In questo numero... andrea - UGI Torino

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In questo numero... andrea - UGI Torino
numero 1   anno 2020

                                    www.ugi-torino.it

 in questo numero...

 Lo speciale      L’intervista      La testimonianza

  il gioco      ELVIA roccia          andrea
in ospedale     la formazione      Psacharopoulo
               dedicata al gioco
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SOMMARIO
  5      L’EDITORIALE
         di Giorgio Levi

  6      IL GIOCO IN OSPEDALE
                                                                         DIRETTORE RESPONSABILE
         di Marcella Mondini
                                                                                     GIORGIO LEVI
  8      ELVIA ROCCIA
         di Giovanna Francese                                               GRUPPO REDAZIONALE

                                                                                      Erica Berti
  10     ANDREA PSACHAROPOULO
                                                                                  Pierpaolo Bonante
         di Pierpaolo Bonante
                                                                                  Giovanna Francese
                                                                                  Manuela Miglietta
  12     UGIDUE SCENDE IN CAMPO                                                   Marcella Mondini
         di Pierpaolo Bonante                                                        Marco Rocca
                                                                                     Sergio Vigna
  14     EVENTI IN CITTA’
         di Marco Rocca
                                                                         SEGRETERIA DI REDAZIONE

  16     LE ATTIVITA’ UGI                                                          Michela Colombo
         di Marcella Mondini
                                                                       IMPAGINAZIONE E REVISIONE
  18     RAGAZZI-AMO
                                                                                  Michela Colombo
         di Pierpaolo Bonante
                                                                                 Valentina Mangione

  22     NOTIZIE DALLA FIAGOP
         di Marcella Mondini                                                         FOTOGRAFIE

                                                                                      Enzo Cilla
  24     LIBRI E FILM IN LIBERTA’                                                    Manuela Lisci
         di Erica Berti
                                                                               PROGETTO GRAFICO
  28     LE MANIFESTAZIONI DELL’UGI
         Di Manuela Miglietta                                                          HUB09 S.r.l.

  40     LE DONAZIONI                                                                   STAMPA
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non intende accordare il proprio consenso, dopo aver preso visione di quanto sopra, è pregato di inviare una
comunicazione scritta alla Sede dell’UGI. Se la Segreteria non riceverà un contrordine procederà all’utilizzo dei dati.
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Donare è un gesto
                                 bambini

    Il 5x1000 a UGI, semplice e utile.
Da 40 anni al fianco di bambini e ragazzi.

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L’EDITORIALE DI GIORGIO LEVI
                                                                            così convinto. Noi ci occupiamo
                                                                            spesso di scienza, di risultati legati
                                                                            alla ricerca, riportiamo la voce e
                                                                            l’opinione di medici che tutti i giorni
                                                                            lavorano nei reparti dell’Ospedale
                                                                            Infantile Regina Margherita. Il
                                                                            gioco mi sembrava distante dalla
                                                                            realtà e dalle esigenze dei piccoli
In Breve                                                                    pazienti e delle loro famiglie.
                                                                            Poi ho letto quello che i
                                                                            collaboratori del giornale hanno
                                                                            portato a casa dalla loro inchiesta
     EMERGENZA                                                              e dall’intervista (che trovate
 SANITARIA NAZIONALE                                                        all’interno di questo numero) e ho
    DA COVID - 2019                                                         capito che la terapia-gioco riveste
                                                                            un ruolo davvero fondamentale
A     seguito     dell’ordinanza                                            nelle cure che possono essere
ministeriale       in     merito
alle    misure      urgenti    in                                           lunghe e destabilizzanti, anche
meteria      di   contenimento      Qualche settimana fa, ad un             psicologicamente.
e gestione dell’emergenza           dibattito, incontro una signora che     L’infanzia è un periodo della vita
epidemiologica che si sta           mi spiega quanto fossero disperati      in cui l’occupazione principale
verificando nel nostro Paese,       in famiglia per una bambina a cui       dei bambini è il gioco. Attività
l’UGI - su richiesta della Città
della Salute e della Scienza        era stata riscontrata una malattia      fondamentale per sviluppare la
di Torino - ha sospeso dal          complicata da curare. Lei è una         loro salute fisica e mentale. Il gioco
24 febbraio tutte le attività       nonna e quindi sente emotivamente       fornisce nuove sensazioni, crea e
di Volontariato all’interno         forte la malattia di sua nipote. E mi   ricrea situazioni di vita giornaliere
dell’Ospedale, a Casa UGI, a        dice riferendosi all’UGI: “Chissà       e fa in modo che i bambini
UGIDUE e in occasione di
eventi esterni. Questo per          che pena vedere tutti quei bambini      scoprano il mondo. Come spiegano
tutelare le condizioni di salute    affetti da quel brutto male”. Usa       gli psicologi: mantiene un contatto
di tutti i pazienti che segue, in   il termine “brutto male” come           con la realtà e la trasforma ed
terapia e off therapy.              moltissime altre persone, timorose      adatta ai desideri dei bambini.
                                    nel pronunciare la parola cancro.       Ecco perché quando la malattia
       1980 - 2020                  Capita, se si fa riferimento ad un      interrompe questa interazione
40 anni di attività accanto         adulto e molto di più se si tratta      gioco-bambino         è    necessario
ai bambini ed alle famiglie         di un bambino o un adolescente.         ricrearla il più vicino possibile
                                    Il senso di smarrimento genera          alla realtà. L’ospedalizzazione
Era il 1980 quando un gruppo di                                             rappresenta una rottura da quella
genitori che avevano vissuto                                                che è la loro vita giornaliera.
la malattia del proprio figlio,         IL GIOCO È PER I BAMBINI            Bambini o adolescenti si ritrovano
decisero di unire le proprie
forze per aiutare altri genitori         UNO DEGLI INTERVENTI               in luoghi ristretti, dove le abitudini
che come loro stavano vivendo                                               e l’ambiente stesso sono un
lo stesso difficile momento.        TERAPEUTICI PIÙ IMPORTANTI
                                                                            ostacolo a ritrovare le proprie
Così nacque l’UGI.                      NEL PERCORSO DI CURA                abitudini, anche quelle del gioco.
Sono trascorsi 40 anni da allora,                                           Secondo la Child-Centered Play
l’UGI è cresciuta, si è adattata
ai sempre crescenti bisogni                                                 Therapy il gioco “è per i bambini
dei bambini e dei ragazzi           nelle persone un pudore quasi           uno degli interventi terapeutici
ricoverati, delle famiglie e        genuino e giustificato di fronte alla   più appropriati dal punto di vista
dello stesso Centro di cura,        malattia, fino ad arrivare al punto     evolutivo essendo il gioco, per il
ampliando e diversificando i        di non nominarla. E senza tenere        bambino, un mezzo naturale di
propri interventi.
Il 2020 sarà quindi un anno         conto degli enormi progressi che        auto-espressione”.
importante, perchè segnerà          la scienza e la ricerca hanno fatto     Il Regina Margherita applica da
un traguardo significativo,         in questi anni. Così, quando, nella     tempo la terapia del gioco. Gli
sempre e solo con un unico          riunione di redazione, abbiamo          stessi piccoli malati a Casa UGI,
obiettivo: accompagnare i           impostato il numero di questo           hanno spazi e giochi per muoversi
bambini ed i ragazzi malati
di tumore con le loro famiglie,     giornale è venuto fuori che il tema     in libertà e modellare questi luoghi
cercando di migliorare la loro      centrale poteva essere l’utilità del    estranei alle loro esigenze naturali.
qualità di vita.                    gioco come terapia nella malattia.      Il gioco, soprattutto nella malattia,
                                    Devo ammettere che non ero              è una di queste.
                                                     5
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Lo Speciale

il gioco in ospedale
E’ giocando che i bambini ci raccontano la malattia.
L’esperienza del Regina Margherita
Quando un bambino gioca non        stesso, entra in relazione con i   incominci a comprendere
bisogna disturbare. Quando         suoi coetanei e sviluppa quindi    come funzionano le cose: che
un bambino gioca è bello           l’intera personalità.              cosa si può o non si può fare con
ascoltare il racconto del suo      Eppure            nell’accezione   determinati oggetti, si rende
mondo. Quando un bambino           comune il temine “gioco” si        conto dell’esistenza di leggi
gioca l’adulto deve tacere e       discosta completamente da          del caso e della probabilità e di
imparare.     Sigmund      Freud   una qualsiasi connotazione         regole di comportamento che
diceva: “Il contrario del gioco    di “serietà”, come se per gli      vanno rispettate. L’esperienza
non è ciò che è serio, bensì ciò                                      del gioco gli insegna ad essere
che è reale”. È straordinario                                         perseverante e ad avere fiducia
come diventando grandi si            Il gioco offre al bambino        nelle proprie capacità.
dimentica la meraviglia di quel     malato lo stimolo necessario      Uno studio recentemente fatto
mondo che solo la fantasia          per alleviare le tensioni e le    presso l’ospedale infantile
e l’immaginazione di un              ansie legate alla malattia       Regina      Margherita       dice
bambino riescono a costruire                                          che: “È noto che il gioco sia
ed è importante, invece,                                              indispensabile per la salute
riuscire a recuperare quelle       adulti il gioco fosse soltanto     mentale e lo sviluppo emotivo
dimensioni così fondamentali       un passatempo, un modo per         dei bambini.
per la crescita di ogni bambino.   tenere occupati i bambini che      Il gioco è immaginazione e
A seconda dell’età, il bambino     così, presi dal loro mondo, non    nello stesso tempo realtà: con
nel giocare impara ad essere       “disturbano” gli adulti. Sembra    esso il bambino esprime i suoi
creativo, sperimenta le sue        quasi che si voglia ignorare che   sentimenti, le sue fantasie e le
capacità conoscitive, scopre sé    attraverso il gioco il bambino     sue paure.

                                                  6
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LO SPECIALE

Il gioco offre al bambino malato
quel tipo di incoraggiamento
e stimolazione necessari per
alleviare le tensioni e le ansie
legate alla malattia. Il gioco
diventa così, per il bambino
ricoverato, il raccordo fra
il periodo che si trascorre
in ospedale e la vita che
continua fuori, secondo i ritmi
consueti, crea momenti di
aggregazione ed è facilitatore
di     comunicazione        e   di
informazione.”
Infatti il gioco serve a ridurre
l’ansia e la paura della sua
malattia. Giocando esorcizza
la sua esperienza in ospedale
e     si    lascia    trasportare
dall’immaginazione verso il
suo mondo. Non scordiamo
che in ospedale sono tanti e
lunghi i tempi di attesa che
possono essere colmati dal
gioco. E quello è il momento
in cui i genitori possono stare
con il proprio figlio annullando
per un momento l’ansia della          con il viso buono magari             piacere dello stare insieme.
visita, dell’esame, del ricovero      solo perché hanno saputo             Giocare non è soltanto sapere
o dell’attesa stessa.                 stabilire con loro un rapporto       le regole, ma saper cogliere
Lo      storico     e    linguista    diverso, non professionale, non      le emozioni che emergono e
olandese Johan Huizinga ha            istituzionale. Sapersi muovere       lasciarle trasparire. Ai volontari
detto: “Il gioco è un’azione, o       oltre le parole e il linguaggio      è richiesta quindi molta serietà
un’occupazione         volontaria,    verbale, aiutando i bambini a        e determinazione nel seguire
compiuta entro certi limiti           recuperare il contatto con le        i corsi di formazione affinché
definiti di tempo e di                proprie capacità di giocare e di     comprendano fino in fondo il
spazio, secondo una regola            esprimersi è indubbiamente un        ruolo determinante e prezioso
volontariamente assunta, e che        dono molto apprezzabile perché       che vanno a svolgere ogni volta
tuttavia impegna in maniera           facilita la comunicazione e          che entrano nella stanza di un
assoluta, che ha fine in se           stimola la fantasia. Si tratta       piccolo paziente. I volontari
stessa; accompagnata da un            di una capacità rara quella di       devono cercare di rendere
senso di tensione e di gioia,         lasciarsi coinvolgere nel gioco      al bambino o al ragazzo la
e dalla coscienza di «essere          inventato dai bambini senza          normalità della quotidianità
diversi» dalla «Vita ordinaria»”.     intervenire in modo diretto.         con tutto ciò che comporta di
Durante il ricovero diventa           Giocare “insieme”, leggere ad        bello e di meno bello. Non è
essenziale      incoraggiare     il   alta voce sono azioni tanto facili   quindi necessario che siano
bambino a mantenere vivo il           quanto rischiose, è necessario       sempre loro a vincere o ad
suo rapporto con la propria           che l’adulto che si mette in         arrivare primi perché ciò
immaginazione e a canalizzare         relazione con i bambini sappia       non fa parte della norma. Il
nelle storie e nei disegni le sue     in modo chiaro che ciò che sta       bambino malato non è un
fantasie, paure e bisogni. Molti      facendo non è solo gioco ma un       “poverino” da trattare come
disegni di bambini in ospedale        atto che sostiene e rende unico      se fosse incapace di capire. Il
ci parlano chiaramente di             il rapporto con quel bambino.        bambino malato gioca e accetta
come vedono loro il reparto di        È un accompagnamento che li          le frustrazioni della vita di tutti
cura, i medici e gli infermieri.      rende complici e di reciproco        i giorni esattamente come tutti
Talvolta disegnano i volontari        sostegno     amplificando       il   gli altri.

                                                      7
In questo numero... andrea - UGI Torino
L’Intervista
IL GIOCO PER CONDIVIDERE
I SOGNI DI BAMBINO

                                                                                        Elvia Roccia

                                                                         Elvia     Roccia,     nata
                                                                         nel 1972, psicologa e
                                                                         psicoterapeuta         con
                                                                         indirizzo di Psicoterapia
                                                                         Gruppo-analitica, lavora
                                                                         come dipendente UGI
                                                                         dal 2014, dopo tre anni
                                                                         di borsa di studio UGI
Un bimbo ospedalizzato tocca         attraverso il gioco perché
il cuore e un primo istintivo        esso ha una forte valenza           presso la Psiconcologia
pensiero è quello di farlo           di normalità, laddove la vita       Pediatrica del Regina
sorridere in qualche modo e          normale è stata bruscamente         Margherita.     Ha    una
di rendergli meno pesante il         interrotta dalla malattia.”         formazione       specifica
periodo della malattia.              I primi a comprendere quanto        sui gruppi e sulla
E come fare sorridere questo         fosse importante nel tempo il
                                                                         psicoterapia individuale
bimbo se non con il gioco?           gioco in ospedale, sono stati
Non c’è programma televisivo         proprio i genitori e grazie alle    degli adulti ed ha
o qualsivoglia altro mezzo che       loro richieste, il reparto tutto    lavorato sia nel privato
sopperisca al gioco, così unico      ha sviluppato il progetto del       che presso le Istituzioni
e fondamentale per la serenità       gioco con cui intrattenere i        Pubbliche. Negli ultimi
e la gioia del bambino.              bambini/ragazzi. I volontari        anni ha seguito vari
L’UGI, da sempre attenta alle        sono le persone dedicate con
                                                                         master e corsi come
necessità dei suoi piccoli ospiti,   cui il gioco in ospedale si
e non c’è retorica in questa         attua e per questo seguono dei      quello in Mindfulness-
affermazione, ha tra i suoi          corsi specifici per imparare        Based Therapy e i due
collaboratori la psiconcologa        tecniche e modalità di gioco        livelli di EMDR, tecnica
Elvia Roccia, che si fa portavoce    che possano essere effettuati       per il trattamento dei
oggi         dell’organizzazione     in day-hospital, in ambulatorio     traumi e dei disturbi post
dell’importante lavoro svolto        e in reparto.
                                                                         traumatici da stress.
direttamente in reparto, con i
bimbi/ragazzi che vivono una         Dottoressa, come responsabile
malattia oncologica.                 della formazione sul gioco in
Elvia Roccia non è sola in           ospedale, illustri, per favore,
questo lavoro, ma è coadiuvata       le modalità con cui i volontari,
e supportata dall’encomiabile        che giocano con i pazienti del
impegno di tutti coloro che,         reparto oncologico, vengono
come lei stessa dice: “Si            formati?
dedicano      con un’offerta di      Nulla viene lasciato al caso e le
interesse e di partecipazione        offerte sono studiate tenendo
umana estremamente preziosa          conto in primis dell’età.

                                                    8
In questo numero... andrea - UGI Torino
elvia roccia
Vengono tenuti corsi specifici                                          Quali le finalità del gioco in
attraverso i quali si insegnano     Il gioco diventa prima di tutto     ospedale?
parecchi trucchi e possibilità.     una possibilità per non far         Il gioco in ospedale è di una
Ad esempio si sa che ai bimbi       sentire solo chi soffre, il modo    importanza enorme. Si sa
più piccini piacciono molto         più semplice e genuino di dire,     quanto siano lunghe le giornate
i palloncini ed ecco quindi                  ti sono vicino.            e come spesso il rapporto
che i nostri volontari per                                              con la malattia possa essere
loro, imparano a modellare                                              angosciante. Il gioco diventa
nelle fogge più svariate, i         deve essere un piacere, non         prima di tutto una possibilità
palloncini.     Si     insegnano    una necessità assoluta. I           per non far sentire solo chi
contemporaneamente tecniche         volontari sono a disposizione       soffre, il modo più semplice e
teatrali, di improvvisazione,       e dimostrano una sensibilità        genuino di dire, ti sono vicino.
clownerie, sicuramente adatte       importante nel sintonizzarsi        Il gioco diventa distrazione,
per i più grandicelli.              attivamente, tenendo sempre         non pensi alle cure, al dolore,
Inoltre       una        docente    presenti le necessità del           anche solo per poco, ma in
professionista insegna tutta        momento del piccolo malato.         questo poco è assai importante
una serie di attività manuali,      Vorrei sottolineare il fatto che    vivere dei segnali positivi e di
come l’origami, e insieme l’uso     partecipare al gioco da parte       reciprocità.
di materiali che si possano         degli adulti rappresenta un         Il gioco diventa normalità, non
manipolare nei reparti di           arduo impegno che ha in gran        è abbandono ma condivisione.
degenza.                            parte origine dalla grande          Il gioco diventa distrazione
Ancora, per i più piccoli si        difficoltà di trovare un comune     dalla routine ospedaliera e
propone il laboratorio del          piano relazionale in cui adulti     dove e quando possibile ha
Circo in ospedale, i pagliacci      e bambini possano interagire        valenza di crescita.
e i laboratori di ceramica della    in reciproca accettazione.          Quindi, buon gioco.
Thun. Per i più grandi attività
di robotica, di coding per
dialogare con il computer, di
arti marziali.
                                     LA PAROLA Ai formatori:
È spontanea a questo punto           FABIO: .
compatibilmente con queste.
Questa è la prima indicazione        ALEXIS: .
Tutto ciò che è proposto tiene
sempre conto degli interessi,        RENZO:
In questo numero... andrea - UGI Torino
La Testimonianza

Armonie a Confronto
Un dibattito musicale tra il Clarinettista Andrea
Psacharopoulo e Oriana, ospite di casa Ugi
Radio UGI ha molte anime,            percorso alla scoperta di vari     Voice, lo show televisivo.
una di queste è l’essere un          stili e strumenti musicali         “Esistono legni che affondano,
incubatore di idee e progetti        dove abbiamo posto ai due          lo sapevate?”
innovativi non solo legati           ospiti,   Oriana     e   Andrea    Oriana pensava che tutte le
all’intrattenimento ma anche         Psacharopoulo, una serie di        qualità di legno affondassero,
alla produzione di contenuti.        domande per scoprire ciò che       fortuna      che    Andrea     è
A gennaio, per iniziare in           di interessante vi è nel modo di   intervenuto per correggere
maniera efficace questo 2020,        vedere dell’altro.                 questa incorrettezza. Alcuni
ci siamo posti la domanda:           La prima, ospite di Casa UGI       legni, quelli che affondano
come si comporteranno due            e una delle voci portanti          appunto,      possono     venire
generazioni diverse all’ascolto      della radio, è un amante del       utilizzati per la costruzione di
di musica di derivazione da                                             quella categoria di strumenti
un ampio arco di anni? Oltre a                                          musicali          comunemente
ciò come possiamo trasferire         Esistono legni che affondano?      conosciuti come legni. Questa
la passione per uno strumento                                           categoria      racchiude    tutti
                                     E l’amore è frutto di destino o
quale il clarinetto alle nuove                                          gli strumenti in cui il suono
generazioni?                                   casualità?               viene      prodotto   attraverso
Un mezzo potente ma limitato,                                           un’imboccatura       ad    ancia
la radio. E nel suo limite risiede                                      (semplice o doppia) o attraverso
la sua più grande forza: il          raggaeton latino. Il secondo,      un foro. I legni costituiscono
metodo sperimentato è passato        clarinettista che ha deciso        insieme agli ottoni la famiglia
per la creazione di quesiti di       di dedicare la sua musica ai       di strumenti tradizionalmente
difficile risposta.                  giovani residenti di UGI, è un     detti fiati.
In questo modo è iniziato un         appassionato amante di The         “Di che materiale è fatto,

                                                    10
solitamente, un clarinetto?”        Né Oriana né Andrea hanno          a dirsi. Quello che è chiaro,
Oriana         era      convinta    particolarmente      apprezzato    dopo     questo    esperimento
che     i    clarinetti   fossero   questo    brano,    caldamente     radiofonico è che:
completamente in metallo.           sostenuto       da     volontari   Il Clarinetto è uno strumento
Andrea, con un sorriso, ha          dell’Associazione.                 in     legno;   nessuno      ha
spiegato alla giovane che           Per la prima forse non era         effettivamente      idea     se
in realtà il clarinetto ha          troppo passionale; per il          l’amore sia frutto di Destino o
delle chiavi in metallo per         secondo la voce non era in         Casualità, ma molti musicisti
permettergli di suonare tutte le    grado di rendere efficacemente     su questo argomento riescono
note, ma lo strumento no.           il sentimento.                     a costruire una carriera; a
“Ma l’amore è frutto di destino     Che si sia raggiunta una           nessuno dei presenti piace
o casualità?” si domanda            catarsi? Che l’incontro\scontro    Billie Eilish, anche se sulla
Oriana facendo ascoltare la         tra le musiche abbia prodotto      scena     internazionale    sta
canzone chiamata “Destino o         i risultati richiesti? Difficile   collezionando successi!
casualidad”.
Andrea ha compreso che
questo dilemma filosofico è
alla base di turbe dell’anima
di migliaia di brani. L’amore è
il tema principale di centinaia
di brani e la maggior parte
dei brani di successo si basa
sulle sfaccettature di questo
concetto.
Per rinforzare la convinzione
che l’amore sia un tema
trasversale tra le generazioni
Andrea ci propone un “Fly Me To
The Moon” armonizzato dalla
sua esecuzione clarinettistica,
per far comprendere che
l’amore ha turbato grandi artisti
quali Frank Sinatra, portandolo
ad eseguire sinfonie poetiche
volte a far sognare tutti gli
ascoltatori.                         Andrea Psacharopoulo
Oriana, all’ascolto del brano, si
è emozionata sebbene questo
non fosse un brano che lei
avrebbe          volontariamente
ricercato ed ascoltato.
In cerca di una sintesi sul tema
dell’amore arriva la proposta di
ascoltare un brano uscito nel
novembre 2019 di Billie Eilish,
vincitrice di cinque Grammy
Awards      (gli    Oscar   della
musica). Il pezzo “Everything
I Wanted” è cantato con uno
stile che può esser definito
sussurrato e vuole trasportare
l’ascoltatore in un mondo
etereo: la canzone racconta di
un sogno dove l’amore, anche
se non necessariamente di
natura passionale, si disvela in
maniera delicata.

                                                    11
ugidue

UGIDUE scende in campo
La proposta di progetti e attività nella nuova
struttura dell’associazione
Sabato 8 febbraio l’UGI ha            Le     prime    due     verranno     Cooperativa Patchanka, verrà
fatto un ulteriore passo avanti,      coordinate da Simona Bellini,        attivato un progetto dedicato
spiegando le attività che vuole       psiconcologa e psicoterapeuta        all’orientamento        lavorativo,
intraprendere nel 2020 con            dell’UGI; le attività per i          alla ricerca del lavoro ed
progetti dedicati ai bambini e        genitori     verranno      gestite   all’educazione         finanziaria,
ragazzi off therapy e non solo.       da Elvia Roccia, anch’ella           nell’ottica di permettere a tutti
Infatti,       seguendo          le   psiconcologa e psicoterapeuta        la conquista di un posto e di una
parole     del     vicepresidente     dell’Associazione.                   occupazione.
dell’Associazione          Franco     Le attività per i bambini            Oltre a ciò, grazie al contributo
Sarchioni, l’invito è anche quello    consistono nella pet therapy,        della Fondazione CRT, sarà
di “portare un amico, un fratello,    l’arteterapia, l’ippoterapia, la     possibile far partire una serie
un compagno di scuola”.               musicoterapia, l’orto didattico      di     laboratori    multimediali
Tutte le attività che verranno        - progetti già presenti in UGI       riguardanti la rapterapia, il
realizzate     presso     UGIDUE      - oltre alla creazione di un         videomaking, la fotografia, la
saranno       impostate       sulla   doposcuola diverso da quello         radio e l’utilizzo dei social.
capacità     e    possibilità    di   che viene già proposto da altre      Questi laboratori sono connessi
partecipare dalla maggior parte       associazioni.        Quest’ultimo    tra loro in quanto, partendo
dei ragazzi.                          propone una serie di attività di     dal laboratorio di rapterapia
Per questioni organizzative le        recupero scolastico su problemi      (gestito da Marco Zuli Zuliani) e
attività sono state divise in tre     specifici e non la realizzazione     la conseguente realizzazione di
grandi blocchi: le attività per       di un doposcuola fisso.              un brano rap, ci si avventurerà
bambini, quelle per adolescenti       Per     quanto     riguarda    gli   nella realizzazione di un
e giovani adulti e quelle per i       adolescenti ed i giovani adulti,     video      musicale,     oltre   a
genitori.                             in collaborazione con la             lavorare     sulla    promozione

                                                      12
dello stesso attraverso la radio
                                                                                    ed i social network. Ultimo, ma
                                                                                    solo in ordine di esposizione, un
                                                                                    progetto multisportivo realizzato in
                                                                                    collaborazione con il Cus Torino che
                                                                                    propone attività a tutti i giovani, a
                                                                                    prescindere dall’età.
                                                                                    In parallelo continuerà l’esperienza
                                                                                    della squadra di calcio “100%
                                                                                    Guariti”, già attiva da oltre un anno.
                                                                                    Ai genitori verranno dedicati
                                      Francesca Rossi, fisioterapista OIRM e
                                                                                    appuntamenti di Reiki, Shiatsu e
                                 collaboratrice UGI, illustra le innumerevoli       Mindfulness, alcuni dei quali già
                           potenzialità della palestra riabilitativa di UGIDUE      attivi presso l’Ospedale Regina
                                                                                    Margherita e in Casa UGI.
                                                                                    Lo spazio relativo alla palestrina
                                                                                    vuole portare avanti un progetto
                                                                                    innovativo a supporto delle attuali
                                                                                    conoscenze fisioterapiche, dove
                                                                                    un’équipe      multidisciplinare      -
                                                                                    composta da fisiatri, fisioterapisti
                                                                                    e logopedisti - seguirà i giovani
                                                                                    pazienti in una serie di attività volte
                                                                                    al ripristino delle proprie abilità.
                                                                                    Il metodo, all’avanguardia, prevede
                                                                                    l’utilizzo di un sistema digitale con
                                                                                    realtà virtuale per migliorare le
  Le psicologhe UGI Simana Bellini ed Elvia Roccia mostrano ai presenti la          possibilità di recupero da parte dei
   vasta offerta di attività e laboratori per i bambini, i ragazzi ed i genitori.   bambini e dei ragazzi.

UGIDUE... si inizia!
Sabato 15 febbraio si è realizzato il primo laboratorio rivolto ai bambini ed ai ragazzi fuori terapia
ed è stato un vero successo! Grazie all’Associazione Scienza senza Confini che ha realizzato
esperimenti scientifici e svelato numerose curiosità inerenti il mondo scientifico.
RUBRICA TORINO|EVENTI
Andrea Mantegna
La grande esposizione vede protagonista Andrea
Mantegna, uno dei più importanti artisti del
Rinascimento italiano, in grado di coniugare
nelle proprie opere la passione per l’antichità
classica, ardite sperimentazioni prospettiche e uno
straordinario realismo nella resa della figura umana.
La rassegna presenta la crescita artistica del pittore,
dagli esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista
di corte dei Gonzaga. Il percorso espositivo non
è solo monografico, ma presenta capolavori dei
maggiori protagonisti del Rinascimento nell’Italia
settentrionale che furono in contatto con Mantegna,
tra cui Donatello, Antonello da Messina, Pisanello
e Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe di
Mantegna, sono esposte sculture antiche e moderne,
dettagli architettonici e lettere autografe.

Fino al 4 Maggio.
Palazzo Madama.
Piazza Castello - Torino

www.palazzomadamatorino.it

Cinemaddosso – Annamode
Al Museo del Cinema, inaugurata il 13 febbraio, una
interessantissima rassegna degli abiti di scena
realizzati dalla famosa maison sartoriale AnnaMode
di Roma. Un fantastico viaggio tra film, sceneggiature
ed interpreti, con protagonisti i magnifici abiti
e costumi indossati nelle varie interpretazioni:
un importante         tassello, fondamentale nella
realizzazione di opere rimaste nella memoria
collettiva.
La maison espone al Museo del Cinema una
selezione delle sue realizzazioni, estrapolate da un
immenso magazzino (più di 24.000 vestiti) tuttora a
disposizione di scenografi e registi di tutto il mondo.
È così possibile vedere, tra gli altri, i costumi
indossati in film come Guerra e Pace, Matrimonio
all’italiana, King Arthur di Guy Ritchie, Robin Hood
di Ridley Scott.

Fino al 15 Giugno.
Via Montebello, 20 - Torino

www.museocinema.it

                                                    14
eventi

                   Musica e concerti
Tutti al Colosseo: Giovedì 16 aprile alle 21,00 Edoardo
Bennato si esibirà sul palco per una tappa del suo
Peter Pan Rock ‘N’ Roll Tour 2020.
Nel 2020 si festeggiano i 40 anni del leggendario
album “Solo solo canzonette” che consacrò il
successo di Edoardo Bennato. Venerdì 17 aprile
alle 21, tornano le Vibrazioni per un altro concerto
dopo la data del 29 novembre. Il rock di una delle
più longeve e attive band del panorama musicale
italiano incontra la musica classica dell’ex
direttore d’orchestra del Festival di Sanremo Beppe
Vessicchio. Giovedì 7 maggio sempre alle 21 sarà
la volta di Raphael Gualazzi per il suo nuovo tour. I
concerti saranno l’occasione per ascoltare dal vivo
i grandi successi del compositore insieme ai brani
del nuovo album, anticipato dalla canzone Carioca
in gara al Festival di Sanremo.

Teatro Colosseo
Via Madama Cristina, 71 - Torino

www.teatrocolosseo.it

                        helmut newton
La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea di Torino apre la stagione espositiva
del 2020 inaugurando la grande retrospettiva
“Helmut Newton. Works”, promossa da Fondazione
Torino Musei.
Il progetto espositivo è a cura di Matthias Harder,
direttore della fondazione tedesca, che ha
selezionato 68 fotografie con lo scopo di presentare
una panoramica, la più ampia possibile, della lunga
carriera del grande fotografo che sin dagli inizi non
ha mai smesso di stupire e far scalpore per i suoi
concetti visivi veramente unici. Il risultato è un
insieme di opere non solo particolarmente personali
e di successo, ma che hanno raggiunto un pubblico
di milioni di persone anche grazie alle riviste e ai
libri in cui sono apparse e alle mostre delle sue foto.

Fino al 3 maggio
GAM
Via Magenta, 31 - Torino

www.gamtorino.it

15
Un Mercatino di Natale rinnovato
Non crediamo ci sia molto da dire oltre ciò che è           La bigiotteria però non manca mai e non deve
già stato detto, pensato, ipotizzato, preventivato e        mancare! Una spilla, un braccialetto o una collana
supposto.                                                   sono sempre “il regalino” per eccellenza. Ma un
Insomma, il Mercatino di Natale 2019 è andato               posto speciale per noi rappresenta il banco degli
oltre le aspettative e questa era la nostra speranza        oggetti creati dalle mamme di Casa UGI nel corso
maggiore! La nuova posizione geografica                     dei laboratori che seguono ogni pomeriggio.
certamente ha fatto molto; in corso Dante ci si             Porta-torte, presine, braccialetti, sacchetti e tante
passa, mentre in corso Unità d’Italia bisogna               tantissime altre creazioni hanno contribuito
andarci apposta; i locali sono più luminosi,                in modo importante alla vendita e alla raccolta
facile con 4 vetrine aperte sulla strada; il salone         fondi con notevole soddisfazione di chi ha diretto
è più grande, di poco ma è così. Per farla breve,           il laboratorio e di chi ha veramente lavorato.
in UGIDUE il mercatino ha potuto beneficiare                E che dire dei Panettoni UGI: sfiorati i 10.000
di una maggiore visibilità, di più pubblico e poi,          venduti!
diciamolo pure, abbiamo talmente martellato il              Ma forse l’iniziativa più bella e proficua è stata la
pubblico con pubblicità, avvisi, post e flyer che           rete di collaborazione che abbiamo realizzato nel
non era possibile far finta di nulla e non fare             periodo del mercatino lasciando spazio anche
almeno una visitina. E c’è anche chi ci ha chiesto          ad altre associazioni del Regina Margherita che
perché mai non teniamo aperto tutto l’anno!                 si sono alternate il sabato e la domenica per
Anche quest’anno l’articolo più ricercato è stato           vendere i loro prodotti e per dare visibilità alla
quello alimentare; la gente desidera regalare               loro associazione.
ciò che serve o che può far veramente piacere.              Un bel modo per fare rete e rendere ancora più
Meglio un cesto di pasta con sughi e cioccolatini           saldi l’amicizia e lo spirito di collaborazione tra
che un oggetto da mettere lì e poi dimenticarlo.            di noi.

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Brachetti trasforma la serietà in allegria
Ricevere la visita di un personaggio di tal
portata è comunque sempre una gran bella
cosa! In fondo, diciamolo, noi siamo soltanto
l’UGI, nulla di più.
Simpatia è la qualità che più lo caratterizza.
Sorridente, disponibile e anche curioso di ciò
che facciamo, di come lo facciamo e chi sono
tutti i nostri ospiti.
È venuto a Casa UGI da solo, senza codazzi
di fotografi e giornalisti. È stato lì con noi
chiedendo e informandosi sulla malattia di cui
i bambini soffrono e visitando tutta la casa di
accoglienza, così tanto per rendersi conto.
È venuto in un orario insolito e infatti i bambini
erano a riposare. Così la visita è proseguita in
UGIDUE, per vedere la nuova sede della Radio e
i nuovi laboratori per i ragazzi off-therapy.

Un personaggio fuori dagli schemi, molto serio
per quanto riguarda la sua attività, rigoroso per
i risultati da raggiungere e con un cuore molto
grande e generoso!

                                               La divisa con il cuore grande!
                                                          E quale onore essere ricevuti dall’Associazione
                                                          Nazionale finanzieri d’Italia (ANFI)! In pompa
                                                          magna e con grande accoglienza e sorrisi i
                                                          soci hanno accolto il segretario generale di UGI
                                                          per far dono di un cospicuo assegno dedicato
                                                          ai “bimbi e ai genitori meno fortunati”. Il bel
                                                          cortile dove è facile immaginare le adunate e
                                                          le manifestazioni, la caserma dove si svolge
                                                          tutta l’attività lavorativa dei finanzieri, le divise
                                                          impeccabili, ma soprattutto i volti seri ma sereni
                                                          di chi avrebbe tanto da raccontare! Questi i soci
                                                          dell’ANFI che quest’anno hanno voluto dedicare
                                                          la raccolta fondi a UGI. All’incontro erano
                                                          presenti anche alcune loro mogli che hanno reso
                                                          testimonianza della loro attività silenziosa ma
                                                          operosa per raccogliere fondi. Un bel brindisi
                                                          alla generosità, alla capacità di condivisione
                                                          e, soprattutto, alla nostra amata Patria è stato
                                                          il momento per i discorsi, i ringraziamenti e i
                                                          saluti. Ora li aspettiamo in Casa UGI e in UGI2
                                                          per una visita ai bambini e alle loro famiglie e
                                                          alla nuova struttura.

                                                     17
acme torino
alla scoperta dell’antico egitto
Alessia D’Achille ha conosciuto    di professionisti di diverse          Iniziarono così a prestare
l’UGI grazie al solito, ma         aree, unito però dalla comune         in forma volontaria le
sempre efficace, passa-parola.     passione per l’antico Egitto e        proprie          competenze
Si è presentata come esperta       per il Museo Egizio di Torino.        e il proprio tempo per
e conoscitrice dell’antico e                                             sostenere ove possibile le
misterioso Egitto.                                                       attività del Museo.
Alessia coltiva per anni la                                              Attualmente              Acme
sua passione per questo                                                  collabora         attivamente
affascinante mondo fino a                Le attività ricreative
                                                                         con il Museo e sviluppa
diventare una delle responsabili       organizzate a Casa UGI            progetti educativi rivolti
di ACME (Associazione dei              con i piccoli ospiti sono         alle scuole per coinvolgere
Collaboratori del Museo Egizio     coinvolgenti ed entusiasmanti.        i più piccoli in questo
di Torino) che opera da più di                                           affascinante mondo.
                                    I bambini restano affascinati
40 anni sul nostro territorio.                                           Il         progetto         in
ACME nasce nel 1974 dal            da questo meraviglioso mondo
                                                 antico                  collaborazione con l’UGI è
desiderio di un piccolo gruppo                                           iniziato a gennaio del 2019
                                                                         a Casa UGI e ha lo scopo di
                                                                         far scoprire l’Antico Egitto
                                                                         ai piccoli ospiti, attraverso
                                                                         il gioco, il racconto, le
                                                                         visite museali, stimolando
                                                                         così fantasia e voglia di
                                                                         scoprire, con leggerezza e
                                                                         divertendosi.
                                                                         Dopo una rapida messa
                                                                         a punto del programma,
                                                                         si è partiti subito grazie
                                                                         agli      esperti      Franca,
                                                                         Dora, Fiorella e Michele,
                                                                         i quali con la lettura
                                                                         e           l’interpretazione
                                                                         dei     geroglifici,    hanno
                                                                         coinvolto,           stimolato
                                                                         ed interessato i nostri
                                                                         bambini e ragazzi.
                                                                         Infine i bambini, i ragazzi
                                                                         ed il loro genitori sono stati
                                                                         accompagnati in una bella
                                                                         visita al Museo, condotta
                                                                         da esperti di alto livello,
                                                                         appassionati alla materia
                                                                         e per questo, hanno
                                                                         saputo rendere ancora
                                                                         più interessante la visita
                                                                         tra reperti archeologici,
                                                                         mummie, monili e storie
                                       I laboratori di Acme a Casa UGI   dell’Antico Egizio.

                                                   18
A LAVARSI LE MANI:
                                   è pronto in tavola!
In seguito ai venti di guerra che i virus, tristemente noti in questo periodo, ci fanno vivere è
opportuno parlare di semplici ma indispensabili norme da seguire in cucina ogni volta che ci si
appresta a far da mangiare. Infatti i nemici di cui dobbiamo diffidare sono quelli invisibili come
batteri e muffe che si annidano ovunque e si trasferiscono con facilità da un alimento all’altro.
Dei tanti casi di tossinfezione alimentare che si stimano ogni anno, la maggior parte avviene
proprio tra le mura domestiche. Quindi per ovviare a questi pericoli basta osservare poche e facili
regole che ci preservano dai rischi di intossicazione.
Rischi da non correre in nessun caso, a meno che non ci si trovi da soli in mezzo al deserto senza
acqua e senza alternative. La prima regola indiscussa è:

  Lavarsi sempre le mani prima di iniziare a cucinare e prima di andare a tavola e insegnarlo ai
  bambini. Le nostre mani sono sempre a contatto con mille oggetti carichi di sporcizia e batteri.

  Pulire regolarmente il frigorifero con una spugna pulita e disinfettata oppure inumidita con un
  po' di aceto, l'odore evaporerà rapidamente. Non dimenticare i cibi in frigorifero: ricordarsi di
  controllare regolarmente eventuali cibi che stanno marcendo. Non ricongelare mai un prodotto
  scongelato.

  Prima di consumarle, lavare frutta e verdura, per eliminare l'eventuale presenza di microbi e di
  residui come ad esempio i pesticidi.

  Controllare la data di scadenza dei cibi, anche di quegli alimenti che non sono facilmente
  deperibili (come pasta, cereali, spezie...): il rischio è proprio quello di consumare cibi vecchi
  lasciati in dispensa da tanto tempo.

  Proteggere i cibi consumati parzialmente o cotti in casa con la pellicola trasparente o metterli in
  contenitori ermetici per evitarne la contaminazione.

  Non tagliate mai alimenti che si consumano crudi (es. verdure, pane) con lo stesso coltello usato
  per tagliare pollo o carni crude.

  Raffreddare in fretta per mantenere a lungo in quanto i microbi si sviluppano velocissimi in un
  ambiente tiepido, mentre a temperatura di frigorifero la loro attività si fa molto più lenta. Chi
  non possiede un abbattitore di temperatura può raffreddare il cibo direttamente nella pentola
  immergendola nel lavello pieno di acqua fredda.
LE ADOZIONI DI CASA UGI
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                                                           Jeremiah, Francesca,
                                                           Tommaso e Spaghetti

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UGIDUE - corso Dante, 101 - 10126 Torino
tel. 011 6649436 - manifestazioni@ugi-torino.it
notizie dalla fiagop
Una melagrana per la Giornata Mondiale
contro il cancro infantile
Il 15 febbraio ricorre la XIX                                             Pediatrica. Inoltre una speciale
Giornata Mondiale contro il           I bambini e gli adolescenti che     sessione ha ospitato il secondo
Cancro Infantile, promossa             hanno la sfortuna di nascere       incontro nazionale dei guariti
insieme      all’Organizzazione        nei paesi svantaggiati hanno       da tumore pediatrico.
Mondiale        della       Salute     aspettative di guarigione che      I guariti: un cittadino su 1300,
e da “Childhood Cancer                      non superano il 20%           circa 50mila oggi in Italia,
International – CCI”, il network                                          29 anni l’età media. Una
globale      di     associazioni                                          popolazione sulla quale è
guidate     da     genitori      di   giornate di venerdì 14 e sabato     necessario porre uno sguardo
bambini e adolescenti che             15 febbraio.                        più     attento.      Argomento
hanno contratto tumori o              Particolare attenzione è stata      principale è stata l’importanza
leucemie, presente in 90              posta alla conoscenza del suo       del follow-up a medio e lungo
paesi e 5 continenti con 188          frutto, la melagrana, formato       termine le cui raccomandazioni
associazioni.                         dall’unione di tanti arilli,        sono contenute nel Passaporto
Negli ultimi decenni, nei             ognuno parte fondante del           del guarito.
nostri paesi la percentuale           frutto stesso, come avviene
di guarigione complessiva è           nell’alleanza terapeutica che       Per celebrare questa ricorrenza,
passata dal 40% degli anni 70         si instaura tra medici, pazienti,   l’UGI - venerdì 14 febbraio 2020
ad oltre l’80% circa dei nostri       famiglie, grazie all’impegno        dalle ore 8,30 alle ore 16 – ha
giorni. Le cose non stanno così       quotidiano delle associazioni       allestito un banchetto presso
per i bambini e gli adolescenti       di genitori riunite in FIAGOP.      l’atrio dell’Ospedale Infantile
che hanno la sfortuna di nascere      È inoltre di estremo interesse      Regina Margherita di Torino
nei paesi svantaggiati dove           e importanza il convegno dal        per diffondere il messaggio e
le aspettative di guarigione          titolo “Tumori solidi pediatrici:   distribuire le melagrane, frutto
non superano il 20%, e dove           stato attuale e prospettive”,       simbolo dell’iniziativa, al fine di
ancora oggi soltanto pochi            organizzato da OPEN Onlus,          raccogliere fondi da destinare
possono avere una diagnosi            Associazione           Oncologia    ai progetti di ricerca e cura dei
e quindi accesso a protocolli         Pediatrica e Neuroblastoma          tumori pediatrici, attività che
di cura avanzati. Un bilancio         di Salerno, presso il Ruggi         supporta da 40 anni.
durissimo e non più sostenibile.      d’Aragona sabato 15 febbraio        Presso Casa UGI ha organizzato
Se il cancro non ha confini, non      e promosso in collaborazione        laboratori ed attività a tema in
dovrebbero averli neanche le          con AIEOP - Associazione            compagnia dei piccoli ospiti e
cure – ribadisce Angelo Ricci,        Italiana Ematologia Oncologia       delle loro famiglie.
presidente FIAGOP. La ricerca                                             Ai presenti è stato richiesto di
in ambito oncologico pediatrico                                           indossare un nastrino dorato
– prosegue – non procede alla                                             (sotto forma di un piccolo
velocità che vorremmo: se                                                 tatuaggio temporaneo), simbolo
paragonata al passo di quella                                             universale dell’oncoematologia
applicata alla lotta ai big killers                                       pediatrica, con cui scattare
nella popolazione adulta il                                               selfie solidali, da condividere
confronto è scioccante.                                                   sui canali social con l’hashtag
Sul         fronte           della                                        #DiamoRadiciAllaSperanza
sensibilizzazione        pubblica                                         insieme ad un messaggio
FIAGOP ha proposto la seconda                                             di affetto per riconoscere
edizione           dell’iniziativa                                        apertamente       la   forza,    il
green “DIAMO RADICI ALLA                                                  coraggio e la resilienza dei
SPERANZA, PIANTIAMO UN                                                    piccoli guerrieri e onorare la
MELOGRANO” che ha avuto                                                   memoria di chi ha perso la sua
luogo in molte città nelle                                                personale battaglia.

                                                    22
Una nuova adozionE
Una nuova targa è stata affissa accanto alla
porta dell’appartamento n° 7 di Casa UGI, quella
dell’UGI sezione di Ivrea-Aosta e della famiglia
Perino.
L’UGI di Ivrea-Aosta fa parte della grande
famiglia UGI dal 2003, anno della sua
costituzione.     Liviana ed Albeto Perino
invece sono venuti a conoscenza dell’UGI e
delle sue attività quasi per caso, ma quando
hanno scoperto il suo valore, hanno deciso di
contribuire, devolvendo il denaro ricevuto in
dono in occasione del loro matrimonio.
Insieme hanno scelto di sostenere l’attività
di ospitalità con una donazione complessiva
di € 12.000,00 a copertura delle spese di un
appartamento per un anno intero.
Dal 2006 Casa UGI ospita gratuitamente tutte
le famiglie di bambini e ragazzi in cura presso
il Reparto di Oncoematologia Pediatrica
dell’Ospedale Infantile Regina Margherita
di Torino, e che necessitano di un domicilio
prossimo al centro di cura.
Nel 2019 Casa UGI ha accolto complessivamente
57 nuclei famigliari.
La permanenza minima di una famiglia è stata
di un mese, mentre quella massima di 12 mesi.
Per cui non ci resta che ringraziare di cuore!

                                                   23
libri e film in liberta’
UN PAESE TERRIBILE
Andrej ha passato la soglia
dei trent’anni. È appena stato
mollato dalla sua ragazza.
È fresco di dottorato in
letteratura russa, ma la sua
carriera professionale non
brilla quanto lui vorrebbe.
Per essere precisi non ha un
soldo né grandi prospettive
accademiche.
È nato in Urss nel 1975, e all’età
di sei anni si è trasferito in
America con i genitori e il
fratello maggiore, Dima.
Nel 2008 torna a Mosca per
occuparsi della nonna, Baba
Seva,     ormai     novantenne,
che abita da sola in un
appartamento che decenni fa
le era stato donato da Stalin in
persona, o almeno così vuole la
leggenda di famiglia che alla
nonna sta tanto scomoda.              economica. Gli oligarchi, e Putin, hanno in mano il
Andrej decide di partire perché       paese.
non ha nulla che lo trattenga         La città pare non voler raccontare il suo passato.
a New York. Parte perché in           Mosca non ricorda, così come Baba Seva, che
fondo ha voglia di partire. Di        giorno dopo giorno perde la memoria; l’Alzheimer
vedere sua nonna. Di rivedere         sta mordicchiando i suoi pensieri. All’inizio non
il suo paese.                         riconosce nemmeno Andrej. Poi si abitua alla sua
La     Russia     è    cambiata.      presenza, e il tempo passa e tutto diventa quotidiano:
Riconosce i grandi viali e gli        i loro anagrammi seduti al tavolo della cucina, le cene,
edifici maestosi. Riconosce la        le poche chiacchiere e le passeggiate.
casa della nonna, dove tutto          Andrej lavora qualche ora al giorno ai suoi corsi
è come negli anni Sessanta.           online, seduto all’unico bar che frequenta. Aiuta la
Riconosce la lingua delle             nonna con la spesa e i lavori di casa. E pian piano,
persone che camminano per             da straniero in patria, conosce una squadra di hockey
strada. Riconosce qualche             con cui giocare. Qualche ragazzo con cui bere una
vecchia macchina, tra gli ultimi      birra. Addirittura una ragazza. Gli viene persino in
cimeli del passato sovietico.         mente un’idea da pubblicare per provare a trascinare
Riconosce tra i ricordi dei           fuori dal pantano la sua carriera.
suoi coetanei i suoi ricordi          Scopre di amare il posto in cui è nato. E lo detesta
d’infanzia, di cui tutti hanno        anche. Gli sembra di essere fuori posto in America e
una strana, vischiosa nostalgia       fuori posto in Russia. Ma…
nonostante non fosse facile           Un ragazzo fragile in cerca di felicità, in cerca di una
vivere in Urss.                       casa, di un’identità, di appartenenza. Gessen mette
Il resto è tutto diverso. I cortili   molto di suo in questo romanzo. Anche lui è russo e
dei palazzi dove giocava da           da bambino si è trasferito in America con la famiglia.
piccolo sono stati soffocati dal      Anche lui avrà provato quel senso di straniamento e
cemento. Negozi lussuosi sono         allo stesso tempo di attaccamento che leggiamo tra
spuntati ad ogni angolo. Tutto,       le pagine di questo bel libro. Libro che ci racconta con
dal caffè ai maglioni di lana,        precisione – lineare ma dal retrogusto dolcemente
tutto è carissimo. La dittatura       nostalgico – un paese e un’epoca. Un paese terribile,
politica è diventata dittatura        probabilmente sì, ma a suo modo affascinante.

                                                     24
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK
“Perché fai tutto questo?”           di cose, cose che hanno a che fare con il passato
“Forse perché ho paura di            della sua famiglia. È uno dei tanti americani ebrei
dimenticare”.                        che arriva in Ucraina in cerca di qualcuno, o della
                                     sua storia. Sua nonna prima di morire gli ha dato
Alex è un ragazzo di Odessa          una fotografia: un campo aperto, l’erba alta e il cielo
che vorrebbe tanto essere            separati da due figure giovani: il nonno di Jonathan,
americano. Si veste, o almeno        Safran, e una ragazza, che non è la nonna. Dietro alla
ci prova, come un cantante rap       foto, una scritta: “Io e Augustine, Trachimbrod 1940”.
o hip-hop, con le tute Adidas e      È questo scatto a far incontrare Alex e Jonfen.
le collane dorate e la canottiera    Dov’è Trachimbrod? È lo shtetl (villaggio in yiddish)
bianca. Gli piace ballare,           del nonno? E chi è Augustine?
adora le serate in discoteca         È lei che cercano, perché ha salvato Safran dall’orrore
e soprattutto le ragazze della       nazista, prima nascondendolo e poi mandandolo in
discoteca. Non si può dire bello,    USA. Così inizia la “molto rigida ricerca”, e così anche
ma cerca di essere un “tipo”.        Alex cambierà idea sui ricordi e sulla loro importanza:
Conosce e parla un inglese           scoprirà che “ogni cosa è illuminata dal passato”.
basico e fantasioso, pieno di        Attraverso il racconto di Alex, l’attore-regista Liev
neologismi ridicoli e termini        Schreiber narra a suo modo la storia che Jonathan
sgrammaticati. Ma questo basta       Safran Foer ha scritto nel suo primo e stupendo libro
per essere il traduttore ufficiale   autobiografico, Everything is illuminated. “Jonfen”
dell’azienda di famiglia, la         è infatti il famoso scrittore, ma nel film vuole pure
Heritage Odessa Tours, che           rispecchiare il regista, anch’esso ebreo e collezionista
consiste precisamente in: Alex,      compulsivo con una vicenda famigliare simile a
traduttore; il nonno, scorbutico     quella di Foer.
autista dal misterioso passato       Road movie diviso in capitoli, che prova a mantenere
che pensa di essere ceco;            vive – con successo – la brillantezza, l’ironia e il
Sammy Davis Junior Junior,           sentimento della forma letteraria da cui è tratto.
il cane pazzo del nonno; una         Esilarante e al contempo commovente, una pellicola
vecchia auto azzurra made            che aiuta a capire quanto il passato sia sempre “lungo
in URSS come mezzo di                il nostro fianco” a farci compagnia, e quanto valore –
locomozione. Attività? Portare       e influenza – abbia la memoria nelle nostre vite e nel
in giro i ricchi ebrei americani     tempo della Storia.
che     visitano    il   Vecchio
Continente per rintracciare
la loro famiglia d’origine, se
ne è rimasta traccia dopo
l’Olocausto.
“Il passato è passato, e come
tutto quello che non è di ora
dovrebbe rimanere sepolto
lungo il fianco dei nostri
ricordi. Ma questo era prima del
cominciamento della nostra
molto rigida ricerca, prima
di incontrare il collezionista:
Jonfen Safran Foer”.
E chi è “Jonfen”? In un inglese
corretto si chiama Jonathan,
ed è un ragazzo occhialuto
(Elijah Wood) che veste sempre
con completo e camicia, con la
fissazione per gli oggetti e la
                                                                            Una scena del film
memoria: è un collezionista

                                      25
va tutto bene!
Pare sia diventato di moda ora comunicare anche delle buone notizie. Oltre a virus incontrollati, guerre,
tracolli finanziari, malattie, sentimenti di odio e molto altro anche a noi pare doveroso comunicare
che in mezzo a tali disastri nascono anche delle piantine sane e rigogliose. Esistono molte cose buone
nel mondo e dar loro risalto è un dovere e un’attenzione verso chi ci legge.
Per questa “prima volta” ci dedichiamo a notizie che ci riguardano, ma allargheremo i nostri orizzonti
anche sulle altre associazioni e sul mondo dell’oncologia pediatrica.

   UGI2 è partita!
   Le attività organizzate dalle nostre psicologhe per i bambini e i guariti sono
   iniziate nel mese di febbraio. L’interesse per queste attività di supporto è stato
   grande fin dalla presentazione e ora le famiglie con figli off-therapy possono
   contare su questa nuova iniziativa UGI. Un aiuto a ricominciare più forti di prima!

   Le sorelle Parodi cucinano per i bambini ricoverati in oncologia
   Cristina e Benedetta Parodi si sono rese disponibili a venire nel reparto di
   oncologia pediatrica al Regina Margherita e a cucinare per e con loro biscotti. È
   un evento che porta non solo la bontà della buona cucina, ma anche una ventata di
   allegria e di condivisione che fa bene a tutte le famiglie. Figli e madri in degenza
   si allontanano per un pomeriggio dalle cure e dalle terapie per preparare biscotti
   tutti insieme e sotto la guida di uno chef di grande fama!

   Casa UGI è tutta nuova!
   I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della nostra casa di accoglienza
   sono quasi terminati! Elettrodomestici nuovi – piani cottura a induzione,
   lavapiatti, frigoriferi – materassi nuovi, pavimenti delle parti comuni rifatti,
   impianto antincendio messo a norma, impianto di videosorveglianza rimesso
   a nuovo, impianti elettrici e idraulici controllati e rinnovati. Il tutto affinché le
   famiglie ospitate possano avere la certezza di essere in un luogo pulito, efficiente
   e sicuro.

   Fare rete è sempre più importante
   Se non fossimo consci che fare rete con altre associazioni è una cosa importante
   ed essenziale faremmo un grosso sbaglio. L’unione fa la forza, questo si sa, ma
   metterlo in pratica non sempre è la conseguenza immediata. L’abbiamo visto
   con la mototerapia: Vanni Oddera ha iniziato con l’UGI la sua attività in ospedale
   per divertire i bambini con le moto elettriche e poi si sono affiancate ABIO, AITF e
   Forma e ora tutti i reparti di degenza godono di questa terapia ludica. L’abbiamo
   visto con i progetti fatti presso il Planetario di Pino torinese. Lo stesso progetto è
   stato condiviso anche da Forma e ciò significa che altri bambini potranno godere
   di un progetto bellissimo e interessante. L’abbiamo visto nella collaborazione
   con la Collina degli elfi che ospita a Govone per brevi ma intense vacanze le
   nostre famiglie. Insomma, tessere la rete, come fa il paziente ragno, è un gran
   bene!
manifestazioni
Casa Clara
In occasione della festa di via
Stradella, domenica 10 novembre
Casa Clara è stata una delle tappe
dell’evento “Fuori di Cioccolatò”.
Con la degustazione di quattro
tipi di cioccolato pregiato e dello
squisito gelato prodotto da Sylwia
Wdowiak, la nota gelateria ha
raccolto fondi per l’UGI, presente
con un punto informativo e alcuni
volontari.
Casa Clara ha sostenuto la
nostra Associazione in numerosi
precedenti occasioni, offrendo
gratuitamente il gelato.

Antytesi
Dal 12 al 15 novembre è continuata
presso la Tescal snc di Corso
Vittorio Emanuele II n° 12 a Torino,
la raccolta fondi a favore dell’UGI
promossa da Antytesi, azienda
leader nel settore tessile e nella
maglieria tricot realizzata con
filati naturali.
In tanti hanno accolto l’invito a
vedere e indossare le novità di capi
in pura lana, seta e cachmere e le
occasioni di fine serie per vestire
ogni giorno con eleganza e confort
e sostenere le tantissime attività
UGI.

Insieme per UGI – Fera dij Coj
Anche quest’anno l’UGI era
presente alla tradizionale fiera
autunnale “Fera dij Coj” svoltasi
a Settimo Torinese sabato 16 e
domenica 17 novembre.
Gli alunni della 4° C e 4° B della
Scuola Primaria “Vivaldi” di
Settimo Torinese hanno venduto
a parenti e amici, ma non solo,
i lavoretti prodotti a scuola in
occasione del week end dedicato
al cavolo, devolvendo l’intero
ricavo alla nostra Associazione.
Grazie di cuore a questi bambini
che da anni sotengono l’UGI.

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