Le prassi di screening e di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in dodici Comuni italiani - Rapporto della ricerca a cura di ...
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Le prassi di screening e di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in dodici Comuni italiani Rapporto della ricerca a cura di Équipe Migranti UONPIA Policlinico di Milano Codici Ricerca e Intervento
Introduzione Massimo Conte - Codici Ricerca e Intervento 1 Le prassi di screening e di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in dodici Comuni italiani Simona Colucci - Codici Ricerca e Intervento 3 Fragilità diffuse ma pochi strumenti 4 Gli attori della rete 6 Dagli enti locali la necessità di sguardi competenti 6 Le comunità di accoglienza, uno snodo cruciale 7 I servizi di salute mentale tra questioni di accesso e formazione 7 Il ruolo chiave delle mediatrici e dei mediatori culturali 8 Il punto di vista delle e dei minori stranieri non accompagnati 8 Il coordinamento e la rete come opportunità di apprendimento 9 La collocazione dei servizi di salute mentale nella rete di presa in carico 9 La necessità di strumenti codificati 10 Il lavoro educativo 10 Il primo colloquio 10 Gli strumenti di screening 10 Come cambia la presa in carico 11 Le reti come strumento 11 Un approccio integrato psico-socio-sanitario di presa in carico per i minori stranieri non accompagnati Sofia Trezzi, Barbara Dal Lago, Rossana Mazzoni - Équipe Migranti UONPIA Policlinico di Milano 13 Introduzione 13 Presenze, caratteristiche anagrafiche, provenienze dei ragazzi presenti in Italia, sul territorio di Milano e in carico alla nostra équipe clinica (segnalazioni, prese in carico e diagnosi) 14 Evidenze in letteratura su peculiarità, rischi e disagio psichico 16 Il modello di presa in carico per i minori stranieri non accompagnati secondo un approccio integrato psico-socio-sanitario 18 Livello della prevenzione, della salute mentale diffusa e della sensibilizzazione 20 La formazione e i tavoli di lavoro 20 L’identificazione precoce, lo screening e la Griglia dei segnali di rischio 20 Livello della consulenza e della presa in carico clinica: l’équipe clinica della UONPIA del Policlinico 21 Una proposta di strumenti di screening e processi multi metodo per l’identificazione precoce dei segnali di rischio psico-sociale nei minori stranieri non accompagnati Équipe Migranti UONPIA Policlinico di Milano Francesco Fattori e Cecilia Pennati - Codici Ricerca e Intervento 25 L’utilizzo del Refugee Health Screener (RHS-15) nella prima accoglienza 25 La Griglia di Osservazione dei Segnali di Rischio (GOSR) 27 Bibliografia 30
1 Introduzione Massimo Conte - Codici Ricerca e Intervento Chi si occupa del rapporto tra le migrazioni di questa transizione mettono in crisi e l’infanzia e l’adolescenza sa bene che la l’equilibrio, generando un profondo presenza di ragazze e di ragazzi in viaggio malessere che va colto e che va affrontato senza riferimenti genitoriali è una costante per consentire di ritrovare il proprio centro. della storia umana. Ogni volta che i flussi migratori si strutturano e producono i La seconda cosa che abbiamo imparato è propri effetti nei contesti di provenienza, che se la rottura dell’equilibrio può ogni volta che le reti migratorie si prodursi in momenti diversi nelle biografie stabilizzano, ogni volta che nei contesti di delle ragazze e dei ragazzi, per molte e per arrivo si creano economie legate alle molti è proprio l’incontro con il nostro migrazioni, ecco che compaiono minori che sistema istituzionale a generarla. La la normativa oggi definisce minori stranieri sospensione della propria condizione, le non accompagnati. incertezze del futuro, la difficoltà a incontrare le opportunità necessarie a Col tempo abbiamo imparato alcune cose costruirsi un futuro desiderato, la su queste ragazze e su questi ragazzi, pur percezione di essere estranei e non solo nei veloci cambiamenti dei flussi che stranieri. Tutte le volte che abbiamo abbiamo registrato nel corso degli anni. incontrato il punto di vista delle ragazze e dei ragazzi in migrazione abbiamo dovuto La prima cosa che abbiamo imparato è che prendere atto che parte del problema mettersi in viaggio in adolescenza o in siamo noi: le nostre politiche, i nostri preadolescenza espone a tante fatiche, servizi, le nostre culture professionali, il legate proprio all’incrocio tra i processi modo in cui costruiamo le reti e le migratori e i processi di crescita. La collaborazioni. stagione del passaggio dall’infanzia all’adultità è una stagione in cui le ragazze e Questo rapporto di ricerca racconta dei i ragazzi si trovano a vivere esperienze da tentativi di essere parte della soluzione, adulti in corpi e in menti che sono ancora in ragionando sul modo migliore per transizione. Per tutte e tutti il viaggio accompagnare quanti, tra le ragazze e i rappresenta un grande rito di passaggio ragazzi accolti nei percorsi di accoglienza, verso la condizione adulta e, come tutti i riti hanno bisogno di ridefinire i propri di passaggio, vive di aspirazioni e di equilibri. D’altronde, questo è il compito angosce, del difficile equilibrio tra le sfide che hanno le nostre istituzioni e i nostri enti con cui fare i conti e le risorse a di appartenenza. Questo è il compito che disposizione. Per alcune e alcuni le difficoltà ognuna e ognuno di noi ha come
2 professionista. Siamo tutti portatori di nostro sistema di intervento rivolto alle dovere rispetto ai diritti delle minori e dei minori e ai minori non accompagnati più minori che incontriamo, così come definiti adeguato a rendere concreti e realizzati i dalle convenzioni internazionali e dalle leggi loro diritti. italiane. Tra tutti, i diritti alla salute, al benessere, al proprio equilibrato sviluppo. Il confronto tra le diverse esperienze a livello Milano, Febbraio 2021 nazionale e la presentazione del modello di presa in carico realizzato a Milano sono uno strumento per sollecitare a rendere il
3 Le prassi di screening e di presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in dodici Comuni italiani Simona Colucci - Codici Ricerca e Intervento rappresentare quanto più possibile la L’attività di ricerca rientra nella varietà di approcci, le differenze e le collaborazione tra Codici1 e l’Unità di similitudini tra i diversi territori italiani. Si è Neuropsichiatria dell’Infanzia e posta attenzione al coinvolgimento tanto dell’Adolescenza (UONPIA) della dei Comuni di piccole, quanto di medie e di Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale grandi dimensioni. Gli interlocutori sono Maggiore Policlinico di Milano all’interno del stati selezionati a partire dalle progetto P.A.S.S.I. per la salute mentale – amministrazioni degli enti locali interessati Percorsi di cura e accoglienza socio per poi arrivare, in una seconda fase, ai sanitaria integrata per la salute mentale dei servizi di salute mentale pubblici e del minori stranieri non accompagnati. Il privato sociale. progetto, finanziato dal fondo FAMI, ha l’obiettivo di promuovere la salute mentale In totale hanno partecipato alla ricerca gli delle e dei minori stranieri non operatori e le operatrici dei servizi sociali di accompagnati in Lombardia dodici amministrazioni locali (nove nel Nord implementando un sistema resiliente e Italia, due nel Centro Italia e tre nel Sud integrato in grado di riconoscere Italia) e quattro servizi di salute mentale, di precocemente i segnali di rischio fin dalla cui due pubblici e due del privato sociale prima accoglienza e attivare percorsi di (tre nel Nord Italia e una del Sud Italia). presa in carico clinica adeguati ed efficaci. Alle intervistate e agli intervistati sono state La ricerca è stata sviluppata con un duplice fatte domande che riguardavano tanto le obiettivo: a) delineare un quadro nazionale caratteristiche e il funzionamento del dei sistemi di presa in carico della salute servizio in cui gli stessi sono inseriti, quanto mentale delle e dei minori stranieri non le questioni più rilevanti legate alle salute accompagnati, individuando approcci, mentale delle e dei minori stranieri non pratiche e strumenti su cui ragionare in accompagnati, le prassi di presa in carico e i termini di trasferibilità; b) identificare attori servizi con cui collaborano su questi temi. interessati alla costruzione di una rete Gli esiti delle singole interviste sono poi nazionale. stati messi a confronto con l’obiettivo di Dal punto di vista metodologico l’attività di trarne degli apprendimenti trasversali. ricerca è stata organizzata per 1 Codici è un’organizzazione indipendente che svolge attività di ricerca e d’intervento in campo sociale. Per ulteriori informazioni: www.codiciricerche.it
4 Emerge, infatti, la tendenza all’adozione di Fragilità diffuse ma pochi strumenti categorie nette attraverso cui le fragilità vengono distinte, motivate o, addirittura, L’emersione delle questioni che riguardano indagate. Le più ricorrenti sono quelle che la salute mentale è strettamente legata alla individuano la natura delle fragilità delle e conoscenza - ad esempio dei segnali di dei minori stranieri non accompagnati in: rischio - e all’adeguatezza degli strumenti di rilevazione che chi osserva ha a a) I traumi legati al viaggio disposizione. Da questo punto di vista, la Si tratta delle questioni di salute ricerca ha messo in luce diversi aspetti che mentale più riconosciute e appaiono in qualche modo contrastanti. riconoscibili che possono emergere Da un lato, alcune delle persone come esito di vissuti traumatici intervistate sostengono un aumento legati al viaggio, alla sua durata o a dell’attenzione verso i temi che riguardano contesti con i quali le e i minori la salute mentale e, di conseguenza, un stranieri non accompagnati sono numero più alto di casi rilevati e presi in stati costretti a relazionarsi. carico. Dall’altro è diffusa la consapevolezza b) La provenienza da contesti deprivati della mancanza di strumenti di lettura e di e maltrattanti rilevazione del rischio, così come di una Quasi in opposizione alla formazione diffusa sugli stessi temi. precedente, viene identificata una Le interviste testimoniano un aumento categoria di questioni che delle fragilità tra le minori e tra i minori riguardano quelle e quei minori stranieri non accompagnati legate stranieri non accompagnati che principalmente al cambiamento dei mettono in campo agiti violenti. contesti da cui provengono o che L’assenza di vissuti esplicitamente attraversano. I cambiamenti delle rotte traumatici o riconoscibili come tali, migratorie, la cosiddetta “questione libica”, può portare a identificare le così come la sempre maggiore tendenza problematiche con questioni all’adozione di misure di protezione dei caratteriali, culturali o, comunque, confini nazionali e europei, aumentano la trattabili attraverso un percorso probabilità di incorrere in esperienze educativo. traumatiche. Giocano un ruolo cruciale Le fragilità espresse possono essere anche le deprivazioni culturali, economiche ricondotte alla provenienza da e educative, la provenienza da contesti contesti deprivati o maltrattanti che maltrattanti o l’essere stati sottoposti a hanno prodotto esperienze esperienze pluri-traumatiche. pluri-traumatiche. In alcuni casi Tuttavia, mentre la capacità di lettura del l’esito può essere la tendenza a quadro complessivo risulta diffusa, quella di inserirsi in reti di marginalità a bassa individuare gli esiti di questi processi è soglia ma, più in spesso, si meno scontata. riscontrano problemi di fiducia e difficoltà nell’affidarsi alla tutela di
5 altri adulti. Questo può generare Diffuse sono le diagnosi di disturbi da una profonda diffidenza, una stress post-traumatico o di disturbo da difficoltà di aggancio e, in taluni casi, stress post-traumatico complesso: mentre l’abuso di sostanze come forma di la prima è la categoria diagnostica auto-cura. maggiormente utilizzata, la seconda, più c) La dipendenza da alcool e droghe ampia, sembra rispondere meglio alle leggere caratteristiche di chi ha vissuto esperienze cronicamente traumatiche. Si tratta di un problema diffuso, difficile da prendere in carico se I casi che vengono più spesso segnalati ai sommato alla presenza di disturbi servizi sociali e, di conseguenza, ai servizi di psichiatrici o psicologici per i quali salute mentale sono quelli che presentano non è stata prodotta una diagnosi. I manifestazioni più evidenti o diversi servizi che trattano le comportamenti difficili da gestire in dipendenze, infatti, prendono in comunità. Tra questi vengono segnalati i carico adulti o persone con problemi comportamentali, gli agiti violenti dipendenze gravi e sono percepiti, o le espressioni di aggressività e rabbia. generalmente, come poco in grado Gli stati ansioso -depressivi sono altrettanto di collocare la dipendenza nel diffusi e si possono manifestare come stati quadro di una fragilità più ampia. In di insofferenza alla vita in comunità, alle alcuni contesti, le dipendenze forme di controllo o all’accettazione delle appaiono il problema più diffuso regole. Contribuiscono a generare fragilità poiché le difficoltà di diagnosi e di emotive anche le aspettative per il futuro, le trattamento dei problemi di salute incertezze materiali così come la gestione mentale fanno emergere più dei tempi degli iter istituzionali legati esplicitamente le fragilità che hanno all’ottenimento dei documenti. In alcuni casi un risvolto materiale e sono più questi aspetti possono diventare attrattori facilmente identificabili. e motivazioni per fragilità più ampie. Guardando alle altre questioni che I disturbi internalizzanti come gli stati riguardano la salute mentale delle e dei depressivi, che tendono all’isolamento, o i minori stranieri non accompagnati emerge disturbi del sonno risultano meno visibili e, una rilevanza delle manifestazioni per questa ragione, sono quelli verso i quali attraverso il corpo di disagi o di traumi viene segnalata la necessità di una legati alla sfera emotiva. Il corpo diventa il maggiore attenzione. canale di accesso privilegiato ai servizi e la richiesta di cure passa per una richiesta di Tra i fattori alla base dell’emergere di cure mediche. Dalle interviste emerge una queste fragilità emergono due questioni presenza sempre maggiore di relativamente nuove. manifestazioni di carattere autoinvalidante, In primo luogo, l’aumento di migrazioni che disturbi da conversione neurologica, avvengono a seguito di processi di disturbi alimentari o autolesivi. espulsione dai contesti familiari. In alcuni
6 contesti la proporzione di queste importante. Dalla ricerca emergono diversi esperienze è tale poter essere considerata approcci e modalità organizzative, ma in quasi un nuovo filone migratorio. Mentre molti contesti il riconoscimento dei negli anni scorsi le e i minori stranieri non problemi di salute mentale si colloca a un accompagnati intraprendevano il viaggio livello che è solo quello psichiatrico. La all’interno di un progetto migratorio difficoltà più diffusa è la rilevazione dei livelli condiviso con gli altri membri della famiglia, intermedi di fragilità e dei segnali di rischio negli ultimi anni avviene sempre più di legati all’emergere progressivo delle fragilità frequente che arrivino persone allontanate stesse; a questa difficoltà si aggiungono dalle famiglie proprio in ragione delle quelle legate alla possibilità di giungere a fragilità che manifestano. Risulta, peraltro, una diagnosi e a una presa in carico da mediamente più diffusa la presenza di parte dei servizi clinici e sanitari. quadri di apparente ritardo dello sviluppo cognitivo. Dagli enti locali la necessità di sguardi Dalle interviste è emersa anche la necessità competenti di prestare maggiore attenzione alle Gli enti locali che hanno partecipato alla conseguenze della crisi sanitaria da ricerca hanno espresso sensibilità e Covid-19 sulla salute mentale delle e dei approcci diversi al tema della salute minori stranieri non accompagnati. Già mentale. prima della fase di isolamento e lockdown, diverse fragilità erano legate alle difficoltà Guardando alla composizione delle équipe, nel gestire le aspettative per un futuro che queste sono formate principalmente da oggi ha assunto connotati ancora più educatori e da educatrici, da assistenti complessi: dalla difficoltà dei settori sociali e - talvolta - da profili con lavorativi in cui le e i minori stranieri non competenze legali. accompagnati erano maggiormente La necessità di sguardi competenti sul tema impiegati al rallentamento delle procedure ha spinto le équipe ad attrezzarsi in forme dei servizi e degli iter istituzionali. diverse: in alcuni casi si sono integrate Questo ha causato l’aumento degli stati di all’interno dei servizi figure con competenze ansia e depressione e, in alcuni casi, si è in ambito psicologico e psicoterapeutico, registrata una maggiore richiesta di puntando alla costruzione di équipe supporto da parte delle e degli stessi multidisciplinari. Più spesso la tendenza è minori stranieri non accompagnati. ad avvalersi di supervisioni e di consulenze esterne. Gli attori della rete A queste ultime si affida la valutazione dei singoli casi, spesso con un obiettivo di Nel processo di presa in carico e di miglioramento dei progetti educativi in rilevazione delle fragilità legate alla salute assenza di collaborazioni con i servizi di mentale, gli enti locali, le comunità di salute mentale. Sono ricorrenti anche le accoglienza e i servizi di salute mentale esperienze di integrazione di figure ricoprono - o possono ricoprire - un ruolo professionali attraverso altre progettualità
7 (es. I progetti finanziati con i Fondi FAMI) per la rilevazione dei rischi relativi alla che possono occuparsi della valutazione salute mentale. La valutazione avviene in dei casi o di forme leggere presa in carico. base alle sensibilità e alle esperienze delle Anche i percorsi di supervisione sono équipe che, in assenza di formazioni utilizzati con l’obiettivo di migliorare le specifiche, tendono a segnalare ai servizi capacità di comprensione e di analisi delle sociali quelle e quei ragazzi che mettono in questioni relative alla salute mentale. campo comportamenti disfunzionali alla vita in comunità. Sia il supporto esterno sia l’integrazione di figure professionali all’interno dell’équipe Gli eventuali problemi sono più spesso letti dei servizi sociali possono essere utilizzate e trattati in termini di gestione del “caso” come strategie da quelle amministrazioni nel contesto comunitario, laddove che, pur disponendo di interlocutori l’eventuale presenza di una o di più all’interno dei servizi pubblici di salute persone con comportamenti disfunzionali mentale, riescono ad accedervi di rado o da può rappresentare un problema per alcune di quelle che lavorano quasi in comunità non attrezzate. assenza di servizi di supporto. In entrambi i Secondo gli operatori e le operatrici, i casi, il piano educativo sembra essere quasi contesti più tutelanti, come le strutture l’unico sul quale è possibile agire. afferenti al sistema SIPROIMI, sembrano Meno o per nulla diffuso è il ricorso a figure avere effetti migliori poiché hanno la professionali con competenze psicologiche possibilità di avvalersi di figure professionali e psicoterapeutiche tra quelle con competenze diverse. amministrazioni che possono avvalersi della Queste osservazioni contribuiscono a collaborazione con le unità di sollevare il tema dell’importanza del neuropsichiatria o con le organizzazioni del contesto in cui le e i minori stranieri non privato sociale che erogano servizi di accompagnati sono inseriti. Il sistema di sostegno psicologico. accoglienza, inteso in senso generale, può generare o complicare i quadri di Le comunità di accoglienza, uno snodo malessere. Questo rischio si fa concreto nei cruciale casi in cui l’organizzazione della rete, dei Si tratta di uno snodo cruciale della rete servizi e delle strutture faccia fatica a per la rilevazione delle questioni di salute rispondere al cambiamento dei flussi e mentale. Le comunità di accoglienza sono il delle esigenze delle ragazze e dei ragazzi più fragili. soggetto più prossimo alle e ai minori stranieri non accompagnati, in grado di I servizi di salute mentale tra questioni di osservarli nella loro quotidianità, nell’interazione con i pari e nella gestione accesso e formazione degli obiettivi di autonomia. Guardando ai servizi di salute mentale emerge in primo luogo il tema dell’accesso: Tuttavia, le comunità possiedono spesso le unità di neuropsichiatria dell’infanzia e meno strumenti o competenze specifiche dell’adolescenza sono, nella quasi totalità
8 dei casi, servizi territoriali cui si accede in servizi di salute mentale. Infatti, il ricorso a base alla residenza o al domicilio. Questa queste figure è trasversale. In alcuni casi organizzazione determina due effetti: la rientrano tra i servizi erogati dal Comune di difficoltà di rintracciare nell’équipe di ogni riferimento, in altri sono parte delle équipe unità territoriale le competenze necessarie degli enti pubblici o del privato sociale e, alla presa in carico delle e dei minori quindi, figure integrate che partecipano e stranieri non accompagnati; la possibilità comprendono il processo complessivo. che l’accesso sia rifiutato laddove la Anche laddove non partecipino stabilmente persona non possiede i requisiti di alle équipe, il tema della continuità emerge residenza. e prova a essere garantito attraverso la Rientrano nel tema dell’accesso ai servizi presenza della stessa persona nel corso anche le soglie dell’accesso stesso e i tempi delle sedute. della presa in carico. È stato in più casi sottolineato che la presa in carico da parte Il punto di vista delle e dei minori stranieri dei servizi afferenti al Sistema Sanitario non accompagnati Nazionale tende ad avvenire solo in casi di problematiche gravi. In questo senso, La partecipazione delle e dei minori anche i tempi lunghi di presa in carico stranieri non accompagnati alle decisioni determinano un rischio di acutizzazione riguardo ai percorsi di cura è un tema che delle problematiche ma anche la possibilità viene trattato, e talvolta gestito, con fatica. che, a cavallo della maggiore età, si perda il La difficoltà sembra essere principalmente diritto di accesso ai servizi per minori. legata alla possibilità per le ragazze e i Un altro tema rilevante è quello delle ragazzi di comprendere il senso e gli competenze: la formazione etnopsicologica obiettivi dei percorsi stessi. Emerge, tra le ed etnopsichiatrica è poco diffusa, così interpretazioni che ne danno le persone come la conoscenza dei contesti da cui le e intervistate, anche la presenza di una sorta i minori stranieri non accompagnati di stigma nei confronti delle questioni provengono. Questo genera una difficoltà legate alla salute mentale che riduce le nell’identificazione e nella comprensione possibilità di accesso delle e dei minori delle fragilità delle ragazze e dei ragazzi stranieri non accompagnati ai servizi che, in alcuni casi, rifiutano di avvalersi di sanitari. Questa evidenza può portare a supporti che non comprendono le dare priorità a percorsi educativi o che si caratteristiche peculiari del sistema in cui svolgono al di fuori delle strutture sono inseriti e dei relativi percorsi. ospedaliere. È stata sollevata, tuttavia, la necessità di Il ruolo chiave delle mediatrici e dei un’attenzione maggiore al coinvolgimento mediatori culturali dei singoli ma soprattutto a pensarli come Le mediatrici e I mediatori culturali gli attori principali della rete. emergono come figure cruciali sia dal punto di vista dei servizi sociali che dei
9 Altre esperienze hanno assunto, invece, la Il coordinamento e la rete come forma di tavoli di lavoro - promossi tanto dagli enti locali quanto dai servizi di salute opportunità di apprendimento mentale - che provano a coinvolgere tutti gli La segnalazione di possibili o di evidenti attori della rete (enti gestori delle strutture segnali di disagio viene fatta dagli educatori di accoglienza, le Aziende Socio Sanitarie e dalle educatrici delle comunità al servizio Territoriali, le Agenzie di Tutela della Salute, sociale che a sua volta attiva i servizi di i servizi sociali, i servizi di salute mentale) salute mentale disponibili. L’evidenza di con l’obiettivo di discutere tanto i singoli segnali di rischio o di fragilità viene casi quanto il funzionamento più generale comunicata al servizio sociale del Comune del sistema. di riferimento, è poi quest’ultimo a valutare il caso e individuare le forme opportune di La collocazione dei servizi di salute mentale sostegno. nella rete di presa in carico In assenza di strumenti di rilevazione o di Le unità di neuropsichiatria dell’infanzia e rapporti di collaborazione consolidati con le dell’adolescenza e i servizi erogati dal unità di neuropsichiatrie dell’infanzia e privato sociale tendono a restare marginali dell’adolescenza, la rilevazione si basa sulle nella rete di presa in carico. competenze e sulle sensibilità dell’équipe educativa. Tuttavia, il rischio di questo Questo rischia di produrre due effetti approccio è che la segnalazione avvenga indesiderati. Da un lato si fa fatica a solo quando la sofferenza si acutizza comprendere le specificità dei percorsi e manifestandosi, ad esempio, attraverso dei contesti di vita delle e dei minori agiti violenti. In alcuni casi l’attenzione viene stranieri non accompagnati e, quindi, anche portata principalmente su quelli che a collocare le fragilità in un quadro più vengono definiti “casi recidivi”, in particolare ampio. Dall’altro, proprio in assenza di una laddove i comportamenti siano valutati visione d’insieme, il rischio è che i servizi di come incompatibili con la vita in comunità. salute mentale provino a (o ritengano di Per ovviare a questi rischi, alcune dover) sopperire a una mancanza di amministrazioni hanno messo in campo gestione da parte del servizio sociale delle forme di coordinamento con l’obiettivo di difficoltà che emergono dagli iter migliorare la comunicazione trasversale e di istituzionali. favorire meccanismi di apprendimento. Di contro, le esperienze di partecipazione e In alcuni contesti si è optato per forme di di coinvolgimento di tutti gli attori del coordinamento promosse dal servizio sistema di presa in carico sostengono sociale che sceglie di mantenere la regia l’attivazione di meccanismi di della rete di presa in carico. In questi casi, il apprendimento trasversali. Le équipe dei coinvolgimento riguarda principalmente le servizi di salute mentale riescono a équipe delle comunità di accoglienza con comprendere meglio le dinamiche interne cui si discutono e valutano i singoli casi. e hanno la possibilità di discutere i singoli
10 casi per anticipare il verificarsi di eventi ricostruzione dei legami familiari (attraverso problematici. Tra educatori, educatrici e il genogramma, ad esempio) al fine di assistenti sociali aumentano le competenze individuare la presenza di lutti o di altre nell’osservazione dei comportamenti, esperienze traumatiche. nell’identificazione dei segnali di rischio e La presenza di ruoli di mediazione culturale nella gestione delle eventuali può aiutare a cogliere aspetti critici che problematiche. emergono dall’uso della lingua, da questioni culturali o di comportamento. La necessità di strumenti codificati Si tratta, tuttavia, di una sede in cui Dalla quasi totalità delle persone possono intervenire fattori che intervistate è rilevata la carenza di condizionano i comportamenti dei ragazzi e strumenti codificati per la rilevazione dei delle ragazze a cui prestare attenzione: il segnali di rischio relativi alla salute mentale. luogo in cui il colloquio avviene (spesso la sede del Comune) o il fatto che si tratta del Il lavoro educativo primo incontro formale tra la minore o il L’approccio messo in campo è di stampo minore e l’istituzione. principalmente educativo, quindi basato Gli strumenti di screening sull’osservazione dei comportamenti e sull’analisi dei racconti delle storie di vita Le esperienze di utilizzo di strumenti di che possono emergere tanto nel primo screening e rilevazione dei segnali di colloquio quanto nelle fasi successive del rischio, pur non essendo diffuse, si percorso. suddividono in due tipologie. Alcuni strumenti sono utilizzati all’interno dei Educatori, educatrici e assistenti sociali si contesti educativi e prevedono servono dell’esperienza acquisita negli anni un’osservazione di medio-lungo periodo, per identificare possibili criticità, effettuata prevalentemente in seconda soprattutto laddove non esistono rapporti accoglienza (es. Scheda ETI - Équipe consolidati con le neuropsichiatrie o con i Territoriale Integrata). In questi casi a servizi di salute mentale del privato sociale. essere coinvolte sono le figure educative, In questi casi, vengono utilizzati strumenti quelle che si occupano del sostegno educativi per colmare le carenze del psicologico, le e gli assistenti sociali. sistema e la diffusa criticità di accesso ai L’équipe analizza il singolo caso e valuta il servizi. percorso ritenuto più adatto alle esigenze Il primo colloquio specifiche. Il primo colloquio svolge una funzione In altri casi gli strumenti di rilevazione sono elaborati dai servizi di salute mentale e importante nella rilevazione dei segnali di sono utilizzati durante i colloqui allo scopo rischio. La raccolta delle informazioni di ricondurre i malesseri e le fragilità riguardo le storie di vita diventa l’occasione manifestate a ipotesi diagnostiche. Si tratta per un’osservazione mirata e per la
11 di strumenti che guardano principalmente parte del Servizio Sanitario Nazionale sia ai sintomi fisici di eventuali fatiche emotive. nel caso in cui le ragazze e i ragazzi presentino fragilità di tipo psicologico già al Come cambia la presa in carico momento del ritrovamento, sia nel caso in La riorganizzazione della presa in carico a cui queste emergano nel corso del tempo. partire dall’evidenza di fragilità legate alla salute mentale viene interpretata come la Le reti come strumento possibilità di valutare un cambio nelle strutture di accoglienza: dalle comunità che Come si è detto, un elemento comune è la presentano caratteristiche più idonee alle percezione che negli anni siano aumentate esigenze del singolo, fino a quelle le condizioni di fragilità generale delle e dei terapeutiche per i casi più gravi. minori stranieri non accompagnati: fragilità connesse ai contesti di provenienza, alla Il cambio di comunità può essere preso in perdita graduale di punti di riferimento così considerazione se la o il minore straniero come sembrano influire progetti migratori non accompagnato presenta agiti aggressivi meno solidi, a cui si legano aspettative che e costituisce un problema di gestione per la spesso non rispecchiano il reale contesto di comunità in cui risiede. Alcune équipe, opportunità e limiti con cui si trovano a tuttavia, evitano il più possibile questo tipo interagire. di scelte poiché potrebbero essere interpretate dalle ragazze e dai ragazzi Secondo alcune persone, la presenza di reti come atti punitivi o vissute come di supporto gioca un ruolo cruciale. In espulsioni. particolare, la percezione di poter fare riferimento a comunità di connazionali Il problema del trattamento delle questioni contribuisce a rendere più sopportabile di salute mentale è, inoltre, definito come l’incertezza generata dai lunghi iter un problema di accesso, non solo alle unità istituzionali, dalla gestione degli obiettivi di di neuropsichiatria dell’infanzia e autonomia legati alla casa, al lavoro e al dell’adolescenza, ma anche alle comunità processo di uscita dal sistema di terapeutiche. Queste strutture non accoglienza. In questo senso, l’arrivo di riescono a collocarsi nel panorama delle ragazzi e ragazze che non possono contare possibilità e l’accesso risulta mediamente su questo tipo di reti di supporto implica poco probabile a causa della difficoltà di uno stato di ansia più diffuso e una minore diagnosi da parte del Servizio Sanitario capacità di gestione delle numerose Nazionale. Anche laddove questo avvenga incertezze legate al percorso individuale. non è scontato che ci sia disponibilità da Le regressioni depressive appaiono, infatti, parte delle strutture. diffuse soprattutto nel momento in cui i È diffusa, infatti, la percezione che la presa singoli iniziano a dover misurare le in carico sia considerata una responsabilità aspettative maturate con le difficoltà del esclusiva dei servizi sociali che richiedono contesto in cui si trovano a vivere. Questo una partecipazione e una condivisione da accade in particolar modo per quelle ragazze e per quei ragazzi che hanno
12 costruito il progetto migratorio in un processo di allontanamento da parte della famiglia proprio a causa delle fragilità che manifestano. Questo cambiamento dei flussi ha fatto emergere riflessioni più generali sull’organizzazione del sistema di accoglienza, sulle tipologie di strutture e sul grado di autonomia adatto alle caratteristiche delle ragazze e dei ragazzi. La presa in carico, in questo senso, sembra dover avere sempre di più un obiettivo di attivazione di reti alternative a quelle esistenti, ma anche di costruzione di contesti più protetti e adatti a supportare i ragazzi e le ragazze nelle loro fragilità.
13 Un approccio integrato psico-socio-sanitario di presa in carico per i minori stranieri non accompagnati Sofia Trezzi, Barbara Dal Lago, Rossana Mazzoni - Équipe Migranti UONPIA Policlinico di Milano Introduzione Il modello nasce e si forma, a partire dai primi anni 2000, per rispondere ai bisogni Il modello presentato si riferisce al lavoro di accoglienza e di cura dei minori stranieri interistituzionale e multiprofessionale che non accompagnati, la cui popolazione a l’Équipe Migranti della UONPIA2 del Milano ha cominciato a crescere in quegli Policlinico di Milano ha svolto, insieme agli anni. operatori della rete coinvolta nell’accoglienza e integrazione di minori La definizione ufficiale di minori stranieri stranieri non accompagnati, dal 2009 per la non accompagnati è “soggetti minorenni promozione della salute mentale e la privi di cittadinanza italiana o di altri stati prevenzione dei disturbi psichiatrici. dell’Unione Europea, i quali non avendo provveduto a una richiesta di asilo politico, I lavori all’interno dei progetti3 si sono svolti sono presenti per qualsiasi circostanza sul a un livello inter-istituzionale (il Comune di territorio dello Stato, in assenza di soggetti Milano, le comunità socio-educative con terzi quali genitori o adulti che detengano esso convenzionate, ATS Città per conto loro responsabilità legale, Metropolitana, i servizi del terzo settore e assistenza e rappresentanza” (Norma altri servizi), e a un livello clinico all’interno regolamentare del Comitato per i Minori della UONPIA del Policlinico di Milano, Stranieri DPCM 535/99, art.9). attraverso la costituzione di un’équipe Caratteristica peculiare comune a gran multiprofessionale dedicata alla presa in parte di questa popolazione è di aver carico dei minori stranieri non effettuato una migrazione da soli, senza accompagnati. essere accompagnati da figure adulte di riferimento in un’età delicata come quella 2 Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria adolescenziale. dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della La necessità del modello si basa su alcune Fondazione IRCCS Ca’ Granda dell’Ospedale premesse importanti relative alle Maggiore Policlinico di Milano. 3 Capofila dei progetti regionali su Migrazione e caratteristiche di questa popolazione: disturbi di NPIA dal 2008 e ha ricevuto finanziamenti A. Il numero di presenze, per la promozione della salute mentale dei cittadini stranieri dal fondo FAMI (Asilo Migrazione e caratteristiche anagrafiche, Integrazione). provenienze dei ragazzi presenti in
14 Italia, sul territorio di Milano e in 360 nuovi arrivi inseriti nelle strutture di carico alla nostra équipe clinica accoglienza. Di questi nuovi arrivi, in linea (segnalazioni, prese in carico e con il dato nazionale, il 98% sono maschi. diagnosi); La maggior parte dei minori stranieri non B. le evidenze in letteratura su accompagnati arriva a Milano in età peculiarità, rischi e disagio psichico prossima ai 18 anni, con una tendenza a un in riferimento a questa tipologia leggero calo dell’età di arrivo rispetto al specifica di popolazione. 2019: i 17enni sono il 26% rispetto al 59% dell’anno precedente. Anche i paesi di Presenze, caratteristiche anagrafiche, provenienza si riducono (15 diverse nazionalità nel 2019, 11 nel 2020). Restano provenienze dei ragazzi presenti al primo posto come provenienza Albanesi, in Italia, sul territorio di Milano e Kosovari e Egiziani, ma sembra esserci una riduzione negli arrivi dall’est Europa e una in carico alla nostra équipe clinica ripresa degli sbarchi dal sud del (segnalazioni, prese in carico Mediterraneo, oltre a un aumento e diagnosi) significativo di arrivi da Pakistan e Bangladesh. Nel 2020 sul territorio nazionale erano presenti 5.540 minori stranieri non Nel 2020, 132 minori stranieri non accompagnati (MSNA), di cui il 95,8% accompagnati erano in carico alla UONPIA ragazzi e il 4,2% ragazze, con l’88% avente del Policlinico di Milano, di cui 34 segnalati età compresa tra 16 e 17 anni, provenienti nel 2020. principalmente da Albania (22,9%), I dati più rilevanti relativi ai minori stranieri Bangladesh (17,4%), Egitto (10,8%), Pakistan non accompagnati in carico nel 2020, come (8,2%), e Tunisia (8,1%). Tra le regioni che riportato nei grafici 1, 2 e 3 (p. 15), sono i registrano la maggiore presenza di minori seguenti: stranieri non accompagnati rientrano la Sicilia (20,7%), la Lombardia (11,9%), il Lazio (5%) e il Piemonte (4,1%). La Sicilia è utilizzata in quanto terra di sbarco mentre Lombardia, Lazio e Piemonte rappresentano snodi di transito delle rotte migratorie seguite dai MSNA [Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Report mensile MSNA in Italia, 31/08/20]. Nel 2020 sono stati segnalati nel territorio della Città metropolitana di Milano 760 minori stranieri non accompagnati di cui
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16 caratteristiche sempre in termini di Analizzando i dati del 2020 anche alla luce autonomia e d’indipendenza. Va, inoltre, della pandemia, si nota un incremento del sottolineato come questi ragazzi spesso numero delle prime richieste da marzo in sostengano mandati individuali e familiari poi (da gennaio a febbraio sono arrivate importanti, caratterizzati da aspettative circa il 4% delle segnalazioni totali, mentre il personali di riuscita e da aspettative resto sono giunte da marzo in poi), con un familiari rispetto al sostegno economico 30% di invii dallo screening. Un 17,6% è che possono assicurare alle famiglie arrivato in urgenza e le prese in carico d’origine. connotate da urgenza sono state l'11,8% seppur solo un 2% con accesso a Pronto Una grande attenzione viene data in soccorso o ricovero. letteratura ai fattori di rischio, riferiti a tre diversi momenti del processo evolutivo e Evidenze in letteratura su peculiarità, del percorso migratorio. Tali fattori si intersecano dinamicamente tra loro, rischi e disagio psichico producendo linee evolutive differenti, L’aumento dei minori stranieri non caratterizzate da vari livelli di rischio per la accompagnati nell’ultimo ventennio, in Italia salute psichica. come nel resto d’Europa, ha reso possibile Un primo livello ha a che fare con i fattori di non solo l’attivazione di percorsi specifici rischio pre-migratori, connessi alla storia volti a sostenere i processi di crescita, ma anamnestica (caratteristiche personali, dei anche una serie di ricerche sui bisogni e caregivers, dello stile di attaccamento, sulle vulnerabilità presenti. caratteristiche del contesto di vita, fattori La letteratura sottolinea la fragilità di tale socio-economici, povertà, conflitti, popolazione, soggetta a un alto rischio di instabilità politica, poca sicurezza, guerre, disagio psichico4. Tale fragilità affonda le calamità naturali). sue radici nell’incontro tra le caratteristiche A un secondo livello si collocano i fattori di della fase evolutiva adolescenziale, in cui rischio connessi alle condizioni del viaggio, avviene la separazione dalla famiglia e dal potenzialmente traumatiche, in particolare contesto di vita, e le caratteristiche per i minori che viaggiano da soli. dell’esperienza migratoria spesso Soprattutto quando il viaggio è intrapreso caratterizzata da ripetute rotture, con in solitudine, il minore, non potendo caratteristiche traumatiche, precedenti, contare sulla condivisione dell’esperienza e concorrenti e successive al viaggio delle sensazioni intense che questa suscita, migratorio. Sono state analizzate le si trova a costruire da solo un senso molteplici motivazioni sottostanti al coerente di ciò che sta vivendo e ad progetto migratorio, evidenziandone le affrontare l’incertezza, la paura, la fame e il freddo precocemente e in autonomia5. 4 Taurino et al., 2012; Caroppo et al., 2014; Aragona et al., 2013; Carlson et al., 2012; Fazel & Stein, 2002; Hassan et al., 2016. 5 Finklestein & Zahava, 2009.
17 che i minori stranieri non accompagnati Un terzo livello ha a che fare con le mostrano una maggiore incidenza di modalità in cui si svolge il processo di Disturbo Post-Traumatico da Stress (d’ora adattamento nel paese di accoglienza e nel in poi PTSD) sia rispetto agli adolescenti in nuovo contesto sociale, culturale e generale, sia rispetto a minori migranti con relazionale. Questi elementi sono famiglia9. Il PTSD inoltre risulta essere reciprocamente correlati non solo alla associato a problemi comportamentali, capacità di resilienza del ragazzo, che è interpersonali ed emotivi, ad abuso di fortemente condizionata dai due sostanze e al fallimento scolastico10, precedenti livelli, ma anche alla capacità o mettendo a rischio il processo di meno del contesto di ammortizzare e integrazione nella società e facendo sostenere le fatiche di adattamento iniziali, aumentare le probabilità di sviluppare favorendo o meno tutto il processo malattie croniche a causa dell’eccessivo dell’adattamento stesso. stress. Altri outcome associati al PTSD Drozdek e Wilson (2007) ci ricordano che la possono essere la presenza di pensieri cultura di appartenenza modula non solo il intrusivi, la difficoltà di attenzione e senso d’appartenenza e di identità6, ma memoria, i disturbi del sonno e anche la capacità di dare senso e significato l’interferenza con i processi di ai contesti e all’espressione dell’emozione, apprendimento11. È stato dimostrato che i fornendo delle teorie di interpretazione. In sintomi del PTSD tendono a persistere nel ogni caso, il processo migratorio mette alla tempo12. Oltre al PTSD, alcuni studi hanno prova l’involucro culturale, producendo una riscontrato nei minori stranieri non rottura momentanea della relazione di accompagnati rifugiati un’alta prevalenza di omologia e di sostegno reciproco tra sintomi depressivi e ansiosi13. cultura esterna e cultura interna, rendendo Si sottolinea, pertanto, l’importanza di una l’individuo meno efficace nell’orientare e corretta diagnosi del possibile dare senso e significato alle esperienze di funzionamento post traumatico, in modo vita7. da poterlo trattare tempestivamente14 e da Numerose ricerche hanno messo in supportare in modo efficace anche i ragazzi evidenza che i minori stranieri non accompagnati sono una popolazione ad alto rischio di sviluppare disturbi psichiatrici 9 El Baba e Colucci, 2018; Jensen, Skårdalsmo, & Fjermestad, 2014; Hodes et al., 2008 8 . La letteratura concorda nell’affermare 10 Connor et al., 2015. 11 6 German, Gonzales, & Dumka, 2009. Perfect, Turley, & Carlson, 2016; DeSocio & Hootman, 2004. 7 Nathan, 2001; Cattaneo, 2009; Cerniglia & Cimino, 12 2012. Tam, Houlian, & Melendez-Torres, 2017. 13 8 Jakobsen, Demott, & Heir, 2014; Fazel et al., 2012; Vervliet et al., 2014a; Bean et al., 2006; Vervliet et Ramel et al. 2015; Sanchez‐Cao et al 2013; Vervliet et al., 2014b; Jensen, Skårdalsmo, & Fjermestad, 2014. al., 2014a; Vervliet et al., 2014b. 14 Salari et al., 2017.
18 più fragili nell’inserimento nel contesto di comprendere i diversi contesti di accoglienza in modo funzionale. accoglienza, le diverse esigenze organizzative. Il modello di presa in carico Diverse ricerche evidenziano una maggior doveva provare, di volta in volta, a legare frequenza di patologie psichiatriche (con diversi aspetti come la cultura di incidenza di PTSD) nei minori stranieri non appartenenza, le culture dei servizi di accompagnati rispetto alla popolazione di accoglienza, i progetti e i mandati migratori minori non migranti15. Uno studio e di integrazione e i bisogni di cura, a loro comparativo tra minori stranieri non volta correlati alle diverse espressività accompagnati e adolescenti olandesi sintomatologiche, e le possibilità di presa in mostra un punteggio più elevato per ansia, carico dei contesti (comunità socio depressione e PTSD per il primo gruppo educative, servizio sociale, tutele, corsi e (60%) rispetto al secondo16 (11,7%). scuole, servizi di integrazione lavorativa). Il modello di presa in carico per Un’ulteriore complessità, presente fin dall’inizio, è stata quella di ricercare nuove i minori stranieri non accompagnati risposte ai bisogni emergenti e in continua secondo un approccio integrato evoluzione, connessi da un lato a una psico-socio-sanitario popolazione eterogenea, anche se con alcune caratteristiche in comune, dall’altro Il modello è il frutto di un lavoro ai continui mutamenti nei panorami politici, multiprofessionale e interistituzionale, sociali, economici e culturali di contesti di declinato nei diversi interventi in base ai partenza e di arrivo. Mantenere alta bisogni emergenti dei minori stranieri non l’attenzione e interrogarsi sempre su rotte, accompagnati per una presa in carico più mappe, motivazioni e aspettative di chi possibile integrata. Presenta livelli arriva, rimane una sfida centrale non solo organizzativi e gestionali diversi, come per porsi in una dimensione d’aiuto per il rappresentato nello schema qui di seguito singolo, ma per poter progettare e e come verrà di seguito illustrato. proporre contesti di accoglienza idonei Una delle sfide principali a cui ha cercato di cercando di ridurre più possibile lo rispondere il modello è stata la ricerca di spaesamento e la ritraumatizzazione di risposte progettuali e di cura per una minori resi fragili anche dalle condizioni del popolazione particolare, i minori stranieri viaggio migratorio. non accompagnati, che esprimeva bisogni a È, pertanto, un modello che ha cercato di diversi livelli e che necessitava di un declinare, attraverso una metodologia modello di presa in carico in grado di improntata alla ricerca-azione, delle buone prassi utili a orientare il minore, gli 15 Huemer et al., 2009. operatori e i diversi contesti. 16 Bean et. al., 2006; Bean et al., 2007; Derluyn, Mels, Questo è stato progressivamente possibile & Broekaert, 2009; Hodes et al., 2008; Huemer et al., 2011. attraverso l’organizzazione di formazioni e
19 supervisioni in ottica multidisciplinare e Questa rete si costituisce in base al bisogno interistituzionale e attraverso un modello del minore e grazie alla sua flessibilità e partecipato volto a incrementare la modificabilità ed è l’osservatorio privilegiato reciprocità di informazioni, la costruzione di per l’identificazione di segnali di rischio e un linguaggio condiviso, la definizione e possibili disturbi, permettendo un invio ri-definizione di percorsi e best practice, la precoce e tempestivo ai servizi appropriati co-costruzione di strumenti e modalità e e evitando il più possibile elementi di quindi la modificazione e ristrutturazione di rottura e discontinuità che in alcuni casi governance. possono fungere come importanti elementi di ritraumatizzazione come interruzioni Colonna portante del modello è l’idea di progettuali, scolastiche, professionali, una presa in carico complessa e da parte di dimissioni e cambi di comunità un sistema che coinvolge tutti coloro che a socio-educative, accessi in pronto soccorso vario titolo hanno un ruolo attivo e ricoveri. nell’educazione, nella cura, nelle progettualità a favore di queste ragazze e di Il lavoro della rete declinato a livello ragazzi, portatori di molteplici bisogni e in progettuale, formativo, organizzativo e relazione con molteplici interlocutori clinico, a seconda del bisogno emergente e (Assistenti sociali, tutori, affidatari, medici di rilevato, del target di progetto, delle risorse medicina generale, pediatri di libera scelta, e del territorio, permette anche una insegnanti, educatori, operatori sanitari, e riorganizzazione dei servizi (al fine di di giustizia, operatori del terzo settore). renderli sempre più inclusivi), una costante Diventa centrale condividere, all’interno riprogettazione e riformulazione delle della rete stessa, un linguaggio e una sensibilizzazioni, formazioni e supervisioni visione comune per permettere, pur da (a seconda del bisogno emergente), la vertici osservativi e professionali diversi, di definizione e il miglioramento di buone cogliere risorse e fatiche e attivare una pratiche e percorsi condivisi (équipe progettualità percorribile. multidisciplinari, Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali e presa in carico
20 adeguata da un punto di vista etnico precoce del rischio, che descriveremo in culturale). seguito. Oltre ad avere raggiunto risultati concreti, Livello della prevenzione, della salute questo dialogo costante ha contribuito alla mentale diffusa e della sensibilizzazione co-costruzione di “un ambiente educativo” Riguarda la progettazione e coerente e condiviso dai vari adulti, che, l’organizzazione di azioni di prevenzione e come anche indicato da Ranchetti (2015), di sensibilizzazione multiprofessionali acquista un ruolo di organizzatore del dirette ai contesti di vita e ai possibili mondo interno ed esterno dei ragazzi, invianti sulle tematiche di salute mentale. A favorendo, in tal modo, processi di seconda del bisogno emergente nel corso identificazione con adulti di riferimento degli anni sono stati organizzati diversi attenti e consapevoli dei bisogni e delle seminari, confronti con focus specifico sulla problematiche da affrontare anche migrazione: l’interculturalità, l’adattamento, attraverso la mediazione e il bilinguismo, l’apprendimento, l’accompagnamento alla cultura del paese l’etnopsichiatria, le problematiche legali. ospitante. Le azioni del quotidiano nella comunità, che hanno una funzione Nel tempo, per permettere equo accesso ai strutturante per il minore, e la presenza di servizi e adeguate prese in carico sono stati figure di riferimento significative, che prodotti diversi materiali volti a orientare la possano agevolare i processi di popolazione migrante e gli operatori identificazione necessari, favoriscono uno nell’incontro tra bisogno e risposta. A sviluppo psicologico più armonico. questo proposito sono stati prodotti diversi L’attenzione all’ambiente educativo, materiali informativi per gli operatori stessi accompagnata dalla riflessione e dalla e in lingua per la popolazione dei minori co-costruzione da parte degli operatori stranieri non accompagnati. della rete, assume una valenza terapeutica La formazione e i tavoli di lavoro 17 . Nel corso dei progetti sono stati costituiti L’identificazione precoce, lo screening e la diversi tavoli di lavoro volti all’individuazione Griglia dei segnali di rischio di buone pratiche (strumenti e procedure), ma anche a riflettere sui bisogni emergenti A partire dal 2018, l’Équipe Migranti della al fine di progettare e organizzare azioni UONPIA Policlinico di Milano ha introdotto utili a soddisfarli. In questa ottica, i tavoli (prima in maniera sperimentale, poi in stessi sono stati importanti promotori di modo sistematico) una procedura di formazione e di scambi di buone prassi, screening per tutti i minori stranieri non finalizzati alla creazione di questo accompagnati in ingresso nel sistema di linguaggio comune tra servizi. Dal dialogo accoglienza del Comune di Milano. all’interno dei tavoli di lavoro sono scaturiti anche diversi strumenti di identificazione 17 Taurino et al., 2012
21 Risulta infatti di cruciale importanza Livello della consulenza e della presa in introdurre degli strumenti di identificazione precoce dei segnali di rischio per la salute carico clinica: l’équipe clinica della UONPIA mentale dei minori stranieri non del Policlinico accompagnati sin dalla fase di prima Come sottolineato in precedenza, i progetti accoglienza, per orientare l’osservazione hanno permesso di costituire un’équipe nei primi colloqui e facilitare l’invio precoce specialistica, dedicata alla presa in carico ai servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e clinica dei minori stranieri non dell’Adolescenza per la presa in carico accompagnati che presentano disagio tempestiva dei minori con maggiori psichico, letto dalle équipe educative e probabilità di sviluppare patologie trauma segnalato dal servizio sociale e dal tutore. correlate. Diversi studi mostrano la fattibilità (feasibility) e l’adeguatezza È un’équipe multiprofessionale formata (acceptability) di procedure di screening18 e dalle seguenti figure: neuropsichiatra, il loro impatto positivo in termini di psicologa, educatrice, assistente sociale e costi-benefici19 sul sistema. Inoltre, sia le mediatore linguistico-culturale, a cui si direttive europee (2013/33/EU) sia la aggiungono la project manager e la legislazione italiana sull’accoglienza dei segreteria organizzativa. Si caratterizza per minori stranieri non accompagnati grande flessibilità, sia nell’attivare la prevedono azioni di questo tipo (Legge tipologia di intervento migliore sia nella Zampa). possibilità di risposta rapida all’urgenza. Il capitolo “Una proposta di strumenti di Si declina in micro-équipe, composte da un screening e processi multi metodo per professionista in rappresentanza di ogni l’identificazione precoce dei segnali di figura professionale mentre le e i rischio psico-sociale nei minori stranieri tirocinanti, valutati come una risorsa non accompagnati” è dedicato alla importante, partecipano in diverso modo a presentazione degli strumenti utilizzati: il tutto il lavoro dell’équipe. Refugee Health Screening (RHS) e la Griglia Tale modello prevede l’attivazione della di osservazione dei segnali di rischio micro-équipe a partire dai colloqui iniziali, (GOSR). per rilevare fin da subito il bisogno portato nella segnalazione e costituire una presa in carico il più integrata possibile. Questa modalità aiuta il ragazzo a familiarizzare con il servizio e con le persone che parteciperanno al suo percorso di presa in carico. La presenza della figura del mediatore linguistico-culturale (fisso in 18 Hollifield et al., 2016; Savin et al., 2005 équipe o a chiamata, ma comunque formato in ambito clinico) risponde alle 19 Ardino, & Di Benedetto, 2017
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