato la sospensione su tutto il territorio comunale di qualsiasi pratica sportiva, ludica, ricreativa e delle attività motorie svolte all’aperto, in luoghi pubblici, anche in forma individuale fino al 3 aprile. L’uscita con gli animali domestici dovrà inoltre avvenire soltanto nelle vicinanze della propria abitazione e per il tempo strettamente necessario. Voglio inoltre comunicare a
tutti i cittadini che è stato attivato un supporto psicologico e sul sito del Comune troverete tutti i numeri di telefono e gli orari per poter chiamare”. Si può chiamare lo 06 94808381 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 10 e dalle 15 alle 18. Tondinelli ha poi concluso: “Ricordate che siamo e saremo sempre vicini a voi, tutti i giorni. Infine voglio ringraziare tutta la ASL Roma 4, tutti i volontari e le forze dell’ordine che sono in prima linea per far rispettare le regole che ci possono salvare dal contagio. Forza Insieme ce la faremo!” Comunicato del Sindaco Pubblicato da Comune Di Bracciano su Venerdì 20 marzo 2020
Nemi, Covid-19: terzo contagiato a Villa delle Querce NEMI (RM) – Terzo caso positivo di Covid-19 a Nemi presso la clinica Villa Delle Querce. Si tratta di un paziente di 82 anni che per un certo periodo è venuto in contatto con gli altri pazienti accertati positivi. L’uomo si trova ancora a Villa delle Querce in isolamento in una stanza singola nel reparto di medicina. Le condizioni dell’anziano si sarebbero aggravate ieri sera con difficoltà respiratorie. Presumibilmente verrà trasferito in queste ore presso il primo ospedale romano disponibile con un reparto di terapia intensiva. Preoccupazione da parte di molti cittadini di Nemi riguardo questo ulteriore caso. Da Villa delle Querce hanno assicurato di aver messo in atto fin da subito tutte le procedure corrette per il contenimento del contagio. Procedura confermata come corretta anche dal reparto di prevenzione della ASL Roma 6. Nemi, villa delle Querce: arriva con uno scompenso cardiaco, diventa positivo al Covid-19 e contagia i compagni di stanza. Ecco cosa è successo
Grottaferrata, 40 suore positive al coronavirus GROTTAFERRATA – Quaranta suore positive al coronavirus a Grottaferrata. La Asl Roma 6 spiega che è stato isolato l’Istituto Figlie di San Camillo di via Anagnina a Grottaferrata, dove 40 religiose sono risultate positive, ed una è stata ricoverata. Già da ieri erano casi sospetti, oggi confermati. È stato avvisato il Prefetto di Roma e attivata l’indagine epidemiologica della Asl Roma 6.
Frascati Scherma, Garozzo: “Olimpiadi? In questo momento la priorità è la salute pubblica” Frascati (Rm) – Come tutte le palestre d’Italia, anche la “Simoncelli” (storico quartier generale del Frascati Scherma) rimane chiusa. E così anche gli atleti di spessore internazionale del club presieduto da Paolo Molinari devono “arrangiarsi” autonomamente con gli allenamenti. L’emergenza Coronavirus è capitata in un anno particolarmente importante per il mondo dello sport e nello specifico per quello della scherma: a luglio si dovrebbero disputare (il condizionale è d’obbligo, al momento) i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, l’appuntamento clou per la vita di un atleta. Eppure c’è grande incertezza e c’è anche chi in questo momento non lo
considera un pensiero primario. E’ il caso di Daniele Garozzo che sarebbe sicuramente tra i protagonisti della rassegna a “cinque cerchi”, tanto da dover difendere addirittura il titolo olimpionico individuale di fioretto oltre che partecipare alla gara a squadre con i suoi compagni di nazionale. “Ma in questo momento sto pensando poco all’Olimpiade, sono sincero – spiega il forte atleta siciliano – L’emergenza internazionale dovuta al Coronavirus e la salute pubblica sono assolutamente prioritarie, speriamo che la situazione si risolva presto. Tra l’altro leggo che i bookmaker considerano più probabile lo slittamento dell’evento e loro raramente sbagliano… Dal punto di vista personale un rinvio non sarebbe un grande problema a livello organizzativo”. Garozzo non sembra particolarmente allarmato per la preparazione della gara olimpica: “Ribadendo che il primo pensiero è un altro, ritengo che per uno schermidore cento giorni siano sufficienti per preparare al meglio un evento importantissimo come le Olimpiadi. A mio parere è molto più complicato il discorso per altri atleti come i nuotatori o i fondisti perché la preparazione è più lunga e non allenarsi adesso rappresenta un grosso problema”. Il campione olimpico, in questo momento, si sta arrangiando a casa: “La palestra è chiusa e credo che sia un provvedimento giusto. Io sto cercando di fare un po’ di lavoro fisico nella mia abitazione. L’augurio è che si possa tornare a fare sport perché vorrebbe dire che la situazione generale sta migliorando”.
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