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numero 1 anno 2020 www.ugi-torino.it in questo numero... Lo speciale L’intervista La testimonianza il gioco ELVIA roccia andrea in ospedale la formazione Psacharopoulo dedicata al gioco
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SOMMARIO 5 L’EDITORIALE di Giorgio Levi 6 IL GIOCO IN OSPEDALE DIRETTORE RESPONSABILE di Marcella Mondini GIORGIO LEVI 8 ELVIA ROCCIA di Giovanna Francese GRUPPO REDAZIONALE Erica Berti 10 ANDREA PSACHAROPOULO Pierpaolo Bonante di Pierpaolo Bonante Giovanna Francese Manuela Miglietta 12 UGIDUE SCENDE IN CAMPO Marcella Mondini di Pierpaolo Bonante Marco Rocca Sergio Vigna 14 EVENTI IN CITTA’ di Marco Rocca SEGRETERIA DI REDAZIONE 16 LE ATTIVITA’ UGI Michela Colombo di Marcella Mondini IMPAGINAZIONE E REVISIONE 18 RAGAZZI-AMO Michela Colombo di Pierpaolo Bonante Valentina Mangione 22 NOTIZIE DALLA FIAGOP di Marcella Mondini FOTOGRAFIE Enzo Cilla 24 LIBRI E FILM IN LIBERTA’ Manuela Lisci di Erica Berti PROGETTO GRAFICO 28 LE MANIFESTAZIONI DELL’UGI Di Manuela Miglietta HUB09 S.r.l. 40 LE DONAZIONI STAMPA Foehn S.n.c. LEGGE SULLA PRIVACY: L’UGI fa presente che i dati dei Soci (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, e-mail) sono inseriti all’interno di un archivio e utilizzati solo per lo scopo di rinnovo di tesseramento, invio giornale, comunicazioni sull’andamento delle attività dell’Associazione e convocazione dell’assemblea ordinaria. Questa informazione è data ai Soci e Sostenitori ai sensi dell’art. 10 della Legge N° 675/96 per ottenere il consenso al trattamento dei dati nella misura necessaria al raggiungimento degli scopi statutari. Se il Socio o Sostenitore non intende accordare il proprio consenso, dopo aver preso visione di quanto sopra, è pregato di inviare una comunicazione scritta alla Sede dell’UGI. Se la Segreteria non riceverà un contrordine procederà all’utilizzo dei dati.
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L’EDITORIALE DI GIORGIO LEVI così convinto. Noi ci occupiamo spesso di scienza, di risultati legati alla ricerca, riportiamo la voce e l’opinione di medici che tutti i giorni lavorano nei reparti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Il gioco mi sembrava distante dalla realtà e dalle esigenze dei piccoli In Breve pazienti e delle loro famiglie. Poi ho letto quello che i collaboratori del giornale hanno portato a casa dalla loro inchiesta EMERGENZA e dall’intervista (che trovate SANITARIA NAZIONALE all’interno di questo numero) e ho DA COVID - 2019 capito che la terapia-gioco riveste un ruolo davvero fondamentale A seguito dell’ordinanza nelle cure che possono essere ministeriale in merito alle misure urgenti in lunghe e destabilizzanti, anche meteria di contenimento Qualche settimana fa, ad un psicologicamente. e gestione dell’emergenza dibattito, incontro una signora che L’infanzia è un periodo della vita epidemiologica che si sta mi spiega quanto fossero disperati in cui l’occupazione principale verificando nel nostro Paese, in famiglia per una bambina a cui dei bambini è il gioco. Attività l’UGI - su richiesta della Città della Salute e della Scienza era stata riscontrata una malattia fondamentale per sviluppare la di Torino - ha sospeso dal complicata da curare. Lei è una loro salute fisica e mentale. Il gioco 24 febbraio tutte le attività nonna e quindi sente emotivamente fornisce nuove sensazioni, crea e di Volontariato all’interno forte la malattia di sua nipote. E mi ricrea situazioni di vita giornaliere dell’Ospedale, a Casa UGI, a dice riferendosi all’UGI: “Chissà e fa in modo che i bambini UGIDUE e in occasione di eventi esterni. Questo per che pena vedere tutti quei bambini scoprano il mondo. Come spiegano tutelare le condizioni di salute affetti da quel brutto male”. Usa gli psicologi: mantiene un contatto di tutti i pazienti che segue, in il termine “brutto male” come con la realtà e la trasforma ed terapia e off therapy. moltissime altre persone, timorose adatta ai desideri dei bambini. nel pronunciare la parola cancro. Ecco perché quando la malattia 1980 - 2020 Capita, se si fa riferimento ad un interrompe questa interazione 40 anni di attività accanto adulto e molto di più se si tratta gioco-bambino è necessario ai bambini ed alle famiglie di un bambino o un adolescente. ricrearla il più vicino possibile Il senso di smarrimento genera alla realtà. L’ospedalizzazione Era il 1980 quando un gruppo di rappresenta una rottura da quella genitori che avevano vissuto che è la loro vita giornaliera. la malattia del proprio figlio, IL GIOCO È PER I BAMBINI Bambini o adolescenti si ritrovano decisero di unire le proprie forze per aiutare altri genitori UNO DEGLI INTERVENTI in luoghi ristretti, dove le abitudini che come loro stavano vivendo e l’ambiente stesso sono un lo stesso difficile momento. TERAPEUTICI PIÙ IMPORTANTI ostacolo a ritrovare le proprie Così nacque l’UGI. NEL PERCORSO DI CURA abitudini, anche quelle del gioco. Sono trascorsi 40 anni da allora, Secondo la Child-Centered Play l’UGI è cresciuta, si è adattata ai sempre crescenti bisogni Therapy il gioco “è per i bambini dei bambini e dei ragazzi nelle persone un pudore quasi uno degli interventi terapeutici ricoverati, delle famiglie e genuino e giustificato di fronte alla più appropriati dal punto di vista dello stesso Centro di cura, malattia, fino ad arrivare al punto evolutivo essendo il gioco, per il ampliando e diversificando i di non nominarla. E senza tenere bambino, un mezzo naturale di propri interventi. Il 2020 sarà quindi un anno conto degli enormi progressi che auto-espressione”. importante, perchè segnerà la scienza e la ricerca hanno fatto Il Regina Margherita applica da un traguardo significativo, in questi anni. Così, quando, nella tempo la terapia del gioco. Gli sempre e solo con un unico riunione di redazione, abbiamo stessi piccoli malati a Casa UGI, obiettivo: accompagnare i impostato il numero di questo hanno spazi e giochi per muoversi bambini ed i ragazzi malati di tumore con le loro famiglie, giornale è venuto fuori che il tema in libertà e modellare questi luoghi cercando di migliorare la loro centrale poteva essere l’utilità del estranei alle loro esigenze naturali. qualità di vita. gioco come terapia nella malattia. Il gioco, soprattutto nella malattia, Devo ammettere che non ero è una di queste. 5
Lo Speciale il gioco in ospedale E’ giocando che i bambini ci raccontano la malattia. L’esperienza del Regina Margherita Quando un bambino gioca non stesso, entra in relazione con i incominci a comprendere bisogna disturbare. Quando suoi coetanei e sviluppa quindi come funzionano le cose: che un bambino gioca è bello l’intera personalità. cosa si può o non si può fare con ascoltare il racconto del suo Eppure nell’accezione determinati oggetti, si rende mondo. Quando un bambino comune il temine “gioco” si conto dell’esistenza di leggi gioca l’adulto deve tacere e discosta completamente da del caso e della probabilità e di imparare. Sigmund Freud una qualsiasi connotazione regole di comportamento che diceva: “Il contrario del gioco di “serietà”, come se per gli vanno rispettate. L’esperienza non è ciò che è serio, bensì ciò del gioco gli insegna ad essere che è reale”. È straordinario perseverante e ad avere fiducia come diventando grandi si Il gioco offre al bambino nelle proprie capacità. dimentica la meraviglia di quel malato lo stimolo necessario Uno studio recentemente fatto mondo che solo la fantasia per alleviare le tensioni e le presso l’ospedale infantile e l’immaginazione di un ansie legate alla malattia Regina Margherita dice bambino riescono a costruire che: “È noto che il gioco sia ed è importante, invece, indispensabile per la salute riuscire a recuperare quelle adulti il gioco fosse soltanto mentale e lo sviluppo emotivo dimensioni così fondamentali un passatempo, un modo per dei bambini. per la crescita di ogni bambino. tenere occupati i bambini che Il gioco è immaginazione e A seconda dell’età, il bambino così, presi dal loro mondo, non nello stesso tempo realtà: con nel giocare impara ad essere “disturbano” gli adulti. Sembra esso il bambino esprime i suoi creativo, sperimenta le sue quasi che si voglia ignorare che sentimenti, le sue fantasie e le capacità conoscitive, scopre sé attraverso il gioco il bambino sue paure. 6
LO SPECIALE Il gioco offre al bambino malato quel tipo di incoraggiamento e stimolazione necessari per alleviare le tensioni e le ansie legate alla malattia. Il gioco diventa così, per il bambino ricoverato, il raccordo fra il periodo che si trascorre in ospedale e la vita che continua fuori, secondo i ritmi consueti, crea momenti di aggregazione ed è facilitatore di comunicazione e di informazione.” Infatti il gioco serve a ridurre l’ansia e la paura della sua malattia. Giocando esorcizza la sua esperienza in ospedale e si lascia trasportare dall’immaginazione verso il suo mondo. Non scordiamo che in ospedale sono tanti e lunghi i tempi di attesa che possono essere colmati dal gioco. E quello è il momento in cui i genitori possono stare con il proprio figlio annullando per un momento l’ansia della con il viso buono magari piacere dello stare insieme. visita, dell’esame, del ricovero solo perché hanno saputo Giocare non è soltanto sapere o dell’attesa stessa. stabilire con loro un rapporto le regole, ma saper cogliere Lo storico e linguista diverso, non professionale, non le emozioni che emergono e olandese Johan Huizinga ha istituzionale. Sapersi muovere lasciarle trasparire. Ai volontari detto: “Il gioco è un’azione, o oltre le parole e il linguaggio è richiesta quindi molta serietà un’occupazione volontaria, verbale, aiutando i bambini a e determinazione nel seguire compiuta entro certi limiti recuperare il contatto con le i corsi di formazione affinché definiti di tempo e di proprie capacità di giocare e di comprendano fino in fondo il spazio, secondo una regola esprimersi è indubbiamente un ruolo determinante e prezioso volontariamente assunta, e che dono molto apprezzabile perché che vanno a svolgere ogni volta tuttavia impegna in maniera facilita la comunicazione e che entrano nella stanza di un assoluta, che ha fine in se stimola la fantasia. Si tratta piccolo paziente. I volontari stessa; accompagnata da un di una capacità rara quella di devono cercare di rendere senso di tensione e di gioia, lasciarsi coinvolgere nel gioco al bambino o al ragazzo la e dalla coscienza di «essere inventato dai bambini senza normalità della quotidianità diversi» dalla «Vita ordinaria»”. intervenire in modo diretto. con tutto ciò che comporta di Durante il ricovero diventa Giocare “insieme”, leggere ad bello e di meno bello. Non è essenziale incoraggiare il alta voce sono azioni tanto facili quindi necessario che siano bambino a mantenere vivo il quanto rischiose, è necessario sempre loro a vincere o ad suo rapporto con la propria che l’adulto che si mette in arrivare primi perché ciò immaginazione e a canalizzare relazione con i bambini sappia non fa parte della norma. Il nelle storie e nei disegni le sue in modo chiaro che ciò che sta bambino malato non è un fantasie, paure e bisogni. Molti facendo non è solo gioco ma un “poverino” da trattare come disegni di bambini in ospedale atto che sostiene e rende unico se fosse incapace di capire. Il ci parlano chiaramente di il rapporto con quel bambino. bambino malato gioca e accetta come vedono loro il reparto di È un accompagnamento che li le frustrazioni della vita di tutti cura, i medici e gli infermieri. rende complici e di reciproco i giorni esattamente come tutti Talvolta disegnano i volontari sostegno amplificando il gli altri. 7
L’Intervista IL GIOCO PER CONDIVIDERE I SOGNI DI BAMBINO Elvia Roccia Elvia Roccia, nata nel 1972, psicologa e psicoterapeuta con indirizzo di Psicoterapia Gruppo-analitica, lavora come dipendente UGI dal 2014, dopo tre anni di borsa di studio UGI Un bimbo ospedalizzato tocca attraverso il gioco perché il cuore e un primo istintivo esso ha una forte valenza presso la Psiconcologia pensiero è quello di farlo di normalità, laddove la vita Pediatrica del Regina sorridere in qualche modo e normale è stata bruscamente Margherita. Ha una di rendergli meno pesante il interrotta dalla malattia.” formazione specifica periodo della malattia. I primi a comprendere quanto sui gruppi e sulla E come fare sorridere questo fosse importante nel tempo il psicoterapia individuale bimbo se non con il gioco? gioco in ospedale, sono stati Non c’è programma televisivo proprio i genitori e grazie alle degli adulti ed ha o qualsivoglia altro mezzo che loro richieste, il reparto tutto lavorato sia nel privato sopperisca al gioco, così unico ha sviluppato il progetto del che presso le Istituzioni e fondamentale per la serenità gioco con cui intrattenere i Pubbliche. Negli ultimi e la gioia del bambino. bambini/ragazzi. I volontari anni ha seguito vari L’UGI, da sempre attenta alle sono le persone dedicate con master e corsi come necessità dei suoi piccoli ospiti, cui il gioco in ospedale si e non c’è retorica in questa attua e per questo seguono dei quello in Mindfulness- affermazione, ha tra i suoi corsi specifici per imparare Based Therapy e i due collaboratori la psiconcologa tecniche e modalità di gioco livelli di EMDR, tecnica Elvia Roccia, che si fa portavoce che possano essere effettuati per il trattamento dei oggi dell’organizzazione in day-hospital, in ambulatorio traumi e dei disturbi post dell’importante lavoro svolto e in reparto. traumatici da stress. direttamente in reparto, con i bimbi/ragazzi che vivono una Dottoressa, come responsabile malattia oncologica. della formazione sul gioco in Elvia Roccia non è sola in ospedale, illustri, per favore, questo lavoro, ma è coadiuvata le modalità con cui i volontari, e supportata dall’encomiabile che giocano con i pazienti del impegno di tutti coloro che, reparto oncologico, vengono come lei stessa dice: “Si formati? dedicano con un’offerta di Nulla viene lasciato al caso e le interesse e di partecipazione offerte sono studiate tenendo umana estremamente preziosa conto in primis dell’età. 8
elvia roccia Vengono tenuti corsi specifici Quali le finalità del gioco in attraverso i quali si insegnano Il gioco diventa prima di tutto ospedale? parecchi trucchi e possibilità. una possibilità per non far Il gioco in ospedale è di una Ad esempio si sa che ai bimbi sentire solo chi soffre, il modo importanza enorme. Si sa più piccini piacciono molto più semplice e genuino di dire, quanto siano lunghe le giornate i palloncini ed ecco quindi ti sono vicino. e come spesso il rapporto che i nostri volontari per con la malattia possa essere loro, imparano a modellare angosciante. Il gioco diventa nelle fogge più svariate, i deve essere un piacere, non prima di tutto una possibilità palloncini. Si insegnano una necessità assoluta. I per non far sentire solo chi contemporaneamente tecniche volontari sono a disposizione soffre, il modo più semplice e teatrali, di improvvisazione, e dimostrano una sensibilità genuino di dire, ti sono vicino. clownerie, sicuramente adatte importante nel sintonizzarsi Il gioco diventa distrazione, per i più grandicelli. attivamente, tenendo sempre non pensi alle cure, al dolore, Inoltre una docente presenti le necessità del anche solo per poco, ma in professionista insegna tutta momento del piccolo malato. questo poco è assai importante una serie di attività manuali, Vorrei sottolineare il fatto che vivere dei segnali positivi e di come l’origami, e insieme l’uso partecipare al gioco da parte reciprocità. di materiali che si possano degli adulti rappresenta un Il gioco diventa normalità, non manipolare nei reparti di arduo impegno che ha in gran è abbandono ma condivisione. degenza. parte origine dalla grande Il gioco diventa distrazione Ancora, per i più piccoli si difficoltà di trovare un comune dalla routine ospedaliera e propone il laboratorio del piano relazionale in cui adulti dove e quando possibile ha Circo in ospedale, i pagliacci e bambini possano interagire valenza di crescita. e i laboratori di ceramica della in reciproca accettazione. Quindi, buon gioco. Thun. Per i più grandi attività di robotica, di coding per dialogare con il computer, di arti marziali. LA PAROLA Ai formatori: È spontanea a questo punto FABIO: . compatibilmente con queste. Questa è la prima indicazione ALEXIS: . Tutto ciò che è proposto tiene sempre conto degli interessi, RENZO:
La Testimonianza Armonie a Confronto Un dibattito musicale tra il Clarinettista Andrea Psacharopoulo e Oriana, ospite di casa Ugi Radio UGI ha molte anime, percorso alla scoperta di vari Voice, lo show televisivo. una di queste è l’essere un stili e strumenti musicali “Esistono legni che affondano, incubatore di idee e progetti dove abbiamo posto ai due lo sapevate?” innovativi non solo legati ospiti, Oriana e Andrea Oriana pensava che tutte le all’intrattenimento ma anche Psacharopoulo, una serie di qualità di legno affondassero, alla produzione di contenuti. domande per scoprire ciò che fortuna che Andrea è A gennaio, per iniziare in di interessante vi è nel modo di intervenuto per correggere maniera efficace questo 2020, vedere dell’altro. questa incorrettezza. Alcuni ci siamo posti la domanda: La prima, ospite di Casa UGI legni, quelli che affondano come si comporteranno due e una delle voci portanti appunto, possono venire generazioni diverse all’ascolto della radio, è un amante del utilizzati per la costruzione di di musica di derivazione da quella categoria di strumenti un ampio arco di anni? Oltre a musicali comunemente ciò come possiamo trasferire Esistono legni che affondano? conosciuti come legni. Questa la passione per uno strumento categoria racchiude tutti E l’amore è frutto di destino o quale il clarinetto alle nuove gli strumenti in cui il suono generazioni? casualità? viene prodotto attraverso Un mezzo potente ma limitato, un’imboccatura ad ancia la radio. E nel suo limite risiede (semplice o doppia) o attraverso la sua più grande forza: il raggaeton latino. Il secondo, un foro. I legni costituiscono metodo sperimentato è passato clarinettista che ha deciso insieme agli ottoni la famiglia per la creazione di quesiti di di dedicare la sua musica ai di strumenti tradizionalmente difficile risposta. giovani residenti di UGI, è un detti fiati. In questo modo è iniziato un appassionato amante di The “Di che materiale è fatto, 10
solitamente, un clarinetto?” Né Oriana né Andrea hanno a dirsi. Quello che è chiaro, Oriana era convinta particolarmente apprezzato dopo questo esperimento che i clarinetti fossero questo brano, caldamente radiofonico è che: completamente in metallo. sostenuto da volontari Il Clarinetto è uno strumento Andrea, con un sorriso, ha dell’Associazione. in legno; nessuno ha spiegato alla giovane che Per la prima forse non era effettivamente idea se in realtà il clarinetto ha troppo passionale; per il l’amore sia frutto di Destino o delle chiavi in metallo per secondo la voce non era in Casualità, ma molti musicisti permettergli di suonare tutte le grado di rendere efficacemente su questo argomento riescono note, ma lo strumento no. il sentimento. a costruire una carriera; a “Ma l’amore è frutto di destino Che si sia raggiunta una nessuno dei presenti piace o casualità?” si domanda catarsi? Che l’incontro\scontro Billie Eilish, anche se sulla Oriana facendo ascoltare la tra le musiche abbia prodotto scena internazionale sta canzone chiamata “Destino o i risultati richiesti? Difficile collezionando successi! casualidad”. Andrea ha compreso che questo dilemma filosofico è alla base di turbe dell’anima di migliaia di brani. L’amore è il tema principale di centinaia di brani e la maggior parte dei brani di successo si basa sulle sfaccettature di questo concetto. Per rinforzare la convinzione che l’amore sia un tema trasversale tra le generazioni Andrea ci propone un “Fly Me To The Moon” armonizzato dalla sua esecuzione clarinettistica, per far comprendere che l’amore ha turbato grandi artisti quali Frank Sinatra, portandolo ad eseguire sinfonie poetiche volte a far sognare tutti gli ascoltatori. Andrea Psacharopoulo Oriana, all’ascolto del brano, si è emozionata sebbene questo non fosse un brano che lei avrebbe volontariamente ricercato ed ascoltato. In cerca di una sintesi sul tema dell’amore arriva la proposta di ascoltare un brano uscito nel novembre 2019 di Billie Eilish, vincitrice di cinque Grammy Awards (gli Oscar della musica). Il pezzo “Everything I Wanted” è cantato con uno stile che può esser definito sussurrato e vuole trasportare l’ascoltatore in un mondo etereo: la canzone racconta di un sogno dove l’amore, anche se non necessariamente di natura passionale, si disvela in maniera delicata. 11
ugidue UGIDUE scende in campo La proposta di progetti e attività nella nuova struttura dell’associazione Sabato 8 febbraio l’UGI ha Le prime due verranno Cooperativa Patchanka, verrà fatto un ulteriore passo avanti, coordinate da Simona Bellini, attivato un progetto dedicato spiegando le attività che vuole psiconcologa e psicoterapeuta all’orientamento lavorativo, intraprendere nel 2020 con dell’UGI; le attività per i alla ricerca del lavoro ed progetti dedicati ai bambini e genitori verranno gestite all’educazione finanziaria, ragazzi off therapy e non solo. da Elvia Roccia, anch’ella nell’ottica di permettere a tutti Infatti, seguendo le psiconcologa e psicoterapeuta la conquista di un posto e di una parole del vicepresidente dell’Associazione. occupazione. dell’Associazione Franco Le attività per i bambini Oltre a ciò, grazie al contributo Sarchioni, l’invito è anche quello consistono nella pet therapy, della Fondazione CRT, sarà di “portare un amico, un fratello, l’arteterapia, l’ippoterapia, la possibile far partire una serie un compagno di scuola”. musicoterapia, l’orto didattico di laboratori multimediali Tutte le attività che verranno - progetti già presenti in UGI riguardanti la rapterapia, il realizzate presso UGIDUE - oltre alla creazione di un videomaking, la fotografia, la saranno impostate sulla doposcuola diverso da quello radio e l’utilizzo dei social. capacità e possibilità di che viene già proposto da altre Questi laboratori sono connessi partecipare dalla maggior parte associazioni. Quest’ultimo tra loro in quanto, partendo dei ragazzi. propone una serie di attività di dal laboratorio di rapterapia Per questioni organizzative le recupero scolastico su problemi (gestito da Marco Zuli Zuliani) e attività sono state divise in tre specifici e non la realizzazione la conseguente realizzazione di grandi blocchi: le attività per di un doposcuola fisso. un brano rap, ci si avventurerà bambini, quelle per adolescenti Per quanto riguarda gli nella realizzazione di un e giovani adulti e quelle per i adolescenti ed i giovani adulti, video musicale, oltre a genitori. in collaborazione con la lavorare sulla promozione 12
dello stesso attraverso la radio ed i social network. Ultimo, ma solo in ordine di esposizione, un progetto multisportivo realizzato in collaborazione con il Cus Torino che propone attività a tutti i giovani, a prescindere dall’età. In parallelo continuerà l’esperienza della squadra di calcio “100% Guariti”, già attiva da oltre un anno. Ai genitori verranno dedicati Francesca Rossi, fisioterapista OIRM e appuntamenti di Reiki, Shiatsu e collaboratrice UGI, illustra le innumerevoli Mindfulness, alcuni dei quali già potenzialità della palestra riabilitativa di UGIDUE attivi presso l’Ospedale Regina Margherita e in Casa UGI. Lo spazio relativo alla palestrina vuole portare avanti un progetto innovativo a supporto delle attuali conoscenze fisioterapiche, dove un’équipe multidisciplinare - composta da fisiatri, fisioterapisti e logopedisti - seguirà i giovani pazienti in una serie di attività volte al ripristino delle proprie abilità. Il metodo, all’avanguardia, prevede l’utilizzo di un sistema digitale con realtà virtuale per migliorare le Le psicologhe UGI Simana Bellini ed Elvia Roccia mostrano ai presenti la possibilità di recupero da parte dei vasta offerta di attività e laboratori per i bambini, i ragazzi ed i genitori. bambini e dei ragazzi. UGIDUE... si inizia! Sabato 15 febbraio si è realizzato il primo laboratorio rivolto ai bambini ed ai ragazzi fuori terapia ed è stato un vero successo! Grazie all’Associazione Scienza senza Confini che ha realizzato esperimenti scientifici e svelato numerose curiosità inerenti il mondo scientifico.
RUBRICA TORINO|EVENTI Andrea Mantegna La grande esposizione vede protagonista Andrea Mantegna, uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano, in grado di coniugare nelle proprie opere la passione per l’antichità classica, ardite sperimentazioni prospettiche e uno straordinario realismo nella resa della figura umana. La rassegna presenta la crescita artistica del pittore, dagli esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga. Il percorso espositivo non è solo monografico, ma presenta capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento nell’Italia settentrionale che furono in contatto con Mantegna, tra cui Donatello, Antonello da Messina, Pisanello e Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe di Mantegna, sono esposte sculture antiche e moderne, dettagli architettonici e lettere autografe. Fino al 4 Maggio. Palazzo Madama. Piazza Castello - Torino www.palazzomadamatorino.it Cinemaddosso – Annamode Al Museo del Cinema, inaugurata il 13 febbraio, una interessantissima rassegna degli abiti di scena realizzati dalla famosa maison sartoriale AnnaMode di Roma. Un fantastico viaggio tra film, sceneggiature ed interpreti, con protagonisti i magnifici abiti e costumi indossati nelle varie interpretazioni: un importante tassello, fondamentale nella realizzazione di opere rimaste nella memoria collettiva. La maison espone al Museo del Cinema una selezione delle sue realizzazioni, estrapolate da un immenso magazzino (più di 24.000 vestiti) tuttora a disposizione di scenografi e registi di tutto il mondo. È così possibile vedere, tra gli altri, i costumi indossati in film come Guerra e Pace, Matrimonio all’italiana, King Arthur di Guy Ritchie, Robin Hood di Ridley Scott. Fino al 15 Giugno. Via Montebello, 20 - Torino www.museocinema.it 14
eventi Musica e concerti Tutti al Colosseo: Giovedì 16 aprile alle 21,00 Edoardo Bennato si esibirà sul palco per una tappa del suo Peter Pan Rock ‘N’ Roll Tour 2020. Nel 2020 si festeggiano i 40 anni del leggendario album “Solo solo canzonette” che consacrò il successo di Edoardo Bennato. Venerdì 17 aprile alle 21, tornano le Vibrazioni per un altro concerto dopo la data del 29 novembre. Il rock di una delle più longeve e attive band del panorama musicale italiano incontra la musica classica dell’ex direttore d’orchestra del Festival di Sanremo Beppe Vessicchio. Giovedì 7 maggio sempre alle 21 sarà la volta di Raphael Gualazzi per il suo nuovo tour. I concerti saranno l’occasione per ascoltare dal vivo i grandi successi del compositore insieme ai brani del nuovo album, anticipato dalla canzone Carioca in gara al Festival di Sanremo. Teatro Colosseo Via Madama Cristina, 71 - Torino www.teatrocolosseo.it helmut newton La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino apre la stagione espositiva del 2020 inaugurando la grande retrospettiva “Helmut Newton. Works”, promossa da Fondazione Torino Musei. Il progetto espositivo è a cura di Matthias Harder, direttore della fondazione tedesca, che ha selezionato 68 fotografie con lo scopo di presentare una panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo che sin dagli inizi non ha mai smesso di stupire e far scalpore per i suoi concetti visivi veramente unici. Il risultato è un insieme di opere non solo particolarmente personali e di successo, ma che hanno raggiunto un pubblico di milioni di persone anche grazie alle riviste e ai libri in cui sono apparse e alle mostre delle sue foto. Fino al 3 maggio GAM Via Magenta, 31 - Torino www.gamtorino.it 15
Un Mercatino di Natale rinnovato Non crediamo ci sia molto da dire oltre ciò che è La bigiotteria però non manca mai e non deve già stato detto, pensato, ipotizzato, preventivato e mancare! Una spilla, un braccialetto o una collana supposto. sono sempre “il regalino” per eccellenza. Ma un Insomma, il Mercatino di Natale 2019 è andato posto speciale per noi rappresenta il banco degli oltre le aspettative e questa era la nostra speranza oggetti creati dalle mamme di Casa UGI nel corso maggiore! La nuova posizione geografica dei laboratori che seguono ogni pomeriggio. certamente ha fatto molto; in corso Dante ci si Porta-torte, presine, braccialetti, sacchetti e tante passa, mentre in corso Unità d’Italia bisogna tantissime altre creazioni hanno contribuito andarci apposta; i locali sono più luminosi, in modo importante alla vendita e alla raccolta facile con 4 vetrine aperte sulla strada; il salone fondi con notevole soddisfazione di chi ha diretto è più grande, di poco ma è così. Per farla breve, il laboratorio e di chi ha veramente lavorato. in UGIDUE il mercatino ha potuto beneficiare E che dire dei Panettoni UGI: sfiorati i 10.000 di una maggiore visibilità, di più pubblico e poi, venduti! diciamolo pure, abbiamo talmente martellato il Ma forse l’iniziativa più bella e proficua è stata la pubblico con pubblicità, avvisi, post e flyer che rete di collaborazione che abbiamo realizzato nel non era possibile far finta di nulla e non fare periodo del mercatino lasciando spazio anche almeno una visitina. E c’è anche chi ci ha chiesto ad altre associazioni del Regina Margherita che perché mai non teniamo aperto tutto l’anno! si sono alternate il sabato e la domenica per Anche quest’anno l’articolo più ricercato è stato vendere i loro prodotti e per dare visibilità alla quello alimentare; la gente desidera regalare loro associazione. ciò che serve o che può far veramente piacere. Un bel modo per fare rete e rendere ancora più Meglio un cesto di pasta con sughi e cioccolatini saldi l’amicizia e lo spirito di collaborazione tra che un oggetto da mettere lì e poi dimenticarlo. di noi. 16
Brachetti trasforma la serietà in allegria Ricevere la visita di un personaggio di tal portata è comunque sempre una gran bella cosa! In fondo, diciamolo, noi siamo soltanto l’UGI, nulla di più. Simpatia è la qualità che più lo caratterizza. Sorridente, disponibile e anche curioso di ciò che facciamo, di come lo facciamo e chi sono tutti i nostri ospiti. È venuto a Casa UGI da solo, senza codazzi di fotografi e giornalisti. È stato lì con noi chiedendo e informandosi sulla malattia di cui i bambini soffrono e visitando tutta la casa di accoglienza, così tanto per rendersi conto. È venuto in un orario insolito e infatti i bambini erano a riposare. Così la visita è proseguita in UGIDUE, per vedere la nuova sede della Radio e i nuovi laboratori per i ragazzi off-therapy. Un personaggio fuori dagli schemi, molto serio per quanto riguarda la sua attività, rigoroso per i risultati da raggiungere e con un cuore molto grande e generoso! La divisa con il cuore grande! E quale onore essere ricevuti dall’Associazione Nazionale finanzieri d’Italia (ANFI)! In pompa magna e con grande accoglienza e sorrisi i soci hanno accolto il segretario generale di UGI per far dono di un cospicuo assegno dedicato ai “bimbi e ai genitori meno fortunati”. Il bel cortile dove è facile immaginare le adunate e le manifestazioni, la caserma dove si svolge tutta l’attività lavorativa dei finanzieri, le divise impeccabili, ma soprattutto i volti seri ma sereni di chi avrebbe tanto da raccontare! Questi i soci dell’ANFI che quest’anno hanno voluto dedicare la raccolta fondi a UGI. All’incontro erano presenti anche alcune loro mogli che hanno reso testimonianza della loro attività silenziosa ma operosa per raccogliere fondi. Un bel brindisi alla generosità, alla capacità di condivisione e, soprattutto, alla nostra amata Patria è stato il momento per i discorsi, i ringraziamenti e i saluti. Ora li aspettiamo in Casa UGI e in UGI2 per una visita ai bambini e alle loro famiglie e alla nuova struttura. 17
acme torino alla scoperta dell’antico egitto Alessia D’Achille ha conosciuto di professionisti di diverse Iniziarono così a prestare l’UGI grazie al solito, ma aree, unito però dalla comune in forma volontaria le sempre efficace, passa-parola. passione per l’antico Egitto e proprie competenze Si è presentata come esperta per il Museo Egizio di Torino. e il proprio tempo per e conoscitrice dell’antico e sostenere ove possibile le misterioso Egitto. attività del Museo. Alessia coltiva per anni la Attualmente Acme sua passione per questo collabora attivamente affascinante mondo fino a Le attività ricreative con il Museo e sviluppa diventare una delle responsabili organizzate a Casa UGI progetti educativi rivolti di ACME (Associazione dei con i piccoli ospiti sono alle scuole per coinvolgere Collaboratori del Museo Egizio coinvolgenti ed entusiasmanti. i più piccoli in questo di Torino) che opera da più di affascinante mondo. I bambini restano affascinati 40 anni sul nostro territorio. Il progetto in ACME nasce nel 1974 dal da questo meraviglioso mondo antico collaborazione con l’UGI è desiderio di un piccolo gruppo iniziato a gennaio del 2019 a Casa UGI e ha lo scopo di far scoprire l’Antico Egitto ai piccoli ospiti, attraverso il gioco, il racconto, le visite museali, stimolando così fantasia e voglia di scoprire, con leggerezza e divertendosi. Dopo una rapida messa a punto del programma, si è partiti subito grazie agli esperti Franca, Dora, Fiorella e Michele, i quali con la lettura e l’interpretazione dei geroglifici, hanno coinvolto, stimolato ed interessato i nostri bambini e ragazzi. Infine i bambini, i ragazzi ed il loro genitori sono stati accompagnati in una bella visita al Museo, condotta da esperti di alto livello, appassionati alla materia e per questo, hanno saputo rendere ancora più interessante la visita tra reperti archeologici, mummie, monili e storie I laboratori di Acme a Casa UGI dell’Antico Egizio. 18
A LAVARSI LE MANI: è pronto in tavola! In seguito ai venti di guerra che i virus, tristemente noti in questo periodo, ci fanno vivere è opportuno parlare di semplici ma indispensabili norme da seguire in cucina ogni volta che ci si appresta a far da mangiare. Infatti i nemici di cui dobbiamo diffidare sono quelli invisibili come batteri e muffe che si annidano ovunque e si trasferiscono con facilità da un alimento all’altro. Dei tanti casi di tossinfezione alimentare che si stimano ogni anno, la maggior parte avviene proprio tra le mura domestiche. Quindi per ovviare a questi pericoli basta osservare poche e facili regole che ci preservano dai rischi di intossicazione. Rischi da non correre in nessun caso, a meno che non ci si trovi da soli in mezzo al deserto senza acqua e senza alternative. La prima regola indiscussa è: Lavarsi sempre le mani prima di iniziare a cucinare e prima di andare a tavola e insegnarlo ai bambini. Le nostre mani sono sempre a contatto con mille oggetti carichi di sporcizia e batteri. Pulire regolarmente il frigorifero con una spugna pulita e disinfettata oppure inumidita con un po' di aceto, l'odore evaporerà rapidamente. Non dimenticare i cibi in frigorifero: ricordarsi di controllare regolarmente eventuali cibi che stanno marcendo. Non ricongelare mai un prodotto scongelato. Prima di consumarle, lavare frutta e verdura, per eliminare l'eventuale presenza di microbi e di residui come ad esempio i pesticidi. Controllare la data di scadenza dei cibi, anche di quegli alimenti che non sono facilmente deperibili (come pasta, cereali, spezie...): il rischio è proprio quello di consumare cibi vecchi lasciati in dispensa da tanto tempo. Proteggere i cibi consumati parzialmente o cotti in casa con la pellicola trasparente o metterli in contenitori ermetici per evitarne la contaminazione. Non tagliate mai alimenti che si consumano crudi (es. verdure, pane) con lo stesso coltello usato per tagliare pollo o carni crude. Raffreddare in fretta per mantenere a lungo in quanto i microbi si sviluppano velocissimi in un ambiente tiepido, mentre a temperatura di frigorifero la loro attività si fa molto più lenta. Chi non possiede un abbattitore di temperatura può raffreddare il cibo direttamente nella pentola immergendola nel lavello pieno di acqua fredda.
LE ADOZIONI DI CASA UGI APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: Jeremiah, Francesca, Tommaso e Spaghetti APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA: APPARTAMENTO ADOTTATO DA:
UGIDUE - corso Dante, 101 - 10126 Torino tel. 011 6649436 - manifestazioni@ugi-torino.it
notizie dalla fiagop Una melagrana per la Giornata Mondiale contro il cancro infantile Il 15 febbraio ricorre la XIX Pediatrica. Inoltre una speciale Giornata Mondiale contro il I bambini e gli adolescenti che sessione ha ospitato il secondo Cancro Infantile, promossa hanno la sfortuna di nascere incontro nazionale dei guariti insieme all’Organizzazione nei paesi svantaggiati hanno da tumore pediatrico. Mondiale della Salute aspettative di guarigione che I guariti: un cittadino su 1300, e da “Childhood Cancer non superano il 20% circa 50mila oggi in Italia, International – CCI”, il network 29 anni l’età media. Una globale di associazioni popolazione sulla quale è guidate da genitori di giornate di venerdì 14 e sabato necessario porre uno sguardo bambini e adolescenti che 15 febbraio. più attento. Argomento hanno contratto tumori o Particolare attenzione è stata principale è stata l’importanza leucemie, presente in 90 posta alla conoscenza del suo del follow-up a medio e lungo paesi e 5 continenti con 188 frutto, la melagrana, formato termine le cui raccomandazioni associazioni. dall’unione di tanti arilli, sono contenute nel Passaporto Negli ultimi decenni, nei ognuno parte fondante del del guarito. nostri paesi la percentuale frutto stesso, come avviene di guarigione complessiva è nell’alleanza terapeutica che Per celebrare questa ricorrenza, passata dal 40% degli anni 70 si instaura tra medici, pazienti, l’UGI - venerdì 14 febbraio 2020 ad oltre l’80% circa dei nostri famiglie, grazie all’impegno dalle ore 8,30 alle ore 16 – ha giorni. Le cose non stanno così quotidiano delle associazioni allestito un banchetto presso per i bambini e gli adolescenti di genitori riunite in FIAGOP. l’atrio dell’Ospedale Infantile che hanno la sfortuna di nascere È inoltre di estremo interesse Regina Margherita di Torino nei paesi svantaggiati dove e importanza il convegno dal per diffondere il messaggio e le aspettative di guarigione titolo “Tumori solidi pediatrici: distribuire le melagrane, frutto non superano il 20%, e dove stato attuale e prospettive”, simbolo dell’iniziativa, al fine di ancora oggi soltanto pochi organizzato da OPEN Onlus, raccogliere fondi da destinare possono avere una diagnosi Associazione Oncologia ai progetti di ricerca e cura dei e quindi accesso a protocolli Pediatrica e Neuroblastoma tumori pediatrici, attività che di cura avanzati. Un bilancio di Salerno, presso il Ruggi supporta da 40 anni. durissimo e non più sostenibile. d’Aragona sabato 15 febbraio Presso Casa UGI ha organizzato Se il cancro non ha confini, non e promosso in collaborazione laboratori ed attività a tema in dovrebbero averli neanche le con AIEOP - Associazione compagnia dei piccoli ospiti e cure – ribadisce Angelo Ricci, Italiana Ematologia Oncologia delle loro famiglie. presidente FIAGOP. La ricerca Ai presenti è stato richiesto di in ambito oncologico pediatrico indossare un nastrino dorato – prosegue – non procede alla (sotto forma di un piccolo velocità che vorremmo: se tatuaggio temporaneo), simbolo paragonata al passo di quella universale dell’oncoematologia applicata alla lotta ai big killers pediatrica, con cui scattare nella popolazione adulta il selfie solidali, da condividere confronto è scioccante. sui canali social con l’hashtag Sul fronte della #DiamoRadiciAllaSperanza sensibilizzazione pubblica insieme ad un messaggio FIAGOP ha proposto la seconda di affetto per riconoscere edizione dell’iniziativa apertamente la forza, il green “DIAMO RADICI ALLA coraggio e la resilienza dei SPERANZA, PIANTIAMO UN piccoli guerrieri e onorare la MELOGRANO” che ha avuto memoria di chi ha perso la sua luogo in molte città nelle personale battaglia. 22
Una nuova adozionE Una nuova targa è stata affissa accanto alla porta dell’appartamento n° 7 di Casa UGI, quella dell’UGI sezione di Ivrea-Aosta e della famiglia Perino. L’UGI di Ivrea-Aosta fa parte della grande famiglia UGI dal 2003, anno della sua costituzione. Liviana ed Albeto Perino invece sono venuti a conoscenza dell’UGI e delle sue attività quasi per caso, ma quando hanno scoperto il suo valore, hanno deciso di contribuire, devolvendo il denaro ricevuto in dono in occasione del loro matrimonio. Insieme hanno scelto di sostenere l’attività di ospitalità con una donazione complessiva di € 12.000,00 a copertura delle spese di un appartamento per un anno intero. Dal 2006 Casa UGI ospita gratuitamente tutte le famiglie di bambini e ragazzi in cura presso il Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, e che necessitano di un domicilio prossimo al centro di cura. Nel 2019 Casa UGI ha accolto complessivamente 57 nuclei famigliari. La permanenza minima di una famiglia è stata di un mese, mentre quella massima di 12 mesi. Per cui non ci resta che ringraziare di cuore! 23
libri e film in liberta’ UN PAESE TERRIBILE Andrej ha passato la soglia dei trent’anni. È appena stato mollato dalla sua ragazza. È fresco di dottorato in letteratura russa, ma la sua carriera professionale non brilla quanto lui vorrebbe. Per essere precisi non ha un soldo né grandi prospettive accademiche. È nato in Urss nel 1975, e all’età di sei anni si è trasferito in America con i genitori e il fratello maggiore, Dima. Nel 2008 torna a Mosca per occuparsi della nonna, Baba Seva, ormai novantenne, che abita da sola in un appartamento che decenni fa le era stato donato da Stalin in persona, o almeno così vuole la leggenda di famiglia che alla nonna sta tanto scomoda. economica. Gli oligarchi, e Putin, hanno in mano il Andrej decide di partire perché paese. non ha nulla che lo trattenga La città pare non voler raccontare il suo passato. a New York. Parte perché in Mosca non ricorda, così come Baba Seva, che fondo ha voglia di partire. Di giorno dopo giorno perde la memoria; l’Alzheimer vedere sua nonna. Di rivedere sta mordicchiando i suoi pensieri. All’inizio non il suo paese. riconosce nemmeno Andrej. Poi si abitua alla sua La Russia è cambiata. presenza, e il tempo passa e tutto diventa quotidiano: Riconosce i grandi viali e gli i loro anagrammi seduti al tavolo della cucina, le cene, edifici maestosi. Riconosce la le poche chiacchiere e le passeggiate. casa della nonna, dove tutto Andrej lavora qualche ora al giorno ai suoi corsi è come negli anni Sessanta. online, seduto all’unico bar che frequenta. Aiuta la Riconosce la lingua delle nonna con la spesa e i lavori di casa. E pian piano, persone che camminano per da straniero in patria, conosce una squadra di hockey strada. Riconosce qualche con cui giocare. Qualche ragazzo con cui bere una vecchia macchina, tra gli ultimi birra. Addirittura una ragazza. Gli viene persino in cimeli del passato sovietico. mente un’idea da pubblicare per provare a trascinare Riconosce tra i ricordi dei fuori dal pantano la sua carriera. suoi coetanei i suoi ricordi Scopre di amare il posto in cui è nato. E lo detesta d’infanzia, di cui tutti hanno anche. Gli sembra di essere fuori posto in America e una strana, vischiosa nostalgia fuori posto in Russia. Ma… nonostante non fosse facile Un ragazzo fragile in cerca di felicità, in cerca di una vivere in Urss. casa, di un’identità, di appartenenza. Gessen mette Il resto è tutto diverso. I cortili molto di suo in questo romanzo. Anche lui è russo e dei palazzi dove giocava da da bambino si è trasferito in America con la famiglia. piccolo sono stati soffocati dal Anche lui avrà provato quel senso di straniamento e cemento. Negozi lussuosi sono allo stesso tempo di attaccamento che leggiamo tra spuntati ad ogni angolo. Tutto, le pagine di questo bel libro. Libro che ci racconta con dal caffè ai maglioni di lana, precisione – lineare ma dal retrogusto dolcemente tutto è carissimo. La dittatura nostalgico – un paese e un’epoca. Un paese terribile, politica è diventata dittatura probabilmente sì, ma a suo modo affascinante. 24
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK “Perché fai tutto questo?” di cose, cose che hanno a che fare con il passato “Forse perché ho paura di della sua famiglia. È uno dei tanti americani ebrei dimenticare”. che arriva in Ucraina in cerca di qualcuno, o della sua storia. Sua nonna prima di morire gli ha dato Alex è un ragazzo di Odessa una fotografia: un campo aperto, l’erba alta e il cielo che vorrebbe tanto essere separati da due figure giovani: il nonno di Jonathan, americano. Si veste, o almeno Safran, e una ragazza, che non è la nonna. Dietro alla ci prova, come un cantante rap foto, una scritta: “Io e Augustine, Trachimbrod 1940”. o hip-hop, con le tute Adidas e È questo scatto a far incontrare Alex e Jonfen. le collane dorate e la canottiera Dov’è Trachimbrod? È lo shtetl (villaggio in yiddish) bianca. Gli piace ballare, del nonno? E chi è Augustine? adora le serate in discoteca È lei che cercano, perché ha salvato Safran dall’orrore e soprattutto le ragazze della nazista, prima nascondendolo e poi mandandolo in discoteca. Non si può dire bello, USA. Così inizia la “molto rigida ricerca”, e così anche ma cerca di essere un “tipo”. Alex cambierà idea sui ricordi e sulla loro importanza: Conosce e parla un inglese scoprirà che “ogni cosa è illuminata dal passato”. basico e fantasioso, pieno di Attraverso il racconto di Alex, l’attore-regista Liev neologismi ridicoli e termini Schreiber narra a suo modo la storia che Jonathan sgrammaticati. Ma questo basta Safran Foer ha scritto nel suo primo e stupendo libro per essere il traduttore ufficiale autobiografico, Everything is illuminated. “Jonfen” dell’azienda di famiglia, la è infatti il famoso scrittore, ma nel film vuole pure Heritage Odessa Tours, che rispecchiare il regista, anch’esso ebreo e collezionista consiste precisamente in: Alex, compulsivo con una vicenda famigliare simile a traduttore; il nonno, scorbutico quella di Foer. autista dal misterioso passato Road movie diviso in capitoli, che prova a mantenere che pensa di essere ceco; vive – con successo – la brillantezza, l’ironia e il Sammy Davis Junior Junior, sentimento della forma letteraria da cui è tratto. il cane pazzo del nonno; una Esilarante e al contempo commovente, una pellicola vecchia auto azzurra made che aiuta a capire quanto il passato sia sempre “lungo in URSS come mezzo di il nostro fianco” a farci compagnia, e quanto valore – locomozione. Attività? Portare e influenza – abbia la memoria nelle nostre vite e nel in giro i ricchi ebrei americani tempo della Storia. che visitano il Vecchio Continente per rintracciare la loro famiglia d’origine, se ne è rimasta traccia dopo l’Olocausto. “Il passato è passato, e come tutto quello che non è di ora dovrebbe rimanere sepolto lungo il fianco dei nostri ricordi. Ma questo era prima del cominciamento della nostra molto rigida ricerca, prima di incontrare il collezionista: Jonfen Safran Foer”. E chi è “Jonfen”? In un inglese corretto si chiama Jonathan, ed è un ragazzo occhialuto (Elijah Wood) che veste sempre con completo e camicia, con la fissazione per gli oggetti e la Una scena del film memoria: è un collezionista 25
va tutto bene! Pare sia diventato di moda ora comunicare anche delle buone notizie. Oltre a virus incontrollati, guerre, tracolli finanziari, malattie, sentimenti di odio e molto altro anche a noi pare doveroso comunicare che in mezzo a tali disastri nascono anche delle piantine sane e rigogliose. Esistono molte cose buone nel mondo e dar loro risalto è un dovere e un’attenzione verso chi ci legge. Per questa “prima volta” ci dedichiamo a notizie che ci riguardano, ma allargheremo i nostri orizzonti anche sulle altre associazioni e sul mondo dell’oncologia pediatrica. UGI2 è partita! Le attività organizzate dalle nostre psicologhe per i bambini e i guariti sono iniziate nel mese di febbraio. L’interesse per queste attività di supporto è stato grande fin dalla presentazione e ora le famiglie con figli off-therapy possono contare su questa nuova iniziativa UGI. Un aiuto a ricominciare più forti di prima! Le sorelle Parodi cucinano per i bambini ricoverati in oncologia Cristina e Benedetta Parodi si sono rese disponibili a venire nel reparto di oncologia pediatrica al Regina Margherita e a cucinare per e con loro biscotti. È un evento che porta non solo la bontà della buona cucina, ma anche una ventata di allegria e di condivisione che fa bene a tutte le famiglie. Figli e madri in degenza si allontanano per un pomeriggio dalle cure e dalle terapie per preparare biscotti tutti insieme e sotto la guida di uno chef di grande fama! Casa UGI è tutta nuova! I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della nostra casa di accoglienza sono quasi terminati! Elettrodomestici nuovi – piani cottura a induzione, lavapiatti, frigoriferi – materassi nuovi, pavimenti delle parti comuni rifatti, impianto antincendio messo a norma, impianto di videosorveglianza rimesso a nuovo, impianti elettrici e idraulici controllati e rinnovati. Il tutto affinché le famiglie ospitate possano avere la certezza di essere in un luogo pulito, efficiente e sicuro. Fare rete è sempre più importante Se non fossimo consci che fare rete con altre associazioni è una cosa importante ed essenziale faremmo un grosso sbaglio. L’unione fa la forza, questo si sa, ma metterlo in pratica non sempre è la conseguenza immediata. L’abbiamo visto con la mototerapia: Vanni Oddera ha iniziato con l’UGI la sua attività in ospedale per divertire i bambini con le moto elettriche e poi si sono affiancate ABIO, AITF e Forma e ora tutti i reparti di degenza godono di questa terapia ludica. L’abbiamo visto con i progetti fatti presso il Planetario di Pino torinese. Lo stesso progetto è stato condiviso anche da Forma e ciò significa che altri bambini potranno godere di un progetto bellissimo e interessante. L’abbiamo visto nella collaborazione con la Collina degli elfi che ospita a Govone per brevi ma intense vacanze le nostre famiglie. Insomma, tessere la rete, come fa il paziente ragno, è un gran bene!
manifestazioni Casa Clara In occasione della festa di via Stradella, domenica 10 novembre Casa Clara è stata una delle tappe dell’evento “Fuori di Cioccolatò”. Con la degustazione di quattro tipi di cioccolato pregiato e dello squisito gelato prodotto da Sylwia Wdowiak, la nota gelateria ha raccolto fondi per l’UGI, presente con un punto informativo e alcuni volontari. Casa Clara ha sostenuto la nostra Associazione in numerosi precedenti occasioni, offrendo gratuitamente il gelato. Antytesi Dal 12 al 15 novembre è continuata presso la Tescal snc di Corso Vittorio Emanuele II n° 12 a Torino, la raccolta fondi a favore dell’UGI promossa da Antytesi, azienda leader nel settore tessile e nella maglieria tricot realizzata con filati naturali. In tanti hanno accolto l’invito a vedere e indossare le novità di capi in pura lana, seta e cachmere e le occasioni di fine serie per vestire ogni giorno con eleganza e confort e sostenere le tantissime attività UGI. Insieme per UGI – Fera dij Coj Anche quest’anno l’UGI era presente alla tradizionale fiera autunnale “Fera dij Coj” svoltasi a Settimo Torinese sabato 16 e domenica 17 novembre. Gli alunni della 4° C e 4° B della Scuola Primaria “Vivaldi” di Settimo Torinese hanno venduto a parenti e amici, ma non solo, i lavoretti prodotti a scuola in occasione del week end dedicato al cavolo, devolvendo l’intero ricavo alla nostra Associazione. Grazie di cuore a questi bambini che da anni sotengono l’UGI. 28
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