Il coraggio - MAGGIO 2020 - N. 28 20th SPECIAL EDITION - IISS Leonardo da Vinci - Fasano
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Osare, in una condizione normale, nella vita di tutti i Una parola giorni, nei comportamenti e nelle scelte che dovrebbero ispirare qualsiasi cittadino, dovrebbe invece avere un Ne vedremo ancora di tutti i colori. di scuola, altro significato. In questi casi non è sinonimo di sfida e trasgressione, ma di passi che si possono o si dovrebbe- Lo ammetto. Non pensavo che avrem- Non un giornale sul coronavirus, allo- ro compiere dopo valutazione autonoma e responsabile mo festeggiato così i 20, gloriosissimi ra, ma un numero sul coraggio di osa- una parola delle regole, e dell’utilità o meno di esecuzione e rispet- to delle disposizioni. Osare vuol dire avere argomenti anni, di Inchiostro Vivo. Un 2020 che sarebbe stato di buon au- re. Osiamo, come Ulisse nel ritorno ad di vita: osare per mettere in discussione un ordine che si ritiene sba- spicio, con questa tripletta di due e Itaca, perché mai come adesso con la gliato, non essere insomma piatti e conformisti, fino a zero che avrebbe fatto invidia a chiun- penna siamo riusciti a trasfondere sen- trovare il coraggio, in situazioni eccezionali, di sfidare que. E invece… eccoci qui, dietro uno timenti di autenticità, schiettezza, met- il potere costituito. Senza persone che hanno osato, non schermo, in protezione da un nemico tendo a nudo le nostre anime, le nostre di Maria Stella Carparelli Dirigente Scolastico ci sarebbero state nella storia nè rivoluzioni, nè riforme, invisibile che fa paura, e pure tanta, “trasparenze” che finalmente sono ve- nè conquiste del mondo del lavoro. tutti chiusi a scrivere lettere dai nostri nute alla luce. «Il coraggio, se uno non ce l’ha non se lo può dare», scriveva Ma osare significa anche mettere in discussione le pro- rifugi, con la prua davanti e la strizza E’ bastato un giornale. E un virus. Un Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi a proposito del- prie certezze, quelle culturali o scientifiche o ideologi- nel cuore. ventennale e un virus che hanno sca- la figura di Don Abbondio, il parroco che si rifiutava di che, scontrandosi anche in questi ambiti con il pensiero Eppure, è proprio la prospettiva di tenato un turbinio di pensieri e senti- celebrare le nozze di Renzo e Lucia. Non lo faceva per dominante, la prassi, la volontà della maggioranza, il quella prua che ci intriga tanto. Una menti, ancora più forti perché conditi cattiveria, ma per paura, essendo sotto minaccia del po- conformismo di gruppo. In questo caso non si mette in navigazione a vista senza certezze, ma dall’ansia per un futuro incerto, in un tente di turno, il perfido don Rodrigo che aveva messo pericolo la propria vita, ma si compie una sfida intel- con tanta, tantissima speranza. Una momento in cui la progettazione dei gli occhi sulla bella Lucia. Niente di nuovo nella storia, lettuale, che a volte può costare il proprio lavoro o la barca di speranza. sogni, e di ciò che sarà, è al centro delle né prima di don Abbondio, né dopo. Don Abbondio, propria carriera, e in molti casi porta a risultati fanta- Del resto, la scrittura stessa è una for- nostre vite. quindi, come esempio di vigliaccheria, paura, sudditan- stici per sé e per gli altri. Galileo non avrebbe scoperto ma di coraggio: impugnare (sì… come za, conformismo. come si muove la Terra se non avesse osato sfidare le se fosse un’arma) una penna, spingere Questo numero, allora, vuole avere il Osare è un verbo che si co- certezze del suo tempo. Lutero non avrebbe riformato i tasti sul notebook, imprimere inchio- sapore del coraggio e della gratitudine, niuga, al contrario di tutti la Chiesa se non avesse osato mettere in discussione il stro (ops… virtuale) su una carta, do- quel sapore verace delle cose genuine, quelli che possiamo attri- potere temporale dei Papi e il traffico di indulgenze. Gli sare le parole, sceglierle con cura nel quelle tanto vicine a noi da sembrare buire a Don Abbondio. esempi possono essere infiniti. Basti dire, in sintesi, che mare magnum di un infinito vocabo- lontanissime. Eppure erano lì, a porta- Ma attenzione, occorre ri- l’uomo ha osato andare sulla luna e che ci sono ormai lario interiore, rappresenta una scelta ta di mano, nonostante non ce ne fossi- flettere sui suoi tanti sino- decine di astronauti che hanno osato farlo. che, come Redazione, abbiamo sentito mo bene accorti. nimi che possono essere Osare sul piano filosofico è un verbo che coniuga l’esi- di accettare e fare nostra. Questo numero sa di scuola, di amici, forieri di interpretazioni stenza, il sottile confine fra prudenza e valutazione del ri- Tutti sulla stessa, incertissima barca. di famiglia, di affetto. Sa di riscatto e di sbagliate. schio, rinuncia o desiderio, paura del fallimento e voglia Senza ruoli né certezze. sconfitta. «Memento audere semper», di ricominciare. Si osa scalare una montagna, si osa dare Sa di mare, di sale, di vento sulla pelle, ricordati di osare sempre, un bacio, si osa chiedere per ottenere, si osa rimprovera- di 20 lunghi, eppure così brevi, anni e era il motto in latino co- re per educare meglio, si osa riprendere uno sforzo, un di persone che lo hanno attraversato. niato da Gabriele D’An- lavoro, un‘attività quando tutto sembra dirci il contrario. nunzio per la flottiglia di motosiluranti italiani impe- In questi giorni di proibizionismo da corona virus, men- Sa di quello specialissimo luogo, la gnati in battaglie navali. MAS era, appunto, l’acronimo tre siamo in grande maggioranza costretti a casa, si può scuola, in cui il sentimento di “co- del motto. Quindi, in questo caso, audere, cioè osare, osare in tanti modi. Molti osano fare volontariato, Molti, strizione” (ah, quanto rimpianto per va interpretato come sfida, come tentativo di passare con dedizione, continuano ad occuparsi di familiari non quell’ingresso al mattino!) in un edifi- il limite ad ogni costo. Audere, osare, in questo caso si autonomi. Molti continuano a vantaggio di tutti a rischia- cio, nel banco, nelle ore, si trasforma in applica perfettamente all’amore di patria, allo sprezzo re la propria vita lavorando nelle situazioni di necessità. Bellezza. del pericolo, al senso della propria missione che ispi- La scuola si è scoperta fragile nel momento in cui ha do- E, soprattutto, sa dell’infinito Amore ra la vita e i comportamenti di soldati, poliziotti, vigili vuto fare i conti con la chiusura. Ma sta osando facendo per questo viaggio, quello che c’è stato del fuoco, missionari e, come vediamo in questi gior- i conti con la necessità di attrezzarsi a garantire il diritto e quello che ci attende ancora. ni, medici e infermieri, caduti a decine per affrontare allo studio dei suoi studenti sostenendone la motivazio- l’emergenza coronavirus. Hanno osato ubbidire al giu- ne alla formazione. E allora, buon compleanno Inchiostro ramento di Ippocrate fino a mettere il gioco la propria Osare in tutti questi casi fa tanta rima con Amare. Vivo. vita. Non erano obbligati dal mestiere a spingersi fino a E Inchiostro Vivo, festeggiando il suo ventennale, si fa Teresa Cecere questo punto, ma hanno osato. testimonianza dell’osare e dell’amare. Direttore responsabile di Inchiostro Vivo 2 3
Una scuola europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Interna- L’obiettivo è quello di porre al centro zionale (ISS) nel 2001. Eppure non si direbbe. Dal modo dell’attenzione la salute dei cittadini di in cui sorride affabilmente, dalla naturalezza con cui si ri- Taranto affinché vengano presi dei giusti che ha volge agli alunni e la pazienza con cui scioglie i loro dubbi, Guidoni potrebbe sembra più che altro un insegnante. Ed provvedimenti. Sempre a Gennaio, poi, il Laboratorio Ur- coraggio è proprio questo che ha fatto nell’incontro: ha condotto gli alunni attraverso lo spazio e il tempo, parlando dell’av- ventura oltre il cielo appena iniziata dall’uomo, di passato bano di Fasano ha accolto la presentazio- ne dell’ultima uscita editoriale di Andrea Marcolongo. Il suo nuovo libro, Alla In tema di coraggio, il nostro Istituto non ha mai smesso di e di futuro, di occasioni e attese. Alla fine della mattinata, fonte delle parole, ha attratto l’attenzio- realizzare iniziative per coinvolgere, stimolare, incentivare lo guardavano tutti come se fosse un alieno o un eroe gre- ne della nostra scuola e docenti, alunni e l’interesse dei ragazzi. Il compito della scuola, infatti, è quel- co. E Guidoni, con i suoi modi cortesi, chiaramente inna- curiosi sono accorsi. Un’intervista quasi lo di essere un generatore di creatività, innovazione, idee morato di quel che fa, potrebbe essere entrambi. informale, sapientemente guidata dalla per cui, prima e durante il Covid-19, si è messa in campo nostra Marzia Perrini (di Inchiostro Vivo, per supportare i ragazzi e fare in modo che nulla andasse ndr) che, fra risate e vecchie conoscenze, perduto. L’esistenza stessa di questo numero attesta, dun- ha riempito il tardo pomeriggio. que, l’excursus di questa generatività: bellezza, condivisio- Non è la prima volta che Andrea Marco- ne ed energia positiva saranno i loro ingredienti essenziali. In tema di teatro, presso il Sociale di Fa- longo incontra gli alunni del Da Vinci di sano, si è tenuto il seminario: “Bullismo Fasano e, a giudicare dalle premesse della e cyberbullismo: i rischi della rete”. sua carriera, non sarà neanche l’ultima. Nel corso dell’evento è stato proiettato il cortometraggio realizzato dagli stu- denti nel nostro Istituto, “Il palloncino d’Arianna”, classificatosi tra i primi 10 finalisti nel concorso ZeroBullismo. E partiamo con la Notte Bianca delle Scienze: una serata dedicata, appunto, a questo ambito, dove gli alunni han- no illustrato le loro creazioni con un tour in diverse aule tematiche per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo Dalla scienza alla progettualità è un attimo. Il 17 Gennaio Da Vinci, a cui è intitolata la nostra scuola, i 150 anni della 2020, dopo mesi di intensa preparazione, è andata in scena creazione della tavola periodica e i 50 anni dell’allunaggio. la Notte Bianca dei Licei Classici. Questa volta il prota- Il video racconta un episodio di “bulli- gonista indiscusso è stato il poeta Ovidio, che ha preso smo sociale” dove i canoni di bellezza e le vesti di regista per mostrarci quattro dei più grandiosi della moda diventano pericolosamente episodi delle sue Metamorfosi. Sul palco si sono successi motivo di emarginazione e sofferenza Narciso, Apollo e Dafne, Perseo e Andromaca e Deucalio- fino a spingere le vittime a gesti estremi. ne e Pirra, in un dinamismo incalzante e coerente. Ancora Non poteva sottrarsi a questo ciclone di ini- una volta, la Notte Bianca è stata un momento di insegna- ziative l’incontro del Progetto Inchiostro Anche quest’anno, inoltre, si è svolto mento e riflessione, all’insegna dei vecchi valori, dell’arte Vivo per approfondire la questione Ilva un appuntamento importante per la e della musica. con Carla e Angelo Di Ponzio, fondatori sua valenza fortemente educativa con dell’associazione “Giorgio Forever”, nata i ragazzi del nostro liceo di ritorno dal Rimanendo sull’extra scuola, il Progetto Mogol è un’i- in seguito alla scomparsa del figlio Giorgio loro viaggio attraverso i campi di con- dea nata dalla collaborazione fra il nostro liceo e la a causa di un sarcoma osseo. centramento di Birkenau e Auschwitz scuola media Bianco-Pascoli. I docenti e 34 alunni delle con il Treno della Memoria. Sul palco due scuole, hanno dato vita allo spettacolo “Il nostro dell’auditorium del Da Vinci, ancora A proposito di questa tematica, una iniziativa di eccellen- canto libero”, dove i ragazzi hanno raccontato la vita scossi e turbati, si guardavano recipro- za organizzata dal Comune di Fasano è stata il Festival di Mogol accompagnati dalle sue canzoni. La serata si è camente in cerca delle parole giuste, della Scienza, per cui l’auditorium del nostro Istituto ha conclusa con un emozionante medley di “Con il nastro del modo più adeguato per descrivere ospitato Umberto Guidoni. Astrofisico, astronauta e scrit- rosa” e “Un’avventura” di Lucio Battisti, cantato sia dagli cose che possono essere solo percepite tore, quest’uomo eccezionale è conosciuto come il primo attori che dagli spettatori. de visu. 4 5
Il 30 Gennaio, in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, per i ragazzi del nostro liceo è stato un giorno di contemplazione. Non c’è stato dav- vero bisogno di parole, di citazioni commuoventi e di metafore. In quelle voci un po’ incrinate e un po’ stanche stampa e radio e, dulcis in fundo, il repost del- che raccontavano storie di orrore, c’era tutta la lo stesso Giuliano Sangiorgi e di sua madre, necessità di ricordare. E questi ragazzi ci ram- anch’essa insegnante. mentano che certe storie dell’orrore hanno ossa e sangue e denti aguzzi e fauci che minacciano No, la nostra scuola non si ferma. di divorare tutto ciò che crediamo sia normalità. E per chiudere questa rassegna, due esperienze Bastava guardarli in faccia, i loro compagni di ritorno significative: il tour virtuale 360° delle chiese da Auschwitz, per capire tutto ciò che c’era da capire e rupestri di San Lorenzo e San Giovanni rea- toccare la superficie di acque che ci auguriamo di non lizzato nell’ambito del progetto PON “Le strade, attraversare mai più. gli insediamenti, le lame, le grotte: tracce del popo- lamento antico nel territorio di Fasano”, realizza- to dai ragazzi dell’IISS Leonardo da Vinci e il video “Fino all’imbrunire ed oltre” realizzato, in tempi di Covid-19 dai docenti della scuola. Una dedica, un abbraccio virtuale ai propri ra- gazzi sulle note dei Negramaro, per infondere coraggio e affetto, seppur a distanza. Rossella Cisternino Trentaquattromila visualizzazioni che han- Florenzo Convertino no prodotto emozioni, rimbalzo di notizie su Sandra Pentassuglia 6 7
Una storia che Le copertine continua 20 anni di Inchiostro Vivo Inchiostro Vivo compie 20 anni: c’è da festeggiare. Tanti sono i volti e le mani che, dall’aprile del 2000, hanno affiancato, caratterizzato e amato le pagine del- la rivista: uomini e donne di queste mura che parlano e parleranno ancora di vita vera, registrata dai carat- teri e dalle pagine, trascritti da un inchiostro sempre vivo e vibrante. Questo speciale non è solo una rubrica: è un thesau- rus in cui è raccolta parte di una storia grandissima, la cui paternità si deve al Preside Martino Sante Liuzzi (aprile 2000), e la maternità all’attuale dirigente Maria Stella Carparelli. Ma tanto si deve a tutti quei ragazzi che, con amore e dedizione per la scrittura, hanno permesso che Inchio- stro Vivo diventasse la rivista della nostra scuola, con un ricco palmarés da vantare, tale da essere annovera- ta come l’unico giornale scolastico ad essere parte del Circolo della Stampa di Fasano. Una storia da raccontare, ma soprattutto una storia da leggere e da vedere. I primi grafici del giornale Vito De Pascalis e Mario Rosato La prima stampa del numero 1 8 9
2001/2002 Calabrese Graziana, Cedro Federica, Cuperti- no Chiara, De Angelis Grazia, Di Ceglie Cecilia, Fanelli Melania, Ferrara Angela, Lacirignola Mauro, Legrottaglie Antonio, Lorusso Car- mela, Magnifico Alessandra, Marsiglia Maria Antonietta, Nardelli Alma, Palmisano Evelina, Panzetta Valeria, Sabatelli Nicola, Savoia Elena, Scianaro Valeria, Turchiarulo Claudia. 2006/2007 Bonifacio Ada, Cardone Marinella, Cisterni- no Giovanni, Cofano Fabio, Cofano Serena, Crovace Mariagrazia, De Mola Pierluigi, Gui- so Gaia, Grassi Leonardo, Lacirignola Cristi- na, La Face Anna, Lorusso Eliana, Maellaro Marina,Malvoni Laura, Narracci Mariadora, Pagliarulo Giulia, Petruzzi Mirko, Romito Ful- via, Santoro Francesco, Vinci Pamela. 2007/2008 Bonifacio Ada, Calianno Lucrezia, Carparelli 2002/2003 Valeria, Cofano Serena, Convertini Antonio, Curri Katia, D’Amico Giuditta, De Angelis Crovace Mariagrazia, De Mola Pierluigi, Gia- Le redazioni di Inchiostro Vivo Grazia, De Carolis Rossella, Fanelli Melania, calone Annamaria, Guiso Gaia, Lacirignola Lacirignola Cristina, Lacirignola Mauro, Le- Cristina, La Face Anna, Lorusso Eliana, Ma- 1999/2000 grottaglie Ylenia, Lorusso Carmela, Magnifi- ellaro Marina, Malvoni Laura, Marasciulo Albanese Marilisa, Bagorda Maria Teresa, Ballotta co Alessandra, Njeci Ela, Palmisano Evelina, Dario, Narracci Mariadora, Pagliarulo Giulia, Luca, Calabrese Graziana, Carrieri Ludovica, Casalino Pantaleo Nicola, Panzetta Valeria, Romito Ga- Palmisano Simone, Petruzzi Mirko, Raguso Sabino, Cecere Nicola, Cedro Federica, Crastolla Do- briella, Sabatelli Nicola, Savoia Elena, Sciana- Miriam, Raguso Pamela, Romito Fulvia, Rosa- natella, Cupertino Chiara, Curlo Iarsira Dolores, Del ro Valeria, Turchiarulo Claudia. ti Serena, Santoro Francesco, Sardella Roberta, Vento Angela, Di Ceglie Cecilia, Ferrara Angela, Galeo- Vinci Giuseppe, Vinci Pamela. ta Giuseppe, Grottini Maria Rosaria, Ippolito Eleonora, 2003/2004 Legrottaglie Antonio, Lorusso Carmela, Maglio Emma, Boggia Roberta, D’Amico Giuditta, Fanel- Marsiglia Maria Antonietta, Martucci Donatella, Mizzi li Melania, Lacirignola Cristina, Lacirignola Rosita, Musa Gemma, Nistri Piermassimo, Pace Rosa- Mauro, Legrottaglie Ylenia, Lorusso Carmela, ria, Pinto Antonella, Pipoli Maria, Potenza Mariangela, Martucci Maristella, Njeci Ela, Orofalo Stefa- Rowe Anna, Scianaro Valeria, Sibilio Daniela. no, Pantaleo Nicola, Panzetta Valeria, Palmisa- no Marco Ottomano, Pistoia Simona, Romito Gabriella, Ruggeri Grazia, Savoia Elena, Tur- chiarulo Claudia, Xhani Alban. 2000/2001 Ballotta Luca, Calabrese Graziana, Cecere Nicola, 2005/2006 Cedro Federica, Cupertino Chiara, Di Ceglie Cecilia, Bonifacio Ada, Cardone Marinella, Cofano Galeota Giuseppe, Legrottaglie Antonio, Lorusso Car- Fabio, De Mola Pierluigi, De Tommaso Ile- mela, Maglio Emma, Magnifico Alessandra, Marsiglia nia, Fanelli Melania, Guiso Gaia, Lacirignola Maria Antonietta, Mizzi Rosita, Nardelli Alma, Nistri Cristina, Maellaro Marina, Njeci Ela, Orofalo Piermassimo, Rowe Anna, Scianaro Valeria, Sibilio Stefano, Petruzzi Mirko, Savoia Elena, Vinci Daniela, Pipoli Maria. Pamela. 10 11
2008/2009 2017/2018 Bonifacio Ada, Calianno Lucrezia, Carparelli Valeria, Angelica Campanella, Manuela Argento, Ma- Convertini Antonio, Crovace Mariagrazia, De Mola riantonetta Caramia, Ludovica Castellano, Pierluigi, Giacalone Annamria, Guiso Gaia, La Face Mimma Cavallo, Madia Lucia Colucci, Tizia- Anna, Latartara Fabio, Maellaro Marina,Mancini Mar- na Consoli, Ilenia De Pasquale, Rebecca Gian- co, Marasciulo Dario, Olive Vittoria, Pagliarulo Giu- noccaro, Claudio Latartara, Anna Mazzarino, lia, Petruzzi Mirko, Potenza Chiara, Potenza Luigia, Rosachiara Monopoli, Chiara Olive, Ilaria Oli- Pugliese Mariantonietta, Raguso Miriam, Raguso Pa- ve, Emanuele Palmisano, Chiara Pellico, San- mela, Romito Fulvia, Rosati Serena, Sabatelli Noemi, dra Pentassuglia, Marzia Perrini, Mariliana Santoro Claudia, Santoro Francesco, Santoro Giulia, Petruzzi, Martine Pomes, Mariangela Renna, Semeraro Annalisa, Torre Elena, Vinci Giuseppe. Danilo Rizzo, Marta Santoro, Simone Santoro, Simone Vannella, Elena Vassilantonakis, An- 2009/2010 tonella Vinci, Simona Zaccaria. Calianno Lucrezia, Caroli Pietro, Carparelli Valeria, Castellano Barbara, Convertini Antonio, De Simone Giuseppe, Frroku Miranda, Greco Renata, Greganti Alessia, Latartara Fabio, Loconte Isabella, Marasciu- lo Dario, Olive vittoria, Ostuni Caterina, Palmisano 2013/2014 ra Monopoli, Veronica Neglia, Ilaria Olive, Annamaria, Potenza Chiara, Potenza Ilaria, Potenza Davide Carolillo, Matilde Cervone, Alma Cisternino, Chiara Pellico, Martine Pomes, Danilo Riz- Luigia, Romito Fulvia, Rosati Serena, Sabatelli Noemi, Andrea Di Bari, Francesca Di Toma, Anita Falcolini, zo, Mirka Sarcinella, Simone Vannella, Ele- Semeraro Annalisa, Torre Elena, Vinci Giuseppe. Luca Fanigliulo, Vito Francesco Fasano, Renata Greco, na Vassilantonakis, Antonella Vinci, Simona Irene Iuliano, Roberto Lacirignola, Claudio Latartara, Zaccaria. 2010/2011 Cristiano Mancini, Cristiana Mileti, Francesca Moncal- Pasquale Ancona, Ismaele Argento, Pietro Caroli, Da- vo, Rosachiara Monopoli, Rita Napoletano, Veronica 2016/2017 vide Carolillo, Barbara Castellano, Alma Cisternino, Neglia, Ilaria Olive, Danilo Rizzo, Danilo Sabino, Giu- Angelica Campanella, Manuela Argento, Ma- Andrea Di Bari, Maria Adele Divella, Vito Fasano, Mi- lia Santoro, Elena Vassilantonakis, Antonella Vinci, riantonetta Caramia, Ludovica Castellano, randa Frroku, Renata Greco, Alessia Greganti, Fabio Iole Zaccaria. Mimma Cavallo, Madia Lucia Colucci, Tizia- 2018/2019 Latartara, Giuseppe Leone, Isabella Loconte, Angelo na Consoli, Ilenia De Pasquale, Rebecca Gian- Manuela Argento, Giulia Buzzerio, Angelica Miccolis, Vittoria Olive, Chiara Potenza, Ilaria Poten- 2015/2016 noccaro, Claudio Latartara, Anna Mazzarino, Campanella, Gianluca Castellana, Ludovica za, Luigia Potenza, Noemi Sabatelli, Gianmarco San- Manuela Argento, Maria Aspro, Vita Bagorda, Ma- Rosachiara Monopoli, Chiara Olive, Ilaria Oli- Castellano, Mimma Cavallo, Rossella Cister- sonetti, Annalisa Semeraro, Michele Tempone, Irene riantonetta Caramia, Mariolina Castellaneta, Mimma ve, Emanuele Palmisano, Chiara Pellico, San- nino, Silvia Convertini, Angelo Corelli, Chri- Vergine, Rossella Vinci. Cavallo, Madia Lucia Colucci, Tiziana Consoli, Ilenia dra Pentassuglia, Marzia Perrini, Mariliana stian De Leonardis, Roberta Di Leo, Angelica De Pasquale, Pierluigi Elia, Anita Falcolini,Sara Fari- Petruzzi, Martine Pomes, Mariangela Renna, Fanizza, Catia Sofia Giannuzzi, Vladi Guarini, 2011/2012 na, Giuseppe Giacovelli, Gloria Giannoccaro, Rebecca Danilo Rizzo, Marta Santoro, Simone Santoro, Mariagrazia Ippolito, Nicoletta Ippolito, Stella Pasquale Ancona, Ismaele Argento, Anna Argese, Da- Giannoccaro, Irene Iuliano, Roberto Lacirignola, Clau- Simone Vannella, Elena Vassilantonakis, An- Laportosa, Adamo Nardelli, Chiara Pellico, vide Carolillo, Barbara Castellano, Alma Cisternino, dio Latartara, Gioele Leo, Anna Mazzarino, Rosachia- tonella Vinci, Simona Zaccaria. Sandra Pentassuglia, Marzia Perrini, Chiara Andrea Di Bari, Maria Adele Divella,Vito Francesco Pignatelli, Giancarlo Quaranta L’Abbate, Giu- Fasano, Renata Greco, Chiara Potenza, Arie Kli, Cristia- lia Ribigini, Simone Santoro, Joseph Sasso. no Mancini, Dario Marasciulo, Vittoria Olive, Ilaria Po- tenza, Noemi Sabatelli, Gianmarco Sansonetti, Michele 2019/2020 Tempone, Irene Vergine, Rossella Vinci, Iole Zaccaria. Leonardo Ancona, Manuela Argento, Angeli- ca Campanella, Gianluca Castellana, Rossella 2012/2013 Cisternino, Silvia Convertini, Florenzo Con- Pasquale Ancona, Ismaele Argento, Davide Carolillo, vertino, Angelo Corelli, Christian De Leonar- Matilde Cervone, Alma Cisternino, Andrea Di Bari, dis, Francesca De Leonardis, Luca Di Toma, Francesca Di Toma, Vito Francesco Fasano, Rena- Mariagrazia Ippolito, Nicoletta Ippolito, Stella ta Greco, Irene Iuliano, Cristiano Mancini, Manuela Laportosa, Adamo Nardelli, Chiara Pellico, Liuzzi, Cristiana Mileti, Rita Napoletano, Veronica Sandra Pentassuglia, Marzia Perrini, Chiara Neglia, Vittoria Olive, Chiara Potenza, Ilaria Potenza, Pignatelli, Giancarlo Quaranta L’Abbate, Si- Giulia Santoro, Federica Serafino, Elena Vassilantona- mone Santoro, Giuseppe Nistri, Diletta Poten- kis, Irene Vergine, Antonella Vinci, Iole Zaccaria. za, Joseph Sasso. 12 13
Il medagliere di Inchiostro Vivo Così, per gioco e per amore… In questi anni ci siamo messi in gioco. Spesso abbiamo giocato con i pensieri e con la penna, pensando che solo la persona “ludens” potesse ritrovare il senso più vero delle cose, il rispetto degli altri, la poesia 2009: 1° Premio assoluto nazionale GIORNALINOI degli incontri, l’intreccio della storia e delle storie. Mirabilandia Parlare di noi è difficile e, forse, narcisistico, ma ci pia- ce giocare ancora, ripercorrere i sentieri battuti, le vit- 2008: 1° Premio assoluto nazionale GIORNALINOI torie e gli ostacoli che ci hanno fatto crescere. Mirabilandia Presentiamo, pertanto, una miscellanea di eventi che 1° Premio assoluto nazionale REGIORNALANDO ci hanno visto protagonisti sui palchi dei concorsi, sul- Siena 2003: 1° Premio assoluto naziona- TORE “LA ROCCA” Salerno le pagine dei giornali e negli studi RAI di Saxa Rubra 1° premio nazionale ex aequo PENNE SCONOSCIU- le TROFEO PER IL GIORNALISMO 3° Premio nazionale GRAND PRIX DEL e di Canale 5. TE Piancastagnaio SCOLASTICO D’AUTORE “LA ROC- GIORNALE SCOLASTICO Messina CA” Salerno 2016- 2017-2018-2019: Vittoria Penne Sconosciute Pian- 2007: 1° Premio assoluto nazionale REGIORNALAN- 1° Premio assoluto nazionale GIOR- 2001: 1° Premio assoluto nazionale castagnaio e nomination Alboscuole DO Siena NALINOI Mirabilandia SIAMO TUTTI GIORNALISTI Torino 2° Premio nazionale GIORNALINOI Mirabilandia e medaglia d’argento del Presidente 2002: 1° premio nazionale ex aequo della Repubblica PENNE SCONOSCIUTE Piancasta- 2000: 3° Premio nazionale GRAND gnaio PRIX DEL GIORNALE SCOLASTICO 2° Premio nazionale TROFEO PER IL Messina GIORNALISMO SCOLASTICO D’AU- 2015: Inchiostro Vivo ottiene la nomination da Albo- scuole per la medaglia della Presidenza della Repub- blica per la sezione “sociale”. 2014 – 2013 – 2012 -2011---: Vincitori “GIORNALINOI 2006: 1° Premio assoluto nazionale GIORNALINOI Mirabilandia”, “Penne sconosciute”, “Fare il giorna- Mirabilandia le nelle scuole” (promosso dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti). 2004: 1° Premio assoluto nazionale GIORNALINOI Mirabilandia 2010: 3° Premio assoluto nazionale “Carmine Scian- 3° Premio nazionale GIORNALI IN VETRINA Mode- guetta” – Manocalzati (AV) na e inclusione nell’albo d’oro 14 15
Ciò che di più Si parte dalla giusta convinzione che i temi da trattare vanno “Inchiostro Vivo è un giornale che di anno in anno si creazione e nella redazione di una testata che fa bella preventivamente conosciuti a fondo e che la completezza non è migliora, diventa più interessante, senza fratture, in mostra di sé in tutta la Penisola e che è stata in grado una pedanteria ma un indispensabile prerequisito”. un crescendo di interessi e nell’affinamento di meto- di sbarazzare l’agguerrita concorrenza nella più pre- bello hanno (Concorso nazionale Penne Sconosciute, Abbadia San Salvatore) dologie. E’ come in una corsa in cui gli atleti passano il testimone ad altri che vanno sempre più veloci”. stigiosa rassegna nazionale riservata alle iniziative editoriali studentesche”. detto di noi “Questa testata si caratterizza per l’ampia, articolata, plurali- stica proposizione di rubriche, interviste, indagini, spazi cri- (Concorso Nazionale Penne Sconosciute) “Inchiostro Vivo si presenta come rivista che apre in (Piazza Ciaia, 2001) Nei concorsi… tici, sondaggi e notizie di cronaca studentesca. Sorprende per copertina con una sapiente immagine d’arte legata l’ottima qualità della veste tipografica che rivela grande passio- alla storia. Lo sviluppo delle tematiche interne è ben “Inchiostro Vivo, rivista dell’Istituto di Istruzione Superio- ne e competenza dei suoi autori che, pur ricercando una certa dosato per scrittura e trattazione. Fresco nella scrittu- re Classica, Scientifica, Professionale “Leonardo da Vinci” “finezza” nell’impaginazione e nel taglio, sono sempre consa- ra, è facile e spedito nella lettura”. di Fasano, direttore Martino Sante Liuzzi, direttore respon- pevoli di fare un giornale di ragazzi per ragazzi. (Concorso Ordine Nazionale dei Giornalisti) sabile Teresa Cecere, si distingue per la veste tipografica Gli articoli, di buon livello culturale, si fanno apprezzare per originale, curata, piacevole e completa e per la numerosa re- genuinità e naturalezza: quasi sempre brevi o di media lun- dazione che denota una partecipazione veramente sorpren- ghezza, mirano subito al sodo senza perdersi in inutili abbel- dente per quel che riguarda la componente alunni. limenti formali. Il Comitato di Giuria è stato attratto, e anche Gli articoli sono ricchi e di qualità ed improntati al senso affascinato, dalla ricchezza delle immagini grafiche e fotografi- critico, all’originalità ed autenticità. Gli autori evidenziano che, sempre nitide e significative, nonché dall’ideazione del me- un’ottima capacità nell’ideazione del menabò e dell’impagi- nabò, originale, interessante, degno di essere preso a modello nazione e nell’utilizzo delle illustrazioni, dei caratteri, della anche da altri Istituti”. tecnica e soprattutto del colore. Per tutto ciò la redazione (Concorso Nazionale di Giornalismo scolastico di Inchiostro Vivo ha dimostrato di aver saputo bene inter- “La Rocca”, Roccapiemonte) pretare lo spirito dell’iniziativa indetta ed organizzata dal Comune di Patti di concetto con l’ASIS, evidenziando buone “Il giornale evidenzia, nella veste grafica e nelle fotografie, possibilità informative”. un’originale scelta di nuove tecnologie all’interno di un (Concorso Nazionale Giornata siciliana prodotto ricco di contenuti. Accattivante nella forma e d’im- del giornale d’Istituto, Messina). mediata fruibilità da parte dei suoi lettori. Un vero esempio di periodico giovanile. (Concorso nazionale “GiornaliNoi”, Mirabilandia) “Ottima la qualità grafico-redazionale che garantisce chia- rezza e buona comprensibilità dei contenuti, unitamente alla varietà degli argomenti proposti in uno stile giornali- “Inchiostro Vivo è ormai ben noto anche su scala sticamente efficace”. nazionale e riscuote grande successo nei concorsi (Concorso giornalistico nazionale OOWILLY, Modena) scolastici di giornalismo. (…) Si riconferma così tra le riviste più apprezzate a livello nazionale, “Inchiostro Vivo, dell’IISS “L. da Vinci” di Fasano, si segnala espressione dell’intenso lavoro della redazione, per la ricchezza degli argomenti trattati, per l’originalità delle (…) motivo d’orgoglio ed ennesimo fiore all’oc- illustrazioni e dell’impaginazione accurata”. chiello del liceo fasanese”. (11a Mostra Nazionale del Giornale scolastico, (Piazza Ciaia, 2007) Ruvo di Puglia) “La rivista ha avuto da sempre larga diffusione sia tra gli adolescenti che tra gli adulti, riscuotendo ampio “Inchiostro Vivo, un giornale che, facendo seguito a Il Leo- successo nei concorsi giornalistici studenteschi na- nardo, dal 1963 riesce a pubblicare e coinvolgere non solo zionali. (…) Premi importanti, che onorano l’intera gli studenti ma anche il mondo esterno. E’ un’attività che Sulla stampa… comunità scolastica del “Da Vinci” e soprattutto pre- “Un giornale che è, insieme, un luogo di discussione e una fi- merita di essere valorizzata per la costanza e l’impegno a miano l’entusiasmo con cui i ragazzi liceali si approc- nestra aperta sul mondo, che ha la consapevolezza del proprio promuovere la cultura della partecipazione ed a una rifles- “Per la comunità scolastica del liceo fasanese premio ciano all’ars scribendi” ruolo di informazione e di stimolo ma senza ricorrere al sensa- sione “cre-attiva”. al concorso nazionale riservato ai giornali scolastici (Osservatorio, 2007) zionalismo, condotto con gusto ed equilibrio. Su ogni argomen- (Concorso Nazionale Regiornalando, Siena) rappresenta, senza ombra di dubbio, un importante Manuela Argento to le notizie abbondano ma non annoiano. riconoscimento per il certosino impegno profuso nella Chiara Pellico 20 21
Memento Zip bi per subire un destino o ritirarsi da qualsiasi passione, paesaggi e orizzonti per ampliare la pro- Diventò così il primo intellettuale indi- ebbe il coraggio di cercare la Bellezza per colmare quel pria coscienza, convinto che il fuori di sé pendente, cosa che gli consentì un mag- senso di infinito a cui riuscì a dare forma con le sue pa- possa aiutarlo a scovare un rifugio sicuro giore libertà nella stesura dei testi. Mag- d’Autore audere semper role. E’per questo che la sua humanitas non può essere ridotta ad una formula. È vero, il suo era un pensiero filo- sofico pessimistico, ma mentre i pessimisti si arrendono per la sua anima irrequieta. Le sue opere sono un insieme di percorsi racchiuse all’interno di un grande viaggio giore ma non totale. Infatti il gusto del pubblico, le volontà degli attori e dei ca- pocomici non gli permettevano di spode- Ciò che non abbiamo osato, abbiamo alla loro condizione, Leopardi non si è mai arreso, non ha introspettivo. Ciò che scrive è esattamen- stare drasticamente la Commedia dell’ar- certamente perduto. Vite di letterati che osano mai smesso di creare, di domandarsi e di rispondersi fino te quello che la sua coscienza intuitiva gli te. Questi spettacoli, nonostante fossero Oscar Wilde Tanti testi letterari, tante vite. all’ultimo giorno della sua vita. dice: frammenti di pensieri. Considerato quasi completamente improvvisati e di Vite sospese, vite di slancio, vite di introspezione, vite Leopardi ci insegna che nella vita la sofferenza esiste, ma il padre della “Beat generation”, la genera- conseguenza banali, riscuotevano i favo- Posso accettare la immaginifiche. che non è lei ad avere l’ultima parola. Il lettore che affron- zione beata, è anche precursore del movi- ri degli spettatori e degli stessi interpreti. sconfitta, ma non posso Vite. Che raccontano vite inventate oppure vissute ma ti per la prima volta “Il canto notturno di un pastore errante mento hippy degli anni Sessanta per le sue Una delle principali novità goldoniane fu accettare di rinunciare a sempre, davvero sempre, meravigliosamente humanae. dell’Asia” non può se non trovarsi faccia a faccia con le idee di liberazione e antimilitaristiche. Ha l’introduzione del copione, elemento che provarci. Osare. Osare e scrivere per capire il come delle cose, la sue paure, che poi sono anche le nostre: “Ove tende questo ispirato diversi musicisti come Bob Dylan oggi consideriamo imprescindibile nelle Michael Jordan scintilla vitale che le anima. E, in questo senso, i capo- vagar mio breve?” per il metodo di scrittura simile al Jazz e rappresentazioni teatrali, che non fu per lavori della letteratura non sono finalizzati a prendere A quelle domande, che provengono dal suo essere fragi- per la prosa spontanea. La vita e le ope- niente semplice per il commediografo Bene, gatto. Ci un bel voto a scuola, ma servono a far rimanere sempre le, lui con coraggio cerca di trovare un compimento. Leo- re di Kerouac hanno influenzato l’intera veneziano: in un primo momento, infatti, siamo riusciti - disse accesa quella scintilla, la stessa che Leopardi nella sua pardi non scappa, rimane lì a fronteggiare il suo destino. cultura americana del ventesimo secolo, fu solo il protagonista a memorizzare le sospirando. vita, nel suo pessimismo filosofico, ha avuto il coraggio In uno degli ultimi pensieri dello Zibaldone scrisse che un inculcando il senso di turbamento dei gio- battute. Grazie a questa riforma, Goldoni - Sì, sull’orlo del baratro di proteggere e tenere sempre vivida. giorno sarebbe stato felice di rileggere i suoi Canti, perché vani in una società ancorata al terreno e rese le commedie più lineari e coerenti, ha capito la cosa più avrebbe avuto la certezza di aver fatto qualcosa di bello al con gli occhi verso il basso. ma soprattutto più utili: la volgarità delle importante - miagolò mondo. E così l’eroismo di quest’uomo è una delle cose Jack, invece, ebbe il coraggio di caricare maschere, al solo scopo di divertimento, Zorba di cui oggi abbiamo più bisogno. In un mondo vittima lo zaino sulle spalle, camminare, alzare aveva lasciato posto all’intento morali- - Ah sì? E cosa ha dell’individualismo e di questa innata voglia di apparire, gli occhi verso cieli sempre diversi per stico. Attraverso i suoi spettacoli, per la capito? - chiese l’umano Leopardi ci offre una carezza coraggiosa ed eroica: fare ritrovare pace e speranza nell’ascensione prima volta dopo secoli, riuscì a mettere - Che vola solo chi osa qualcosa di bello per noi, indipendentemente dai like. verso il Paradiso (o Nirvana), in senso al centro della sua riflessione la società farlo - miagolò Zorba. metafisico. contemporanea, esaltando i difetti delle Luis Sepùlveda varie classi sociali con simpatia e legge- Coraggio diverso in un tempo diverso. rezza. Questo non deve far pensare però Pensa, credi, sogna e osa. In questo nostro fluire tra passato e a dei personaggi banali e stereotipati: Walt Disney presente, non si può non citare Carlo Goldoni riusciva a dare loro un’identità, Goldoni, che avvia una riforma che ri- mostrando tutte le sfaccettature dei loro Chi era Giacomo Leopardi? Un bambino che amava voluzionerà per sempre il genere della caratteri. Tuttavia, questa riforma non ri- scappare in soffitta e giocare con le ombre che penetra- commedia dell’arte. Non si trattò però, scontrò subito grande successo. Eppure vano da una tenda, che amava passeggiare contando di un processo semplice. La società all’i- Goldoni, con coraggio e caparbietà, non le stelle, e che nei suoi anni napoletani impazziva per i nizio del Settecento, che si apprestava rinunciò alla sua causa: il suo modo di gelati di Vito Pinto a cui dedicò una poesia: “L’arte onde “Qual è la tua strada amico? La strada del santo, la strada del ad essere travolta dall’Illuminismo, era fare teatro, non compreso appieno dal barone è Vito”. Comprava spesso biglietti della lotteria e pazzo, la strada dell’arcobaleno, la strada dell’arcobaleno, la ancora riluttante ad ogni tipo di cambia- pubblico, uscì sconfitto dalla concorrenza suggeriva numeri vincenti a chi tentava la sorte dicendo strada dell’imbecille, qualsiasi strada. È una strada in tutte le mento, compreso quello di natura artisti- con gli altri scrittori e questo lo costrinse che i gobbi come lui portavano fortuna e lasciava che la direzioni per tutti gli uomini in tutti i modi.” ca. Goldoni, figlio della classe emergente, a lasciare la sua patria, cercando fortuna gente ne ridesse bonariamente. È sulla strada (“On the road”, la sua opera più conosciuta) era già avviato alla professione di avvo- in Francia. Tuttavia neanche qui il suo Dovremmo sfatare quel mito del “Leopardi depresso”. che Jack Kerouac cerca la sua ragione di vita, tra la pol- cato e ciò inizialmente non gli impedì di genio fu riconosciuto. Dunque Goldoni Egli non lo era affatto, al contrario era un eroe che si è vere arida dell’America dell’Est e dell’Ovest, nei villaggi coltivare la sua principale passione: scri- morì in povertà, lontano dalla sua amata sempre nutrito delle sue fragilità trasformandole in vit- messicani, nel fanatismo religioso e nelle droghe. Il falli- vere testi per i teatri veneziani. Questa Venezia, senza aver ottenuto alcun rico- torie, aspetto che oggi definiremmo resilienza. A tutti noi mento di una vita convenzionale come riparo dell’inquie- passione si tramutò ben presto in un la- noscimento. Ma se non fosse stato per il manca un po’ di questo coraggio. tudine porta il giovane ragazzo a muoversi da un luogo voro quando iniziò a inserirsi stabilmen- coraggio di osare, probabilmente il teatro Quel quasi coetaneo del 1819 ha lottato per i nostri stes- all’altro, conoscere e mescolarsi con nuova gente, stringe- te in quel mondo, entrando in contatto di oggi non sarebbe come lo conosciamo. si ideali, indicandoci il giusto modo di abitare la condi- re e rompere forti legami. La sua meta è il nuovo, ed è il con alcune delle più importanti compa- zione umana. Le sue parole sono come delle mappe per nuovo stesso che lo costringe continuamente a ripartire gnie dell’epoca. Seppur questa strada gli Luca Ditoma orientarsi. Leopardi era un predatore di felicità, guidato verso una nuova meta fittizia. Il suo costante rifiuto verso avrebbe causato non pochi danni econo- Chiara Pignatelli da una passione assoluta e, nonostante avesse tutti gli ali- le cose così come sono lo spinge ad aggrapparsi a nuovi mici, decise di dedicarsi anima e corpo. Joseph Sasso 22 23
Quando osare dalle pagine di Narnia per invitarci a non dubitare mai grandi di lui, storie rispetto alle quali il nostro del nostro istinto e osare credere in noi stessi. protagonista dalla cicatrice sulla fronte dovrà Molto distante dalla definizione da vocabolario di vedersela con il signore del male, Voldemort. è una cosa seria coraggio è, invece, Don Chisciotte, che ci insegna a trasformare i sogni in realtà, anche in modi poco con- venzionali. Amante dei romanzi cavallereschi, cerca di Ma il suo coraggio sarà accompagnato dalla compagnia intrepida dei suoi amici d’avven- tura che, in un sistema di doppio interpretati- Azioni eroiche e carambole da romanzo tramutare la sua vita in una delle grandi avventure di vo, duplicheranno il coraggio di osare dell’a- cui è appassionato, a costo di sembrare fuori di testa a matissimo Harry. Nella nostra epoca, nella nostra civiltà, è difficile de- tutti meno che a se stesso. E chi potrebbe negarlo? finire cosa sia davvero il coraggio, individuare un esempio di audacia da seguire ed imitare perché, al momento, non è più una priorità. Nella società che abbiamo creato, è convenzione ve- dere la vita come un’equazione che permette di pro- cedere cautamente e con razionalità, esaminando le varianti e indovinandone le incognite. A che scopo Tuttavia, se si volesse trovare un archetipo di sperimentare, imparare sul campo e assumere rischi questo tipo di letteratura, sicuramente sareb- non calcolati, quando ci illudiamo che ci sia un modo be necessario rituffarsi nella penna di Omero per non sbagliare mai? che, nei personaggi dell’Iliade e dell’Odissea, Ma il coraggio, non dobbiamo dimenticarlo, ha fat- Tra mulini a vento che diventano giganti e armatu- ha ideato e trasfuso lo schema tipico della let- to la storia e la letteratura. re che non esistono, questo personaggio è l’emblema teratura di avventure e di viaggi, senza i quali E chi, oggi, può insegnarci il coraggio meglio dei no- dell’audacia mal riposta. E, anche se alla fine si rende gli eroici Enea di Virgilio, l’Orlando furioso, stri eroi di carta e inchiostro? conto della realtà che lo circonda e prende coscienza Robinson Crusoe e tanti altri personaggi non della sua utopia, anche se effettivamente rinuncia al sarebbero mai stati generati dalle penne crea- proprio sogno, Don Chisciotte è, a modo suo, d’esem- trici dei loro autori. pio e monito per tutti noi. Coraggio, sembra volerci La fantasia e l’eroismo non smetteranno mai dire, non è solo imbarcarsi in grandiose avventure, ma di esistere e, nella letteratura, come nella vita, anche semplicemente ammettere uno sbaglio, essere piccoli, quotidiani, ma necessari atti di corag- onesti con se stessi. gio saranno lì a ricordarci quanti “personag- gi” ignoti, ma altrettanto forti ed eroici, la vita ci riservi continuamente. Prima e dopo questa eroicissima quarantena. Francesca De Leonardis Sandra Pentassuglia Un personaggio che probabilmente vi passerà per la testa, quando si parla di questo tema, è Lucy Peven- sie. Nei cinque capitoli della saga ambientata a Nar- nia, lei è forse quella che più se ne intende di coraggio. Tutt’altra è la lezione che Manzoni vorrebbe impartirci Armata dalla convinzione e dalla curiosità che solo i tramite la lunga vicenda di Renzo e Lucia. I promes- bambini possono avere, attraversa un vecchio armadio si sposi dovranno affrontare pericoli ben più grandi di legno e diventa paladina di questo mondo favoloso dei mulini a vento, senza mai dubitare l’uno dell’altra, a neanche dieci anni. È un personaggio dinamico, in- e vivere nella paura di non ritrovarsi mai. Eppure, a somma. In perenne evoluzione, che non smette mai di discapito di tutto e di tutti, ce la fanno. È la lotta dei stupire. Ma se c’è qualcosa che in lei non cambia mai, singoli individui contro il potere prepotente, questa, e la sua qualità vincente, il suo fiore all’occhiello è sicu- i due protagonisti del capolavoro. ramente il coraggio di osare. A differenza di noi lettori, E che dire del magnifico Harry Potter? La penna raf- non si mette mai in discussione e crede tenacemente in finatissima della Rowling crea un personaggio che ciò che pensa e in ciò che fa. Lucy Pevensie sa uscire sin da bambino deve misurarsi con vicende ben più 24 25
Volare è osare La delucidazione finale arriva il 28 dicembre 1920. Ame- Comincia una ricerca che passerà alla storia lia compie il suo primo volo da passeggera, ed è allora come una delle più estensive e costose; pur- che qualcosa scatta: è deciso, deve volare. troppo non dà risultati, i due sono svaniti nel Il 3 gennaio del 1931 Anita Snook le dà la prima lezione nulla. Il 5 gennaio di due anni dopo, la corte Amelia Earhart e Charles Lindbergh di volo, e il 15 maggio 1923 diventa la sedicesima donna di Los Angeles la dichiara deceduta. Le ipote- al mondo ad avere un brevetto da pilota. Il suo primo si formulate sono molteplici: la cattura come E’ il coraggio, la forza di osare e di scoprire, che man- aereo, acquistato con i suoi risparmi e con un po’ d’aiu- spie americane da parte dei giapponesi, la dano avanti il mondo: lo sapeva bene una delle don- to da parte della madre, viene soprannominato Canary, sparizione voluta dalla donna stessa per rifar- ne più coraggiose del secolo scorso, l’aviatrice Amelia “canarino”, per via del suo colore giallo acceso. si una vita, o la più probabile, ovvero quella di Earhart. un guasto tecnico. I suoi natali sono ad Atchinson, nel Kansas, il 24 luglio Dopo ottant’anni, ancora nulla è certo, nem- 1897, ma gli alti e bassi economici della sua famiglia meno il presunto ritrovamento delle sue ossa, fanno sì che si sposti tra Canada e Stati Uniti per gran tranne una cosa: Amelia Earhart è sparita, ma parte della sua giovinezza. le sue azioni, il suo coraggio sono indelebil- mente marchiati nella storia. Il volo iniziò alle 7.52 del Maggio 1927 in un posto vicino New York. Poteva farcela, solo 6 persone erano morte nel provare l’impresa prima di lui. Dopo 33 ore e mezza per nien- te tranquille e senza pilota automatico, dove per un momento il caro Charles si trovò ad un metro e mezzo dalle onde per essersi addor- E’ nel 1928 che, insieme a Wilmer Sturz e Louis Gor- mentato con gli occhi aperti, toccò di nuovo il don, compie la traversata dell’Atlantico in volo: no- suolo nei pressi di Parigi. nostante avesse fatto ben poco per la riuscita di quel Una folla anche lei non troppo tranquilla, si progetto, come lei stessa affermava, diventa la “Regina E adesso Charles Lindbergh, l’uomo che ha parlava di circa 150 mila persone, lo accolse Vede un aereo per la prima volta all’età di dieci anni, dell’Aria”, la prima donna ad aver volato sull’oceano. calpestato per la prima volta un nuovo pavi- depredando ogni possibile ricordo dell’acca- a un’esposizione, e la sua prima impressione è quella In seguito, nello stesso anno, vola da Harbour Grace mento freddo con i piedi scalzi, quello del cie- duto lasciandolo quasi senza vestiti. di “una cosa fatta di filo arrugginito e legno, che non pare- in Terranova a Culmore in Irlanda del Nord, e que- lo sopra l’Atlantico. Il nostro eroe è stato simbolo di un mondo in va affatto interessante”; la sua opinione cambia radical- sto viaggio, allora considerato incredibile, la consacra Nasce a Detroit nel 1902, destinato a diven- fermento tra le due guerre mondiali. In un cer- mente circa un decennio dopo, quando assiste a una definitivamente come eroina e pioniera dell’aviazione. tare non un aviatore qualsiasi ma la celebrità to senso la sua traversata ha lasciato dietro di esibizione di volo acrobatico. Colpa, anzi merito, di Ma la sua più grande impresa, nonché tristemente l’ul- del suo mondo, una star tra gli uomini in terra sé una nuova via tra le nuvole di polvere da quell’aereo rosso che passa vicino a lei e al resto della tima, è il tentativo di realizzare un sogno: la circumna- come in cielo, dove è riuscito a dare il meglio sparo del Vecchio Mondo europeo ed un’A- gente quasi con sbruffoneria, come a sfidarli. E Amelia vigazione del globo. Amelia sceglie la rotta equatoria- di sé divenendo il primo uomo ad attraversare merica che pian piano è diventata sempre raccoglie la sfida, non muove un muscolo quando le le, quella più lunga, più difficile e pericolosa, ma a lei l’oceano Atlantico nel suo piccolo aereo di le- meno periferia. Legami che hanno contribuito passa vicino; in seguito dirà di credere che “le ha detto piacciono le sfide: non era forse l’attestazione di una gno e tela. alla partecipazione stessa nella seconda guer- qualcosa mentre passava”, ma che al tempo non l’avesse sua vittoria il solo fatto di essere diventata aviatrice a Il suo amico volante, lo “Spirit of Saint Luis”, ra mondiale dell’America, il nuovo colosso in- ancora capito. dispetto della mentalità conservatrice e pregiudizievo- non era esattamente comodo come un recente dustriale moderno. E’ indubbio, infatti, il salto le della sua famiglia e dell’epoca, che non ammetteva aereo di linea. in avanti (circa 6092 km) che grazie a lui la co- altro se non il convenzionale ruolo femminile? Il peso insostenibile del carburante (più pe- munità mondiale ha compiuto, e le informa- Decolla il 1 giugno 1937 insieme a Fred Noonan su un sante dell’aereo stesso) e la distanza così lun- zioni che ci arrivano continuamente dall’altra Lockweed Electra modificato apposta per poter viaggia- ga costrinse Charles a fare scelte oculate nel parte del globo non seguono nient’altro che la re più a lungo. Fanno tappa in Sud America, Africa, portarsi il necessario a bordo durante la tra- rotta percorsa dal vecchio amico volante con India, Indocina. Poi il Pacifico. versata. Così rinunciò alla compagnia e alla le rotelle fuori posto decenni fa. Dopo circa 35000 chilometri percorsi, le tracce dei due radiotrasmittente per portarsi un thermos da Soltanto un uomo e una donna. Amelia e Char- piloti si perdono. Le ultime parole che si odono dalla caffè, qualche sandwich e un po’ d’acqua. Il les, che hanno cambiato la storia del mondo, radiotrasmissione alla torre di controllo, confusa e di- paracadute? Inutile. Così come controllare le con un coraggio che ha dell’incredibile. sturbata, sono “Siamo in volo ma non riusciamo a sentirvi, previsioni metereologiche prima del decollo. aspettate”. Poi il nulla. Sono le 20.43 del 2 luglio. La gente da terra lo chiamava “il Pazzo Volan- Rossella Cisternino te” ed avevano buone ragioni. Luca Ditoma 26 27
Due canzoni Amelia Earhart di Susanna Parigi Coraggio per due sogni Album: Scomposta, 1999 oltre Lindberg di Ivano Fossati Sopra scogliere, mari, in punta di ali. Lei volava, lei volava, fianco di luna, in alto, regina del cielo. confine Se per caso vivi La conquista dello spazio Album: Lindbergh. Lettere da sopra la pioggia, 1992 nell’attesa chiusa dietro le tende, sempre, “Sono forse le ore più importanti di questo secolo: l’uomo Non sono che il contabile e abbassi i tuoi occhi e dormi; sta per violare i misteri dell’universo, sta per compiere dell’ombra di me stesso e vorresti ancora la prima tappa d’esplorazione nel cosmo, sta per conqui- se mi vedete qui a volare. respirare aria, stare la luna. Prima che questa trasmissione sia finita, E’ che so staccarmi da terra e alzarmi in volo pensa ad Amelia, al suo giorno di gloria. prima che tutti noi ci siamo alzati dalla sedia, l’impronta Come voialtri stare su un piede solo. Pensa che lei sparì, del piede di un rappresentante del genere umano si sarà realizzato decine di anni dopo. E’ prova, inoltre, che Difficile non è partire contro il vento un attimo e sparì, stampata sul suolo lunare, quattromila di chilometri di i primi esperimenti spaziali della storia siano stati ef- Ma casomai senza un saluto. e per arrampicarsi su distanza da qui, e se la luna è davvero come pare certo fettuati dalla Russia, che per prima inviò un satellite Non sono che l’anima di un pesce con le ali lei bruciò le sue giovani ali in volo. un corpo celeste freddo, senza mutazioni geologiche, nello spazio, il famoso “Sputnik”, e sempre la Russia, volato via dal mare per annusare le stelle. Lei volava, lei volava, quell’orma umana potrà restare impressa sulla luna, così anni prima dell’ America, aveva inviato il primo esse- Difficile non è nuotare contro la corrente Sopra gli oceani e sciami di coralli. è stato calcolato, per un milione di anni”. re vivente nello spazio, la cagnolina Laika, e, cosa più Ma salire nel cielo e non trovarci niente. Lei volava, lei volava, Questo diceva Andrea Barbato, alle 19.30, sull’uni- importante, il primo essere umano nello spazio: Jurij Dal mio piccolo aereo di stelle io ne vedo sola nel vento, soffio, co canale televisivo RAI, mentre milioni di spetta- Alekseevic Gagarin. Anche lui ha osato, ha avuto per seguo i loro segnali e mostro le mie insegne. orecchio del cielo. tori guardavano la trasmissione con gli occhi resi primo il coraggio di andare là, nello spazio infinito, La voglio fare tutta questa strada Se per caso la tua vita grandi dallo stupore e dall’eccitazione. da cui nessuno era mai tornato vivo. Sì, proprio Yuri, fino al punto esatto in cui si spegne è fuori moda Apollo 11 fu la missione spaziale che portò i primi figlio di un falegname. Un’utopia. la voglio fare tutta questa strada come i giornali del giorno prima. uomini sulla Luna, gli astronauti statunitensi Neil Per la controparte americana si trattava di un’umilia- fino al punto esatto in cui si spegne. Se per caso vivi Armstrong e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969. Fu la pri- zione senza precedenti, poiché l’URSS era avanti di nella tua paura ma maratona televisiva, quella che raccontò l’odissea almeno vent’anni sul programma spaziale, ma ci vole- pensa ad Amelia, tecnologica verso l’ignoto, non priva, però, di polemi- va ben altro per infrangere i sogni dell’ambizioso pre- al suo giorno di gloria. che. Storica e tutta italiana la discussione fra Ruggero sidente Kennedy, che chiese alla NASA di compiere Pensa dove sarà, Orlando e Tito Stagno: quest’ultimo, infatti, avrebbe un’impresa che prima d’allora poteva essere solamen- in quale dio sarà, urlato previamente “ha toccato, il modulo lunare, ha toc- te concepita. A scapito delle bassissime probabilità di che per arrampicarti su cato”, continuando, in un boato generale, “per la pri- successo, Kennedy, nel Settembre del 1962, tenne un puoi bruciarti le ali ma volta un veicolo pilotato dall’uomo ha toccato un altro discorso alla nazione, di fronte a 35.000 cittadini in: ma intanto vola. corpo celeste. Questo è frutto dell’intelligenza, del lavoro, “Abbiamo deciso di andare sulla Luna. Abbiamo deciso di Lei volava, lei volava, della preparazione scientifica; è frutto della fede dell’uomo”, andare in questo decennio e di fare altre cose, non perché si- sopra scogliere, mari, in punta di ali. mentre Orlando dall’America smentiva, venendo ano semplici, ma perché sono difficili, perché questo obiettivo Lei volava, lei volava, ignorato. I due, così, coprirono la voce di Armstrong ci permetterà di organizzare e di mettere alla prova il meglio sola nel vento, pellegrina del cielo. mentre pronunciava: “Houston, Tranquility Base here. delle nostre energie e capacità, perché questa è una sfida che Pensa dove sarà, The Eagle has landed” (“Houston, qui Base Tranquillità. vogliamo accettare. Non abbiamo intenzione di rimandarla e in quale dio sarà, L’Aquila è atterrata”). abbiamo intenzione di vincerla, così come le altre”. che per arrampicarti su Una delle massime vette che lo sviluppo ci ha per- Non si trattò del mero annuncio di una missione spa- puoi bruciarti le ali messo di raggiungere, la conquista della Luna, una ziale, ma di una vera e propria competizione con la ma intanto vola. voglia di osare che è riescita a stamparsi indelebil- controparte rossa, già abbondantemente avanti. Una mente tra le linee del tempo. Eppure, sebbene la con- scommessa alla maniera degli americani,“Go big or quista della Luna sembri il concretizzarsi del coraggio go home”. di un popolo, è il risultato di un controverso periodo L’America osò, e com’è andata a finire lo sappiamo storico: la guerra fredda. L’astrofisico Massimo Ca- tutti. Il resto è storia. paccioli sostiene, infatti, che senza un’aspra contesa Gianluca Castellana fra Russia e America, il “sogno lunare”, si sarebbe Stella Laportosa 28 29
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