Insigne: record, Champions e poi il rinnovo

Pagina creata da Elena Perna
 
CONTINUA A LEGGERE
Insigne: record, Champions e
poi il rinnovo
NAPOLI – Serviva una vittoria per rispondere alla Juventus e
per scacciare i fantasmi del 2018, mettendosi così in una
posizione di netto vantaggio in vista dell’ultima giornata: il
Napoli ha svolto egregiamente il suo compito a Firenze,
portandosi a quota 76 punti e raggiungendo il Milan, bloccato
sullo 0-0 a Cagliari. Agli azzurri basterà battere un Verona
ormai privo di stimoli per blindare la qualificazione alla
prossima Champions League, magari con uno o più goal di
Lorenzo Insigne: il capitano ha sbagliato un rigore al
‘Franchi’ facendosi ipnotizzare da Terracciano, ma ha subito
rimediato col tap-in vincente per siglare il momentaneo 0-1.
Si è trattato del sigillo numero 19 in questo campionato, il
più prolifico con addosso la casacca partenopea. Se invece
consideriamo tutta la carriera, Insigne aveva già realizzato
19 reti in un singolo campionato nella stagione 2010/2011, nel
campionato di Lega Pro Prima Divisione col Foggia sotto la
guida di Zdenek Zeman. Domenica sera avrà l’opportunità di
toccare quota 20, il che sarebbe un record personale utile per
dare ulteriore lustro ad un’annata caratterizzata anche da
importanti passi a vuoto, come il penalty sbagliato in finale
di Supercoppa Italiana contro la Juventus a gennaio. Per
Insigne doppio stimolo dunque, anche se la precedenza spetta
ovviamente a quello collettivo: tornare in Champions è più
importante del record personale che, semmai, deve agire in
funzione dell’obiettivo primario. In attesa che si definisca
il futuro di alcuni protagonisti come Gattuso, mentre quello
di Insigne non dovrebbe subire scossoni clamorosi: la
trattativa per il rinnovo va avanti e la fiducia affinché
tutto si chiuda con la sospirata firma cresce col passare dei
giorni. Con una Champions League ancora tutta da conquistare
negli ultimi infuocati 90 minuti, il Napoli non può esimersi
dalle dinamiche del calciomercato che delineerà la squadra
della prossima stagione: Giuntoli lavora in gran segreto per
puntellare la rosa a disposizione di Gattuso o di chi ne
prenderà il posto in caso di addio, e uno degli obiettivi
porta dritto in Brasile, la patria del futebol bailado. Kaio
Jorge, classe 2002, è il nuovo talento sfornato dalla scuola
paulista del Santos, la squadra che fece esordire tra i
professionisti un certo Neymar: proprio questo punto in comune
ha portato i cosiddetti esperti di mercato ad accostare il
19enne al fuoriclasse del PSG, contribuendo in un certo qual
modo a far schizzare verso l’alto il prezzo del cartellino. ci
sarà un incontro tra il procuratore di Kaio Jorge e Cristiano
Giuntoli. La concorrenza sul calciatore brasiliano non manca
con diversi club europei pronti a sferrare l’assalto.

Il Napoli pronto a rifarsi il
look a centrocampo
NAPOLI – Eppur si muove. Ci perdonerà Galileo se osiamo
scomodare una delle frasi più importanti e rivoluzionarie del
mondo scientifico per riferirci alle questioni decisamente
meno altisonanti, quali le vicissitudini dovute al
calciomercato. Ma il concetto riferito in origine
all’eliocentrismo e ai dibattiti seicenteschi sulla centralità
di Sole e Terra è un’enunciazione che sintetizza al meglio le
prime sirene di una campagna trasferimenti che si annuncia
differente rispetto alle scorse stagioni. C’è ovviamente una
Champions da conquistare, elemento cruciale per programma
progetti e struttura tecnica del nuovo Napoli. E il confronto
di domenica sera con l’Hellas Verona potrebbe non limitarsi ai
novanta minuti che decideranno il futuro immediato della
società cara al Presidente De Laurentiis. Sul banco, aleggia
la trattativa imbastita e arenata lo scorso gennaio, con i
partenopei che avevano messo nel mirino il talentuoso
centrocampista gialloblù Mattia Zaccagni. A tornare
sull’argomento è Fausto Pari. Ex calciatore di Sampdoria e
Napoli, oggi procuratore, è intervenuto ai microfoni di Radio
Punto Nuovo per fare chiarezza sulla questione relativa al
futuro della mezzala classe classe ‘95: «Per ora è tutto
fermo, le squadre devono capire quale sarà il budget a
disposizione in base al piazzamento in campionato. Zaccagni?
Sarebbe un ottimo acquisto per il Napoli, in un 4-2-3-1 può
giocare in tutti e tre i ruoli dietro alla punta, in un 4-3-3
può giocare sia da mezzala sia da esterno offensivo. La sua
posizione naturale, a mio avviso, è quella di mezzala. Ciò che
posso dire è che al momento è tutto in standby». Ma il Napoli
resta vigile e attento anche sulla situazione di Rodrigo De
Paul, stella dell’Udinese che dovrebbe lasciare il Friuli
nella prossima sessione di mercato. L’argentino sarebbe
perfetto per giocare sia in un centrocampo a 3 che in una
potenziale batteria di 2 trequartisti alle spalle di una
punta. L’Udinese è bottega carissima e il prezzo fissato per
De Paul non è inferiore a 60 milioni di euro. De Laurentiis
spera di evitare un’asta al rialzo e riuscire a convincere i
Pozzo ad abbassare le pretese (sui 35-40 milioni). Ci pensa
Pierpaolo Marino a gettare acqua sull’intenso fuoco che arde e
muove i movimenti del calcio mercato nostrano. Il dirigente
della rinascita del Napoli targato De Laurentiis fa il punto
sulla situazione del trequartista argentino e smentisce le
voci che lo vorrebbero vicino al ritorno alle pendici del
Vesuvio dalla prossima stagione: «Non ho sentito De
Laurentiis: posso solo smentire questa voce. A Udine sto bene
e ho anche un contratto lungo: mi trovo molto bene con la
famiglia Pozzo. De Paul? Lo vogliono in tanti ma non rispondo
sul suo futuro fine a fine campionato».
36 punti in 14 gare: è un
Napoli da Champions
di Giuseppe Vitolo

NAPOLI – Ancora un piccolo sforzo. Una vittoria al “Maradona”
per annichilire i tentativi di rimonta della Juventus e
portare a casa quello che in incipit rappresentava il
risultato minimo stagionale, ma che con il passare delle
settimane è divenuto un vero e proprio traguardo. Il Napoli di
Rino Gattuso è a tre punti dalla qualificazione alla tanto
agognata zona Champions: un’impresa sportiva che può
modificare progetti e ambizioni della compagine partenopea,
nell’ottica di una prossima stagione da programmare come
quella del definitivo rilancio. La sfida di domenica
all’Hellas Verona rappresenta il crocevia di un’annata partita
con l’acceleratore pigiato e che è andata man mano
affievolendosi, in virtù di una ripetuta serie di infortuni
che hanno minato l’andamento della rosa nel trimestre
dicembre-febbraio. Proprio in occasione della gara d’andata al
“Bentegodi”, la possibile rottura del rapporto tra De
Laurentiis e Gattuso: l’indolenza del patron, le uscite a
vuoto di Rino, le telefonate – mai smentite o confermate – a
Maurizio Sarri. Corsi e ricorsi storici. Un girone dopo, il
Napoli espugna con fierezza ed orgoglio Firenze, allontanando
i fantasmi di tre stagioni fa che costarono lo scudetto alla
truppa guidata dall’ex Comandante di Figline Valdarno e
ipotecando un prestigioso ritorno in quella Europa che canta.
La Champions League e il fascino del suo inno tronano a
graffiare prepotentemente anima e cuore della torcida
partenopea, nella speranza di una riapertura degli stadi in
occasione della stagione 2021/22. Ma prima c’è l’Hellas, come
detto. L’ultimo ostacolo di una cavalcata trionfale. Trentasei
punti nelle ultime quattordici gare, corredate da undici
vittorie e tre pareggi. Tra questi, spiccano quelli incassati
ad una manciata di secondi dal termine con Sassuolo e
Cagliari. Dopo la fragorosa sconfitta con l’Atalanta dello
scorso 21 febbraio e le ingloriose eliminazioni causate
proprio dagli orobici in Coppa Italia e dal Granada in Europa
League, il Napoli ha inanellato una serie di importanti
risultati, frazionati nell’ultimo periodo solo dalla sconfitta
dello Stadium con la Juventus nel recupero della terza
giornata d’andata. Sono 42 i punti che Insigne & soci hanno
racimolato dall’avvio del girone di ritorno. Un ruolino di
marcia impressionante, che proietta gli azzurri al secondo
posto in questa speciale classifica: solo l’Inter, a quota 47,
ha fatto meglio. Risultati che premiano la bontà di un gruppo
costruito su basi solide, rafforzato a livello tattico e
psicologico dalle direttive di Rino Gattuso. Il recupero di
alcuni giocatori chiave come Osimhen, Mertens, Fabian e Lozano
(fermi ai box nel momento più critico della stagione) ha
permesso alla squadra di innestare una marcia in più. Ma gran
parte del merito va riconosciuto al tecnico di Corigliano
Calabro, mai messo in discussione ufficialmente dalla società
e a cui il silenzio stampa ha indubbiamente giovato, alla luce
della deriva comunicativa inerente al contenzioso con i
vertici societari di alcuni mesi fa. Il futuro appare segnato
e si dice che Rino sia pronto a disfare gli armadietti di
Castel Volturno e fare le valigie. Troppo orgoglioso per
accettare quel linciaggio mediatico che ne chiedeva
addirittura le dimissioni tempo addietro. Resta a De
Laurentiis l’ultima fiche da giocare. Un incontro franco a
fine stagione, in cui due caratteri forti avranno modo di
ribadire concetti e opinioni e, magari, chiudere il cerchio
con una stretta di mano. La piazza e la squadra, a quanto
pare, chiedono la permanenza di Gattuso a Napoli.
Napoli, Insigne: “E’ una gara
speciale Faremo di tutto per
battere la Juve”
Alla vigilia del big match, parola al capitano. Insigne è
protagonista di una intervista a Sky Sport mandata in onda
all’ora di pranzo. Si comincia con il parlare del passaggio di
consegne da Marek Hamsik a lui per quanto riguarda i gradi di
capitano.   “Avere questa fascia e rappresentare la squadra
della mia città e per la quale faccio il tifo da sempre non
capita tutti i giorni. Si tratta di un enorme motivo di
orgoglio per me, che voglio rappresentare il popolo azzurro”.
Il talento di Frattamaggiore continua: “Spero di essere il
capitano del Napoli per molti anni ancora”. Ancelotti gli ha
cambiato ruolo: “Mi trovo molto bene davanti alla porta,
nonostante non stia segnando più come ad inizio stagione. Ma
quel che conta è impegnarsi sempre al massimo. Le prestazioni
contano come i gol. Napoli-Juve sarà ovviamente molto sentita
e nonostante la differenza di punti proveremo a vincerla.
Tutti sanno che questa gara ha un sapore speciale. Su Hamsik:
“Ha fatto la storia del Napoli, superando Maradona come gol
segnati. E pensare che era un centrocampista. Sarà da esempio
per tutti noi e vado fiero di essere stato suo compagno di
squadra. È davvero un campione sia in campo che fuori. Non ha
mai fatto polemiche né si è mai lamentato per una sostituzione
o qualche panchina. Va solo ringraziato”. E su Ancelotti: “Ha
portato grande serenità. Si arrabbia poche volte, solo quando
serve. E lo fa sia in gara che in allenamento. Un
atteggiamento che fa bene. La stagione è ancora esaltante, con
il consolidamento della qualificazione Champions e con una
Europa League nella quale essere protagonisti”. Si va avanti:
“Abbiamo avuto sfortuna con Chievo, Fiorentina e Torino dove
abbiamo tirato per tutta la partita senza mai segnare. Non
scordiamo che è il primo anno con Ancelotti. Sono cambiate
tante cose tra allenamenti diversi ed un modulo nuovo. Nessuno
ci dava neppure in zona Champions all’inizio (e chissà perché,
n.d.r.) ma noi siamo stati i primi a credere in noi stessi. E
siamo sempre la principale rivale della Juventus. Prima o poi
ci toglieremo le soddisfazioni”. Ricordo il gol di Koulibaly
in casa loro, forse per vincere lo scudetto sarebbe stato
meglio battere la Juve anche in casa, ma fu una grande notte.
Kalidou ce lo invidiano tutti. Mertens è un altro campione.
quando noi attaccanti non riusciamo a segnare ne parliamo tra
noi. Tornerà al gol molto presto”. Infine qualche parola su
Arkadiusz Milik: “Sta dimostrando di essere da Napoli. Non era
semplice dopo due gravi infortuni come quelli che ha avuto.
Penso che possa diventare anche più forte di così, è ancora
giovane e può dare tanto. Grazie a lui raggiungeremo grandi
traguardi”. Mentre il San Paolo sarà tutto esaurito e sarà
un’importante arma in più, Ancelotti può sorridere per il
recuper di Milik. L’allenatore del Napoli sembra intenzionato
a confermare il 4-4-2 con Meret tra i pali. Difesa a quattro
con Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, ed uno tra Hysaj e Ghoulam
con l’algerino favorito sull’albanese. A centrocampo tutto
confermato con Callejon e Zielinski sulle corsie esterne,
mentre in mediana ci saranno Fabian Ruiz e Allan. L’altro
dubbio di formazione riguarda l’attacco con Milik o Mertens al
fianco di capitan Insigne. Il numero 24 del Napoli tornerà dal
primo minuto dopo aver scontato il turno di squalifica col
Parma.

                                         di redazione sportiva

Napoli, con la Juve San Paolo
sold out Mertens è pronto per
ritrovare il gol
di Redazione Sportiva

Un San Paolo tutto pieno contro la Juve. Contro lo
strombazzato calo di libido dei tifosi, contro le fronde
interne che volevano disertare lo stadio per protesta, chi
contro il sistema chi contro De Laurentiis. I tifosi invece
rispondono presente e si schierano con il Napoli, con i
ragazzi che anche quest’anno sono l’unica vera alternativa ai
cannibali in bianconero. La prevendita è appena iniziata ma i
botteghini online sono già stati presi d’assalto. Ventimila
fra biglietti e mini-abbonamenti già venduti, una proiezione
che punta alla quota 50mila, in una parola al pienone. Che
scaccerebbe via ogni discussione sul perché i tifosi non vanno
più allo stadio. l suo campionato non è mai decollato, ma
Dries Mertens ha ancora tutto il tempo, e la voglia, di fare
meglio per lasciare il segno anche in questa sua sesta
stagione al Napoli. In campionato, per il belga, sono arrivate
soltanto 8 reti. Troppo poche per uno che ha abituato la
platea del San Paolo a poker e triplette di settimana in
settimana negli scorsi anni. Eppure, vuoi il cambio modulo,
vuoi il cambio allenatore in concomitanza con uno straripate
ritorno di Arkadiusz Milik, l’annata dell’attaccante è andata
avanti, finora, a corrente alterna. Prima il buio, poi la
luce, ora di nuovo il buio, ma il la fine del tunnel deve
essere molto vicina. ‘Ciruzzo’ il gol lo aspetta da tanto, da
due mesi (l’ultima gioia il 29 dicembre contro il Bologna) e
per questo potrebbe tornare a colpire a breve. Nel mirino del
napoletano (dentro) c’è quindi il prossimo avversario di
campionato, la Juventus. Sbloccarsi contro i bianconeri e,
magari, regalare la vittoria al Napoli significherebbe per lui
una rinascita definitiva dopo mesi trascorsi nell’oblio.
‘Ciro’ vuole riprendersi la luce dei riflettori, quella che
con Sarri lo ha portato ad essere considerato tra i migliori
al mondo nel suo nuovo ruolo, quello della prima punta. I
primi segnali di un vicino ritorno di Mertens, del vero
Mertens, si sono avuti sia con lo Zurigo che a Parma:
l’azzurro ha cercato più volte la porta ma la sorte sembra
ancora non essergli amica. Questione di poco, perchè è
naturale che chi ha doti come le sue prima o poi debba
sbloccarsi e sbocciare definitivamente. Dries lo farà,
sboccerà per tornare a pungere come un tempo, fosse anche per
l’ultima volta. Da sogno di una notte di mezza estate a
obiettivo concreto per la prossima
estate. Mauro Icardi è ai ferri corti con l’Inter,
diversamente da quell’estate del 2016 quando il Napoli ci
arrivò piuttosto vicino. Un retroscena che qualche tempo fa
raccontò lo stesso De Laurentiis. Higuain era appena andato
via, la società azzurra aveva 90 milioni in cassa e voleva
investirli sul capitano dell’Inter, che anche all’epoca era
alle prese col rinnovo di contratto ma era ancora il capitano.
“Arrivai ad offrire 60 milioni”, ha svelato De Laurentiis nel
suo retroscena. Ora la situazione è diversa. Diversa la
disponibilità dell’Inter, sicuramente, visto che Marotta è
entrato nell’ordine di idee di cedere il suo centravanti. Ma
diverse anche la valutazione e le richieste del calciatore,
che ha sul tavolo offerte importanti. I famosi 60 milioni di
sicuro non basteranno, la valutazione di Icardi è
sensibilmente lievitata e anche l’ingaggio sarà fuori dai
parametri abituali del Napoli. Sul tavolo l’interesse del Real
Madrid e soprattutto quello della Juve. Tante voci ma l’unica
cosa certa è che, se davvero vuole Icardi, De Laurentiis dovrà
fare una vera e propria follia, per regalare ad Ancelotti un
numero 9 di caratura mondiale.
Napoli,   contro   la   lazio
Hamsik resta fuori. In difesa
spunta il francese Mokoudi
di Redazione Sportiva

NAPOLI. Marek Hamsik resterà ancora a riposo contro la Lazio.
Ne è convinta Sky Sport, che riguardo alle condizioni fisiche
del capitano del Napoli, fa sapere che lo slovacco dovrebbe
verosimilmente fare il ritorno nell’elenco dei convocati per
quello che sarà l’impegno successivo degli azzurri, contro il
Milan il 26 gennaio. In tale data si giocherà per il
campionato, poi appena qualche giorno dopo le due compagini si
riaffronteranno di nuovo, stavolta per contendersi l’accesso
in semifinale di Coppa Italia nei quarti. Hamsik ci dovrebbe
essere almeno in uno dei due confronti contro i rossoneri.
Difficile che il giocatore possa essere presente contro la
Lazio domenica prossima. Al massimo il 31enne centrocampista
dovrebbe accomodarsi in panchina. Hamsik è rimasto fuori causa
nelle ultime partite del Napoli, rispettivamente contro il
Bologna a fine dicembre per l’ultima partita del girone di
andata di Serie A e due sere fa col Sassuolo negli ottavi di
Coppa Italia. La distrazione muscolare di primo grado al
bicipite femorale della coscia destra che lo costrinse ad
uscire nel corso del primo tempo del match con l’Inter
richiederà quindi un mese pieno di tempo per poter essere
smaltita. Poi oltre al doversi mettere questo fastidio di
natura fisica alle spalle, ci sarà anche il bisogno di
impiegare alcuni giorni per ritrovare la migliore forma
fisica. Il Napoli comunque non rischierà Hamsik e gli darà
tutto il tempo necessario per riprendersi. Ventun anni, un
fisico possente e anche buona qualità. L’età è quella giusta
ed anche le doti che possiede Harold Moukoudi lo rendono uno
adatto per poter rappresentare il futuro di un club che punta
a crescere ed a farlo con i giovani come il Napoli. Il
centrale francese, in forza al Le Havre (in seconda divisione
francese), promette tanto, al punto che in Europa sono in
molti ad essersi interessati al suo cartellino. Il difensore,
d’altra parte, ha rotto i rapporti con il suo club, che gli
aveva offerto un rinnovo. Rinnovo che è stato prontamente
rifiutato, perchè il giovane colosso francese (191 centimetri)
è pronto a spiccare il volo e a giocarsi le sue chance in
qualche club di categoria maggiore. Wolfsburg, Siviglia, West
Ham e Borussia Dortmund sono pronti a cogliere la palla al
balzo e a promuovere un altro talento del calcio francese in
piena ascesa, ma a quanto pare non sono gli unici a volerlo.
Stando a quanto riportato dal quotidiano francese l’Equipe,
infatti, anche il Napoli sarebbe interessato al talento del Le
Havre. La buona notizia, per la dirigenza azzurra, è proprio
questa: rifiutando il prolungamento offertogli dal suo club,
Moukoudi si libererà a giugno a parametro zero. Per cui
l’investimento, per la società camoana, sarebbe assolutamente
a rischio zero: nel caso il calciatore dovesse rivelarsi un
flop, nessuno spreco monetario sarà stato fatto nel comprarlo.
La brutta notizia, invece, è proprio l’alta concorrenza che i
partenopei dovrebbero affrontare e vincere per portare in rosa
il centrale che, per doti tecniche e per struttura fisica,
ricorda molto Kalidou Koulibaly, il senegalese del Napoli che
sta facendo brillare gli occhi un po’ a tutti i più grandi
club del mondo.

Napoli,            intesa vicina con
Kouame.              Piace    Traorè,
pressing su Lozano
di Redazione Sportiva

NAPOLI – Il presidente del Napoli De Laurentiis è a Los
Angeles, quello del Genoa Preziosi a Hong Kong, ma per il
passaggio di Kouame in azzurro a giugno è praticamente tutto
fatto. Gli uffici legali, sono già allo scambio delle bozze
del contratto: in settimana arriverà la firma dell’attaccante
ivoriano. Nell’affare potrebbe essere inserito anche il
prestito di Rog, richiesto da Prandelli per rinforzare il
centrocampo rossoblù. Con la partenza di Rog in direzione
Genova il Napoli è pronto ad intensificare il pressing
sull’Empoli per Junior Traorè, classe 2000, cercando di
convincere il club toscano a cedere il giocatore ivoriano già
in questa sessione di mercato: 12 milioni di euro l’eventuale
offerta di De Laurentiis, che in ogni caso vuole evitare aste.
Continuano intanto i contatti tra il ds azzurro Giuntoli e
Mino Raiola per l’esterno offensivo messicano del Psv
Eindhoven Hirving Lozano. Troppi i 35 milioni chiesti dal club
olandese: il Napoli punta ad abbassare le pretese e arrivare
intorno ai 30, con l’aggiunta nell’affare anche di una
contropartita tecnica (Younes). La trattativa continua. tra
gli obiettivi azzurri non rientrerebbe più Lazzari della SPAL,
diretto verso Torino, sponda granata. Il nome che invece
interessa per quel che riguarda la fascia destra, viste le
incomprensioni con Hysaj, sarebbe quello di Benjamin Pavard,
con il Napolipronto a duellare con il barcellona per portarlo
a disposizione di Ancelotti, naturalmente, a giugno. Il Napoli
, intanto,riprende gli allenamenti in vista degli impegni di
stagione che ripartono. E lo fanno dal Sassuolo, contro il
quale al San Paolo ci sarà domenica prossima una sfida valida
per gli ottavi di Tim Cup. Per le prime sfide dal rientro dopo
la sosta, però, sarà molto probabilmente indisponibile Marek
Hamsik. Il centrocampista slovacco ha rimediato una botta
contro l’Inter che lo ha costretto ad abbandonare il campo
prima del dovuto. A diverse settimane dall’accaduto le sue
condizioni migliorano, ma le previsioni parlano chiaro: ci
vuole ancora un po’ perchè il capitano azzurro recuperi del
tutto. A provare a dare un quadro più chiaro della situazione
ci ha provato Radio Marte. Marek Hamsik potrebbe tornare a
disposizione di Ancelotti per la sfida con il Milan, di fine
gennaio. Ancora una ventina di giorni, o poco meno, e il
numero 17 partenopeo potrà tornare a calcare il terreno di
gioco in una gara ufficiale. Al suo posto scalpitano per
giocare i vari Zielinski, Rog, Diawara. Le alternative al
tecnico del Napoli non mancano, insomma, ma avere ‘Marekiaro’
titolare può fare la differenza sempre e comunque, per il
carisma di cui è dotato e, naturalmente, per le qualità di cui
dispone.

Il  Barcellona   offre                                 120
milioni per Koulibaly
di Redazione Sportiva

In merito alla posizione di Kalidou Koulibaly, il Napoli non
ha mai avuto dubbi. il calciatore è assolutamente incedibile,
concetto ribadito più volte specialmente negli ultimi tre
anni, con aurelio De laurentiis che ha respinto gli assalti di
chelsea, Bayern Monaco e Manchester United che gli avevano
proposto dai 40 milioni di euro a salire per il possente
centrale senegalese. Di recente però il presidente del Napoli
aveva mostrato uno spiraglio all’eventualità di dire addio al
forte difensore africano. “Non vogliamo vendere Koulibaly e di
certo non lo faremo a gennaio. Ma verrà il momento in cui non
potremo non prendere in considerazione delle offerte
indecenti“. E sembra che quel tanto temuto istante stia per
arrivare. infatti si parla di una strepitosa offerta da parte
del Barcellona per il top player azzurro. la stampa catalana
riferisce di una proposta da 120 milioni di euro per far si
che Koulibaly vada a giocare in catalogna. E questi soldi
ottenuti dall’addio del fortissimo difensore senegalese
servirebbero per potenziare il Napoli non solo con un altro
elemento che possa nel breve periodo rimpiazzare come si deve
il numero 26 partenopeo ma anche gli altri reparti. Si darebbe
il via libera ad esempio all’assalto al cagliari per avere
Nicolò Barella, e magari si potrebbe provare a sondare
l’eterna pista cavani, oltre a chiudere per obiettivi più
attuali ed alla portata come il genoano Kouame. Elseid Hysaj
non è più titolare indiscusso sulla fascia destra di difesa
del Napoli, e l’agente Mario Giuffredi non è contento di
questa situazione. Nel corso di ‘si Gonfia la rete’ su radio
Marte lo stesso procuratore ha parlato della situazione del
terzino albanese, svelando anche un retroscena. “Hysaj avrebbe
potuto raggiungere sarri al chelsea, ancelotti però si era
opposto alla cessione in estate, affermando pure che avrebbe
voluto puntare su di lui. Ma nelle ultime quattro partite il
ragazzo è stato impiegato soltanto in una circostanza. Ne
prendiamo atto, vuol dire che l’allenatore non lo ritiene
più tratta soltanto di un periodo, di una fase transitoria, ma
ogni allenatore fa le sue scelte e se il ragazzo è diventato
la quarta scelta è bene che la società ce lo faccia sapere. se
si tratta soltanto di una circostanza momentanea bene,
altrimenti chiederemo la cessione già per questo mese di
gennaio”.

Duello                fra            Napoli                e
Barcellona per Pavard
di Redazione Sportiva

Si è aperto il calciomercato invernale 2019, e per il Napoli
molto difficilmente accadranno degli stravolgimenti. Ma l
dirigenza azzurra potrà concentrare le proprie energie sui
rinnovi di alcuni dei calciatori più rappresentativi presenti
in rosa. Mentre l’allenatore Carlo Ancelotti aveva
sottolineato, a margine delle ultime partite giocate nel 2018,
che è contento dell’organico messogli a disposizione in estate
dal club di De Laurentiis, è comunque verosimile pensare che
il ds Cristiano Giuntoli lavorerà in queste settimane di
gennaio in ottica futura. E questo verrà fatto sia allacciando
i rapporti con società e procuratori in vista dei futuri
affari che verranno condotti in estate, sia per l’appunto per
cercare di riconfermare quelli che sono i punti di forza del
presente e che si sono consolidati dal 2013 ad oggi. È il caso
nello specifico di Dries Mertens e di Josè Maria Callejon. Per
entrambi c’è un contratto che scade a giugno del 2020. i
procuratori di entrambi vorrebbero che il Napoli offrisse ai
rispettivi assistiti il rinnovo. C’è infatti la possibilità
per tutti e due di ottenere quello che sarebbe l’ultimo grande
contratto della loro carriera, dal momento che sia il belga
che lo spagnolo si avviano verso i 32 anni. Da circa un mese
si stanno susseguendo indiscrezioni di calciomercato Napoli
circa il possibile approdo di Benjamin Pavard all’ombra del
Vesuvio. Si tratterebbe di un interesse serio e concreto da
parte del club azzurro. Un pressing che però potrebbe portare
a una fumata bianca per il difensore centrale francese di
proprietà dello Stoccarda. Infatti, secondo quanto riportato
sul proprio sito ufficiale da Gianluca Di Marzio, esperto di
calciomercato di ‘Sky Sport’, il Napoli avrebbe due
concorrenti davvero temibili. Sarebbero difatti il Bayern
Monaco e soprattutto il Barcellona le nuove società ad aver
bussato con decisione alla porta della squadra tedesca per
Pavard. e voci su un interessamento del Napoli per Cristian
Kouame del Genoa non accennano a svanire. La società rossoblu
è consapevole che il ds azzurro, Cristiano Giuntoli, sta
seguendo l’attaccante ivoriano, il quale ha compiuto 21 anni
lo scorso 6 dicembre. E questa mattina si è espresso in
proposito Mario Donatelli, direttore sportivo proprio del
Genoa. A Radio Kiss Kiss Napoli il dirigente del sodalizio
ligure ha però ribadito che la sua società non farà alcuna
cessione importante nel calciomercato di gennaio che si è
aperto proprio oggi. “Non venderemo nessuno nella sessione
trasferimenti invernali. Sia Kuame che Piatek e Romero
resteranno con noi almeno fino a giugno. Cristian piace al
Napoli, ne siamo consapevoli, ma su di lui ci sono anche altre
squadre”. Il Genoa punta a valorizzare ancora di più il
giovane attaccante, autore di 3 gol e di 4 assist fin qui in
campionato.Un apporto realizzativo non certo eccezionale, ma
in favore del giovane parlano comunque le buone prestazioni a
livello individuale. Donatelli prosegue: “Quando si
imbastiscono delle trattative, serve che più persone trovino
l’accordo. Genoa e Napoli sono già entrate in contatto, e
Preziosi e De Laurentiis vanno d’accordo. Saranno
principalmente loro a decidere, per cui stiamo a vedere cosa
succederà in futuro”. Sulla valutazione molto alta fatta dal
Genoa per il proprio gioiello infine Donatelli dice: “Questa è
una cosa normale, frutto delle dinamiche di mercato. Se nello
stesso tempo ci sono due o tre squadre che vengono a chiederci
un nostro calciatore, allora inevitabilmente il valore del suo
cartellino aumenta”. Il Genoa valuta Kouame almeno 30 milioni
di euro, dopo che in estate lo ha prelevato dal Cittadella per
5. “Ma chi lo prende fa un affare – chiude il dirigente
rossoblu – Cristian è un ragazzo umile, coi piedi per terra e
con grandi margini di miglioramento”.
Napoli,   Milk  da   record.
Neppure Cr7 come lui
di Redazione Sportiva

NAPOLI – Un 2018 di grandi sorprese per Arek Milik.
L’attaccante polacco del Napoli ha avuto un inizio difficile,
con la lenta convalescenza dal secondo infortunio del
legamento. Il suo reinserimento in campo è stato graduale.
Prima con Sarri, poi con Ancelotti, il ragazzo è andato a
segno con una certa continuità nonostante abbia giocato,
spesso, soltanto spezzoni di gara. I numeri di questa stagione
sono eccezionali: 10 gol in campionato in 16 presenze. Mica
pochi, considerando soprattutto i minuti giocati che, al di là
di quanto il numero di presenze faccia pensare, è piuttosto
basso. 979 minuti, nei quali è stato in grado spesso di andare
in rete e di far vincere la sua squadra, come con l’Atalanta o
come col Cagliari. Ancora più impressionante, stando alle
statistiche, è la media gol di questa stagione. Arkadiusz
Milik è andato a segno una volta ogni 98 minuti, quasi una
volta a partita, in pratica. Neanche un certo Cristiano
Ronaldo ha saputo fare meglio, nonostante le 14 reti e
nonostante 4 di queste siano arrivate su calcio di rigore. Un
2018 iniziato tra mille difficoltà e chiuso in bellezza,
dunque, per il gigante polacco, che ora punta a confermarsi
anche nel 2019 per trovare, finalmente, una certa stabilità di
rendimento. Importante per lui la fiducia di mister Ancelotti,
che spesso ha deciso di puntare su di lui per provare a
cambiare le sorti di un match, riuscendoci. Fondamentale anche
Maurizio Sarri, che per la sua crescita ha lavorato tanto,
nonostante gli infortuni. Ora, dal nuovo anno, ci si aspettano
grandi conferme. La platea comincia ad adorarlo, lui può
diventare il volto del nuovo Napoli che avanza. Per questo
Aurelio De Laurentiis avrebbe intenzione di blindare l’ex
Ajax. contratto in scadenza nel 2021, per il momento, però
appuntamento già fissato per gli inizi di febbraio, a mercato
chiuso. Un 2018 che è iniziato male ma che alla fine ha
riservato grandi sorprese per Faouzi Ghoulam. Il terzino
algerino, infortunatosi alla fine del 2017, è stato fuori dal
terreno di gioco per praticamente più di un anno. Il suo
ritorno in campo, infatti, è arrivato ad inizio dicembre. Ora
però l’algerino sta trovando importanti conferme, trovando
spazio con una certa continuità e fornendo prestazioni sopra
la sufficienza. Per tornare ai suoi livelli, quelli con i
quali aveva conquistato la tifoseria azzurra nel periodo
precedente il suo infortunio, ne dovranno passare di minuti
sulle sue gambe, e sulle sue ginocchia. Ma chi lo conosce bene
sa quanto sia forte l’ex Tolosa, e non ha bisogno di
dimostrazioni. Maurizio Sarri è uno di questi. L’ex allenatore
del Napoli pare sia pronto ad assaltare il calciatore, per
portarlo nel suo Chelsea, nella prossima sessione estiva di
mercato. L’algerino, in effetti, proprio con il toscano ha
avuto il suo exploit in carriera, arrivando a conquistare il
Pallone d’Oro algerino nonostante fosse fermo per infortunio
da oltre un mese. Anche Maldini ebbe grandi elogi nei suoi
confronti, segno inconfutabile di una forza tecnica che esiste
davvero. Per questo il Napoli, che ha prolungato il contratto
di Ghoulam lo scorso anno, dovrà fare attente valutazioni
prima di prendere decisioni. Molto dipenderà anche da Mario
Rui, che non sta disputando certamente una delle sue migliori
annate. Il calciomercato chiama, ma Ghoulam sembra sempre più
napoletano. Chissà, però, che il richiamo sarrista non possa
essere decisivo per il suo futuro. Il Psg sempr eine state è
pronto a offrire 80 milioni per Allan. le dinamiche di mercato
portano comunque il Napoli a vedersi intorno per cercare un
eventuale sostituto. Il prescelto in tal senso c’è già: si
tratta di Nicolò Barella del Cagliari. Il ragazzo ha ricevuto
la consacrazione importante da parte proprio di Carlo
Ancelotti qualche mese fa.
Puoi anche leggere