6-15 giugno - GLI ARTISTI IL PROGRAMMA LE INTERVISTE - in collaborazione con - Ravenna Festival
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in collaborazione con 6-15 giugno a cura di Pierfrancesco Pacoda GLI ARTISTI IL PROGRAMMA LE INTERVISTE
di MICHELE TADINI direttore e solista ANTONIO CAGGIANO O 2 0 1 9 15 GIUGN auro De André, ore 21 Palazzo M
“ Come nasce la collaborazione tra IL TEMPO DELLE PERCUSSIONI Conversazione con Antonio Caggiano, docente dell’Accademia Chigiana di Siena a cura di Cristina Ghirardini un’istituzione famosa per formare musicisti di altissimo livello, come l’Accademia Chigiana, e un festival che fa culminare la serie di eventi dedicati alle percussioni con un concerto aperto alla partecipazione di musicisti selezionati attraverso una chiamata pubblica? Come si trova un minimo comune denominatore tra partecipanti così diversi senza sacrificare le peculiarità timbriche, esecutive e la raffinata complessità ritmica che dovrebbe caratterizzare l’arte di ogni percussionista? La collaborazione tra Ravenna Festival e l’Accademia Chigiana nasce dalla volontà dei direttori artistici di queste importanti istituzioni, Franco Masotti e Nicola Sani, di creare una sinergia fra due realtà prestigiose italiane che, mettendo da parte l’autoreferenzialità e conservando uno spirito di servizio verso la società, lavorano e che sembrano rinnovare di continuo l’orizzonte dei percussionisti? Il percussionista moderno occidentale è il polistrumentista per eccellenza: deve padroneggiare strumenti molto diversi e affrontare, oltre al repertorio orchestrale, partiture molto complesse e difficili che richiedono abilità tecniche specifiche. Facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di spiegare a grandi linee come è strutturata la scuola di strumenti a percussione nei Conservatori italiani e quale sia il percorso che uno studente deve affrontare. In Italia il Corso è di livello universitario, con un Triennio di base e un Biennio specialistico, ed è incentrato su quattro gruppi strumentali: 1) Tamburo e set up 2) Tastiere (marimba, vibrafono, glockenspiel) 3) Timpani 4) Strumentini (triangolo, piatti, nacchere etc.). La didattica è affidata ad un maestro unico che insegna ottenere risultati sorprendenti. Una volta raggiunto un livello tecnico e musicale soddisfacente e dopo aver conseguito la laurea di primo livello, lo studente si potrà iscrivere al Biennio dove avrà la possibilità di specializzarsi nell’ambito che più gli interessa. Nel caso della Chigiana, trattandosi di Corsi di alto perfezionamento, siamo a contatto con giovani musicisti già formati che hanno l’esigenza di approfondire le tecniche esecutive per brani importanti della letteratura degli strumenti a percussione, come Persephassa di Iannis Xenakis per sei percussionisti, che richiede di suonare un immenso set up composto da oltre 17 strumenti delle diverse famiglie quali: pelli, legni, metalli, litofoni e sirene. In altri casi è richiesto loro di essere dei percussionisti/performer e quindi di usare il corpo e la voce, di suonare strumenti non canonici come oggetti di uso comune quali alla promozione e valorizzazione dei giovani tutti gli strumenti sopra citati; nel resto tazzine, metalli, oppure strumenti etnici artisti. Iniziative nate con lo stesso spirito d’Europa e negli Stati Uniti invece è previsto come djambée, tabla, thai gong. Uno dei sono l’Orchestra Cherubini per Ravenna un docente per ogni strumento, a conferma brani presentati nei concerti di giugno a Festival e i tanti giovani solisti e ensemble dell’indirizzo specialistico vigente in quei Ravenna è Kathinkas Gesang di Stockhausen, formati dall’Accademia Chigiana fra i paesi. Il compito del maestro nel Triennio per flauto e sei percussionisti, tratto da quali il Chigiana Percussion Ensemble. è essenzialmente quello di strutturare lo Samstag aus Licht e dedicato al sabato, il Quest’ultimo, oltre a svolgere un’attività studente attraverso un processo formativo giorno di Lucifero, dove i percussionisti concertistica importante, è presente ogni volto all’acquisizione della consapevolezza di rappresentano i sei sensi mortali e, oltre a anno al Chigiana International Festival e se stesso, alla conoscenza dei propri limiti suonare le campane a lastra e gli strumenti Summer Academy, con produzioni quali e delle proprie debolezze e alla capacità magici realizzati da loro stessi secondo Drumming di Steve Reich, Le Noir de l’Étoile di superarli. Un lavoro riguardante una le indicazioni dell’autore, sono anche dei di Gérard Grisey, One Last Bar Then Joe corretta respirazione e la conoscenza del performer (uso del corpo), emettono suoni Can Sing di Gavin Bryars, Kathinkas Gesang proprio corpo, unito a una pratica giornaliera vocali (uso della voce) e producono suoni di Stockhausen, alcune proposte anche a seria e rigorosa, può portare lo studente a magici che condurranno Kathinka, dopo la Ravenna. È in questo contesto che l’incontro sua morte, alla purificazione e alla catarsi. fra giovani musicisti di diversa provenienza e formazione diventa un’opportunità I concerti in cui sono coinvolti i musicisti straordinaria di arricchimento e di dell’Accademia Chigiana propongono scambi reciproci, dove il minimo comune musiche di grandi maestri del Novecento: è denominatore è la voglia di fare musica possibile suggerire al pubblico, dal punto di insieme in modo rigoroso e professionale vista dei percussionisti, una riflessione sui senza perdere la freschezza, la naturalezza grandi mutamenti nella scrittura musicale e la meraviglia di fronte a nuovi suoni e a avvenuti nel corso del secolo scorso? musiche di generi diversi. Agli inizi del Novecento è avvenuta una vera e propria rivoluzione nel campo della I percussionisti sono dei polistrumentisti, musica occidentale, quando il sistema tonale necessitano di una formazione tecnica ha esaurito la sua forza propulsiva, si è da affinare su strumenti diversissimi, superata la dicotomia suono/rumore e la caratterizzati da corpi vibranti di natura ricerca timbrica ha assunto un ruolo sempre molto diversificata e da gestualità più importante. Quale famiglia strumentale estremamente complesse che comportano poteva garantire maggiore varietà di timbri e un controllo molto raffinato dei movimenti di colori? Naturalmente le percussioni, che si corporei. Come si lavora in ambito didattico integrano perfettamente con l’introduzione di © Musacchio & Ianniello sulle percussioni, dato che la conoscenza suoni prima mai impiegati, come quelli delle degli strumenti storici della musica d’arte città (Varèse, Cage), i suoni del quotidiano, deve oggi in qualche modo tenere presente provenienti da altre culture (Cage) o da altri anche la grande varietà di strumenti, di pianeti (Stockhausen). È proprio in questo pratiche e le differenze nel senso del contesto che nascono capolavori dedicati agli fare musica che vengono dalle musiche strumenti a percussione che determinano tradizionali e d’arte di ogni parte del mondo uno sviluppo vertiginoso della letteratura 4
© Leonardo Puccini e che richiedono al percussionista abilità La Marching Band e la partecipazione con concerti e spettacoli multimediali che tecniche da inventare ex novo. Nascono così al concerto basato sul video-romanzo di vedono coinvolti artisti di aree diverse. Le grandi percussionisti solisti ed ensemble Mauro Covacich indicano possibili strade percussioni sono parte integrante di questo di percussioni sempre associati a grandi in cui le percussioni parrebbero aprirsi a processo con eventi in diversi luoghi della compositori: Caskel/Stockhausen, Gualda/ nuove collaborazioni e a nuovi spazi del città come teatri, sale da concerto ma anche Xenakis, Becker/Reich, I Percussionisti di fare musica. Come si lavora nell’Accademia piazze e chiostri. Gli studenti sperimentano Strasburgo/Cage-Boulez, Ensemble Ars Ludi/ Chigiana per preparare i percussionisti così in prima persona la possibilità di Battistelli-Scelsi. Ma il percorso per arrivare a collaborazioni con altre forme d’arte e esibirsi in spettacoli che prevedono al virtuoso percussionista moderno è stato per prendere confidenza con luoghi del l’interazione fra musica e altre forme lungo e complicato. Per capire l’entità del fare musica diversi dalla classica sala da d’arte e di conoscenza, ad esempio musica cambiamento basta pensare che brani come concerto? e scienza in Le Noir de l’Étoile di Gérard Third Construction di Cage o Drumming di L’interazione fra le diverse forme artistiche Grisey, uno spettacolo per percussioni, Steve Reich sono stati eseguiti direttamente è un elemento centrale del mio lavoro nastro magnetico e ritrasmissione in situ dagli autori con la partecipazione di come solista e col mio ensemble, Ars dei segnali astronomici. Oppure musica e amici compositori e sono di difficile Ludi. Numerose sono le collaborazioni arti visive nello spettacolo in cui l’artista esecuzione anche per noi percussionisti con artisti di aree diverse come il critico finlandese Tina Osara realizza un’opera del terzo millennio. Il celeberrimo Zyklus di d’arte Achille Bonito Oliva, i pittori Baldo pittorica con la tecnica dell’action painting Stockhausen, come racconta lo stesso autore Diodato, Fabio Mauri, Carla Accardi, Bizhan durante un’esecuzione musicale ad opera in un’intervista, è stato scritto per i corsi Bassiri, lo scrittore Mauro Covacich. Per del flautista Patrick Gallois, e alla quale estivi di Darmstadt, proprio per accrescere me l’arte è l’attività umana che più di tutte partecipo anch’io con il clarinettista il livello tecnico degli esecutori dell’epoca, i è espressione di vita, ogni forma artistica Alessandro Carbonare e il Chigiana quali avevano grandi difficoltà ad affrontare le è collegata ai sensi umani: il suono è Percussion Ensemble. sue partiture. Stockhausen voleva contribuire collegato all’udito, le arti visive alla vista, è a migliorare sia l’esecuzione di figure impensabile immaginare forme artistiche difficilissime e velocissime, sia la capacità separate l’una dall’altra. Purtroppo in Italia di decifrare scritture diventate sempre più non sono sempre facili queste collaborazioni, complesse. Infatti, se partiamo da Varèse, per di cui la storia è invece piena: si pensi a arrivare fino a Bussotti e Battistelli passando Satie-Cocteau-Picasso-Massine in Parade, per Cage, Reich, Boulez, Stockhausen, Kandiskij-Hartmann-Sacharov nel Suono possiamo senz’altro dire che la letteratura giallo, Cage-Cunningham in Credo in Us... per strumenti a percussione ha contribuito in L’Accademia Chigiana, diretta da Nicola maniera rilevante alla trasformazione della Sani, è un’istituzione dinamica, un flusso scrittura musicale del secondo Novecento. di energia creativa che investe l’intera città 5
MATTEO SCAIOLI © Nigredo di Pierfrancesco Pacoda Harmograph e gli omaggi a Igor’ Stravinskij, Egisto Macchi e Giusto Pio “Il percussionista quando suona per sé non può solo accompagna la presa di consapevolezza della malattia dell’Associazione Nuova Consonanza, che nella sua solfeggiare parti ritmiche, deve anche cantarsi una e, nel corso di alcuni anni, Matteo Scaioli trasferisce le attività di compositore e organizzatore ha intrecciato melodia. Il percussionista ha una spiccata predisposizione proprie competenze acquisite nelle percussioni in un l’interesse per la voce a quelli per il teatro musicale e per l’armonia e per l’arrangiamento”. Così Matteo Scaioli nuovo ambito: l’elettronica, i sintetizzatori, i grammofoni per la musica da film, è alla base del secondo omaggio. sintetizza il pensiero che ha dato corpo agli omaggi a preparati e le “macchine musicali”. Riesce anche a La pulsazione ritmica è ripensata con particolare Igor’ Stravinskij, Egisto Macchi e Giusto Pio incastonati costruire un nuovo rapporto con le tabla, reinventandosi attenzione ad una affermazione dello stesso Macchi nel più ampio progetto Harmograph, dal nome dello la tecnica per poter suonare legando insieme indice e sulla musica da film, secondo la quale nel cinema strumento realizzato a partire da un gong dallo stesso medio della mano destra. non sono strettamente necessarie le colonne sonore, Scaioli e dal suo stretto collaboratore Gil. Pa. Il percorso Le musiche che Matteo Scaioli ha ideato basterebbe rielaborare i rumori della presa diretta. intreccia biografia e attenzione al suono, in particolare al per Harmograph vengono ogni sera rielaborate per Motore immobile di Giusto Pio, compositore, violinista e rapporto tra voce e percussioni. L’interesse per la voce dare spazio ai tre omaggi. L’incontro con la musica di collaboratore di Franco Battiato, è il punto di partenza nasce quando, a vent’anni, parte per l’India e impara a Stravinskij avviene nel 1993 proprio a Ravenna Festival, dell’ultimo. Ritenuto uno dei capolavori del minimalismo suonare le tabla, per le quali è necessario memorizzare quando Pierre Boulez dirige il Sacre du printemps alla italiano, Motore immobile elabora le sonorità dell’organo le sequenze ritmiche cantando serie di sillabe guida della London Symphony Orchestra. Matteo Scaioli Hammond, del violino dello stesso Giusto Pio, insieme fonosimboliche. A trentacinque anni, la distonia focale, è in prima fila e viene fisicamente percosso dagli a pianoforte, arpa e alla voce di Battiato, che partecipa una malattia che colpisce i virtuosi abituati a compiere strappati degli archi. L’omaggio, intitolato Matrix, è una alla registrazione con lo pseudonimo di Martin Kleist. movimenti estremamente complessi e raffinati per rielaborazione di suoni e voci di Stravinskij, della moglie Ora l’album è riproposto dall’etichetta Soave Records, tante ore al giorno, compromette la mobilità delle dita Vera de Bosset e di Boulez. Il rigore di Biologia animale che pubblica anche l’ultimo lavoro di Matteo Scaioli, della sua mano destra. Una lunga riflessione musicale e vegetale di Egisto Macchi, compositore, co-fondatore Harmograph Ambienti Elettroacustici. 7
“ Dall’autunno del 1970 all’autunno del 1971 DRUMMING di Steve Reich ho lavorato sul pezzo più lungo che abbia mai composto. Drumming dura circa un’ora e mezzo e si divide in quattro sezioni da eseguire senza pausa. La prima sezione è per quattro paia di tamburi bongo intonati, montati su un supporto, percossi con delle bacchette, e accompagnati da una voce maschile; la seconda sezione è per tre marimbe e voci femminili; la terza per tre glockenspiel, fischio e ottavino; l’ultima per tutti questi strumenti e voci combinati insieme. Ho scelto strumenti facilmente reperibili in Occidente (benché la storia dei tamburi bongo conduca all’America Latina, la marimba sia di origine africana e il glockenspiel provenga in effetti dall’Indonesia), intonati sulla base della nostra scala diatonica temperata, e li ho usati musicalmente in un contesto simile a quello delle mie composizioni precedenti. Spesso mi viene chiesto quale influsso la mia visita in Africa abbia avuto su Drumming. La risposta è che si è trattato di una conferma: ha confermato la mia intuizione che gli strumenti acustici possono motivo completo. Il processo di riduzione funziona all’inverso: si sostituiscono le pause ai battiti, una per volta, sino a che ne resta uno solo (figg. 1 e 2). Nel passaggio da una sezione all’altra di Drumming, i nuovi strumenti raddoppiano il motivo di quelli che già suonano. Alla fine della sezione dei tamburi, tre di questi eseguono lo stesso motivo in sfasatura reciproca; tre marimbe attaccano raddoppiandoli, con leggerezza e sempre in sfasatura reciproca. Il volume dei tamburi decresce gradualmente: il ritmo e l’altezza delle note non cambiano, ma vi è un graduale cambiamento nel timbro. Alla fine della sezione di marimba il processo si ripete; tre marimbe nel registro più acuto sono raddoppiate da tre glockenspiel nel registro più grave, mantenendo costanti il ritmo e l’altezza mentre il timbro cambia. Le sezioni non sono separate da cambiamenti di tonalità, il sistema tradizionale per ampliare le dimensioni di un’opera nella musica occidentale. Drumming mostra che è possibile continuare nella stessa tonalità a lungo, se si introduce una certa varietà mediante degli sviluppi ritmici gruppo unico di opere per multipli dello stesso strumento. Nell’ultima sezione di Drumming, tuttavia, tamburi, marimbe e glockenspiel suonano simultaneamente. Tutti gli strumenti eseguono lo stesso motivo ritmico, ma i tamburi lo suonano con un gruppo di note, le marimbe con un altro e i glockenspiel con un altro ancora. Quando una marimba è in defasaggio rispetto a un’altra, si crea un motivo generale di marimba che si riesce a distinguere chiaramente rispetto ai tamburi e ai glockenspiel. Una situazione simile si verifica quando un tamburo è in sfasatura rispetto agli altri tamburi, o quando lo è un glockenspiel rispetto agli altri glockenspiel. Il suono d’insieme è considerevolmente più ricco. Suonando il tamburo mentre componevo, mi sono ritrovato a volte a cantare insieme agli strumenti, e a cercare di imitarne il suono con la voce pronunciando sillabe come “tuk”, “tok”, “duk” e così via. Mi sono accorto che portando con un microfono il volume della voce quasi allo stesso livello di quello dei tamburi, ma non oltre, potevo essere usati per produrre musica dalla sonorità considerevoli e, di tanto in tanto, un radicale cantare alcuni dei motivi risultanti quasi come se più ricca rispetto a quella prodotta dagli strumenti cambiamento nel timbro. la voce fosse un altro set di tamburi, evidenziando elettronici, riaffermando nello stesso tempo la mia La mia musica aveva tra le sue principali un motivo dopo l’altro. Cominciai a rendermi conto naturale inclinazione per le percussioni. caratteristiche quella di essere scritta per che questo era possibile anche con le marimbe Nella mia musica, Drumming rappresenta lo stadio ensemble di due o più strumenti identici. Se ne ha e con i glockenspiel: si trattava di individuare le finale di espansione e di perfezionamento del un primo esempio in It’s gonna rain, in cui nastri voci adatte a imitare esattamente determinati processo di defasaggio graduale. E anche il primo in loop identici vengono portati gradualmente in strumenti. Per le marimbe c’era bisogno di pezzo in cui ho impiegato quattro tecniche nuove: defasaggio, e altri nei miei pezzi successivi per una voce femminile che cantasse una “u” più o il processo di sostituzione progressiva di battiti a nastro magnetico, come Come Out e Melodica, meno costante come nel suono di vocale “you” pause (o di pause a battiti) all’interno di un ciclo sino ai pezzi di musica strumentale: Piano Phase preceduta da una leggera “b” o “d”; nel caso dei ritmico che si ripete costantemente; la modifica per due pianoforti, Violin Phase per quattro violini, glockenspiel, il registro estremamente acuto dello graduale del timbro mentre il ritmo e l’altezza Phase Patterns per quattro organi elettrici, le strumento precludeva ogni possibilità di usare la restano costanti; la combinazione simultanea di prime tre sezioni di Drumming. Questa scelta era voce in quanto tale e richiedeva un fischio. Sulle strumenti di timbro diverso; infine, l’uso della voce necessaria perché il processo di defasaggio si può note più acute, anche questa forma di produzione umana che diventa parte dell’insieme musicale udire chiaramente solo quando le due o più voci che vocale risultava impossibile, c’era bisogno di imitando esattamente il suono degli strumenti. si muovono l’una contro l’altra hanno timbro identico un tipo di fischio più sofisticato, per il quale era Drumming ha inizio con due tamburi che e si combinano in modo da formare all’ascolto un adatto l’ottavino. Nell’ultima sezione di Drumming, costruiscono il motivo ritmico di base dell’intero motivo risultante completo. Piano Phase con un tutte queste tecniche vocali si combinano pezzo a partire da un singolo battito, incluso in pianoforte e un clavicembalo non funzionerebbe, simultaneamente. un ciclo di dodici tempi, con pause in tutti gli altri mentre con due clavicembali potrebbe dare tempi. Gradualmente, le pause vengono sostituite risultati di grande interesse; questa esigenza (tratto da Reich, a cura di Enzo Restagno, Torino, da altri battiti, uno per volta, fino a costruire il nel combinare i timbri mi ha indotto a creare un EDT, 1994, pp. 158-161, trad. di Antonella Puca) Fig. 1 Drumming (1971), battute 1-8. Due, tre o quattro tamburi. L’esecuzione ha inizio con due, tre o quattro tamburi (di solito due) che suonano all’unisono alla battuta 1. Quando uno dei tamburi si sposta alla seconda battuta e aggiunge il secondo battito, gli altri tamburi possono unirsi a esso immediatamente oppure Fig. 2 Drumming (1971), battute restare alla battuta 1 ripetendola 93-100. Due o tre glockenspiel. ancora varie volte. Il processo di Le battute da 93 a 100 possono sostituire gradualmente battiti a essere eseguite da tutti e tre, da due pause all’interno del motivo continua o da un solo musicista. Le pause ripetendo almeno 6 o 8 volte ogni sono inserite nel motivo uno alla battuta sino a che tutti i tamburi volta, come nelle battute da 1 a 8 eseguono il motivo completo alla dei tamburi, sino a che il motivo battuta 8. viene ridotto a un unico impulso alla battuta 100. 8
Nihiloxica è una esperienza che traccia e amplifica le relazioni tra Pensate che la musica di Nihiloxica sia comunque più vicina alla NIHILOXICA un mondo tribale, dove la ritualità del suono accompagna la vita di ogni giorno, e il pulsare incessante della metropoli. La band è formata da Peter Jones, Jacob Maskell-Key e da un gruppo di percussionisti ugandesi. Jacob, Quando hai scoperto il suono di questa band di percussionisti ugandesi? Sono stato in Uganda per la prima volta nel 2016 con Blip Discs e ho incontrato il Nilotika Cultural Ensemble in occasione della tradizione o la definite techno? Spyda. È uno scambio culturale, che è quello che io considero tradizione. Il synth e le batterie da soli non sono techno, generano dei ritmi incalzanti. Quello che noi suoniamo è la tradizione che diventa moderna, potremmo chiamare la nostra musica “doppia t”, traditional-techno. C’è un senso spirituale e rituale nella vostra musica? registrazione di un disco del Mubashira Mataali Group. In quel Spyda. La musica per percussioni tradizionale ugandese è molto viaggio abbiamo registrato anche brani del Nilotika e rimasi rituale. Le percussioni sono sempre usate per una ragione: impressionato dalla loro energia, ma la qualità del suono non era avvenimenti speciali, celebrazioni, avvertimento di un pericolo, perfetta, così ho deciso di tornare l’anno successivo insieme al mio la nostra vita senza le percussioni non sarebbe completa. Con amico Peter Jones e di fare musica live con quei ragazzi. Nihiloxica non c’è la ritualità, ma credo che ci sia la componente Peter, come si è sviluppata la relazione sonora con Nihiloxica? spirituale, che deriva dalle diverse tradizioni che entrano nella Abbiamo lavorato insieme per un mese, componendo, nostra musica. Ogni suono accende un fuoco, e sento il potere di ogni sperimentando, registrando, suonando tutto live. In contemporanea strumento che è capace di generare una dimensione mistica, accade realizzavamo l’album e preparavamo il concerto. Dopo pochi mesi sempre quando suoniamo in Europa. abbiamo pubblicato il primo ep. Le vostre canzoni nascono dall’improvvisazione o hanno già Come dialogano i sintetizzatori con la loro musica? inizialmente una idea solida? Peter. Lo spirito di Nihiloxica è in teoria molto semplice: aggiungere Jacob. Lavoriamo in entrambe le direzioni. Per il primo ep, Peter musica sintetica ispirata alla techno e alla musica percussiva Jones e io siamo arrivati in studio con delle idee precise, avevamo tradizionale ugandese. La maniera di trasportare nella pratica poco tempo a disposizione e non c’era spazio per la ricerca insieme questo obiettivo si sviluppa in direzioni diverse. Alcuni brani ai percussionisti. Per il secondo ep abbiamo lavorato insieme come sono pura techno, altri hanno un arrangiamento progressive, una band, introducendo in modo molto più incisivo i ritmi tradizionali psichedelico. Tutto dipende da come i synth si interfacciano con le nella musica. E comunicando in modo più profondo tra noi. percussioni. Cerchiamo un equilibrio tra questi due mondi. a cura di Pierfrancesco Pacoda © Grace Holyoake-Ward GLEN VELEZ Il riqq, il tar, la kanjira, il tamburello, il pandero, il bodhrán, il bendir; sono solo una parte dell’esotico armamentario con il quale Glen Velez seduce gli appassionati di musica da quasi mezzo secolo. Autentico esploratore del cosmo timbrico, l’uomo che ha dato ai tamburi a cornice il diritto di cittadinanza nella contemporaneità si è posto il mondo stesso come “cornice” delle sue esplorazioni sonore. Partito dalle rivoluzionarie composizioni di Steve Reich, Glen Velez ha impostato la sua riflessione sull’espressività delle percussioni a 360 gradi senza trascendere quella funzione ritmica che è propria da sempre dei suoi strumenti d’elezione. Non di meno, la didattica, che ha fatto del batterista statunitense un riferimento indisputato nel suo ambito, fonde la prassi basica della danza con la tradizione indiana della ritmica vocalizzata, aprendo quindi una gamma sterminata di possibilità d’impiego delle percussioni, di cui hanno usufruito negli anni compositori contemporanei, artisti pop, jazzisti col pallino del folk, visionari dell’elettronica e maestri della world music. Glen Velez ha inteso il suo rapporto con gli strumenti come una missione, ha spalancato le porte dell’avanguardia ai tamburi a cornice, abbeverandosi alle fonti di ogni folklore. È per questo che la sua musica vibra di tensione futuribile senza mai suonare fredda, nell’inesausta ricerca di quella trance percussiva che affonda le radici nel cuore di ogni cultura, umanissima e primordiale pulsione che si rinviene ad ogni latitudine. Federico Savini 9
“Iannis Xenakis Psappha per 1 percussionista Jamil Zidan Giacinto Scelsi I funerali di Achille per 4 percussionisti Alessio Cavaliere, Berardo Di Mattia, Filippo Sinibaldi, Jin Sun You Karlheinz Stockhausen Vibra Elufa per vibrafono KARLHEINZ STOCKHAUSEN In un quarto di secolo, dal 1978 al 2003, Karlheinz Stockhausen compose le 16 ore di musica (estendibili a 29) di Licht – Die sieben Tage der Woche (I sette giorni della Settimana), sette opere associate a ciascun giorno della settimana e ai sette pianeti dell’antichità, articolate attraverso le relazioni di tre soli personaggi: Luzifer, Michael ed Eva. È un mondo simbolico che collega vita quotidiana ed eterna, miti e religioni sia orientali sia occidentali. È soprattutto una sfida allo scorrere del tempo. Stockhausen voleva lanciarla stesso Stockhausen – “esercizi musicali da ascoltare regolarmente per 49 giorni dopo la morte fisica”. Similmente Vibra Elufa è ricavato come brano autonomo dalla penultima scena di Venerdì, che simboleggia la tentazione di Eva da parte di Luzifer. Licht può esser definito un grande rito musicale, così come I funerali di Achille di Giacinto Scelsi (1962), che “officiò” pure le esequie di Alessandro Magno e di Carlo Magno, e che preferiva definirsi “intermediario” anziché creatore delle sue musiche. Di mascolina e arcaica Antonio Restuccia anche al giorno (cosa che fece in Klang, potenza rituale è permeato anche Psappha interrompendosi alla ventunesima ora), (l’antico nome della poetessa Saffo) Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem poi all’ora, al minuto e addirittura al di Iannis Xenakis (1975), costruito su da Samstag aus Licht secondo. Il canto di Kathinka appartiene 2.396 segmenti che si sostituiscono alla per flauto e 6 percussionisti al Sabato, giorno di Saturno, quindi di tradizionale notazione musicale, creando Manuel Zurria flauto Lucifero: una transizione verso la Luce. cellule ritmiche che imbrigliano esecutore Carlo Capuano, Alessio Cavaliere, In questo passaggio, la funzione del e ascoltatore in una partecipazione comune Berardo Di Mattia, Antonio Restuccia, Jamil Zidan, Jin Sun You percussioni canto è di proteggere dalle tentazioni senza possibilità di fuga. l’anima dei defunti, tramite – spiega lo Luca Baccolini 10
© www.karlheinzstockhausen.org Kathinka Pasveer durante un’esecuzione di Kathinkas Gesang all’IRCAM a Parigi. KATHINKAS GESANG ALS LUZIFERS REQUIEM Letteralmente il canto di Kathinka Davanti alla salma di Lucifero, Kathinka I sei percussionisti suonano ciascuno (da Kat - cat, gatto, l’animale del canta, con il flauto e con la voce, un una o due piastre metalliche intonate, sabato, think, pensare e A, l’alfa, saluto seguito da una serie di esercizi nonché almeno cinque “strumenti l’origine), Kathinkas Gesang è il requiem musicali che l’anima del defunto è tenuta magici” legati al corpo – sulla testa, sul per Lucifero che si celebra nel giorno ad ascoltare ad intervalli regolari nei 49 petto, sugli avambracci, sulla pancia, a lui dedicato, il sabato. Ma è un giorni dopo la morte fisica. Gli esercizi su una coscia ecc. che emettono suono requiem pensato per chi, trascinato sono 11 più una pausa, da ripetere una allorché vengono colpiti, sfregati, dalla natura sensuale della musica e seconda volta per un totale di 24 stadi. grattati, strofinati ecc., questo anche della vita, muore solo in apparenza e Essi sono condotti attorno a due grandi attraverso ausili meccanici o elettrici. intraprende un percorso verso la luce mandala, in cui è rappresentata l’essenza Data la funzione “magica” di questi eterna. È stato composto tra febbraio e musicale degli esercizi stessi. strumenti, i percussionisti stessi marzo 1983 in una località sulla costa I sei percussionisti sono disposti attorno possono portare oggetti sonori a loro dell’Oceano Indiano non distante da al pubblico in altrettante postazioni e famigliari o anche di loro invenzione, Mombasa (Kenya), in collaborazione rappresentano i sensi: gusto, vista, tatto, purché si prestino a produrre suoni con la flautista Kathinka Pasveer a cui è olfatto, pensiero e udito. Agli esercizi fa e rumori che vanno dal misterioso, dedicato. La stessa Pasveer l’ha eseguito infatti seguito la liberazione dei sensi, all’ironico all’apotropaico. Inoltre nella versione per flauto e percussioni l’Uscita (un respiro che si trasforma ciascun percussionista tiene un il 15 ottobre 1983 durante il Festival di in una risata stridula), gli “11 suoni di fischietto in bocca, da suonare insieme Donaueschingen e in versione scenica trombone” estorti, per così dire, al flauto, alle piastre intonate in una sorta di con l’ensemble Slagwerkgroep Den Haag e che costituiscono il cuore della Formula conversazione notturna e misteriosa tra nell’ambito della produzione scaligera di Lucifero, e il “Grido” che può i musicisti stessi. di Samstag aus Licht, al Palazzo dello rappresentare sia la reincarnazione, che Sport di Milano dal 25 al 31 marzo 1984. la morte, o l’accesso alla Luce eterna. 11
lunedì 10 giugno Piazza del Popolo, ore 18 Officina del Ritmo: conexión Buenos Aires Prove aperte Ingresso libero lunedì 10 giugno Palazzo dei Congressi, ore 21 il concerto inizierà in forma di installazione alle ore 20 Drumming/Marathon Performance giovedì 6 giugno Chiostro della Biblioteca Classense, ore 18 L’umiliazione delle stelle Concerto per percussioni, strumenti a fiato ed elettronica Un ravennate a Parigi. Franco Manzecchi sul video-romanzo di Mauro Covacich pioniere della batteria jazz moderna Mauro Covacich voce recitante conversazione a cura di Francesco Martinelli con Ars Ludi Ingresso libero Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri percussioni Gianni Trovalusci flauto Giuseppe Silvi live electronics giovedì 6 giugno Darsena Pop Up, ore 18 lunedì 10 giugno All You Can Play Artificerie Almagià, ore 23 Alejandro Oliva e Diego Occhiali in collaborazione con Officina del ritmo - Festival delle Culture 2019 Nihiloxica Accademia di Belle Arti di Ravenna Quando la techno incontra le percussioni ugandesi Ingresso libero martedì 11 giugno da venerdì 7 a domenica 9 giugno Sala del Refettorio del Museo Nazionale, ore 18 Sala del Refettorio del Museo Nazionale, ore 21 Occam Ocean - Occam xxvi Harmograph di Éliane Radigue un progetto di e con Matteo Scaioli Enrico Malatesta percussioni nell’occasione sarà presentato il cd Harmograph Ambienti elettroacustici prodotto da SOAVE Records venerdì 7 giugno Omaggio a Igor’ Stravinskij martedì 11 giugno Teatro Rasi, ore 21 sabato 8 giugno Omaggio a Egisto Macchi OSTINATO di Giorgio Battistelli con Ars Ludi domenica 9 giugno Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Omaggio a Giusto Pio Gianluca Ruggeri percussioni DRUMMING di Steve Reich con Chigiana Percussion Ensemble sabato 8 giugno direttore Antonio Caggiano CISIM - Lido Adriano, ore 18.30 Silvia Lee soprano Stella Chiweshe, la regina della mbira Chiara Tavolieri contralto in conversazione con Marco Zanotti Manuel Zurria ottavino Ingresso libero mercoledì 12 giugno domenica 9 giugno Darsena Pop Up, ore 21 Lido di Dante - Fiumi Uniti dalle 16 al tramonto Officina del Ritmo: Concerto Trekking (Tra argini e capanni) conexión Buenos Aires “Su la fiumana ove ’l mar non ha vanto” (Inf. II.108) Ensemble di percussioni diretto da Alejandro Oliva e coordinato da un percorso musicale e gastronomico tra gli argini e la foce dei Marco Zanotti, attraverso i codici gestuali de “La Bomba de Tiempo” Fiumi Uniti con Emiliano Alessandrini, Marco Bonutto, Cristiano Buffolino, in collaborazione con Trail Romagna, Chef to Chef - Emilia Domenico Candellori, Dario Castiello, Marco Catinaccio, Romagna Cuochi, Comitato Cittadino Lido di Dante e Co.FU.Se. Carla Marulo, Luca Mattioni, Diego Occhiali, Massimo Orselli, Aima Rodriguez, Daniele Sabatani, Matteo Salvatori, Moreno Tabanelli € 10 comprensivi di tessera associativa-assicurativa Trail Romagna ospite Gabriel Policarpo 12
giovedì 13 giugno venerdì 14 giugno Chiesa di San Giacomo - Forlì, ore 21 Darsena Pop Up, ore 22.30 Karlheinz Stockhausen Percussion Voyager Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem con Matteo Scaioli & Maurizio Rizzuto Il canto di Kathinka ovvero il Requiem per Lucifero da Samstag aus Licht (Sabato da Luce) Manuel Zurria flauto Alvise Vidolin live electronics o bigliett con Chigiana Percussion Ensemble 0* maestro concertatore Antonio Caggiano € 12- 1 Programma Iannis Xenakis Psappha per 1 percussionista Jamil Zidan € 12 - 10* Posto unico non numerato ad eccezione di quelli ad ingresso libero e del concerto finale Giacinto Scelsi del 15 giugno I funerali di Achille per 4 percussionisti € 60 Carnet 100 percussioni (escluso il Concerto Trekking) Alessio Cavaliere, Berardo Di Mattia, Filippo Sinibaldi, Jin Sun You Karlheinz Stockhausen Vibra Elufa per vibrafono Antonio Restuccia Kathinkas Gesang sabato 15 giugno per flauto e 6 percussionisti Palazzo Mauro De André, ore 21 Manuel Zurria flauto Le 100 percussioni: concerto finale Carlo Capuano, Alessio Cavaliere, Berardo Di Mattia, Antonio Restuccia, Jamil Zidan, Jin Sun You percussioni TAMBURI NELLA NOTTE di Michele Tadini Per cinque ensemble di percussioni direttore e solista Antonio Caggiano venerdì 14 giugno Teatro Alighieri, ore 18 con Domenico Candellori, Diego Occhiali, Marco Zanotti, Jamil Zidan Nicola Sani TERRA. nuova composizione per percussioni commissionata da Ravenna Festival Per percussioni e elettronica prima mondiale Antonio Caggiano percussioni o Alvise Vidolin live electronics si ringrazia Sela Cajon bigliett 1 2* € 15 - nico posto u venerdì 14 giugno Piazza della Resistenza, ore 18.45 Saluto musicale ad Ardea Purpurea di Marco Bravura con Chigiana Percussion Ensemble con musiche di Steve Reich e Giovanni Sollima in collaborazione con Ingresso libero venerdì 14 giugno Centro storico, ore 19 * Riduzioni Associazioni liriche, Cral, insegnanti, under 26, over 65, convenzioni. Marching Band I giovani al festival: Under 14 € 5 (con adulto) con Chigiana Percussion Ensemble 14-18 anni e universitari 50% tariffe ridotte. Ingresso libero Prevendite Teatro Alighieri, via Mariani 2 tel. +39 0544 249244 venerdì 14 giugno La Cassa di Ravenna SpA Artificerie Almagià, ore 21 Glen Velez Uffici IAT: Ravenna, Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Cervia, Milano Marittima Glen Velez tamburi a cornice special guest Loire Cotler rhythm vocalist ravennafestival.org e con la partecipazione di Paolo Rossetti tamburi a cornice, tamburelli e voce Francesco Savoretti percussioni mediterranee di Frame Drums Italia Si ringrazia la Compagnia Portuale di Ravenna 13
TONY ESPOSITO & dinto rni L’ingranaggio escapista e cosmico del Neapolitan Power, il motore ritmico della canzone d’autore italiana, l’uomo che imbracciò i tamburelli come si imbraccia una chitarra. Tony Esposito è un musicista sempre spiazzante e mai altezzoso, gregario di lusso e cosmonauta della ritmica, autore di hit internazionali come Kalimba De Luna e orgoglio di una Napoli che guarda sempre avanti, senza dimenticare la storia. C’era anche lui, insieme alla sensuale fisicità di Tullio De Piscopo, al trasporto passionale di James Senese, al cosmopolitismo di Enzo Avitabile (protagonista del concerto a Palazzo San Giacomo) e ” alla poesia di Pino Daniele, che ricongiungeva la terra al cielo, a innervare quel suono che da Napoli quarant’anni fa si aprì al mondo intero, e che è tornato di prepotente attualità tra i giovani delle nuove generazioni (il “Napoli Sound” che ruota attorno ai Nu Guinea, significativamente stanziati a Berlino). In anni difficili e lontani, Tony Esposito intese Napoli non come una gabbia provinciale ma come punto d’osservazione sul mondo. In coerenza con questo non si è mai posto limiti, intraprendendo un Viaggio tribale che ha attraversato il globo, dal Brasile al Mediterraneo, e gli stili musicali – il progressive, la disco, il jazz, il samba, l’avanguardia gentile di Luciano Cilio, l’afro, il rock metropolitano, il funk, l’etno- world –, arrivando anche a progettaree nuove forme per le percussioni – il tamborder di Kalimba De Luna – per perseguire un unico, grande obiettivo: annullare ogni confine, abbattere steccati, abbracciare l’umanità in una danza che non ha fine. Federico Savini I BOTTARI DI PORTICO venerdì 21 giugno Sarà perchè il ritmo è la radice più profonda dell’esperienza musicale umana, ma capire se una cadenza, un pulsare a tempo e un agitarsi convulso siano faccenda “nuova o Russi, Palazzo San Giacomo vecchia”, ancestrale o futuribile, non è sempre facile. Per questa ragione i Bottari di Portico, ore 21.30 nonostante si presentino sul palco con attrezzi da lavoro, falci e botti, hanno spesso dovuto precisare che la loro musica è fatta di “ritmi processionali che sono sana trance: non Comune di Russi techno, ma folk”. Che poi gli indiavolati e incessanti pattern che l’ensemble costruisce a partire dall’essenzialità timbrica dei legni che cozzano tra loro non rispondano esattamente ENZO AVITABILE alle figure ritmiche della tradizione, beh, è un altro conto. Anche perché l’obiettivo del “ATTRAVERSO L’ACQUA” gruppo che da 15 anni accompagna Enzo Avitabile nelle sue esibizioni più memorabili è quello di traghettare una tradizione arcaica nell’oggi. E possibilmente anche nel domani. con Utilizzando gli attrezzi da lavoro della canapa tipica di Portico, nel cuore della Campania Francesco De Gregori, contadina, il gruppo messo insieme da Pasquale Romano riparte da uno strumentario e da Tony Esposito un tempo nei quali il ritmo serviva a cose come scacciare gli spiriti maligni dalle cantine, oltre che ad infiammare le fiere agricole, enfatizzando la robustezza di botti, falci e attrezzi e I Bottari di Portico vari. Rituali pagani e occasioni profane sfociate nelle colorate celebrazioni di Sant’Antonio Abate, con i carri a forma di barca che trasformano la terra in mare, solcati dalle onde o percussive di un ensemble che recupera modelli ritmici remoti quali la Pastellassa e la bigliett Musica dei Morti, usandoli come suggestiva rampa di lancio per contaminare lo scenario € 20 urbano che ci circonda, innestando il seme della tradizione là dove è più difficile vederlo. I Bottari di Portico: Carmine Romano capopattuglia Francesco Stellato, Luigi Natale, Massimo Piccirillo tino Raffaele Iodice, Raffaele D’Amico botte 14
” Alejandro Oliva © Mercedes Cotoli OFFICINA DEL RITMO: CONEXIÓN BUENOS AIRES a cura di Pierfrancesco Pacoda Alejandro Oliva porta il 12 giugno a Ravenna sviluppano generi musical “puri”, ma c’è l’esplicita intenzione di dare alcun Festival la sua esperienza con La Bomba una infinità di linguaggi che vengono messaggio, la Bomba è un esempio di de Tiempo, l’ensemble di percussioni messi insieme nello spettacolo. Certo, lavoro di gruppo e di creatività orizzontale. che utilizza i metodi di composizione e all’interno ha un ruolo importante la improvvisazione nati nel laboratorio che musica tradizionale dell’Argentina e Che performance metterete in scena a dirige a Buenos Aires. Alejandro, ci racconti degli altri paesi dell’America Latina. Ravenna? cosa è la Bomba de Tiempo? A Ravenna lavoreremo per quattro La Bomba de Tiempo è un gruppo Quali sono le vostre fonti di ispirazione? giorni con un gruppo di percussionisti di 16 percussionisti che praticano La Bomba de Tiempo si ispira al utilizzando i nostri codici gestuali. l’improvvisazione basandosi su un lavoro del musicista afroamericano Svilupperemo le tecniche improvvisative sistema di suoni creati da Santiago Butch Morris (l’ideatore della pratica e mostreremo dal vivo come funziona il Vazquez. Ci incontriamo da tredici anni improvvisativa strutturata della sistema Bomba de Tiempo. tutti i lunedì nella Ciudad Cultural conduction – scomparso nel 2013), Konex, una ex fabbrica recuperata alle scuole di samba brasiliane, agli Che rapporto avete con l’improvvisazione? nel pieno cuore di Abasto Porteño. ensemble di percussioni africani e La musica della Bomba de Tiempo è Partecipano sempre tra le 2.500 e le afro-latini, al free jazz ad altre diverse improvvisata e ogni volta il concerto 3.000 persone. esperienze di musica improvvisata. è differente. Ma nel corso del tempo abbiamo creato un “linguaggio Che relazione esiste tra La Bomba C’è un messaggio nella vostra musica? Bomba”, un suono particolare del de Tiempo e la musica tradizionale La Bomba è un gruppo che nasce con gruppo che deriva dall’uso della nostra argentina? l’idea di creare un luogo di incontro strumentazioni e dalla ripetizione di Nella Bomba de Tiempo non si intorno alle percussioni. Anche se non archetipi sonori che sono la nostra storia. 15
TAMBURI NELLA NOTTE Intervista a Michele Tadini e Antonio Caggiano a cura di Pierfrancesco Pacoda Evoca sin dal titolo atmosfere misteriche, passioni tribali che ci fanno immergere nel versante selvaggio della città, tra riti che appartengono alla memoria e l’incedere ossessivo degli scenari futuri. Tamburi nella notte è il titolo dell’opera originale del compositore Michele Tadini, che verrà eseguita il 15 giugno al Palazzo Mauro de André, affidata alla vasta orchestra di percussioni diretta da Antonio Caggiano. © Zani-Casadio Da che luoghi del pianeta arrivano le Quanto conta, in un’opera scritta Tamburi nella notte arricchisce la suggestioni dei Tamburi nella notte? per 100 percussioni, la partitura? letteratura percussionistica della L’opera è un esercizio di fusione La partitura è solo musica moderna? e di dialogo tra tradizioni e un’indispensabile traccia dalla Il Novecento è stato il secolo linguaggi lontani, che proprio il quale muoversi, con la certezza della scrittura per percussioni, fascino “oscuro” della notte terrà di trovarla lì quando si torna. pensiamo a Bartók e a Varèse, a insieme. Si va dallo straordinario L’opera nascerà realmente quando John Cage e a quel capolavoro patrimonio delle poliritmie saremo al Pala de André e le etnie che è Drumming di Steve Reich, africane al kodo giapponese. e le tradizioni che ho portato sul che forse è l’antecedente più Siamo lontani dall’idea di purezza, palco cercheranno la sintonia significativo per il lavoro che le 100 percussioni sono un capace di fare del concerto un rito. presenteremo a Ravenna. Perché contributo alla conoscenza e è basato, proprio come Tamburi una esaltazione della diversità, Maestro Caggiano, come sarà nella notte, sulle possibilità che caratteristiche innate nella strutturata l’orchestra di si offrono alla musica quando cultura globale dei tamburi. percussioni che dirigerà? entrano in relazione strumenti a Abbiamo deciso, insieme a percussione di provenienza molto Per quali strumenti a percussione Michele Tadini, di dividere diversa, pensiamo al gamelan, alle ha scritto la partitura? l’orchestra in cinque sezioni, dai marimbe, ai bongos. È un trionfo Le tipologie sono tantissime, si va tamburi africani a quelli a cornice delle identità, sonore e culturali, dai tamburi a cornice a quelli del alle percussioni con una carica che fonderemo in un linguaggio gamelan, con una incursione persino “rumorista” ai confini del funk. che parla gli idiomi del mondo. nei tamburi militari che serviranno Ogni parte ha un suo coordinatore, a dare all’ensemble l’andamento che curerà gli assoli e manterrà Come se le percussioni collettivo, con i loro tagli “marziali” la coesione tra i suoi musicisti. diventassero un coro? che introdurranno i vari movimenti A me spetta il compito di far Si, ogni strumento a percussione nei quali ho diviso l’opera. “suonare” queste cinque parti ha una sua voce identificabile, all’unisono, fondendole. Per un canta, genera armonie, si Che risultato immagina, visto che direttore d’orchestra, lavorare sovrappone alla voce umana, si tratta di una prima mondiale? con un ensemble di percussioni diventandone parte integrante, Avere chiaro lo sviluppo dell’opera così ampio è una esperienza come avverrà nell’altro lavoro nell’esecuzione di Ravenna affascinante. che presento a Ravenna Festival, richiede doti visionarie e vorrei proprio Drumming, affidato proprio che l’ascoltatore si Come affronterà la direzione di all’esecuzione del Chigiana accostasse alle 100 percussioni Tamburi nella notte? Percussion Ensemble. Le come a un continuo invito a Trovando gli elementi comuni, percussioni rappresentano per il esplorare gli universi che si facendo interagire le sezioni Novecento quello che il pianoforte comporranno di fronte a lui, come tra loro, creando un dialogo è stato per il Settecento, ed è fossero immagini che si inseguono, attraverso la successione delle proprio questo che racconteremo si sovrappongo, sino a sbiadire i diverse entrate degli strumenti nei concerti delle 100 Percussioni. confini. Alla fine il passaggio tra che stabiliremo nelle prove, Un suono ancestrale che irrompe pizzica, Africa e musica classica lasciando però ampio spazio nella nostra quotidianità. diventerà impercettibile. all’improvvisazione. 16
29 GIUGNO Pala De André ore 21 © Shayne Gray STEWART COPELAND Lights Up the Orchestra & dinto rni 17
STELLA CHIWESHE Soprannominata Sua maestà impedito al talento di musicista, porta inoltre a esibirsi con il fratello la regina della mbira, o più danzatrice e attrice di Stella Elfigio Chiweshe, con la figlia Virginia affettuosamente Ambuya Chinyakare, Chiweshe di emergere nei primi anni Mukwesha e con vari ensemble e “la nonna della musica tradizionale”, Settanta, quando ha inciso numerosi artisti internazionali. Il suo primo Stella Chiweshe ha imparato da singoli con la Teal Record Company, concerto in Italia risale al 1984, dove giovane a suonare uno strumento, raggiungendo un primo significativo torna periodicamente. I suoi dischi la mbira, vietato alle donne nella successo nel 1975 con Kasahwa. vengono pubblicati dall’etichetta cultura tradizionale dello Zimbabwe Con l’indipendenza dello Zimbabwe, tedesca Piranha, particolarmente e proibito dal regime coloniale Stella Chiweshe comincia la sua autorevole nell’ambito della musica dell’allora Rhodesia. Tuttavia, fino carriera nella Compagnia Nazionale africana. Nel 1989 fonda il Mother all’indipendenza del Paese, raggiunta di Danza, diviene celebre come attrice Earth Women’s Group, una rete di nel 1979, ha continuato a suonare nel film dedicato a Ambuya Nehanda, artiste originarie dello Zimbabwe. nell’ambito di cerimonie private, l’eroina nazionale uccisa nel 1896 Tiene inoltre workshop dedicati alla correndo il rischio di venire arrestata. dal governo coloniale, e nel 1979 mbira e alla musica tradizionale La musica della mbira, infatti, ha fonda il gruppo Earthquake, con il dello Zimbabwe, con un’attenzione conosciuto un certo revival proprio quale si esibisce in concerto in Africa particolare alla spiritualità, al negli anni Settanta, durante la lotta e in Europa. In breve è apprezzata rapporto con gli antenati e con la contro l’occupazione coloniale della come ambasciatrice della musica terra: risale al 2011 un evento in cui Rhodesia e specialmente tra le dello Zimbabwe anche negli Stati ha riunito vari suonatori di mbira popolazioni di lingua shona e zezuru. Uniti, in Australia, Cina, Corea, India per onorare la Madre Terra in una La dominazione coloniale non ha e intraprende una carriera che la cerimonia della durata di tre giorni. Mbira risuonatore costituito da una cassa di legno o da una zucca. Talvolta il suono è arricchito da anelli infilati nelle lamelle, da crepitacoli Mbira è un termine che nello Zimbabwe, e specialmente presso la che scorrono attorno a una verga fissata alla base dello strumento popolazione Shona da cui Stella Chiweshe proviene, si riferisce sia o da tappi di bottiglia o conchiglie applicati al risuonatore. La allo strumento, costituito da una serie di lamine di ferro intonate tecnica impiegata da Stella Chiweshe prevede che le lamelle fissate a una tavola che vengono pizzicate con le dita (in genere il siano pizzicate dal pollice e dall’indice; negli strumenti muniti pollice e l’indice, mentre le altre dita delle due mani sostengono di risuonatore è talvolta presente un foro attraverso il quale si lo strumento), sia al suo repertorio. È diffuso principalmente inserisce un dito della mano sinistra per variare il timbro del suono nell’Africa sub-sahariana ed è conosciuto in Europa con nomi durante l’esecuzione. Nella cultura tradizionale dello Zimbabwe, quali sansa e malimba o con la definizione lamellofono. Le lamine la musica della mbira, da sola o con altri strumenti o con la voce, intonate, disposte su una o più file in modo da dare vita a strumenti risuona in tutte le occasioni importanti: matrimoni, funerali, riti per di estensione e accordatura variabile, sono spesso munite di un onorare gli antenati, terapie dei guaritori. 18
14 LUGLIO Pala De André ore 21.30 © Jill Furmanovsky rni & dinto Nick Mason’s Saucerful Of Secrets The Heartbeat of Pink Floyd 19
“ Franco Manzecchi UN RAVENNATE A PARIGI OSTINATO “dedicato ai Punk berlinesi che hanno l’ostinazione di vivere in bianco e nero e che spavaldi si aggirano come spiriti nella città-riserva” 20
ÉLIANE RADIGUE OCCAM OCEAN OCCAM XXVI © Marcella Magalotti Dopo anni di esperienza nella musica elettronica, Occam Ocean segna un cambiamento epocale nella produzione di Éliane Radigue. L’idea nasce nel 1973 quando, durante una ENRICO MALATESTA visita al Museo di storia naturale di Los Angeles, la compositrice rimane colpita da un Occam XXVI è il solo dedicato alle percussioni murales che rappresenta le varie lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico, che Éliane Radigue ha realizzato insieme a poche delle quali in realtà udibili all’orecchio umano. Per quarant’anni Éliane Radigue ha Enrico Malatesta. È stata Julia Eckhardt, violista riflettuto su questa suggestione, aspettando che maturasse un’idea compositiva, e nel già da tempo coinvolta in Occam Ocean nonché 2011 è arrivato il momento di proporre al pubblico il primo dei pezzi che compongono la una delle colonne di Q-O2, un importante centro lunga serie di Occam Ocean. I brani nascono dalla cooperazione tra la compositrice e i dedicato alla musica contemporanea con sede musicisti stessi, a seguito di dialoghi e dell’elaborazione di idee musicali che scaturiscono a Bruxelles, a suggerire a Enrico Malatesta di da riflessioni sulle tecniche esecutive nei diversi strumenti. Non esistono partiture, la andare a conoscere Éliane Radigue. Due incontri musica nasce dal confronto diretto, verbale, e dal lungo tempo trascorso insieme alla sono bastati per mettere sulla stessa linea ricerca del suono. d’onda le idee della compositrice con le tecniche L’immagine dell’oceano è risultata essere per Éliane Radigue la scelta visiva più vicina strumentali e la ricerca sulla risonanza dei metalli alla rappresentazione grafica delle onde che compongono lo spettro elettromagnetico e del percussionista. A partire da un’immagine proprio una serie di immagini relative all’acqua è il punto di partenza della compositrice del movimento dell’acqua, si sono consolidate le e dei suoi musicisti. Il termine Occam invece si riferisce al filosofo Guglielmo di Ockham idee musicali e la scelta di tecniche strumentali (1280-1347) e al principio noto come “rasoio di Ockham”, per il quale “non si devono che fanno da struttura portante del pezzo. La cui moltiplicare gli enti ponendone di non necessari”. Éliane Radigue interpreta questa esecuzione tuttavia può variare significativamente massima come un invito, nell’elaborare idee musicali, a seguire sempre la strada più sia in termini di durata dei punti chiave dell’opera semplice. Ciò tuttavia non si applica alle tecniche esecutive, dato che la compositrice e di ampiezza dell’esplorazione del suono, sia richiede ai musicisti una disponibilità creativa, una concentrazione e uno sforzo fisico fuori in relazione allo spazio disponibile: trattandosi dal comune. di un lavoro sulla risonanza, è particolarmente Quasi tutti i brani di Occam Ocean sono per strumenti acustici, pochi sono quelli dedicati importante il rapporto con l’ambiente in cui Enrico all’elettronica. I musicisti iniziano a lavorare con lei nella sua casa parigina, con alcune Malatesta si trova a suonare. I “suoni selvaggi”, improvvisazioni che consentono di definire l’universo sonoro del brano: si chiede loro non come li chiama Éliane Radigue, che scaturiscono un virtuosismo basato sulla rapidità esecutiva, ma appunto una particolare modalità di dalla relazione tra musicista, strumento e spazio, concentrazione. Devono infatti dimenticare le tecniche esecutive abituali e concentrarsi sono parte integrante del XXVI assolo e nel su aspetti quali la vibrazione del corpo sonoro caso della collaborazione con Enrico Malatesta (talvolta a partire da accordature non ortodosse), sono esito della sua ricerca sulla risonanza dei i battimenti, la risonanza e il gesto necessario metallofoni, nell’intento di dare piena dignità per padroneggiarli, allo scopo di elaborare artistica a sonorità che, in una visione più nuove tecniche, volte a un controllo serrato del accademica, sono considerate tendenzialmente suono, in linea con l’approccio meditativo della “effetti”. Malatesta non si definisce un interprete compositrice. di musiche altrui, la dimensione dell’ascolto Una volta raggiunto il risultato, i musicisti, e e del lavoro condotto insieme ad altri artisti solo loro, possono trasmettere l’opera ad altri in condizioni di “dono” e condivisione di idee musicisti, in un processo di tradizione orale. La e tecniche musicali sono alla base della sua collaborazione tra Éliane Radigue e gli interpreti, produzione artistica, in un’ottica di permeazione secondo la stessa compositrice, non può essere reciproca. considerata un’attività didattica, bensì un vero e proprio processo creativo comune. Non sta a lei, afferma, avviare un processo didattico. I musicisti che hanno collaborato con la compositrice © Vincent Pontet agiscono dunque come “partiture viventi” alle quali è affidata la possibilità di trasmettere l’opera alle generazioni future, da cuore a cuore, secondo un pensiero radicato in alcune filosofie orientali. 21
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