L'Angelo - Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 4 aprile 2021 - Parrocchia di Verolanuova
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In copertina: sommario Jan e Hubert Van Eyck: Politti- co dell’Agnello Mistico (parti- colare) Cattedrale di Gand La parola del Prevosto (don Lucio) L’anno di San Giuseppe 3 5 L’Angelo Miracoli eucaristici 6 Vita parrocchiale - 100 dall’Ordinazione sacerdotale 7 18 marzo, Giornata in memoria delle vittime Covid 8 Dall’Oratorio Il sogno diventa realtà 10 Quando si giocava ovunque 12 4 Mensile di vita Parrocchiale anno XLVI - n. 4 aprile 2021 Arte & cultura Le poesie dèi méss 13 Redattori: Piccolo ripasso... 69. (S. Amighetti) 14 Sac. Lucio Sala Sac. Sergio Mariotti Le nostre rubriche Sac. Michele Bodei Verola missionaria (P. Sala) 16 Sac. Alessandro Savio Tiziano Cervati (Capo redattore) L’evangelizzazione (don Sergio) 18 I Profeti: Malachìa (F. Checchi) 20 Telefoni utili La scuola della Parola 22 030 931210 (Ufficio parrocchiale) Vita e cammino di San Francesco 24 331 9996919 (Oratorio) 030 932998 (don Sergio) Varie – Cronaca 030 931475 (don Michele) Avis 25 Anagrafe parrocchiale 26 Stampa Offerte 26 Bressanelli srl - Manerbio Tel. 030 938 02 01 serena@bressanelli.eu Grafica Serena Bressanelli 2 l’angelo4
DIO HA AMATO IL MONDO LA PAROLA DEL PREVOSTO TANTO DA DARE IL SUO FIGLIO UNIGENITO G esù in croce grida: “Tutto è compiuto”. Che cosa significa- no queste parole? Gesù ha vissuto una vita per fare unicamente la vo- lontà del Padre: e la loro volontà è che l’umanità sia redenta, salvata. Un amore così grande che noi pos- siamo contemplare ogni volta che guardiamo il Crocifisso, un amore che chiede solo di essere accolto. Più volte abbiamo ascoltato la let- tera ai Romani che ci ricorda come l’amore di Dio è così grande che nessuno e nulla potrà separaci da questo amore. La Lettera ai Romani chiarisce la profondità del dono del Signore: il Tiziano Vecellio suo amore che si rivela nella croce Polittico Averoldi 1520-1522 (particolare) Brescia - Chiesa dei santi Nazaro e Celso che è il fondamento della nostra speranza. «Chi ci separerà dall’amo- sa nel dono totale di sé, al di là del re di Cristo? […] Io sono persuaso fallimento della croce, ha in sé il che né morte né vita, né angeli né segno della vittoria: la vita donata principati, né presente né avvenire, agli altri fino alla fine e la morte in- né potenze, né altezza né profondi- contrata per vivere l’amore per tutti tà, né alcun’altra creatura potrà mai non sono la fine di tutto, ma il ger- separarci dall’amore di Dio, che è in me di una vita nuova di cui Cristo Cristo Gesù, nostro Signore». ha portato l’annuncio. Lo spiega la parabola del seme di frumento: «Se La croce di Gesù può sembrare a il chicco di grano, caduto in terra, una prima osservazione il segno non muore, rimane solo; se invece del fallimento dell’opera di Gesù. muore, produce molto frutto. Chi Ma non è così. ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mon- Nella risurrezione di Gesù il Padre do, la conserverà per la vita eterna» proclama che la vita di Cristo spe- (Gv 12,24-25). La vita infatti è amo- l’angelo4 3
la parola del prevosto re che cresce e si sviluppa nel dono sere colpiti da un virus ci fa capire di sé, e così diventa feconda in una quanto siamo vulnerabili. Tutto ciò vita nuova. ci spaventa. In questa luce è possibile capire le Cristo risorto ci viene incontro in parole di Paolo: «Se Cristo non fos- ognuna di queste situazioni: per se risorto, la nostra fede sarebbe dirci che l’assumersi con coraggio vana». Ognuno di noi è il destinata- il peso che la vita ci porta, restan- rio dell’annuncio del Cristo risorto: do aperti all’amore e alla carità ci fa che cosa può voler dire questo nel- comprendere come la nostra rispo- la nostra vita? sta è già una vittoria. Rispondiamo al male con il bene. La natura che Ognuno di noi fa i conti con diverse si risveglia in questo periodo della situazioni di debolezza: l’insicurez- Pasqua ci aiuti ad affrontare con co- za, la fragilità, la solitudine, l’incom- raggio questo tempo. prensione, il fallimento, la malattia, la paura, la povertà, la morte. In Buona Pasqua. questo periodo del «coronavirus», scopriamo la forza del male: l’es- Don Lucio Sante Cresime e Prime Comunioni Domenica 11 aprile 2021 e Domenica 23 maggio 2021 A causa delle disposizioni per la prevenzione del Covid-19 l’amministrazione dei sacramenti si svolgerà con due distinte celebrazioni: alle ore 9.30 e alle 11.30 e saranno riservate esclusivamente ai ragazzi che riceveranno i sacramenti, ai loro genitori, ai padrini e madrine e a un numero strettamente limitato di parenti. Per tutti gli altri fedeli le Sante messe avranno il seguente orario ore 8.00 - 16.00 - 18.30 4 l’angelo4
L’ANNO DI SAN GIUSEPPE VOLUTO DAL PAPA VITA PARROCCHIALE IL MONDO HA BISOGNO DI PADRI P adre amato, padre nella tenerezza, obbedienza e accoglienza; padre dal coraggio creativo e lavoratore: con queste parole papa Francesco descri- ve san Giuseppe. Lo fa nella Lettera apostolica Patris corde, presentata in occasione del 150° della proclama- zione dello Sposo di Maria a Patrono della Chiesa cattolica. Era stato il bea- to Pio IX, l’8 dicembre 1870, a tributare questo titolo per san Giuseppe. Per ce- lebrare tale ricorrenza, il Pontefice ha indetto uno speciale “Anno” per tutto il 2021). Sullo sfondo della Lettera apo- stolica, c’è la pandemia da Covid-19 che, scrive il Papa, ci ha fatto com- prendere l’importanza di tante perso- ne comuni, solitamente dimenticate, come medici, infermiere e infermieri, commesse, addetti alle pulizie, ba- danti, trasportatori, forze dell’ordine, volontari, sacerdoti, religiose..., gente ver usato dell’autorità legale, che a lui che «esercita ogni giorno pazienza e spettava sulla sacra famiglia, per farle infonde speranza, avendo cura di non totale dono di sé, della sua vita, del seminare panico ma corresponsabilità. suo lavoro; nell’aver convertito la sua Proprio come san Giuseppe, «l’uomo umana vocazione all’amore domestico che passa inosservato, l’uomo della nella sovrumana oblazione di sé, del presenza quotidiana, discreta e nasco- suo cuore e di ogni capacità, nell’amo- sta». re posto a servizio del Messia germina- Proporremo ogni mese un’ampia sin- to nella sua casa». tesi della Lettera di papa Francesco. Per questo suo ruolo nella storia della salvezza, san Giuseppe è un padre che Padre amato è stato sempre amato dal popolo cri- La grandezza di san Giuseppe consiste stiano [ ... ]. nel fatto che egli fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù. [ ... ] San Paolo VI os- Sabato 1° maggio, festa di san serva che la sua paternità si è espressa Giuseppe lavoratore, alle ore concretamen te «nell’aver fatto della 10.30, in Basilica sarà celebra- sua vita un servizio, un sacrificio, al mi- ta una santa Messa per il mon- stero dell’incarnazione e alla missione do del lavoro. redentrice che vi è congiunta; nell’a l’angelo4 5
miracoli eucaristici ROSANO 1948 LA STATUA DEL SACRO CUORE SANGUINÒ RIPETUTAMENTE In provincia di Firenze, a Rignano sull’Arno, sorge la grande e antichissima ab- bazia benedettina di Santa Maria di Rosano, fondata nel 780. Nella chiesa del monastero si venera la statua del Sacro Cuore, che sanguinò e lacrimò in diverse occasioni. La statua, che è di altezza naturale, fu donata nel 1948 da una pia per- sona come adempimento di un voto fatto durante il secondo conflitto mondiale. Il volto di Cristo possiede un’espressione intensa di virile dolcezza che invita alla preghiera e al raccoglimento. Il Cuore spicca al centro del petto, circondato da una corona di spine. del medesimo anno un altro prodigio si aggiunse “impressionante e inatte- so”: l’effusione di sangue. Tali fatti si verificarono ripetutamente tra il 1948 e il 1950 e sono avvalorati da nume- rosi testimoni oculari, dalle Monache stesse e in particolare dalla Rev. Ma- dre Abbadessa M. Ildegarde Cabitza di v.m. Nell’archivio del monastero si conservano molte testimonianze giu- rate anche di sacerdoti, predicatori e visitatori occasionali, insieme alle ana- lisi mediche del sangue, a manutergi e purificatoi imbevuti di sangue. Tra que- ste, preziosa rimane la testimonianza di Mons. Angelo Scapecchi, divenuto poi Vescovo ausiliare della Diocesi di Arezzo. Dall’archivio si viene a cono- La statua del Sacro Cuore che ha sangui- scenza dell’indagine del Visitatore P. nato e lacrimato Luigi Romoli o.p. inviato dal S. Uffizio, il quale interrogò personalmente tutte Dalla Lettera del Vescovo Luciano le Monache imponendo alla comuni- Giovanetti, 4 aprile 1998 tà il più assoluto silenzio. In seguito, il 14 Novembre 1950, lo stesso S. Uffizio «L a sera del 4 aprile 1948, Dome- nica in Albis, durante il canto dei Vespri, si osservò per la prima volta ordinò la rimozione della statua per custodirla in luogo segreto. Essa ritor- nò a Rosano nel 1952. La comunità di che dagli occhi della statua cadevano Rosano visse tali avvenimenti con inti- gocce come di lacrime. Nel giugno ma gioia e grande emozione, ma con 6 l’angelo4
estrema riservatezza, tanto è vero che MIRACOLI EUCARISTICI - come risulta dalla cronaca - non fu distolta dalle occupazioni quotidiane, ma al contrario la vita monastica pro- seguì più intensa secondo il motto be- nedettino Ora et Labora. Il fatto della lacrimazione e della effusione di san- gue venne ritenuto inesplicabile dal punto di vista naturale e umano. Il mio venerato predecessore Mons. Giovan- ni Giorgis vide nei fatti di Rosano un Il 31 maggio 1997 il Cardinale Joseph appello del Signore “alla fedeltà, alla Ratzinger, futuro papa Benedetto XVI, riparazione, alla preghiera”. […] presenziò all’inaugurazione del Monas- tero di S. Maria dove celebrò la Messa e Carissimi fratelli e sorelle ripensiamo consacrò l’altare di fronte ad una grande folla, al Vescovo di Fiesole Luciano con commozione quanto avvenuto nel Giovannetti e alla Badessa del Monaste- 1948 nella nostra Diocesi, vediamolo ro di Rosano Maria Immacolata Fornasari. come un segno della benevolenza e dell’amore del Signore, e come invi- la grazia di un crescente fervore apo- to a una seria e profonda riflessione. stolico e anche il dono di numerose e Rinnoviamo con gioia la nostra arden- sante vocazioni sacerdotali e religiose, te devozione al Sacro Cuore di Gesù, per fare di Cristo il cuore del mondo. e accogliendo questo messaggio Guardando al Cuore di Gesù attinge- chiediamo il dono di una sempre più remo con gioia alle sorgenti della sal- profonda conversione al suo amore, vezza!». - 100 I l 5 marzo scorso, con una santa Messa presieduta da don Alberto Comini e concelebrata dal nostro prevosto don Lucio e da don Alessandro, sono stati con noi i diaconi Simone Toninelli, Michele Rinaldi, Filippo Zacchi, At- tilio Vescovi (non in foto), e per celebrare i 100 giorni dalla loro ordinazione sacerdotale! Manca davvero poco. Li accompagniamo con la preghiera. l’angelo4 7
vita parrocchiale 18 MARZO 2021 GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL COVID Signore Padre buono e misericordioso, ascolta la preghiera delle tue figlie e dei tuoi figli in questo tempo oscurato dalle ombre della malattia e della morte. La Pasqua di Cristo, verso la quale siamo incamminati, illumini il nostro pellegrinare. Donaci occhi, mente e cuore per sostenere le famiglie, soprattutto le più provate; per prenderci cura dei bambini, accompagnare i giovani, dare forza ai genitori e custodire gli anziani. Dona guarigione agli ammalati, pace eterna a chi muore. Indica ai governanti la via per decisioni sagge e appropriate alla gravità di quest’ora. Dona forza ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, a chi si occupa dell’ordine pubblico e della sicurezza, affinché siano generosi, sensibili e perseveranti. Illumina i ricercatori scientifici, rendi acute le loro menti ed efficaci le loro ricerche. Lo Spirito del Risorto sostenga la nostra speranza. Per la forza del suo Amore, o Padre, rendi ciascuno artigiano di giustizia, di solidarietà e di pace, esperto di umanità. Donaci il gusto dell’essenziale, del bello e del bene, e i gesti di tutti profumino di carità fraterna per essere testimoni del Vangelo della gioia, fino al giorno in cui ci introdurrai, con la beata Vergine Maria, san Giuseppe e tutti i santi, al banchetto eterno del Regno. Amen. 8 l’angelo4
CINQUE IMMAGINI PER NON DIMENTICARE VITA PARROCCHIALE 21 marzo 2020: L’immagine che ha scioc- 21 marzo 2020: La dolente Via Crucis dei cato l’Italia: una colonna di camion milita- nostri sacerdoti, soli verso il cimitero. ri lascia Bergamo trasportando altrove le bare dei defunti. 27 marzo 2020: Papa Francesco da solo in 25 aprile 2020: Il Presidente della Repub- piazza San Pietro per invocare la fine del- blica Sergio Mattarella, da solo, rende la pandemia: “Ti imploriamo Dio, non la- omaggio ai caduti e ai defunti per la pan- sciarci in balia della tempesta”. demia. I defunti verolesi per la pandemia dal 5 marzo al 1 giugno... ne sono seguiti tanti altri l’angelo4 9
dall’oratorio IL SOGNO DIVENTA REALTÀ “D on, quando facciamo il sintetico?”. Avevo smesso di contare le volte in cui i ragazzi mi rivolgevano questa domanda. “Appena troviamo qualcuno che ci aiuta a realizzarlo!”. Era la risposta a cui si stavano ormai abituando. Fin- ché, in pochi mesi, il sogno che da anni si faceva non è diventato realtà. Un aiuto - sostanzioso - è arrivato dall’Amministrazione Comunale, che ha condiviso fin da subito il progetto. Grazie! Qualche misura ... un disegno ... due chiacchiere col Sindaco, due con l’archi- tetto Galperti che ha seguito i lavori, due con gli addetti allo sport del nostro GSO... ed ecco a voi il campo sintetico! È tutto pronto! Aspettiamo solo che le squadre dell’Oratorio possano riprendere ad allenarsi e giocare. Aspettiamo che tutto riapra e riprenda per accogliere i ragazzi. Aspettiamo tempi più sereni per un bel torneo ed una festa di inaugurazione degna dell’opera. don Michele 10 l’angelo4
l’angelo4 11 DALL’ ORATORIO
dall’oratorio QUANDO SI GIOCAVA... OVUNQUE LE DIVERTENTI REGOLE DEL CALCIO D’INFANZIA 1. Le porte erano due pietre o due 8. I 2 migliori giocatori non poteva- giacche, ma c’era sempre una no essere nella stessa squadra e squadra con la porta più piccola. lo sapevano anche loro. 2. Le regole si stabilivano prima di 9. Se venivi scelto per ultimo era cominciare la partita. una grande umiliazione significa- va che non ti voleva nessuno. 3. Nessun arbitro. 10. La partita si interrompeva quan- 4. Il ciccione era sempre il portiere. do passava un anziano. 5. Dare fallo solo se era molto chia- 11. I giocatori del quartiere più vicino ro o qualcuno iniziava a piangere. erano nemici per sempre. 6. Non esisteva fuorigioco. 12. Coloro che non avevano idea del 7. Se il padrone del pallone si ar- calcio rimanevano riserve o al rabbiava, la partita finiva. massimo difensori. 13. Quando i grandi giocavano, do- vevi lasciare il campo senza pro- testare. 14. C’era sempre un vicino che non ti lasciava giocare e ti minacciava di prendere la palla e di bucarla. 15. Se si scommetteva qualcosa, il gioco era molto serio come se fosse una finale. 16. Quando il portiere veniva spinto il gol non era valido. 17. Se era rigore, toglievi il ciccione e parava il migliore. 18. Giocavi anche 2-3 ore di fila. 19. Anche se il punteggio era 20-0 chi segnava per ultimo vinceva. 20. La partita finiva quando tutti era- no stanchi. Roberta Schena 12 l’angelo4
LE POESIE DÈI MÉSS DI ELENA ALBERTI NULLI l’angelo4 13
arte & cultura PICCOLO RIPASSO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO 69. IL CONCILIO VATICANO PRIMO M erita un discorso più approfon- dito, nella storia del papato di Pio IX, il suo impegno nel portare a alle chiese di rito Orientale e ai Prote- stanti, ma non ai sovrani cattolici, che non gradirono l’iniziativa e, anzi, mi- compimento quanto era stato fatto sero in atto una serie di iniziative per nei secoli precedenti per valorizzare ostacolarla. Ma, nonostante anche la il pontificato romano: farne l’organo Massoneria avesse organizzato, nelle supremo di tutta la cattolicità e met- stesse date, un anticoncilio a Napoli, terlo al di sopra di qualsiasi critica o furono oltre 700 i partecipanti, arrivati limitazione. È il grande tema dell’in- da ogni parte del mondo. fallibilità del papa e Pio IX vi si dedicò con tutte le proprie energie. Poiché il tema principale del Conci- lio, l’infallibilità papale, aveva creato Fin dal 1864, nella parte dispositiva profonde divergenze, lo si lasciò mo- dell’enciclica che accompagnava il mentaneamente da parte e, nell’apri- Sillabo, il Pontefice dichiarava che: le del 1870, venne approvata all’una- “Tutte le singole opinioni e dottri- nimità la costituzione Dei Filius nella ne perverse quali sono menzionate quale veniva proclamata l’esistenza in questo scritto rifiutiamo, proscri- di un Dio personale creatore dell’uni- viamo e condanniamo in forza del- verso, veniva affermata l’esistenza di la nostra autorità apostolica…” Era due ordini di verità, quello naturale certamente un modo per ribadire la e quello soprannaturale, dichiaran- necessità di un unico centro propul- do che non esiste incompatibilità tra sore per tutta l’attività cattolica. Per ragione e fede e che scienza e reli- togliere quindi incertezze sui poteri gione non sono in contrasto. Veniva papali, per correggere gli errori del infine riaffermato che l’atto di fede è gallicanesimo e per rinfrancare quan- volontario e si fonda, oltre che sull’in- ti già vedevano nel vescovo di Roma segnamento della Chiesa, su motivi il maestro, la guida e il giudice di tutta di credibilità. la Chiesa, Pio IX pensò ad un Concilio che desse una risposta a questi temi. Non solo tra i partecipanti al Conci- lio, ma anche tra larghi strati del clero Nel 1865 una speciale congregazio- vi erano posizioni opposte in merito ne di teologi romani predispose gli alla proclamazione dell’infallibilità studi per un futuro Concilio, discuten- papale: c’era chi la riteneva una diga do sugli argomenti da trattare e nel contro il dilagare del razionalismo e 1868, il 29 giugno, Pio IX promulgò chi non riteneva opportuno, nel dif- la bolla per l’indizione del Concilio ficile momento storico, l’approvazio- Vaticano primo, fissandone l’apertu- ne di una dichiarazione che poteva ra per il successivo 8 dicembre 1869. apparire autoritaria. Per il Bismark il L’invito a partecipare fu rivolto anche dogma, addirittura, poteva costitui- 14 l’angelo4
re una minaccia per l’indipendenza affermata la volontà di non aderire, ARTE & CULTURA degli Stati. In seno all’Assemblea, le per motivi di opportunità storica, alle due correnti erano rappresentate tesi dell’infallibilità, ma assicurando l’una dal patriarca armeno Hassun e la loro obbedienza nei confronti del- dall’arcivescovo Ledochowski (che le decisioni che il Concilio stava per raccolsero 380 firme a favore della prendere. Undici giorni dopo venne proclamazione del dogma) e l’altra presentata in seduta plenaria la costi- dal cardinale Schwarzenberg (che tuzione Pastor Aeternus: quattro ar- ne raccolse 336 tra vescovi tedeschi, ticoli riguardanti il primato di Pietro, francesi e nordamericani per chieder- la continuità dei suoi successori nel ne la non approvazione). magistero della Chiesa, i poteri del pontefice sulla cristianità e sulla ge- Il tema fu quindi lasciato decantare, rarchia e, infine, il quarto che definiva ma tornò a ripresentarsi al momento infallibile il magistero del papa entro della discussione intorno alla costi- certe condizioni. tuzione della Chiesa e, di riflesso, al posto occupato in essa dal pontefi- In pratica, nell’ultimo articolo veniva ce romano. La discussione generale, dichiarato che il magistero papale iniziatasi a metà maggio, durò 50 è indipendente dai concili e da ogni giorni e vide un confronto oratorio altra approvazione della Chiesa, che sulle varie tesi al fine di fare completa l’infallibilità si basa sulla certezza luce sull’argomento. Non riuscendo dell’assistenza divina e riguarda solo ancora a risolvere le controversie, il gli atti in cui il pontefice agisce nella 7 luglio il papa autorizzò 55 vesco- pienezza del suo potere apostolico, vi tedeschi ed americani a lasciare quando cioè parla ex cathedra in fun- Roma dopo che da parte loro venne zione di maestro su argomenti riguar- l’angelo4 15
arte & cultura danti la fede e i costumi e in presen- VEROLA MISSIONARIA za di un giudizio dottrinale. Essendo però i Vescovi i veri pastori del greg- ge quali successori degli Apostoli, la TUCUMÃ, loro giurisdizione vescovile non veni- BRASILE (AMAZZONIA) va pregiudicata dal potere episcopa- le della chiesa di Roma. MARZO 2021 La votazione diede un risultato qua- si unanime, con 553 voti favorevoli e solo due membri contrari, che però si sottomisero subito al deliberato C ari amici ho aspettato un po’ ad inviarvi le foto della nostra bella chiesa perché possiate notare lo sta- dell’assemblea. Pio IX promulgò im- mediatamente l’atto, che fu accolto to di avanzamento dei lavori. Da fine da solenni acclamazioni. anno 2020 (foto A) ai primi di marzo 2021 (foto B) potete vedere come la Il principio del primato papale non gente si stia impegnando per avere al era mai stato in dubbio, ma l’averlo più presto la loro Chiesa. Lavorano tut- fatto diventare verità di fede contri- ti e senza sosta. Come potete notare buì a rendere più stabili ed efficienti la struttura portante è in calcestruzzo i provvedimenti papali. Il magistero rinforzato (cemento armato) come su pontificio veniva ad assumere due vostra indicazione e chiusa tra i matto- campi di azione: quello ordinario e ni: una sfida contro i TIFONI. Tutti qui quello delle definizioni dogmatiche. sono felici e contenti e non vedono Cambiò anche il metodo di scelta dei l’ora per inaugurare la loro Chiesa inti- vescovi, sostituendo al vecchio siste- tolata alla Madonna Dolorosa. ma dell’elezione, quello della libera scelta papale che, come detto, non N.B. Pochi conoscono la vita del mis- annullava il potere vescovile sui pro- sionario Matteo compreso noi. Siamo pri fedeli. partiti col seguire il viaggio di Papa Francesco in Amazzonia e ci siamo così Questo fu però l’ultimo atto del Con- avvicinati ad una realtà ancora tutta da cilio perché, come detto, lo scoppio scoprire ad un’area molto vasta e di della guerra tra Francia e Prussia pro- difficile accesso che soffre di mancan- vocò l’ingresso delle truppe italiane za di politiche pubbliche finanziarie, in Roma. L’assemblea fu infatti sciolta infrastrutturali e sociali rivolte a que- e la prosecuzione dei lavori fu rinviata sta specifica popolazione indigena. Ci ad un prossimo futuro. Quando, nel sono poi conflitti tra etnie autoctone e 1962, papa Giovanni XXIII decise di non autoctone ed un altissimo tasso convocare un nuovo Concilio, consi- di esclusione sociale in parte collega- derò definitivamente chiuso il Vatica- te ad un tasso di analfabetismo tra gli no primo e diede il nome di Vaticano indigeni. Abbiamo insistito perché la secondo al successivo. Chiesa fosse di una struttura solida ma che includesse, a lato, una stanza per Sergio Amighetti l’accoglienza dei più piccoli per il ca- techismo, l’alfabetizzazione, una zona (… continua…) cucina e relativi servizi igienici: una 16 l’angelo4
LE NOSTRE RUBRICHE Foto A - La struttura in costruzione con calcestruzzo e mattoni Foto B - La chiesa in fase di ultimazione Chiesa accogliente! Questo è sicuramente un progetto in- Padre Matteo porta avanti anche una novativo che include anche la forma- iniziativa atta al miglioramento della zione degli insegnanti della durata di loro qualità di vita a tutela delle loro tre anni e in un secondo tempo ver- radici culturali, fra questa c’è quella ranno coinvolti anche i capi villaggio dell’alfabetizzazione “inculturata” nel per supportare il lavoro degli inse- rispetto della lingua e delle tradizioni gnanti e per mantenere la disciplina. indigene. I bambini imparano prima Un progetto capillare quindi volto a a conoscere le parole, mentre la co- dotare gli indigeni degli strumenti ne- noscenza delle lettere dell’alfabeto cessari alla difesa dei propri diritti. avviene solo in un secondo momento Tanti auguri Padre Matteo. Buona Mis- partendo sempre dalla conoscenza sione e Santa Pasqua. della natura e da ciò che il bambino Gruppo Missionario esperimenta nella vita di tutti i giorni. “CONOSCERCI” l’angelo4 17
le nostre rubriche EVANGELIZZARE: IL CORPO: VALORE O INTRALCIO I l primo dato che balza alla nostra attenzione è pos- capite. Ogni persona allora dovrebbe imparare a leggere il valore della pro- pria corporeità: o accettazione qualun- sedere un corpo. que sia il vissuto o rifiuto di ogni cosa Quando si è gio- che ti possa far star male. La percezio- vani si è portati a ne corporea ci dà la possibilità di valu- sottovalutare que- tare a modo nostro quanto l’esperienza sta realtà, ma col ci procura e ci fa esperimentare. passare del tempo, Con gli occhi vediamo quello che av- quando il corpo fa viene fuori di noi ed è importante ricor- sentire tutto il suo dare come anche nei piccoli appena limite vogliamo nati noi vediamo che a volte questo correre ai ripari ri- piccolo non segue il nostro essere pre- valutandone il va- senti ma con tutta probabilità percepi- lore. Da quando siamo nati risulta sem- sce quello che il nostro cervello riesce pre più importante il valore del corpo a focalizzare. Ecco allora che il genitore perché in un modo o nell’altro possia- prova e riprova per vedere se lo sguar- mo svolgere in modo significativo ogni do è assente o attratto da altra cosa. funzionalità che il corpo permette. Già nel grembo materno con l’ausilio della Oltre alla vista abbiamo l’udito: ci sen- percezione di una madre noi avvertia- tirà? Capirà quello che dico? Recepi- mo in modo significativo ogni perce- sce i messaggi del mondo circostante? zione intrauterina con quegli effetti che Quanta paura nei genitori se il figlio la madre comunica a noi col proprio non reagisce ad ogni rumore che gli essere. si propone. Ecco allora la corsa dal più bravo pediatra per un controllo pre- Sulla attendibilità di tale assioma noi ventivo delle capacità uditive. possiamo confermare questo assunto in quanto da esperimenti fatti nell’ute- Non dimentichiamo le capacità olfatti- ro materno si evince che alla presenza ve con cui il piccolo può avere proble- di un corpo estraneo nel grembo, il mi nel fiutare ogni cosa che potrebbe feto reagisce con atteggiamenti e mo- incontrare nel suo cammino olfattivo. vimenti di paura per il corpo estraneo Oltre a ciò abbiamo l’aspetto degusta- che avverte. Il corpo allora diventa un tivo: non sarà sfuggito a nessuno quan- momento esperienziale dell’essere te boccacce di disgusto provochiamo umano con il quale si percepisce l’e- nel piccolo quando gli proponiamo di sistente e come tale produce un at- assaggiare qualcosa: troppo dolce o teggiamento di paura o di gioia per troppo salato, troppo caldo o troppo quanto esperimentato. Va da sé che, freddo. La regola d’oro per ogni degu- man mano cresciamo, il corpo nella stazione dovrebbe essere o poco più sua conformazione globale produce a volte al giorno o niente affatto, per evi- livello psichico o fisiologico in genere tare un normale rigurgito per quanto delle reazioni che vanno comprese e ingerito. Ben saggia era la prova della 18 l’angelo4
non eccessiva calura del cibo quando morale. LE NOSTRE RUBRICHE le nostre mamme prima degustavano Guardando ai nostri giovani, senza per prime e poi davano ai piccoli il cibo dimenticare gli adulti, noi vediamo tiepido perché non facesse loro male. subito come buona parte dei loro at- Ricordiamo poi l’ultimo senso: il tatto, teggiamenti sia imputabile non tanto con cui il bambino prende coscienza e solo da logiche di autocoscienza ma del mondo circostante con gradualità da condizionamenti che vedono la loro evitando di prendere tutto e sempre origine in sollecitazioni psicologiche ciò che lo circonda. La valutazione così culturali con cui il giovane deve com- doviziosa di particolari ci porta, man- battere per poter avere libertà e auto- mano cresciamo e diventiamo adulti, nomia di giudizio. ad un grande convincimento: il corpo Hanno il loro bel da fare i genitori e gli viene ad essere il primo mediatore del educatori nel richiamare e sollecitare nostro essere nel mondo e per il mon- il meglio per i propri figli, ma quando do. È allora importante ricordare come escono di casa trovano il gruppo dei ogni approccio alla realtà, piccoli o coetanei, degli amici, le sollecitazioni grandi che siamo, dobbiamo sempre dei mass-media, TV e giornali con cui tener conto che la sensorialità viene ad si imbattono e si confrontano: ed ecco essere il primo modo per capire e leg- il “patatrac”. Il ragazzo si trova perciò gere l’esistente. combattuto: vede il bene e segue il È sintomatico che la descrizione del male. Oggigiorno i condizionamenti a peccato originale nel libro della Genesi tutti gli effetti creano una dipendenza cap. 3 dica come Eva prendendo il frut- che troppe volte la debolezza psicolo- to dell’albero che non doveva mangia- gica non riesce ad arginare. re dicesse: era bello a vedersi e gusto- Quanti errori si vedono nelle persone so a mangiarsi e quindi l’avrebbe preso succitate: bisognerebbe fare un’opera e degustato. È importante perciò che di disintossicazione ed avere una oc- ogni atteggiamento umano parta dal- casione autenticamente libera in cui il la sensorialità per procedere poi alla singolo possa agire. Oggi sembra tut- sua interiorizzazione psicologica, alla to negativamente oscurato: ma se noi sua valutazione funzionale ed alla va- sappiamo prendere i singoli toglien- lutazione morale del gesto commesso. doli dal condizionamento in cui vivono, La cosa importante che noi dobbiamo possono trovare quella libertà di cui il ricordare è che in sé il gesto somatico Signore li ha dotati e vivere una vita fe- del corpo non è valutabile negativa- lice. mente, trattandosi di pura gestualità o istintività. Il riassunto dell’articolo potrebbe esse- re: la vita umana è un grande puzzle. Qual è allora il caso in cui diventa nega- Ogni tassello ha la sua conformazione tivo un gesto, un atteggiamento com- ed il suo giusto incastro. Quando noi piuto dall’uomo? Se interviene una vogliamo dare ad ogni parte un valore valutazione morale e un gesto effetti- a sé, non riusciamo più a fare del nostro vamente svolto. La cosa importante da corpo una bella immagine che il puzzle non dimenticare è quando abbiamo ci rivela. Siamo certi di avere ogni parte dei gesti che notiamo gravi, però per- al suo giusto posto? dono la loro peccaminosità quando son fatti senza una piena avvertenza e Don Sergio guidati da un puro istinto psichico o l’angelo4 19
le nostre rubriche IL PROFETA MALACHÌA M alachìa è l’ultimo dei profeti mi- nori. Non abbiamo notizie sicu- re circa la sua vita, visse certamente nome di Dio e di non onorarlo come padre e signore. A questi ultimi chie- de di convertirsi, altrimenti essi offri- dopo l’esilio (538 a.C.), dubita anche rebbero invano i sacrifici e atti di cul- se Malachìa sia il suo vero nome o to che Dio non accetterebbe. Anzi li piuttosto un titolo onorifico. Il nome accusa di profanare l’altare del Signo- Malachìa, infatti, significa “mio mes- re e di svolgere il loro ministero con saggero”, “mio angelo”. pigrizia e ipocrisia accettando offerte Il libro di Malachìa è un piccolo tratta- provenienti da furti. Il profeta rimpro- to di morale è composto da 3 capitoli vera anche il popolo per la crudeltà e contiene: oracoli contro l’infedeltà e la leggerezza nei divorzi e ricorda idolatrica del popolo; esortazioni alla che: “[...] il Signore è testimone fra te conversione e a riprendere il culto a e la donna della tua giovinezza, che Dio. hai tradito, mentre era la tua compa- Il libro può essere diviso in due parti gna, la donna legata a te da un patto. e un epilogo. Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca Nella prima parte Malachìa risponde quest’unico essere, se non prole da agli ebrei, che accusavano Dio di non parte di Dio? Custodite dunque il vo- averli amati, sottolineando che sono stro soffio vitale e nessuno tradisca la proprio i sacerdoti a disprezzare il donna della sua giovinezza. Perché io detesto il ripudio, dice il Signore, Dio d’Israele, e chi copre d’iniquità la pro- pria veste, dice il Signore degli eser- citi. Custodite dunque il vostro soffio vitale e non siate infedeli” (2, 14-16). Nella seconda parte il profeta re- spinge le accuse del popolo mos- se contro Dio di favorire i malvagi e annuncia che: “Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospira- te, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo appa- rire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà 20 l’angelo4
per fondere e purificare l’argento; pu- curamente sviluppa il discernimento LE NOSTRE RUBRICHE rificherà i figli di Levi, li affinerà come che ci porta a vivere relazioni umane oro e argento, perché possano offrire costruite sulla sincerità, la giustizia, la al Signore un’offerta secondo giusti- lealtà e senza divisioni. Ogni rottura zia” (3, 1-3). o divisione con il nostro prossimo, in- fatti, è fonte di male e di sofferenza. Dunque, all’accusa che non si guada- Per questo motivo la fedeltà va par- gna nulla a servire Dio, il quale lascia ticolarmente vissuta nel matrimonio. prosperare i malvagi, il profeta affer- Abbiamo, infatti, compreso come il ma che il Signore ascolta i gemiti dei divorzio (ripudio) e l’adulterio sono buoni e nel giorno del giudizio li trat- detestati da Dio perché sono un venir terà come figli prediletti. Quindi, tale meno ad una alleanza che si fonda, giorno, sarà caratterizzato dall’instau- per noi cristiani, sulla donazione reci- razione della giustizia: Dio giudicherà proca e totale degli sposi ad immagi- la storia e capovolgendo le posizioni ne dell’alleanza che Dio ha fatto con fissate dagli uomini egoisti, presun- tutti noi: “Voi mariti amate le vostre tuosi e sfrontati. Di conseguenza, pri- mogli come Cristo ha amato la Chie- ma che arrivi il “giorno del Signore”, sa” (Ef 5, 25). l’uomo saggio deve estirpare da se ogni superbia e ingiustizia perché im- Cristo ci dona la grazia e la capacità pediscono l’accesso al Regno di Dio. di amare l’altro senza condizioni, ma A tal fine ogni uomo deve allestire un solo se rimaniamo aggrappati a Dio, “forno rovente” in cui bruciare “come alla sua parola e alla preghiera in un paglia” tutto ciò che, nell’intimo, fa rapporto autentico e fedele. parte di un mondo malvagio. É sicu- ramente importante saper individua- Diac. Francesco Checchi re ciò che deve essere eliminato, ma è anche urgente orientarsi a coltivare ciò che deve essere edificato. Nell’epilogo Malachìa fa questo invi- to: “Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’O- reb precetti e norme per tutto Israele. Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribi- le del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei fi- gli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio” (3,22-24). Tutte queste esortazioni sono rivolte anche a noi. Se il nostro rapporto con Dio è davvero autentico e fedele, si- l’angelo4 21
le nostre rubriche LA SCUOLA DELLA PAROLA L’EUCARESTIA È LA SCUOLA DI GESÙ T alvolta ci limitiamo a collegare l’eu- carestia con la Pasqua in maniera generica e ci accontentiamo di spie- dienza, di dedizione, proprio attraver- so la sofferenza e la morte. Dice la let- tera agli Ebrei: «Benché fosse il Figlio gare l’efficacia della Pasqua afferman- di Dio, tuttavia imparò l’obbedienza do che essa ha una potenza salvifica da quel che dovette patire. Dopo es- infinita, perché è un gesto di Dio stes- sere stato reso perfetto, egli è diven- so. Ma non dobbiamo dimenticare tato causa di salvezza eterna per tutti che questo gesto di Dio si compie in quelli che gli obbediscono» (5,8-9). Gesù di Nazaret. Ha quindi una strut- Nella Pasqua, Gesù, da un lato rivela il tura umana, che deve essere compre- mistero dell’amore di Dio per l’uomo; sa, se poi vogliamo comprendere la dall’altro lato, celebra e attua nel modo sua ritualizzazione nell’eucarestia. umanamente più perfetto l’amore, Nel sacrificio pasquale Gesù vive in l’obbedienza, l’affidamento dell’uomo modo pieno la sua obbedienza al Pa- a Dio. L’aspetto singolare, ecceziona- dre e la sua partecipazione alla vicen- le, unico del sacrificio pasquale è che da degli uomini, perché ha lo scontro la rivelazione e la celebrazione-attua- definitivo, mortale, con il peccato del zione sono una sola cosa, così come, mondo. nell’essere di Gesù, Dio e l’uomo, pur Anziché lasciarsi attrarre dalla spirale rimanendo distinti, diventano una sola dell’odio e della violenza, Gesù vive la cosa. vicenda della morte in croce lascian- La pasqua di Gesù, proprio perché è dosi attrarre dall’amore del Padre, con quella manifestazione - celebrazione il quale egli, nella profondità del suo dell’amore di Dio ora descritta, tende essere, è una cosa sola. a raggiungere ogni uomo, sia per ma- Egli obbedisce, ama, perdona, prega, nifestargli l’amore di Dio, per annun- spera, mentre sperimenta fino in fon- ciargli che il suo peccato è perdonato, do, con un dolore mortale, che cosa si- per dargli speranza di vita e di gioia gnifica, da un lato, essere pienamente oltre la sofferenza e la morte; sia per partecipe dell’amore di Dio per l’uo- attrarre ogni uomo nello stesso movi- mo e, dall’altro, essere solidale con un mento di celebrazione del mistero, di uomo che è peccatore e separato da adorazione di Dio, di conformazione Dio. alla volontà del Padre, che ha anima- Nel medesimo tempo, l’amore umano to tutta la vita di Gesù suggellata nella di Gesù è l’attuazione perfetta dell’a- pasqua. more dell’uomo verso Dio. È un amore L’eucarestia è appunto la modalità che non viene meno, anzi si intensifica, istituita da Gesù nell’ultima cena per si arricchisce di confidenza, di obbe- attuare questa intrinseca intenzione 22 l’angelo4
salvifica della Pasqua. «Allora Gesù si ritualità umana e dalla liturgia vete- LE NOSTRE RUBRICHE avvicinò, prese il pane e lo diede loro». rotestamentaria. Ma tutto questo è Questa comunione di mensa tra Gesù percorso e oltrepassato da una novità e i suoi, anche se non è una eucarestia assoluta: è tale la forza manifestata e propriamente detta, come si è notato attuata nel sacrificio della croce, che sopra, riprende il vocabolario eucari- essa rende presente nell’eucarestia il stico del Nuovo Testamento e ci invita Cristo stesso nell’atto di donarsi al Pa- a riflettere sulla cena e sull’eucarestia. dre e agli uomini, per restare sempre L’eucarestia, così come è accolta nella insieme con loro. fede della Chiesa, presenta un aspet- Gesù, che già in molti modi attrae a sé to sorprendente che sconvolge l’intel- la Chiesa con la forza del suo Spirito e ligenza e commuove il cuore. Siamo della sua Parola, suscita nella Chiesa la di fronte a uno di quei gesti abissali volontà di obbedire al suo comando: dell’amore di Dio, davanti ai quali l’u- «Fate questo in memoria di me». nico atteggiamento possibile all’uo- mo è una resa adorante piena di scon- Tu, Signore Gesù, finata gratitudine. che hai istituito il sacramento L’eucarestia non è solo, come si è già dell’eucarestia detto, la modalità voluta da Gesù per come ringraziamento al Padre rendere perennemente presente l’ef- che ha disposto di te ficacia salvifica della Pasqua. In essa per la sua glorificazione non è presente soltanto la volontà di e per la salvezza degli uomini, Gesù, che istituisce un gesto di salvez- concedi che la nostra celebrazione za. In essa è presente semplicemente sia un perenne ringraziamento (ma quali misteri in questa semplicità!) al Padre, Gesù stesso. un atto di glorificazione Nell’eucarestia Gesù dona a noi sé per il tuo amore, stesso. Solo lui può lasciare in dono un’offerta per la salvezza dell’umanità, a noi sé stesso, perché solo lui è una un grido di speranza per i peccati cosa sola con l’amore infinito di Dio, degli uomini, che può fare ogni cosa. Certo, occor- un anelito di rinnovamento re badare anche agli strumenti umani, per la nostra società. di cui Gesù si serve. Poiché la Pasqua Fa’, o Gesù, partecipando rivela e insieme celebra l’amore di Dio al tuo banchetto, che attrae l’uomo a sé, troviamo plau- noi condanniamo il nostro egoismo sibile che Gesù nell’ultima cena abbia e ci nutriamo della forza valorizzato la tensione alla comunione del tuo amore che libera. con Dio espressa nel gesto del man- Fa’ che ci sentiamo tutti in unità, giare insieme e soprattutto abbia fatto cosicché i nostri giorni sfocino riferimento al valore commemorativo insieme, all’alleanza, che era proprio della litur- finalmente, nel banchetto del Regno, gia pasquale veterotestamentaria. che tu anticipi per noi. È quindi normale e doveroso che la Amen. Chiesa, nel configurare concretamen- te la liturgia eucaristica, abbia assunto Tratto dal libro “Prendete il largo” nel passato e debba assumere e ag- edito da Ancora 2009 giornare continuamente le espressio- ni celebrative provenienti dalla nativa A cura di Bonini Natale l’angelo4 23
le nostre rubriche “VITA E CAMMINO DI FEDE DI FRANCESCO D’ASSISI“ DALLA PORZIUNCOLA AGLI SPAZI SCONFINATI DEL MONDO “U n numero crescente di persone veniva attirato dalla schiettezza e veracità dell’insegnamento e della la pericope relativa alla missione dei discepoli (Lc 10, 1-8), infine, la parola di Gesù: “Se qualcuno vuol venire dietro vita di Francesco. Due anni dopo la a me rinneghi se stesso, prenda la sua sua conversione, alcuni uomini si sen- croce e mi segua” (Mt 16, 24). Questi tirono stimolati dal suo esempio a fare passi formeranno il cuore della Regola penitenza ed a unirsi a lui, rinunzian- francescana (FF 4; 77; 85-86). do a tutto, indossando lo stesso saio Francesco, che alla Porziuncola aveva e conducendo la stessa vita. Il primo ricevuto chiarezza per sé, quando udì il fu Bernardo, di santa memoria…” (FF Vangelo della missione degli apostoli, 1429 – 1430). si attendeva a quel punto di ricevere dalla scrittura indicazioni anche per la Presto lo seguirono il canonico ed sua comunità in crescita. Si accostò alla esperto di diritto Pietro Cattani, il sa- Scrittura, nell’attesa che Dio gli parlas- cerdote Silvestro, il contadino Egidio se. Perciò, prima di leggere, chiese illu- e, più tardi, altri tre uomini di Assisi: Sa- minazione e, alla fine, concluse la sua batino, Morico e Giovanni da Capella, preghiera con il ringraziamento per il cosicché, passati appena pochi mesi, si dono della parola ricevuta. È così con- erano riuniti attorno a Francesco sette vinto di poter costruire la sua vita sulle compagni, dopo che aveva pubblica- fondamenta del Vangelo che, dopo mente e spontaneamente rinunciato aver consultato la Bibbia, rivolgendosi alla sua eredità davanti al vescovo e a Bernardo e a Pietro, dice: persino restituito al padre gli ultimi in- “Fratelli, ecco la vita e la regola nostra, dumenti. e di tutti quelli che vorranno unirsi a Dal momento che non voleva deci- noi. Andate dunque e fate quanto ave- dere da solo come dovessero vivere, te udito” (FF 1431). insieme a Pietro e a Bernardo cercò Le affermazioni di questo brano sono consiglio nel “Libro della Vita”, che già perfettamente in sintonia con quelle in precedenza gli si era manifestato del Testamento e della Regola. La pri- come rivelazione. Alla maniera di co- ma stesura (Regola non bollata) comin- loro che erano sprovvisti della Bibbia cia con le seguenti parole: “Questa è allora in uso, nella chiesa di S. Nicolò, la vita del Vangelo di Gesù Cristo, che aprirono tre volte il Vangelo, “e perciò frate Francesco chiese che dal signor pregavano devotamente il Signore af- papa Innocenzo gli fosse concessa e finché mostrasse la sua volontà alla pri- confermata” (FF 2). E nuovamente nel ma apertura del libro” (FF 1430; 1054). Testamento: “E dopo che il Signore mi Mentre interpellavano con spirito di dette dei frati, nessuno mi mostrava fede il Vangelo, cadde loro sott’occhio cosa dovessi fare, ma lo stesso Altis- il consiglio di Gesù al giovane ricco di simo mi rivelò che dovevo vivere se- vendere tutti i suoi beni e di distribuir- condo la forma del santo Vangelo” (FF ne il ricavato ai poveri (Mt 19, 21), poi 116). 24 l’angelo4
ARIA DI PRIMAVERA... VARIE CRONACA VENTO DI NOVITÀ M arzo ci ha visti impegnati, chi nella cura dei malati, chi nello sforzo di stare a casa riducendo i contatti e uscite, chi nelle campagne vaccinali. L’Avis di Verolanuova si è concentrata nella raccolta di proposte per il rinnovo degli organi direttivi. Nello statuto gli articoli dal 7° al 13° descrivono le figure e regolano i compiti degli organi. L’assemblea comunale dei soci, il consiglio direttivo comu- nale, il presidente e il vicepresidente sono gli organi di governo mentre il colle- gio dei revisori è l’organo di controllo. L’assemblea dei soci si riunisce una volta all’anno (solitamente a febbraio, l’anno scorso a luglio, quest’anno chi può dirlo?). Tutti gli avisini sono chiamati a partecipare di persona, o a farsi rappresentare attraverso delega, per votare i bilanci e i preventivi o per prendere importanti decisioni come, ad esempio, la nomina o la revoca dei componenti del consi- glio, del collegio dei revisori e, addirittura, dello scioglimento dell’associazione. L’assemblea solitamente è convocata due volte. Nella prima data è necessaria la presenza di almeno la metà dei soci, e solitamente non ha luogo la riunione, mentre la seconda è valida indipendentemente dal numero dei soci presenti. Ad essa partecipano di diritto i componenti del consiglio e del collegio dei revisori oltre, eventualmente, a un rappresentante dell’Avis provinciale. L’ultimo comma dell’articolo 8 prevede la possibilità di partecipare all’assemblea attraverso i mez- zi di comunicazione e di votare per corrispondenza purché i soci siano identifi- cabili. Questa norma, pensata in tempi non sospetti, è di grande utilità in questo periodo in cui è preferibile non incontrarsi fisicamente. Normativa a parte, è bello e doveroso partecipare all’assemblea perché essa è un momento di incontro e condivisione di idee, progetti e prospettive e occasione per esprimere la propria opinione. Auguriamo un sereno periodo a tutta la comunità! l’angelo4 25
varie cronaca ANAGRAFE PARROCCHIALE DEFUNTI 15. Filippini Giulia ved. Marchesini di anni 83 16. Vitali Pierina Maria ved. Amighetti di anni 89 17. Gorlaghetti Angela ved. Pagliardi di anni 88 18. Venturini Angela ved. Bonzio di anni 93 19. Vesco Gabrielli ved. Bertoldo di anni 83 20. Brunelli Giovanni di anni 89 21. Savio Domenico di anni 86 22. Camisani Mario di anni 93 23. Azzini Giacomina ved. Calvi di anni 88 24. Rossetti Michele di anni 89 LE OFFERTE SI RIFERISCONO AL PERIODO DAL 19 FEBBRAIO AL 18 MARZO 2021 OFFERTE GESTIONE PARROCCHIALE Da funerali 1.320,00 Da ammalati 30,00 Totale Euro 1.350,00 “PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL CAMPANILE” Giornata celebrata nel mese di febbraio 1.012,35 Cassette varie in Basilica febbraio 193,42 N.N. 50,00 Totale Euro 1.255,77 “PER CARITAS PARROCCHIALE” Da cassetta pro famiglie in Basilica febbraio 176,02 N.N. 40,00 Totale Euro 216,02 26 l’angelo4
VARIE CRONACA Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola” Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 23 aprile 2021. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati. IMPORTANTE: Per facilitare la pubblicazione degli articoli: gli scritti siano preferibil- mente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Gli articoli vanno fatti pervenire: direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguen- te indirizzo: angelo@verolanuova.com La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblica- zione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli in- teressati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino. Non verranno accettati articoli anonimi o firmati con il solo nome o solo le iniziali. La Redazione l’angelo4 27
C'era una volta ... una mamma che ogni sera raccontava una storia ai suoi bambini prima di metterli a letto e la chiamava: storia della buona notte... Insieme a voi può nascere una nuova trasmissione di Radio Basilica. Raccontateci le storie della buonanotte che vi piacerebbe ascoltare o raccontare; scrivetele e inviatele a rbv@verolanuova.com e, ogni sera, Alberto Branca le leggerà per noi, ai nostri microfoni. Può partecipare chiunque: mamme, papà, nonni, ragazzi e bambini. Potete inventare. Diamo spazio alla fantasia. RBV ... La nostra passione, la tua radio Servizio Informatico Parrocchiale Siti Internet Indirizzi di posta elettronica Sito della Parrocchia Parrocchia San Lorenzo www.verolanuova.com parrocchia@verolanuova.com Angelo di Verola Oratorio “G. Gaggia” www.verolanuova.com/angelo oratorio@verolanuova.com Radio Basilica RBV Radio Basilica rbv@verolanuova.com www.radiorbv.it Angelo di Verola www.radiorbv.it/streaming angelo@verolanuova.com Oratorio G. Gaggia oratorio.verolanuova.com
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