AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CATANZARO LINEE PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE WANDA FERRO GIUGNO 2008
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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CATANZARO LINEE PROGRAMMATICHE DEL PRESIDENTE WANDA FERRO GIUGNO 2008 Signori Consiglieri, sono trascorse due settimane dal giorno dell’insediamento quando, assumendo l’impegno di essere il Presidente di tutti, ho espresso chiaramente la volontà di lasciare dietro le spalle tutte le scorie della campagna elettorale, pur precisando che si è trattato comunque di una battaglia politica entusiasmante e corretta. Oggi è arrivato il nuovo giorno delle responsabilità istituzionali, il giorno in cui tutti insieme assumiamo l’onere di contribuire allo sviluppo di questa nostra provincia ed alla qualità della vita della nostra comunità, sempre guidati da quello spirito di servizio che ci caratterizza a prescindere dall’appartenenza politica e dalla logica degli schieramenti. Non posso comunque evitare di ritornare per un momento, in premessa alle linee programmatiche del mio mandato, al 28 aprile ed al risultato elettorale. Una premessa finalizzata a porre all’attenzione del consiglio come la nostra grande vittoria abbia creato nei cittadini una altrettanto grande aspettativa per la nostra futura azione di governo. Una vittoria che io ho spesso definito “del popolo”, non certo a voler sminuire il valore politico della coalizione, ma per dare il 1 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
giusto risalto alle tante persone che hanno inteso premiare il nostro progetto al di là delle convinzioni ideologiche, ma soltanto per aver visto nelle nostre personali referenze umane, politiche ed amministrative, qualcosa su cui scommettere per il futuro. Una vittoria non certo “minoritaria”, ma di grandi dimensioni, con un dato da brividi che ci fa riflettere e responsabilizzare, perché il rischio di deludere tante importanti aspettative è sempre dietro l’angolo. Da questo momento tutte le responsabilità sono sulle nostre spalle, soprattutto sulle mie, ma anche sulla squadra degli assessori e sulla coalizione di governo. Ma permettetemi di aggiungere che il futuro di questa amministrazione sarà segnato anche dai consiglieri del centrosinistra, che avranno il compito importante di stimolarci e di verificare giorno dopo giorno l’attuazione del nostro programma. Nel giorno dell’insediamento ho ascoltato con attenzione l’intervento di alcuni consiglieri, ai quali rinnovo l’augurio di una proficua collaborazione, e voglio ricordare che il nostro progetto sarà aperto al confronto senza cadere nella rete di chi intenda, anche dai nostri banchi, assumere posizioni poco chiare o confuse: con il dialogo, invece, scriveremo tutti insieme questa legislatura, anche ammettendo eventuali errori da correggere in un nuovo 2 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
modello flessibile, ma sempre rispettando chi ci ha assegnato la sovranità e che sarà il solo arbitro nella vita amministrativa di questa nostra provincia. Da oggi ci appartiene il futuro del nostro territorio, un territorio importante che necessita di una guida politica in grado di scrivere e sviluppare un progetto utile a mettere in rete le esperienze del passato e le innovazioni necessarie a garantire la piena efficienza funzionale ed amministrativa in un modello di partecipazione sociale e collettiva. Un progetto in grado di rappresentare le esigenze dei cittadini, e quindi, come dicevo prima, flessibile, basato sul confronto e sulla conoscenza reale del territorio e delle mutazioni in atto, ma anche un progetto che metta in risalto quegli aspetti che a volte sono ritenuti secondari: la crescita civile e culturale della nostra comunità, la partecipazione giovanile, la visione globale delle ipotesi di sviluppo che non si fermi all’aspetto socio-economico, ma sia rispettosa della storia, dell’ambiente, delle tradizioni, delle naturali vocazioni dei singoli territori, e che dunque segni una svolta in continuità con l’importante lavoro svolto negli ultimi anni. Da oggi il rinnovamento richiesto dai cittadini dovrà essere visibile nel metodo e nell’attuazione del programma. Sui nostri banchi dovranno idealmente sedere, insieme ai cittadini, anche i sindaci degli ottanta comuni, i movimenti culturali, le associazioni di 3 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
volontariato, dovranno trovare posto l’entusiasmo e la fantasia giovanile; le nostre azioni risponderanno agli impegni presi ma andranno ben oltre, mettendo la partecipazione democratica in testa ad ogni altro obiettivo politico ed amministrativo. Per realizzare un progetto così ambizioso sarà necessaria la massima sinergia con Enti ed istituzioni: a partire dal Governo Nazionale, sul quale possiamo certo contare ma al quale non faremo sconti come abbiamo già dimostrato, per andare alla Regione, ai comuni di Catanzaro e Lamezia Terme, a tutti gli altri comuni, all’Università, alla Prefettura, alle rappresentanze sindacali, alle forze dell’ordine. Il nostro programma non può e non deve essere soltanto un programma in difesa degli eccezionali risultati raggiunti nelle due legislature a guida dell’onorevole Michele Traversa, ma deve rappresentare nuovi obiettivi, magari differenti ma altrettanto strategici. Un programma in grado di allontanare dal nostro territorio il fantasma reale di una crisi economica e sociale che purtroppo incombe su tutto il territorio nazionale. Come abbiamo spesso accennato in campagna elettorale tra le nostre prime azioni cercheremo di fare in modo che il passaggio delle funzioni regionali sia un fatto compiuto e non lasciato a metà; abbiamo previsto un assessorato con competenze specifiche ed è giusto che la Legge Regionale 34 del 2002 completi il suo iter 4 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
assegnandoci la fase della programmazione e non soltanto le responsabilità amministrative delle nuove funzioni. Ecco perché l’esigenza di un modello flessibile, di un metodo nuovo che superi gli ostacoli imprevisti ma prevedibili, frutto di un impegno politico che dovrà essere onesto e competente, con al vertice della piramide l’interesse della collettività. UNA PROVINCIA CAPOLUOGO DI REGIONE Una Provincia, come ho spesso ripetuto in campagna elettorale che aspira al ruolo di “Provincia Capoluogo di Regione”. La nostra proposta di governo dovrà chiarire nei prossimi cinque anni quale sarà nel futuro la nuova “Identità provinciale”. Come sapete all’interno delle deleghe assessorili ho inserito questo obiettivo, da non considerare in relazione a spinte campanilistiche o autonomistiche, ma qualcosa che dovrà indicare quali saranno le vie da percorrere per diventare un’area competitiva rispetto non soltanto alle altre province calabresi, ma soprattutto all’Europa ed al Mediterraneo. Ma sull’identità provinciale tornerò più avanti. Il nostro modello di sviluppo dovrà includere i giovani, le fasce deboli e soprattutto mirare alla difesa dell’ambiente, alla valorizzazione del patrimonio artistico, monumentale e paesaggistico, alla riscoperta delle radici storiche, culturali e tradizionali. Se saremo in grado di porre alla base del nostro 5 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
impegno alcuni valori forti, il lavoro quotidiano e l’attenzione verso i problemi della gente, i risultati non potranno mancare. A seguito delle recenti riforme le Province hanno oggi un ruolo di importanza fondamentale, non sono certo enti inutili e intermedi: progettano i piani territoriali di coordinamento, intervengono nel turismo, nelle politiche del lavoro e della formazione, nella centralità dello sviluppo locale. Uno scenario strategico viene ipotizzato proprio dal redigendo Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale: creare una provincia metropolitana, generatrice di cultura, di bellezza, di sviluppo sostenibile e compatibile con un paesaggio straordinario ed un ambiente naturale di grande suggestione, tutto da scoprire e valorizzare. La prima fase di redazione del Piano è stata da poco ultimata dal gruppo di lavoro guidato dal Professor Pier Luigi Cervellati; a breve sarà avviata la fase di discussione e concertazione con tutte le Amministrazioni Comunali e con gli Enti sociali ed economici della Provincia. L’ipotesi progettuale è quella di formare un sistema di città e paesi, ciascuno portatore della propria specificità, legati tra loro da forti relazioni di sussidiarietà e da un sistema di infrastrutture pubbliche nuove ed efficienti, soprattutto nell’ambito di una mobilità veloce che faciliti la reale evoluzione culturale ed economica del territorio. 6 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
La Provincia di Catanzaro, “cuore strategico della Calabria”, con il PTCP vuole contribuire all’attuazione delle scelte programmatiche effettuate ai vari livelli, regionale, nazionale ed europeo, e sarà lo strumento indispensabile per realizzare un assetto del territorio confacente al nuovo millennio. Ipotizziamo tempi veloci di elaborazione del Piano e pertanto chiederemo partecipazione, nella consapevolezza che agendo nell’interesse delle Comunità, si possono ottenere risultati sempre più soddisfacenti. E soprattutto non vogliamo il solito Piano che si limiti alla semplice presa d’atto delle scelte operate nei singoli piani regolatori comunali per poi finire chiuso in un cassetto, ma pretendiamo uno strumento efficace ed operativo: si dovrà quindi predisporre un apposito Ufficio del Piano in grado di coordinare le scelte programmatiche della Provincia e dei Comuni che la compongono, in stretta sinergia con i contenuti del PTCP stesso. La Provincia rivendica la totale competenza della materia urbanistica, per dare avvio ad una pianificazione democratica e partecipata, non dilatata da una routine burocratica, che finora ha impedito alla Regione Calabria la formazione di un processo pianificatorio adeguato ai tempi. La nostra Provincia dovrà aspirare ad essere la “Città delle Città”, e come in ogni più piccolo paese andremo a distinguere le aree residenziali, quelle destinate agli uffici oppure al commercio, all’industria, al tempo libero, allo sport. La logica che dovrà guidare la nostra azione politica sarà quella di evidenziare e 7 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
potenziare le naturali vocazioni delle diverse aree geografiche, creando tutt’intorno una rete che possa rappresentare gli ottanta comuni. Quindi una valorizzazione globale che consenta ad un piccolo comune di trarre risorse e sviluppo dal comune più esteso e più vicino. Quando una zona presenta attrattive naturalistiche (mare, spiagge, montagne), oppure culturali (monumenti, chiese, palazzi antichi), o ancora tradizionali (artigianato locale, feste, gastronomia particolare), all’interno della stessa area dovremo incentivare, nei comuni vicini e privi di particolari peculiarità, la creazione di momenti complementari. Ed ogni area si dovrà rapportare con le aree più lontane, con quelle a vocazione commerciale, con le aree a più alta ricettività, con le zone fieristiche e con quelle più adatte agli spettacoli o alle manifestazioni culturali. Per fare in modo che questo modello sia attivo, ripeto che occorrerà continuare ad investire sulla viabilità e sulla rete dei collegamenti, incentivando ogni forma di alternativa logistica ed infrastrutturale. La Città delle Città potrà diventare una grande area centrale con un modello di governo che assegni un ruolo da protagonista alle comunità e al territorio, valorizzandone strategicamente tutte le diverse peculiarità. Un territorio aggregato ed omogeneo, ma anche policentrico e competitivo, che sfrutti ogni minima opportunità, dal polo fieristico di Lamezia Terme all’Università di Catanzaro, dalle coste ai territori montani e premontani, dalla 8 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
creazione di nuove attività alla produttività del sistema turistico che dovrà mirare ad importanti sbocchi occupazionali. I GIOVANI E LA PARTECIPAZIONE L’attuazione di un progetto poco flessibile spesso non lascia tempo e spazio alle strategie rivolte al futuro, ed il futuro richiama sempre una particolare attenzione alle politiche giovanili. Si è spesso parlato dei giovani come imprescindibile risorsa e come obiettivo per ogni azione di governo. Purtroppo non sempre alle parole seguono i fatti, e non soltanto per incapacità o poca attenzione degli amministratori, ma soprattutto perché molte volte il quotidiano prende il sopravvento sulla programmazione. A questo proposito ho inteso mantenere la delega delle politiche giovanili per occuparmene direttamente: si tratta di un problema che attraversa molti settori, cultura, sport, istruzione, formazione, lavoro e via dicendo. La mia intenzione è quella di favorire la naturale e spontanea attenzione dei giovani verso i fenomeni culturali, ma anche di incentivarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Penso di incontrare, ad esempio, il Magnifico Rettore dell’Università Magna Grecia e studiare la possibilità, con l’Assessore alla Formazione, di realizzare dei corsi diretti alla conoscenza dei laureandi delle strutture organizzative dell’Ente. Ci occuperemo anche delle devianze giovanili, ed a questo proposito, incontrando di recente i vertici della Guardia di Finanza 9 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
si è parlato di creare un percorso di relazione con i ragazzi, mettendo al servizio dei nostri giovani l’esperienza e la professionalità delle forze dell’ordine per chiarire la composizione delle droghe e gli effetti dannosi, al fine di sensibilizzare i giovani sulla pericolosità di un percorso che purtroppo recenti statistiche hanno indicato come inizi in età scolastica fin dai 13 anni. Stesso discorso vale per l’attenzione verso tutta l’esperienza scolastica e verso i giovani in attesa di diploma. Avrete certo notato che nella delega della Pubblica Istruzione è inserito l’orientamento ed alternanza scuola-lavoro. Il mio impegno sarà anche diretto a favorire il dialogo tra gli istituti di formazione alberghiera e la rete turistico-ricettiva. Nella fase formativa le istituzioni devono essere vicine ai giovani per invertire la rotta e far crescere la cultura del merito. Troppo spesso assistiamo, ma non vuole essere una critica astratta al sistema, ad un vero e proprio mercato della prima occupazione che vede la politica in cerca di consensi con la mortificazione del merito. Sarebbe molto più utile invece credere in un sistema di premialità che aiuti i giovani e le famiglie a comprendere che il vero percorso per il futuro passa attraverso lo studio ed il lavoro, oltre ovviamente alla valorizzazione delle capacità individuali. Ancora a favore dei giovani faremo una politica di sostegno alle scuole, di sviluppo dell’impiantistica sportiva e di creazione di nuove aree per lo svago ed il tempo libero. Il sogno realizzato in 10 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
questi anni con il Parco di Catanzaro ci insegna quale sia la strada da percorrere per combattere ogni possibile devianza giovanile anche sul resto del territorio. Altre iniziative potranno essere attuate dalla “Consulta giovani” di recente istituzione e magari, sulla scorta di altre esperienze, con la creazione di un “Centro di ascolto per i giovani”. Soltanto se l’amministrazione riuscirà ad essere vicina ai giovani il futuro potrà realmente segnare un cambiamento che da tanti, troppi, anni tutti auspichiamo. Puntiamo sulla partecipazione giovanile ma il tema della democrazia e della partecipazione costituisce per noi una assoluta priorità; quando la politica trasforma un azione amministrativa in amministrazione partecipata diventa il luogo collettivo del confronto e dell’elaborazione progettuale. Partecipazione significa anche maggiore trasparenza, con i cittadini che diventano attori protagonisti delle scelte nel processo decisionale. Attraverso la partecipazione si riesce anche ad attuare il sistema di governo flessibile, con un grande vantaggio se si dispone di innovative reti tecnologiche. Attraverso le nuove tecnologie gli Enti Pubblici si avvicinano ed ascoltano l’utenza, dialogano, ricevono proposte, consigli e lamentele, possono quindi valutare l’attuazione dei programmi e la qualità dei servizi. Con le nuove tecnologie si attua il processo di informazione ed i cittadini hanno l’opportunità di conoscere le offerte provenienti da tutti i 11 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
settori non soltanto del nostro Ente, ma anche dalle altre istituzioni nazionali ed europee. Ma partecipazione può essere anche il coinvolgimento della comunità provinciale nella fase di programmazione delle opere pubbliche. Una fase che deve tenere conto delle indicazioni dei sindaci nei diversi comprensori: penso in futuro ad un piano delle opere pubbliche partecipato e redatto attraverso una concertazione attuata nelle sedi comunali di maggiore centralità, al fine di creare una monitoraggio reale delle esigenze e delle priorità che risponda alle aspettative di un campione qualificato di cittadini della provincia. Resta inteso che tra le forme di partecipazione attiva alla vita amministrativa si dovrà, sempre e con maggiore forza, puntare ad una maggiore integrazione delle donne nel sistema lavorativo. Il problema della qualità della vita delle donne è un problema che investe la famiglia, che spesso crea disagi proprio ai più giovani e che attraversa ogni altro strato sociale della nostra comunità. In alcune amministrazioni si è pensato anche di istituire nuovi ed innovativi strumenti a favore dell’universo femminile, dai bilanci di genere, ai bilanci partecipativi, dai piani di area ai piani dei tempi e degli orari. Non sarà certo un’impresa da poco, ma nella legislatura ci impegneremo ad intraprendere questo percorso. 12 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
CULTURA Forse è sempre stato l’errore strategico di una parte politica lasciare all’altra parte campo libero nelle attività culturali. Un errore che di riflesso ha creato una rete culturale politicizzata per quella che deve rimanere funzione di eccellenza al di fuori della logica degli schieramenti. Negli ultimi anni a Catanzaro ed in Provincia le cose sono cambiate e credo di avere esperienza sufficiente per poter fare questa affermazione. Nel corso della campagna elettorale una rivista culturale locale, non certamente nell’area del centrodestra, si poneva il quesito se la cultura locale fosse ancora di sinistra o meno, citando tra l’altro la mia esperienza di assessore alla cultura della Città di Catanzaro e specificatamente quella del Presidente Traversa che tra le altre iniziative ha creato nuove strutture per la cultura, il MUSMI, il MARCA, la Biblioteca Provinciale, la Casa delle Culture, recuperato e modernizzato l’Istituto Scalfaro, istituito l’Orchestra Provinciale, ed infine, non certo ultima per importanza penso alla mostra Intersezioni ideata dall’assessore Rubino nell’area del Parco Scolacium, con importanti ricadute nell’esposizione permanente all’aperto nel parco di Catanzaro. Il fatto che le amministrazioni di centrodestra, a livello locale, si siano distinte in ambito culturale, non inverte il tema posto dalla rivista, ed io mi sento di affermare che la cultura non può e non 13 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
deve essere né di destra, né di sinistra. Semmai è nota la libertà intellettuale del mondo culturale e questo potrebbe anche avere avuto un peso specifico nel nostro risultato elettorale con molti consensi provenienti da altre aree ideologiche. Su questa scia intendiamo proseguire il progetto culturale della nostra provincia. Una cultura aperta e non di schieramento, con l’ambizione di essere in vantaggio rispetto a molte altre realtà provinciali sul territorio nazionale e quindi una vera e propria Provincia capoluogo della Cultura. Sbaglia grossolanamente chi ritiene la cultura un fattore da isolare e rendere asettico, la cultura crea una rete che interagisce con tutte le attività del nostro vivere quotidiano: non può esistere formazione scolastica, universitaria e professionale se non è accompagnata da un progetto culturale; difendere l’ambiente è anche creare una nuova cultura ambientale, della cultura del merito e della partecipazione accennavo prima, la cultura è l’unica strada percorribile per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e tradizionale. La cultura è una leva importante per una nuova forma di produttività turistica, ma può anche favorire lo sviluppo d’impresa ed il ritorno occupazionale. Abbiamo, dicevo, il vantaggio di possedere strutture importanti, musei che possono costituire un’attrazione per turisti italiani e stranieri. C’è però ancora tanto lavoro da fare: ad esempio 14 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
possiamo creare occasioni di interesse culturale in ogni piccolo comune della nostra provincia. Quanto meno essere disponibili ad iniziative che producano un’offerta culturale completa e capillare. Penso alla recente istituzione del Conservatorio della Musica Popolare ad Isca, e mi viene in mente come fino a pochi anni fa la Cattolica di Stilo, appena fuori dalla nostra provincia, era famosa nel mondo e sconosciuta alla maggior parte dei calabresi. Oggi è così per il centro storico di Badolato, per il Parco della Roccelletta, per le opere di Mattia Preti a Taverna. Tra gli obiettivi c’è quello di adoperare la rete internet per dare una giusta comunicazione del nostro patrimonio artistico e delle occasioni culturali che offre la provincia, chiedendo al redattore del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che è persona di eccezionale spessore culturale, una particolare attenzione per questo progetto, mirando così al tempo stesso all’eccellenza ed all’innovazione culturale della nostra terra. Non mancheranno comunque le iniziative, le manifestazioni ed i convegni, che daranno centralità e sostegno ad una politica a favore della cultura. Anche la produzione culturale ed il sistema dello spettacolo serviranno da impulso quale importante fattore di sviluppo sociale, così come sarà centrale nel nostro progetto culturale il rapporto con l’Università Magna Grecia. 15 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
SCUOLA, FORMAZIONE E LAVORO L’accorpamento delle deleghe del lavoro e della formazione ha il chiaro intento di fare in modo che ad un processo di formazione faccia seguito una immediata opportunità nel mercato del lavoro. Oggi purtroppo la formazione è vista a volte come una occasione di prima occupazione precaria, almeno dalle nostre parti. È una logica che non ha senso perché significa mortificare i fondi a disposizione per la formazione e quindi non favorire la competitività delle nostre aziende nel mercato globale. Istruzione e formazione culturale sono elementi essenziali non soltanto per dare un primo orientamento lavorativo ai più giovani, ma anche per l’aggiornamento professionale degli adulti. Un sistema lavorativo che non si aggiorni non potrà mai essere competitivo e per aggiornarsi deve interagire con tutti gli strumenti deputati alla formazione. Se quindi da un lato non si riesce a favorire l’integrazione dei giovani nel mondo del lavoro, dall’altro si penalizzano le nostre attività produttive che non essendo competitive perdono il passo del mercato e mettono in crisi, fino al collasso, anche l’occupazione temporanea. Ne deriva l’assoluta necessità di stabilire delle regole per la politica mirate alla sinergia di istruzione, formazione ed occupazione, in linea con il mutamento introdotto negli ultimi tempi per il conferimento di nuove deleghe 16 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
alle province. Un ruolo importante sarà quello del sistema imprenditoriale, sempre nell’ottica di partecipazione, traendo dall’esperienza delle imprese ogni consiglio utile a rendere attiva la politica a favore del lavoro. Il processo dovrà così partire proprio dall’istruzione secondaria, con una costante attenzione verso il mondo della scuola, intendendo il nostro territorio come un insieme che favorisca ed avvicini il più possibile le strutture scolastiche ai centri periferici, oltre a dare risposte concrete alla richiesta di adeguamento delle scuole alle nuove tecnologie. Ci impegneremo, dunque, non soltanto a completare il piano di edilizia scolastica realizzando edifici di nuova costruzione, dall’Industriale di Lamezia, al Liceo Scientifico di Catanzaro, oppure al Commerciale di Soverato, ma, dopo aver ultimato il piano di adeguamento delle strutture scolastiche alle normative di sicurezza, investiremo ancora sulla messa in rete degli edifici e sulle nuove tecnologie. Nel campo dell’edilizia scolastica la nostra provincia è comunque all’avanguardia: dotata in pochi anni di 14 nuovi edifici sta vivendo la fase di ultimazione, tra le prime in Italia, per l’adeguamento alle norme antincendio previsto dal decreto ministeriale del 2006. In questa legislatura il piano dell’edilizia scolastica sarà completato e la percentuale dei fitti passivi, passata dal 2000 ad 17 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
oggi dal 75% al 20%, potrà finalmente raggiungere il punto zero, con inevitabili benefici economici per i bilanci futuri dell’Ente. Se riusciremo a centrare questo obiettivo con un certo anticipo, indirizzeremo le risorse ad affrontare il tema dell’impiantistica sportiva e culturale in ambito scolastico. Il patrimonio di cui dispone la nostra Provincia in materia di edilizia scolastica è qualcosa che ci inorgoglisce tutti: pensare alle scuole di Catanzaro Lido, agli istituti costruiti ed in fase di costruzione a Lamezia Terme, ai nuovi Licei Scientifici di Soverato e Decollatura, ci deve indurre a non abbassare la guardia e dunque a tutelare questo patrimonio con il controllo, la manutenzione e, se possibile, sempre maggiori investimenti verso il completamento e l’ampliamento delle strutture. Per concludere sulle politiche del lavoro accenniamo al ruolo dei Centri per l’Impiego che avranno il compito di adeguare sempre le proprie funzioni alle esigenze di un mercato del lavoro moderno e di qualità. Da quando nel 1997 i vecchi uffici di collocamento hanno lasciato il passo ai più moderni Centri per l’impiego, le nuove competenze hanno indirizzato queste fondamentali strutture in un percorso più attivo con nuovi servizi di accoglienza, di preselezione ed orientamento. Dovremo puntare anche per il futuro sulle grandi potenzialità di questi uffici, al fine di dare un contributo al problema della disoccupazione trovando il punto 18 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
d’incontro tra le offerte del mercato e la ricerca di un posto di lavoro. ATTIVITA’ ECONOMICHE E TURISMO La nostra economia, come ed in misura maggiore rispetto ad altre realtà nazionali, affronta quotidianamente il forte rischio della perdita di competitività rispetto all’Italia ed al resto d’Europa. Certo non è facile prevedere tempi migliori e non tutte le azioni che potremo intraprendere saranno decisive, visto anche il limite delle nostre competenze, ma nessuno ci può negare l’aspirazione di una visione globale mirata allo sviluppo economico. L’assessore delegato alle politiche di sviluppo avrà il compito di favorire la qualità delle proposte per puntare sulla strategia degli investimenti, di dare priorità ed attenzione alle imprese che puntano sulla ricerca scientifica, sull’innovazione tecnologica e sugli investimenti in termini di risorse umane sempre nell’ottica di una sana meritocrazia. Per questo pensiamo ad uno sviluppo sostenibile, sensibile ai problemi dell’ambiente ed alla tutela dei lavoratori, tant’è abbiamo associato alle attività produttive il tema centrale e delicato della sicurezza sui luoghi di lavoro. In ambito di sviluppo locale il marketing territoriale è lo strumento determinante, considerazione sempre accettata tanto dal mondo imprenditoriale che da quello scientifico ed accademico. 19 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
Il mercato globale, mettendo in competizione aree geografiche tra loro distanti e di grandezza variabile pretende una profonda razionalizzazione delle proprie risorse per prevedere la crescita di un territorio. Pensare ad un modello di sviluppo è come provare ad immaginare che il territorio, nella sua piena totalità, rappresenti una grande impresa, un’importante forza lavoro globale, tante diverse componenti da gestire con una sapiente regia che metta al servizio del progetto aspirazioni e criteri di grande efficienza, di costante efficacia e soprattutto, per restare a passo con i tempi, di economicità: il territorio-impresa potrà lanciare la sfida del nuovo millennio. Tra i compiti più difficili che ci attendono, forse quello che può dare maggiori stimoli, crediamo che sia determinante la promozione di un modello di sviluppo che cerchi il punto di equilibrio tra la quantità e la qualità, tenendo presente che la quantità significa occupazione così come la qualità è un fondamentale fattore di crescita e rappresenta stabilizzazione ed occupazione futura. Imprese, università ed istituzioni devono mirare a costituire un sistema virtuoso che si faccia carico di costruire il territorio-impresa. Certamente occorrerà tenere conto delle difficoltà che si possono incontrare quando gli strumenti del marketing sono utilizzati per creare sviluppo in aree di grandi potenzialità, ma strutturalmente non ancora adeguate. In questo senso la sinergia tra pubblico e 20 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
privato può consentire l’ottimizzazione dei risultati, così come previsto dalla Legge Regionale per il riordino dell’organizzazione turistica, con i Sistemi Turistici Locali (STL). Se, ad esempio, andiamo ad intervenire sulle attività turistiche, la grande scommessa può essere quella dello sviluppo delle aree montane, finalizzata all’attrazione di un turismo di nicchia che evidenzi specifici tematismi e punti all’obiettivo di una stagione che vada ben oltre i mesi estivi. Dal turismo montano a quello marino, i fattori di crescita delle nostre aree trovano un freno posto sempre dai limiti della stagionalità della domanda. A questo problema di difficile soluzione si può rispondere con una politica di sostegno nei confronti dei piccoli comuni, andando a riscoprire le particolari specificità artistiche e culturali e creando un’offerta interessante che riesca a coprire una stagione sempre più lunga. Pensiamo, sempre in riferimento alla nuova Legge Regionale, alla creazione dei cosiddetti Alberghi Diffusi, strutture localizzate nei centri storici e che offrono l’opportunità di dare risposte a chi intenda soggiornare in borghi di pregio. Avendo infine associato al turismo le tematiche dell’emigrazione, vogliamo incentivare quel turismo di ritorno che essendo a volte anche motivato da esigenze extra-vacanziere può dare un contributo notevole all’allungamento della stagione se si 21 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
riusciranno ad offrire dei vantaggi sostanziali a chi intende ritornare nella propria terra d’origine al di fuori dei mesi estivi. Il turismo rappresenta comunque un’opportunità da sfruttare e da rendere sempre più produttiva. Il trasferimento delle deleghe da parte della Regione, pur se compiuto a metà e senza il riconoscimento delle risorse necessarie, ci consegna un ruolo strategico nel processo turistico, a partire dalla formazione e dalla qualificazione del personale addetto, come è il caso dei Direttori Tecnici d’Agenzia. La grande anomalia di questo passaggio di funzioni per altri versi epocale è che le nostre strutture non dispongono neanche degli importi necessari a nominare le commissioni. Sul turismo in particolare voglio aggiungere che avanzeremo la creazione di un portale turistico della provincia di Catanzaro che possa concentrare in un solo sito tutte le informazioni riguardanti l’arte, la storia e la natura, oltre ai riferimenti sulle attività ricettive, così come alle produzioni locali. Alla crescita delle attività produttive potranno anche contribuire le politiche per l’agricoltura, delega alla quale abbiamo come sempre associato caccia e pesca, ma che abbiamo arricchito con la difesa della fauna, con le riserve naturali, i distretti rurali e con le politiche per la montagna. Sarà anche importante una politica per la caccia che trovi un punto di equilibrio tra le diverse forme di pensiero. 22 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
Le politiche per la montagna rivestono un ruolo strategico, pur essendo ovviamente necessario un lavoro di sinergia con gli assessorati all’ambiente ed al turismo, perché possono contribuire al rilancio dell’artigianato locale e della produzione in campo alimentare. Naturalmente di tratta di un obiettivo a medio-lungo termine, ma comunque è importante programmare intorno alle nostre eccellenze: ad esempio nel settore della ceramica artigianale in alcune aree del nord-est sono stati costituiti i Centri per la Promozione dell'Artigianato, rientranti nel Progetto ACTA finanziato dal Ministero delle Attività Produttive, al quale ha aderito in provincia il comune di Squillace. Iniziative in questa direzione dovranno essere individuate e proposte dagli assessori di competenza, per non lasciare nulla di intentato nel nostro programma a favore dell’economia locale. Infatti, così come è facile rilevare per l’arte ceramica di Squillace, organismi di questo genere consentono la creazione di un punto d’incontro tra gli artigiani, le associazioni di categoria e le istituzioni, oltre a veicolare i prodotti con una eccellente comunicazione e con nuove strategie di mercato. Riuscire ad intervenire in quest’ottica nelle nostre realtà locali più isolate nel territorio, può essere un primo passo verso il rilancio dell’economia in ogni suo settore. In quanto poi all’agroalimentare si dovrà ragionare sul fatto che oggi alcune aree extra-europee, pur partendo con un grande 23 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
svantaggio rispetto alla Calabria ed al sud dell’Italia, stiano facendo passi da giganti nelle produzioni alimentari, valorizzando al massimo l’agricoltura locale e mirando alla qualità. Al rilancio delle attività produttive daranno impulso le politiche ed i progetti comunitari, per i quali pretendiamo grande attenzione dall’assessore di competenza e la solita professionalità dagli uffici e dagli organismi preposti. Tra le prime iniziative di questa legislatura abbiamo avanzato la proposta di inserimento delle Terme di Caronte a Lamezia Terme, nel PIS, mirando al potenziamento di una struttura ad alta potenzialità. LE POLITICHE AMBIENTALI Anche in riferimento alle politiche ambientali la nostra analisi parte dall’esame della delega assessorile: ho già detto come il rispetto dell’ambiente sia un problema culturale, quindi comprenderete facilmente perché puntiamo sull’educazione ambientale e naturalistica, sulla politica energetica, sullo sviluppo ecocompatibile. I recenti fatti di Napoli, ma anche i problemi calabresi relativi alla depurazione, stanno a testimoniare l’importanza delle politiche ambientali, ma anche il danno può derivare alle attività turistiche e produttive senza la giusta attenzione, specie in una provincia come la nostra che punta al rilancio del turismo e della produzione alimentare. 24 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
Le competenze della Provincia sono fondamentali, così come le responsabilità di gestione, ed in misura maggiore lo saranno quando sarà legge regionale la proposta di trasferire alle province le competenze degli ATO, mi auguro questa volta insieme alle risorse finanziarie. Un territorio per diventare moderno e rimanere vivibile deve puntare molto sulla tutela ambientale. Così per il giusto equilibrio tra gli insediamenti di diversa natura e le aree a verde, così per le attività di monitoraggio e controllo. A questo proposito una sorta di formazione collettiva non può che essere strategica, pensando ad obiettivi come l’aumento percentuale progressivo della raccolta differenziata, la diminuzione dei consumi mediante lo sfruttamento di fonti alternative, rinnovabili e non inquinanti, la riduzione dei rifiuti ed il ciclo di trattamento. A questi obiettivi si possono aggiungere in corsa nuove strategie mirate ad un riequilibrio del sistema dei trasporti nel territorio provinciale, con un maggior utilizzo del trasporto privato e aderendo a tutte le iniziative necessarie per creare nuove grandi infrastrutture in grado di favorire un nuovo assetto del territorio. Purtroppo la storia recente ricorda a tutti come le politiche ambientali molto spesso si trasformano in emergenze ambientali: non posso fare a meno di fare un accenno sull’impatto che ho avuto in questo mio nuovo ruolo di Presidente della Provincia, 25 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
avendo dovuto affrontare dal primo giorno il problema dei depuratori e soprattutto quello dei lavoratori che, giustamente, pretendono il pagamento delle spettanze arretrate. A nessuno si possono addebitare colpe specifiche, ma è comunque certo che un sistema non può stare in piedi se rappresenta una struttura multiforme senza un chiaro centro di responsabilità. Se saranno trasferite alle province le competenze degli ATO, allora il nostro impegno sarà diretto intanto, sulle esperienze del passato, a non creare nuovi problemi di gestione e contemporaneamente cercheremo di dare il nostro contributo alla soluzione delle vertenze che abbiamo trovato. A parziale consolazione possiamo pensare al fatto che il neo Ministro dell’Ambiente, l’onorevole Stefania Prestigiacomo, ha avuto un impatto con il suo nuovo ruolo ancora più difficile: ciò nonostante ho avuto modo di prendere contatti con il Ministro nella speranza che possa dare un contributo alla risoluzione dei nostri problemi ormai decennali. LE POLITICHE SOCIALI Il nuovo millennio si è subito presentato con una forte debolezza sociale, frutto di una maggiore povertà e di una più ampia frammentazione anche nelle società più avanzate. L’introduzione della moneta unica europea ha coinciso con l’aumento dei prezzi, 26 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
ed a questa congiuntura si è aggiunto di recente il problema del caro-mutui che ha messo in forte crisi le politiche per la casa. Le province non hanno certo compiti o responsabilità dirette su queste tematiche, ma è altrettanto vero che il sistema sociale deve poter contare su tutta la rete delle istituzioni. Abbiamo già parlato delle politiche giovanili e di quelle a favore delle donne, con l’aspirazione di studiare la creazione dei bilanci sociali o di genere, ma qualche altra idea potrebbe esserci suggerita da quelle amministrazioni che dopo le consulte giovanili hanno costituito i Consigli degli anziani; un modo per non allontanare le persone in età avanzata dagli ambiti istituzionali ed altresì favorirne il reinserimento nella speranza di salvaguardare una memoria da restituire alle giovani generazioni e di poter contare sulla imprescindibile risorsa costituita dalla saggezza degli anziani. Infine devo spiegare il significato dell’inserimento, tra le deleghe che mi vedranno direttamente impegnata, dell’Osservatorio Provinciale sulla Sanità. Ho sempre ritenuto che la salute dei cittadini non possa essere una materia delegata ad una parte politica, chi soffre non è di destra o di sinistra, quindi occorre pensare ad uno strumento operativo, appunto l’Osservatorio, che si interessi dei problemi della salute pubblica in ambito provinciale. Devo aggiungere che questa idea ha trovato importanti riscontri nell’ambito delle professioni mediche, e visto che abbiamo la fortuna di essere garantiti da una classe medica 27 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
tradizionalmente eccellente, il percorso ed i compiti di questo organismo che andremo a costituire saranno presto definiti. Ovviamente, per quanto sopra espresso, si tratterrà di una struttura non politica e non politicizzata per la quale chiederemo il contributo di tutto il consiglio provinciale, ma anche delle associazioni di categoria e di volontariato. In conclusione, riguardo al tema del sociale, voglio mettere in risalto l’importanza di una politica per la sicurezza il linea con la grande attenzione della precedente amministrazione che, caso molto raro nell’ambito delle province italiane, ha realizzato una sede della polizia a Catanzaro Lido e dotato la città di Lamezia di nuovi mezzi per le forze dell’ordine. Se le ristrettezze del bilancio ce lo consentiranno, altre iniziative del genere saranno messe in atto, per dare il nostro contributo ai fenomeni di delinquenza organizzata purtroppo in aumento nel territorio. Fermo restando che ogni strumento di crescita, dal rilancio delle attività economiche alla battaglia contro la disoccupazione, può essere interpretato come una forma alternativa di lotta alla criminalità. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ENTE Un programma, per quanto articolato e complesso, non trova nessuna occasione di essere realizzato senza il contributo determinante della struttura di una amministrazione. 28 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
Ritengo che aver lavorato per nove anni in questa provincia, a vario titolo, sia per me un grande vantaggio: conosco le capacità del personale, la continua disponibilità all’aggiornamento, il metodo operativo dei settori, e soprattutto sono a conoscenza dei risultati che si possono raggiungere quando una squadra opera in perfetta armonia con la parte politica. Il mio intento è quello di mantenere un rapporto costante con le forze sindacali e soprattutto di operare scelte di premialità legate esclusivamente al merito. Non esisteranno posizioni di vantaggio o precostituite, non ci saranno altresì porte chiuse e chiusure mentali nei confronti di nessuno, perché chiunque darà il suo contributo all’attuazione di un programma che mira all’interesse della collettività, sarà giusto che incontri sulla sua strada possibilità di crescere e di vedere il riconoscimento reale dei propri meriti. È altrettanto chiaro che non tollereremo cadute di tensione e tentativi di alternare all’impegno lavorativo la noia o quant’altro, mirando quindi ad una struttura che non soltanto premi i suoi più validi collaboratori, ma al tempo stesso punisca chi non comprenda come le ricadute di un impegno parziale, la poca disponibilità nei confronti dell’utenza ed il disinteresse al lavoro di squadra, producano effetti deleteri sulla collettività oltre a negare una giusta opportunità a tanti giovani in cerca di prima occupazione e pieni di volontà. 29 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
L’IDENTITA’ PROVINCIALE Andando rapidamente a concludere il tracciato di queste linee programmatiche, oltre a specificare che si tratta di un documento sintetico e scusandomi per qualche probabile dimenticanza, dopo aver ricordato l’importanza in fase di attuazione del programma di una adeguata base di comunicazione, approfittando dell’occasione per ringraziare la stampa e le televisioni locali che ci seguono sempre con attenzione e professionalità, voglio tornare su quello che ritengo sia un obiettivo stimolante, importante ed essenziale: l’identità provinciale. Ho spesso fatto accenno alla ricerca delle specificità di ogni anche più piccolo comune, ho pensato alla tutela ed alla valorizzazione delle minoranze etniche e linguistiche, ad esempio le comunità arbereshe di Caraffa, Vena di Maida, Gizzeria, ma anche Andali, Marcedusa, o la frazione Zangarona di Lamezia Terme, a proposito delle quali dobbiamo recuperare il distacco dalla provincia di Cosenza che è vero presenta maggiori comunità, ma è anche vero che da anni utilizza fondi ministeriali ai quali adesso anche noi abbiamo il dovere di accedere. La contraddizione potrebbe essere nel fatto di stimolare il senso di appartenenza alle realtà locali e nello stesso tempo di puntare alla 30 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
scoperta dell’identità di tutto il territorio provinciale. Eppure è un percorso fattibile e privo di contraddizioni, un po’ la conferma della nostra idea di provincia che sia la Città delle Città. Credo che una comunità non saprà mai interpretare il proprio futuro se non conquista una propria identità. Senza identità non c’è lavoro, casa, famiglia, non ci sono tradizioni comuni, né storie da raccontare. Conoscere la propria identità, per una popolazione che punta ad essere forte e vincente, vuol dire conoscere la propria storia e guardare alle le battaglie di campanile come qualcosa che arricchisce ma che deve servire a vincere nella corsa e non nella lotta corpo a corpo. Tutti possiamo fare meglio e di più se intraprendiamo la strada di una sana competizione alla fine della quale ci troveremo tutti insieme, pur con qualche inevitabile e minimo distacco, oltre la linea del traguardo comune. Qual è la nostra identità: siamo un popolo di agricoltori, di naviganti, di poeti? Abbiamo particolari attitudini, che vuol dire avere grandi potenzialità in qualche materia, oppure sappiamo fare tutto e male? Ricercare una comune identità non vuol dire certo finire con un esercito di avvocati o di commercialisti, ma pensare ad una comunità variegata, articolata, che si muove nel tempo e nello spazio inseguendo sogni condivisibili. Scoprire la propria identità vuol dire anche capire quali siano i maggiori pregi ed i maggiori difetti, capire che se è vero che siamo costretti al ritardo ed all’arretratezza dobbiamo ammettere di non 31 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
avere tutte le colpe, ma di essere almeno responsabili di non aver mai provato a comprendere la natura dei nostri problemi. L’identità provinciale si raggiunge mettendo al servizio del progetto le migliori intelligenze, quantomeno quelle pronte a collaborare, a dare un contributo nello studio, nella ricerca, nel confronto. L’identità provinciale è anche il tentativo di recuperare quelle migliori intelligenze, o quantomeno di fare in modo, per il futuro, di non perderne delle altre. Ma l’identità provinciale è anche la volontà di avere un futuro in cui ogni cittadino della nostra terra straordinaria sia convinto di essere oltre che parte integrante della civiltà degli ottanta comuni, anche figlio della civiltà, della storia e delle tradizioni di una Provincia che guarda al futuro, che lancia la sfida alle altre aree della Regione, dell’Europa e del Mediterraneo, che aspira ad affermare il diritto di essere una Provincia capoluogo di Regione. Signori consiglieri, grazie ed i migliori auguri di buon lavoro. 32 PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
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