Il lavoro Michele De Palo ha deciso di cedere gratuitamente la sua attività - Lo speciale - Lo Stradone

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Il lavoro Michele De Palo ha deciso di cedere gratuitamente la sua attività - Lo speciale - Lo Stradone
Anno 43, N.3/490 - Maggio/Giugno 2022 - Stampa: Typographis - € 3.00

                                                                       Te lo do io
                                                                       il lavoro
                                                                       Michele De Palo ha deciso di cedere
                                                                          gratuitamente la sua attività

          Lo speciale
          MANCA IL LAVORO O MANCANO I LAVORATORI?                                                     Lo Stradone/ maggio · giugno 2022   1
                                                                                                                                              X
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Sommario
                                                     COVER STORY
                                                       6      Ci do un taglio di Giuseppe Di Bisceglie

                                     6
 Nam                                                   8      Manca il lavoro o mancano i lavoratori?
                                                              di Marianna Lotito e Francesco De Marinis

 eaquat                                              ECONOMIA

 laborunt?
                                                      14      Terra di conquista di Stefania Leo

                                                      18      Da 40 anni la qualità sulla tavola dei coratini
                                                              di Dino Patruno

                                                      20      La macchina del tempo di Rino Scarnera

    40
                                                     POLITICA
                                                      22      Il tassello mancante di Giuseppe Di Bisceglie

                                                      24      Il Pungolo Democratico di Giuseppe Di Bisceglie

                   24
                                                      27      SPECIALE ESTATE

                                                      32      IL COMUNE INFORMA
    34
                                                     AGRICOLTURA
Lo Stradone
Corato nero su bianco                                 34      Risvegli: dalle proteste a Olio Capitale di Stefania Leo
Fondato da Padre Emilio D’Angelo

Proprietà/Editore                                    ZOOM
Netnews srl

Direzione, redazione,
                                                      38      Uno spettacolo per pochi di Giuseppe Cantatore
amministrazione
Vico San Francesco sn                                SPORT
70033 Corato (Ba)
Tel. 080.8983954                                      40      Stella polare di Francesco De Marinis
Email info@lostradone.it

Direttore responsabile                               RUBRICHE
Luigi Cialdella

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                                                      46      Cervelli accessibili di Vincenzo Tota
080.8983954
commerciale@lostradone.it                             48      Mythbuster di Giuseppe Magnini
Hanno collaborato
Gaetano Bucci
                                                      50      L'antivirus di Gaetano Bucci
Giuseppe Cantatore
Francesco De Marinis                                  51      Il gastronauta di Fabio Leone
Giuseppe Di Bisceglie
Serena Leo
Stefania Leo
                                                      52      Pet therapy di Paolo Colella
Fabio Leone
Marianna Lotito
Giuseppe Magnini
Dino Patruno                         Ringraziamo le aziende che con il loro contributo a Lo Stradone rappresentano
Cristoforo Scarnera
                                     il segno tangibile della partecipazione nel mondo produttivo alla crescita sociale
Pasquale Tandoi
Vincenzo Tota                        e culturale della Città.
Nicola Ventola

Reg. Trib. di Trani, n° 165 del
10/07/79: Registro Nazionale della
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                                                                                                                      080.8983954
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                                                                                                                                                    X
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Cronaca

    6   Lo Stradone/ maggio · giugno 2022
X
Il lavoro Michele De Palo ha deciso di cedere gratuitamente la sua attività - Lo speciale - Lo Stradone
Cover Story

                                       Ci do un taglio
                            Dopo settant’anni come barbiere e
                          parrucchiere, Michele De Palo chiuderà
                           l’attività a fine giugno. A meno che…

                                                                   di Giuseppe Di Bisceglie

I
    l passaggio di consegne non si è                                                                            che mai lo abbandonato e che gli
    ancora concretizzato ma presto                                                                              sia consentito di tornare nel salone
    il sogno di Michele De Palo po-                                                                             ad acconciare i suoi parenti stretti.
trebbe avere un lieto fine, con l’affi-                                                                         «Sono arrivate tantissime richieste,
damento della sua attività di parruc-                                                                           ho incontrato moltissimi aspiranti
chiere per uomo e signora ad una                                                                                parrucchieri. Gran parte di loro sono
persona che sia all’altezza di racco-                                                                           però giovani che hanno da poco ter-
gliere il suo testimone. Ottantadue                                                                             minato la scuola e che non hanno
anni, più di settanta passati con le                                                                            maturato ancora una esperienza
forbici e il pettine in mano, Miche-                                                                            tale da poter gestire in autonomia
le è ancora al lavoro nel suo salone                                                                            l’attività. E questo non corrisponde
di via Sant’Elia, nel quale accoglie                                                                            ai requisiti che ricerco in chi riceverà
ancora una nutrita clientela che si                                                                             il mio testimone» confida Michele.
affida alle sue sapienti mani per cu-
                                                                                                               Negli ultimi giorni, però, si è aper-
rare la propria estetica e il proprio
                                                                                                               to uno spiraglio interessante: «Una
look. «Ma è arrivato il momento di
                                                                                                               bravissima parrucchiera, già forma-
dedicarmi alla mia famiglia, di anda-
                                                                                                               ta, esperta e sapiente ha manifesta-
re in pensione, anche se amo il mio
                                                                                                               to la sua volontà di intraprendere il
lavoro ed essere ancora attivo qua-
                                                                                                               lavoro nel mio salone. Spero davve-
si mi diverte» aveva riferito in una
                                                                                                               ro di poter concludere il passaggio
intervista rilasciata a CoratoLive.it,
                                                                                                               di consegne entro la fine di giugno»
primo giornale a raccontare quella
                                                                                                               continua. Una decisione ormai pre-
che può definirsi un’autentica storia                                                                          sa, sulla quale non si torna indietro.
d’amore tra Michele, il suo lavoro, il                                                                         Michele è determinato a ritirarsi a
suo salone e i suoi clienti. Una sto-                                                                          vita privata e se non riuscirà nel suo
ria che ha poi fatto il giro dell’Italia,                                                                      intento sarà costretto a chiudere il
catturando l’interesse di centinaia                                                                            salone. «Ho preso un impegno coi
di migliaia di lettori e telespettatori                                                                        miei clienti e con i proprietari dei lo-
anche di giornali e telegiornali na-                                                                           cali in cui si trova il salone: di lasciar-
zionali.                                                                                                       li in buone mani. Per questo la mia
                                                                                                               selezione è stata attenta» rivela. Le
«Sono stato invitato persino in Rai a
                                                                                                               attrezzature sono tutte a disposizio-
Roma per raccontare la mia storia.
                                                                                                               ne di chi inizierà a lavorare nello sto-
Mi chiedo: chissà cosa abbia di spe-
                                                                                                               rico salone. «Sono tutte funzionan-
ciale» ci confida Michele, con mera-
                                                                                                               ti» assicura, ma non pone alcun veto
viglia e con la sua semplicità. Quella
                                                                                                               circa la loro sostituzione. «Se posso-
di Michele De Palo, in realtà, è una
                                                                                                     no servire le tengano, se ritengono di doverle
storia che merita di essere raccontata per         dedicando la vita; è la storia di un padre e di   sostituire che facciano pure» continua.
molteplici ragioni. È la storia di quel bambino    un marito che ha compreso che l’amore per la
che dall’età di sette anni ha iniziato a lavora-   famiglia è ancora più grande per la passione      Una bella storia, quella di Michele De Palo,
re nella bottega di suo padre per dargli una       per il lavoro; è la storia di una brava persona   che ha catturato ammirazione ed anche te-
mano e che a quindici anni è diventato tito-       disposta a regalare il suo salone pur di farlo    nerezza. L’auspicio, ora, è che Michele possa
lare di impresa, sostituendo prima il genitore     continuare a vivere.                              godersi il meritato riposo dal lavoro, dedicarsi
emigrato in Venezuela; è la storia di un arti-                                                       come desidera a sua moglie e a suo figlio, con
giano che, dopo la morte del padre, ha porta-      A due condizioni però: che il suo successore      l’animo sollevato per aver fatto di tutto pur di
to avanti la sua professione senza mai smet-       abbia professionalità ed entusiasmo per di-       onorare al meglio chi per tanti anni ha avuto
tere di amarla tant’è che ad essa sta ancora       ventare punto di riferimento di una clientela     fiducia in lui.

                                                                                                                 Lo Stradone/ maggio · giugno 2022     7
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Il lavoro Michele De Palo ha deciso di cedere gratuitamente la sua attività - Lo speciale - Lo Stradone
Manca il lavoro
                      o mancano
                     i lavoratori?
                                     di Marianna Lotito                   di Francesco De Marinis

                       M
                                  anca il lavoro o mancano i lavoratori? O manca il buon lavoro? Quel-
                                  lo regolare, degnamente retribuito e organizzato? Il tema è ampio e
                                  complesso e varia da figura a figura, da attività ad attività, finanche da
                        caso a caso. In queste pagine abbiamo provato ad ascoltare diversi punti di
                        vista (e ci riserviamo di ascoltarne altri), in modo tale da avere un quadro più
                        preciso. Emerge una presa di coscienza diversa da parte dei lavoratori (vedi il
                        tema della great resignation, le dimissioni di massa che portano a una ricer-
                        ca di condizioni lavorative più vantaggiose in termini economici e non solo).
                        Emerge anche un grande vuoto di figure specializzate nei campi più disparati,
                        dall’artigianato alla meccatronica. Emergono le lacune del mondo della scuo-
                        la, per certi versi stantia e che necessita di una profonda rivoluzione a partire
                        dalle risorse che lo Stato deve necessariamente impiegare. Emerge, infine, un
                        punto di svolta, dettato da quello che è accaduto negli ultimi tre anni e che ha
                        cambiato il volto del mercato del lavoro globale.

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Il lavoro Michele De Palo ha deciso di cedere gratuitamente la sua attività - Lo speciale - Lo Stradone
Cover Story

                              Artigiani,
                         specie in estinzione
                         Sono sempre meno i ragazzi che vogliono
                            intraprendere un lavoro manuale

M
         ontatori e falegnami, ormai sono           funzionali. Risparmiando notevoli somme di          i trucchi del mestiere” è fondamentale: pur-
         “merce rara”. Lo si comprende facil-       denaro tra viaggi non fatti, pranzi e cene al ri-   troppo i giovani non lo comprendono. Fale-
         mente ponendo attenzione a quanto          storante rinviate e capi di abbigliamento non       gnameria a parte, è già successo più volte che
numerosi siano gli annunci di lavoro pubbli-        acquistati, le famiglie hanno potuto destinare      ci chiedano di stare dietro un computer e non
cati dalle aziende che lavorano                      i risparmi a rinnovare la propria casa e ren-      a contatto con i clienti. Sarà timidezza? Non
il legno, dai mobilifici e da                              derla sempre più confortevole.               solo. Forse anche poca inclinazione al sacrifi-
chi realizza scale e infissi.                                                                           cio: quando sentono che noi lavoriamo anche
«Si cercano falegnami,                                           Questo, per il settore del mobi-       di sabato, si tirano indietro. Non da ultimo,
esperti e apprendisti,                                             le, ha determinato un aumento        tra le motivazioni che spingono tante persone
da inserire nel nostro                                              significativo del lavoro: dalla     a restare a casa invece che a rimboccarsi le
organico». È la frase                                                progettazione alla consegna        maniche per lavorare c’è il “benedetto” reddi-
che più spesso si trova                                              passando per la realizzazione.     to di cittadinanza: ce lo hanno detto chiara-
sui profili social o su-                                             Gli strascichi di questa ondata    mente».
gli annunci pubblicitari                                            sono ancora visibili, per questo
di chi produce e/o ven-                                            ormai da mesi stiamo cercando
de mobili. Una richiesta                                         di aumentare il numero dei no-
come questa, così diffusa,                                    stri collaboratori. Sappiamo che da
era da diversi anni che non la si                         sempre i mesi di giugno e luglio sono i
riscontrava.                                        peggiori, le consegne si moltiplicano prima
                                                    dell’arrivo delle ferie: proprio per questo non
Sarà perché i giovani non ambiscono più a           vogliamo trovarci a corto di personale.
quello che un tempo era il desiderio di “impa-
rare un mestiere”? oppure dipende dal timore        In primis speriamo di trovare collaboratori
che sia una mansione troppo pesante o poco          che abbiamo già esperienza lavorativa nel
remunerativa? Lo abbiamo chiesto a Enia             settore; purtroppo, com’è facile intuire, non
Scaringella, titolare (insieme a suo fratello       è semplice perché i lavoratori “senior” il più
Luigi) dell’azienda coratina Casa del mobilio.      delle volte hanno già una loro stabilità lavo-
Nella loro attività, oltre a realizzare soluzioni   rativa. Ci siamo aperti alla possibilità di assu-
su misura, vendono anche mobili prodotti            mere anche ragazzi giovani alle prime armi.
dalle grandi realtà manifatturiere italiane: è      Formare “nuove leve” per noi è chiaramente
per questo che, oltre a cercare falegnami, da       più dispendioso (in termini di tempo e risorse
tempo cercano (con non poca difficoltà) an-         economiche) ma, guardando al futuro, siamo
che operai capaci di montare cucine e came-         pure disposti a farlo».
rette.
                                                    Vista la presenza del liceo artistico, si può
Da cosa nasce questa esigenza è preso det-          ipotizzare che quello sia un bel bacino a cui
to: «il lungo periodo di emergenza sanitaria,       attingere? «Nella teoria sì, nella pratica no –
unito ai bonus statali che agevolano l’acqui-       prosegue Enia Scaringella – Il più delle volte
sto di nuovi mobili, hanno “dopato” il nostro       dopo il diploma i ragazzi decidono di prose-
mercato – spiega Enia Scaringella – Rispetto        guire gli studi, rendendosi disponibili per il
agli anni precedenti, abbiamo registrato un         mercato del lavoro solo dopo la laurea. Un la-
notevole incremento di clienti che stanno in-       voro manuale come quello degli artigiani del
vestendo per rinnovare il proprio arredamen-        legno non è più ambito: gran parte dei giovani
to: la pandemia che ha costretto tutti a vivere     spera nei concorsi statali o in carriere di altro
gli spazi domestici più a lungo, ha messo in        genere. Eppure, va detto, il più bel progetto
evidenza le esigenze che prima di altre anda-       del mondo resta solo “sulle carte” senza l’in-
vano soddisfatte. Le camerette dovevano es-         tervento della mano dell’uomo esperto.
sere più funzionali per lo studio, i divani più
comodi e accoglienti, le cucine più spaziose e      Il nostro è un lavoro in cui osservare e “rubare

                                                                                                                  Lo Stradone/ maggio · giugno 2022   9
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Cover Story

                           Il calciomercato
                     dei lavoratori specializzati
                       Sono poche le figure capaci di ricoprire posizioni sempre
                       più richieste. Così scatta una vera e propria asta al rialzo.
                                   E anche la scuola ha le sue colpe…

    «
          Il mercato del lavoro nel nostro settore è     a scegliere altre mete per crescere. Il rischio è     di corsi e ragazzi iscritti, non riesce assoluta-
          diventato come il calciomercato. Io così       che si brucino, intanto noi li abbiamo persi».        mente a coprire la richiesta. Gli Its quindi non
          ne ho persi tre». È questa l’amara rifles-                                                           bastano. «È necessario attingere da altri enti
                                                         Bari continua a crescere nel settore IoT, diver-      di formazione come Ifoa. Con loro vogliamo
    sione di Luigi Maldera, amministratore de-
                                                         so dalla meccatronica ma che attinge ad un            creare una sorta di accademia (a giugno c’è
    legato di Mbl Solutions, azienda
                                                               bacino di futuri lavoratori molto simile.       stato un incontro promosso dall’Aic sul tema
    che si occupa di automazione
                                                                   Sempre più multinazionali scelgo-           ndr) che formi i profili che servono nella me-
    dei processi produttivi. Il
                                                                     no il capoluogo barese per apri-          talmeccanica. Progetti formativi validi che
    tema è quello del repe-
                                                                      re una propria sede. «Rischia di         all’azienda costino poco. Purtroppo si vuole
    rimento di figure spe-
                                                                        essere una minaccia per le pic-        scaricare la formazione sull’impresa e questo
    cializzate, difficili da
                                                                        cole aziende come la nostra. –         è sbagliato». E qui arriviamo agli istituti tec-
    trovare. Poche risorse
                                                                         commenta Maldera – I giovani          nici come l’industriale e all’alternanza scuo-
    significa una vera e
                                                                         vedono le multinazionali come         la-lavoro. Tra i diplomati sono in pochi che
    propria compravendi-
                                                                        un porto sicuro dove accrescere        vogliono intraprendere questa strada. «Si fa
    ta che trascina le azien-
                                                                       competenze e prestigio. Le so-          pochissima informazione a scuola. Lo studen-
    de dentro un continuo
                                                                     cietà di recruitment preferiranno         te scopre le possibilità di carriera che questo
    turn over. Non è, quindi,
                                                                   concentrare lì le loro attenzioni, ci sa-   mondo offre solo quando si affaccia sul mer-
    un problema economico ma
                                                                ranno convenzioni con il politecnico e a       cato del lavoro. Poi magari si fa un corso e
    di numero esiguo di candidati.
                                                         noi rimarranno solo le capre e quei pochi che         cambia idea ma non è la stessa cosa». Quello
    «Nell’ultimo anno stiamo soffrendo questa
                                                         ci sceglieranno. Certo, queste grandi aziende         che manca davvero però sono le basi. «Non
    carenza. – esordisce Maldera - Non si trovano
                                                         portano in dote un numero molto alto di po-           è possibile che arrivi gente che non sa cos’è
    programmatori software neanche a pagarli a
                                                         sti di lavoro ma sviluppano software, non c’è         un plc. Noi dobbiamo fornire l’esperienza sul
    peso d’oro. Recentemente abbiamo messo
                                                         indotto che permette ad aziende come la no-           campo, elementi più avanzati, non la base. In
    un annuncio su Linkedin. Abbiamo ricevuto
                                                         stra di lavorare».                                    questo modo perdiamo molto più tempo e
    solo tre curriculum. La domanda è così alta ri-
    spetto all’offerta che il rapporto è di circa una    In questo momento la Mbl Solutions può con-           per un’impresa il tempo è denaro. Base che in
    risorsa ogni dieci aziende. Nell’ultimo periodo      tare su 16 dipendenti, con un’età media di cir-       alcuni casi manca anche ai docenti. Avviere-
    sono nate così tante attività nel settore 4.0        ca 33 anni che rischia di alzarsi. «Come dicevo       mo noi dei corsi di formazione sulla robotica
    che per trovare un lavoratore specializzato          prima, oggi i ragazzi sono soggetti a turnover,       agli insegnanti ma è un controsenso. Dovreb-
    devi letteralmente strapparlo ad altre azien-        a spostarsi da un’azienda all’altra, a trasferir-     be essere la scuola a fare corsi d’aggiorna-
    de, cosa che non mi piace fare. È un compor-         si al nord o fuori dall’Italia. Per questo stia-      mento ma mancano i fondi. Noi non siamo
    tamento poco etico ma ci sono aziende così in        mo puntando su figure senior che in passato           formatori, non possiamo sostituirci alla scuo-
    difficoltà che sono costrette a rubare risorse       hanno svolto questo lavoro. Hanno maggior             la che andrebbe completamente rifondata. I
    coprendole d’oro». Capita anche che il cambio        esperienza e hanno famiglia, cosa che li por-         piani di studio sono vecchi, c’è poco dialogo
    di casacca avvenga repentinamente, senza o           ta a non stravolgere la loro vita spostandosi.        con le imprese. In Germania scuola, universi-
    con pochissimo preavviso. «Noi mica pos-             Ecco, nel nostro settore non esiste un proble-        tà e impresa sono una sola cosa. Qui il model-
    siamo fermarci. Siamo costretti a ripiegare          ma di età se sei un tecnico specializzato. An-        lo tedesco sarebbe impossibile da replicare».
    su aziende a partita Iva che costano quattro         che a 50 anni puoi reinserirti facilmente nel         E l’alternanza scuola lavoro? «Un semplice
    volte tanto. Per ovviare al problema abbiamo         mondo del lavoro».                                    atto formale che la scuola è obbligata a fare
    costituito una società a Milano con un nostro                                                              perché imposta dall’Unione Europea. Ma a
    socio. Lì il problema è grande quanto il nostro      Ma come nascono queste figure? Per capire             me a che serve la presenza di un ragazzo per
    perché ci sono ancora più aziende. Però alme-        dove avviene il corto circuito bisogna partire        una settimana, dieci giorni? Il tempo di am-
    no il numero di tecnici specializzati è più alto».   da lontano. Dalle scuole, dalla formazione.           bientarsi ed è andato via. Come faccio a for-
    Ma quanto ha inciso il Covid? «Abbastanza. In        Ci sono le università ma «di lì escono profili        marli? Che azienda li assumerebbe? Durasse
    molti hanno deciso di riconvertirsi e fare al-       importanti, di livello più alto. Noi cerchiamo        di più il percorso formativo, probabilmente
    tro. Inoltre la pandemia ha inciso dal punto di      un lavoratore di fascia intermedia, che abbia         avrebbe un senso. Ma questi ragazzi vengono
    vista psicologico. In due anni di blocco totale      basi di elettrotecnica e una propensione ver-         letteralmente buttati nelle aziende e perdono
    sono mancati i viaggi, le esperienze, le occa-       so il mondo dell’automazione». Poi ci sono gli        solo tempo. Chi ne paga le conseguenze sono
    sioni che ora sono tornate e portano i ragazzi       Its ma il numero di istituti e di conseguenza         loro».

    10 Lo Stradone/ maggio · giugno 2022
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Cover Story

                        La coperta corta
                    dei centri per l’impiego
                  Oggi le strutture presenti in Italia sono congestionate
                rispetto al numero di utenti, nonostante la campagna di
                            assunzioni avviata qualche mese fa

Q
        ualche mese fa l’Anpal, l’agenzia na-        Cpi 1339 utenti. Parliamo di chi ha rilasciato      cio, abbiamo notato che sempre più aziende
        zionale che si occupa delle politiche        la dichiarazione immediata di disponibilità         si interfacciano con il Centro per l'Impiego
        attive del lavoro, dichiarava che quello     al lavoro e sottoscritto il patto per il lavoro.    per avanzare le richieste di nuove figure pro-
dei centri per l’impiego è «Un sistema sotto-        Un numero nettamente inferiore rispetto a           fessionali, esplicitando i requisiti e le com-
dimensionato rispetto alle richieste di servizi      quello prepandemico. Dal primo gennaio al           petenze richieste». Il Cpi, con il suo ufficio
da parte dell’utenza e congestionato sul piano       31 dicembre 2019 erano iscritti 3388 utenti,        inclusione, si occupa anche della gestione
operativo». Una criticità che si ripercuote sulla    duemila in più rispetto ad oggi. Qualcosa è         delle richieste legate al reddito di cittadinan-
capacità dei Cpi di incrociare la domanda dei        cambiato. Difficile pensare che tutti abbiano       za. Ma come avviene (o dovrebbe avvenire) il
lavoratori con l’offerta delle aziende e, di con-    trovato un impiego.                                 percorso che i percettori devono svolgere per
seguenza, rendere più semplice l’inserimento                                                             trovare lavoro? l beneficiari RdC vengono con-
(o il reinserimento) del lavoratore nel tempe-       La pandemia, in questo caso, ha avuto il suo
                                                     peso. «È importante evidenziare che le re-          vocati, presi in carico se in condizioni di poter
stoso mare del mercato del lavoro italiano.                                                              lavorare e con loro gli operatori stipulano il
I centri per l’impiego – gestiti dalla Regione       strizioni anti-Covid, le quali prevedevano la
                                                     chiusura al pubblico degli uffici, hanno por-       Patto per il Lavoro. Coloro che versano in con-
(Arpal) - hanno il compito di far incontrare la
                                                     tato l'utente ad interfacciarsi col Cpi telema-     dizioni tali da non poter essere inseriti, alme-
domanda e l’offerta del proprio territorio. In
                                                     ticamente. Questa modalità di interlocuzione        no per il momento, in percorsi di inclusione
sintesi, valutano le competenze dei candidati
                                                     con gli utenti viene tuttora utilizzata dal no-     socio lavorativa sono esonerati sulla base di
e raccolgono le offerte di lavoro delle azien-
                                                     stro CPI e anche dalle sedi territoriali di Arpal   un elenco di cause tassativamente contem-
de, cercando di far combaciare le une alle
altre. Inoltre forniscono una serie di servizi       Puglia. Dopo le riaperture, notiamo con pia-        plate dalla legge. Invece, coloro che presen-
agli utenti iscritti come, banalmente, un                                                                     tano i requisiti che integrano le ipotesi
aiuto a compilare il curriculum vitae. Non                                                                    di esclusione non saranno più chiamati
sono i Cpi, come erroneamente si crede,                                                                       e sono esclusi dagli obblighi relativi alla
a trovare lavoro alle persone ma servono                                                                      condizionalità, limitandosi in questi casi
a facilitare questo processo. Il vero pro-                                                                    a percepire il sussidio come misura pas-
blema, come dicevamo prima, è che sono                                                                        siva di sostegno al reddito. Coloro che
pochi e con poco personale, spesso in là                                                                      hanno rilasciato la dichiarazione di im-
con gli anni e talvolta con scarse compe-                                                                     mediata disponibilità al lavoro ed hanno
tenze. Lo specchio dell’attuale situazione                                                                    sottoscritto il Patto per il lavoro vengono
della pubblica amministrazione. Tuttavia                                                                      profilati ed in seguito all'orientamento di
negli ultimi mesi è partita una capillare                                                                     base viene effettuata la profilazione qua-
campagna di assunzioni per potenziare                                                                         litativa. Quest'ultima, insieme all'indice
i centri con nuove competenze e profes-                                                                       ricavato dal profiling quantitativo, forni-
sionalità, come ci riferisce Arpal Puglia.                                                                    sce non soltanto una misura attendibile
                                                     cere il flusso di utenza che si reca nei nostri
                                                     uffici per usufruire delle attività in presenza     della distanza del soggetto dal mercato del
Quello della coperta troppo corta non è l’uni-
                                                     e dei tanti servizi messi a disposizione dei        lavoro, ma fa emergere una serie di criticità
co problema che i centri per l’impiego devono
                                                     cittadini. In aumento, invece, sono gli utenti      e di problemi multidimensionali che rendono
affrontare per venire incontro alle esigenze
                                                     che usufruiscono della possibilità di ottenere,     necessario il rinvio ai Servizi Sociali per il Patto
dell’utenza. «L'incontro tra domanda e offer-
                                                     ad esempio, risposta ad una domanda o per           di inclusione sociale e l'avvio di un percorso
ta di lavoro – ci scrive l’Agenzia - talvolta pre-
                                                     richiedere un certificato mediante l'utilizzo       congiunto in sinergia e in collaborazione con i
senta criticità legate ad un tessuto industriale
spesso disaffezionato alla rete dei Centri per       della telematica (mail istituzionale)». Viene da    Servizi Sociali per fornire alla persona un sup-
l'Impiego presenti sul nostro territorio regio-      pensare che non tutti i lavoratori abbiano di-      porto, di diversa natura, psicologico, clinico,
nale. Un'altra criticità è sicuramente legata        mestichezza con internet e che abbiano avuto        tecnico amministrativo, ecc., propedeutico
ad una scarsità di specifiche competenze pro-        difficoltà a interfacciarsi on-line con i centri.   alla realizzazione delle condizioni per un effi-
fessionali da parte dei soggetti disoccupati                                                             cace inserimento in un percorso formativo o
                                                     ll Covid-19 ha bloccato anche l’altra parte del     professionale».
che, purtroppo, non riescono a trovare lavoro
                                                     filo: le aziende. «La pandemia ha sicuramente
nelle aziende in cerca di personale in quanto i
                                                     interrotto i rapporti con il tessuto aziendale      A Corato ci sono, ad oggi, 1223 beneficiari del
profili dei disoccupati non corrispondono alle
                                                     territoriale. – spiegano dal Cpi - Tuttavia, con    reddito di cittadinanza. Sono dati parziali per-
richieste del mercato del lavoro».
                                                     la ripresa delle attività di incrocio tra doman-    ché il numero citato fa riferimento soltanto a
La pandemia ha acuito le criticità che già c’e-      da e offerta di lavoro svolta dall’Arpal e le       chi transita dagli uffici del centro per l’impiego
rano. Basta citare un po’ di numeri. A Cora-         nuove assunzioni che di fatto hanno rafforza-       mentre i percettori possono essere indirizzati
to, negli ultimi 12 mesi, risultano iscritti al      to l'organico e le competenze del nostro uffi-      anche verso altri enti come i servizi sociali.

                                                                                                                    Lo Stradone/ maggio · giugno 2022 11
                                                                                                                                                                X
Cover Story

                                 Dipendente,
                              ma quanto mi costi?
                                      Il reale cuneo fiscale e contributivo nel
                                        settore privato è pari a 60%, tra i più
                                           elevati dei Paesi industrializzati

    L
           e aziende faticano a trovare nuovi col-     ambita come lo era venti anni fa: io ricordo         104, da ottobre 2020 prevede la riduzione
           laboratori da assumere eppure, in tan-      che prima non si vedeva l’ora di “partire per        contributiva del 30 per cento a carico dell’a-
           ti, dicono che non c’è lavoro. Perché il    la stagione”, era un’esperienza importante di        zienda; dal 2022 sono state introdotte altre
    mercato del lavoro sembra così tanto con-          vita. La tendenza dei diplomati e dei laureati       misure, come la riduzione contributiva dello
    tradditorio? Lo abbiamo chiesto ad un dot-         oggi è di pensare che l’unico sbocco lavorativo      0.8 per cento a carico del dipendente e la mo-
    tore commercialista specializzato in                    possibile sia il lavoro impiegatizio, perché    difica sia delle aliquote Irpef che delle detra-
    gestione del personale, Vincenzo                           in linea con la formazione; ma questo a      zioni, con l’obiettivo di incrementare il netto
    Perrone dello studio T-innova                                volte diventa un filtro mentale che li-    in busta; ulteriori misure sono il bonus 200
    Consulting di Corato: «La rispo-                             mita i percorsi. Sono ormai pochi i ra-    euro che sarà erogato a luglio è il già intro-
    sta a questa domanda – affer-                                gazzi che comprendono l’importanza         dotto “assegno unico” per chi ha i figli a carico
    ma - parte da un assunto fonda-                              di svolgere anche “lavori umili” o un      oltre al vecchio assegno famigliare per i nuclei
    mentale: coesistono tanti fattori                           po’ più distanti dal titolo, in attesa di   che non hanno figli.
    e quasi tutti, guardando la realtà                        occasioni migliori e più vicine a ciò che
    dalla propria prospettiva, sanno di                   hanno studiato: le prime esperienze lavora-       Il problema è che spesso queste misure non
    dire il vero». Le aziende non trovano lavora-      tive insegnano tanto, sviluppano competenze          sono sufficienti, perché, nel frattempo, tutti
    tori specializzati. «Tantissimi clienti del mio    preziose e creano anche occasioni di crescita        ci stiamo confrontando con gli aumenti dei
    studio hanno questo problema – conferma            all’interno di un’azienda».                          prezzi (anche dei beni di primo consumo) e
    Perrone – Soprattutto tra i più giovani, non                                                            quindi dell’inflazione che assorbe totalmente
    si trovano persone con abilità e competenze        Spesso l’obiezione che viene posta rispetto a        o in gran parte i benefici di queste misure».
    specifiche, capaci di giustificare un impegno      queste considerazioni è relativa ai compensi,
                                                       ritenuti inadeguati, troppo bassi. «Bisogna          In questo contesto generale, misure come
    di spesa importante per le aziende in termi-
                                                       aprire una parentesi molto ampia sul tema –          Naspi e Reddito di cittadinanza giocano un
    ni di tempo per la formazione, retribuzione e
                                                       argomenta Perrone – Le pagine della cronaca          ruolo importante.
    contribuzione».
                                                       di settore lo dicono chiaramente: il reale cu-
                                                                                                            «Esatto. Chi usufruisce di questi aiuti statali,
    Ci sono imprese che faticano più di altre ad       neo fiscale è pari al 60% ed è tra i più elevati
                                                                                                            prima di accettare un lavoro pone delle condi-
    ampliare il proprio organico. «Maggiori diffi-     dei Paesi industrializzati (il quinto in Europa).
                                                                                                            zioni retributive migliorative rispetto a quan-
    coltà le rilevano le aziende metalmeccaniche       Per intenderci significa che per un dipendente
                                                                                                            to percepisce da queste indennità. Quando lo
    che cercano elettricisti, idraulici e artigiani    che riceve mille euro netti al mese in busta
                                                                                                            strumento del reddito di cittadinanza è stato
    vari. – precisa Perrone - Dietro queste man-       paga, l’azienda sostiene un costo mensile al-
                                                                                                            introdotto, prevedeva che i beneficiari, oltre
    sioni ci sono anni di esperienza che un ragaz-     meno pari a 1600 euro. Perciò, pur volendo, il
                                                                                                            al denaro percepito, sfruttassero il tempo a
    zo neodiplomato ovviamente non ha e, molto         datore di lavoro è messo chiaramente in diffi-
                                                                                                            loro disposizione per formarsi e poi essere
    spesso, non ambisce ad avere. Si sta assisten-     coltà quando gli si chiedono salari più elevati
                                                                                                            orientati verso nuove opportunità di lavoro
    do ad un fenomeno sempre più frequente: le         in assenza di esperienza. Un discorso a par-
                                                                                                            attraverso i Centri per l’impiego: la fase votata
    aziende assumono nuovi dipendenti, offren-         te, ovviamente, va fatto per i lavoratori che
                                                                                                            alla ricollocazione nel mondo del lavoro, tut-
    do loro un compenso maggiore rispetto a            hanno abilità note e/o certificate: in tal caso
                                                                                                            tavia, non è mai decollata pienamente, anche
    quello che il lavoratore già percepisce presso     le aziende sono disposte a fare investimenti
                                                                                                            perché le aziende, il più delle volte, non fan-
    un’altra impresa concorrente.                      retributivi e contributivi più importanti.
                                                                                                            no riferimento a questi uffici pubblici per la
    Attualmente sono in affanno anche le impre-        Resta il fatto che la riduzione del cuneo fiscale    ricerca del personale. La speranza è che l’im-
    se che cercano lavoratori stagionali, quelle       - ossia il differenziale tra il costo che sostiene   plementazione dell’organico negli uffici dei
    legate al comparto agricolo e quelle che ope-      l’azienda e il netto che riceve il lavoratore - è    Centri per l’impiego della Regione Puglia pos-
    rano nel settore turistico, ricettivo ed enoga-    alla base dell’aumento del salario netto per i       sa dare nuovo impulso a questo meccanismo.
    stronomico. I dipendenti che si occupano del-      dipendenti: per questo il Governo negli ultimi
                                                                                                            Di fatto, chi percepisce il Reddito di cittadi-
    la raccolta dell’uva, delle olive o dei prodotti   anni (e soprattutto negli ultimi mesi) ha intro-
                                                                                                            nanza o l’indennità Naspi potrebbe, in manie-
    da orto, del servizio in sala o del lavoro in      dotto alcune misure in tal senso.
                                                                                                            ra non legale, riuscire a svolgere qualche la-
    cucina – per citare solo alcuni esempi - sono
                                                       Per esempio la Decontribuzione Sud, intro-           voretto per amici e parenti, accumulando così
    ormai “merce rara”. L’esperienza di lavoro
                                                       dotta dal decreto-legge 14 agosto 2020, n.           una somma mensile di denaro interessante e
    che dura due o tre mesi ormai non è per nulla

    12 Lo Stradone/ maggio · giugno 2022
X
Dove sono finiti i
                                                                lavoratori stagionali?
                                                         Il dibattito va avanti da mesi. C’è una forte carenza di
                                                         personale nel campo della ristorazione e del turismo.
                                                         Ne abbiamo parlato con l’imprenditore Silvano Falco

                                                     D
                                                              ove sono finiti i camerieri, gli chef, gli   parlare le lingue straniere. Figure importanti
                                                              addetti all’accoglienza e tante altre fi-    per un brand, come quello pugliese, capace di
                                                              gure protagoniste del mercato della          rilanciarsi a livello internazionale». Sebbene,
                                                     ristorazione, soprattutto stagionali? Da qual-
                                                     che mese se ne parla diffusamente sui giorna-         come ci spiega Falco, quello della scarsità di
                                                     li, in tv e sul web. Le associazioni di categoria     risorse umane è un vecchio problema, oggi è
                                                     denunciano, ad esempio, che all’appello man-          maggiormente avvertito. Il Covid ha senz’al-
                                                     cano 400.000 camerieri. Un numero enorme              tro influito. «In molti, in un momento stori-
                                                     in un Paese che dovrebbe fondare una buona            co dominato dall’incertezza, hanno scelto di
                                                     fetta della sua economia sul turismo. Il dibat-
                                                                                                           prendere altre vie. Molti camerieri oggi fanno
                                                     tito, acceso anche dalle dichiarazioni di per-
sostitutiva della retribuzione che percepirebbe                                                            altro. C’è chi si è dedicato all’agricoltura, chi
                                                     sonaggi noti come Alessandro Borghese, ha
accettando un’offerta di lavoro; così facendo si     scoperchiato il proverbiale vaso di Pandora.          ha tentato il concorso pubblico, chi lavora per
accetta una somma di denaro che comunque             Colpa del reddito di cittadinanza? Di giovani         altre aziende».
ha una durata limitata e si rifiuta una proposta     poco inclini a sacrificarsi nei weekend? O esi-
di lavoro che potrebbe risolvere problemi eco-       ste davvero un cono d’ombra fatto di paghe            Esiste anche un problema generazionale. «Il
nomici nel medio e lungo periodo».                   misere, contratti irregolari o addirittura inesi-     nostro è un lavoro impegnativo. Lavoriamo
                                                     stenti, turni massacranti e ambienti di lavoro
                                                                                                           quando gli altri si riposano. Natale, ferrago-
La soluzione, quindi, andrebbe cercata nei           nocivi?
                                                                                                           sto, Pasqua, il sabato, la domenica. Psicolo-
cambiamenti strutturali riguardanti più fat-
                                                     Ne abbiamo parlato con Silvano Falco, da 25           gicamente è pesante ma noi siamo sempre
tori: «la formazione scolastica – argomenta          anni nel mondo della ristorazione. Gestisce
Perrone - dovrebbe rispondere meglio alle                                                                  lì, in prima linea e se le vecchie generazioni
                                                     –con i suoi fratelli, Aldo e Felice - la sala rice-
richieste delle aziende del territorio, serve più                                                          erano consce dei sacrifici che questo lavoro
                                                     vimenti New Lions a Molfetta che lavora pra-
collaborazione fra l’istituzione scuola, le azien-   ticamente tutto l’anno. «Non abbiamo proble-          comporta, i più giovani se ne rendono conto
de del territorio e le associazioni di categoria;    mi di reperimento del personale – ci spiega           solo dopo, quando tastano con mano, forse
la formazione in azienda dovrebbe essere             – perché abbiamo messo in campo una serie             accecati dai modelli che passano in televisio-
                                                     di meccanismi che ci permettono di avere              ne, quelli di Masterchef, per intenderci. Mo-
una costante, specie in considerazione degli
                                                     sempre l’organico al completo. L’azienda è
eventi degli ultimi anni, in modo da ottenere                                                              delli che non ci appartengono».
                                                     gestita da noi fratelli e da alcuni dipendenti,
risorse polifunzionali capaci di rispondere alle     le figure di riferimento per mandare avanti
esigenze del mercato e ai conseguenti muta-                                                                Manca qualcosa anche sul fronte formazione.
                                                     questo tipo di attività. Loro rappresentano
menti organizzativi aziendali; i giovani diplo-      lo zoccolo duro, al quale si affiancano colla-        «Noi abbiamo coltivato fruttuose collabora-
mati/laureati dovrebbero poter accumulare            boratori storici, che lavorano con me anche           zioni con gli istituti alberghieri ma credo an-
più esperienze lavorative possibili e dall’altro     da vent’anni e una piccola parte di persone           che che le scuole dovrebbero imparare di più
lato le aziende dovrebbero dare loro la pos-         che ruotano. Tutte con regolare contratto e           a parlare con le aziende, a capire quali sono
                                                     stipendio adeguato. Negli anni abbiamo lavo-
sibilità di sperimentare, di proporre idee in-                                                             le problematiche del settore, a partire dai do-
                                                     rato sulla crescita del personale, costruendo
novative e di conoscere il mondo aziendale;          attorno a loro un ambiente lavorativo sano,           centi che comunque si impegnano moltissi-
lo Stato dovrebbe intervenire sempre di più          cordiale e flessibile. Sono loro a scegliere i tur-   mo. È fondamentale che chi insegna, capisca
per ridurre il cuneo fiscale e incentivare le        ni di riposo».                                        il nostro mondo. Un’idea è quella di avviare
aziende ad assumere sia giovani che soggetti                                                               un’attività post diploma, come gli Its, con corsi
svantaggiati che vogliono rientrare nel merca-       Dalle parole di Falco si può dedurre che, alla
                                                     base, ci debba essere un rapporto economi-            di approccio al mondo del lavoro».
to del lavoro: servono attraverso agevolazio-
                                                     co, contrattuale e lavorativo “umano”. Ma se
ni consistenti e strutturali come il contratto       l’imprenditore coratino ha saputo costruire           Impossibile non parlare del reddito di cittadi-
di apprendistato, in tutte le sue tipologie. Si      con i suoi fratelli una struttura tale da eludere     nanza, additato da tantissimi ristoratori e non
potrebbe pensare anche di sostenere a livello        la carenza di personale, l’emergenza rimane           come una delle cause principali alla cronica
locale quelle persone, giovani e meno giovani,       anche al netto di paghe e condizioni lavora-          mancanza di lavoratori. «Capita di fare collo-
che vorrebbero mettersi in proprio e creare          tive. «Oggi manca soprattutto il personale di         qui con persone che percepiscono il reddito
la loro attività: la semplificazione burocratica     sala – conferma Falco – ma anche in cucina
                                                     si fa fatica. Personalmente riscontro più dif-        di cittadinanza e vorrebbero mantenerlo ma
e la partecipazione ai costi in fase di start-up                                                           per noi il nostro modo di lavorare è inconci-
                                                     ficoltà a trovare addetti alla ricezione. Gente
(utenze e fitti per esempio) sarebbero un’otti-      in grado di accogliere gli ospiti e che sappia        liabile».
ma partenza».

                                                                                                                      Lo Stradone/ maggio · giugno 2022 13
                                                                                                                                                               X
Economia

                                    Terra di conquista
                           Imprenditori “forestieri” a Corato: un modello
                                di successo ad alto tasso di replica

                                                                              di Stefania Leo

    C                                                                                                         Il caso
           hi guarda oltre il confine della città       sti valenti, artigiani di lunga esperienza e gio-
           afferma che Corato sia un posto acco-        vani con la testa sulle spalle. È la nuova classe
           gliente, prospero e di gente dedita al       imprenditoriale che tra alti e bassi è destinata
    lavoro. Insomma, un modello esemplare da            a portare avanti la storia del commercio pae-         A volte la pianificazione lascia spazio al caso e
                                                                                                              anche al destino, se si vuole chiamarlo così. È
    seguire e a cui integrarsi. Sono in molti, da An-   sano. Molti li chiamano ancora “forestieri” ma
                                                                                                              la storia di Riccardo Volpe, hairstylist e volto
    dria principalmente, ad affacciarsi al territorio   con la loro attività sono diventati parte inte-
                                                                                                              di Hairmooving. Riccardo, ancora giovane, si
    coratino pronti per iniziare un’avventura lavo-     grante del tessuto sociale cittadino diversifi-       è trovato a portare avanti il sogno di un’im-
    rativa degna di nota e dalle prospettive posi-      cando un’offerta al passo con i tempi e adatta        prenditrice coratina che ha scelto di andare
    tive. Alcuni scelgono di replicare un modello       per soddisfare una clientela sempre più infor-        altrove ma di non disperdere l’opera già av-
    già vincente altrove, altri, invece, rischiano,     mata ed esigente. Tra i principali esponenti de-      viata. “Tu sei quello giusto” è l’incipit adatto
    e pure tanto, mettendosi in gioco con nuove         gli imprenditori ne sono stati scelti alcuni che si   per questo racconto. «Avevo 23 anni quando
    idee. Ma perché Corato ha tutto questo ap-                                                                mi si è prospettata l’opportunità di avere qual-
                                                        dedicano al settore dell’artigianato, cura della
                                                                                                              cosa di mio. In quel momento non ci pensavo,
    peal? Di certo è bene allargare il raggio e di      persona, vendita di abbigliamento e non solo.
                                                                                                              puntavo essenzialmente alla formazione ma il
    andare oltre i classici caseifici andriesi che      Tutte storie che, per il caso o per opportunità,
                                                                                                              caso ha voluto che la precedente proprietaria
    tanto piacciono al grande pubblico, è neces-        si sono intrecciate per dare vita a un fenome-        del salone si mettesse sulla mia strada e mi
    sario pensare anche ad altre realtà artigianali,    no che rende Corato una terra di “conquista” e        stravolgesse la vita chiedendo di continuare
    quelle che non ci si aspetta. Sono professioni-     una piazza economicamente attraente.                  il lavoro già iniziato da lei. L’ho conosciuta

                                                                                                                                                   Hairstylist

                                                                                                                                 Riccardo Volpe, andriese, è
                                                                                                                                  arrivato a Corato per caso

                                                                                                                                  Foto Ottavio Mastrapasqua

    14 Lo Stradone/ maggio · giugno 2022
X
Editoriale

in treno, per caso, mentre viaggiavo verso i
miei primi corsi professionalizzanti, aveva vi-            Fratelli                                       La pianificazione
sto in me qualcosa che a quell’età non avrei
mai pensato di avere: la forza per iniziare da             Michele e Riccardo Montingelli,
                                                           andriesi, dal ’96 a Corato con Art             Per raccontare questa storia bisogna anda-
zero». Riccardo avrebbe voluto attendere per
                                                           Vetro                                          re un po’ più indietro nel tempo. Siamo nel
avviare il suo cammino professionale in ma-
                                                                                                          pieno fermento economico tipico degli anni
niera autonoma, ma il caso, che non esiste,
                                                                                                          novanta, Corato era considerato un paradi-
mette sul suo cammino questa grande oppor-
                                                      Complice il supporto di uno staff competente        so fiorente dai paesi vicini, tutti guardavano
tunità e facendo le valutazioni necessarie, si è
                                                      e adeguatamente formato, la proposta verso          a questa città, senza esagerazione, con am-
buttato in una storia del tutto nuova «O la va
                                                      la clientela è sempre innovativa e al passo         mirazione. A volersi ritagliare uno spazio tra
o la spacca perché a 23 non si fanno valuta-
                                                                                                          le attività del posto erano soprattutto gli ar-
zioni a lungo termine ma si coglie l’opportuni-       con i tempi, fondamentale quando si parla
                                                                                                          tigiani dell’edilizia, complice il momento par-
tà quando questa si presenta». L’accoglienza          di “teste alla moda”. A questo punto sorge
                                                                                                          ticolarmente positivo per il settore. Proprio
a Corato come è stata? «È stata dura perché           spontanea una riflessione: lavorare a Corato        da Andria, molto prima della rinascita cultu-
all’inizio è una sfida, affermarsi in un territorio   significa fare un investimento anche nell’e-        rale e lavorativa di questa città, a voler aprire
diverso da casa mia non è semplice e a ripen-
                                                      conomia del paese, cercando di dare il pro-         un’attività a soli 10 chilometri circa da lì sono
sarci mi vengono ancora i brividi per tutto ciò
                                                      prio contributo. Interessante situazione che        due fratelli, Michele e Riccardo Montigelli. I
che ho dovuto affrontare. Di una cosa, però
sono sicuro: rifarei tutto. A Corato ho trova-        garantisce maggiore incremento del lavoro e         due si mettono in proprio come vetrai e fanno
to una clientela nelle mie corde, il target del       delle opportunità in diversi campi, dall’edilizia   all in su Corato con Art Vetro. A raccontare
salone ha permesso di potermi esprimere               fino a nuovi impieghi che in città sembrano         l’esperienza è stato Michele. Art Vetro nasce
al meglio, mettendoci del mio e affermando                                                                nel 1996 a Corato come seconda vetreria del
                                                      essere sempre più carenti. Questa condizio-
la mia figura professionale riconosciuta non                                                              paese «Abbiamo pensato al posto migliore
                                                      ne si è prospettata per Hairmooving nell’anno
solo in città». Si, perché i clienti di Riccardo                                                          per poter iniziare la nostra attività e questa
                                                      più difficile per il commercio, il 2020, anno in
non sono solo coratini, infatti alcuni si sposta-                                                         ci è sembrata una buona idea. Corato è più
                                                      cui Riccardo Volpe sceglie di ampliare il suo       semplice da raggiungere ma ciò che ci ha
no da Trani o dalla stessa Andria, verso Hair-
                                                      salone per poter accogliere in spazi più gran-      spinto ad investire qui è stata la possibilità di
mooving. Perché succede questo? «Proprio
sulla base della fiducia che la persona ripone        di la clientela. Ad oggi si è rivelata una mano-    crescere professionalmente perché proprio
in me le permette di fare qualche chilometro          vra vincente perché si riesce a lavorare in un      in quel momento storico gli investimenti nel
in più per concedersi un momento di relax da          ambiente che ha garantito il distanziamento         mercato edilizio erano maggiori, quindi per
dedicare alla cura dei capelli. Inoltre assicuro      sociale e il rispetto delle regole con cui abbia-   noi un’opportunità da non perdere». Riccardo
una certa esclusività nel campo dei prodotti          mo imparato a convivere. Corato è solo una          e Michele hanno contribuito al prosperare di
e servizi. Una scelta che premia ogni giorno».                                                            nuovi quartieri grazie anche alle loro opere
                                                      “scuola” dedicata alla crescita lavorativa? No,
Un’occasione colta può diventare sinonimo                                                                 affermandosi come realtà affidabile. Il merca-
                                                      alcuni hanno anche trovato il modo di costru-
di successo professionale prima e persona-                                                                to coratino, però ha subito una flessione che
                                                      ire una famiglia e di stabilirsi in città. Ecco,    ha modificato il lavoro dei due fratelli. Cos’è
le poi? Certamente, il caso di Riccardo Volpe
ne è la dimostrazione. Con Hairmooving ha             questo è successo anche a Riccardo Volpe che        successo? «Da quando abbiamo aperto fino
trovato la sua dimensione ideale non trascu-          qui ha trovato la sua compagna di vita e un         ad oggi abbiamo constatato un calo del flusso
rando mai la crescita della sua idea di attività.     concetto di famiglia destinato ad allargarsi.       lavorativo dovuto alla mancanza di nuove co-

                                                                                                                     Lo Stradone/ maggio · giugno 2022 15
                                                                                                                                                              X
Cronaca

                                                                                                struzioni. Noi contribuiamo non solo al setto-
                                                                                                re strutturale ma anche all’arredo, per cui se
                                                                                                non si costruisce sul territorio il giro d’affari è
                                                                                                destinato a calare». D’altro canto si rivelano in
                                                                                                crescita le opportunità di lavoro fuori da Cora-
                                                                                                to e ad incentivarlo è un passaparola referen-
                                                                                                ziato, da sempre funzionante, un investimen-
                                                                                                to pubblicitario mirato e l’affidabilità, marchio
                                                                                                di fabbrica dei fratelli. Michele lo conferma:
                                                                                                «Siamo ancora un punto di riferimento assie-
                                                                                                me ai nomi storici del settore». I due fratelli

                Il curioso caso di via Duomo
                                                                                                che da più di 25 anni lavorano gomito a gomi-
                                                                                                to da perfetto team, guardano a Corato come
                                                                                                la scelta della vita, però il diminuire delle op-

    S
                                                                                                portunità dovuto non solo alla generale crisi
          u via Duomo quasi la metà delle attività commerciali sono “straniere”. Prin-
                                                                                                economica che ha coinvolto tutti i settori, ma
          cipalmente di andriesi, molte del settore dell’abbigliamento. Ci sono storie
                                                                                                anche l’instabilità politica degli ultimi anni ha
          comuni e non, scelte di vita e operazioni commerciali. Tanti andriesi, diceva-
                                                                                                generato lo stallo delle costruzioni. «Mi augu-
    mo, noti per lo spirito imprenditoriale e per l’attitudine al commercio. I negozi che
                                                                                                ro che nel prossimo futuro ci sia maggiore at-
    popolano la via più centrale della città spesso fanno parte di piccole catene, che
                                                                                                tenzione anche al settore dell’edilizia» A dirlo
    hanno punti vendita nelle città vicine ad Andria, come Canosa, Barletta o molto
                                                                                                è Michele che vede il futuro con un certo otti-
    meno spesso Trani. Alcune sono collegate ad aziende (sempre andriesi) di maglie-
                                                                                                mismo, complice il buon lavoro svolto finora.
    ria, altre sono figlie di una consolidata tradizione mercatale. Dal mondo degli am-
    bulanti viene anche Francesco Di Tullio, biscegliese, che da un ventennio ha messo
    radici su via Duomo con Re’verse e ha anche un punto vendita a Molfetta. Non solo
    abbigliamento e accessori. Anche Marco Ficco è di Bisceglie e, ormai da dieci anni,
    ha scelto Corato per il suo negozio di ottica diventando un punto di riferimento per
                                                                                                     Chiazziere
    i suoi clienti. A influire sulla scelta dei commercianti di fuori, spesso, è la nomea che
    Corato ha costruito nel tempo, di città tranquilla dove poter svolgere bene la pro-              Alessandro Ficco, ruvese, con uno
    pria attività. Ma non mancano le criticità, in primis quella dell’ormai tanto discussa           dei suoi collaboratori all’interno del
    ztl. Tema che spacca l’opinione dei commercianti di via Duomo, tra chi vorrebbe                  magazzino del suo ortofrutta
    abolirla e chi vorrebbe ampliarla e regolamentarla, passando ovviamente da un
    restyling doveroso che potrebbe portare più imprenditori a scegliere Corato (e via
    Duomo). In questo caso dovrà essere la politica a dare le giuste risposte. (FdM)

    16 Lo Stradone/ maggio · giugno 2022
X
Economia

La voglia di riscatto                               Poco prima di Natale cominciammo ad ingra-
                                                    nare. Ottenni l’autorizzazione per esporre la
                                                                                                          Perché Corato piace
                                                    merce all’esterno e da allora la crescita non
Quella di Alessandro Ficco, invece, è una           si è arrestata. Fui costretto a spostarmi in un       Non c’è dubbio, quindi, Corato “tira” ancora.
storia di riscatto che si intreccia con la nostra   locale più grande e ad assumere nuovi dipen-          La città che sembra non essere apprezzata a
città. Quella dei Ficco è una famiglia storica di   denti». Oggi sono 7 le persone che lavorano           sufficienza dagli “autoctoni” diventa un luo-
ortolani e fruttaioli ruvesi, che affonda le pro-   da Ficco con regolare contratto e servono tra         go di conquista per chi ha una buona idea o
prie radici almeno in un paio di generazioni        i cinquecento e i mille clienti al giorno. «Buo-      semplicemente riscontra una certa affinità col
addietro, un po’ come i Ventura a Corato. «In       na parte del mio successo, è merito loro»,            territorio. Le opportunità commerciali, nono-
adolescenza sono stato un ragazzo difficile. –      afferma Alessandro che possiede anche un              stante il momento non proprio positivo per
racconta – Ad un certo punto mio padre mi           auto lavaggio nella sua Ruvo e non è l’unico
comprò un camioncino, mi fece prendere la                                                                 l’economia in generale, continuano a piacere
                                                    fruttivendolo “forestiere” di Corato. «Forse
patente e mi disse: “Se sei buono, trova tu la                                                            agli imprenditori forestieri, ma la domanda
                                                    siamo più fruttivendoli di fuori che di Cora-
soluzione”. E così finì a fare l’ambulante. Gira-                                                         da porsi è se c’è un adeguato supporto che
                                                    to, – conferma – noi poi abbiamo un modo
vo per Corato con il mio camioncino. La scelsi                                                            può essere dato dalle istituzioni. Di certo una
                                                    diverso di lavorare rispetto ai fruttivendoli co-
perché avevo tanti amici coratini, diciamo per                                                            risposta unica non c’è: si può investire molto
                                                    ratini. Siamo “chiazzieri”, tra gli ultimi rimasti.
simpatia». All’inizio non è facile, Alessandro                                                            di più per rinnovare l’immagine delle strade,
                                                    Ovvero “urliamo” le offerte che quotidiana-
non conosce bene il territorio. Si stabilisce                                                             creare zone commerciali sempre più “di gri-
                                                    mente offriamo ai nostri avventori. Purtrop-
su via Prenestina dove comincia, pian piano,                                                              do” o predisporre delle soluzioni che facilitino
a creare il suo giro di clienti. Ma non è quel-     po è una tipologia di fruttivendolo che si va
                                                    estinguendo». Ma come mai molti forestieri            il lavoro dal punto di vista pratico, diminuire
lo che voleva. Desiderava un vero e proprio
                                                    scelgono Corato? La qualità della piazza aiuta,       la burocrazia superflua. Tutte buone idee e
negozio, per dimostrare a suo padre che, con
                                                    come spiega il giovane fruttivendolo ruvese.          richieste che molti dei commercianti fanno da
dedizione, ce l’avrebbe fatta anche lui. L’oc-
                                                    «Ci sono piazze buone e piazze meno buone.            un bel po’ di tempo. Per iniziare a ragionare in
casione arriva nel 2006. «Il 12 dicembre, me
lo ricordo ancora, aprii un piccolo negozietto      Giovinazzo e Terlizzi, ad esempio, sono tra le        tal senso serve una progettazione nel lungo
con mio fratello, anche lui fruttivendolo. È        migliori. Città piccole che spendono tanto per        periodo, una ritrovata fiducia verso un modo
qui a fianco al mio negozio. Ora lo utilizziamo     mangiare bene, a differenza di Andria e Tra-          di fare della politica che deve tornare al ser-
come deposito. Anche in questo caso i clienti       ni, più grandi e con priorità diverse. Corato è       vizio della comunità e al prosperare del com-
erano pochi, neanche una decina al giorno.          un’ottima via di mezzo». (FdM)                        mercio, quello sano, quello made in Corato.

                                                                                                                     Lo Stradone/ maggio · giugno 2022 17
                                                                                                                                                             X
Economia
                                                               LA PIZZICHERIA

                               Da 40 anni la qualità
                              sulla tavola dei coratini
               Ormai il cuore della città è diventato luogo di ritrovo,
             soprattutto per i più giovani. Questa è la sua storia recente

                                                                             di Dino Patruno

    I
        l 3 febbraio del 1982 cominciava la storia      consapevolezza di avere davanti a sé un com-        tutto, ma anche i biscotti Russo che, qualcuno
        di una delle attività commerciali più note      pito impegnativo ma supportato da un gran-          forse ricorderà, erano conservati nelle loro
        in città grazie alla passione e al piglio di    de entusiasmo e dal completo sostegno della         coloratissime scatole di latta, oltre poi ad al-
    un ventenne coratino animato dalla voglia di        sua famiglia. Felice ama raccontare di essere       tri prodotti anche non alimentari ben ordinati
    continuare una bella tradizione familiare e         letteralmente nato in una salumeria. Infatti, il    in un piccolo ambiente utilizzato anche come
    nello stesso tempo diventare un punto di rife-                                                          abitazione. Nonna Angelina, di cui Felice con-
                                                        31 marzo 1962, il nostro eroe nasceva in casa,
                                                                                                            serva in negozio gelosamente alcuni cimeli,
    rimento per la città per quanto riguardava l’of-    precisamente in via Fratti al numero 3, pro-
                                                                                                            come la Licenza di vendita con l’attestazione
    ferta di generi alimentari. Infatti, coniugando     prio nella stessa palazzina in cui sua nonna
                                                                                                            del pagamento dell’imposta di fabbricazione
    fin da subito la ricerca della qualità attraverso   Angela Maria Lupo, detta Angelina la Rossa          sugli spiriti e l’antica scansia da lei utilizzata
    la scelta dei migliori prodotti e l’apprendimen-    a causa delle sue gote perennemente arros-          per contenere gli alimenti e che oggi, affettuo-
    to continuo teso alla completa acquisizione         sate, esercitava fin dagli anni 40 una piccola      samente recuperata, fa bella mostra di sé nel-
    di tutti i segreti del mestiere, Felice Bove co-    attività di quartiere finalizzata alla vendita di   la saletta degustazione, aveva intrapreso tale
    minciava il suo percorso professionale con la       prodotti alimentari sfusi. Pasta e pane soprat-     attività in seguito alla prematura scomparsa

    18 Lo Stradone/ maggio · giugno 2022
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