CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra

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CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 10.07 Pagina 1

                                                                                              477•luglio|settembre 2013

                                                                                                Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003
(conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Roma

                                                                            CONOSCERE
                                                                            PER TUTELARE
                                                                            dossier
                                                                            EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE
CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
2721-5 Italia Nostra Bollettino n. 477_Layout 2 07/10/13 11.28 Pagina 2

                                                                                                    EDITORIALE
                                                                                             3        Educare e formare, sempre!
                                                                                                       MARCO PARINI
              Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Roma
              il 6 marzo 1957, n°5683 Sped. A.p., art. 2 c. 20/b 45% legge

                                                                                                    OPINIONE
              662/96 Filiale di Roma

                                                                                             4        Raccontare la complessità dell’istruzione
              DIRETTORE Francesca Marzotto Caotorta

              REALIZZAZIONE GRAFICA – STAMPA                                                           FRANCESCA MARZOTTO CAOTORTA

                                                                                                    DOSSIER
                                                                                             5        Italia Nostra e l’Educazione al Patrimonio Culturale
              SEDE

                                                                                                       ALESSANDRA MOTTOLA MOLFINO
              Viale Liegi, 33 – 00198 Roma – tel. 068537271 fax 0685350596

                                                                                             6         I giovani per la tutela
              P.I. 02121101006 – C.F. 80078410588

                                                                                                       MARIA ROSARIA IACONO
              e-mail: italianostra@italianostra.org
              e-mail redazione: comunicazione@italianostra.org

                                                                                             8         Il Settore Educazione al Patrimonio Culturale:
              sito internet: www.italianostra.org

                                                                                                       stato di fatto e prospettive
              ADESIONE A ITALIA NOSTRA 2013

                                                                                                       ALDO RIGGIO
              quota comprensiva delle spese di spedizione rivista

                                                                                           11          La quota locale del curricolo
              SOCIO ORDINARIO:

                                                                                                       ADRIANA AVENANTI
              quota annuale euro 35,00 – quota triennale euro 90,00
              SOCIO FAMILIARE:

                                                                                                    RIFLESSIONI
              quota annuale euro 20,00 – quota triennale euro 50,00

                                                                                           12          Educare al paesaggio
              SOCIO GIOVANE (inferiore 18 anni):
              quota annuale euro 10,00 – quota triennale euro 25,00
                                                                                                       BENEDETTA CASTIGLIONI
                                                                                           13          Alfabetizzazione, linguaggi e patrimoni culturali
              SOCIO ORDINARIO STUDENTE (fino a 26 anni):
              quota annuale euro 15,00 – quota triennale euro 40,00

                                                                                                       ANTONELLA NUZZACI
                                                                                           14          La strage dei centri storici?
              SOCIO SOSTENITORE:
              quota annuale euro 100,00 – quota triennale euro 270,00

                                                                                                       PIER LUIGI CERVELLATI
                                                                                           16          Le pietre e i cittadini
              SOCIO VITALIZIO: euro 2.000,00 (una tantum)
              SOCIO BENEMERITO: quota annuale euro 1.000,00
                                                                                                       TOMASO MONTANARI
                                                                                           17          La percezione dei luoghi identitari
              ENTE SOSTENITORE: quota annuale euro 250,00

                                                                                                       SCHEDA        A. RIGGIO   E IRENE   ORTIS
              SOCIO ESTERO: quota annuale euro 60,00
              CLASSE SCOLASTICA: quota annuale euro 30,00                                                       DI

                                                                                                    DOSSIER
              Versamenti su c.c.p soci n°48008007

                                                                                           18         Giovani protagonisti
              intestato a Italia Nostra – Roma

                                                                                                       A. RIGGIO
              Per informazioni su abbonamenti alla rivista

                                                                                           20          L’insegnamento per competenze
              per i non soci: Servizio abbonati – viale Liegi, 33
              00198 Roma – Tel. 0685372723

                                                                                                       STEFANIA SEBASTIANI
              Finito di stampare: ottobre 2013
              ITALIA NOSTRA ONLUS ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA
                                                                                           21          Alcune esperienze dal mondo
                                                                                                    SEGNALAZIONI
              TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E NATURALE

                                                                                           23         Iniziative e progetti
              DELLA NAZIONE
              (riconosciuta con D.P.R. 22 VIII-1958, n. 1111)

                                                                                                       DA MILANO NORD, VERONA, REGGIO CALABRIA, RISERVA    DELL’IMERA
                                                                                           26          Dal sapere al saper fare
              PRESIDENTE Marco Parini

                                                                                                       DA CASTELFIDARDO, MILANO NORD OVEST, MILANO SUD EST
              VICE PRESIDENTI Luigi Colombo – Teresa Liguori

                                                                                           28          Scuola e territorio
              Pietro Petraroia

                                                                                                       DA UDINE, ALASSIO, FAENZA, BOLOGNA, MESSINA
              SEGRETARIO GENERALE N.N.

                                                                                           31          Dallo studio all’azione
              CONSIGLIO DIRETTIVO

                                                                                                       DA BARI, CAMPOBASSO, ROVIGO, VALLECAMONICA
              Antonello Alici – Massimo Bottini – Nicola Caracciolo

                                                                                           34          Fare didattica al museo
              Luca Carra – Luigi Colombo – Sergio Cordibella
              Raffaella Di Leo – Giovanni Gabriele – Ebe Giacometti

                                                                                                       DA SAVONA, ALBA, LA MADDALENA
              Liliana Gissara – Maria Pia Guermandi – Ercole Guerra

                                                                                           36          Mostre e concorsi per imparare a “vedere”
              Franca Leverotti – Teresa Liguori – Serena Longaretti

                                                                                                       DA VARESE, NOVARA, ESTE, AUGUSTA
              Francesca Marzotto Caotorta – Alessandra Mottola Molfino

                                                                                           39          E ancora…
              Marco Parini – Pietro Petraroia – Evaristo Petrocchi
              Gaetano Rinaldi – Maria Teresa Roli – Oreste Rutigliano
                                                                                                       DA CROTONE, CAGLIARI, TREBISACCE, GENOVA, ALESSANDRIA
              Maria Rita Signorini

                                                                                                    RICORDO
              GIUNTA

                                                                                           42          La nostra storia
              Luigi Colombo – Sergio Cordibella – Teresa Liguori
              Marco Parini – Pietro Petraroia – Evaristo Petrocchi

                                                                                                       INTERVISTA A DESIDERIA PASOLINI        DALL’ONDA
              Gaetano Rinaldi – Oreste Rutigliano – Maria Rita Signorini

                                                                                                       DI DAFNE COLA E IRENE ORTIS
              COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

                                                                                           45          Anche Benedetto Croce progenitore di Italia Nostra…
              Aldo d’Ormea – Filomena Rizzaro – Giovanni Zenucchini

                                                                                                       FEDERICO ANGHELÉ
              COLLEGIO DEI PROBIVIRI
              Giancarlo Bagarotto – Franca Guelfi – Nerina Scarascia

                                                                                                    NOTIZIE
              AMMINISTRAZIONE E INDIRIZZARIO

                                                                                           46         Italia Nostra per gli Uffizi
              Mauro Di Bartolomeo

                                                                                                       MARIARITA SIGNORINI
              SOCI E ABBONATI

                                                                                           46          San Benedetto Po tra i “7 siti più a rischio” in Europa
              Emanuela Breggia

                                                                                           47          I 50 anni di Europa Nostra ad Atene
              SEGRETERIA DI PRESIDENZA

                                                                                                       ROSSANA BETTINELLI
              Roberta Giannini
              SEGRETERIA GENERALE
              Luciano Marco Blasi – Dafne Cola – Andrea De Angelis

                                                                                       AI LETTORI
              SERVIZIO CIVILE
              Irene Ortis
              Il pensiero ufficiale dell’Associazione sui diversi
              argomenti è espresso nell’editoriale. Tutti gli altri articoli           CARI AMICI,
              rappresentano l’opinione dei rispettivi autori.
                                                                                       CI FAREBBE PIACERE AVERE UN FILO SEMPRE PIÙ DIRETTO CON VOI LETTORI
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              cancellarli scrivendo ai nostri uffici di Viale Liegi, 33 – 00198 Roma   SCRIVETECI A COMUNICAZIONE@ITALIANOSTRA.ORG
              In copertina
              “San Girolamo nello studio” di Antonello da Messina                      NB.
              Stampato su carta ecologica senza uso di sbiancanti chimici              PER ESSERE PUBBLICATE LE LETTERE DEVONO ESSERE LUNGHE CIRCA 1000 BATTUTE

                                                                                                                                      seguici su www.italianostra.org
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                                                                                                                                     MARCO PARINI

              Educare e formare,
              sempre!
                       ll’inizio degli anni ’70, quando iniziai la mia    altrettanta applicazione. Tutela ed economia, valo-

              A        militanza in Italia Nostra, molti valori e molti
                       termini risultavano estranei alla maggior par-
              te dell’opinione pubblica. Ecologia, valori ambientali
                                                                          rizzazione e conservazione delle tradizioni, e potrem-
                                                                          mo continuare, non sono concetti antitetici ma co-
                                                                          niugabili. In un Paese come il nostro che vanta un det-
              e paesaggistici, ecosistema, energie rinnovabili, pro-      tato costituzionale quale quello riassunto nell’art. 9
              blemi climatici, cibo biologico e molto ancora.             della Costituzione deve considerare la cultura tra le
              Oggi, a distanza di anni tutto ciò è entrato nel lessi-     priorità dell’azione dei suoi Governi. Come immagi-
              co comune. Italia Nostra iniziò ben presto ad occu-         nare che la cultura non possa esprimersi pure nei suoi

                                                                                                                                         editoriale
              parsi di educazione, in ogni parte d’Italia. Dapprima       valori economici ed occupazionali, basti pensare alla
              si operò all’interno delle scuole medie e medie supe-       ricerca, al design, alla moda, al turismo. Occorre quin-
              riori. Molti di noi ricordano gli incontri, le lezioni in   di educare, formare, sensibilizzare, comunicare valo-

              aula agli studenti. In un secondo tempo si intervenne       ri e conoscenza. Come non ricordare gli appelli, le bat-
              direttamente sul corpo docente nel convincimento ri-        taglie combattute contro la riduzione ed in molti ca-
              velatosi vincente che questo rapporto mediato fosse         si la soppressione dell’insegnamento della storia del-
              in grado di raggiungere e formare i docenti stessi ed       l’arte nelle nostre scuole, come non protestare per
              i loro alunni in un rapporto esponenziale che vedeva        l’inadeguata formazione storico-artistica nei semina-
              quest’ultimi diventare comunicatori di proposte e va-       ri, nei luoghi di formazione dei depositari di una par-
              lori nei confronti delle loro famiglie.                     te considerevole del nostro patrimonio artistico. Si de-
              Tutto ciò credo sia stato utile. Oggi la politica affron-   ve educare e formare, sempre!
              ta il tema dell’inquinamento, dell’agricoltura biolo-       Nella civiltà della comunicazione dobbiamo utilizza-
              gica, dello spreco del suolo, dell’abusivismo edilizio,     re strumenti sempre più efficaci ed in grado di rag-
              delle energie rinnovabili, della conservazione dei cen-     giungere un pubblico sempre più vasto. Non bloc-
              tri storici. Non sempre le norme risultano efficaci, an-    chiamoci davanti ad un PC, non pensiamo al mezzo
              zi talvolta sono strutturate per aggirare le misure di      ma al contenuto del messaggio non dimenticando pe-
              salvaguardia, spesso il profitto immediato precede la       rò che la forma è anche sostanza, che il documento
              tutela del futuro, ma i concetti esistono, l’opinione       cartaceo è cultura, che il libro è anche valore in sé.
              pubblica sente certi valori, lotta organizzandosi in co-    Educare è far comprendere le funzioni, i contenuti,
              mitati o militando nelle associazioni.                      ma anche la forma, la logica degli spazi, la storia dei
              L’educazione e la formazione sono servite, servono e        luoghi. Un assunto imprescindibile per conoscere quel
              serviranno all’uomo di oggi ed alle generazioni futu-       che ci circonda, come i centri storici. Nella lezione di
              re. I concetti però vanno evolvendosi, il tema della        domani partiamo dalla loro conoscenza per un’effi-
              complessità è ormai di comune conoscenza ma non di          cace azione di tutela.
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         FRANCESCA MARZOTTO
                   CAOTORTA

                                    Raccontare la complessità
                                    dell’istruzione
                                            a parola educazione ha tan-      ficativo per questo argomento il          questo proposito, a rendere più im-

                                    L       ti sinonimi tra cui: alleva-
                                            mento, formazione, am-
                                    maestramento, indirizzo; oltre a ci-
                                                                             contributo di Antonella Nuzzaci la
                                                                             quale racconta bene come, oggi, la
                                                                             conoscenza abbia “una miriade di
                                                                                                                       mediato, o più didascalico, l’avvi-
                                                                                                                       cinamento ad un tema tanto com-
                                                                                                                       plesso, ci viene incontro la ricchez-
                                    viltà, urbanità, buon costume. E a       canali, strumenti e modi multimo-         za del nostro meraviglioso Paese
                                    queste si tende ad avvicinare an-        dali” per mettere in grado le per-        dove incontriamo realtà come S. Gi-
                                    che: informazione, comunicazione,        sone ad esercitare una cittadinan-        mignano, Montagnana, Lucca, Or-
                                    alfabetizzazione. Una sola parola        za attiva. Italia Nostra è sensibile      vieto e via via dicendo, la cui strut-
                                    per includere molteplici significati,    alla questione educativa fino dalla       tura è ancora percepibile e leggibi-
                                    quasi fossero i vetrini di un calei-     sua fondazione e il lavoro del Set-       le come una scultura posata sul
                                    doscopio riuniti sì, in unico conte-     tore Educazione coordina e indi-          paesaggio, dove l’abitante è anco-
                                    nitore, ma capaci di creare imma-        rizza le iniziative educative delle più   ra e comunque componente della
                                    gini diverse e sempre nuove. Così        di duecento sezioni e dei consigli re-    materia viva che l’ha modellata. So-
                                    come, in effetti, ci si aspetta oggi     gionali. Negli anni scorsi i progetti     no tante in Italia le città che posso-
                                                                                                                       no essere percepite come opere d’ar-
                                                                                                                       te e nelle quali non si riesce a di-
                                                                                                                       stinguere un vero e proprio “centro
                  CENTRI STORICI                                                                                       storico” secondo un termine la cui
                Quando le pietre                                                                                       definizione si è formulata nel cor-
          difendono e diventano                                                                                        so del ‘900 intorno alla salvaguar-
       l’opera d’arte, gli esempi                                                                                      dia della parte più antica delle cit-
       di Montagnana e Calcata.                                                                                        tà minacciata da ristrutturazioni o
       Nella pagina precedente,                                                                                        da smodate ricostruzioni post-bel-
                 San Gimignano                                                                                         liche. Per intendersi meglio, il 2
               (foto Dafne Cola)                                                                                       aprile 1968, arriva il decreto mini-
                                                                                                                       steriale che indica con la lettera A
                                    da chi si incammina sulla via del-       erano rivolti soprattutto al tema del     quella “zona territoriale omogenea
                                    l’educare, lungo una strada segna-       paesaggio così da indicare una pra-       (…) Zona che comprende le parti
                                    ta dalle difficoltà del tradurre non     tica di lettura degli elementi che ca-    di territorio aventi agglomerati ur-
                                    solo parole, ma interi concetti. Tan-    ratterizzano un territorio tanto da       bani di carattere storico, artistico e
                                    to per fare un esempio: ci sono ra-      definirne un’identità. Tali obiettivi     di particolare pregio ambientale o
                  opinione

                                    gazzi cresciuti in certe periferie per   erano proseguiti nelle campagne           da porzioni di essi, comprese le aree
                                    i quali il termine “centro storico”      nazionali dedicate ai “Paesaggi           circostanti che possono considerar-
                                    non ha alcun significato. Ci sono        Sensibili”. Per l’anno scolastico         si parti integranti degli agglomera-
                                    ragazzi i cui genitori parlano a ma-     2013/14 l’Associazione propone al-        ti stessi”. E così si forma nella men-
                                    la pena l’italiano e hanno altri dei     le scuole un percorso formativo in-       te un fluire di immagini che vanno
                                    e nessuna Madonna; altri ancora          torno al tema “Le pietre e i cittadi-     dalle prospettive verso il paesaggio
                                    crescono felici nutriti per lo più a     ni: ovvero le città come opere d’ar-      che si percepiscono dalle ville ve-
                                    TV e videogiochi. In una società         te”. Un argomento quanto mai              nete e che dovrebbero essere intese
                                    complessa e inedita come appare          complesso perché se per un verso ci       come quelle “aree circostanti” da
                                    oggi la nostra, le prime domande         porta ad osservare l’evoluzione di        salvaguardare a vari tipi di agglo-
                                    che vengono alla mente sono: edu-        alcuni centri storici verso un de-        merati che assumono valore nel cor-
                                    care chi? E: quale tipo di linguag-      grado dovuto all’abbandono degli          so del tempo. Tutta l’area del Lin-
                                    gio cosmopolita si riuscirà ad adot-     abitanti, dall’altro ci pone la do-       gotto di Torino, ad esempio, è lon-
                                    tare per rivolgersi a chi nella men-     manda sul significato che può ave-        tana dal Castello, dal Palazzo Rea-
                                    te ha raccolto favole tra loro tanto     re il concetto di centro storico per      le: fino a qualche anno fa era peri-
                                    diverse? Ebbene chi ha collabora-        abitanti non italiani o per chi è cre-    feria, mentre ora è un quartiere vi-
                                    to a questo numero del Bollettino        sciuto nelle periferie o in piccoli ag-   vissimo della città e nel frattempo
                                    ci mostra che tanto quanto una so-       gregati urbani che si sono svilup-        ci ha insegnato a guardare all’ar-
                                    cietà complessa stimola domande,         pati negli ultimi decenni, in ma-         chitettura del lavoro come parte in-
                                    altrettanto propone risposte. Signi-     niera più o meno disordinata. Ma a        tegrante della realtà.

                                                                                                                                                       4
CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
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                                                                                                         Dossier

                 Italia Nostra e l’Educazione
                 al Patrimonio Culturale
                       in dalla sua fondazione Italia Nostra per porta-       lo nazionale e decentrati in tutta Italia e in collabora-         ALESSANDRA MOTTOLA

              F        re avanti la sua missione di tutela del patrimo-
                       nio culturale ha ritenuto essenziale impegnarsi
              nel campo dell’educazione e formazione: nell’art. 3 del-
                                                                              zione con le nostre sezioni; schede tipo (praticamente
                                                                              un “manuale di lettura”) per analizzare i paesaggi (ur-
                                                                              bani, rurali, costieri, naturali, ecc.); manuali/schede di
                                                                                                                                                MOLFINO
                                                                                                                                                Consigliera nazionale
                                                                                                                                                delegata al Settore
                                                                                                                                                Educazione al Patrimonio
              lo Statuto si legge infatti che una delle attività istitu-      metodo e di tecniche di lettura del patrimonio artistico,
                                                                                                                                                Culturale di Italia Nostra
              zionali è “promuovere la conoscenza e la valorizzazio-          storico e antropologico; una comunicazione digitale che
              ne del patrimonio storico, artistico e naturale del Pae-        si avvalga di tutti i dispositivi elettronici ormai diffusi
              se mediante opportune iniziative di educazione am-              (dai tablet agli smartphone con tutte le nuove applica-
              bientale nelle scuole, formazione ed aggiornamento pro-         zioni); e un nostro sito web di servizio aggiornato e ri-
              fessionale dei docenti nonché mediante attività di for-         modernato (www.italianostraedu.org).
              mazione ed educazione permanente nella società”.                Negli anni scorsi i progetti nazionali di educazione so-
              Il lavoro del Settore Educazione (formalmente costitui-         no stati soprattutto rivolti al “paesaggio”, proseguendo
              to nel 1971) serve da coordinamento e indirizzo unita-          così anche nella Scuola gli obiettivi delle campagne na-
              rio delle attività educative alle più di 200 sezioni e ai 16    zionali dei “Paesaggi Sensibili”, in particolare pro-
              consigli regionali. Nel triennio di lavoro che ci aspetta vo-   muovendo ricerche e insegnando “l’abitudine” a osser-
              gliamo individuare e accogliere in un progetto unitario         vare il territorio ed i suoi elementi costitutivi: i paesag-
              nazionale le tematiche, gli obiettivi e le metodologie co-      gi (agrari, urbani, costieri, naturali), i centri storici, le
              muni e condivise con le sezioni e i regionali, così da co-      residenze storiche, l’ambiente, i parchi, le chiese, i mu-
              stituire una forte rete nazionale che possa “potenziare”        sei... Per il 2013/15 ci collegheremo coerentemente a
              le attività educative delle sezioni e renderle più diffuse ed   queste esperienze offrendo soprattutto un esempio di
              efficaci sul territorio. Riteniamo infatti che indurre nei      metodo e nuovi strumenti di lettura per favorire il ri-
              cittadini una consapevolezza dell’uso del patrimonio cul-       conoscimento, la comprensione e l’interpretazione di al-
              turale non mercificato sia un compito più che mai ne-           cuni concetti base, quali il territorio e le sue risorse,
              cessario e urgente. E crediamo nell’importanza dell’edu-        l’opera dell’uomo e la conseguente formazione dei di-
              cazione permanente e ricorrente, dell’educazione per l’in-      versi tipi di paesaggio e di beni culturali. Per l’anno sco-
              clusione sociale e l’integrazione culturale. Non ci rivol-      lastico 2013/14 proponiamo il progetto nazionale “Le
              giamo quindi solo ai giovani perché le finalità dell’azio-      pietre e i cittadini” sulle città antiche quali primi luo-
              ne educativa riguardano lo sviluppo e la promozione di          ghi di nascita della cittadinanza, della civiltà democra-
              conoscenze, abilità e comportamenti che si manifestano          tica, della coesione sociale: i loro monumenti, le chiese,
              lungo tutta la vita, come possono essere il senso di re-        le case, i palazzi, le vie, le piazze, gli usi, i tempi e i mo-   ARCHEOLOGIA
              sponsabilità verso le istituzioni, gli altri e i “beni comu-    di di vivere, richiedono indagini storiche, culturali e ci-       L’edificio per spettacoli
              ni”, lo sviluppo dalla cittadinanza attiva e democratica,       vili, tutte da insegnare e fare. Perché il nostro patrimo-        al Parco dei Tauriani,
              la creatività e la capacità di socializzazione.                 nio sia ancora e sempre una risorsa che ci aiuta a cre-           dato in gestione alla
              Gli strumenti di lavoro che offriremo in particolare sa-        scere come cittadini; per riscoprire l’indissolubile lega-        Sezione di Reggio
              ranno: corsi di formazione (a livello centrale e periferi-      me tra i centri urbani e il territorio circostante, come          Calabria (vedi box a
              co); lezioni/seminari/conferenze (anche on-line) a livel-       centri di servizi, di aggregazione e di cultura.                  pag. 25)

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          EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE

                                    I giovani per la tutela
                                    Il progetto educativo 2013/2014
        MARIA ROSARIA IACONO                  uando si parla di giovani e
               Sezione di Caserta
              Comitato nazionale
                   di Educazione
          al Patrimonio Culturale
                                    Q         di patrimonio culturale su-
                                              bito vengono alla mente le
                                    immagini dei gruppi di scolaresche
                                    vocianti che si aggirano per le sale
                                    dei musei o per le stradine dei cen-
                                    tri antichi delle nostre città, con il
                                    naso per aria e l’occhio spento. Ap-
                                    prestandoci a presentare un per-
                                    corso di educazione al patrimonio
                                    culturale dobbiamo allora porci al-
                                    cune domande: le giovani genera-
                                    zioni come percepiscono il nostro
                                    patrimonio culturale? come coin-
                                    volgerli e farli appassionare a ciò
                                    che li circonda? come conciliare la
                                    tutela e conservazione con lo
                                    “sfruttamento” del patrimonio
                                    culturale? come poter aiutare a
                                    formare una coscienza diffusa e
                                    condivisa del patrimonio? come
                                    aiutare quindi a formare dei cit-
                                    tadini responsabili? come trasfor-
                                    mare cioè i giovani da “consuma-
                                    tori predatori” in “consumatori
                                    protettori”?
                                    Con la Convenzione di Faro del
                                    2005 l’Europa ci “dice” che la co-
                                    noscenza e l’uso del patrimonio
                                    rientrano nel diritto di partecipa-
                                    zione dei cittadini alla vita cultu-
                                    rale, come definito nella Dichiara-      tità civica e nel raggiungimento del      quelle integrative sul percorso for-
                                    zione universale dei diritti dell’uo-    bene comune: “Aristotele collega-         mativo “Le pietre e i cittadini:
                                    mo. Il patrimonio culturale viene        va il fine dell’economia al rag-          ovvero le città come opera d’ar-
                                    presentato come fonte utile sia al-      giungimento del ‘bene umano’ che          te”. Non sfugge infatti lo stato di
                                    lo sviluppo umano, quindi con fun-       è desiderabile anche quando ri-           degrado e abbandono dei centri
                                    zioni educative, che come modello        guarda una sola persona ma è più          storici italiani, sempre più svuo-
                                    di sviluppo economico fondato sui        bello e divino se riguarda un po-         tati dei propri abitanti per lascia-
                                    principi di utilizzo sostenibile del-    polo e le città”.                         re posto a uffici e servizi per turi-
                                    le risorse; come un fattore di lega-     Così Italia Nostra da sempre ha cer-      sti. E dobbiamo anche chiederci
                                    me sociale e di coesione che susci-      cato di mettere in campo iniziati-        come percepiscono il centro stori-
                                    ta un sentimento di appartenenza         ve educative che propongono di tu-        co i tanti nuovi cittadini immigrati
                                    comune nella costruzione delle so-       telare i beni culturali e il paesag-      o chi abita in periferia, se è anco-
        SCUOLA E ARCHEOLOGIA        cietà. Il patrimonio culturale assu-     gio senza trascurare l’impegno di         ra un punto di riferimento e ag-
                Laboratorio di      me quindi un valore fondamenta-          perseguire il bene-essere comune          gregazione, se costituisce ancora
               ricognizione dei     le per la prosperità delle genera-       nel mantenimento dell’equilibrio          il luogo identitario di una città in
         materiali al Parco dei     zioni future. Lo rilevano anche eco-     ecologico tra l’opera dell’uomo e la      espansione.
        Tauriani. Foto ricevuta     nomisti e filosofi, come il premio       natura.                                   Italia Nostra, in quanto Ente di
             da Marilena Sica,      nobel Amartya Sen (Etica ed Eco-         E per l’anno scolastico 2013/14 a         Formazione accreditato presso il
             Sezione di Reggio      nomia, Laterza, Bari 2007) che ve-       livello nazionale l’Associazione          Ministero dell’Istruzione, proporrà
                       Calabria     de la promozione economica di un         propone alle scuole di focalizzare        Corsi di Aggiornamento per i do-
          (vedi box a pag. 25)      Paese nel rafforzamento dell’iden-       le attività didattiche curricolari e      centi* che potranno poi affiancare
            * Una parte delle attività di formazione saranno realizzate in modalità “blended”, ovvero a distanza grazie alle possibilità              6
                                                                    offerte da internet, fino al raggiungimento di 40 ore di formazione.
CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
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                                                                                                                              dossier
                        SCUOLA, CITTADINANZA, SOSTENIBILITÀ Nell’ambito del progetto formativo, il Con-
                        corso nazionale incentrato anch’esso sul tema “Le pietre e i cittadini” si declinerà secon-
                       do tre ambiti: il paesaggio raccontato dai ragazzi, dall’analisi interdisciplinare alla comu-
                       nicazione multimediale delle risorse e delle problematiche del centro storico nel contesto
              paesaggistico; il viaggio tra cultura e sostenibilità, progetto complessivo di una visita di
              istruzione “colta” e “sostenibile” del centro storico (e del territorio circostante) per pro-
              porlo ad altri studenti; agire bene per ben-essere, progettazione e realizzazione di azioni
              di valorizzazione ambientale, sociale e culturale del proprio centro storico.

              i giovani studenti nel diventare pro-   tagonisti della tutela, essere parte    la complessa e articolata attività
              tagonisti della ricerca-azione che      attiva nella conservazione della me-    formativa in cui hanno interagito
              condurranno sul territorio sulla        moria e della rivitalizzazione del      i giovani, gli insegnanti, gli esper-
              stessa tematica. L’obiettivo è quel-    tessuto sociale e urbano. L’idea pro-   ti, i volontari di Italia Nostra, le
              lo di incoraggiare i ragazzi, con i     gettuale più idonea e innovativa sa-    istituzioni locali in una reale atti-
              propri insegnanti e le scuole, ad in-   rà poi presentata per la sua realiz-    vità di partenariato: infatti la va-
              teressarsi dei problemi degli anti-     zazione alle autorità locali e nazio-   lutazione e l’interazione sono i
              chi centri urbani, a capirne le ra-     nali competenti.                        due aspetti fondamentali che qua-
              gioni e le conseguenze, a entrare in    Gli elaborati prodotti dalle scuole     lificano la comunicazione di-
              contatto con esperti (storici, archi-   costituiscono non solo la verifica      dattica rispetto a quella sempli-
              tetti, urbanisti), per diventare pro-   dell’apprendimento ma anche del-        cemente divulgativa.

                                                                                                                                      CONOSCERE PER
                                                                                                                                      TUTELARE

                                                                                                                                      Raccolta dei materiali
                                                                                                                                      per il Laboratorio di
                                                                                                                                      ricognizione al Parco dei
                                                                                                                                      Tauriani. Foto ricevuta
                                                                                                                                      da M. Sica, che
                                                                                                                                      ringraziamo

              LETTURE CONSIGLIATE

              Ecco alcuni scritti interessanti sul tema della città storica, sulla sua conservazione, sul rapporto città-campagna:
              – Beni Culturali, urbanistica e paesaggio nell’opera di Antonio Cederna (1921-1996) a cura di Ministero per i Beni
                Culturali-Ufficio centrale per i Beni Ambientali e Paesaggistici e Centro di Documentazione “A. Cederna”
                (Roma 1999);
              – Italo Calvino, Le città invisibili (Mondadori, Milano 2009). Lo scrittore motivando la sua opera si fa portavoce
                del sempre più diffuso disagio di vivere nelle città, che non sono più a misura d’uomo e delle sue esigenze;
              – Pierre Donadieu, Campagne urbane: una nuova proposta di paesaggio della città (Donzelli, Roma 2006).
                L’autore pone in queste pagine la necessità di ribaltare la tradizionale idea di una contrapposizione tra la città
                e la campagna;
              – Amedeo Maiuri, Passeggiate campane (Sansoni, Firenze 1957). I sessantadue scritti della raccolta sono un
                altissimo esempio della capacità di osservare e descrivere, esperienza conoscitiva per eccellenza;
              – Salvatore Settis, Paesaggio, costituzione, cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (Ei-
                naudi, Torino 2010). L’analisi ampiamente documentata e argomentata ci mostra l’impietosa realtà dell’Italia.

                                                                                                                       M.R. IACONO

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CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
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          EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE

                   ALDO RIGGIO               redo che tutti si sia incappati nella lettura del      si è impegnato in un percorso di rinnovamento e raf-
                     Coordinatore
           del Settore Educazione
          al Patrimonio Culturale
                                    C        Gabbiano Jonathan Livingston e di essere so-
                                             pravvissuti ad essa, un po’ affabulati e un po’
                                    perplessi. Se dovessi riassumere il libretto, proporrei “Il
                                                                                                    forzamento incentrato sulla conoscenza e valorizzazio-
                                                                                                    ne delle esperienze nazionali e locali, l’ampliamento de-
                                                                                                    gli strumenti di comunicazione e condivisione (sfrut-
                                    gabbiano Jonathan è stanco della solita routine e si met-       tando le tante nuove possibilità offerte dai nuovi me-
                                    te a cercare nuove competenze e motivazioni che gli per-        dia), l’elaborazione culturale, l’interazione propositiva
                                    mettano di allargare gli orizzonti; una volta che le ha         con quanti altri sono interessati al patrimonio cultura-
                                    trovate capisce che non può tenerle per sé e, contro l’osti-    le ed all’educazione. Questo percorso è finalmente giun-
                                    lità dei conservatori, le insegna alle nuove generazioni”.      to a configurare un nuovo profilo del Settore.

      Il Settore Educazione al Patrimonio
      Culturale: stato di fatto e prospettive
                                    Punto. Potremmo, forse, usare questa sintesi come me-           La struttura nazionale
                                    tafora del faticoso impegno di chi si occupa di educa-          Le attività del Settore si sviluppano tra il Comitato
                                    zione: da sempre o, perlomeno, da Socrate in poi. E, for-       Promotore nazionale (vedi box) di cui è responsabi-
                                    zando un po’ ancora il parallelo con il libro, potrei rias-     le il Consigliere nazionale Alessandra Mottola Molfi-
                                    sumere il metodo di Jonathan in: proposizione del pro-          no, delegata al Settore dal Consiglio nazionale, che
                                    blema, ricerca-azione, sperimentazione, formazione, dis-        ha compiti di proposizione, di elaborazione e sintesi,
                                    seminazione (e poi riprende il ciclo). Il che, detto così,      all’interno del Comitato Maria Rosaria Iacono, già re-
                                    corrisponde al processo di chi insegna per educare e non        sponsabile del Settore nello scorso triennio, cura le
                                    solo per portarsi a casa il mangiare (come lo stormo Buo-       opportunità di ricerca-azione (i progetti) che il Set-
                                    nappetito del libro). Italia Nostra da subito ha propo-         tore sviluppa a livello nazionale e la definizione di
                  Cooperative       sto questo metodo di lavoro, avendo come obiettivo le           contenuti e modalità attuative di quelli locali; l’uffi-
           Learning: detto in       motivazioni e le competenze necessarie alla cittadinan-         cio nazionale del settore coordinato dallo scrivente
               maniera molto        za responsabile per il bene comune del Paese, presente          Aldo Riggio, docente distaccato allo scopo dal MIUR,
                semplice, è un      e futuro: Paese che si riconosce come tale proprio nel          che si occupa della parte operativa ed amministrati-
                     metodo di      patrimonio culturale che ha saputo esprimere, tutelare          va, collabora con gli altri uffici centrali e con il Co-
               insegnamento/        ed incrementare nei secoli. I soci dell’Associazione, che       mitato Promotore, cura gli strumenti di comunica-
         apprendimento che          in questi lunghi anni hanno dato vita e sostanza al Set-        zione, fornisce consulenza ai referenti locali.
       organizza gli studenti       tore Educazione (ufficialmente creato agli inizi degli an-
       in gruppi che devono         ni ’70), hanno coniugato le problematiche culturali, so-        Il territorio
        raggiungere obiettivi       ciali ed economiche dell’Italia con le prospettive del-         Dal punto di vista territoriale il Settore si configura
            comuni, i ragazzi       l’educazione (non solo delle giovani generazioni), spes-        come una “rete” di confronto e dialogo, di scambio e
           devono cooperare,        so anticipando temi, contenuti e metodi dell’educazio-          di riflessione, di collaborazione e sinergia: per elabo-
                valutarsi e far     ne e della formazione: a cominciare dal binomio patri-          rare e proporre programmi e progetti comuni, per te-
         progredire il lavoro,      monio/contesto territoriale, alla dimensione e prospet-         saurizzare e valorizzare le risorse umane (di qualità
                   diventando       tiva educativa della cittadinanza attiva, all’approccio         e ben presenti), ma anche quelle economiche (po-
          corresponsabili del       didattico interdisciplinare a fronte della complessità am-      che!). Ai referenti regionali e sezionali, “tradiziona-
                       proprio      bientale e territoriale, infine ai metodi pedagogici del        li” nodi della rete educazione (purtroppo non anco-
              apprendimento.        cooperative learning, della peer education e delle life         ra presenti in tutte le sezioni) si stanno affiancando
              Peer education:       skills (vedi nota). E l’approccio usato è sempre stato          gli “insegnanti IN” (vedi box), referenti per le inizia-
                 letteralmente      quello della ricerca scientifica: confronto, riflessione, di-   tive dell’Associazione negli Istituti Scolastici di servi-
             “Educazione tra        scussione e sintesi. Certo, il Settore, come qualsiasi al-      zio, su nomina del rispettivo Dirigente Scolastico. La
             Pari”, identifica      tro consesso fatto da donne e uomini, riflette anche il         figura assomiglia al referente di Italia Nostra che ne-
              quella strategia      contesto socio-culturale in cui è immerso: e quindi ha          gli anni ’70 ed ’80 era presente quasi in ogni scuola
       educativa per cui non        vissuto alti e bassi, periodi di forte impegno e periodi di     sulla base di uno specifico protocollo con il Ministe-
           c’è un “superiore”       routine. Va comunque detto che i seminari organizzati           ro della Pubblica Istruzione. Oggi, essendo le com-
          (ad es. insegnante)       negli anni sono davvero innumerevoli; ancora di più le          petenze per l’educazione ambientale o al patrimonio
              che trasmette le      attività e i progetti realizzati con le scuole ed il territo-   distribuite tra MIUR, MiBAC, Min. Ambiente e Re-
            informazioni, ma        rio. Molte riflessioni ed esperienze hanno dato luogo a         gioni, ed essendo poi l’Associazionismo “ambientale”
              queste vengono        pubblicazioni, anche in collane di prestigiose case edi-        estremamente diffuso, l’assunzione di questo ruolo si
        condivise da parte di       trici, curate di volta in volta da singoli esperti o da grup-   basa sulla libera volontà e disponibilità della perso-
        alcuni membri di un         pi di lavoro. In quest’ultimo quinquennio poi il Settore        na e della scuola: lanciata la proposta a fine giungo

                                                                                                                                                        8
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              di quest’anno, con nostro gran piacere è stata accol-       I rapporti istituzionali
              ta già da una ventina di docenti. Referenti regionali e     I rapporti con i Ministeri, con altre Associazioni ed Or-
              sezionali sono riportati sul sito italianostraedu.org.      ganismi si basano su Protocolli o Convenzioni, verifica-
              Per inciso, stiamo cercando di “riscostruire” la storia     ti dalla sede nazionale (oltre a quello del settore, anche
              del Settore, delle sue attività, convegni, pubblicazio-     dall’Ufficio legale e da quello amministrativo), firmati
              ni; chiunque avesse indicazioni e materiali in propo-       direttamente o per delega dal Presidente Nazionale. In
              sito è vivametne pregato di farli pervenire alla segre-     questo momento sono in rinnovo i Protocolli con il MIUR
              teria del settore (segreteria2@italianostra.org) o pres-    e con il MiBAC, mentre sono attivi altri protocolli con
              so la sede nazionale.                                       diverse Associazioni, Università, Enti territoriali.

                                                                                                                                       UNITÀ DI APPRENDIMENTO
                                                                                                                                       Visita d’istruzione
                                                                                                                                       “auto-gestita” a
                                                                                                                                       Sabbioneta realizzata
                                                                                                                                       dall’IIS “Volterra-Elia”
                                                                                                                                       di Ancona. Foto ricevuta
                                                                                                                                       da Stefania Sebastiani
                                                                                                                                       (vedi articolo a pag. 20)

              COMITATO PROMOTORE E INSEGNANTI IN

              Fanno parte del Comitato promotore: Adriana Avenanti (sez. Pescara e referente regionale Abruzzo), Sonia Ba-
              rison (sez. di Padova e referente regionale Veneto), Elda Cerchiari Necchi e Anna Finocchi (sez. Milano), Gio-
              vanna Fazio (sez. di Alassio), Maria Rosaria Iacono (sez. Caserta), Angela Martino (sez. Reggio Calabria),
              Stefania Sebastiani (sez. di Ancona e referente regionale Marche), Titti Panajotti (presidente CR Veneto); con
              la collaborazione di altri soci ed esperti: Alberta Campitelli (dirigente Giardini e Ville Storiche del Comune di        gruppo ad altri
              Roma), Benedetta Castiglioni (docente Geografia, Università di Padova), Patrizia Desocio (Ministero Istruzione,          membri di pari
              Università, Ricerca), Antonella Fusco (direttore Calcografia Nazionale, MiBAC), Vito Lattanzi (Museo Etnogra-            status.
              fico Nazionale “Pigorini”), Mariella Morbidelli (sez. Castiglione del Lago Centro di Educazione al Paesaggio e La-       Life skills: abilità che
              boratorio del Cittadino), Antonella Nuzzaci (docente Pedagogia, Università de L’Aquila), Clara Rech (presidente          è necessario
              ANISA), Patrizia Sacchi (sez. Milano, esperta in tecniche di comunicazione digitale).                                    apprendere per
                                                                                                                                       mettersi in relazione
              Insegnanti IN (al 30 settembre 2013): Carla Egizi e Valeria Cerasi (Amelia); Vincenzo Capriglione (Avellino);            con gli altri e per
              Marcella Rizzi (Brescia); Patrizia Oriente (Campobasso); Maria Scialdone (Capua); Werther Bertoloni (Carbo-              affrontare i problemi
              nia); Amalia Carelli (Cassino); Rosella Paradisi (Castiglione del Lago); Elena La Morgia (Lanciano); Manuela Re-         della vita quotidiana,
              bellato (Merano); Rosa Maria Trischitta (Messina); Caterina Bonaiti (Molteno); Rossella Mervar (Monfalcone);             come possono essere
              Giacomo Privitera (Noto); Andrea Capone (Novara); Carlo Guardascione, Paolo Donadio e Anna Sartoris (Po-                 saper gestire le
              tenza); Sara Nalli (Rovigo); Lattanzi Cinzia e Luciana Mariani (Sarnanano); Maria Gatto (Squinzano); Maria Cri-          emozioni e lo stress,
              stina Marinozzi (Terni); Fabrizia Graziani (Verona).                                                                     saper comunicare
                                                                                                                                       efficacemente o avere
                                                                                                                                       capacità di empatia.

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CONOSCERE PER TUTELARE - dossier EDUCARE A GUARDARE E DARE NOME AL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE - Italia Nostra
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          EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE

                                    La comunicazione                                             sletter dedicata (e rivolta non solo ai soci di Italia
                                    Fin dall’inizio delle sue attività il Settore ha cura-       Nostra che si interessano di educazione) e quella di
                                    to molto la comunicazione, innanzitutto attraverso           un giornale completamente on-line dedicato ai gio-
                                    il Bollettino dell’Associazione e poi con le numero-         vani (che riprenda in altra veste l’esperienza di
       In questa e nella pagina     se pubblicazioni (alcune pure multimediali). Il con-         “Quelli che ... l’articolo 9”, inserto del Bollettino tra
                       successiva   tributo al Bollettino, che anni fa era regolare su ogni      il 2008 e il 2009).
        CONCORSO FOTOGRAFICO        numero, ora si esprime principalmente attraverso
       La sezione di Belluno da     numeri monografici. Il sito del Settore www.italia-          Corsi e concorsi
               sei anni indice un   nostraedu.org affianca da oltre 5 anni il sito nazio-        Nell’ultimo quinquennio il Settore ha organizzato su
       concorso fotografico per     nale ed è attualmente in revisione: la nuova versio-         una specifica tematica (quest’anno i centri storici) op-
          gli alunni delle Scuole   ne sarà organizzata in quattro macroaree con uno             portunità di “riflessione attiva” per i docenti e gli stu-
        Medie. Foto ricevute da     spazio dedicato alle iniziative delle sezioni e delle        denti, attraverso due “strumenti” che vanno a inter-
             Luiberto Croce, che    scuole, un archivio documenti, uno spazio video an-          secarsi: il Corso di Aggiornamento (per gli insegnan-
        ringraziamo (Val Maor,      che per didattica on-line e uno per segnalare ini-           ti) e il Concorso Scolastico (per gli studenti). Con pia-
            Opificio lungo il Rio   ziative o eventi (non solo di Italia Nostra) di inte-        cere abbiamo riscontrato un buon gradimento delle
         Cavalli, Santuario San     resse per chi si occupa di educazione. Due “critici-         iniziative: nel 2012 ai Seminari hanno partecipato ol-
                   Liberale, Mel)   tà” sono da sciogliere: la realizzazione di una new-         tre 150 docenti, ai Concorsi 175 scuole, alcune anche

                                        SCUOLA, CITTADINANZA, SOSTENIBILITÀ 2012/13: I PREMIATI

                                    Il 10 maggio scorso la Giuria riunitasi nella sede centrale di Italia Nostra ha decretato i vincitori dei 3 concorsi
                                    nazionali (ed. 2012/13). Motivazioni, approfondimenti ed elaborati, nonché i vincitori delle edizioni passate, li tro-
                                    vate su www.italianostraedu.org. Ecco un breve elenco dei premiati 2012/13 scelti su oltre 50 elaborati.
                                    Il paesaggio raccontato dai ragazzi
                                    1° classificato: I.T.E.T. Federico II, classe IV A tur.; Capua (CE): “La villa che vorremmo”
                                    2° classificato (pari merito): I.T.S. Buonarroti, classe IV A; Caserta: “L’oasi di San Silvestro”
                                    2° classificato (pari merito): I.C.S. F. P. Michetti, classe II D; Francavilla al Mare (CH): “La Villa Turchi – com’era,
                                    com’è, come la vorremmo”
                                    Menzione speciale: I.C. di Cavarzere/ Plesso Dante Alighieri, classi IV A e IV B; Cavarzere (VE): “L’Adige spie-
                                    gato ai bambini”
                                    Turismo a scuola di sostenibilità
                                    1° classificato: I.T.C.G. Medaglia d’Oro, classe IV A; Cassino (FR): “Due tesori da valorizzare in terra S. Benedetto”
                                    Agire bene per ben-essere
                                    1° classificato: I.I.S. Giancardi - Galilei – Aicardi / I.P.S. D. Aicardi, classe V A; Albenga (SV): “Quelli vengono
                                    dalla campagna”
                                    Commissione: Maria Rosaria Iacono (Italia Nostra, Settore Educazione al patrimonio Culturale); Patrizia de Socio
                                    (MIUR, Direzione Generale ordinamenti); Alberta Campitelli (Comune di Roma, Soprintendenza Archeologica).

                                                                                                                                                    10
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              con più classi, per un totale di più di 4000 studenti        con le scuole (ma, ahimè, di queste iniziative non
              coinvolti. Quest’anno si è deciso di sperimentare una        sempre si viene informati a livello nazionale!).
              nuova formula per i Seminari così da facilitare la par-
              tecipazione dei docenti e dare più spazio ai contri-         In conclusione: il Settore è ben attivo sia all’interno del-
              buti delle sezioni locali e degli “insegnanti IN”. Si        l’Associazione che nel territorio e sullo scenario cultu-
              realizzeranno infatti non più solo un seminario ini-         rale. Ha ancora molte potenzialità da esprimere, molte
              ziale e uno finale della durata dell’intera giornata,        questioni da affrontare, molti contributi da offrire per
              ma più seminari e solo di pomeriggio. Il Concorso è          l’educazione sia dei giovani che degli adulti. Rendere
              una dimensione che risulta molto confacente per un           possibile tutto ciò dipende da noi, ma ancor più dalla

                                                                           Per una riflessione generale sui giovani e
              primo approccio con gli studenti: in molti casi le scuo-     voglia che avete di essere coinvolti voi che leggete
              le hanno partecipato a più annualità; ed è anche suc-

                                                                           l’educazione si consiglia la lettura di “Conversazioni
              cesso che gli studenti abbiano poi dato vita al setto-

                                                                           sull’educazione” (di Zygmunt Bauman in
              re giovani di alcune sezioni o addirittura all’apertu-
              ra di una sezione di Italia Nostra (come nel caso del-

                                                                           collaborazione con Riccardo Mazzeo, Erikson 2012)
              la sezione di Augusta nata nel 2012). Come è giusto
              che sia, localmente altri corsi ed altri concorsi arric-
              chiscono l’offerta e la collaborazione di Italia Nostra

              La quota locale del curricolo
                      a normativa vigente consente alle scuole di de-      continuità e di orientamento, delle esigenze e delle at-       ADRIANA AVENANTI

              L       stinare una quota del monte ore annuale ad
                      attività legate al territorio da inserire nel Pia-
              no dell’Offerta Formativa (POF). La possibilità deri-
                                                                           tese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai con-
                                                                           testi sociali, culturali ed economici del territorio.
                                                                           In quanto alle modalità “ai curricoli (così definiti nel
                                                                                                                                          Referente per l’Educazione
                                                                                                                                          dell’Abruzzo

              va dall’art. 8 del D.P.R. 8 marzo 1999, n° 275 secondo       POF) si applicano tutti gli strumenti di flessibilità or-
              il quale “le istituzioni scolastiche determinano, nel        ganizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, spe-
              POF, il curricolo obbligatorio per i propri alunni in        rimentazione e sviluppo, secondo quanto previsto dal
              modo da integrare, a norma del comma 1, la quota             piano dell’offerta formativa di ciascuna istituzione sco-
              definita a livello nazionale con la quota loro riserva-      lastica” (D.L. 26 giugno 2000, n° 234). La Nota Mi-
              ta che comprende le discipline e le attività da esse li-     nisteriale 721/2006 ha precisato infine che la quota
              beramente scelte” garantendo il carattere unitario del       del 20% deve intendersi applicabile ad ogni ordine e
              sistema di istruzione e valorizzando il pluralismo cul-      grado di istruzione.
              turale e territoriale. La quota riservata alla definizio-    I contenuti/valori di Italia Nostra possono allora tro-
              ne delle istituzioni scolastiche è pari al 20% (D.M. 13      vare la loro collocazione proprio nella “quota locale
              giugno 2006, n° 47) nell’ambito degli indirizzi defi-        del curricolo” attraverso la collaborazione con docenti
              niti dalle Regioni, cui spetterebbe quindi il compito        e dirigenti scolastici nella definizione del POF.
              di elaborare indirizzi di orientamento. Le Regioni che       Cercando su Internet “quota locale del curricolo” si
              lo fanno però sono ancora poche.                             trovano più di 30 pagine che presentano esperienze
              La definizione dei contenuti della quota locale deve         di scuole di ogni ordine e grado, indicazioni biblio-
              tenere conto delle diverse esigenze formative degli          grafiche, note di vari Uffici Scolastici Regionali, e mol-
              alunni, della necessità di garantire efficaci azioni di      to altro ancora.

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      Riflessioni
                                      Educare al paesaggio
       BENEDETTA CASTIGLIONI                   he cosa significa “educare al paesaggio”? Or-       cosiddetto “sapere esperto”; chiede un coinvolgimen-
             Professore Associato
               di Geografia presso
                   il Dipartimento
              di Scienze Storiche,
                                      C        mai da diversi anni mi trovo a riflettere attor-
                                               no a questa domanda, da un lato seguendo il
                                      dibattito scaturito dall’entrata in vigore della Con-
                                                                                                   to della popolazione più ampio, basato sull’acquisi-
                                                                                                   zione da parte di ciascun cittadino di una capacità di
                                                                                                   lettura del paesaggio che porti alla riflessione critica
       Geografiche e dell’Antichità   venzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000), dal-         e che diventi la base per scelte condivise.
        dell’Università di Padova     l’altro continuamente stimolata dal confronto con in-        La metodologia di lavoro che in questi anni ho pro-
                                      segnanti che si impegnano in questo campo e con i ri-        posto in numerosi incontri di formazione per inse-
                                      sultati del loro lavoro con ragazzi di diverse età.          gnanti dei diversi livelli scolastici punta quindi a
                                      Tra gli elementi innovativi della Convenzione, lo ri-        far acquisire agli allievi la capacità di “leggere” il
                                      cordiamo, vi è il ruolo di rilievo assegnato alla popo-      paesaggio e di rapportarsi consapevolmente con es-
                                      lazione; ad essa vengono attribuiti contemporanea-           so. Partendo dal riconoscimento degli elementi del
                                      mente il diritto di godere di un paesaggio di qualità        paesaggio e delle relazioni che intercorrono tra es-
                                      e il dovere di prendersene cura (preambolo); in ma-          si (le forme naturali e gli elementi inseriti dall’uo-
                                      niera analoga, le aspirazioni della popolazione stan-        mo), l’itinerario di lettura andrà a coinvolgere la
                                      no alla base della definizione degli obiettivi di quali-     sfera razionale per comprendere i “perché” del pae-

                          MILANO
            I tanti aspetti di un
       centro storico. Il Duomo
             iniziato nel 1386 e
       completato nel 1892, la
        Torre Velasca costruita
          tra il 1955 e 1956 in
        una zona devastata dai
                bombardamenti

                                      tà paesaggistica, i quali a loro volta indirizzano le po-    saggio (perché il versante della montagna ha quel-
                                      litiche per il paesaggio (art. 1). A queste premesse per     la forma? Perché il villaggio è disposto in quel mo-
                                      molti versi assai impegnative, corrisponde un impe-          do? Perché c’è quell’edificio particolare?), per poi
                                      gno prioritario nelle Misure specifiche; i primi ambi-       inserire la dimensione temporale, provando da un
                                      ti di intervento richiesti, infatti, riguardano la popo-     lato a ricostruire le tappe della trasformazione dal
                                      lazione, non il paesaggio: crescita della consapevo-         passato al presente e dall’altro ad immaginare i cam-
                                      lezza, educazione e formazione sono infatti azioni ne-       biamenti futuri. Ma, partendo dal presupposto che
                                      cessarie, che addirittura precedono quelle di indivi-        il paesaggio è contemporaneamente la realtà e la
                                      duazione, classificazione e valutazione dei paesaggi e       sua percezione e rappresentazione, il percorso di
                                      di definizione delle politiche. In particolare si parla di   lettura si completa attraverso – come si diceva – il
                                      sensibilizzare “al valore dei paesaggi, al loro ruolo e      coinvolgimento della sfera emotiva, la considera-
                                      alla loro trasformazione” (art. 6, A e B).                   zione della dimensione immateriale del paesaggio e
                                      Le azioni educative richieste dalla Convenzione si           l’inserimento della dimensione dei significati e dei
       Si consiglia la lettura        muovono dunque nell’ottica di formare persone ca-            valori. Osservando il paesaggio, dobbiamo entrare
               di “Di chi è il        paci di rapportarsi consapevolmente con il loro luogo        nella questione di quali valori gli attribuisco e qua-
                Paesaggio?”           di vita, riconoscendo la pluralità di valori connessi ai     li valori gli attribuiscono gli altri, sia che si tratti
            (B. Castiglioni e         paesaggi e la complessità delle questioni della loro sal-    di valori positivi, sia che si tratti di disvalori, sia
        Massimo De Marchi,            vaguardia, gestione e pianificazione. La Convenzione         che i diversi sguardi siano concordi, sia che entri-
              Coop. Libraria          cioè non chiede soltanto di “insegnare” il paesaggio,        no in conflitto.
       Editrice Università di         di far acquisire informazioni su questo e quel luogo,        È dunque attraverso il riconoscimento di questa com-
              Padova, 2009)           di diffondere gli sguardi, le letture e le valutazioni del   plessità del paesaggio che si rende possibile ciò che

                                                                                                                                                    12
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              Eugenio Turri proponeva: “un’educazione a vedere,              ogni società al fine di stabilire un rapporto positivo
              a vedere per capire (cioè capire il funzionamento del-         con il territorio in cui vive, valorizzandone le poten-
              l’organismo territoriale sotteso al paesaggio e ricono-        zialità in quanto spazio di vita e difendendolo nei suoi
              scere i valori simbolico-culturali che vi si connettono)       valori simbolici in quanto specchio di sé” (Turri, 1998,
              che rappresenta un atto fisiologico fondamentale per           p. 24).

              Nuovi modi di comunicare e interagire
              Alfabetizzazione, linguaggi
              e patrimoni culturali
                       radizionalmente quando pensiamo all’alfabe-           evidenti ricadute positive sull’apprendimento, sul-           ANTONELLA NUZZACI

              T        tizzazione la concepiamo quale insieme di com-
                       petenze relative alla lettura, alla scrittura e al-
              le abilità logico-matematiche, ovvero al corredo “al-
                                                                             l’insegnamento e sul piano dell’accessibilità cultura-
                                                                             le in termini di capacità di esplorare, sfruttare, con-
                                                                             dividere e costruire significati. In particolare, l’inse-
                                                                                                                                           Professore associato di Pedagogia
                                                                                                                                           sperimentale, Università
                                                                                                                                           dell’Aquila, Presidente del Corso
                                                                                                                                           di laurea in Scienze

              Il patrimonio culturale costituisce l’intero corpus di segni materiali, artistici, simbolici
              fabetico convenzionale”. Tale concezione è stata pe-           gnare e l’apprendere richiedono di non ricondurre l’al-       della Formazione primaria

              tramandato dal passato di ogni cultura. Riguarda tutta l’umanità, non è da considerarsi
              solo una fonte economica, rappresenta una condizione fondamentale per lo sviluppo della
              società. [...] L’educazione al patrimonio deve considerarsi quindi la pietra miliare di
              qualsiasi politica culturale che intenda preservare la storia e la civiltà di una comunità
              (locale, nazionale, transnazionale), e la fruizione al patrimonio deve diventare per tutti, dai
              bambini agli adulti, occasione importante per rafforzare competenze, abilità e conoscenze,
              che permettono di “abitare” l’ambiente in cui si vive, dove sono riflessi valori, aspirazioni
              e conquiste delle passate generazioni e delle attuali.
                                                                                A. NUZZACI, BOLLETTINO N. 457
              rò progressivamente smantellata con l’affermarsi del-          fabetizzazione alla sola promozione della lettura e del-
              la “società della conoscenza”, che ha indotto la ne-           la scrittura, come tradizionalmente concepite, ma an-
              cessità di ampliare i repertori interpretativi della po-       che all’accesso dei differenti linguaggi e alla fruizio-
              polazione di bambini, ragazzi e adulti a tutti i livelli       ne di tutte le forme culturali (patrimoni), materiali e
              facendo leva sulle diverse fonti, mezzi ed espressioni         immateriali, determinanti per la costruzione di signi-
              della cultura, così come su tutte le rappresentazioni          ficati complessi. I patrimoni culturali cioè, in tutte le
              di significato (linguistica, visiva, audio, spaziale e ge-     loro accezioni (scientifico-tecnologici, demoetnoan-
              stuale). Ricordiamo, a titolo di esempio, a come il mo-        tropologici, artistici, ecc.), concorrono a ricalibrare gli
              do di comunicare stia cambiando grazie all’introdu-            obiettivi culturali e ad elaborare pratiche di alfabe-
              zione delle nuove tecnologie e delle contaminazioni            tizzazione innovative modificando positivamente i pro-
              linguistiche tra culture diverse; aspetto che contri-          cessi di istruzione a tutti i livelli e definendo inedite
              buisce a disegnare nuove forme di alfabetizzazione             strategie didattiche.
              che devono essere utilizzate e sviluppate. Benché esi-         Se allora pesanti confusioni ed incertezze permango-
              sta ancora molta confusione circa la distinzione tra           no ancora sulla natura e sugli scopi dell’alfabetizza-        Si consiglia la lettura
              informazione, comunicazione e alfabetizzazione, è evi-         zione, che diviene oggi sempre più termine plurale            di “Competenze
              dente come le forme culturali di tutte e tre le compo-         (“multiliteracies”, ovvero la pluralità dell’alfabetiz-       riflessive tra
              nenti si siano modificate anche in funzione dei pro-           zazione), rendendo difficoltoso e poco riconoscibile il       professionalità
              gressi tecnologici, che permettono di rappresentare,           suo carattere distintivo, è sicuramente vero che la sua       educative e
              condividere e costruire la conoscenza in una miriade           trasformazione impone l’ampliamento e l’azione si-            insegnamento”
              di canali, strumenti e modi, comprendendo ed inte-             nergica di molteplici codici culturali (visivo, uditivo,      (A. Nuzzaci, Pensa
              grando attività, mezzi e simboli differenti. Il tutto con      ecc.) determinando una crescente indipendenza dei             Multimedia, 2012)

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          EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE

                                    soggetti, lettori e interpreti della realtà. La ri-concet-   no stati fatti in passato, anche se spesso hanno fini-
                                    tualizzazione dell’alfabetizzazione passa dunque at-         to per portare comunque alla marginalizzazione di
                                    traverso l’educazione ai patrimoni quando richiede           certi gruppi, alla loro esclusione dall’accesso a fon-
                                    che si vada oltre i testi scritti e parlati concependo la    ti culturali significative, alimentando un sottile eli-
                                    literacy come pratica socialmente interattiva che in-        tarismo che ha allontanato i più deboli da specifici
                                    clude un’ampia gamma di attività educative dotate            sistemi simbolici. Pensiamo, ad esempio, alle diffi-
                                    di commistione tra sistemi di significazione diversi.        coltà di lettura che un individuo, specie se non op-
                                    Utilizzare i beni culturali e paesaggistici a fini edu-      portunamente preparato, potrebbe avere nella de-
                                    cativi, nelle loro forme, nature ed espressioni, divie-      codifica di una certa categoria di “bene culturale”
                                    ne importante per dotare gli individui di quelle com-        posto di fronte alla complessità del suo linguaggio
                                    petenze e abilità necessarie a decodificare la realtà e      specialistico. I fautori della multiliteracies mettono
                                    a crescere e vivere bene all’interno di una società com-     in discussione i concetti ristretti e non più adeguati
                                    plessa. Va detto che a livello internazionale è stata        di alfabetizzazione tradizionale sollevando prima di
                                    posta molta enfasi sulle problematiche e sui benefici        tutto numerose questioni riguardanti i diritti cultu-
                                    relativi alla multiliteracies e alle forme di alfabetiz-     rali. D’altra parte, è evidente che le pratiche di al-
                                    zazione multipla e multimodale, eppure sono ancora           fabetizzazione stanno cambiando in risposta a cor-
                                    poco diffuse.                                                renti necessità culturali in senso socialmente inte-
                                    Ma divenire alfabetizzati senza accedere ai patrimo-         grato stimolando la costruzione di una heritage lite-
                                    ni non consente di definire pienamente qualcuno “let-        racy. Tale riconoscimento pone la fruizione ai patri-
                                    terato”; nella migliore delle ipotesi può chiamarsi          moni al centro dei problemi dell’alfabetizzazione, la
                                    forse “semi-alfabeta”; solo un’estensione delle pra-         quale, nella sua molteplicità e multi modalità, si
                                    tiche di alfabetizzazione e di interazione può garan-        esprime attraverso canali, supporti, fonti che sono
                                    tire un reale processo che consenta di divenire “al-         essenziali per l’apprendimento, la comunicazione e
                                    fabetizzato”. Dobbiamo chiederci allora: cos’è l’al-         la partecipazione che agiscono tra contesti formali,
                                    fabetizzazione? quando possiamo chiamare alfabe-             informali e non formali.
                                    tizzato qualcuno? Ciò implica, in primo luogo, sicu-         La fruizione dei patrimoni culturali, quale pratica al-
                                    ramente l’acquisizione di atteggiamenti e comporta-          fabetica in costante evoluzione, socialmente e cultu-
                                    menti di “lettura e scrittura” che richiamano que-           ralmente diversa, globalizzata e tecnologica, aiuta ad
                                    stioni relative a diverse componenti, dimensioni e in-       “istruire ed educare” in un mondo interculturale com-
                                    fluenze culturali. Le caratteristiche distintive del-        plesso quando produce apprendimento (cognitivo, af-
                                    l’alfabetizzazione infatti non sono immutabili ed in-        fettivo ecc.), ampliando, rafforzando e sostenendo i
                                    ducono a riflettere su come occorra rispondere al bi-        profili culturali di tutti gli individui senza preclusio-
                                    sogno di cultura di tutte le categorie di individui per      ni o classi orientandoli e sostenendoli nello sviluppo
                                    permettere a tutte le persone di soddisfarlo. Tenta-         della conoscenza e del fare motivato, dei processi de-
                                    tivi culturalmente poco significativi in tal senso so-       cisionali e della progressione delle acquisizioni.

      La strage dei centri storici?
         PIER LUIGI CERVELLATI           l catalogo (del tutto incompleto) sarebbe que-          un centro commerciale. Perde abitanti; gli alloggi di-
             Architetto Urbanista
                                    I    sto. Venezia: opere di elevata tecnologia. MOSE,
                                         meccanica barriera contro l’acqua alta. Non im-
                                    pedirà di tracimare le alte maree e neppure blocca il
                                                                                                 ventano B&B. Gigantesche, pericolose navi da cro-
                                                                                                 ciera incombono su Piazza San Marco. Laguna scon-
                                                                                                 volta, angosciante degrado delle zone inabitate. Esper-
                                    passaggio di laute tangenti. Sconvolge solo la Lagu-         ti consigliano di consegnarla alla Disney Corporation
                                    na. Opere di archistar & Co: al Lido – distrutte dune,       per diventare un parco divertimenti. Forse, fra tren-
                                    cementificate aree libere e abbattute pinete per un          t’anni potrebbe esserci ancora. Roma: “Simbolo di
                                    fantomatico Palazzo del Cinema, che forse si farà            una Roma che è antica e moderna allo stesso tempo”,
                                    quando non ci sarà più il Festival; alla Giudecca – de-      afferma il sindaco quando inaugura il nuovo padi-
                                    molita l’archeologia industriale. A Punta della Doga-        glione per l’Ara Pacis Augustae inneggiando all’eter-
                                    na… La iella caratterizza il 4°ponte sul Canal Gran-         na modernità di Roma. Lo disse anche un noto ge-
                                    de. Fondazioni fatte e rifatte. Strutture buttate via:       rarca quando fu inaugurata Piazza Imperatore. Al-
       Si consiglia la lettura      non s’incastravano l’una nell’altra. Pericolosità irri-      l’archistar fu chiesto di rapportarsi alla sistemazione
        di “L'arte di curare        solta. È costato tanto, ma tanto che non lo sapremo          settecentesca, restituendo l’immagine della città sto-
                     la città”      mai. La speculativa sopraelevazione – 4 piani – del-         rica che si affacciava sul fiume. Il nuovo fabbricato
            (P. L. Cervellati,      lo storico convento albergo Santa Chiara guasta fa-          accentua l’allontanamento. Sovrasta e annulla la pre-
            Il Mulino, 2000)        mose prospettive. Il Fondago dei Tedeschi diventerà          senza dell’Ara Pacis. Altera la fisionomia della città

                                                                                                                                                  14
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