SANITA', CONFERENZA STATO REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO CARICO DEGLI ASSISTITI?
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SANITA', CONFERENZA STATO REGIONI: PRESTAZIONI A INTERO CARICO DEGLI ASSISTITI? LEGGI ANCHE: RIDUZIONE DEL FONDO SANITARIO 2015: ECCO L’ACCORDO STATO-REGIONI di Cinzia Marchegiani Una sanità sempre più lontana dai diritti alla salute sembrerebbe delinearsi dai tagli sanciti nell’intesa Stato Regioni. Così mentre per l'Aifa si prevede un incremento del personale dalle attuali 389 unità a 630 da qui al 2018 con lo scopo di adeguare l'assetto organizzativo e il numero di personale dipendente dell'Aifa ai compiti istituzionali in continuo aumento, ecco che arrivano fendenti sempre più precisi con le proposte emendative del governo al decreto legge "Enti che recepiscono i tagli alla sanità" sanciti nell’intesa Stato Regioni dello scorso 2 luglio e che stanno facendo accapponare la pelle, non solo ai malati, ma anche agli stessi lavoratori e medici professionisti che operano nel sistema nazionale sanitario.
Gli tabella da 9-bis a 9-octies, in particolare, sono attuativi del punto E) dell’Intesa sancita dalla Conferenza Stato Regioni, all’interno della quale vengono previste le misure urgenti di razionalizzazione ed efficientamento della spesa del Ssn, al fine di conseguire ulteriori risparmi che dovranno, comunque, lasciare impregiudicata la qualità delle prestazioni assistenziali erogate. Governo e Regioni sono convinti che si possa incidere su prestazioni specialistiche e riabilitative non necessarie ma prescritte ugualmente dai medici. Sarà un decreto ministeriale ad individuare, entro 30 giorni dall’intesa, – quindi entro il prossimo 2 agosto – le condizioni di erogabilità e le indicazioni prioritarie per la prescrizione appropriata delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale ad alto rischio di inappropriatezza. Così, al di fuori delle condizioni di erogabilità le prestazioni saranno poste a totale carico dell’assistito. Per garantire il rispetto delle condizioni prescrittive da parte dei medici, la norma prevede che in caso di comportamenti prescrittivi non conformi alle condizioni e alle indicazioni di cui al decreto ministeriale, si applichino penalizzazioni su alcune componenti retributive del trattamento economico spettante ai medici. Il risparmio complessivo per questa manovra ammonta a circa 106 milioni di euro, a fronte di una riduzione complessiva di prestazioni stimate nel settore pubblico e privato per un valore tariffario di 192 milioni di euro. Anaoo, denuncia: ennesimo taglio delle prestazioni per i cittadini, un nuovo attacco alle prerogative dei medici. L’Associazione Medici Dirigenti del SSN in merito a questo emendamento voluto dal Governo al Dl Enti Locali all'esame del Senato che prevede penalizzazioni economiche, per i medici, dipendenti e convenzionati, che effettuino prescrizioni inappropriate per visite specialistiche ambulatoriali ribatte con un comunicato senza alcun velo: “A parte il fatto che non si vede chi e come stilerà il nomenclatore delle prestazioni
inappropriate – commenta il Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise – i cittadini sappiano che attraverso l’intimidazione dei medici si mira ad un taglio delle prestazioni erogate, del valore di circa 100 milioni. Alla faccia di quanti assicurano che il sistema sanitario ed il diritto alla salute dei cittadini non sono in grado di sopportare ulteriori riduzioni”. Il comunicato denuncia una incapacità di reclutare le intelligenze e le competenze professionali alla necessità di garantire una ri-lettura delle prestazioni alla luce della necessaria appropriatezza clinica ed organizzativa: “governo e Regioni, che litigano di giorno per accordarsi di notte sulla riduzione progressiva del perimetro dell’intervento pubblico in sanità, pensano a linee guida o protocolli di stato che limitino in maniera pervasiva l’autonomia responsabile dei medici nella diagnosi e nella prescrizione scaricando sulle tasche dei cittadini il costo delle prestazioni. Un super ticket mascherato che prescinde dalle capacità reddituali dei singoli ed alimenta il grande business della sanità privata”. L’associazione definisce questa scelta, un nuovo strumento di controllo dei comportamenti professionali e delle strategie di difesa da parte dei cittadini del bene salute, figlio di una idea della sanità italiana come grande mercato in cui l’iperconsumismo, che pure c’è, è alimentato non da decisioni governative, ma da comportamenti negligenti quando non fraudolenti dei medici. L’Anaoo anticipa quella che definiscono come "nuovo attacco alla sanità italiana" spiegando: “Sarà l’ennesima grida manzoniana, il buco nell’acqua di un artificio contabile la cui sorte è annunciata, la ricorrente illusione tecnocratica ed aziendalista che vede nella sanità solo un modello industriale. Per i cittadini, più tagli e più tickets e più costi privati, per i medici l’ennesimo segnale di negazione del valore della loro professionalità, per la sanità pubblica un nuovo arretramento ed impoverimento”.
Quale sanità sta ridisegnando la ministra Lorenzin? E’ stato siglato l’accordo sulla riduzione del fondo sanitario 2015, pari a 2,35 miliardi al termine della conferenza Stato-Regioni tenutasi al Ministero per gli Affari Regionali il 2 luglio 2015 , dove solo il Veneto, Lombardia e Liguria non hanno firmato. Una sanità privata sempre più incentivata da scelte a monte del governo. Solo chi può permetterselo può fare prevenzione e accertamenti? A sentire e leggere gli esperti del settore sembrerebbe proprio di si. Ma soprattutto sembrerebbe delinearsi un attacco senza eguali alla libertà deontologica di un medico… dove andremo a finire? NOTIZIA STORICA: SCOPERTO UN ALTRO PIANETA "GEMELLO" DELLA
TERRA Redazione Una notizia che cambia il corso della storia. E' stato scoperto un pianeta simile alla terra: "è il pianeta 'gemello' più vicino alla terra, una sorta di cugino più anziano, osservato dal telescopio Keplero". A fare lo storico annuncio,John Grunsfeld della Nasa, in un briefing in corso con altri esperti. La possibile 'nuova Terra' e' stata chiamata "Kepler 452B". "Gli anni su Kepler 452B sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra – ha spiegato Jon Jenkins, capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa – ed ha trascorso miliardi di anni intorno la zona 'abitabile' della sua stella. Il che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo punto, o potrebbe ospitarla ora" "Kepler 452B – hanno spiegato ancora gli esperti – ha un'età di 6 miliardi di anni e riceve il 10% in piu' di energia dalla sua stella rispetto alla Terra". La sua dimensione e' compatibile con quella della Terra – ossia una volta e mezza il nostro globo – ed il suo sistema solare anche.
FECONDAZIONE ETEROLOGA: SI DIVENTA MAMMA GRAZIE AGLI EMBRIONI SPEDITI “PER POSTA” di Christian Montagna Giusto o sbagliato che sia, ognuno può avere il proprio punto di vista in merito alla questione. Dopo anni in cui è stata bandita dalla nostra nazione, oggi, in Italia è possibile praticare la fecondazione eterologa. Ma, la mancanza di regolamenti e norme rende il tutto alquanto caotico. La soluzione che si prospetta ora in Italia è quella “per posta”. Strano a udirsi ma è accaduto ad una coppia di Torino affidatasi al centro privato Livet: in questo caso la fecondazione eterologa doveva supplire a un problema di fertilità della donna, così il seme del marito è stato mandato a Barcellona ed è servito per creare un embrione con l'ovulo di una donatrice. L'embrione quindi è stato rispedito in Italia e impiantato nella paziente. I vantaggi. Sicuramente l’utilizzo del mezzo postale riduce i costi spesso alle stelle di queste operazioni: le coppie infatti non dovranno più spostarsi oltre confine per la creazione degli embrioni; in secondo luogo, inoltre, si riescono ad aggirare i limiti imposti sul reperimento di ovociti e sperma, e le conseguenti difficoltà. Secondo la normativa vigente, la donazione oggi può essere esclusivamente anonima. Ma, basta andare su Internet per scoprire il mercato di gameti maschili a partire da 149 euro e per farseli spedire direttamente a casa congelati. Il Consiglio superiore di sanità sta mettendo a confronto il proprio regolamento sui gameti donati con le norme europee, e lo licenzierà nel prossimo autunno. Ma sul punto della gratuità la ministra Lorenzin è stata inflessibile, e si prevede che continuerà ad
esserlo. La notizia è stata ben accolta dai ginecologi e da tutti coloro che sperano nei figli che solo l'eterologa può dare, specie alle donne sterili. Sebbene, la mentalità italiana fosse ancora molto retrò in merito all’argomento, numerose coppie esultano per il risparmio di soldi e tempo a cui andranno in contro. Addio dunque a viaggi, soggiorni in albergo e permessi da chiedere al datore di lavoro. I molti centri italiani dunque dovranno ricorrere ai corrieri e alle transazioni con i centri esteri combinate in modo da non infrangere la legge. CANCRO AL SENO: UNO STUDIO SULL’EFFETTO MEDIATICO
ANGELINA JOLIE E LA SUA DOPPIA MASTECTOMIA Uno studio effettuato al North Carolina State University fa un sondaggio per comprendere se il messaggio della celebrità con la sua confessione sconcertante, abbia sortito importanti riflessioni sulla prevenzione del cancro al seno di Cinzia Marchegiani Fare outing della propria vita privata, riguardo una scelta importante potrebbe sensibilizzare le persone ai temi della prevenzione del cancro. Nel maggio 2013, Angelina Jolie con un annuncio shock, aveva rivelato tramite New York Times che aveva subito una doppia mastectomia preventiva nella clinica privata Pink Lotus Breast Center. Una sua scelta ponderata, perché aveva una storia familiare di cancro e una rara mutazione del BRCA1 gene. Insomma Angelina Jolie ha deciso di farsi asportare i seni per prevenire il cancro. Per un problema genetico l'attrice era stato spiegato che aveva un'alta probabilità di contrarre un tumore e non volendo vivere nella paura aveva fatto questa scelta comunicata al mondo intero, sortendo molte perplessità anche riguardo alla ricerca nella cura dei tumori. La copertura mediatica a questa decisione e confessione è stata ampia, ma degli studiosi hanno voluto mettere alla prova quale messaggio il pubblico aveva acquisito dalla storia dell’attrice icona star di Hollowood e anche della bellezza. Studio. In seguito a questa notizia eclatante, che vedeva una bellissima donna optare per una mastectomia di entrambe i seni pur non avendo ancora il cancro, è’ stato realizzato un sondaggio con 2.572 persone adulte. “Il questionario era stato messo on-line entro tre giorni l'annuncio di Jolie, per vedere
se l'annuncio avrebbe influenzato l'intenzione di eseguire dei test genetici", spiega Kami Kosenko, professore associato di comunicazione presso la North Carolina State University e autore principale di un articolo sul lavoro . "Abbiamo anche voluto vedere – continua Kosenko -se ci fossero delle variabili, se le persone si sentivano identificati con Jolie e dal suo annuncio”. I partecipanti hanno descritto la loro consapevolezza e fonti di informazione individuati per la notizia Angelina Jolie. Essi hanno inoltre riferito loro comprensione, le reazioni, le percezioni e le successive attività legate alla storia. Sono state fatte domande relative al rischio di cancro al seno personale e sociale e questioni ipotetiche relative chirurgia preventiva se il convenuto o un membro della famiglia erano in linea con la stessa scelta di Ms Jolie. Messaggio deludente. Mentre tre su quattro americani erano a conoscenza della doppia mastectomia di Angelina Jolie, meno del 10% degli intervistati ha avuto le informazioni necessarie per interpretare correttamente il rischio della signora Jolie di sviluppare il cancro rispetto a una donna che ha inalterato il gene BRCA1. La consapevolezza della storia Angelina Jolie non è stata associata con una migliore comprensione del messaggio. Conclusione dello studio. Lo studio eseguito sul sondaggio ha evidenziato che mentre le celebrità possono portare maggiore consapevolezza ai problemi di salute, vi è la necessità per questi messaggi di essere accompagnati da sforzi più decisi per migliorare la comunicazione e aiutare il pubblico nella comprensione delle complesse informazioni che in questo caso riguardavano la diagnostica e la prevenzione del cancro. Rimane solo un grande dubbio: l’outing eclatante di Mr Jolie, faceva parte di uno studio per concretizzare quante donne avevano intenzione di ricorrere a degli screening? Sicuramente un’immagine deludente anche riguardo alla chemioterapia ufficiale, che evidentemente non riscuote pareri favorevoli e
di sicurezza al riguardo….Intanto siamo tutti sotto l’occhio vigile del Grande Fratello, ogni cosa che fa notizia spesso viene utilizzata per manipolare convinzioni, certezze o anche dubbi. In realtà nel caso della prevenzione e salute servirebbe un buon rapporto con il proprio medico, e una buona base di cultura evidentemente non solo medica. Ma soprattutto che messaggio è stato dato alle donne? Che prima devono fare gli screening e poi decidere se optare per la mastectomia, per un tumore che forse non evolverà? CALDO RECORD ANCHE PER LA NATURA: API SOTTO SHOCK E
MAIALI CON ARIA CONDIZIONATA di Christian Montagna Coldiretti – A fornire questo importante studio è stata la coldiretti che ha effettuato analisi sulle conseguenze dell’anno più caldo di sempre. Gli effetti del caldo record sulla natura sono disastrosi: le api ad esempio, considerate per antonomasia indicatrici di salute della natura, in questi giorni, a causa del caldo, non riescono a volare e restano a terra senza prelevare il polline. Il caldo inoltre, favorendo l'evapotraspirazione nelle piante, aumenta la concentrazione zuccherina rendendo più gustosa la frutta indispensabile per combattere il rischio dei colpi di calore dovuto alla grande afa. Se da una parte contribuisce ad aumentare la concentrazione di zucchero nella frutta, dall’altro, ha causato una richiesta esosa di acqua da parte delle piante. Soprattutto le coltivazioni di mais, necessarie per l’alimentazione animale, risentono maggiormente dell’afa estiva. Le mucche nelle stalle stressate dalle alte temperature, producono fino al 15 % di latte in meno, rispetto ai circa 30 litri al giorno che vengono munti in periodi normali. Altro pericolo è quello dell’umidità che, come per le persone, aumenta la sensazione di caldo anche per gli animali che soffrono, mangiano poco e bevono molto. Nelle stalle perciò sono state allestite doccette, ventole e condizionatori ed utilizzati integratori specifici a base di sali di potassio nell'alimentazione preparata dagli allevatori. Anche i pollai non se la passano per nulla bene: si sta registrando infatti un calo fra il 5 al 10 % nella deposizione delle uova mentre per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40 % in meno della razione giornaliera.
Tutti questi accorgimenti presi dagli allevatori, naturalmente, hanno un costo: acqua, energia e sali minerali per gli animali potrebbero dunque influenzare anche i nostri mercati con un lieve innalzamento dei prezzi di carne, uova e miele. FUMATORI E RIVENDITORI DI TABACCHI: IN ARRIVO OBBLIGHI E DIVIETI di Christian Montagna Il Ministero della Salute, ha previsto, in merito alla direttiva Ue, il divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne incinte e il divieto di vendere ai minori sigarette elettroniche con nicotina. E’ un nuovo giro di vite sulle sigarette quello del Ministero che tenta di contrastare il fumo ad ogni costo.
Il decreto. Il decreto legislativo, che il governo dovrebbe licenziare a settembre, prevede inoltre il divieto di vendita di sigarette e tabacco da arrotolare contenenti aromi quali mentolo, vaniglia, erbe e spezie che possano modificare odore, gusto o intensità del fumo. Sarà anche vietata la vendita di prodotti del tabacco contenenti additivi che rendano più "attrattivo" il prodotto: quelli, cioè, che promettano "benefici per la salute ed effetti energizzanti". Si inaspriscono inoltre le sanzioni per la vendita di prodotti del tabacco ai minori: se colti in fragranza di reato infatti, si rischia la revoca della licenza per l’attività. Da introdurre inoltra sistemi di rivelazione dell’età anche ai distributori automatici più efficaci di quelli in atto ora. Sigarette elettroniche. Novità in atto anche per le sigarette elettroniche, dopo il recente boom di commercio. Il decreto prevede infatti che siano introdotti una chiusura a prova di bambino e manomissione e un sistema di protezione dagli spargimenti di liquido di nicotina. E' prevista infine la notifica del ministero della Salute per i prodotti da immettere sul mercato e l'obbligo di un foglietto di istruzioni con controindicazioni e informazioni sugli effetti nocivi. La tracciabilità dei prodotti. Davvero rivoluzionario il provvedimento al vaglio del Ministero della salute: è stato previsto un sistema europeo di localizzazione e tracciabilità delle confezioni dei prodotti da tabacco per combattere il traffico illecito, che si applicherà a sigarette e tabacco da arrotolare dal 20 maggio 2019, e a tutti gli altri prodotti dal 20 maggio 2024. La pubblicità dei prodotti. Addio alle vecchie pubblicità sui prodotti da tabacco. Con il nuovo decreto, le confezioni di sigarette dovranno presentare avvertenze relative alla salute,
composte da frasi e da un'immagine a colori, con informazioni utili come il numero verde Iss, che occuperanno il 65% dello spazio a differenza del 30/40% attuale. Inoltre, non compariranno più le indicazioni sul tenore di catrame, nicotina e monossido di carbonio ritenute non veritiere per il consumatore. ONDATA DI CALDO: ECCO I FARMACI CHE POSSO FAVORIRE I DISTURBI NELLA TERMOREGOLAZIONE Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo di azione, possono interferire con il meccanismo della termoregolazione o alterare lo stato di idratazione. L’Aifa spiega quali categorie di farmaci che, in base ai meccanismi di interferenza con gli effetti del caldo, possono aggravare gli effetti delle alte temperature sulla salute
di Cinzia Marchegiani Arriva il consiglio dall’Agenzia dei Farmaci, per affrontare al meglio questi giorni di canicola che sta facendo registrare temperature particolarmente elevate che, unite all’alto grado di umidità e all’esposizione ai raggi solari possono comportare dei rischi per la salute, sia di natura diretta che indiretta soprattutto per chi purtroppo per motivi legati a terapie farmacologiche assume regolarmente farmaci. Per questo motivo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) invita a prestare una cautela particolare nell’assumere dei farmaci nel corso del periodo estivo in generale e soprattutto durante le cosiddette “ondate di calore”, perché le condizioni ambientali possono incidere sull’integrità, l’efficacia e la sicurezza dei medicinali, e lascia un vademecum affinché ci si possa regolare al meglio anche durante i viaggi estivi e/o conservazione degli stessi prodotti: Farmaci che possono favorire disturbi causati dal caldo. Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo di azione, possono interferire con il meccanismo della termoregolazione o alterare lo stato di idratazione. L’elenco di seguito individua diverse categorie di farmaci che, in base ai meccanismi di interferenza con gli effetti del caldo, possono aggravare gli effetti delle alte temperature sulla salute. In casi estremi e solo su consiglio del medico curante può essere valutata la necessità di una rimodulazione della terapia. Anticolinergici:possono interferire con la termoregolazione, ridurre lo stato di vigilanza, ostacolare la sudorazione Antipsicotici: Possono inibire il meccanismo di sudorazione, diminuire la pressione arteriosa e la termoregolazione a livello centrale e ridurre lo stato di vigilanza, rendendo il soggetto incapace di adottare strategie difensive Antistaminici:Possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa Antiparkinsoniani: possono inibire il meccanismo di sudorazione e ridurre la pressione arteriosa, causare
vertigini e stato di confusione Antidepressivi: possono ridurre la sudorazione, interferire con la termoregolazione centrale e ridurre lo stato di vigilanza Ansiolitici e rilassanti muscolari: possono ridurre la sudorazione e causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento tramite vasodilatazione, possono causare un aggravamento di sintomi respiratori Antiadrenergici e beta-bloccanti: possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni cutanei, riducendo la capacità di dissipare calore per convezione Simpatomimetici: vasodilatatori, compresi nitrati e regolatori del canale del calcio, possono peggiorare l’ipotensione in soggetti vulnerabili Antipertensivi e diuretici: possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione sanguigna; un effetto collaterale comune è l’iponatremia che può essere aggravata da un eccesso di assunzione di liquidi Antiepilettici: possono ridurre lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione Altre classi di farmaci utilizzati per il trattamento di nausea e vomito, disturbi gastrointestinali, incontinenza urinaria: agiscono come anti-colinergici. Possono determinare squilibrio idro-elettrolitico Come conservare correttamente i medicinali e proteggerli dal caldo. Le corrette modalità di conservazione dei farmaci sono indicate all’interno del Foglio Illustrativo. Qualora non siano specificate, la regola generale prevede che vengano riposti in luogo fresco e asciutto a una temperatura inferiore ai 25°. In questo modo è possibile assicurarsi che le caratteristiche farmacologiche e terapeutiche si mantengano inalterate per tutto il periodo di validità indicato sulla confezione. Se si espongono i medicinali per un tempo esiguo (una o due giornate) a temperature superiori a 25°, non se ne pregiudica la qualità, ma, in caso di esposizione prolungata, se ne riduce considerevolmente la data di scadenza. Se invece
la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura renderli dannosi. Nel caso di viaggi o soggiorni fuori casa i farmaci possono essere trasportati in un contenitore termico e occorre evitare sempre l’esposizione a fonti di calore e alla irradiazione solare diretta. Ciò è particolarmente importante per alcuni farmaci di emergenza che includono: gli antibiotici; i farmaci adrenergici (Agonisti adrenergici ad azione diretta: Adrenalina, Noradrenalina, Isoproterenolo, Dopamina, Dobutamina, Fenilefrina, Metoxamina, Clonidina, Metaproterenolo, Terbutalina, Salbutamolo, Metaraminolo); l’insulina; gli analgesici; i sedativi. Attenzione ai diabetici e/o con malattie cardiache. Per chi soffre di diabete o di patologie cardiache è fondamentale ricordare che un’alterazione di una dose di un farmaco essenziale, come l'insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa. I farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero. In caso di lunghi viaggi o se si ha necessità di tenerli in auto per emergenza, devono essere conservati in un contenitore sicuro che li mantenga alla giusta temperatura. Particolare attenzione va prestata anche agli antiepilettici e agli anticoagulanti. Piccole modificazioni in farmaci come questi possono fare una grande differenza in termini di salute. Inoltre alcune alterazioni che potrebbero verificarsi in antibiotici e/o aspirina potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco. Ma non è tutto: una crema a base di idrocortisone, ad esempio, per effetto del calore potrebbe separarsi nei suoi componenti e perdere di efficacia. Farmaci che contengono ormoni. I farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Questi sono a volte a base di proteine, che per effetto del calore cambiano proprietà. Anche in questo caso vanno conservati in ambienti freschi e a temperatura costante. Nel caso dei farmaci sottoposti ad aperture successive e
ripetute della confezione è importante tenere in considerazione che in questo modo subiscono gli effetti negativi di luce, aria e sbalzi di temperatura che ne possono deteriorare il principio attivo o causarne la contaminazione. Per tali farmaci è possibile annotare sulla confezione la data di prima apertura, facendo sempre attenzione a rispettare il periodo di validità riportato in etichetta. L'armadietto dei medicinali, a dispetto del nome, è spesso il posto peggiore per conservare i farmaci a causa dell'umidità elevata frequente in bagno. Una buona soluzione può essere rappresentata da un armadio di tela in un ripostiglio, in camera da letto o in un mobile da cucina lontano da fonti di calore. È importante mantenere i contenitori originali etichettati che sono progettati in maniera tale da proteggere e conservare i medicinali. Ad esempio, quelli oscurati sono usati per i farmaci fotosensibili, mentre i contenitori in vetro vengono utilizzati per medicinali che possono essere adsorbiti2 dalla plastica (per esempio, compresse di nitroglicerina).
CANNABIS, IL SONDAGGIO: LEGALIZZARE OPPURE NO, COSA NE PENSATE? di Christian Montagna Roma – In duecentodiciotto hanno presentato una proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis in Italia. I parlamentari italiani pare proprio che non abbiano altro a cui pensare che avanzare leggi sulla cannabis, quasi, fosse il problema principale in questa nazione fatiscente. Lo scontro, come siam soliti ormai in questi tempi, è giunto immediato: la Lega pare sia andata su tutte le furie dopo questa aberrante proposta e pare, che di contro risposta, abbia chiesto la legalizzazione della prostituzione. Scusate cari politici, sapete che in Italia, i giovani sono senza lavoro, gli anziani senza pensioni e quei pochi che lavorano vengono sottopagati? Vi pare il caso di dover dibattere su argomenti così effimeri che sicuramente potrebbero passare in secondo piano? Intanto però nel palazzone delle menti illustri, Montecitorio sarebbe, la proposta è stata presentata. Tutti casti e puri quando si parla di monellerie e droghe i nostri politici, come se mai nessuno di loro avesse sentito parlarne finora. A eccezione di lui, Benedetto della Vedova, il senatore che ha presentato il prodotto finito. La proposta prevede che: 1) I maggiorenni potranno detenere una modica quantità di cannabis per uso ricreativo, 15 grammi a casa e 5 grammi fuori casa. Divieto assoluto per i minorenni. 2) Sarà inoltre possibile coltivare in casa fino a cinque piante e detenere il prodotto da esse ottenuto, previa una semplice comunicazione. 3) E' invece vietata la vendita del raccolto e la comunicazione, attraverso una modifica della legge sulla
privacy, sarà trattata come richiesto dai dati sensibili. 4) Consentita anche la coltivazione in forma associata, attraverso enti senza fine di lucro e fino a 50 membri. 5) Ogni Cannabis Social Club potrà così' coltivare fino a 250 piante. 6) Prevista la vendita al dettaglio in negozi dedicati, forniti di licenza dei Monopoli e previa autorizzazione. 7) Vietata invece importazione ed esportazione. 8) Semplificate le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis ed è permessa l'auto coltivazione a fini terapeutici. 9) Rimangono ferme tutte le disposizioni di legge inerenti lo spaccio con l'onere della prova che spetta a chi arresta e processa. 10) Non si potrà fumare in nessun luogo pubblico e in nessun luogo aperto al pubblico, compresi i parchi. 11) Per la guida: resta infatti valido il divieto di guida in stato di alterazione, con le relative sanzioni previste dal codice della strada. 12) I proventi derivanti dalla legalizzazione, prevede infine la proposta, saranno destinati per il 5% a finanziare il Fondo nazionale per la lotta alla droga. Puntuale la risposta del leader Salvini secondo cui sarebbe meglio legalizzare le prostitute che “non fanno male”. "Personalmente – ha spiegato il leader della Lega a Montecitorio – sono favorevole alla legalizzazione della prostituzione perché , fino a prova contraria, il sesso non fa male. La cannabis si' ". Dunque, legalizzare oppure no? E’ questo il dilemma. E voi lettori, cosa ne pensate? IL SONDAGGIO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA fx市場
LO SPAZIO ENTRA NELLA STORIA: SU PLUTONE CON NEW HORIZONS. MONTAGNE DI GHIACCIO ALTE FINO A 3.500 METRI GUARDA IL VIDEO ALL'INTERNO Redazione Una scoperta che rimarrà nella storia e che ci ha lasciati col fiato sospeso in queste ore. Montagne di ghiaccio alte fino a
3500 metri – e quindi la presenza d’acqua- e un pianeta geologicamente attivo. Sono le conclusioni che si possono trarre dalle immagini che la sonda della Nasa New Horizons ha scattato mentre compiva il sorvolo di Plutone alla velocità di 14 chilometri al secondo. Zoom into Pluto & discover mountains, seen during yesterday's @NASANewHorizons #PlutoFlyby: http://t.co/6QLXLxiW0o https://t.co/toJQ0j7wB6 — NASA (@NASA) 15 Luglio 2015 “Questa topografia così approfondita mostra che queste montagne sono fatte di ghiaccio. Quindi, anche prima che il team che si occupa delle composizioni ci comunichi che sono stati rilevati punti sulla crosta che rivelano la resenza di nitrogeno e anche prima che vediamo la presenza di ghiaccio su Plutone per la prima volta, possiamo dirci sicuri che c‘è acqua in abbondanza”, ha spiegato Alan Stern, uno dei principali fautori della missione. Oltre a Plutone, New Horizons ha inviato immagini anche di due dei suoi satelliti, Idra e Caronte. La piccola luna Idra, che misura 43 chilometri per 33, sembra composta prevalentemente da ghiaccio d’acqua. Caronte, il satellite più grande e vicino a Plutone, ha invece una superficie giovane, segnata da crateri e da un canyon profondo fino a 9 chilometri. Quel bip che entra nella storia. Siamo in contatto con la navicella spaziale…E quindi… ora non ci resta che attendere le prime immagini. Perchè la sonda della Nasa New Horizon, dopo aver compiuto lo storico incontro con Plutone, è riuscita a mettersi in contatto con la Terra e, dalla distanza di oltre 5
miliardi di chilometri, ha inviato un segnale che conferma che si trova in ottime condizioni. Un solo “bip” che ha suggellato il successo di una delle missioni più ambiziose della storia delle esplorazioni. New Horizon ora è impegnata a catturare immagini e dati di Plutone e delle sue cinque lune, Caronte, Idra e Notte, Cerbero e Stige. La scoperta. La sonda “New Horizons”:ha raggiunto Plutone per la prima volta, segnando un momento storico per l’esplorazione del nostro sistema solare. Le immagini raccolte rivelano lentamente il pianeta nano e inviano dati retrospettivi agli scienziati nel corso dei prossimi 16 mesi. A scoprire Plutone fu Clyde William Tombaugh, che individuò questo piccolo e lontanissimo planetoide nel lontano 18 febbraio 1930.Plutone è diverso e colorato. Il video qui sotto fa capire Plutone negli anni in un solo minuto Le prime immagini di Plutone provenienti dallo spazio mostrano un pianeta nano e la sua grande luna Caronte molto diversi rispetto alle aspettative. Non si tratta di un banale pezzo di ghiaccio ai confini del sistema solare, ma qualcosa di molto più interessante. Prima di avvicinarci a Plutone, sapevamo a grandi linee che poteva essere di un colore rosso ruggine, ma le immagini ci hanno mostrato un Plutone che a tratti è piu chiaro, di un rosa pesca, dove alcuni settori invece sono bluastri, e con una banda a media latitudine rossa e celeste. Caronte, anche lui ritratto in immagini dagli sgargianti colori, sembra avere una massa di idrocarburi rosso scura sulla calotta polare a nord, che poi diventano molto più screziate e con varie caratteristiche a latitudini più basse. “Queste immagini mostrano che Plutone e Caronte sono mondi
veramente complessi. Qui, c‘è molto su cui lavorare – ha detto “Will Grundy”. – Il nostro team, che osserva la composizione della superficie, sta lavorando per identificare il prima possibile le sostanze presenti su Plutone e scoprire come mai si trovino là”. Gli scienziati studieranno le foto da Plutone per scoprire da fuori quello che si nasconde all’interno del pianeta nano e per capire quali siano gli effetti delle radiazioni solari sulla sua superficie. INFEZIONI DA “CLOSTRIDIUM DIFFICILE”: INDAGINE
EPIDEMIOLOGICA METTE IN GUARDIA DAI RISCHI di Cinzia Marchegiani Il "Clostridium difficile" è un batterio isolato in numerose specie animali. Studi epidemiologici hanno evidenziato una sostanziale identità fra questi ceppi e quelli isolati dall’uomo. Le infezioni umane da "Clostridium difficile" sono storicamente considerate una patologia ospedaliera che causa diarrea, dolori addominali o, nei casi più gravi, febbre e dissenteria. Negli ultimi anni tuttavia si è assistito ad un cambiamento drastico nell’epidemiologia di quest’infezione: il numero di casi e il tasso di mortalità hanno registrato un deciso incremento anche al di fuori dell’ambiente ospedaliero, interessando così soggetti prima considerati non a rischio, come giovani e donne in gravidanza. Ipotesi causa. Una delle possibili ragioni di questo cambiamento potrebbe derivare da una maggiore esposizione a "Clostridium difficile" attraverso il contatto con animali portatori ed eliminatori del patogeno, oltre che con il consumo di alimenti di origine animale contaminati. Il batterio è stato infatti isolato in numerose specie animali, sia da reddito che d’affezione, e studi di epidemiologia molecolare hanno evidenziato una sostanziale identità fra questi ceppi e quelli isolati dall’uomo. La trasmissione animale-uomo. Gli animali da compagnia, in particolar modo il cane, possono rappresentare un serio fattore di rischio soprattutto per alcune categorie di persone, come anziani e immunodepressi. In presenza di individui portatori ed eliminatori di C. difficile, infatti,
vi può essere una persistente contaminazione ambientale, grazie alla capacità di C.difficile di produrre spore che possono poi essere ingerite dall’uomo, creando così le condizioni per la comparsa dell’infezione ed eventualmente della malattia. L’ipotesi di trasmissione animale-uomo necessitava però di ulteriori approfondimenti, in particolare per definire il possibile ruolo di vettori degli animali d’affezione, anche alla luce della diffusione di pratiche di pet therapy. Vivendo a stretto contatto con l’uomo e condividendone gli spazi, gli animali da compagnia, in particolar modo il cane, possono rappresentare un serio fattore di rischio soprattutto per alcune categorie di persone, come anziani e immunodepressi. Ricerca epidemiologica grazie alla ricerca IZSVe. Alla luce di questo scenario la sezione territoriale di Treviso dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha svolto un’indagine sull’epidemiologia di Clostridium difficile mediante caratterizzazione fenotipica e molecolare di isolati di cane e uomo, per ottenere indicazioni preliminari sulla possibile trasmissione del patogeno dal cane all’uomo, inclusi ceppi resistenti agli antimicrobici Il progetto RC13/10 di ricerca dell’IZSVe si è sviluppato su più fronti, proponendosi di: • costruire una collezione di ceppi di C.difficile isolati dal cane, mediante prelievi effettuati presso canili pubblici o privati, o presso ambulatori e cliniche veterinarie della Regione del Veneto e da cani utilizzati per pet therapy • costruire una collezione di ceppi di C.difficile isolati da campioni umani e raccolti dai reparti di microbiologia degli ospedali della Regione Veneto e risultati positivi per C.difficile • caratterizzare fenotipicamente (valutando la sensibilità agli antimicrobici) e geneticamente (definendo le caratteristiche molecolari e la capacità di produrre tossine)
i ceppi di C.difficile isolati nel corso della ricerca. Durante il progetto sono stati raccolti 143 campioni fecali umani, già risultati positivi nei laboratori ospedalieri per C.difficile, e 996 di cane, dai quali sono stati isolati in totale 226 ceppi di C.difficile: 133 dell’uomo e 93 del cane. I risultati. La prevalenza del batterio nel cane è risultata pari al 9,3%. In particolare il batterio è stato isolato dal 31% dei campioni provenienti da soggetti diarroici e soltanto dal 5,4% dei cani che al momento del prelievo non presentavano sintomatologia enterica. Ribotipi. Nell’uomo sono stati evidenziati 15 diversi ribotipi (RT), con una netta prevalenza del RT-018 (53,2%) e del RT-014/020 (20,2%). Nel cane sono stati invece identificati 8 diversi ribotipi: il più frequente RT-010 (55,9%), atossigeno, seguito dal RT-014/020(29%), produttore invece di tossine. Quest’ultimo risulta quindi comunemente isolato sia nell’uomo sia nel cane, e in Europa rappresenta il ribotipo più frequentemente associato alle infezioni umane. Infine il 70% dei ceppi isolati dal cane è risultato atossigeno, e quindi non in grado di indurre malattia nei soggetti portatori. Resistenza agli antimicrobici. È stata poi valutata la sensibilità per alcuni antimicrobici utilizzati in medicina umana per la terapia delle infezioni da C.difficile: clindamicina, moxifloxacina, metronidazolo e vancomicina. Le analisi dei ceppi isolati dal cane hanno messo in evidenza un’elevata percentuale di ceppi resistenti alla clindamicina (46,24%) e al metronidazolo (29%), mentre solo un ridotto numero di ceppi (6,4%) si è dimostrato resistente alla moxifloxacina. La maggior parte dei ceppi resistenti appartengono al RT-010. Il metronidazolo rappresenta per l’uomo l’antibiotico d’elezione per la terapia delle infezioni da C.difficile da lievi a moderate. Nonostante il meccanismo di resistenza non sia ancora chiaro, la diffusione di questi ceppi merita
sicuramente attenzione per la possibile trasferibilità della resistenza a ceppi patogeni di C.difficile. Conclusione della ricerca. Dai risultati è emerso che il cane può essere portatore di "Clostridium difficile" e c’è una parziale sovrapposizione dei ceppi tossigeni di "Clostridium difficile" isolati dall’uomo e dal cane. Questi risultati evidenziano quindi la possibilità che il cane possa trasmettere all’uomo ceppi tossigeni di "Clostridium difficile". Gli isolati dal cane sono inoltre caratterizzati da elevati livelli di resistenza a clindamicina e metronidazolo, i principali antimicrobici usati nella terapia delle infezioni umane da C.difficile. L'importanza degli screening come salvavita. Visto lo stretto contatto che spesso c’è tra il cane e l’uomo, è dunque auspicabile sottoporre a screening gli animali che potrebbero entrare in contatto con soggetti a rischio, quali individui immunodepressi e anziani, al fine di prevenire l’insorgenza di infezioni che in questa tipologia di pazienti potrebbero dare origine a patologia (colite pseudomembranosa) caratterizzata da un decorso particolarmente severo e spesso fatale.
EVENTI SPAZIALI: ALLE 13,39 LA SONDA NEW HORIZONS INCONTRERA’ PLUTONE Redazione Nasa – Mancano poche ore all’incontro con Plutone. Dopo un viaggio di 9 anni attraverso il Sistema Solare, alle 13,39 (ora italiana) è previsto ''il saluto'' della sonda New Horizons della Nasa al pianeta nano. Nel frattempo il Sole saluterà l'evento scagliando sul pianetino uno sciame di particelle cariche liberato da una delle ultime eruzioni. Da Terra, gli astrofili hanno già cominciato a puntare i telescopi sul pianetino e a scattare bellissime immagini. Grande attesa dunque per gli studiosi che assisteranno ad uno spettacolare incontro spaziale: uno dei primi misteri su cui
dovrà indagare la sonda è una struttura brillante a forma di cuore e quattro grandi macchie scure e poste alla stessa distanza fra loro. Le strutture corrono lungo l'equatore e potrebbero essere altipiani o pianure, oppure variazioni di luminosità su una superficie completamente liscia. Spetterà alla sonda New Horizons verificarlo. La missione New Horizons. Cominciata nel 2006, l’obiettivo della missione era proprio il nono pianeta del Sistema Solare.Tale era infatti considerato Plutone. Il declassamento a pianeta nano era stato deciso qualche mese più tardi, il 24 agosto, dall'Unione Astonomica Internazionale (Iau), in una notizia che aveva fatto il giro del mondo. Oggi, i riflettori sono nuovamente puntati su Plutone per il massimo avvicinamento della sonda New Horizons, con il passaggio a 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano.
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