La Voce del Leone colori e immagini di - I.I.S. "Roncalli-Sarrocchi Anno XIII n 4 Marzo 2018 - Roncalli Sarrocchi
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La Voce del Leone contatti: Facebook.com/giornalinoLaVocedelLeone Anno XIII n°4 Marzo 2019 Blog: La-voce-del-leone 1.webnode.it IN QUESTO NUMERO: 3-5 10 cose su Sydney 8-9 Ayers Rock Sydney 2 Editoriale 15-16 I vini australiani 6-7 Tuttoquelloche.... 17-18 Il progetto 10-11 Storia di un grande Opencoesione uomo di mare 19 I 30 anni del WEB Le nostre rubriche: 12-14 Le Grandi Biografie a cura di Pietro Vezzaro Copertina a cura di Gutemberg
Pag.2 Editoriale Sono al “Roncalli” da “una vita” e devo dire che mi sento un poco a casa mia quando attraverso la porta d'ingresso,forse è per questo motivo che mi sento particolarmente orgogliosa del passato glorioso del nostro Istituto. La nostra è una scuola di grandi tradizioni e di grande storia. Infatti ha oltrepassato da poco ,e brillantemente, il mezzo secolo di vita. Questi lunghi anni sono stati caratterizzati da numerosi successi in ambito nazionale ,e non solo,basta ricordare l'Euroschoolsport. Lo testimoniano,ma forse dovrei utilizzare l'imperfetto,le numerose coppe e gli attestati ottenuti. Tuttavia, la nostra scuola è vivace e competitiva anche adesso,nel 2019. È di qualche giorno fa il successo ottenuto nel Business Young Project da Santos Sebastian Baisan ,Emanuele Betti ed Alessio Chiti,studenti della 5 AFM,guidati sapientemente dalla professoressa Tiziana Giomi. Il Business Young Project è una competizione prestigiosa a livello nazionale, che mette a confronto squadre di scuole diverse sui temi dell'Economia e della Finanza. A questo proposito vi anticipo che nel prossimo numero pubblicheremo un articolo dettagliato ,e scritto dai protagonisti, sull'evento vittorioso. Tuttavia, se sul fronte economico il “Roncalli” è tra le eccellenze,posso dire con orgoglio che lo è anche in campo giornalistico. Infatti ho ritirato da poco l'Oscar del Giornalismo Scolastico 2018-2019. Questo Concorso Nazionale è gestito da ANAGIS,l'associazione del settore più importante in Italia. Ogni anno vengono monitorati i giornalini, sono oltre 2000, fatti nelle scuole di ogni ordine e grado e tra questi vengono scelti i migliori. Certamente questo premio è un motivo d'orgoglio per i ragazzi della Redazione, ed anche per me,ma è solo l'ultimo dei nostri grandi successi. Tutto quello che vi ho raccontato non fa che accreditare ulteriormente la nostra Scuola. Ma ce n'era forse bisogno?! Non credo!! La storia dell'Istituto parla da sola, attraverso i premi e i riconoscimenti avuti negli anni. E come sarebbe possibile dubitarne! Sono tutti lì,o forse dovrei ancora una volta utilizzare un passato,a testimoniarlo! Adesso vi lascio alla lettura di questo interessante numero che ci trasporta in luoghi molto lontani da noi,in Oceania. BUONA LETTURA. Patrizia Davini
Pag.3 Come scoprire Sydney in 10 mosse 1. Sydney Opera House Capolavoro dell'Espressionismo moderno, fu realizzata dal danese Jorn Utzon con questo design futuristico "a gusci" ed inaugurato in pompa magna nel 1973. Situato nella baia di Sydney, è fra le attrazioni più visitate dell'intera Australi. Caratteristica di questo design esterno è il fatto di non avere una facciata principale: ciò fu voluto dall'architetto affinché non il suo capolavoro risultasse bello da ogni angolazione. Al suo interno presenta due sale maggiori, la Concert Hall e l'Opera Theatre. La prima può ospitare circa 2.700 persone, e qui si trova il grande organo con 10.500 canne, che fu installato nel 1979. Oltre a queste, l'Opera House ha al suo interno oltre 1.000 fra sale concerti e altre stanze, e presenta ogni anno un calendario con oltre 2.000 performance fra balletti, concerti, teatro, commedie. Nel 2007 è entrato a far parte dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO. 2. Sydney Tower Alta 309 metri, è l'edificio più alto della città. Dalla sommità è possibile ammirare tutta quanta la città ed un panorama mozzafiato. Non vi sono uffici o appartamenti al suo interno, ma solo un centro commerciale alla base; sulla sommità invece, a oltre 260 metri, vi sono due piani girevoli a vetrate chiamati Sidney Tower Eye. Immancabile il ristorante panoramico in cima. E' dotata di 3 ascensori e 1.504 scalini dalla base fino al ponte di osservazione. 3. Hyde Park Tra i parchi più noti c'è sicuramente l'Hyde Park, il giardino pubblico cittadino, al cui interno si trova il Barrack's Museum. Chi è in visita a Sydney avrà certamente voglia di visitare il più antico giardino botanico dell'Australia. Racchiuso tra Elisabeth Street a ovest, College Street ad est, St. James Road e Prince Albert Road a nord e Liverpool Street a sud; Hyde Park, chiamato come l'omonimo parco sito in Londra, è un parco pubblico urbano che misura 16 ettari aperto tutta la settimana dal giorno della sua inaugurazione nel 1878. Al suo interno è possibile visitare la fontana donata da J. F. Archibald, giornalista e ideatore dell'omonimo premio. Il parco rimane una delle mete immancabili per gli amanti del verde e delle lunghe passeggiate nella natura.
Pag.4 4.Royal Botanic Gardens Un’ altra attrattiva particolarmente adatta agli amanti della natura è il Royal Botanic Gardens che offre una grande vista sull'Opera House e la baia, luogo ideale per un bel pic-nic o per una passeggiata. A Sydney vi sono svariati Royal Botanic Gardens, i quali vantano di un’estensione di ben 30 ettari e dell’incredibile varietà di piante autoctone presenti al suo interno classificate nel XIX secolo dal botanico Charles Fraser. Durante una piacevole passeggiata tra i bellissimi prati fioriti, non è raro imbattersi nelle opere d'arte esposte nei giardini. La sua visita è l'ideale per allontanarsi dal caos della città per godersi una giornata tranquilla. 5. Cattedrale di St. Mary La Cattedrale di St. Mary, patrona dell'Australia, è simbolo della cristianità australiana, realizzata in stile neogotico e completata nel 1928. La cattedrale fu il primo edificio di culto della cristianità mai costruito a Sydney. Inaugurata dai primi due sacerdoti cattolici nelle persone di John Terry e Philip Connoly, fu successivamente ampliata per diventare una cattedrale. L'imponente facciata neogotica con le sue alte guglie si staglia su College Street e invita tutti a scoprire le meraviglie al suo interno, dalle sue vetrate policrome grazie ai quali i muri e le navate si colorano di bellissimi giochi di luce, fino alle opere d'arte visibili ai fedeli e ai turisti in visita. 6. Harbour Bridge Il porto di Sidney è uno dei più belli al mondo anche grazie alla presenza del fantastico ponte. Quando si visita la città, non ci si può esimere dalla scalata all'Harbour Bridge, il meraviglioso ponte ad arco che attraversa tutta la baia di Sidney. E’ uno dei simboli più evidenti della città di Sydney, e collega il CBD (Central Business District) all'area settentrionale della città (North Shore). Attraversato dal fiume Parramatta, questo ponte si estende al di sopra della famosa Baia di Sydney fin dai tempi della sua costruzione, iniziato nel 1920 e completato nel 1932. Ancora oggi, viste le sue dimensioni da record, rappresenta un valido esempio di ingegneria e architettura che vale la pena visitare per la sua maestosità.
Pag.5 7. Sea Life Acquarium Sea Life Sydney Aquarium è una grande attrazione acquatica all'interno della quale sono stati perfettamente ricreati ben 5 habitat marini. Aperta al pubblico dal 1988, in questa struttura sono presenti oltre 10.000 esemplari di circa 700 specie differenti tra le creature marine che ospita al suo interno. E’ perciò un’esperienza unica da non perdere se ci troviamo a Sydney. 8.Bondi Beach La spiaggia di "Bondi" (Bondi Beach o Bondi Bay) prende il nome da un'antica parola aborigena che significa "rumore dell'acqua che si frange sulle rocce". Circa un chilometro di sabbia delimitata da due scogliere, offre ai bagnanti una perfetta atmosfera da surf in pieno stile australiano, anche grazie ai corsi acquistabili online, che permette nei mesi estivi di avvistare pinne di balene, delfini o addirittura pinguini. 9.Quartiere Newtown Colorato e affollato di gente di ogni sorta, il quartiere Newtown è quanto di più alternativo si possa trovare a Sydney. La cosa che salta subito all'occhio di questa particolare zona della città è l'incredibile quantità di pezzi d'arte "di strada" che si possono ammirare facendo quattro passi al suo interno. Se avete fame, potete provare una singolare esperienza culinaria mangiando al primo Lentil As Anything, un ristorante vegano in cui pagare… quanto volete ! Infatti il Lentil As Anything nasce come esperienza di aggregazione in cui non importa da che parte del mondo vieni o quanti soldi hai, ma solo stare insieme e fare una piccola donazione. 10.Chinese Garden of Friendship Un’ altra area verde davvero imperdibile è il Chinese Garden of Friendship, inaugurato nel 1988 per celebrare i rapporti di reciproco rispetto tra Cina e Australia. Questo giardino, situato tra moderne costruzioni e grattacieli, è una vera oasi: alberi, fiori, laghetti con cascate e piante acquatiche, ponti e piccoli edifici in stile orientale. Per immergersi ancora di più in questa atmosfera è possibile anche noleggiare dei costumi tradizionali cinesi Elena Ferrara
Pag.6 #Tuttoquellochec'èdasaperesull'Australiaequalcosadipiù# L’Australia è il Continente dei record, la terra di Down Under, il regno di Oz che non finisce mai di stupire. Ma quante di queste cose sapevate? Vediamo un po'! • Ci sono 1500 specie diverse di ragni australiani, 6000 specie di mosche, 4000 di formiche e 350 di termiti • In Australia c’è la più grande popolazione e l’unica nel mondo di cammelli allo stato brado • L’Australia ha la densità di popolazione più bassa del mondo: 2 persone per km quadrato • Ci sono circa 100 milioni di pecore e soltanto 20 milioni di persone • Il più grande ranch australiano di mucche è grande quanto il Belgio • Dei 25 serpenti più velenosi del Mondo 20 vivono in Australia • La medusa più velenosa del mondo si trova in Australia • Il Funnel Web Spider è il ragno più velenoso del mondo, i cani e le persone sono vulnerabili al veleno • Il 90% degli australiani vive sulle coste • Gli abitanti del Queensland vengono chiamati “banana bender” (piegatori di banane) • Quelli del Western Australia “sand groupers” (cernie della sabbia) • Quelli del New South Wales “cockroaches”(scarafaggi) • L’Australia produce il 95% di tutti gli opali nel mondo e il 99% degli opali neri • Ha 50.000 km di coste e 10.000 spiagge • Con 25 milioni di capi di bestiame l’Australia è il più grande esportatore di manzo • Ci sono 40 milioni di canguri, 2 per ogni abitante • La carne di canguro è deliziosa • Uluru ha una circonferenza di 8 km • Gli archeologi pensano che gli aborigeni siano arrivati in Australia circa 50.000 anni fa dall’Indonesia, ma ancora non si capisce come. • L’Australia è il continente abitato più secco, dopo c’è solo l’Antartide • L’Australia è stata fondata dai galeotti europei • La popolazione aborigena è solo 1.5% • L’Australia è l’isola più grande del Mondo • Aussie! Aussie! Aussie! Oi! Oi! Oi! Sydney è famosa per le spiagge baciate dal sole, i bar, la birra fredda e la cordialità dei suoi abitanti, che vengono chiamati Sydneysiders.
Pag.7 • Sebbene non sia la capitale dell’Australia che è invece la poco conosciuta Canberra), Sydney è tra le destinazioni più eccitanti e vivaci a sud dell’Equatore… • Gli australiani amano la loro birra, ma alla fine del diciottesimo secolo tutto dipendeva dal rum. Quando Sydney era solo una colonia, il rum era una forma di pagamento molto diffusa. E così quando nel 1808, il governatore William Bligh vietò questa pratica, i responsabili del commercio clandestino di rum, conosciuti anche come i New South Wales Corps, non furono d'accordo e deposero Bligh. • La Sydney Opera House è uno degli edifici più famosi e riconoscibili del mondo, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Fu progettata dal danese Jorn Utzon che sconfisse altri 232 architetti nella gara per la progettazione del teatro. La sua costruzione fu piuttosto faticosa, perché non solo il costo di realizzazione passò da 7 a 102 milioni di dollari (quando si dice superare il budget), ma anche perché richiese 14 anni di lavoro e l’impiego di 100,000 lavoratori edili. • Bondi Beach è probabilmente uno dei tratti di sabbia più famosi del Mondo, frequentato da nuotatori, surfisti, amanti della tintarella, artisti, attori, magnati dei media e comunità di ogni genere, che rendono questa spiaggia un posto molto vivace. Qui i bagnanti hanno a disposizione gratuitamente barbecue elettrici pubblici gratuiti per organizzare saporiti picnic godendosi il luogo più famoso di Sydney. • Sydney è la quinta città più costosa del Mondo • L’Australia è conosciuta come il paese più urbanizzato del Mondo, con più grattacieli pro capite, per abitante di qualsiasi altra città. Ma lo sapevate che è anche una delle città più costose del Pianeta? Da un indagine del 2014, che ha preso in esame 131 città, è risultato che le 5 città più care sono: 1. Singapore; 2. Parigi; 3. Oslo; 4. Zurigo; 5. Sydney LA REDAZIONE
Pag.8 Ayers Rock il misterioso massiccio dell'outback australiano L’Ayers Rock (Uluru nella lingua aborigena), è il più imponente massiccio delle aree interne dell’ Australia; tale meraviglia, di impressionante bellezza, è stata designata dal 1987 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall' UNESCO ed è uno dei pochi a contenere tesori culturali e naturali di simile unicità. Esso è definito un monolito, ma più precisamente è parte di una formazione rocciosa monolitica, composta da un enorme blocco di roccia arenaria, molto più grande ed in gran parte sotterraneo che comprende anche i Kata Tjuta e il Monte Connor; si staglia per circa 350 m. rispetto al territorio circostante e sprofonda nel terreno per circa 7 Km; ha un’altitudine di 864 s.l.m. ed una circonferenza di circa 9 km ed è caratterizzato da una superficie molto dura e da pareti ,estremamente lisce, a strapiombo. Caratteristica precipua del massiccio è il modo in cui esso sembra cambiare colore nelle diverse ore del giorno e nei diversi mesi dell’anno; alba e tramonto, in particolare, producono veloci variazioni di colore estremamente spettacolari (ed è probabilmente questo che lo rende in larga misura la più grande attrazione turistica australiana): questi effetti di colore sono dovuti a minerali come i feldspati che riflettono particolarmente la luce rossa; il massiccio è inoltre costituito in larga parte di ferro e arenaria. Si ritiene che il processo di generazione di Ayers Rock sia infatti cominciato circa 500 milioni di anni fa, quando il sedimento cominciò ad accumularsi su un antico fondale marino; quindi, circa 300 milioni di anni fa, le acque si ritirarono e successivi ripiegamenti del suolo provocarono un’inclinazione di quasi 90° dello strato di arenaria e infine, intorno a 40 milioni di anni or sono, il vento e la sabbia completarono il processo scolpendo e modellando la superficie di arenaria. Uluru ha un ruolo particolare nella mitologia del Tempo del Sogno o tjukurpa che secondo i “miti di fondazione” relativi alla nascita dell’Australia, atti a spiegare le caratteristiche geografiche del territorio come una sorta di “tracce” di azioni di esseri di natura quasi ancestrale, vissuti appunto in questo dreamtime delle popolazioni del luogo: gli aborigeni ritengono infatti che questi elementi geografici mantengano per sempre l’essenza vitale e creativa degli esseri che l’hanno generata.
Pag.9 Queste creature ancestrali sono generalmente descritti come giganti in parte umani e in parte simili ad animali o piante; ed il sito stesso di Uluru sembra portare i segni dell’attività di numerose creature ancestrali. La maggior parte dei miti sull’Uluru, sulle sue caverne, le sue pozze, le sue sorgenti, o le caratteristiche del paesaggio circostante sono segrete, e non vengono rivelate ai piranypa (i non-aborigeni); solo gli elementi generali della storia della formazione dell’ Uluru sono noti. Secondo il mito ,infatti: Tatji, la Lucertola Rossa, che abitava nelle pianure, giunse a Uluru: lanciò allora il suo kali (boomerang), che si piantò nella roccia; Tatji scavò allora dunque la terra alla ricerca del suo kali, lasciando numerosi buchi rotondi sulla superficie della roccia (è da mettere a riguardo in evidenza il fatto che questa parte della storia è volta a spiegare alcuni insoliti fenomeni di corrosione sulla superficie di Uluru); non essendo però riuscito a trovare il suo kali, Tatji morì in una caverna; i grossi macigni che vi si trovano oggi sarebbero dunque i resti del suo corpo. Questa e altre storie del dreamtime sono rappresentate da numerosi dipinti rupestri lungo la superficie di Ayers Rock. Secondo la tradizione aborigena infatti, questi dipinti vengono frequentemente rinnovati; fra gli innumerevoli strati di pittura, i più antichi risalgono tuttavia a migliaia di anni fa. Diversi luoghi lungo il perimetro dell’Uluru hanno dunque, proprio per tutto ciò, valenza religiosa particolarmente forte, ed i turisti che li visitano sono soggetti a diversi livelli di proibizione (per esempio di non avvicinarsi a determinati luoghi o non scattare fotografie). Gli aborigeni hanno inoltre richiesto proprio per questo più volte che i turisti non scalino il massiccio, ottenendo tuttavia scarsi risultati a riguardo. Andrea Verdiani
Pag.10 Breve storia di un grande uomo di mare James Cook (Marton, 27 ottobre 1728 – Kealakekua Bay, 14 febbraio 1779), non fu solamente un bravo marinaio ma anche un grande esploratore. Infatti il 17 agosto del 1771 scriveva così in una lettera indirizzata a John Walker,illustre botanico e membro della Royal Society di Edimburgo: «Tuttavia non ho fatto grandi Scoperte, anche se ho esplorato più io del Grande Mare del Sud di tutti quelli che sono andati prima di me, tanto che poco resta ora da fare per avere una conoscenza approfondita di quella parte del Globo.» Cook fu il primo a cartografare l'isola di Terranova, prima di imbarcarsi per tre viaggi nell'Oceano Pacifico nel corso dei quali realizzò il primo contatto europeo con le coste dell'Australia e le Hawaii, oltre alla prima circumnavigazione ufficiale della Nuova Zelanda. Poco più che adolescente, Cook entrò nella marina mercantile britannica e nel 1755 si arruolò nella Royal Navy. Il suo primo imbarco fu sulla nave HMS Eagle, con il grado di master mate. Prese parte alla Guerra dei Sette Anni, che coinvolse le principali potenze europee dell'epoca. Nei mesi di Ottobre e Novembre del 1755 prese parte alla cattura di una nave da guerra francese e all'affondamento di un'altra, azioni per le quali venne promosso al grado di master (o sailing master) oltre a mantenere gli altri suoi incarichi. Il suo primo comando lo ebbe nel marzo del 1756, allorché divenne per breve tempo comandante del Cruizer, un piccolo cutter al seguito della Eagle quando questa era di pattuglia. Nel giugno 1757 Cook superò gli esami da sottotenente presso la Trinity House a Deptford, ottenendo il diritto di navigare e comandare una nave della flotta reale. Si imbarcò quindi sulla fregata HMS Solebay come sottotenente di vascello, agli ordini del comandante Robert Craig. Durante questo periodo, egli servì nel corso di svariate azioni minori nei mari prossimi alle Isole Britanniche. Cook,nel 1759 partecipò all'assedio di Quebec e successivamente rilevò e disegnò carte di gran parte della foce del fiume San Lorenzo. L'abilità dimostrata in questo compito contribuì a portarlo all'attenzione dell'Ammiragliato e della Royal Society.
Pag.11 Fu un momento cruciale sia per la sua carriera sia per la direzione ed esplorazione britannica d'oltremare, culminato nella sua nomina ,nel 1766, a comandante della nave HMS Endeavour, a bordo della quale eseguì il primo dei suoi tre viaggi nell'Oceano Pacifico. In questi viaggi, Cook navigò per migliaia di miglia, in aree del Globo allora in gran parte inesplorate. Combinando l'arte marinaresca, il coraggio e la capacità di condurre efficacemente gli uomini in condizioni avverse, oltre a un grande talento cartografico, raggiunse zone sconosciute e pericolose che mappò, registrando per la prima volta sulle carte nautiche europee la posizione di svariate isole e coste inesplorate, esaminandone e descrivendone le caratteristiche. Le sue carte mapparono le coste di numerosi territori, dalla Nuova Zelanda alle Hawaii, con una precisione di dettaglio e una scala di rappresentazione mai raggiunte prima. Nel 1779, Cook fu ucciso alle Hawaii in un violento scontro con gli indigeni durante il suo terzo viaggio esplorativo nel Pacifico. Egli lasciò un patrimonio di conoscenze scientifiche e geografiche che avrebbe influenzato i suoi posteri almeno fino al XX secolo. Oggi a Cook sono dedicati numerosi monumenti e varie commemorazioni in tutto il Mondo. Fabrizio Giacomini
Pag.12 Le Grandi Biografie Ned Kelly Il Robin Hood australiano Edward “Ned” Kelly è stato ed è tutt'ora una delle figure che più dividono l'opinione pubblica australiana. C'è chi lo supporta e lo considera un eroe che ha combattuto contro la polizia ingiusta e corrotta della colonia penale dell' out back australiano di Victoria nel quale i poliziotti difendevano ricchi imprenditori; e chi lo considera un mero ladro e assassino. Ma come disse Ned, il quale più di ogni altro voleva che la sua storia fosse condivisa e le persone potessero farsene liberamente un'idea propria: ”non pretendo di dire e di aver avuto una vita senza peccati o che un errore giustifica un altro; ma un pubblico, che decida e senta un caso come il mio deve tenere bene a mente che la vita più scura (quindi di una cattiva persona) può avere un risvolto chiaro”. Quindi buttiamoci in questa storia e cerchiamo di capire le differenti opinioni. Ned nasce il 3 giugno del 1855, nella colonia penale di Victoria, figlio di un galeotto,John Kelly, e di Ellen Quinn Kelly,entrambi irlandesi d'origine. La figura che più caratterizzò la vita di Ned fu il padre John ,che arrivato in Australia per provvedere al sostentamento della propria famiglia in patria, fu costretto invece a rubare. Per questo fu arrestato e portato in prigione. Dopo poco tempo conobbe una vivace ragazza di nome Ellen con la quale si sposò e dalla quale ebbe quattro figli. La vita della famiglia Kelly fu molto condizionata dal fatto che il terreno agricolo loro assegnato era in gran parte impervio e sterile e quindi i raccolti erano talmente scarsi che John fu costretto,per sopravvivere, a rubare ancora. Proprio l'arresto del padre condizionò il futuro del giovane Edward. Mentre John veniva portato via dalla polizia Ned rimase a guardarlo senza piangere da quel momento in poi doveva esser lui il nuovo padre di famiglia. All'età di 11 anni lascia la scuola per prendersi cura della madre, che era incinta, e della famiglia. John ritorna a casa dopo sei mesi di detenzione e il carcere ha distrutto il suo animo portandolo ad essere alcolizzato e a spendere gli ultimi mesi di vita con la sua famiglia,infatti due giorni dopo Natale morirà. Harry Power, un bush ranger,ladro di bestiame e cavalli, fu colui che diede a Ned la prima occasione per delinquere. Dopo un primo tentativo fallito di lavorare ,e con la famiglia a rischio di sfratto, Ned dovette rimettersi a fare il bush ranger. Il 20 aprile del 1871 Ned fu arrestato , accusato dallo “sceriffo” , di aver rubato un cavallo che in realtà era stato rubato da un amico di famiglia; questo piccolo dettaglio però non servì a scagionarlo e una
Pag.13 sentenza lo condannò a tre anni di lavoro duro; mentre l'amico di famiglia, che fu arrestato due settimane dopo, ebbe solo un anno e mezzo di carcere. Edward uscì dalla prigione più forte di prima ; ma da subito fu rimesso alla prova e con uno dei suoi fratelli, il quale aveva 14 anni, riprese a rubare. Arrestato tornò in prigione per 5 anni. Questa volta gli erano stati contestati non solo il furto di 5 mucche ma anche il pugno nello stomaco inferto da un poliziotto. Quest'ultimo iniziò una relazione con la sorella di Ned e la lasciò dopo averla messa incinta, portandosi via anche dei cavalli. Ned strinse i denti dopo aver saputo della morte della sorella e del nipote e cercò un lavoro onesto riuscendo a crearsi una nuova reputazione di uomo calmo e onesto. Nonostante questo,il suo passato di bushranger continuò a perseguitarlo tanto che la polizia era la prima a bussare alla su porta se nella zona spariva del bestiame. Ora, però, voglio farvi capire perché queste famiglie povere (quella dei Kelly non era l'unica)dovevano coltivare solo terreni aridi e poco redditizi. Beh! Il governo australiano chiedeva ai ricchi proprietari terrieri di lasciare piccoli appezzamenti a queste famiglie,ma questi lasciavano solo i lotti più impraticabili, arrivando a tagliare le risorse d'acqua e pagando la polizia affinché controllasse e sventassi gli “eventuali possibili furti”e arrestasse i colpevoli. John Kelly fu arrestato per questo e Ned fu accusato di numerose “sparizioni”. Tutto questo fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso e Ned riprese a rubare, ma questa volta non per sfamare la famiglia,bensì per pura vendetta. Il piano era che dopo aver rubato, principalmente cavalli, lui e i suoi compagni avrebbero portato i le bestie in un ranch molto lontano dal luogo del furto e immesso i capi tra gli altri del proprietario, uno della banda si sarebbe camuffato da compratore e avrebbe pagato per quei capi rubati e che ora, dopo la compravendita, erano pulitissimi e potevano essere rivenduti. I cavalli e le mucche sparivano e tutti sapevano che c'era lo zampino della “Greta MOB”, la banda formata da un capo ventiduenne Ned Kelly, Steve Hart e Joe Byrne.Si iniziarono a cercare prove e indizi da tutte le parti arrivando ad arrestare persone che non c'entravano nulla e che anzi davano prove sui sostenitori di Ned e della madre di lui Ellen, per tentato omicidio di un ufficiale il quale, secondo alcune testimonianze avrebbe estratto la sua pistola e minacciato Ellen,Dan e Ned, provocando la reazione di quest'ultimo che estrasse la pistola e sparò al poliziotto ferendolo. Subito dopo egli cercò di sistemargli la ferita, sapendo che avrebbe portato scompiglio. Cosa che accadde. Ned iniziò a rapinare banche .Ma nel rapinare , Ned e la sua banda non torcevano un capello a nessuno e portavano i civili in una casetta per poi rilasciarli alla fine della rapina. Ci sono rapporti che testimoniano il fatto che Ned e la sua banda bruciassero i debiti delle famiglie e lasciassero qualche soldo anche alle persone prese in ostaggio.
Pag.14 I piani per le rapine erano semplici: distruggere la stazione telegrafica, portare gli ostaggi in una casa e rubare i soldi della banca (o dei proprietari terrieri) e liberare dal giogo le povere famiglie. Questa strategia andò avanti per 17 mesi fino all'assedio di Glenrowan, dove Ned e i suoi si stavano preparando per assaltare un treno della polizia, con le iconiche armature fatte con l'acciaio preso e assemblato dagli aratri dei contadini per stoppare i proiettili. La sparatoria iniziò di notte,i primi colpi furono sparati dai banditi seguiti da altri esplosi dalla polizia contro l'INN dove si trovavano gli ostaggi. I proiettili rimbalzarono sulle armature, ma due colpi andarono a ferire Ned alla mano sinistra e al piede destro. Ferito Ned scappò, riuscendo a oltrepassare i poliziotti senza farsi notare. Ma dopo sentì a distanza la voce di una famiglia urlare dall'INN, in preda al panico non si erano mossi al contrario degli altri che appena sentirono i poliziotti di cessare il fuoco, con il fermarsi anche della banda, riuscirono a scappare. Quindi Ned fece ritorno all'INN, dove trovò Joe Byrne, uno dei suoi migliori amici che cercava di tenere calme le persone . Appena rientrato Joe propose un brindisi alla Kelly Gang per risollevare gli animi. Dopo aver detto quelle parole il fuoco dei poliziotti si concentrò sul punto da cui provenivano quelle voci, colpì Joe ad un'arteria della gamba provocandone la morte per dissanguamento nel giro di pochi secondi. Questo lo fece diventare matto per qualche minuto, ringhiò e e urlò dalla rabbia, si rimise a cercare furiosamente Steve e suo fratello ma non li trovò . Tentò una seconda fuga senza essere notato, ma si accasciò a terra per la perdita di sangue. Si risvegliò qualche ora dopo,quando il sole che stava riapparendo da una fitta nebbia di polvere da sparo che ricopriva ogni cosa. Poteva scappare ma non volle, dopo tutto erano anni che scappava e ne era stanco. Si rialzò e con le poche forze che gli rimanevano avanzò verso i poliziotti, prendendoli da dietro. Con la sua altezza, il fatto che tutti i colpi che sparavano rimbalzavano e che continuava ad avanzare, i poliziotti iniziarono ad indietreggiare e Steve e Dan riemersero da ciò che rimaneva dell'INN. Il combattimento continuò per mezz'ora fino a quando un ufficiale sparò al ginocchio di Ned. Stremato e senza più forze Ned si arrese mentre Steve e Dan, dopo aver fatto fuggire gli ultimi ostaggi, vennero sopraffatti e uccisi. Fu intentato un processo contro Ned già finalizzato alla condanna a morte per impiccagione. Dopo la sentenza ci fu la manifestazione di diecimila persone davanti al tribunale che richiedevano la scarcerazione del criminale. Nei giorni seguenti fu fatta una petizione che raccolse sessantamila mila firme. Ma tutto fu vano. L'undici novembre del 1880 fu il suo ultimo giorno di vita e si dice che prima di essere portato al patibolo egli si fosse fermato e dopo un respiro avesse detto con calma :”Such is life” ”Così è la vita”. Pietro Vezzaro
Pag.15 I vini australiani:una piacevole scoperta L’Australia, per quanto riguarda i vini, è messa bene, sono di ottima qualità e di gran pregio, con ottimo successo di vendita e vengono anche esportati sia in Europa che negli Stati Uniti d’America e risulta essere il 7° Paese produttore al Mondo. L'industria vitivinicola australiana è quarta al mondo per numero di esportazioni con circa 750 milioni di litri all'anno venduti sul mercato internazionale. Di contro solo il 40% del vino prodotto viene consumato dagli australiani. L'industria del vino offre un importante contributo all'economia australiana, grazie alla produzione di vino, all'esportazione e al turismo. Gli australiani consumano circa 530 milioni di litri di vino all'anno (circa 30 litri pro capite), per il 50% vino bianco da tavola, per il 35% vino rosso da tavola. Solo il 16 % del vino bevuto dagli australiani proviene da importazioni. Non ci sono vitigni autoctoni. La Vitis vinifera fu introdotta dall'Europa e dal Sud Africa tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX. Alcune varietà allevate sono state ottenute incrociando vitigni di altre nazioni per esempio il vitigno rosso Cienna deriva dall'incrocio fra il Sumoll e il Cabernet Sauvignon mentre il vitigno rosso Tarrango è un incrocio fra il portoghese Touriga Nacional e l'Uva Sultanina. Il vino è prodotto in ogni stato, con più di 60 regioni vinicole, per un totale di 160.000 ettari coltivati a vite. Le regioni vitivinicole australiane sono principalmente al sud, nella zone più fredde del paese. Le regioni più importanti per la produzione di vino e le cantine più importanti sono situate in: Australia Meridionale, Nuovo Galles del Sud, Vittoria, Australia Occidentale, Tasmania e Queensland.
Pag.16 In ognuna di queste regioni sono prodotti diversi tipi di vino e ognuna è caratterizzata da un tipo di suolo e da un clima differente. I vitigni più coltivati sono: Shiraz, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Sémillon, Pinot Nero, Riesling, e Sauvignon Blanc. Se un vino viene prodotto con minimo 85% di un tipo di uva sull'etichetta può essere indicato il nome del vitigno. I vitigni a bacca bianca che vengono prodotti sono: Chardonnay, Semillon, Colombard, Riesling. In Australia il vino più conosciuto è lo Shiraz, un rosso, prodotto anche nel sud della Francia, che qui però ha una potenza e carica di aromi speziati. Lo Shiraz, come ad esempio il Cabernet, vengono affinati in barriques ( è una piccola botte in legno, utilizzata per l'affinamento del vino) per circa due anni. La viticoltura si afferma in Australia a partire dalla fine del XVIII secolo. Al giorno d'oggi ci sono oltre 2000 produttori ed il vino australiano è esportato in molti paesi europei, compresa la Francia, l'Italia e la Germania. I vini più polari sono: • Penfolds Grange Bin 95 Uno dei vini più “antichi” d’Australia, prodotto dal 1951. • Penfolds Bin 389 Cabernet-Shiraz, prodotto da un mix di regioni. • Penfolds Bin 707 Cabernet Sauvignon, a base cabernet sauvignon. • Penfolds St Henri Shiraz, la sua particolarità è che non è invecchiato in barriques nuove, ma in botti grandi. • Penfolds Bin 407 Cabernet Sauvignon, un prodotto più di pronta beva. Penfolds RWT Shiraz, Barossa Valley. Un vino di alta qualità che ha contribuito alla reputazione mondiale del marchio. • Clarendon Hills Astralis Shiraz, McLaren Vale, uno shiraz da vigna singola prefillossera (vini fatti prima dell’infestazione della fillossera nei vigneti francesi) una piccola produzione. • Glaetzer Amon-Ra Shiraz, Barossa Valley, vigne fino a 100 anni di età. • Henschke Hill of Grace Shiraz, Eden Valley. • Torbreck RunRig Shiraz-Viognier, Barossa Valley, vecchie vigne, fino a 160 anni di età. Valentina Leo e Genny Nebiu
Pag.17 Il PROGETTO “OPENCOESIONE” Cronaca di una esperienza formativa Il giorno 15 marzo 2019 i ragazzi delle seconde classi dell' Istituto “Roncalli” si sono ritrovate in Aula Magna per parlare del Progetto “Opencoesione” gestito dalla classe 3AAF,con l’aiuto della Dottoressa Campriani e delle professoresse Ferretti e Anzivino. Il Progetto “Open-coesione” è finanziato con i fondi dell'Unione Europea come l'Erasmus e permette il monitoraggio delle opere pubbliche finanziate con i fondi dell'EU. Due studentesse della 3 AAF hanno raccontato di essersi recate, insieme ai loro compagni di classe, alla Casa- Famiglia di Poggibonsi,che era stata scelta tra altre proposte,e che è attualmente in fase di ristrutturazione. I lavori dovevano finire nello scorso mese di Febbraio ma termineranno nel Settembre prossimo a causa del rinvenimento all’interno dell'edificio di residui di amianto. Gli studenti hanno creato anche una pagina di Facebook dedicata, al fine di coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Da sottolineare il fatto che gli stessi hanno disegnato anche la locandina del progetto. La professoressa Angela Ferretti ha sottolineato come gli alunni, attraverso questa esperienza, abbiano appreso nuove conoscenze e imparato a sentirsi cittadini più responsabili. Un’ altra persona importante che è stata coinvolta nel progetto è l’assessore del Comune di Poggibonsi dottoressa Susanna Salvadori, la quale ha parlato del coinvolgimento dell'Amministrazione comunale nell'iniziativa
Pag.18 ,sottolineandone la straordinarietà dato che ,solitamente,le Amministrazioni e gli Enti pubblici non sostengono simili iniziative. All’incontro in Aula Magna erano presenti membri di differenti Associazioni. Tra questi, il Dottor Aggravi,Presidente della STAREFRA fondata in Valdelsa nel 2005 e poi diffusasi in tutta la provincia di Siena, ha spiegato come si dovrebbe vivere all’interno di una famiglia e ha invitato i presenti a discutere sul perché e come si possa diventare genitori affidatari. Nel prosieguo dell'evento sono stati presentati altri progetti. “Nice to meet you”,ad esempio,è attuato al livello europeo ed è un esempio delle politiche di coesione attualmente in essere ed organizza , due volte all’anno, attività come il “ Welcome Days” o le Olimpiadi per gli studenti che partecipano all' Erasmus. A proposito di quest'ultimo è intervenuta una ragazza greca di nome Matina che ha raccontato la sua esperienza positiva ed ha deciso di prolungarla per un altro semestre. Infine ha parlato la professoressa Filomena Milazzo,la quale ha spiegato che tutti gli studenti,anche quelli che si sono già diplomati, possono trovare le informazioni necessarie per partecipare ad Erasmus sul sito della nostra scuola, ed ha sottolineato l'importanza di queste esperienze che aiutano i giovani a rendersi indipendenti e a misurarsi con usanze diverse dalle loro portandoli in giro per il Mondo. Valentina Leo e Genny Nebiu
Pag.19 I TRENT'ANNI DEL WEB Oggi per noi la navigazione online è questione di pochi secondi, un gesto entrato a far parte della nostra quotidianità attraverso il computer o ancora più comodamente quando si sta viaggiando, con gli smartphone. Il termine non è da confondere con internet, benché spesso sia erroneamente usato come sinonimo: il WEB è un servizio che opera attraverso internet. Il 12 marzo il World Wide Web compie 30 anni. Considerata la sua origine accademica, non sorprende che il suo primo utilizzo sia stato fatto, esclusivamente, da istituzioni di ricerca e dipartimenti universitari. Solo nell'aprile 1993 il Cern concesse l'uso del World Wide Web a chiunque, senza necessità di pagare i diritti, innescando un'esplosione nel suo utilizzo. Il 12 marzo del 1989 Tim Berners-Lee presentava una proposta di ricerca sui sistemi di gestione delle informazioni, la prima teorizzazione di quello che poi sarebbe diventata l’internet che conosciamo oggi. Quel documento fu presentato allo European Organization For Nuclear Research (Cern) di Ginevra, dove Berners-Lee lavorava e dove si trovava il computer un NeXT (la società fondata da Steve Jobs dopo aver lasciato Apple) su cui fu appiccicata una grossa etichetta che diceva “non spegnete, è un server!”, questo fu il primo server al Mondo. L’informatico del Cern, François Flückiger nel 1994 è succeduto a Berners-Lee alla guida del team per lo sviluppo del web al centro di ricerca elvetico, dove ora lavora come Responsabile del trasferimento delle conoscenze per le tecnologie dell'informazione e direttore della sua Scuola di informatica, prima di diventarne membro onorario. Incluso nella Internet hall of fame nel 2013, Flückiger è stato uno dei pionieri di internet in Europa ben prima della creazione del web e ha contribuito direttamente allo sviluppo dell’infrastruttura di rete. In 30 anni il web ha preso traiettorie evolutive che sembravano impensabili per chi lo immaginava come un grande ipertesto ed è diventato rapidamente una, se non la principale, piattaforma della società contemporanea, ora gestita da un consorzio, fondato dallo stesso Berners-Lee, il World Wide Web Consortium, con sede al Mit. È però nel centro di ricerca al confine tra Svizzera e Francia che internet ha iniziato a diventare il web, grazie anche alla scelta del Cern di rendere disponibile liberamente il codice della creazione di Berners-Lee, affinché fosse accessibile al maggior numero possibile di persone. Andrea Verdiani
SONG* Life is ours in vain Lacking love,which never Counts the loss or gain. But remember,ever Love is linked with pain. Light and sister shade Shape each mortal morrow Seek not to evade Love's companion Sorrow, And be not dismayed. Grief is not in vain, It's for our completeness. If the fates ordain Love to bring life sweetness, Welcome too its pain. Oodgeroo Noonuccal (1920-1993) *My people:a Kath Walker collection (1970) La Voce del Leone Redazione De Luca J.;De Lucia L.; Ferrara E Gaggelli E.; Giacomini F. Guadagno N.; Klyusyk C.;Leo V. Leoncini M.; Mostacci C.; Nebiu G. Verdiani A.;Vezzaro P. Caporedattore Marco Nesi
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