Giuseppe Marcenaro Passaporti - Un viaggio esoterico - Il Saggiatore
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Giuseppe Marcenaro Passaporti Un viaggio esoterico Non meno aeree e trasognate dei luoghi fantastici creati da Swift o Rabelais, le città visitate in questo viaggio esoteri- co hanno sembianze reali, nomi consueti, segni tracciati su mappe e segnavia. A ricrearle sulla pagina è un instanca- bile flâneur, uno scrittore che serpeggia fra i vicoli algeri- ni e nella casba dei carruggi genovesi, che solleva lo sguar- do sulla Prospettiva Nevskij o sprofonda nei bassifondi di Parigi, ancora infestati da spettri fin de siècle. Simili a una seduta spiritica, le sue peregrinazioni ridanno corpo a fan- tasmi letterari, permettendoci di incontrare Puškin nei caf- fè di San Pietroburgo poco prima della morte in duello, di incrociare Joyce, sbertucciato e ubriaco, mentre vaga nelle stradine di Città Vecchia a Trieste, o di ritrovare le tracce di Rimbaud in fuga fra le capanne bianche di Harar, così simili ad arnie popolate da api. In libreria dal 16 gennaio Passaporti è un libro ramingo, un libro di viaggi, un roman- zo dello sguardo in cammino. Fra parola e immagine, fra tempo scritto e tempo vissuto, Giuseppe Marcenaro dise- gna una sensuale geografia di ombre, occulta e avvolgente, € 23,00 | pp. 184 in cui rinvenire infiniti passati, tutti a noi contemporanei. Giuseppe Marcenaro è nato a Genova. Tra i DAL LIBRO suoi libri si ricordano: Lettere a una gentile signo- Il viaggiatore vide città che esistevano identiche duemila- ra (Adelphi, 1983), Ammirabili & freaks (Aragno, trecento anni avanti che lui passasse. Era vestito di bianco e 2010), Una sconosciuta moralità. Quando Verlai- calzava sandali: era forse quella l’unica misura per rispetta- ne sparò a Rimbaud (Bompiani, 2013), Daguer- re un luogo. Riempiva il taccuino di impressioni. Al ritorno si réotype (Aragno, 2016). Per il Saggiatore sono accorse che le pagine erano completamente bianche, come usciti Scarti (2017) e Dissipazioni (2018). se la sua scrittura fosse scivolata via.
Nicholas P. Money La scimmia egoista Perché l'essere umano deve estinguersi Noi esseri umani possiamo dirci soddisfatti: siamo la spe- cie dominante su questo pianeta, facciamo avanzare a gran- di passi scienza e tecnologia e il nostro progresso sembra infinito. Abbiamo posto noi stessi e la nostra intelligenza al centro dell’universo e stiamo pensando di attribuirci un nuovo nome, Homo deus, per le nostre capacità quasi di- vine. Eppure, se osserviamo il nostro operato con occhio più disincantato, il nome che ci meritiamo davvero è Homo narcissus, in omaggio al nostro sfrenato egocentrismo e alla nostra incapacità di vederci come parte di un mondo che stiamo devastando. Il ritratto che fa di noi di Nicholas P. Money è un salutare ba- gno di realtà, necessario a ridimensionare l’altissima stima che abbiamo della nostra specie. In brevi e incisivi capitoli Money ricostruisce la nostra carta d’identità biologica: co- In libreria dal 23 gennaio me ci siamo evoluti, come funzionano i nostri corpi, come ci siamo diffusi sul pianeta, come nasciamo e come moria- mo. Non siamo poi così speciali rispetto ad altri animali: i nostri organi sono più o meno gli stessi; abbiamo altrettanti € 17,00 | pp. 200 geni di un pollo ma meno di molte piante; squali e vongo- Traduzione di Elisa Faravelli le sono molto più longevi di noi. E, soprattutto, la nostra intelligenza è un’arma a doppio taglio: ci ha permesso di conquistare il nostro ambiente, ma al costo di trasformarci Nicholas P. Money (1962) è professore di Bio- in vandali su scala planetaria, col risultato di portare intere logia e direttore del Western Program presso la Miami University in Ohio. È autore di numero- specie sull’orlo dell’estinzione. La nostra coscienza scatena il si saggi, tra cui Fungi: A Very Short Introduction terrore per la morte individuale, ma restiamo ciechi di fron- (2016), Mushrooms: A Natural and Cultural Histo- te alla tomba collettiva che ci scaviamo giorno dopo giorno. ry (2017) e The Rise of Yeast (2018). La scimmia egoista è una fotografia spietata e oggettiva dell’umanità, un ultimo grido di allarme per farci scende- re dal piedistallo e salvare il nostro futuro. Possiamo anche non ascoltarlo, ma non dobbiamo sorprenderci se, quando ci saremo finalmente estinti, il resto del pianeta tirerà un sospiro di sollievo.
Paul Strathern Storia del mondo in dieci imperi Dalla Mesopotamia agli Stati Uniti «Ogni re che vuole dimostrarsi mio pari vada dove io sono andato»: con queste parole Sargon il Grande più di quat- tromila anni fa conquistava le città della Mesopotamia e unificava il mondo in un unico territorio che andava dai monti dell’Anatolia al Golfo Persico. Da quel momento la storia dell’umanità è stata segnata dall’ascesa e dalla caduta dei grandi imperi, che hanno impresso la loro impronta su cambiamenti epocali, rivoluzioni, guerre e trattati di pace. Paul Strathern ne ripercorre le vicende dalla dinastia di Akkad al dominio globale degli Stati Uniti, raccontando l’Impero romano, le conquiste dei mongoli, la Cina della dinastia Yuan, i califfati arabi, l’impero marittimo del Re- gno Unito. Attraverso i secoli l’organizzazione degli imperi si è modificata di pari passo con la concezione del potere, In libreria dal 23 gennaio evolvendo da un puro e semplice dominio territoriale, ali- mentato dalle conquiste militari, alla capacità di influenzare le politiche degli stati vicini, fino ad arrivare a potenze eco- € 25,00 | pp. 248 nomiche in grado di spostare gli equilibri su scala mondia- le. Ogni incarnazione della forma impero descritta da Stra- Traduzione di Giulia Poerio thern è stata accompagnata da valori etici, politici e religiosi peculiari, di volta in volta presentati alle masse come i mi- Paul Strathern (1940), saggista e romanziere, gliori e i più desiderabili, ma connotati anche dalla violenza ha insegnato filosofia e matematica alla King- e dallo sfruttamento dei popoli conquistati. ston University di Londra. Tra i suoi saggi ri- Storia del mondo in dieci imperi attraversa quattro millenni cordiamo The Venetians: A New History (2014), di trionfi e sconfitte, dai campi di battaglia europei ai porti Quacks, Rogues and Charlatans (2016), Mende- leyev’s Dream: The Quest for Elements (2019). In dell’Oriente, dalle steppe dell’Asia agli altipiani dell’America Italia è stato pubblicato I Medici. Potere, denaro del Sud, e ripercorre la nostra storia grazie ai grandi impe- e ambizione nell’Italia del Rinascimento (Newton ri in cui si rispecchiano, nel bene e nel male, le vicende di Compton, 2017). tutta l’umanità.
Adolfo Ceretti con Niccolò Nisivoccia Il diavolo mi accarezza i capelli Memorie di un criminologo Il diavolo non esiste: il male è ovunque. Prende le forme di una ragazza di sedici anni che insieme al fidanzato massa- cra a coltellate la madre e il fratello undicenne; veste la di- visa di un gruppo di poliziotti che commette rapine e omi- cidi a bordo di una macchina bianca nelle notti buie della via Emilia; possiede i baffi seducenti del più imprendibile e famoso bandito della Milano del dopoguerra. Quel male, quel diavolo sotto forma di mente criminale, Adolfo Ceret- ti lo ha studiato per tutta la vita. Ci è entrato dentro come in un tunnel senza fondo, ha toccato con mano le sue pa- reti oscure, ha fissato con occhi di esperto i suoi contorni inafferrabili. In libreria dal 30 gennaio Il diavolo mi accarezza i capelli è un’immersione nelle me- morie di un grande criminologo che lavora da anni a stretto contatto con i protagonisti di alcuni tra i più celebri casi di € 25,00 | pp. 336 cronaca nera del nostro passato. Ceretti ci accompagna tra scene del delitto e carceri di massima sicurezza, mostra in modo intimo e diretto il suo lavoro sul campo, gli strumen- Adolfo Ceretti (1955) è professore di Crimino- ti e le tecniche per entrare in rapporto con i sospettati su- logia all’Università degli Studi di Milano-Bicoc- perandone le difese e la diffidenza. Dall’omicidio Calabresi ca e coordinatore scientifico del Centro per la giustizia riparativa e per la mediazione penale alle Brigate rosse, da Prima linea alla Uno bianca, il suo è del Comune di Milano. Tra le sue pubblicazioni un racconto personale, sempre intenso e libero da pregiu- ricordiamo Cosmologie violente (Raffaello Cor- dizi, che si intreccia con la storia d’Italia e affronta i grandi tina, 2009; con Lorenzo Natali) e Oltre la paura traumi della nostra coscienza collettiva. Quella che Adolfo (Feltrinelli, 2018; con Roberto Cornelli). Per il Ceretti ripercorre è la ricerca di tutta una vita: il tentativo di Saggiatore nel 2015 ha curato, insieme a Guido muoversi lungo il confine che separa le vittime dai carnefici, Bertagna e Claudia Mazzucato, Il libro dell’in- per trovare i punti di contatto tra le due parti, per capire che contro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto. cosa trasforma una persona in un criminale e com’è possibi- le riabilitarsi. Un viaggio attraverso lo specchio del diavolo Niccolò Nisivoccia (1973) è un avvocato e col- per riuscire ad abbracciare il nostro riflesso più nero. labora con diversi giornali, tra cui Il Sole 24 Ore e il manifesto.
Matthew McIntosh ilMistero.doc Un uomo si sveglia in una casa che non conosce. Una donna che non conosce lo chiama «amore», gli dà un bacio, esce. I mobili, le tende, i tappeti, i libri sugli scaffali, il giardino, la strada fuori dalla finestra, gli aceri in fiore: tutto gli è stranie- ro, alieno. Non è mai stato qui. C’è una scrivania, un computer, una sedia gialla. Si siede, preme spazio: sullo schermo appare un documento, fatto di una sola pagina vuota. Il documen- to si chiama: ilMistero.doc. È l’inizio di un’opera che definire mondo è riduttivo, un’opera-galassia, un’opera-universo che contiene centinaia di romanzi diversi; un’opera-enigma, il giallo dei gialli, che può essere svelato solo da chi non cerca di risolverlo; un’opera che, nel suo negare la forma romanzo, ne invera la forza originaria, dirompente, carnevalesca, come avevano fatto Casa di foglie di Mark Z. Danielewski e Infinite Jest di David Foster Wallace, coi quali ilMistero.doc condivi- de un’ideale continuità, non solo per la frammentarietà della struttura o per l’eterogeneità dei materiali narrativi impiega- In libreria dal 6 febbraio ti, ma anche, e soprattutto, per l’intento epico: raccontare, in una singola vita, ogni altra possibile vita umana. € 39,00 | pp. 1586 DAL LIBRO Era una di quelle trame in cui ti svegli e non sai più chi sei. Ti fa Traduzione di Luca Fusari male la testa. Ti fanno male le costole. Ti fanno male le braccia. Ti fa male tutto. Sai di aver fatto – o subìto – qualcosa, ma ti sfugge Matthew McIntosh (1977) è uno scrittore ame- completamente cosa. Sei sveglio. Ed è come se non fossi ancora ricano. Il suo romanzo d’esordio, Well (2003), è del tutto uscito da un sogno. Be’, questo sogno si stacca, si spe- stato pubblicato in Italia con il titolo Va tutto gne, svanisce, ma al suo posto non arriva niente. Soltanto i do- bene (Mondadori 2005). ilMistero.doc è il suo se- lori. Mi alzai. Andai in bagno e trovai gli occhiali. Mi guardai allo condo romanzo. specchio. Ecco, fin lì tutto a posto. La faccia era la mia, questo lo sapevo. Quindi il problema non ero io. Mi versai il caffè e andai in soggiorno. Un divano, una poltrona, una lampada. Una scriva- nia davanti alla finestra. Un computer portatile. Vecchi scaffali di metallo. Libri impilati ovunque. Cartoline e vecchie foto attaccate con la calamita agli scaffali. Una sedia gialla. Mi sedetti. Premetti spazio. Il computer si accese. Lo schermo nero sfarfallò e si aprì un foglio bianco. Non c’era scritto niente. Il nome del documento era ilmistero.doc. Era l’unica cosa aperta.»
Alban Berg Suite lirica Scritti musicali e letterari Personalità unica nell’ambiente artistico mitteleuropeo di inizio Novecento, alfiere di quanto di più moderno c’era nella sperimentazione musicale del suo tempo e insieme custode della tradizione romantica del xix secolo, Alban Berg è stato forse il più innovatore tra gli innovatori. Non ebbe una vita facile: a diciotto anni soffrì di una grave forma di depressione che lo portò a tentare il suicidio; nevrotico e ipocondriaco, di fronte all’iniziale diffidenza di una Vienna che non capiva la sua arte meditò di abbandonare la compo- sizione e dedicarsi unicamente alla scrittura. Se l’importan- za di Wozzeck e Lulu nell’evoluzione della musica è infatti nota a tutti, pochi sanno che Berg fu anche un appassionato letterato: durante la sua tormentata adolescenza si cimentò nella scrittura teatrale, ispirandosi a Ibsen e Strindberg; so- gnava di diventare poeta e leggeva Goethe, Schopenhauer, In libreria dal 6 febbraio Nietzsche; aveva un’innata e profonda sensibilità letteraria, che in lui si fondeva naturalmente con la musica, come se note e parole fossero un unico linguaggio. «Apparteneva a quel piccolo gruppo di musicisti che vedono gli uomini nel- € 55,00 | pp. 632 lo stesso modo degli scrittori» disse di lui Elias Canetti. A cura di Anna Maria Morazzoni Analisi e saggi musicali, invettive, interviste, drammi, afori- Prefazione di Michele Girardi smi e acrostici dedicati agli amici Schönberg, Loos e Kraus: Anna Maria Morazzoni ha raccolto tutta l’opera critica e let- teraria di Berg, composta in poco più di vent’anni, prima Alban Berg (1885-1935), esponente della Scuo- che una banale infezione mal curata lo portasse via, in una la di Vienna insieme ad Arnold Schönberg e Anton Webern, è fra i massimi compositori del vigilia di Natale di metà anni trenta. Suite lirica è la vivida Novecento. testimonianza del fermento culturale di un’epoca che stava vivendo gli ultimi anni di grandezza, ma anche e soprattut- to il lascito intellettuale e umano di un gigante della musica, contemporanea e di sempre. DAL LIBRO La mia aspirazione è proseguire in linea retta sulla strada indi- cata dai classici. Se si è in grado di leggere davvero nelle loro opere, ci si sente allievi tanto di Mozart quanto di Schönberg.
Lisa Morton Fantasmi Una storia di paura L’atmosfera sinistra di una vecchia casa abbandonata o di un cimitero, una sensazione di gelo improvviso, rumori inspiegabili, una figura evanescente percepita con la coda dell’occhio: l’apparizione di un fantasma è da sempre ben radicata nel nostro immaginario. Se c’è un elemento comu- ne a tutte le culture del pianeta è proprio la credenza in que- ste manifestazioni soprannaturali, presenze inquietanti che suscitano timore, protagoniste di credenze popolari, miti e tradizioni arcaiche. Nella storia i fantasmi hanno preso molteplici forme: gli spiriti dei defunti temuti e onorati nel mondo antico dall’E- gitto alla Grecia; le ombre degli avi evocate da Ovidio nei Fasti; gli spaventosi draugar del folclore norreno che infe- stano i tumuli; i bhūta del continente indiano, pericolosi e sempre affamati; le apparizioni del Medioevo cristiano, tal- In libreria dal 13 febbraio volta miracolose e angeliche, talvolta inganni del demonio. Nessuna epoca, racconta Lisa Morton, sfugge a questa fa- scinazione: in pieno, razionale XIX secolo esplode la mania dello spiritismo, in cui si amalgamano tecniche scientifiche, € 24,00 | pp. 248 trucchi teatrali, truffe plateali e il sincero desiderio di en- Traduzione di Carlo Braccio trare in contatto con i propri cari estinti. E se in passato era soprattutto la letteratura – a partire dal romanzo gotico – a tramandare la figura del fantasma, oggi sulle case infestate Lisa Morton (1958), scrittrice e sceneggiatrice, abbondano soprattutto leggende urbane, film horror e pro- è autrice di romanzi e racconti horror che han- no ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra i suoi grammi televisivi dedicati ai cacciatori di ectoplasmi e ai ultimi libri ricordiamo Trick or Treat: A History of loro bizzarri strumenti. Halloween (2019) e le antologie The Samhanach Spaziando da Amleto a Il sesto senso, in Fantasmi Lisa Mor- and Other Halloween Treats (2017), Haunted ton ha stilato una vera e propria enciclopedia spettrale che Nights (2017; con Ellen Datlow) e Ghost Stories: raccoglie leggende, racconti e testimonianze di eventi in- Classic Tales of Horror and Suspense (2018; con spiegabili e così ci narra la storia delle nostre paure più pro- Leslie S. Klinger). fonde – e più affascinanti.
Brian Switek Lo scheletro nell'armadio Vita segreta delle ossa Pensate alle vostre ossa: al delicato meccanismo del gomito, alla robusta spina dorsale che ci imparenta con ogni verte- brato mai vissuto, al modo in cui l’articolazione della spalla ruota e ci permette movimenti impensabili per altri anima- li. Non possiamo vederle, ma queste strutture celate dalla pelle e avvolte dai muscoli custodiscono la nostra storia in- dividuale, i segreti dell’evoluzione e l’immaginario religioso e culturale di ogni popolo, vivente o estinto. Lo scheletro nell’armadio ci racconta tutto delle nostre os- sa: di come ci accomunino agli altri esseri viventi; di come ancora oggi nel nostro scheletro si trovino tracce dei primi ominidi, di protomammiferi vissuti all’ombra dei dinosauri, di pesci preistorici dalle cui pinne si sono evolute le nostre mani e di minuscoli organismi dei mari primordiali. Di co- me abbiamo modellato il nostro mondo, gli strumenti che In libreria dal 13 febbraio usiamo, le città in cui viviamo in base a quello che le nostre articolazioni possono o non possono fare. Di come le no- stre ossa, solo in apparenza rigide, continuino a rinnovarsi e a crescere durante tutta la vita, tenendo traccia dei traumi € 26,00 | pp. 296 sofferti, dei cibi di cui ci siamo nutriti e delle esperienze che Traduzione di Valeria Lucia Gili abbiamo vissuto. Di come da antichi resti e sepolture abbia- mo potuto ricostruire la storia di uomini e donne per trop- po tempo dimenticati, di re, battaglie, popoli e intere cultu- Brian Switek, pseudonimo di Riley Black re. Di come scheletri e teschi, nonostante siano stati spesso (1983), è un assemblaggio di circa 206 ossa che scrive di paleontologia per National Geographic, scelti come simboli di morte e caducità, paradossalmente Wired, The Wall Street Journal e Nature. Ha pub- siano la parte di noi che durerà più a lungo e continuerà a blicato i saggi Written in Stone (2010) e Il mio parlare della nostra vicenda umana. amato brontosauro (Codice, 2014). In queste pagine Brian Switek spazia dalla biologia cellulare al culto delle reliquie, dall’artrite dei dinosauri alle collezio- ni anatomiche di musei e università (e ai metodi non trop- po etici con cui sono state assemblate), e ci rivela come i più grandi segreti siano celati proprio dentro di noi.
Massimo Arcangeli Senza parole Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua Quante volte avete avuto un alterco con qualcuno? Vi è mai capitato di sentirvi pieni di astio di fronte a un interlocu- tore decisamente becero? E di avere una fame pantagrueli- ca? Pensate di possedere un certo contegno (anche se non quanto il vostro azzimato cugino)? Se vi dicono che siete morigerati vi offendete o inorgoglite? Esistono termini che riescono a raccontare molte cose diverse, ed eventi, azioni, stati d’animo della nostra quotidianità che possono essere descritti con precisione solamente da un’unica parola, ma- gari un po’ desueta: conoscerla significa saper dare un nome a una parte di noi stessi. Massimo Arcangeli ci guida nel regno delle parole dimen- ticate della lingua italiana, alla scoperta di cinquanta agget- tivi, verbi e sostantivi in grado di esprimere meglio di qua- In libreria dal 20 febbraio lunque altro il nostro modo di gioire, arrabbiarci e dire «Ti voglio bene». Tra storia e letteratura, ascendenze straniere e cadenze popolari, Arcangeli attraversa un patrimonio che € 19,00 | pp. 288 unisce le Alpi e le isole, Pinocchio e Paperino, la poesia di Dante e il dialetto dei nostri nonni: la cartolina di un’Italia che non esiste più, con cui allontanarci dall’appiattimento Massimo Arcangeli (1960) è un linguista e cri- lessicale di oggi e in cui riscoprire una lingua lussureggian- tico letterario, professore di Linguistica italiana te, piena di colori e suoni, capace di una vitalità e di una presso l’Università di Cagliari. Collabora con ricchezza espressiva strabilianti. l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e con diverse testate giornalistiche e radiotelevi- Senza parole è nello stesso tempo un viaggio sentimenta- sive. Ha pubblicato numerosi libri fra cui, per il le nella nostra cultura e una pratica di resistenza civile; un Saggiatore, La solitudine del punto esclamativo prontuario per ravvivare il nostro dizionario privato e una (2017) e Sciacquati la bocca (2018). carrellata di aneddoti curiosi sul nostro passato comune. Per ricordarci – o conoscere per la prima volta – di che cosa parliamo quando parliamo in italiano.
Giovanni Levi L'eredità immateriale Carriera di un esorcista nel Piemonte del Seicento Giovan Battista Chiesa è un prete, un guaritore, un esorci- sta, un imbonitore. Il suo sandalo batte instancabile le sper- dute campagne piemontesi di fine Seicento promettendo a tutti, contro le disposizioni del vescovo, la salvezza dell’a- nima e del corpo dall’influsso del demonio. Il bilancio di Giovan Battista Chiesa è impressionante: sei guarigioni al giorno, poi addirittura diciotto, fino a oltre cinquecento in meno di due mesi; troppe perché il Santo Uffizio non se ne accorga e non lo metta sotto processo, imponendogli, do- po un complicato iter giudiziario con testimoni analfabeti e stravaganti documentazioni, di cessare la sua attività di sacerdote taumaturgo. Attraverso gli atti dei processi e altre fonti secondarie, lo storico Giovanni Levi penetra in questa vicenda apparente- In libreria dal 20 febbraio mente di poco conto e ne ricava un quadro dettagliato del- la società contadina sotto l’Ancien Régime. Levi scava nel- la vita quotidiana della popolazione minuta e anonima che € 24,00 | pp. 256 Giovan Battista Chiesa raccoglie attorno a sé e indaga per cerchi concentrici le strutture familiari e sociali, i rapporti Con una nuova prefazione dell'autore economici e politici dell’universo rurale del tempo, svelan- do un micromondo attivo e consapevole, capace di rispon- Giovanni Levi (Milano, 1939) è stato professo- dere con inventiva alla crisi della feudalità e all’imporsi del- re di Storia moderna nelle università di Torino, lo Stato assoluto. Uno scenario brulicante di avvenimenti Viterbo e alla Ca’ Foscari di Venezia. Animatore silenziosi e protagonisti senza volto, in cui la trasmissione della rivista Quaderni storici, ha diretto insieme di ciò che è immateriale – il prestigio, le professioni, le ca- a Carlo Ginzburg la collana «Microstorie» di Ei- riche – diventa più importante di qualunque bene terreno. naudi. Ha curato con Jean-Claude Schmitt Sto- L’eredità immateriale è un classico della storiografia contem- ria dei giovani (Laterza, 2000). poranea, un’opera che rovescia la prospettiva da cui siamo soliti guardare al nostro passato, permettendoci di osserva- re il grande quadro attraverso la lente di un microscopio e mettere così a fuoco le esistenze di quei soggetti solitamente dimenticati dalle cronache ufficiali.
Terry Eagleton Breve storia della risata La risata è una delle nostre azioni più spontanee e caratteri- stiche. Eppure possiede una varietà molteplice di sfumatu- re: potete ridere con qualcuno, di qualcuno o potete ridere di voi stessi; la vostra risata può essere liberatoria o nascon- dere rabbia e paura; ridendo potete rafforzare gli stereotipi o attaccare direttamente il potere. Terry Eagleton affila la penna per sviscerare i meccanismi e la storia dell’umorismo in un’analisi brillante e ricca di aneddoti: dal Medioevo, dove la risata è temuta e malvista da pensatori e filosofi, troppo diffusa tra il volgo, capace di rovesciare l’ordine divino, tanto temuta che è necessaria re- legarla in periodi speciali come il Carnevale. È con l’Illumi- nismo che le battute brillanti e l’arguzia diventano di moda: essere spiritosi è prova di intelligenza e virtù, è indispen- sabile per fare una bella figura in società. E come funziona davvero l’umorismo, che oggi arricchisce film, serie televisi- ve, spettacoli teatrali e romanzi? Eagleton ci racconta i suoi In libreria dal 27 febbraio molteplici meccanismi e variazioni: come le incongruenze che spiazzano a sorpresa le aspettative o mescolano il tra- gico con il solenne, o le battute feroci insinuano una certa € 17,00 | pp. 216 superiorità di chi le pronuncia. E come, a volte, si può esse- re superiori anche a se stessi, come Groucho Marx quando Traduzione di Denis Pitter afferma «Non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me». Terry Eagleton (1943), critico letterario, ha in- Breve storia della risata segue le tracce dell’umorismo da segnato Letteratura inglese alle università di Rabelais ai Monty Python, da Freud alla stand-up comedy, Oxford e Manchester. Attualmente insegna ne traccia la mappa e svela come sotto una semplice risa- presso l’Università di Lancaster. In Italia sono ta agiscono meccanismi complessi e affascinanti che sono stati pubblicati Ideologia. Storia e critica di un’i- proprio ciò che ci rende unici e umani. dea pericolosa (Fazi, 2007), Il senso della vita. Una introduzione filosofica (Ponte alle Grazie, 2011), Perché Marx aveva ragione (Armando Editore, DAL LIBRO 2013) e Speranza (senza ottimismo). Una guida Come una vera e propria opera d’arte, la comicità illumina il filosofica (Ponte alle Grazie, 2017). mondo da un’angolazione particolare, e lo fa come nessun’al- tra pratica sociale.
Botho Strauss Il perseverante Una donna non si presenta all’altare il giorno delle nozze; il suo sposo si allontana, solo, su una carrozza ornata di fio- ri, in un giorno bianco di neve. Un altro uomo si sveglia di soprassalto, abbandonato da tutti, e si incammina lento sul limitare del bosco. Un terzo uomo, un rifugiato siriano, sie- de prostrato su un campo da golf, chiedendosi quale sia la strada giusta da imboccare. Gli uomini orfani di Il perseverante sono protagonisti di narrazioni minime, schegge di esperienza che consentono svelamenti improvvisi o aggrediscono l’inconsistenza del presente, la sua angosciosa stolidità. Parabole poetiche di stringente inattualità in cui Botho Strauss rintraccia i sin- tomi di un’epoca inferma, l’assedio che le tecnologie stanno portando al nostro quotidiano. Da un lato la fasulla intel- ligenza della rete, l’ebete bagliore degli schermi, dall’altro la perseveranza, ovvero la capacità di porsi in ascolto delle profondità del linguaggio, usando la parola per ricucire la In libreria dal 27 febbraio ferita tra passato e presente. Il perseverante – zibaldone lirico di un autore-eremita, i cui interventi sulla contemporaneità hanno prodotto feroci po- € 22,00 | pp. 184 lemiche in Germania – è una costellazione di frammenti letterari dotati di una violenta lucidità. Storie che si dipana- Traduzione di Agnese Grieco no attorno a polarizzazioni estreme, tra la memoria indefet- tibile della tecnologia e il desiderio umano di dimenticare. Botho Strauss (1944) è un drammaturgo, nar- Tra la voce enigmatica della lingua e la soffocante ampiezza ratore, saggista e poeta tedesco. Fra le sue ope- del mondo. re il Saggiatore ha pubblicato Origine (2015) e Mikado (2016). DAL LIBRO Chi è passato? Noi oppure una vita davanti a noi? Siamo noi che ci stiamo muovendo, oppure è il treno che si muove sull’al- tro binario?
Giancarlo Liviano D'Arcangelo L.O.V.E. Libertà. Odio. Vendetta. Eternità. Se il denaro fosse acqua, la famiglia Giordano sarebbe l’oce- ano. Quello eretto negli anni con cinismo e spregiudicatez- za da Italo è un impero tentacolare dai contorni mostruosi, che dalla natìa Villalibera si estende fino alle piattaforme petrolifere cinesi, al traffico d’armi in Iraq e agli allevamenti intensivi in Amazzonia; un panegirico del capitalismo più bieco e sregolato, con il primogenito Isacco, l’erede designa- to, pronto a superare il padre in amoralità e ambizione. So- lo Giordano, il figlio minore, sembra immune all’attrazione per la ricchezza che incanta la famiglia. Obeso, vergine, se- gretamente innamorato della cognata Erica, dall’animo sen- sibile e con una passione per le scienze umane, Giordano vive i suoi giorni isolato, disprezzato dal padre e tiranneg- giato dal fratello. Ma la morte improvvisa di Isacco prima e di Italo poi lo costringe a prendere in mano la mastodontica In libreria dal 27 febbraio azienda familiare e fare i conti con il lato oscuro della pro- pria anima; il suo si trasformerà in un viaggio di continente in continente all’interno dei loschi traffici della Sunrise Af- faires, tra faccendieri e conti off-shore, amministratori cor- € 27,00 | pp. 700 rotti e milizie private, per scoprire che nel regno del denaro e della finanza nessuno è innocente. Giancarlo Liviano D'Arcangelo (1977), scritto- Con L.O.V.E. Giancarlo Liviano D’Arcangelo dà vita a un’e- re e studioso di mass media, ha collaborato con popea romanzesca contemporanea che esplora gli abissi Nuovi Argomenti, l’Unità, cheFare. Tra le sue ope- della società globale: l’inquietante negativo di un mondo in re si ricordano Andai, dentro la notte illuminata putrescenza, in cui la fine dell’universo appare più plausibi- (peQuod, 2007), Le ceneri di Mike (Fandango, le della fine dei conglomerati aziendali. 2011), Il gigante trasparente (Edizioni di Comu- nità, 2015). Con il Saggiatore ha pubblicato Invi- DAL LIBRO sibile è la tua vera patria (2013) e Gloria agli eroi del mondo di sogno (2014). Per qualche attimo, lì dentro, mi sentì colpevole di ogni male morale e materiale nel mondo. I lutti familiari del recente pas- sato, la sproporzione tra le piccole oasi di opulenza e gli oceani di miseria, il declino irreversibile della mia famiglia, le guerre, le morti violente. E ancora, gli attentati terroristici, le uccisioni via drone, le carestie, i terreni stracolmi di mine antiuomo, le infezio- ni di poliomielite, le catastrofi naturali. Ero responsabile di tutto.
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