Il Confalonieri alla ricerca del "tempo" perduto
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Il Confalonieri alla ricerca del “tempo” perduto di Olga Chieffi “Connessi e sempre aperti!” è questo il motto del Liceo “Teresa Confalonieri” di Campagna che con allievi e docenti, stasera a partire dalle ore 19, sarà ospite del salotto musicale virtuale di questo quotidiano “In prima fila con…” in diretta sui vari canali social di Le Cronache https://www.facebook.com/lecronachequotidiano e youtube https://www.youtube.com/watch?v=BIiMu0imQY4. Dopo il lungo periodo di emergenza legato alla pandemia in cui l’Istituto non ha mai interrotto la propria attività didattica, in ossequio alla tradizione la settimana della Musica, che ha visto impegnato in tre intense giornate l’istituto di Campagna quest’anno ha certamente assunto significati molto più profondi, in primis la forza di aver superato le difficoltà della pandemia; l’impegno verso la città, riportando la musica dei nostri ragazzi fra i cittadini; l’orgoglio di essere un istituto che sta sfornando musicisti che si fanno onore in ogni luogo. Nel titolo si accenna ad un tempo perduto, certamente non se ne è perso per quanto riguarda le altre discipline curricolari, in cui docenti e studenti, hanno lavorato con enorme impegno, affrontando una modalità del tutto nuovo con la didattica a distanza. Tra le molteplici difficoltà causate dalla pandemia una cosa è certa che la scuola di Campagna ha fatto la sua parte sin dove ha potuto, infatti alcuni indirizzi con una marcata attività laboratoriale hanno sofferto tantissimo, ed è proprio il caso dei licei musicali, che hanno dovuto praticare la musica d’ insieme con tutti i limiti della classe virtuale. Suonare insieme con i problemi di latenza sulla rete, sappiamo benissimo, che è cosa impossibile ed ecco allora che si è dovuto ripiegare alla produzione dei videoclip, dando spazio
alle tecnologie musicali. Adesso che si hanno i primi segnali di ripresa alla normalità e i ragazzi e le ragazze vogliono riappropriarsi, con raddoppiato entusiasmo, del tempo che non hanno potuto spendere attraverso le tante iniziative pianificate in presenza e purtroppo non realizzate. Una prima risposta giunge dall’USR Campania Polo Scolastico Territoriale un “Laboratorio Musicale a cielo aperto” con la selezione per la costituzione di Orchestre, Cori, Compagnie di danza e Orchestre Junior verticali delle Istituzioni scolastiche della Campania. L’USR Campania in sinergia con la rete dei Licei Musicali e Coreutici della Campania, ha indetto un bando per la costituzione di otto Orchestre e Coro regionali e di trentatré Orchestre Junior verticali territoriali, e un bando per la formazione di due Compagnie di danza regionali. Un’azione è mirata, con il coinvolgimento di tutta la filiera dell’istruzione artistico musicale e coreutica, alla formazione di reti territoriali per la realizzazione del curricolo verticale della musica e alla valorizzazione del ruolo delle Scuole Secondarie di primo grado ad indirizzo musicale, fonda- mentale per l’innalzamento della cultura musicale di base. Nel mese di giugno gli studenti e le studentesse, regolarmente iscritti ai Licei Musicali e alle Scuole Secondarie di primo grado ad indirizzo musicale della regione della Campania, potranno partecipare rispettivamente alle selezioni delle Orchestre Regionali e alle Orchestre Junior verticali territoriali. Di queste iniziative ne parleremo in primis con il Dirigente Scolastico, prof. Gianpiero Cerone, per poi procedere in una vera e propria “rivitalizzazione” della città di Campagna, con una guida speciale, il clarinettista Luciano Marchetta, che assieme alle colleghe Tiziana Caputo e Lucia Ferrara, ci condurrà in una vera e propria onda sonora tra le bellezze della cittadina, incontrando il Sindaco Roberto Monaco e il Direttore del Museo della Memoria e della Pace, Arch. Marcello Naimoli.
Domani la presentazione della stagione estiva del Teatro Verdi di Salerno È convocata per domani venerdì 4 giugno alle ore 11.00 la conferenza stampa di presentazione della stagione estiva del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. L’appuntamento con la stampa, nel rispetto dei protocolli anti Covid-19, si svolgerà in presenza presso il Teatro Verdi in via Roma a Salerno. Partecipano il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’Assessore alla Cultura Antonia Willburger, il Direttore Artistico Daniel Oren, il Segretario Organizzativo Antonio Marzullo ed Igina Di Napoli Direttore Artistico Casa del Contemporaneo la cui ricca programmazione (che sarà presentata domattina) prevede anche eventi e progetti lirici. Dopo il felice esperimento della scorsa estate con La Vedova Allegra, il Teatro Municipale Giuseppe Verdi attende il suo pubblico nel magnifico anfiteatro sotto le stelle del Parco Urbano dell’Irno adiacente il Teatro Ghirelli. Una location incantevole per grandi serate di musica, belcanto, passioni. A Lucia Cammarota il premio internazionale “Donna del mio
tempo 2021” La bellezza da ritrovare. I viaggi da riprendere. L’Italia da riscoprire. Perché la pandemia ha congelato, non distrutto, la spinta a partire e a conoscere, che è nata con l’uomo. E vive con l’uomo. Il prestigioso Premio internazionale “Uomo/Donna del mio Tempo”, sezione “Cultura, Informazione e Impegno Civile”, dell’associazione “..incostieraamalfitana.it”, è stato assegnato quest’anno a Lucia Cammarota, per la competenza e il talento nei suoi libri. Lo stesso riconoscimento in passato è stato consegnato, tra gli altri, a Tim Willocks, autore britannico di best seller e a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, giornale che peraltro, come altre testate nazionali, ha recensito favorevolmente i libri della premiata. “L’ultimo libro, “I diritti nel turismo”, editore Direkta, riassume la competenza giuridica della dottoressa Lucia Cammarota, autrice di molte sentenze in materia di vacanze rovinate, ritardi dei voli aerei, responsabilità dei tour operator, con consigli preziosi e casi risolti, per rendere consapevole sia chi viaggia che chi accoglie –ha spiegato l’organizzatore Alfonso Bottone–. Con uno stile elegante l’autrice ha scritto un’opera colta e utilissima, valorizzando brillantemente il nostro territorio e formulando ottime proposte turistiche, mai come adesso tempestive e necessarie, soprattutto per l’economia”. Lucia Cammarota ha pensato a tutti: giuristi, commercialisti, tour operator, titolari di strutture ricettive, e, soprattutto, coloro che viaggiano, rendendoli consapevoli dei propri diritti. Sullo sfondo, nell’analisi storica, culturale ed economica del turismo, la passione autentica per la sua terra e, più in generale, per l’Italia. Con uno stile asciutto, limpido, quindi efficace, leggero e profondo allo stesso tempo, con la cura del dettaglio e la visione più larga, Lucia Cammarota, alla sua seconda prova d’autore, è l’outsider che meraviglia e conquista. “Sono onorata e grata di ricevere questo premio internazionale così prestigioso che dedico, come il libro, ai miei genitori, mia madre Filomena, docente di economia aziendale, e mio padre Vincenzo, avvocato, che mi guida da lassù: mi hanno insegnato i valori della cultura, in particolare economico-giuridica, della libertà, della dignità ma anche dell’amore per le
proprie radici – ha ricordato commossa la scrittrice –. La mia infanzia nelle case tra le arcate di Atrani e le stradine di Minori, respirando con il mare, ogni giorno, anche d’inverno, fin da piccolissima sulla barca, dove la terra è l’onda. Non potevo non promuovere la magia di questi luoghi, per poter rendere tutti partecipi di tanta forza e bellezza. Purtroppo, le cifre sulla disoccupazione dovuta alla pandemia hanno causato un livello di dolore difficile da catturare a parole. Bisogna ripartire subito. E la trasformazione digitale è la chiave per la futura competitività del nostro Paese. Per questo ho dedicato un intero capitolo al mondo del web: un’analisi accurata per comprendere come le scelte siano influenzate dai brand e dalle strategie, con i consigli per chi ospita, come proporsi, attraverso il marketing dell’ascolto e il metodo dello storytelling, e per chi viaggia, come scegliere, navigando consapevolmente e distinguendo le recensioni vere da quelle false. Elemento portante di questa “rivoluzione” potrebbe essere la creazione di un “hub digitale del turismo” che servirà all’incontro tra domanda e offerta, tra desideri e realtà. Peraltro, come ho illustrato in un paragrafo ad hoc, ci saranno nei prossimi anni, anche nel mondo del travel, moltissimi lavori oltre che “digitali” anche “verdi”. Con l’occasione di immaginare un altro modo di fare turismo, infatti, si dovrebbe scegliere un’economia “del meglio”: tutelare l’ambiente. Per chi ospita offrire prodotti biologici a km zero, utilizzare energia rinnovabile, mettere a disposizione servizi di trasporto a basso impatto ambientale come le biciclette; per chi viaggia, scegliere proprio queste strutture, favorendo un turismo “rigenerativo”, come suggerisce il New York Times. Certamente la transizione ecologica è lunga e complessa, a cominciare dall’economia circolare. Trasformazioni epocali globali, quindi, nelle tecnologie, nelle infrastrutture, ma soprattutto nei comportamenti di ognuno di noi. Bisogna crederci e rimboccarsi le maniche, per essere parte della soluzione e non del problema. Niente di più bello che ricominciare, disegnando un nuovo mondo. E per le vacanze in arrivo, chiederei agli italiani di scegliere l’Italia, aiutando così le strutture che hanno sofferto tantissimo in questi mesi”. L’appello è quanto mai opportuno e da seguire, considerato che l’intera filiera del settore turistico italiano è tra i campi più danneggiati
dal Covid-19. È tempo di riassaporare la vita: le spiagge e le montagne d’Italia, le città d’arte e i nostri piccoli borghi, riaprono le porte. Era ora. RispondiInoltra Quando dalla torta di compleanno esce un libro di Olga Chieffi Domenica sera i nostri lettori hanno potuto godere del “dire” del “racconto”, della sapiente citazione di Gabriele Bojano. Sul palcoscenico virtuale di Le Cronache è salito una delle firme più sapide ed autorevoli del giornalismo salernitano, per una cavalcata, giocata sulla sua esperienza di uomo curioso e intraprendente, attraverso i sessanta incontri ed evocazioni di personaggi eterogenei, che nel 2020 hanno compiuto “I favolosi sessanta”, sull’affiorare insistente e sottile di ricordi mai vani, richiami di un recente passato , vivificati nell’ambito di un personalissimo microcosmo, non impervio a incursioni improvvise di splendide semidee, guida il lettore complice, attraverso gli enigmi del senso smarrito dell’ironia, i ricettacoli e le situazioni in cui è possibile goderne. I mancati, solenni festeggiamenti dei favolosi sessant’anni di Gabriele Bojano (soltanto rinviati al 10 dicembre di quest’anno, quando salirà sul palcoscenico insieme a Monica De Santis e me) hanno, però, regalato questa brillante autobiografia, trasversale, che parte dai banchi di scuola con Antonio Adiletta e Matteo Amaturo, per passare, quindi, a Davide Amendola e la sua discesa in campo per il
Partito Liberale, le serate al Casinò Sociale, per poi toccare gli ambiti in cui il giornalista ha agito e di qui Carol Alt, Nunzia Schiavone, Barbara Bouchet, Simona Ventura, Francesco Baccini e il contro-festival, lo scoop sulla fiction Positano, una delle ultime apparizioni di Franco Angrisano, la gallinella Candida e Antonio Banderas, la galleria di tipi e tipe in Look&allucc, ospite dell’essenzialità della Sala di posa Camera Chiara di Armando Cerzosimo, il sogno di mettere in scena il musical “Accade nelle migliori famiglie”, Anna Falchi e il New model Today, gli “indigesti” di Magalli, al premio Charlot, Charlize Theron, al GFF, Kenneth Branagh, nato anch’egli il 10 dicembre, le lezioni di Nicola Fruscione e Giorgio Strehler, Maradona e Delio Rossi e tanti altri. Di qui la felice idea di Monica De Santis, di un’intervista per immagini che ha preso l’abbrivio, giustamente, dalla famiglia di Gabriele, ritratto con Eleonora, Fabrizio ed Anna, passando per Maurizio Pastore e i Playboy Salernitani, il popolo della notte, il pensiero a Roberto Guariglia, le famose zeppole di Vincenzo De Luca, Tonia Willburger, Carmine Giannella, Moana Pozzi. Il discorso è, quindi, scivolato sui “dimenticati”, che pur hanno fatto grande Salerno, quali Enzo Avallone “Truciolo”, primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, agli inizi degli anni Settanta con una rappresentazione della Carmen di Bizet, ove ha condiviso il palcoscenico con Kayo Mafune del Tokyo Ballet e Margarita Trayanova dell’Opera di Stato di Sofia, ma che resta, nell’immaginario di tutti noi, come il partner di Heather Parisi a Fantastico, o i nostri attori “eduardiani” Regina Senatore e Franco Angrisano, o ancora, nell’ambito musicale, del Maestro Francesco Florio, il fondatore dell’ insegnamento del sassofono in Italia con la prima cattedra assegnata proprio al Conservatorio di Salerno, ai quali si è pensato di assegnare i varchi della Villa Comunale, che viene abitualmente attraversata per recarsi al teatro Verdi. Gabriele ha, quindi rivelato, che oltre a debuttare su di un palcoscenico, lui che lo ha visto sempre da dietro le quinte o dalla sala, porrà mano al suo infinito archivio, ricercando per i suoi lettori, quanto di più
interessante e simpatico abbia scritto nel corso della sua carriera giornalistica. Quegli articoli, ritratti, interviste, situazioni, ricordi, vanno a comporre una tale memoria che potrebbe divenire un fardello, e tuttavia, non intacca in nulla la cosa che vive, che passa. Ora come i piccoli uccelli, quelle pagine di giornale, hanno bisogno di uscire, di rivelarsi nuovamente: è il momento di restituire allo scrittore Gabriele, la libertà che regala al nostro sguardo, gli dobbiamo quella leggerezza che ci ha donato in questi suoi primi favolosi sessanta, continuandolo a seguire nelle sue future avventure. Nuova “Deluxe Edition” per Capo Plaza Capo Plaza, star multiplatino tra gli artisti più importanti della scena rap italiana e internazionale, ha annunciato ieri ‘Plaza – deluxe edition’, una nuova versione dell’album ‘Plaza’, pubblicato il 22 gennaio e certificato platino con oltre 148 milioni di streaming, che ha dominato la chart di Spotify Italia, entrando direttamente al n.1 della classifica ufficiale Fimi/Gfk degli album, dove si mantiene in Top20. ‘Plaza – deluxe edition’, in uscita il 18 giugno, sarà arricchito da 5 nuovi brani ed è disponibile da oggi in pre- save su Spotify e pre-order su Amazon. Sarà acquistabile nei formati: Cd Standard, CD Special Edition Amazon Autografato, doppio vinile numerato bianco autografato, doppio vinile numerato trasparente autografato. Tra le 5 nuove tracce incluse nella Deluxe Edition è presente ‘Envidioso’, il singolo prodotto da Mojobeatz e Voluptik, che vede la collaborazione di Morad, ‘el rapero’, uno dei più importanti e riconosciuti rapper in Spagna e in tutto il Nord Africa,
ventenne capace nelle sue barre di raccontare storie della sua gente in nome di un barrio multietnico. ‘Plaza – deluxe edition’ sarà disponibile anche in pre-order su iTunes e in pre-add a partire da domani, 1° giugno 2021. L’album Plaza contiene ‘Non fare così’, singolo certificato platino, oltre a importanti feat internazionali: quello di ‘No Stress’ con A boogie wit da hoodie, con cui ha collaborato anche in ‘Look Back At It’ raggiungendo il doppio platino, sul fronte americano “VVS” con Gunna, il rapper di Atlanta che in pochi anni è entrato nella più importante scena rapper americana, ‘Richard Mille’ feat. Lil Tjay, il 19enne rapper newyorkese che arriva dal Bronx, e ‘Ferrari’ con Luciano, il rapper tedesco di 26 anni di origini mozambicani che vive a Berlino. L’artista ha esordito con ’20’, miglior album di debutto del 2018, e il primo posto per il brano ‘Tesla’ nella classifica annuale dei singoli, con un totale di 39 dischi di Platino, 22 dischi d’Oro e oltre 1.2 miliardi di streaming sulle piattaforme digitali. Se nel suo primo album le storie erano quelle di un ragazzino spensierato, oggi sono quelle di giovane adulto consapevole di come il mondo intorno a lui sia cambiato. Ora è Plaza da solo contro il mondo e il titolo dell’album lo mette subito in chiaro, aggiungendo al grande quadro tutte le sfumature più scure, prima oscurate dai colori del divertimento nei precedenti lavori. Un ritratto personale che solo ora farà capire al mondo l’identità del giovane fuoriclasse di Salerno, ora diventato grande. Ugo Piastrella: “Assurdo montare l’Arena del Mare solo
per 10 giorni” di Monica De Santis “Assurdo realizzare l’Arena del Mare e tenerla aperta solo per 10 giorni senza dare la possibilità ad altri imprenditori culturali di poter organizzare eventi in città”. Ugo Piastrella, presidente della Città Teatrale e direttore artistico del Teatro Nuovo commenta, molto amareggiato le ultime decisione assunte dall’amministrazione comunale di Salerno in merito agli eventi estivi. “Capisco che ci sono problemi di bilancio, che le casse comunali al momento sono vuote, visto che non vi sono state entrate. Così come capisco che riproporre la stessa operazione della scorsa estate, a causa di questa mancanza di fondi non era pensabile. Però questo non vuol dire che non vi sono operatori disposti ad investire di tasca loro. La soluzione ideale sarebbe stata proprio quella di lasciare l’Arena a disposizione di coloro che sono disposti ad investire di tasca propria. Ma questa opportunità purtroppo ci è stata negata. E’ vero lo scorso anno il comune ci mise a disposizione gratuitamente la struttura e alcuni servizi come il service audio e luci e l’accoglienza, ma gli spettacoli, parlo per me ad esempio, li ho acquistati io, rimettendoci in caso di mancata vendita dei biglietti. Ora visto che già la scorsa estate ho scelto di investire di tasca mia, perchè non posso farlo anche quest’estate, pagando anche service e accoglienza?” Lei aveva fatto richiesta al Comune per alcune date? “Si avevo chiesto cinque date all’Arena del Mare, per una serie di spettacoli comici. Nessuna richiesta di contributo, solo la possibilità di poter avere come spazio la struttura di piazza della Concordia”. Invece gli è stato detto di no? “Al momento così sempre. Anzi è sicuro che l’Arena non sarà a disposizione di altri. L’assessore Willburger sta lavorando per trovare delle location alternative. Ho parlato con lei più volte e da parte sua c’è tutta la buona volontà di far lavorare tutti gli
operatori culturali. Solo che c’è un problema. L’Arena del Mare è una location conosciuta oramai dagli artisti. Posizionata al centro della città. Con una sua storia. Quando si chiama un’artista e gli si dice di venire all’Arena del Mare è facile ottenere un parere positivo, quando invece gli si propone una location magari isolata, improvvisata, è facile che l’artista ti dica di no. Quindi c’è anche il rischio che ciò che si aveva intenzione di fare non si possa più realizzare perchè vengono meno gli artisti”. Lei aveva già preso accordi per i cinque spettacoli? “Certo avevo parlato con le compagnie, ci eravamo accordati sui costi, qualcuno sarebbe venuto anche ad incasso. Non ho ancora firmato i contratti, ma è come se l’avessimo fatto”. Ed ora? “Ed ora se non si trova una soluzione a stretto giro, rischio di perdere queste date, perchè ovviamente gli artisti si sentiranno liberi di accettare altre proposte. Diciamo che se a stretto giro mi fanno sapere qualcosa, forse 2 o tre 3 spettacoli li riesco a recuperare”. Povera estate o estate povera? “Estate di speranza, speriamo ancora, speriamo perchè mi sembra assurdo che un arena montata dopo dieci giorni si debba smontare quando con una minima spesa la si può tenere aperta”. Sull’estate salernitana brilla la stella Anna Netrebko di Olga Chieffi Stagione lirico-sinfonica del teatro Verdi di Salerno, ancora work in progress, immaginiamo fino al 4 giugno quando sarà snocciolato l’intero programma, interpreti e, soprattutto,
location, che dovrebbero dividersi tra il palcoscenico dell’Arena del Mare e lo spazio antistante il Teatro Ghirelli. Sull’estate musicale salernitana, però, già brilla una stella di assoluta grandezza, il soprano russo Anna Netrebko, che offrirà la sua incantevole voce in un rècital con l’orchestra Filarmonica Salernitana diretta da Daniel Oren. Spirito battagliero e positivo, la Netrebko ha sconfitto il Covid e riassaporerà con maggior entusiasmo ancora la performance in palcoscenico e l’applauso della platea salernitana. Scorrerà il luglio salernitano con Tosca dal 7 all’11 luglio, lirica estiva, in cui il nostro direttore ricercherà, anche se all’aperto, il timbro, la parola, il cesello in una partitura che lo ha visto, appena sbarcato in Italia giovanissimo, subito assoluto protagonista. Due i concerti sinfonici, il primo il 25 luglio e il secondo il 3 agosto, dei quali uno sarà certamente dedicato alla memoria di Carla Fracci, con un programma ancora da decidere, che ci piace immaginare possa iniziare con la suite dal Romeo e Giulietta di Sergej Prokofiev, e il personaggio della giovane veronese, che la Signora della Danza evidenziava nel suo divenir donna rendendo memorabile il pas de deux del II atto, in cui la morte aleggia sui due giovani sin dalla prima nota. L’opera ritorna il 25 agosto con la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, titoli popolari e amati, opere di frattura tra il “rilassamento” della grande opera romantica e l’urgenza presentita di un novello corso. Opere che hanno aperto il cosiddetto “decennio” dei manifesti, ma che tuttavia sembrano avvalersi di esterni corredi, piuttosto che di ragioni morali profonde. Tra gli interpreti applaudiremo un baritono di casa, Biagio Pizzuti, che sarà Silvio, e che darà voce anche al vanaglorioso Belcore nell’ atteso Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, che chiuderà il 24 settembre, la stagione operistica all’aperto. In mezzo, il 15 settembre, ritorna il maledetto da sempre, un segnato da Dio, quasi consegnato fuori del tempo, Rigoletto con la sua amata trama che viene saldamente riassunta nella forma classica del quartetto, che rispetta i canoni estetici del primo
Romanticismo, ancora osservante delle forme classiche, snodantesi intorno alla melodia principale del tenore, che deve essere molto esposto, vero bersaglio delle mire di Rigoletto, che mormora nell’ombra, mentre le due donne restano invece soggiogate dal fascino del duca: Maddalena frascheggia, Gilda prende il motivo di lei, senza poterlo dominare perché frenata e interrotta dalla volontà del padre. Il settembre salernitano, verrà però chiuso dall’orchestra del Teatro San Carlo, diretta da Josè Luis Basso, impegnata nel Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, un’opera circondata da un’aura di mistero, di tragedia, di complotto, di destino, che l’ha proiettata subito e per sempre nella dimensione del mito, l’ultima pietra dell’immenso edificio dell’opera mozartiana: elevato, maturo, compiuto nella sua incompiutezza, sorretto dalla sicurezza di esperienze direttamente vissute, Mozart attua qui la fiducia nel credo massonico, comunicandoci la fiducia della redenzione, attraverso l’amore inestinguibile per un mondo migliore. Ancora un concerto nella prima decade d’ottobre, ma speriamo vivamente di assiderci in teatro, per un concerto-evento che sarà ripreso da Sky, in un’onda sonora che da Salerno abbraccerà il mondo A Cetara gli “Incontri d’Autore” Antonella Alari Esposito con “La bimba con il grembiulino bianco” (Il Quaderno), Rosa Mancini con “Il contrario di tutto” (LFA Publisher), e Pino Lodato con “Il Mare a Cetara non è solo mare” (Printart), sono i protagonisti degli Incontri d’Autore lunedì 31 maggio, ore 19.00, a Cetara presso la Sala “Mario Benincasa”, nell’ambito della XV edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, in
collaborazione con il Comune e la Pro Loco. Una professionista affermata, una donna matura di età, ma ancora immatura ed in cerca di sé a causa de “La bimba con il grembiulino bianco” che è dentro di lei e che la frena con i nodi irrisolti di un’infanzia tarpata da una madre nevrotica e anaffettiva. Poi, i sei giorni che cambiano il suo mondo… Intorno a lei, un mondo di pulsante umanità: uomini fuori schema, coltivatori del loro ego ma capaci di aprire orizzonti anche oltre i loro errori, donne forti della loro fragilità e fragili nella loro forza. Anime nella tempesta e gabbiani nel cuore. Un romanzo di trasformazioni, quello della scrittrice salernitana Antonella Alari Esposito, da conquistare e fantasmi da stanare, di paure e di coraggio, di affetti contorti e limpide emozioni, di conflitti pungenti e amori avvolgenti. Cosa significa scrivere un libro oggi? Nulla di diverso rispetto al passato. Resta la storia e l’insegnamento che un libro può fornirci, le linee guida. Credo che un libro oggi debba avere la forza di sapere uscire fuori dai propri fogli e diffondersi nel sociale. Così nasce “Il contrario di tutto”, un libro ma anche una raccolta di poesie, un viaggio introspettivo interpretato attraverso il racconto, la poesia, il disegno e l’illustrazione. Un viaggio interiore, quello di Rosa Mancini, presidente dell’Associazione “Poesie Metropolitane”, che intende rappresentare una metamorfosi avvenuta tra il 2016 e il 2020. Mettersi a nudo senza timore alcuno, dall’io – al noi – all’io nel mondo. È un libro che mette in mostra la sofferenza, principale protagonista. “Il contrario di tutto” mette in scena il passaggio dalla sofferenza individuale a quella collettiva, nata in quarantena. E infine approda nella rinascita, germogliare grazie alla consapevolezza, in un nuovo mondo, quello della bellezza. “Il Mare a Cetara non è solo mare” è un racconto di Pino Lodato, fantastico e senza, apparente, trama, che vive di mare e di quanto quest’ultimo tocchi intimamente la vita dell’uomo. Con gli autori si intratterrà il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, con l’intervento del giornalista e critico letterario Franco Bruno Vitolo.
Saluti di Roberto Della Monica, sindaco di Cetara, e di Angela Speranza, assessore alla Cultura. La serata si snoderà nel rispetto delle norme anti Covid 19. Informazioni sul sito www.incostieraamalfitana.it, sulla pagina facebook @incostieraamalfitana.it, o telefono 3487798939. L’ha detto Baudelaire! di Olga Chieffi Spazio familiare quello di MutaversoTeatro che, giovedì sera, si è ritrovato nell’essenziale e profumato di primavera e di libertà nel Quadriportico di Santa Maria delle Grazie, cuore della Salerno antica. Poco prima dello spettacolo, che ha salutato il concerto a tre voci della compagnia BiancoFango, ovvero Andrea Trapani, in veste di attore e pianista, del pianoforte in sé e della regista Francesca Macrì, nel segno di Charles Baudelaire, la nostra diretta del giovedì “In prima fila con…” è stata realizzata proprio da lì, con il direttore artistico di Erre Teatro Vincenzo Albano e la regista, per lanciare tutti insieme un romantico e liberatorio Urklang, racchiuso nella parola “Fuori”. Calata la sera, un Vincenzo Albano sentitamente emozionato ha re-incontrato il suo pubblico: “I luoghi, le persone e la fantasia – dice Vincenzo Albano – per me questo è il teatro, che oggi senza una scintilla di follia non avremmo potuto far rivivere”. Poi, in scena, un pianoforte a muro e Andrea Trapani in “Io e Baudelaire – Who wants to live forever?”. Chi è il poeta? PER LEGGERE LA NOTIZIA COMPLETA SCARICARE L’EDIZIONE DIGITALE
Nasce colonnina di ricarica elettrica di design Colonnine di ricarica elettrica artistiche, in grado di integrarsi nei centri urbani rispettando il loro stile. Il designer Umberto Palermo le ha create per sedici citta’, con tecnologia sviluppata dalla E-Lectra di Cassino. La prima, dedicata a Venezia, e’ stata svelata al Salone Nautico, durante la presentazione della gamma del quadriciclo elettrico Mole Urbana “Il progetto Mole Urbana – spiega Palermo – considera l’impatto che le citta’ subiranno con il proliferare di colonnine di ricarica elettrica. La crescente espansione di veicoli elettrici comporta la produzione e l’installazione di distributori di energia, oggetti immobili che, a differenza dell’auto, devono rispettare le caratteristiche estetiche delle citta’ e soprattutto non possono diventare estranee al contesto che le circonda. In poche parole, non vorrei che le colonnine divengano oggetto di disturbo urbano” dice Umberto Palermo. Le nuove colonnine sono tutte gia’ predisposte per il V2G – Vehicle to Grid, che consente la possibilita’ di ricarica e quindi di scambio di energia tra il veicolo e la rete elettrica locale in modo bi-direzionale, consentendo forti benefici in termini di efficienza energetica. Le colonnine sono state interpretate da 16 artisti internazionali, tra i quali Billy The Artist, pittore designer Pop Art New York, Yu Jin, pittore surrealista di Pechino, Tsuneki Hirai, pittore espressionista del Giappone, Antonio Perotti pittore e designer di Salerno.
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