L'8 aprile la Mitteleuropa Orchestra protagonista a Nova Gorica con la pianista Meta Fajdiga
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L’8 aprile la Mitteleuropa Orchestra protagonista a Nova Gorica con la pianista Meta Fajdiga Dopo lo splendido concerto a Novo Mesto continuano gli impegni internazionali della Mitteleuropa Orchestra con un irrinunciabile appuntamento previsto per lunedì 8 aprile alle ore 20.15, nella sala grande del Kulturni dom di Nova Gorica. Diretta dal Maestro Marco Guidarini, l’Orchestra Regionale si esibirà con la giovane pianista Meta Fajdiga, diplomatasi nel 2013 presso l’Accademia di musica di Lubiana nella classe della prof. Tatjana Ognjanovič vanta già una serie di esibizioni memorabili in Slovenia e in Italia. Nel gennaio del 2013 si è esibita nel ruolo di solista con l’Orchestra sinfonica dell’Accademia di musica, vincendo con la sua interpretazione della Totentanz di Liszt il premio Prešeren dell’Accademia di musica. Vincitrice di numerosi premi nazionali (TEMSIG) e riconoscimenti internazionali. Il suggestivo programma della serata prevede il celebre Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in Mi bemolle Maggiore op 73 “Imperatore” di L. van Beethoven, seguito dalla splendida Sinfonia n.5 in Re Maggiore “La Riforma” op.107 di F. Mendelssohn. Gli appuntamenti della Mitteleuropa Orchestra proseguiranno il 12 aprile con il concerto al Teatro Odeon di Latisana, il 28 aprile a Venezia nelle prestigiosa cornice della Scuola Grande di San Rocco. Infine martedì 30 aprile, alle ore 21.00, al Duomo di Lignano Sabbiadoro ci sarà un suggestivo concerto-omaggio alla primavera. Carlo Liotti
CARMEN CONSOLI LA CANTANTESSA IL 21 GIUGNO A PARCO TITTONI DI DESIO (MB) Carmen Consoli torna con nuovi appuntamenti on stage che la vedranno in tour in estate in tutta Italia. L’artista, in base ad ogni singola location e atmosfera, sarà accompagnata da una band di strumenti elettrici, con chitarra (Massimo Roccaforte), basso (Luciana Luccini) e batteria (Antonio Marra). Dopo l’annuncio della data in provincia di Cuneo in luglio, la cantantessa sarà sul palco del prestigioso Parco Tittoni a Desio (MB) il prossimo 21 giugno. Biglietti disponibili sul circuito ufficiale Ticketone. Saranno concerti speciali durante i quali Carmen porterà al pubblico le due anime che l’hanno accompagnata nel corso della sua ventennale carriera e che, alternandosi in lei con grande naturalezza, l’hanno resa una delle artiste più eclettiche del panorama musicale italiano e internazionale, riuscendo sempre a lasciare il segno tra le emozioni dell’acustico e le amplificazioni del rock graffiante. Si tratterà di un imperdibile concerto, che non deluderà tutti i fan della grande artista.
GRADOJAZZ by Udin&Jazz – ventinovesima edizione 25 giugno_11 luglio 2019 King Crimson, Snarky Puppy, Paolo Fresu, Robben Ford, Gonzalo Rubalcaba, Amaro Freitas e tante altre firme del jazz internazionale e nazionale, con spazio ai talenti del Friuli Venezia Giulia Udine 4 aprile 2019 – Il Festival Internazionale GradoJazz by Udin&Jazz, organizzato da Euritmica con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Grado, in collaborazione con i comuni di Cervignano del Friuli, Marano Lagunare, Palmanova e Tricesimo, si tiene a cavallo tra i mesi di giugno e luglio in diverse località della regione per approdare a Grado, che da quest’anno ospita il clou della storica manifestazione. Da 29 anni il festival porta in Friuli Venezia Giulia il meglio della scena jazz contemporanea, tra avanguardia e robbenford_ph_Mascha2 tradizione, ospitando grandi artisti internazionali e italiani
e con una programmazione all’altezza dei più importanti festival mondiali, un unicum culturale a livello nazionale e un riferimento immediatamente riconoscibile nei circuiti jazz internazionali. Nella settimana gradese, sono in programma concerti, workshop, mostre, libri, incontri, proiezioni, visual art, il tutto circondati da una piacevole ospitalità nello scenario magnifico della laguna di Grado, l’isola del sole, un lembo di terra sospeso tra mare e vento, tra storia e futuro. Tutte le informazioni su biglietti e abbonamenti e il programma completo al sito www.euritmica.it King Crimson, Il viaggio di GradoJazz, dopo un prologo già dal 25 giugno con concerti a Tricesimo, Cervignano del Friuli, Savogna d’Isonzo e un weekend a Marano Lagunare, entra nel vivo il 6 luglio, a Palmanova (Ud), città stellata patrimonio mondiale dell’Unesco, dove i mitici King Crimson, progressive rock band britannica di livello mondiale, si esibiranno nella Piazza Grande nella prima delle quattro date italiane del Tour, che celebra il 50°anniversario di attività per il gruppo di Robert Fripp e compagni, e si concluderà a Grado (Go), dove l’11 lugliola band americana degli Snarky Puppy, tra le più straordinarie della nuova scena musicale internazionale, salirà sul palco del Jazz Village al Parco delle Rose, nella prima delle cinque date in Italia, per presentare il nuovo
album Immigrance, uscito il 15 marzo. Ma, procedendo con ordine; il 25 giugno, la Piazza Garibaldi di Tricesimo vedrà esibirsi le vocalist e la band del NuVoices Project; il 26 sarà Cervignano del Friuli ad accogliere i Pipe Dream, una band internazionale con quattro delle personalità più interessanti nella nuova scena creativa italiana e con il violoncellista americano Hank Roberts; il 27, l’incantevole Castello di Rubbia a Savogna d’Isonzo ospiterà un “piano solo” di Claudio Cojaniz; nel weekend del 28, 29 e 30 giugno ritorna a Marano Lagunare la rassegna Borghi Swing by Udin&Jazz – seconda edizione – con un programma costruito ad hoc per valorizzare le migliori espressioni del panorama jazzistico del FVG, che s’inseriscono in una proposta di turismo esperienziale per conoscere il luogo, l’ambiente che lo circonda, la sua storia, i suoi riti, la cultura e l’enogastronomia. Dal 3 luglio il festival si trasferisce a Grado, con una mostra di sassofoni d’epoca curata da Mauro Fain e proiezioni di filmati di concerti jazz storici; il 6 luglio, in occasione del “Sabo Grando”, la fanfara jazz Bandakadabra allieterà con la sua musica le vie del centro; il 7 luglio, GradoJazz entra nel vivo con la formula dei due concerti su due diversi palcoscenici (alle 20 e alle 21.30), nel Jazz Village del Parco delle Rose, dove lo spettatore, oltre alle emozioni della musica, potrà vivere anche una “street food experience” con degustazioni di prodotti dell’enogastronomia del FVG. Le cinque serate saranno precedute alle ore 18.00 da incontri con artisti, giornalisti, scrittori che animeranno i Jazz Forum nella struttura del Velarium, accanto all’ingresso principale della spiaggia. Le notti gradesi si allungheranno al Jazz Club presso il lounge bar Antiche Terme: dal 7 all’11 luglio, sulla spiaggia principale, verso mezzanotte, smooth night music dal vivo, sorseggiando un drink sotto la luna a due passi dal mare…
La prima serata gradese del festival, il 7 luglio (ore 20), ci porterà ad immergerci nelle suggestive atmosfere Paolo Fresu 2013 (@Laurent Leduc)01_low argentine con il Quinteto Porteño, un tributo alla musica del grande Astor Piazzolla; alle 21.30, l’attesissima performance di uno tra i musicisti più noti d’Italia: il trombettista Paolo Fresu, con il suo nuovo progetto discografico “Tempo di Chet”, in trio con Dino Rubino, e Marco Bardoscia. Questo dialogo a tre voci, raffinato, di grande impatto emotivo e intellettuale, è iniziato per l’avventura teatrale del progetto “Tempo di Chet – La versione di Chet Baker” e tutte le musiche sono composte da Fresu. L’8 luglio, nel primo dei due concerti in programma, un’eccezionale performance: quella del trio del pianista Amaro Freitas, uno dei nuovi talenti del jazz contemporaneo brasiliano. A seguire, alle 21.30, una grande festa musicale con la North East Ska* Jazz Orchestra, formazione di 20 elementi cresciuta in casa nostra, forte di un sound travolgente rodato sui palchi di mezza Europa, che qui presenta il suo nuovo lavoro discografico. Il 9 luglio, a più di dieci anni dal disco “Licca-Lecca”, premiato dal pubblico con oltre 10.000 copie vendute, i Licaones ripropongono a Grado (ore 20) il loro progetto musicale connotato da una nuova vivacità, tra divertissement, ritmi ballabili ed eccellenti trovate tecniche. Ai fiati, il
sassofonista Francesco Bearzatti e il trombonista Mauro Ottolini, affermati sulla scena jazz italiana ed internazionale, che trovano un’ideale quadratura ritmica con l’organista Oscar Marchioni ed il batterista Paolo Mappa. Gonzalo_Rubalcaba_by_Anna_Tu rayeva Alle 21.30, sale sul palco del Parco delle Rose una delle stelle del jazz mondiale: il pianista Gonzalo Rubalcaba, a Grado in trio con Armando Gola al basso e Ludwig Afonso alla batteria. Definito dal New York Times “un pianista dalle capacità quasi sovrannaturali“, Rubalcaba è il più celebre musicista cubano della sua generazione, un virtuoso dalla tecnica strabiliante, la cui abilità improvvisativa ha contribuito a spianare la strada al movimento del jazz latino- americano e oggi ai vertici del pianismo jazz mondiale. Il 10 luglio, serata dedicata al blues! S’inizia con la Jimi Barbiani Band, nuovo progetto di uno dei migliori chitarristi blues rock slide d’Europa. Si prosegue, alle 21.30, con il grande bluesman californiano Robben Ford, il musicista che fondò i mitici Yellowjackets! La sua è una musica difficile da etichettare; suona e canta il blues con grande classe ma il suo percorso artistico prevede importanti incursioni nel jazz, nella fusion e nel funky. Senza dubbio è uno dei pochi musicisti che può vantare collaborazioni discografiche eccellenti come Miles Davis, i Kiss, Burt Bacharach, Muddy Waters, George Harrison, Joni Mitchell e innumerevoli altri.
Cinque volte candidato ai Grammy, è stato definito dalla rivista Musician “uno dei più grandi chitarristi del XX secolo”. La serata finale del festival, giovedì 11 luglio, sarà aperta da Maistah Aphrica, progetto che porta i suoni dell’Africa rivisitati dai migliori protagonisti del panorama jazz made in FVG. Il concerto-evento degli Snarky Puppy, collettivo con base a New York e con circa 25 membri in rotazione, fondato dal SnarkyPuppy_phLorenzo bassista Michael League, chiuderà l’edizione 2019 di GradoJazz by Udin&Jazz, che nella sua versione gradese vive una dimensione sempre più internazionale; infatti anche gli Snarky Puppy scelgono il festival come prima data in Italia del nuovissimo Immigance tour. La band si muove tra jazz, funk e R&B, tra musica scritta e improvvisazione totale. La loro fama ha superato i continenti, rendendolo uno dei gruppi più richiesti nella scena internazionale musicale. Durante il festival ci sarà l’opportunità di apprezzare le meraviglie ambientali della laguna di Grado attraverso escursioni in battello con musica a bordo, aperitivi in musica e degustazioni di prodotti della miglior enogastronomia del territorio, grazie anche alla collaborazione con l’ISIS Pertini di Grado, la società Lotus Flowers e l’Associazione Sapori United, nel contesto del
Parco delle Rose (villaggio del jazz in cui si terranno gli eventi principali). Carlo Liotti Mercoledì 3 apr. uno straordinario Elio narratore e baritono ne “Il flauto magico”. TEATRO VERDI GORIZIA Uno straordinario Elio, nella doppia vesta di narratore e baritono, sarà protagonista mercoledì 3 aprile alle 20.45 de Il flauto magico, nell’ultimo appuntamento del cartellone di Musica e balletto della stagione artistica 2018/2019 del Teatro Verdi di Gorizia. Insieme e lui, il soprano Scilla Cristiano e l’Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker (Christoph Hartmann – oboe, Luiz Coelho – violino, Walter Küssner – viola, Clemens Weigel – violoncello). La produzione Reggio Iniziative Culturali è un originale e divertente progetto di rilettura de “Il Flauto Magico”, singspiel in due atti musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder. Elio darà vita a una rielaborazione de “Il Flauto Magico” di Vivian Lamarque intrecciata a parti del libretto originale, dando voce ai differenti personaggi e interpretando anche vocalmente la celebre aria e i duetti del buffo uccellatore Papageno. Il tutto con la presenza costante della musica eseguita, nella trascrizione di F.J. Rosinack per oboe, violino, viola e violoncello, appunto dall’Oboe Quartet e dal soprano. Lo spettacolo sarà
preceduto alle 18 di martedì da un approfondimento della rassegna “Incontri al Verdi”, a cura di Rita De Luca dell’Ute di Gorizia. I biglietti per la stagione artistica del Verdi sono in vendita online sul circuito Vivaticket e nel botteghino del Teatro Verdi, in corso Italia, aperto da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30 (tel. 0481/383602). Come racconta Cristoph Hartmann dell’Oboe Quartet: “Ho trovato un microfilm con gli arrangiamenti di Franz Joseph Rosinack, oboista boemo contemporaneo di Mozart, tra i quali c’era anche questa bella versione per quartetto d’oboe del Flauto Magico. Ho chiesto ai colleghi, abbiamo provato, funzionava bene. Ho pensato che sarebbe stato bello trovare una cantante e un attore-cantante che ne interpretasse una versione recitata. E così mi hanno fatto conoscere Elio”. Una proposta che è stata accolta con entusiasmo dal cantante e musicista: “L’errore, quando si entra nel “classico” è che ci si irrigidisce tutti, dimenticandosi che i compositori di queste opere le hanno scritte a vent’anni ed erano tutt’altro che rigidi. La musica classica raggiunge livelli di qualità raramente toccati in altri generi musicali, ma soffre moltissimo per la forma e il modo con cui viene presentata. Bisogna tornare invece a invogliare in primis i bambini a “frequentare” la classica. La mia speranza è che tra il pubblico ci siano innanzitutto bimbi, perché da loro si ottengono le reazioni più genuine. E poi sarà che io rido per le stesse battute che fanno ridere loro. Sempre con l’intento di abbattere queste barriere culturali, ho accettato di fare questo spettacolo insieme a Scilla, Christoph e i Berliner Philharmoniker”. L’Ensemble Berlin è nata nel 1999 per iniziativa dell’oboista Christoph Hartmann, oboe solista dei Berliner Philharmoniker, e di un gruppo di solisti della grande orchestra tedesca. Il debutto avviene in occasione del Landsberger Sommermusiken, un festival musicale estivo creato e diretto a tutt’oggi dagli stessi musicisti dell’ensemble e che ospita regolarmente alcune fra le migliori formazioni cameristiche tedesche ed europee. Dopo il grande successo di pubblico e di critica, i musicisti della Filarmonica di Berlino hanno deciso di esibirsi come Ensemble Berlin anche al di fuori della loro rassegna. Così, dal 1999 a oggi, l’ensemble ha effettuato numerosi concerti, esibendosi nei più importanti
festival e sale da concerto d’Europa. L’Ensemble Berlin è una formazione aperta e flessibile che può includere archi, fiati e talvolta il pianoforte, fino a contemplare numerose altre possibilità d’assieme strumentali, espressioni del vasto repertorio cameristico dal periodo classico in poi. Il repertorio del gruppo, vista la duttilità e l’eccellenza tecnica dei musicisti, è quanto di più aperto si possa immaginare e prevede, oltre al repertorio cameristico classico e alla musica del periodo barocco, l’esecuzione di adattamenti musicali, pot- pourris strumentali, romanze da salotto, divertissements ottocenteschi su temi tratti dall’opera, ricongiungendosi direttamente, in questo modo, alla fiorente e ricca tradizione dell’opera da salotto affermatasi nel XIX secolo. Scilla Cristiano ha studiato pianoforte e si è diplomata in canto al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, con il massimo dei voti. Si è perfezionata con i Maestri Gloria Banditelli, William Matteuzzi, Ildebrando D’Arcangelo, Claudio Desderi, Giulio Liguori, Nazzareno Antinori e Anna Di Gennaro. Ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro diretta da Alberto Zedda e l’Accademia di Alto Perfezionamento del Festival Pucciniano di Torre del Lago. Ha avuto diversi riconoscimenti in concorsi lirici internazionali ed è stata diretta da Maestri di fama mondiale tra i quali Gustav Kuhn, Riccardo Chailly, Kazushi Ono e Donato Renzetti. Scilla Cristiano è inoltre raffinata interprete nel repertorio sacro, cameristico, liederistico e da concerto. ENZO IACCHETTI da mercoledì in tournée in FVG con LIBERA NOS DOMINE Ritorna in questo finale di stagione uno degli spettacoli che il pubblico del Circuito ERT ha maggiormente apprezzato
nell’annata 2017/2018. Libera nos Domine, l’ultimo lavoro per il teatro di Enzo Iacchetti, sarà ospite nei prossimi giorni di quattro sale teatrali della regione. La breve tournée inizierà mercoledì 3 aprile all’Auditorium Aldo Moro di Cordenons, proseguirà giovedì 4 aprile al Teatro Ristori di Cividale e venerdì 5 aprile al Teatro Italia di Pontebba per concludersi sabato 6 aprile all’Auditorium Biagio Marin di Grado. Tutte le serate avranno inizio alle 21 con l’eccezione di quella dell’Isola del Sole che è programmata per le 20.45. Libera nos domine è uno spettacolo che presenta il popolare “Enzino” in una veste poco conosciuta al grande pubblico televisivo. Il nuovo lavoro dell’attore, cantante e presentatore cremonese sarà in puro stile Teatro Canzone, distanziandosi così sia dal cabaret delle origini sia dagli ultimi spettacoli teatrali, Niente progetti per il futuro e Matti da slegare, realizzati con l’amico Giobbe Covatta e applaudite nei Teatri ERT nelle scorse stagioni. In questo Libera nos Domine, Iacchetti – solo sulla scena ma “aiutato” da effetti speciali coinvolgenti – è prigioniero dell’attualità e vuole liberarsi dai dubbi che lo affliggono su progresso, amore, amicizia, emigrazione e religione, offrendo al pubblico un’ultima ipotesi di rivoluzione. Iacchetti affronta con ironia e provocazione la sua prigionia facendo ridere ma soprattutto emozionare grazie alla sua rabbiosa delicatezza trasmessa anche da canzoni da lui stesso firmate e da brani di Jannacci, Guccini, Faletti e Gaber. Classe 1952, Iacchetti inizia la carriera di attore comico nel 1979 al Derby Club di Milano, culla del cabaret. Fino al 1985 frequenta il locale con assiduità lavorando con Francesco Salvi, Giorgio Faletti, Walter Valdi, Giobbe Covatta, Malandrino e Veronica, I Gatti di Vicolo Miracoli. Nel 1990
inizia la sua collaborazione con il Maurizio Costanzo Show e nella stagione 1994/95 conduce per la prima volta Striscia la Notizia. Per il cinema interpreta Tifosi per la regia di Neri Parenti, La grande prugna di Claudio Malafonti, Il segreto del successo di Massimo Martelli e In questo mondo di ladri di Carlo Vanzina. Nel 2007 esordisce dietro la macchina da presa firmando la regia e la sceneggiatura di Pazza di te, cortometraggio che riceve diverse menzioni speciali e premi, tra cui il Giffoni Festival. Nel 2008 esce L’ultimo crodino, film interpretato da Iacchetti insieme a Ricky Tognazzi per la regia di Umberto Spinazzola. Ha portato in teatro alcuni spettacoli di cui è anche autore: tra gli altri Troppa salute, Gli alberi nani, Storia della teoria bonsai e Il grande Iac. Nel 2000/01 interpreta Risate al 23° piano di Neil Simon e la stagione seguente la commedia Provaci ancora Sam di Woody Allen. Nel 2005 è protagonista di Un virus nel sistema di Richard Strand e di The producers di Mel Brooks. Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo Chiedo Scusa al Signor Gaber, e già citati Niente progetti per il futuro e Matti da Slegare con Giobbe Covatta. Info al sito www.ertfvg.it e chiamando il Centro Culturale Aldo Moro (0434 932725), il Teatro Ristori di Cividale (0432 731353), il Comune di Pontebba (0428 90161) e la Biblioteca Comunale di Grado (0431 82630). C.L.
GIOVANNI ALLEVI IL 10 APRILE A UDINE PER L’ “EQUILIBRIUM TOUR” Dopo il grande successo della tounée invernale, una lunga serie di concerti tutti sold out, che prendono il nome dal suo ultimo progetto discografico “Equilibrium”, Giovanni Allevi, uno dei compositori italiani contemporanei più amati al mondo, continua a calcare i palcoscenici di tutta Italia con le ultime due date dell’ “Equilibrium TOUR“. L’artista il prossimo 10 aprile sarà a Udine, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, sul palco con il pianoforte e 13 selezionati Archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana. Una
inedita e intima formazione che darà vita alle magiche note dell’ultimo album di studio di Allevi. La tourneè infine si concluderà il 15 aprile al Teatro Petruzzelli di Bari. Allevi, in equilibrio tra “compositore, pianista e direttore d’orchestra”, durante il concerto assumerà tutti i diversi ruoli col carisma e la leggerezza che lo contraddistinguono, attraverso una scaletta che vedrà alternare le atmosfere seducenti delle nuove composizioni e i brani più celebri della sua ventennale carriera. Il nuovo libro su MAMMA ROMA di Pasolini, venerdì 29 a Casarsa e “maratona” con mostra e film Dopo il volume su “Accattone” è ora il momento del libro su “Mamma Roma”. Prosegue dunque il progetto con il quale la Cineteca di Bologna, Cinemazero di Pordenone e il Centro Studi – Archivio Pasolini di Bologna, in collaborazione con il Centro Studi Pasolini di Casarsa, si propongono di seguire, volume dopo volume, l’intera filmografia di Pasolini. E’ uscito, (a cura di Roberto Chiesi e Franco Zabagli) in libreria per la collana “Pier Paolo Pasolini, un cinema di poesia” il 7 marzo, giorno in cui si festeggia il compleanno di Anna Magnani (nata il 7 marzo 1908), protagonista indimenticabile del film diretto da Pasolini nel 1962.
Sarà presentato venerdì 29 marzo, alle 18, nel Centro studi Pasolini di Casarsa, preceduto alle 17 dalla visita guidata alla mostra “Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini nelle fotografie di Divo Cavicchioli e Angelo Novi” allestita negli spazi di casa Colussi e seguito dalla proiezione del film- Una “full immersion”, dunque, fra pagine scritte, commenti, fotografie sul set e la visione della pellicola, nella tragedia della madre-prostituta che sogna per il figlio un avvenire di felicità borghese, sullo sfondo di una città e di un’Italia irrimediabilmente in transito verso una corrotta e
conformistica modernità. La genesi, la lavorazione e le vicissitudini di “Mamma Roma” sono ricostruite nel libro attraverso i documenti originali (alcuni dei quali inediti), gli scritti dell’autore – il trattamento, la sceneggiatura, gli appunti, i disegni preparatori, gli articoli e le interviste –, le testimonianze dei protagonisti, la ricostruzione delle polemiche e dell’ampio dibattito critico che ne accompagnarono l’uscita. Arricchiscono il volume, corredato da un imponente apparato iconografico, un saggio introduttivo in cui Franco Zabagli (Gabinetto Letterario G. P. Vieusseux Firenze) propone una rilettura ‘filologica’ del film nella sua intatta evidenza poetica e formale, e i contributi di Tommaso Mozzati sulla storia produttiva, di Francesco Galluzzi sui riferimenti pittorici e di Roberto Chiesi (Archivio Pier Paolo Pasolini Cineteca di Bologna) sulle vicende censorie. Scrive Chiesi: “Nell’opera letteraria di Pasolini, le madri sono spesso ferali divinità incombenti sul destino dei figli. Non fa eccezione Mamma Roma, ex prostituta che sogna per il figlio adolescente Ettore un avvenire conformista e piccolo-borghese. Senza accorgersene, lo spinge verso l’infelicità e la morte. Uno dei nodi drammatici più intensi del film è il contrasto, anche fisico, fra la vitalità irruenta e sanguigna di una grande Anna Magnani e l’apatia opaca del non attore Ettore Garofolo. Dietro la tragedia di madre e figlio, il film descrive i primi segni della trasformazione di un paese che sta perdendo e corrompendo i suoi caratteri originari”.
Alla serata interverranno gli autori del libro Franco Zabagli, Roberto Chiesi, Luciano De Giusti (Università degli Studi di Trieste) e Riccardo Costantini (Cinemazero). La proiezione del film(copia in pellicola 35 mm) “Mamma Roma! sarà introdotta da Zabagli e Chiesi. INGRESSO LIBERO LUKA SULIC (2CELLOS) – PRIMA MONDIALE IN ITALIA – LE QUATTRO STAGIONIDI VIVALDI il 5 giugno al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste 5 GIUGNO 2019, ore 21:00 TRIESTE, TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI Biglietti in vendita a partire dalle ore 8:30 di mercoledì 27 marzo online su Vivaticket.it, nei punti vendita autorizzati Vivaticket e alle biglietterie del Teatro Verdi Diventato una star mondiale con i 2Cellos, Luka Šulić è uno dei più amati e apprezzati musicisti della scena internazionale per il virtuosismo e la passione che trasmette a ogni esibizione e oggi annuncia al mondo il suo nuovo progetto: sarà il primo musicista nella storia a suonare “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi per violoncello solista e ha
scelto l’Italia per il debutto ufficiale. Sarà infatti il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, uno dei teatri storici più belli della penisola, a ospitare la Prima Mondiale di Luka Šulić in programma il prossimo 5 giugno, assieme all’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. I biglietti per il concerto saranno in vendita a partire dalle ore 8:30 di mercoledì 27 marzo online su Vivaticket.it, nei punti vendita autorizzati e alle biglietterie del teatro. Nato il 25 agosto 1987 a Maribor, in Slovenia, in una famiglia di musicisti, Luka inizia la sua educazione musicale a soli 5 anni assieme al padre, violoncellista anche lui, che fu il suo primo insegnante. Si iscrive all’Accademia Musicale di Zagabria per affinare la sua tecnica e poi gli studi proseguono dapprima a Vienna e successivamente nella prestigiosa Royal Academy of Music di Londra. Ovunque apprezzato per la sua tecnica e il suo virtuosismo, Luka diventa presto uno dei più popolari giovani musicisti classici suonando nei più importanti teatri classici di tutto il mondo concerti come solista, musica da camera e composizioni contemporanee, accompagnato da orchestre rinomate in tutto il mondo (Filarmonica di Varsavia, Deutsche Radio Philarmonie, Austrialian Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica Russa e tante altre). Nel 2009 vince il premio speciale al violoncello al Concorso Internazionale Lutoslawski a Varsavia e nel 2011 si esibisce alla Wigmore Hall di Londra vincendo il premio della Royal Academy of Music. Nel 2011, assieme all’amico e collega Stjepan Hauser, fonda i 2Cellos che velocemente diventano il nuovo fenomeno planetario del crossover, grazie a sensazionali rivisitazioni e riarrangiamenti di celebri brani rock e pop. Dopo essersi esibito negli ultimi anni nelle principali arene del mondo (dalla Royal Albert Hall di Londra all’Arena di Verona, passando per la Sydney Opera House, la Radio City Music Hall di New York e tantissime altre), Luka ha deciso di
avviare contemporaneamente ai 2Cellos un nuovo progetto solista dedicato a una delle pagine più suggestive della storia della musica classica, “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi, capolavoro che ha sempre amato sin da bambino e che sta preparando meticolosamente da oltre 2 anni nell’inedita versione integrale per violoncello solista e orchestra. LUKA ŠULIĆ LE QUATTRO STAGIONI DI VIVALDI PRIMA MONDIALE MERCOLEDÌ 5 GIUGNO 2019, ore 21:00 TRIESTE, Teatro Lirico Giuseppe Verdi Prezzi dei biglietti: Palchi centrali € 70,00 + dp Platea € 67,00 + dp Palchi laterali € 55,00 + dp Barcacce platea € 45,00 + dp Prima galleria € 50,00 + dp Prima galleria laterale € 42,00 + dp Palchi II ordine € 42,00 + dp Seconda galleria € 32,00 + dp Palchi III ordine € 25,00 + dp Loggione € 20,00 + dp Biglietti in vendita a partire dalle ore 8:30 di mercoledì 27 marzo online su Vivaticket.it, nei punti vendita autorizzati Vivaticket e alle biglietterie del Teatro Lirico Giuseppe
Verdi di Trieste (dal martedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 15:30 alle ore 19:00 e il sabato dalle ore 9:00 alle ore 16:00). “Roma ore 11” l Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 26 marzo Arriva sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, martedì 26 marzo 2019 con inizio alle 20.45, “Roma ore 11”, uno spettacolo che indaga con intelligenza e sensibilità la condizione delle donne nel mondo del lavoro di ieri e di oggi. Messo in scena dal collettivo artistico Mitipretese e interpretato da Manuela Mandracchia, Corinna Lo Castro, Alvia Reale e Sandra Toffolatti, “Roma ore 11” si ispira a un drammatico fatto di cronaca avvenuto nella Capitale nel secondo dopoguerra: il 15 gennaio 1951 la scala di uno stabile dove si dovevano tenere i colloqui per un posto di dattilografa crolla uccidendo una ragazza e ferendone altre settantasette. Il fatto che duecento candidate si fossero presentate per un solo posto mal pagato – l’annuncio pubblicato sul giornale specificava: “Signorina giovane intelligente, volenterosissima, attiva conoscenza dattilografia, miti pretese, per primo impiego cercasi” – convinse il regista Giuseppe De Santis a dedicare un film all’incidente di via Savoia. L’inchiesta che ne costituì l’ossatura fu opera di Elio Petri, allora giornalista dell’Unità. Il suo fu un modo
di indagare capillare e meticoloso: Petri ripercorse a ritroso le storie, le famiglie, gli ambienti delle giovani coinvolte nella tragedia sondandone i sogni e le attese, decifrando le idee di giustizia e ingiustizia, ricostruendo l’immagine di quel mondo. Più di un’inchiesta, l’indagine divenne una denuncia delle miserie, della disperazione, delle prepotenze anche sessuali subite dalle ragazze: decisamente troppo per il perbenismo dell’epoca, che colpì il film di De Santis, considerato un’opera chiave dell’ultimo neorealismo, con il boicottaggio e la censura. Dopo oltre cinquant’anni, la vicenda torna con tutta la sua carica drammatica nello spettacolo messo in scena dal collettivo artistico Mitipretese e si fa indagine a tutto tondo della condizione femminile nel mondo del lavoro: emerge così, fra racconti, canti popolari e immagini dei cinegiornali dell’epoca, il ritratto di un’Italia ingenua e lontana, quella del dopoguerra fra disoccupazione e boom economico, ma anche molto vicina all’attuale, con le sue miserie, i suoi piccoli sogni, i suoi grandi problemi di lavoro. «Appassionandoci a quel mondo e a quelle storie, quasi per scoprire cosa fosse successo nel frattempo, come e quanto fossimo cambiati – raccontano le protagoniste – ci è venuta la curiosità di tornare nei quartieri di Roma e di parlare con le ragazze che oggi hanno vent’anni: quali sono le loro aspettative sul lavoro, i loro sogni, le loro paure? Sorprendentemente, le loro risposte non sono state così diverse e lontane da quelle delle ragazze di via Savoia. Nel 1951, fra l’altro, Roma era una città in stato d’assedio. Si aspettava l’arrivo di Eisenhower per cementare l’adesione italiana al Patto Atlantico che avrebbe anche significato l’ingresso in guerra contro la Corea. Le strade della città erano piene di polizia e manifestanti che inneggiavano alla pace. Fondamentale è poi stato l’incontro con Giovanna, una delle protagoniste della tragedia, che con la sua generosa testimonianza e la sua straordinaria umanità ci ha permesso di
entrare più profondamente in quel mondo restituendoci anche il senso ultimo e vivo del nostro lavoro». Nel 2006 Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti e Mariàngeles Torres insieme a Mauro De Santis fondano Mitipretese nel tentativo di ricavarsi un tempo e uno spazio di lavoro dove partecipare insieme alla creazione di ogni spettacolo. Drammaturgia, regia, spazio scenico e direzione degli attori sono frutto di un lavoro collettivo che ha permesso la nascita di spettacoli popolari apprezzati e riconosciuti, creando un precedente nel panorama teatrale italiano. Il loro primo lavoro, Roma ore 11 ha vinto nel 2007 il premio “ETI – gli Olimpici del Teatro” come migliore spettacolo di innovazione e il “Sesterzio d’argento” come migliore adattamento teatrale di un’opera cinematografica. Spettacolo con pubblico in palco. Posti limitati. Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dalle 16.00 alle 19.00 (chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi). L’acquisto dei biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it. Per info: tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it. Previste speciali riduzioni per i possessori della G-Teatrocard. CIVIDALE: martedì la MITTELEUROPA ORCHESTRA con l’omaggio ai BEATLES martedì
26 marzo – Serata fuori abbonamento, promossa da Circuito ERT e Comune, nel ricco cartellone del Teatro Ristori di Cividale. Martedì 26 marzo alle 21 la Mitteleuropa Orchestra dedicherà un concerto alle musiche dei Beatles. Daniele Russo ha arrangiato 18 brani che ripercorrono la carriera del quartetto di Liverpool, da Eleanor Rigby a Come together, passando per Penny Lane, Yesterday, All you need is love, Hey jude, per citarne solo alcuni. A condurre i Maestri dell’Orchestra ci sarà Igor Zobin. I Beatles hanno rivoluzionato pensieri e canoni ideologici, ma soprattutto hanno scritto splendida musica. Ed è nella ricerca compositiva verso un’orchestrazione strutturata che si svelano le cellule nobili insite nel linguaggio musicale del quartetto di Liverpool, una ricerca condotta con rigore e passione, senza pregiudizio alcuno, che permette a qualsiasi tipo di utenza, di apprezzare e di vivere in modo naturale ed empatico gli accenti ritmici, melodici, talvolta drammatici e melanconici, di una musica che oramai la Storia ha decretato immortale. Radicata nella tradizione musicale del centro e del sud Europa, la Mitteleuropa Orchestra discende da esperienze orchestrali pluridecennali. Attualmente conta 47 Professori d’Orchestra stabili e ha la sua sede a Palmanova presso la Loggia della Gran Guardia. La Mitteleuropa Orchestra si propone al pubblico in formazione sinfonica, sinfonico-corale, con orchestra d’archi, orchestra di fiati ed ensemble cameristici, e il suo repertorio spazia dal barocco al contemporaneo, dal classico al crossover. Il M° Igor Zobin è uno tra i pochissimi fisarmonicisti al mondo ad essere diplomato in direzione d’orchestra, nonché l’unico che sta portando avanti, contemporaneamente alla
carriera di concertista, anche quella di direttore e compositore. Diplomato in fisarmonica al Conservatorio Rossini a Pesaro e in composizione al Conservatorio Tartini di Trieste, è stato il primo fisarmonicista in Italia a diplomarsi in direzione d’orchestra, sotto la guida del M° Donato Renzetti. Nel 2002 è stato scelto come rappresentante dell’Italia alla 52° Coupe Mondial de l’Accordeon, dove ha conquistato il terzo posto nella massima categoria e il titolo di miglior italiano classificato. Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it, chiamando il Teatro Ristori di Cividale (0432 710350).
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