Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020

Pagina creata da Dario Sabatini
 
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Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
Magari con la voce   L’importanza della   Intervista a
                     “voce” al tempo      David Quammen

                          cult
                     del Coronavirus

                                                     Il mensile culturale RSI
                                                     Maggio 2020
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
Magari con la voce                  Sandra Sain
                                    Produttrice Rete Due
                                                                                                                             SGUARDI
                                                                                                                                                           18
                                                                                                                                                           I sapori culturali
                                                                                                                             4
                                                                                                                             L’importanza della
                                                                                                                             “voce” al tempo
                                                                                                                                                           DUETTO
                                                                                                                             del Coronavirus
“State e casa”, “#stayhome”, “Se vuoi uscire ancora, stai a casa ora”…
questi inviti, questi slogan, hanno punteggiato e punteggiano le nostre
                                                                                                                                                           20
                                                                                                                                                           Intervista a
giornate nel corso delle ultime settimane.                                                                                   ONAIR
                                                                                                                                                           David Quammen
Siamo a casa e stiamo vivendo la casa come non abbiamo mai fatto.
Siamo chiusi tra le nostre quattro mura ma la tecnologia ci permette di fare                                                 8
entrare gli altri nelle nostre case.                                                                                         Vincenzo Vela
                                                                                                                                                           NOTA BENE
Facciamo riunioni scrutando ciò che sta alle spalle dei colleghi: intravedia-                                                in una polaroid
mo una libreria, un quadro, una finestra, magari un gatto che attraversa
la stanza.
                                                                                                                             sonora
                                                                                                                                                           26
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Le nostre case rimangono luoghi in cui trovare riparo e rifugio, si ergono
ancora a piccoli baluardi a protezione della nostra individualità, ma le loro                                                10
mura appaiono sempre più trasparenti. Inscalfibili, resistenti, ma comun-
que in grado di esporci e renderci visibili.
                                                                                                                             Le mille luci di
                                                                                                                             Depero, futurista
                                                                                                                                                           27
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Anche la netta distinzione tra vita pubblica e privata si fa sfumata: costan-
temente connessi, circondati dai figli, a volte in tuta se non addirittura
in pigiama, viviamo delle giornate lavorative senza fine.                                                                    12
Nei giorni scorsi, quando un po’, lo confesso, ha cominciato a mancarmi                                                      Il suo nome è Mia,
l’ossigeno di una bella camminata all’aria aperta, la libertà di una passeggia-                                              ma chiamatela Mimì
ta in centro città e di un caffè con gli amici, ho realizzato con un brivido
che la mia esperienza quotidiana si stava avvicinando a quella di milioni di
donne vissute nei secoli scorsi e, purtroppo, anche a quella di milioni di                                                   16
donne di oggi, lontane da me. Il confinamento dentro le mura domestiche                                                      Comendias
ora però ci riguarda tutti: siamo tutti costretti in casa, impegnati senza                                                   4 storie di comici
requie in mille lavori o attività domestiche, senza sapere quando l’autorità                                                 e un’intervista
ci permetterà nuovamente di uscire e fare vita sociale, coltiviamo sogni e
speranze e ci adoperiamo alla ricerca di qualche escamotage che ci permetta
di mantenere in comunicazione il dentro con il fuori.
Patrizia Cavalli ha dedicato versi bellissimi alla casa. E forse non è un caso
che proprio una donna abbia così bene esplorato la relazione che ci lega
a questo spazio intimo e identitario.
Vorrei qui regalarvene alcuni che siano per tutti l’augurio di tornare a uscire
presto di casa ma, anche e soprattutto, che possano rafforzare la nostra
consapevolezza che non serve “uscire” per essere liberi.
“Ma davvero per uscire di prigione / Bisogna conoscere il legno della porta,
la lega delle sbarre, stabilire l’esatta / gradazione del colore? A diventare
così grandi esperti, si corre il rischio / che poi ci si affezioni. Se vuoi uscire
davvero di prigione, esci subito, / magari con la voce, diventa una canzone”.
                                                                                     In copertina: Abbandonarsi al lento trascorrere domestico delle ore
                                                                                     (Immagine dal film Lady Macbeth di William Oldroyd del 2016).
ACCENTO
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
L’importanza
della “voce”
al tempo del
Coronavirus
Sergio Savoia
                                                                   Mentre scriviamo purtroppo non si intrav-
                                                                   vede ancora la fine della crisi del Covid-19.
                                                                                                                    gli altri mezzi a disposizione. Perché siamo
                                                                                                                    animali sociali e tali resteremo; anche nelle
                                                                   Questa repentina catastrofe globale ha           crisi più profonde come quella che stiamo
                                                                   conseguenze devastanti a tutti i livelli.        vivendo.
                                                                         Qui tralasceremo quelle - spesso tra-            Per quanto riguarda la televisione,
                                                                   giche - sulla salute delle persone, sui lavo-    i dati dicono che molte più persone la
                Il virus del Covid-19 sta avendo effetti consi-    ratori della sanità, su tutti noi. Nemmeno       stanno guardando, sia rispetto al periodo
                                                                   ci addentreremo nelle ancora inesplorate
                derevoli in ogni ambito della nostra vita.         ricadute economiche, sociali ed ecologiche         ‹ Non si cercano solo notizie.
                Tra questi c’è l’impatto sul consumo dei media.    del confinamento a casa di milioni di per-
                                                                                                                      Si cerca calore umano, storie,
                                                                   sone.
                Sempre più gente guarda la tv, frequenta                 Ci occuperemo di un aspetto minore,               speranza, conforto. ›
                i social media o esplora i siti web, spesso alla   ma comunque interessante: l’impatto del
                                                                   lockdown sulla radio e su cosa questo ci         immediatamente precedente la diffusio-
                frenetica ricerca di notizie, più o meno affida-   suggerisce in termini di comprensione del        ne del virus, sia rispetto all’anno scorso.
                bili. La radio, invece, sta caratterizzandosi      momento che stiamo vivendo.                      Anche i contenuti online sono molti più
                                                                         I dati danno conto di un aumento im-       visti.
                come mezzo caldo e di prossimità, insegnando-      pressionante del consumo di media: dalla                Per la radio, invece, il discorso è più
                                                                   tv ai giornali, dai siti web, ai social media.   complesso e, credo, anche più affascinan-
                ci l’importanza della “voce” in un’epoca           Non è soprendente. Chiusi in casa, siamo         te. In effetti il pubblico radiofonico, in ter-
                dominata dal silenzio delle città vuote e dalla    in ansia per quel che accade, preoccupati        mini quantitativi, è rimasto più o meno lo
                                                                   per noi e per gli altri. Ma la cosa straordi-    stesso. Invece ciò che è aumentato è il tem-
                cacofonia dell’informazione a getto continuo.      naria è che non si cercano solo notizie. Si      po che ognuno di noi trascorre all’ascolto
                Il pubblico l’ascolta come prima ma più            cerca svago, compagnia, calore umano,            della radio. I dati vanno, beninteso, presi
                                                                   storie, ammaestramenti, buoni esempi,            con le pinze perché il periodo di rilevazio-
                a lungo. Perché?                                   motivi di speranza, parole di conforto.          ne è ancora insufficiente per trarre con-
                                                                   Non potendo più abbracciarci o stare vici-       clusioni robuste, ma le linee di tendenza
                                                                   ni gli uni agli altri, socializziamo tutti su-   sembrano queste.

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SGUARDI                                                                                                                                                       4
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
L’aumento della durata di ascolto        perché è venuta a mancare una modalità di       a comando, senza trucco e costumisti, con        silenzio abbiamo scoperto le voci della
della radio può essere dovuto ad alcune        ascolto classica della radio, quella del co-    telefoni e scalette aperti: insomma una ra-      natura ma anche le voci degli altri esseri
caratteristiche del mezzo.                     siddetto drive time, ossia il tempo passato     dio con le immagini piuttosto che vera tv.       umani. Abbiamo capito quanto possano
      Da sempre la radio svolge un ruolo di    al volante durante gli spostamenti pendo-            Cosa resterà di questi cambiamenti?         essere importanti per noi. La radio è il vei-
accompagnamento di lungo periodo che           lari per andare al lavoro. Tempo che può        Non lo sappiamo. E di sicuro queste consi-       colo per le voci di una umanità che si trova,
la televisione non copre completamente;        arrivare anche a due ore al giorno e che,       derazioni sono cosa di ben poca rilevanza        unita, a condividere una catastrofe e che
forse anche a causa di questo fatto si deve    spesso, viene passato con la radio dell’auto                                                     scopre quanto il contatto con altri esseri
la maggiore “fedeltà di ascolto” rispetto a    accesa.                                                ‹ La radio è il veicolo                   umani possa essere sì pericoloso ma an-
quella della TV.                                     Nel corso di infinite crisi storiche la                                                    che indispensabile. Sono le voci a coprire
                                                                                                   per le voci di una umanità
      Questo ruolo e questa forte relazio-     radio ha saputo adattarsi velocemente. Sia                                                       le distanze sociali obbligatorie, le voci dei
ne tra emittente e ascoltatrici/ascoltatori    dal punto di vista del consumatore, sia dal       che si scopre, unita, a condivi-               nostri cari a raggiungerci oltre la separa-
sono stati particolarmente apprezzati dal-     punto di vista di chi la produce. La radio             dere una catastrofe. ›                    zione fisica.
le moltissime persone chiuse in casa per       è duttile, veloce, rapida, economica. Ed è                                                             Siamo costretti a essere lontani e mai
                                               “calda”, se mi passate questo aggettivo. È il   di fronte alla tragedia epocale che stiamo       abbiamo desiderato, in modo altrettanto
    ‹ Abbiamo sempre bisogno                   mezzo che più si avvicina al contatto uma-      vivendo. Mi permetto però di proporre            forte, essere vicini. La radio ci permette
                                               no, quello che meglio imita la conversa-        un’ultima riflessione.                           questa vicinanza e questa intimità e lo fa
  di voce. Non solo la nostra ma
                                               zione tra persone. La radio ci porta la voce          Il nostro bisogno di “voce” non sem-       da cent’anni con discrezione e calore uma-
        quella degli altri. ›                  delle persone: la loro essenza, non il loro     bra mai finire. Non solo la nostra voce ma       no. E probabilmente andrà avanti a farlo
                                               aspetto fisico, non la loro esteriorità.        anche quella degli altri. Voci che ci rag-       con la stessa discrezione e calore umano
settimane. La radio è un mezzo non invasi-           Oggi non ci raccogliamo intorno alla      giungono da casa (molti professionisti           per i prossimi cento anni.
vo, poco esigente: non occorre starci sedu-    radio come fecero gli italiani durante la       della radio hanno trasmesso dalle proprie
ti davanti, né adattare la propria routine,    fase finale del fascismo intorno a Radio        abitazioni), dagli studi, dal territorio. Voci
possiamo ascoltarla mentre - letteralmen-      Londra (e molto spesso anche alla nostra        che raccontano fatti e storie e ci tengono
te - facciamo altro, tra cui anche lo home     Radio Monteceneri), ma la capacità della        compagnia. Voci che aiutano a capire e a
office. La radio non ci chiede di adattarci,   radio di interpretare e aggregare non è ve-     rappresentarci il mondo là fuori. Voci “no-
ma è lei che si adatta a noi.                  nuta meno. Al punto che anche la televisio-     stre” e voci del resto del mondo. Questa
      L’aumento quantitativo della platea      ne l’ha imitata, proponendo programmi           crisi ci ha portato disgrazie, lutti, proble-
radiofonica non c’è stato verosimilmente       spogli, senza il solito pubblico plaudente      mi. E ci ha regalato il silenzio. E in questo

                                                                                                                                                                                            7
SGUARDI                                                                                                                                                                                 6
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
Rete Due / Domenica in scena
domenica 3 maggio alle ore 17.35
rsi.ch/radiodrammi

Vincenzo Vela
in una polaroid
sonora
Flavio Stroppini

                     “Carissimi giovani (…) io voglio dirvi innanzi tutto che l’arte a cui vi           Testo e regia
                     siete dedicati, esige dai suoi cultori sacrifici non lievi. Guai all’artista che   di Flavio Stroppini
                                                                                                        Con
                     considera l’arte sua soltanto come un mezzo di lucro, e l’abbassa al
                                                                                                        Daniele Ornatelli,
                     livello di una semplice manualità! Guai se la fa piegare ai capricci della         Igor Horvat,
                     moda! Guai se la fa annighittire nei facili trovamenti di una maniera              Dario Sansalone,
                     convenzionale! (…) Esprimiamo concetti generosi, nobili, educatori,                Alessandra Felletti
                     utili alla patria e la patria ce ne terrà conto.” Vincenzo Vela                    e Matteo Carassini
                                                                                                        Editing e sonorizzazione
                                                                                                        Thomas Chiesa
                     Robert Musil scrisse che nulla al mondo è più invisibile                           Produzione
                     dei monumenti. È proprio così? Probabilmente Vincenzo Vela                         Francesca Giorzi
                     avrebbe risposto che i monumenti sono luoghi di memoria
                     e la memoria è quello che rende ognuno di noi quello che è.
                     Per ricordare il bicentenario dell’artista di Ligornetto la fiction
                     radiofonica ha prodotto un suo ritratto (o meglio, una
                     “polaroid sonora”).
                     Vincenzo Vela, esponente di spicco della scena artistica
                     della seconda metà dell’Ottocento, ebbe una vita ricolma di
                     avvenimenti. Sempre orgogliosamente schierato in difesa
                     degli ideali di libertà e di giustizia sociale partecipò in prima
                     linea, alla guerra del Sonderbund e alle battaglie del Risor-                                                 Conjugi Mazzocca, Ritratto di Vincenzo Vela, 1863, Museo Vincenzo Vela, Ligornetto
                     gimento italiano.                                                                                             © Museo Vincenzo Vela, Foto Francesco Girardi

                     In Vincenzo Vela in una polaroid sonora viene ripercorsa la vita
                     del celebre scultore. Una messinscena che, con un ritmo incal-
                     zante, ci farà rivivere lo straordinario percorso di un uomo,
                     nato ultimo di sette figli in una famiglia di umili condizioni
                     di un piccolo paese al sud della Svizzera.

                                                                                                                                                                                                                        9
ONAIR                                                                                                                                                                                                           8
Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
Rete Due / Colpo di scena
da lunedì 11 a venerdì 22 maggio alle ore 13.30
rsi.ch/radiodrammi

Le mille luci di
Depero, futurista
Gaetano Cappa
e Marco Drago,
autori del
radiodramma
My Name Is
Depero

                       Il 29 settembre 1928, il pittore-poeta futurista Fortunato
                       Depero e la moglie Rosetta si imbarcano a Genova sul transat-
                       lantico “Augustus” e il 13 ottobre arrivano a New York con
                       l’intenzione di rimanervi. La metropoli americana, con i suoi
                       grattacieli e la sua attività incessante ha tutte le caratteristiche
                       del luogo ideale per un futurista. Tuttavia, le speranze di suc-                                           Migranti provenienti dall’Europa diretti all’isola di Ellis,
                       cesso di Depero devono presto fare i conti con una mentalità                                               New York anni ’20

                       poco rispettosa delle arti e tutta concentrata sulla frenesia pro-
                       duttiva e l’ansia di guadagno. Quando, nel 1929, crolla Wall
                       Street e gli Stati Uniti precipitano in una crisi economica mai
                       sperimentata prima, Depero capisce che non potrà mai vivere
                       vendendo dipinti e oggetti che si è faticosamente portato con
                       sé e deve ingegnarsi per trovare commesse nel mondo della              di Milano per il programma Impressioni d’America. Indeciso su
                       pubblicità e del teatro. L’impressione che la metropoli ameri-         quale aspetto del suo soggiorno porre al centro del programma,
                       cana esercita sull’artista trentino è enorme e nelle lettere           si lascia travolgere dai ricordi e racconta tutto: gli stentati inizi
                       ai colleghi italiani (Marinetti su tutti) si dilunga a esaltare        nell’albergo di transito, le prime mostre con successo di pub-
                       o denigrare in pari misura l’alterità dello stile di vita america-     blico ma scarse vendite, il rutilante mondo del Roxy Theater, la
                       no. L’avventura di Depero a New York si conclude senza                 falsa cortesia delle autorità fasciste di stanza a New York, le
                       grandi successi nell’ottobre del 1930.                                 cene organizzate a casa sua per invogliare i ricchi collezionisti
                       Grazie alla grande mole di materiale conservato nel Fondo              a comprare le sue opere. Il regista dell’Eiar, intanto, incide tutto
                       Depero al Mart, museo di arte moderna e contemporanea                  sul filo d’acciaio della macchina Blattnerphone e, seppur preoc-
                       di Trento e Rovereto è stato possibile ricostruire con precisione      cupato per il poco tempo a disposizione, non riesce a smettere
                       i due anni americani dell’artista mettendoli in scena in forma         di ascoltare l’affascinante racconto del suo originale ospite,
                       di flashback. Il radiodramma si svolge tre anni dopo il ritorno        interpretato dall’attore Massimiliano Speziani, protagonista
                       in Italia, nel 1933, quando Depero si reca negli studi dell’Eiar       di una straordinaria prestazione da mattatore.

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Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2020
In ricordo di Mia Martini mercoledì 13 maggio   2 maggio 1995 Mia Martini muore in solitudine nella sua casa
Rete Due / Voi che sapete alle ore 14.30        di Cardano al Campo, alle porte di Varese. Venticinque anni
LA 1 / Io sono Mia alle ore 23.55               dopo la RSI le rende omaggio, il 13 maggio, con due appunta-
rsi.ch                                          menti uno radiofonico e l’altro televisivo. Si inizia alle 14.30
                                                sulle onde di Rete Due nel contesto di Voi che sapete per ripercor-

Il suo nome è Mia,
                                                rere - insieme a chi l’ha conosciuta e ha lavorato con lei - la
                                                parabola artistica di un’artista che nella musica leggera italiana
                                                ha lasciato un segno per molti irraggiungibile miraggio.

ma chiamatela Mimì
                                                Una donna e una cantante la cui vita è stata segnata dalla
                                                dinamica maledetta di ombre e di luce, di pace e di dannazione,
                                                di sorrisi e di lacrime, tra un estremo e l’altro, senza vie di
                                                mezzo, senza compromessi, sciatteria e mediocrità. Fino alla
Giovanni Conti
                                                decisione di ritirarsi dalle scene, nei primi anni Ottanta. A nulla
                                                sono valse la stima, l’affetto, l’amore di Charles Aznavour, Pino
                                                Daniele, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè e forse anche di un
                                                ambiguo Ivano Fossati. Non è bastato neppure il Premio della
A 25 anni dalla                                 Critica istituito apposta per lei al Festival di Sanremo nel 1982.
tragica scomparsa                               Da qui parte il film proposto verso le 24.00 su LA 1 intitolato
Rete Due e LA 1
                                                Io sono Mia e realizzato lo scorso anno dal regista Riccardo
ricordano la straor-
dinaria cantante                                Donna con Serena Rossi, Maurizio Lastrico, Lucia Mascino
italiana vittima                                e Dajana Roncione. È la ricostruzione dei momenti in cui Mia
delle perversioni                               Martini torna al Festival di Sanremo. Acconsente a un’intervista
dello star sistem.                              che diventa anche spunto per riflettere sulla sua carriera: a
                                                Roma nel 1970, quando ancora si faceva chiamare Mimì Bertè,
                                                venne notata da un produttore discografico che le cambierà
                                                il nome e la porterà al successo; almeno finché non inizierà a
                                                circolare la diceria che lei porti sfortuna. Una malignità alimen-
                                                tata, pare, da Patty Pravo e da Fred Bongusto, che finirà per
                                                comprometterle la carriera e dopo essere stata abbandonata da
                                                Ivano Fossati, divenire preludio alla fine della sua tormentata
                                                esistenza.

                                                                                                                   13
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Ognuno chiuso nella sua cellula, nel suo piccolo spazio vitale, ognuno diverso e uguale agli altri. Il verde diventa sempre   ecologico ora anche a prova di contagio. Un’immagine che ben rappresenta come le nostre vite si rivelino connesse,
più prezioso, un bene rifugio per riossigenare corpo e mente, la biciletta mezzo di svago e di trasporto sicuro, oltre che    ora più che mai, collegate e interdipendenti, parte di un unico, e solidale, tessuto sociale. @ iStockphoto
                                                                                                                                                                                                                                                   15
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Rete Due / Diderot
da lunedì 11 a venerdì 15 alle ore 17.00
rsi.ch/retedue

Comendias
4 storie di comici
e un’intervista
Enrico Bianda

                        La stand up comedy è una forma d’arte e di intrattenimento
                        che prevede un performer in piedi su un palco (di un pub, di
                        un locale underground, di uno stadio o di un teatro) che parla
                        e fa ridere il pubblico. L’unico elemento presente sulla scena
                        è il microfono (ed eventualmente uno sgabello con un bicchiere
                        d’acqua). Allo “stand up comedian” non serve altro. Niente
                        travestimenti, niente trucco o costumi, nessuna spalla comica
                        con cui interagire di fronte agli spettatori. Stand up comedy
                        significa, per il performer, essere soli su un palco illuminato
                        e rivolgersi a una sala gremita di gente, che ride nell’oscurità.
                        Nella storia della stand up angloamericana è inevitabile
                        tracciare una linea di demarcazione tra un “before” e un “after”
                        Lenny Bruce. Anche se la comicità americana (sia teatrale sia
                        televisiva) si è sempre occupata di satira prima dell’avvento di     Lenny Bruce
                        Bruce (penso ad artisti quali Mort Sahl) e continuerà a farlo
                        egregiamente anche dopo (con autori del calibro di George
                        Carlin o Jerry Sainfeld) è effettivamente con Lenny Bruce e con
                        la sua radicale estraneità alle regole e all’impianto dello “show-
                        biz” che si entra nell’era della stand up comedy contemporanea.
                        La comicità inaugurata da Bruce è di tutt’altro tipo. Non si
                        tratta più di una comicità necessariamente “joke-oriented”                         La serie in cinque puntate andrà in onda dentro Diderot e pro-
                        (tutta centrata sulla battuta finale, tipo barzelletta) ma di una                  verà a raccontare brevemente quattro grandi interpreti di
                        riflessione basata su una serie di osservazioni caustiche sulla                    questa tradizione partendo proprio da Lenny Bruce, passando
                        società americana degli anni ’60 e sulle sue ipocrisie.                            poi in rassegna Larry David, Louis CK, Ricky Gervais, chiuden-
                        Se si ascolta Lenny Bruce si sorride, si ride amaramente, ma                       do il ciclo con un’intervista a Luca Zesi, un giovane comico
                        soprattutto si pensa.                                                              italiano emergente.

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Rete Due / Finestra aperta
da lunedì 18 a venerdì 22 maggio alle ore 12.45
rsi.ch/retedue

I sapori culturali
Roberto Antonini

                      Quando il piacere della cultura si abbina a quello del palato.
                      Il divertissement culinario che vi proporrà Rete Due ha anche
                      fini pratici: partire da personaggi della storia, della lettera-
                      tura o della musica, per offrire delle ricette più o meno note,
                      con tanto di ingredienti, raccontandone l’origine, gli aneddoti,
                      il contesto. Troverete Gioacchino Rossini e il suo famoso
                      tournedos, Carlo Emilio Gadda e il suo risotto alla Milanese
                      o risotto patrio, parleremo del cancelliere Otto von Bismarck
                      e della magnificenza dell’uovo, di Madame Pompadour, la
                      concubina di Luigi XV, della Regina Margherita di Savoia
                      e della pizza, ma anche della cucina che troviamo nei labirinti
                      di Jorge Luis Borges o del debole che Wolfgang Amadeus
                      Mozart aveva per la cioccolata. Un programma che ci porta
                      in una dimensione leggera e curiosa, declinato in 20 proposte
                      culinarie anche per ricordarci quanto l’alimentazione faccia
                      parte a pieno titolo delle diverse culture siano esse popolari
                      o elitarie, regionali o internazionali. Rete Due vi propone dun-
                      que di entrare nelle vostre cucine e di passare anche lì un
                      po’ di tempo con voi.

                                                                                              19
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Intervista a cura
                                                                                  di Roberto Antonini

                                                                                  David Quammen
                                                                                  Spillover: il salto
                                                                                  di specie

David Quammen è specialista delle zoonosi, i virus provenienti dagli              La pandemia lo ha catapultato in vetta        In che modo valuta l’attuale epidemia
animali e in particolare selvatici. Giornalista divulgatore scientifico, scrive   alle classifiche e ora è un bestseller mon-   di COVID-19 rispetto a quelle prece
per il National Geographic e il New York Times. Ha al suo attivo una              diale. The Spillover, pubblicato nel 2012     denti, in particolare a SARS e a Ebola?
decina di pubblicazioni.                                                          è diventato un libro di divulgazione per      Da una parte sappiamo che il tasso
                                                                                  molti versi imprescindibile. Si tratta        di mortalità è molto più basso, sia di
                                                                                  di un’inchiesta, durata ben 6 anni, al        Ebola sia della SARS, ma allora l’allar-
                                                                                  seguito degli scienziati "cacciatori di       me planetario?
                                                                                  virus". David Quammen trasse 8 anni
                                                                                  fa delle conclusioni che oggi sembrano             È vero, è vero. Il tasso di mortalità
                                                                                  profetiche: raccontò che il Big One, la       è molto più basso rispetto ad Ebola ed è
                                                                                  pandemia globale, era solo una questio-       anche inferiore rispetto alla SARS, che nel
                                                                                  ne di tempo, che sarebbe verosimilmen-        2003 si è attestato intorno al 10% ma quel-
                                                                                  te nata in un wet market del sud della        lo che rende particolare questa pandemia
                                                                                  Cina in seguito a una contaminazione          è che si diffonde con estrema rapidità e
                                                                                  proveniente da un tipo di pipistrello         che lo fa silenziosamente, nel senso che, lo
                                                                                  presente nelle aree della provincia del-      sappiamo, passa in maniera invisibile tra
                                                                                  lo Yunnan. E che con la globalizzazione       le persone, anche tra quelle che non han-
                                                                                  l’epidemia sarebbe divenuta presto una        no ancora nessun sintomo. COVID-19 ha
                                                                                  pandemia mondiale. 8 anni più tardi           dunque la capacità - e lo ha già dimostra-
                                                                                  tutto questo è realtà.                        to - di diffondersi con una straordinaria
                                                                                                                                rapidità arrivando a colpire una quantità
                                                                                                                                enorme di persone in tutto il mondo.

                                                                                                                                                                            21
DUETTO                                                                                                                                                                 20
I sintomi appaiono tardi, dopo il                di tutte le persone coinvolte o anche solo      che era stato trovato solo tre anni prima. E     re “vivente-non vivente”, è solo una stringa
possibile contagio, e questo sembra              potenzialmente coinvolte. Oggi possiamo         che a sua volta veniva dai pipistrelli.          di materia molecolare, un frammento di
facilitare il contagio. L’organismo              solo cercare di contenere la sua diffusio-                                                       genoma avvolto in una proteina. Ma i virus
non ci manda dei segnali chiari sul              ne, dobbiamo schiacciare la curva, tenerla                                                       hanno la capacità di replicarsi. Competo-
fatto che siamo infettati. È questo              quanto possibile bassa, dobbiamo cercare        Ci sono anche alcune teorie                      no l’uno contro l’altro e dunque evolvono.
il problema principale?                          di rallentare la corsa del virus. Dobbiamo      cospirazioniste, secondo le quali                Esattamente come qualsiasi altra creatura
                                                 ridurre in ogni modo il numero delle per-       il virus sarebbe stato creato                    vivente, il virus è in costante evoluzione.
     Esatto, è proprio così: ed è proprio        sone che vengono infettate, il numero dei       dall’uomo nei laboratori. Sono                         I virus si diffondono nell’organismo
per questo che è un virus così pericoloso.       malati in condizioni critiche per consenti-     solo fake-news?                                  ospite, si moltiplicano, evolvono, e facen-
                                                 re ai nostri sistemi sanitari di prendersene                                                     do tutto questo si assicurano il successo
                                                 cura senza venire travolti.                                                                      evolutivo.
Il virus della SARS nel 2003
si è diffuso dalla Cina meridionale,
a Hong Kong, poi è passato a                     Questo ceppo della famiglia dei                                                                  Ma come avviene lo “Spillover”,
Toronto, ad Hanoi, Pechino e Sin-                Coronavirus, che ora chiamiamo Sars                                                              in che maniera concretamente
gapore. La diffusione è stata impe-              Cov-2 per il virus e COVID-19 per                                                                si trasmette il virus dall’animale
tuosa in una prima fase, poi però                la malattia che provoca, si trasmette                                                            all’uomo.
è stato bloccato abbastanza presto,              per zoonosi. Questo significa sem-
in fondo rapidamente. Come è                     plicemente che il virus si sposta dagli                                                               Allora, Spillover è il termine che in-
stata fermata l’epidemia di SARS                 animali all’uomo. Almeno su questo                                                               dica il momento in cui un virus passa per
e poi di riflesso: possiamo pensare              punto non ci sono più dubbi allo                                                                 la prima volta da una specie non umana,
di fare altrettanto con COVID-19?                stato attuale?                                                                                   all’uomo.
                                                                                                                                                       È appunto il salto di specie. Come
      Beh, l’epidemia di SARS è stata ferma-          Sì, ne siamo sicuri. Ovviamente gli                                                         accade? Può essere perché l’uomo cattura
ta certo, anche se alcuni in realtà ritengono    scienziati lasciano sempre un margine di              Sì. Assolutamente sì. Solo fake-news.      l’animale, lo smembra per mangiarlo e così
che si sia spenta. Nel 2003 ha colpito circa     dubbio nel loro approccio, ma lo sappia-        C’è uno studio molto accurato da poco            avviene il passaggio.
8mila persone, nelle città che ha appena         mo perché la comunità scientifica ha rac-       pubblicato sul Journal of Natural Medi-               Nel caso di Ebola la trasmissione av-
citato. Ha ucciso 774 persone e dunque           colto in questi anni un’imponente mole di       cine a cura di Kristian Andersen (https://       viene tra sangue e sangue: magari un pic-
non era aggressiva in termini di diffusio-       prove che vanno in questa direzione.            www.nature.com/articles/s41591-020-              colo taglio sulla mano del cacciatore ed è
ne come quella attuale. È stata fermata, in           Sappiamo che si tratta di un virus         0820-9), che stabilisce in maniera accurata      fatta.
primo luogo grazie dalla rapida identifica-      che vive in natura nelle comunità di pi-        l’origine del virus facendo ricorso alla bio-         Altrimenti può avvenire attraverso le
zione della genetica del virus.                  pistrelli della Cina. Lo sappiamo perché è      logia molecolare.                                deiezioni dell’animale: può esserci un con-
      All’identificazione del genoma ha          stato identificato tre anni fa da una ricer-                                                     tatto diretto, tra feci e/o urina dell’ani-
fatto seguito la rigorosa applicazione           ca scientifica, che indicava come un virus,                                                      male “serbatoio” con il corpo di un altro
delle misure di sanità pubblica che han-         con un genoma quasi identico a quello di        David Quammen, perché un virus                   animale. Magari un maiale o anche come
no permesso di isolare i casi, e anche di        COVID-19, fosse stato scoperto in una co-       compie lo Spillover? Per quale                   accade nei cosiddetti “mercati umidi“ ci-
tracciare il percorso infettivo, e dunque di     lonia di pipistrelli che abitano una caverna    ragione dunque un virus passa                    nesi con alcuni animali selvatici, come
intervenire sulle persone che erano state        della provincia cinese dello Yunnan.            dall’animale all’uomo?                           il pangolino. Il virus può resistere nella
infettate. Ma questa volta è troppo tardi.            E quando il virus si è diffuso tra gli                                                      carne di animali che vengono macellati e
Nel caso di questa pandemia, il virus si è       uomini, iniziando a uccidere, ecco che è             Il virus evolve sulla base della selezio-   mangiati dall’uomo, e così facendo entra-
ormai diffuso in maniera così capillare          stato relativamente facile identificarlo, se-   ne naturale. Dobbiamo tornare alla radice        no nel nostro corpo.
che è matematicamente impossibile trac-          quenziare il genoma, e scoprire che si trat-    della teoria di Darwin. È l’a-b-c del darwi-          Ma può anche passare per via area:
ciare il suo percorso e ricostruire i contatti   tava di qualcosa di molto simile a quello       nismo. Il virus può essere definito un esse-     immaginate in campagna, un vecchio gra-

                                                                                                                                                                                              23
DUETTO                                                                                                                                                                                   22
naio, o uno di quei gabbiotti per gli attrez-   sembrare sovra-rappresentati, ma la verità       paci di eradicare dalla popolazione: consi-   casa, o estinguersi. Disastro ambienta-
zi. Basta un ratto portatore del virus, la      è che sono sovra-rappresentati, tra tutti i      deriamo per esempio il vaiolo, lo abbiamo     le e virus, legame stretto dunque…
sua urina che si mischia alla polvere. Poi      mammiferi terrestri. E poi vivono a lungo:       completamente eradicato perché non c’è
un uomo entra, cerca qualcosa. Il virus è       un singolo individuo può vivere anche 18         nessun animale dove si può nascondere,              Credo che in realtà i punti di contatto
nella polvere, l’uomo solleva la polvere ed     o 20 anni. Formano colonie grandissime,          non più.                                      siano molteplici. Da una parte c’è una con-
ecco che semplicemente inala il virus, re-      fino a 60mila adulti possono raccogliersi              Anche il morbillo, quasi del tutto      siderazione di base: quando siamo colpiti
spirando.                                       insieme, su di un’unica parete a formare         scomparso perché abbiamo vaccinato le         da una malattia trasmessa da un animale,
     E tutte queste, sono modalità di tra-      anche una singola colonia.                       persone, le abbiamo protette. Il morbillo     ci troviamo esposti alla principale lezione
smissione che sappiamo - per certo - essersi          Vivono in grandi gruppi all’interno        circola ancora, capita di ammalarsi di mor-   della teoria darwiniana. È una verità addi-
già verificate con diversi tipi di virus.       dei quali si scambiano regolarmente i vi-        billo ma avviene solo per scambio tra uma-    rittura scioccante: tutti noi umani siamo
                                                rus tra loro. Si pensa, insomma, che i pipi-     ni. E questo vale per la poliomielite, che    animali. Apparteniamo all’albero della
                                                strelli siano in grado di farsi portatori di     si trasmette solo tra essere umani, e l’ab-   vita. Discendiamo da altri primati. Sia-
Perché i pipistrelli sono quasi                 molti virus, senza che il loro sistema im-       biamo quasi completamente eradicata - e       mo imparentati con altre creature viventi,
sempre coinvolti in questi fenomeni             munitario reagisca per combatterli. Ecco,        speriamo di eliminarla del tutto - proprio    lo siamo con i gorilla, siamo legati stret-
di zoonosi, com’è già accaduto                  direi tutti questi fattori ci aiutano a capire   perché non si tratta più di zoonosi, perché   tamente agli scimpanzé. Siamo collegati
con Ebola e adesso con COVID-19?                perché proprio questi animali ci possono         il virus non si può più nascondere negli      ai pipistrelli. Noi siamo mammiferi, loro
                                                sembrare “sovra-rappresentati” quando si         animali per poi tornare tra di noi.           sono mammiferi.
                                                tratta di virus e dunque di epidemie.                                                                Siamo connessi, e questo è qualcosa
                                                                                                                                               che ci deve rendere più umili. È un glorioso
                                                                                                 Il rapporto tra virus e ambiente è            promemoria del fatto che, anche noi uma-
                                                Alcune pandemie, e penso alla                    centrale nel suo libro. Lei scrive che        ni, svolgiamo un ruolo in questo straordi-
                                                polio o al morbillo, sembrano essere             sono tre elementi da considerare:             nario pianeta. Il pianeta Terra.
                                                state più facili da debellare. Non               Uno: Le attività umane sono causa                   Dobbiamo ricordare che siamo con-
                                                sono delle zoonosi. Che cosa rende               della disintegrazione di vari ecosiste-       nessi agli animali e alle piante ma persino
                                                così difficile la battaglia nei confronti        mi a un tasso che ha le caratteristi-         ai virus e ai batteri perché noi e loro condi-
                                                dei virus trasmessi per zoonosi, e               che del cataclisma.                           vidiamo lo stesso materiale genetico. È la
                                                dunque da animale a uomo?                        Due: stiamo sbriciolando tutti gli eco-       prova che abbiamo tutti un’unica origine
                                                                                                 sistemi, nelle foreste tropicali per          comune.
                                                      Le zoonosi sono più difficili da scon-     esempio vivono milioni di specie, tra               Tutto questo ci ricorda, ci deve ri-
                                                figgere perché curare l’uomo non basta.          questi milioni di specie ci sono virus,       cordare, che questo è il nostro mondo, il
                                                Per impedire totalmente la propagazione          batteri, funghi, protisti e altri orga-       luogo cui apparteniamo, il luogo dove
     Non direi sempre, ma sicuramente           del virus bisogna eliminare la fonte dell’in-    nismi, molti dei quali parassiti.             abbiamo compiuto il viaggio della nostra
spesso. È vero che i pipistrelli appaiono,      fezione. Dovremmo dunque eliminare               Tre: la distruzione degli ecosistemi          evoluzione. Questo è il luogo di cui dob-
diciamo, sovra-rappresentati quando si          interamente i pipistrelli dalla faccia della     sembra avere tra le sue conseguenze           biamo avere cura, perché le altre forme
tratta di cercare la fonte della trasmissione   Terra? È un’idea terribile in realtà, perché     la sempre più frequente comparsa              viventi non sono solo “i nostri vicini”, ma
di un virus dagli animali all’uomo. Da un       noi abbiamo bisogno della diversità biolo-       di patogeni in ambiti più vasti di quelli     sono “la nostra famiglia”.
lato questo succede perché quello dei pi-       gica: la lezione da trarre non è che “dob-       originari. La dove si abbattono gli
pistrelli, è un ordine di mammiferi molto       biamo sterminare i pipistrelli”, ma che do-      alberi e si uccide la fauna, i germi del
vasto e, anche, estremamente differenziato      vremmo, piuttosto, “lasciarli in pace”.          posto si trovano a volare in giro come
al suo interno.                                       E allora pensiamo a quelle malattie        polvere che si alza dalle macerie.
     Pensate che, sul nostro pianeta, qua-      che non sono più zoonosi, che non hanno          Un parassita disturbato nella sua
si una specie di mammiferi su quattro è         più un ospite non-umano dove nasconder-          quotidianità ha due possibilità: trova-
una specie di pipistrelli. E quindi, possono    si. Quelle sono malattie che siamo stati ca-     re una nuova casa, un nuovo tipo di           Immagini tratte da youtube. @ authorsroad.com

                                                                                                                                                                                              25
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club
Viaggio                             Le Lachrimæ                          Captain                                 Cari Soci del Club Rete Due,
nel buio                            di Dowland                           Fantastic
Jean Rhys                           Opera Prima Consort                  di Matt Ross
Adelphi                             Cristiano Contadin                   (USA, 2016)                             in questo difficile momento storico vogliamo farvi arrivare
                                                                                                                 un saluto affettuoso e solidale anche attraverso queste pagine.
Mariarosa Mancuso                   Giovanni Conti                       Moira Bubola
                                                                                                                 Oggi naturalmente condividiamo tutti la responsabilità di restare
Camere d’affitto squallide ne       ll capolavoro malinconico di         Il Captain Fantastic del titolo
                                                                                                                 a casa il più possibile, nell’interesse nostro e di tutta la comunità.
troviamo parecchie leggendo         John Dowland in una nuova            è un Viggo Mortensen credibi-
i romanzi inglesi. Nessuna          registrazione che coniuga            le in un ruolo originale quello         Se abbiamo, anche noi del Club Rete Due, dovuto sospendere
stringe il cuore come quelle        passione e ricerca accademica.       di Ben Cash, padre di famiglia          tutte le iniziative in programma, vogliamo continuare a pensare
dove vive Anna Morgan. Ha 18        Ne è protagonista l’Opera            survivalista.                           al futuro e al momento in cui torneremo a godere insieme di
anni, è arrivata a Londra dai       Prima Consort capitanato da          Ben alleva i figli lontano dalla
                                                                                                                 concerti, mostre, viaggi…
Caraibi, vuole fare la ballerina.   Cristiano Contadin, celebre          civiltà. I tre ragazzi, socialmente
In Viaggio nel buio, Jean Rhys      solista alla viola da gamba,         analfabeti, sono però degli
ne racconta le giornate e le        spesso tra le fila de I Barocchi-    eruditi e sanno sopravvivere in         Per essere certi di raggiungervi tutti con le nostre comunicazioni
tristi serate, ad aspettare uomi-   sti. Contadin affronta il lavoro     situazioni estreme: cacciano,           e proposte abbiamo bisogno dei vostri indirizzi di posta elettronica.
ni che sempre la deludono.          strumentale più famoso del           coltivano e raccolgono erbe             Ne faremo buon uso, riceverete poche e puntuali segnalazioni
Anna pensa di saper distingue-      compositore londinese morto          selvatiche. Lontani dalla socie-
re gli uomini con i soldi da chi    nel 1626 - testimone quindi          tà dei consumi sperimentano
                                                                                                                 e tratteremo i vostri dati conformemente alle disposizioni di legge
soldi non ha. Sostiene che “la      del passaggio tra Rinascimen-        la libertà di essere loro stessi        in materia di privacy e sicurezza.
sciccheria è qualcosa che si        to e Barocco i cui elementi          senza dover compiacere inse-
impara, poi sei a posto”. Mette     si fondono nelle Lachrimae           gnanti, amici e parenti.                Chiediamo quindi a chi di voi non avesse ricevuto questo stesso
sempre i guanti prima di uscire,    or Seaven Teares Figured in          Imparano anche a ragionare
                                                                                                                 messaggio di saluto tramite posta elettronica e possiede un
come una vera signora. Ma           Seaven Passionate Pavans -           fuori da schemi precostituiti
dopo gli spettacoli cammina da      facendone il punto culminante        e sperimentano, superandola,            indirizzo mail, di scriverci all’indirizzo clubretedue@rsi.ch.
sola nei vicoli bui intorno ai      del lavoro di Dowland, che           la vertigine della solitudine           In questo modo avremo la possibilità di aggiornare la nostra banca
teatri. Le lettere da casa non      sviluppa il suo tema in un ciclo     organizzando le loro giornate           dati e di completare i nostri indirizzari. (Vi rendiamo attenti sul fatto
servono da consolazione.            che porta l'ascoltatore attra-       in maniera quasi militare.              che purtroppo a volte le mail inviate a un indirizzario massiccio
Neppure il ricordo della colora-    verso diversi stati d’animo:         L’incontro e lo scontro con la
ta e calda Dominica dov’è nata      pianto, solitudine, disperazione     società sarà però inevitabile.
                                                                                                                 possono finire nella posta indesiderata o spam).
e cresciuta. Mancano 30 anni        giungendo alla speranza di           Presentato nel 2016 al
al Grande mare dei Sargassi,        amare che è preludio alla gioia.     Sundance film festival, Captain         Vogliamo rimanervi vicini, sia attraverso i programmi RSI e sulle
il romanzo che le diede la cele-    Il cd, già in testa alle classifi-   Fantastic ha vinto il premio per        onde di Rete Due, sia con la nostra attività di Club.
brità. Jean Rhys è già bravis-      che, è una co-produzione RSI         la miglior regia nella sezione
sima.                               - Brilliant Classics ed è stato      Un Certain Regard al Festival
                                    registrato nell’auditorio Stelio     di Cannes e ha riscosso un              Vi auguriamo giorni sereni in questa circostanza difficile, confidan-
                                    Molo a Lugano, dove Contadin         grande successo di pubblico.            do di incontraci di nuovo il più presto possibile.
                                    e il suo ensemble sono riusciti      Accomodatevi in poltrona
                                    nell’intento di recuperare la        e godetevi un film intelligente         Con un caro saluto
                                    natura “appassionata” di que-        e mai retorico. In onda su LA 2,
                                    sta musica, come Dowland             il 28 maggio, alle 23.30.               Fosca Vezzoli
                                    la immaginava…

                                                                                                                                                                                           27
NOTA BENE                                                                                                                                                                             26
Frequenze di Rete Due Fm             Bellinzonese 93.5         Biasca e Riviera 90.0 97.9 93.5         Blenio 90.0
Bregaglia 97.9 99.6 96.1     Calanca 90.2          Leventina 90.0 93.6 96.0         Locarnese 97.8 93.5 92.9         Luganese 91.5 94.0 91.0
        Malcantone 97.6 91.5       Mendrisiotto 98.8        Mesolcina 90.9 91.8 92.6          Maggia-Onsernone 97.8 93.9 91.6
Rivera-Taverne 97.3 92.8      Val Poschiavo 94.5 100.9         Verzasca 92.3 92.7          Galleria Mappo-Morettina 93.5
INTERNET          retedue.rsi.ch SATELLITE          Satellite Hotbird 3 Posizione 13° Est Frequenza 12.398 GHz DAB                                  K12

                                                                                                                                    12 facebook.com/MiaMartiniLaVitaelOpera
                                                                                                                                    17 wallofcelebrities.com
                                                                                                                                    copertina Alamy
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                                                                                                                                    19 iStockphoto
                               n.4

                                                                                                                                    Immagini:
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                                                                                                                                                                                                   ADCD Communication
                                                                                                                                    Produttrice Rete Due

                                                                                                                                                                                                                                                           tutti i diritti riservati
                                                                                                                                                                                                                        Prestampa Taiana
                                                                                                                                                                                                   Progetto grafico
                                                                                                                                                                                Art Director RSI
                                                                                                                                                           Redazione Cult

                                                                                                                                                                                Gianni Bardelli
                                                                                                                                                           Fosca Vezzoli

                                                                                                                                                                                                                                           Fontana Print
                                                                                                                                    Sandra Sain

                                                                                                                                                                                                                                           Stampa
                                                                                                                                                                                                                        Fotolito
                                                                                                                                                                                                   Design

                                                                                                                                                                                                                                                           © RSI
                                                                                                            T +41 (0)58 135 56 60

                                                                                                                                                           clubretedue@rsi.ch
                                                                                                            casella postale
                                                                                                            Club Rete Due

                                                                                                                                                                                rsi.ch/rete-due
                                                                                                            6903 Lugano

                                                                                                                                    69-235-4

                                                                                                                                                                                Internet
                                                                                                                                                           E-mail
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