ARGENTINA - CILE PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 - Cile/PATAGONIA ...

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PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40
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IL TUO VIAGGIO
PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40
Una proposta di viaggio per chi cerca gli scorci meno visti e meno fotografati della
Patagonia, per chi vuole l'essenza vera dei luoghi, per chi ama percorrere le strade
meno battute.
Un viaggio ”overland” tra Argentina e Cile adatto in particolare a chi non teme sveglie
mattutine e pranzi al sacco, a chi si diverte a percorrere lunghi tragitti in auto e
predilige i grandi spazi aperti. Il periodo migliore per effettuarlo va da ottobre ad
aprile, ideale da ottobre a inizio dicembre quando si possono avvistare le balene nella
Penisola Valdés.
In Patagonia tra Carretera Austral e Ruta 40 è un’attraversata del cono sud americano
per intenditori, spettacolare.
 Dalla costa dell’Atlantico a quella del Pacifico, spaziando tra la Patagonia argentina e
la Patagonia cilena, visitando i più bei parchi nazionali che queste due regioni offrono,
alcuni celebri, altri meno noti, ma non per questo meno suggestivi, osservando il
contrasto tra le immense steppe argentine e le verdi foreste cilene, percorrendo due
strade leggendarie, la Carretera Austral e la Ruta 40.
Per molti la Patagonia è il luogo abitato più selvaggio della terra, fatto di distese, fiumi,
laghi, vulcani e montagne, poderosi ghiacciai.
Buenos Aires, porta d’entrata in Argentina, ci accoglie con la sua eleganza e la sua
atmosfera più europea che sudamericana. Passeggiamo per le sue vie acciottolate, tra i
caffè vecchio stile, ammirando l’architettura un po’ decadente e le case di lamiera
colorata del Caminito; nelle orecchie le note di un nostalgico tango.
 Raggiungiamo la Penisola Valdes con un comodo volo e da qui iniziamo il nostro
percorso tutto via terra che ci condurrà a scoprire la Patagonia dall’Atlantico al
Pacifico, da nord a sud.
Dopo aver osservato i pinguini, i leoni e gli elefanti marini e, con un po’ di fortuna le
balene nel periodo in cui sostano nelle acque della Penisola Valdes, attraversiamo
l’entroterra argentino per arrivare sino a Esquel, situata vicino al confine con il Cile, per
visitare il primo dei bellissimi parchi nazionali che incontreremo durante il nostro
viaggio. Alcuni di questi sono famosissimi, basti pensare al Parco Nazionale Los
Glaciares e al Ghiacciaio Perito Moreno, altri sono meno noti e di difficile accesso,
proprio come il Parco Nazionale Los Alerces, se non si sceglie di attraversare la
Patagonia via terra come facciamo noi.
Varchiamo il confine con il Cile e percorriamo la Carretera Austral, la strada voluta da
Pinochet per scopi bellici nel 1976, ma ritenuta da molti come la lingua d’asfalto con
uno dei più bei contorni al mondo. Transitiamo in terra cilena all’interno del Parco
Nazionale Queulat, fra fiordi e ghiacciai, fra montagne e foreste alla scoperta di luoghi
lontani dalle rotte del turismo. Ci rilassiamo con un bagno termale nel villaggio di
Puerto Puyuhuapi, situato in uno dei più bei fiordi cileni. Torniamo in Argentina per
imboccare un’altra strada leggendaria: la mitica Ruta 40, la strada più lunga e
spettacolare d’Argentina che unisce il paese da nord a sud. Percorrerla, se non tutta
almeno in parte, specie nella porzione patagonica, è il sogno di molti grandi viaggiatori
e il modo migliore per conoscere un territorio vastissimo che, oltre alle tappe classiche

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che tutti i viaggi in Patagonia propongono, offre la possibilità di apprezzare anche
paesaggi inusuali e inaspettati, e di percepire l'essenza di quest'area che tanto ha
affascinato esploratori da tutto il mondo...
La Ruta 40 ci porterà ad attraversare l’immenso Parco Nazionale Los Glaciares, ad
ammirare con i nostri occhi le superbe vette andine del Fitz Roy e del Cerro Torre nei
pressi di El Chalten, a sentire con le nostre orecchie lo stridere delle masse di ghiaccio
del Perito Moreno che si sfiorano, si muovono rompendo il silenzio di una natura che
sembra assorta in contemplazione di se stessa, a rifletterci in giganteschi specchi
d’acqua che formano laghi fra i più grandi e scenografici del continente, dove si
allungano fronti imponenti di ghiacciai millenari. Non paghi di tanta straordinaria
natura, lasciamo la Patagonia argentina con le sue attrazioni più note per attraversare
nuovamente il confine cileno, questa volta più a sud, per raggiungere il Parco
Nazionale Torres del Paine. Un luogo incantevole e incontaminato, ricco di vegetazione
e di laghi, dominato dai tre enormi monoliti di granito erosi dal ghiaccio, dall’acqua e
dai venti, le cui cime sono spesso incappucciate dalle nuvole. Rientriamo infine
all’aeroporto di El Calafate, dove termina la nostra grande traversata, per prendere il
volo che ci porta a Buenos Aires da cui rientriamo in Italia.
Nel nostro percorso patagonico, zigzagando tra Argentina e Cile, viaggiamo a bordo di
un comodo pulmino privato, guidati da un accompagnatore locale di origine italiana.
Per la realizzazione di questo itinerario, organizzato esclusivamente per Kel 12, ci
affidiamo da sempre a una piccola impresa familiare che ha sede a Trelew e che si
occupa di viaggi attraverso la Patagonia dal 1993. E’ nata per volontà di Pino, emigrato
qui dall’Italia per cercare sorte migliore, che ha creato l’agenzia per condividere con i
visitatori la conoscenza e l’amore profondo che nutriva per questi luoghi. Ora l’attività
è gestita con la stessa passione dai figli. E’ uno di loro, generalmente Umberto, ma
anche Gianny o Bruno, che ci accompagna personalmente da Trelew fino a El Calafate,
per tutto il tragitto terrestre. Essere accompagnati da chi ha ideato e curato
l’organizzazione del viaggio è, a nostro avviso, la migliore garanzia affinchè quanto
scritto sulla carta si realizzi effettivamente.
Un viaggio completo, un “grande” viaggio, uno dei miti dei viaggiatori.
Pensato per chi privilegia la conoscenza dei luoghi al comfort, non teme di macinare
tanti chilometri in pulmino su strade spesso sterrate, giornate intense e pranzi al sacco
(perché per strada non si incontra nulla!). In compenso sarà ripagato da una regione
che difende strenuamente la poesia dei suoi spazi brulli battuti dal vento, dei suoi
monti, della sua gente.

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Itinerario schematico

SPECIFICITA’ DELLA NOSTRA PROPOSTA

Buenos Aires, capitale elegante e sensuale, regina del tango;
La pinguinera di Punta Tombo e la Riserva Naturale della Penisola Valdes, sotto tutela
Unesco per la preservazione del suo ecosistema unico al mondo;
Il Parco Nazionale Los Alerces che custodisce esemplari di conifere di oltre 3000 anni;
Il Parco Nazionale Queulat all’interno del quale si trova il Ventisquero Colgante
(ghiacciaio sospeso)
Il Lago Buenos Aires;
Il Parco Nazionale Perito Moreno con il canyon del Rio Pinturas e la Cueva de las
Manos Pintadas, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco;
Il Lago Posadas e il Cerro San Lorenzo
Il Parco Nazionale Torres del Paine
La Carretera Austral e la Ruta 40

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Il Parco Nazionale Los Glaciares con: El Chalten e trekking facile per ammirare le più
famose vette della Patagonia: il Cerro Torre e il Fitz Roy; la navigazione(facoltativa) sul
Lago Argentino per osservare i ghiacciai Upsala e Onelli; lo spettacolare Ghiacciaio
Perito Moreno, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco

L’itinerario, inconsueto e intenso, organizzato in esclusiva per Kel 12, viene effettuato
quasi interamente via terra in pulmino.
Sono ben 5 i Parchi Nazionali che visitiamo durante il nostro viaggio, 2 in Cile e 3 in
Argentina, oltre alla Riserva Naturale della Penisola Valdés.
La libertà che ci regala il viaggiare via terra con il nostro veicolo privato rende possibile
disegnare un circuito assolutamente originale spaziando dalla Patagonia argentina a
quella cilena, raggiungendo luoghi remoti altrimenti difficilmente accessibili, godendo
degli spazi sterminati e della varietà di ambienti che questa regione offre, scoprendo
una Patagonia che resterà segreta a chi invece sceglierà di visitarne esclusivamente le
principali attrazioni spostandosi in aereo.
Utilizziamo solamente due voli interni, uno all’inizio e uno alla fine del viaggio; il primo
ci conduce da Buenos Aires a Trelew, dove inizia la nostra avventura in Patagonia. Il
secondo, a conclusione del nostro percorso, ci riporta a Buenos Aires da El Calafate
per prendere il volo di rientro in Italia. Considerata la vastità del territorio argentino,
questi voli si rendono necessari per raggiungere la Patagonia, la nostra destinazione,
senza dover aggiungere ulteriori giorni a un viaggio già lungo aggravandone
inutilmente il costo.
I trasferimenti via terra, anche lunghi, non vanno intesi come l’indispensabile fatica da
affrontare per spostarsi da un luogo all’altro. Sono invece l’essenza stessa del viaggio:
occasione di attraversare distese senza fine, di percorrere spazi che meritano soste, di
cercare un rapporto più ravvicinato con la realtà locale e possibilità di osservare luoghi
altrimenti non raggiungibili.
Per i pernottamenti abbiamo selezionato buoni hotel ben posizionati o dotati di una
forte personalità laddove esiste una vasta offerta e i migliori disponibili nelle altre
località, sempre cercando soluzioni in grado di offrire, oltre allo star bene,
l’assorbimento di atmosfere tipiche del posto.
Le cene di norma si consumano in hotel per non essere costretti a uscire la sera dopo
giornate a volte intense e garantire maggiore rilassatezza, i pranzi potranno essere
semplici box lunch perché lungo il percorso non si trovano ristoranti.
Il mercato turistico offre prezzi anche molto diversificati. La nostra proposta non parte
dalla necessità di presentare quote di partecipazione basse. Privilegiamo invece, come
in questo caso, servizi certamente superiori alla media assicurando un rapporto
qualità/prezzo positivo e un itinerario originale e ricco di contenuti.

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                                      1° giorno
     Partenza dall'Italia con volo di linea per Buenos Aires. Pernottamento a bordo

                                    2° giorno
     Buenos Aires, la capitale più elegante del Sud America, con le sue vie acciottolate, i caffè
     vecchio stile, l'architettura un po' decadente e le case di lamiera ondulata dipinte con
     colori vivaci del Caminito

                                     3° giorno
     Volo per Trelew e visita alla pinguinera di Punta Tombo, la più grande colonia di pinguini di
     Magellano del mondo

                                   4° giorno
     Alla scoperta della Penisola Valdes, importante riserva di fauna marina e avicola sotto la
     tutela dell'Unesco. Vedremo elefanti e leoni marini e, da luglio a dicembre, la balena franca
     australe

                                   5° giorno
     Lasciamo la costa atlantica per immergerci nell'entroterra in direzione ovest, attraverso le
     pianure patagoniche, fino a raggiungere il Parco Nazionale Los Alerces, vicino al confine
     con il Cile

                               6° giorno
     Partenza verso La Junta, in Cile, lungo la Carretera Austral, una delle strade più
     spettacolari al mondo

                                    7° giorno
     Il Parco Nazionale Queulat e il ghiacciaio sospeso. Le terme di Puerto Puyuhuapi, situato in
     un bellissimo fiordo cileno e proseguimento per Coyhaique

                                   8° giorno
     Dal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare costeggiando il
     Lago General Carrera

8 | IL TUO VIAGGIO
                                 9° giorno
    La mitica Ruta Nazionale 40, la strada più lunga e famosa di tutta l'Argentina.
    Percorrendola visitiamo i parchi nazionali più rinomati e i siti meno accessibili, come la
    Cueva de las Manos Pintadas

                                  10° giorno
    Trekking facile lungo il canyon del fiume Oro per una maestosa veduta panoramica del
    Monte San Lorenzo

                                 11° giorno
    Partenza in direzione El Chalten; ci aspetta un lungo tratto nella distesa patagonica
    accompagnati, sullo sfondo, dalle maestose vette della cordigliera andina

                                 12° giorno
    Camminata al belvedere del Fitz Roy ed escursione allo scenografico Lago del Desierto

                                   13° giorno
    Attraversiamo nuovamente la frontiera con il Cile per raggiungere il Parco Nazionale
    Torres del Paine, dichiarato Riserva della Biosfera dall'Unesco

                                 14° giorno
    Ritorniamo in Argentina verso El Calafate, nel cuore del Parco Nazionale Los Glaciares

                                    15° giorno
    Il Lago Argentino e il Ghiacciaio Perito Moreno, il gigante di ghiaccio

                                16° giorno
    Nel pomeriggio volo per Buenos Aires e connessione con il volo in partenza per Roma

   Arrivo
                                    17° giorno

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1° giorno
Partenza dall'Italia con volo di linea per Buenos Aires. Pernottamento a bordo

Partenza da Roma per Buenos Aires con volo di linea Aerolineas Argentinas. Cena e
pernottamento                             a                                bordo.

2° giorno
Buenos Aires, la capitale più elegante del Sud America, con le sue vie acciottolate, i
caffè vecchio stile, l'architettura un po' decadente e le case di lamiera ondulata dipinte
con colori vivaci del Caminito

Arrivo al mattino presto nella capitale argentina, accoglienza da parte della nostra
guida, e trasferimento all’Hotel NH Lancaster 4* o similare (stanza immediatamente
disponibile). Tempo a disposizione per rilassarsi dopo il lungo volo.
Pranzo libero. Il pomeriggio è dedicato al tour panoramico della città, con sosta ai
luoghi di maggior interesse (la partenza per la visita è prevista dall’hotel alle 14.00;
tuttavia l’orario è soggetto a riconferma sul posto). Diamo uno sguardo d’insieme alla
capitale, senza pretendere di conoscerla a fondo o fare visite approfondite, in quanto il
nostro soggiorno è molto breve.
Buenos Aires fu fondata per la prima volta nel 1536, quando vi giunse l’esploratore
spagnolo Pedro de Mendoza con i suoi battelli e stabilì un accampamento lungo il Rio
de la Plata. Nel 1580 l'esploratore spagnolo Juan de Garay fondò una seconda e
definitiva volta la città col nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de
Nuestra Señora de los Buenos Aires. La città fu battezzata con questo nome in onore
della Madonna di Bonaria di Cagliari, in Sardegna. Dalla sua fondazione fino al 1700
Buenos Aires subì diversi attacchi da parte di pirati inglesi, francesi e danesi.
Progressivamente acquisì maggior prestigio all'interno dell'America spagnola tanto da
diventare, nel 1776, capitale del Vicereame del Rio de la Plata.
Nel 1800 gli inglesi tentarono di impadronirsi ripetutamente della città, ma senza
successo. Buenos Aires cambia completamente nella seconda metà del XIX secolo con
l'arrivo di una massiccia immigrazione, soprattutto spagnola e italiana, ma anche
tedesca, polacca, russa e mediorientale, favorita dalle condizioni economiche precarie
in Europa e dalle politiche del governo argentino, volte a favorire l'ingresso di nuova
manodopera.
L'immigrazione italiana fu la prima ad arrivare in modo massiccio. Nel 1887 gli italiani
costituivano il 60% dell'immigrazione totale, per poi ridursi percentualmente con
l'aumentare della immigrazione spagnola.
Sul fronte interno, lo sviluppo del grande porto di Buenos Aires e il predominio

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economico corrispondente hanno provocato un periodo di scontri civili. La
separazione definitiva tra la città di Buenos Aires e la provincia è avvenuta nel 1880,
quando la città è stata dichiarata "capitale federale" della nazione.
Il XX secolo ha visto il consolidarsi dell'immigrazione europea che, con la seconda e la
terza generazione, fa ormai parte della classe dirigente. Buenos Aires cresce con le
caratteristiche di una grande metropoli. La seconda immigrazione, verificatasi nella
seconda metà del secolo, vede arrivare sulla scena argentina persone provenienti da
altri paesi del Sud America e dell'Asia. L'accoglienza sociale di queste nuove
minoranze etniche è però diversa e le comunità in questione faticano a inserirsi nel
tessuto sociale argentino.
Oggi attorno alla città gravita quasi la metà della popolazione argentina. L'area
metropolitana di Buenos Aires conta infatti circa 14 milioni di abitanti ed è la seconda
più grande metropoli dell’emisfero sud dopo San Paolo in Brasile.
Il centro della città è Plaza de Mayo, nucleo dell’insediamento originale, risalente al
1580, dove si trovano la Casa Rosada (il Palazzo Presidenziale), la Cattedrale
Metropolitana e il Museo del Cabildo (si visitano esternamente). L’Avenida Florida,
collega Plaza de Mayo con Plaza Jose de San Martin ed è una delle passeggiate più
popolari essendo completamente pedonabile, piena di negozi e di ristoranti.
Plaza Jose de San Martin è il cuore verde di Buenos Aires. Vi si trovano, oltre a bei
palazzi, il monumento al generale San Martin, che realizzò l'indipendenza argentina e
successivamente combatté per quelle del Perù e del Cile. Nell’adiacente piazza si
innalza la Torre Monumentale o degli Inglesi, chiamata così perché donata dai
britannici nel 1909 in occasione del centenario della Rivoluzione di Maggio.
L’obelisco, uno dei monumenti principali della capitale, sorge nella Plaza de la
República, all'intersezione fra Avenida Corrientes e Avenida 9 de Julio e fu costruito
per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città. Qui si riuniscono tutte
le linee della metropolitana cittadina. Poco distante, sull’Avenida 9 de Julio (l’arteria più
larga di Buenos Aires, con il traffico che ne consegue), si può osservare l’elegante e
monumentale facciata del Teatro Colòn, che occupa un intero isolato.
San Telmo è il quartiere più antico di Buenos Aires, facilmente raggiungibile a piedi da
Plaza de Mayo percorrendo l’Avenida Defensa. E’ caratterizzato da vie strette, strade
acciottolate, bassi edifici in stile coloniale e innumerevoli negozi di antiquariato che gli
conferiscono un fascino un po’ retrò. Alla fine del XIX secolo, a causa dell’epidemia di
febbre gialla che colpì la città, i membri più abbienti della società si trasferirono nel
vicino quartiere della Recoleta (ancora oggi importante quartiere residenziale di
classe), e a San Telmo le antiche ville (conventillos) furono convertite in case popolari
per i più disagiati. Oggi il quartiere attira sempre più artisti, bohemien, giovani studenti,
rendendolo un luogo caratteristico. Proseguendo lungo la Avenida Defensa si lascia
alle spalle San Telmo e si entra nel vivace e popolare quartiere della Boca, così

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chiamato perché è nato intorno al porto ormai non più attivo, che si trova
all'imboccatura (boca) della confluenza del Riachuelo con il Rio de la Plata.
Il cuore della Boca è il Caminito, con le sue caratteristiche case colorate. La zona si
sviluppò soprattutto grazie agli immigranti genovesi che gli conferirono l'aspetto
attuale. Le case venivano intatti dipinte con le rimanenze di vernice usata per le chiatte
da trasporto merci che transitavano nel Riachuelo e negli anni questo è diventato un
motivo di attrazione per i turisti.
Ristoranti con tavoli all’aperto, spettacoli di tango in strada e negozietti vari
completano il vivace quadretto. La Boca è anche la sede di una delle squadre di calcio
più famose al mondo, il Boca Juniors, e dello celebre stadio La Bombonera, Al termine
del tour panoramico rientro in hotel.
Cena libera e pernottamento.

Pernottamento (Hotel NH Collection Buenos Aires Lancaster )
Situato in un elegante edificio storico conosciuto per il pregio della sua facciata, l’hotel
si trova a un paio di minuti a piedi dal quartiere finanziario e dai negozi e ristoranti di
via Florida. Le camere sono arredate in uno stile che coniuga il classico e il
contemporaneo, con colori neutri e pavimenti in parquet.

Indirizzo: Avenida Cordoba 405, C1054AAD Buenos Aires, Argentina
Telefono: +54 11 4131 6464
www.nh-hotels.com

3° giorno
Volo per Trelew e visita alla pinguinera di Punta Tombo, la più grande colonia di
pinguini di Magellano del mondo (240 km - 5 ore circa)

Sveglia presto al mattino e trasferimento in aeroporto per il volo di linea per Trelew
(orario soggetto a riconferma in loco), dal gallese “tre”, che significa villaggio e “lew”,
diminutivo di Lewis, fondatore di Trelew e capo della colonia di gallesi che

12 | IL TUO VIAGGIO
colonizzarono la valle del fiume Chubut. Incontro con l’accompagnatore residente in
loco che ci guiderà fino al Calafate.
Inizia qui il nostro percorso via terra che ci porterà alla scoperta della Patagonia.
Delimitata geograficamente a ovest e a sud dalle Ande, e ad est da plateau e
bassipiani, è una regione di ampie pianure steppiche, alle quali si susseguono altopiani
che raggiungono oltre i 1000 metri di quota, caratterizzati da un'enorme distesa
sassosa ricoperta da una vegetazione prevalentemente erbacea ed arbustiva. Verso le
Ande la steppa cede il posto a formazioni rocciose caratterizzate da porfido, granito e
lave basaltiche, la vita animale diventa più abbondante e la vegetazione più
lussureggiante, con boschi di faggi e conifere.
Trelew, che è sorta nella verde valle scavata dal fiume Chubut, è la sede dell’aeroporto
più vicino per raggiungere Punta Tombo e la Penisola Valdes, le nostre mete di oggi e
domani.
Partenza in pulmino per l’escursione alla pinguinera di Punta Tombo, dove si trova una
nutrita colonia di pinguini, detti di Magellano. Quando arriva la primavera australe, in
questo promontorio situato a 125 km a sud di Trelew, il pinguino di Magellano giunge al
suo appuntamento annuale. Dopo un lunghissimo viaggio tocca terra per fare il suo
nido. Da metà settembre a metà aprile si radunano più di un milione di esemplari e la
zona diventa così la colonia di pinguini (pinguinera) più grande del mondo. Nel
pomeriggio trasferimento a Puerto Madryn per il pernottamento in hotel. Puerto
Madryn si trova a circa 65 km a nord di Trelew ed è la base di partenza ideale da cui
effettuare la visita della Penisola Valdes che faremo domani.
Sistemazione e pernottamento all’Hotel Dazzler 4* o similare.
Pensione completa.

Pernottamento (Hotel Peninsula Valdes )
Hotel 4 stelle situato sul lungomare di Puerto Madryn; dispone di 76 camere spaziose,
arredate in stile moderno e dotate di TV LCD via cavo, aria condizionata e vista
sull’oceano. Vanta un centro benessere, una palestra e connessione Wi-Fi gratuita

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Indirizzo: Av. J.A. Roca 155, 9120 Puerto Madryn, Argentina
Telefono: +54 2965 471292
www.hotelpeninsula.com

4° giorno
Alla scoperta della Penisola Valdes, importante riserva di fauna marina e avicola sotto
la tutela dell'Unesco. Vedremo elefanti e leoni marini e, da luglio a dicembre, la balena
franca australe (520 km - intera giornata di escursione in cui effettuiamo il periplo della
penisola)

Dal 1999 la Penisola Valdes è sotto la tutela dell’Unesco per preservare il suo
ecosistema unico al mondo. Si tratta di un territorio pianeggiante che si inoltra
nell'Oceano Atlantico e costituisce una delle più importanti riserve di fauna marina e
avicola al mondo. Data la sua estensione, ci vuole una giornata per visitarla e
conoscere alcuni punti importanti per l’osservazione della fauna selvatica.
Scarsamente abitata dagli uomini, questa terra arida dove si fonde il blu del cielo con il
blu intenso delle sue acque, è territorio di guanachi, nandù e una grande varietà di
specie di uccelli marini. Sulle sue coste frastagliate, a strapiombo sul mare, trovano
rifugio molte specie di uccelli che giungono qui per svernare, attirati dal clima
particolarmente favorevole alla riproduzione. Una delle maggiori attrattive di questo
santuario naturale è la Balena Franca Australe, che arriva ogni anno nel mese di giugno
e si può osservare fino a inizio dicembre; in questo periodo è possibile effettuare
un’escursione facoltativa in barca per ammirare le balene da vicino. Ma non è la sola.
Qui vive e continua a prosperare l’unica e imponente colonia continentale di Mirounga
Leonina, meglio conosciuti come elefanti marini, per la caratteristica proboscide del
maschio. L’epoca di arrivo di questi mammiferi comincia nel mese di luglio e da
ottobre fino a gennaio è il periodo di maggior concentrazione, circa 1300 esemplari su
tutta la penisola.
Avremo modo di osservarli a Punta Delgada, mentre a Punta Norte vedremo una
lòberia, ossia una colonia di leoni marini. Durante i trasferimenti, con un po’ di fortuna,
potremo osservare anche altri animali come guanachi, nandù (struzzo sudamericano),
volpi, armadilli e lepri patagoniche.
Pranzo in ristorante.
In serata rientro in hotel a Puerto Madryn. Cena e pernottamento.

Pernottamento (Hotel Peninsula Valdes )

5° giorno

14 | IL TUO VIAGGIO
Lasciamo la costa atlantica per immergerci nell'entroterra in direzione ovest,
attraverso le pianure patagoniche, fino a raggiungere il Parco Nazionale Los Alerces,
vicino al confine con il Cile (600 km - 8 ore circa)

Lasciamo la costa atlantica per addentrarci nell’entroterra e puntare verso il Cile,
attraverso le pianure patagoniche, fino a raggiungere Esquel, ai margini del bellissimo
Parco Nazionale Los Alerces. Siamo in uno degli scenari più affascinanti di tutta
l’Argentina, una regione con una fitta vegetazione a causa del contributo costante
delle piogge.
Si tratta di 263.000 ettari protetti dal 1937 con l’obiettivo primario di salvaguardare la
specie arborea che gli dà il nome, l’alerce (Fitzroya cupressoides), una varietà di
conifera d’alto fusto che attecchisce nelle foreste temperate umide della Patagonia. Il
parco infatti custodisce alberi di una bellezza straordinaria; alcuni esemplari contano
oltre 3.000 anni di età e raggiungono i 60 metri d’altezza.
A seconda dell’orario di arrivo, vedremo se riusciremo a fare la visita del parco oggi,
altrimenti verrà fatta la mattina del giorno successivo.
Pranzo al sacco e cena in hotel.
Sistemazione e pernottamento all’Hosteria El Coiron 3* o similare.

6° giorno
Partenza verso La Junta, in Cile, lungo la Carretera Austral, una delle strade più
spettacolari al mondo (250 km - 6 ore circa)

Si parte lungo la Carretera Austral, voluta nel 1976 dal Generale Augusto Pinochet per
controllare il territorio del Cile meridionale, altrimenti accessibile solo per vie d’acqua.
La Carretera Austal collega Puerto Montt a Villa O’Higgins attraverso 1.350 km di
strada prevalentemente sterrata che hanno conosciuto negli ultimi anni una
progressiva, inesorabile asfaltatura. Ciononostante è ancora oggi una delle strade più
spettacolari al mondo; il suo fascino intramontabile sta nell’ispirazione geopolitica che
l’ha fatta nascere, nella sua storia umana recente, ma soprattutto nella bellezza dei
paesaggi in cui s’insinua.
Dopo aver attraversato la selva valdiviana, ci inoltriamo lungo i fiordi scoscesi del
Parco Nazionale Queulat, tra ghiacciai, fiumi impetuosi e alte vette vulcaniche.
Pensione completa.
Sistemazione e pernottamento al Lodge Espacio y Tiempo 3* o similare a La Junta.

7° giorno
Il Parco Nazionale Queulat e il ghiacciaio sospeso. Le terme di Puerto Puyuhuapi,
situato in un bellissimo fiordo cileno e proseguimento per Coyhaique (330 km - 8 ore
circa)

                                                  PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 | 15
Visita del Parco Nazionale Queulat, in un paesaggio intagliato e dominato dall’acqua. I
laghi sottili giacciono fra le pareti ripide della montagna come pietre preziose
nascoste, tra l’acqua bianca dei fiumi impetuosi, i canyons del parco e foreste di
sempreverdi.
Queulat, per sua fortuna, è meno frequentato di altri parchi più conosciuti del Cile,
nonostante alcune meraviglie naturali, come il “Ventisquero Colgante” o ghiacciaio
appeso, una delle maggiori attrazioni naturalistiche del Cile.
Si riparte quindi per Coyhaique.
Nel corso del trasferimento, sosta al villaggio di Puerto Puyuhuapi, adagiato su uno dei
più bei fiordi cileni, celebre per la caratteristica architettura e per i bagni termali dove
avremo modo di fermarci per un bagno ristoratore (entrata alle terme facoltativa, a
pagamento).
Nel pomeriggio si prosegue attraverso la selva valdiviana. Pranzo al sacco e cena in
hotel. Pernottamento all’Hotel Diego de Almagro 3* o similare a Coyhaique.

8° giorno
Dal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare costeggiando
il Lago General Carrera (450 km - 10 ore circa)

Dal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare superando il
Passo La Llave e costeggiando per gran parte del percorso il secondo lago più grande
del Sudamerica, il Lago General Carrera. Arrivo a Los Antiguos, ubicato sulle rive
meridionali del lago che dal lato argentino si chiama Lago Buenos Aires. Pranzo al
sacco.
Cena e pernottamento all’Hotel Mora 3* o similare.

9° giorno
La mitica Ruta Nazionale 40, la strada più lunga e famosa di tutta l'Argentina.
Percorrendola visitiamo i parchi nazionali più rinomati e i siti meno accessibili, come la
Cueva de las Manos Pintadas (360 km - 8 ore circa)

Partenza al mattino molto presto. Finalmente oggi imbocchiamo un’altra mitica strada,
la Ruta Nacional 40, la strada più lunga e spettacolare d’Argentina.
La RN 40, creata nel 1935, unisce 3 regioni e 11 province del paese, dall’estremo nord
fino al “finis terrae” del sud, come una gigantesca colonna vertebrale lunga più di
5.000 km. In parte su asfalto e in gran parte su graniglia, dopo esserci lasciati alle
spalle la cittadina di Perito Moreno, raggiungiamo la valle del Rio Pinturas, dove ci
fermeremo per visitare la “Cueva de las Manos Pintadas”. Considerata la Cappella
Sistina dell'arte preistorica di queste latitudini, la grotta si trova nello stupendo canyon
creato dal Rio Pinturas, all’interno del Parco Nazionale Perito Moreno (da non
confondersi con il più noto ghiacciaio omonimo). Qui centinaia di impronte di mani in

16 | IL TUO VIAGGIO
negativo, riprodotte in moltissimi colori, si sovrappongono le une alle altre. Secondo gli
studiosi le pitture corrispondono a diversi periodi o stili differenti: il più antico risale a
circa diecimila anni fa e si caratterizza per le scene di caccia nelle quali si vedono
gruppi di cacciatori che inseguono greggi di guanachi nei colori rosso, viola e ocra. Nel
secondo gruppo stilistico, datato tra i cinque e i settemila anni fa, il tema centrale sono
gruppi di guanachi più statici. Si vedono rappresentati con i cuccioli e la figura umana
non è vincolata agli animali, bensì è disegnata di fronte, stilizzata, con gambe corte e
un solo braccio. Queste stupende pitture, considerate le più antiche del Sudamerica,
furono eseguite molto probabilmente da cacciatori paleolitici che arrivarono
dall'Europa attraverso lo stretto di Bering. Arrivo al villaggio di Lago Posadas nel tardo
pomeriggio. Pensione completa.
Pernottamento all’Estancia Suyai o La Posada del Posada 3*.

10° giorno
Trekking facile lungo il canyon del fiume Oro per una maestosa veduta panoramica del
Monte San Lorenzo (20 km, il trekking è di circa 5 km - 3/4 ore circa)

Dopo la prima colazione, assieme al nostro accompagnatore, partiamo per
un’escursione di circa 3/4 ore dedicata all’esplorazione del canyon del fiume Oro. Il
trekking, facile e alla portata di tutti, ci porterà fra grandi muraglie di pietra a una
veduta maestosa del lato nord del Cerro San Lorenzo (3.706 mt). Torniamo al Lago
Posadas dove noteremo il contrasto, tutto particolare, fra le acque azzurre del Lago
Posadas e le acque verdi del Lago Pueyrredon, separati fra di loro da appena 100 metri
di terra. Chi non volesse seguirci nel trekking proposto potrà trascorrere la giornata
rilassandosi o facendo delle passeggiate nei dintorni a piacere.
A pranzo oggi gusteremo un tipico “asado”, la rinomata carne grigliata argentina. Cena
e pernottamento.

11° giorno
Partenza in direzione El Chalten; ci aspetta un lungo tratto nella distesa patagonica
accompagnati, sullo sfondo, dalle maestose vette della cordigliera andina (580 km - 9
ore circa)

Oggi ci attende una lunga tappa verso sud, sempre seguendo la Ruta 40.
Ci dirigiamo verso la zona dei grandi ghiacciai, attraverso un paesaggio caratterizzato
dalle sterminate distese di cespugli tipici della pampa patagonica, dove potremo
osservare diversi uccelli e la tipica fauna.
Sullo sfondo ci invita ad avanzare lo spettacolo maestoso della cordigliera andina da
cui svettano il Cerro Torre e il Fitz Roy.
Arrivo nel pomeriggio a El Chaltén, piccolo villaggio ai piedi di queste due cime
colossali. Oggi El Chaltén è conosciuto come la capitale nazionale del trekking grazie

                                                    PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 | 17
alla grande quantità di sentieri, che si snodano in mezzo a scenari spettacolari, che
offre agli amanti di questa disciplina.
Pensione completa.
Sistemazione e pernottamento al Pudu Lodge, Hotel Poincenot o Destino Sur o
similare.

12° giorno
Camminata al belvedere del Fitz Roy ed escursione allo scenografico Lago del
Desierto (passeggiata di 3 ore circa)

Un facile trekking di circa 3 ore (andata e ritorno) ci conduce al Mirador del Fitz Roy (o
Cerro Chaltén), di fronte alla famosa e spettacolare montagna, meta ambita da tutti gli
scalatori. Tra le ardue vette della terra questa montagna non è tra le più alte, ma
certamente fra le più temibili. Battuta da piogge e venti della pampa, irta di guglie
ribelli e di torrioni ghiacciati, ha sempre ispirato agli uomini un riverente senso di
terrore.
Nel pomeriggio effettueremo un’escursione con il nostro pulmino allo scenografico
Lago del Desierto, passando per il Glaciar Los Huemules.
Il percorso, attraverso un paesaggio mutevole e spettacolare, è di circa 37 km su
strada in gran parte sterrata e nelle giornate limpide è possibile ammirare il Cerro
Torre e il Cerro Fitz Roy da diverse angolazioni.
Il Lago del Desierto, che si trova nelle immediate vicinanze del confine con il Cile, è
attorniato da bei boschi di ñires e lengas che incorniciano le cime e le vallate
circostanti. L’escursione offre belle vedute d’insieme sulla Valle del Rio de las Vuelta e
in particolare sul Monte Fitz Roy.
Per i camminatori più allenati, è possibile in alternativa trascorrere la giornata
effettuando un trekking di circa 7 ore (andata e ritorno) alla Laguna Torre, da dove,
complice una giornata limpida, si possono ammirare da vicino le pareti verticali di
granito e la cima del Cerro Torre (3.128 metri), conquistata per la prima volta dal
celebre alpinista italiano Cesare Maestri.
L’accompagnatore è a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie in
merito alle possibili escursioni.
Pranzo al sacco, cena e pernottamento in hotel.

13° giorno
Attraversiamo nuovamente la frontiera con il Cile per raggiungere il Parco Nazionale
Torres del Paine, dichiarato Riserva della Biosfera dall'Unesco (490 km - 8 ore circa)

Un’altra giornata intensa, ma appagante ci attende. Partenza presto al mattino in
direzione del territorio cileno, fino a raggiungere il Parco Nazionale Torres del Paine.

18 | IL TUO VIAGGIO
Costeggiando i laghi Viedma e Argentino continuiamo ad avanzare verso sud. I laghi si
aprono tra alte montagne, piccole vallate, fiordi che si insinuano tra foreste e ghiacciai
e baie piene di fascino.
Successivamente la strada scorre su colline ed estese pampas, in un susseguirsi di
paesaggi affascinanti e luoghi incantevoli.
Entriamo quindi nella più spettacolare “Riserva della Biosfera Mondiale", il Parco
Nazionale Torres del Paine. Protetti dalla variegata vegetazione dove predominano
l’erica e i licheni, qui coesistono le più disparate specie animali, tra cui puma e volpi,
difficili da osservare, mentre è facile incontrare gruppi di guanachi. Il Lago
Nordenskjold, dalle acque color smeraldo, lambisce la base delle colline ed è la
sorgente delle spettacolari e roboanti acque del Salto Grande, che precipita verso il
Lago Pehoe. La scena è racchiusa e dominata dalle tre maestose torri che formano il
gruppo del Paine, enormi monoliti di granito erosi dal ghiaccio, dall’acqua e dai venti, le
cui cime sono spesso incappucciate dalle nuvole.
Pranzo al sacco in corso di viaggio, cena e pernottamento all’Hotel Lago Grey o Rio
Serrano 4* o similare.

14° giorno
Ritorniamo in Argentina verso El Calafate, nel cuore del Parco Nazionale Los Glaciares
(350 km - 5 ore circa)

Dopo la prima colazione continuiamo a esplorare il parco con il nostro pulmino.
Sosta al bel Salto Chico e alla Laguna Amarga, nelle cui acque, durante le giornate
nitide, si riflettono le Torri del Paine.
Lasciato il parco, proseguiamo in direzione di Puerto Natales, cittadina adagiata sulle
sponde del Fiordo Ultima Esperanza, con sosta alla Cueva del Milodon dove, nel 1895,
vennero scoperti i resti di un gigantesco bradipo, detto milodonte. Sosta a Puerto
Natales per il pranzo.
Nel pomeriggio lasciamo il Cile e rientriamo in Argentina per raggiungere El Calafate, la
tappa finale della nostra giornata e del nostro viaggio tra la Patagonia argentina e la
Patagonia cilena.
Cena e pernottamento all’Hotel Mirador del Lago 4* o similare.

15° giorno
Il Lago Argentino e il Ghiacciaio Perito Moreno, il gigante di ghiaccio

Dopo tanti chilometri, lasciamo la prima parte della giornata a disposizione per attività
individuali o relax. Suggeriamo di effettuare, se le condizioni meteorologiche lo
permettono, un’escursione facoltativa in barca sul Lago Argentino, lungo il Brazo
Norte, per la visita al vasto fronte dei ghiacciai Upsala e Spegazzini, il più alto

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ghiacciaio all’interno del Parco Nazionale. L’escursione è resa suggestiva dagli iceberg
in mezzo a cui si naviga (normalmente ci s’imbarca alle 08.30 e si sbarca alle 14.00). Il
Lago Argentino è il terzo lago sudamericano per dimensioni dopo il Titicaca e il
Buenos Aires, con una superficie complessiva di circa 1.560 chilometri quadrati. La
navigazione nel Brazo Norte è particolarmente avventurosa e affascinante perché
s'incontrano imponenti iceberg galleggianti alla deriva di un azzurro incredibile, oltre a
panorami inusuali e di rara bellezza. Pranzo al sacco.
Nel pomeriggio ci attende l’appuntamento forse più atteso di tutto il viaggio, la visita
al gigante di ghiaccio, il Ghiacciaio Perito Moreno.
Lasciato il pulmino nel parcheggio all’ingresso del Parque Nacional Los Glaciares, ci si
incammina sulle passerelle, disposte su tre livelli, da cui si può godere degli splendidi
panorami del Ghiacciaio Perito Moreno.
Per le sue caratteristiche estetiche e naturali uniche al mondo, fu incorporato nel 1981
nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall'UNESCO.
Dal “hielo continental”, l'immensa massa di ghiaccio della calotta della cordigliera delle
Ande, si distaccano 47 formazioni glaciali fra le quali figurano i ghiacciai Viedma,
Upsala, Onelli e il celeberrimo Perito Moreno, che costituisce il motivo principale della
nostra visita.
La sua particolarità è di essere un ghiacciaio in movimento e uno dei pochi esistenti
sulla terra che avanza e non retrocede come avviene per la maggior parte di essi.
Situato fra il Brazo Rico e il Canal de los Tempanos, ha un fronte di 5 chilometri e
un'altezza di 60 metri sopra il livello dell'acqua del braccio meridionale del Lago
Argentino.
Dal centro servizi all’interno del parco dove si trovano il bar, self-service, e i bagni,
iniziano le passerelle, la cui mappa è visibile all’ingresso, che consentono una bella
camminata davanti al ghiacciaio. Ampie terrazze con panchine sono ottimi punti per
osservare gli enormi blocchi di ghiaccio e le altissime pareti di mille tonalità di azzurro.
In un’ora circa di cammino si completano tutte le passerelle, che permettono di vedere
il fronte da diverse angolature.
La vista è impressionante e il rumore provocato dallo stridere delle masse di ghiaccio
e, a volte, da improvvise rotture, regala la sensazione di essere di fronte a un gigante
vivo e sarà uno dei ricordi più emozionanti che porteremo con noi. Cena libera e
pernottamento in hotel.

16° giorno
Nel pomeriggio volo per Buenos Aires e connessione con il volo in partenza per Roma

20 | IL TUO VIAGGIO
Prima colazione. La prima parte della mattina è a disposizione per acquisti o relax. A
seguire trasferimento in aeroporto dove salutiamo il nostro accompagnatore e
c’imbarchiamo sul volo per Buenos Aires (orario soggetto a riconferma in loco).
Qualora il volo atterrasse all’aeroporto domestico, all’arrivo organizzeremo un
trasferimento privato con assistenza di guida in italiano all’aeroporto internazionale per
l’imbarco sul volo in partenza per Roma alle 22.45.
Pasti liberi. Pernottamento a bordo.

17° giorno
Arrivo

Arrivo a Roma.

                                                 PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 | 21
1. Caminito, Buenos Aires 2. Cueva de las Manos Pintadas
                           3. Guanaco, Parco delle Torri del Paine

22 | IL TUO VIAGGIO
PRIMA DELLA PARTENZA
BENE A SAPERSI

   L’IMPEGNO PER UN TURISMO SOSTENIBILE
Promuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre. Da molto prima che
la parola sostenibilità diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma,
sfiora e valorizza ciò che incontra. Visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime
del proprio passaggio sono tra i primi punti della nostra “Carta Etica del Viaggio e del
Viaggiatore”, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti i viaggiatori prima
della partenza, in cui si riassumono principi, buone regole e attenzioni che possono
contribuire a salvaguardare il pianeta e i popoli che lo abitano. Ad esempio, i
comportamenti da adottare con la plastica: la battaglia del momento, una lotta che ci è
particolarmente cara, come dimostra anche il kit da viaggio sostenibile che regaliamo
alla partenza per sensibilizzare, e che comprende:
- una borraccia da portare con sé, per scoraggiare l’uso delle bottigliette d’acqua di
plastica
- buste portadocumenti realizzate in carta Ecophilosopy, senza utilizzo di colla, e
stampate con inchiostri ad acqua. Interamente riciclabili

    Caratteristiche generali. Viaggio intenso che permette di visitare un’ampia
     porzione della Patagonia tra Argentina e Cile, adatto ai viaggiatori curiosi che non
     temono lunghi percorsi in pulmino e amano osservare ampi spazi di territorio.
     Questo itinerario si svolge tutto via terra in Patagonia con un pulmino privato per
     avvicinarsi a luoghi al di fuori delle rotte turistiche, altrimenti irraggiungibili. I due
     voli interni che si utilizzano sono funzionali allo svolgimento dell’itinerario. A inizio
     viaggio, per raggiungere la Patagonia da Buenos Aires e a fine viaggio per non
     ripercorrere la strada già fatta all’andata. La durata è congrua per effettuare il
     viaggio nel modo che riteniamo più opportuno.

    Altitudine. L’itinerario si svolge quasi tutto ad altitudini sul livello del mare. Sono
     previste camminate adatte a chiunque sia in buono stato fisico, non troppo
     impegnative, che raggiungono al massimo un’altitudine di 700/1000 metri sul
     livello del mare.

                                                    PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 | 23
   Guide e accompagnatori locali. A Buenos Aires le visite si effettuano con una
     guida locale parlante italiano. Da Trelew al El Calafate si viaggia con
     l’accompagnatore italiano residente in loco. I voli aerei si effettuano senza
     accompagnatore.

    Trasferimenti. I trasferimenti, a volte lunghi su strade di graniglia, non vanno intesi
     come l’inevitabile prezzo da pagare per raggiungere un luogo: mai come in questo
     caso costituiscono l’essenza stessa del viaggio. Spaziare nelle immense distese
     disabitate della Patagonia è vivere la Patagonia, è capire e respirare questo pezzo
     di mondo lontano e sperduto. I trasferimenti via terra, considerando le lunghe
     distanze, le specifiche condizioni locali, e le diverse esigenze di ogni gruppo,
     potrebbero comportare tempi superiori a quelli indicati.

    Pasti. Alcuni pranzi sono previsti al sacco, in quanto non si trovano ristoranti lungo
     il percorso. Le cene sono normalmente consumate in hotel. Alcuni hotel offrono la
     possibilità di scegliere cosa mangiare tra 2/3 diverse opzioni, altri offrono un
     menù fisso per i gruppi.

    Alberghi. Gli hotel selezionati per questo viaggio sono di livello medio-alto (non di
     lusso) ovunque. Utilizziamo buoni hotel 4* laddove c’è possibilità di scelta e
     strutture più semplici 3* laddove l’offerta turistica è limitata. Si tratta in genere di
     piccole strutture, dotate comunque del necessario per rendere gradevole il nostro
     soggiorno. Forniamo i nomi degli hotel che normalmente utilizziamo, affinché
     ognuno ne possa verificare le caratteristiche in Internet e valutare se il viaggio nel
     suo complesso incontra le proprie esigenze. Adottiamo volentieri tale soluzione
     perché, pur essendo possibile che qualche albergo possa essere sostituito con
     uno similare, riteniamo indispensabile non limitarci a fornire generiche categorie
     locali. Vi informiamo che L’Estancia Suyai ha un numero di camere limitato per cui
     è possibile che il gruppo o parte di esso possa essere sistemato in una struttura
     alternativa.
Gli hotel definitivi verranno confermati nel Foglio Notizie consegnato assieme ai
documenti di viaggio circa 20 giorni prima della partenza.

    Voli. Generalmente utilizziamo la compagnia di bandiera Aerolineas Argentinas
     che opera anche le tratte domestiche. Il volo Aerolineas parte da Roma e
     raggiunge Buenos Aires senza scali intermedi.

    Franchigia bagaglio. Utilizzando Aerolineas Argentinas sia per i voli internazionali
     che per i voli domestici, la franchigia bagaglio è di 23 kg per il bagaglio da stiva e

24 | IL TUO VIAGGIO
8 kg per il bagaglio a mano. Nel caso si utilizzi una diversa compagnia per i voli
     internazionali, sui voli domestici sarà possibile portare un bagaglio da stiva di
     massimo 15 kg e un bagaglio a mano del peso massimo di 8 kg.

    Clima. Per quanto riguarda il clima Buenos Aires gode di un clima temperato e
     umido. La temperatura media annuale è di 17°. In estate (i nostri mesi invernali) la
     media massima è di 25°, in inverno (la nostra estate) la media minima cala fino a
     10°. Nella Penisola Valdes sussiste una particolare situazione climatica in quanto la
     penisola, che si presenta come un territorio arido e pianeggiante, è riparata dalla
     cordigliera andina e gode della benefica vicinanza all’oceano. Nell’inverno australe
     il clima è freddo con temperature al di sotto dei 5°, mentre in estate le
     temperature si alzano parecchio e nei mesi più caldi (gennaio e febbraio) possono
     oltrepassare i 35°, con una forte escursione tra il giorno e la notte quando le
     temperature scendono anche di circa 10°, dipendendo dai venti e dalle maree.
     Sull’altopiano della Patagonia il clima è freddo e secco, l’estate è corta ed è
     caratterizzata da giornate molto lunghe. La temperatura massima in estate
     raggiunge in media i 20°, mentre la temperatura minima può arrivare a 5°. Durante
     i mesi estivi la presenza di vento è frequente. La sensazione termica che il vento
     produce è che la temperatura ambientale scenda di 6/7°. E’ pertanto consigliabile
     portare con sé capi di abbigliamento caldi per essere pronti ai repentini cambi di
     temperatura.

    Equipaggiamento. Non dimenticare di portare con sè:

    una felpa pesante
    un pile
    una giacca a vento
    guanti di lana
    calzettoni di lana
    cappello di lana e copricapo che protegga dal sole
    occhiali d’alta montagna (consigliati quelli con protezione laterale) con filtro UV
    scarpe comode con suola robusta
    burro cacao e creme solari a protezione totale

Suggerimenti generali

E’ buona norma provvedere a fotocopiare il passaporto, il biglietto aereo, dotarsi di 2
foto formato tessera. Ciò può rivelarsi utile in caso di smarrimento dei documenti), e va
conservato in posti diversi da quelli degli originali.

                                                  PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 | 25
Un accorto viaggiatore non dimentica mai nulla che possa rivelarsi utile sulla base di
precedenti esperienze di viaggio, (inclusa una sufficiente adattabilità ad usi, norme,
alimentazione, ritmi… a volte contrastanti la nostra quotidianità).
Nel caso le nostre indicazioni non fossero sufficienti in un qualsiasi aspetto del
programma, contattateci per richiedere specificazioni anche su questioni che a casa
appaiano secondarie, ma che in corso di viaggio potrebbero rivelarsi importanti.

26 | IL TUO VIAGGIO
Importante

Il programma potrebbe subire variazioni sulla base dell’operativo aereo, e le visite
potrebbero seguire un ordine diverso pur mantenendo integro l’itinerario. Allo stesso
modo gli hotel indicati potrebbero essere variati con altri di pari categoria. Gli hotel
definitivi verranno comunicati nel Foglio Notizie che vi verrà consegnato assieme ai
documenti di viaggio.

Carbon Tax € 28.00

Carbon Offset Program

In quanto organizzazione che cerca di ispirare gli altri a preoccuparsi del pianeta,
National Geographic Expeditions (NGE) si impegna a favore del turismo sostenibile e
della qualità ambientale. I partner di National Geographic, tra cui Kel 12 Tour Operator,
riconoscono che anche il viaggio ha effetti che colpiscono il clima della Terra. Kel 12
quindi ha accettato di collaborare con NGE nel processo di identificazione delle
emissioni di carbonio, riducendole laddove possibile e compensando ciò che rimane.

Dal 2009, NGE ha siglato un accordo con NativeEnergy, una Public Benefit
Corporation statunitense, che ha collaborato con centinaia di organizzazioni per
sviluppare reali soluzioni alle sfide di sostenibilità, focalizzandosi su progetti basati
sulla comunità che oltre a ridurre le emissioni di gas serra, siano in grado di fornire
ulteriori vantaggi. Attraverso l'uso strategico delle compensazioni di carbonio, un
modo pratico ed efficace per affrontare i cambiamenti climatici e incoraggiare la
crescita delle energie rinnovabili, NativeEnergy finanzia nuovi progetti che riducono
l'inquinamento da gas serra. NativeEnergy ha collaborato con NGE per identificare i
progetti nelle destinazioni in cui viaggiamo, dai progetti di forni a energia rinnovabile,
all'acqua potabile, al ripristino degli ecosistemi e alla protezione degli habitat della
fauna selvatica. Tutti i progetti di NativeEnergy sono sottoposti a verifica da parte di
certificatori terzi e NGE seleziona modi di compensazione conformi a standard
industriali riconosciuti, come Gold Standard o VCS.

Kel 12, al fine di rinforzare il proprio commitment nei confronti dell’ambiente e del
pianeta, ha deciso che verserà a Native Energy, il doppio di quanto sarà chiesto di
versare a voi viaggiatori in virtù degli accordi con National Geographic Expeditions.

                                                 PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40 | 27
Quota Individuale di partecipazione da Roma

Minimo 8 partecipanti                                                    € 5,600.00
Con Tour leader in loco parlante italiano e Esperto accompagnatore locale parlante
italiano.
Massimo 12 partecipanti

Supplementi per persona

Alta stagione terrestre                          15/12/2020 - 10/01/2021      € 200.00
Supplemento singola                                                           € 1,310.00
Tasse aeroportuali/fuel surcharge                                             € 500.00
Alta stagione voli                               15/12/2020 - 10/01/2021      € 250.00
Suppl. partenza da altre città (su richiesta
                                                                              € 150.00
e soggetto a disponibilità)
                                                 02/11/2019 - 18/11/2019
ADEGUAMENTO VALUTARIO IN DOPPIA                                               € 100.00
                                                 13/02/2020 - 13/02/2020
Prezzo Bloccato                                                               € 150.00
Prezzo Bloccato Singola                                                       € 175.00
ADEGUAMENTO VALUTARIO IN                         02/11/2019 - 18/11/2019
                                                                              € 125.00
SINGOLA                                          13/02/2020 - 13/02/2020
Base 6 (Con Esperto accompagnatore
                                                                              € 200.00
locale parlante italiano)

Quota di gestione pratica € 80.00

Organizzazione tecnica Kel 12 Tour operator s.r.l.

Kel 12 è socio                                 e aderisce al

Scheda Tecnica

A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo
delle quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di
viaggio riporta altresì la validità dello stesso.
B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art.
39 del Codice del Turismo.
C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero
comportare costi aggiuntivi.

28 | IL TUO VIAGGIO
D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori
delle ipotesi elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di
viaggio o nel caso previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento
dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura
indicata qui di seguito:
- 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza;
- 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza;
- 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza;
- 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza;
- 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima
della partenza;
- 100% dopo tali termini.
Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio.
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà
durante lo svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il
corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno
successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della
partenza.
La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.

Assicurazione

Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento
del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio.

Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di
annullamento.

Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.

Perché stipulare anche la POLIZZA INTEGRATIVA EUROP ASSISTANCE TOP

Per aumentare i massimali delle spese mediche fino a 300.000 euro e per aumentare
l’indennizzo del tuo bagaglio, ma soprattutto per poter annullare la tua prenotazione
per qualsiasi causa documentabile.

Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il
suo media partner «La Repubblica Affari&Finanza», con il sigillo di qualità N.1
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30 | IL TUO VIAGGIO
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