Il Confalonieri alla ricerca del "tempo" perduto

Pagina creata da Domenico Murgia
 
CONTINUA A LEGGERE
Il Confalonieri alla ricerca
del “tempo” perduto
di Olga Chieffi

“Connessi e sempre aperti!” è questo il motto del Liceo
“Teresa Confalonieri” di Campagna che con allievi e docenti,
stasera a partire dalle ore 19, sarà ospite del salotto
musicale virtuale di questo quotidiano “In prima fila con…” in
diretta sui vari canali social di Le Cronache
https://www.facebook.com/lecronachequotidiano      e   youtube
https://www.youtube.com/watch?v=BIiMu0imQY4. Dopo il lungo
periodo di emergenza legato alla pandemia in cui l’Istituto
non ha mai interrotto la propria attività didattica, in
ossequio alla tradizione la settimana della Musica, che ha
visto impegnato in tre intense giornate l’istituto di Campagna
quest’anno ha certamente assunto significati molto più
profondi, in primis la forza di aver superato le difficoltà
della pandemia; l’impegno verso la città, riportando la musica
dei nostri ragazzi fra i cittadini; l’orgoglio di essere un
istituto che sta sfornando musicisti che si fanno onore in
ogni luogo. Nel titolo si accenna ad un tempo perduto,
certamente non se ne è perso per quanto riguarda le altre
discipline curricolari, in cui docenti e studenti, hanno
lavorato con enorme impegno, affrontando una modalità del
tutto nuovo con la didattica a distanza. Tra le molteplici
difficoltà causate dalla pandemia una cosa è certa che la
scuola di Campagna ha fatto la sua parte sin dove ha potuto,
infatti alcuni indirizzi con una marcata attività
laboratoriale hanno sofferto tantissimo, ed è proprio il caso
dei licei musicali, che hanno dovuto praticare la musica d’
insieme con tutti i limiti della classe virtuale. Suonare
insieme con i problemi di latenza sulla rete, sappiamo
benissimo, che è cosa impossibile ed ecco allora che si è
dovuto ripiegare alla produzione dei videoclip, dando spazio
alle tecnologie musicali. Adesso che si hanno i primi segnali
di ripresa alla normalità e i ragazzi e le ragazze vogliono
riappropriarsi, con raddoppiato entusiasmo, del tempo che non
hanno potuto spendere attraverso le tante iniziative
pianificate in presenza e purtroppo non realizzate. Una prima
risposta giunge dall’USR Campania Polo Scolastico Territoriale
un “Laboratorio Musicale a cielo aperto” con la selezione per
la costituzione di Orchestre, Cori, Compagnie di danza e
Orchestre Junior verticali delle Istituzioni scolastiche della
Campania. L’USR Campania in sinergia con la rete dei Licei
Musicali e Coreutici della Campania, ha indetto un bando per
la costituzione di otto Orchestre e Coro regionali e di
trentatré Orchestre Junior verticali territoriali, e un bando
per la formazione di due Compagnie di danza regionali.
Un’azione è mirata, con il coinvolgimento di tutta la filiera
dell’istruzione artistico musicale e coreutica, alla
formazione di reti territoriali per la realizzazione del
curricolo verticale della musica e alla valorizzazione del
ruolo delle Scuole Secondarie di primo grado ad indirizzo
musicale, fonda- mentale per l’innalzamento della cultura
musicale di base. Nel mese di giugno gli studenti e le
studentesse, regolarmente iscritti ai Licei Musicali e alle
Scuole Secondarie di primo grado ad indirizzo musicale della
regione della Campania, potranno partecipare rispettivamente
alle selezioni delle Orchestre Regionali e alle Orchestre
Junior verticali territoriali. Di queste iniziative ne
parleremo in primis con il Dirigente Scolastico, prof.
Gianpiero Cerone, per poi procedere in una vera e propria
“rivitalizzazione” della città di Campagna, con una guida
speciale, il clarinettista Luciano Marchetta, che assieme alle
colleghe Tiziana Caputo e Lucia Ferrara, ci condurrà in una
vera e propria onda sonora tra le bellezze della cittadina,
incontrando il Sindaco Roberto Monaco e il Direttore del Museo
della Memoria e della Pace, Arch. Marcello Naimoli.
Domani la presentazione della
stagione estiva del Teatro
Verdi di Salerno
È convocata per domani venerdì 4 giugno alle ore 11.00 la
conferenza stampa di presentazione della stagione estiva del
Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno.
L’appuntamento con la stampa, nel rispetto dei protocolli anti
Covid-19, si svolgerà in presenza presso il Teatro Verdi in
via Roma a Salerno.
Partecipano il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’Assessore
alla Cultura Antonia Willburger, il Direttore Artistico Daniel
Oren, il Segretario Organizzativo Antonio Marzullo ed Igina Di
Napoli Direttore Artistico Casa del Contemporaneo la cui ricca
programmazione (che sarà presentata domattina) prevede anche
eventi e progetti lirici. Dopo il felice esperimento della
scorsa estate con La Vedova Allegra, il Teatro Municipale
Giuseppe Verdi attende il suo pubblico nel magnifico
anfiteatro sotto le stelle del Parco Urbano dell’Irno
adiacente il Teatro Ghirelli. Una location incantevole per
grandi serate di musica, belcanto, passioni.

A Lucia Cammarota il premio
internazionale “Donna del mio
tempo 2021”
La bellezza da ritrovare. I viaggi da riprendere. L’Italia da
riscoprire. Perché la pandemia ha congelato, non distrutto, la
spinta a partire e a conoscere, che è nata con l’uomo. E vive
con l’uomo. Il prestigioso Premio internazionale “Uomo/Donna
del mio Tempo”, sezione “Cultura, Informazione e Impegno
Civile”, dell’associazione “..incostieraamalfitana.it”, è
stato assegnato quest’anno a Lucia Cammarota, per la
competenza e il talento nei suoi libri.
Lo stesso riconoscimento in passato è stato consegnato, tra
gli altri, a Tim Willocks, autore britannico di best seller e
a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, giornale
che peraltro, come altre testate nazionali, ha recensito
favorevolmente i libri della premiata. “L’ultimo libro, “I
diritti nel turismo”, editore Direkta, riassume la competenza
giuridica della dottoressa Lucia Cammarota, autrice di molte
sentenze in materia di vacanze rovinate, ritardi dei voli
aerei, responsabilità dei tour operator, con consigli preziosi
e casi risolti, per rendere consapevole sia chi viaggia che
chi accoglie –ha spiegato l’organizzatore Alfonso Bottone–.
Con uno stile elegante l’autrice ha scritto un’opera colta e
utilissima, valorizzando brillantemente il nostro territorio e
formulando ottime proposte turistiche, mai come adesso
tempestive e necessarie, soprattutto per l’economia”.
Lucia Cammarota ha pensato a tutti: giuristi, commercialisti,
tour operator, titolari di strutture ricettive, e,
soprattutto, coloro che viaggiano, rendendoli consapevoli dei
propri diritti. Sullo sfondo, nell’analisi storica, culturale
ed economica del turismo, la passione autentica per la sua
terra e, più in generale, per l’Italia. Con uno stile
asciutto, limpido, quindi efficace, leggero e profondo allo
stesso tempo, con la cura del dettaglio e la visione più
larga, Lucia Cammarota, alla sua seconda prova d’autore, è
l’outsider che meraviglia e conquista.
“Sono onorata e grata di ricevere questo premio internazionale
così prestigioso che dedico, come il libro, ai miei genitori,
mia madre Filomena, docente di economia aziendale, e mio padre
Vincenzo, avvocato, che mi guida da lassù: mi hanno insegnato
i valori della cultura, in particolare economico-giuridica,
della libertà, della dignità ma anche dell’amore per le
proprie radici – ha ricordato commossa la scrittrice –. La mia
infanzia nelle case tra le arcate di Atrani e le stradine di
Minori, respirando con il mare, ogni giorno, anche d’inverno,
fin da piccolissima sulla barca, dove la terra è l’onda. Non
potevo non promuovere la magia di questi luoghi, per poter
rendere tutti partecipi di tanta forza e bellezza. Purtroppo,
le cifre sulla disoccupazione dovuta alla pandemia hanno
causato un livello di dolore difficile da catturare a parole.
Bisogna ripartire subito. E la trasformazione digitale è la
chiave per la futura competitività del nostro Paese. Per
questo ho dedicato un intero capitolo al mondo del web:
un’analisi accurata per comprendere come le scelte siano
influenzate dai brand e dalle strategie, con i consigli per
chi ospita, come proporsi, attraverso il marketing
dell’ascolto e il metodo dello storytelling, e per chi
viaggia, come scegliere, navigando consapevolmente e
distinguendo le recensioni vere da quelle false. Elemento
portante di questa “rivoluzione” potrebbe essere la creazione
di un “hub digitale del turismo” che servirà all’incontro tra
domanda e offerta, tra desideri e realtà. Peraltro, come ho
illustrato in un paragrafo ad hoc, ci saranno nei prossimi
anni, anche nel mondo del travel, moltissimi lavori oltre che
“digitali” anche “verdi”. Con l’occasione di immaginare un
altro modo di fare turismo, infatti, si dovrebbe scegliere
un’economia “del meglio”: tutelare l’ambiente. Per chi ospita
offrire prodotti biologici a km zero, utilizzare energia
rinnovabile, mettere a disposizione servizi di trasporto a
basso impatto ambientale come le biciclette; per chi viaggia,
scegliere proprio queste strutture, favorendo un turismo
“rigenerativo”, come suggerisce il New York Times. Certamente
la transizione ecologica è lunga e complessa, a cominciare
dall’economia circolare. Trasformazioni epocali globali,
quindi, nelle tecnologie, nelle infrastrutture, ma soprattutto
nei comportamenti di ognuno di noi. Bisogna crederci e
rimboccarsi le maniche, per essere parte della soluzione e non
del problema. Niente di più bello che ricominciare, disegnando
un nuovo mondo. E per le vacanze in arrivo, chiederei agli
italiani di scegliere l’Italia, aiutando così le strutture che
hanno sofferto tantissimo in questi mesi”. L’appello è quanto
mai opportuno e da seguire, considerato che l’intera filiera
del settore turistico italiano è tra i campi più danneggiati
dal Covid-19. È tempo di riassaporare la vita: le spiagge e
le montagne d’Italia, le città d’arte e i nostri piccoli
borghi, riaprono le porte. Era ora.

          RispondiInoltra

Quando   dalla   torta                                   di
compleanno esce un libro
di Olga Chieffi

Domenica sera i nostri lettori hanno potuto godere del “dire”
del “racconto”, della sapiente citazione di Gabriele Bojano.
Sul palcoscenico virtuale di Le Cronache è salito una delle
firme più sapide ed autorevoli del giornalismo salernitano,
per una cavalcata, giocata sulla sua esperienza di uomo
curioso e intraprendente, attraverso i sessanta incontri ed
evocazioni di personaggi eterogenei, che nel 2020 hanno
compiuto “I favolosi sessanta”, sull’affiorare insistente e
sottile di ricordi mai vani, richiami di un recente passato ,
vivificati nell’ambito di un personalissimo microcosmo, non
impervio a incursioni improvvise di splendide semidee, guida
il lettore complice, attraverso gli enigmi del senso smarrito
dell’ironia, i ricettacoli e le situazioni in cui è possibile
goderne. I mancati, solenni festeggiamenti dei favolosi
sessant’anni di Gabriele Bojano (soltanto rinviati al 10
dicembre di quest’anno, quando salirà sul palcoscenico insieme
a Monica De Santis e me) hanno, però, regalato questa
brillante autobiografia, trasversale, che parte dai banchi di
scuola con Antonio Adiletta e Matteo Amaturo, per passare,
quindi, a Davide Amendola e la sua discesa in campo per il
Partito Liberale, le serate al Casinò Sociale, per poi toccare
gli ambiti in cui il giornalista ha agito e di qui Carol Alt,
Nunzia Schiavone, Barbara Bouchet, Simona Ventura, Francesco
Baccini e il contro-festival, lo scoop sulla fiction Positano,
una delle ultime apparizioni di Franco Angrisano, la
gallinella Candida e Antonio Banderas, la galleria di tipi e
tipe in Look&allucc, ospite dell’essenzialità della Sala di
posa Camera Chiara di Armando Cerzosimo, il sogno di mettere
in scena il musical “Accade nelle migliori famiglie”, Anna
Falchi e il New model Today, gli “indigesti” di Magalli, al
premio Charlot, Charlize Theron, al GFF, Kenneth Branagh, nato
anch’egli il 10 dicembre, le lezioni di Nicola Fruscione e
Giorgio Strehler, Maradona e Delio Rossi e tanti altri. Di qui
la felice idea di Monica De Santis, di un’intervista per
immagini che ha preso l’abbrivio, giustamente, dalla famiglia
di Gabriele, ritratto con Eleonora, Fabrizio ed Anna, passando
per Maurizio Pastore e i Playboy Salernitani, il popolo della
notte, il pensiero a Roberto Guariglia, le famose zeppole di
Vincenzo De Luca, Tonia Willburger, Carmine Giannella, Moana
Pozzi. Il discorso è, quindi, scivolato sui “dimenticati”, che
pur hanno fatto grande Salerno, quali Enzo Avallone
“Truciolo”, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano,
agli inizi degli anni Settanta con una rappresentazione della
Carmen di Bizet, ove ha condiviso il palcoscenico con Kayo
Mafune del Tokyo Ballet e Margarita Trayanova dell’Opera di
Stato di Sofia, ma che resta, nell’immaginario di tutti noi,
come il partner di Heather Parisi a Fantastico, o i nostri
attori “eduardiani” Regina Senatore e Franco Angrisano, o
ancora, nell’ambito musicale, del Maestro Francesco Florio, il
fondatore dell’ insegnamento del sassofono in Italia con la
prima cattedra assegnata proprio al Conservatorio di Salerno,
ai quali si è pensato di assegnare i varchi della Villa
Comunale, che viene abitualmente attraversata per recarsi al
teatro Verdi. Gabriele ha, quindi rivelato, che oltre a
debuttare su di un palcoscenico, lui che lo ha visto sempre da
dietro le quinte o dalla sala, porrà mano al suo infinito
archivio, ricercando per i suoi lettori, quanto di più
interessante e simpatico abbia scritto nel corso della sua
carriera giornalistica. Quegli articoli, ritratti, interviste,
situazioni, ricordi, vanno a comporre una tale memoria che
potrebbe divenire un fardello, e tuttavia, non intacca in
nulla la cosa che vive, che passa. Ora come i piccoli uccelli,
quelle pagine di giornale, hanno bisogno di uscire, di
rivelarsi nuovamente: è il momento di restituire allo
scrittore Gabriele, la libertà che regala al nostro sguardo,
gli dobbiamo quella leggerezza che ci ha donato in questi suoi
primi favolosi sessanta, continuandolo a seguire nelle sue
future avventure.

Nuova    “Deluxe                           Edition”
per Capo Plaza
Capo Plaza, star multiplatino tra gli artisti più importanti
della scena rap italiana e internazionale, ha annunciato ieri
‘Plaza – deluxe edition’, una nuova versione dell’album
‘Plaza’, pubblicato il 22 gennaio e certificato platino con
oltre 148 milioni di streaming, che ha dominato la chart di
Spotify Italia, entrando direttamente al n.1 della classifica
ufficiale Fimi/Gfk degli album, dove si mantiene in Top20.
‘Plaza – deluxe edition’, in uscita il 18 giugno, sarà
arricchito da 5 nuovi brani ed è disponibile da oggi in pre-
save su Spotify e pre-order su Amazon. Sarà acquistabile nei
formati: Cd Standard, CD Special Edition Amazon Autografato,
doppio vinile numerato bianco autografato, doppio vinile
numerato trasparente autografato. Tra le 5 nuove tracce
incluse nella Deluxe Edition è presente ‘Envidioso’, il
singolo prodotto da Mojobeatz e Voluptik, che vede la
collaborazione di Morad, ‘el rapero’, uno dei più importanti e
riconosciuti rapper in Spagna e in tutto il Nord Africa,
ventenne capace nelle sue barre di raccontare storie della sua
gente in nome di un barrio multietnico. ‘Plaza – deluxe
edition’ sarà disponibile anche in pre-order su iTunes e in
pre-add a partire da domani, 1° giugno 2021. L’album Plaza
contiene ‘Non fare così’, singolo certificato platino, oltre a
importanti feat internazionali: quello di ‘No Stress’ con A
boogie wit da hoodie, con cui ha collaborato anche in ‘Look
Back At It’ raggiungendo il doppio platino, sul fronte
americano “VVS” con Gunna, il rapper di Atlanta che in pochi
anni è entrato nella più importante scena rapper americana,
‘Richard Mille’ feat. Lil Tjay, il 19enne rapper newyorkese
che arriva dal Bronx, e ‘Ferrari’ con Luciano, il rapper
tedesco di 26 anni di origini mozambicani che vive a Berlino.
L’artista ha esordito con ’20’, miglior album di debutto del
2018, e il primo posto per il brano ‘Tesla’ nella classifica
annuale dei singoli, con un totale di 39 dischi di Platino, 22
dischi d’Oro e oltre 1.2 miliardi di streaming sulle
piattaforme digitali. Se nel suo primo album le storie erano
quelle di un ragazzino spensierato, oggi sono quelle di
giovane adulto consapevole di come il mondo intorno a lui sia
cambiato. Ora è Plaza da solo contro il mondo e il titolo
dell’album lo mette subito in chiaro, aggiungendo al grande
quadro tutte le sfumature più scure, prima oscurate dai colori
del divertimento nei precedenti lavori. Un ritratto personale
che solo ora farà capire al mondo l’identità del giovane
fuoriclasse di Salerno, ora diventato grande.

Ugo   Piastrella:   “Assurdo
montare l’Arena del Mare solo
per 10 giorni”
di Monica De Santis

“Assurdo realizzare l’Arena del Mare e tenerla aperta solo per
10 giorni senza dare la possibilità ad altri imprenditori
culturali di poter organizzare eventi in città”. Ugo
Piastrella, presidente della Città Teatrale e direttore
artistico del Teatro Nuovo commenta, molto amareggiato le
ultime decisione assunte dall’amministrazione comunale di
Salerno in merito agli eventi estivi. “Capisco che ci sono
problemi di bilancio, che le casse comunali al momento sono
vuote, visto che non vi sono state entrate. Così come capisco
che riproporre la stessa operazione della scorsa estate, a
causa di questa mancanza di fondi non era pensabile. Però
questo non vuol dire che non vi sono operatori disposti ad
investire di tasca loro. La soluzione ideale sarebbe stata
proprio quella di lasciare l’Arena a disposizione di coloro
che sono disposti ad investire di tasca propria. Ma questa
opportunità purtroppo ci è stata negata. E’ vero lo scorso
anno il comune ci mise a disposizione gratuitamente la
struttura e alcuni servizi come il service audio e luci e
l’accoglienza, ma gli spettacoli, parlo per me ad esempio, li
ho acquistati io, rimettendoci in caso di mancata vendita dei
biglietti. Ora visto che già la scorsa estate ho scelto di
investire di tasca mia, perchè non posso farlo anche
quest’estate, pagando anche service e accoglienza?” Lei aveva
fatto richiesta al Comune per alcune date? “Si avevo chiesto
cinque date all’Arena del Mare, per una serie di spettacoli
comici. Nessuna richiesta di contributo, solo la possibilità
di poter avere come spazio la struttura di piazza della
Concordia”. Invece gli è stato detto di no? “Al momento così
sempre. Anzi è sicuro che l’Arena non sarà a disposizione di
altri. L’assessore Willburger sta lavorando per trovare delle
location alternative. Ho parlato con lei più volte e da parte
sua c’è tutta la buona volontà di far lavorare tutti gli
operatori culturali. Solo che c’è un problema. L’Arena del
Mare è una location conosciuta oramai dagli artisti.
Posizionata al centro della città. Con una sua storia. Quando
si chiama un’artista e gli si dice di venire all’Arena del
Mare è facile ottenere un parere positivo, quando invece gli
si propone una location magari isolata, improvvisata, è facile
che l’artista ti dica di no. Quindi c’è anche il rischio che
ciò che si aveva intenzione di fare non si possa più
realizzare perchè vengono meno gli artisti”. Lei aveva già
preso accordi per i cinque spettacoli? “Certo avevo parlato
con le compagnie, ci eravamo accordati sui costi, qualcuno
sarebbe venuto anche ad incasso. Non ho ancora firmato i
contratti, ma è come se l’avessimo fatto”. Ed ora? “Ed ora se
non si trova una soluzione a stretto giro, rischio di perdere
queste date, perchè ovviamente gli artisti si sentiranno
liberi di accettare altre proposte. Diciamo che se a stretto
giro mi fanno sapere qualcosa, forse 2 o tre 3 spettacoli li
riesco a recuperare”. Povera estate o estate povera? “Estate
di speranza, speriamo ancora, speriamo perchè mi sembra
assurdo che un arena montata dopo dieci giorni si debba
smontare quando con una minima spesa la si può tenere aperta”.

Sull’estate                       salernitana
brilla   la                     stella   Anna
Netrebko
di Olga Chieffi

Stagione lirico-sinfonica del teatro Verdi di Salerno, ancora
work in progress, immaginiamo fino al 4 giugno quando sarà
snocciolato l’intero programma, interpreti e, soprattutto,
location, che dovrebbero dividersi tra il palcoscenico
dell’Arena del Mare e lo spazio antistante il Teatro Ghirelli.
Sull’estate musicale salernitana, però, già brilla una stella
di assoluta grandezza, il soprano russo Anna Netrebko, che
offrirà la sua incantevole voce in un rècital con l’orchestra
Filarmonica Salernitana diretta da Daniel Oren. Spirito
battagliero e positivo, la Netrebko ha sconfitto il Covid e
riassaporerà con maggior entusiasmo ancora la performance in
palcoscenico e l’applauso della platea salernitana. Scorrerà
il luglio salernitano con Tosca dal 7 all’11 luglio, lirica
estiva, in cui il nostro direttore ricercherà, anche se
all’aperto, il timbro, la parola, il cesello in una partitura
che lo ha visto, appena sbarcato in Italia giovanissimo,
subito assoluto protagonista. Due i concerti sinfonici, il
primo il 25 luglio e il secondo il 3 agosto, dei quali uno
sarà certamente dedicato alla memoria di Carla Fracci, con un
programma ancora da decidere, che ci piace immaginare possa
iniziare con la suite dal Romeo e Giulietta di Sergej
Prokofiev, e il personaggio della giovane veronese, che la
Signora della Danza evidenziava nel suo divenir donna rendendo
memorabile il pas de deux del II atto, in cui la morte aleggia
sui due giovani sin dalla prima nota. L’opera ritorna il 25
agosto con la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e I
Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, titoli popolari e amati,
opere di frattura tra il “rilassamento” della grande opera
romantica e l’urgenza presentita di un novello corso. Opere
che hanno aperto il cosiddetto “decennio” dei manifesti, ma
che tuttavia sembrano avvalersi di esterni corredi, piuttosto
che di ragioni morali profonde. Tra gli interpreti
applaudiremo un baritono di casa, Biagio Pizzuti, che sarà
Silvio, e che darà voce anche al vanaglorioso Belcore nell’
atteso Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, che chiuderà il 24
settembre, la stagione operistica all’aperto. In mezzo, il 15
settembre, ritorna il maledetto da sempre, un segnato da Dio,
quasi consegnato fuori del tempo, Rigoletto con la sua amata
trama che viene saldamente riassunta nella forma classica del
quartetto, che rispetta i canoni estetici del primo
Romanticismo, ancora osservante delle forme classiche,
snodantesi intorno alla melodia principale del tenore, che
deve essere molto esposto, vero bersaglio delle mire di
Rigoletto, che mormora nell’ombra, mentre le due donne restano
invece soggiogate dal fascino del duca: Maddalena frascheggia,
Gilda prende il motivo di lei, senza poterlo dominare perché
frenata e interrotta dalla volontà del padre. Il settembre
salernitano, verrà però chiuso dall’orchestra del Teatro San
Carlo, diretta da Josè Luis Basso, impegnata nel Requiem di
Wolfgang Amadeus Mozart, un’opera circondata da un’aura di
mistero, di tragedia, di complotto, di destino, che l’ha
proiettata subito e per sempre nella dimensione del mito,
l’ultima pietra dell’immenso edificio dell’opera mozartiana:
elevato, maturo, compiuto nella sua incompiutezza, sorretto
dalla sicurezza di esperienze direttamente vissute, Mozart
attua qui la fiducia nel credo massonico, comunicandoci la
fiducia della redenzione, attraverso l’amore inestinguibile
per un mondo migliore. Ancora un concerto nella prima decade
d’ottobre, ma speriamo vivamente di assiderci in teatro, per
un concerto-evento che sarà ripreso da Sky, in un’onda sonora
che da Salerno abbraccerà il mondo

A   Cetara                  gli          “Incontri
d’Autore”
Antonella Alari Esposito con “La bimba con il grembiulino
bianco” (Il Quaderno), Rosa Mancini con “Il contrario di
tutto” (LFA Publisher), e Pino Lodato con “Il Mare a Cetara
non è solo mare” (Printart), sono i protagonisti degli
Incontri d’Autore lunedì 31 maggio, ore 19.00, a Cetara presso
la Sala “Mario Benincasa”, nell’ambito della XV edizione di
..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, in
collaborazione con il Comune e la Pro Loco. Una professionista
affermata, una donna matura di età, ma ancora immatura ed in
cerca di sé a causa de “La bimba con il grembiulino bianco”
che è dentro di lei e che la frena con i nodi irrisolti di
un’infanzia tarpata da una madre nevrotica e anaffettiva. Poi,
i sei giorni che cambiano il suo mondo… Intorno a lei, un
mondo di pulsante umanità: uomini fuori schema, coltivatori
del loro ego ma capaci di aprire orizzonti anche oltre i loro
errori, donne forti della loro fragilità e fragili nella loro
forza. Anime nella tempesta e gabbiani nel cuore. Un romanzo
di trasformazioni, quello della scrittrice salernitana
Antonella Alari Esposito, da conquistare e fantasmi da
stanare, di paure e di coraggio, di affetti contorti e limpide
emozioni, di conflitti pungenti e amori avvolgenti. Cosa
significa scrivere un libro oggi? Nulla di diverso rispetto al
passato. Resta la storia e l’insegnamento che un libro può
fornirci, le linee guida. Credo che un libro oggi debba avere
la forza di sapere uscire fuori dai propri fogli e diffondersi
nel sociale. Così nasce “Il contrario di tutto”, un libro ma
anche una raccolta di poesie, un viaggio introspettivo
interpretato attraverso il racconto, la poesia, il disegno e
l’illustrazione. Un viaggio interiore, quello di Rosa Mancini,
presidente dell’Associazione “Poesie Metropolitane”, che
intende rappresentare una metamorfosi avvenuta tra il 2016 e
il 2020. Mettersi a nudo senza timore alcuno, dall’io – al noi
– all’io nel mondo. È un libro che mette in mostra la
sofferenza, principale protagonista. “Il contrario di tutto”
mette in scena il passaggio dalla sofferenza individuale a
quella collettiva, nata in quarantena. E infine approda nella
rinascita, germogliare grazie alla consapevolezza, in un nuovo
mondo, quello della bellezza. “Il Mare a Cetara non è solo
mare” è un racconto di Pino Lodato, fantastico e senza,
apparente, trama, che vive di mare e di quanto quest’ultimo
tocchi intimamente la vita dell’uomo. Con gli autori si
intratterrà       il    direttore       organizzativo       di
..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, con l’intervento
del giornalista e critico letterario Franco Bruno Vitolo.
Saluti di Roberto Della Monica, sindaco di Cetara, e di Angela
Speranza, assessore alla Cultura. La serata si snoderà nel
rispetto delle norme anti Covid 19. Informazioni sul sito
www.incostieraamalfitana.it,       sulla   pagina    facebook
@incostieraamalfitana.it, o telefono 3487798939.

L’ha detto Baudelaire!
di Olga Chieffi

Spazio familiare quello di MutaversoTeatro che, giovedì sera,
si è ritrovato nell’essenziale e profumato di primavera e di
libertà nel Quadriportico di Santa Maria delle Grazie, cuore
della Salerno antica. Poco prima dello spettacolo, che ha
salutato il concerto a tre voci della compagnia BiancoFango,
ovvero Andrea Trapani, in veste di attore e pianista, del
pianoforte in sé e della regista Francesca Macrì, nel segno di
Charles Baudelaire, la nostra diretta del giovedì “In prima
fila con…” è stata realizzata proprio da lì, con il direttore
artistico di Erre Teatro Vincenzo Albano e la regista, per
lanciare tutti insieme un romantico e liberatorio Urklang,
racchiuso nella parola “Fuori”. Calata la sera, un Vincenzo
Albano sentitamente emozionato ha re-incontrato il suo
pubblico: “I luoghi, le persone e la fantasia – dice Vincenzo
Albano – per me questo è il teatro, che oggi senza una
scintilla di follia non avremmo potuto far rivivere”. Poi, in
scena, un pianoforte a muro e Andrea Trapani in “Io e
Baudelaire – Who wants to live forever?”. Chi è il poeta?

PER LEGGERE LA NOTIZIA COMPLETA SCARICARE L’EDIZIONE DIGITALE
Nasce colonnina di ricarica
elettrica di design
Colonnine di ricarica elettrica artistiche, in grado di
integrarsi nei centri urbani rispettando il loro stile. Il
designer Umberto Palermo le ha create per sedici citta’, con
tecnologia sviluppata dalla E-Lectra di Cassino. La prima,
dedicata a Venezia, e’ stata svelata al Salone Nautico,
durante la presentazione della gamma del quadriciclo elettrico
Mole Urbana “Il progetto Mole Urbana – spiega Palermo –
considera l’impatto che le citta’ subiranno con il proliferare
di colonnine di ricarica elettrica. La crescente espansione di
veicoli elettrici comporta la produzione e l’installazione di
distributori di energia, oggetti immobili che, a differenza
dell’auto, devono rispettare le caratteristiche estetiche
delle citta’ e soprattutto non possono diventare estranee al
contesto che le circonda. In poche parole, non vorrei che le
colonnine divengano oggetto di disturbo urbano” dice Umberto
Palermo. Le nuove colonnine sono tutte gia’ predisposte per il
V2G – Vehicle to Grid, che consente la possibilita’ di
ricarica e quindi di scambio di energia tra il veicolo e la
rete elettrica locale in modo bi-direzionale, consentendo
forti benefici in termini di efficienza energetica. Le
colonnine sono state interpretate da 16 artisti
internazionali, tra i quali Billy The Artist, pittore designer
Pop Art New York, Yu Jin, pittore surrealista di Pechino,
Tsuneki Hirai, pittore espressionista del Giappone, Antonio
Perotti pittore e designer di Salerno.
Puoi anche leggere