INFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA - Dr.ssa Alessandra Martucciello

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INFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA - Dr.ssa Alessandra Martucciello
INFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE
                         BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA

Dr.ssa Alessandra Martucciello               Portici, 4-5 novembre 2008
INFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA - Dr.ssa Alessandra Martucciello
BVDV
    Nel bovino determina:

•   INFEZIONI SUBCLINICHE
•   IMMUNODEPRESSIONE
•   FORME RESPIRATORIE
•   FORME INTESTINALI
•   DISTURBI DELLA SFERA RIPRODUTTIVA

DESCRITTO NEL 1946                      DA OLAFSON (CORNELL UNIVERSITY)
INFEZIONE DA VIRUS DELLA DIARREA VIRALE BOVINA NELLA BUFALA MEDITERRANEA - Dr.ssa Alessandra Martucciello
•   Dal primo isolamento sono ormai trascorsi 60 anni durante i quali numerosi
    progressi sono stati compiuti in termini di:

     9   comprensione della complessa patogenesi della malattia
     9    sviluppo di numerosi test diagnostici
     9    strategie di controllo
     9   allestimento di presidi immunizzanti
•   Famiglia Flaviviridae
•   Genere Pestivirus     - CSFV
                          - BDV
                          - BVDV - tipo 1         11 sottotipi (a-j)
                                 - tipo 2          4 sottotipi (a-d)

                                2 biotipi
                         (effetto citopatogeno)
     cp (NS3)                                            ncp (NS2-3)
Trasmissione virale
                       orizzontale e verticale
9   Aerosol
9   Saliva
9   Feci
9   Secrezioni urogenitali (il seme di animali con infezione acuta e soprattutto
    quello di animali PI contiene una grande quantità di BVDV)
9   Embryo transfer
9   Latte e colostro
9   Iatrogena
    (vaccinazione di animali gravidi con virus attenuato)
    (è possibile una temporanea eliminazione del ceppo vaccinale con
    successiva trasmissione ad animali gravidi in contatto con animali vaccinati)
9   Insetti vettori (trasmissione meccanica)
9   Congenita
Patogenesi

            •     Infezione per via digerente, venerea o respiratoria

                     •      Moltiplicazione a livello delle mucose

                                                  2-4 giorni

                             •   Viremia attraverso i linfociti
       BVDV bassa                   Timo             Linfonodi
       virulenza                                     Midollo osseo
                                  Milza
                                                     Epitelio del tratto digerente
                     Tessuto endocrino
                                                     Parenchimi
                         Tratto respiratorio
                                                     Tratto urogenitale
virulenza                         Cuore
                BVDV alta                            Cute
                virulenza
Manifestazioni cliniche

•   Animali immunocompetenti non gravidi         Forme              sieroconversione
                                                 subcliniche
•   Vitelli giovani
                                                  Gastroenterite di gravità variabile

•   Bovini di tutte le età                        Immunodepressione
Animali gravidi (BVDV ncp)
                   Esiti diversi a seconda dell’epoca di gestazione
Tempo di infezione        Manifestazioni cliniche

primi 3 mesi di           Riassorbimento o aborto, ritorno in calore con aumento
gravidanza                degli intervalli tra gli estri

42-80/125 giorni          Il feto non ha raggiunto l’immunocompetenza, il virus
                          diffonde nei tessuti, il vitello nasce persistentemente
                          infetto (PI) viremico e sieronegativo
75-150 giorni             Inizia e si instaura la competenza immunitaria e
                          l’organogenesi non è ancora completata. Difetti
                          congeniti:malformazioni a carico del sistema nervoso,
                          malformazioni oculari, ipotricosi o alopecia, ritardo
                          dell’accrescimento.
Fine gravidanza           Nascita di vitelli sani sieropositivi
PI            MD (malattia fatale)

                     Serbatoi dell’infezione

Questi soggetti eliminano più virus e per periodi di tempo più lunghi degli animali
      con infezione acuta, rappresentando il cardine per il mantenimento e la
                        diffusione dell’infezione nel gruppo.

La conferma che si tratti di un PI si ottiene effettuando due differenti campioni di
   sangue prelevati a distanza di 3-4 settimane tra loro che danno esito positivo
               alla ricerca antigene e negativo sierologicamente.
Diagnosi

        ESAMI SIEROLOGICI

ELISA
ELISA                       VIRUSNEUTRALIZZAZIONE
                            VIRUSNEUTRALIZZAZIONE
ESAMI VIROLOGICI

                                ISOLAMENTOVIRALE
                               ISOLAMENTO VIRALE

RT-PCREEREALTIME
RT-PCR  REALTIMEPCR
                 PCR                                 IMMUNOFLUORESCENZA
                                                    IMMUNOFLUORESCENZA

           IMMUNOISTOCHIMICA
          IMMUNOISTOCHIMICA                        ELISA
                                                   ELISA
Piani di Controllo BVD
Vaccini

1. Inattivati
Vantaggi:
• Sono generalmente innocui per i soggetti gravidi
Svantaggi:
• Costi elevati poiché occorre un grosso quantitativo di virus per preparare
   una dose
• Sono generalmente richieste due dosi per l’immunizzazione iniziale

Inducono una buona risposta anticorpale nei confronti dello specifico
   subgenotipo/i del rispettivo vaccino
Vaccini
2. Attenuati
Vantaggi:
• Più immunogeni, richiedono una sola dose per l’immunizzazione iniziale
Svantaggi:
• Sono suscettibili ad inattivazione se sottoposti ad alte temperature
• Dopo somministrazione danno luogo a viremia che dura dai 3 a 7 giorni,
   fino allo sviluppo di anticorpi
• Possono indurre immunodepressione rendendo il soggetto più esposto ad
   altre infezioni
• E’ controindicato in animali gravidi poiché può causare aborto
• Un soggetto PI infettato con un virus ncp esposto ad un vaccino con virus
   cp attenuato può sviluppare MD, affiché ciò avvenga i due ceppi devono
   essere antigenicamente correlati
               Nessun vaccino contiene entrambi i genotipi BVDV
  Studi hanno dimostrato scarsa cross-immunogenicità tra BVDV-1 e BVDV-2
Ospiti
Studi sierologici e virologici riportano la presenza del BVDV nel
                                         bufalo d’acqua

                      • 1995 Cavirani: Prevalenza di BVDV
                      del 50% in bufale da latte
                      • 1996 Akhtar: Prevalenza di BVDV del
                      30.6% in Pakistan
                      • 1997 Beker: Isolamento di BVDV da
                      pool di siero fetale bufalino
                      • 1999 Sudharshana: Prevalenza di
                      BVDV del 23.21% in India
                      • 2005 Silvestre: Prevalenza di BVDV
                      dal 3% al 19% nella provincia di
                      Caserta
                      • 2007 Craig: Presenza di acido
                      nucleico di BVDV in organi di tre vitelli
                      bufalini (Argentina)

            Questi studi lasciavano ipotizzare un’intensa circolazione virale e un
possibile ruolo patogeno del virus nel bufalo
Ricerca di agenti abortigeni su feti bufalini presso il Centro di
    Referenza Nazionale sull’Igiene e le Tecnologie dell’allevamento
       bufalino-IZSM-Sezione Diagnostica provinciale di Salerno

•   Brucella spp.
•   Salmonella spp.
•   Listeria spp.
•   Campylobacter spp.
•   Arcanobacterium pyogenes
•   Chlamydophila abortus
•   Coxiella burnetii
•   Bacillus licheniformis
•   E. coli
•   Leptospira spp.
•   Bubaline Herpes Virus-1 (BuHV-1); Bovine Herpes Virus-1 (BoHV-1)
•   Bovine Viral Diarrea Virus
•   Neospora caninum
•   Toxoplasma gondii
Detection of bovine viral diarrhea virus from three water
      buffalo fetuses (Bubalus bubalis) in southern Italy

                                2 aziende bufaline
•   Presenza di aborti
•   In assenza di isolamento di altri patogeni abortigeni
•   In assenza di bovini

                    Tessuti dei feti abortiti-sangue materno
-   Test ELISA per ricerca antigene positivo

-   Isolamento virale                BVDV ncp

-   RT-PCR                  tipizzazione genetica              BVDV-1b

Il subgenotipo BVDV-1b è il ceppo virale maggiormente diffuso in Italia
prevalenza interaziendale                          29%
                       prevalenza intraziendale                         Fino al 66%

Prossimo step
9 Tipizzare BVDV che circola nelle aziende bufaline del territorio, per
   evidenziare nuovi sottotipi eventualmente presenti

9 Monitorare le aziende risultate positive per verificare:

   1. se gli animali risultati positivi alla ricerca antigene sono ancora viremici a
   distanza di tempo, quindi confermare la presenza di soggetti PI
   2. se sono presenti forme cliniche riferibili a Malattie delle Mucose (MD)
Conclusioni

1.   Il BVDV è largamente presente nella popolazione bufalina

2.   Risulta essere simile a quello isolato nella specie bovina in Italia

3.   E’ sicuramente in grado di determinare interruzione della gravidanza
     anche nella specie bufalina

4.   Mancano elementi certi per concludere che il virus agisce attraverso i
     complessi meccanismi patogenetici evidenziati nella specie bovina

5.   Mancano alcune delle forme cliniche evidenziate per il bovino

6.   E’ necessaria una strategia vaccinale?
BVDV determina
  manifestazione clinica
nella bufala mediterranea?
Be a virus, see the world

           Grazie per l’attenzione
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