Cosa ci fanno i virus e come risponde il nostro corpo-parte II - Dr.Ennio Tasciotti Professoredi Nanomedicina Methodist Hospital Houston, Texas ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Cosa ci fanno i virus e come risponde il nostro corpo-parte II Dr. Ennio Tasciotti Professore di Nanomedicina Methodist Hospital Houston, Texas
In questa lezione… Scopriremo le difese naturali del corpo contro i virus patogeni: gli agenti infettivi che causano la malattia. Descriveremo come le barriere fisiche e chimiche impediscono ai patogeni di entrare nel corpo. Analizzeremo come il sistema immunitario utilizza una gamma di cellule e molecole per attaccare i patogeni che superano queste barriere. Studieremo come le cellule B svolgono un ruolo vitale nella produzione di anticorpi per combattere le infezioni. Guarderemo alcuni farmaci ed altri approcci terapeutici.
Barriere biologiche del corpo I tessuti epiteliali forniscono la prima linea di protezione del corpo dall'usura fisica, chimica e biologica. Le cellule di un epitelio agiscono come regolatori del corpo controllando la permeabilità e permettendo il trasferimento selettivo dei materiali attraverso una barriera fisica. Tutte le sostanze che entrano nel corpo devono attraversare un epitelio. Gli epiteli includono caratteristiche strutturali che consentono il trasporto selettivo di molecole e ioni attraverso le loro membrane cellulari.
Un primo sguardo di insieme: la differenza tra pelle sana e dannegiata Capacità di trattenere fluidi e umidità
Tre tipi di connessioni consentono vari gradi di interazione tra le cellule: giunzioni strette, desmosomi e giunzioni comunicanti Le cellule dell'epitelio sono strettamente connesse e non sono separate da materiale cellulare
L’epitelio: la prima barriera all’ingresso dei patogeni Riveste polmoni Riveste tubuli renali Permette la diffusione Permette l’assorbimento La maggior parte dei tessuti epiteliali sono essenzialmente grandi strati di cellule che coprono tutte le superfici del corpo esposte al mondo esterno e rivestono l'esterno degli organi. La pelle non è l'unica area del corpo esposta all'esterno. Altre aree includono le vie respiratorie, il tratto digestivo, nonché i sistemi urinario e riproduttivo, che sono tutti rivestiti da un epitelio. Riveste la trachea e permette di rimuovere l’impurità spingendole verso la gola
I due tipi di difese La prima linea di difesa è rappresentata dalla barriera fisica della pelle, del muco, e delle membrane cellulari La seconda linea di difesa è rappresentata dalla funzioni cellulari di barriera: fagocitosi, attivazione delle proteine del complemento, interferone e infiammazione.
Le mucose sono la prima linea di difesa delle vie respiratorie
Barriere meccaniche e difese cellulari
Immunità innata Protezione contro l’infezione Immunità aspecifica o innata L’immunità aspecifica o innata è una immunità di tipo non specifico presente sin dalla nascita. Avviene nei soggetti il cui sistema immunitario non si è ancora sviluppato e non è in grado di dare risposte specifiche e selettive agli agenti patogeni. Detta anche immunità naturale, ereditaria o costitutiva, rappresenta la prima linea difensiva nei soggetti non immunizzati. Questa prima linea difensiva dell’organismo è il sistema di difesa più antico ed è comune a tutti gli organismi pluricellulari, compresi insetti e piante. Eradicazione di una infezione
Alcune caratteristiche dell’immunità innata I meccanismi alla base dell’immunità naturale sono preesistenti al contatto con i microrganismi e vengono attivati tempestivamente dalla presenza degli agenti patogeni prima che l’organismo sia in grado di sviluppare una risposta immunitaria specifica verso di essi. Questa prima linea difensiva dipende da barriere anatomiche, barriere fisiologiche, meccanismi di endocitosi/fagocitosi, barriere infiammatorie. L’endocitosi è un termine generico che sta a indicare la capacità delle cellule di captare il materiale extracellulare che le circonda. La fagocitosi è un tipo di endocitosi specializzata che consiste nell’ingestione di particelle extracellulari tra cui anche microrganismi patogeni. Le barriere infiammatorie si attivano in seguito ai segnali chimici emessi dalle cellule attaccate dal microrganismo patogeno. Rappresentano una delle prime difese che l’organismo attiva davanti all’azione di un agente nocivo.
Cellule Natural Killer: licenza di uccidere Le cellule Natural Killer (NK) sono una sottopopolazione di cellule che riconoscono e uccidono cellule infettate e/o danneggiate secernendo citochine infiammatorie. Costituiscono il 5-20% delle cellule mononucleate del sangue e della milza. Il curioso termine natural killer deriva dal fatto che queste cellule, in vitro, sono in grado di uccidere le cellule bersaglio senza necessità di attivazione. Oltre ai linfociti NK (Natural killer), fanno parte del sistema immunitario innato: i mastociti, gli eosinofili, i basofili, i macrofagi, i neutrofili e le cellule dendritiche: queste cellule hanno, tra loro, meccanismi di funzionamento molto diversi, ma sono tutte in grado di eliminare e/o di identificare gli agenti patogeni.
Immunità adattiva In presenza di un microrganismo patogeno l’immunità specifica si basa sull’attivazione mirata dei linfociti B e T, cellule specializzate in funzioni immunitarie, ed è caratterizzata dall’importante specificità dei recettori coinvolti (gli anticorpi nel caso dei linfociti B e il cosiddetto recettore delle cellule T, ovvero il T-cell receptor, nel caso dei linfociti T). Linfociti B Linfociti CT
Immunità adattiva Le strategie attraverso cui opera l’immunità specifica sono due e collaborano strettamente tra loro: l’immunità umorale (ovvero per via ematica) e l’immunità cellulo-mediata. Nel primo caso a intervenire sono i linfociti B, che si attivano per produrre anticorpi con i quali debellare gli agenti infettivi. Nel secondo caso ad agire sono i linfociti T che si attivano per secernere alcune molecole infiammatorie, le citochine, e rivelando le loro proprietà citotossiche.
Immunità adattiva Protezione contro l’infezione L’immunità specifica o adattativa, nota anche come immunità acquisita, rappresenta l’insieme delle risposte di tipo specifico attivate dal sistema immunitario verso i microrganismi patogeni. Può essere acquisita in diversi modi: 1- naturale e attivo (quando, cioè, il sistema immunitario conserva il ricordo di malattie già avute, detta immunità acquisita naturale attiva), 2- naturale ma passivo (dovuta, ad esempio, ad anticorpi preformati di origine materna, detta anche immunità acquisita naturale passiva o immunità del neonato), 3- artificiale (mediante la somministrazione di vaccini e sieri, detta anche immunità acquisita artificiale). Eradicazione di una infezione
Attacco del virus al Sistema Immunitario Come fa il virus ad evitare la distruzione delle particelle virali
Farmaci antivirali Gli antivirali sono farmaci il cui utilizzo è mirato a combattere numerose infezioni virali o per fornire protezione, generalmente per un breve periodo, nei confronti dell'infezione stessa. Agiscono inibendo una delle varie fasi del ciclo replicativo del virus: 1- Assorbimento e penetrazione del virus nella cellula ospite. 2- Trascrizione e traduzione del genoma virale. 3- Assemblaggio e maturazione dei virioni, ovvero le particelle virali complete.
Esistono diversi tipi di farmaci antivirali Farmaci anti virus influenzali: amantadina, in grado di contrastare il virus influenzale A; zanamivir e oseltamivir attivi contro i virus influenzali di tipo A e B. Farmaci anti viruserpetici: aciclovir è l'antivirale di riferimento per la terapia anti-herpes. Trova impiego sia contro l'Herpes labiale e genitale (Herpes simplex) che contro la varicella e l'Herpes-zoster. Ci sono poi valaciclovir, penciclovir e famciclovir che hanno uno spettro d'azione simile all'aciclovir, ma maggiori effetti collaterali. Contro questi virus possono essere utilizzati anche l'idoxuridina e la vidarabina (quest'ultima soprattutto contro l'Herpes simplex). Farmaci anti virus epatici: interferoni, per il trattamento di diversi tipi di epatiti e la ribavirina, utilizzata nell'epatite cronica da virus dell'epatite C. Farmaci anti HIV: la terapia HAART, Highly Active Anti-Retroviral Therapy, ovvero terapia antiretrovirale altamente attiva consiste nell'uso associato di più antivirali nella terapia dell'infezione da HIV: questa associazione è necessaria poiché con la monoterapia questo virus diventa facilmente resistente.
Riposizionamento di farmaci esistenti per il trattamento di infezioni emergenti causate da nuovi virus Questa metodologia integrativa di riproposizionamento di farmaci antivirali implementa una piattaforma di medicina di rete basata sulla farmacologia dei sistemi, quantificando l'interazione tra l'interattività dell'ospite HCoV e gli obiettivi farmacologici nella rete di interazione proteina virale -proteina umana.
Mercato globale dei farmaci antivirali
DOMANDE E CHIARIMENTI Dr. Ennio Tasciotti Instagram account Facebook Page Twitter
Puoi anche leggere