Insieme per Scafati dissente sulle scelte del sindaco Insieme per Scafati dissente sulle recenti scelte del sindaco
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Insieme per Scafati dissente sulle scelte del sindaco Insieme per Scafati dissente sulle recenti scelte del sindaco di Pina Ferro “Constatiamo l’ennesimo atto estemporaneo di questa amministrazione comunale. Con Uffici ridotti all’osso, con personale allo stremo, con servizi essenziali a rischio chiusura, con gli affari generali privi di responsabile affidati alla segretaria generale, il Sindaco cosa fa? Si preoccupa di nominare, con un suo decreto sindacale ad hoc, un responsabile di un altro settore per seguire una singola pratica del contenzioso, di competenza degli affari generali”. L’ennesimo atto d’accusa arrica dai consiglieri comunali di “Insieme per Scafati” Michele Russo, Michelangelo Ambrunzo, Alfonso Carotenuto, Michele Grimaldi. “Un funzionario che dovrà occuparsi della transazione e liquidazione di un decreto ingiuntivo del 2021, afferente alcuni uffici del Centro di Collocamento. Ora non ci interessa il merito della vicenda e le pretese del creditore dell’ente che magari saranno totalmente legittime. Ciò che non ci convince è la decisione del Sindaco di pescare dal mazzo questo debito dell’ente, assegnandogli di fatto una corsia preferenziale decidendo che venisse istruito da un funzionario di altro settore, rispetto a quello di riferimento, e magari evidentemente saltando anche la fila dei tanti creditori dell’ente che attendono da tempo. In un comune che già viveva alla giornata ora ci troviamo di fronte ad un sindaco e ad un’amministrazione che decidono di risolvere problemi in maniera casuale senza un apparente criterio logico, con scelte che a questo punto appaiono
arbitrarie. Così come, abbastanza incomprensibile, ci appare il fatto che per quanto di nostra conoscenza il Comune di Scafati continui a non esigere dagli altri Comuni debitori il credito derivante dai canoni non versati per quel fitto (che il Comune di Scafati adesso paga per intero!). E che al tempo stesso continui a pagare un fitto per degli uffici che potrebbero tranquillamente essere ospitati da immobili di proprietà comunale, come quelli dove era allocata l’ex Gesest. Il Sindaco parla tanto e sempre di fondi che non ci sono, ci sembra che però non voglia occuparsi di tagliare sprechi e razionalizzare la spesa. Speriamo solo per incompetenza ed inettitudine. Inchiesta “Febbre dell’oro nero”: arriva avviso di conclusione indagini Avviso di conclusione indagini e fissazione dell’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare per metà luglio. Procede l’iter giudiziario e processuale per gli indagati dell’inchiesta “Febbre dell’oro nero”: l’operazione congiunta di carabinieri e Guardia di Finanza sulla truffa allo stato da parte di un’associazione a delinquere che ha visto – secondo le Procure di Potenza e Lecce – unirsi i casalesi, la mafia tarantina e alcuni elementi criminali nel Vallo di Diano. Per i 59 indagati a Potenza è arrivata la notifica di fine indagine. Tra gli elementi di spicco Raffaele Diana, accusato di aver usato i soldi dei casalesi, provenienti dallo spaccio e dall’estorsione, per fare affari illeciti nel Vallo di Diano. Per poterlo fare ha “usato” le aziende di idrocarburi di Massimo Petrullo, imprenditore pollese indagato, che in
pochi anni è passato da un bilancio quasi pari allo zero a superare i 15 milioni di euro. Nel triangolo è arrivato poi anche il lato pugliese, la mafia tarantina comandata da Michele Cicala. Nella rete degli inquirenti lucani 59 persone accusate a vario titolo di truffa allo stato, associazione a delinquere e altri reati. Tra loro numerosi valdianesi e anche un carabiniere. Dal lato della procura pugliese, invece, è stata fissata per il 19 luglio l’udienza davanti al gup. Pontecagnano, riduzione della tarifffa idrica Ridurre la tariffa idrica e porre fine alla situazione di svantaggio che Pontecagnano Faiano ha nei confronti degli altri comuni, sono queste le proposte che sono state fatte, questa mattina, dai consiglieri di Forza Italia, Gianfranco Ferro, Francesco Pastore e Raffaele Silvestri. Infatti viene applicata una tariffa di depurazione (fascia unica a consumo) di Euro 0,658 rispetto alla tariffa standard applicata agli altri Comuni pari ad Euro 0,356. Questo accade in quanto ai comuni di Pontecagnano Faiano e di Bellizzi il “servizio di depurazione” viene erogato da un “diverso gestore” e cioè dalla Salerno Sistemi Spa. Il risultato finale per gli utenti/cittadini di Pontecagnano Faiano e di Bellizzi, conduce ad una fornitura relativa al Servizio Idrico Integrato più onerosa rispetto a tutti gli altri Comuni ricadenti negli ambiti di competenza gestiti sia da ASIS Salernitana Reti ed Impianti Spa che da Salerno Sistemi Spa. “Chiediamo al Consiglio Comunale e al Sindaco di intervenire.”- queste le dichiarazioni di Raffaele Silvestri, che continua: “ C’è la forte necessità di avviare una verifica delle tariffe al fine di procedere ad eliminare tutti gli elementi di sperequazione
già in atto da anni nei confronti dei cittadini di Pontecagnano Faiano. Questa riduzione della tariffa, andrebbe anche a favore, non solo dei privati, ma anche delle attività commerciali, che potrebbero godere di un risparmio superiore al 40% a trimestre sulla tariffa di deputazione”. Nell’ambito della conferenza stampa, oltre la proposta sopracitata, alla presenza del Capo gruppo in Consiglio Provinciale Giuseppe Ruberto, si è definito il nuovo assetto di Forza Italia Pontecagnano Faiano. Oltre all’ingresso nel partito del consigliere Raffaele Silvestri, questa mattina è stato ufficializzata la nomina di Gianfranco Ferro, come nuovo capogruppo all’interno del consiglio comunale. “Il lavoro che si sta facendo sul territorio di Pontecagnano Faiano ci riempie di orgoglio”, a dichiararlo Giuseppe Ruberto,”Siamo felici di apprendere che in questa comunità c’è fermento politico ma soprattutto interesse nel partito che rappresento. Il lavoro che da anni Francesco Pastore ha messo in campo, sta dando i suoi frutti e l’ingresso di Silvestri nella nostra famiglia ne è la conferma”. Imbarcazione cola a picco, paura per 9 ragazzi Avevano scelto di trascorrere una giornata al mare, in Costiera amalfitana, prendendo a noleggio un’imbarcazione da diporto. Sabato da dimenticare per nove giovani provenienti dalle province di Napoli e Caserta che hanno visto colare a picco la loro imbarcazione. Il gruppo di amici, come riporta Il Vescovado, tutti sulla ventina, si era rivolto a un’agenzia di noleggio barche di Maiori che ha messo a disposizione un Peshing di 12 metri con conducente esperto. Dopo la mattinata trascorsa in mare, intorno alle 16.00, a un centinaio di metri
dalla costa, tra il Capo di Conca dei Marini e la spiaggetta delle Marinelle di Vettica di Amalfi, lo scafo ha cominciato a imbarcare acqua. Inutile ogni tentativo, da parte del responsabile, di comprendere l’anomalia. Grosso lo spavento per i passeggeri a bordo. Intanto da Maiori un’imbarcazione della stessa società di noleggio è intervenuta con un altro natante per soccorrere i componenti dell’equipaggio che hanno visto colare a picco lo scafo, inabissatosi. Allertata la Capitaneria di Porto di Amalfi, i Militari sono giunti poco dopo a bordo del gommone veloce CA08. I sette giovani e il responsabile dell’imbarcazione affondata sono stati convocati presso l’ufficio locale marittimo di Amalfi per essere interrogati dal comandante Oronzo Montagna al fine di ricostruire la dinamica dell’incidente individuare le responsabilità. Si prefigura il reato ambientale. Lo scafo dovrà essere rimosso dal fondale a carico della società proprietaria. Salerno avrà il Garante per gli animali di Erika Noschese Il Comune di Salerno avrà il suo Garante per la tutela degli animali. È stato pubblicato nei giorni scorsi l’avviso pubblico per la presentazione delle candidature per la nomina di una persona che si occuperà della tutela degli animali, dopo l’approvazione del nuovo regolamento. Si tratta di una figura che sarà nominata dal sindaco, designata tra coloro che “siano esperti di riconosciuta e comprovata esperienza, competenza e professionalità nella materia della tutela e dei diritti degli animali, previa istruttoria da parte del
dirigente del settore”, si legge nell’avviso pubblico nel quale è specificato che il Garante dura in carica per un triennio, rinnovabile, salvo rinuncia da parte dello stesso. Si tratta di una figura che non percepirà alcuna indennità o compenso, svolgendo la sua attività a titolo completamente gratuito. Il Garante per la tutela degli animali avrà il compito di ricevere segnalazioni e reclami relativi a comportamenti lesivi dei diritti degli animali, vigilando sulla corretta applicazione delle normative legislative e regolamentari in materia di diritti degli animali; denunciare chi commette illeciti; promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione in materia di tutela dei diritti degli animali; educare i cittadini ad un corretto rapporto tra l’uomo e gli altri animali; segnalare al direttore del settore Ambiente l’opportunità di adottare provvedimenti richiesti dall’osservazione e la valutazione delle reali condizioni degli animali; formulare proposte; collaborare con i servizi veterinari dell’Asl; interagire con le associazioni locali; collaborare con la polizia locale e gli altri enti di competenza. Si tratta di una battaglia, quella per istituire la figura del Garante, portata avanti dall’assessore Mariarita Giordano, da sempre vicina alla tematiche animaliste, volontaria a sua volta e da sempre impegnata attivamente nella tutela degli animali. Il Garante avrà una sua stanza proprio a Palazzo di Città ma come già anticipato il suo sarà un incarico che verrà svolto a titolo gratuito. L’amministrazione comunale ha infatti rinviato la pubblicazione dell’avviso nel periodo dell’emergenza Covid proprio per permettere al Garante di assicurare la sua presenza fisica all’interno di Palazzo di Città e di portare a compimento tutti gli incarichi e i compiti a esso assegnati.
Blocco dei licenziamenti, “ora Campania rischia l’ecatombe” di Erika Noschese Se non si proroga il blocco dei licenziamenti al 31 ottobre, la Campania rischia una vera e propria ecatombe. A lanciare l’allarme le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil con i coordinamenti regionali che, ieri, si sono recati a Bari per partecipare alla manifestazione unitaria “Ripartiamo Insieme” che ha portato di nuovo in piazza migliaia di lavoratrici e lavoratori per chiedere al Governo misure concrete per il lavoro e la giustizia sociale. Tutti i territori e le categorie hanno animato la piazza del capoluogo pugliese. “Grande entusiasmo, abbiamo riempito piazza della Repubblica e con grande forza abbiamo ribadito le proposte del sindacato a tutela non soltanto dell’occupazione ma della vita dei lavoratori e delle loro famiglie”, ha dichiarato Gerardo Pirone, segretario generale della Uil, evidenziando che in questo momento fondamentale il governo è chiamato a prendere delle decisioni, “assumere la giusta posizione per tentare di dare ancora speranza a tanti giovani e tanti lavoratori: sono troppe le vicende negative che viviamo nel nostro Paese da diversi mesi – ha aggiunto Pirone – Siamo certi che la manifestazione, avvenuta anche in altre città a dimostrazione di intenti perché Bari per il sud, Roma per il centro e Torino per il nord, a dimostrazione che tutta l’Italia si muove a tutela del diritto del lavoro dignitoso e del benessere delle persone”. Da qui l’appello al governo affinché assuma le giuste decisioni: “Crediamo non siamo questo il momento di andare contro, le manifestazioni sono per far sapere che abbiamo le idee chiare e il governo deve assumere le giuste decisioni per consentire ai lavoratori, ai cittadini e ai giovani un futuro dignitoso. La manifestazione poneva anche
problemi collegati alla vita dei pensionati, alla fiscalità, problemi che in Italia sono presenti da decenni e che non si riesce mai a risolvere. Dobbiamo utilizzare le risorse europee per ricreare uno stato sociale”, ha detto ancora il segretario generale della Uil. Per quanto riguarda i numeri regionali, in Campania basta pensare alla Whirlpool, con tutto l’indotto e sono migliaia i lavoratori che si ritroveranno in mezzo alla strada: “non vi sono le condizioni per non creare un tavolo di proposta: il governo, con il sindacato, non ha avanzato proposte e non possiamo andare avanti, rimandando al domani i problemi di oggi – ha aggiunto Pirone – Abbiamo bisogno di una proposta politica del governo che metta al centro il lavoro dignitoso e la vita delle persone quale punto di riferimento per il cambiamento del nostro Paese”. A livello nazionale, infatti, i dati sono particolarmente allarmanti: ai già 600mila posti di lavoro, dal 1 luglio si rischia di perderne altri 500mila “creando non una coesione sociale ma dei grandi problemi di tenuta sociale. Il sindacato venga ascoltato dalla politica, si dia una mossa piuttosto che creare nuovi partiti politici e nuove poltrone”, ha detto infine il numero uno della Uil. Proposte rilanciate anche da Arturo Sessa, segretario generale della Cgil Salerno che evidenzia come, dopo la riforma Fornero, non ci sia una disposizione di legge o una legge quadro che possa permettere di tutelare al meglio i lavoratori e “in assenza di queste disposizioni di tutela dei lavoratori si crea il problema di evitare una bomba sociale che potrebbe portare a migliaia e migliaia di licenziamenti. I dati parlano di migliaia e migliaia di casse integrazioni richieste e questo vale per la grande distribuzione, il commercio al dettaglio mentre per quanto riguarda l’agricoltura e l’edilizia si paventa un incremento per quanto riguarda i settori legati alla vendita al dettaglio si rischiano tagli occupazionali – ha aggiunto Sessa – Noi abbiamo un dato relativo alla disoccupazione giovanile davvero preoccupante”. Tra i settori più in crisi, indubbiamente quello della vendita al dettaglio o della ristorazione, come invece ha ricordato Gerardo Ceres, segretario generale della
Cisl Salerno. “Forti delle preoccupazione della tenuta e della coesione sociale, abbiamo chiesto al governo di assumere una posizione ben chiara, con il rilancio del rovery fund per rilanciare la dinamica di lavoro”. Una situazione drammatica anche in Campania, considerando che “ci sono tante piccole Whirlpool che vivono una situazione ancora più drammatica, immagino la filiera del commercio, della ristorazione e tutti quei settori che hanno sofferto molto in questo ultimo anno e mezzo”. Per quanto riguarda l’edilizia, invece, la situazione sembra più serena, nonostante le difficoltà che vive già prima della pandemia ma i bonus voluti dal governo possono provare al meno ad invertire la rotta, “facendo sperare in una ripresa”, ha dichiarato Ceres, sottolineando che ci sono settori come l’agroalimentare che invece hanno addirittura aumentato il loro fatturato. “Il signor De Luca continua ad imporre mascherine a tutti” di Erika Noschese L’ultima ordinanza di Vincenzo De Luca continua a scaldare gli animi. Da domani, infatti, le mascherine all’aperto potranno essere tolte. In tutta le regioni, ad eccezione della Campania dove, sabato sera, il presidente di Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza che impone l’utilizzo della mascherina anche nei luoghi all’aperto. In Campania, infatti, è la variante Delta a preoccupare e – soprattutto a Napoli, la campagna di vaccinazione sembra ancora bloccata. Ma le motivazioni che hanno spinto il governatore
Vincenzo De Luca a firmare l’ordinanza che mantiene l’obbligo di protezione (nei soli luoghi a rischio assembramenti) non convincono però né gli operatori economici né gli avversari politici. Matteo Salvini e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, divisi su tutto, si uniscono nel contestare il presidente della Regione, che da da domani in chiave anticovid vieta anche la vendita di bevande alcoliche da asporto dopo le 22. De Luca incassa invece i consensi dei cittadini più preoccupati dal “liberi tutti” e dalle varianti: persone che, ordinanze o meno, erano decise a mantenere la mascherina anche all’aperto, almeno nei contesti più affollati. Probabilmente da domani cambierà molto poco a Napoli, dove da tempo, complice il caldo, è cresciuto ogni giorno il mancato rispetto dell’obbligo. Chi ha eluso fino ad oggi la disposizione nazionale farà lo stesso con quella regionale, chi ha preferito una linea prudente malgrado l’afa continuerà a tenere naso e bocca coperti. Già da ieri, infatti, a un giro in città’ emerge una vasta disaffezione alla mascherina, soprattutto da parte dei turisti: diverso l’atteggiamento nelle affollatissime vie del centro storico, dove si registra un uso più attento della protezione. “Mentre l’Italia finalmente da lunedì si libera dalle mascherine all’aperto, in Campania il signor De Luca vuole continuare a imporle a tutti, unico nel Paese, insieme ad altri assurdi divieti. Da una parte ci sono la libertà, il buonsenso, il diritto al lavoro e ad una prudente normalità, dall’altra ci sono inspiegabili divieti e ideologia. I campani non si meritano questo, lo segnalerò già oggi al presidente Draghi”, ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini, che nel prossimo fine settimana sarà a Sorrento e a Salerno per l’avvio della raccolta firme per i 6 Referendum sulla Giustizia. Il leader della Lega ha annunciato di voler portare il caso all’attenzione di Draghi, mentre commercianti e ristoratori temono che la nuova stretta, anche in materia di alcool da asporto, danneggi la ripresa, il turismo e la movida. Un’ordinanza, quest’ultima, che verosimilmente non otterrà il risultato sperato, con molti cittadini pronti a
trasgredire. Inaugurazione Club Lions “Pierluigi Schiavone” Una nuova realtà entra a far parte della grande famiglia Lionistica che inizia il proprio cammino all’interno dell’ associazione Pontecagnano Faiano Salute e Solidarietà “Pierluigi Schiavone”, satellite del Club Salerno Arechi, guidata dal Presidente Roberto Schiavone di Favignana L’altrai sera, nell’ameno scenario del ristorante Popilia di Giffoni Sei Casali, il battesimo alla presenza di tutti i soci. Tra di essi, l’ambasciatore della Repubblica di Liberia, Andrew W. Kronyanh, il console liberiano, A. Haruna-Rashid Kromah, e il consigliere dell’Ambasciata liberiana, Theresa Peters. Una cerimonia sobria, ma non priva di emozioni. Un momento importante sottolineato anche dal presidente del Club, Roberto Schiavone, che segna l’inizio di un percorso all’insegna del fare e che dimostra la dedizione nei confronti del territorio di un gruppo di persone che vogliono mettersi a disposizione della comunità, puntando sul lavoro di squadra. “Questo è soltanto il principio di un lungo percorso – ha dichiarato il presidente Schiavone – che pone le sue basi sul ‘fare’. Abbiamo tanti progetti in cantiere che con costanza e dedizione seguiremo, così come con solerzia e impegno crescerà il nostro Club”.
Radrizzani non molla: pronta l’offerta al trust di Marco De Martino SALERNO – Con la formalizzazione del trust denominato “Salernitana 2021”, gli ormai ex co-patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma hanno garantito l’iscrizione del club granata al prossimo campionato di serie A. O almeno così dovrebbe essere, visto che l’ultima parola spetterà alla Figc. Dopo aver esaminato gli incartamenti spediti a mezzo pec nella tarda serata di venerdì, la Federazione dovrebbe fornire una risposta già domani sera, al più tardi martedì. In teoria non dovrebbero esserci problemi, dal momento che, come richiesto dalla Figc, il trustee indicato è un istituto bancario, i termini improrogabili per la cessione sono di sei mesi ed il costo della Salernitana non è stato indicato lasciando libero arbitrio al trustee che la cederà al miglior offerente. E quando parliamo di miglior offerente non ci riferiamo solo all’offerta economica messa sul piatto ma anche alle garanzie che saprà fornire. In tal senso Andrea Radrizzani sembra in vantaggio sugli altri pretendenti all’acquisto della Salernitana. L’imprenditore milanese ha infatti formulato un’offerta di 45 milioni, vicina alla stima comunque effettuata del club che si aggira sui 50-55 milioni di euro ma ha anche da offrire la solidità delle proprie imprese, a cominciare dal Leeds United. Non appena arriverà l’ok da parte della Figc all’iscrizione della Salernitana e, quindi, l’avallo all’operazione di trust imbastita e formalizzata davanti ad un notaio da parte di Lotito e Mezzaroma, Radrizzani attraverso i propri uomini di fiducia, in primis l’ex AD della Fiorentina Sandro Mencucci, di presentare al trustee una nuova offerta per acquisire le quote di maggioranza della Salernitana. Entro la fine della prossima settimana l’entourage del patron del Leeds attenderà una
risposta, anche perchè in caso di acquisizione del club granata Radrizzani vorrà subito mettere mano a dirigenza, staff tecnico e squadra in vista del prossimo torneo di massima serie. Il progetto tecnico -come annunciato dallo stesso Mencucci nell’intervista rilasciata a “Le Cronache”- che ha in mente il patron del Leeds è di quelli importanti ed il mercato estivo sarà un passaggio fondamentale affinchè possa gettarne le basi. Non è ancora chiaro se il trustee, davanti all’offerta di Radrizzani ed in assenza di altre proposte, accetterà immediatamente o pretenderà altro tempo per aspettare eventuali rilanci. La querelle societaria, insomma, è tutt’altro che chiusa ed Andrea Radrizzani potrebbe essere l’uomo capace di mettere tutti d’accordo. Salerno di Tutti rilancia e conferma la candidatura a sindaco di Gianpaolo Lambiase Il consigliere uscente Gianpaolo Lambiase candidato sindaco della lista “Salerno di Tutti”. La conferma arriva al termine dell’assemblea di tutti i candidati al consiglio comunale di Salerno, tenutasi sabati pomeriggio, con la quale, dopo aver fatto il punto sui cinque anni di attività del consigliere eletto Gianpaolo Lambiase, si è deciso all’unanimità di partecipare alle prossime elezioni amministrative e di confermare Gianpaolo Lambiase come candidato Sindaco per la città di Salerno. “Protagonista di numerose iniziative concrete ispirate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, che hanno spesso riscosso l’attenzione dei media ed ampio consenso presso la cittadinanza, il consigliere uscente di “Salerno di tutti” Gianpaolo Lambiase ha svolto negli
ultimi cinque anni una opposizione che la lista ha giudicato «educata, coerente e collaborativa», sempre ispirata alla legalità dell’azione amministrativa e all’interesse collettivo, spesso posto in secondo piano o del tutto trascurato nell’azione dell’attuale Amministrazione comunale”, hanno dichiarato i membri dell’assemblea, evidenziando che Lambiase “ha dato ampia dimostrazione di poter essere garante anche per il futuro dell’attuazione di un programma che la lista ha strutturato in continuità con quello precedente e attraverso un metodo realmente partecipato, raccogliendo istanze, sollecitazioni e indicazioni dai cittadini nel corso dei numerosi incontri svoltisi negli ultimi cinque anni senza soluzione di continuità”. I componenti e i sostenitori della lista “Salerno di Tutti”, pur riconoscendo il valore degli altri possibili candidati alla carica di primo cittadino emersi durante le numerose interlocuzioni avute in questi mesi con le altre formazioni in campo per la costruzione di un’alternativa politica progressista all’attuale maggioranza, ritengono, tuttavia, che soltanto Gianpaolo Lambiase, in virtù del lavoro fin qui svolto con coerenza ed impegno costante, possa rappresentare al meglio tali istanze e contribuire a costruire con metodo partecipato una città più sostenibile, vivibile e solidale. La lista “Salerno di Tutti” ha altresì deliberato di non escludere eventuali contributi che altre realtà politiche e sociali vorranno fornire, purché in coerenza con i suoi valori e le priorità individuate e nel solco del metodo di lavoro trasparente e partecipato finora svolto dalla lista e dal suo principale rappresentante. Dunque, la sinistra conferma la spaccatura interna, dopo i numerosi tentativi di interlocuzione per trovare un candidato sindaco che potesse rappresentare l’intera coalizione. Intanto, ci sarebbe una parte della sinistra che sembra pronta a fare un passo indietro anche sul nome della dirigente scolastica Elisabetta Barone. Nel frattempo, Coraggio non sembra intenzionato a fare un passo indietro dopo l’addio a Gianpaolo Lambiase. Il sogno di andare in coalizione è ancora vivo ma mentre le civiche proseguono il loro cammino Coraggio
non resta a guardare e sta avendo una serie di confronti per far scendere in campo una seconda donna, candidata sindaco al Comune di Salerno. (er.no)
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