CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
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2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.07 Pagina 1 477•luglio|settembre 2013 Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Roma CONOSCERE PER TUTELARE dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 11.28 Pagina 2 EDITORIALE 3 Educare e formare, sempre! MARCO PARINI Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Roma il 6 marzo 1957, n°5683 Sped. A.p., art. 2 c. 20/b 45% legge OPINIONE 662/96 Filiale di Roma 4 Raccontare la complessità dell’istruzione DIRETTORE Francesca Marzotto Caotorta REALIZZAZIONE GRAFICA – STAMPA FRANCESCA MARZOTTO CAOTORTA DOSSIER 5 Italia Nostra e l’Educazione al Patrimonio Culturale SEDE ALESSANDRA MOTTOLA MOLFINO Viale Liegi, 33 – 00198 Roma – tel. 068537271 fax 0685350596 6 I giovani per la tutela P.I. 02121101006 – C.F. 80078410588 MARIA ROSARIA IACONO e-mail: italianostra@italianostra.org e-mail redazione: comunicazione@italianostra.org 8 Il Settore Educazione al Patrimonio Culturale: sito internet: www.italianostra.org stato di fatto e prospettive ADESIONE A ITALIA NOSTRA 2013 ALDO RIGGIO quota comprensiva delle spese di spedizione rivista 11 La quota locale del curricolo SOCIO ORDINARIO: ADRIANA AVENANTI quota annuale euro 35,00 – quota triennale euro 90,00 SOCIO FAMILIARE: RIFLESSIONI quota annuale euro 20,00 – quota triennale euro 50,00 12 Educare al paesaggio SOCIO GIOVANE (inferiore 18 anni): quota annuale euro 10,00 – quota triennale euro 25,00 BENEDETTA CASTIGLIONI 13 Alfabetizzazione, linguaggi e patrimoni culturali SOCIO ORDINARIO STUDENTE (fino a 26 anni): quota annuale euro 15,00 – quota triennale euro 40,00 ANTONELLA NUZZACI 14 La strage dei centri storici? SOCIO SOSTENITORE: quota annuale euro 100,00 – quota triennale euro 270,00 PIER LUIGI CERVELLATI 16 Le pietre e i cittadini SOCIO VITALIZIO: euro 2.000,00 (una tantum) SOCIO BENEMERITO: quota annuale euro 1.000,00 TOMASO MONTANARI 17 La percezione dei luoghi identitari ENTE SOSTENITORE: quota annuale euro 250,00 SCHEDA A. RIGGIO E IRENE ORTIS SOCIO ESTERO: quota annuale euro 60,00 CLASSE SCOLASTICA: quota annuale euro 30,00 DI DOSSIER Versamenti su c.c.p soci n°48008007 18 Giovani protagonisti intestato a Italia Nostra – Roma A. RIGGIO Per informazioni su abbonamenti alla rivista 20 L’insegnamento per competenze per i non soci: Servizio abbonati – viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. 0685372723 STEFANIA SEBASTIANI Finito di stampare: ottobre 2013 ITALIA NOSTRA ONLUS ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA 21 Alcune esperienze dal mondo SEGNALAZIONI TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E NATURALE 23 Iniziative e progetti DELLA NAZIONE (riconosciuta con D.P.R. 22 VIII-1958, n. 1111) DA MILANO NORD, VERONA, REGGIO CALABRIA, RISERVA DELL’IMERA 26 Dal sapere al saper fare PRESIDENTE Marco Parini DA CASTELFIDARDO, MILANO NORD OVEST, MILANO SUD EST VICE PRESIDENTI Luigi Colombo – Teresa Liguori 28 Scuola e territorio Pietro Petraroia DA UDINE, ALASSIO, FAENZA, BOLOGNA, MESSINA SEGRETARIO GENERALE N.N. 31 Dallo studio all’azione CONSIGLIO DIRETTIVO DA BARI, CAMPOBASSO, ROVIGO, VALLECAMONICA Antonello Alici – Massimo Bottini – Nicola Caracciolo 34 Fare didattica al museo Luca Carra – Luigi Colombo – Sergio Cordibella Raffaella Di Leo – Giovanni Gabriele – Ebe Giacometti DA SAVONA, ALBA, LA MADDALENA Liliana Gissara – Maria Pia Guermandi – Ercole Guerra 36 Mostre e concorsi per imparare a “vedere” Franca Leverotti – Teresa Liguori – Serena Longaretti DA VARESE, NOVARA, ESTE, AUGUSTA Francesca Marzotto Caotorta – Alessandra Mottola Molfino 39 E ancora… Marco Parini – Pietro Petraroia – Evaristo Petrocchi Gaetano Rinaldi – Maria Teresa Roli – Oreste Rutigliano DA CROTONE, CAGLIARI, TREBISACCE, GENOVA, ALESSANDRIA Maria Rita Signorini RICORDO GIUNTA 42 La nostra storia Luigi Colombo – Sergio Cordibella – Teresa Liguori Marco Parini – Pietro Petraroia – Evaristo Petrocchi INTERVISTA A DESIDERIA PASOLINI DALL’ONDA Gaetano Rinaldi – Oreste Rutigliano – Maria Rita Signorini DI DAFNE COLA E IRENE ORTIS COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI 45 Anche Benedetto Croce progenitore di Italia Nostra… Aldo d’Ormea – Filomena Rizzaro – Giovanni Zenucchini FEDERICO ANGHELÉ COLLEGIO DEI PROBIVIRI Giancarlo Bagarotto – Franca Guelfi – Nerina Scarascia NOTIZIE AMMINISTRAZIONE E INDIRIZZARIO 46 Italia Nostra per gli Uffizi Mauro Di Bartolomeo MARIARITA SIGNORINI SOCI E ABBONATI 46 San Benedetto Po tra i “7 siti più a rischio” in Europa Emanuela Breggia 47 I 50 anni di Europa Nostra ad Atene SEGRETERIA DI PRESIDENZA ROSSANA BETTINELLI Roberta Giannini SEGRETERIA GENERALE Luciano Marco Blasi – Dafne Cola – Andrea De Angelis AI LETTORI SERVIZIO CIVILE Irene Ortis Il pensiero ufficiale dell’Associazione sui diversi argomenti è espresso nell’editoriale. Tutti gli altri articoli CARI AMICI, rappresentano l’opinione dei rispettivi autori. CI FAREBBE PIACERE AVERE UN FILO SEMPRE PIÙ DIRETTO CON VOI LETTORI Normativa sulla Privacy: ai sensi del D.L. 196 del 30/06/03 i dati sono raccolti ai soli fini E DARE SPAZIO ANCHE A UNA RUBRICA “LETTERA AL DIRETTORE” associativi e gestiti con modalità cartacea ed elettronica da Italia Nostra. In qualunque momento Lei potrà aggiornare i suoi dati o cancellarli scrivendo ai nostri uffici di Viale Liegi, 33 – 00198 Roma SCRIVETECI A COMUNICAZIONE@ITALIANOSTRA.ORG In copertina “San Girolamo nello studio” di Antonello da Messina NB. Stampato su carta ecologica senza uso di sbiancanti chimici PER ESSERE PUBBLICATE LE LETTERE DEVONO ESSERE LUNGHE CIRCA 1000 BATTUTE seguici su www.italianostra.org
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 3 MARCO PARINI Educare e formare, sempre! ll’inizio degli anni ’70, quando iniziai la mia altrettanta applicazione. Tutela ed economia, valo- A militanza in Italia Nostra, molti valori e molti termini risultavano estranei alla maggior par- te dell’opinione pubblica. Ecologia, valori ambientali rizzazione e conservazione delle tradizioni, e potrem- mo continuare, non sono concetti antitetici ma co- niugabili. In un Paese come il nostro che vanta un det- e paesaggistici, ecosistema, energie rinnovabili, pro- tato costituzionale quale quello riassunto nell’art. 9 blemi climatici, cibo biologico e molto ancora. della Costituzione deve considerare la cultura tra le Oggi, a distanza di anni tutto ciò è entrato nel lessi- priorità dell’azione dei suoi Governi. Come immagi- co comune. Italia Nostra iniziò ben presto ad occu- nare che la cultura non possa esprimersi pure nei suoi editoriale parsi di educazione, in ogni parte d’Italia. Dapprima valori economici ed occupazionali, basti pensare alla si operò all’interno delle scuole medie e medie supe- ricerca, al design, alla moda, al turismo. Occorre quin- riori. Molti di noi ricordano gli incontri, le lezioni in di educare, formare, sensibilizzare, comunicare valo- aula agli studenti. In un secondo tempo si intervenne ri e conoscenza. Come non ricordare gli appelli, le bat- direttamente sul corpo docente nel convincimento ri- taglie combattute contro la riduzione ed in molti ca- velatosi vincente che questo rapporto mediato fosse si la soppressione dell’insegnamento della storia del- in grado di raggiungere e formare i docenti stessi ed l’arte nelle nostre scuole, come non protestare per i loro alunni in un rapporto esponenziale che vedeva l’inadeguata formazione storico-artistica nei semina- quest’ultimi diventare comunicatori di proposte e va- ri, nei luoghi di formazione dei depositari di una par- lori nei confronti delle loro famiglie. te considerevole del nostro patrimonio artistico. Si de- Tutto ciò credo sia stato utile. Oggi la politica affron- ve educare e formare, sempre! ta il tema dell’inquinamento, dell’agricoltura biolo- Nella civiltà della comunicazione dobbiamo utilizza- gica, dello spreco del suolo, dell’abusivismo edilizio, re strumenti sempre più efficaci ed in grado di rag- delle energie rinnovabili, della conservazione dei cen- giungere un pubblico sempre più vasto. Non bloc- tri storici. Non sempre le norme risultano efficaci, an- chiamoci davanti ad un PC, non pensiamo al mezzo zi talvolta sono strutturate per aggirare le misure di ma al contenuto del messaggio non dimenticando pe- salvaguardia, spesso il profitto immediato precede la rò che la forma è anche sostanza, che il documento tutela del futuro, ma i concetti esistono, l’opinione cartaceo è cultura, che il libro è anche valore in sé. pubblica sente certi valori, lotta organizzandosi in co- Educare è far comprendere le funzioni, i contenuti, mitati o militando nelle associazioni. ma anche la forma, la logica degli spazi, la storia dei L’educazione e la formazione sono servite, servono e luoghi. Un assunto imprescindibile per conoscere quel serviranno all’uomo di oggi ed alle generazioni futu- che ci circonda, come i centri storici. Nella lezione di re. I concetti però vanno evolvendosi, il tema della domani partiamo dalla loro conoscenza per un’effi- complessità è ormai di comune conoscenza ma non di cace azione di tutela.
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 4 FRANCESCA MARZOTTO CAOTORTA Raccontare la complessità dell’istruzione a parola educazione ha tan- ficativo per questo argomento il questo proposito, a rendere più im- L ti sinonimi tra cui: alleva- mento, formazione, am- maestramento, indirizzo; oltre a ci- contributo di Antonella Nuzzaci la quale racconta bene come, oggi, la conoscenza abbia “una miriade di mediato, o più didascalico, l’avvi- cinamento ad un tema tanto com- plesso, ci viene incontro la ricchez- viltà, urbanità, buon costume. E a canali, strumenti e modi multimo- za del nostro meraviglioso Paese queste si tende ad avvicinare an- dali” per mettere in grado le per- dove incontriamo realtà come S. Gi- che: informazione, comunicazione, sone ad esercitare una cittadinan- mignano, Montagnana, Lucca, Or- alfabetizzazione. Una sola parola za attiva. Italia Nostra è sensibile vieto e via via dicendo, la cui strut- per includere molteplici significati, alla questione educativa fino dalla tura è ancora percepibile e leggibi- quasi fossero i vetrini di un calei- sua fondazione e il lavoro del Set- le come una scultura posata sul doscopio riuniti sì, in unico conte- tore Educazione coordina e indi- paesaggio, dove l’abitante è anco- nitore, ma capaci di creare imma- rizza le iniziative educative delle più ra e comunque componente della gini diverse e sempre nuove. Così di duecento sezioni e dei consigli re- materia viva che l’ha modellata. So- come, in effetti, ci si aspetta oggi gionali. Negli anni scorsi i progetti no tante in Italia le città che posso- no essere percepite come opere d’ar- te e nelle quali non si riesce a di- stinguere un vero e proprio “centro CENTRI STORICI storico” secondo un termine la cui Quando le pietre definizione si è formulata nel cor- difendono e diventano so del ‘900 intorno alla salvaguar- l’opera d’arte, gli esempi dia della parte più antica delle cit- di Montagnana e Calcata. tà minacciata da ristrutturazioni o Nella pagina precedente, da smodate ricostruzioni post-bel- San Gimignano liche. Per intendersi meglio, il 2 (foto Dafne Cola) aprile 1968, arriva il decreto mini- steriale che indica con la lettera A da chi si incammina sulla via del- erano rivolti soprattutto al tema del quella “zona territoriale omogenea l’educare, lungo una strada segna- paesaggio così da indicare una pra- (…) Zona che comprende le parti ta dalle difficoltà del tradurre non tica di lettura degli elementi che ca- di territorio aventi agglomerati ur- solo parole, ma interi concetti. Tan- ratterizzano un territorio tanto da bani di carattere storico, artistico e to per fare un esempio: ci sono ra- definirne un’identità. Tali obiettivi di particolare pregio ambientale o opinione gazzi cresciuti in certe periferie per erano proseguiti nelle campagne da porzioni di essi, comprese le aree i quali il termine “centro storico” nazionali dedicate ai “Paesaggi circostanti che possono considerar- non ha alcun significato. Ci sono Sensibili”. Per l’anno scolastico si parti integranti degli agglomera- ragazzi i cui genitori parlano a ma- 2013/14 l’Associazione propone al- ti stessi”. E così si forma nella men- la pena l’italiano e hanno altri dei le scuole un percorso formativo in- te un fluire di immagini che vanno e nessuna Madonna; altri ancora torno al tema “Le pietre e i cittadi- dalle prospettive verso il paesaggio crescono felici nutriti per lo più a ni: ovvero le città come opere d’ar- che si percepiscono dalle ville ve- TV e videogiochi. In una società te”. Un argomento quanto mai nete e che dovrebbero essere intese complessa e inedita come appare complesso perché se per un verso ci come quelle “aree circostanti” da oggi la nostra, le prime domande porta ad osservare l’evoluzione di salvaguardare a vari tipi di agglo- che vengono alla mente sono: edu- alcuni centri storici verso un de- merati che assumono valore nel cor- care chi? E: quale tipo di linguag- grado dovuto all’abbandono degli so del tempo. Tutta l’area del Lin- gio cosmopolita si riuscirà ad adot- abitanti, dall’altro ci pone la do- gotto di Torino, ad esempio, è lon- tare per rivolgersi a chi nella men- manda sul significato che può ave- tana dal Castello, dal Palazzo Rea- te ha raccolto favole tra loro tanto re il concetto di centro storico per le: fino a qualche anno fa era peri- diverse? Ebbene chi ha collabora- abitanti non italiani o per chi è cre- feria, mentre ora è un quartiere vi- to a questo numero del Bollettino sciuto nelle periferie o in piccoli ag- vissimo della città e nel frattempo ci mostra che tanto quanto una so- gregati urbani che si sono svilup- ci ha insegnato a guardare all’ar- cietà complessa stimola domande, pati negli ultimi decenni, in ma- chitettura del lavoro come parte in- altrettanto propone risposte. Signi- niera più o meno disordinata. Ma a tegrante della realtà. 4
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 11.03 Pagina 5 Dossier Italia Nostra e l’Educazione al Patrimonio Culturale in dalla sua fondazione Italia Nostra per porta- lo nazionale e decentrati in tutta Italia e in collabora- ALESSANDRA MOTTOLA F re avanti la sua missione di tutela del patrimo- nio culturale ha ritenuto essenziale impegnarsi nel campo dell’educazione e formazione: nell’art. 3 del- zione con le nostre sezioni; schede tipo (praticamente un “manuale di lettura”) per analizzare i paesaggi (ur- bani, rurali, costieri, naturali, ecc.); manuali/schede di MOLFINO Consigliera nazionale delegata al Settore Educazione al Patrimonio lo Statuto si legge infatti che una delle attività istitu- metodo e di tecniche di lettura del patrimonio artistico, Culturale di Italia Nostra zionali è “promuovere la conoscenza e la valorizzazio- storico e antropologico; una comunicazione digitale che ne del patrimonio storico, artistico e naturale del Pae- si avvalga di tutti i dispositivi elettronici ormai diffusi se mediante opportune iniziative di educazione am- (dai tablet agli smartphone con tutte le nuove applica- bientale nelle scuole, formazione ed aggiornamento pro- zioni); e un nostro sito web di servizio aggiornato e ri- fessionale dei docenti nonché mediante attività di for- modernato (www.italianostraedu.org). mazione ed educazione permanente nella società”. Negli anni scorsi i progetti nazionali di educazione so- Il lavoro del Settore Educazione (formalmente costitui- no stati soprattutto rivolti al “paesaggio”, proseguendo to nel 1971) serve da coordinamento e indirizzo unita- così anche nella Scuola gli obiettivi delle campagne na- rio delle attività educative alle più di 200 sezioni e ai 16 zionali dei “Paesaggi Sensibili”, in particolare pro- consigli regionali. Nel triennio di lavoro che ci aspetta vo- muovendo ricerche e insegnando “l’abitudine” a osser- gliamo individuare e accogliere in un progetto unitario vare il territorio ed i suoi elementi costitutivi: i paesag- nazionale le tematiche, gli obiettivi e le metodologie co- gi (agrari, urbani, costieri, naturali), i centri storici, le muni e condivise con le sezioni e i regionali, così da co- residenze storiche, l’ambiente, i parchi, le chiese, i mu- stituire una forte rete nazionale che possa “potenziare” sei... Per il 2013/15 ci collegheremo coerentemente a le attività educative delle sezioni e renderle più diffuse ed queste esperienze offrendo soprattutto un esempio di efficaci sul territorio. Riteniamo infatti che indurre nei metodo e nuovi strumenti di lettura per favorire il ri- cittadini una consapevolezza dell’uso del patrimonio cul- conoscimento, la comprensione e l’interpretazione di al- turale non mercificato sia un compito più che mai ne- cuni concetti base, quali il territorio e le sue risorse, cessario e urgente. E crediamo nell’importanza dell’edu- l’opera dell’uomo e la conseguente formazione dei di- cazione permanente e ricorrente, dell’educazione per l’in- versi tipi di paesaggio e di beni culturali. Per l’anno sco- clusione sociale e l’integrazione culturale. Non ci rivol- lastico 2013/14 proponiamo il progetto nazionale “Le giamo quindi solo ai giovani perché le finalità dell’azio- pietre e i cittadini” sulle città antiche quali primi luo- ne educativa riguardano lo sviluppo e la promozione di ghi di nascita della cittadinanza, della civiltà democra- conoscenze, abilità e comportamenti che si manifestano tica, della coesione sociale: i loro monumenti, le chiese, lungo tutta la vita, come possono essere il senso di re- le case, i palazzi, le vie, le piazze, gli usi, i tempi e i mo- ARCHEOLOGIA sponsabilità verso le istituzioni, gli altri e i “beni comu- di di vivere, richiedono indagini storiche, culturali e ci- L’edificio per spettacoli ni”, lo sviluppo dalla cittadinanza attiva e democratica, vili, tutte da insegnare e fare. Perché il nostro patrimo- al Parco dei Tauriani, la creatività e la capacità di socializzazione. nio sia ancora e sempre una risorsa che ci aiuta a cre- dato in gestione alla Gli strumenti di lavoro che offriremo in particolare sa- scere come cittadini; per riscoprire l’indissolubile lega- Sezione di Reggio ranno: corsi di formazione (a livello centrale e periferi- me tra i centri urbani e il territorio circostante, come Calabria (vedi box a co); lezioni/seminari/conferenze (anche on-line) a livel- centri di servizi, di aggregazione e di cultura. pag. 25) 5
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 6 EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE I giovani per la tutela Il progetto educativo 2013/2014 MARIA ROSARIA IACONO uando si parla di giovani e Sezione di Caserta Comitato nazionale di Educazione al Patrimonio Culturale Q di patrimonio culturale su- bito vengono alla mente le immagini dei gruppi di scolaresche vocianti che si aggirano per le sale dei musei o per le stradine dei cen- tri antichi delle nostre città, con il naso per aria e l’occhio spento. Ap- prestandoci a presentare un per- corso di educazione al patrimonio culturale dobbiamo allora porci al- cune domande: le giovani genera- zioni come percepiscono il nostro patrimonio culturale? come coin- volgerli e farli appassionare a ciò che li circonda? come conciliare la tutela e conservazione con lo “sfruttamento” del patrimonio culturale? come poter aiutare a formare una coscienza diffusa e condivisa del patrimonio? come aiutare quindi a formare dei cit- tadini responsabili? come trasfor- mare cioè i giovani da “consuma- tori predatori” in “consumatori protettori”? Con la Convenzione di Faro del 2005 l’Europa ci “dice” che la co- noscenza e l’uso del patrimonio rientrano nel diritto di partecipa- zione dei cittadini alla vita cultu- rale, come definito nella Dichiara- tità civica e nel raggiungimento del quelle integrative sul percorso for- zione universale dei diritti dell’uo- bene comune: “Aristotele collega- mativo “Le pietre e i cittadini: mo. Il patrimonio culturale viene va il fine dell’economia al rag- ovvero le città come opera d’ar- presentato come fonte utile sia al- giungimento del ‘bene umano’ che te”. Non sfugge infatti lo stato di lo sviluppo umano, quindi con fun- è desiderabile anche quando ri- degrado e abbandono dei centri zioni educative, che come modello guarda una sola persona ma è più storici italiani, sempre più svuo- di sviluppo economico fondato sui bello e divino se riguarda un po- tati dei propri abitanti per lascia- principi di utilizzo sostenibile del- polo e le città”. re posto a uffici e servizi per turi- le risorse; come un fattore di lega- Così Italia Nostra da sempre ha cer- sti. E dobbiamo anche chiederci me sociale e di coesione che susci- cato di mettere in campo iniziati- come percepiscono il centro stori- ta un sentimento di appartenenza ve educative che propongono di tu- co i tanti nuovi cittadini immigrati comune nella costruzione delle so- telare i beni culturali e il paesag- o chi abita in periferia, se è anco- SCUOLA E ARCHEOLOGIA cietà. Il patrimonio culturale assu- gio senza trascurare l’impegno di ra un punto di riferimento e ag- Laboratorio di me quindi un valore fondamenta- perseguire il bene-essere comune gregazione, se costituisce ancora ricognizione dei le per la prosperità delle genera- nel mantenimento dell’equilibrio il luogo identitario di una città in materiali al Parco dei zioni future. Lo rilevano anche eco- ecologico tra l’opera dell’uomo e la espansione. Tauriani. Foto ricevuta nomisti e filosofi, come il premio natura. Italia Nostra, in quanto Ente di da Marilena Sica, nobel Amartya Sen (Etica ed Eco- E per l’anno scolastico 2013/14 a Formazione accreditato presso il Sezione di Reggio nomia, Laterza, Bari 2007) che ve- livello nazionale l’Associazione Ministero dell’Istruzione, proporrà Calabria de la promozione economica di un propone alle scuole di focalizzare Corsi di Aggiornamento per i do- (vedi box a pag. 25) Paese nel rafforzamento dell’iden- le attività didattiche curricolari e centi* che potranno poi affiancare * Una parte delle attività di formazione saranno realizzate in modalità “blended”, ovvero a distanza grazie alle possibilità 6 offerte da internet, fino al raggiungimento di 40 ore di formazione.
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 7 dossier SCUOLA, CITTADINANZA, SOSTENIBILITÀ Nell’ambito del progetto formativo, il Con- corso nazionale incentrato anch’esso sul tema “Le pietre e i cittadini” si declinerà secon- do tre ambiti: il paesaggio raccontato dai ragazzi, dall’analisi interdisciplinare alla comu- nicazione multimediale delle risorse e delle problematiche del centro storico nel contesto paesaggistico; il viaggio tra cultura e sostenibilità, progetto complessivo di una visita di istruzione “colta” e “sostenibile” del centro storico (e del territorio circostante) per pro- porlo ad altri studenti; agire bene per ben-essere, progettazione e realizzazione di azioni di valorizzazione ambientale, sociale e culturale del proprio centro storico. i giovani studenti nel diventare pro- tagonisti della tutela, essere parte la complessa e articolata attività tagonisti della ricerca-azione che attiva nella conservazione della me- formativa in cui hanno interagito condurranno sul territorio sulla moria e della rivitalizzazione del i giovani, gli insegnanti, gli esper- stessa tematica. L’obiettivo è quel- tessuto sociale e urbano. L’idea pro- ti, i volontari di Italia Nostra, le lo di incoraggiare i ragazzi, con i gettuale più idonea e innovativa sa- istituzioni locali in una reale atti- propri insegnanti e le scuole, ad in- rà poi presentata per la sua realiz- vità di partenariato: infatti la va- teressarsi dei problemi degli anti- zazione alle autorità locali e nazio- lutazione e l’interazione sono i chi centri urbani, a capirne le ra- nali competenti. due aspetti fondamentali che qua- gioni e le conseguenze, a entrare in Gli elaborati prodotti dalle scuole lificano la comunicazione di- contatto con esperti (storici, archi- costituiscono non solo la verifica dattica rispetto a quella sempli- tetti, urbanisti), per diventare pro- dell’apprendimento ma anche del- cemente divulgativa. CONOSCERE PER TUTELARE Raccolta dei materiali per il Laboratorio di ricognizione al Parco dei Tauriani. Foto ricevuta da M. Sica, che ringraziamo LETTURE CONSIGLIATE Ecco alcuni scritti interessanti sul tema della città storica, sulla sua conservazione, sul rapporto città-campagna: – Beni Culturali, urbanistica e paesaggio nell’opera di Antonio Cederna (1921-1996) a cura di Ministero per i Beni Culturali-Ufficio centrale per i Beni Ambientali e Paesaggistici e Centro di Documentazione “A. Cederna” (Roma 1999); – Italo Calvino, Le città invisibili (Mondadori, Milano 2009). Lo scrittore motivando la sua opera si fa portavoce del sempre più diffuso disagio di vivere nelle città, che non sono più a misura d’uomo e delle sue esigenze; – Pierre Donadieu, Campagne urbane: una nuova proposta di paesaggio della città (Donzelli, Roma 2006). L’autore pone in queste pagine la necessità di ribaltare la tradizionale idea di una contrapposizione tra la città e la campagna; – Amedeo Maiuri, Passeggiate campane (Sansoni, Firenze 1957). I sessantadue scritti della raccolta sono un altissimo esempio della capacità di osservare e descrivere, esperienza conoscitiva per eccellenza; – Salvatore Settis, Paesaggio, costituzione, cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (Ei- naudi, Torino 2010). L’analisi ampiamente documentata e argomentata ci mostra l’impietosa realtà dell’Italia. M.R. IACONO 7
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 8 EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE ALDO RIGGIO redo che tutti si sia incappati nella lettura del si è impegnato in un percorso di rinnovamento e raf- Coordinatore del Settore Educazione al Patrimonio Culturale C Gabbiano Jonathan Livingston e di essere so- pravvissuti ad essa, un po’ affabulati e un po’ perplessi. Se dovessi riassumere il libretto, proporrei “Il forzamento incentrato sulla conoscenza e valorizzazio- ne delle esperienze nazionali e locali, l’ampliamento de- gli strumenti di comunicazione e condivisione (sfrut- gabbiano Jonathan è stanco della solita routine e si met- tando le tante nuove possibilità offerte dai nuovi me- te a cercare nuove competenze e motivazioni che gli per- dia), l’elaborazione culturale, l’interazione propositiva mettano di allargare gli orizzonti; una volta che le ha con quanti altri sono interessati al patrimonio cultura- trovate capisce che non può tenerle per sé e, contro l’osti- le ed all’educazione. Questo percorso è finalmente giun- lità dei conservatori, le insegna alle nuove generazioni”. to a configurare un nuovo profilo del Settore. Il Settore Educazione al Patrimonio Culturale: stato di fatto e prospettive Punto. Potremmo, forse, usare questa sintesi come me- La struttura nazionale tafora del faticoso impegno di chi si occupa di educa- Le attività del Settore si sviluppano tra il Comitato zione: da sempre o, perlomeno, da Socrate in poi. E, for- Promotore nazionale (vedi box) di cui è responsabi- zando un po’ ancora il parallelo con il libro, potrei rias- le il Consigliere nazionale Alessandra Mottola Molfi- sumere il metodo di Jonathan in: proposizione del pro- no, delegata al Settore dal Consiglio nazionale, che blema, ricerca-azione, sperimentazione, formazione, dis- ha compiti di proposizione, di elaborazione e sintesi, seminazione (e poi riprende il ciclo). Il che, detto così, all’interno del Comitato Maria Rosaria Iacono, già re- corrisponde al processo di chi insegna per educare e non sponsabile del Settore nello scorso triennio, cura le solo per portarsi a casa il mangiare (come lo stormo Buo- opportunità di ricerca-azione (i progetti) che il Set- nappetito del libro). Italia Nostra da subito ha propo- tore sviluppa a livello nazionale e la definizione di Cooperative sto questo metodo di lavoro, avendo come obiettivo le contenuti e modalità attuative di quelli locali; l’uffi- Learning: detto in motivazioni e le competenze necessarie alla cittadinan- cio nazionale del settore coordinato dallo scrivente maniera molto za responsabile per il bene comune del Paese, presente Aldo Riggio, docente distaccato allo scopo dal MIUR, semplice, è un e futuro: Paese che si riconosce come tale proprio nel che si occupa della parte operativa ed amministrati- metodo di patrimonio culturale che ha saputo esprimere, tutelare va, collabora con gli altri uffici centrali e con il Co- insegnamento/ ed incrementare nei secoli. I soci dell’Associazione, che mitato Promotore, cura gli strumenti di comunica- apprendimento che in questi lunghi anni hanno dato vita e sostanza al Set- zione, fornisce consulenza ai referenti locali. organizza gli studenti tore Educazione (ufficialmente creato agli inizi degli an- in gruppi che devono ni ’70), hanno coniugato le problematiche culturali, so- Il territorio raggiungere obiettivi ciali ed economiche dell’Italia con le prospettive del- Dal punto di vista territoriale il Settore si configura comuni, i ragazzi l’educazione (non solo delle giovani generazioni), spes- come una “rete” di confronto e dialogo, di scambio e devono cooperare, so anticipando temi, contenuti e metodi dell’educazio- di riflessione, di collaborazione e sinergia: per elabo- valutarsi e far ne e della formazione: a cominciare dal binomio patri- rare e proporre programmi e progetti comuni, per te- progredire il lavoro, monio/contesto territoriale, alla dimensione e prospet- saurizzare e valorizzare le risorse umane (di qualità diventando tiva educativa della cittadinanza attiva, all’approccio e ben presenti), ma anche quelle economiche (po- corresponsabili del didattico interdisciplinare a fronte della complessità am- che!). Ai referenti regionali e sezionali, “tradiziona- proprio bientale e territoriale, infine ai metodi pedagogici del li” nodi della rete educazione (purtroppo non anco- apprendimento. cooperative learning, della peer education e delle life ra presenti in tutte le sezioni) si stanno affiancando Peer education: skills (vedi nota). E l’approccio usato è sempre stato gli “insegnanti IN” (vedi box), referenti per le inizia- letteralmente quello della ricerca scientifica: confronto, riflessione, di- tive dell’Associazione negli Istituti Scolastici di servi- “Educazione tra scussione e sintesi. Certo, il Settore, come qualsiasi al- zio, su nomina del rispettivo Dirigente Scolastico. La Pari”, identifica tro consesso fatto da donne e uomini, riflette anche il figura assomiglia al referente di Italia Nostra che ne- quella strategia contesto socio-culturale in cui è immerso: e quindi ha gli anni ’70 ed ’80 era presente quasi in ogni scuola educativa per cui non vissuto alti e bassi, periodi di forte impegno e periodi di sulla base di uno specifico protocollo con il Ministe- c’è un “superiore” routine. Va comunque detto che i seminari organizzati ro della Pubblica Istruzione. Oggi, essendo le com- (ad es. insegnante) negli anni sono davvero innumerevoli; ancora di più le petenze per l’educazione ambientale o al patrimonio che trasmette le attività e i progetti realizzati con le scuole ed il territo- distribuite tra MIUR, MiBAC, Min. Ambiente e Re- informazioni, ma rio. Molte riflessioni ed esperienze hanno dato luogo a gioni, ed essendo poi l’Associazionismo “ambientale” queste vengono pubblicazioni, anche in collane di prestigiose case edi- estremamente diffuso, l’assunzione di questo ruolo si condivise da parte di trici, curate di volta in volta da singoli esperti o da grup- basa sulla libera volontà e disponibilità della perso- alcuni membri di un pi di lavoro. In quest’ultimo quinquennio poi il Settore na e della scuola: lanciata la proposta a fine giungo 8
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 9 dossier di quest’anno, con nostro gran piacere è stata accol- I rapporti istituzionali ta già da una ventina di docenti. Referenti regionali e I rapporti con i Ministeri, con altre Associazioni ed Or- sezionali sono riportati sul sito italianostraedu.org. ganismi si basano su Protocolli o Convenzioni, verifica- Per inciso, stiamo cercando di “riscostruire” la storia ti dalla sede nazionale (oltre a quello del settore, anche del Settore, delle sue attività, convegni, pubblicazio- dall’Ufficio legale e da quello amministrativo), firmati ni; chiunque avesse indicazioni e materiali in propo- direttamente o per delega dal Presidente Nazionale. In sito è vivametne pregato di farli pervenire alla segre- questo momento sono in rinnovo i Protocolli con il MIUR teria del settore (segreteria2@italianostra.org) o pres- e con il MiBAC, mentre sono attivi altri protocolli con so la sede nazionale. diverse Associazioni, Università, Enti territoriali. UNITÀ DI APPRENDIMENTO Visita d’istruzione “auto-gestita” a Sabbioneta realizzata dall’IIS “Volterra-Elia” di Ancona. Foto ricevuta da Stefania Sebastiani (vedi articolo a pag. 20) COMITATO PROMOTORE E INSEGNANTI IN Fanno parte del Comitato promotore: Adriana Avenanti (sez. Pescara e referente regionale Abruzzo), Sonia Ba- rison (sez. di Padova e referente regionale Veneto), Elda Cerchiari Necchi e Anna Finocchi (sez. Milano), Gio- vanna Fazio (sez. di Alassio), Maria Rosaria Iacono (sez. Caserta), Angela Martino (sez. Reggio Calabria), Stefania Sebastiani (sez. di Ancona e referente regionale Marche), Titti Panajotti (presidente CR Veneto); con la collaborazione di altri soci ed esperti: Alberta Campitelli (dirigente Giardini e Ville Storiche del Comune di gruppo ad altri Roma), Benedetta Castiglioni (docente Geografia, Università di Padova), Patrizia Desocio (Ministero Istruzione, membri di pari Università, Ricerca), Antonella Fusco (direttore Calcografia Nazionale, MiBAC), Vito Lattanzi (Museo Etnogra- status. fico Nazionale “Pigorini”), Mariella Morbidelli (sez. Castiglione del Lago Centro di Educazione al Paesaggio e La- Life skills: abilità che boratorio del Cittadino), Antonella Nuzzaci (docente Pedagogia, Università de L’Aquila), Clara Rech (presidente è necessario ANISA), Patrizia Sacchi (sez. Milano, esperta in tecniche di comunicazione digitale). apprendere per mettersi in relazione Insegnanti IN (al 30 settembre 2013): Carla Egizi e Valeria Cerasi (Amelia); Vincenzo Capriglione (Avellino); con gli altri e per Marcella Rizzi (Brescia); Patrizia Oriente (Campobasso); Maria Scialdone (Capua); Werther Bertoloni (Carbo- affrontare i problemi nia); Amalia Carelli (Cassino); Rosella Paradisi (Castiglione del Lago); Elena La Morgia (Lanciano); Manuela Re- della vita quotidiana, bellato (Merano); Rosa Maria Trischitta (Messina); Caterina Bonaiti (Molteno); Rossella Mervar (Monfalcone); come possono essere Giacomo Privitera (Noto); Andrea Capone (Novara); Carlo Guardascione, Paolo Donadio e Anna Sartoris (Po- saper gestire le tenza); Sara Nalli (Rovigo); Lattanzi Cinzia e Luciana Mariani (Sarnanano); Maria Gatto (Squinzano); Maria Cri- emozioni e lo stress, stina Marinozzi (Terni); Fabrizia Graziani (Verona). saper comunicare efficacemente o avere capacità di empatia. 9
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 10 EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE La comunicazione sletter dedicata (e rivolta non solo ai soci di Italia Fin dall’inizio delle sue attività il Settore ha cura- Nostra che si interessano di educazione) e quella di to molto la comunicazione, innanzitutto attraverso un giornale completamente on-line dedicato ai gio- il Bollettino dell’Associazione e poi con le numero- vani (che riprenda in altra veste l’esperienza di In questa e nella pagina se pubblicazioni (alcune pure multimediali). Il con- “Quelli che ... l’articolo 9”, inserto del Bollettino tra successiva tributo al Bollettino, che anni fa era regolare su ogni il 2008 e il 2009). CONCORSO FOTOGRAFICO numero, ora si esprime principalmente attraverso La sezione di Belluno da numeri monografici. Il sito del Settore www.italia- Corsi e concorsi sei anni indice un nostraedu.org affianca da oltre 5 anni il sito nazio- Nell’ultimo quinquennio il Settore ha organizzato su concorso fotografico per nale ed è attualmente in revisione: la nuova versio- una specifica tematica (quest’anno i centri storici) op- gli alunni delle Scuole ne sarà organizzata in quattro macroaree con uno portunità di “riflessione attiva” per i docenti e gli stu- Medie. Foto ricevute da spazio dedicato alle iniziative delle sezioni e delle denti, attraverso due “strumenti” che vanno a inter- Luiberto Croce, che scuole, un archivio documenti, uno spazio video an- secarsi: il Corso di Aggiornamento (per gli insegnan- ringraziamo (Val Maor, che per didattica on-line e uno per segnalare ini- ti) e il Concorso Scolastico (per gli studenti). Con pia- Opificio lungo il Rio ziative o eventi (non solo di Italia Nostra) di inte- cere abbiamo riscontrato un buon gradimento delle Cavalli, Santuario San resse per chi si occupa di educazione. Due “critici- iniziative: nel 2012 ai Seminari hanno partecipato ol- Liberale, Mel) tà” sono da sciogliere: la realizzazione di una new- tre 150 docenti, ai Concorsi 175 scuole, alcune anche SCUOLA, CITTADINANZA, SOSTENIBILITÀ 2012/13: I PREMIATI Il 10 maggio scorso la Giuria riunitasi nella sede centrale di Italia Nostra ha decretato i vincitori dei 3 concorsi nazionali (ed. 2012/13). Motivazioni, approfondimenti ed elaborati, nonché i vincitori delle edizioni passate, li tro- vate su www.italianostraedu.org. Ecco un breve elenco dei premiati 2012/13 scelti su oltre 50 elaborati. Il paesaggio raccontato dai ragazzi 1° classificato: I.T.E.T. Federico II, classe IV A tur.; Capua (CE): “La villa che vorremmo” 2° classificato (pari merito): I.T.S. Buonarroti, classe IV A; Caserta: “L’oasi di San Silvestro” 2° classificato (pari merito): I.C.S. F. P. Michetti, classe II D; Francavilla al Mare (CH): “La Villa Turchi – com’era, com’è, come la vorremmo” Menzione speciale: I.C. di Cavarzere/ Plesso Dante Alighieri, classi IV A e IV B; Cavarzere (VE): “L’Adige spie- gato ai bambini” Turismo a scuola di sostenibilità 1° classificato: I.T.C.G. Medaglia d’Oro, classe IV A; Cassino (FR): “Due tesori da valorizzare in terra S. Benedetto” Agire bene per ben-essere 1° classificato: I.I.S. Giancardi - Galilei – Aicardi / I.P.S. D. Aicardi, classe V A; Albenga (SV): “Quelli vengono dalla campagna” Commissione: Maria Rosaria Iacono (Italia Nostra, Settore Educazione al patrimonio Culturale); Patrizia de Socio (MIUR, Direzione Generale ordinamenti); Alberta Campitelli (Comune di Roma, Soprintendenza Archeologica). 10
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 11 dossier con più classi, per un totale di più di 4000 studenti con le scuole (ma, ahimè, di queste iniziative non coinvolti. Quest’anno si è deciso di sperimentare una sempre si viene informati a livello nazionale!). nuova formula per i Seminari così da facilitare la par- tecipazione dei docenti e dare più spazio ai contri- In conclusione: il Settore è ben attivo sia all’interno del- buti delle sezioni locali e degli “insegnanti IN”. Si l’Associazione che nel territorio e sullo scenario cultu- realizzeranno infatti non più solo un seminario ini- rale. Ha ancora molte potenzialità da esprimere, molte ziale e uno finale della durata dell’intera giornata, questioni da affrontare, molti contributi da offrire per ma più seminari e solo di pomeriggio. Il Concorso è l’educazione sia dei giovani che degli adulti. Rendere una dimensione che risulta molto confacente per un possibile tutto ciò dipende da noi, ma ancor più dalla Per una riflessione generale sui giovani e primo approccio con gli studenti: in molti casi le scuo- voglia che avete di essere coinvolti voi che leggete le hanno partecipato a più annualità; ed è anche suc- l’educazione si consiglia la lettura di “Conversazioni cesso che gli studenti abbiano poi dato vita al setto- sull’educazione” (di Zygmunt Bauman in re giovani di alcune sezioni o addirittura all’apertu- ra di una sezione di Italia Nostra (come nel caso del- collaborazione con Riccardo Mazzeo, Erikson 2012) la sezione di Augusta nata nel 2012). Come è giusto che sia, localmente altri corsi ed altri concorsi arric- chiscono l’offerta e la collaborazione di Italia Nostra La quota locale del curricolo a normativa vigente consente alle scuole di de- continuità e di orientamento, delle esigenze e delle at- ADRIANA AVENANTI L stinare una quota del monte ore annuale ad attività legate al territorio da inserire nel Pia- no dell’Offerta Formativa (POF). La possibilità deri- tese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai con- testi sociali, culturali ed economici del territorio. In quanto alle modalità “ai curricoli (così definiti nel Referente per l’Educazione dell’Abruzzo va dall’art. 8 del D.P.R. 8 marzo 1999, n° 275 secondo POF) si applicano tutti gli strumenti di flessibilità or- il quale “le istituzioni scolastiche determinano, nel ganizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, spe- POF, il curricolo obbligatorio per i propri alunni in rimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal modo da integrare, a norma del comma 1, la quota piano dell’offerta formativa di ciascuna istituzione sco- definita a livello nazionale con la quota loro riserva- lastica” (D.L. 26 giugno 2000, n° 234). La Nota Mi- ta che comprende le discipline e le attività da esse li- nisteriale 721/2006 ha precisato infine che la quota beramente scelte” garantendo il carattere unitario del del 20% deve intendersi applicabile ad ogni ordine e sistema di istruzione e valorizzando il pluralismo cul- grado di istruzione. turale e territoriale. La quota riservata alla definizio- I contenuti/valori di Italia Nostra possono allora tro- ne delle istituzioni scolastiche è pari al 20% (D.M. 13 vare la loro collocazione proprio nella “quota locale giugno 2006, n° 47) nell’ambito degli indirizzi defi- del curricolo” attraverso la collaborazione con docenti niti dalle Regioni, cui spetterebbe quindi il compito e dirigenti scolastici nella definizione del POF. di elaborare indirizzi di orientamento. Le Regioni che Cercando su Internet “quota locale del curricolo” si lo fanno però sono ancora poche. trovano più di 30 pagine che presentano esperienze La definizione dei contenuti della quota locale deve di scuole di ogni ordine e grado, indicazioni biblio- tenere conto delle diverse esigenze formative degli grafiche, note di vari Uffici Scolastici Regionali, e mol- alunni, della necessità di garantire efficaci azioni di to altro ancora. 11
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 12 Riflessioni Educare al paesaggio BENEDETTA CASTIGLIONI he cosa significa “educare al paesaggio”? Or- cosiddetto “sapere esperto”; chiede un coinvolgimen- Professore Associato di Geografia presso il Dipartimento di Scienze Storiche, C mai da diversi anni mi trovo a riflettere attor- no a questa domanda, da un lato seguendo il dibattito scaturito dall’entrata in vigore della Con- to della popolazione più ampio, basato sull’acquisi- zione da parte di ciascun cittadino di una capacità di lettura del paesaggio che porti alla riflessione critica Geografiche e dell’Antichità venzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000), dal- e che diventi la base per scelte condivise. dell’Università di Padova l’altro continuamente stimolata dal confronto con in- La metodologia di lavoro che in questi anni ho pro- segnanti che si impegnano in questo campo e con i ri- posto in numerosi incontri di formazione per inse- sultati del loro lavoro con ragazzi di diverse età. gnanti dei diversi livelli scolastici punta quindi a Tra gli elementi innovativi della Convenzione, lo ri- far acquisire agli allievi la capacità di “leggere” il cordiamo, vi è il ruolo di rilievo assegnato alla popo- paesaggio e di rapportarsi consapevolmente con es- lazione; ad essa vengono attribuiti contemporanea- so. Partendo dal riconoscimento degli elementi del mente il diritto di godere di un paesaggio di qualità paesaggio e delle relazioni che intercorrono tra es- e il dovere di prendersene cura (preambolo); in ma- si (le forme naturali e gli elementi inseriti dall’uo- niera analoga, le aspirazioni della popolazione stan- mo), l’itinerario di lettura andrà a coinvolgere la no alla base della definizione degli obiettivi di quali- sfera razionale per comprendere i “perché” del pae- MILANO I tanti aspetti di un centro storico. Il Duomo iniziato nel 1386 e completato nel 1892, la Torre Velasca costruita tra il 1955 e 1956 in una zona devastata dai bombardamenti tà paesaggistica, i quali a loro volta indirizzano le po- saggio (perché il versante della montagna ha quel- litiche per il paesaggio (art. 1). A queste premesse per la forma? Perché il villaggio è disposto in quel mo- molti versi assai impegnative, corrisponde un impe- do? Perché c’è quell’edificio particolare?), per poi gno prioritario nelle Misure specifiche; i primi ambi- inserire la dimensione temporale, provando da un ti di intervento richiesti, infatti, riguardano la popo- lato a ricostruire le tappe della trasformazione dal lazione, non il paesaggio: crescita della consapevo- passato al presente e dall’altro ad immaginare i cam- lezza, educazione e formazione sono infatti azioni ne- biamenti futuri. Ma, partendo dal presupposto che cessarie, che addirittura precedono quelle di indivi- il paesaggio è contemporaneamente la realtà e la duazione, classificazione e valutazione dei paesaggi e sua percezione e rappresentazione, il percorso di di definizione delle politiche. In particolare si parla di lettura si completa attraverso – come si diceva – il sensibilizzare “al valore dei paesaggi, al loro ruolo e coinvolgimento della sfera emotiva, la considera- alla loro trasformazione” (art. 6, A e B). zione della dimensione immateriale del paesaggio e Le azioni educative richieste dalla Convenzione si l’inserimento della dimensione dei significati e dei Si consiglia la lettura muovono dunque nell’ottica di formare persone ca- valori. Osservando il paesaggio, dobbiamo entrare di “Di chi è il paci di rapportarsi consapevolmente con il loro luogo nella questione di quali valori gli attribuisco e qua- Paesaggio?” di vita, riconoscendo la pluralità di valori connessi ai li valori gli attribuiscono gli altri, sia che si tratti (B. Castiglioni e paesaggi e la complessità delle questioni della loro sal- di valori positivi, sia che si tratti di disvalori, sia Massimo De Marchi, vaguardia, gestione e pianificazione. La Convenzione che i diversi sguardi siano concordi, sia che entri- Coop. Libraria cioè non chiede soltanto di “insegnare” il paesaggio, no in conflitto. Editrice Università di di far acquisire informazioni su questo e quel luogo, È dunque attraverso il riconoscimento di questa com- Padova, 2009) di diffondere gli sguardi, le letture e le valutazioni del plessità del paesaggio che si rende possibile ciò che 12
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 13 riflessioni Eugenio Turri proponeva: “un’educazione a vedere, ogni società al fine di stabilire un rapporto positivo a vedere per capire (cioè capire il funzionamento del- con il territorio in cui vive, valorizzandone le poten- l’organismo territoriale sotteso al paesaggio e ricono- zialità in quanto spazio di vita e difendendolo nei suoi scere i valori simbolico-culturali che vi si connettono) valori simbolici in quanto specchio di sé” (Turri, 1998, che rappresenta un atto fisiologico fondamentale per p. 24). Nuovi modi di comunicare e interagire Alfabetizzazione, linguaggi e patrimoni culturali radizionalmente quando pensiamo all’alfabe- evidenti ricadute positive sull’apprendimento, sul- ANTONELLA NUZZACI T tizzazione la concepiamo quale insieme di com- petenze relative alla lettura, alla scrittura e al- le abilità logico-matematiche, ovvero al corredo “al- l’insegnamento e sul piano dell’accessibilità cultura- le in termini di capacità di esplorare, sfruttare, con- dividere e costruire significati. In particolare, l’inse- Professore associato di Pedagogia sperimentale, Università dell’Aquila, Presidente del Corso di laurea in Scienze Il patrimonio culturale costituisce l’intero corpus di segni materiali, artistici, simbolici fabetico convenzionale”. Tale concezione è stata pe- gnare e l’apprendere richiedono di non ricondurre l’al- della Formazione primaria tramandato dal passato di ogni cultura. Riguarda tutta l’umanità, non è da considerarsi solo una fonte economica, rappresenta una condizione fondamentale per lo sviluppo della società. [...] L’educazione al patrimonio deve considerarsi quindi la pietra miliare di qualsiasi politica culturale che intenda preservare la storia e la civiltà di una comunità (locale, nazionale, transnazionale), e la fruizione al patrimonio deve diventare per tutti, dai bambini agli adulti, occasione importante per rafforzare competenze, abilità e conoscenze, che permettono di “abitare” l’ambiente in cui si vive, dove sono riflessi valori, aspirazioni e conquiste delle passate generazioni e delle attuali. A. NUZZACI, BOLLETTINO N. 457 rò progressivamente smantellata con l’affermarsi del- fabetizzazione alla sola promozione della lettura e del- la “società della conoscenza”, che ha indotto la ne- la scrittura, come tradizionalmente concepite, ma an- cessità di ampliare i repertori interpretativi della po- che all’accesso dei differenti linguaggi e alla fruizio- polazione di bambini, ragazzi e adulti a tutti i livelli ne di tutte le forme culturali (patrimoni), materiali e facendo leva sulle diverse fonti, mezzi ed espressioni immateriali, determinanti per la costruzione di signi- della cultura, così come su tutte le rappresentazioni ficati complessi. I patrimoni culturali cioè, in tutte le di significato (linguistica, visiva, audio, spaziale e ge- loro accezioni (scientifico-tecnologici, demoetnoan- stuale). Ricordiamo, a titolo di esempio, a come il mo- tropologici, artistici, ecc.), concorrono a ricalibrare gli do di comunicare stia cambiando grazie all’introdu- obiettivi culturali e ad elaborare pratiche di alfabe- zione delle nuove tecnologie e delle contaminazioni tizzazione innovative modificando positivamente i pro- linguistiche tra culture diverse; aspetto che contri- cessi di istruzione a tutti i livelli e definendo inedite buisce a disegnare nuove forme di alfabetizzazione strategie didattiche. che devono essere utilizzate e sviluppate. Benché esi- Se allora pesanti confusioni ed incertezze permango- sta ancora molta confusione circa la distinzione tra no ancora sulla natura e sugli scopi dell’alfabetizza- Si consiglia la lettura informazione, comunicazione e alfabetizzazione, è evi- zione, che diviene oggi sempre più termine plurale di “Competenze dente come le forme culturali di tutte e tre le compo- (“multiliteracies”, ovvero la pluralità dell’alfabetiz- riflessive tra nenti si siano modificate anche in funzione dei pro- zazione), rendendo difficoltoso e poco riconoscibile il professionalità gressi tecnologici, che permettono di rappresentare, suo carattere distintivo, è sicuramente vero che la sua educative e condividere e costruire la conoscenza in una miriade trasformazione impone l’ampliamento e l’azione si- insegnamento” di canali, strumenti e modi, comprendendo ed inte- nergica di molteplici codici culturali (visivo, uditivo, (A. Nuzzaci, Pensa grando attività, mezzi e simboli differenti. Il tutto con ecc.) determinando una crescente indipendenza dei Multimedia, 2012) 13
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.08 Pagina 14 EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE soggetti, lettori e interpreti della realtà. La ri-concet- no stati fatti in passato, anche se spesso hanno fini- tualizzazione dell’alfabetizzazione passa dunque at- to per portare comunque alla marginalizzazione di traverso l’educazione ai patrimoni quando richiede certi gruppi, alla loro esclusione dall’accesso a fon- che si vada oltre i testi scritti e parlati concependo la ti culturali significative, alimentando un sottile eli- literacy come pratica socialmente interattiva che in- tarismo che ha allontanato i più deboli da specifici clude un’ampia gamma di attività educative dotate sistemi simbolici. Pensiamo, ad esempio, alle diffi- di commistione tra sistemi di significazione diversi. coltà di lettura che un individuo, specie se non op- Utilizzare i beni culturali e paesaggistici a fini edu- portunamente preparato, potrebbe avere nella de- cativi, nelle loro forme, nature ed espressioni, divie- codifica di una certa categoria di “bene culturale” ne importante per dotare gli individui di quelle com- posto di fronte alla complessità del suo linguaggio petenze e abilità necessarie a decodificare la realtà e specialistico. I fautori della multiliteracies mettono a crescere e vivere bene all’interno di una società com- in discussione i concetti ristretti e non più adeguati plessa. Va detto che a livello internazionale è stata di alfabetizzazione tradizionale sollevando prima di posta molta enfasi sulle problematiche e sui benefici tutto numerose questioni riguardanti i diritti cultu- relativi alla multiliteracies e alle forme di alfabetiz- rali. D’altra parte, è evidente che le pratiche di al- zazione multipla e multimodale, eppure sono ancora fabetizzazione stanno cambiando in risposta a cor- poco diffuse. renti necessità culturali in senso socialmente inte- Ma divenire alfabetizzati senza accedere ai patrimo- grato stimolando la costruzione di una heritage lite- ni non consente di definire pienamente qualcuno “let- racy. Tale riconoscimento pone la fruizione ai patri- terato”; nella migliore delle ipotesi può chiamarsi moni al centro dei problemi dell’alfabetizzazione, la forse “semi-alfabeta”; solo un’estensione delle pra- quale, nella sua molteplicità e multi modalità, si tiche di alfabetizzazione e di interazione può garan- esprime attraverso canali, supporti, fonti che sono tire un reale processo che consenta di divenire “al- essenziali per l’apprendimento, la comunicazione e fabetizzato”. Dobbiamo chiederci allora: cos’è l’al- la partecipazione che agiscono tra contesti formali, fabetizzazione? quando possiamo chiamare alfabe- informali e non formali. tizzato qualcuno? Ciò implica, in primo luogo, sicu- La fruizione dei patrimoni culturali, quale pratica al- ramente l’acquisizione di atteggiamenti e comporta- fabetica in costante evoluzione, socialmente e cultu- menti di “lettura e scrittura” che richiamano que- ralmente diversa, globalizzata e tecnologica, aiuta ad stioni relative a diverse componenti, dimensioni e in- “istruire ed educare” in un mondo interculturale com- fluenze culturali. Le caratteristiche distintive del- plesso quando produce apprendimento (cognitivo, af- l’alfabetizzazione infatti non sono immutabili ed in- fettivo ecc.), ampliando, rafforzando e sostenendo i ducono a riflettere su come occorra rispondere al bi- profili culturali di tutti gli individui senza preclusio- sogno di cultura di tutte le categorie di individui per ni o classi orientandoli e sostenendoli nello sviluppo permettere a tutte le persone di soddisfarlo. Tenta- della conoscenza e del fare motivato, dei processi de- tivi culturalmente poco significativi in tal senso so- cisionali e della progressione delle acquisizioni. La strage dei centri storici? PIER LUIGI CERVELLATI l catalogo (del tutto incompleto) sarebbe que- un centro commerciale. Perde abitanti; gli alloggi di- Architetto Urbanista I sto. Venezia: opere di elevata tecnologia. MOSE, meccanica barriera contro l’acqua alta. Non im- pedirà di tracimare le alte maree e neppure blocca il ventano B&B. Gigantesche, pericolose navi da cro- ciera incombono su Piazza San Marco. Laguna scon- volta, angosciante degrado delle zone inabitate. Esper- passaggio di laute tangenti. Sconvolge solo la Lagu- ti consigliano di consegnarla alla Disney Corporation na. Opere di archistar & Co: al Lido – distrutte dune, per diventare un parco divertimenti. Forse, fra tren- cementificate aree libere e abbattute pinete per un t’anni potrebbe esserci ancora. Roma: “Simbolo di fantomatico Palazzo del Cinema, che forse si farà una Roma che è antica e moderna allo stesso tempo”, quando non ci sarà più il Festival; alla Giudecca – de- afferma il sindaco quando inaugura il nuovo padi- molita l’archeologia industriale. A Punta della Doga- glione per l’Ara Pacis Augustae inneggiando all’eter- na… La iella caratterizza il 4°ponte sul Canal Gran- na modernità di Roma. Lo disse anche un noto ge- de. Fondazioni fatte e rifatte. Strutture buttate via: rarca quando fu inaugurata Piazza Imperatore. Al- Si consiglia la lettura non s’incastravano l’una nell’altra. Pericolosità irri- l’archistar fu chiesto di rapportarsi alla sistemazione di “L'arte di curare solta. È costato tanto, ma tanto che non lo sapremo settecentesca, restituendo l’immagine della città sto- la città” mai. La speculativa sopraelevazione – 4 piani – del- rica che si affacciava sul fiume. Il nuovo fabbricato (P. L. Cervellati, lo storico convento albergo Santa Chiara guasta fa- accentua l’allontanamento. Sovrasta e annulla la pre- Il Mulino, 2000) mose prospettive. Il Fondago dei Tedeschi diventerà senza dell’Ara Pacis. Altera la fisionomia della città 14
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