GUIDA DOCENTI - Io e Te alla pari
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GUIDA DOCENTI Con il contributo Partner della Polizia di Stato Progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità
INDICE Lettera di benvenuto 3 Strumenti e approccio in classe 4 SEZIONE I Rispetto delle diversità oltre gli stereotipi Introduzione alla tematica 6 Cosa dice la Convenzione di Istanbul Gli stereotipi, cosa sono? Glossario: rispetto Attività per bambine e bambini 8 Attività per ragazzi e ragazze 10 SEZIONE II La violenza di genere Introduzione alla tematica 12 Cosa dice la Convenzione di Istanbul Cos’è la violenza contro le donne? Glossario: femminicidio Attività per bambini e bambine 14 Attività per ragazze e ragazzi 16 SEZIONE III Uso consapevole dei social network e del linguaggio Introduzione alla tematica 18 Uso del linguaggio non sessita online e offline Glossario: hate speech Attività per bambine e bambini 20 Attività per ragazzi e ragazze 22 Campagna educativa promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità “Social Network passione femminile: come difendersi dalla violenza di genere soprattutto cibernetica”
Gentile Docente, le criminazione, quella contro tra le forme di violenza e dis dif fus e al mo nd o. li è tra le più donne e i soggetti più debo della violenza è necessario Per sconfiggere la cultura a ica e diffondere una cultur sviluppare una capacità crit dia mo che i du e . Per farlo cre basata sul rispetto dell’altro ola . iglia e la scu attori principali siano la fam lge alle Nella vita e sul web si rivo Il progetto Io e Te alla pari. iliz zar e e ren de re do per sensib scuole di ogni ordine e gra , e anc he le fam iglie, e gli studenti consapevoli le studentesse danti nzione di Istanbul e riguar sui temi espressi dalla Conve en zio ne alla sua ticolare att la violenza di genere con par str um en ti di comunicazione digitale. pratica tramite gli ione e l’adozione di La finalità è la sensibilizzaz ndo ignoranza e diffidenza, comportamenti che, supera o mine e maschi e contrastin promuovano la parità tra fem za di ge ne re. ma di violen così la diffusione di ogni for do intende coinvolgere in mo Per far questo, il progetto azz i ne i luo gh i ragazze e rag attivo bambine e bambini, ne , a scu ola , a cas a, ta e formazio dove avviene la loro cresci azi on i, ind ica zio ni centi inform in biblioteca, e fornire ai do ucativo po rto pe r sviluppare il percorso ed e strumenti di sup in classe. Buon lavoro!
Strumenti e approccio in classe SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il kit didattico Uno ogni due classi, contenente: • Guida per il docente • 2 poster per sintetizzare il percorso educativo proposto e i temi del progetto • 50 vademecum per le famiglie in italiano e 4 lingue straniere (rumeno, spagnolo, francese e arabo) Approccio metodologico in classe Gli stereotipi sui ruoli di genere sono generalizzazioni semplicistiche su quello che SCUOLA SECONDARIA vuol dire essere donne e uomini in una società. DI SECONDO GRADO Qualche esempio? Credere che le donne siano per La web serie natura più emotive e gli uomini più razionali. Che le donne nascano più brave nei mestieri della cura e Da guardare sul sito di progetto. 10 puntate gli uomini più adatti a ruoli di potere sul lavoro. Gli in italiano e 4 lingue straniere (rumeno, stereotipi che attribuiscono caratteristiche tipiche a spagnolo, francese e arabo) della durata maschi e femmine e la disparità tra sessi all’interno di circa 3 minuti ciascuna per coinvolgere della società concorrono a generare il fenomeno le ragazze e i ragazzi sui temi del progetto. della violenza di genere. Come rompere il ghiaccio e affrontare questo delicato argomento in classe? È I seminari importante partire dal superamento dello stereotipo per contrastare la tendenza al pregiudizio. In questo di approfondimento senso ci aiutano le metodologie attive che mobilitano della Polizia Postale il fare, la collaborazione, la metacognizione, il decentramento, come indicato dalla psicologa Nadia Ogni seminario si svilupperà su un Muscialini nel libro Di pari passo. Una pedagogia della tema specifico relativo a: gestione della differenza che spinge a porsi domande, a provare a propria privacy sui social network, utilizzo mettersi nei panni degli altri, a comprendersi diversi consapevole e sicuro della Rete, rispetto per considerarsi pari: “sei diverso da me e per questo delle differenze di genere con particolare sto bene con te”. attenzione ai casi di violenza già trattati dalla Polizia Postale. L’approccio pedagogico alle pari opportunità considera infatti la dimensione cognitiva e quella affettiva come componenti complementari irrinunciabili per 4 •
zione Conven bul di Istan Luogo l Data Istanbu 011 7 aprile 2 a da po firmat ti Nel tem tti gli Sta atari e tu ea 46 firm e europ n io n dell’U Italia tifica in Data ra .93 del 2013 Legge n o sostegn i Obiettiv nzione e lpevoli ne, preve guimento dei co protezio e, perse tim delle vit Disposizioni internazionali La Convenzione di Istanbul è il più importante trattato internazionale sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro legale completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza. La Convenzione di Istanbul caratterizza la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. Il presupposto principale per eliminare la violenza attuata a danno delle donne è promuovere una maggiore uguaglianza tra donne e uomini, poiché la accompagnare bambine e bambini, ragazze e ragazzi a violenza sulle donne ha profonde radici nella disparità comprendere l’altro e relazionarsi in maniera positiva. tra i sessi all’interno della società ed è portata avanti da una cultura che tollera e giustifica la violenza di La tecnica dello spiazzamento e del decentramento genere e non la riconosce come un problema. aiutano a contrastare le resistenze e a rompere il ghiaccio proponendo nuovi punti di vista. Grazie La Convenzione di Istanbul esplicita inoltre che le all’immedesimazione sono favorite le connessioni disposizioni in materia debbano essere garantite emotive in grado di oltrepassare le rigidità indotte “senza alcuna discriminazione fondata sul sesso, dagli stereotipi e dai pregiudizi su entrambi i fronti, sul genere, sulla razza, sul colore, sulla lingua, sulla cognitivo e affettivo. religione, sulle opinioni politiche o di qualsiasi altro Oltre ad attività individuali, sono il lavoro di gruppo, la tipo, sull’origine nazionale o sociale, sull’appartenenza cooperazione e la discussione a favorire il confronto e a una minoranza nazionale, sul censo, sulla nascita, la mediazione. Partire dal racconto e dalla discussione sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, del vissuto dalle studentesse e degli studenti favorisce sull’età, sulle condizioni di salute, sulla disabilità, sullo il coinvolgimento e la volontà di mettersi in gioco. status matrimoniale, sullo status di migrante o di rifugiato o su qualunque altra condizione”. Prevenire la violenza, proteggere le vittime e perseguire penalmente i loro aggressori sono i punti principali della Convenzione di Istanbul. Il testo mira inoltre a educare le persone, esortando tutti i membri della società, e in particolare gli uomini e i ragazzi, ad avere l’atteggiamento corretto. Con l’obiettivo di tolleranza zero verso questo tipo di violenza, rappresenta un significativo impegno per Venite a trovarci! una più ampia sensibilizzazione al problema e per rendere più sicura la vita delle donne all’interno e www.ioeteallapari.it all’esterno dei confini europei. • 5
SEZIONE I Rispetto delle diversità oltre gli stereotipi Io e te abbiamo le stesse opportunità, siamo diversi e insieme arricchiamo il mondo. “Non esistono qualità maschili e qualità femminili, ma solo qualità umane.” — Elena Gianini Belotti 6 • Sezione I
Cosa dice la Convenzione di Istanbul Il Piano d’azione straordinario fa specifico riferimento alle azioni da intraprendere per prevenire il fenomeno della violenza contro le donne utilizzando come strumenti primari l’informazione e la sensibilizzazione della collettività, rafforzando la consapevolezza e la cultura degli uomini e dei giovani. Nel report esplicativo della Convenzione di Istanbul si chiarisce inoltre che “le disposizioni sono esplicitamente garantite senza alcuna discriminazione sull’identità di genere, e quindi a tutte le persone transgender o transessuali, Il tema delle pari opportunità cross-dresser, travestiti e altri gruppi di persone e del rispetto delle diversità è che non corrispondono a ciò che la società fondamentale per la crescita ha stabilito come appartenenti a categorie ‘maschili’ o ‘femminili’ ”. culturale delle persone e delle organizzazioni, come evidenziato Gli stereotipi, cosa sono? da diversi organismi internazionali Gli stereotipi sono il nucleo cognitivo dei pregiudizi: immagini generalizzate e dall’Unione europea. Tradurre che banalizzano la complessa ricchezza questo principio in comportamenti del pensiero e appiattiscono le specificità non è però così scontato: è e l’identità delle persone. Stereotipi e modelli familiari, ambientali e sociali aprono necessario approfondire come ai giudizi superficiali e condizionano le queste tematiche interferiscano relazioni interpersonali, anche quelle tra nella vita di tutti i giorni a causa di uomini e donne. stereotipi e pregiudizi. Glossario Il tema delle pari opportunità e Rispetto del rispetto delle diversità riguarda /ri·spèt·to/ tutte le discipline e mette le basi dei valori fondamentali a formare Sentimento che porta a riconoscere i diritti, il decoro, la dignità e la personalità stessa di qualcuno, individui consapevoli della propria e quindi ad astenersi da ogni manifestazione che identità, aperti al confronto possa offenderli. Nelle relazioni umane bisogna positivo con l’altro, coscienti dei considerare che ogni persona ha un diverso senso della distanza da tenere. Esercitare il rispetto propri diritti e doveri come donne, significa capire quale distanza fisica ed emotiva uomini, essere umani. mantenere con ognuno. Rispetto delle diversità oltre gli stereotipi • 7
SEZIONE I Attività per bambine e bambini Il memory dei mestieri Giochiamo con le fiabe Stimoliamo la riflessione sugli stereotipi di genere Spesso siamo condizionati dagli stereotipi anche relativi alle professioni. Ci sono mestieri che senza rendercene conto, e così anche le bambine riteniamo più adatti agli uomini che alle donne? e i bambini. Per imparare a guardare da vari punti Perché? E le bambine e i bambini cosa vorrebbero di vista, identificarsi in diversi ruoli e decentrarsi, fare da grandi? Sfatiamo i luoghi comuni riportando si può giocare con le fiabe. Partiamo da una favola l’esempio di Mulan: l’eroina del cartone è una delle nota come Cappuccetto rosso o I tre porcellini poche protagoniste Disney a non avere un uomo, e immaginiamoli rispettivamente al maschile a non cercare il principe azzurro e a non sposarsi e al femminile, cambiamo il finale, inventiamo nel pur lieto finale. Il suo obiettivo è piuttosto nuove caratteristiche dei personaggi, troviamo quello di combattere per il suo Paese. Ci riuscirà altre soluzioni originali ai conflitti, immaginiamo salvando la Cina dall’invasione degli Unni! Dopo la storia ai giorni nostri: come si trasformano gli queste suggestioni realizziamo insieme un memory ambienti, gli oggetti, le relazioni? Lasciamo libero speciale in cui ritrovare le coppie degli stessi mestieri, spazio alla fantasia e al confronto. al maschile e al femminile: manager/manager, maestra/maestro, pompiere/pompiera, cuoca/cuoco, Obiettivo: allenare la mente batterista/batterista, etc. a cambiare prospettiva. Obiettivo: ampliare la visione sui ruoli di uomini e donne per superare gli stereotipi di genere. 8 • Sezione I
Storie per approfondire Bianca Pitzorno Un romanzo che mostra quanto sia Extraterrestre alla pari difficile scegliere ciò che si vuole 2003 diventare quando tutti ti dicono chi sei. Anna Scarfatti Filastrocche che sfatano i miti sui ruoli Quante tante donne di genere e mostrano che siamo padroni 2008 della nostra unicità. Madalena Matoso Silent book che mostra gli stereotipi Et pourquoi pas toi? dei ruoli di mamma e papà 2011 e il loro superamento. Darsi una mano Distribuiamo un foglietto e una penna e chiediamo di disegnare il contorno della propria mano. Facciamo piegare i foglietti e mettiamoli tutti dentro una scatola. Mischiamo e facciamo pescare a ognuno a caso. Quando tutti avranno ricevuto un foglio possiamo far partire la ricerca: trovare il legittimo proprietario della mano e ritrovare la propria. Facciamo passeggiare per l’aula tutti contemporaneamente. Il gioco termina quando ognuno avrà ritrovato la sua mano. Obiettivo: riconoscere l’unicità di ognuno e collaborare per un obiettivo comune. Rispetto delle diversità oltre gli stereotipi • 9
SEZIONE I Attività per ragazzi e ragazze News di genere Invitiamo i ragazzi e le ragazze a raccogliere e separare le news che riguardano gli uomini da quelle che riguardano le donne, su magazine, quotidiani, blog e social network. Che differenze notiamo? Le ragazze si sentono rappresentate e capite? I ragazzi cosa ne pensano? Analizziamo insieme gli stereotipi emersi. Obiettivo: ragionare sul proprio vissuto e su quello veicolato dai media e dai social network. Storie per approfondire Il diritto di contare La storia vera della matematica, 2016 scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson che collaborò con la NASA, nonostante pregiudizi di ogni genere. Billy Elliot La storia vera del ballerino Philip Mosley 2000 e della sua battaglia per riuscire a praticare il suo talento. Louise O’Neill Un libro che affronta l’ossessione del Solo per sempre tua corpo e della bellezza come ideale di 2016 perfezione e sopravvivenza femminile. 10 • Sezione I
Persone uguali e diverse Dividiamo la classe in due gruppi: da una parte le femmine e dall’altra i maschi. Chiediamo a loro volta, sia alle femmine che ai maschi di dividersi in coppie, meglio se di due che non si conoscono tanto bene. Ogni coppia deve compilare una tabella in cui elencare da una parte “in che cosa siamo uguali” e dall’altra “in che cosa siamo diversi”. Quando tutti avranno terminato, ogni coppia leggerà la propria tabella alla classe. Eroine di ieri e di oggi Poi ciascuna coppia si unirà a un’altra coppia per formare un gruppetto e dovrà compilare, nella Invitiamo le studentesse e gli studenti a elencare nuova formazione, una tabella simile elencando in personaggi femminili storici e attuali che che cosa sono tutti uguali e in che cosa sono tutti rappresentano per loro dei modelli. Presentiamo diversi. alcune delle donne più celebri della storia: Procediamo così, aumentando a poco a poco il Cleopatra imperatrice d’Egitto, l’eroina francese numero delle persone nei gruppi, fino ad arrivare Giovanna d’Arco, Marie Curie prima grande a un unico grande gruppo che compila la tabella scienziata della storia, Maria Callas celebre diva insieme. della lirica, ma anche personaggi contemporanei famosi come Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana nello spazio e la campionessa Obiettivo: riflettere sull’ugualianza di tennis Serena Williams. Insieme, analizziamo e la diversità, mettendo in evidenza i perché delle scelte: creatività, trasgressività, i valori positivi di entrambi. moralità? Obiettivo: mettere a confronto le motivazioni o gli eventuali stereotipi legati alle donne, e mostrare dove gli stereotipi non si applicano. Rispetto delle diversità oltre gli stereotipi • 11
SEZIONE II La violenza di genere Io e te possiamo conoscerci e confrontarci con rispetto e senza pregiudizi. “La violenza contro le donne è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna, che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione delle donne…” Declaration on the elimination of violence against women, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 1993 12 • Sezione II
Cosa dice la Convenzione di Istanbul Secondo quanto scritto nel Preambolo della Convenzione di Istanbul, gli Stati membri del Consiglio d’Europa e gli altri firmatari della Convenzione nel redigerla sottoscrivono alcune posizioni riguardo a cosa si intenda per violenza di genere e in che termini debba essere considerata. Gli Stati condannano ogni forma di violenza Le donne sono fra i soggetti più sulle donne e la violenza domestica e: vulnerabili alla violazione dei diritti 1. Riconoscono che “il raggiungimento umani, in casa, al lavoro o nelle dell’uguaglianza di genere de iure e de facto è un elemento chiave per prevenire la violenza situazioni di conflitto e povertà. contro le donne”. Ci sono vari tipi di violenza, dalla 2. Riconoscono con profonda preoccupazione violenza fisica a quella psicologica che “le donne e le ragazze sono spesso esposte a quella sessuale. È importante a gravi forme di violenza, tra cui la violenza analizzare i comportamenti che domestica, le molestie sessuali, lo stupro, il matrimonio forzato, i delitti commessi in possono portare a situazioni nome del cosiddetto “onore” e le mutilazioni di pericolo e mostrare come genitali femminili, che costituiscono una atteggiamenti comunemente grave violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze e il principale ostacolo al accettati da bambine, bambini, raggiungimento della parità tra i sessi”. ragazze e ragazzi in realtà 3. Riconoscono che “le donne e le ragazze sono siano vere e proprie forme di maggiormente esposte al rischio di subire sopraffazione. violenza di genere rispetto agli uomini”. Cos’è la violenza contro le donne? Secondo l’art. 3 della Convenzione di Istanbul è “una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella sfera pubblica che nella sfera privata”. Glossario Femminicidio /fem·mi·ni·cì·dio/ Neologismo che indica qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte. La violenza di genere • 13
SEZIONE II Attività per bambini e bambine Il cruciverba della gentilezza Risolviamo il cruciverba tutti insieme in classe e scopriamo le parole della gentilezza. ORIZZONTALI 1 2 3. Lo diciamo per ringraziare 6. Per salutarsi in simpatia 4 7. Fa rima con “bontà” 9. Da dire quando si sbaglia 10. Parole magiche per chiedere qualcosa 11. Per accogliere una nuova 6 compagna in classe 5 VERTICALI 1. Non da soli 2. L’affetto in tre parole 4. La tua finisce dove inizia quella degli altri 7 5. Dare una mano 8. Un caro gesto di affetto 12. Chi non ci farebbe mai del male 8 9 10 11 12 3 14
Certe parole fanno Che emoji! la differenza Per conf rontarsi sulle emozioni stampiamo Dopo aver fatto il cruciverba della gentilezza diverse emoji su dei cartoncini e realizziamo un dizionario speciale, tutto di parole realizziamo delle carte. Invitiamo i bambini gentili, accoglienti, d’affetto; poi spieghiamole e e le bambine a turno a pescarne una, e contestualizziamole con disegni e colori. chiediamo di quale emozione si tratta e quando e perché l’ha provata. Si scoprono Obiettivo: educare alla gentilezza così caratteristiche individuali ma anche attraverso le parole. esperienze simili, comportamenti degli altri che ci fanno essere felici o tristi: differenze e analogie che ci rendono diversi e uguali. SOLUZIONI: ORIZZONTALI 3. Grazie 6. Ciao 7. Felicità 9. Scusa 10. Per favore 11. Benvenuta Obiettivo: conoscere e riconoscere le VERTICALI 1. Insieme 2. Ti voglio bene 4. Libertà 5. Aiutare 8. Carezza 12. Amico emozioni in se stessi e negli altri. Storie per approfondire Viviana Mazza La storia vera di Malala Yousafzai, la La storia di Malala ragazza pakistana minacciata e ferita raccontata ai bambini per aver lottato contro le violenze subite 2014 dalle bambine da parte dei talebani. Lorenzo Naia Una breve raccolta di fiabe tradizionali e Roberta Rossetti con il finale rivisitato, per dimostrare che Fiabe in rosso il futuro di ogni bambina o bambino non 2015 è già deciso. Fulvia Degl’Innocenti La storia illustrata di una bambina che e Anna Forlati trova il coraggio di imporsi e prendere Io sono Adila delle decisioni per la sua istruzione. 2015 La violenza di genere • 15
SEZIONE II Attività per ragazze e ragazzi Sì all’amore, no alla violenza Quali forme di sopraffazione? Dividiamo la classe in gruppi e chiediamo di I tipi di violenza sulle donne, individuati e analizzati definire cos’è l’amore. Per i più grandi è possibile nella Convenzione di Istanbul includono: violenza introdurre il celebre libro di Platone “Il Simposio” fisica, psicologica, sessuale, economica e sulla per creare l’atmosfera di riflessione e condivisione proprietà, atti persecutori e stalking, esclusione che c’era tra i filosofi sull’argomento. Scriviamo passiva, violenza domestica. Nel mondo inoltre quello che pensano su un foglio, e leggiamoli uno molte donne subiscono queste e altre forme di dopo l’altro per stimolare una discussione. Insieme discriminazione e violenza come: mancato accesso cerchiamo di analizzare e sfatare alcuni miti all’istruzione, matrimonio forzato, mutilazioni sull’amore. Cosa ne pensano di: “l’amore è tutto”, genitali, stiratura del seno, mancata assistenza in “quando si ama si soffre”, “l’amore supera ogni gravidanza, infanticidio femminile. Invitiamo la ostacolo”. Passiamo ora a sfatare miti sulla violenza classe a riflettere sulle diverse forme di violenza e, positiva: hanno mai sentito queste frasi? Sono divisi in gruppo, a fare una ricerca sui più recenti giuste o sbagliate? Perché? “L’ho picchiata per casi di violenza di genere nel mondo. Infine gelosia”, “Per amore si può forzare l’altra persona a chiediamo di fare una presentazione e un’analisi fare cose che non vuole”, “L’ho picchiata perché mi di quanto trovato e discutiamone insieme. ha provocato”, etc. Obiettivo: sensibilizzare alle varie forme Obiettivo: superare i falsi miti sull’amore di violenza di genere in Italia e nel mondo. e la violenza legata all’amore. Storie per approfondire Autrici varie 23 scrittrici raccontano la violenza contro Chiamarlo amore le donne, storie vere, davanti alle quali non si può è impossibile non farsi delle domande 2013 e forse darsi delle risposte. Antonio Ferrara Quando viene arrestato per il femminicidio Mia di Stella, Cesare ha 15 anni. Rabbia e dolore, 2015 certezze e rimorsi, si mescolano in un diario che dà conto di tutto quello che Cesare ha costruito e poi distrutto. Libere, disobbedienti, La storia di tre ragazze che vivono insieme a innamorate Tel Aviv divise tra due culture: la loro libertà 2016 di amare, di lavorare e di studiare rischia ogni giorno di perdere di significato per il solo fatto di essere donne. > SI CONSIGLIA LA VISIONE CON UNA PERSONA ADULTA 16 • Sezione II
Non sono soltanto parole Guardiamo il monologo di Paola Cortellesi che legge il testo di Stefano Bartezzaghi ai David di Donatello 2018, sul canale YouTube della Rai, e discutiamo insieme. Anche le parole hanno il loro peso perché traducono il nostro pensiero e sono esse stesse violente. Riflettiamo su queste discriminazioni linguistiche: un cortigiano/una cortigiana, un massaggiatore/ una massaggiatrice, un uomo di strada/ una donna di strada, un uomo disponibile/ una donna disponibile, un passeggiatore/una passeggiatrice, un uomo con un passato/una donna con un passato, uno squillo/una squillo, un uomo di mondo/una donna di mondo, uno che batte/una che batte, un uomo che ha un protettore/una donna che ha un protettore, un buon uomo/una buona donna, un uomo allegro/ una donna allegra, un gatto morto/una gatta morta, uno zoccolo/una zoccola, etc. https://goo.gl/6nRhkM Obiettivo: riflettere sul lessico che discrimina e sui pericoli che si nascondono nel linguaggio. 17
SEZIONE III Uso consapevole dei social network e del linguaggio Io e te ci rispettiamo anche in Rete. Nell’era digitale, la violenza si verifica anche in Rete e le donne sono le principali vittime del “discorso d’odio”, come dimostrato dal fenomeno degli haters su Facebook, dove spesso vengono postati insulti sessisti e volgari. È importante insegnare durante l’infanzia e l’adolescenza come comportarsi e comunicare in una relazione affettiva o amicale, educare alla qualità dei rapporti interpersonali e al rispetto di tutte le persone. 18 • Sezione III
Uso del linguaggio non sessita online e offline Per evitare di riprodurre nella lingua il pensiero sessista, preferire le espressioni: SÌ NO I DIRITTI UMANI I DIRITTI DELL’UOMO SORELLE E FRATELLI I FRATELLI (PER INDICARE MASCHI E FEMMINE) AMMINISTRATRICE, AMMINISTRATORE, DIRETTRICE, SENATRICE, DIRETTORE, SENATORE (SE RIFERITO A UNA DONNA) ARCHITETTA ARCHITETTO (SE RIFERITO A UNA DONNA) LA MANAGER IL MANAGER (SE RIFERITO A UNA DONNA) LA GIUDICE IL GIUDICE (SE RIFERITO A UNA DONNA) Anche sul web ci sono delle LA VIGILE LA VIGILESSA regole da rispettare per la propria IL SINDACO LA SINDACA sicurezza e quella degli altri, ma LE BAMBINE E I BAMBINI I BAMBINI anche per capirsi senza essere (PER INDICARE MASCHI E FEMMINE) prepotenti. I RAGAZZI LE RAGAZZE E I RAGAZZI (PER INDICARE MASCHI E FEMMINE) > In generale, in Rete valgono le LE PERSONE ANZIANE GLI ANZIANI stesse regole che garantiscono (PER INDICARE MASCHI E FEMMINE) una buona convivenza nella vita di tutti i giorni: è necessario rispettare Queste indicazioni fanno parte delle la privacy degli altri e mantenere Raccomandazioni per un uso non sessista della riservate le comunicazioni personali. lingua italiana a cura di Alma Sabatini per la È bene ricordare che le immagini Presidenza del Consiglio dei Ministri e Commissione di minori di 18 anni possono essere Nazionale per la Parità e le Pari Opportunità tra condivise solo con il consenso di uomo e donna, del 1987. Alcune declinazioni possono entrambi i genitori. sembrare “strane”, in molti casi il termine nuovo non > Non esporsi a rischi e quindi non viene accettato, ma è proprio la mancanza di un condividere informazioni personali, termine a generare scorretteoza e dissonanze. contenuti imbarazzanti propri o di Con le parole del linguista Bruno Migliorini: “Un termine altri, non dare confidenza a persone nuovo viene spesso giudicato “brutto”, solo in quanto è mai conosciute nella realtà: sul web nuovo, urta cioè contro ciò che viene considerato puro, le informazioni non si cancellano in continuità, della tradizione”. anzi si diffondono, per esempio sui social network. Glossario > Praticare sempre la gentilezza, Hate speech per esempio non scrivere in /heɪt·spiːtʃ/ MAIUSCOLO perché equivale a urlare. La netiquette, cioè Nell’àmbito dei nuovi media e di Internet, il complesso di regole di espressione di odio e incitamento all’odio di tipo comportamento online volte a razzista, tramite discorsi, slogan e insulti violenti, favorire il reciproco rispetto tra gli rivolti contro individui, specialmente se noti o utenti, è molto importante. famosi, o intere fasce di popolazione (stranieri e immigrati, donne, persone di colore, omosessuali, credenti di altre religioni, disabili, ecc.). Uso consapevole dei social network e del linguaggio • 19
SEZIONE III Attività per bambine e bambini Questo sì questo no “Condivisione” è una parola speciale che ci mette C apacità in relazione con gli altri sia nella vita sia sul web. O Pensiamo con i bambini e le bambine a cosa si può N ecessità condividere: un’emozione, un momento speciale, Di un’idea, anche un pezzo di torta o una merenda. I mpegnarsi Scriviamo su un foglio un elenco di cose che V eramente condividiamo volentieri con gli amici e le amiche, I nsieme ma che non condivideremmo con degli sconosciuti. S enza Si tratta di definire i propri confini, pensando al I ngiustizie rispetto nei confronti di se stessi. Ora facciamo lo O perando stesso esercizio scrivendo cosa condivideremmo N ell’ di un’altra persona con le amiche e gli amici, o con E ntusiasmo degli sconosciuti. Cosa cambia? Rispetto a cosa sarebbe il caso di fermarsi prima di condividere troppo? Infine divertiamoci a creare acrostici e a inventare rime e filastrocche per ricordarci cosa è bello condividere e cosa è bene tenere riservato. Obiettivo: comprendere che la propria libertà termina dove inizia quella degli altri. Le regole che fanno stare bene Si può giocare senza regole? Discutiamo con le bambine e i bambini: le regole hanno lo scopo di permettere non di proibire. Invitiamoli a ricercare nella quotidianità le situazioni dove le regole permettono di vivere insieme in armonia e di rispettarsi a vicenda: le regole del gioco, della vita in classe, della strada etc. E sul web quali sono le regole per stare bene con gli altri? Divertiamoci a scrivere decaloghi delle buone abitudini nella vita e in Rete. Obiettivo: condividere le regole per vivere insieme. 20 • Sezione III
Parole per amare Leggiamo in classe questa poesia di Gianni Rodari e scriviamo le parole più belle da usare. Abbiamo parole per vendere, parole per comprare, parole per fare parole. Andiamo a cercare insieme le parole per pensare. Abbiamo parole per fingere, parole per ferire, parole per fare il solletico. Andiamo a cercare insieme le parole per amare. Abbiamo parole per piangere, parole per tacere, parole per fare rumore. Andiamo a cercare insieme le parole per parlare. Gianni Rodari Obiettivo: riflettere sull’uso delle parole e il loro significato. Storie per approfondire Autori Vari Un’esortazione civile alla scelta Parole ostili. responsabile delle parole che si usano, 10 racconti all’ascolto, alla discussione. 2017 Georgia Manzi Un romanzo giallo dove il mondo della #NellaRete Rete e dei videogiochi online fa da sfondo 2017 a un mistero. Daniela Bassi Questo libro trasforma lo smartphone No APP in un alleato dell’immaginazione per 2018 educare all’uso creativo della tecnologia contro l’uso passivo. Uso consapevole dei social network e del linguaggio • 21
SEZIONE III Attività per ragazzi e ragazze Manifesto per la conoscenza Tavola rotonda sul cyberbullismo e la diffusione delle pari Chiediamo ai ragazzi e alle ragazze se hanno mai opportunità scritto su Facebook o su un altro social network cose di cui poi si sono pentiti e quali conseguenze Introduciamo la riflessione sull’uso dei social hanno avuto. Aiutiamoli a comprendere che a volte network e dei rischi connessi. Ecco alcune le situazioni possono essere fatali, come nel caso domande da fare: del cyberbullismo. In Rete ciò che viene condiviso si diffonde senza controllo. Hanno letto sui giornali dei • Cosa rappresentano per voi i social network? casi più tragici? Condividiamo le conoscenze per • Quanto è importante avere una reputazione, aprire un dialogo su questa tematica così delicata. esistere, dentro i social network? • Quanta invidia cresce all’interno dei social network? Obiettivo: sensibilizzare ai rischi • Siete d’accordo che sui social network i dei social network per un uso corretto del web. problemi non si toccano, ma ci si limita a osservarli e a giudicarli? Poi invitiamo gli studenti e le studentesse a realizzare un Manifesto delle pari opportunità con 10/12 princìpi da rispettare e condividere, anche sui social network, con l’hashtag #ManifestoAllaPari! Obiettivo: collaborare nella creazione delle regole per la propria sicurezza e quella degli altri. 22 • Sezione III
Wall dell’amicizia SCOPRIAMO DI PIÙ CON LA WEB SERIE NON È SOLO UN GIOCO Che si verifichino online o dal vivo, le prepotenze più comuni tra compagni e compagne consistono La web serie di 10 puntate che illustra in offese con brutti soprannomi, parolacce o insulti, comportamenti e pericoli del mondo derisione per l’aspetto fisico o il modo di parlare, digitale. diffamazione, esclusione per le proprie opinioni; ma anche aggressioni con spintoni, botte, calci e Il protagonista è un giovane che affronta pugni. Le conseguenze di questi atteggiamenti i più importanti temi relativi alla sicurezza sono pericolose, hanno ripercussioni sulla vita e online, raccogliendo di volta in volta le la psicologia delle vittime e di frequente portano confessioni di ragazze e ragazzi esposti a gesti sconsiderati. Per combattere il bullismo alle violenze e mostrando le ingiustizie e il cyberbullismo stampiamo delle foto che subite, che hanno nella discriminazione rappresentano l’amicizia e aggiungiamo una breve di genere il loro lato più sensibile. Le sue didascalia, proprio come su Instagram o Facebook. intuizioni e i suoi suggerimenti riescono Poi appendiamole in classe su un muro dedicato. spesso a risolvere le intricate vicende umane in un susseguirsi di azioni, drammi, pentimenti e a volte finali lieti. Obiettivo: sensibilizzare ai pericoli del cyberbullismo. Le storie si ispirano a casi realmente accaduti. Storie per approfondire Tredici Serie televisiva statunitense creata da Brian (13 Reasons Why) Yorkey basata sul romanzo Tredici di Jay 2017 Asher. La storia ruota attorno alle vicende che seguono il suicidio dell’adolescente Hannah Baker, la quale ha registrato i tredici motivi che l’hanno spinta a suicidarsi. > SI CONSIGLIA LA VISIONE CON UNA PERSONA ADULTA Disconnect Tre storie che indagano sul peso di Internet 2012 e della connessione continua nella vita quotidiana di alcune persone. > SI CONSIGLIA LA VISIONE CON UNA PERSONA ADULTA Corrie Wang Quanto è lecito condividere online? E la realtà Cyber bugie può essere manipolata? Sono domande che ci 2017 poniamo ogni giorno e che la protagonista di questo libro affronta con determinazione. Uso consapevole dei social network e del linguaggio • 23
Centro Coordinamento Io e Te alla pari info@ioeteallapari.it 800 91 91 90
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