La ricerca sulle cellule staminali: scienza,etica e società - Anna Rollier Università di Milano

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La ricerca sulle cellule staminali: scienza,etica e società - Anna Rollier Università di Milano
Centro Culturale Protestante
                  Bergamo

La ricerca sulle cellule staminali:
     scienza,etica e società

              Anna Rollier
           Università di Milano

              23 ottobre 2010
La ricerca sulle cellule staminali: scienza,etica e società - Anna Rollier Università di Milano
Sintesi dell’intervento
Le cellule staminali embrionali e adulte: caratteristiche, proprietà, fonti

Utilizzo dell’embrione umano per ottenere cellule staminali

Lo statuto dell’embrione umano secondo il magistero cattolico e il
rispetto per l’embrione nella visione protestante

La tutela dell’embrione per legge (ma chi tutela la salute della madre?)

Nel 2008 viene pubblicato uno studio che dimostra che anche le cellule
adulte specializzate possono essere indotte a ridiventare pluripotenti,
cioè simili alle staminali: conseguenze e implicazioni di questa scoperta

L’intreccio fra le nuove tecnologie riproduttive e la ricerca sulle staminali:
Lo sviluppo della medicina rigenerativa

La derivazione da cellule staminali di ovociti e spermatozoi

Scienza e società sapranno interagire implicando i cittadini nella ricerca
Di una negoziazione fra i diversi valori rappresentati nella società globale?
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LE CELLULE STAMINALI

sono cellule non specializzate, cioè non ancora
differenziate in nessun specifico tipo di tessuto

che si dividono in modo asimmetrico dando luogo a:
- una cellula figlia, uguale alla cellula madre, che serve
  a mantenere costante la riserva di staminali

- mentre l’altra,attraverso vari passaggi e dopo aver
  migrato nella sede adatta dell’organismo, darà luogo a
  una progenie di cellule differenziate mature, specifiche
  di vari organi del corpo (come cellule muscolari, o
  nervose,o epatiche,ecc)

Queste proprietà rendono uniche le cellule staminali e stanno alla base
della loro capacità di rigenerare
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La divisione asimmetrica delle cellule staminali

L’autorinnovamento è una
divisione senza cambiamento
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La divisione asimmetrica
  delle cellule staminali
         (seguito)
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POTENZIALITA’ DELLE CELLULE
             STAMINALI

  possono essere isolate con successo e coltivate
  in laboratorio;

• in laboratorio possono essere indirizzate per
  trasformarsi in uno specifico tipo cellulare;

• le cellule      staminali che hanno formato
  particolari tipi cellulari possono essere usate
  nella cura di pazienti i cui tessuti sono malati
  o danneggiati.
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LE STAMINALI POSSONO ESSERE

                                           Embrionali          o        Adulte
                                            (pluripotenti)            (multipotenti)
                                                                       (unipotenti)
Le potenzialità differenziative delle staminali embrionali sono maggiori di quelle delle adulte
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FONTI DELLE CELLULE STAMINALI EMBRIONALI

Le cellule staminali embrionali si ottengono da
embrioni allo stadio di blastocisti.

Essi possono essere:

-embrioni soprannumerari derivati da fecondazione
 in vitro

oppure

-embrioni creati ad hoc
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1998

1998 Thomson isola le prime cellule staminali embrionali umane da embrioni soprannumerari provenienti
da una clinica per la cura dell’infertilità
                   Con questo metodo l’embrione viene distrutto
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FECONDAZIONE IN VITRO E EMBRYO TRANSFER (FIVET)
                             FIV-ET
      dalla blastocistisi possono prelevare le cellule staminali

                                  Secondo giorno      Dopo 20 ore
                   Primo giorno
                                  dopo 18 ore
                   0 ore

Primo giorno

                                                          48 ore

                                       72 ore

                    5° giorno                   Trasferimento in utero
  6-7° giorno
                     ↑ ↑ ↑↑
CREAZIONE DI EMBRIONI PER OTTENERE CELLULE STAMINALI
                “CLONAZIONE TERAPEUTICA”
UTILIZZO DELLE STAMINALI EMBRIONALI
                                      indirizzate in laboratorio verso
Poiché le staminali embrionali sono
                                      svariate vie differenziative e dare
pluripotenti,esse possono essere
                                      luogo a molti tipi di cellule
                                      specializzate diverse
STEM CELL THERAPY

?
LE CELLULE STAMINALI ADULTE

Le cellule staminali adulte non sono presenti in tutti i tessuti:
si trovano nei tessuti che si rinnovano durante la vita dell’
individuo, sono rare o assenti nei tessuti che non si rinnovano

Poiché sono unipotenti,le staminali adulte di un tessuto
producono cellule specializzate di quel tessuto, per esempio le
staminali ematopoetiche possono produrre solo cellule del
sangue
Le fonti delle cellule staminali
                adulte

•   Tessuto fetale
•   Liquido amniotico
•   Cordone ombelicale
•   Organismo adulto
LE CELLULE STAMINALI ADULTE OGGI
      UTILIZZATE IN TERAPIA MEDICA

 Per il trattamento di patologie congenite
  (malattieneurodegenerative,immunodeficienze
  congenite) o acquisite (leucemie e linfomi) del
  sistema ematopoietico (SC da midollo osseo e
  SC da cordone ombelicale)
 Per il trattamento di patologie o danni della
  cute (SC cutanee)
 Per danni alla cornea (SC corneali)
E LE CELLULE STAMINALI ADULTE DAL PUNTO DI VISTA ETICO?

Alcuni autori sottolineano che la bioetica si è talmente
focalizzata sul tema dello statuto dell’embrione e, di
conseguenza sulle staminali embrionali, da far passare
in secondo piano e quasi dimenticare la molteplicità e
complessità delle grandi sfide etiche sollevate dalla
ricerca sulle cellule staminali adulte.

In molti casi, come è successo per esempio in Italia, il
dibattito etico si è così impoverito diventando
sterile e ripetitivo.
CELLULE STAMINALI E STEM CELL TOURISM

Forte preoccupazione destano i dati che riportano il fatto
che in alcuni paesi (Messico,Russia,India,Cina e Africa)
vengono forniti trattamenti “innovativi” a base di cellule
staminali NON supportati da alcun tipo di ricerca clinica
documentata,esponendo coloro che vi si sottopongono al
pericolo di subire gravi danni fisici e di essere sfruttati
dal punto di vista economico.

Dal mondo della ricerca si invocano, da una parte
regolamentazioni e controlli a livello internazionale per
tutelare i pazienti che, ignari e attirati da fallaci speranze,
Si sottopongono a queste “cure”,e, dall’altra, maggiore
serietà e rigore nel fornire informazioni da parte dei
media allo scopo di depotenziare questa perversa operazione
economica
21

Quando la vita umana diventa moralmente e
       giuridicamente importante?
Lo statuto dell’embrione umano                        22

I dibattito sull’embrione è stato radicalmente trasformato
dall’avvento della fecondazione in vitro (Edwards e Steptoe
1978) che, portando l’embrione fuori dal corpo materno, ha
determinato una vera e propria rivoluzione sia sul piano
scientifico, che su quello simbolico.

La nascita di Louse Brown ha fatto sentire infatti in modo
sempre più impellente il bisogno di ri-definire il legame che
unisce l’embrione all’essere umano.
Quali sono i limiti del nostro potere, quali i nostri doveri verso
gli embrioni umani, quali atteggiamenti morali e pratici dobbiamo
assumere nei loro confronti?

La veloce diffusione della FIV a livello planetario ha condotto gli
Stati a regolamentare per legge questa pratica, a legiferare cioè
sull’embrione, riconoscendogli, così, dei diritti.
Ma, dato che il riconoscimento di uno statuto morale deve
precedere e guidare il diritto, ecco che una definizione dello
statuto dell’embrione umano è dunque diventata assolutamente
imprescindibile.
23
La posizione del MAGISTERO della Chiesa
                 Cattolica

    ISTRUZIONE“ DIGNITAS PERSONAE. SU
       ALCUNE QUESTIONI DI BIOETICA”
    A cura della Congregazione per la Dottrina della Fede,
                    12 dicembre 2008

– “Il frutto della generazione umana dal primo momento
  della sua esistenza, e cioè a partire dal costituirsi dello
  zigote, esige il rispetto incondizionato che è moralmente
  dovuto all’essere umano nella sua totalità corporale e
  spirituale.
– Nell’uomo, creato ad immagine di Dio, si riflette, in
  ogni fase della sua esistenza, il volto del suo Figlio
  Unigenito”…
ITALIA Legge 40/04
        art. 13 TUTELA DELL’EMBRIONE

– E’ vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano
  (1)

– La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano è
  consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente
  diagnostiche e terapeutiche ad essa collegate volte alla tutela della
  salute e allo sviluppo dell’embrione stesso, e qualora non siano
  disponibili metodologie alternative (2)

– Sono comunque vietati: la produzione di embrioni umani a fini di
  ricerca o sperimentazione; interventi di clonazione mediante
  trasferimento di nucleo o di scissione precoce dell’embrione o di
  ectogenesi sia a fini procreativi sia di ricerca (3)
TEST CLINICI SU PZ CON LESIONI MIDOLLO SPINALE X VERIFICA SICUREZZA E EFFICACIA

     •   1° agosto 2010 …. La tecnica cui ricorreranno in California,
         ha detto, «riceve un giudizio completamente negativo
         non solo della morale cattolica ma di chiunque rispetti
         l'individuo umano, la persona umana». Un giudizio
         inappellabile considerando che gli embrioni «vengono
         sacrificati per ricavare queste cellule staminali». Dal
         punto di vista dei risultati, prosegue Sgreccia, si è
         rilevato più volte che non vengono conseguiti gli obiettivi
         «attesi perché le cellule staminali degli embrioni hanno
         una totipotenzialità, quindi sono inclinate a riprodurre
         un soggetto, un individuo, non altre cellule. In ogni
         caso, anche qualora per assurdo ci fosse un esito
         positivo, moralmente rimane delitto». …
UNA POSIZIONE PROTESTANTE SULLO STATUTO DELL’EMBRIONE

“Dal punto di vista teologico, l’idea della dignità e del valore
della vita umana si fonda sulla convinzione che l’uomo sia
stato creato a immagine e somiglianza di Dio.

É bene tuttavia evitare qualsiasi sostanzializzazione dell’
imago Dei identificandola con un dato oggettivo o, peggio ancora
biologico: l’immagine divina, piuttosto,è il termine di una relazio
che l’uomo è chiamato incessabilmente ad attuare e si realizzerà
pienamente soltanto in un futuro di cui non disponiamo.

L’essere fatti a immagine e somiglianza di Dio non poggia
primariamente su dati empirici e sensibili (avere un corpo),
ma trova espressione essenziale nella nostra libertà, nella
nostra responsabilità e nella nostra capacità di creare
e trasmettere cultura.(…)»
Dal documento
“Cellule staminali. Aspetti scientifici e questioni etiche”della Commissione Bioetica della Tavola Valdese, 2009
“Cellule staminali. Aspetti scientifici e questioni etiche”
            della Commissione Bioetica della Tavola Valdese, 2009

 Non crediamo che la blastocisti rientri nella definizione kantiana per cui
 non possa essere ridotta a semplice mezzo e “non pensiamo di poter
 accordare a un insieme di cellule (sia pure contenenti geni individuali
 umani), quel rispetto assoluto dell’umanità della nostra persona di cui
 parla Kant.

Per questo motivo, siamo favorevoli alla possibilità che la ricerca si
 avvalga di embrioni “sovrannumerari”, altrimenti destinati alla
 distruzione.

Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, riteniamo inoltre che sia
 doveroso non vietare in maniera pregiudiziale vie di ricerca potenzialmente
 fruttuose e che sia dunque necessario mantenere aperta la ricerca sulle
 cellule staminali embrionali accanto a quella sulle cellule staminali adulte.
 Guardiamo con favore, pur con la prudenza che è d’obbligo in ogni impresa
 umana, a nuove tecniche scientifiche, come la clonazione terapeutica, che
 auspichiamo possano, in un futuro più o meno lontano, alleviare la
 sofferenza di un gran numero di malati”.
La posizione dell’ebraismo
• A Jewish Response to the Vatican’s New Bioethical Guidelines
  Ari Z. Zivotofsky, Alan Jotkowitz, The American Journal of Bioethics,
  91(11): 26-30, 2009

• Both systems ascribe a spiritual nature to the human being but also
  recognize value in his physical aspect and support this claim by citing
  Genesis 1:26, that man was created in the “image of God”. Whereas
  Christianity applies a literal meaning to the verse, Judaism attaches
  a metaphorical interpretation to the verse, inferring, for example,
  that man, like God, has free will … Judaism … gives the zygote very
  little legal status and even the more developed fetus is not yet
  considered fully human.
• Even the most stringent Jewish authorities raise the possibility that
  abortion may be allowed before the 40-day mark because before
  that time the fetus is considered “mere fluid”.
EMBRIONE E ISLAM

 “Nell’Islam la ricerca sulle cellule staminali, resa
   possibile dall’intervento nei primi stadi di
    vita, è considerato un atto di fede nella
volontà ultima di Dio, in quanto colui che da vita,
fintantoché tale intervento sia fatto con lo scopo
         di migliorare la vita umana”
“Nel mondo islamico c'è un consenso per un uso
     responsabile degli embrioni ai fini della ricerca”
EMBRIONE

 Nell’Islam l’utilizzo degli embrioni per scopi terapeutici o di ricerca è accettabile se avviene prima
  del momento in cui l’embrione è “animato”.
 Secondo la tradizione islamica – nel Corano e nella legge (Shari’a) – il viaggio dell’embrione verso
  la personificazione è un processo di sviluppo, e l’anima si innesta dopo tre periodi di 40 giorni,
  cioè dopo 120 giorni o alla fine del primo trimestre.
 I giuristi musulmani distinguono fra persona biologica e morale, assegnando quest’ultima a uno
  stadio successivo, almeno dopo il primo trimestre di gravidanza; nei primi stadi, quando si
  colloca nell’utero e inizia il suo viaggio verso la personificazione, la shari’a non riconosce
  all’embrione statuto di persona . (National Bioethics Advisory Committe statunitense (NBAC), Abdulaziz
   Schedina)
 Il feto senza anima appare, quindi, giuridicamente meno tutelato rispetto a quello animato. Ciò
  consente di affermare che la distruzione di un embrione entro questo periodo di 120 giorni non è
  infanticidio.
 Nell’Islam è quindi permesso avvalersi di embrioni soprannumerari altrimenti destinati alla
  distruzione per migliorare le condizioni di salute umana, ma
 nega, tuttavia, la possibilità di creare ad hoc embrioni da usare per la ricerca.

STAMINALI

 La ricerca sulle cellule staminali è doverosa ed addirittura obbligatoria, al fine di acquisire nuove
  conoscenze utili a salvare vite umane per cui studi sono in corso in Iran, Egitto, Singapore,
  Turchia ed anche Arabia Saudita per un uso responsabile degli embrioni.                    (Scialoja)
UNA VISIONE “LAICA” DELL’EMBRIONE

    LO STATUTO DELL’EMBRIONE E LA SUA PROTEZIONE GIURIDICA
                           NEL REGNO UNITO
         UK - SC research: Medical Progress with Responsability

          The principles underpinning the use of embryos in research
                          Rapporto Donaldson, 2000

•    The embryo of the human species has a special status but not the
     same status as a living child or adult

•    The human embryo is entitled to a measure of respect beyond that
     accorded to an embryo of other species

•    Such respect is not absolute and may be weighed against the
     benefits arising from proposed research

•    The embryo of the human species should be afforded some
     protection in law
De-differenziazione di cellule somatiche:
             Le cellule iPS

                   QuickTime e un
             decompressore TIFF (LZW)
   sono necessari per visualizzare quest'immagine.
L’ INTRECCIO TRA NUOVE TECNOLOGIE RIPRODUTTIVE
          E LA RICERCA SULLE CELLULE STAMINALI:
                LA MEDICINA RIGENERATIVA

La clonazione di Dolly suggerì l’ipotesi che fosse possibile utilizzare la
clonazione in campo umano per ottenere embrioni da usare come fonti
di cellule per rigenerare i tessuti danneggiati di individui malati.

Questa tecnica (detta clonazione terapeutica), mai sperimentata
sull’uomo, ha aperto la strada alla produzione di molti tipi di cellule
differenziate suscettibili di applicazione clinica

Nasce la MEDICINA RIGENERATIVA, nuova specializzazione medica
(sviluppatasi a partire dalla medicina procreativa) è oggetto di
importanti investimenti economici e di risorse umane
NUMEROSE SONO LE QUESTIONI ETICHE CHE ALIMENTANO IL
      DIBATTITO SULLA NATURA DEI CONFINI PROPOSTI DALLA
                       NUOVA MEDICINA

Quale sarà in futuro la valenza simbolica e quali potranno essere
le ricadute sociali dell’intreccio tra generazione e rigenerazione?

Come considerare il prodotto del trasferimento nucleare,
“Un embrione? Un’estensione del corpo del paziente? Altro?”

Come valutare la medicina rigenerativa in relazione al tema
della finitezza della vita umana?
In vitro derived gametes

                                                                             Sperm (X or Y)

                         Male stem cells (XY)
                                                    X                              Egg (X)

                                                                              Sperm (X)
                                                    X
                                                                                    Egg (X)

                         Female stem cells (XX)
Nel 2004 tre gruppi di ricerca statunitensi hanno annunciato di aver ottenuto, a partire da cellule
staminali embrionali di topo, cellule simili ai gameti che sembrano possederne le caratteristiche
fondamentali.
LE APPLICAZIONI 1

Le applicazioni di questa scoperta sarebbero in un primo tempo di

tipo sperimentale, ma si può ipotizzare che, in tempi successivi,

gameti di questo genere potrebbero essere impiegati per permettere a

individui infertili di procreare. La tecnica utilizzata sarebbe quella del

trasferimento nucleare a partire dal nucleo di una cellula somatica

dell’individuo infertile per ottenere cellule staminali da far

differenziare in gameti che sarebbero sottoposti, insieme a quelli

del partner fertile della coppia, a fecondazione in vitro.
LE APPLICAZIONI 2
Oltre a costituire una fonte alternativa di ovociti per la clonazione

terapeutica, questo procedimento presenta due vantaggi: da una

parte si distingue dalla clonazione riproduttiva (attualmente al bando

in tutte le nazioni del mondo) perché la progenie ottenuta nel modo s

Sopra descritto riceverebbe, come nella riproduzione naturale, il

contributo genetico di entrambi i genitori, dall’altra rende possibile

per le coppie in cui uno dei partner è sterile di evitare il ricorso a

un/a estraneo/a, donatore/trice di gameti. Dal punto di vista etico e

legale esso potrebbe dunque essere considerato come uno strumento

terapeutico per il trattamento

dell’infertilità.
Grazie a questo nuovo procedimento,
 la sequenza generazione/rigenerazione sopra
menzionata si allunga, la traiettoria rigenerativa
          torna ad essere generativa
             e il cerchio si chiude.
Da P. Lauritzen, “Stem cells, biotechnology and human rights.
Implications for a Posthuman future”, Hastings Center Report
35, 2,2005
(…) Se ci si sofferma sulle implicazioni relative all’utilizzo delle cellule
staminali adulte, sostiene Paul Lauritzen, sorgono numerose questioni di
grande momento come, fra le altre, quella del rapporto con la corporeità
umana e con il suo significato, quella del superamento dei confini di specie,
quella delle trasformazioni radicali dei tratti fondativi della vita umana, tutte
questioni che hanno a che fare con il nostro modo di concepire il mondo
naturale.

Lauritzen si domanda se queste questioni non finiranno per rappresentare un
pericolo per i diritti umani e afferma che «nel momento in cui le terapie
utilizzano le cellule staminali arrivassero a erodere il senso di comune
appartenenza alla specie umana e iniziassero a instaurare una nuova
gerarchia sociale, esse correrebbero il rischio di soffocare la compassione,
“sentimento di solidarietà che si prova nei confronti delle persone che
soffrono solo nella misura in cui esse condividono le nostre stesse
vulnerabilità”, e far crescere l’intolleranza. Dobbiamo riflettere attentamente
sulle implicazioni sociali di una situazione in cui solo alcuni avranno acceso a
tali tecnologie» (Marta Nussbaum, Compassion and terror, Daedalus, 2003)
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