In attesa del presepe - Chiesa di Rieti
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#41/42 anno XXXII / 24 novenbre 2017 € 1,00 www.frontierarieti.com redazione@frontierarieti.com tel. 0746 25361 Soc. Coop. Massimo Rinaldi, Reg. Trib. di Rieti n. 1/91 del 16/3/1991. Direttore responsabile Carlo Cammoranesi. Sped. in a.p. – 45% – Art.2 Comma 20/b Legge 662/96 – Filiale di Rieti In attesa del presepe
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 2 speciale progetti valle del primo presepe con il francesco di rieti Riflettere sulla mangiatoia per ritrovare l’identità Sono state presentate alla stampa, agli operatori turistici e culturali, alle istituzioni e ai cittadini le iniziative della “Valle del Primo Presepe”: un progetto che vede la Chiesa di Rieti, insieme ai Comuni di Greccio e Rieti, promuovere la riscoperta della radice spirituale del territorio, in collaborazione con Associazione Italiana Amici del Presepio, Confcommercio e Fondaco, grazie al sostegno della Fondazione Varrone e con la partnership di Autostrade per l’Italia e Regione Lazio. Le iniziative avranno corso dal 2 dicembre al 6 gennaio e comprenderanno esposizioni, concorsi e installazioni di arte contemporanea testo David Fabrizi | foto Serena Nitrola È a partire dal bue e dall’asino che il vescovo Domenico ha presepe. Il bue e l’asino, nella Bibbia, sono gli animali che, al voluto indicare la direzione della Valle del Primo Presepe. contrario del popolo, sanno riconoscere “il padrone”, ovvero ciò Presentata venerdì 17 novembre con una conferenza che è decisivo, «il creatore, ciò da cui tutto proviene», ed è forse per stampa nella chiesa del Santuario di Greccio, l’iniziativa intende questo che Francesco li vuole come unici due coprotagonisti della infatti contrastare la dimenticanza di quanto è accaduto a rievocazione della Natività. Greccio nel 1223, quando san Francesco diede forma al primo La Chiesa si fa dunque interprete di un’iniziativa che ha
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 3 innanzitutto una ragione spirituale e culturale. «Ma lo spirito e la Padre Luciano cultura non sono esangui – ha avvertito mons Pompili – hanno sempre delle ricadute, e io mi auguro che ci possa essere anche una sorta di beneficio per il nostro territorio». Dio ci raggiunge Un ritorno atteso senza dubbio dagli attori che condividono il progetto con la diocesi, e in particolare i comuni di Greccio e nel luogo più basso Rieti e la Confcommercio, che non hanno mancato di sottolinea- re la speranza di un felice effetto economico e occupazionale dell’iniziativa. Consapevoli, per usare le parole del primo cittadi- no di Greccio, Antonio Rosati, che non si può prescindere «dalla nostra specificità e dalla capacità di fare sistema», anche perché «siamo i custodi di qualcosa che ha sempre unito, dell’iconografia di una famiglia». Dello stesso avviso anche il vicesindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, per il quale è necessaria al processo economi- co «la parallela riscoperta da parte dei cittadini dell’integrità di quanto è accaduto nella valle con san Francesco». All’aspetto più culturale è invece attenta l’altra collaborazione del progetto: quella con l’Associazione Amici del Presepio. «L’iniziativa è molto importante per far conoscere un qualcosa che dovrebbe essere in realtà già ben conosciuto, ma così non è», ha spiegato il presidente Alberto Finizio. «Eppure il presepe è partito e si è diffuso da Greccio in tutto il mondo» . «Di Greccio siamo custodi, non padroni. Se uno diventa padrone, perde La Valle del Primo Presepe cercherà allora di dare conto di la capacità di trasmettere la bellezza, il valore che ancora Greccio ha da questo sviluppo, attraverso un’esposizione diffusa tra Greccio e dire sulla nostra storia». Ha esordito così padre Luciano De Giusti Rieti che arriverà a far contare circa 1000 presepi, ma con lo salutando i tanti che si sono riuniti nella chiesa del Santuario di Greccio scopo di tornare all’orginale, all’essenziale punto di partenza. In per partecipare alla conferenza stampa di presentazione della “Valle del questo il vescovo ha trovato un aiuto nell’indicazione lasciata da Primo Presepe”, iniziativa promossa dalla Chiesa di Rieti come occasione papa Francesco nel registro dei visitatori di Greccio: «Ci ha detto di riscoperta della più autentica spiritualità della Valle Santa. «Lo spirito di scoprire la stella e cercare il bambino». francescano», ha sottolineato padre Luciano, è necessario per fare un «salto di qualità», capace di «rendere più fratelli». «In una sola notte Greccio è cambiata. La notte del presepe ci dice che a volte non bisogna fare tante cose, che una sola notte può cambiare la storia umana. Noi andiamo alla ricerca di qualcosa di importante: nella notte di Greccio san Francesco ci ha raccontato la scelta di precarietà fatta da Dio nell’incarnazione. Ha voluto raccontare alla gente la storia precaria vissuta dal figlio di Dio nel mondo. In questo modo fa assaporare qualcosa di bello al popolo di Greccio. Forse questa cifra aiuta tutti a vivere in un tempo in cui tutti siamo precari. Greccio ci aiuta anche perché gli abitanti di Greccio pensavano alle grandi città: Francesco – ha concluso il frate – ci dice che Dio ci raggiunge nel posto più basso, nella semplicità delle nostre case». La stella è ciò che illumina, orienta e dà la prospettiva. «Nel nostro caso – ha spiegato don Domenico – credo che questo signifi- chi trovare uno stile di cooperazione che metta insieme tutte le forze la nazione ospite del nostro territorio», perché «questo è ciò che rende un territorio minuto non irrilevante»; la cooperazione avviata dalla Valle del Primo Presepe è inoltre un modo per rendere giustizia a chi, «in Un presepe tedesco solitudine, ha cercato di tenere desta questa forma di memoria». Il tempo è dunque maturo per aspirare a qualcosa di più ambizioso, nell’oratorio di San Pietro a patto di «superare stanchi campanilismi e forme ataviche di separatezza». Cercare il bambino è invece il cuore spirituale del «Abbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta di ospitare un progetto: riscoprire la rivelazione di Dio, cercare la vita. «Soprat- presepe», ha spiegato il tenente colonnello Antonio Passi, intervenendo tutto in questo nostro territorio», dopo il sisma, «nelle forme oggi a alla conferenza stampa di presentazione della “Valle del Primo Presepe”. noi compatibili e sostenibili». Non a caso, le opere dell’artista E tra le possibili scelte si è pensato di esporre, nella «meta preziosa» brasiliano Sidival, che saranno ospitate sotto le volte del Palazzo dell’oratorio di San Pietro Martire, il presepe di una sezione particolare, Papale, guarderanno proprio a questa dialettica tra «nascita e quella dedicata alla “nazione ospite”. Quest’anno è la Germania e, ha rinascita». «Vorrei formulare l’augurio – ha concluso il vescovo – spiegato Passi, il presepe, oltre a essere davvero molto grande, «è che questa iniziativa sia un segno di rinascita, un segno che per meraviglioso». La presenza tedesca è stata spiegata da Alberto Finizio, funzionare dovrà concentrare l’attenzione su quello che qui France- presidente dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, accennando al sco ha fatto: sulla mangiatoia, prima che sul presepe». Come a dire fatto che, subito dopo la notte di Greccio, il “biografo” di san Francesco, che il riscatto e la rinascita del territorio non avverranno con toni Tommaso da Celano, andò a predicare proprio in Germania, pretenziosi, ma con la modestia e la pazienza, il lavoro costante, e probabilmente avviando la ricca tradizione del paese in fatto di presepi. attraverso la ricerca, la riscoperta della sua identità. «Un’identità Grazie alla “Valle del Primo Presepe”, ha concluso il tenente colonnello, – ha concluso il vescovo – che in qualche modo farà anche la nostra sarà poi visibile tutti i giorni il prezioso affresco del “Giudizio universale” originalità». Ma per questo c’è molto da fare: siamo ancora agli dipinto nell’oratorio dai fratelli Torresani. L’apertura al pubblico avverrà tutti inizi. i giorni, dal 2 dicembre al 6 gennaio, e sarà di 4 o 5 ore al giorno.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 4 speciale progetti valle del primo presepe Il centro storico di Greccio L’antico borgo medievale arroccato sulle pendici del Monte Museo del presepe Lacerone, a 18 chilometri dal capoluogo sabino, tramanda le A 100 metri dal centro storico atmosfere d’altri tempi di Greccio sorge il Museo della Natività, realizzato grazie al recupero dell’antica chiesa di Santa Maria (XIII sec.) e di un altro edificio storico. Il Museo presenta espressioni artistiche di Chiesa D tutte le culture su un tema che è San Michele Arcangelo Sala torre ormai patrimonio dell’umanità. campanaria B Aperto tutti i giorni Orario dalle 10 alle 13 E Sala Giovanni Velita F e dalle 15 alle 18 Piazza Roma Mercatino di Natale F M Presepe diffuso grandi sagome sa Chieta Maria a grandezza naturale San Giglio l de Sempre visibile Mercatino di Natale Giunto alla ventesima edizione, propone la collaudata formula delle casine di legno con decine di espositori di presepi artistici, D artigianato artistico e molto altro E Sala della M Sala Giovanni Velita / Giornate di apertura Torre Campanaria (dalle ore 10 alle ore 18) B Biblioteca comunale e Esposizione dei presepi artigianali a dicembre: dal 2 al 10; 16 e17; sep Presepi artigianali. re realizzati dalla scuola del Presepe 23, 24, 25 e 26; 29, 30 e 31 de lp Mostra di testi libri e documenti sul di Greccio a gennaio: 1, 5, 6, e 7 eo presepio us M Orari (dalle ore 10 alle ore 18) Orari (dalle ore 10 alle ore 18) a dicembre: dal 2 al 10; 16 e17; a dicembre: dal 2 al 10; 16 e17; 23, 24, 25 e 26; 29, 30 e 31 23, 24, 25 e 26; 29, 30 e 31 a gennaio: 1, 5, 6, e 7 a gennaio: 1, 5, 6, e 7 il percorso / greccio Nel cuore della mangiatoia Da decenni nel comune di Greccio si lavora a testa bassa per tenere desta la consapevolezza sul luogo del primo presepe: un vero e proprio patrimonio dell’umanità sul quale è necessario continuare a investire perché, come ricordato dal sindaco Rosati, «siamo i custodi di qualcosa che ha sempre unito, dell’iconografia di una famiglia» testo e illustrazione David Fabrizi L a Valle Santa reatina è un racchiude anche l’eredità più realizzò due esperienze Da qui prende vita la Valle unicum ambientale, antica e autentica dell’espe- fondamentali della sua vita e del Primo Presepe: un comples- culturale e religioso. rienza di san Francesco. Nel della sua spiritualità: la so di iniziative articolate Incorniciata dalle vette Reatino, probabilmente, il redazione definitiva della proprio tra Greccio – uno dei dell’Appennino e racchiusa santo compose l’inno teneris- Regola dell’Ordine, e l’inven- Borghi più belli d’Italia – e la tra verdi colline, questa terra simo del Cantico delle Creatu- zione, a Greccio, del primo città capoluogo di Rieti, tutte fertile e ricchissima di acqua re. Di sicuro, nel 1223 vi presepe della cristianità. volte al recupero del significa-
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 5 Grotta del Primo Presepe Dio sia “umano”, vicino alla In mostra al santuario francescano nostra vita concreta. All’inizio del 2016, anche papa Francesco si è recato a Dal primo a mille A Greccio per “toccare con mano” l’invenzione con cui il santo di cui porta il nome ha reso concretamente vicino ai più poveri e semplici il miste- ro dell’incarnazione. Un tesoro custodito con cura e restituito alla sua piena bellezza lo scorso anno, con il restauro dell’affresco della Poggiato sulla roccia dei monti nelle grotta curato da Fondaco, uno immediate vicinanze dell’antico borgo dei partner della Valle del medievale di Greccio, è il luogo in cui Primo Presepe, e sostenuto da C tutto ha avuto inizio. Qui sono la grotta con l’affresco del primo presepe di Conad. ’è il primo presepe, quello di Francesco, ma ce ne sono Francesco e uno splendido affaccio Su questo cuore pulsante di circa mille, in tutto, nel percorso espositivo pensato sulla valle. Il santuario ha un suo arte e spiritualità si innestano per il progetto della Valle del Primo Presepe. Molti sono museo del presepe. nel borgo le tante iniziative quelli sempre presenti a Greccio, grazie all’opera di conser- della manifestazione, in parte vazione fatta dal Museo Internazionale del Presepe attivo accogliendo il tradizionale nel paese e al percorso espositivo con realizzazioni di tutto il impegno del Comune, in parte mondo che è possibile ammirare presso il santuario. Ma, innovando la proposta con grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Amici spazi nuovi e iniziative. del Presepio e al farsi avanti di tanti appassionati, saranno C Resta ad esempio fonda- davvero tanti i pezzi che sarà possibile osservare dal 2 dicem- mentale lo sforzo della Rievo- bre al 6 gennaio. cazione storica realizzata fin dal 1972 ai piedi del santuario. Rievocazione storica Una proposta assai lontana Oltre Greccio e Rieti Dal 1972 ogni Natale a Greccio dalle tante manifestazizoni si rivive il gesto rivoluzionario di Francesco attraverso la che animano lo Stivale duran- te il mese di dicembre. Realiz- Un’occasione Rievocazione Storica del Presepe realizzata in un grande spazio situato zata attraverso la partecipa- zione di personaggi in per il Cammino nei pressi del Santuario costumi medievali, è articola- Giorni e orari ta in sei quadri viventi per 24 dicembre alle 22.45 permettere agli spettatori di 26 e 30 dicembre alle 17.30 1, 5, 6 e 7 gennaio alle 17.30 rivivere lo sguardo di san Per assistere non occorre prenotare Francesco sulla natività come accadde nella notte decisiva del Natale 1223. Non mancheranno poi i tradizionali mercatini nella to originario e originale piazza principale, e le visite al dell’intuizione del Poverello. Museo Internazionale del Il punto di convergenza Presepe, situato cento metri I della proposta si trova là dove più avanti, mentre tra le l percorso espositivo della Valle del Primo Presepe, in tutto ha avuto inizio, nella novità va segnalata la mostra questa prima edizione, va da Greccio a Rieti, ma, come sobria grotta oggi inclusa nel documentale su testi e docu- ricordato in più occasioni dal vescovo Domenico, siamo santuario francescano, menti del presepio che verrà «all’anno zero». La ricchezza della Valle Santa è infatti più impreziosita dall’affresco che allestita dall’Associazione ampia ed è tra le corde dell’iniziativa quella di essere un’op- narra come tutto accadde, Italiana Amici del Presepe portunità che copre tutti i comuni che fanno da corona al forse eseguito dal Maestro di presso la Biblioteca comunale. Cammino di Francesco. E non solo perché molti presentano Narni tra la fine del Trecento e Altre esposizioni presepiali particolari esperienze legate al presepio, come nel caso di i primi del Quattrocento. saranno allestite nella chiesa Rivodutri, con il suo unico presepe subacqueo realizzato sul Tutto il quadro denota di San Michele, nella sala del fondo delle sorgenti del Santa Susanna, o di Poggio Bustone, povertà e semplicità. France- Campanile e in quella che che da diversi anni sperimenta un suo concorso presepiale. sco ha avuto la lucidità spiri- porta il nome di Giovanni Va piuttosto colto il fatto che l’esperienza di Greccio è un tuale di cogliere “il segno” in Velita, l’uomo che aiutò tratto emergente della più ampia esperienza di san France- quella nascita, ha intuito Francesco a realizzare il sco nella Valle Santa. Non si comprende appieno l’invenzione quanto fosse incisivo. Da primo presepe. Nelle ultime del presepe, infatti, se non si vive per intero il percorso allora in poi, sarà più facile due, in particolare, saranno tracciato tra i quattro santuari dal lavoro tenace e paziente per tutti sintonizzarsi con esposte le creazioni della della Fondazione Amici del Cammino di Francesco. l’umanità di Dio. Non abbiamo Scuola del Presepe di Grec- Ci sarà molto da lavorare, ma lo sapevamo: la strada per bisogno di andare a Betlemme cio: un’altra ricchezza da una piena riscoperta del Francesco di Rieti è lunga, ma per scoprire quanto il nostro scoprire e valorizzare. proprio per questo sarà sempre più necessario l’aiuto di tutti.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 6 speciale progetti valle del primo presepe 1 2 3 4 Archi del Palazzo Papale Cattedrale di Santa Maria Loggia sui giardini del Sala Mostre «Ri-Nascere» Esposizione Palazzo del Governo del Palazzo del Comune Installazione di Sidival Orari: tutti i giorni dalle 8 alle 19 Esposizione esterna Esposizione Orari: tutti i giorni dalle 8 alle 20 Presepe in vetrina 6 7 Area del ponte romano Chiesa di San Francesco Esposizione esterna Percorso didattico / Esposizione nzio Varrone Caserma “Verdirosi” Via Marco Tere Scuola NBC Chiesa di San Domenico Via Giordano Bruno a 14 lomb Via Cintia ta Co 15 a Bea Piazz e 'Agnes Via Sant 8 9 Via San izi Segreteria organizzativa Chiesa di San Rufo Teatro Flavio Vespasiano Presepio scenografico Presepio a teatro Largo S Santa Barbara Vescovado (o Palazzo Papale) 10 11 12 Chiesa di Sant’Agostino Chiostro di Sant’Agostino Auditorium Varrone Presepio scenografico e Sala delle Colonne Statue presepiali Orari: 8-12 e 16-19 Esposizione / Contest Presepi Esposizione esterma (chiuso il lunedì mattina) 13 14 15 Sala Calasanzio Chiesa di San Domenico Oratorio Esposizione Contest di pittura 9 e 10 dicembre di San Pietro Martire Contest “Madonnari“ 17 dicembre Presepe tedesco il percorso / Rieti Cosa succede in città Il percorso espositivo della Valle del Primo Presepe coinvolge alcuni dei luoghi più significativi del centro storico e grazie ai contest farà da motore all’intero periodo natalizio testo e illustrazione David Fabrizi L a fondazione della città di che vede sovrapposti e conser- Francesco, che fu a Rieti negli leva il percorso espositivo Rieti si perde nella vati gli elementi di epoca anni in cui la città si rese pensato per il capoluogo. leggenda, ma i tratti della romana e quelli dei periodi protagonista di uno straordi- Importanti luoghi della fede sua storia sono ben riconosci- successivi. Sono tante anche le nario sviluppo. come la Cattedrale, la basilica bili nella struttura urbana, tracce del tempo di san Ed è anche su questo che fa di Sant’Agostino e le chiese di
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 7 I contest Immersi in questo scenario 5 sono anche i concorsi legati Cortile di Palazzo Vecchiarelli alla manifestazione. Sono tre: Esposizione esterna il primo è dedicato alla realizzazione e presentazione Piazza Mazzini Chiostro di Sant’Agostino di presepi artigianali e artisti- 11 ci sul tema “Il presepe icona dell’incarnazione”. Le opere, Chiesa di Sant’Agostino provenienti da tutta Italia, 10 saranno esposte presso la Sala delle Colonne del chiostro di enzio Varron e Sant’Agostino, in piazza Via Marco Ter Mazzini, per tutto il periodo Via Marco Ter enzio Varrone 12 Palazzo del Piazza della manifestazione; un inario Seminario Oberdan Auditorium Via del Sem Varrone secondo contest si svolgerà 13 e nella chiesa di San Domenico es Sa nt'A gn Via della Pescheria sabato 9 e domenica 10, sarà Via aperto a 35 bambini dai 6 agli Via Penn ni tenzia Via Po 11 anni di età e a 35 ragazzi ina Parcheggio del Comune dai 12 ai 19 anni, e vedrà Largo Ottavio Pitoni Piazza Potenziani Via della Pescheria Largo Cairoli 9 protagonista la pittura sul Teatro Flavio Vespasiano tema “Il mio presepe”; il terzo contest si svolgerà ancora Palazzo delle Palazzo Poste del Comune Palazzo Dosi 4 Via Giusep pe Garibaldi nella chiesa di San Domenico Via Cintia Piazza Vittorio Eman uele II il 17 dicembre ed è quello dedicato all’arte dei madonna- 1 Largo Mariano Vittori Piazza ri, le cui opere si dovranno a San Rufo Via Rom Cattedrale Basilica 2 ti Chiesa San Rufo 8 Via San Ruf o ispirare al presepe come Piazza Cesare Battis concepito da san Francesco. Il di Santa Maria ricavato della vendita sarà 3 fo n Ru devoluto per arredare una Giardini pensili Palazzo del Via Sa del Palazzo del Governo Governo ludoteca all’interno della Casa del Futuro ad Amatrice. Presepe in vetrina Via Roma L’inaugurazione 5 Il momento inaugurale Palazzo Vecchiarelli ce sco dell’intera manifestazione ran Via Sa nF avverrà il 2 dicembre in due Chiesa di San Francesco momenti: la mattina a Rieti e sco Via S an F ranc esco Piazz a San France 7 il pomeriggio a Greccio. Nel capoluogo, a partire dalle ore 9, si esibiranno a rotazione in diversi luoghi musicisti Via Roma Largo 6 provenienti da scuole secon- Fiordeponti darie di I e II grado, conserva- torio, associazioni, scuole 6 musicali e cori per poi rag- giungere la chiesa di San Domenico, dove alle 12 si terrà la prima parte dell’inaugura- zione alla presenza del vesco- vo e delle autorità di Greccio e San Domenico e San France- Francesco e a cogliere la Greccio», racconta Tommaso Rieti; anche nel paese del sco sono senza dubbio testi- risonanza della sua spirituali- da Celano. Oggi il lago è primo presepe le iniziative moni eccezionali di quel tà nel contesto in cui è immer- scomparso, ma ancora è partono la mattina, con periodo, e insieme ad altre sa. Perché oltre a essere visibile un ponte romano sotto l’apertura dei mercatini alle situazioni importanti per la costituito da un complesso di a quello moderno che lo 10 seguita dalla visita al vita culturale di Rieti verran- architetture unico e raccolto, sovrasta. E affacciandosi si Museo Internazionale dei no abitati dalle opere allestite il centro cittadino è abbraccia- coglie uno scorcio di verde Presepi, dall’avvio della dalla Associazione Italiana to da uno scenario naturale di interno alla città, che dice di mostra di pittura “Francesco e Amici del Presepio. grande bellezza, nel quale un legame unico tra cultura e la natura” e da altre iniziative. Ma non solo: il percorso l’acqua la fa da padrona: natura che non lascerà certo Alle 15 la seconda parte della Valle del Primo Presepe a «Francesco attraversava, su di indifferenti i visitatori e sul dell’inaugurazione del proget- Rieti è un invito a scoprire la una piccola barca, il lago di quale vale la pena di riflettere to alla presenza del vescovo e città com’era al tempo di san Rieti diretto verso l’eremo di anche da residenti. delle autorità.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 8 dalle zone pastorali / monti della laga ricostruzione cultura ripartire attraverso l’arte Rinascite: in mostra a Roma i capolavori salvati dal sisma Ricostruire le relazioni tra opere e territorio, ricordare l’attività di recupero del patrimonio artistico condotta in maniera sistematica nelle zone devastate dal sisma e accendere i riflettori e attrarre risorse per la ricostruzione. È il triplice obiettivo della mostra “Rinascite. Opere d’arte salvate dal sisma di Amatrice e Accumoli”, inaugurata al museo Terme di Diocleziano di Roma venerdì 17 novembre dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini testo di David Fabrizi | foto Terme di Diocleziano H a aperto i battenti il 17 novembre a Roma la mostra ducale, il percorso espositivo di Roma ne mette in mostra trenta- “Rinascite. Opere d’arte salvate dal sisma di Amatrice e quattro, provenienti da chiese e strutture religiose di Accumoli e Accumoli”. Allestita presso il Museo Nazionale Romano di Amatrice e delle loro frazioni. Si tratta dunque di beni della alle Terme di Diocleziano, l’esposizione ha un duplice obiettivo: diocesi di Rieti, che vanno dalla pala della Madonna di Cossito del «Ricostruire le relazioni tra opere e territorio e ricordare l’attività di XIII secolo alle sculture policrome della lunetta della chiesa di recupero del patrimonio artistico condotta in maniera sistematica San Francesco, fino ad arrivare a opere dello scorso secolo. nelle zone devastate dal sisma». A spiegarlo è Daniela Porro, che Dipinti, sculture e suppellettili liturgiche selezionate per ha curato insieme ad Alessandra Acconci l’esposizione, allestita «accendere i riflettori sulla civiltà centro-appenninica che custodi- dall’architetto Stefano Boeri. sce, e che spesso nasconde nel suo territorio impervio, un fitto Degli oltre tremila beni portati in salvo e oggi conservati nel mosaico figurativo e materiale», spiegano ancora le curatrici, deposito allestito presso la Scuola Forestale Carabinieri di Citta- parlando di «pezzi unici che documentano le tracce dei cambiamen-
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 9 Arte e sisma nella valle del primo presepe Ri-Nascere: le opere “minori” salvate dalle macerie inserite nel percorso espositivo N on basta nascere, bisogna rinascere. Intrecciata agli altri significati della Valle del Primo Presepe c’è anche questa voglia di ricostruzione e di riscatto rispetto alle drammatiche conseguenze del terremoto. Per questo, è stato affidata all’artista brasiliano Sidival la cura del progetto legato alla manifestazione che sarà ospita- ti della storia dell’arte a livello locale, ma anche la storia religiosa ed to sotto le volte del Palazzo Papale. Frate francescano, Sidival economica di un territorio da sempre considerato di frontiera, in Fila trova una delle cifre della propria arte nel recupero di quanto porta d’accesso ai passi appenninici dell’Italia centrale». tessuti antichi, un’attività che può essere intesa come un «Una ricchezza della quale spesso non siamo avvertiti neppure a restauro in chiave moderna di ciò che viene scartato, dimen- livello locale», ha notato il vescovo Domenico, e proprio per ticato o ferito.L’arte diviene così il mezzo per diffondere una questo la diocesi sta ipotizzando una soluzione museale da visione personale del mondo e le opere di Sidival hanno origi- realizzare ad Amatrice con le opere salvate dallo scuotimento del ne in un mondo continuamente da ricucire e connettere. terremoto. Una sorta di area della cultura e della spiritualità che, Un approccio che risuona con la necessità di rimettere in contrappunto all’Area Food realizzata su disegno dell’architet- insieme i frammenti di quanto è stato disperso dai violenti to Stefano Boeri, completerebbe il quadro dell’identità dei paesi movimenti della terra, a partire dalle opere “minori” recupe- compromessi dai drammatici eventi geologici. rate tra le macerie e oggi conservate nei depositi della All’esposizione delle opere salvate, disposte secondo uno diocesi. svolgimento cronologico, si affianca un percorso parallelo Statue di santi e un bambinello mutilato si accompagne- composto da ventuno fotografie, appositamente scattate da Paolo ranno a crezioni originali dell’artista in un percorso articola- Rosselli lo scorso settembre per documentare gli effetti ancora to nell’intero spazio degli archi che si affacciano su via evidenti e drammatici del sisma. Cintia. Sarà un modo per alludere alla ripresa, alla capacità di continuare a vivere nonostate le ferite, o forse a partire da queste. Un invito a rinascere dalle macerie come la fenice (Phoenix è il titolo di una delle opere che saranno esposte), ricongiungendo idealmente le parti mancanti. La povertà e la precarietà dell’incarnazione del Signore, che sta al cuore del desiderio francescano di ri-presentare, di rendere cioè nuovamente presente, la nascita di Gesù, viene All’ingresso delle terme, in una sala apposita, è stato invece in questo modo idealmente proiettata sulla risurrezione sistemato un grande plastico di studio della città alla fine del XIX della Pasqua cristiana, indicando un’apertura di senso e di secolo dal titolo “Amatrice prima di Amatrice”, realizzato dal speranza. dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura Le opere di Sidival Fila fanno parte di importanti collezioni dell’Università la Sapienza di Roma. private in Francia, nel principato di Monaco, in Svizzera e in La mostra, aperta fino all’11 febbraio, aderisce al progetto Brasile. Una sua opera è nelle collezioni d’arte contempora- dell’Art bonus, attraverso cui è possibile effettuare una donazione nea dei Musei Vaticani. Attualmente l’artista vive e lavora a per la salvaguardia dei beni individuati dal MiBACT e ritenuti Roma, presso il convento dei Frati francescani di San Bona- prioritari dagli enti religiosi anche per le esigenze di culto. ventura al Palatino.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 10 dalle zone pastorali / monti della laga iniziative amatrice a roma Eventi naturali. Sì o no? / “Gocce di memoria” A Roma per guardare oltre il terremoto La forte esperienza del libro edito dalla diocesi con le tracce biografiche delle vittime del terremoto del 24 agosto 2016 non ha esaurito la sua funzione e dopo molte ristampe è ancora utile per ragionare sugli eventi naturali e il loro rapporto con la vita dell’uomo testo Norma Manfredi | foto È stata una giornata intensa e all’insegna della solidarietà l’attenzione sui territori del Centro Italia devastati dal tragico quella trascorsa domenica 12 novembre in pieno centro di terremoto del 24 agosto 2016. Il pranzo solidale, i cui proventi Roma, nella basilica di Sant’Antonio al Laterano di via sono andati a supporto dei progetti di cooperazione internaziona- Merulana. Eventi naturali. Sì o no? il titolo dell’evento organizzato le, è stato preparato con i prodotti provenienti da aziende della dal Comi, organizzazione non governativa che nasce nel 1973 provincia reatina che hanno subito danni a causa del sisma: un dall’esperienza di un istituto missionario femminile da tempo aiuto congiunto, quindi, sia alle zone terremotate dell’Appennino presente in Africa e che si occupa della promozione dello svilup- che agli agricoltori colpiti dalla desertificazione della regione di po integrale dell’uomo nei paesi più poveri attraverso la promo- Kaffrine, in Senegal. zione di una crescita autonoma e consapevole, nel rispetto delle Dopo il momento conviviale sono state illustrate le conseguen- culture e nello spirito di uno scambio paritario. ze che i cambiamenti climatici stanno avendo sul pianeta e Nell’ottica dell’azione di sostegno verso le popolazioni che conseguentemente sulle condizioni di vita delle persone, special- vivono situazioni svantaggiate, il Comi ha voluto non far calare mente quelle che vivono nelle zone più povere e disagiate. Nel
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 11 posta Inaugurato il nuovo centro pastorale ricostruzione Ripartiamo insieme: dalla Chiesa di Rieti un bando per favorire l’occupazione nei territori colpiti dal sisma È stato inaugurato l’11 novembre dal vescovo Domenico, nella frazione di Steccato il nuovo centro pastorale S Caritas, alla presenza del direttore della Caritas ul sito della diocesi e della Caritas diocesana è stato diocesana don Fabrizio Borrello e del vicario della zona pubblicato il bando territoriale Ripartiamo insieme, pastorale don Ferruccio Bellegante. La struttura si aggiunge promosso dalla diocesi di Rieti per i territori colpiti dal alle altre già avviate nell’area colpita dallo sciame sismico sisma del 2016 al fine di sviluppare iniziative a favore iniziato con il terremoto che il 24 agosto ha distrutto Accu- dell’occupazione attraverso la valorizzazione delle capacità moli e Amatrice. L’intervento si aggiunge a quelli già ed eccellenze territoriali realizzati ad Amatrice, Scai, Sant’Angelo, Santa Giusta, Grisciano, Leonessa, Terzone, Bacugno, Cittareale e Torrita. Destinatari Il concorso di idee è rivolto ad associazioni, cooperative, fondazioni, gruppi formalmente costituiti che hanno sede o primo pomeriggio il pubblico si è spostato all’interno della operano attivamente all’interno dei comuni del cratere maestosa basilica per una finestra sul post-terremoto dell’estate relativo agli eventi sismici che hanno interessato il territorio 2016, con un dibattito che ha visto la partecipazione del vescovo della diocesi di Rieti dall’agosto 2016. di Rieti Domenico Pompili e Sabrina Vecchi, che per la Chiesa di La diocesi finanzierà i progetti ritenuti idonei con un Rieti ha curato la stesura del libro Gocce di memoria – il terremoto contributo economico massimo di 50.000 euro, secondo i del 24 agosto 2016 in 249 tracce biografiche. criteri di seguito descritti. Gli interventi sono serviti a fare il punto sulla situazione attuale nelle zone colpite dal sisma, aprendo nuovi spunti di Ambiti di intervento riflessione a partire da una tragedia che ha lasciato profonde ferite materiali ed emotive sull’intera provincia. Il vescovo Le proposte dovranno riguardare esclusivamente: la promo- Domenico ha spiegato come la Chiesa di Rieti non abbia mai zione di iniziative innovative di sviluppo dell’occupazione; mollato la presa circa gli aiuti, muovendosi immediatamente per la promozione di percorsi di educazione al lavoro nell’ambito sostenere le popolazioni colpite attraverso l’azione fattiva e formativo ed educativo; la riscoperta e valorizzazione di immediata della Caritas Diocesana, che ha rifocillato senza sosta prodotti e tradizioni locali, materiali e immateriali (antichi corpi e anime tramite l’invio di container, capi di vestiario, cibo e metodi di coltivazione e lavorazione, antichi tessuti, antichi generi di prima e seconda necessità. mestieri, ecc.); la valorizzazione del patrimonio ambientale, Il libricino Gocce di memoria è stato distribuito a tutti gli artistico, culturale, religioso… locale. intervenuti, perché il ricordo delle vite spezzate sotto le macerie sia di continuo monito per tutti e funga da perpetuo ricordo Termini e modalità di presentazione verso coloro che ci hanno lasciato in maniera così tragica. Alle 18 in basilica la celebrazione eucaristica presieduta dal Le proposte progettuali possono essere presentate dal 1 vescovo Pompili e poi i saluti partecipati a conclusione di una novembre al 31 dicembre 2017; la commissione entro il 31 giornata carica di significato e arricchimento reciproco. Commo- gennaio 2018 valuterà le idee maggiormente rispondenti ai zione negli occhi di frate Alfredo Silvestri, gioiosa conoscenza criteri fissati e potrà chiedere alle realtà proponenti l’elabo- del territorio reatino, che dopo otto anni trascorsi con profitto al razione di una progettazione esecutiva che dovrà essere santuario francescano di Greccio da quest’anno ha preso servizio elaborata entro il termine massimo dei successivi 60 giorni, in Sant’Antonio al Laterano e ha collaborato con l’energia che lo pena l’esclusione dal finanziamento. contraddistingue alla realizzazione dell’evento. Per informazioni: progetti.caritas@chiesadirieti.it.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 12 dalle zone pastorali / rieti e montepiano reatino evangelizzazione incontri Catechesi e parola di Dio Incontro dei catechisti di Rieti con suor Attanasio Si è concluso il ciclo degli incontri zonali per i catechisti promosso dall’Ufficio Evangelizzazione e Catechesi della diocesi testo e foto di Nazareno Boncompagni È stata la zona pastorale cittadina a chiudere il ciclo degli La religiosa paolina è direttrice della rivista «Catechisti incontri zonali per i catechisti promosso dall’Ufficio Evan- parrocchiali», edita dalle Figlie di San Paolo come sussidio di gelizzazione e Catechesi della diocesi. A radunarsi, su invito formazione e di animazione pastorale per quanti nelle comunità di padre Mariano Pappalardo e del vicario di zona don Lorenzo cristiane si occupano della formazione alla fede dei propri Blasetti, ospiti di quest’ultimo nel salone della parrocchia San fratelli, specialmente i più piccoli. Fedele al carisma della congre- Giovanni Battista, gli operatori della catechesi delle parrocchie gazione nata da don Alberione, suor Rosaria ha condotto il suo della città e immediata periferia, che, dopo il saluto di padre intervento in forma multimediale, proponendo una riflessione Mariano, hanno seguito la riflessione proposta dalla relatrice, guidata da slides e video, a partire da un momento di preghiera suor Rosaria Attanasio. seguito sempre sulle immagini proiettate.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 13 GREccio L’Ordine Francescano La riflessione, incentrata su parola di Dio e catechesi, è partita dal ricordare come Dio si riveli non soltanto attraverso la parola Secolare ha festeggiato scritta, ma anche attraverso gli eventi: «Dio non è solo in un libro, parola di Dio è il creato, è l’uomo e la donna, è la storia di salvezza. santa Elisabetta Come ricorda la Dei Verbum, Dio si rivela attraverso eventi e parole». Ecco perché per la Chiesa accanto alla Bibbia, che già in sé è una parola che passa attraverso la storia e gli eventi, c’è la Tradizione, il vissuto e l’insegnamento della comunità quale luogo vivo di incontro con la parola di Dio: la tradizione apostoli- ca strettamente congiunta con Scrittura. Suor Attanasio ha richiamato le tre fasi del ministero della Parola che la Chiesa esplica nell’annunciare il Vangelo: il primo annuncio, il kérigma che è annunciare la morte e risurrezione di Gesù, quella che un tempo si dava nella nostra società come fatto già acquisito e scontato, emergente in modo spontaneo attraverso quel “catecumenato sociale” che automaticamente permetteva alle persone di “respirare” sin dalla nascita la fede cristiana, ma che è ormai scomparso nella società secolarizzata; secondo, l’iniziazione alla fede, che segue il primo annuncio, per chi, avendo accolto questo, sceglie di seguire Gesù e viene progressi- vamente introdotto alla vita cristiana; terza fase, l’educazione S permanente alla fede, che è ciò che nelle nostre comunità viene i rinnova a Greccio la festa di Santa Elisabetta. E ciò un po’ trascurato, come se fosse sufficiente la fase due, che avviene nell’alveo naturale, all’interno della fraternità culmina nella ricezione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana dell’Ordine Francescano Secolare “San Francesco” di (a proposito, ha detto padre Mariano nel saluto introduttivo, c’è Greccio che la venera come patrona. Una cerimonia che, nel chi pensa, anche tra catechisti e sacerdoti, che i sacramenti giorno della sua memoria liturgica (il 17 novembre), ha dell’iniziazione siano quattro, contando tra di essi anche la raccolto nella piccola chiesa della parrocchia di Limiti la confessione… errore teologico madornale!). fraternità dei terziari con il suo ministro, il diacono Giusep- La relatrice ha proseguito poi ribadendo come lo sforzo della pe Angelucci, i frati del santuario, le suore francescane di catechetica, oggi, vada nella direzione di «una catechesi più Gesù Bambino e le persone di Greccio che nel corso degli situata», direttamente legata al vissuto esistenziale e alla vita anni sono rimaste sole. concreta dei catechizzandi (bambini e no): «La catechesi è media- La messa, celebrata dal parroco, padre Pasquale Veglianti, zione della Parola, non semplicemente una verità da trasmettere», è stata solo l’ultima delle funzioni che, durante tutta la da cui il rifiuto di ogni catechesi nozionistica e sganciata dalla settimana, hanno reso omaggio alla Santa d’Ungheria: molto vita quotidiana. Come annunciatori della Parola, si è chiamati ad partecipati il triduo in preparazione alla festa, il rosario e «ascoltare i segni dei tempi, offrendo una Parola che dia senso al l’adorazione eucaristica. quotidiano», ricordando «il valore performativo e transformativo A conclusione dei festeggiamenti, la fraternità ha offerto della Parola: performativo, cioè realizza quel che dice, e transforma- un momento conviviale a tutti i presenti al ristorante “La tivo, cioè in grado di trasformare la vita delle persone». Contadina” di Montisola di Contigliano. Suggello alla festa, la Il carisma di don Alberione, di cui la Famiglia Paolina è erede, visita del vescovo di Rieti, mons Domenico Pompili, che ha spinge ad annunciare la Parola con tutti i mezzi e i linguaggi, che salutato e benedetto la tavolata. oggigiorno sono principalmente quelli multimediali: la multime- dialità, ha sottolineato la religiosa, ci spinge a una nuova pedago- gia e a una nuova antropologia, che, nella logica della teologia Rieti dell’incarnazione, deve renderci attenti, nei confronti dei ragazzi di oggi, alle loro caratteristiche di apprendimento e di ascolto, utilizzando verso i “nativi digitali” i linguaggi loro familiari, L’addio ad Angelo Blasetti L quelli che sono fortemente caratterizzati dall’immediato, dal ’8 novembre, presso la sua abitazione di Rieti, è venuto a sensitivo, dall’emozionale, dagli elementi simbolici. mancare, all’età di 97 anni, Angelo Maria Blasetti, Nel metodo catechetico, a partire dal Documento base della padre di don Paolo. La notizia della scomparsa di Chiesa italiana su Il rinnovamento della catechesi che dagli anni Blasetti, uomo lungamente impegnato nella vita cittadina ed Settanta a oggi mantiene la sua validità nei suoi orientamenti di ecclesiale, è stata data, per sua stessa volontà, a esequie fondo, la Bibbia non deve mai perdere la sua centralità: essa, ha avvenute. Il 15 settembre, giorno dell’ottavario, in Cattedrale ricordato la suora, «non è uno dei sussidi, ma la fonte primaria di il vescovo Domenico ha presieduto una messa di suffragio in catechesi». Di qui, nell’ultima parte dell’incontro, la proposta di occasione della quale confratelli, amici e tanti fedeli si sono un approccio al Vangelo di Marco, al centro dell’anno liturgico stretti in preghiera attorno a don Paolo e alla sua famiglia. che sta per iniziare (quello che con la Giornata della Parola anche Una celebrazione distinta dai funerali, proprio avrebbe la nostra diocesi ha scelto di mettere in primo piano), come la voluta l’estinto, sempre attento a preservare l’intimità rivista da lei diretta suggerisce, con l’utilizzo, nei gruppi parroc- familiare dalla dimensione più propriamente pubblica. Ad chiali, di un percorso, con l’ausilio di un poster e di tutti i sussidi animare la celebrazione la Schola Cantorum «Chiesa di connessi, che aiuti i ragazzi a seguire, in tutto l’anno, il testo Rieti», che ha voluto così testimoniare la sua vicinanza e il dell’evangelista. suo affetto al parroco di Santa Maria e Santa Lucia.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 14 dalle zone pastorali / rieti e montepiano reatino ricorrenze festa della patrona Santa barbara nel mondo Santa Barbara sulle monete Ha avuto inizio sabato 18 novembre, con la presentazione del libro “Imago Barbarae in Nummis” di Valentino Gunnella, il ricco calendario di appuntamenti organizzato dall’Associazione Santa Barbara nel Mondo, giocato quest’anno sul tema «Spes contra Spem». Previsti due cicli di eventi: uno dedicato ai Martiri del dialogo, l’altro alla solidarietà e alla legalità N on avrebbe potuto essere migliore l’avvio del ricco pro- dalle zecche periferiche del ducato gonzaghesco fra il terzo gramma che l’Associazione Culturale Santa Barbara nel quarto del XVI e la metà del XVII secolo, manifestando la devozio- Mondo propone per il suo 19° anno di attività al fine di ne per la santa alla quale è peraltro intitolata la cattedrale valorizzare solidarietà e testimonianza di fede nel segno della mantovana. patrona di Rieti: sabato 18 novembre, l’Auditorium Varrone ha L’iconografia della martire oriental-sabina, invocata come accolto il vasto pubblico convenuto per assistere alla presentazio- patrona dagli armaioli e dagli artiglieri, si presta a un’interpreta- ne del saggio Imago Barbaræ in nummis - Santa Barbara nella zione di più ampio respiro dell’emblema polisemico costituito monetazione italiana, che raccoglie la ricca documentazione dalla torre, capace di evocare il potere politico-amministrativo messa a punto da Valentino Gunnella, apprezzato numismatico del casato dei Gonzaga accanto alla simbologia trinitaria suggeri- reatino (impegnato anche nell’Ac diocesana). ta dalla Passio della santa e dalla Legenda Aurea di Jacopo da Sotto l’egida del vescovo monsignor Domenico Pompili, con il Varagine. Il saggio di Gunnella, frutto di un lungo e accurato patrocinio del Rotary club, il volume è stato illustrato sotto il lavoro di ricerca, non si limita a illustrare gli aspetti più pretta- profilo storiografico e storico-artistico dai professori Gianfranco mente numismatici e tecnici dell’originale argomento, ma Formichetti (assessore comunale alla Cultura) e Ileana Tozzi inquadra il tema in maniera esauriente in una prospettiva di (direttore del Museo dei Beni Ecclesiastici della diocesi), entrambi ampio respiro storiografico, puntualmente colta nella Prefazione membri del club di servizio. vergata dal vescovo Pompili che, citando il segretario delle L’immagine di santa Barbara ricorre sul recto e sul verso di Nazioni Unite Kofi Annan, auspica il rinnovarsi di un’economia parpagliole, giuli, testoni e sesini coniati dalla zecca di Mantova e che sappia porsi al servizio dell’uomo e della vita.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 15 Santa barbara Caritas / Volontariato vincenziano Parte dalla Capitale I giocattoli usati la fiaccola della sposano ambiente processione sul Velino e solidarietà H a preso il via sabato 18 novembre, e si concluderà domenica 26, l’edizione 2017 della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, iniziativa volta a promuovere azioni di sensibilizzazione sulla D omenica 19 novembre è stata la chiesa romana di Santa riduzione dei rifiuti. Il tema centrale di questo anno è la Maria Immacolata dei Frati Cappuccini a ospitare il prevenzione dei rifiuti, tanto semplice quanto importan- concerto del Coro “Virgo Fidelis” del Comando dell’Arma te. dei Carabinieri, diretto dal maestro Dina Guetti. Una manifesta- Asm, insieme al gruppo di Volontariato Vincenziano, zione promossa dall’Associazione Santa Barbara nel Mondo per Caritas e Centro sanitario diocesano di Rieti, ha portare anche nella capitale un’eco dei festeggiamenti della organizzato una raccolta di giocattoli usati da destinare patrona della diocesi e della città di Rieti. ai bambini di famiglie meno abbienti, nei punti di La serata ha visto un nutrito numero di partecipanti assistere raccolta nelle quattro Farmacie aziendali: Asm1, viale all’esibizione, tenuta in favore delle popolazioni colpite dal sisma Matteucci n. 10, Asm2 Piazza Angelucci snc, Asm3 Santa dell’agosto 2016. Non a caso la serata è stata giocata sul tema Rufina e Asm4 via Martiri delle Fosse Reatine (Quattro “Spes Contra Spem. Essere speranza. Forza per la rinascita” e ha Strade) nel corso di questa settimana. visto conferire il premio cultura “Come Barbara” per la testimo- L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Rieti, assesso- nianza dei valori universali al libro Teresa di Calcutta. La matita rato ai Servizi Sociali, ha la finalità di combinare in di Dio di Franca Zambonini, giornalista di «Famiglia Cristiana», modo sinergico il tema della tutela ambientale con che ha intrattenuto la platea con i suoi racconti sulla santa, quello della solidarietà, attraverso un’azione rivolta ai conosciuta personalmente. Un vero e proprio omaggio a madre più piccoli. Teresa nel ventesimo anniversario dalla scomparsa. Altre iniziative, sul tema del riuso, sono state attivate Un ringraziamento per la testimonianza della solidarietà a dalle associazioni aderenti al progetto “Asm si fa Smart”. favore delle persone colpite dal sisma è stato poi assegnato al L’associazione “Terminillo una Montagna di Emozio- Ministero dell’Economia e delle Finanze e ritirato da Valentina ni” e l’associazione “Fare Ambiente”, sono impegnate Gemignani, direttore dell’Ufficio di Gabinetto del ministro Pier in una raccolta di pensili e oggetti utili per realizzare Carlo Padoan. una biblioteca diffusa lungo i sentieri del monte Termi- Il comandante dei Vigili del Fuoco della Provincia di Rieti, nillo. I ragazzi e volontari della “Loco Motiva” stanno Maria Pannuti, ricevendo il riconoscimento per il valoroso raccogliendo, presso il loro centro, oggetti non più impegno e coraggio mostrati durante gli interventi sul territorio utilizzati, cui poter restituire una seconda vita durante il colpito dal sisma, ha poi commosso i presenti con i racconti di “Jumble Sale”, un mercatino di Natale solidale del riciclo. quei tragici momenti. L’intervento è terminato con un caloroso e Chiunque avesse oggetti che non utilizza più, li può sentito applauso. consegnare presso la sede della “Loco Motiva” aperta La serata si è conclusa con il commovente messaggio “Testimo- lunedì e mercoledì, dalle ore 11 alle 13, dal lunedì al nianza della speranza” della piccola Carolina Guerrieri e con venerdì, dalle 15.30 alle 19.30. A livello europeo, sono l’accensione della fiaccola “Testimonianza della Speranza” da state registrate 13410 azioni e anche Rieti ha dato il suo parte del comandante Maria Pannuti, che, accompagnata dalla contributo. piccola Carolina, ha dato inizio al percorso che terminerà il 3 dicembre a Rieti con la processione sul fiume Velino.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 16 cose di chiesa caritas celebrazione diocesana giornata dei poveri Passare dallo sdegno all’azione Fedeli, volontari e operatori delle diverse realtà impegnate nel settore pastorale della carità si sono ritrovati domenica 19 novembre nella chiesa reatina di San Domenico per partecipare alla messa celebrata da mons Pompili in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri. Al fianco del vescovo il direttore della Caritas diocesana, don Fabrizio Borrello, e il suo predecessore, don Benedetto Falcetti, insieme a tanti altri sacerdoti e diaconi Testo e foto di David Fabrizi È nella la parabola “del servo inutile” Come a dire che davanti alle difficoltà deve irradiarla». Una indicazione che «si che il vescovo Domenico ha indica- del nostro tempo, con la povertà cresciuta allarga a tutto il vivere umano, laddove ci è to lo spirito con cui guardare alla del 165% in un decennio, è necessario non chiesto di non starcene al balcone: ci Giornata Mondiale dei Poveri. Commen- lasciarsi sopraffare dalla paura, dal senso vengono chiesti intraprendenza e coraggio, tando il Vangelo durante la messa celebra- di sconfitta, dall’enormità dei problemi. cui si oppongono la vigliaccheria e l’acci- ta nel pomeriggio di ieri nella chiesa L’insufficienza del servo inutile, infatti, dia». reatina di San Domenico, mons Pompili sta tutta nella paura che gli impedisce di Secondo il Rapporto 2017 di Caritas ha infatti voluto sottolineare che «i talenti trafficare nel tempo che gli è stato donato. Italiana su povertà giovanili ed esclusione cui si fa cenno non sono tanto le nostre «Matteo – ha spiegato il vescovo – fa sociale, «il futuro di molti giovani in Italia qualità, le nostre risorse, quanto piuttosto il riferimento a come investire il dono della non è serenamente proiettato verso l’avve- tempo che ci è consegnato, dentro il quale fede e della Parola nel tempo, per dire alla nire». Nella fascia 18-34 anni è povero 1 su riuscire a fronteggiare le situazioni e i sua comunità, che è un po’ agli inizi, che la 10 e il rischio povertà ed esclusione problemi». fede che ha ricevuto non può seppellirla, ma sociale tocca il 37% dei giovani italiani.
Frontiera | anno XXXII n. 41/42 | 24 novembre 2017 17 Immigrazione don fabrizio Non si può distinguere Imparare dai poveri tra i poveri a stare insieme In occasione della Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata senza etichette domenica nella chiesa reatina di San Domenico, mons Pompili ha idealmente ripreso il discorso sul fenomeno dell’immigrazione avviato nel giorno di San Francesco «C iò che viene rimproverato al servo fannullone è la mancanza del rischio, la tendenza al quieto vivere che ci fa perdere le occasioni che la storia ci riserva». È stato chiaro il vescovo Domenico commentando la parabola “dei talenti” di fronte ai fedeli, ai volontari, agli operatori delle diverse realtà impegnate nel settore pastorale della carità, che si sono riuniti domenica 19 novembre nella chiesa reatina di San Dome- nico per partecipare alla messa celebrata in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri: «La scelta è tra rifugiarci pigramente nel passato o essere audaci rispetto a quello che ci attende». Come a dire che la tensione concreta e laboriosa verso l’altro che deve distinguere il cristiano non può fermarsi davanti alle «P difficoltà, pure quando sembrano insormontabili. Altrimenti ci si apa Francesco – ha ricordato il direttore diocesano espone al rischio della «retrotropia», individuato nel suo libro- della Caritas, don Fabrizio Borrello – dice che testamento da Zygmunt Bauman, che con questa formula designa questa giornata completa il ciclo delle giornate la mentalità e l’atteggiamento pubblico che vogliono le speranze mondiali della Chiesa che i suoi predecessori hanno indetto per di miglioramento prima riposte nel futuro, per quanto incerto e varie realtà e dimensioni. E questa completezza la si comprende inaffidabile, nuovamente reimpiegate sul vago ricordo di un alla luce del suo documento programmatico, l’Evangelii passato apprezzato per la sua presunta stabilità e affidabilità. Gaudium, quando parla dell’inclusione sociale dei poveri e ci In un tempo che vive la delusione lasciata da grandi utopie che ricorda che questi non sono soltanto coloro che la Chiesa è si proponevano di fare piazza pulita di tutto, don Domenico ha chiamata ad amare e servire, ma della Chiesa sono parte esortato a «non volgerci semplicemente verso il passato solo perché integrante». ci sembra più rassicurante rispetto a un futuro ispido e insidioso». «I poveri sono maestri della Chiesa – ha spiegato don Fabrizio La questione che dobbiamo affrontare è proprio il tempo che – perché Dio ha scelto la povertà come luogo della sua manife- abbiamo davanti, per quanto complicato possa sembrare. stazione. Gesù si è fatto povero e chiama i poveri beati: la «Pensiamo alla questione degli immigrati», ha esemplificato il dimensione della povertà non è una dannazione, ma una vescovo: «Non possiamo cavarcela né con un sì affrettato, né con un condizione che ci fa essere degni di fronte a Dio, ci fa stare no insolente. È una grande questione che non finisce sotto gli slogan nell’atteggiamento di chi a Dio chiede perché lo riconosce come della prossima campagna elettorale, ma ha a che fare con la nostra Padre e come Provvidenza». vita quotidiana, con il nostro centro storico spopolato e abitato da L’esortazione di don Fabrizio è stata quindi quella di com- altri». Difficile fornire risposte rimpiangendo il passato: meglio pletare l’atteggiamento «di chi dà» imparando «a farsi povero adottare un atteggiamento «audace e creativo rispetto a quello che in mezzo ai poveri come Gesù ha insegnato e realizzato». sta accadendo». «A noi cristiani – ha concluso don Domenico – non Un cammino che non si compie facilmente, ma che nella è permesso privatizzare il tempo futuro, facendo in modo che ci nostra valle può trovare una valida guida in san Francesco. siamo noi da una parte e loro dall’altra. Il tempo che viviamo Egli «ha trovato nell’essere povero in mezzo ai poveri la sua riguarda tutti e l’invito che viene dal Vangelo è quello di sfruttare al felicità e la sua realizzazione». In questa chiave, don Fabrizio massimo il talento che ci è dato cercando di trovare risposta a queste ha invitato i presenti a un momento di condivisione da vivere domande che non ci abbandonano e che dovremo insieme cercare di al termine della messa: «Per stare tutti insieme senza etichette, fronteggiare». È al di là «della paura e dell’accidia», che si apre «una senza riconoscimenti di nessun ruolo, nella familiarità che ci fa strada percorribile per tutti, senza distinguere tra i poveri». tutti figli e tutti fratelli di fronte a Dio». Oltre a queste percentuali, in ascesa negli un po’ contadina, tutta casa e lavoro, sposa Una vera e propria provocazione etica ultimi anni, a preoccupare è la condizione fedele e madre premurosa al servizio del per le nostre società, per le nostre fami- dei minori. E nel 2016 le persone in grave marito e dei figli». Ella è infatti «la persona glie, per i nostri politici e per le nostre povertà sono risultate essere 4 milioni saggia, uomo o donna che sia», e lo si vede coscienze, abituate troppo spesso al 742mila. dalla sua «laboriosità», cioè dal suo «non “sonno” prodotto dalle false sicurezze del Il coraggio, la forza, il metodo per perdere tempo e non perdersi nel tempo». consumismo, dalle paure narcisiste, contrastare questa deriva, il vescovo li ha Una concretezza che si evidenzia quando dall’atteggiamento che addossa le colpe indicati in un’altra figura biblica, la «apre le sue palme al misero, stende le sue sempre agli altri. donna intraprendente e laboriosa presen- mani al povero». La luce della prima «Il Signore non ci chiederà se ci siamo tata nella prima lettura dal libro dei Giornata dei Poveri scopre nella donna sdegnati o meno di fronte ai problemi – ha Proverbi: «Non dobbiamo fermarci al cliché virtuosa descritta dal libro dei Proverbi il detto don Domenico – ma che cosa abbia- tradizionale, maschilista e superficiale, «simbolo di chi non vive per se stesso, ma mo fatto, se siamo passati dallo sdegno della massaia energica, un po’ borghese e per gli altri». all’azione».
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