Raphael Gualazzi in concerto all'Arena del Mare - Cronache Salerno

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Raphael Gualazzi in concerto
all’Arena del Mare
Tre date, tre concerti da non perdere per l’undicesima
edizione del Salerno Jazz & Pop Festival. Ad ospitare il
tradizionale appuntamento organizzato dal Conservatorio
Statale di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno con il
patrocinio del Comune di Salerno e della Banca Monte Pruno
sarà anche per quest’anno l’Arena del Mare di Salerno. Ad
aprire la tre giorni giovedì 29 luglio alle ore 21 (ingresso
libero) sarà il dipartimento di Musica Jazz e Pop “Non solo
pop” coordinato dal M° Sandro Deidda per la direzione musicale
di Danilo Pannullo; a seguire il concerto di Nicky Nicolai e
Stefano Di Battista Quartet. Il giorno successivo (venerdì 30
luglio), alle ore 21, sempre ad ingresso libero l’open act
sarà affidato al dipartimento di Musica Jazz e Pop “Non solo
Monk” con il coordinamento M° Guglielmo Guglielmi e la
direzione musicale Vincenzo Nigro. Per la seconda serata a
salire sul palco dell’Arena del Mare sarà Simona Nencini con
il suo “Wonderland – tribute to Stevie Wonder and more” con
Rosini, Scannapieco, Coppola e Venezia. Sabato 31 luglio, alle
ore 21, s’inizia con il dipartimento di musica jazz e pop e il
progetto “del risuonare” con il coordinamento e direzione
musicale del M° Diego Caravano: Un preludio al concerto di
Raphael Gualazzi e la sua band. (ingresso dalle ore 20 –
biglietto 8 euro). La prenotazione è obbligatoria su
www.postoriservato.it. Per ulteriori info è possibile
contattare il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe
Martucci” di Salerno ai seguenti numeri: 089 241086 – 089
237713 – www.consalerno.it
Le invasioni artistiche del
Cilentart fest
di Monica De Santis

E’ stato presentato questa mattina, nel salone di
rappresentanza di Palazzo Sant’Agostino il “Cilentart Fest”
invasioni artistiche contemporanee che si terrà dal 24 al 28
agosto, in cinque comuni del Cilento, ovvero Orria, Gioi,
Salento, Perito e Moio della Civitella. La manifestazione
organizzata con la collaborazione e il sostegno del
Teatro Pubblico Campano, vedrà i cinque centri cilentani
diventare palcoscenico a cielo aperto, palcoscenico di una
vera invasione artistica, tra teatro, musica, installazioni e
corsi di formazione. Tanti gli artisti ospiti, tra questi
spiccano sicuramente Silvio Orlando finalista ai David di
Donatello, e Lino Musella. La rassegna come detto avrà inizio
il 24 agosto. Si parte dal comune di Orria dove allore ore
18.00 – Piazza Santa Sofia (percorso itinerante) si terrà uno
spettacolo di danza Capricho, con coreografia Adriano
Bolognino, danza Rosaria di Maro, produzione Cornelia. Alle
ore ore 19.30 – Piazza Risorgimento spettacolo di prosa con
Silvio Orlando in Serata Gary. La vita davanti a sé e altre
storie, testo e regia Silvio Orlando, produzione Cardellino
srl. Ed ancora ore 21.00 – Piazza Santa Sofia (percorso
itinerante) spettacolo di teatro di strada Fleur, parata
poetico sensoriale ideazione e regia Orazio De Rosa direzione
artistica Baracca dei Buffoni con Orazio De Rosa, Gabriella
Errico, Francesco Rivista, Carla Carelli, Sara Di Bianco. Il
25 agosto si passa nel comune di Gioi Cilento dove alle ore
18.00 e ore 21.00 – Piazza Andrea Maio (percorso itinerante)
spettacolo di teatro di strada Fleur, parata poetico
sensoriale ideazione e regia Orazio De Rosa direzione
artistica Baracca dei Buffoni con Orazio De Rosa, Gabriella
Errico, Francesco Rivista, Carla Carelli, Sara Di Bianco.
Mentre alle ore 19 ore 19.30 – Piazza Mercato spettacolo di
prosa dal titolo Assolo per duo con Ernesto Lama e Aniello
Palomba chitarra produzione Gli Ipocriti. Sempre a Gioi
Cilento il 26 agosto alle ore 18.00 – Piazza Municipio
spettacolo di danza “Kurup” coreografia Nicolas Grimaldi
Capitello, danzatori Nicolas Grimaldi Capitello, Sibilla
Celesia, produzione Cornelia / Danza Urbana XL – Network
Anticorpi XL. Mentre alle ore 19.30 – Località Tempetella,
spettacolo di prosa dal titolo “Uno nessuna e centomila” regia
Nadia Baldi, con Martina Carpino, Francesca Morgante, Piera
Russo, Isabella Trodini, produzione Teatro Segreto. E alle ore
21 spettacolo di teatro di strada Fleur, parata poetico
sensoriale ideazione e regia Orazio De Rosa direzione
artistica Baracca dei Buffoni con Orazio De Rosa, Gabriella
Errico, Francesco Rivista, Carla Carelli, Sara Di Bianco.
Sempre a Gioi Cilento, ma questa volta il 27 agosto si
terranno altri appuntamenti alle ore 18, 19,30 e 21. Mentre il
28 agosto ci si sposta a Moio della Civitella, dove gli
appuntamenti si terranno alle ore 18 con spettacolo di teatro
di strada Fleur, parata poetico sensoriale ideazione e regia
Orazio De Rosa direzione artistica Baracca dei Buffoni con
Orazio De Rosa, Gabriella Errico, Francesco Rivista, Carla
Carelli, Sara Di Bianco. E poi alle 19,30 con lo spettacolo di
Lino Musella e alle 21 con uno spettacolo di danza. Il 26 e 27
agosto si terrà invece Cilento Hosting: road to Orria and
Salento. Mentre il 27 agosto a Perito si terrà Archeologie
Vegetali pratiche coreografiche naturali.

La vera storia della pizza
sul palco dello Charlot
di Erika Noschese

Napoli, in un fantasioso periodo storico che si aggira intorno
al 700, secolo più secolo meno, un simpatico cuoco
squattrinato si troverà a vivere un’avventura straordinaria
con il suo fidato amico Pulcinella. Insieme come don
Chisciotte e Sancio Panza si muoveranno per la città cercando
di salvare la popolazione dalla fame. Incontreranno re e
regine, personaggi della tradizione e soprattutto il popolo,
che soffre la fame ma che si rallegra per una bella canzone.
Acqua, farina, pomodoro, mozzarella e tanta magia, saranno i
veri protagonisti di questo spettacolo da vivere con tutta la
famiglia. E’ questa la trama dello spettacolo che domani sera,
all’Arena del Mare di Salerno, nell’ambito della 33esima
edizione del Premio Charlot, allieterà il pubblico. Uno
spettacolo per le famiglie, dove a divertirsi questa volta non
saranno solamente gli adulti ma anche e soprattutto i più
piccoli. Prima della messa in scena del Family show” ci sarà
la consegna del Premio Charlot Solidarietà, che è stato
assegnato ad una coppia (fratello e sorella) che hanno deciso
di trasferirsi a Lovere, piccolo centro del bergamasco per
aprire una pizzeria, si tratta di Attilio e Delia Cannizzaro.
Una decisione coraggiosa, visto il periodo di certo non
facile, ma ragionata dopo aver abbassato definitivamente la
serranda della sua pizzeria, in via Salvatore Calenda.
Pizzaiolo da oltre 10 anni, Attilio, dopo aver lavorato in
giro per l’Italia e l’Europa, passando per Perugia, Roma,
Londra, Monaco, Costiera Cilentana e Salerno, ha deciso,
dunque, di dare una svolta alla sua vita, con il trasferimento
a Lovere. La sua pizzeria, aperta in società con la sorella
Delia, medico neurochirurgo, è stata tra le prime ad aderire
al progetto dell’Istituto Pascale che, con la sua pizza
Pascalina, che ha visto il coinvolgimento della direzione
scientifica del Pascale, guidata dal dottor Paolo Delrio, per
permettere alla ricerca nella lotta contro il tumore di
proseguire speditamente. Mangiando una “Pascalina“, acquista
nella sua pizzeria, un euro verrà devoluto alla ricerca
condotta, proprio dall’istituto Pascale che, ogni anno,
pubblicherà i report sui risultati conseguiti. Ed ancora sarà
consegnato un Premio Charlot Speciale Doppiatore ad Emanuela
Pacotto una delle doppiatrici più celebri della sua
Generazione, voce di molti personaggi di serie animate
giapponesi, tra cui Jessie in Pokémon, Nami in One Piece,
Bulma in Dragon Ball, Sakura Haruno in Naruto e Twilight
Sparkle in My Little Pony – L’amicizia è magica. Talento
precoce, Sin da piccola mosse i suoi primi passi nell’ambito
dello spettacolo partecipando a concorsi canori, sceneggiati
televisivi e servizi pubblicitari. La sua carriera canora
continuò nel coro dei Piccoli Cantori di Milano diretti da
Ninì Comolli, incidendo varie sigle televisive. Nel 1975 fu
scelta tra più di 500 bambini per La bambola abbandonata,
facendo il suo debutto teatrale per la regia di Giorgio
Strehler. Con la produzione del team Ambitionworld.it e la
regia di Massimiliano Coltorti, il 3 novembre 2012 si è
esibita nel concerto Emanuela Pacotto – iDOL AMBITION Live
Concert, diventando la prima artista occidentale ad aver
realizzato uno spettacolo in stile “Idol”, interpretando sigle
di anime in giapponese al di fuori del Giappone. Ha tenuto due
spettacoli, il primo al Lucca Comics & Games il secondo a
Etna Comics nel giugno dell’anno successivo. Nel 2017 è
tornata ad esibirsi come cantante nel concerto di chiusura
della manifestazione Rai – Cartoons on the Bay con il nuovo
spettacolo iDOL .0 – Anime Tribute Live Concert, versione
estesa del primo iDOL, in cui si sono avvicendati vari ospiti
tra cui Renato Novara (voce di Rubber/Luffy – One
Piece), Patrizia Scianca (voce di Nico Robin – One
Piece), Federica Valenti (voce di Chopper – One Piece).
Special Guest il cantante/musicista Giorgio Vanni con cui ha
duettato, per la prima volta in assoluto, la sigla
italiana What’s my Destiny Dragon Ball. La presenza di
Emanuela Pacotto al Premio Charlot è finalizzata anche ad
onorare    un’ulteriore      importante     ricorrenza:     il
venticinquennale dei Pokemon, il celeberrimo anime giapponese
in corso durante l’intero anno 2021 iniziato con l’uscita
giapponese originale di Pocket Monsters Red e Green per il
Game Boy. il 27 febbraio 1996. Con Emanuela Pacotto, che per
l’anime ha prestato la voce, assieme al collega Simone
D’Andrea, a Jessie del duo “Jessie e James” del “Team Rocket”,
organizzazione criminale dedicata allo sfruttamento ed al
furto dei Pokemon, si coglierà l’occasione di raccontare
aneddoti, storie, curiosità legati alla sua esperienza diretta
in questo universo fantastico entrato da anni nel nostro
immaginario collettivo.

Gigi Finizio e i Villa per
Bene   stasera  al  Premio
Charlot
di Erika Noschese

Quinto appuntamento, con la terza ed ultima tranche del Premio
Charlot. Questa sera, 21 luglio alle ore 21,15, sul palco
dell’Arena del Mare di Salerno, per la 33esima edizione della
kermesse ideata e diretta da Claudio Tortora, saliranno da
prima il trio comico salernitano dei Villa Per Bene e a
seguire spazio alla musica con il concerto di Gigi Finizio,
cantante e compositore partenopeo, molto amato dal pubblico
salernitano. Nato nel Rione Sanità, iniziò a cantare all’età
di 7 anni con le canzoni di Sergio Bruni, debuttando nel 1974
all’età di 9 anni con l’album For’a scola, seguiti da Dint’o
culleggio, Prime esperienze e Azzurro azzurro. Nel 1980 canta
con la sorella Rosaria Gioia e nel 1981 uscì l’album Smania
con gli arrangiamenti di Augusto Visco e seguiti da Dedicate
all’amore e da A te donna, entrambi nel 1982. Nel 1983 uscì
l’ottavo album Intimità con il brano Domani in coppia con la
giovane Maria Nazionale. Poi seguono gli album Storie del
1984, Eccentrico del 1985, Una vita, una storia e 10 stupende
storie d’amore entrambi nel 1986. Nel biennio 1986-1987 uscì
il suo doppio album chiamato Le classiche napoletane vol.1 –
2. Nel 1990 pubblica la raccolta Una semplice sera contenente
canzoni appartenenti agli album precedenti degli anni ottanta.
Nel 1991 pubblica un album in coppia con Mauro Nardi chiamato
Napoli oggi ieri e domani. Nello stesso anno uscì l’album Ora
più di prima, che contiene i singoli Cinque giorni e Verimmece
annascuso e i brani degli anni ottanta nella nuova versione.
Nel 1994 pubblica una sua raccolta di successi chiamata Solo
nell’anima, in cui contiene anche una reinterpretazione del
brano di Mauro Nardi Un’estate al mare e il singolo inedito
Ritorna amore. Nel novembre 1994 Finizio partecipa alla
selezione di Sanremo Giovani con la canzone Scacco matto
classificandosi al 1º posto nella sezione cantautori. Quindi
nel 1995 partecipa al 45º Festival di Sanremo nella sezione
Giovani con il brano Lo specchio dei pensieri, che ottiene il
3º posto. Nello stesso anno Pippo Baudo lo chiama a Sanremo
Top e in quell’occasione lo invita a duettare live con Giorgia
nella canzone Io te vurria vasà. Nel 1996 torna al Festival di
Sanremo nella sezione Big con il brano Solo lei, che si
classifica diciassettesimo. Subito dopo esce l’album Finizio
realizzato con musicisti del panorama musicale italiano e
internazionale, quali Charlie Cannon, Orlando Johnson, Joy
Garrison, Crystal White, Lele Melotti, Antonio Annona, Ernesto
Vitolo, Roberto Guarino. Nel 1997 Finizio è scritturato dal
regista Tato Russo per rappresentare nel ruolo del
protagonista, il Musical Masaniello, una produzione del Teatro
Bellini di Napoli che ha portato in scena 100 attori e
un’orchestra di 34 elementi. Nello stesso anno partecipa al
programma Viva Napoli prodotto da Mike Bongiorno. Nel 1999
pubblica il suo ventisettesimo album dal nome Solo Finizio
prodotto dalla Duck Record. Nel 2000 escono altre due raccolte
Tutto il meglio – Il cuore nel caffè e Tutto il meglio – Lo
specchio dei pensieri. Il 2 giugno 2002 pubblica il
ventottesimo album Come intendo io contenente nove brani
inediti più Corazon partìo di Alejandro Sanz. Nel 2005 è in
diretta a Radio Video Italia per presentare il suo ultimo
lavoro discografico Per averti e duetta con M’barka Ben Taleb
per portare avanti un progetto musicale che esalti il legame
tra le due culture musicali mediterranee, quella tunisina e
quella napoletana. Nel 2006 partecipa al Festival di Sanremo
per la terza volta insieme a I ragazzi di Scampia con il
singolo Musica e speranza arrivando 3º nella sezione “Gruppi”,
facendo uscire il suo album omonimo. Nello stesso anno Finizio
è all’arena Flegrea presentando Musica e speranza in tour il
suo spettacolo composto da balli, musica, iniziative benefiche
e l’intervento di personaggi del mondo dello spettacolo. Nel
2009 sono usciti i singoli: E tu mi manchi, Voglio dirti che…
e Regalarti l’anima. Nel 2010 parte Regalarti l’anima in tour
con concerti in tutta Italia e in Europa, partecipando anche
ad un progetto con Ramona Badescu, dall’album Jumi Jama, metà
rumeno e metà napoletano. Nel 2011 esce il singolo: Più che
posso, che dà al nome all’album omonimo Più che posso prodotto
dalla Sony Music: che è un insieme di raccolte di successi
della metà degli anni novanta e duemila e infine Ragazzo
padre, brano appartenente all’album Storie. Nel 2012 esce il
suo nuovo album live, contenente brani dell’album Regalarti
l’anima, una raccolta del suo passato, un nuovo singolo dal
nome Basterebbe e il suo precedente singolo estivo Più che
posso. Il 2018 segna, dopo quasi 5 anni di assenza dalle scene
musicali, il ritorno dell’artista Gigi Finizio con un
ambizioso progetto dal nome “Io Torno”, album di inediti
diviso in 2 parti.Nel dicembre 2018 esce sul mercato Io torno
a casa, prima parte del progetto discografico che oltre a
contenere l’omonimo singolo, versione rivista in italiano
della hit brasiliana Escreve ai di Luan Santana, è corredato
da 5 inediti. L’album, prodotto dal maestro Diego Calvetti,
esplora sonorità differenti e moderne. Nel novembre 2019 esce
il nuovo singolo “Io non mi arrendo” che segna il preludio ad
“Io torno p.te 2”

Al via oggi l’edizione 2021
del Giffoni Film Festival
E’ l’edizione della ripartenza, quella che più di tutte vuole
coniugare leggerezza e riflessione, la normalità del
ritrovarsi insieme e la straordinarietà di farlo in presenza e
con la voglia di confrontarsi, di scambiarsi idee, di
condividere. Tremila giurati, da oggi, e fino al prossimo 31
luglio saranno il cuore e l’anima di #Giffoni50Plus, in
programma a Giffoni Valle Piana (Salerno). “Il viaggio –
commenta il fondatore e direttore Claudio Gubitosi – è uno dei
temi centrali di #GIffoni50Plus. Ci piace intenderlo come un
ritorno a casa, un omaggio alle nostre origini, un riferimento
costante alle nostre radici. Ecco perchè quest’anno abbiamo
voluto che Giffoni parlasse ancora di più del nostro Paese e
della nostra regione, la Campania. Ritornare a casa significa
affrontare un percorso emotivamente coinvolgente, mettersi in
discussione e rinnovarsi. E’ quello che vogliamo fare in
questi giorni. Giffoni 2021 non è solo un programma di
attività per quanto fittissimo, ma e’ soprattutto un racconto:
e’ una dichiarazione d’amore nei confronti di ragazze e
ragazzi che si sono sentiti in un mondo sospeso, soli,
incompresi o ignorati. Tutto ciò ora deve trovare una giusta
collocazione ed e’ per questo che, oggi più che mai, i giovani
sono stati la nostra guida nell’ideazione di questa edizione”.
La cerimonia di apertura è in programma oggi, alle ore 10.30
nella Cittadella del Cinema. Il direttore Gubitosi accogliera
Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, che
inaugurerà #Giffoni50Plus. Saranno 3000 i giurati coinvolti
fisicamente e 36 hub di cui 26 in Italia e 10 all’estero
(Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda,
Macedonia, Romania, Serbia, Spagna, Qatar) con 2000 juror in
collegamento per un totale di 5000 giurati. Sono 101 le opere
in concorso da 35 nazioni compresa l’Italia. Lungometraggi e
cortometraggi provenienti da tutto il mondo, dalle Antille
alla Colombia, dalla Germania, all’Estonia, dalla Nuova
Zelanda agli Stati Uniti. Saranno proprio i giurati a
decretare i vincitori del Gryphon Award, il premio assegnato
dai juror di ogni sezione alle opere in competizione. Ricco e
variegato il programma: sette anteprime, sedici eventi
speciali, oltre 120 ospiti, quindici innovatori nella sezione
Dream Team e sette progetti speciali con enti, associazioni e
aziende. Tornano anche le grandi anteprime cinematografiche.
Si inizia con Sognando a New York – in the heights,
distribuito da Warner Bros Pictures. Ospiti della prima
giornata: il sociologo Domenico De Masi e l’attrice Greta
Esposito, ex giurata e oggi astro nascente del cinema e della
tv. Torna anche la grande musica con Vivo Giffoni – Giffoni
Music Concept: 11 showcase, dal 21 al 31 luglio, con 25
artisti del panorama musicale del momento. Continua il
progetto Sedici Modi di Dire Ciao realizzato dall’Ente
Autonomo Giffoni Experience per il contrasto alla povertà
educativa minorile, grazie all’impresa sociale Con I Bambini e
Fondazione Con il Sud. Dal 21 al 31 luglio, in contemporanea
con le attività del festival, 50 ragazzi da Campania,
Calabria, Sardegna, Basilicata e Veneto saranno protagonisti
di laboratori e incontri.

Homenaje a Astor Piazzolla
di Olga Chieffi

Con Astor Piazzolla, che sta al tango come Miles Davis sta al
jazz, nasce il tango moderno. Il suo genio è il primo a
sperimentare vie musicali nuove, il tango con il jazz, con
altri impasti sonori, altri strumenti e armonie. Piazzolla,
grande incompreso, esule volontario per anni in Italia, dove
canta con Milva e suona con Tullio De Piscopo, Piazzolla che è
genio di oggi, perché negli anni ’60 e ’70 la sua musica non
poteva piacere ai puristi, ma neanche ai giovani che amavano
la novità del rock, oggi, nel centenario della sua nascita, ci
obbliga ad una riflessione su di un’eredità vastissima e non
semplice da tramandare. Cento anni fa, l’11 marzo 1921,
nasceva Astor Piazzolla. Il Ravello Festival, nel centenario
della nascita, tributa al padre del tango moderno un doveroso
omaggio: domani, alle ore 20, sul Belvedere di Villa Rufolo
riflettori su Astor Piazzolla 100°, produzione realizzata
dalla Fondazione Ravello in collaborazione con il Ravenna
Festival, che potrà essere seguita anche in streaming, sui
canali social del festival e della Fondazione Ravello. Ci
addentreremo nel mondo sonoro di Piazzolla con il Quinteto
Astor Piazzolla, che da oltre venti anni si esibisce suonando
sugli arrangiamenti autografi e riportando alla luce gioielli
inediti, custoditi dalla Fondacion Piazzolla. Pablo Mainetti,
bandoneón; Serdar Geldymuradov, violino; Armando De La Vega,
chitarra; Daniel Falasca, contrabbasso; Barbara Varassi Pega
pianoforte, incontreranno l’Orchestra Filarmonica Salernitana
Giuseppe Verdi diretta da Andrés Juncos. Il quintetto rimase
sempre la formazione preferita da Astor Piazzolla. Nel 1960
formò il suo primo ensemble. I cinque strumenti solisti
riuscivano a interpretare agilmente l’elettrica vitalità di
Buenos Aires, con una varietà melodica e armonica sconosciuta
alle grandi compagini orchestrali. Violino, chitarra,
contrabbasso, pianoforte e lo struggente bandoneón, la voce
principe del tango, sono gli strumenti scelti dalla Fundación
Astor Piazzolla per il Quinteto. Ad inaugurare la serata, il
quintetto, formazione d’elezione di Astor, che esordirà sulle
note di Biyuya, che c’introdurrà in questa sorta di distillato
dell’orchestra di Tango tradizionale. L’abbraccio del tango,
colmo di bisogni, sogni, desideri e oblii, attraverso un rito
che si consuma sempre uguale, lo si ritroverà in Caliente e
Milonga Loca, assieme a quel lirismo allentato e dolente, in
Thriller. Seguirà Escualo, quella sfida perenne tra mantice e
violino, Revirado dove il compositore argentino rivela la sua
affezione per la chanson parigina, brillante e passionale,
dedicandolo a Edith Piaf, fino a giungere all’aplomb
cameristico di Verano e Invierno Porteño dalle Stagioni. A
chiudere il primo set La muerte del ángel. Nel secondo set, il
quintetto sarà supportato dall’Orchestra per il Concerto
Aconcagua che incarna il culmine creativo di Piazzolla. A
seguire, Fuga y Misterio, dagli elegiaci e stranianti
paradigmi del nuevo tango, il lento, dolcissimo, a tratti
struggente Oblivion, che Piazzolla scrisse nel 1984, per la
colonna sonora del film Enrico IV, di Marco Bellocchio; Adiós
Nonino, dedicata al padre Vicente “… ha un tono intimo –
scrisse lo stesso autore – sembra quasi funebre e, senza
dubbio, questo tango, nel genere ruppe tutto. Era un periodo
in cui quasi tutti i temi avevano un ritmo molto incalzante,
invece, Adiós Nonino terminava al contrario, come la vita, se
ne andava uscendo, si spegneva”. Finale con Libertango, un
arrangiamento originale per quintetto e archi, scritto per
questa occasione da Pablo Mainetti, simbolo ossessivo di quel
popolo che si era messo finalmente in moto, in “viaggio”, con
la sua musica, il suo simbolo, il mito del tango che allora
ri-nasceva.

Nina Zilli ospite di Positano
mare, sole e cultura
Al via la rassegna letteraria “Positano Mare, Sole e Cultura”,
organizzata dall’Associazione Culturale Mare Sole e Cultura in
collaborazione con Mondadori e il Comune di Positano e
presieduta da Aldo Grasso, che per celebrare il 700°
anniversario della morte di Dante Alighieri dedica la sua XXIX
edizione al tema “In piccioletta barca. Navigando tra le
parole”. A tagliare il nastro della XXIX edizione, venerdì 23
luglio (ore 21 – Palazzo Murat – Positano) Teresa Ciabatti,
autrice del volume Sembrava bellezza (Mondadori) che insieme
al direttore del settimanale Donna Moderna, Annalisa Monfreda,
darà vita ad una riflessione sul tema “Il tempo del viaggio”.
Con la partecipazione di Nina Zilli. Saluti del Sindaco di
Positano, Giuseppe Guida. Ad accoglierci tra le pagine di
questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi
sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il
successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di
tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po’ di più.
Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è
trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per
il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica
del liceo, quando dopo trent’anni torna a cercarla. E riporta
nel suo presente anche la sorella maggiore Livia – dea di
bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi
di sedicenni sgraziate -, che in seguito a un incidente è
rimasta prigioniera nella mente di un’eterna ragazza. Come
accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a
respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato
alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto
cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza
ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero
insondabile:      miracolo     di    bellezza     preservata
nell’inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle
spire di un’affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista
in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore
e concreto. E mentre lei aspira a fermare l’attimo per non
perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può
succedere…
Stasera al Premio Charlot il
ritorno di Toti e Tata
di Erika Noschese

Mariano Grillo, napoletano doc, vince la 33esima edizione del
Premio Charlot. A deciderlo il pubblico salernitano che
domenica sera ha assistito, come sempre numeroso, alla seconda
serata della terza tranche della kermesse dedicata al grande
vagabando. Secondo posto in classica per un altro partenopeo,
Francesco D’Agostino, mentre si piazza terzo in classica il
cagliaritano Francesco Porcu. A lui la giuria di qualità
assegna il premio della critica. E mentre cala il sipario
sulla seconda serata dello Charlot, si prosegue a lavorare per
la serata di oggi 20 luglio, (ingresso gratuito con obbligo di
prenotazione) quando alle ore 21,15, sul palco dell’Arena del
Mare di Salerno saliranno Emilio Solfrizzi ed Antonio
Stornaiolo, (a loro sarà assegnato il Premio Charlot Teatro)
due bravissimi attori, stimati ed amati da critica e pubblico.
Conosciuti dal pubblico salernitano, soprattutto per aver
vestito negli anni 90 i panni di Toti e Tata, raggiunto una
notevole popolarità in Puglia, Basilicata e Campania. Il
grande successo ottenuto sulle reti locali Telebari,
Telenorba, Teledue e Telecolore, è dovuto alla loro satira
irriverente, in gran parte legata alla collaborazione con
l’autore e regista Gennaro Nunziante. Tra le interpretazioni
più apprezzate del duo non possiamo non ricordare il poeta
Mino Pausa ed il Duo Novembre; ed ancora Kiavik l’improbabile
emulo di Superman; Mazza e Panella, con il presentatore di
finte televendite Mazza (Stornaiolo) e il suo aiutante Ciro
Ciuffino (Solfrizzi); il giornalista Lino Linguetta; il
cantante neomelodico barese Piero Scamarcio, supportato dallo
“Scippatore d’emozioni”: in questa veste, i due pubblicano nel
1993 un Lp di cover parodistico-demenziali dal titolo Ricover,
la coppia di Mormoni e gli Oesàis (parodia molfettese del
famoso gruppo degli Oasis). “Tutto il mondo è un palcoscenico”
è il titolo dello spettacolo che il duo, presenterà al
pubblico del Premio Charlot, dove sono stati ospiti, lo
ricordiamo nel 1996, per poi tornarci ancora Stornaiolo come
presentatore di diverse edizioni e Solfrizzi premiato per il
teatro durante la XIX edizione. Il titolo trae spunto da una
commedia di Shakespeare e indaga con ironia e leggerezza, ma
anche con la capacità di divagazione che appartiene ai due
attori, le scene e le controscene del nostro quotidiano.
Torna, dunque, la comicità della coppia artistica più amata
dai pugliesi, ma anche dai salernitani che non hanno mai
dimenticato le avventure di Toti e Tata, ed ora grazie al
Premio Charlot, potranno rivederli nuovamente insieme e
riapplaudirli in una serata dove l’unica parola d’ordine sarà:
ridere. Ma non è tutto la serata di domani sera, vedrà anche
la presenza di altri tre ospiti. Primo tra tutti l’attore
romano, amatissimo dal pubblico che ha potuto ammirarlo sia al
cinema, che in televisione che in teatro, Maurizio Mattioli
(Premio Charlot Grandi Protagonisti). Ed ancora il giornalista
del Corriere del Mezzogiorno Gabriele Bojano (Premio Charlot
Libri) che salirà sul palcoscenico dell’Arena per presentare
al pubblico i suoi “Favolosi 60”, ultima fatica letteraria. Ed
infine Peppe Di Napoli (Menzione speciale), titolare di una
pescheria a Napoli, che negli ultimi mesi ha conquistato i
social (sono oltre un milione i followers che lo seguono) con
le sue dirette nelle quali insegna come cucinare piatti
perfetti a base di pesce. Gli appuntamenti del Premio Charlot
proseguono poi il 21 luglio con il concerto di Gigi Finizio.
Il 22 luglio (ore 21,15) è la volta dello Charlot Monello,
serata dedicata ai più piccoli e non solo, con la Compagnia
dell’Arte che presenta «La magica storia della pizza». Il
crescendo finale vede il 23 luglio (ore 21.15) Arturo
Brachetti, il più grande trasformista al mondo, sarà in scena
con il suo «Pierino, il lupo e l’altro» accompagnato da
un’orchestra di 30 elementi. Ultimo appuntamento il 24 luglio
(ore 21,15) protagonista Christian De Sica e la sua orchestra
in «Una serata tra amici», L’ingresso per assistere alla
serata è gratuito previa prenotazione su GO2.it Info Line
Whatsapp 3274934684

Mondo dell’arte in lutto per
la morte di Bartolomeo Gatto
di Monica De Santis

Lutto a Salerno per la morte di Bartolomeo Gatto, pittore e
scultore nato a Moio della Civitella il 25 agosto 1938.
L’artista che da critici d’arte come Pierre Restany ed
Everardo Dalla Noce era stato accostato ad personaggi come
come Jackson Pollock, Kandinsky, Soutine è venuto a mancare
nel pomeriggio di ieri. A darne la notizia la moglie Adelina
De Santis ed i figli Davide (nostro collaboratore) e Carla.
Tanti, tantissimi i messaggi di cordoglio giunti alla
famiglia, appena la notizia si è diffusa. “Bartolomeo Gatto,
da tutti chiamato Romeo, è volato alla casa del Signore. Un
amico, un artista di fama internazionale, un grande
conoscitore dell’arte, pittore e scultore, profondamente
innamorato della sua terra, il Cilento, e della stupenda
Sardegna, che ispirava molte delle sue opere, ci ha lasciato
nella tristezza e nel dolore. Ci mancherai molto , con i tuoi
aneddotti e le tue fantasticherie che travasavi sulle tele.
Ora, caro Romeo, la luna, gli orizzonti infiniti, che tu tanto
amavi ritrarre, li potrai toccare con mano e rincorrerli sui
prati del mondo”. scrive l’ex sindaco di Salerno
Aniello Salzano. Al cordoglio per la morte di Gatto si è unito
anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli… “È scomparso
Bartolomeo Gatto, artista poliedrico ma dal tratto ben
riconoscibile in ogni sua opera. Per tutta la vita ha lavorato
sui colori, sulle tante sfumature che rendevano materia il
respiro della natura, l’eco della vita, l’anima degli uomini e
delle cose. Pittore e scultore conosciuto e apprezzato ben
oltre i confini regionali, è celebre, tra le altre cose, per
le sue “Pietre amanti”, dove il racconto del sentire è potente
e materico. Nel quartiere Carmine ancora oggi possiamo
ammirare una sua grande scultura in pietra senese dal titolo
“Abbraccio”. Ed è proprio un sincero e affettuoso abbraccio
che voglio dare alla moglie Adele e ai figli Carla e Davide in
questo momento di profondo dolore”. Cordoglio espresso,
attraverso i social anche dall’assessore alla cultura del
Comune di Salerno Antonia Willburger. Numerose sculture in
pietra di grandi dimensioni sono state installate in spazi
pubblici. Gatto in più di 50 anni di carriera (1958-2011) ha
progettato e realizzato oltre 200 mostre personali. Nel 2008
alcune sue opere sono state utilizzate dal regista Carlo
Vanzina per la realizzazione del film Un’estate al mare con
Biagio Izzo e Alena Šeredová. Nel 2009 realizza in bronzo la
scultura “Communication” per il Premio di giornalismo Amalfi
Media Award diventato nel 2011 Premio Biagio Agnes. Tra le
ultime opere realizzate un monumento dedicato a Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino. I funerali si terranno questa
mattina alle ore 10 presso la chiesta di San Pietro di San
Pietro in Camerellis in Corso G. Garibaldi. In ottemperanza
alle disposizioni vigenti, potrà accedere un numero limitato
di persone con obbligo di mascherina Al nostro collaboratore
Davide, a sua madre, sua sorella e a tutti i familiari vanno
le più sincere condoglianze da parte del direttore di Le
Cronache Tommaso D’Angelo e di tutta la redazione.
Charlot, Carosone e i Neri
per Caso
di Erika Noschese

Buon compleanno Neri Per Caso. Festa grande, sabato sera, sul
palco dell’Arena del Mare, dove per la prima serata,
dell’ultima tranche della 33esima edizione del Premio Charlot,
si è pensato bene di festeggiare il sestetto salernitano che
da 30 anni conquista tutti con il loro canto a cappella. Tutto
esaurito per la prima dello Charlot, anche se a causa delle
norme anticovid, le sedie lasciate vuote per il
distanziamento, hanno lasciato un po’ di amaro in bocca,
soprattutto perchè all’esterno erano diverse le persone che
avrebbero voluto assistere alla serata e non hanno potuto per
il limitato numero di posti disponibili. Detto questo, la
serata, è stata aperta dal patron ed ideato del Premio Charlot
Claudio Tortora che dopo i saluti istituzionali ha illustrato
al pubblico il ricco programma di appuntamenti che proseguirà
fino al prossimo 24 luglio, offrendo spettacoli di alto
livello tutti con ingresso gratuito, con obbligo di
prenotazione attraverso il sito Go2.it Dopo Tortora,
presentati da Gianmaurizio Foderaro, di Radio Rai, arrivano i
festeggiati, i Neri per Caso, che subito riescono a scaldare
il pubblico, coinvolgendolo ad ogni canzone. Applausi, tanti e
tutti meritati per questi sei giovani artisti salernitani che
nonostante il successo ottenuto in questi 30 anni di carriera
non si sono mai montati la testa. La festa è proseguita con
l’arrivo in scena di tanti amici, primo tra tutti il
giornalista e scritto Federico Vacalebre (Premio Charlot
libri). Il suo secondo libro dedicato a Carosone ha ispirato
la fiction, che ha sbancato sulle reti Rai Carosello -
 Carosone. E proprio per la realizzazione di questa serie tv
che la produzione ha scelto come coach del protagonista Ciro
Caravano. Vacalebre ha così ricordato brevemente, visti i
tempi stretti, la figura di Renato Carosone, senza dimenticare
di citare altri grandi della musica partenopea come Senese,
Daniele etc… Sul palco poi è salito il Coro Pop di Salerno,
diretto proprio da Ciro Caravano che prima da soli e poi
accompagnati da Flo, giovane e bravissima artista campana,
anche lei scoperta da Clausio Mattone che la volle in C’era
una volta Scugnizzi, hanno eseguito un madley dei brani più
celebri di Carosone, quegli stessi brani che sono conosciuti
dai più grandi, ma anche dai più giovani. Ed anche in questa
occasione gli applausi del pubblico non sono mancati. Spazio
ancora ai Neri Per Caso che eseguono altri brani tratti dal
loro repertorio musicale e poi l’arrivo in scena di un altro
ospite, l’attore Stefano Fresi (Premio Charlot Cinema), amico
del sestetto salernitano che in coppia con Ciro Caravano,
ognuno al proprio pianoforte hanno eseguito “ ‘Na canzuncella
Doce Doce”. E proprio sull’esecuzione di questo brano è
entrato in scena il 28enne Eduardo Scarpetta (Premio Charlot
Fiction), trisnipote del più noto Eduardo, e volto noto al
pubblico italiano proprio per aver vestito i panni nella
fiction Rai, di Renato Carosone… “Musica madre mia, quando mi
mettesti al mondo il mio primo vagito fu un La, un La
naturale, le altre note me le hai insegnate dopo e le ho
imparate con fatica, con rabbia, camminando a piccoli passi su
quel sentiero pieno di difficoltà. Sempre a tempo, con ritmo
preciso. Il tempo è volato via cantando sul palco, suonando il
pianoforte. Oggi questo sentiero è splendido, luminoso. Ci
passeggio, ci respiro, ci canto, ci suono e lo percorro su e
giù con sicurezza, con gioia immensa. Ma che fatica madre mia,
sorella mia, amante mia…”. Questo il breve monologo, tratto
proprio dalla fiction Rai, che l’attore ha recitato in scena
prima di eseguire con Caravano e Fresi il finale del brano
dell’indimenticato cantautore partenopeo. Il crescendo finale
è stato tutto per i Neri per Caso. Fino a veder salire sul
palco nuovamente tutti i protagonisti della serata, per la
rituale foto di gruppo. La serata si è conclusa con
l’esecuzione da parte di tutti del brano che ha permesso al
sestetto salernitano di vincere il festival di Sanremo
“Sentimento Pentimento”. Intanto lo Charlot continua, questa
sera, ancora spazio alla musica con il Campania Blues Festival
che avrà come ospite Kirk Fletcer. Inizio spettacolo alle ore
21,15.
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