Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami

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Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
N°10 novembre 2018

                                                                                                                                        Maledetti
                                                                                                                                        dal popolo…
                                                                                                                                            amati
                                                                                                                                            dall’arte

Questa pubblicazione è stata prodotta con il supporto finanziario del progetto “Romanipè2.0” del bando “Avviso per la promozione di azioni positive realizzate da associazioni ed enti di cui all’art. 6 del Decreto Legislativo
9 luglio 2003 – n. 215 e finalizzate al contrasto delle discriminazioni (A.P.A.D.)” del Dipartimento per le pari opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri. I contenuti di questa pubblicazione sono unica responsabilità
dell’autore e non può in nessun modo essere considerato come espressione della volontà del Dipartimento per le pari opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
Sommario                                                                                                           Maledetti
                                                                        Maledetti dal popolo…  amati dall’arte               1                                          dal popolo…
                                                                                                                                                                                    l’arte
                                                                                                                                                                             ati dal
                                                                                                            lli

                                                                                                                                                                         am
                                                        (1919)
                                       gara con bambino n.
                                                                                            di Bruno More
                  edeo Modigliani - Zin                gto
In copertina: Am 73 cm. National Gallery of Art, Washin
Olio su tela 115,9× ns
 Wikimedia Commo

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                                                                            ssuta                      non recitata
                                               cultura romanì una cultura vi

                                                                                                                                4
                                            La
                                                            Guarnieri                                                                                                   di Bruno Morelli
                                            di Nazzareno
                                                                                                         iliana
                                                                                                                                                                        I
                                                                                                                                                                            n Italia il primo documento scritto che attesta la                 l’hanno mai posseduta; ma erano abili nel fabbricare armi
                                                                             one sulla Legge regionale em                                                                   loro presenza risale al 1422, Cronaca di Bologna.                  come nel destreggiarle quindi, partecipare assoldati a fian-
                                                                 Una riflessi                                lin                                                            Da immagini iniziali, rappresentanti gli stessi come
                                                                                              di Roland Ciu
                                                                                                                                                                                                                                               co di eserciti, costituiva all’epoca un avvenimento non raro...
                                                                                                                                                                        chiromanti o suonatori, si avvia ben presto una com-                   Dello stesso periodo è lo studio di Niccolò Piccinino, al-
                                                                                                                                                                        plessa e articolata interpretazione artistica sempre                   tro guerriero rappresentato nella battaglia di Anghiari.
                                                                                                                                                                        più complessa, tesa ad insinuarsi tra le sfaccettature                 Comunque, la testa doveva interessare molto l’arti-

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                                                                                                                                                                        più disparate e profonde. Soggetto tutto da esplo-                     sta-scienziato il quale, affrontando il modello con analisi
                                                                                                 rile
                                                                   sione nel circuito penale mino                                                                       rare con lati oscuri da chiarire, miti da elevare, valo-               dettagliata, trasforma il ritratto in una specie di identikit del
                                                  Incontri di inclu

                                                                                                                                8
                                                                                                                                                                        ri da svelare in cui autori celebri, dal Quattrocento                  soggetto ignoto, quasi a comunicarcene l’estraneità alle
                                                                                                                                                                        all’arte moderna, suggelleranno l’insolito mito in una                 tipologie umane.
                                                                    palo
                                                   di Corsina De                                                                                                        miriade di capolvori arricchendo il nostro patrimonio.
                                                                                                                                                                                                                                               Dal Vasari: “... “È uomo uno scapigliato e arruffato testone
                                                                                                                                                                        Uno dei miti certamente “dionisiaco” incarna un valoroso               di arcaico tipo d’uomo, forte, fiero della sua virilità, uno stu-
                                                                                                            udripen
                                                                                              Monumento Sam                                                             capitano di ventura esplicitamente detto zingaro, spuntato             dio di getto, non rifinito; di certo non si tratta di un lavoro

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                                                                                                                                                                        dal carboncino di Leonardo da Vinci: Scaramuccia, capita-              commissionato… “Di questa sorte se ne vede molte teste
                                                                                                                ovic
                                                                                                  di Igor Stojan                                                        no delli zingani. L’aspetto mitico e leggendario del popolo            e di femmine e di maschi, e n’ho io disegnato parecchie
                                                                                                                                                                        rom a volte prevale su altri meno clamorosi, tuttavia incide           di sua mano con la penna, nel nostro libro di disegni tante
                                                                                                                                                                        nella storia elaborando simbolicamente una sorta di sog-               volte citato, come fu quella di Amerigo Vespucci, ch’è una
                                                       Romanipè 2.0 apprendimenti,
                                                                                                                                                                        getto alieno. Egli, Scaramuccia lo zingano, non può essere             testa di vecchio bellissima disegnata di carboncino e pari-

                                                                                                                               10
                                                       I diritti umani:rtunità
                                                                                                                                                                        che mostruoso in quanto riflesso della personificazione del            menti quella di Scaramuccia, capitano delli zingani,…”
                                                                                                                                                                        maledetto ed eroico, in quel tempo percepito.
                                                       processi, oppo                                                                                                                                                                          Federico Zeri data l’opera al 1481… ”Si tratta di un gran-
                                                                                                                                                                        L’appellativo zingaro, occorre specificare, discende da                de disegno forato per lo spolvero che fa pensare a uno
                                                                                                                                                                        athinganoi/intoccabile, tribù nomade pagana presente                   studio per una pittura a fresco. Il soggetto appartiene alla

                                                                                gia per il futuro: l’intercultura                                                       nella Grecia (Anatolia) dell’VIII° sec. Provenienti dalla Per-         categoria dei grotteschi noto come lo “ Scaramuccia ca-
                                                                    Quale strate                               lin
                                                                                                                                                                        sia/Armenia sono originari del nord India e usano l’idioma             pitano degli zingari... Di difficile interpretazione è questo
                                                                                              di Roland Ciu                                                             sanscrito tutt’oggi. Dediti alla divinazione, alla chiromanzia,        un quadro non finito perchè dopo molti studi d’insieme

                             11
                                                                                                                                                                        nonchè abili forgiatori di armi e raffinati orafi, gli athinga-        e di particolari, Leonardo lo lasciò incompiuto l’anno se-
                                                                                                                                                                        nos erano considerati una classe sociale privilegiata. Eso-            guente quando fu inviato alla corte di Ludovico il Moro a
                                                                                                                                                                        dando da quelle terre nel X° secolo, giungono nell’Europa              Milano”… Con tutta probabilità, come ci indica Zeri sul-
                                                                                                            a
                                                                             g gregate di dati su base etnic                                                            cristiana ove sono ritenuti demoniaci, perciò perseguitati...          la destinazione dell’opera, doveva essere inserita in una
                                                             Le raccolte disa lin

                                                                                                                                        13
                                                                                                                                                                                                                                               scena ad affresco, ma quale? Forse in una battaglia e,
                                                             di Roland Ciu
                                                                                                                                                                        La loro esistenza infastidisce la Chiesa soprattutto che               perché no... proprio in quella di Anghiari ricordando lo
                                                                                                                                                                        li condanna come eretici. L’esotica e scomoda presen-                  Scaramuccia a sostegno dei fiorentini contro i milanesi?
                                                                                                                                                                        za da una parte rinforza il marchio di maledetti, dall’altra           La monumentale, sfortunata pittura, doveva essere col-
                                                                                                                  e la legalità
                                                                                                  La Costituzione                                                       nondimeno stimola l’interesse artistico alla formazione di
                                                                                                                                                                        un fenomeno iconologico che si spinge oltre il mito, con
                                                                                                                                                                                                                                               locata nella Sala del Gran Consiglio di Palazzo Vecchio a
                                                                                                                                                                                                                                               Firenze di fronte a quella di Michelangelo, la battaglia di
                                                                                                                         gresti
                                                                                                       di Giovanni A                                                    temi sempre più aderenti alla realtà. Il famigerato zengano,           Cascina .... I riferimenti storici spingono ad identificare il
                                                                                                                                                                        maledetto e diabolico ma attraente in quanto portatore di              soggetto alieno nel noto capitano di ventura Scaramuccia
                                                                                                                                                                        enigmi, acuisce la speculazione fisiognomica del genio dei             da Forlì, al soldo per lo più della Repubblica di Venezia,
                                                                                                                                                                        moti dell’anima, Leonardo.                                             attivo nel XV° secolo. Dunque, nel concepire Scaramuc-
                                                                                                                                                                                                                                               cia all’interno della pittura di storia, Leonardo compie un
                                                                                                                                                                        Infatti, dall’esercizio di studi caricaturali, elementi epici e fia-   estremo balzo in avanti anticipando quei temi di rottura che
                                                                                                                                                                        beschi si traducono in chiarezza antropologica: una testa              saranno tipici dell’arte moderna... Struggente ed enigma-
                                                                                                                                                                        di zingano perfetta per una grande battaglia... Il disegno su          tica è la grande tela del Barbarella, nasconde chissà quale
                                                                    Rivista culturale registrata                     Coordinatore editoriale responsabile:              carta traforata è studio preparatorio per un affresco, riprodu-        verità... La donna sulla sponda destra, nuda col figliolet-
                                                                    presso il Tribunale di Pescara                   Dr. Nazzareno Guarnieri                            ce il volto di un fiero condottiero di truppa mercenaria. Che i        to attaccato al seno, ci guarda come volesse mormora-
                                                                    Agosto 2013 - Registro stampa n. 1223/2013
                                                                                                                     Grafica: Mimmo Lusito                              rom non avessero fatto mai guerre è falso, certamente non              re: eccoci, siamo qua nudi e abbandonati, vestiti di sola
                                                                    REDAZIONE: Fondazione romanì Italia - Via Enzo                                                      hanno combattuto per difendere una patria, visto che non               natura. Le figure vivono in sè fuse in un ambiente fresco
                                                                    Ferrari 65124 Pescara                            Hanno collaborato: Nazzareno Guarnieri,
                                                                                                                     Bruno Morelli, Luigi Bevilacqua, Corsina Depalo,
               N°10 novembre 2018                                   Email: fondazioneromani.italia@gmail.com         Giovanni Agresti, Francesca Passalacqua,
                 2                                                                                                   Roland Ciulin, Igor Stojanovic                                                                                                                                                           1
Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
La cultura romanì:
                                                                                                                                                          cultura vis
                                                                                                                                                       Una n recitatasuta
                                                                                                                                                          no
e uggioso al di fuori dell’etica divisoria di una civiltà al tra-   L’accampamento. Vincent Van Gogh e Otto Mueller fanno
monto, ai piedi di un paesaggio barcollante e minaccioso.           parte di quegli interpreti soffermati a contemplare “l’isola
Dall’alto un lampo accenna una tempesta mentre sulla                felice”, ovvero l’utopia della “città Rom”, ovvero quel luogo
sponda opposta un giovane e aitante soldato esibisce la             non luogo ove rendere immortale il sublime e la bellezza.
sua magnifica divisa, l’apparenza? Due mondi separati?...           Bivacco di Zingari nelle due varianti, a colori e monocro-
L’opera, già correlata da innumerevoli interpretazioni, si          ma, recuperano l’irrealtà del “sogno gitano”. Una fila di
integra di una nuova versione, quella di Genoeffa la zinga-         carrozzoni cinta lo spazio in sosta come fosse una parete                  di Nazzareno Guarnieri
ra. Comune un po’ a tutti i rom centro settentrionali viene         sospesa sul prato fiorito a segnare il limite di un cerchio,

                                                                                                                                               “I
tramandata oralmente da generazioni, nota come la storia            l’ortus nclusus contenente i membri del clan: uomini, don-                         mmagine dello zingaro – Nella cultura europea                   puto sopravvivere da straniero in paesi altrui dove, minac-
della romnì bellissima che fece perdere la testa ad un nobi-        ne, bambini, fuoco, cose, animali, etc...Vincent scopre at-                        da Leonardo a Picasso” è il titolo di una inedita               ciato d’estinzione e con travagliato orgoglio si è dimostrato
le giovanotto. É l’archetipo dell’amore impossibile tra ceti        traverso la sua graffiante pittura lo strato profondo dell’a-                      ricerca realizzata da Bruno Morelli, in cui l’arti-             fedele nella sua identità. L’influenza culturale della mino-
sociali differenti, per cui il borghese nasconderà l’ogget-         nima libera che lega l’individuo alla natura. Quasi in senso               sta rom, affidandosi alla pura intuizione sorretta da una               ranza romanì si è verificata in maniera silenziosa, latente e
to della “vergogna” nel bosco... La ragazza incinta, ormai          panistico annette al soggetto nomade il ruolo centrale della               profonda dose di motivazione, penetra un mondo col-                     affascinante che solo l’arte poteva coglierla ed immortalarla
prossima a dare alla luce un figlio... Ma poi, in un giorno di      simbiosi naturalistica vita/natura. Diversamente Giuseppe                  mo di scoperte, e racconta le rappresentazioni “nella                   attraverso la creazione artistica, la letteratura, la musica, il
caccia vagiti di neonato echeggiano nella boscaglia, la sua         Palizzi in Zingari fa riferimento ad un’arcadia felice in cui              pittura europea da Leonardo a Picasso”, verso un sog-                   teatro ed altro. La cultura romanì ha contaminato tante al-
amata aveva appena partorito sull’erba, seminuda, intenta           cedere i sensi nell’armonia di un bosco, nella vita all’aperto,            getto pittorico (minoranza romanì) in maniera origina-                  tre culture ed è stata contaminata dalle culture altre con le
ad allattare il bimbo ...e fu così che il giovane...                nella nicchia ideale dove i figli della natura felicemente si              le ed affascinante da esercitare un irresistibile invito a              quali è stata in contatto e quindi annulla lo stereotipo che
                                                                    annidano. Tracce inconfondibili come animali, fagotti, sco-                sperimentare fin dove originasse il fenomeno.                           le comunità romanès non sono integrabili oppure che non
La Maternità Zingara di Amedeo Modigliani ci rimanda in-            delle, bambini scalzi, donne vestite con lunghi mantelli e                                                                                         vogliono integrarsi.
vece alla moderatezza e all’ordine. Dolcezza infinita di una        poi il fuoco, sempre al centro del raduno famigliare, riman-               Altro elemento motivante per l’artista rom è stato quello
madre forte e premurosa, assicura il futuro dell’umanità.           dano al bivacco.                                                           psicologico, nasce nel momento in cui si vuole dimostra-                Forse non sapendo neanche dell’esistenza di una cultura
Sfogo libero ed esasperazione estrema nell’uso di sim-                                                                                         re uno scambio culturale attraverso la sottile mediazione               romanì, patrimonio dell’umanità (ONU), si tende ad ignorare
boli declamanti ciò che altri non hanno avuto il coraggio           Fatidica utopia è quel luogo in cui realtà e poesia si fon-                dell’arte, in quanto linguaggio universale per eccellenza, e            volutamente l’argomento, e quindi sottovalutare quella che
           di osare, per Modigliani è diverso. Fare in-             dono all’unisono. Franz Bekmann ne Il circo compie un                      dimostrare che nelle infinite vene delle strade del mondo               è invece una realtà nel contesto Italiano ed europeo e che
              tendere e non dire in modo diretto, è stato           passo più in là, scavalca i confini del recinto, entrando nel              scorre la medesima radice, la civiltà. Una ricerca com-                 rappresenta un fatto inequivocabile, cioè la prova schiac-
                come nel passato l’insinuazione più cheta           tendone ci rivela un mondo nel mondo, “la Venere” dello                    plessa e difficile che l’artista rom Bruno Morelli ha realiz-           ciante che induce a riconoscere tale minoranza come parte
                tra la chiassosa “maledizione popolare”             spettacolo. È una donna bellissima, dalle fattezze perfet-                 zato con successo anche per una “rivendicazione sociale”                integrante del territorio e pertanto un patrimonio culturale
                 e il silente amore dell’arte. Quest’ultima         te, distesa su un letto improvvisato tra arnesi e strumenti                da una parte, e un senso di “giustizia artistica” dall’altra.           da salvaguardare e da promuovere.             In Italia la cultura
                 spregiudicata per natura. Le maternità di          di spettacolo, è attorniata da tre personaggi: un nano, un                 Curiosità, fascino e mistero sono state le prime molle a far            romanì è stata ignorata a tutti i livelli, a volte recitata, MAI
                 Pablo Picasso, ispirate al mondo del cir-          domatore e un terzo individuo di difficile identificazione po-             scattare l’attrazione e quindi l’impegno di artisti e di opera-         VISSUTA. Il tema rom è una questione di ordine culturale, di
                 co essenzialmente, ritraggono una figura           sto dietro la scena in primo piano; disinvolto egli legge il               tori dell’immagine in genere aprendo la strada a molti altri            una cultura NON recitata, ma vissuta nella quotidianità delle
                 di nomade stretta al proprio figlio quale          giornale...                                                                che hanno interpretato e sviluppato a modo proprio la di-               persone e delle comunità, ed è una certezza documentata
                 punto saldo nella precaria e spaesata esi-                                                                                    vulgazione della cultura romanì nell’immaginario collettivo.            non solo dai lavori di ricerca di alcuni artisti rom, ma in par-
                 stenza. Nel periodo blu e rosa estrapola           In conclusione, il presente saggio, sintetico di una ricerca                                                                                       ticolare dalle fallimentari politiche del passato.
                 dettagli della vita bohèmien lacerata dai          più ampia e approfondita, vuole dimostrare sostanzialmen-                  Non avendo tradizione scritta ma orale la minoranza romanì
                       drammi quotidiani, l’incertezza di un        te che il soggetto zingaro in arte lungamente trattato ha                  non ha esercitato un’influenza in maniera palese su nessuna             L’assenza di una politica per la cultura romanì ha permesso
                          vissuto estemporaneo. La madre            scosso l’opinione pubblica dall’idea del pregiudizio, a volte              disciplina accademica ma altri sono stati gli espedienti, come          di collocare il tema rom nell’ambito sociale e della sicurezza,
                            è sola col bimbo stretto al capez-      rincarato persino, ma sempre fedele nel consegnarci la fo-                 la lingua, le tradizioni, la musica, i costumi e la filosofia di vita   dimenticando che fattori d’ordine storici, politici, territoriali,
                             zolo, le sue esili braccia gli si      tografia nitida di un’interessante e intrigata dinamica socia-             che hanno colpito il sentimento e la sensibilità umana quin-            economici, socioculturali e del campo dei comportamenti
                              aggrappano; in compagnia del          le, (ancora non del tutto svelata). Come l’inconscio archivia              di generato la fantasia in chi si è avvicinato a tale minoranza.        collettivi generano problemi che provocano la scomparsa
                               cane e dell’altro figlio, passeg-    stratificazione di saperi selezionati dalla realtà a nutrire la            L’immagine della minoranza romanì che lascia la sua pre-                o la marginalizzazione della lingua-cultura romanì ed è indi-
                               giano la sera dopo il lavoro,        crescita umana, l’arte coi suoi messaggi visivi, morali, favo-             senza, attraente e inquietante, nei miti della libertà e della          spensabile ed urgente avviare una politica per la lingua-cul-
                               dopo aver piantato la tenda a        risce la giustizia storica e alimenta la stessa creatività. Tra            trasgressione, si autocertifica nel patrimonio culturale.               tura romanì perché esperienze sul campo, in ambito rom
                                salutare il tramonto. Un’altra      le più antiche minoranze linguistiche, l’etnia romanì sparsa                                                                                       ed in altri contesti di minoranza, mettono in evidenza una
                                madre gioisce nell’elevare al       in tutto il mondo, pone una sfida anche nel terzo millennio:               Il problema è che quando si parla della minoranza romanì                tendenziale, diffusa corrispondenza tra desertificazione cul-
                                cielo il frutto della sua carne     resistere contro la maledizione del popolo... difesa e amata               sorge subito un muro, l’indignazione; sembra un tabù il solo            turale e rischio di devianza sociale.
                                 sacrificato agli dei del vento     dall’Arte.                                                                 nominarla, e se ne parla solo in seno alle devianze sociali, e
                                  e dell’aria che guidano la                                                                                   ancor più si nega l’evidenza dei fatti nel momento in cui si            Occorre “conoscere e riconoscere” il rispetto e l’uso di ogni
                                  propria strada. La preca-         Dott. Bruno Morelli                                                        associa la minoranza romanì alla cultura, all’arte. Oltre sei           comunità linguistica, perché è un fattore chiave della con-
                                  rietà è il prezzo da pagare       (Tratto da una interessante ricerca su “L’Immagine dello Zingaro - Nella   secoli di presenza delle comunità romanès in Europa non                 vivenza sociale. Attualmente molte minoranze linguistiche
                                                                    Pittura Europea da Leonardo a Picasso”                                                                                                             rischiano di non sopravvivere e svilupparsi se non sono pre-
                                 per la pienezza di essere al       di Bruno Morelli – Giunti editore)                                         poteva lasciare indifferente la società, anch’essa è stata
                                 mondo...                                                                                                      influenzata da un popolo che seppure in minoranza ha sa-                si in considerazione in una prospettiva politica e culturale.

2                                                                                                                                                                                                                                                                                     3
Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
Una riflessione                                                                                                                   Le difficoltà teoriche e pratiche nella elaborazione
                                                                                                                                                delle politiche pubbliche verso i rom e sinti si scontra-
                                                                                                                                                                                                            po target senza escludere altri soggetti che vivano in
                                                                                                                                                                                                            condizioni socio-economiche simili. Tale approccio

                sulla Legge liana
                                                                                                                                                no con la realtà di una società ben diversa da quella       è particolarmente indicato per sviluppare politiche o
                                                                                                                                                descritta dalle leggi, con identità multiple e talvolta     progetti condotti in aree popolate dai Rom e da altre
                                                                                                                                                contraddittorie nelle sue opzioni e preferenze. In tale     minoranze etniche o altri membri della società so-

              regionale emi
                                                                                                                                                senso, la soluzione delle microaree viene richiesta         cialmente svantaggiati e non per determinati gruppi
                                                                                                                                                solo dalle associazioni rappresentative dei Sinti alle      etnici.
                                                                                                                                                amministrazioni: i rom, essendo invisibili, non riesco-
                                                                                                                                                no portare alle autorità le loro richieste, dato che le     In questo quadro la politica delle micro-aree rappre-
                                                                                                                                                loro esigenze sono ben diverse da quelle dei sinti.         sentare una politica abitativa etnicizata esclusiva per
                                                                                                                                                                                                            i rom e sinti, che viene in piena contraddizione con il
                                                                                                                                                È evidente che una politica abitativa sul tipo “mi-         tale principio.
              di Roland Ciulin                                                                                                                  croaree” è inadeguata per i gruppi Rom come quelli
                                                                                                                                                rumeni o della ex-Jugoslavia, che da sempre vivono          Purtroppo l’attuale lege emiliana attraverso le soluzio-

              L
                     a Strategia è un documento di politiche                   Del suddetto rapporto risulta che nelle provincie di Mode-       in abitazioni, e che nei loro paesi possedevano case        ni adottate non supera la logica della segregazione e
                     pubbliche a medio e lungo termine che de-                 na, Piacenza, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini, la presenza         in muratura. Le microaree rischiano di rappresentare        assimilazione tipica dei campi, e non diffonde l’idea
                     finisce, in linea di principio, la politica del           di rom italiani e rom stranieri è inesistente. Le stime ri-      ancora soluzioni abitative inferiori e segreganti, con      che la cultura abitativa delle comunità romanes non è
              governo riguardando un particolare campo di po-                  guardo rom e sinti sul territorio vengono fatti soltanto sui     i terreni al posto delle case, le roulotte o i caravan      rappresentata unicamente dal campo, dalle roulotte e
              litiche nel quale vengono imposte decisioni su una               campi, micro aree, nelle aree-sosta e di transito, perciò i      al posto degli edifici in muratura, la collocazione ai      dalle baracche.
              serie di questioni. Un documento di tipo strategico              dati vengono sottostimati perché non sono inclusi le co-         margini della città al posto del pieno inserimento abi-
              è necessario al momento di formulare una nuova                   munità romanes che vivono nelle case. Per esempio nella          tativo nelle aree urbane e rurali, anche se le racco-       Ad oggi, mancano politiche ed azioni efficaci, man-
              politica o quando si desidera un miglioramento si-               provincia di Modena, dai dati ufficiali la presenza dei rom      mandazioni del Consiglio d’Europa sul miglioramento         cano strutture e spazi per la comunicazione tra le cul-
              gnificativo delle attuali politiche in un campo par-             è inesistente, invece si conferma la presenza di almeno          delle condizioni abitative dei Rom sottolinea l’urgen-      ture, manca una cultura dell’altro. Tutto ciò ha contri-
              ticolare.                                                        30 famiglie rom rumeni che anche se vivono nelle case,           za dell’implementazione di politiche integrate per un       buito alla creazione delle disparità, alla creazione di
                                                                               hanno una particolare difficoltà per quale servono pro-          housing adeguato, e di utilizzare misure capaci di ga-      un grande spazio vuoto e alla diffidenza tra la società
              In questo senso va notato come la Regione Emilia Roma-           cessi di inclusione.                                             rantire la non-segregazione dei Rom.                        maggioritaria e le comunità romanes: per il futuro
              gna abbia emanato la nuova Legge Regionale nr.11/2015                                                                                                                                         molto ancora deve essere fatto per loro inclusione,
              “Norme per l’inclusione sociale dei Rom e Sinti” che con-        Questo gap si risente anche della mancanza dei dati etni-         Il secondo principio fondamentale “Approccio mi-           per migliorare l’accettazione, l’accoglienza e la frui-
              tiene come strumento la Strategia regionale per l’inclusio-      ci al momento dell’iscrizione anagrafica, dove rom e sinti       rato, esplicito, ma non esclusivo” dal Vademecum “I         bilità, non solo nei confronti dei servizi, ma anche del
              ne dei Rom e dei Sinti, essendo la prima legge regionale         stranieri vengono riconosciuti solo con la cittadinanza del      10 principi di base comuni sull’inclusione dei rom”,        Paese come sistema.
              scritta in Italia dopo la presentazione della Strategia na-      paese di appartenenza, perciò questi stranieri vengono           implica che ci si concentri sui Rom e Sinti come grup-
              zionale, 3 anni fa, che abroga la previgente legge regiona-      riconosciuti solo come rumeni, bulgari, serbi, etc. Que-
              le 47/1988 in materia di “Norme per le minoranze nomadi          sta invisibilità comporta una totale esclusione della loro
              in Emilia Romagna”.                                              partecipazione attiva alla vita politica e decisionale nella
                                                                               realizzazione delle politiche pubbliche e non solo, anche
              Nella visione di alcuni attivisti rom e non rom, la nuova        se OSCE riconosce che la partecipazione delle comunità
              Legge Regionale emiliana è vista come una “occasione             romanes ai processi decisionali è la chiave per raggiun-
              mancata”, come una legge in quale la sua elaborazione è          gere l’integrazione.
              avvenuta in una maniera ad hoc piuttosto che con un pro-
              cesso pianificato, per costruire le istituzioni e per regolare   Per queste fasce di rom e sinti che diventano invisibili da-
              gli strumenti di politica pubblica al fine di aumentare l’im-    vanti alle autorità locali, regionali e nazionali, l’impatto d
              patto di questa politica.                                        elle politiche pubbliche è ben limitato, perché i comuni
                                                                               che non hanno campi o microaree non riconoscono la
              L’insufficienza dei dati solidi e coretti, della conoscenza      presenza di rom e sinti e considerano non necessario ap-
              del gruppo target è una delle cause del limitato impatto         plicare le disposizioni della Strategia regionale emiliana.
              delle specifiche politiche pubbliche per le comunità ro-
              manes. Anche se la Regione Emilia Romagna ha attivato,           Dal punto di vista abitativo, l’attuale Legge Regionale,
              a partire dal 1996, un sistema di monitoraggio e raccolta        afferma la necessità del superamento dei “campi” (deno-
              di dati in forma disaggregata, dai dati pubblicati nell’ul-      minati aree-sosta) di grandi dimensioni in quanto fonte di
              timo rapporto ufficiale disponibile, dal quale è partito il     esclusione e discriminazione, promuovendo la sperimen-
              processo di elaborazione dell’attuale legge, risulta la pre-     tazione e lo sviluppo di soluzioni insediative innovative di
              senza di una maggioranza di sinti italiani che costituisco-      interesse pubblico, quali le microaree familiari, pubbliche
 oranza di    no il 90,6% e una presenza dei rom del 8,2% di cui 4,7%          e private.
 tituiscono   italiani e 3,5% stranieri.
enza dei
 4,7%
 ieri.
                                                                                   4,7%      3,5%
                                                                                   ROM      ROM
                                                                                 ITALIANI STRANIERI

                                              90,6%

                                                                   8,2%
              4                               SINTI                ROM                                                                                                                                                                                           5
                                            ITALIANI
Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
Incontri
di inclusione
nel circuito
        pen ale minorile

di Corsina Depalo

N
        ella realtà territoriale del distretto di Bari           meridiano all’associazione Eugema Onlus.                        sempre più intolleranti di frustrazione, scarsa reattività e   nell’ufficio del Presidente del tribunale per i minorenni
        nell’ambito di attività specifiche messe in                                                                              disinteresse a qualunque proposta psico-pedagogica e           di Bari.
        campo per progetti di MAP (Messa alla                    E’ risultata fondamentale in questo caso l’azione di tu-        socio-rieducativa. Pertanto occorre pensare a interven-
Prova in percorsi di giustizia ripartiva per mino-               toraggio, di accompagnamento, di istruzione e di cura           ti di rieducazione e recupero sociale che rispondano           L’associazione Eugema Onlus ha volutamente agevola-
ri), inserite nella complessa rete della Giustizia               della donna che ha prodotto risultati nel suo nucleo fa-        maggiormente alle sue aspirazioni e potenzialità al fine       to l’incontro dei due percorsi rieducativi e di inclusione
Minorile/CGM, si sono incrociati nelle attività                  miliare e nel suo ambiente di vita.                             di ridurre al massimo il rischio di recidiva.                  attivando un vero e proprio confronto interculturale sulle
di volontariato dell’associazione Eugema Onlus                                                                                                                                                  esperienze vissute i cui elementi che hanno unito le per-
due percorsi di inclusione: il primo di una donna                Parallelamente Eugema attraverso la sua presiden-               Oggi si tende a privilegiare approcci di tipo olistico per     sone coinvolte, ossia il reato e l’estensione della pena,
Rom uscita da un circuito penale per adulti, sotto               te Corsina Depalo Ins./Pedagogista Clinico e Giudice            promuovere lo sviluppo delle abilità personali anche           sono diventati da un lato la responsabilizzazione geni-
la supervisione dell’ufficio U.E.P.E. ( Ufficio per l’           Onorario del Tribunale per i Minorenni di Bari ha condot-       attraverso percorsi espressivi e creativi metodologie in       toriale e consapevolezza del valore dell’istruzione per la
Esecuzione Penale Esterna), e il secondo di due                  to nei confronti di due ragazzi inseriti nel circuito penale,   cui si privilegiano tecniche esperienziali e narrative per     donna Rom e dall’altro la riparazione e il riconoscimento
ragazzi anch’essi del circuito penale minorile.                  un intervento sperimentale educativo e ri-educativo da          favorire la conoscenza della persona e rendere gli stessi      del danno causato per i ragazzi in messa alla prova, in-
                                                                 un punto di vista pedagogico nell’istituto di Messa alla        minori costruttori del loro processo di cambiamento.           sieme alla prospettiva di un cambiamento per un nuovo
Il cammino della donna Rom nasce da un reato che la              Prova (MAP).                                                                                                                   progetto di vita.
stessa ha estinto attraverso la frequenza di un percorso                                                                         A fornire nuovi strumenti educativi in tale direzione en-
serale di istruzione di scuola secondaria di primo grado         Rieducare, in una società multiculturale e globalizzata,        tra in soccorso la nuova frontiera della Pedagogia Clini-      Chi è deputato ad educare, ad istruire e formare le
per il conseguimento della licenza media. Tale percorso          attraverso la pratica della giustizia ripartiva, diventa        ca “ l’arte educativa” che risponde ai bisogni educativi       persone, deve prendersi cura e farsi carico non sol-
è stato sostenuto dall’associazione Eugema Onlus con             una possibilità di riscatto e cambiamento del minore,           e formativi della persona umana considerata nella sua          tanto di pratiche esteriori e compiti formali ma ascol-
il progetto “Includo”, che da anni realizza sul territorio in    con opportune azioni pedagogiche che acquistano il              globalità per tutto l’arco della vita, disciplina utilizzata   tare il loro grido di aiuto, ascoltare il loro dolore pur
collaborazione con l’ente locale, di istruzione comune di        senso di una vera e propria sfida educativa. Sfida edu-         nell’intervento di sperimentazione di Messa alla Prova         nella molteplicità degli interventi e delle esperienze.
adulti rom e autoctoni.                                          cativa che non può prescindere anche dalle dimensioni           denominato “MAP-ART” con l’ausilio della competenza            Ascoltare i bisogni, comprendere i disagi, valorizza-
                                                                 affettive ed emotive del minore che contribuiscono alla         in disegno onirico (tecnica proiettiva con la quale si pos-    re le risorse positive del minore e fornirgli strumenti
Il conseguimento del titolo di licenza media, ha prodotto        ricostruzione della sua autostima, al recupero dell’auto-       sono esprimere contenuti ed espressioni profonde del           di riflessione per favorire la sua rinascita, il suo dirit-
nella donna Rom, un processo di responsabilizzazione             nomia personale, e al rafforzamento della sua identità.         mondo interiore). Attraverso il Disegno Onirico, la perso-     to a riabilitarsi, in un’ottica di educazione alla legalità.
genitoriale nei confronti dei suoi due figli inseriti nel con-   E’ evidente quanto sia necessario realizzare interventi         na si rivela a se stessa e permette l’incontro con l’altro:    La valenza educativa del confronto tra i protagonisti di
testo scolastico. Le difficoltà di apprendimento che i figli     sempre più specialistici, integrati e complessi nell’inte-      visione d’insieme, mettersi in condizione di ricettività       queste esperienze di vita, ha così prodotto una recipro-
hanno manifestato a scuola, hanno spinto la madre a              razione con il minore per raggiungere significativi cam-        passiva per cogliere… “l’essenza stessa dell’essere”           cità di vissuti i cui effetti saranno visibili e verificabili nel
preoccuparsi e occuparsene per la prima volta, richie-           biamenti esistenziali, comunicativi e comportamentali           (M.Pulver). Il prodotto finale dell’intervento si è concre-    tempo.
dendo lei stessa un intervento di recupero didattico po-         in un quadro sociale dove si registrano atteggiamenti           tizzato in due vere opere d’arte che oggi sono esposte

6                                                                                                                                                                                                                                                             7
Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
Monumento
Sam udaripen                                                                                                                           A Bari esperti a confrontoelle comunità romanes
di Igor Stojanovic                                                                                                                     sul tema dell’inclusione d
                                                                                                                                       “R
                                                                                                                                                     omanipé 2.0 – I diritti umani: apprendimen-        A seguire, il presidente del Tribunale per i minorenni di

I
      l 5 ottobre 2018 a Lanciano (CH) è stato inaugura-            vecchi, donne e bambini.                                                         ti, processi, opportunità”: questo il titolo del   Bari, Riccardo Greco che ha evidenziato come «la società
      to un monumento per ricordare il genocidio delle                                                                                               convegno che si è tenuto questa settimana          rom sia una società di cui ci ricordiamo solo quando va
      comunità romanès in Italia e Germania tra 1935 e              Nei campi di Auschwitz, Birkenau e Dacau, persero la vita          nell’Auditorium “Gianni Ianni” del Comando della poli-           affrontato un problema», ma allo stesso tempo ha ricor-
 1945. Il monumento, realizzato in pietra della Majella,            circa mezzo milione di rom e sinti che erano considerati dal       zia locale di Bari. Un momento di riflessione organiz-           dato la difficoltà di integrazione delle comunità a causa
 raffigura una donna con un bambino fra le braccia, la              regime nazifascista la piaga che minacciava la superiorità         zato nell’ambito del progetto “Romanipé 2.0”, iniziativa         di una «identità indiscutibile e irremovibile» che le porta a
 gonna impigliata nel filo di ferro, che riesce a liberarsi         della razza ariana. Il 2 agosto è stato dichiarato da molte        finanziata dall’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscrimi-           condizioni di marginalizzazione. «Non basta l’apertura del
 e continuare il viaggio. Accanto una ruota, simbolo del            associazioni rom e sinte “giorno della memoria”.                   nazioni Razziali - promossa da Fondazione Romanì                 campo solo per i bambini», ha evidenziato, «ma il campo
 viaggio, del cammino di un popolo.                                                                                                    Italia, Social Hub e Talentraining, con la collaborazione        stesso va valorizzato in quanto la comunità romanes non
                                                                    Si può accennare al ricordo del tragico episodio della sto-        dell’Università degli studi di Teramo e la testata giorna-       deve temere la comunità maggioritaria, ma deve avere il
 Il giorno il 4 ottobre 2018 presso l’auditorium dell’Università    ria con le toccanti e documentate pagine di Karola Fings,          listica Felicità Pubblica.                                       coraggio di affrontarla rinforzando la propria identità».
 degli studi di Chieti è stato promosso un incontro con stu-        tratte dal libro “Dalla ricerca razziale ai campi nazisti” di H.
 denti, docenti, intellettuali, parlamentari rom europei e nu-      Heuss, F. Sparings, volume della serie “Gli zingari nella II       L’evento, che si è avvalso del Patrocinio del Comune di          La parola è passata, poi, al presidente della Fondazione
 merosi cittadini sullo stermino dimenticato della minoranza        guerra mondiale” della collana Interface, pubblicata anche         Bari ed è stato organizzato in collaborazione con l’Asso-        Romanì Italia, Nazzareno Guarnieri che, da componente
 romanì, con il patrocinio della Regione Abruzzo, Università        in Italia:                                                         ciazione Eugema Onlus, ha rappresentato l’occasione              della comunità romanes, ha sottolineato l’importanza di
 degli studi di Pescara e Comune di Lanciano, mentre la                                                                                per illustrare il progetto “Romanipé 2.0” con relativo corso     parlare finalmente di una cultura rom, con annesso ricono-
 sera a Lanciano presso il teatro Fenaroli si è svolta la pre-      ..”Sinti e Rom dovevano aver ben chiaro che cosa acca-             di formazione in “Esperto di sviluppo delle comunità” at-        scimento linguistico. Guarnieri ha poi continuato illustran-
 miazione del concorso “Amico Rom”.                                 deva agli Ebrei e alle Ebree arrivati con i treni della deporta-   tualmente in fase di svolgimento a Pescara, ma soprattutto       do i nuovi modelli di sviluppo degli interventi realizzati e da
                                                                    zione nel crematorio poco lontano dal loro campo. Durante          per affrontare la tematica dei diritti umani con particolare     compiere per le comunità romanes.
 Le due giornate in memoria del genocidio delle comunità            le operazioni con il gas nel campo degli “zingari” vigeva la       attenzione nei confronti delle comunità romanes.
 romanès nei lager nazifascisti per non dimenticare sono            chiusura dei blocchi, come racconta Hermine Horwacth:                                                                               A seguire, spazio alla docente di Pedagogia sociale e in-
 state promosse dall’associazione Theme romanò di Lan-              “spesso avevamo la chiusura dei blocchi. Nessuno do-               Diversi i relatori che si sono alternati, moderati da Valerio    terculturale all’Università di Bari, Silvana Calaprice, che si è
 ciano e sono state realizzate con il contributo e la parteci-      veva uscire né guardare fuori. Era il segno sicuro che di          Cavallucci di Social Hub, davanti a un pubblico attento e        soffermata sul discorso inclusivo della comunità romanes,
 pazione di UNAR, Regione Abruzzo, Comune di Lanciano,              nuovo andavano a morte migliaia. Davanti al nostro bloc-           partecipe composto anche da diversi esponenti delle for-         sulla necessità di gestire efficacemente le differenze cultu-
 come di Laterza, UCEI, ANPI, Università G. d’Annunzio e            co c’erano le rotaie, che portavano dirette al crematorio.         ze dell’ordine che spesso vivono in prima linea il problema      rali nella società imponendo un forte investimento sull’e-
 numerose associazioni.                                             L’odore dei corpi bruciati era pesante e rimaneva a lungo          della difficoltà di integrazione delle comunità rom.             ducazione interculturale, ma soprattutto affermando che:
                                                                    nell’aria”… (Die Sinti and Roma im Konzentrationslager                                                                              «per influenzare le problematiche sociali e culturali abbia-
 Il monumento di Lanciano unitamente ad altri manufatti             Auschwitz-Birkenau. Monaco, 1983, racconto di Hermine              L’avvio dei lavori è stato dato dalla presidente dell’Associa-   mo bisogno di influenzare gli ambienti sociali e culturali».
 presenti in altre città, come per esempio a Roma, presso il        Horvath.)                                                          zione Eugema Onlus, Corsina Depalo, che si è soffermata
 Santuario della Madonna del Divino Amore, nel 2006 è si-                                                                              inizialmente sul valore della persona, esaminando il discor-     A chiudere la scaletta degli interventi, seguita da un in-
 tuato un cippo commemorativo a ricordo dei caduti Rom e            Nel 1943 c’erano state due azioni di annientamento nel             so della “diversità” e relative etichettature dei rom, per poi   teressante dibattito con il pubblico, è stata l’assesso-
 Sinti durante lo sterminio nazifascista, realizzato dall’artista   campo per famiglie zingare: nel marzo 1943 furono gasati           canalizzare l’attenzione della platea sulla sua esperienza       re all’Urbanistica del Comune di Bari, Carla Tedesco,
 rom Bruno Morelli, sono simboli fondamentali per cono-             circa 1.700 Rom e Sinti di Byalistock e nel maggio 1943            con i bambini del campo rom del rione Japigia nell’ambi-         che ha illustrato il percorso di rigenerazione urbana del
 scere, riconoscere e non dimenticare quando gravemente             altri 1.035 di Byalistock e dell’Austria…”.                        to della psicomotricità funzionale. Depalo ha sottolineato       territorio barese accompagnato da un approccio inte-
 è accaduto nel passato.                                                                                                               l’importanza di “strappare” gli adolescenti dalla realtà cir-    grato che ha visto la realizzazione di azioni trasversali
                                                                    Ovviamente molta documentazione ha confermato il gra-              coscritta del “campo” per offrire loro l’opportunità di inte-    verso specifici obiettivi: tra questi, la restituzione alla cit-
 La lunga storia delle persecuzioni razziste nei confronti de-      ve lutto Rom per il quale la Germania riconosce anche              ragire con il mondo esterno e creare momenti di inclusione       tà degli spazi urbani per favorire l’inclusione di differenti
 gli zingari culmina con il genocidio nazifascista degli anni       quest’eccidio accanto a quello degli Ebrei.                        non solo ambientale ma anche e soprattutto relazionale e         tipologie di popolazione, come bambini, anziani e rom.
 quaranta in cui morirono circa mezzo milione di giovani,                                                                              sociale.

                                                                                                                                       Per maggiori informazioni:
                                                                                                                                       www.fondazioneromani.eu – fondazioneromani.italia@gmail.com
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Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
Quale strategia
per il futuro:    .
 l’inte rcultu ra…
                                                                                                                                       Le raccol te  dis ag  gr eg ate
                                                                                                                                                                 a
di Roland Ciulin

P
        artendo dall’approccio negativo del concetto
        wing-lose (vincere-perdere) sul quale le politiche
        sono state emanate riguardando l’altro, gli im-
migrati e i gruppi etnici sono stati percepiti solo come
                                                                   nazione, uso scorretto dei servizi, analfabetismo, povertà,
                                                                   scontri fra generazioni e una situazione basata sulla scala
                                                                   economica e sociale della società.
                                                                                                                                       di dati su  bas e e tn ic
una manodopera a basso costo, lavoratori di serie B,               L’alternativa e l’approccio interculturale che è di fatto uno
facili da controllare e sfruttare, rischiando di arrivare          spostamento di paradigma che vede la diversità come una
alla disumanizzazione sui tutti aspetti della vita.                opportunità non come un problema, che vede gli immigra-             di Roland Ciulin
                                                                   ti e i gruppi etnici come una risorsa e non come gruppi

                                                                                                                                       U
In Italia la politica di assimilazione, cioè di “abbandonare la    vulnerabili bisognosi di filantropia e assistenzialismo, che                 no dei principali problemi con cui ci si scontra       Il ragionamento per questo atteggiamento consiste nella
tua cultura e assimilare la nostra”, di” diventare come noi”,      considera le culture che crescono soltanto se vengono in                     nell’affrontare le questioni che riguardano le         necessità dela protezione dei dati personali contro even-
“ti arrangi da solo” ha portato alla formazione dei ghetti,        contatto con altre culture e non in isolamento e che le per-                 popolazioni Rom è quello dell’assenza di dati         tuali abusi sulla privacy che si sono verificati in passato
enclave in quale risiedono i non inseriti nella società, innan-    sone portatrici di diversità possono partecipare nel dise-          certi. Questo gap non è una specificità italiana, si trat-     in alcuni regimi totalitari. Le disposizioni costituzionali e le
zitutto gli immigrati e i gruppi etnici.                           gno delle politiche.                                                ta di una lacuna comune anche ad altri Paesi europei            leggi per la protezione dei dati personali sono stati portati
                                                                                                                                       (COSES, 2010; Open Society Foundation, 2010). Non               come argomento contro la raccolta di dati sui Rom. In ge-
L’esclusione, la marginalizzazione sociale, chiusi in un           L’intercultura aumenta lo sviluppo della competenza cul-            esistono dati certi sul numero di Rom presenti sul terri-       nerale genera confusione il fatto che le leggi per la prote-
ghetto porta a una cultura congelata, intrappolata e se non        turale delle istituzioni pubblici, i servizi e del loro personale   torio nazionale, sulla loro situazione abitativa, sul livello   zione dei dati personali non consentano l’acquisizione di
ce un movimento sociale la cultura di questi “esclusi” rima-       per la crescita della società multiculturale attraverso una         di istruzione e sul tasso di disoccupazione, sull’aspet-        dati etnici, ma allo stesso tempo esiste una insufficiente
ne conservata senza di essere attualizzata, modernizzata,          strategia interculturale. Utilizzando l’approccio intercultura-     tativa di vita e sulla mortalità infantile, sulla percentuale   conoscenza e consapevolezza dell’importanza del moni-
perché le culture non sono mai statiche, sono in una con-          le wing-wing (vincere-vincere) dove tutte le parti, la popola-      di stranieri in rapporto alla popolazione Rom, sull’ac-         toraggio delle politiche pubbliche che interessano i gruppi
tinuazione trasformazione ma in contato con altre culture.         zione autoctona e immigrata, devono avere gli stessi van-           cesso ai servizi sociali, sanitari e di welfare che costitu-    vulnerabili, in questo caso i gruppi etnici Rom, al fine di
                                                                   taggi, concetto necessario per costruire fiducia, coesione          isce un ostacolo importante allo sviluppo di politiche e        combattere la discriminazione e l’esclusione sociale. In più,
Oggi la politica d’integrazione e un passo avanti dell’assimi-     sociale e il rispetto reciproco attraverso le culture.              iniziative orientate alla risoluzione dei problemi1.            dimostra che per alcune minoranze etniche, a volte c’è la
lazione, però ha realmente gli stessi effetti o la stessa man-                                                                                                                                         riluttanza da parte dei governi ad eseguire i dati di moni-
canza di successo della politica assimilazionista. Purtroppo,      L’emigrato rappresenta l’incarnazione della globalizza-             1          Cfr. Commissione Straordinaria per la tutela e la    toraggio raccolti su base etnica per evitare di mettere in
l’integrazione non viene all’incontro degli immigrati e grup-      zione, è la diversità, cioè il rapporto fra cultura ospitante       promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica,       evidenza dei problemi più complessi. (Moisa et.all, 2016)
pi etnici, apre le porte ma non ti dà le chiavi, ce l’accessibi-   e cultura arrivante emergono, ma per l’arricchimento della
lità ma non dà la fruibilità, si tratta di integrazione ma nello   società, le culture devono vivere insieme e trovare una si-         Rapporto Conclusivo dell’indagine sulla condizione di Rom,      I governi sono riluttanti a mostrare iniziativa adducono ra-
stesso tempo di perderti nelle pieghe della cultura italiana.      nergia comune culturale mantenendo la diversità in manie-           Sinti e Camminanti in Italia, 9 febbraio 2011: http://www.      gioni principalmente legate a considerazioni legali e morali.
I politici fondano la clandestinità, il hate speech per far as-    ra positiva, dove la diversità deve essere vista e fatta con le     senato.it/documenti/repository/commissioni/dirittiumani16/      Tuttavia, la direttiva 95/46/CE relativa alla tutela delle per-
secondare più pregiudizi per potenziare il loro elettorato,        parole chiavi: pari dignità, diritti umani, uguaglianza e non       Rapporto%20conclusivo%20indagine%20rom,%20sinti%20
                                                                                                                                                                                                       sone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
per controllare i propri poteri e interessi. Tutto questo inci-    discriminazione, rispetto dell’altro, una pluralità di idee, una                                                                    nonché alla libera circolazione di tali dati, e il regolamento
de non solo sugli immigranti e gruppi etnici, ma sull’intera       leva di accrescimento.                                              e%20caminanti.pdf                                               (CE) n. 45/2001 concernente la tutela delle persone fisiche
comunità, creandosi disuguaglianze, pregiudizi, discrimi-                                                                                                                                              in relazione al trattamento dei dati personali da parte del-

10                                                                                                                                                                                                                                                                 11
Maledetti dal popolo amati dall'arte - Sfogliami
La C ostituzione
                                                                                                                                                       e la legalità
                                                                                                                                             di Giovanni Agresti

                                                                                                                                             L
                                                                                                                                                     a disinformazione prepara il terreno al pregiu-               culturale, linguistico e persino economico di un Paese
                                                                                                                                                     dizio e alle scorciatoie del pensiero. Sappiamo               de jure unitario.
                                                                                                                                                     quanto le generalizzazioni siano, in qualsiasi
                                                                                                                                             contesto, delle mortificazioni, spesso esiziali della re-             Una recente ricerca italiana, pubblicata su un’autorevole
                                                                                                                                             altà, e come, nello specifico contesto della minoranza                rivista scientifica internazionale, dimostra come il nostro
                                                                                                                                             romanì, contribuiscano a compromettere il già difficile               paese sia uno dei più ricchi in termini di diversità linguistica
                                                                                                                                             dialogo sociale. Frammentando la minoranza romanì                     e genetica di tutta l’area del Mediterraneo. Dobbiamo per
                                                                                                                                             in numerose condizioni socio-culturali differenti ed en-              questo dedurne che «l’Italia non esiste?». Direi proprio di no.
                                                                                                                                             fatizzando la diversità di dialetti, religioni, tradizioni, si        In sintesi, così come, a proposito delle comunità di mi-
                                                                                                                                             finisce per cadere ad altre forme di pregiudizio in me-               noranza linguistica, non si deve indulgere né alla «car-
                                                                                                                                             rito alla possibilità stessa di ammettere l’esistenza in              tolina» né al folklorismo, cioè alle rappresentazioni
                                                                                                                                             Italia di una minoranza romanì dotata di una cultura e                stereotipe ed etnotipiche, non bisogna neanche sca-
                                                                                                                                             di una lingua sufficientemente unitarie; inoltre si depo-             dere in un relativismo che azzeri ogni tratto identitario.
                                                                                                                                             tenzia legittime rivendicazioni di ordine culturale, già              L’ostracismo di cui è vittima la minoranza romanì, soprattutto
                                                                                                                                             molto osteggiate dalla nostra classe dirigente.                       in Italia, dev’essere interpretato in chiave sociale e culturale.
                                                                                                                                                                                                                   Quel che è veramente importante è non contrapporre le azio-
                                                                                                                                             Questo argomento può essere esteso ad altre mino-                     ni urgenti (il soccorso incondizionato a chi vive in situazioni
                                                                                                                                             ranze linguistiche storiche del territorio italiano: quali co-        precarie e pericolose per la propria e altrui incolumità) alle
le istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera        I vantaggi di queste raccolte disaggregate su base etnica               munità linguistiche minoritarie non sono in effetti rappre-           azioni sul medio e lungo periodo, quali sono per l’appunto le
circolazione di tali dati, contengono deroghe al divieto di          producono statistiche riguardando le problematiche im-                  sentate, in vari gradi, «da culture fuse e compenetrate               azioni di sviluppo sociale e culturale, generalmente silenzio-
trattare dati personali che rivelino l’origine razziale o etnica,    portante come ad esempio i redditi, l’êta, l’istruzione, situa-         con tipicità delle popolazioni locali, da cui sono scaturite          se e poco spettacolari ma molto spesso tanto più incisive.
in particolare « quando l’interessato ha dato il proprio con-        zione abitativa, ed in alcuni casi, rispetto alla maggioranza           mescolanze, contaminazioni, strategie di visibilità o mi-             Ripartiamo quindi dal nucleo fondativo della nostra comu-
senso esplicito a tale trattamento».                                 della popolazione. Le politiche pubbliche hanno bisogno                 metizzazione»? Pensiamo alle comunità linguistiche                    nità, la Costituzione, ed estendiamo alla minoranza romanì
                                                                     di una solida base di dati sui gruppi target da affrontare al           francoprovenzali, caratterizzate da un’eccezionale va-                la tutela che altre dodici minoranze linguistiche d’Italia si
A gennaio 2012, la Commissione ha proposto una rifor-                fine di conoscere meglio la situazione e quindi di misurare             riazione linguistica sia in area alpina (a cavallo di Italia,         sono viste riconoscere con la legge statale n. 482 del 1999
ma globale della normativa UE in materia di protezione dei           l’impatto di applicazione di dimostrare l’efficacia o la loro           Svizzera e Francia) sia in area periferica, quei due straor-          («Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche
dati, il cui elemento centrale è un regolamento generale             mancanza, sulla base di informazioni accurate.                          dinari comuni incastonati nei Monti Dauni in provincia di             storiche») e con diverse leggi regionali.
sulla protezione dei dati. Il comitato dei rappresentanti per-                                                                               Foggia, Faeto e Celle di San Vito, dove sopravvive dopo
manenti ha approvato il regolamento il 18 dicembre 2015              Per i Rom, un gruppo etnico gravemente colpito dalla di-                sette secoli una varietà di francoprovenzale alquanto me-             La proposta di legge definita da Fondazione romanì Ita-
e il Consiglio ha confermato l’approvazione il 12 febbraio           scriminazione e l’esclusione sociale, è una grave carenza               scolata con le parlate locali (lessico, fonetica e sintassi).         lia ed associazione LEM Italia è di natura patrimoniali-
2016. Il regolamento generale sulla protezione dei dati si           di dati statistici rilevanti che impedisce la prevenzione del           O pensiamo alle cinquanta comunità di lingua arbëreshe                sta e non droitdelhommiste e non prevede alcun «di-
applica a decorrere dal 25 maggio 2018. Una distinzione              monitoraggio delle prestazioni e la misurazione dell’impat-             (italo-albanesi), sparse per il meridione insulare e peninsu-         ritto speciale» per i rom. Si tratta di una proposta volta
tra la direttiva e il regolamento sulla questione dei dati sen-      to delle politiche pubbliche che sono indirizzate ai rom.               lare: benché dotate di forti simboli unificatori (su tutti, il con-   unicamente all’applicazione dell’art. 6, al riconoscimen-
sibili è che quest’ultima ne estende la definizione, includen-       Statistiche affidabili sulla situazione delle comunità Rom              dottiero Skanderbeg, eroe nazionale albanese e “paladino              to cioè da parte dello Stato italiano della minoranza ro-
do dati biometrici e genetici, nonché dati relativi all’orienta-     sono indispensabili per definire gli obiettivi per elaborare            della Cristianità”), in queste comunità la lingua minoritaria         manì come minoranza linguistica di antico insediamento.
mento sessuale. Una seconda distinzione è rappresentata              politiche pubbliche e di monitorare la loro performance,                è molto variamente parlata dalle popolazioni locali, come             Si dirà che questo riconoscimento è ben poca cosa rispetto
dalla scomparsa del termine «interesse pubblico rilevante».          prestazioni riguardando l’inclusione sociale e la discrimina-           anche variano nel loro seno i sentimenti linguistici e il senso       alle urgenze del mondo rom, ma in realtà potrebbe nel tempo
Il regolamento prevede una deroga per il trattamento di              zione. (Corte dei conti europea, 2016)                                  d’identità – alquanto misto tra l’appartenenza allo Stato ita-        contribuire a migliorare di molto i rapporti tra la comunità di
dati necessari per «l’esecuzione di un compito di interesse                                                                                  liano, il ricordo della madrepatria albanese e la consapevo-          minoranza e il potere centrale: attraverso un patto di recipro-
pubblico» e fa riferimento all’adozione di «misure appro-            Generalmente gli attivisti e le organizzazioni internazionali           lezza di un’identità arbëreshe comunque irriducibile tanto            co riconoscimento; il rispetto dei principi costituzionali e la
priate per tutelare i legittimi interessi dell’interessato». (Cor-   sostengono e raccomandano ai governi nazionali di stabi-                all’una quanto all’altro.                                             conseguente simbolica riparazione storica delle violenze su-
te dei conti europea, 2016)                                          lire regole chiare per la raccolta di dati etnici. Tale assenza                                                                               bite dai rom durante la Seconda Guerra mondiale; l’incentivo
                                                                     di dati solidi e completi rappresenta un problema non solo              Se poi parliamo di tradizioni, stupirà come la bevanda tra-           allo studio della lingua e alla sua codificazione (non rigida ma
L’Agenzia dell’Unione europea per i Diritti Fondamentali             per i progetti, ma anche per la definizione delle politiche             dizionale di una di queste cinquanta comunità italo-alba-             “polinomica”, secondo il modello còrso, tollerante cioè delle
ritiene che il Garante Europeo della Protezione dei Dati e           a livello nazionale e dell’Unione. A meno che non venga-                nesi, Lungro (CS), sede dell’Eparchia degli italo-albanesi            variazioni dialettali), anche in forma scritta; la disalienazione
queste disposizioni giuridiche dell’UE in materia di prote-          no rapidamente adottati dei provvedimenti, la situazione                d’Italia, sia il... mate argentino! dovuto a fenomeni migra-          culturale, il recupero della memoria storica e la conseguente
zione dei dati offrano una regolamentazione adeguata al              rimarrà invariata, ECRI raccomandando al Italia di comple-              tori più recenti che portarono molti lungresi a stabilirsi nel        riparazione del processo, degradante, di auto-odio.
trattamento dei dati personali e sensibili. (FRA 2013)Inoltre,       tare la raccolta di dati statistici in tutte le aree relative all’in-   continente sudamericano. Ma gli esempi di questo tipo
diversi organismi tra cui la Commissione, la FRA e la rete           tegrazione dei Rom per poter stabilire un ordine di priorità            sono innumerevoli.La verità è che la storia di ogni comu-             Questi sviluppi virtuosi non risolveranno subito tutti i proble-
EURoma hanno confermato che il trattamento dei dati di-              per l’attuazione delle politiche nazionale per l’integrazione           nità cosiddetta «etnica» è fatta di mescidazioni, contami-            mi di disagio e devianza, ma daranno un loro contributo a
saggregati relativi all’origine etnica non è illegale in nessun      dei Rom3.                                                               nazioni, stratificazioni, disseminazioni, e le varietà lingui-        migliorare le condizioni di esistenza della comunità romanì.
Stato membro dell’UE, e laddove sia veramente difficile              Sinti e Camminanti in Italia, 9 febbraio 2011: http://www.
                                                                                                                                             stiche riflettono questa dinamica che è semplicemente                 E, contrariamente a quello che molti credono, è la comuni-
raccogliere dati sull’origine etnica dei partecipanti, esisto-       senato.it/documenti/repository/commissioni/dirittiumani16/              naturale.In Europa solo il popolo basco può vantare                   tà stessa di minoranza ad aver formulato questa istanza di
no delle alternative pratiche, quali l’uso di sondaggi ano-          Rapporto%20conclusivo%20indagine%20rom,%20sinti%20                      due caratteristiche singolari: una lingua di origine non              riconoscimento e standardizzazione del romanés, come ho
nimi dove viene richiesto agli intervistati selezionati a caso       e%20caminanti.pdf                                                       indoeuropea e, come affermato da Luigi Luca Cavalli                   potuto verificare a valle di una recente ricerca sulle rappre-
di identificarsi manifestando un consenso inequivocabile2.           3          Cfr. Commissione Straordinaria per la tutela e la            Sforza, specifiche caratteristiche a livello di gruppo                sentazioni sociali della lingua dei rom e dei sinti in Italia. An-
                                                                     promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica,               sanguigno (elevata incidenza del fattore Rh negativo)                 che se chi non ha casa né cibo chiaramente ci chiederà una
                                                                     Rapporto Conclusivo dell’indagine sulla condizione di Rom,              che possono spingerci a pensarlo come uno dei po-                     casa e del pane, non è mai vero che le questioni culturali e
2        Cfr. Commissione Straordinaria per la tutela e la           Sinti e Camminanti in Italia, 9 febbraio 2011: http://www.
                                                                                                                                             poli più antichi del Vecchio Continente. Quanto a noi,                legate all’identità sono accessorie o marginali. Per il mondo
                                                                     enato.it/documenti/repository/commissioni/dirittiumani16/
promozione dei diritti umani del Senato della Repubblica,                                                                                    è la stessa nozione di Italia e di italianità che dovreb-             rom, sovradeterminato da ogni tipo di pregiudizio negativo,
                                                                     Rapporto%20conclusivo%20indagine%20rom,%20sinti%20
Rapporto Conclusivo dell’indagine sulla condizione di Rom,           e%20caminanti.pdf                                                       be suggerire quanto complesso sia il tessuto sociale,                 questo è ancor meno vero.

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