I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE ETIOPIA - IL TUO VIAGGIO - Kel 12

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I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE ETIOPIA - IL TUO VIAGGIO - Kel 12
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IL TUO VIAGGIO
I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E
TRADIZIONI DI UN CONTINENTE
ETIOPIA
I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE ETIOPIA - IL TUO VIAGGIO - Kel 12
I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE ETIOPIA - IL TUO VIAGGIO - Kel 12
IL TUO VIAGGIO

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E
TRADIZIONI DI UN CONTINENTE
ETIOPIA
L’Etiopia, riti e tradizioni di un continente, caleidoscopio di etnie, culture, fedi e
linguaggi, dove l’uomo, la natura, la magia si fondono in immagini e situazioni di
portentosa intensità.
In Africa rimangono ben poche regioni che possano essere definite davvero selvagge e
una di queste è il paese degli Hamar, che risponde in pieno alla definizione. E’ un
mondo sperduto, circondato da montagne alte oltre quattromila metri, dalle
impenetrabili paludi nilotiche del Sudan e dai desolati deserti della zona di confine tra
Kenya ed Etiopia. Dimenticata dalla storia e tutt’ora cartografata in maniera imprecisa,
la valle dell’Omo inferiore costituisce grosso modo il centro di questa remota zona.
Qui gli Hamar convivono in maniera più o meno pacifica con i Karo, pastori e
coltivatori dediti ad un’economia di sussistenza, i laboriosi Erbore dediti principalmente
alla coltivazione di mais e sorgo, i Dassanech, seminomadi legati a particolari aree del
territorio. Tra i più selvaggi dei popoli troviamo i Mursi, che fanno parte di quell’ormai
sparuto gruppo di etnie di tutto il mondo le cui donne ancora portano piattelli labbiali.
Per tutti questi popoli ogni cambiamento che riguardi il passaggio dalla giovinezza
all’età adulta o quella da celibato o nubilato alla vita coniugale deve necessariamente
compiersi con successo, perché l’armonia e l’equilibrio della comunità dipendono dalla
capacità degli iniziati a rivestire i nuovo ruoli e di assolvere ai compiti ad essi collegati.

Cercheremo durante il nostro viaggio di coglierne tutti gli aspetti, proveremo a
comprendere il perché di riti e cerimonie. Un viaggio carico di emozioni, nel miglior
comfort possibile, che vuol dire ancora abbastanza ridotto e che quindi richiede spirito
di adattamento e flessibilità. Le sistemazioni alberghiere a volte sono al di sopra delle
aspettative dato il territorio in cui ci troviamo, altre considerevolmente al di sotto.

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IL TUO VIAGGIO
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                        RITI   E   TRADIZIONI  DI   UN
                        CONTINENTE

•   1° giorno (mercoledì)
    Partenza con volo di linea da Roma, arrivo ad Addis Abeba il giorno seguente

•   2° giorno (giovedì)
    Arrivo ad Addis e partenza per la Rift Valley

•   3° giorno (venerdì)
    Awasa - Konso

•   4° giorno (sabato)
    Konso - Turmi. Dalle colline terrazzate dei Konso al basso Omo, zona degli Hamer

•   5° giorno (domenica)
    Raggiungiamo Omorate, l'ultimo paese prima del Lago Turkana per incontrare i
    Dassanech. Rientro a Turmi.

•   6° giorno (lunedì)
    Turmi - Korcko - Turmi: la tribù dei Karo

•   7° giorno (martedì)
    Turmi - Jinka attraverso i territori dei Benna

•   8° giorno (mercoledì)
    Jinka - Arba Minch: le tribù dei Mursi

•   9° giorno (giovedì)
    Arba Minch: il parco naturale del Nechsar e i laghi Chamo e Abaya

•   10° giorno (venerdì)
    Arba Minch - Yirgalem

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•   11° giorno (sabato)
     Yirgalem - Addis Abeba

 •   12° giorno (domenica)
     Addis Abeba: visita della città

 •   13° giorno (lunedì)
     Addis Abeba - Roma

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1° giorno (mercoledì)
Partenza con volo di linea da Roma, arrivo ad Addis Abeba il giorno seguente

Partenza in serata con volo di linea da Roma ad Addis Abeba. Pasti e pernottamento a
bordo. Arrivo previsto la mattina seguente.

2° giorno (giovedì)
Arrivo ad Addis e partenza per la Rift Valley (km 275 - ca. 4 ore)

Arrivo ad Addis Abeba, disbrigo delle formalità e partenza verso nord in direzione di
Awasa, nella Rift Valley. In realtà, la Rift Valley si estende dal Mar Morto fino al
Mozambico e, con diramazioni fino al Botswana, spacca praticamente in due parti il
continente africano. Circa 25 milioni di anni fa i vasti altopiani di queste regioni, a causa
di una gigantesca pressione sotterranea, si gonfiarono fino a creare un’immensa cupola
e violente eruzioni crearono il panorama che conosciamo oggi. In Etiopia la faglia
attraversa il Paese in direzione nord-sud e piega verso il cuore dell’Africa: è la regione
ove sprofondò la crosta terrestre e dove ora si trovano i grandi laghi che hanno
differenziato l’ambiente e le attività economiche. Visita del sito archeologico di Tiya:
nel sud dell’Etiopia sono state rinvenute circa 10.000 stele, forse risalenti al XI secolo,
fose addirittura a 400 anni prima. Si prosegue per il Parco Nazionale Abyata-Shala. E’
un ambiente dai panorami maestosi dove è possibile avvistare facoceri, struzzi e
migliaia di fenicotteri che creano immagini oniriche contro il vapore acqueo del lago.
Tra tutti i laghi della Rift Valley etiope, il Langano è l’unico di acqua dolce e balneabile.
Cena e pernottamento al Hailé Resort Awassa.

Pernottamento (Hailé Resort Awassa )
Situato in ottima posizione sulle sponde del lago di Awasa, questo resort dispone di
vari ristoranti, bar, piscina, un centro benessere, un bel giardino e un salone con una
bella vista sul lago. 126 camere, semplici ma funzionali e dotate di ogni comfort. Wifi
gratuita anche nelle camere.

A8, Awassa, Etiopia
Tel: +251 46 220 8444

3° giorno (venerdì)
Awasa - Konso (km 355)

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La mattina il bordo del lago Awasa si anima di gente. Approdano le barchette dei
pescatori e quel lembo di riva diventa il “mercato del pesce”. I carretti dei compratori, i
capannelli di curiosi intorno alle barche, i crocchi di bambini che seduti a terra con le
mani e con i denti sfilettano il pesce, i piccoli focolari dove le donne improvvisano una
cucina popolare per coloro che spendono la mattinata lavorando sulla riva, le occhiate
“ ladre” di pellicani insaziabili o quelle dubbiose ed incerte del Marabù“ uccello
pensatore”, danno un’idea abbastanza precisa del tipo di folclore che quotidianamente
circonda l’ approdo delle barche del lago Awasa. Visita del mercato del pesce e quindi
partenza per Konso. All’arrivo visita del museo locale che conserva testimonianze della
cultura dei Konso. Il popolo dei Konso occupa l’ultimo tratto di dolce altopiano prima
che diventi la savana degli Tsemay da una parte o quella dei Borana dall’altra. Le
colline dei Konso sono diventate oggetto di studio per via dei terrazzamenti con cui
questi esperti contadini hanno saputo combattere l’erosione e aumentare i raccolti,
tanto da guadagnarsi il sito di patrimonio Unesco. Alcune tradizioni sono peculiari di
questo popolo: come costruire I villaggi in cima alle colline circondandoli con muri di
due metri; e l’usanza di costruire stele funerarie in legno, i “waka”, in ricordo degli
antenati. Cena e pernottamento al Kanta lodge.

Pernottamento (Kanta Lodge )

Situato in ottima posizione, che permette bellissimi panorami sulla natura circostante,
questo ecolodge è dotato di bar e ristorante. In un bel giardino, i bungalow sono
costruiti e arredati secondo la tradizione locale.

Telefono: +251 46 7730403

4° giorno (sabato)
Konso - Turmi. Dalle colline terrazzate dei Konso al basso Omo, zona degli Hamer
(km 215 - 4 ore asfalto/pista)

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E’ giorno di mercato a Konso. Il mercato è molto animato, ed i Konso, oltre che tenaci
coltivatori, sono anche abili tessitori: originali le stoffe colorate tessute a mano che le
donne usano come gonne. Nel pomeriggio partenza per Turmi, nel territorio degli
Hamer, per incontrare le popolazioni della basse valle dell’Omo. Nel paesaggio “senza
speranza” tra l’ex-Lago Stefania e il letto del fiume Weyto, vivono anche altre
popolazioni; gli Tsemay, e gli Erboré ovvero gli eterni nemici degli Hamar. Dopo un
lungo periodo di conflitto la maggior parte di essi si è trasferita a ovest del Weyto,
trovando ospitalità presso i Borana. Gli Erbore odierni sono in realtà il risultato
dell’aggregazione di diverse etnie, che nel corso del tempo si sono amalgamate a
formare un solo popolo. I matrimoni misti con ragazze di altre tribù sono ancora oggi
la regola, a patto di escludere dalla scelta i nemici Hamar. Le donne Erbore curano con
particolare attenzione il loro abbigliamento, portano pesanti gonne di pelle, hanno i
capelli acconciati in lunghe treccioline sottili e amano adornarsi di perline. Alle caviglie
portano pesanti anelli in ferro, sicché i loro movimenti sono sempre annunciati dal
clangore del metallo. Cena e pernottamento al Buska o al Paradise Lodge.
Pernottamento (Buska Lodge/Paradise Lodge )

Nel cuore della valle dell’Omo, l’ecolodge Buska è situato in un ampio giardino, con
incredibili panorami sulla regione circostante. 2 ristoranti e bar. 21 bungalow in stile
locale, con patio attrezzato. Una vera esperienza a contatto con gli hammer che lo
gestiscono.

Tel:+251-11-1567838/+251-11-1567837

Situato al limite della cittadina di Turmi, nel villaggio di Kanya, sulle rive del fiume
Keske, questo ecolodge ha cercato e cerca di coinvolgere la popolazione locale nella
costruzione e nella gestione del lodge. Si tratta di una struttura di fascino, dotata di
bar, ristorante, spa e centro massaggi. I 20 cottage, spaziosi e confortevoli, sono
costruiti ed arredati in un mix di stile moderno e tradizionale.

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Kanya, Turmi, Etiopia
Tel.: +251 11 552 5511

5° giorno (domenica)
Raggiungiamo Omorate, l'ultimo paese prima del Lago Turkana per incontrare i
Dassanech. Rientro a Turmi. (km 100 + 100 1.30 + 1.30 ore)

Partenza di prima mattina e continuazione ancora verso sud, fino al villaggio di
Omorate, il più meridionale dell’Etiopia, l’ultimo paese prima del Lago Turkana, prima
del Kenya. Ricordiamo di portare con se il passaporto, che potrebbe essere richiesto
alla frontiera. Escursione in barca sul fiume Omo per incontrare i Dassanech, fino a
pochi anni fa conosciuti col nome “Galeb” si muovono in questo vasto territorio
inseguendo l’acqua e i pascoli. I Dassanech sono gli unici nella valle dell’Omo a parlare
una lingua cuscitica, sono suddivisi in otto clan, alcuni di natura seminomade, ciascuno
con una propria identità e legati a particolari aree del territorio. Sono le stagioni stesse
a dettare gli spostamenti. Le capanne di ogni villaggio, piccole e rotonde, con
un’apertura molto bassa che costringe ad entrare carponi, sono circondate da un
grande recinto di protezione. All’interno non è prevista alcuna divisione tra la zona per
riposare e quella destinata alla custodia del grano e della cucina, costituita da un
focolare quasi sempre acceso. Le capanne, infatti, vengono utilizzate esclusivamente
come ricovero e tutte le attività si svolgono all’esterno. Le donne hanno un ruolo
particolarmente importante sia nella gestione domestica che nello smontare e
rimontare le capanne durante gli spostamenti stagionali. Come tutti i popoli dell’Omo
anche i Dassanech praticano interessanti cerimonie di iniziazione. La più importante,
detta dime, celebra l’ingresso nella pubertà delle ragazze del villaggio, ormai pronte
per il matrimonio. In occasione del dime, che dura non meno di sei settimane, vengono
uccise dieci mucche e trenta pecore per ogni ragazza, e per molte ore nel corso della
giornata, i partecipanti, vestiti con pelli di animali selvatici poggiate sulle spalle e ornati
da stravaganti acconciature dei capelli, danzano al ritmo di tamburi e dal battito delle
mani. Il territorio in cui vivono si estende su entrambe le sponde dell’Omo a nord e ad
est del Turkana, ovvero il Lago Rodolfo degli esploratori italiani. In Etiopia sono circa
26.000, cui si devono aggiungere le alcune migliaia che vivono in Kenya. La regione è
essenzialmente arida e battuta da forti venti. Rientro a Turmi.
Pernottamento (Buska Lodge/Paradise Lodge )

6° giorno (lunedì)
Turmi - Korcko - Turmi: la tribù dei Karo (130 km 3h pista)

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Partenza per Korcho, abitato dalla tribù dei Karo, una popolazione di ceppo nilotico
che vive in capanne di forma circolare divise in due zone separate da un grande
spiazzo centrale. Ormai ridotti ad alcune centinaia di individui, i Karo hanno una
corporatura atletica con un’altezza media di un metro e novanta e gli uomini riservano
molta cura all’acconciatura, che viene studiata nei minimi dettagli. La volontà di
differenziazione si esprime tuttavia soprattutto nella pittura corporale, che presso i
Karo diventa una vera e propria forma d’arte. I Karo, dai grandi occhi e dalla curiosità
inesauribile, hanno goduto per tradizione di uno stile di vita caratterizzato da una
lentezza e un’immutabilità che sono quelle stesse dell’ampio e fangoso fiume che
serpeggia attraverso il loro territorio. Sebbene non sia di certo un Eden, la loro enclave
sperduta rimane un luogo di alta spiritualità. Prima di una cerimonia o danza, i Karo si
decorano i corpi con una pittura a base di calce bianca, minerali gialli e ferrosi
polverizzati, spesso imitando il piumaggio delle faraone selvatiche. Le donne Karo si
scarificano il petto per motivi estetici, poiché si sostiene che la cute di una donna
scarificata eserciti attrazione sessuale sugli uomini. Se un uomo presenta il petto
completamente coperto da cicatrici, significa che ha ucciso un nemico o un animale
pericoloso. Le scarificazioni sono praticate con un coltello o una lama di rasoio e sulle
ferite si passa cenere per produrre un effetto di rilievo. Anche i cercini di argilla grigia e
ocra indicano l’uccisione di un nemico, o di una bestia feroce. Entrambe le forme di
decorazione hanno lo stesso significato simbolico per gli Hamar e per i Karo.
 Rientro a Turmi e pomeriggio dedicato al bellissimo mercato settimanale degli Hamar.
Il giorno di mercato è il momento sociale per eccellenza che richiama le varie
popolazioni locali ognuno nel suo “abito” migliore; Uomini e donne Hamar hanno
grande cura delle loro acconciature, che ne accentuano la bellezza e simboleggiano
status sociale, valore e coraggio. Le mercanzie sono povere e di uso quotidiano: miele,
bucce di caffè, qualche cereale, ocra; molto colorato è anche il mercato del bestiame.
Gli Hamar sono un popolo dal magnifico aspetto, celebre per le danze, le cerimonie di
matrimonio e il “salto del toro”, che segna il passaggio dei giovani allo stato adulto; in
quest’occasione le ragazze annunciano, suonando trombe, l’arrivo dei maz, i maschi
hamar che hanno già compiuto questo rito iniziatico. Durante la cerimonia i maz
prendono parte a una sorta di preludio, consistente in bevute di caffè, considerato una
benedizione. Giovani donne apparentate all’iniziando implorano di essere frustate dai
maz; quanto più numerose e vaste sono le cicatrici, tanto maggiore è la devozione
delle fanciulle per il giovane sul punto di diventare un uomo. Iniziano i preparativi:
mentre gli animali vengono radunati (da 15 a 30 capi), un ragazzo recentemente
iniziato, coperto di olio e carbone di legna, compie un giro attorno alla mandria, salta
sulla groppa del primo animale e da questo ai successivi; deve ripetere il percorso
quattro volte per dar prova di virilità. Se dovesse cadere più di una volta, verrà frustato
e canzonato spietatamente dalle donne…..
Il giorno di mercato è il momento sociale per eccellenza che richiama le varie
popolazioni locali ognuno nel suo “abito” migliore; Uomini e donne Hamar hanno
grande cura delle loro acconciature, che ne accentuano la bellezza e simboleggiano
status sociale, valore e coraggio. Le mercanzie sono povere e di uso quotidiano: miele,
bucce di caffè, qualche cereale, ocra; molto colorato è anche il mercato del bestiame.
Gli Hamar nomadizzano nella zona del Chew Bahir (ex Lago Stefania), ora per lo più
asciutto e salato, che si presenta, dati i cristalli che si sono formati sulla sua superficie,

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come un grande specchio circondato da montagne. E’ uno dei tanti laghi della Rift
Valley, la più grande “valle” del mondo che dal Mar Morto fino al Mozambico, con
diramazioni fino al Botswana, spacca praticamente in due parti il continente africano.
Circa 25 milioni di anni fa i vasti altopiani di queste regioni, a causa di una gigantesca
pressione sotterranea, si gonfiarono fino a creare un’immensa cupola e violente
eruzioni crearono il panorama che conosciamo oggi. In Etiopia la faglia attraversa il
Paese in direzione nord-sud e piega verso il grande sud, verso il cuore dell’Africa: è la
regione ove sprofondò la crosta terrestre e ora appunto si trovano i grandi laghi.

Pernottamento (Buska Lodge/Paradise Lodge )

7° giorno (martedì)
Turmi - Jinka attraverso i territori dei Benna (145 km 2h30 asfalto/pista)

Al mattino si lascia Turmi e si risale a nord verso Jinka. Viisita di un villaggio Benna e
passeggiata con i Benna verso il mercato di Alduba: il mercato settimanale si tiene il
martedì ed è punto di incontro di Tsemay e Benna, clan del gruppo etnico Hamer. I
Benna sono soprattutto pastori e vendono soprattutto tabacco, miele, pelli di capra,
burro e frutta stagionale. Il viaggio prosegue verso JInka con sosta al popolo di
agricoltori degli Ari, etnia maggioritaria nella valle dell’Omo, sparsi in un territorio che
va dal nord del Mago Park fino alle colline attorno a Jinka e più a nord. Data la vastità
del territorio in cui vivono le tradizioni culturali e le attività lavorative cambiano a
seconda delle zone. Nelle zone più fertili gli Ari coltivano mais, caffè, l’enset e anche
miele. Gli Ari che vivono sulle colline sono organizzati in villaggi ordinati con case
affrescate con colori naturali.
Si prosegue il viaggio e a circa 1.900 metri di altitudine, nel cuore del Massiccio degli
Amar, ecco la cittadina di Jinka, l’importante centro amministrativo nel paese dei Gofa.
Visita del museo etnografico sulla collina panoramica che domina la cittadina. Cena e
pernottamento all’Eco Omo Lodge.

Pernottamento (Jinka Eco Omo Lodge )

Questo lodge unico
Situato a Jinka, nel cuore della valle dell'Omo, confinante con il fiume Neri, verso il
Parco Nazionale di Mago, armoniosamente inserito nella vegetazione circostante,
realizzato con materiali locali, impegnato nella conservazione della natura e connesso
con la cultura indigena. 26 stanze tendate montate su piattaforme in legno, semplici
ma confortevoli.

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Telefono: +251 118 612040
www.eco-omo.com

8° giorno (mercoledì)
Jinka - Arba Minch: le tribù dei Mursi     (km 410 8h asfalto/pista )

Il Parco Nazionale Mago forma insieme al vicino Parco Nazionale dell’Omo una delle
più importanti riserve che preservano l’ambiente originale e la fauna di questa parte
della valle dell’Omo. E’ un paesaggio di savana aperta e di foreste di acacie, in gran
parte sotto i 500 metri. Ci sono oltre duecento specie di uccelli; e antilopi, dik dik,
kudu, bufali ma anche zebre e una popolazione di 200 giraffe; e predatori come leoni e
leopardi.
Entriamo nel territorio dove vivono gli aggressivi Mursi, forse discendenti da antiche
popolazioni aborigene del nord respinte a sud dalle invasioni nubiane e arabo-berbere.
L’incontro con questa popolazione è uno degli aspetti salienti del viaggio, l’incontro
con le donne… I primi esploratori furono colpiti e inorriditi dalle deformazione cui le
donne Mursi si sottoponevano. Per fare spazio al pesante disco di legno, oggi in
terracotta, è necessario estrarre gli incisivi inferiori, operazione dolorosa ed eseguita
con un rudimentale scalpello. Inoltre lo stiramento eccessivo dei tessuti, fino quasi alla
rottura, crea difficoltà nell’uso del linguaggio e rende difficile anche bere e mangiare.
Ciò che ai nostri occhi appare orribile e privo di senso è invece per i Mursi motivo di
orgoglio e simbolo di bellezza. Data la loro relativa integrità e rudezza, l’approccio con
i Mursi non sempre è facile, diciamo che tollerano noi turisti e le nostre macchine
fotografiche solo perché fonte di facile denaro.
E’ un popolo di coltivatori e allevatori, fiero, bellicoso e rivale di ogni altra etnia
omotica. I Mursi praticano uno “sport agonistico” di destrezza fisica, noto come donga
(vale a dire lotta con bastoni), divenuto una forma d’arte, che permette ai giovani di
partecipare a competizioni di forza e virilità, acquistandosi onore tra i loro coetanei e
trovare ragazze da marito senza troppi rischi di morte.
Questa visita, che è stata l’attrattiva maggiore della bassa valle dell’Omo, può ora
deludere: molte ragazze non portano più il piattello e questa cultura è ormai
accerchiata dalle piantagioni di canna da zucchero lungo le sponde del fiume. E’ un
mondo che cambia….

Pernottamento (Hailé Resort Arbaminch )

                            I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 13
Situato in bella posizione, affacciato sui laghi Abaya e Chamo e circondato dalle
montagne, immerso tra la vegetazione, questo resort è dotato di ristoranti, bar, piscina,
centro benessere e un salone comune e terrazza con una bella vista sui laghi. Le 107
camere sono semplici ma confortevoli e funzionali. Wifi gratuito.

Arba Minch, Etiopia
Tel: +251 97 429 2929

9° giorno (giovedì)
Arba Minch: il parco naturale del Nechsar e i laghi Chamo e Abaya

Partenza mattutina per visitare la lussureggiante foresta che orla il lago Abaya con le
40 sorgenti (Arbaminch) e proseguimento in barca sul lago Chamo, tra una numerosa
popolazione di ippopotami e coccodrilli. Proseguimento per i villaggi Dorze. Escursione
lungo una strada di montagna, con ampie visioni sul fondovalle della Rift Valley
occupato dai laghi Abaya e Chamo e separati solo da uno stretto istmo, fino al
villaggio Dorzè di Chencha con le sue particolarissime abitazioni. Questa popolazione
di montagna si occupa prevalentemente della tessitura del cotone e della coltivazione
dell’enset, ovvero la “falsa” banana. Rientro ad Arbaminch, cena e pernottamento al
Hailé Resort Arba Minch.

Pernottamento (Hailé Resort Arbaminch )

10° giorno (venerdì)
Arba Minch - Yirgalem (310 km 5h30)

Partenza da Arba Minch verso i territori della popolazione Sidamo, con le loro belle
case di bambù. La zona è famosa per la coltivazione del caffè, la cui preparazione in
Etiopia segue rituali ben precisi, necessita di tempo e crea in chi assiste sensazioni
molto piacevoli. Essa è parte integrante della tradizione culturale e della vita sociale
del Paese. Si attraversa la cittadina di Shashamane, la terra dei Rasta. La filosofia
rastafari, come tutti sappiamo, si ispira alla figura dell’ultimo negus che al momento
dell’incoronazione prese il nome di Haile Selassie, ma il cui vero nome era Ras Tafari.
Da qui il termine “Rasta”. Dopo la caduta del regime di Menghistu e una certa apertura
dell’Etiopia al mondo esterno, Shashamane è diventata una meta di pellegrinaggio per i
rasta e sinonimo della Terra Promessa cantata da Bob Marley. Cena e pernottamento
al lodge Aregash. L’eco lodge Aregash e’ completamente immerso nel verde e
circondato dalle piantagioni di caffe’ del popolo Sidama. Al tramonto, ai margini del

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lodge arrivano diverse iene, abituate a ricevere cibo dai guardiani. Intorno al lodge e’
possibile fare una piacevole passeggiata per visitare il villaggio dei Sidama, con le loro
capanne di bambù e assistere alla tradizionale cerimonia del caffe’.

Pernottamento (Aregash Lodge )
Immerso nel verde, tra campi di caffè, silenzioso e tranquillo, con una bella vista. I tukul
sono ampi, accoglienti, costruiti e decorati in stile tradizionale, con salottino. Ristorante
costruito in bambù, dotato di una piacevole terrazza da cui si gode di un bel
panorama. Atmosfera calda e accogliente.

Telefono: +251 (46) 2251136 / +251 (0)46 2250575
www.aregashlodge.com

11° giorno (sabato)
Yirgalem - Addis Abeba (310 km 5h)

Si risale la Rift Valley per rientrare ad Addis Abeba. Lungo la strada sosta al lago Zway.
Zway è una cittadina rurale della Rift Valley sulle sponde di un lago omonimo che è un
grande hot spot per l'avvistamento degli uccelli e ospita il più antico monastero del
Sud Etiopia. Escursione in barca sul lago fino all’isola degli uccelli. Arrivo nel
pomeriggio ad Addis Abeba. Cena e pernottamento in hotel.

Pernottamento (Intercontinental Hotel/Best Western Addis Ababa )
L’hotel possiede 152 lussuose camere e 42 lussuosi appartamenti arredati che
offrono Wi-Fi gratuito, TV a schermo piatto, TV via cavo, aria condizionata, porte
tagliafuoco, cassetta di sicurezza, mini bar e balcone.

                             I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 15
Indirizzo: Kassanchiz, Kirkos district - Addis Ababa
Tel:+251 011 550 5066 / +251 11 518 0444
www.intercontinentaladdis.com

Situato in una posizione ideale nel cuore del quartiere commerciale, l’hotel dispone di
ristorante, caffetteria, un bar al decimo piano con vista a 360° sulla città, centro
benessere e palestra. Le 160 camere sono confortevoli e dotate di ogni confort. Wifi
gratuito.

Bole Medhanealem Road, 1065, A, Addis Ababa, Etiopia
Telefono: +251 11 667 1414

12° giorno (domenica)

Addis Abeba: visita della città

Visita dei luoghi e monumenti più significativi della città. Addis Abeba, ovvero il "nuovo
fiore" in amarico, sorse come piccolo agglomerato sull'altopiano lungo le rotte
carovaniere e, dopo l'ampliamento operato da Menelik II nel 1887, si popolò
rapidamente fino a raggiungere gli attuali 4-5 milioni di abitanti. Interessante notare
che prima che nella zona venissero introdotti gli eucalipti (1896), la capitale rischiò di
essere abbandonata a causa della mancanza di legna da ardere. Posta a 2.324 metri
d'altezza e ai piedi del Monte Entoto, la città offre al visitatore, oltre allo spettacolo di
uno dei più grandi mercati di tutta l'Africa, anche alcuni monumenti storici ed artistici
molto interessanti. Il Museo Nazionale e quello Etnografico costituiscono un’ottima

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 16
risorsa per comprendere la ricca diversità etnica dell'Etiopia. Poco distante la
Cattedrale della Santa Trinità è una chiesa moderna, dove è sepolto il Negus Hailé
Selassié Addis Abeba, una delle più belle capitali d’Africa, offre prospettive di
osservazione sempre nuove.
Al termine delle visite, a disposizione camere in day use. Cena libera. In serata,
trasferimento in aeroporto per volo di rientro in Italia.

13° giorno (lunedì)
Addis Abeba - Roma

L’arrivo in Italia è previsto di prima mattina.

Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere invertito o modificato dalla guida
e/o accompagnatore sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo

                             I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 17
1. Etnia Hamar                    2. Etnia Mursi                3. Etnia Tsemay

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 18
PRIMA DELLA PARTENZA

BENE A SAPERSI
VOLI
I Voli di linea scelti per questo itinerario sono operati dalla compagnia di
bandiera ETHIOPIAN AIRLINES sui cui orari ed operativi è stato elaborato il
programma di viaggio. Segnaliamo che sono possibili cambiamenti di orari e
di aeromobili non dipendenti dalla nostra volontà che potrebbero determinare
modifiche all’itinerario di viaggio.

I voli Ethiopian Airlines partono da Roma Fiumicino e Milano Malpensa con due distinti
aeromobili. È prevista la partenza Da entrambi gli aeroporti la partenza è prevista
intorno alla mezzanotte, con arrivo ad Addis Abeba alle 7 circa del giorno successivo.
Addis Abeba è la base operativa e hub in Africa della compagnia.
I voli sono giornalieri e vengono operati sulla tratta Milano/Roma Addis Abeba con
aeromobili Boeing 777 e Boeing 787 Dreamliner dalla capacità al suo interno di oltre 250
posti.
Il volo da Milano ad Addis Ababa dura circa 6 ore e 30 minuti
Il volo da Roma ad Addis Ababa dura circa 5 ore e 30 minuti
La cabina è divisa in due classi: Business ed Economy. La Business è di buon livello con
sedili reclinabili, pasti e lounge dedicati; l'economy ha sedili ergonomici con poggiatesta
e schermo singolo per ogni viaggiatore per servizi di intrattenimento.
Tutti i nostri itinerari di viaggio in Etiopia del nord e in Dancalia prevedono almeno un
volo interno, operato sempre con volo di linea Ethiopian Airlines. Gli aeromobili
attualmente utilizzati per queste tratte domestiche sono De Havilland Canada Dash 8
che appartengono alla famiglia di bimotore di linea regionale, con una capacità
massima di trasporto di 80 posti. Portano solo cabina di economy.
Sui voli Ethiopian Airlines è possibile richiedere servizi accessori al volo come: web
check-in, pasti speciali, pre-assegnazione del posto e all'occorrenza extra bagaglio e
assistenze speciali per disabilità (i servizi potrebbero essere a pagamento e sono
comunque soggetti a riconferma da parte del vettore).

Scegliamo Ethiopian Airlines perché è una delle più grandi ed importanti compagnie
dell’area ma soprattutto perchè è l'unica ad avere voli di linea diretti dai due principali
aeroporti italiani. E visto che i nostri itinerari prevedono almeno un collegamento
aereo interno, abbiamo ritenuto appropriata la scelta di un unico vettore per l'intero
itinerario del nostro viaggio. Inoltre, per il terzo anno consecutivo Ethiopian Airlines, “the
new spirit of Africa”, ha vinto il premio “Skytrax” come miglior compagnia aerea in
Africa. Attualmente è membro del gruppo Star Alliance di cui fa parte anche Lufthansa.
La modernità della flotta e la bassa età media degli aeromobili portano anche ad avere
la migliore efficienza operativa: i consumi sono inferiori del 20% con conseguente minor
impatto ambientale.

MEZZI DI TRASPORTO

                             I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 19
Utilizziamo veicoli 4X4 dove prendono posto 3 viaggiatori + 1 autista. I viaggiatori
hanno a disposizione un posto finestrino garantito. Per ogni tour sono previsti al
massimo 5 veicoli con un massimo di 14 clienti in totale. Essendo il gruppo suddiviso in
più mezzi, si consiglia di viaggiare alternativamente sui diversi mezzi per avere tutti
modo di stare con l’accompagnatore e comunque le spiegazioni avverranno quando il
gruppo è unito.
Impossibile dare i tempi di percorrenza esatti e anche il chilometraggio è molto
generico, l’itinerario in realtà dipende molto dalle condizioni delle strade e dagli incontri
lungo il percorso. Il programma corretto potrà essere deciso solo sul posto e la guida
opterà la scelta migliore in base alle condizioni del momento.

          WIND                WIND
          OW                  OW
          DRIVE
          R                   PASS 2

FRONT
          TL or               PASS 3
          PASS 1
          WIND                WIND
          OW                  OW

BAGAGLIO
Il bagaglio deve tassativamente essere costituito da sacche morbide di max 15/20 kg in
totale in quanto più facili da stivare all’interno dei mezzi.
Importante portarsi un paio di scarponcini robusti e leggeri, un paio di sandalinda
marcia, qualche capo caldo, una torcia, un cappellino, un foulard per la polvere, un parka
impermeabile e una borraccia.

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 20
SISTEMAZIONI
Chiaramente trattasi di un viaggio ove il focus non è nelle sistemazioni alberghiere bensì
nel voler essere in certi luoghi e nel voler vivere certe esperienze. Le sistemazioni sono
varie nella tipologia e nello standard e sono state pensate in modo da poter offrire il
massimo in termini di itinerario. Tutte le strutture sono di medio livello, tra le migliori sul
posto. Recentemente la situazione è molto migliorata, sono state inaugurate nuove
strutture ricettive ed altre sono state rimodernate, ma le sistemazioni alberghiere nel
Paese offrono un comfort e una qualità di servizi mediamente inferiore rispetto allo
standard europeo. Soprattutto durante i periodi di grande affluenza la scelta alberghiera
è anche condizionata dalla capacità ricettiva degli stessi. Dove esistenti la nostra scelta
ricade sulle migliori strutture possibili e abbiamo privilegiato hotel e lodge ben inseriti
nel contesto naturale, in buona posizione, attente alla conservazione dell’ambiente ed al
coinvolgimento delle popolazioni locali.
Dunque, a parte la capitale dove si pernotta in un hotel di standard internazionale, per il
resto avremo alberghi piuttosto semplici ma decorosi, ovviamente tutti con servizi
privati. Gli alberghi citati hanno valore indicativo e potranno essere sostituiti con altri di
pari livello, è a discrezione dei clienti portarsi un sacco lenzuolo.

PRANZI E CENE
E’ previsto il trattamento di pensione completa dal pranzo del giorno 2 al pranzo del
giorno 12. Le cene sono previste nei lodge/hotel in quanto, dato l’ambiente in cui ci
troviamo, è impossibile prevedere cene all’esterno delle strutture. I pranzi sono previsti
a picnic o in piccoli ristoranti locali quando possibile. Può succedere che l’orario del
pasto venga adeguato in base a necessità logistiche. Acqua inclusa ai pasti e durante i
trasferimenti.

GUIDE
Tour esclusivo con Esperto Kel12, guida locale parlante inglese (o italiano se
disponibile) ed esperti autisti locali.

MANCE
Consigliamo di prevedere circa 70/80 Euro di mance a persona per autisti, guide,
personale di servizio, da consegnare all’accompagnatore in corso di viaggio.
L’accompagnatore provvederà a distribuirli secondo gli usi locali, tenendo
opportunamente informati i partecipanti. L’importo delle mance è indicativo e può
variare in base al numero complessivo dei partecipanti al viaggio e in base al livello di
soddisfazione per il servizio ricevuto.

VARIE
Si cercherà di includere le visite al numero maggiore di mercati. L’incontro con i popoli è
vero e forte, eppure anche in questa regione remota per poter scattare foto o assistere a
danze viene chiesto un “regalo” e quindi, soprattutto chi intende fare foto, deve avere
con sé diverse banconote di piccolo taglio (il costo foto va da un minimo di 3 birr in su!).
Considerando il tipo di viaggio e la destinazione è necessario armarsi di buona pazienza
e flessibilità, vivendo ogni momento come un’occasione per conoscere il Paese e … noi
stessi!

                             I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 21
SOSTENIBILITA’
L’impegno per un turismo sostenibile
Promuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre. Da molto prima che
la parola sostenibilità diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma,
sfiora e valorizza ciò che incontra, visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime
del proprio passaggio sono tra i primi punti della nostra “Carta Etica del Viaggio e del
Viaggiatore”, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti i viaggiatori prima
della partenza, in cui si riassumono principi, buone regole e attenzioni che possono
contribuire a salvaguardare il pianeta e i popoli che lo abitano. Ad esempio, i
comportamenti da adottare con la plastica: la battaglia del momento, una lotta che ci è
particolarmente cara, come dimostra anche il kit da viaggio sostenibile che regaliamo
alla partenza per sensibilizzare, e che comprende:
- una borraccia da portare con sé, per scoraggiare l’uso delle bottigliette d’acqua di
plastica
- buste portadocumenti realizzate in carta Ecophilosopy, senza utilizzo di colla, e
stampate con inchiostri ad acqua interamente riciclabili.

Partire con noi è garanzia di un viaggio senza pensieri, anche sotto il profilo della
salute.
La pandemia da Covid19 ha sensibilizzato i cittadini sul tema della prevenzione legata
ai viaggi. Grazie alla partnership con Ambimed potrai usufruire di una riduzione del
10% su prestazioni sanitarie e test Covid-19 necessari per viaggiare in sicurezza.
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I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 22
Quota Individuale di partecipazione da Roma

Minimo 7 partecipanti                                                                    € 3,300.00
con Esperto Kel 12 e guida-autista parlante inglese.
Massimo 12 partecipanti

Supplementi per persona

Supplemento singola                                                                   € 360.00
Tasse aeroportuali/fuel surcharge                                                     € 270.00
Alta stagione voli                                 30/07/2022 - 31/08/2022            € 150.00
Prezzo Bloccato                                                                       € 100.00
Prezzo Bloccato Singola                                                               € 125.00

Quota di gestione pratica € 90.00

L’organizzazione tecnica di questo viaggio è di:

Kel 12 Tour operator s.r.l. che è socio

e aderisce al

I Viaggi di Maurizio Levi s.r.l. che aderisce al

Scheda Tecnica

A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo
delle quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di
viaggio riporta altresì la validità dello stesso.
B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art.
39 del Codice del Turismo.
C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero
comportare costi aggiuntivi.
D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori
delle ipotesi elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di
viaggio o nel caso previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento
dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura
indicata qui di seguito:
- 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza;

                             I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 23
- 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;
- 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;
- 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;
- 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima
della partenza;
- 100% dopo tali termini.
Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà
durante lo svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il
corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno
successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della
partenza.
La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.

Assicurazione

Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento
del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio.

Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di
annullamento.

Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.

Perché stipulare anche la POLIZZA INTEGRATIVA EUROP ASSISTANCE TOP

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l’indennizzo del tuo bagaglio, ma soprattutto per poter annullare la tua prenotazione
per qualsiasi causa documentabile.

Europ Assistance Italia, partner di Kel 12, è una compagnia di assicurazioni leader
dell’assistenza privata da oltre 50 anni, con 300 milioni di clienti e 750.000 centri di
assistenza nel mondo.
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specializzati pronti ad intervenire in qualsiasi momento e una Centrale Operativa attiva
7 giorni su 7, 24h su 24, unica in Italia ad essere certificata come struttura sanitaria.

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 24
Europ Assistance Italia S.p.A. fa parte del gruppo Assicurazioni                    Generali ed
attualmente è leader del mercato nazionale dell’assistenza privata.

Le soluzioni di Europ Assistance Italia comprendono:

 •   assistenza sanitaria illimitata 24h su 24h ovunque nel mondo e pagamento diretto
     delle spese mediche, ospedaliere e farmaceutiche in caso di malattia o infortunio,
     Covid-19 incluso
 •   rimborso della penale in caso di impossibilità ad effettuare il viaggio e rimborso
     dei servizi non goduti in caso di interruzione del soggiorno
 •   prolungamento del soggiorno in caso di impossibilità a rientrare dal viaggio a
     causa del Covid-19
 •   protezione per il bagaglio in caso di ritardata consegna, furto o smarrimento o
     danneggiamento degli effetti personal

Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il
suo media partner «La Repubblica Affari&Finanza», con il sigillo di qualità N.1
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Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 euro= 1,20 USD) e possono essere
soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da catalogo). La
percentuale delle quota pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio.

Prenota Senza Pensieri. Tutela il prezzo del viaggio da eventuali adeguamenti valutari.

Modalità:
-       In fase di prenotazione occorre comunicare la volontà di aderire al “Prezzo
bloccato”;
-       così facendo conoscerete da subito l’importo forfettario richiesto a copertura
dell’adeguamento valutario, che normalmente viene comunicato fino a 21 giorni prima
della partenza;
-       Ovviamente il “Prezzo bloccato” è facoltativo. Decidendo di non aderire, gli
eventuali adeguamenti verranno comunicati fino a 21 giorni dalla partenza;
-       Il Blocco Prezzi può essere applicato solo alle prenotazioni effettuate fino a 45
giorni prima della partenza.

La quota comprende:
 - Il volo Roma – Addis Abeba a/r in classe economica
 - Trasferimenti da/per gli aeroporti in Etiopia da parte del nostro corrispondente
 - La sistemazione nelle strutture ricettive sopra citate o equivalenti in camere
    standard
 - Pensione completa dal pranzo del giorno 2 al pranzo del giorno 12
 - Le visite ed escursioni durante il circuito in fuoristrada 4x4 Toyota o similare (3
    passeggeri + autista per auto) e in minibus a Addis;

                            I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 25
-   Ingressi, Park fees, tasse governative e percentuali di servizio
 -   Guida locale parlante inglese/italiano e autisti locali parlanti inglese
 -   Esperto Kel12 dall’Italia al raggiungimento del minimo

La quota non comprende:
 - le bevande
 - Eventuali bretelle di avvicinamento a Roma con voli Alitalia
 - le mance e il facchinaggio (né negli aeroporti né negli hotel)
 - i pasti non indicati come compresi
 - il visto d’ingresso in Etiopia da ottenere in loco ($ 50)
 - le eventuali escursioni facoltative e mance per danze, cerimonie, fotografie
 - le tasse aeroportuali, il fuel surcharge
 - quanto non specificato nel programma

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 26
Date Partenza

Partenza                 Rientro                    Stagionalità              Note
20/10/2021 (mercoledì)   01/11/2021 (lunedì)
26/10/2022 (mercoledì)   07/11/2022 (lunedì)

                           I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 27
Informazioni pratiche Etiopia

FORMALITÀ
Per i cittadini italiani e svizzeri è necessario il passaporto individuale con VALIDITA’
MINIMA DI 6 MESI DALLA DATA DI ARRIVO NEL PAESE. Per l'ingresso in Etiopia vi
sono due modalità di ottenimento del visto: può essere rilasciato dalle autorità
competenti all’arrivo in aeroporto, previa compilazione di un modulo e il pagamento
dei diritti dovuti (50 USD o il corrispettivo in Euro, al momento 48 € circa) oppure può
essere ottenuto, sempre all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba previa l’acquisizione di
un pre-visto, il quale deve essere richiesto                    attraverso il sito web:
https://www.ethiopiavisas.com/, e non impone il pagamento in loco, poiché effettuato
al momento della richiesta online.
N.B. Per i viaggi di gruppo organizzati dal Tour Operator KEL12 è stato deciso di
mantenere la procedura standard, senza effettuare il pre-visto. Il motivo di tale
decisione trova le sue ragioni nelle tempistiche dell’ottenimento che non risultano
ridotte con la modalità del pre-visto.
I documenti necessari sono: il passaporto individuale valido per almeno 6 mesi dalla
data di arrivo in Etiopia, una fotocopia del passaporto a colori, una fotocopia della
Carta D’Identità o del Permesso di Soggiorno, una foto recente formato Passaporto, il
modulo di richiesta debitamente compilato e firmato.
Per i partecipanti di nazionalità diversa rispetto a quella italiana, potrebbe essere
richiesto il certificato di residenza in carta semplice: segnalare alla conferma del
viaggio; queste le richieste ufficiali che invitiamo a rispettare anche se spesso sul posto
chiedono solo il passaporto, il pagamento di 50 USD e la compilazione di un modulo
che danno in aereo o si trova in aeroporto prima di arrivare in sala visti). Si
raccomanda di rispettare in maniera scrupolosa la normativa locale in materia di
ingresso, transito e residenza nel Paese, quale che sia la motivazione del viaggio in
Etiopia (turismo, lavoro, missione umanitaria, giornalismo, ecc). Occorre, in particolare,
assicurarsi di essere in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa. In
caso di ingresso nel Paese con visto turistico, non sarà possibile entrare un
rapporto/contratto di lavoro (anche se di volontariato) e ottenere un permesso di
residenza per motivi di lavoro.
Per il momento per il rilascio del visto non è richiesto il certificato di vaccinazione
internazionale contro la Febbre Gialla a meno che si sia stati in Paesi considerati a
rischio negli ultimi 6 mesi.

COVID-19: Aggiornamento 4 gennaio 2022-dal sito Viaggiare Sicuri
Le autorità etiopiche hanno sospeso, dal 19 giugno 2021, il rilascio del visto d’ingresso
all’arrivo in aeroporto mentre è stata riattivata la piattaforma internet dedicata, che al
momento rappresenta l’unica possibilità per richiedere il visto d’ingresso in Etiopia. Per
maggiori informazioni, si rimanda alla sezione di questa scheda “Informazioni Generali -
Documentazione per l’ingresso nel Paese”.
Il Governo etiopico ha adottato una nuova direttiva che disciplina l’ingresso nel Paese
in materia di contenimento del Covid-19. Ogni passeggero in arrivo, a partire dai 10
anni d’età, ha l’obbligo di esibire un test molecolare (esclusivamente test PCR)
effettuato entro le 120 ore (cinque giorni) precedenti all’arrivo nel Paese; questa
disposizione non si applica ai passeggeri in transito. Coloro i quali presentino, oltre al

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 28
test PCR negativo, un certificato di guarigione dal Covid-19 (avvenuta nei precedenti
90 giorni dall’ingresso nel Paese) o il certificato relativo al completamento della
vaccinazione anti Covid-19 non sono tenuti a osservare alcun periodo di quarantena. In
mancanza dei certificati di completamento della vaccinazione e/o di guarigione, i
passeggeri in arrivo devono osservare un periodo di quarantena di 7 giorni segnalando
presso quale domicilio intendano svolgerlo. Per i detentori di passaporto
diplomatico/di servizio è possibile entrare nel Paese senza un test PCR negativo; sarà
tuttavia richiesto di effettuare un test PCR all’arrivo al fine di non dover osservare
l’obbligo della quarantena di 7 giorni, pur in presenza di un certificato di guarigione dal
Covid-19 (avvenuta nei precedenti 90 giorni dall’ingresso nel Paese) o il certificato
relativo al completamento della vaccinazione anti Covid-19.
Per quanto riguarda i test PCR, si segnala che a partire dal 7 giugno 2021 è entrato in
vigore un nuovo sistema digitale di certificazione dei test COVID-19 per i passeggeri in
ingresso, uscita e transito in Etiopia. Dal 1° luglio 2021 non sono più accettati i
certificati cartacei per l’ingresso, l’uscita e il transito e pertanto ogni test PCR dovrà
rispettare i requisiti di certificazione.
In particolare, i viaggiatori in arrivo in Etiopia dovranno registrarsi sul
sito https://trustedtravel.panabios.org/; selezionare la voce “Check in” e scegliere il
tragitto del proprio viaggio; caricare il risultato del proprio test COVID-19 RT- PCR
negativo (effettuato presso uno dei laboratori autorizzati) ed inserire le proprie
informazioni di volo. La procedura serve a generare un codice “Trusted Traveler”
alfanumerico ed in formato QR, che potrà essere richiesto in aeroporto. Anche per
l’Italia è previsto, sulla piattaforma, un elenco di laboratori autorizzati, di cui è
raccomandato avvalersi, per non incorrere in eventuali difficoltà nel riconoscimento del
risultato del test. Si suggerisce comunque di avere con sé il proprio risultato anche in
formato cartaceo.
Per una piena funzionalità della piattaforma https://trustedtravel.panabios.org/, si
consiglia di accedervi attraverso i browser Firefox e Chrome.
Tutti i viaggiatori in uscita dall’Etiopia devono sottoporsi a un test COVID RT-PCR
esclusivamente presso uno dei laboratori autorizzati, risultare negativi ed operare la
procedura di certificazione del test online sulla citata piattaforma dedicata. Per
prendere visione dei laboratori autorizzati in Etiopia e per le successive operazioni di
certificazione del test, tutti i viaggiatori devono registrarsi sulla piattaforma
online https://trustedtravel.panabios.org/. Si segnala che la lista dei laboratori è in
continuo aggiornamento e quindi raccomandiamo ai connazionali di controllare prima
del viaggio.
I passeggeri in uscita dall’Etiopia devono quindi effettuare il test PCR per il COVID-19
in uno dei laboratori autorizzati e, a seguito della disponibilità del risultato negativo,
riceveranno una mail e/o un SMS dal laboratorio prescelto e/o dal sistema online
PanaBIOS con le istruzioni per generare online il proprio codice di certificazione cd.
“Trusted Traveler” (ove ciò non avvenga dopo un certo lasso di tempo, si consiglia di
contattare e sollecitare il laboratorio in cui si è svolto il test).

DISPOSIZIONI SANITARIE
L’altitudine quando si viaggia sull’altopiano a nord e/o ai Monti Bale, può richiedere un
minimo di acclimatamento; si consiglia di consultare il proprio medico se si hanno

                            I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 29
problemi cardiaci o si soffre di alta pressione. Per i viaggi al nord di solito non è richiesta
nessuna vaccinazione o profilassi.
Se si prevede di recarsi nella Valle dell’Omo a sud, a Harar e in Dancalia sono invece
vivamente consigliate la vaccinazione internazionale contro la febbre gialla e la
profilassi antimalarica.
L’OMS durante la 67° Assemblea Mondiale della Sanità, modifica il periodo di validità
della vaccinazione contro la febbre gialla, estendendolo da 10 anni a tutta la vita, senza
necessità di richiami. Per maggiori informazioni:
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p
=dalministero&id=2602
Raccomandiamo comunque di rivolgersi al proprio Ufficio d'Igiene Provinciale per
informazioni più dettagliate. Si raccomanda di portare con sé nel bagaglio a mano le
medicine di uso personale. Da prevedere eventuali integratori salini per chi soffre di
bassa pressione. Consigliati collirio ed antidiarroici.

CLIMA
L’Etiopia compresa tra il Tropico del Cancro e l'Equatore, è un paese tropicale con
condizioni climatiche determinate più dall'altitudine che dalla latitudine. Mentre a est la
Depressione della Dancalia e l’Ogaden sono regioni semi-desertiche e con un caldo
torrido (clima tropicale secco), gli altopiani abissini, che occupano la maggior parte del
Paese e hanno un'altezza media di 2.000 metri con picchi oltre i 4.000, presentano un
clima temperato-freddo, certamente non tropicale. Se si dovesse generalizzare
potremmo dire che sull’altopiano l’anno si può dividere in due periodi: quello delle
lunghe piogge (da metà giugno a metà settembre) e quello secco (da ottobre a
giugno) interrotto dalle brevi irregolari piogge verso aprile. A fine aprile, il clima è
variabile ma non freddo.
Nella Valle dell’Omo i mesi estivi e invernali sono generalmente asciutti e piove in
autunno e primavera (poca acqua nel Fiume Omo).

Temperature massime normalmente registrate nella depressione

Dicembre: notturna 20°C.- Diurna Max 35°C all’ ombra.
Febbraio: notturna 24°C.- Diurna Max 40°C. all’ ombra.

         ADDIS ABEBA (2.400 m. s.l.m.)                        GONDAR a nord (1.985 m. s.l.m.)
            TEMPERATURA (C°)        PIOGGIA                     TEMPERATURA           PIOGGIA
                                                                    (C°)
                 Max           Min.           (gg)             Max        Min.           (gg)
   GEN           22             6               1              27          13              0
   FEB           24             7               1              28          14              0
   MAR           23             11              3              28          15              1
   APR           24             11              4              29          17              1
   MAG           24             11              3              27          16              4
   GIU           22             11              8              24          15              5
   LUG           20             11             11               21         13              8
   AUG           20             11             11               21         13              7

I POPOLI DELLA VALLE DELL'OMO, RITI E TRADIZIONI DI UN CONTINENTE | 30
SET           21           9              7               24                13              1
  OTT           21           8              2               25                13              1
  NOV           22           7              0               26                13              0
  DIC           22           6              0               26                12              0

           AWASSA (1.650 m. s.l.m.)                         JINKA a sud (1.330 m. s.l.m.)
            TEMPERATURA (C°)        PIOGGIA               TEMPERATURA (C°)           PIOGGIA
              Max       Min.          (gg)                 Max           Min.          (gg)
  GEN         28          11           0                    33            15             0
  FEB         30          11            1                   33            16              1
  MAR         28         12             4                   33            17             3
  APR         27         13             5                   32            17              5
  MAG         26         13             4                  30             17             4
  GIU         25         13             3                  30             17             3
  LUG         23         14             6                   29            17             3
  AUG         24         13             5                   29            17             3
  SET         25         13             6                  30             17             4
  OTT         26         12             3                   31            16             3
  NOV         27         10            0                    31            15             3
  DIC         27         09            0                    32            14             0

ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Per quanto riguarda gli indumenti personali si consiglia un abbigliamento informale e
“stile a cipolla”. Consigliati abiti pratici e leggeri per il giorno (camicie di cotone,
pantaloni lunghi e corti di tela, calzature comode) e capi più pesanti come
maglioni/pile, giacca in goretex, foulard e calze per la sera e la mattina, in particolare
per i viaggi a nord sugli altopiani. Il mimetico militare è tassativamente vietato nella
maggior parte dei Paesi africani. Gli hotel non richiedono nessun abbigliamento
elegante. Attenzione: per entrare nei luoghi di culto copti è obbligatorio togliersi le
scarpe (è consigliabile avere a portata di mano un paio di calze pesanti anche perché
possono esserci pulci quindi meglio non stare scalzi) e in alcune chiese/monasteri non
è consentito l’ingresso alle signore.
Da non dimenticare: occhiali da sole – cappellino da sole - torcia elettrica con batterie
di ricambio - nastro adesivo - farmacia personale – eventuale asciugacapelli -
repellente per zanzare ed eventualmente uno spray contro insetti e pulci - eventuale
saccolenzuolo - salviette igieniche - creme solari di protezione - crema idratante -
burrocacao per labbra – rullini/memocard di riserva – sveglia - costume da bagno –
sandali/ciabattine di plastica – un paio di scarpe/sandali chiusi comodi con fondo
antisdrucciolo - zainetto per necessità giornaliere.
Per i viaggi nella valle dell’Omo siccome si attraversano alcune regioni dove possono
esservi mosche tze-tze in quei momenti è consigliabile indossare pantaloni e camicie a
maniche lunghe ed è da evitare il nero e il blu che le attira in modo particolare. Può
essere utile portarsi uno zampirone a spirale.
Per le spedizioni in Dancalia è importante avere uno scarponcino da marcia
possibilmente leggero, chiuso e che si asciuga in fretta, un paio di scarpe leggere di
ricambio e sandali di plastica per l’attraversamento del canyon. È importante inoltre

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