IL SISTEMA IMMUNITARIO INNATO IN RISPOSTA ALLE INFEZIONI
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DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA IL SISTEMA IMMUNITARIO INNATO IN RISPOSTA ALLE INFEZIONI MARIA TEMPESTA VIRALI 6-‐8 maggio 2021 CORSO DI IMMUNOLOGIA LA RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA A STRESSORI INFETTIVI E NON INFETTIVI
Come riconoscere la presenza del virus Diverse tappe fondamentali: PAMPs 1_riconoscimento profili molecolari associati ai virus 2_ cascata di segnali con traslocazione dell’informazione al nucleo 3_ trascrizione dell’informazione In 1989, Dr. Janeway predicted that pa1ern recogni4on receptors would stato antivirale nell’ospite mediate the body's ability to recognize invasion by microorganisms
Caratteristiche dell’infezione virale Fasi dell’infezione virale ADSORBIMENTO PENETRAZIONE UNCOATING REPLICAZIONE MATURAZIONE ASSEMBLAGGIO LIBERAZIONE
Molecole di riconoscimento Diversi elementi superficiali Compartimenti cellulari diversi endocellulari TOLL LIKE RECEPTORS c i RIGs R t o L MDA5 p R s l LGP-2 a s ALRs m a t cGAS i c DICERs i
Molecole di riconoscimento su cellule immunitarie aspecifiche ….. e non solo TOLL-LIKE RECEPTORS TLRs Macrofagi Mastociti Cellule dendritiche Eosinofili Cellule epiteliali
TOLL LIKE RECEPTORS_TLRs DI MAGGIORE INTERESSE ANTIVIRALE TLR3 TLR7 TLR8 non self •assenza in 5’ del cap 7 metil guanosina TLR9 •doppia catena •bi o tri-fosforilazione delle estremità 5’ •sequenze CpG non metilate DI “MINORE” SPECIFICITA’ ANTIVIRALE TLR2 TLR4 TLR6
MECCANISMO D’AZIONE Utilizzate vie diverse TLR3 solo la via TRIF TLR7 e TLR9 utilizzano le vie MyD88 ed altre
Meccanismi OVERVIEW
INTERFERONI …DOPO POCHE ORE DALLʼINFEZIONE VIRALE tipo 1: • interferone α (IFN-α) → famiglia di molte molecole diverse derivate da cellule dentritiche immature virus-infette (13 uomo, 18 suino, 17 bovino, 4 equino, 2 cane) • interferone β (IFN-β) → derivato da fibroblasti virus-infetti (5 bovino e suino, 1 uomo e cane) • interferone ω (IFN-ω) → derivato dai trofoblasti embrionali (7-8 suino, 5 uomo, 8 equino, 13 felino, 24 bovino, 5 ovino) • interferone τ (IFN-τ) → isolato dai trofoblasti dei ruminanti • interferone δ (IFN-δ) → isolato dai trofoblasti del suino • interferone ε (IFN-ε) → isolato da cellule cerebrali e riproduttive • interferone κ (IFN-κ) → isolato da cheratinociti umani tipo 3: interferone λ (IFN-λ1, 2, 3, 4) → isolato da cellule epiteliali tipo 2 (immune): • interferone γ (IFN- γ) → citochina prodotta da linfociti T attivati
INTERFERONE DI TIPO I_produzione
INTERFERONE DI TIPO I IFNAR ISG15 Distruzione RNAm virali Blocco sintesi proteica
INTERFERONE DI TIPO I Mx PROTEINS Gtpasi interferone-‐indo1e accumulate come oligomeri nelle membrane intracellulari (REL) ISG15 Infezione virale Rilasciate, legano ed intrappolano i nucleocapsidi virali soprattutto RNAvirus NO ASSEMBLAGGIO NUOVI VIRIONI
INTERFERONE DI TIPO I ISG15 richiamo ed attivazione cellule Natural killer (NK)
INTERFERONE DI TIPO I omega Identificato in Uomo •Senza introni Felini Suini •Siti di glicosilazione NO quello felino Equini Conigli •Siti di legame per i fattori trascrizionali Pipistrelli serotini nelle regioni promoter Bovini Pecore IRFs, ISREs, NF-κB NO in cani e topi Elevata Sensibilità alla tripsina Caratteristiche Termostabile Stabile a pH 2 Attività anche in specie diverse !!!!!!!!
INTERFERONE DI TIPO 1 felino omega scarsa farmacocinetica emivita breve AUMENTA LA RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA PEGilazione Glicosilazione FCV CPV-2 FHV-1 CPxV ? utilizzato come terapia rFEIFN-ω FIV-FeLV CAD FIP FCGS
INTERFERONE DI TIPO III lambda IFN λ1, 2, 3, 4 NELL’UOMO IFN λ2, 3 NEL TOPO IFN λ1, 3 NEL SUINO IL10R2 In cellule epiteliali E LEUCOCITARIE RECETTORI IFNλR1 ATTIVITA’ A LIVELLO DI MUCOSE E ORGANI IMMUNITARI STESSA ATTIVITA’ IFN TIPO I Esperienze con: MINORI EFFETTI COLLATERALI SISTEMICI BVDV PEDV PRRSV ….. e altri ancora
NATURAL KILLER_NKs Prime cellule che intervengono nei confronti dell’infezione virale grossi linfociti granulari né B né T distribuiti in tessuti linfoidi e non hanno caratteristiche dei linfociti T helper (TH) e dei linfociti T citotossici (CTL) • come TH Æ producono citochine • come CTL Æ distruggono le cellule bersaglio assenti in tessuti normali richiamate in un sito da richieste di aiuto provenienti da cellule vita breve (1 settimana) dotate di memoria
NATURAL KILLER DISTRUZIONE MHC-1 eterologo MHC-1 alterato MHC-1 non espresso citotossicità APOPTOSI
NATURAL KILLER riconoscimento cellule target
CITOTOSSICITA’_ meccanismi_1
CITOTOSSICITA’_meccanismi_2
NATURAL KILLER Risposta innata ma non solo !!!
STRATEGIE VIRALI _1 Elusione sistema immunitario innato Diverse le possibilità blocco replicazione BLV Alterazione riconoscimento BVDV ncp non self No segnali Proteina 19-kDa Pulizia superficie cellula infetta CAdV-1
Elusione sistema innato STRATEGIE VIRALI_2 Ogni passaggio può essere intercettato: Degradazione componenti di segnalazione delle TLRs Enterovirus, Herpesvirus Picornavirus IRF Rotavirus TRIF Pestivirus MyD88 Rottura dei complessi di segnalazione Poxvirus MyD88 Interferenza con l’attivazione dei fattori trascrizionali SARS-coronavirus IRF3 RSV Interferenza con l’attivazione della trascrizione FMDV, Herpesvirus
STRATEGIE VIRALI_3 Modulazione dell’interferone diverse strategie Interferenza - sui meccanismi di segnalazione di IFN - sulla sintesi di IFN - sui recettori di IFN
STRATEGIE VIRALI_4 Modulazione dell’interferone Peste suina africana Ceppi attenuati inducono elevata espressione di IFN I alpha Perdita o delezione di parte del gene Ceppi virulenti riducono l’espressione di IFN I alpha Ipotesi Vaccinale? Ridotta induzione di alcuni sottotipi di IFN I alpha
Poxvirus STRATEGIE VIRALI_5 Vaccinia virus IκBa-like PROTEINA A49 IMPEDISCE ATTIVAZIONE DEL NF-κB NO PRODUZIONE di NO PRODUZIONE IFNβ citochine proinfiammatorie Orf virus
INIBIZIONE DELL’INTERFERONE STRATEGIE VIRALI_3
Immunità innata Immunità acquisita … ma la corsa con4nua insieme!
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