La Voce del Leone colori e immagini di - I.I.S. "Roncalli-Sarrocchi Anno XIII n 4 Marzo 2018 - Roncalli Sarrocchi

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La Voce del Leone
       I.I.S. “Roncalli-Sarrocchi

      Anno XIII n°4 Marzo 2018

colori e immagini di
La Voce del Leone colori e immagini di - I.I.S. "Roncalli-Sarrocchi Anno XIII n 4 Marzo 2018 - Roncalli Sarrocchi
La Voce del Leone
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 Anno XIII n°4 Marzo 2019           Blog: La-voce-del-leone 1.webnode.it

    IN QUESTO NUMERO:

  3-5 10 cose su Sydney                                    8-9 Ayers Rock

                               Sydney

 2 Editoriale                                           15-16 I vini australiani
6-7 Tuttoquelloche....                                  17-18 Il progetto
10-11 Storia di un grande                               Opencoesione
uomo di mare                                            19 I 30 anni del WEB

  Le nostre rubriche:

   12-14    Le Grandi Biografie       a cura di    Pietro Vezzaro

            Copertina                a cura di    Gutemberg
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                                     Editoriale

Sono al “Roncalli” da “una vita” e devo dire che mi sento un poco a casa mia quando
attraverso la porta d'ingresso,forse è per questo motivo che mi sento
particolarmente orgogliosa del passato glorioso del nostro Istituto.
La nostra è una scuola di grandi tradizioni e di grande storia.
Infatti ha oltrepassato da poco ,e brillantemente, il mezzo secolo di vita.
Questi lunghi anni sono stati caratterizzati da numerosi successi in ambito
nazionale ,e non solo,basta ricordare l'Euroschoolsport. Lo testimoniano,ma forse
dovrei utilizzare l'imperfetto,le numerose coppe e gli attestati ottenuti.
Tuttavia, la nostra scuola è vivace e competitiva anche adesso,nel 2019.
È di qualche giorno fa il successo ottenuto nel Business Young Project da Santos
Sebastian Baisan ,Emanuele Betti ed Alessio Chiti,studenti della 5 AFM,guidati
sapientemente dalla professoressa Tiziana Giomi.
Il Business Young Project è una competizione prestigiosa a livello nazionale, che
mette a confronto squadre di scuole diverse sui temi dell'Economia e della Finanza.
A questo proposito vi anticipo che nel prossimo numero pubblicheremo un articolo
dettagliato ,e scritto dai protagonisti, sull'evento vittorioso.
Tuttavia, se sul fronte economico il “Roncalli” è tra le eccellenze,posso dire con
orgoglio che lo è anche in campo giornalistico.
Infatti ho ritirato da poco l'Oscar del Giornalismo Scolastico 2018-2019.
Questo Concorso Nazionale è gestito da ANAGIS,l'associazione del settore più
importante in Italia. Ogni anno vengono monitorati i giornalini, sono oltre 2000,
fatti nelle scuole di ogni ordine e grado e tra questi vengono scelti i migliori.
Certamente questo premio è un motivo d'orgoglio per i ragazzi della Redazione, ed
anche per me,ma è solo l'ultimo dei nostri grandi successi.
Tutto quello che vi ho raccontato non fa che accreditare ulteriormente la nostra
Scuola. Ma ce n'era forse bisogno?! Non credo!!
La storia dell'Istituto parla da sola, attraverso i premi e i riconoscimenti avuti
negli anni. E come sarebbe possibile dubitarne! Sono tutti lì,o forse dovrei ancora
una volta utilizzare un passato,a testimoniarlo!
Adesso vi lascio alla lettura di questo interessante numero che ci trasporta in
luoghi molto lontani da noi,in Oceania.
BUONA LETTURA.

                                                      Patrizia Davini
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                        Come scoprire Sydney in 10 mosse

  1. Sydney Opera House
  Capolavoro dell'Espressionismo moderno, fu realizzata dal danese Jorn Utzon con questo
                                                     design futuristico "a gusci" ed inaugurato
                                                     in pompa magna nel 1973. Situato nella
                                                     baia di Sydney, è fra le attrazioni più
                                                     visitate dell'intera Australi.
                                                     Caratteristica di questo design esterno è
                                                     il fatto di non avere una facciata
                                                     principale: ciò fu voluto dall'architetto
                                                     affinché non il suo capolavoro risultasse
                                                     bello da ogni angolazione. Al suo interno
                                                     presenta due sale maggiori, la Concert
  Hall e l'Opera Theatre. La prima può ospitare circa 2.700 persone, e qui si trova il grande
  organo con 10.500 canne, che fu installato nel 1979. Oltre a queste, l'Opera House ha al
  suo interno oltre 1.000 fra sale concerti e altre stanze, e presenta ogni anno un calendario
  con oltre 2.000 performance fra balletti, concerti, teatro, commedie. Nel 2007 è entrato
  a far parte dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO.

  2. Sydney Tower
  Alta 309 metri, è l'edificio più alto della città.
  Dalla sommità è possibile ammirare tutta
  quanta la città ed un panorama mozzafiato.
  Non vi sono uffici o appartamenti al suo
  interno, ma solo un centro commerciale alla
  base; sulla sommità invece, a oltre 260 metri,
  vi sono due piani girevoli a vetrate chiamati
  Sidney Tower Eye. Immancabile il ristorante
  panoramico in cima. E' dotata di 3 ascensori e
  1.504 scalini dalla base fino al ponte di
  osservazione.

  3. Hyde Park
  Tra i parchi più noti c'è sicuramente l'Hyde Park, il giardino pubblico cittadino, al cui
  interno si trova il Barrack's Museum. Chi è in visita a Sydney avrà certamente voglia di
  visitare il più antico giardino botanico dell'Australia. Racchiuso tra Elisabeth Street a
  ovest, College Street ad est, St. James Road e Prince Albert Road a nord e Liverpool
  Street a sud; Hyde Park, chiamato come l'omonimo parco sito in Londra, è un parco
  pubblico urbano che misura 16 ettari aperto tutta la settimana dal giorno della sua
  inaugurazione nel 1878. Al suo interno è possibile visitare la fontana donata da J. F.
  Archibald, giornalista e ideatore dell'omonimo premio. Il parco rimane una delle mete
  immancabili per gli amanti del verde e delle lunghe passeggiate nella natura.
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4.Royal Botanic Gardens
Un’ altra attrattiva particolarmente adatta agli amanti della natura è il Royal Botanic
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                                                                       una grande vista
                                                                       sull'Opera House e
                                                                       la baia, luogo ideale
                                                                       per un bel pic-nic o
                                                                       per una
                                                                       passeggiata. A
                                                                       Sydney vi sono
                                                                       svariati Royal
Botanic Gardens, i quali vantano di un’estensione di ben 30 ettari e dell’incredibile
varietà di piante autoctone presenti al suo interno classificate nel XIX secolo dal
botanico Charles Fraser. Durante una piacevole passeggiata tra i bellissimi prati fioriti,
non è raro imbattersi nelle opere d'arte esposte nei giardini. La sua visita è l'ideale per
allontanarsi dal caos della città per godersi una giornata tranquilla.
5. Cattedrale di St. Mary
La Cattedrale di St. Mary, patrona dell'Australia, è
simbolo della cristianità australiana, realizzata in stile
neogotico e completata nel 1928. La cattedrale fu il primo
edificio di culto della cristianità mai costruito a Sydney.
Inaugurata dai primi due sacerdoti cattolici nelle persone
di John Terry e Philip Connoly, fu successivamente
ampliata per diventare una cattedrale. L'imponente
facciata neogotica con le sue alte guglie si staglia su
College Street e invita tutti a scoprire le meraviglie al suo
interno, dalle sue vetrate policrome grazie ai quali i muri e
le navate si colorano di bellissimi giochi di luce, fino alle
opere d'arte visibili ai fedeli e ai turisti in visita.
 6. Harbour Bridge
Il porto di Sidney è uno dei più belli al mondo anche grazie alla presenza del fantastico
                                               ponte. Quando si visita la città, non ci si può
                                               esimere dalla scalata all'Harbour Bridge, il
                                               meraviglioso ponte ad arco che attraversa
                                               tutta la baia di Sidney. E’ uno dei simboli più
                                               evidenti della città di Sydney, e collega il
                                               CBD (Central Business District) all'area
                                               settentrionale della città (North Shore).
                                               Attraversato dal fiume Parramatta, questo
                                               ponte si estende al di sopra della famosa
Baia di Sydney fin dai tempi della sua costruzione, iniziato nel 1920 e completato nel
1932. Ancora oggi, viste le sue dimensioni da record, rappresenta un valido esempio di
ingegneria e architettura che vale la pena visitare per la sua maestosità.
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    7. Sea Life Acquarium
    Sea Life Sydney Aquarium è una grande attrazione acquatica all'interno della quale
                                               sono stati perfettamente ricreati ben
                                               5 habitat marini. Aperta al pubblico dal
                                               1988, in questa struttura sono presenti
                                               oltre 10.000 esemplari di circa 700
                                               specie differenti tra le creature
                                               marine che ospita al suo interno. E’
                                               perciò un’esperienza unica da non
                                               perdere se ci troviamo a Sydney.
   8.Bondi Beach
   La spiaggia di "Bondi" (Bondi Beach o Bondi Bay) prende il nome da un'antica parola
   aborigena che significa "rumore dell'acqua
   che si frange sulle rocce".
   Circa un chilometro di sabbia delimitata da
   due scogliere, offre ai bagnanti una
   perfetta atmosfera da surf in pieno stile
   australiano, anche grazie ai corsi
   acquistabili online, che permette nei mesi
   estivi di avvistare pinne di balene, delfini o
   addirittura pinguini.

   9.Quartiere Newtown
   Colorato e affollato di gente di ogni sorta, il quartiere Newtown è quanto di più
   alternativo si possa trovare a Sydney. La cosa che salta subito all'occhio di questa
   particolare zona della città è l'incredibile quantità di pezzi d'arte "di strada" che si
   possono ammirare facendo quattro passi al suo interno. Se avete fame, potete provare
   una singolare esperienza culinaria mangiando al primo Lentil As Anything, un
   ristorante vegano in cui pagare… quanto volete ! Infatti il Lentil As Anything nasce
   come esperienza di aggregazione in cui non importa da che parte del mondo vieni o
   quanti soldi hai, ma solo stare insieme e fare una piccola donazione.
   10.Chinese Garden of Friendship
    Un’ altra area verde davvero imperdibile è il Chinese Garden of Friendship,
                                                  inaugurato nel 1988 per celebrare i
                                                  rapporti di reciproco rispetto tra Cina e
                                                  Australia. Questo giardino, situato tra
                                                  moderne costruzioni e grattacieli, è una
                                                  vera oasi: alberi, fiori, laghetti con
                                                  cascate e piante acquatiche, ponti e
                                                  piccoli edifici in stile orientale. Per
                                                  immergersi ancora di più in questa
   atmosfera è possibile anche noleggiare dei costumi tradizionali cinesi

                                                                         Elena Ferrara
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        #Tuttoquellochec'èdasaperesull'Australiaequalcosadipiù#

L’Australia è il Continente dei record, la terra di Down Under, il regno di Oz che non
finisce mai di stupire. Ma quante di queste cose sapevate? Vediamo un po'!

  •   Ci sono 1500 specie diverse di ragni australiani, 6000 specie di mosche, 4000
      di formiche e 350 di termiti
  •   In Australia c’è la più grande popolazione e l’unica nel mondo di cammelli allo
      stato brado
  •   L’Australia ha la densità di popolazione più bassa del mondo: 2 persone per km
      quadrato
  •   Ci sono circa 100 milioni di pecore e soltanto 20 milioni di persone
  •   Il più grande ranch australiano di mucche è grande quanto il Belgio
  •   Dei 25 serpenti più velenosi del Mondo 20 vivono in Australia
  •   La medusa più velenosa del mondo si trova in Australia
  •   Il Funnel Web Spider è il ragno più velenoso del mondo, i cani e le persone sono
      vulnerabili al veleno
  •   Il 90% degli australiani vive sulle coste
  •   Gli abitanti del Queensland vengono chiamati “banana bender” (piegatori di
      banane)
  •   Quelli del Western Australia “sand groupers” (cernie della sabbia)
  •   Quelli del New South Wales “cockroaches”(scarafaggi)
  •   L’Australia produce il 95% di tutti gli opali nel mondo e il 99% degli opali neri
  •   Ha 50.000 km di coste e 10.000 spiagge
  •   Con 25 milioni di capi di bestiame l’Australia è il più grande esportatore di
      manzo
  •   Ci sono 40 milioni di canguri, 2 per ogni abitante
  •   La carne di canguro è deliziosa
  •   Uluru ha una circonferenza di 8 km
  •   Gli archeologi pensano che gli aborigeni siano arrivati in Australia circa 50.000
      anni fa dall’Indonesia, ma ancora non si capisce come.
  •   L’Australia è il continente abitato più secco, dopo c’è solo l’Antartide
  •   L’Australia è stata fondata dai galeotti europei
  •   La popolazione aborigena è solo 1.5%
  •   L’Australia è l’isola più grande del Mondo
  •   Aussie! Aussie! Aussie! Oi! Oi! Oi! Sydney è famosa per le spiagge baciate dal
      sole, i bar, la birra fredda e la cordialità dei suoi abitanti, che vengono chiamati
      Sydneysiders.
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   •    Sebbene non sia la capitale dell’Australia che è invece la poco conosciuta
        Canberra), Sydney è tra le destinazioni più eccitanti e vivaci a sud
        dell’Equatore…

   •    Gli australiani amano la loro birra, ma alla fine del diciottesimo secolo tutto
        dipendeva dal rum. Quando Sydney era solo una colonia, il rum era una forma di
        pagamento molto diffusa. E così quando nel 1808, il governatore William Bligh
        vietò questa pratica, i responsabili del commercio clandestino di rum,
        conosciuti anche come i New South Wales Corps, non furono d'accordo e
        deposero Bligh.

   •    La Sydney Opera House è uno degli edifici più famosi e riconoscibili del mondo,
        patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Fu progettata dal danese Jorn Utzon
        che sconfisse altri 232 architetti nella gara per la progettazione del teatro.
        La sua costruzione fu piuttosto faticosa, perché non solo il costo di
        realizzazione passò da 7 a 102 milioni di dollari (quando si dice superare il
        budget), ma anche perché richiese 14 anni di lavoro e l’impiego di 100,000
        lavoratori edili.

   •    Bondi Beach è probabilmente uno dei tratti di sabbia più famosi del Mondo,
        frequentato da nuotatori, surfisti, amanti della tintarella, artisti, attori,
        magnati dei media e comunità di ogni genere, che rendono questa spiaggia un
        posto molto vivace. Qui i bagnanti hanno a disposizione gratuitamente
        barbecue elettrici pubblici gratuiti per organizzare saporiti picnic godendosi il
        luogo più famoso di Sydney.

   •    Sydney è la quinta città più costosa del Mondo

   •    L’Australia è conosciuta come il paese più urbanizzato del Mondo, con più
        grattacieli pro capite, per abitante di qualsiasi altra città. Ma lo sapevate che
        è anche una delle città più costose del Pianeta?

        Da un indagine del 2014, che ha preso in esame 131 città, è risultato che le 5
        città più care sono: 1. Singapore; 2. Parigi; 3. Oslo; 4. Zurigo; 5. Sydney

                                                            LA REDAZIONE
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                                        Ayers Rock
                  il misterioso massiccio dell'outback australiano

L’Ayers Rock (Uluru nella lingua aborigena), è il più imponente massiccio delle aree interne
dell’ Australia; tale meraviglia, di impressionante bellezza, è stata designata dal 1987
Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall' UNESCO ed è uno dei pochi a contenere tesori
culturali e naturali di simile unicità.

Esso è definito un monolito, ma più precisamente è parte di una formazione rocciosa
monolitica, composta da un enorme blocco di roccia arenaria, molto più grande ed in gran
parte sotterraneo che comprende anche i Kata Tjuta e il Monte Connor; si staglia per circa
350 m. rispetto al territorio circostante e sprofonda nel terreno per circa 7 Km; ha
un’altitudine di 864 s.l.m. ed una circonferenza di circa 9 km ed è caratterizzato da una
superficie molto dura e da pareti ,estremamente lisce, a strapiombo.
Caratteristica precipua del massiccio è il modo in cui esso sembra cambiare colore nelle
diverse ore del giorno e nei diversi mesi dell’anno; alba e tramonto, in particolare, producono
veloci variazioni di colore estremamente spettacolari (ed è probabilmente questo che lo
rende in larga misura la più grande attrazione turistica australiana): questi effetti di colore
sono dovuti a minerali come i feldspati che riflettono particolarmente la luce rossa; il
massiccio è inoltre costituito in larga parte di ferro e arenaria.
Si ritiene che il processo di generazione di Ayers Rock sia infatti cominciato circa 500
milioni di anni fa, quando il sedimento cominciò ad accumularsi su un antico fondale marino;
quindi, circa 300 milioni di anni fa, le acque si ritirarono e successivi ripiegamenti del suolo
provocarono un’inclinazione di quasi 90° dello strato di arenaria e infine, intorno a 40 milioni
di anni or sono, il vento e la sabbia completarono il processo scolpendo e modellando la
superficie di arenaria.
Uluru ha un ruolo particolare nella mitologia del Tempo del Sogno o tjukurpa che secondo i
“miti di fondazione” relativi alla nascita dell’Australia, atti a spiegare le caratteristiche
geografiche del territorio come una sorta di “tracce” di azioni di esseri di natura quasi
ancestrale, vissuti appunto in questo dreamtime delle popolazioni del luogo: gli aborigeni
ritengono infatti che questi elementi geografici mantengano per sempre l’essenza vitale e
creativa degli esseri che l’hanno generata.
La Voce del Leone colori e immagini di - I.I.S. "Roncalli-Sarrocchi Anno XIII n 4 Marzo 2018 - Roncalli Sarrocchi
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Queste creature ancestrali sono generalmente descritti come giganti in parte umani e in
parte simili ad animali o piante; ed il sito stesso di Uluru sembra portare i segni dell’attività
di numerose creature ancestrali. La maggior parte dei miti sull’Uluru, sulle sue caverne, le
sue pozze, le sue sorgenti, o le caratteristiche del paesaggio circostante sono segrete, e
non vengono rivelate ai piranypa (i non-aborigeni); solo gli elementi generali della storia della
formazione dell’ Uluru sono noti.
Secondo il mito ,infatti:
Tatji, la Lucertola Rossa, che abitava nelle pianure, giunse a Uluru: lanciò allora il suo
kali (boomerang), che si piantò nella roccia; Tatji scavò allora dunque la terra alla
ricerca del suo kali, lasciando numerosi buchi rotondi sulla superficie della roccia (è da
mettere a riguardo in evidenza il fatto che questa parte della storia è volta a spiegare
alcuni insoliti fenomeni di corrosione sulla superficie di Uluru); non essendo però riuscito
a trovare il suo kali, Tatji morì in una caverna; i grossi macigni che vi si trovano oggi
sarebbero dunque i resti del suo corpo.
Questa e altre storie del dreamtime sono rappresentate da numerosi dipinti rupestri lungo
la superficie di Ayers Rock. Secondo la tradizione aborigena infatti, questi dipinti vengono
frequentemente rinnovati; fra gli innumerevoli strati di pittura, i più antichi risalgono
tuttavia a migliaia di anni fa.

 Diversi luoghi lungo il perimetro dell’Uluru hanno dunque, proprio per tutto ciò, valenza
 religiosa particolarmente forte, ed i turisti che li visitano sono soggetti a diversi livelli di
 proibizione (per esempio di non avvicinarsi a determinati luoghi o non scattare fotografie).
 Gli aborigeni hanno inoltre richiesto proprio per questo più volte che i turisti non scalino il
 massiccio, ottenendo tuttavia scarsi risultati a riguardo.

                                                                         Andrea Verdiani
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                    Breve storia di un grande uomo di mare

James Cook (Marton, 27 ottobre 1728 – Kealakekua Bay, 14 febbraio 1779), non fu
solamente un bravo marinaio ma anche un grande esploratore.
Infatti il 17 agosto del 1771 scriveva così in una lettera indirizzata a John Walker,illustre
botanico e membro della Royal Society di Edimburgo:

«Tuttavia non ho fatto grandi Scoperte, anche se ho esplorato più io del Grande
Mare del Sud di tutti quelli che sono andati prima di me, tanto che poco resta ora da
fare per avere una conoscenza approfondita di quella parte del Globo.»

Cook fu il primo a cartografare l'isola di Terranova, prima di imbarcarsi per tre viaggi
nell'Oceano Pacifico nel corso dei quali realizzò il primo contatto europeo con le coste
dell'Australia e le Hawaii, oltre alla prima circumnavigazione ufficiale della Nuova Zelanda.
                               Poco più che adolescente, Cook entrò nella marina mercantile
                               britannica e nel 1755 si arruolò nella Royal Navy.

                              Il suo primo imbarco fu sulla nave HMS Eagle, con il grado di
                              master mate. Prese parte alla Guerra dei Sette Anni, che
                              coinvolse le principali potenze europee dell'epoca. Nei mesi di
                              Ottobre e Novembre del 1755 prese parte alla cattura di una
                              nave da guerra francese e all'affondamento di un'altra, azioni
                              per le quali venne promosso al grado di master (o sailing
                              master) oltre a mantenere gli altri suoi incarichi. Il suo primo
                              comando lo ebbe nel marzo del 1756, allorché divenne per
                              breve tempo comandante del Cruizer, un piccolo cutter al
                              seguito della Eagle quando questa era di pattuglia.

Nel giugno 1757 Cook superò gli esami da sottotenente presso la Trinity House a Deptford,
ottenendo il diritto di navigare e comandare una nave della flotta reale. Si imbarcò quindi
sulla fregata HMS Solebay come
sottotenente di vascello, agli ordini del
comandante Robert Craig. Durante questo
periodo, egli servì nel corso di svariate azioni
minori nei mari prossimi alle Isole
Britanniche. Cook,nel 1759 partecipò
all'assedio di Quebec e successivamente
rilevò e disegnò carte di gran parte della
foce del fiume San Lorenzo. L'abilità
dimostrata in questo compito contribuì a
portarlo all'attenzione dell'Ammiragliato e
della Royal Society.
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Fu un momento cruciale sia per la sua carriera sia per la direzione ed esplorazione
britannica d'oltremare, culminato nella sua nomina ,nel 1766, a comandante della nave HMS
Endeavour, a bordo della quale eseguì il primo dei suoi tre viaggi nell'Oceano Pacifico.

In questi viaggi, Cook navigò per migliaia di miglia, in aree del Globo allora in gran parte
inesplorate. Combinando l'arte marinaresca, il coraggio e la capacità di condurre
efficacemente gli uomini in condizioni avverse, oltre a un grande talento cartografico,
raggiunse zone sconosciute e pericolose che mappò, registrando per la prima volta sulle
carte nautiche europee la posizione di svariate isole e coste inesplorate, esaminandone e
descrivendone le caratteristiche. Le sue carte mapparono le coste di numerosi territori,
dalla Nuova Zelanda alle Hawaii, con una precisione di dettaglio e una scala di
rappresentazione mai raggiunte prima.

Nel 1779, Cook fu ucciso alle Hawaii in un violento scontro con gli indigeni durante il suo
terzo viaggio esplorativo nel Pacifico.

Egli lasciò un patrimonio di conoscenze scientifiche e geografiche che avrebbe influenzato i
suoi posteri almeno fino al XX secolo. Oggi a Cook sono dedicati numerosi monumenti e varie
commemorazioni in tutto il Mondo.

                                                                        Fabrizio Giacomini
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                                   Le Grandi Biografie

                                         Ned Kelly
                                 Il Robin Hood australiano

Edward “Ned” Kelly è stato ed è tutt'ora una delle figure
che più dividono l'opinione pubblica australiana.
C'è chi lo supporta e lo considera un eroe che ha
combattuto contro la polizia ingiusta e corrotta della
colonia penale dell' out back australiano di Victoria nel
quale i poliziotti difendevano ricchi imprenditori; e chi lo
considera un mero ladro e assassino. Ma come disse Ned, il
quale più di ogni altro voleva che la sua storia fosse
condivisa e le persone potessero farsene liberamente
un'idea propria:
”non pretendo di dire e di aver avuto una vita senza
peccati o che un errore giustifica un altro; ma un
pubblico, che decida e senta un caso come il mio deve
tenere bene a mente che la vita più scura (quindi di una
cattiva persona) può avere un risvolto chiaro”.
Quindi buttiamoci in questa storia e cerchiamo di capire le
differenti opinioni.
Ned nasce il 3 giugno del 1855, nella colonia penale di
Victoria, figlio di un galeotto,John Kelly, e di Ellen Quinn Kelly,entrambi irlandesi d'origine.
La figura che più caratterizzò la vita di Ned fu il padre John ,che arrivato in Australia per
provvedere al sostentamento della propria famiglia in patria, fu costretto invece a rubare.
Per questo fu arrestato e portato in prigione. Dopo poco tempo conobbe una vivace ragazza
di nome Ellen con la quale si sposò e dalla quale ebbe quattro figli. La vita della famiglia
Kelly fu molto condizionata dal fatto che il terreno agricolo loro assegnato era in gran parte
impervio e sterile e quindi i raccolti erano talmente scarsi che John fu costretto,per
sopravvivere, a rubare ancora.
Proprio l'arresto del padre condizionò il futuro del giovane Edward. Mentre John veniva
portato via dalla polizia Ned rimase a guardarlo senza piangere da quel momento in poi
doveva esser lui il nuovo padre di famiglia.
All'età di 11 anni lascia la scuola per prendersi cura della madre, che era incinta, e della
famiglia.
John ritorna a casa dopo sei mesi di detenzione e il carcere ha distrutto il suo animo
portandolo ad essere alcolizzato e a spendere gli ultimi mesi di vita con la sua
famiglia,infatti due giorni dopo Natale morirà.
Harry Power, un bush ranger,ladro di bestiame e cavalli, fu colui che diede a Ned la prima
occasione per delinquere. Dopo un primo tentativo fallito di lavorare ,e con la famiglia a
rischio di sfratto, Ned dovette rimettersi a fare il bush ranger. Il 20 aprile del 1871 Ned fu
arrestato , accusato dallo “sceriffo” , di aver rubato un cavallo che in realtà era stato
rubato da un amico di famiglia; questo piccolo dettaglio però non servì a scagionarlo e una
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 sentenza lo condannò a tre anni di lavoro duro; mentre l'amico di famiglia, che fu arrestato
due settimane dopo, ebbe solo un anno e mezzo di carcere.
Edward uscì dalla prigione più forte di prima ; ma da subito fu rimesso alla prova e con uno
dei suoi fratelli, il quale aveva 14 anni, riprese a rubare. Arrestato tornò in prigione per 5
anni. Questa volta gli erano stati contestati non solo il furto di 5 mucche ma anche il pugno
nello stomaco inferto da un poliziotto. Quest'ultimo iniziò una relazione con la sorella di Ned
e la lasciò dopo averla messa incinta, portandosi via anche dei cavalli.
Ned strinse i denti dopo aver saputo della morte della sorella e del nipote e cercò un lavoro
onesto riuscendo a crearsi una nuova reputazione di uomo calmo e onesto. Nonostante
questo,il suo passato di bushranger continuò a perseguitarlo tanto che la polizia era la prima
a bussare alla su porta se nella zona spariva del bestiame.
 Ora, però, voglio farvi capire perché queste famiglie povere (quella dei Kelly non era
l'unica)dovevano coltivare solo terreni aridi e poco redditizi.
Beh! Il governo australiano chiedeva ai ricchi proprietari terrieri di lasciare piccoli
appezzamenti a queste famiglie,ma questi lasciavano solo i lotti più impraticabili, arrivando
a tagliare le risorse d'acqua e pagando la polizia affinché controllasse e sventassi gli
“eventuali possibili furti”e arrestasse i colpevoli. John Kelly fu arrestato per questo e
Ned fu accusato di numerose “sparizioni”.
Tutto questo fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso e Ned riprese a rubare, ma
questa volta non per sfamare la famiglia,bensì per pura vendetta. Il piano era che dopo aver
rubato, principalmente cavalli, lui e i suoi compagni avrebbero portato i le bestie in un ranch
molto lontano dal luogo del furto e immesso i capi tra gli altri del proprietario, uno della
banda si sarebbe camuffato da compratore e avrebbe
pagato per quei capi rubati e che ora, dopo la
compravendita, erano pulitissimi e potevano essere
rivenduti. I cavalli e le mucche sparivano e tutti
sapevano che c'era lo zampino della “Greta MOB”, la
banda formata da un capo ventiduenne Ned Kelly, Steve
Hart e Joe Byrne.Si iniziarono a cercare prove e indizi
da tutte le parti arrivando ad arrestare persone che non
c'entravano nulla e che anzi davano prove sui sostenitori
di Ned e della madre di lui Ellen, per tentato omicidio di
un ufficiale il quale, secondo alcune testimonianze
avrebbe estratto la sua pistola e minacciato Ellen,Dan e
Ned, provocando la reazione di quest'ultimo che
estrasse la pistola e sparò al poliziotto ferendolo. Subito
dopo egli cercò di sistemargli la ferita, sapendo che
avrebbe portato scompiglio. Cosa che accadde.
Ned iniziò a rapinare banche .Ma nel rapinare , Ned e la
sua banda non torcevano un capello a nessuno e
portavano i civili in una casetta per poi rilasciarli alla
fine della rapina. Ci sono rapporti che testimoniano il
fatto che Ned e la sua banda bruciassero i debiti delle famiglie e lasciassero qualche soldo
anche alle persone prese in ostaggio.
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I piani per le rapine erano semplici: distruggere la stazione telegrafica, portare gli ostaggi
in una casa e rubare i soldi della banca (o dei proprietari terrieri) e liberare dal giogo le
povere famiglie. Questa strategia andò avanti per 17 mesi fino all'assedio di Glenrowan,
dove Ned e i suoi si stavano preparando per assaltare un treno della polizia, con le iconiche
armature fatte con l'acciaio preso e assemblato dagli aratri dei contadini per stoppare i
proiettili. La sparatoria iniziò di notte,i primi colpi furono sparati dai banditi seguiti da altri
esplosi dalla polizia contro l'INN dove si trovavano gli ostaggi.
I proiettili rimbalzarono sulle armature, ma due colpi andarono a ferire Ned alla mano
sinistra e al piede destro. Ferito Ned scappò, riuscendo a oltrepassare i poliziotti senza
farsi notare. Ma dopo sentì a distanza la voce di una famiglia urlare dall'INN, in preda al
panico non si erano mossi al contrario degli altri che appena sentirono i poliziotti di cessare
il fuoco, con il fermarsi anche della banda, riuscirono a scappare.
Quindi Ned fece ritorno all'INN, dove trovò Joe Byrne, uno dei suoi migliori amici che
cercava di tenere calme le persone . Appena rientrato Joe propose un brindisi alla Kelly
Gang per risollevare gli animi. Dopo aver detto quelle parole il fuoco dei poliziotti si
concentrò sul punto da cui provenivano quelle voci, colpì Joe ad un'arteria della gamba
provocandone la morte per dissanguamento nel giro di pochi secondi.
Questo lo fece diventare matto per qualche minuto, ringhiò e e urlò dalla rabbia, si rimise a
cercare furiosamente Steve e suo fratello ma non li trovò .
Tentò una seconda fuga senza essere notato, ma si accasciò a terra per la perdita di
sangue. Si risvegliò qualche ora dopo,quando il sole che stava riapparendo da una fitta
nebbia di polvere da sparo che ricopriva ogni cosa.
Poteva scappare ma non volle, dopo tutto erano anni
che scappava e ne era stanco.
Si rialzò e con le poche forze che gli rimanevano
avanzò verso i poliziotti, prendendoli da dietro.
Con la sua altezza, il fatto che tutti i colpi che
sparavano rimbalzavano e che continuava ad
avanzare, i poliziotti iniziarono ad indietreggiare e
Steve e Dan riemersero da ciò che rimaneva
dell'INN. Il combattimento continuò per mezz'ora
fino a quando un ufficiale sparò al ginocchio di
Ned. Stremato e senza più forze Ned si arrese
mentre Steve e Dan, dopo aver fatto fuggire gli
ultimi ostaggi, vennero sopraffatti e uccisi.
Fu intentato un processo contro Ned già
finalizzato alla condanna a morte per impiccagione.
Dopo la sentenza ci fu la manifestazione di diecimila persone davanti al tribunale che
richiedevano la scarcerazione del criminale. Nei giorni seguenti fu fatta una petizione che
raccolse sessantamila mila firme. Ma tutto fu vano.
L'undici novembre del 1880 fu il suo ultimo giorno di vita e si dice che prima di essere
portato al patibolo egli si fosse fermato e dopo un respiro avesse detto con calma :”Such
is life” ”Così è la vita”.
                                                                      Pietro Vezzaro
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                   I vini australiani:una piacevole scoperta

L’Australia, per quanto riguarda i vini, è messa bene, sono di ottima qualità e di gran
pregio, con ottimo successo di vendita e vengono anche esportati sia in Europa che
negli Stati Uniti d’America e risulta essere il 7° Paese produttore al Mondo.

L'industria vitivinicola australiana è quarta al mondo per numero di esportazioni con
circa 750 milioni di litri all'anno venduti sul mercato internazionale. Di contro solo il
40% del vino prodotto viene consumato dagli australiani. L'industria del vino offre
un importante contributo all'economia australiana, grazie alla produzione di vino,
all'esportazione e al turismo. Gli australiani consumano circa 530 milioni di litri di
vino all'anno (circa 30 litri pro capite), per il 50% vino bianco da tavola, per il 35%
vino rosso da tavola. Solo il 16 % del vino bevuto dagli australiani proviene da
importazioni.
Non ci sono vitigni autoctoni. La Vitis vinifera fu introdotta dall'Europa e dal Sud
Africa tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX.
Alcune varietà allevate sono state ottenute incrociando vitigni di altre nazioni per
esempio il vitigno rosso Cienna deriva dall'incrocio fra il Sumoll e il Cabernet
Sauvignon mentre il vitigno rosso Tarrango è un incrocio fra il portoghese Touriga
Nacional e l'Uva Sultanina.
Il vino è prodotto in ogni stato, con più di 60 regioni vinicole, per un totale di
160.000 ettari coltivati a vite. Le regioni vitivinicole australiane sono principalmente
al sud, nella zone più fredde del paese. Le regioni più importanti per la produzione di
vino e le cantine più importanti sono situate in: Australia Meridionale, Nuovo Galles
del Sud, Vittoria, Australia Occidentale, Tasmania e Queensland.
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In ognuna di queste regioni sono prodotti diversi tipi di vino e ognuna è caratterizzata da un
tipo di suolo e da un clima differente.

I vitigni più coltivati sono: Shiraz, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Sémillon, Pinot
Nero, Riesling, e Sauvignon Blanc. Se un vino viene prodotto con minimo 85% di un tipo di uva
sull'etichetta può essere indicato il nome del vitigno. I vitigni a bacca bianca che vengono
prodotti sono: Chardonnay, Semillon, Colombard, Riesling.
In Australia il vino più conosciuto è lo Shiraz, un rosso, prodotto anche nel sud della Francia,
che qui però ha una potenza e carica di aromi speziati. Lo Shiraz, come ad esempio il
Cabernet, vengono affinati in barriques ( è una piccola botte in legno, utilizzata per
l'affinamento del vino) per circa due anni. La viticoltura si afferma in Australia a partire
dalla fine del XVIII secolo. Al giorno d'oggi ci sono oltre 2000 produttori ed il vino
australiano è esportato in molti paesi europei, compresa la Francia, l'Italia e la Germania.
I vini più polari sono:
  •   Penfolds Grange Bin 95 Uno dei vini più “antichi” d’Australia, prodotto dal 1951.
  •   Penfolds Bin 389 Cabernet-Shiraz, prodotto da un mix di regioni.
  •   Penfolds Bin 707 Cabernet Sauvignon, a base cabernet sauvignon.
  •   Penfolds St Henri Shiraz, la sua particolarità è che non è invecchiato in barriques nuove,
      ma in botti grandi.
  •   Penfolds Bin 407 Cabernet Sauvignon, un prodotto più di pronta beva.
      Penfolds RWT Shiraz, Barossa Valley. Un vino di alta qualità che ha contribuito alla
      reputazione mondiale del marchio.
  •   Clarendon Hills Astralis Shiraz, McLaren Vale, uno shiraz da vigna singola prefillossera
      (vini fatti prima dell’infestazione della fillossera nei vigneti francesi) una piccola
      produzione.
  •   Glaetzer Amon-Ra Shiraz, Barossa Valley, vigne fino a 100 anni di età.
  •   Henschke Hill of Grace Shiraz, Eden Valley.
  •   Torbreck RunRig Shiraz-Viognier, Barossa Valley, vecchie vigne, fino a 160 anni di età.

                                                              Valentina Leo e Genny Nebiu
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                        Il PROGETTO “OPENCOESIONE”
                         Cronaca di una esperienza formativa

Il giorno 15 marzo 2019 i ragazzi delle seconde classi dell' Istituto “Roncalli” si sono
ritrovate in Aula Magna per parlare del Progetto “Opencoesione” gestito dalla classe
3AAF,con l’aiuto della Dottoressa Campriani e delle professoresse Ferretti e
Anzivino.
Il Progetto “Open-coesione” è finanziato con i fondi dell'Unione Europea come
l'Erasmus e permette il monitoraggio delle opere pubbliche finanziate con i fondi
dell'EU.
Due studentesse della 3 AAF hanno raccontato di essersi recate, insieme ai loro
compagni di classe, alla Casa- Famiglia di Poggibonsi,che era stata scelta tra altre
proposte,e che è attualmente in fase di ristrutturazione. I lavori dovevano finire
nello scorso mese di Febbraio ma termineranno nel Settembre prossimo a causa
del rinvenimento all’interno dell'edificio di residui di amianto.

Gli studenti hanno creato anche una pagina di Facebook dedicata, al fine di
coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Da sottolineare il fatto che gli
stessi hanno disegnato anche la locandina del progetto.
La professoressa Angela Ferretti ha sottolineato come gli alunni, attraverso questa
esperienza, abbiano appreso nuove conoscenze e imparato a sentirsi cittadini più
responsabili. Un’ altra persona importante che è stata coinvolta nel progetto è
l’assessore del Comune di Poggibonsi dottoressa Susanna Salvadori, la quale ha
parlato del coinvolgimento dell'Amministrazione comunale nell'iniziativa
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,sottolineandone la straordinarietà dato che ,solitamente,le Amministrazioni e gli
Enti pubblici non sostengono simili iniziative.
All’incontro in Aula Magna erano presenti membri di differenti Associazioni.
Tra questi, il Dottor Aggravi,Presidente
della STAREFRA fondata in Valdelsa nel
2005 e poi diffusasi in tutta la provincia di
Siena, ha spiegato come si dovrebbe vivere
all’interno di una famiglia e ha invitato i
presenti a discutere sul perché e come si
possa diventare genitori affidatari.
Nel prosieguo dell'evento sono stati
presentati altri progetti.
“Nice to meet you”,ad esempio,è attuato al
livello europeo ed è un esempio delle
politiche di coesione attualmente in essere
ed organizza , due volte all’anno, attività
come il “ Welcome Days” o le Olimpiadi per
gli studenti che partecipano all' Erasmus.
A proposito di quest'ultimo è intervenuta una ragazza greca di nome Matina che ha
raccontato la sua esperienza positiva ed ha deciso di prolungarla per un altro
semestre.
Infine ha parlato la professoressa Filomena Milazzo,la quale ha spiegato che tutti gli
studenti,anche quelli che si sono già diplomati, possono trovare le informazioni
necessarie per partecipare ad Erasmus sul sito della nostra scuola, ed ha
sottolineato l'importanza di queste esperienze che aiutano i giovani a rendersi
indipendenti e a misurarsi con usanze diverse dalle loro portandoli in giro per il
Mondo.

                                                         Valentina Leo e Genny Nebiu
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                               I TRENT'ANNI DEL WEB

Oggi per noi la navigazione online è questione di pochi secondi, un gesto entrato a far parte
della nostra quotidianità attraverso il computer o ancora più comodamente quando si sta
viaggiando, con gli smartphone. Il termine non è da confondere con internet, benché spesso
sia erroneamente usato come sinonimo: il WEB è un servizio che opera attraverso internet.
Il 12 marzo il World Wide Web compie 30 anni.
Considerata la sua origine accademica, non sorprende che il suo primo utilizzo sia stato
fatto, esclusivamente, da istituzioni di ricerca e dipartimenti universitari.
Solo nell'aprile 1993 il Cern concesse l'uso del World Wide Web a chiunque, senza necessità
di pagare i diritti, innescando un'esplosione nel suo utilizzo.
                              Il 12 marzo del 1989 Tim Berners-Lee presentava una proposta
                              di ricerca sui sistemi di gestione delle informazioni, la prima
                              teorizzazione di quello che poi sarebbe diventata l’internet che
                              conosciamo oggi.
                              Quel documento fu presentato allo European Organization For
                              Nuclear Research (Cern) di Ginevra, dove Berners-Lee lavorava e
                              dove si trovava il computer un NeXT (la società fondata da
                              Steve Jobs dopo aver lasciato Apple) su cui fu appiccicata una
                              grossa etichetta che diceva “non spegnete, è un server!”,
                              questo fu il primo server al Mondo.
                              L’informatico del Cern, François Flückiger nel 1994 è succeduto
                              a Berners-Lee alla guida del team per lo sviluppo del web al
centro di ricerca elvetico, dove ora lavora come Responsabile
del trasferimento delle conoscenze per le tecnologie
dell'informazione e direttore della sua Scuola di informatica,
prima di diventarne membro onorario.
Incluso nella Internet hall of fame nel 2013, Flückiger è stato
uno dei pionieri di internet in Europa ben prima della creazione
del web e ha contribuito direttamente allo sviluppo
dell’infrastruttura di rete.
In 30 anni il web ha preso traiettorie evolutive che sembravano
impensabili per chi lo immaginava come un grande ipertesto ed è
diventato rapidamente una, se non la principale, piattaforma
della società contemporanea, ora gestita da un consorzio, fondato dallo stesso Berners-Lee,
il World Wide Web Consortium, con sede al Mit.
È però nel centro di ricerca al confine tra Svizzera e Francia che internet ha iniziato a
diventare il web, grazie anche alla scelta del Cern di rendere disponibile liberamente il
codice della creazione di Berners-Lee, affinché fosse accessibile al maggior numero
possibile di persone.
                                                                     Andrea Verdiani
SONG*

                                Life is ours in vain
                            Lacking love,which never
                             Counts the loss or gain.
                               But remember,ever
                             Love is linked with pain.
                             Light and sister shade
                           Shape each mortal morrow
                                Seek not to evade
                            Love's companion Sorrow,
                              And be not dismayed.
                               Grief is not in vain,
                           It's for our completeness.
                               If the fates ordain
                          Love to bring life sweetness,
                              Welcome too its pain.
                                                             Oodgeroo Noonuccal
                                                                   (1920-1993)
                    *My people:a Kath Walker collection (1970)

             La Voce del Leone
         Redazione
De Luca J.;De Lucia L.; Ferrara E
   Gaggelli E.; Giacomini F.
 Guadagno N.; Klyusyk C.;Leo V.
Leoncini M.; Mostacci C.; Nebiu G.
   Verdiani A.;Vezzaro P.

     Caporedattore
      Marco Nesi
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