Insigne: record, Champions e poi il rinnovo
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Insigne: record, Champions e poi il rinnovo NAPOLI – Serviva una vittoria per rispondere alla Juventus e per scacciare i fantasmi del 2018, mettendosi così in una posizione di netto vantaggio in vista dell’ultima giornata: il Napoli ha svolto egregiamente il suo compito a Firenze, portandosi a quota 76 punti e raggiungendo il Milan, bloccato sullo 0-0 a Cagliari. Agli azzurri basterà battere un Verona ormai privo di stimoli per blindare la qualificazione alla prossima Champions League, magari con uno o più goal di Lorenzo Insigne: il capitano ha sbagliato un rigore al ‘Franchi’ facendosi ipnotizzare da Terracciano, ma ha subito rimediato col tap-in vincente per siglare il momentaneo 0-1. Si è trattato del sigillo numero 19 in questo campionato, il più prolifico con addosso la casacca partenopea. Se invece consideriamo tutta la carriera, Insigne aveva già realizzato 19 reti in un singolo campionato nella stagione 2010/2011, nel campionato di Lega Pro Prima Divisione col Foggia sotto la guida di Zdenek Zeman. Domenica sera avrà l’opportunità di toccare quota 20, il che sarebbe un record personale utile per dare ulteriore lustro ad un’annata caratterizzata anche da importanti passi a vuoto, come il penalty sbagliato in finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus a gennaio. Per Insigne doppio stimolo dunque, anche se la precedenza spetta ovviamente a quello collettivo: tornare in Champions è più importante del record personale che, semmai, deve agire in funzione dell’obiettivo primario. In attesa che si definisca il futuro di alcuni protagonisti come Gattuso, mentre quello di Insigne non dovrebbe subire scossoni clamorosi: la trattativa per il rinnovo va avanti e la fiducia affinché tutto si chiuda con la sospirata firma cresce col passare dei giorni. Con una Champions League ancora tutta da conquistare negli ultimi infuocati 90 minuti, il Napoli non può esimersi dalle dinamiche del calciomercato che delineerà la squadra
della prossima stagione: Giuntoli lavora in gran segreto per puntellare la rosa a disposizione di Gattuso o di chi ne prenderà il posto in caso di addio, e uno degli obiettivi porta dritto in Brasile, la patria del futebol bailado. Kaio Jorge, classe 2002, è il nuovo talento sfornato dalla scuola paulista del Santos, la squadra che fece esordire tra i professionisti un certo Neymar: proprio questo punto in comune ha portato i cosiddetti esperti di mercato ad accostare il 19enne al fuoriclasse del PSG, contribuendo in un certo qual modo a far schizzare verso l’alto il prezzo del cartellino. ci sarà un incontro tra il procuratore di Kaio Jorge e Cristiano Giuntoli. La concorrenza sul calciatore brasiliano non manca con diversi club europei pronti a sferrare l’assalto. Il Napoli pronto a rifarsi il look a centrocampo NAPOLI – Eppur si muove. Ci perdonerà Galileo se osiamo scomodare una delle frasi più importanti e rivoluzionarie del mondo scientifico per riferirci alle questioni decisamente meno altisonanti, quali le vicissitudini dovute al calciomercato. Ma il concetto riferito in origine all’eliocentrismo e ai dibattiti seicenteschi sulla centralità di Sole e Terra è un’enunciazione che sintetizza al meglio le prime sirene di una campagna trasferimenti che si annuncia differente rispetto alle scorse stagioni. C’è ovviamente una Champions da conquistare, elemento cruciale per programma progetti e struttura tecnica del nuovo Napoli. E il confronto di domenica sera con l’Hellas Verona potrebbe non limitarsi ai novanta minuti che decideranno il futuro immediato della società cara al Presidente De Laurentiis. Sul banco, aleggia la trattativa imbastita e arenata lo scorso gennaio, con i
partenopei che avevano messo nel mirino il talentuoso centrocampista gialloblù Mattia Zaccagni. A tornare sull’argomento è Fausto Pari. Ex calciatore di Sampdoria e Napoli, oggi procuratore, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per fare chiarezza sulla questione relativa al futuro della mezzala classe classe ‘95: «Per ora è tutto fermo, le squadre devono capire quale sarà il budget a disposizione in base al piazzamento in campionato. Zaccagni? Sarebbe un ottimo acquisto per il Napoli, in un 4-2-3-1 può giocare in tutti e tre i ruoli dietro alla punta, in un 4-3-3 può giocare sia da mezzala sia da esterno offensivo. La sua posizione naturale, a mio avviso, è quella di mezzala. Ciò che posso dire è che al momento è tutto in standby». Ma il Napoli resta vigile e attento anche sulla situazione di Rodrigo De Paul, stella dell’Udinese che dovrebbe lasciare il Friuli nella prossima sessione di mercato. L’argentino sarebbe perfetto per giocare sia in un centrocampo a 3 che in una potenziale batteria di 2 trequartisti alle spalle di una punta. L’Udinese è bottega carissima e il prezzo fissato per De Paul non è inferiore a 60 milioni di euro. De Laurentiis spera di evitare un’asta al rialzo e riuscire a convincere i Pozzo ad abbassare le pretese (sui 35-40 milioni). Ci pensa Pierpaolo Marino a gettare acqua sull’intenso fuoco che arde e muove i movimenti del calcio mercato nostrano. Il dirigente della rinascita del Napoli targato De Laurentiis fa il punto sulla situazione del trequartista argentino e smentisce le voci che lo vorrebbero vicino al ritorno alle pendici del Vesuvio dalla prossima stagione: «Non ho sentito De Laurentiis: posso solo smentire questa voce. A Udine sto bene e ho anche un contratto lungo: mi trovo molto bene con la famiglia Pozzo. De Paul? Lo vogliono in tanti ma non rispondo sul suo futuro fine a fine campionato».
36 punti in 14 gare: è un Napoli da Champions di Giuseppe Vitolo NAPOLI – Ancora un piccolo sforzo. Una vittoria al “Maradona” per annichilire i tentativi di rimonta della Juventus e portare a casa quello che in incipit rappresentava il risultato minimo stagionale, ma che con il passare delle settimane è divenuto un vero e proprio traguardo. Il Napoli di Rino Gattuso è a tre punti dalla qualificazione alla tanto agognata zona Champions: un’impresa sportiva che può modificare progetti e ambizioni della compagine partenopea, nell’ottica di una prossima stagione da programmare come quella del definitivo rilancio. La sfida di domenica all’Hellas Verona rappresenta il crocevia di un’annata partita con l’acceleratore pigiato e che è andata man mano affievolendosi, in virtù di una ripetuta serie di infortuni che hanno minato l’andamento della rosa nel trimestre dicembre-febbraio. Proprio in occasione della gara d’andata al “Bentegodi”, la possibile rottura del rapporto tra De Laurentiis e Gattuso: l’indolenza del patron, le uscite a vuoto di Rino, le telefonate – mai smentite o confermate – a Maurizio Sarri. Corsi e ricorsi storici. Un girone dopo, il Napoli espugna con fierezza ed orgoglio Firenze, allontanando i fantasmi di tre stagioni fa che costarono lo scudetto alla truppa guidata dall’ex Comandante di Figline Valdarno e ipotecando un prestigioso ritorno in quella Europa che canta. La Champions League e il fascino del suo inno tronano a graffiare prepotentemente anima e cuore della torcida partenopea, nella speranza di una riapertura degli stadi in occasione della stagione 2021/22. Ma prima c’è l’Hellas, come detto. L’ultimo ostacolo di una cavalcata trionfale. Trentasei punti nelle ultime quattordici gare, corredate da undici vittorie e tre pareggi. Tra questi, spiccano quelli incassati
ad una manciata di secondi dal termine con Sassuolo e Cagliari. Dopo la fragorosa sconfitta con l’Atalanta dello scorso 21 febbraio e le ingloriose eliminazioni causate proprio dagli orobici in Coppa Italia e dal Granada in Europa League, il Napoli ha inanellato una serie di importanti risultati, frazionati nell’ultimo periodo solo dalla sconfitta dello Stadium con la Juventus nel recupero della terza giornata d’andata. Sono 42 i punti che Insigne & soci hanno racimolato dall’avvio del girone di ritorno. Un ruolino di marcia impressionante, che proietta gli azzurri al secondo posto in questa speciale classifica: solo l’Inter, a quota 47, ha fatto meglio. Risultati che premiano la bontà di un gruppo costruito su basi solide, rafforzato a livello tattico e psicologico dalle direttive di Rino Gattuso. Il recupero di alcuni giocatori chiave come Osimhen, Mertens, Fabian e Lozano (fermi ai box nel momento più critico della stagione) ha permesso alla squadra di innestare una marcia in più. Ma gran parte del merito va riconosciuto al tecnico di Corigliano Calabro, mai messo in discussione ufficialmente dalla società e a cui il silenzio stampa ha indubbiamente giovato, alla luce della deriva comunicativa inerente al contenzioso con i vertici societari di alcuni mesi fa. Il futuro appare segnato e si dice che Rino sia pronto a disfare gli armadietti di Castel Volturno e fare le valigie. Troppo orgoglioso per accettare quel linciaggio mediatico che ne chiedeva addirittura le dimissioni tempo addietro. Resta a De Laurentiis l’ultima fiche da giocare. Un incontro franco a fine stagione, in cui due caratteri forti avranno modo di ribadire concetti e opinioni e, magari, chiudere il cerchio con una stretta di mano. La piazza e la squadra, a quanto pare, chiedono la permanenza di Gattuso a Napoli.
Napoli, Insigne: “E’ una gara speciale Faremo di tutto per battere la Juve” Alla vigilia del big match, parola al capitano. Insigne è protagonista di una intervista a Sky Sport mandata in onda all’ora di pranzo. Si comincia con il parlare del passaggio di consegne da Marek Hamsik a lui per quanto riguarda i gradi di capitano. “Avere questa fascia e rappresentare la squadra della mia città e per la quale faccio il tifo da sempre non capita tutti i giorni. Si tratta di un enorme motivo di orgoglio per me, che voglio rappresentare il popolo azzurro”. Il talento di Frattamaggiore continua: “Spero di essere il capitano del Napoli per molti anni ancora”. Ancelotti gli ha cambiato ruolo: “Mi trovo molto bene davanti alla porta, nonostante non stia segnando più come ad inizio stagione. Ma quel che conta è impegnarsi sempre al massimo. Le prestazioni contano come i gol. Napoli-Juve sarà ovviamente molto sentita e nonostante la differenza di punti proveremo a vincerla. Tutti sanno che questa gara ha un sapore speciale. Su Hamsik: “Ha fatto la storia del Napoli, superando Maradona come gol segnati. E pensare che era un centrocampista. Sarà da esempio per tutti noi e vado fiero di essere stato suo compagno di squadra. È davvero un campione sia in campo che fuori. Non ha mai fatto polemiche né si è mai lamentato per una sostituzione o qualche panchina. Va solo ringraziato”. E su Ancelotti: “Ha portato grande serenità. Si arrabbia poche volte, solo quando serve. E lo fa sia in gara che in allenamento. Un atteggiamento che fa bene. La stagione è ancora esaltante, con il consolidamento della qualificazione Champions e con una Europa League nella quale essere protagonisti”. Si va avanti: “Abbiamo avuto sfortuna con Chievo, Fiorentina e Torino dove abbiamo tirato per tutta la partita senza mai segnare. Non scordiamo che è il primo anno con Ancelotti. Sono cambiate
tante cose tra allenamenti diversi ed un modulo nuovo. Nessuno ci dava neppure in zona Champions all’inizio (e chissà perché, n.d.r.) ma noi siamo stati i primi a credere in noi stessi. E siamo sempre la principale rivale della Juventus. Prima o poi ci toglieremo le soddisfazioni”. Ricordo il gol di Koulibaly in casa loro, forse per vincere lo scudetto sarebbe stato meglio battere la Juve anche in casa, ma fu una grande notte. Kalidou ce lo invidiano tutti. Mertens è un altro campione. quando noi attaccanti non riusciamo a segnare ne parliamo tra noi. Tornerà al gol molto presto”. Infine qualche parola su Arkadiusz Milik: “Sta dimostrando di essere da Napoli. Non era semplice dopo due gravi infortuni come quelli che ha avuto. Penso che possa diventare anche più forte di così, è ancora giovane e può dare tanto. Grazie a lui raggiungeremo grandi traguardi”. Mentre il San Paolo sarà tutto esaurito e sarà un’importante arma in più, Ancelotti può sorridere per il recuper di Milik. L’allenatore del Napoli sembra intenzionato a confermare il 4-4-2 con Meret tra i pali. Difesa a quattro con Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, ed uno tra Hysaj e Ghoulam con l’algerino favorito sull’albanese. A centrocampo tutto confermato con Callejon e Zielinski sulle corsie esterne, mentre in mediana ci saranno Fabian Ruiz e Allan. L’altro dubbio di formazione riguarda l’attacco con Milik o Mertens al fianco di capitan Insigne. Il numero 24 del Napoli tornerà dal primo minuto dopo aver scontato il turno di squalifica col Parma. di redazione sportiva Napoli, con la Juve San Paolo
sold out Mertens è pronto per ritrovare il gol di Redazione Sportiva Un San Paolo tutto pieno contro la Juve. Contro lo strombazzato calo di libido dei tifosi, contro le fronde interne che volevano disertare lo stadio per protesta, chi contro il sistema chi contro De Laurentiis. I tifosi invece rispondono presente e si schierano con il Napoli, con i ragazzi che anche quest’anno sono l’unica vera alternativa ai cannibali in bianconero. La prevendita è appena iniziata ma i botteghini online sono già stati presi d’assalto. Ventimila fra biglietti e mini-abbonamenti già venduti, una proiezione che punta alla quota 50mila, in una parola al pienone. Che scaccerebbe via ogni discussione sul perché i tifosi non vanno più allo stadio. l suo campionato non è mai decollato, ma Dries Mertens ha ancora tutto il tempo, e la voglia, di fare meglio per lasciare il segno anche in questa sua sesta stagione al Napoli. In campionato, per il belga, sono arrivate soltanto 8 reti. Troppo poche per uno che ha abituato la platea del San Paolo a poker e triplette di settimana in settimana negli scorsi anni. Eppure, vuoi il cambio modulo, vuoi il cambio allenatore in concomitanza con uno straripate ritorno di Arkadiusz Milik, l’annata dell’attaccante è andata avanti, finora, a corrente alterna. Prima il buio, poi la luce, ora di nuovo il buio, ma il la fine del tunnel deve essere molto vicina. ‘Ciruzzo’ il gol lo aspetta da tanto, da due mesi (l’ultima gioia il 29 dicembre contro il Bologna) e per questo potrebbe tornare a colpire a breve. Nel mirino del napoletano (dentro) c’è quindi il prossimo avversario di campionato, la Juventus. Sbloccarsi contro i bianconeri e, magari, regalare la vittoria al Napoli significherebbe per lui una rinascita definitiva dopo mesi trascorsi nell’oblio. ‘Ciro’ vuole riprendersi la luce dei riflettori, quella che
con Sarri lo ha portato ad essere considerato tra i migliori al mondo nel suo nuovo ruolo, quello della prima punta. I primi segnali di un vicino ritorno di Mertens, del vero Mertens, si sono avuti sia con lo Zurigo che a Parma: l’azzurro ha cercato più volte la porta ma la sorte sembra ancora non essergli amica. Questione di poco, perchè è naturale che chi ha doti come le sue prima o poi debba sbloccarsi e sbocciare definitivamente. Dries lo farà, sboccerà per tornare a pungere come un tempo, fosse anche per l’ultima volta. Da sogno di una notte di mezza estate a obiettivo concreto per la prossima estate. Mauro Icardi è ai ferri corti con l’Inter, diversamente da quell’estate del 2016 quando il Napoli ci arrivò piuttosto vicino. Un retroscena che qualche tempo fa raccontò lo stesso De Laurentiis. Higuain era appena andato via, la società azzurra aveva 90 milioni in cassa e voleva investirli sul capitano dell’Inter, che anche all’epoca era alle prese col rinnovo di contratto ma era ancora il capitano. “Arrivai ad offrire 60 milioni”, ha svelato De Laurentiis nel suo retroscena. Ora la situazione è diversa. Diversa la disponibilità dell’Inter, sicuramente, visto che Marotta è entrato nell’ordine di idee di cedere il suo centravanti. Ma diverse anche la valutazione e le richieste del calciatore, che ha sul tavolo offerte importanti. I famosi 60 milioni di sicuro non basteranno, la valutazione di Icardi è sensibilmente lievitata e anche l’ingaggio sarà fuori dai parametri abituali del Napoli. Sul tavolo l’interesse del Real Madrid e soprattutto quello della Juve. Tante voci ma l’unica cosa certa è che, se davvero vuole Icardi, De Laurentiis dovrà fare una vera e propria follia, per regalare ad Ancelotti un numero 9 di caratura mondiale.
Napoli, contro la lazio Hamsik resta fuori. In difesa spunta il francese Mokoudi di Redazione Sportiva NAPOLI. Marek Hamsik resterà ancora a riposo contro la Lazio. Ne è convinta Sky Sport, che riguardo alle condizioni fisiche del capitano del Napoli, fa sapere che lo slovacco dovrebbe verosimilmente fare il ritorno nell’elenco dei convocati per quello che sarà l’impegno successivo degli azzurri, contro il Milan il 26 gennaio. In tale data si giocherà per il campionato, poi appena qualche giorno dopo le due compagini si riaffronteranno di nuovo, stavolta per contendersi l’accesso in semifinale di Coppa Italia nei quarti. Hamsik ci dovrebbe essere almeno in uno dei due confronti contro i rossoneri. Difficile che il giocatore possa essere presente contro la Lazio domenica prossima. Al massimo il 31enne centrocampista dovrebbe accomodarsi in panchina. Hamsik è rimasto fuori causa nelle ultime partite del Napoli, rispettivamente contro il Bologna a fine dicembre per l’ultima partita del girone di andata di Serie A e due sere fa col Sassuolo negli ottavi di Coppa Italia. La distrazione muscolare di primo grado al bicipite femorale della coscia destra che lo costrinse ad uscire nel corso del primo tempo del match con l’Inter richiederà quindi un mese pieno di tempo per poter essere smaltita. Poi oltre al doversi mettere questo fastidio di natura fisica alle spalle, ci sarà anche il bisogno di impiegare alcuni giorni per ritrovare la migliore forma fisica. Il Napoli comunque non rischierà Hamsik e gli darà tutto il tempo necessario per riprendersi. Ventun anni, un fisico possente e anche buona qualità. L’età è quella giusta ed anche le doti che possiede Harold Moukoudi lo rendono uno adatto per poter rappresentare il futuro di un club che punta a crescere ed a farlo con i giovani come il Napoli. Il
centrale francese, in forza al Le Havre (in seconda divisione francese), promette tanto, al punto che in Europa sono in molti ad essersi interessati al suo cartellino. Il difensore, d’altra parte, ha rotto i rapporti con il suo club, che gli aveva offerto un rinnovo. Rinnovo che è stato prontamente rifiutato, perchè il giovane colosso francese (191 centimetri) è pronto a spiccare il volo e a giocarsi le sue chance in qualche club di categoria maggiore. Wolfsburg, Siviglia, West Ham e Borussia Dortmund sono pronti a cogliere la palla al balzo e a promuovere un altro talento del calcio francese in piena ascesa, ma a quanto pare non sono gli unici a volerlo. Stando a quanto riportato dal quotidiano francese l’Equipe, infatti, anche il Napoli sarebbe interessato al talento del Le Havre. La buona notizia, per la dirigenza azzurra, è proprio questa: rifiutando il prolungamento offertogli dal suo club, Moukoudi si libererà a giugno a parametro zero. Per cui l’investimento, per la società camoana, sarebbe assolutamente a rischio zero: nel caso il calciatore dovesse rivelarsi un flop, nessuno spreco monetario sarà stato fatto nel comprarlo. La brutta notizia, invece, è proprio l’alta concorrenza che i partenopei dovrebbero affrontare e vincere per portare in rosa il centrale che, per doti tecniche e per struttura fisica, ricorda molto Kalidou Koulibaly, il senegalese del Napoli che sta facendo brillare gli occhi un po’ a tutti i più grandi club del mondo. Napoli, intesa vicina con Kouame. Piace Traorè,
pressing su Lozano di Redazione Sportiva NAPOLI – Il presidente del Napoli De Laurentiis è a Los Angeles, quello del Genoa Preziosi a Hong Kong, ma per il passaggio di Kouame in azzurro a giugno è praticamente tutto fatto. Gli uffici legali, sono già allo scambio delle bozze del contratto: in settimana arriverà la firma dell’attaccante ivoriano. Nell’affare potrebbe essere inserito anche il prestito di Rog, richiesto da Prandelli per rinforzare il centrocampo rossoblù. Con la partenza di Rog in direzione Genova il Napoli è pronto ad intensificare il pressing sull’Empoli per Junior Traorè, classe 2000, cercando di convincere il club toscano a cedere il giocatore ivoriano già in questa sessione di mercato: 12 milioni di euro l’eventuale offerta di De Laurentiis, che in ogni caso vuole evitare aste. Continuano intanto i contatti tra il ds azzurro Giuntoli e Mino Raiola per l’esterno offensivo messicano del Psv Eindhoven Hirving Lozano. Troppi i 35 milioni chiesti dal club olandese: il Napoli punta ad abbassare le pretese e arrivare intorno ai 30, con l’aggiunta nell’affare anche di una contropartita tecnica (Younes). La trattativa continua. tra gli obiettivi azzurri non rientrerebbe più Lazzari della SPAL, diretto verso Torino, sponda granata. Il nome che invece interessa per quel che riguarda la fascia destra, viste le incomprensioni con Hysaj, sarebbe quello di Benjamin Pavard, con il Napolipronto a duellare con il barcellona per portarlo a disposizione di Ancelotti, naturalmente, a giugno. Il Napoli , intanto,riprende gli allenamenti in vista degli impegni di stagione che ripartono. E lo fanno dal Sassuolo, contro il quale al San Paolo ci sarà domenica prossima una sfida valida per gli ottavi di Tim Cup. Per le prime sfide dal rientro dopo la sosta, però, sarà molto probabilmente indisponibile Marek Hamsik. Il centrocampista slovacco ha rimediato una botta contro l’Inter che lo ha costretto ad abbandonare il campo
prima del dovuto. A diverse settimane dall’accaduto le sue condizioni migliorano, ma le previsioni parlano chiaro: ci vuole ancora un po’ perchè il capitano azzurro recuperi del tutto. A provare a dare un quadro più chiaro della situazione ci ha provato Radio Marte. Marek Hamsik potrebbe tornare a disposizione di Ancelotti per la sfida con il Milan, di fine gennaio. Ancora una ventina di giorni, o poco meno, e il numero 17 partenopeo potrà tornare a calcare il terreno di gioco in una gara ufficiale. Al suo posto scalpitano per giocare i vari Zielinski, Rog, Diawara. Le alternative al tecnico del Napoli non mancano, insomma, ma avere ‘Marekiaro’ titolare può fare la differenza sempre e comunque, per il carisma di cui è dotato e, naturalmente, per le qualità di cui dispone. Il Barcellona offre 120 milioni per Koulibaly di Redazione Sportiva In merito alla posizione di Kalidou Koulibaly, il Napoli non ha mai avuto dubbi. il calciatore è assolutamente incedibile, concetto ribadito più volte specialmente negli ultimi tre anni, con aurelio De laurentiis che ha respinto gli assalti di chelsea, Bayern Monaco e Manchester United che gli avevano proposto dai 40 milioni di euro a salire per il possente centrale senegalese. Di recente però il presidente del Napoli aveva mostrato uno spiraglio all’eventualità di dire addio al forte difensore africano. “Non vogliamo vendere Koulibaly e di certo non lo faremo a gennaio. Ma verrà il momento in cui non potremo non prendere in considerazione delle offerte indecenti“. E sembra che quel tanto temuto istante stia per
arrivare. infatti si parla di una strepitosa offerta da parte del Barcellona per il top player azzurro. la stampa catalana riferisce di una proposta da 120 milioni di euro per far si che Koulibaly vada a giocare in catalogna. E questi soldi ottenuti dall’addio del fortissimo difensore senegalese servirebbero per potenziare il Napoli non solo con un altro elemento che possa nel breve periodo rimpiazzare come si deve il numero 26 partenopeo ma anche gli altri reparti. Si darebbe il via libera ad esempio all’assalto al cagliari per avere Nicolò Barella, e magari si potrebbe provare a sondare l’eterna pista cavani, oltre a chiudere per obiettivi più attuali ed alla portata come il genoano Kouame. Elseid Hysaj non è più titolare indiscusso sulla fascia destra di difesa del Napoli, e l’agente Mario Giuffredi non è contento di questa situazione. Nel corso di ‘si Gonfia la rete’ su radio Marte lo stesso procuratore ha parlato della situazione del terzino albanese, svelando anche un retroscena. “Hysaj avrebbe potuto raggiungere sarri al chelsea, ancelotti però si era opposto alla cessione in estate, affermando pure che avrebbe voluto puntare su di lui. Ma nelle ultime quattro partite il ragazzo è stato impiegato soltanto in una circostanza. Ne prendiamo atto, vuol dire che l’allenatore non lo ritiene più tratta soltanto di un periodo, di una fase transitoria, ma ogni allenatore fa le sue scelte e se il ragazzo è diventato la quarta scelta è bene che la società ce lo faccia sapere. se si tratta soltanto di una circostanza momentanea bene, altrimenti chiederemo la cessione già per questo mese di gennaio”. Duello fra Napoli e
Barcellona per Pavard di Redazione Sportiva Si è aperto il calciomercato invernale 2019, e per il Napoli molto difficilmente accadranno degli stravolgimenti. Ma l dirigenza azzurra potrà concentrare le proprie energie sui rinnovi di alcuni dei calciatori più rappresentativi presenti in rosa. Mentre l’allenatore Carlo Ancelotti aveva sottolineato, a margine delle ultime partite giocate nel 2018, che è contento dell’organico messogli a disposizione in estate dal club di De Laurentiis, è comunque verosimile pensare che il ds Cristiano Giuntoli lavorerà in queste settimane di gennaio in ottica futura. E questo verrà fatto sia allacciando i rapporti con società e procuratori in vista dei futuri affari che verranno condotti in estate, sia per l’appunto per cercare di riconfermare quelli che sono i punti di forza del presente e che si sono consolidati dal 2013 ad oggi. È il caso nello specifico di Dries Mertens e di Josè Maria Callejon. Per entrambi c’è un contratto che scade a giugno del 2020. i procuratori di entrambi vorrebbero che il Napoli offrisse ai rispettivi assistiti il rinnovo. C’è infatti la possibilità per tutti e due di ottenere quello che sarebbe l’ultimo grande contratto della loro carriera, dal momento che sia il belga che lo spagnolo si avviano verso i 32 anni. Da circa un mese si stanno susseguendo indiscrezioni di calciomercato Napoli circa il possibile approdo di Benjamin Pavard all’ombra del Vesuvio. Si tratterebbe di un interesse serio e concreto da parte del club azzurro. Un pressing che però potrebbe portare a una fumata bianca per il difensore centrale francese di proprietà dello Stoccarda. Infatti, secondo quanto riportato sul proprio sito ufficiale da Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato di ‘Sky Sport’, il Napoli avrebbe due concorrenti davvero temibili. Sarebbero difatti il Bayern Monaco e soprattutto il Barcellona le nuove società ad aver bussato con decisione alla porta della squadra tedesca per
Pavard. e voci su un interessamento del Napoli per Cristian Kouame del Genoa non accennano a svanire. La società rossoblu è consapevole che il ds azzurro, Cristiano Giuntoli, sta seguendo l’attaccante ivoriano, il quale ha compiuto 21 anni lo scorso 6 dicembre. E questa mattina si è espresso in proposito Mario Donatelli, direttore sportivo proprio del Genoa. A Radio Kiss Kiss Napoli il dirigente del sodalizio ligure ha però ribadito che la sua società non farà alcuna cessione importante nel calciomercato di gennaio che si è aperto proprio oggi. “Non venderemo nessuno nella sessione trasferimenti invernali. Sia Kuame che Piatek e Romero resteranno con noi almeno fino a giugno. Cristian piace al Napoli, ne siamo consapevoli, ma su di lui ci sono anche altre squadre”. Il Genoa punta a valorizzare ancora di più il giovane attaccante, autore di 3 gol e di 4 assist fin qui in campionato.Un apporto realizzativo non certo eccezionale, ma in favore del giovane parlano comunque le buone prestazioni a livello individuale. Donatelli prosegue: “Quando si imbastiscono delle trattative, serve che più persone trovino l’accordo. Genoa e Napoli sono già entrate in contatto, e Preziosi e De Laurentiis vanno d’accordo. Saranno principalmente loro a decidere, per cui stiamo a vedere cosa succederà in futuro”. Sulla valutazione molto alta fatta dal Genoa per il proprio gioiello infine Donatelli dice: “Questa è una cosa normale, frutto delle dinamiche di mercato. Se nello stesso tempo ci sono due o tre squadre che vengono a chiederci un nostro calciatore, allora inevitabilmente il valore del suo cartellino aumenta”. Il Genoa valuta Kouame almeno 30 milioni di euro, dopo che in estate lo ha prelevato dal Cittadella per 5. “Ma chi lo prende fa un affare – chiude il dirigente rossoblu – Cristian è un ragazzo umile, coi piedi per terra e con grandi margini di miglioramento”.
Napoli, Milk da record. Neppure Cr7 come lui di Redazione Sportiva NAPOLI – Un 2018 di grandi sorprese per Arek Milik. L’attaccante polacco del Napoli ha avuto un inizio difficile, con la lenta convalescenza dal secondo infortunio del legamento. Il suo reinserimento in campo è stato graduale. Prima con Sarri, poi con Ancelotti, il ragazzo è andato a segno con una certa continuità nonostante abbia giocato, spesso, soltanto spezzoni di gara. I numeri di questa stagione sono eccezionali: 10 gol in campionato in 16 presenze. Mica pochi, considerando soprattutto i minuti giocati che, al di là di quanto il numero di presenze faccia pensare, è piuttosto basso. 979 minuti, nei quali è stato in grado spesso di andare in rete e di far vincere la sua squadra, come con l’Atalanta o come col Cagliari. Ancora più impressionante, stando alle statistiche, è la media gol di questa stagione. Arkadiusz Milik è andato a segno una volta ogni 98 minuti, quasi una volta a partita, in pratica. Neanche un certo Cristiano Ronaldo ha saputo fare meglio, nonostante le 14 reti e nonostante 4 di queste siano arrivate su calcio di rigore. Un 2018 iniziato tra mille difficoltà e chiuso in bellezza, dunque, per il gigante polacco, che ora punta a confermarsi anche nel 2019 per trovare, finalmente, una certa stabilità di rendimento. Importante per lui la fiducia di mister Ancelotti, che spesso ha deciso di puntare su di lui per provare a cambiare le sorti di un match, riuscendoci. Fondamentale anche Maurizio Sarri, che per la sua crescita ha lavorato tanto, nonostante gli infortuni. Ora, dal nuovo anno, ci si aspettano grandi conferme. La platea comincia ad adorarlo, lui può diventare il volto del nuovo Napoli che avanza. Per questo
Aurelio De Laurentiis avrebbe intenzione di blindare l’ex Ajax. contratto in scadenza nel 2021, per il momento, però appuntamento già fissato per gli inizi di febbraio, a mercato chiuso. Un 2018 che è iniziato male ma che alla fine ha riservato grandi sorprese per Faouzi Ghoulam. Il terzino algerino, infortunatosi alla fine del 2017, è stato fuori dal terreno di gioco per praticamente più di un anno. Il suo ritorno in campo, infatti, è arrivato ad inizio dicembre. Ora però l’algerino sta trovando importanti conferme, trovando spazio con una certa continuità e fornendo prestazioni sopra la sufficienza. Per tornare ai suoi livelli, quelli con i quali aveva conquistato la tifoseria azzurra nel periodo precedente il suo infortunio, ne dovranno passare di minuti sulle sue gambe, e sulle sue ginocchia. Ma chi lo conosce bene sa quanto sia forte l’ex Tolosa, e non ha bisogno di dimostrazioni. Maurizio Sarri è uno di questi. L’ex allenatore del Napoli pare sia pronto ad assaltare il calciatore, per portarlo nel suo Chelsea, nella prossima sessione estiva di mercato. L’algerino, in effetti, proprio con il toscano ha avuto il suo exploit in carriera, arrivando a conquistare il Pallone d’Oro algerino nonostante fosse fermo per infortunio da oltre un mese. Anche Maldini ebbe grandi elogi nei suoi confronti, segno inconfutabile di una forza tecnica che esiste davvero. Per questo il Napoli, che ha prolungato il contratto di Ghoulam lo scorso anno, dovrà fare attente valutazioni prima di prendere decisioni. Molto dipenderà anche da Mario Rui, che non sta disputando certamente una delle sue migliori annate. Il calciomercato chiama, ma Ghoulam sembra sempre più napoletano. Chissà, però, che il richiamo sarrista non possa essere decisivo per il suo futuro. Il Psg sempr eine state è pronto a offrire 80 milioni per Allan. le dinamiche di mercato portano comunque il Napoli a vedersi intorno per cercare un eventuale sostituto. Il prescelto in tal senso c’è già: si tratta di Nicolò Barella del Cagliari. Il ragazzo ha ricevuto la consacrazione importante da parte proprio di Carlo Ancelotti qualche mese fa.
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