Insieme per Scafati dissente sulle scelte del sindaco Insieme per Scafati dissente sulle recenti scelte del sindaco

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Insieme per Scafati dissente
sulle scelte del sindaco
Insieme per Scafati dissente
sulle recenti scelte del
sindaco
di Pina Ferro

“Constatiamo l’ennesimo atto estemporaneo di questa
amministrazione comunale. Con Uffici ridotti all’osso, con
personale allo stremo, con servizi essenziali a rischio
chiusura, con gli affari generali privi di responsabile
affidati alla segretaria generale, il Sindaco cosa fa? Si
preoccupa di nominare, con un suo decreto sindacale ad hoc, un
responsabile di un altro settore per seguire una singola
pratica del contenzioso, di competenza degli affari generali”.
L’ennesimo atto d’accusa arrica dai consiglieri comunali di
“Insieme per Scafati” Michele Russo, Michelangelo Ambrunzo,
Alfonso Carotenuto, Michele Grimaldi. “Un funzionario che
dovrà occuparsi della transazione e liquidazione di un decreto
ingiuntivo del 2021, afferente alcuni uffici del Centro di
Collocamento. Ora non ci interessa il merito della vicenda e
le pretese del creditore dell’ente che magari saranno
totalmente legittime. Ciò che non ci convince è la decisione
del Sindaco di pescare dal mazzo questo debito dell’ente,
assegnandogli di fatto una corsia preferenziale decidendo che
venisse istruito da un funzionario di altro settore, rispetto
a quello di riferimento, e magari evidentemente saltando anche
la fila dei tanti creditori dell’ente che attendono da tempo.
In un comune che già viveva alla giornata ora ci troviamo di
fronte ad un sindaco e ad un’amministrazione che decidono di
risolvere problemi in maniera casuale senza un apparente
criterio logico, con scelte che a questo punto appaiono
arbitrarie. Così come, abbastanza incomprensibile, ci appare
il fatto che per quanto di nostra conoscenza il Comune di
Scafati continui a non esigere dagli altri Comuni debitori il
credito derivante dai canoni non versati per quel fitto (che
il Comune di Scafati adesso paga per intero!). E che al tempo
stesso continui a pagare un fitto per degli uffici che
potrebbero tranquillamente essere ospitati da immobili di
proprietà comunale, come quelli dove era allocata l’ex Gesest.
Il Sindaco parla tanto e sempre di fondi che non ci sono, ci
sembra che però non voglia occuparsi di tagliare sprechi e
razionalizzare la spesa. Speriamo solo per incompetenza ed
inettitudine.

Inchiesta “Febbre dell’oro
nero”:   arriva  avviso di
conclusione indagini
Avviso di conclusione indagini e fissazione dell’udienza
davanti al giudice per l’udienza preliminare per metà luglio.
Procede l’iter giudiziario e processuale per gli indagati
dell’inchiesta “Febbre dell’oro nero”: l’operazione congiunta
di carabinieri e Guardia di Finanza sulla truffa allo stato da
parte di un’associazione a delinquere che ha visto – secondo
le Procure di Potenza e Lecce – unirsi i casalesi, la mafia
tarantina e alcuni elementi criminali nel Vallo di Diano. Per
i 59 indagati a Potenza è arrivata la notifica di fine
indagine. Tra gli elementi di spicco Raffaele Diana, accusato
di aver usato i soldi dei casalesi, provenienti dallo spaccio
e dall’estorsione, per fare affari illeciti nel Vallo di
Diano. Per poterlo fare ha “usato” le aziende di idrocarburi
di Massimo Petrullo, imprenditore pollese indagato, che in
pochi anni è passato da un bilancio quasi pari allo zero a
superare i 15 milioni di euro. Nel triangolo è arrivato poi
anche il lato pugliese, la mafia tarantina comandata da
Michele Cicala. Nella rete degli inquirenti lucani 59 persone
accusate a vario titolo di truffa allo stato, associazione a
delinquere e altri reati. Tra loro numerosi valdianesi e anche
un carabiniere. Dal lato della procura pugliese, invece, è
stata fissata per il 19 luglio l’udienza davanti al gup.

Pontecagnano, riduzione della
tarifffa idrica
Ridurre la tariffa idrica e porre fine alla situazione di
svantaggio che Pontecagnano Faiano ha nei confronti degli
altri comuni, sono queste le proposte che sono state fatte,
questa mattina, dai consiglieri di Forza Italia, Gianfranco
Ferro, Francesco Pastore e Raffaele Silvestri. Infatti viene
applicata una tariffa di depurazione (fascia unica a consumo)
di Euro 0,658 rispetto alla tariffa standard applicata agli
altri Comuni pari ad Euro 0,356. Questo accade in quanto ai
comuni di Pontecagnano Faiano e di Bellizzi il “servizio di
depurazione” viene erogato da un “diverso gestore” e cioè
dalla Salerno Sistemi Spa. Il risultato finale per gli
utenti/cittadini di Pontecagnano Faiano e di Bellizzi, conduce
ad una fornitura relativa al Servizio Idrico Integrato più
onerosa rispetto a tutti gli altri Comuni ricadenti negli
ambiti di competenza gestiti sia da ASIS Salernitana Reti ed
Impianti Spa che da Salerno Sistemi Spa. “Chiediamo al
Consiglio Comunale e al Sindaco di intervenire.”- queste le
dichiarazioni di Raffaele Silvestri, che continua: “ C’è la
forte necessità di avviare una verifica delle tariffe al fine
di procedere ad eliminare tutti gli elementi di sperequazione
già in atto da anni nei confronti dei cittadini di
Pontecagnano Faiano. Questa riduzione della tariffa, andrebbe
anche a favore, non solo dei privati, ma anche delle attività
commerciali, che potrebbero godere di un risparmio superiore
al 40% a trimestre sulla tariffa di deputazione”. Nell’ambito
della conferenza stampa, oltre la proposta sopracitata, alla
presenza del Capo gruppo in Consiglio Provinciale Giuseppe
Ruberto, si è definito il nuovo assetto di Forza Italia
Pontecagnano Faiano. Oltre all’ingresso nel partito del
consigliere Raffaele Silvestri, questa mattina è stato
ufficializzata la nomina di Gianfranco Ferro, come nuovo
capogruppo all’interno del consiglio comunale. “Il lavoro che
si sta facendo sul territorio di Pontecagnano Faiano ci
riempie di orgoglio”, a dichiararlo Giuseppe Ruberto,”Siamo
felici di apprendere che in questa comunità c’è fermento
politico ma soprattutto interesse nel partito che rappresento.
Il lavoro che da anni Francesco Pastore ha messo in campo, sta
dando i suoi frutti e l’ingresso di Silvestri nella nostra
famiglia ne è la conferma”.

Imbarcazione cola a picco,
paura per 9 ragazzi
Avevano scelto di trascorrere una giornata al mare, in
Costiera amalfitana, prendendo a noleggio un’imbarcazione da
diporto. Sabato da dimenticare per nove giovani provenienti
dalle province di Napoli e Caserta che hanno visto colare a
picco la loro imbarcazione. Il gruppo di amici, come riporta
Il Vescovado, tutti sulla ventina, si era rivolto a un’agenzia
di noleggio barche di Maiori che ha messo a disposizione un
Peshing di 12 metri con conducente esperto. Dopo la mattinata
trascorsa in mare, intorno alle 16.00, a un centinaio di metri
dalla costa, tra il Capo di Conca dei Marini e la spiaggetta
delle Marinelle di Vettica di Amalfi, lo scafo ha cominciato a
imbarcare acqua. Inutile ogni tentativo, da parte del
responsabile, di comprendere l’anomalia. Grosso lo spavento
per i passeggeri a bordo. Intanto da Maiori un’imbarcazione
della stessa società di noleggio è intervenuta con un altro
natante per soccorrere i componenti dell’equipaggio che hanno
visto colare a picco lo scafo, inabissatosi. Allertata la
Capitaneria di Porto di Amalfi, i Militari sono giunti poco
dopo a bordo del gommone veloce CA08. I sette giovani e il
responsabile dell’imbarcazione affondata sono stati convocati
presso l’ufficio locale marittimo di Amalfi per essere
interrogati dal comandante Oronzo Montagna al fine di
ricostruire la dinamica dell’incidente individuare le
responsabilità. Si prefigura il reato ambientale. Lo scafo
dovrà essere rimosso dal fondale a carico della società
proprietaria.

Salerno avrà il Garante per
gli animali
di Erika Noschese

Il Comune di Salerno avrà il suo Garante per la tutela degli
animali. È stato pubblicato nei giorni scorsi l’avviso
pubblico per la presentazione delle candidature per la nomina
di una persona che si occuperà della tutela degli animali,
dopo l’approvazione del nuovo regolamento. Si tratta di una
figura che sarà nominata dal sindaco, designata tra coloro che
“siano esperti di riconosciuta e comprovata esperienza,
competenza e professionalità nella materia della tutela e dei
diritti degli animali, previa istruttoria da parte del
dirigente del settore”, si legge nell’avviso pubblico nel
quale è specificato che il Garante dura in carica per un
triennio, rinnovabile, salvo rinuncia da parte dello stesso.
Si tratta di una figura che non percepirà alcuna indennità o
compenso, svolgendo la sua attività a titolo completamente
gratuito. Il Garante per la tutela degli animali avrà il
compito di ricevere segnalazioni e reclami relativi a
comportamenti lesivi dei diritti degli animali, vigilando
sulla corretta applicazione delle normative legislative e
regolamentari in materia di diritti degli animali; denunciare
chi   commette    illeciti;     promuovere     campagne    di
sensibilizzazione e di informazione in materia di tutela dei
diritti degli animali; educare i cittadini ad un corretto
rapporto tra l’uomo e gli altri animali; segnalare al
direttore del settore Ambiente l’opportunità di adottare
provvedimenti richiesti dall’osservazione e la valutazione
delle reali condizioni degli animali; formulare proposte;
collaborare con i servizi veterinari dell’Asl; interagire con
le associazioni locali; collaborare con la polizia locale e
gli altri enti di competenza. Si tratta di una battaglia,
quella per istituire la figura del Garante, portata avanti
dall’assessore Mariarita Giordano, da sempre vicina alla
tematiche animaliste, volontaria a sua volta e da sempre
impegnata attivamente nella tutela degli animali. Il Garante
avrà una sua stanza proprio a Palazzo di Città ma come già
anticipato il suo sarà un incarico che verrà svolto a titolo
gratuito. L’amministrazione comunale ha infatti rinviato la
pubblicazione dell’avviso nel periodo dell’emergenza Covid
proprio per permettere al Garante di assicurare la sua
presenza fisica all’interno di Palazzo di Città e di portare a
compimento tutti gli incarichi e i compiti a esso assegnati.
Blocco dei licenziamenti,
“ora    Campania  rischia
l’ecatombe”
di Erika Noschese

Se non si proroga il blocco dei licenziamenti al 31 ottobre,
la Campania rischia una vera e propria ecatombe. A lanciare
l’allarme le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil con
i coordinamenti regionali che, ieri, si sono recati a Bari per
partecipare alla manifestazione unitaria “Ripartiamo Insieme”
che ha portato di nuovo in piazza migliaia di lavoratrici e
lavoratori per chiedere al Governo misure concrete per il
lavoro e la giustizia sociale. Tutti i territori e le
categorie hanno animato la piazza del capoluogo pugliese.
“Grande entusiasmo, abbiamo riempito piazza della Repubblica e
con grande forza abbiamo ribadito le proposte del sindacato a
tutela non soltanto dell’occupazione ma della vita dei
lavoratori e delle loro famiglie”, ha dichiarato Gerardo
Pirone, segretario generale della Uil, evidenziando che in
questo momento fondamentale il governo è chiamato a prendere
delle decisioni, “assumere la giusta posizione per tentare di
dare ancora speranza a tanti giovani e tanti lavoratori: sono
troppe le vicende negative che viviamo nel nostro Paese da
diversi mesi – ha aggiunto Pirone – Siamo certi che la
manifestazione, avvenuta anche in altre città a dimostrazione
di intenti perché Bari per il sud, Roma per il centro e Torino
per il nord, a dimostrazione che tutta l’Italia si muove a
tutela del diritto del lavoro dignitoso e del benessere delle
persone”. Da qui l’appello al governo affinché assuma le
giuste decisioni: “Crediamo non siamo questo il momento di
andare contro, le manifestazioni sono per far sapere che
abbiamo le idee chiare e il governo deve assumere le giuste
decisioni per consentire ai lavoratori, ai cittadini e ai
giovani un futuro dignitoso. La manifestazione poneva anche
problemi collegati alla vita dei pensionati, alla fiscalità,
problemi che in Italia sono presenti da decenni e che non si
riesce mai a risolvere. Dobbiamo utilizzare le risorse europee
per ricreare uno stato sociale”, ha detto ancora il segretario
generale della Uil. Per quanto riguarda i numeri regionali, in
Campania basta pensare alla Whirlpool, con tutto l’indotto e
sono migliaia i lavoratori che si ritroveranno in mezzo alla
strada: “non vi sono le condizioni per non creare un tavolo di
proposta: il governo, con il sindacato, non ha avanzato
proposte e non possiamo andare avanti, rimandando al domani i
problemi di oggi – ha aggiunto Pirone – Abbiamo bisogno di una
proposta politica del governo che metta al centro il lavoro
dignitoso e la vita delle persone quale punto di riferimento
per il cambiamento del nostro Paese”. A livello nazionale,
infatti, i dati sono particolarmente allarmanti: ai già
600mila posti di lavoro, dal 1 luglio si rischia di perderne
altri 500mila “creando non una coesione sociale ma dei grandi
problemi di tenuta sociale. Il sindacato venga ascoltato dalla
politica, si dia una mossa piuttosto che creare nuovi partiti
politici e nuove poltrone”, ha detto infine il numero uno
della Uil. Proposte rilanciate anche da Arturo Sessa,
segretario generale della Cgil Salerno che evidenzia come,
dopo la riforma Fornero, non ci sia una disposizione di legge
o una legge quadro che possa permettere di tutelare al meglio
i lavoratori e “in assenza di queste disposizioni di tutela
dei lavoratori si crea il problema di evitare una bomba
sociale che potrebbe portare a migliaia e migliaia di
licenziamenti. I dati parlano di migliaia e migliaia di casse
integrazioni richieste e questo vale per la grande
distribuzione, il commercio al dettaglio mentre per quanto
riguarda l’agricoltura e l’edilizia si paventa un incremento
per quanto riguarda i settori legati alla vendita al dettaglio
si rischiano tagli occupazionali – ha aggiunto Sessa – Noi
abbiamo un dato relativo alla disoccupazione giovanile davvero
preoccupante”. Tra i settori più in crisi, indubbiamente
quello della vendita al dettaglio o della ristorazione, come
invece ha ricordato Gerardo Ceres, segretario generale della
Cisl Salerno. “Forti delle preoccupazione della tenuta e della
coesione sociale, abbiamo chiesto al governo di assumere una
posizione ben chiara, con il rilancio del rovery fund per
rilanciare la dinamica di lavoro”. Una situazione drammatica
anche in Campania, considerando che “ci sono tante piccole
Whirlpool che vivono una situazione ancora più drammatica,
immagino la filiera del commercio, della ristorazione e tutti
quei settori che hanno sofferto molto in questo ultimo anno e
mezzo”. Per quanto riguarda l’edilizia, invece, la situazione
sembra più serena, nonostante le difficoltà che vive già prima
della pandemia ma i bonus voluti dal governo possono provare
al meno ad invertire la rotta, “facendo sperare in una
ripresa”, ha dichiarato Ceres, sottolineando che ci sono
settori come l’agroalimentare che invece hanno addirittura
aumentato il loro fatturato.

“Il signor De Luca continua
ad  imporre   mascherine  a
tutti”
di Erika Noschese

L’ultima ordinanza di Vincenzo De Luca continua a scaldare gli
animi. Da domani, infatti, le mascherine all’aperto potranno
essere tolte. In tutta le regioni, ad eccezione della Campania
dove, sabato sera, il presidente di Palazzo Santa Lucia,
Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza che impone l’utilizzo
della mascherina anche nei luoghi all’aperto. In Campania,
infatti, è la variante Delta a preoccupare e – soprattutto a
Napoli, la campagna di vaccinazione sembra ancora bloccata. Ma
le motivazioni che hanno spinto il governatore
Vincenzo De Luca a firmare l’ordinanza che mantiene l’obbligo
di protezione (nei soli luoghi a rischio assembramenti) non
convincono però né gli operatori economici né gli avversari
politici. Matteo Salvini e il sindaco di Napoli
Luigi De Magistris, divisi su tutto, si uniscono nel
contestare il presidente della Regione, che da da domani in
chiave anticovid vieta anche la vendita di bevande alcoliche
da asporto dopo le 22. De Luca incassa invece i consensi dei
cittadini più preoccupati dal “liberi tutti” e dalle varianti:
persone che, ordinanze o meno, erano decise a mantenere la
mascherina anche all’aperto, almeno nei contesti più
affollati. Probabilmente da domani cambierà molto poco a
Napoli, dove da tempo, complice il caldo, è cresciuto ogni
giorno il mancato rispetto dell’obbligo. Chi ha eluso fino ad
oggi la disposizione nazionale farà lo stesso con quella
regionale, chi ha preferito una linea prudente malgrado l’afa
continuerà a tenere naso e bocca coperti. Già da ieri,
infatti, a un giro in città’ emerge una vasta disaffezione
alla mascherina, soprattutto da parte dei turisti: diverso
l’atteggiamento nelle affollatissime vie del centro storico,
dove si registra un uso più attento della protezione. “Mentre
l’Italia finalmente da lunedì si libera dalle mascherine
all’aperto, in Campania il signor De Luca vuole continuare a
imporle a tutti, unico nel Paese, insieme ad altri assurdi
divieti. Da una parte ci sono la libertà, il buonsenso, il
diritto al lavoro e ad una prudente normalità, dall’altra ci
sono inspiegabili divieti e ideologia. I campani non si
meritano questo, lo segnalerò già oggi al presidente Draghi”,
ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini, che nel
prossimo fine settimana sarà a Sorrento e a Salerno per
l’avvio della raccolta firme per i 6 Referendum sulla
Giustizia. Il leader della Lega ha annunciato di voler portare
il caso all’attenzione di Draghi, mentre commercianti e
ristoratori temono che la nuova stretta, anche in materia di
alcool da asporto, danneggi la ripresa, il turismo e la
movida. Un’ordinanza, quest’ultima, che verosimilmente non
otterrà il risultato sperato, con molti cittadini pronti a
trasgredire.

Inaugurazione   Club                              Lions
“Pierluigi Schiavone”
Una nuova realtà entra a far parte della grande famiglia
Lionistica che inizia il proprio cammino all’interno dell’
associazione Pontecagnano Faiano Salute e Solidarietà
“Pierluigi Schiavone”, satellite del Club Salerno Arechi,
guidata dal Presidente Roberto Schiavone di Favignana L’altrai
sera, nell’ameno scenario del ristorante Popilia di Giffoni
Sei Casali, il battesimo alla presenza di tutti i soci. Tra di
essi, l’ambasciatore della Repubblica di Liberia, Andrew W.
Kronyanh, il console liberiano, A. Haruna-Rashid Kromah, e il
consigliere dell’Ambasciata liberiana, Theresa Peters. Una
cerimonia sobria, ma non priva di emozioni. Un momento
importante sottolineato anche dal presidente del Club, Roberto
Schiavone, che segna l’inizio di un percorso all’insegna del
fare e che dimostra la dedizione nei confronti del territorio
di un gruppo di persone che vogliono mettersi a disposizione
della comunità, puntando sul lavoro di squadra. “Questo è
soltanto il principio di un lungo percorso – ha dichiarato il
presidente Schiavone – che pone le sue basi sul ‘fare’.
Abbiamo tanti progetti in cantiere che con costanza e
dedizione seguiremo, così come con solerzia e impegno crescerà
il nostro Club”.
Radrizzani non molla: pronta
l’offerta al trust
di Marco De Martino

SALERNO – Con la formalizzazione del trust denominato
“Salernitana 2021”, gli ormai ex co-patron Claudio Lotito e
Marco Mezzaroma hanno garantito l’iscrizione del club granata
al prossimo campionato di serie A. O almeno così dovrebbe
essere, visto che l’ultima parola spetterà alla Figc. Dopo
aver esaminato gli incartamenti spediti a mezzo pec nella
tarda serata di venerdì, la Federazione dovrebbe fornire una
risposta già domani sera, al più tardi martedì. In teoria non
dovrebbero esserci problemi, dal momento che, come richiesto
dalla Figc, il trustee indicato è un istituto bancario, i
termini improrogabili per la cessione sono di sei mesi ed il
costo della Salernitana non è stato indicato lasciando libero
arbitrio al trustee che la cederà al miglior offerente. E
quando parliamo di miglior offerente non ci riferiamo solo
all’offerta economica messa sul piatto ma anche alle garanzie
che saprà fornire. In tal senso Andrea Radrizzani sembra in
vantaggio sugli altri pretendenti all’acquisto della
Salernitana. L’imprenditore milanese ha infatti formulato
un’offerta di 45 milioni, vicina alla stima comunque
effettuata del club che si aggira sui 50-55 milioni di euro ma
ha anche da offrire la solidità delle proprie imprese, a
cominciare dal Leeds United. Non appena arriverà l’ok da parte
della Figc all’iscrizione della Salernitana e, quindi,
l’avallo all’operazione di trust imbastita e formalizzata
davanti ad un notaio da parte di Lotito e Mezzaroma,
Radrizzani attraverso i propri uomini di fiducia, in primis
l’ex AD della Fiorentina Sandro Mencucci, di presentare al
trustee una nuova offerta per acquisire le quote di
maggioranza della Salernitana. Entro la fine della prossima
settimana l’entourage del patron del Leeds attenderà una
risposta, anche perchè in caso di acquisizione del club
granata Radrizzani vorrà subito mettere mano a dirigenza,
staff tecnico e squadra in vista del prossimo torneo di
massima serie. Il progetto tecnico -come annunciato dallo
stesso Mencucci nell’intervista rilasciata a “Le Cronache”-
che ha in mente il patron del Leeds è di quelli importanti ed
il mercato estivo sarà un passaggio fondamentale affinchè
possa gettarne le basi. Non è ancora chiaro se il trustee,
davanti all’offerta di Radrizzani ed in assenza di altre
proposte, accetterà immediatamente o pretenderà altro tempo
per aspettare eventuali rilanci. La querelle societaria,
insomma, è tutt’altro che chiusa ed Andrea Radrizzani potrebbe
essere l’uomo capace di mettere tutti d’accordo.

Salerno di Tutti rilancia e
conferma la candidatura a
sindaco di Gianpaolo Lambiase
Il consigliere uscente Gianpaolo Lambiase candidato sindaco
della lista “Salerno di Tutti”. La conferma arriva al termine
dell’assemblea di tutti i candidati al consiglio comunale di
Salerno, tenutasi sabati pomeriggio, con la quale, dopo aver
fatto il punto sui cinque anni di attività del consigliere
eletto Gianpaolo Lambiase, si è deciso all’unanimità di
partecipare alle prossime elezioni amministrative e di
confermare Gianpaolo Lambiase come candidato Sindaco per la
città di Salerno. “Protagonista di numerose iniziative
concrete ispirate alla sostenibilità ambientale, economica e
sociale, che hanno spesso riscosso l’attenzione dei media ed
ampio consenso presso la cittadinanza, il consigliere uscente
di “Salerno di tutti” Gianpaolo Lambiase ha svolto negli
ultimi cinque anni una opposizione che la lista ha giudicato
«educata, coerente e collaborativa», sempre ispirata alla
legalità dell’azione amministrativa e all’interesse
collettivo, spesso posto in secondo piano o del tutto
trascurato nell’azione dell’attuale Amministrazione comunale”,
hanno dichiarato i membri dell’assemblea, evidenziando che
Lambiase “ha dato ampia dimostrazione di poter essere garante
anche per il futuro dell’attuazione di un programma che la
lista ha strutturato in continuità con quello precedente e
attraverso un metodo realmente partecipato, raccogliendo
istanze, sollecitazioni e indicazioni dai cittadini nel corso
dei numerosi incontri svoltisi negli ultimi cinque anni senza
soluzione di continuità”. I componenti e i sostenitori della
lista “Salerno di Tutti”, pur riconoscendo il valore degli
altri possibili candidati alla carica di primo cittadino
emersi durante le numerose interlocuzioni avute in questi mesi
con le altre formazioni in campo per la costruzione di
un’alternativa politica progressista all’attuale maggioranza,
ritengono, tuttavia, che soltanto Gianpaolo Lambiase, in virtù
del lavoro fin qui svolto con coerenza ed impegno costante,
possa rappresentare al meglio tali istanze e contribuire a
costruire con metodo partecipato una città più sostenibile,
vivibile e solidale. La lista “Salerno di Tutti” ha altresì
deliberato di non escludere eventuali contributi che altre
realtà politiche e sociali vorranno fornire, purché in
coerenza con i suoi valori e le priorità individuate e nel
solco del metodo di lavoro trasparente e partecipato finora
svolto dalla lista e dal suo principale rappresentante.
Dunque, la sinistra conferma la spaccatura interna, dopo i
numerosi tentativi di interlocuzione per trovare un candidato
sindaco che potesse rappresentare l’intera coalizione.
Intanto, ci sarebbe una parte della sinistra che sembra pronta
a fare un passo indietro anche sul nome della dirigente
scolastica Elisabetta Barone. Nel frattempo, Coraggio non
sembra intenzionato a fare un passo indietro dopo l’addio a
Gianpaolo Lambiase. Il sogno di andare in coalizione è ancora
vivo ma mentre le civiche proseguono il loro cammino Coraggio
non resta a guardare e sta avendo una serie di confronti per
far scendere in campo una seconda donna, candidata sindaco al
Comune di Salerno. (er.no)
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