CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Coronavirus e       Sars-CoV-2

 climatizzazione
  Quando, come e
perché accendere
l’aria condizionata
di Livio Mazzarella

con il patrocinio di         media partner
CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Sommario
Premessa
Le possibili vie di trasmissione                                               p. 6
del virus SARS-CoV-2
L’uomo diffonde il virus                                                       p. 9
L’efficacia della ventilazione                                                 p. 12
Sfruttiamo gli impianti                                                        p. 15
di climatizzazione
I vantaggi derivanti dall’uso                                                 p. 16
dei climatizzatori

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Sars-CoV-2

     Coronavirus e
    climatizzazione
Premessa
di Livio Mazzarella

Prima di parlare di COVID-19 e
impianti di climatizzazione, occorre
chiarire alcuni concetti base
fondamentali per comprendere la
dinamica della propagazione del
virus e quindi l’efficacia o meno di
alcune azioni che si possono attuare
per ridurre il rischio di infezione.

La prima cosa da dire è che il nuovo
coronavirus SARS-CoV-2 è un virus
fino a ieri sconosciuto, per cui si
sa poco delle sue caratteristiche e
quindi spesso non è possibile fornire
delle risposte certe alle domande
che ci poniamo.                             Biografia
Proprio l’assenza di informazioni
dettagliate e certe ci spinge ad            Livio Mazzarella
adottare un principio di massima
cautela, il cui acronimo è ALARA            Laureato a Milano in Ingegneria
(As Low As Reasonably Achievable),          Meccanica indirizzo Energetico,
cioè cercare di adottare quelle             professore Ordinario di Fisica
misure ragionevolmente attuabili            Tecnica, insegna al Politecnico di
che dovrebbero ridurre al minimo il         Milano nell’ambito termotecnico. È
rischio di infezione.                       presidente del sottocomitato 5 del
                                            CTI. Socio AiCARR dal 1979, ha
                                            ricoperto la carica di consigliere e
                                            di membro della Giunta.

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Linee guida per la climatizzazione

    Le possibili vie di
    trasmissione del
    virus SARS-CoV-2
    I
        nnanzitutto, il virus “vive” solo         Quindi, a differenza dei batteri, nessun
        dentro l’organismo umano, dove            altro essere animato o inanimato può
        si replica, e quando ne fuoriesce         essere fonte diretta di infezione. Tutto
        “sopravvive” per un periodo limi-         ciò che non è l’uomo può essere solo
        tato che dipende fortemente dalle         un eventuale mezzo di “trasporto” tra
    caratteristiche dell’ambiente in cui si       una persona infetta e una persona non
    viene a trovare.                              infetta.

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Sars-CoV-2

Quali sono allora i mezzi di trasporto che
il virus può prendere per passare da una
persona a un’altra?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità,
così come il nostro Istituto Superiore di
Sanità, riconoscono per il virus SARS-                     “Tutto ciò che
CoV-2 due principali vie di trasmissione:
1. tramite goccioline di fluidi o particelle          non è l’uomo può
organiche, emesse parlando, tossendo                      essere solo un
                                                    eventuale mezzo di
o starnutendo che raggiungono diretta-
mente le mucose sensibili (bocca, naso,
gola, occhi) di un’altra persona, e attra-
verso il contatto diretto delle nostre mani           ‘trasporto’ tra una
con materiale infetto (goccioline o parti-
celle organiche emesse dal nostro appa-                persona infetta e
rato respiratorio e depositatesi su superfici
varie, dalle nostre mani agli oggetti che              una persona non
tocchiamo e che ci circondano);
2. conseguente contatto delle mani infette                        infetta”
con le mucose ricettive (bocca, naso,
occhi).

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Le possibili vie di trasmissione
    3. Una terza via di trasmissione, che               tenere una certa quantità di virus; di
    viene considerata possibile ma di                   conseguenza, restando questo “attivo”
    minor rischio, è la via fecale-orale.               per qualche ora, se l’aerosol prodotto
                                                        viene inalato porta il virus a contatto
    Tale via di trasmissione è riconosciuta             con le mucose dell’apparato respirato-
    dall’OMS, anche se con solo riferimento             rio del successivo fruitore del servizio.
    alle strutture sanitarie con malati COVID-
    19 [1]. Nel documento [1] l’OMS indica              Perché si indicano tali precauzioni?
    come misura precauzionale di utilizzare
    lo sciacquone del servizio igienico solo            4.  Per rispondere a questa domanda
    dopo aver chiuso il coperchio. Inoltre, si          occorre introdurre la quarta possibile
    suggerisce di evitare che i sifoni di even-         via di propagazione, quella per la for-
    tuali scarichi a pavimento, in piatti doccia        mazione di aerosol contenente cariche
    o in altri dispositivi sanitari restino senza       virali.
    acqua aggiungendone regolarmente (ogni
    3 settimane a seconda del clima) in modo
    che la presenza dell’acqua contribuisca al
    corretto funzionamento. Questo per evi-                  Che cos’è l’aerosol?
    tare che esalazioni provenienti dal sistema
    di scarico delle acque nere possano pene-
    trare nei bagni attraverso gli scarichi.                 Con il termine aerosol si
                                                             intende la dispersione di
    Tornando al caso delle precauzioni                       micro-goccioline di liquido in
    relative alla terza via di trasmissione                  aria o di micro particelle solide.
    – chiusura del coperchio e sifoni dei
    servizi igienici funzionanti nel modo                    Le nuvole e la nebbia sono
    corretto – la motivazione è legata al                    degli aerosol di acqua liquida
    fatto che durante l’attivazione dello                    in aria, così come le famose
    sciacquone e l’espulsione lungo il                       PM1, PM2.5 e PM10 sono aero-
    sistema di scarico si forma aerosol,                     sol di particolato solido in aria.
    che, se le feci fossero infette, può con-
                                                             La caratteristica peculiare di un
                                                             aerosol è che le particelle e/o
                                                             micro-goccioline che lo com-
                                                             pongono restano in sospen-
                                                             sione nell’aria “galleggiando”
                                                             e spostandosi con essa.

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
Sars-CoV-2

 L’uomo diffonde
 il virus
R
          iesaminiamo con maggiore             o il parlare o il cantare.
          dettaglio come avviene la            Quindi, il meccanismo primario è l’e-
          trasmissione dell’infezione.         missione attraverso l’apparato respi-
          Una persona infetta, asin-           ratorio di un certo numero di virus,
          tomatica,     pre-sintomatica        che chiamiamo carica virale. Questi
o sintomatica, possiede una certa              virus si trovano inglobati nelle goc-
carica virale (numero di particelle            cioline di fluido o particolato orga-
virali trasportate e rilasciate nell’am-       nico trasportato all’esterno del nostro
biente da un individuo contagiato da           apparato respiratorio, se siamo
un virus), che viene dispersa nell’am-         infetti, dal semplice atto espiratorio
biente con tosse e starnuti o sempli-          o da eventi importanti come colpi di
cemente attraverso l’atto respiratorio         tosse e starnuti.

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CORONAVIRUS E CLIMATIZZAZIONE - QUANDO, COME E PERCHÉ ACCENDERE L'ARIA CONDIZIONATA - AICARR
L’uomo diffonde il virus

         Figura 1: Varie possibili vie di trasmissione dell’infezione respiratoria tra un individuo
         infetto e un soggetto sensibile (adattata da [3])

    Perché si indicano tali                           prima che abbiano il tempo di cadere
    precauzioni?                                      sulle superfici limitrofe, e tramite
                                                      contatto con le superfici contaminate
    Per rispondere occorre considerarne le            dalla caduta di tali goccioline.
    dimensioni:

    – Le goccioline più grandi, maggiori              – Le goccioline più piccole, minori di 5
    di 5 micrometri, e che quindi possono             micrometri, e che quindi contengono
    contenere una carica virale più alta,             una carica virale minore, costituiscono
    per effetto del loro peso tendono                 l’aerosol e possono rimanere sospese
    a ricadere velocemente su tutte le                nell’aria per ore ed essere trasportate
    superfici che si trovano in un raggio di          su lunghe distanze da eventuali
    1-2 metri ciò dipende dall’intensità del          flussi d’aria presenti nell’ambiente
    fenomeno di espulsione: una sequenza              (maggiori di 2 metri), sia naturali
    di forti colpi di tosse o starnuti contro         sia generati meccanicamente da
    un semplice sospiro. Queste goccioline            ventilatori, estrattori d’aria e impianti
    sono la causa delle principali vie di             di    climatizzazione.     Tali    micro-
    trasmissione indicate dall’OMS, quella            goccioline sono in genere prodotte
    diretta, perché le persone che si tro-            dall’evaporazione delle goccioline più
    vano a una distanza inferiore a 1-2               grandi e possono contenere ancora il
    metri da una persona infetta possono              virus, che ha una dimensione variabile
    respirare direttamente tali goccioline            tra 0,06 e 0,16 micrometri.

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Sars-CoV-2

Recenti studi [2] mostrano come il virus        quindi depositarsi su superfici dove
SARS-CoV-2 presente nell’aerosol                possono essere toccate e trasportate
riduce la propria carica virale dopo 3          sulle mani portando a ulteriori percorsi
ore (la durata dell’esperimento) a circa        di trasmissione di autoinoculazione.
il 16% del valore iniziale.

Nella Figura 1 sono illustrate sia                               La via di trasmissione
le trasmissioni aeree a corto                                      dell’infezione per via aero-
raggio (cioè conversazionali)                                       sol è solo indirettamente
che quelle a lungo raggio                                            riconosciuta      dall’OMS,
(oltre parecchi metri). La                                           che la ritiene significativa
testa di colore arancione                                            solo in presenza di atti-
rappresenta la fonte infettiva,                                     vità mediche su pazienti
mentre quella di colore bianco                                     infetti che producono
un potenziale destinatario (il                                   aerosol (intubazione tra-
riquadro in basso a destra indica                             cheale, ventilazione non inva-
che entrambe le teste sono potenziali                      siva, tracheotomia, rianimazione
destinatari tramite l’autoinoculazione          cardiopolmonare, ventilazione manuale
conseguente al toccare superfici                prima dell’intubazione e broncoscopia) [4].
contaminate e successivamente la                In presenza di tali attività l’OMS richiede
bocca e/o il naso).                             che, per la protezione degli operatori sani-
Il termine “espirazione” qui è indicativo       tari, vi sia una ventilazione dell’ambiente,
sia dell’espirazione dovuta alla normale        se in ventilazione naturale di 160 L/s/
attività respiratoria che dei flussi            paziente, se in ventilazione forzata di 12
d’aria dovuti a tosse e/o starnuti. Le          ricambi/ora con controllo della direzione
goccioline trasportate dall’aria possono        del flusso d’aria.

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Linee guida per la climatizzazione

     L’efficacia della
     ventilazione
    N
               el caso in cui l’inquinante    che viene introdotta, pulita rispetto
               sia un virus, come il SARS-    al virus, maggiore è la diluizione di
               CoV-2, presente nell’aero-     carica virale che si ottiene. È altresì
               sol, la sua concentrazione     evidente che, se è sempre attiva la
               (numero di particelle per      sorgente, non si potrà mai annul-
    unità di volume) è espressa in termini    lare del tutto la carica virale media
    di carica virale (numero di virus per     dell’ambiente ma la si potrà comun-
    unità di volume).                         que diminuire di molto e, in parti-
                                              colare, sotto la soglia minima per
    L’introduzione di aria esterna, priva     cui, se inalata da un soggetto sano,
    di virus, in un ambiente in cui ci        questo non contragga l’infezione.
    sia una sorgente di cariche virali,
    in questo caso il paziente infetto,       Il problema maggiore è che a oggi
    comporta la diluizione della carica       nessuno sa con certezza quale sia
    virale media nell’ambiente. Mag-          questo valore di soglia, cioè quale
    giore è la quantità d’aria esterna        sia la dose infettiva (numero medio

                                             10
Sars-CoV-2

“Maggiore è la                            di particelle virali necessarie per sca-
                                          tenare l’infezione in una persona),
quantità d’aria                           il che rende impossibile determi-
esterna che viene                         nare con certezza quale deve essere
                                          la quantità di aria di ventilazione
introdotta, pulita                        che occorre introdurre in un dato
                                          ambiente per garantire condizioni di
rispetto al virus,                        sicurezza rispetto alla possibilità di
                                          infezione.
maggiore è la                             Da qui l’applicazione dell’ALARA prin-
diluizione di carica                      ciple, introdotto in precedenza: si
                                          cerca di attuare la massima ventila-
virale che si                             zione possibile e compatibile con lo
                                          stato del sistema edificio-impianto
ottiene”                                  esistente per ridurre al minimo la
                                          possibilità di contrarre l’infezione SE
                                          sono presenti nell’ambiente conside-
                                                         rato una o più sorgenti di
                                                         infezione.

Ci vengono in aiuto                                     È importante ricordare e
                                                        sottolineare che se non
le mascherine                                           c’è un infetto, sintoma-
                                                        tico o asintomatico, il
Esiste un’altra possibile linea di intervento           problema della trasmis-
per limitare la possibile propagazione per via          sione per via aerosol
area del virus (sia goccioline che aerosol), che        non si pone; ma mentre
è quella di intervenire direttamente sulla sor-         è relativamente semplice
gente: l’uso delle mascherine chirurgiche.              individuare una persona
                                                        sintomatica e impe-
L’obiettivo di tali mascherine non è quello             dirne l’accesso a spazi
di impedirci di inalare il virus se presente            comuni condivisi con
nell’aria (condizione invece necessaria per             altre persone, è , a oggi,
gli operatori sanitari che lavorano a contatto          impossibile individuare
con i malati di COVID-19), ma di evitare che            all’accesso, e quindi in
il soggetto infetto ma asintomatico presente            tempo reale, un soggetto
nell’ambiente condiviso diffonda goccioline e           asintomatico infettivo.
aerosol nell’aria.
                                                        Quindi, ancora una volta
Da qui l’esigenza di indossare masche-                  nell’assenza di certezze,
rine quando non si è in grado di mantenere              è bene fare ricorso all’A-
nell’ambiente chiuso una ventilazione tale da           LARA principle, creando
minimizzare in modo significativo il rischio            nell’ambiente condiviso
di infezione. È facile comprendere come la              la condizione di massima
massima condizione di sicurezza possibile               sicurezza compatibile con
sia quindi ventilazione più mascherine, tanto           tutte le altre esigenze,
più necessaria da applicare quanto più non si           dal comfort al risparmio
conosce la dose infettiva per il SARS-CoV-2.            energetico, ventilando il
                                                        più possibile.

                                     11
Sars-CoV-2

Sfruttiamo
gli impianti di
climatizzazione
A
        desso è possibile compren-              un impianto di ventilazione o un
        dere come gli impianti di cli-          impianto di climatizzazione dotato
        matizzazione degli edifici non          di ventilazione e, in questo secondo
        rappresentino di per sé una             caso, se possibile, aumentare le por-
        minaccia, come qualcuno ha              tate di aria esterna, cioè la quantità
paventato, ma in tanti casi un’oppor-           di aria che l’impianto preleva dall’e-
tunità per migliorare le condizioni di          sterno e poi immette nell’ambiente
sicurezza, ovviamente se ben gestiti e          chiuso.
manutenuti.
                                                Quest’ultima affermazione è legata al
Come abbiamo visto un modo per                  fatto che, per economizzare su con-
ridurre il rischio di contagio è la ven-        sumi energetici, di norma l’aria con-
tilazione degli ambienti condivisi da           dizionata immessa negli ambienti
più soggetti, che consente di diluire           è costituita da una miscela di aria
l’eventuale carica virale prodotta dal          esterna e di aria “ricircolata”.
soggetto infetto. Tale ventilazione può
essere attuata aprendo le finestre              L’aria ricircolata è l’aria ripresa
(aerazione) o tramite sistemi mecca-            dall’ambiente interno, fatta passare
nici (ventilazione meccanica).                  attraverso un filtro, e reimmessa nella
                                                macchina che tratta l’aria (UTA, unità
Nel caso dell’apertura delle fine-              trattamento aria), dove viene misce-
stre, non siamo in grado di garantire           lata con l’aria esterna, raffreddandola
il risultato, perché non riusciamo              (se siamo in estate) o riscaldandola
a controllare la quantità di aria in            (se siamo in inverno) e riducendo così
ingresso né a controllarne il percorso          la necessità di potenza termica che
all’interno dell’ambiente. Per questo           l’impianto deve fornire per portarla
motivo è meglio ventilare utilizzando           alle condizioni desiderate.

                                           13
Linee guida per la climatizzazione

     I vantaggi derivanti
     dall’uso dei
     climatizzatori
    I
         n sintesi, l’impianto di climatiz-         mercati, in quanto nella loro progetta-
         zazione, che fa anche ventila-             zione si richiede sempre di provvedere
         zione, immettendo aria esterna             un’aria di ventilazione (cioè l’intro-
         contribuisce a ridurre il rischio          duzione di una certa quantità di aria
         di contagio tramite diluizione.            esterna). Il consiglio che si può dare
    Non tutti gli impianti di climatizza-           per ridurre il rischio di infezione in
    zione (cioè che controllano tempera-            tali contesti è quello di far operare
    tura e umidità dell’ambiente interno)           tali impianti con la maggior quantità
    sono dotati della funzione di venti-            di aria esterna possibile compatibile
    lazione. Tali impianti rientrano nella          con le caratteristiche dell’impianto
    categoria degli impianti a tutta aria o         stesso      (vedasi     raccomandazioni
    aria primaria e terminali locali (ven-          AiCARR [5], eventualmente eliminando
    tilconvettori, travi fredde, pavimenti          il ricircolo dell’aria interna (potenzial-
    radianti, etc.).                                mente infetta, se sono presenti una o
                                                    più sorgenti di infezione).
    Il vantaggio della ventilazione mec-
    canica, sia essa dedicata, o inclusa            Ma cosa si fa se l’impianto di clima-
    nell’impianto di climatizzazione è la           tizzazione non è dotato della fun-
    possibilità di filtrare l’aria esterna          zione di ventilazione?
    immessa in ambiente, cioè di depu-
    rarla da polveri, particolato in sospen-        In tal caso vuol dire che il sistema
    sione, pollini, etc., cosa ovviamente           lavora, se ad aria, con un ricircolo
    non possibile con la semplice aper-             interno totale: aspira l’aria dall’am-
    tura delle finestre, e di poter fornire         biente interno, la raffredda o la
    a ogni ambiente in ogni momento,                riscalda, e la reimmette nello stesso
    indipendentemente dalle condizioni              ambiente.
    climatiche esterne, la quantità l’aria
    esterna desiderata.                             Questa è la modalità caratteristica
                                                    di tutti i sistemi di condizionamento
    Queste tipologie di impianto sono               detti split, dei ventilconvettori,
    quelle solitamente impiegate per                siano essi ad armadietto, a soffitto o
    la climatizzazione dei grandi spazi             canalizzati. Ma anche i corpi scaldanti
    comuni, come per esempio i super-               degli impianti di riscaldamento e i

                                               14
Sars-CoV-2
pavimenti radianti operano in realtà
allo stesso modo, con proporzioni
diverse, ma anche essi generano                         “L’impianto di
                                                    climatizzazione,
un ricircolo dell’aria all’interno
dell’ambiente in cui si trovano per
moti naturali indotti dalle differenze
di temperatura.                                 che fa anche ven-
Se l’impianto considerato serve più                tilazione, immet-
ambienti                                        tendo aria esterna
Se ho in un ambiente, per esempio                      contribuisce a
                                                 ridurre il rischio di
un ufficio singolo, una persona
infetta che tossisce ripetutamente,
questa produce aerosol infetto che
può essere aspirato dall’impianto,                  contagio tramite
fatto passare attraverso il filtro di
ripresa, miscelato con l’aria ripresa                       diluizione”
dagli altri uffici e reimmessa in
tutti gli ambienti. Per chi si trova in
un altro ufficio servito dallo stesso          possibilità: far funzionare gli impianti
impianto il rischio è minore in                tenendo le finestre parzialmente
quanto, quest’ultimo è esteso a tutte          aperte (in modo da consentire una
le persone presenti nell’intera zona           qualche diluizione della potenziale
servita dagli impianti. In questo caso,        carica virale sotto soglia di rischio
se non si vuole spegnere l’impianto            infezione), agire sulla potenziale
per non introdurre altre possibili             sorgente imponendo l’uso delle
fonti di rischio per la salute (per            mascherine a tutti gli occupanti
esempio temperature troppo elevate             anche quando si trovano da soli nei
per cardiopatici, etc.), vi sono due           loro uffici.

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I vantaggi derivanti dall’uso dei climatizzatori
     Se l’impianto considerato serve un                 controllo climatico, nessuno mi garan-
     unico ambiente                                     tisce che se il soggetto infetto si trova
                                                        vicino alla finestra il flusso d’aria
     Nel caso in cui l’impianto ricircoli l’aria        entrate non trasporti sufficiente carica
     nello stesso ambiente, non vi è alcun              virale al soggetto che si trova subito a
     problema nel momento in cui l’am-                  valle di tale flusso infettandolo);
     biente è occupato da una sola per-                 3. tengo l’impianto in funzione senza
     sona, ovvero se parliamo di residenze              aprire le finestre (riduco la probabilità
     dallo stesso nucleo familiare che con-             di rischio per chi trova seduto vicino
     divide tutto, e si ricade parzialmente             al soggetto infetto accrescendola per
     nel caso precedente quando questo è                coloro che si trovano più distanti, a
     invece un open space occupato con-                 causa del miscelamento su tutto il
     temporaneamente da più persone. In                 volume, ma potrei avere una valore
     questo secondo caso, possiamo figu-                della carica virale media più basso
     rare più scenari:                                  della dose infettiva);
                                                        4. tengo in funzione l’impianto
     1.  spengo l’impianto ma tengo le                  aprendo parzialmente le finestre
     finestre chiuse (è solo questione di               (vale quanto detto in precedenza con
     tempo, il rischio di infezione è legato            una maggiore riduzione della carica
     al prodotto carica infettiva per tempo             virale media e un maggior comfort
     di esposizione a tale carica);                     ambientale); ultimo scenario, tengo in
     2. spengo l’impianto e tengo le fine-              funzione l’impianto, spalanco le fine-
     stre aperte (a parte della perdita del             stre per 10 minuti ogni 2 ore e faccio

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Sars-CoV-2

tenere a tutti le mascherine chirurgi-            sottoporci a altri rischi, indossare
che (il più efficiente dal punto di vista         sempre le mascherine quando ci tro-
energetico, del comfort e della proba-            viamo in spazi pubblici chiusi in cui
bilità di infezione).                             non siano garantiti ricambi d’aria con
                                                  aria esterna tali da ridurre al minimo
Potete comprendere adesso quanto                  il rischio di infezione.
sia difficile e complesso poter dare
risposte certe e pianificare azioni di
prevenzione valide per tutti, in ogni
tipologia di utilizzo degli spazi chiusi a         Nota
uso comune, quando non si sa ancora
con certezza quale sia il valore della             Non è vero che se siamo all’e-
dose infettiva per il virus SARS-CoV-2,            sterno non c’è alcun rischio: se
qual è la carica virale emessa da un               chiacchiero con un soggetto
infetto a seguito di uno specifico epi-            asintomatico positivo, entrambi
sodio (semplice respirazione, parlato,             senza mascherina e a un metro
cantato, colpo di tosse, starnuto), qual           di distanza l’uno dall’altro, e
è la durata o la ripetizione dell’evento,          questo improvvisamente tos-
dove si trova il soggetto infetto nello            sisce senza interporre la mano
spazio chiuso rispetto agli altri, com’è           davanti la bocca, il rischio che
esattamente fatto l’impianto di clima-             io prenda l’infezione è non
tizzazione rispetto a quanto descritto             trascurabile (respiro sia goccio-
nei progetti (se disponibili), qual è il           line che aerosol contenenti il
suo grado di manutenzione, e così via.             virus), se poi prendo l’infezione
                                                   o no dipenderà dai miei geni e
La conclusione evidente è che, in tale             dalla famosa dose infettiva, che
condizione di incertezza, è sicuramente            ancora nessuno conosce con
meglio utilizzare i nostri impianti ope-           certezza.
rando come consigliato dagli esperti
[5], piuttosto che spegnerli e magari

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Sars-CoV-2

Riferimenti
[1] WHO (2020), Water, sanitation, hygiene, and waste management
for the COVID-19 virus. Interim guidance, 23 April 2020, World Health
Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità).

[2] van Doremalen N., Morris D.H., Holbrook M.G., Gamble A., Williamson
B.N., Tamin A., Harcourt J.L., Thornburg N.J., Geber S.I., Lloyd-Smith J.O.,
se Wit E., Munster V.J. (2020), Aerosol and Surface Stability of SARS-
CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1, N Engl J Med 2020; 382:1564-
1567, DOI: 10.1056/NEJMc2004973.

[3] Tellier, R., Li, Y., Cowling, B.J. et al. (2019), Recognition of aerosol
transmission of infectious agents: a commentary, BMC Infect Dis 19,
101 https://doi.org/10.1186/s12879-019-3707-y

[4] WHO (2020), Infection prevention and control during health care
when COVID-19 is suspected. Interim guidance, 19 march 2020, World
Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità).

[5] AiCARR (2020), Prontuario sul ruolo degli impianti di
climatizzazione invernale ed estiva nella riduzione della diffusione
della COVID-19 http://www.aicarr.org/Documents/Normativa/
COVID19/200411_Prontuario AiCARR_ Ruolo_impianti_HVAC.pdf

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ISBN 978-88-31284-05-9
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