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mobility press magazine N. 215 - 22 Ottobre 2019 Forum internazionale Conftrasporto Stefania Di Serio (Almaviva): per il MaaS serve una rivoluzione culturale e legislativa Speciale Isfort: 25 anni di ricerche con al centro gli utenti Premiati i vincitori del Greenmobility video-contest Treni negli Usa: al via l'alta velocità, transcontinentali a rischio?
IL TRASPORTO FERROVIARIO È DONNA CARMEN ROSA “Se pensi che un consulente esperto costi troppo, non "Lavoro in un mondo meraviglioso fatto di donne e uomini sai quanto ti costerà un dilettante". che ogni giorno disegnano, progettano costruiscono e manutengono i mezzi di trasporto che ci permettono di Conduciamo il cliente attraverso un percorso di raggiungere diversi luoghi della città e viaggiare". crescita ottimizzando risorse e processi. Da oltre dieci Il nostro team di trainer è in grado di aggiornare e anni, il nostro team svolge attività di consulenza nel specializzare chi già opera nel settore ferroviario nonchè di settore ferroviario. Il pool di ingegneri affianca le formare tutti coloro che intendono intraprendere una aziende nel gestire con facilità e convenienza il carriera legata al mondo dei trasporti. processo relativo alla manutenzione dei veicoli al fine di perseguire, in maniera strutturata, l’efficacia e l’efficienza dei processi. GIULIA BIANCA CHIARA GABRIELLA CINZIA ALESSIA FORMAZIONE - CONSULENZA - INGEGNERIA ENTRA NELLA RETE E NON PERDERE QUESTA STRAORDINARIA OCCASIONE! Via Carceri Vecchie, 3 - 80046 San Giorgio a Cremano (Na) E-mail: info@acgroupitalia.com Tel +39 081 25 60 278 www.acgroupitalia.com icfl BLOG
numero 215 - 22 Ottobre 2019 Editoriale Forum internazionale Conftrasporto: tra Green New Deal e nubi dell'economia 5 Forum internazionale Confcommercio-Con- effetti, diventa una sorta di agorà - alle previ- ftrasporto a Cernobbio, tra le prospettive di un sioni e alle considerazioni di scenario, che deri- Green New Deal a livello nazionale ed europeo vano dall’analisi e dallo studio che intervengo- e nubi sull’andamento dell’economia, con i ti- no a livello globale. mori di un rallentamento della crescita a livello L’Italia da oltre dieci anni non cresce o perlo- mondiale, se non di una vera e propria reces- meno non cresce abbastanza, sicuramente sione, che aggraverebbe i problemi di un Paese - come certificano tutti i dati e gli studi - non come l’Italia, che è in stagnazione oramai da riesce a seguire i ritmi degli altri paesi. troppi anni, con livelli di crescita nettamente All’interno di questo quadro, Ennio Cascetta ha inferiori rispetto alla media degli altri paesi. invitato a guardare anche “dentro” i fenomeni: Le due associazioni riuniscono le principali negli ultimi dieci anni, il PIL italiano e’ cresciuto aziende del settore e dei servizi e hanno rac- complessivamente del + 2,3% (poco piu’ del + colto anche le indicazioni provenienti dal mon- 0,23% come media annua), ma - contempora- do delle imprese, correggendo in negativo le neamente - il settore dell’export del nostro Pa- previsioni già pessimistiche dei principali isti- ese e’ cresciuto del + 44% e l’import - a sua vol- tuti nazionali e internazionali. Secondo l’Ufficio ta - del + 23%, sempre nell’arco dei dieci anni. Il Studi di Confcommercio-Conftrasporto, in Ita- nostro Paese, cioè -ha sottolineato ancora Ca- lia la crescita del PIL si fermera’ - nel 2019 - a scetta - ha cambiato la composizione del setto- + 0,1% (invece del + 0,3% di altre stime) e - nel re produttivo, con un ruolo decisivo proprio del 2020 - a + 0,3%, invece del + 0,5%; le due asso- settore dei trasporti, che hanno registrato un ciazioni registrano tra gli operatori del settore vero e proprio “decoupling” rispetto all’anda- un ciclo estremamente negativo delle scorte, mento del PIL, con livelli di crescita dieci, venti, che non vengono reintegrate, e gli effetti dei trenta e anche più superiori. crescenti timori che provengono dalla guerra Il nostro Paese, cioè, ha una vitalità e una ca- dei dazi e dal rallentamento del ciclo econo- pacità di crescita, ma sembra trascurare la mico. Il Forum internazionale di Cernobbio è possibilità di sfruttare i suoi veri punti di forza: “uno dei pochi luoghi dove si discute davvero per supportare la crescita, occorre potenziare di trasporti” come ha sottolineato Ennio Ca- la nostra capacità infrastrutturale di trasporto scetta, amministratore unico di RAM Logistica attraverso i valichi alpini (oltre il 50 per cento Infrastrutture e Trasporto, in uno dei piu’ signi- delle movimentazioni delle nostre merci si diri- ficativi interventi al convegno. ge verso il Centro e Nord Europa e quindi attra- Le problematiche del contingente, i timori o le verso i valichi, il 70 per cento solo attraverso il rivendicazioni degli operatori (che ogni giorno Brennero), i collegamenti di porti e interporti, misurano la difficoltà e i ritardi di mancati pro- soprattutto per quanto riguarda l’ultimo miglio. cessi di riforma, le complicazioni burocratiche Il dato - in parte paradossale - è che le risor- e amministrative, l’assenza di una programma- se per migliorare la dotazione infrastrutturale zione organica che finisce anche per influire complessiva sono state già stanziate, in molti sulla realizzazione degli investimenti necessari casi il problema deriva dall’incapacità di spen- sia sul versante infrastrutturale che su quello dere realmente i soldi e aprire concretamente dei servizi) si uniscono - in quella che, a tutti gli i cantieri. 3
numero 215- 22 Ottobre 2019 L’apertura concreta dei cantieri in Italia è un vie dello Stato italiane. problema che non deriva solo dalla carenza di L’amministratore delegato Maurizio Gentile ha risorse; l’elenco è lungo: la pluralità dei sogget- spiegato che le procedure di semplificazione ti che in Italia sono coinvolti nella realizzazione introdotte con lo Sblocca Italia hanno consenti- di un’opera infrastrutturale, le complicazioni to l’affidamento dei lavori per la Napoli-Bari in dei vari Codici degli appalti o delle regolamen- soli dieci mesi, contro gli oltre tre anni previsti tazioni burocratiche. in molte occasioni precedenti. La conseguenza è quanto denunciato anche dai presidenti di Confcommercio Carlo Sangalli e dal presidente di Conftrasporto Paolo Ugge’: se si riuscisse realmente a sbloccare il piano Antonio D’Angelo delle opere si realizzerebbe un incremento del 2,5 per cento del PIL nazionale e si potrebbero creare oltre trecentomila nuovi posti di lavoro, ma soprattutto si migliorebbero le connessio- ni di un Paese che rimane largamente discon- nesso, come denuncia da alcuni anni proprio Conftrasporto. In un panorama segnato da molti chiaroscuri, particolare rilievo ha assunto a Cernobbio l’esperienza delle realizzazioni di RFI-Rete Ferroviaria Italiana, del gruppo Ferro- 4
5a edizione 25-30Novembre 2019 PROMOSSO DA 5G: connectivity & security Resilience Una settimana Smart Mobility di convegni, City is Community workshop, eventi, Smart Building Urban Circular e iniziative dedicati Economy City, Port & alla Smart City, Environment promossa Urban Regeneration dall’Associazione Urban Genova Smart City. Agriculture E-Mobility Smart Art Un tavolo di incontro City e confronto tra istituzioni e player del settore. ORGANIZZATO DA 5
numero 215- 22 Ottobre 2019 Intervista Stefania Di Serio (Almaviva): fiduciosa nelle nuove generazioni, per il MaaS serve una rivoluzione culturale e legislativa. La si trova a tutti i convegni in cui si parla di infomobilitá, di bi- gliettazione elettronica, di ge- stione delle flotte del trasporto pubblico locale, Stefania Di Serio, ora dirigente di Almaviva, ha un curriculum di lunga esperienza di gestione in aziende di trasporto pubbliche e private ed è una de- gli esperti europei dei sistemi di trasporto pubblico locale più ri- cercati. Stefania Di Serio, Dirigente Almaviva Ingegnere dei trasporti, laurea alla Sapienza, comincia a lavorare subito. ne sono mai più usciti. Ma come ci è finita a occuparsi, appena laureata, di TPL quando le donne in que- Prima in ATC di Bologna, poi in Atac a sto ambito si contavano sulle dita di una Roma negli anni “belli” della municipa- mano? lizzata, si concentra sui sistemi innovati- vi con un occhio attento a ciò che si sta Il mio biglietto di ingresso in questo setto- muovendo all’estero e proprio nella Uitp, re fu la tesi di laurea. l’associazione delle aziende del trasporto Dopo solo 4 anni e mezzo sui libri, sulla pubblico con sede a Bruxelles, ottiene un teoria dei sistemi innovativi di trasporto incarico. di che si occupava? avevo davvero tanta voglia di applicare finalmente per i cittadini quelli che ave- In Uitp sono stata Presidente della Com- vo appreso e così ho scelto una tesi spe- missione IT & INNOVATION. La Commis- rimentale svolta presso l’Enea sui siste- sione riunisce membri da oltre 40 Pae- mi a chiamata (quelli che in questi ultimi si sparsi in tutto il mondo e si occupa di anni si stanno affermando come sistemi in definire le posizioni della Associazione grado di dare risposte specifiche alle esi- nel settore. È stata una esperienza mol- genze dei clienti, ndr) sviluppando un al- to formativa anche umanamente non solo goritmo per un nuovo servizio di mobilità professionalmente, dalla quale ho appre- che ho poi applicato lavorando in ATC (ora so l’importanza di un serio e strutturato TPER) in una sperimentazione pilota in- confronto fra culture profondamente di- credibilmente anticipatoria ed innovativa verse, legislazioni spesso divergenti, modi svolta in un progetto Europeo denominato di lavorare antitetici che – al termine di Cerere. E così il trasporto, innovazione e questo complesso percorso - mi ha rega- l’Europa sono entrati nella mia vita e non lato molte soddisfazioni tra cui l’aver ap- 6
numero 215 - 22 Ottobre 2019 provato, sotto al mia Presidenza, un docu- campo. L’ho fatto con i colleghi più gio- mento di programmazione fondamentale vani e lo faccio insegnando a un master che ha messo le basi per la diffusione e sulla mobilità sostenibile alla Link Uni- lo scambio di informazioni fra diversi sog- versity. Sono molto fiduciosa nelle nuove getti delle filiera in termini di open data generazioni e inoltre il confronto con loro appunto. mi arricchisce, mi dà energia e fiducia nel futuro. Nel frattempo cambia azienda e si spo- sta in Umbria ed affina la sua esperienza Sono gli anni del boom dei sistemi di ge- nelle aziende più piccole che certamente stione delle flotte aziendali, dell’infomo- hanno dimensione e problemi diversi da bilità, della bigliettazione elettronica, quella della capitale... Accettare il ruolo anche gli anni della crescita delle iniziati- di vice direttore generale in un momento ve di Club Italia, dove è da sempre ospite in cui a Roma la mobilità non era più una e relatrice... priorità è stata una sfida? Club Italia è un importante luogo di con- Confesso che all’inizio il passaggio da una fronto sui temi dell’innovazione e della grande e complessa città come Roma ad tecnologia. Claudio Claroni ha avuto una una realtà di provincia è stato duro da bella intuizione qualche anno fa ed è riu- gestire. Ero abituata a lavorare in un am- scito a creare un luogo aperto e inclusivo biente internazionale e mi ritrovavo in un dove discutere e confrontarsi. Le iniziative palcoscenico nel quale l’innovazione veni- di Club Italia sono spesso visionarie. Il pri- va vista come un rischio e non come una mo luogo dove si è cominciato a parlare formidabile opportunità di dare qualcosa di EMV in Italia è stato proprio Club Ita- in più ai cittadini. E questo mi ha pesato. lia. Anche grazie alle discussioni ai conve- Devo però dire che dopo il primo momen- gni ai documenti prodotti in quella sede to è stato bello tornare ad occuparmi del oggi abbiamo l’EMV attivo a Milano, Roma servizio operativo, ad affrontare i proble- Grosseto. mi quotidiani dei pendolari, degli studenti e degli autisti. Il vantaggio di un piccolo Non le manca anche qualche esperienza centro è che sei vicino alla gestione quo- politica, ma è nella partecipazione alla tidiana, ascolti i clienti, ti confronti con i gestione delle aziende che dà il suo con- sindacati in prima persona mettendoci la tributo, anche quando le aziende versa- faccia come si suol dire e spesso riesci ad no in cattive acque: la nominano nel CDM intervenire prontamente nella risoluzione dell’azienda di Catania, quando si avvia dei problemi. Riesci ad essere rapidamen- una fase di rilancio... te pratica e di fatto cambiando la mobilità delle persone migliori la loro vita di tutti La piu grande soddisfazione professiona- i giorni. le, finora….. Mi ricordo ancora quando mi hanno chiamato e, dopo aver valutato Non solo esperienza di gestione, ma an- attentamente la situazione, ho accettato che insegnamento... l’incarico con spirito di servizio perché credo che ognuno di noi debba mettere Ho sempre creduto che fosse giusto tra- a disposizione della collettività le proprie sferire ai giovani la mia esperienza sul capacità “ritornando”, se così posso dire, 7
numero 215- 22 Ottobre 2019 alla Comunità quello che si è appreso in disegno delle città, offre l’opportunità di tanti anni di lavoro. cambiare in maniera radicale il modo di La situazione al mio arrivo era complessa muoversi e semplificare la mobilità in cit- ma grazie alla mia determinazione e ca- tà È l’occasione per i cittadini di vivere la parbietà debbo dire fortemente supporta- mobilità come servizio di poter usufruire ta da un CdA che ha condiviso dal primo mezzi diversi, dalla propria auto al tra- istante le mie idee presentate in azienda sporto pubblico, dalla mobilità condivisa ed alla città con passione e rispetto, ad di car sharing e bike sharing alle innova- un assessore che non ci mai lasciati soli, a tive forme di car pooling senza doversi colleghi determinati e capaci e a sindacati riempire il portafoglio di tessere diverse attenti e collaborativi siamo riusciti, tutti senza preoccuparsi della gestione dei pa- insieme, a rilanciare l’Azienda. gamenti ottimizzando i tempi e i costi di Metto da pare il mio orgoglio persona- spostamento e riducendo l’inquinamento le e ricordo solo per la cronaca qualche E per questo una collaborazione tra i diver- obiettivo raggiunto: siamo riusciti a in- si player della mobilità pubblica e privata crementare il totale dei chilometri per- sarebbe auspicabile. Affinchè il cittadino corsi del 8,2% rispetto allo stesso periodo percepisca il cambiamento nell’approccio dell’anno precedente (e questo significa alla mobilità serve tecnologia innovativa più servizi per i più servizi per i cittadini), IOT, Artificial Intelligence, machine lear- aumentato gli utili quantificabili nel solo nig, 5G, big data, in breve di piattaforme periodo di gennaio /agosto 2018 in circa € che siano in grado di gestire integrazione, 700.000,00., definizione di un piano stra- multimodalità e semplicità di redistribu- tegico finanziario che ha portato alla ridu- zione dei ricavi (es con bloackchain) in zione del debito storico di oltre i 40% e al modo nativo come la piattaforma MOOVA risparmio di 2 milioni di euro (che signifi- sviluppata da Almaviva. ca meno tasse locali per i cittadini), firma- Serve però anche una grande rivoluzione to un accordo sindacale per incremento culturale e legislativa perché è necessario della produttività, migliore manutenzione mettere il cittadino al centro del sistema e maggiore flessibilità nella gestione dei e le sue esigenze di mobilità come driver turni. Inoltre abbiamo esso in atto inizia- unico del servizio. tive di arte e spettacolo a supporto della bellezza nella mobilità. A consuntivo pos- so senza dubbio ricordare quella di Cata- nia come una bella esperienza in una città che mi è entrata nel cuore. Antonio Riva Ma oggi la si vede completamente con- centrata sui progetti di Maas, Mobility As A Service. Il must per gli specialisti del settore, ma su cui i cittadini ancora san- no poco, in attesa percepire un cambia- mento nel loro approccio quotidiano con la mobilità… Il MaaS è una grande opportunità di ri- 8
numero 215- 22 Ottobre 2019 Speciale Isfort 25 anni di ricerche con al centro gli utenti ISFORT, Istituto Superiore di Formazione e acquisito Ricerca per i Trasporti, ha festeggiato i 25 anni di attività, con una solenne cerimo- L’Osservatorio “Audimob” su stili e com- nia che si è tenuta nell’Aula Magna dell’U- portamenti di mobilità degli italiani si niversità La Sapienza di Roma. basa su un’ampia indagine campionaria, L’Istituto è stato tra i primi in Italia ad in- unica nel suo genere a livello nazionale, dagare i numeri e i comportamenti degli finalizzata a ricostruire in dettaglio le di- utenti del sistema della mobilità, capovol- mensioni e le caratteristiche della doman- gendo il tradizionale criterio che prendeva da di mobilità degli italiani: il numero di in considerazione solo i fattori e i risultati spostamenti effettuati ogni giorno, le di- produttivi dal lato dell’offerta. stanze percorse, il tempo dedicato, i mezzi L’indagine “Audimob”, che ha compiuto il di trasporto utilizzati, le motivazioni e così diciannovesimo anno di età e rappresen- via. Le interviste effettuate ogni anno, con ta quindi una consolidata e storica banca sistema CATI (70%) e sistema CAWI (30%) dati di riferimento per tutte le ricerche sono oltre 12.000 e interessano la mobili- e le analisi del settore, analizza le dina- tà feriale della popolazione 14-80. Nell’in- miche degli spostamenti e dell’utilizzo dagine in corso (2019) il campione è stato dei vari strumenti di trasporto, attraver- ampliato di 4.000 unità per poter esten- so interviste e rilevazioni su un campio- dere la rilevazione, per la prima volta, an- ne significativo di popolazione tra 14 e 80 che ai giorni del fine settimana. anni, e rappresenta un patrimonio di oltre La base dati dell’Osservatorio “Audimob” 240.000 interviste realizzate sul campo e è di assoluto rilievo, alimentata senza so- oltre 600.000 spostamento rilevati e ana- luzione di continuità da indagini annuali lizzati. (dal 2000 al 2018, in corso il 2019) che Per festeggiare i 25 anni di ISFORT, sono cumulativamente aggregano ad oggi oltre intervenuti non solo tutti i protagonisti 260.000 interviste e quasi 600.000 sposta- passati e presenti della vita dell’istituto, menti analizzabili. ma anche esponenti delle istituzioni e Nel corso degli anni “Audimob” ha pro- del mondo accademico. Questasettimana gressivamente incrementato la qualità presenteremo nel maazine L’Osservatorio scientifica dello strumento, attraverso un “Audimob” su stili e comportamenti di mo- lavoro costante di calibratura metodolo- bilità degli italiani nei prossimi due nume- gica, di verifica sul campionamento e sui ri pubblicheremo L’Osservatorio sulle Po- dati raccolti, di revisione dei contenuti litiche Urbane per la Mobilità Sostenibile dell’intervista, di monitoraggio sulla rea- (OPMUS) e L’Osservatorio Nazionale sulla lizzazione delle survey. Logistica e il Trasporto merci. Parallelamente, l’Osservatorio si è posto l’obiettivo di sviluppare contenuti infor- L’Osservatorio “Audimob” su stili e com- mativi effettivamente utili per la comu- portamenti di mobilità degli italiani nità di operatori e di esperti alla quale si rivolge. Il disegno dell’Osservatorio e il patrimonio Il ruolo di “Audimob” quale fonte statistica 10
numero 215 - 22 Ottobre 2019 di riferimento generale per la conoscenza bilità degli italiani, nonché per la lettura del settore a livello nazionale è conferma- e interpretazione dei modelli di domanda to dall’inserimento (comportamenti, stili, scelte modali) nel- dell’indagine Audimob nel Piano Statistico le loro interazioni con le complesse dina- Nazionale 2020-2022. Inoltre, dal 2005 i miche socioeconomiche che interessano i dati di “Audimob” sono annualmente uti- territori e le aree urbane. lizzati per la redazione del capitolo sul- Il contributo conoscitivo offerto da “Audi- la domanda di mobilità degli italiani del mob” in questi 20 anni si configura per- Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei tanto, da un lato, come una messa a fuoco Trasporti. Più recentemente, attraverso i dinamica - e costantemente monitorata dati “Audimob” Isfort ha contribuito alla - dei comportamenti e dei modelli di do- redazione del Rapporto ISPRA sulla Quali- manda dei cittadini; dall’altro lato, come tà dell’Ambiente Urbano con un approfon- input per l’elaborazione di chiavi di let- dimento sui mezzi di trasporto utilizzati tura e di scenari più ampi sulla mobilità alla scala urbana e alla redazione del 2° degli italiani, la sua evoluzione e le sue Rapporto Kyoto Club-CNR (Istituto sull’In- prospettive, insieme a suggerimenti per quinamento Atmosferico) sulle politiche le “politiche” – in chiave sia di politics che di mobilità e qualità dell’aria nelle 14 città di policies - alle diverse scale territoriali. e aree metropolitane con un approfondi- Su entrambi questi pilastri è costruito ad mento sui modelli di mobilità delle Città esempio il citato Rapporto annuale sulla metropolitane. mobilità degli italiani. Nel corso degli anni i dati forniti da “Audi- Muovendo da queste piste di lavoro, l’Os- mob” sono stati in misura crescente ripre- servatorio ha contribuito negli anni a me- si e utilizzati come supporto di analisi in glio focalizzare o anche a ridisegnare pro- numerosissimi studi, ricerche, documenti fondamente la conoscenza di alcuni profili di programmazione di vario livello, anche strutturali dei comportamenti di mobilità a livello europeo, da Enti territoriali, Am- dei cittadini che oggi appare acquisita, ma ministrazioni di vario tipo, Aziende e sog- a lungo è rimasta prigioniera di percezioni getti privati. distorte. E’ infine da ricordare che il metodo di ri- Vediamo allora alcuni degli indicatorichia- levazione di “Audimob” e le scelte meto- ve monitorati da “Audimob”. dologiche operate e affinate nel tempo, Una prima area di indagine riguarda i vo- inclusi i delicati aspetti definitori dei fe- lumi complessivi della domanda di mo- nomeni indagati, sono ampiamente alline- bilità delle persone. Le stime “Audimob” ati alle indicazioni contenute nelle recenti indicano che nel giorno medio feriale la Eurostat guidelines on Passenger Mobility popolazione italiana (14-80 anni) effettua Statistics (pubblicate a dicembre 2018). circa 100 milioni di spostamenti e percor- La rilevazione “Audimob” è stata peraltro re poco più di 1 miliardo di km (passegge- analizzata, unica indagine italiana, nella ri*km): sono numeri a cui oggi la comunità fase istruttoria che ha portato alla reda- degli esperti e degli operatori ampiamente zione delle Linee guida. fa riferimento per la quantificazione della Il contributo conoscitivo nel corso degli domanda. Guardando alla serie storica da anni: rilievi significativi. inizio millennio ad oggi si osserva per gli Le elaborazioni “Audimob” sono la base spostamenti una sostanziale stabilità fino per il monitoraggio quantitativo della mo- al 2010 e poi un declino piuttosto accen- 11
numero 215- 22 Ottobre 2019 tuato (nell’ordine del 20%), evidentemen- quei profili del modello di mobilità fatti te non estraneo al ciclo congiunturale ne- emergere da “Audimob” e tutt’altro che gativo, rispetto al quale solo nell’ultimo scontate fino a qualche anno: l’assoluta biennio si colgono segnali di ripresa (Graf. dominanza della mobilità di corto raggio, 1). a scala urbana e locale. In ogni caso il trend di lungo periodo non Infatti gli spostamenti di lunghezza non sembra affatto mostrare quell’espansione superiore ai 10 km assorbono oltre il 75% continua e inarrestabile della domanda di di tutti i viaggi e nel raggio dei 50 km rica- mobilità che una certa “narrazione” di set- dono oltre il 70% delle distanze percorse. tore ha per anni lasciato intendere, soste- Ciò significa che sottovalutare le criticità nuta per un verso dalla spasmodica atten- e le esigenze connesse alla mobilità locale zione mediatica sui problemi del traffico - come spesso accaduto e tuttora ancora e della congestione e, per altro verso, sul accade sia nel sentiment collettivo della piano analitico da scenari sempre di robu- “questione trasporti”, sia nelle politiche sto, e non di rado fallace, segno positivo. di settore – significa escludere dalla di- La lunghezza dei viaggi è un altro indica- scussione il cuore stesso della domanda tore di grande rilevanza nelle analisi della di mobilità. domanda. Le indagini “Audimob” stimano Il “capitolo” relativo alle motivazioni degli che la lunghezza media degli spostamenti spostamenti costituisce storicamente un sia moderatamente cresciuta negli ultimi altro di quegli ambiti rimasti a lungo pe- due decenni, passando dai 9 km di inizio nalizzati da una certa visione unilaterale millennio agli attuali poco più di 10 (Graf. della domanda di trasporto, nello speci- 2). fico focalizzata esclusivamente sui com- Nonostante l’incremento, peraltro non portamenti strutturali e sistematici, ben omogeneo nel periodo osservato, la di- rappresentati dal corposo segmento del mensione di questi numeri attesta uno di pendolarismo. E’ una semplificazione che, 12
numero 215 - 22 Ottobre 2019 come si sa, ha anche prodotto serie di- pubblico – aprendo, per converso, scenari storsioni, sia nella rappresentazione sta- di grande interesse e di opportunità sul tistica dei fenomeni , sia nelle politiche di fronte dell’innovazione e della flessibilità. settore, in gran parte orientate a rispon- Passando ai mezzi di trasporto utilizzati, dere ai bisogni della mobilità sistematica l’indicatore sul quale si accentrano (non di media e lunga percorrenza. senza ragione) le maggiori attenzioni di Al contrario, le stime dell’Osservatorio studiosi e stakeholder del settore, le inda- “Audimob – ormai ampiamente conferma- gini Audimob confermano in questo caso te da indagini nazionali e locali dello stes- la costante centralità dell’automobile nel- so tipo – evidenziano che lavoro e studio le scelte modali degli italiani, ma aprono contribuiscono oggi a poco più del 30% al contempo nuove e interessanti prospet- delle motivazioni di mobilità, a fronte di tive verso modelli comportamentali più circa il 40% determinato dal tempo libero diversificati e sostenibili. e la restante quota dovuta alla gestione In ogni caso, la quota modale delle “quat- familiare (Graf. 3). tro ruote”, in termini di spostamenti, si Rispetto all’inizio millennio la componen- attestava al 60% nel 2000, valore che è te lavoro/studio ha visto ridurre il proprio salito fino al 68% nel 2012 nonostante gli peso di circa 8 punti percentuali, proprio anni della crisi economica. Solo negli ulti- a vantaggio del tempo libero. Il modello mi anni la spinta prepotente della mobilità di domanda tende quindi a distribuirsi e a attiva (a piedi e in bicicletta) ha incrinato ramificarsi, seguendo l’evoluzione di stili il quasi-monopolio dell’auto riportando- di vita più articolati e frammentati. E’ un ne lo share sotto la soglia del 60% , con mutamento che mette in tensione le tra- un contributo crescente dei viaggi in auto dizionali politiche di offerta e la loro capa- come passeggero (circa il 12%). cità di soddisfare bisogni così diversificati Quanto al “trasporto pubblico” , il peso e asistematici - si pensi ad esempio all’ef- modale è oggi stimato da “Audimob” at- ficacia dei servizi di linea del trasporto torno al 12% - compresa una quota sem- 13
numero 215- 22 Ottobre 2019 pre più importante di spostamenti inter- mobilità sostenibile”, misurato da “Audi- modali (circa il 4% sul totale) -, in graduale mob” come percentuale di spostamenti consolidamento rispetto al valore di inizio effettuati con mezzi a basso impatto (tra- millennio (poco sotto il 10%), ma i pro- sporto pubblico, bicicletta, pedonalità) gressi compiuti sono ancora, come è evi- sul totale, si è attesta ancora oggi sotto i dente, modesti. Nell’ultimo triennio i dati 40%, nonostante il forte recupero dell’ul- “Audimob” stanno tuttavia portando in timo triennio; a ben guardare è un risulta- emersione i segnali molteplici di un pro- to in linea con quello registrato ad inizio nunciato cambiamento – da monitorare millennio. E’ del tutto evidente quindi che nel tempo per vagliarne il carattere strut- per avanzare nel percorso accidentato del turale - nella scelta dei mezzi di trasporto riequilibrio modale le politiche pubbliche dei cittadini: decolla la mobilità attiva, sia centrali e locali per la mobilità sostenibile pedonale che ciclistica, dopo anni di rei- hanno bisogno di maggiore e più continua terate perdite di posizione, cresce il car spuinta, nelle aree urbane come nei terri- pooling autoorganizzato, si allarga len- tori diffusi del Paese. tamente il mercato del trasporto pubbli- co. A queste tendenze si associa la forte Le prospettive crescita della sharing mobility, pur se con un’incidenza in assoluto ancora poco si- Il futuro dell’Osservatorio “Audimob” sarà gnificativa. contrassegnato in primo luogo dalla con- Nel riprendere e sottolineare la nuova di- tinuità del rigore scientifico, nella costan- namica non bisogna tuttavia nascondere te tensione dell’affinamento e revisione che il quadro generale resta fortemente metodologici, nonché nella verifica e con- squilibrato a favore dei mezzi privati in- trollo della qualità delle rilevazioni e del dividuali (auto soprattutto). Il “tasso di processo di elaborazione dei dati. 14
numero 215 - 22 Ottobre 2019 Sul piano analitico i filoni di ricerca che Prendendo in considerazione un apposito Isfort porterà avanti valorizzando il po- indicatore sintetico di consumo di mobili- tenziale della banca dati dell’Osservato- tà elaborato da Isfort, ovvero l’IME (Indice rio sono riconducibili, per rimanere ai soli di Mobilità Espressa) si rileva che nel 2001 principali, a tre grandi piste di lavoro sui i primi cinque cluster con IME più eleva- cui l’Istituto ha già avviato percorsi signi- to avevano un indice medio superiore del ficativi di approfondimento nell’ultimo 43% rispetto agli ultimi cinque. Nel 2016 biennio. Una prima pista riguarda gli squi- questo divario si è alzato al 63,8% eviden- libri e le disuguaglianze nel modello di ziando quindi una tendenza al rafforza- mobilità delle persone: possiamo definir- mento della segmentazione della doman- li come mobility divide. Infatti, la lettura da. L’allargamento di questo gap potrebbe combinata e in profondità delle dinamiche sottendere un divario più generale di op- della domanda derivante da “Audimob” portunità individuale di accesso ai servi- mette in evidenza squilibri strutturali leg- zi, ai luoghi, alle funzioni economiche e gibili come e vere e proprie “linee di frat- sociali. In situazioni oggettive di difficoltà tura pluridimensionali”, che interessano a soddisfare i target desiderati di doman- cioè simultaneamente i comportamenti, i da, per situazioni personali (marginalità territori e la governance. Il punto di squi- sociale, impedenze fisiche, disponibilità librio comportamentale interessa i livelli economiche ecc.) o per scarsa accessibi- di domanda di mobilità. I dati disponibili lità ai servizi di trasporto, un basso livello da “Audimob” sembrano mostrare, nella di mobilità dell’individuo può essere un generale dinamica decrescente della do- serio indizio non della capacità di ottimiz- manda, un ampliamento della forbice tra i zare le soluzioni di traporto, ma piuttosto «consumatori forti» di mobilità (occupati, delle opportunità ridotte di accesso alla fasce centrali di età, ad alta istruzione) e cittadinanza in senso ampio. La seconda «consumatori deboli» (chi non lavora, an- linea di frattura è di tipo territoriale. Ri- ziani, a bassa istruzione). guarda la ripartizione modale, in partico- 15
numero 215- 22 Ottobre 2019 lare il ruolo della mobilità collettiva, ed vale meno della metà (22,9%) nei comu- attraversa il territorio del Paese con due ni con meno di 10mila abitanti e il 27% evidenti sottofaglie. La prima sottofaglia nella fascia 10-50mila abitanti. Questi dati è quella tradizionale tra Nord e Sud del evocano plasticamente il nodo dell’offerta Paese. Guardando ad esempio al peso del di trasporto, tradizionale o innovativa che trasporto pubblico urbano, nelle regioni sia. E’ evidente infatti che le aree disper- del Nord-Ovest esso si attesta attorno al se dei piccoli centri sono aree a domanda 20%, circa il doppio rispetto alle regioni debole dove la tenuta dei servizi di mobi- meridionali dove invece lo share di merca- lità pubblici e privati (trasporto collettivo, to dell’auto raggiunge la punta dell’85%. sharing mobility e altro) è messa a dura Va tuttavia evidenziato che il confronto prova dai vincoli di sostenibilità economi- con i tessuti urbani diffusi del Nord-Est è ca. Il terzo punto di squilibrio, per certi sotto questo profilo meno stridente. Qui versi sovrapponibile alle linee di frattu- infatti il modello di mobilità motorizzata ra territoriale, riguarda la diffusione dei appare tutto sommato simile a quello del servizi innovativi e della nuova impren- Sud: la quota dell’auto è saldamente su- ditorialità, ad esempio nelle filiere degli periore all’80% mentre i mezzi collettivi si ITS (Intelligent Transport Systems), dello fermano al 12% degli spostamenti servi- sharing, dell’elettrico, che è significativa ti. E’ invece l’uso diffuso della bicicletta, in alcune aree - (di nuovo) quelle urbane che nelle città nordorientali è spesso al- di maggiore dimensione localizzate in pre- ternativa al mezzo pubblico, a segnare il valenza nelle regioni centrosettentrionali divario profondo con l’intero CentroSud. -, ed è invece di fatto assente nelle altre, La seconda sottofaglia della frattura ter- ovvero nelle periferie urbane, nelle aree ritoriale è invece decisamente più netta interne e in quelle rurali, soprattutto del e preoccupante: è quella tra aree urbane Mezzogiorno (ma non solo). Solo per fare dense e piccoli centri dove la marginalità un esempio, i servizi dell’intera filiera del- del trasporto pubblico è drammatica. Se- la sharing mobility (car/bike/scooter sha- condo le stime di “Audimob” infatti il peso ring, car pooling, aggregatori), su cui giu- del trasporto pubblico nelle aree urbane stamente si è focalizzata negli ultimi anni con oltre 250mila abitanti, dove vive cir- molta attenzione da parte di osservatori e ca il 15% della popolazione italiana, ha policy maker, a fine 2018 erano presenti saldamente agganciato l’asticella del 30% solo nel 3% dei Comuni italiani . degli spostamenti motorizzati, mentre nei Infine, un’ulteriore squilibrio attiene alla comuni con meno di 50mila abitanti, dove governance di settore. vive il 67% della popolazione italiana, la E’ una linea di divisione che si disegna tra stessa percentuale si ferma al 4-5% . territori e città che pianificano, regolano Il mercato della mobilità collettiva, anche e aprono al mercato, incentivano le inno- per effetto di questa frattura lungo la linea vazioni, contrastano inquinamento e con- della densificazione urbana, tende quindi gestione, da un lato; e territori e città che a restringersi in porzioni molto ampie (e gestiscono la continuità – per scelte “po- popolate) del Paese. Se si guarda al tasso litiche” o per mancanza di risorse organiz- di mobilità sostenibile, il divario tra gran- zative e massa critica -, dall’altro lato. Le di e piccole aree urbane si riduce in senso politiche e la pianificazione di settore de- relativo ma resta enorme: l’indice sfiora vono dunque essere in grado di ricompor- infatti il 50% nelle grandi città, mentre re queste linee di frattura per assicurare 16
numero 215 - 22 Ottobre 2019 obiettivi di mobilità sostenibile che accan- so non è privo di rischi per la collettività to alla riduzione degli impatti ambientali nel suo insieme e per il singolo cittadi- del trasporto o all’efficienza economica no-utente. dei servizi, sappiano assicurare anche il Ad esempio, la citata “ottimizzazione del- perseguimento dei principi irrinunciabili la soluzione di viaggio” potrebbe spingere dell’accessibilità e dell’inclusività. i cittadini a scegliere l’auto (propria o in La seconda pista di approfondimento ri- condivisione), anche per una sola tratta guarda il paradigma della c.d. “Mobili- dello spostamento, perché più funzionale ty-as-a- Service” (MaaS), a cui esperti e per tempi e/o costi al raggiungimento del- operatori di settore fanno convenzional- la destinazione desiderata. Un ulteriore mente riferimento ormai in modo diffuso rischio è connesso al nodo del digital di- e che più di altri sembra caratterizzare lo vide, accanto a quello sopra ricordato del scenario attuale della mobilità. In estrema “mobility divide”. Rispetto al primo punto, sintesi è l’idea che il trasporto sarà sem- l’indagine “Audimob ha evidenziato che pre più organizzato attorno al servizio di una quota maggioritaria della popolazio- mobilità piuttosto che al mezzo da utiliz- ne (oltre il 60%) non utilizza dispositivi di zare. infomobilità per i viaggi con i mezzi pub- Concettualmente semplice e tecnicamen- blici, un dato inevitabilmente correlato te realizzabile con lo sviluppo di adeguate soprattutto con l’età dei cittadini e, in mi- piattaforme digitali per l’ottimizzazione sura minore, con la dimensione dei comu- delle soluzioni viaggio, questa transizio- ni di residenza (chi vive nelle grandi città ne ha tuttavia implicazioni organizzative, usa di più servizi di infomobilità). tecnologiche e culturali molto complesse Questa fascia di popolazione rischia di ri- e oggettivamente “rivoluzionarie”. manere tagliata fuori dall’accesso all’in- Infatti, perderanno rilevanza alcuni tra- frastruttura iperdigitalizzata che innerva dizionali pilastri degli attuali equilibri tra il nuovo sistema. domanda e offerta di trasporto: la pro- Isfort ha individuato alcuni driver portan- prietà individuale del mezzo, la differen- ti che orientano lo sviluppo della mobilità ziazione netta dei segmenti di offerta (il verso lo scenario MaaS dal lato della do- servizio autobus, il servizio taxi, il servizio manda, a partire ovviamente dalle smart di noleggio…), l’opzione “monomodale”. city di maggiore dimensione dove l’offerta Domineranno invece le “parole d’ordine” dei servizi innovativi tende a gravitare e dell’integrazione, della condivisione (sha- si fertilizza, facendo leva sulla più eleva- ring), della flessibilità, dell’ottimizzazio- ta permeabilità “culturale” della domanda ne, dell’inter/multimodalità. stessa: Tutte linee di progressione che saranno 1) l’affrancamento dal possesso e dall’uso sostenute da un uso intensivo dei disposi- dell’auto, tivi digitali (piattaforme, app, aggregatori 2) la maggiore propensione all’uso dei ecc.), da un radicale ricambio dei player modi di trasporto ecologici, di offerta e dei prodotti/servizi messi sul 3) la diffusione della sharing mobility, mercato, da un salto tecnologico nella 4) la maggiore propensione ad utilizza- movimentazione dei veicoli (la trazione re soluzioni di viaggio inter/multimodali, elettrica, la guida autonoma…). 5) la maggiore propensione ad utilizza- In termini di generazione di nuovi costi re piattaforme digitali per le soluzioni di economici, sociali e ambientali, il proces- viaggio, 17
numero 215- 22 Ottobre 2019 6) la maggiore propensione ad utilizzare un vuoto di conoscenze nel panorama na- motorizzazioni elettriche (e veicoli a gui- zionale dei dati disponibili sulle relazioni da autonoma). di traffico . Il modello già implementato Ogni driver fa leva su potenti fattori di si configura pertanto come uno strumen- spinta, ma allo stesso tempo deve fare i to utile e flessibile al dimensionamento conti con tenaci punti di resistenza o se- dell’universo della domanda passeggeri gnali di evoluzione quanto meno contro- intra-regionale interna con uno standard versi. uniforme per l’intero territorio nazionale. Lo scenario della “mobilità come servizio” Isfort ha inoltre condotto una prima sti- va dunque monitorato con attenzione per ma delle ripartizioni modali delle matri- il suo oggettivo potenziale innovativo; ci intercomunali regionali stimate con il non mancano le incertezze e i punti di re- modello “Audimob” a partire dall’analisi sistenza ma i “principi di realtà”, al di là di competitività modale condotta sulle delle aspettative che restano sempre al- singole relazioni intercomunali con i dati tissime, si stanno via via incardinando e del Pendolarismo Istat. Attualmente il la- in alcuni ambiti espandando rapidamente. voro di elaborazione è indirizzato verso la Un terreno di ricerca su cui Isfort e l’Os- costruzione di un modello di ripartizione servatorio “Audimob” saranno sicuramen- modale, sempre da calibrare con i dati te impegnati nei prossimi anni. “Audimob”, per tipologia di motivazione e La terza pista di lavoro riguarda lo svilup- classe di distanza. po di metodi quantitativi innovativi per la Parallelamente l’obiettivo è di sviluppa- stima della domanda di mobilità costruiti re un modello di domanda per la media utilizzando la banca dati “Audimob”. Isfort e lunga percorrenza feriale per segmen- ha già implementato un modello finalizza- tazione della popolazione, motivazione di to all’aggiornamento allo scenario attuale viaggio e loro frequenza, primo step per delle matrici intercomunali del Pendolari- la specificazione di un modello generale smo Istat del 2011 con l’integrazione della nazionale di distribuzione e ripartizione componente non sistematica, attraverso modale. un percorso metodologico - elaborato in collaborazione con le Ferrovie dello Sta- to Italiane - che valorizza la serie storica dell’indagine “Audimob”. Il modello “Audimob” stima per tutti i co- muni italiani il volume degli spostamenti generati in un giorno medio feriale, per i diversi motivi (lavoro, studio, gestione fa- miliare ed altro) e per i diversi profili so- cio-anagrafici della popolazione (classi di età e attività omogenei) in relazione alla macroregione ed alla classe di accessibili- tà del comune di residenza. La procedura di distribuzione spaziale, specificata per singola regione, è stata sviluppata per stimare le relazioni intra- regionali fra comuni, coprendo di fatto 18
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numero 215- 22 Ottobre 2019 Speciale Premiati i vincitori del Greenmobility video-contest Lanciato ad inizio estate da Gruppo Brescia traffico o della ricerca di parcheggio. Mobilità, Università degli Studi di Brescia Alla presenza del Rettore dell’Università e Comune di Brescia con l’obiettivo di va- degli Studi di Brescia Maurizio Tira, del lorizzare le energie creative degli studenti Prof. Carmine Trecroci della Commissione per promuovere la mobilità sostenibile tra per la Sostenibilità dell’Università e del Di- le nuove generazioni, il #GREENMOBILITY rettore Generale di Brescia Mobilità Marco VIDEO-CONTEST giunge al termine con la Medeghini, i 4 giovani sono stati premiati premia- per l’ottimo zione lavoro con del mi- un weekend glior la- a Londra tra voro ri- esperienze cevuto. culturali e di- La Com- vertimento missio- assicurato e ne che il loro video si è ri- verrà tra- unita smesso attra- per giu- verso tutti i dicare canali di co- i lavori municazione perve- del Gruppo nuti ha Brescia Mobi- voluto lità e dell’U- premia- niversità degli re il vi- Studi di Bre- deo realizzato da Sara, Manuel, Davide e scia. Paolo - un gruppo di 4 studenti iscritti al Significativa, sotto tutti i punti di vista, la corso triennale di Ingegneria dell’Automa- collaborazione con AIESEC Brescia (AIE- zione – che si è contraddistinto non solo SEC è l’associazione giovanile più grande per la qualità delle immagini e delle ripre- al mondo che propone progetti all’estero, se video – per le quali è stato utilizzato e non solo, per i giovani) che ha promosso persino un drone - ma anche per la sempli- l’iniziativa con speciali videoclip realizzati cità e l’immediatezza con la quale veicola proprio dai giovani volontari di Aiesec. un messaggio importante: autobus, metro Termina il progetto lanciato in via spe- e bici non rappresentano solo un mezzo di rimentale dal Gruppo Brescia Mobilità e trasporto alternativo all’auto, ma sono la dall’Università degli Studi di Brescia, con soluzione migliore – perché veloce, eco- l’obiettivo di perseguire con i giovani e at- nomica e anche, e soprattutto, sosteni- traverso i giovani una politica attenta alla bile - per muoversi in città e raggiungere salvaguardia dell’ambiente. l’Università senza doversi preoccupare del 20
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numero 215- 22 Ottobre 2019 Reportage Treni negli Usa: al via l'alta velocità, transcontinentali a rischio? L’ accordo siglato il mese scorso tra Salini Se tutto andrà secondo i programmi stabi- Impregilo e la sua controllata americana liti, il treno veloce texano potrebbe entra- Lane Construction per la progettazione e re in funzione entro il 2026, prima dell’o- realizzazione di una linea ad alta velocità mologo californiano tra San Francisco e tra Dallas e Houston, nel Texas, riaccende Los Angeles, i cui lavori, da tempo avviati, i riflettori sul futuro del trasporto ferro- avanzano, però, con notevole lentezza tra viario passeggeri negli Stati Uniti. ricorsi e revisione dei prezzi come nella Non è la prima volta che si parla di una (peggior) tradizione nostrana. linea veloce su questa relazione. Intanto, a quasi mezzo secolo dalla crea- I presupposti sarebbero, infatti, ottima- zione di Amtrak, ci si interroga sull’avve- li: due grandi aree metropolitane di circa nire dell’agenzia federale che per un paio sette milioni di abitanti ciascuna, separa- di generazioni ha, bene o male, assicurato te da meno di 400 km di pianura, potreb- la possibilità si spostarsi in treno, dall’At- bero essere connesse in un paio d’ore, un lantico al Pacifico, ad una seppur ristretta tempo certamente competitivo rispetto minoranza di cittadini americani, refratta- alla strada e ai voli. ri all’aereo o semplicemente cultori di uno Eppure in passato il progetto non è riu- stile di viaggio che oltre oceano continua scito a decollare, sia per il disimpegno ad essere considerato “retrò”. dell’amministrazione federale, da sem- Quando Amtrak debuttò il 1 maggio 1971, pre restia a finanziare nuove costose in- su impulso dell’amministrazione Nixon, frastrutture (si parla di circa 14 miliardi i treni passeggeri stavano rapidamente di dollari, nonostante l’assenza di rilievi scomparendo. montuosi da scavalcare), sia per la dura Dopo i fasti degli anni Venti - quando ne- opposizione delle lobbies legate al settore gli Usa si contavano 400 mila chilometri di aeronautico, timorose di confrontarsi con binari - in parte rinnovati nel secondo do- un temibile concorrente modale in uno poguerra, il formidabile sviluppo dell’avia- dei mercati più redditizi. zione commerciale e la creazione di una Almeno sotto il profilo politico, sembra da moderno sistema di highways continenta- tempo maturo un ripensamento. li, voluto dal presidente Eisenhover negli Già Obama aveva individuato una dozzina anni Cinquanta, stava relegando le ferro- di corridoi – oltre all’unico finora parzial- vie private al solo compito di veicolare le mente attivo, tra Boston, New York e Wa- merci a lunga distanza, cosa che tuttora shington – su cui sviluppare l’alta velocità fanno egregiamente. ferroviaria. Invece, i pur gloriosi treni passeggeri, co- E lo stesso Trump, pur con sortite come stosi e non remunerativi, venivano abban- sempre interpretabili in ogni modo, la- donati l’uno dopo l’altro. menta l’ormai palese inadeguatezza della Nel giro di appena dieci anni centinaia di rete americana, un tempo predominante relazioni vennero cancellate e grandi ter- a livello mondiale, ma ormai surclassata minal urbani finirono invasi dalla vegeta- dagli europei e, soprattutto, dai cinesi. zione. 22
numero 215 - 22 Ottobre 2019 Con l’intervento federale (le ferrovie era- ne dei collegamenti transcontinentali per no state in precedenza parzialmente na- concentrare le risorse sui corridoi mag- zionalizzate solo nel periodo bellico) si giormente popolati, tenuto conto che il 96 cercò di salvare il salvabile, magari solo a per cento della clientela effettua percorsi beneficio delle vecchie generazioni, anco- inferiori ai 1.200 km. ra sentimentalmente legate alla rotaia. Dovrà vedersela, però, con la corrente bi- Invece, Amtrak è sopravvissuta per cinque partisan presente in Congresso che finora decenni – scampando spesso ai tagli al bi- si è opposta con successo al ridimensio- lancio voluti dai liberisti più intransigen- namento della rete ferroviaria nazionale, ti – e, pur con qualche modifica, propone che tocca anche comunità rurali non ser- tuttora una rete di circa 35 mila chilometri vite dagli aeroporti. su scala nazionale che tocca (quasi) tutti In se l’idea non sarebbe peregrina: non gli Stati e gran parte (ma non tutte) delle è forse meglio concentrare l’offerta nelle maggiori città. aree maggiormente urbanizzate dove la A parte la costa atlantica, le linee attor- domanda di trasporto è consistente, piut- no a Chicago e qualche breve corridoio sul tosto che scorrazzare un ristretto zocco- Pacifico (Seattle – Portland, Los Angeles – lo duro di clienti affezionati da una costa San Diego), l’offerta, però, si riduce spes- all’altra della nazione? so ad una coppia di treni al giorno, talvol- Peccato che, per ottenere risultati apprez- ta persino su base trisettimanale. zabili, bisognerebbe comunque investire In pratica vengono assicurate le grandi re- non poco sulle infrastrutture per miglio- lazioni transcontinentali: quattro itinerari rare decisamente i tempi di percorrenza e tra New York, Boston e Washington ver- l’affidabilità delle corse. so Chicago e New Orleans (“Lake Shore Senza contare la possibile resistenza delle Limited”, “Capitol Limited”, “Crescent”), imprese private che, su quegli stessi bina- più altri quattro tra il Mississipi e la costa ri, movimentano i loro lunghissimi treni del Pacifico (“Empire Builder”, “California merci. Zephir”, “Southwest Chief ”, “Sunset Limi- E così, l’opzione di realizzare nuove (e co- ted”). stose, specie in ambito suburbano) linee In senso nord – sud ci sono tre relazioni veloci rientra dalla finestra. a lungo percorso: tra New York e Miami Senza sostanziosi investimenti Amtrak (“Silver Star” e “Silver Meteor”), tra Chi- corre il rischio di perdere la sia pur ridotta cago e New Orleans (“City of New Orle- clientela di lungo cabotaggio, senza riusci- ans”) e tra Seattle e Los Angeles (“Coast re ad intercettare nuovi traffici consisten- Starlight”). ti. Poche le relazioni internazionali col Cana- E rinunciare alla funzione – simbolica, ma da (verso Montréal, Toronto e Vancouver), fortemente evocativa – di vettore conti- penalizzate per di più da rigidi controlli nentale. doganali; nessuna con il Messico, su cui Più in generale, c’è ancora spazio per tre- era calata ben prima di Trump una cortina ni a lunghissima percorrenza in un mondo ostile. dominato dagli aerei (la cui supremazia L’attuale CEO di Amtrak, Richard Anderson viene, per altro, contestata per ragioni già al vertice di Delta e Northwestern Air- climatiche)? L’Europa ha cancellato qua- lines ed espressione dell’amministrazione si tutte le relazioni a lunghissimo raggio, a guida repubblicana, prefigura la riduzio- tipo “Orient Express”, per intenderci. Fan- 23
numero 215- 22 Ottobre 2019 no eccezione le corse settimanali da Parigi la nazione-continente (la cui superficie è e da Nizza verso Mosca (ma c’è qualcuno comparabile con quella degli Stati Uniti). che a Milano si è accorto di come il secon- Otto ore da Pechino a Canton (2.200 km), do di questi convogli fermi regolarmente a con nuove composizioni adatte al viaggio Rogoredo la domenica pomeriggio?). notturno, rendono la ferrovia una valida Pur cambiando più volte è comunque sem- alternativa all’aereo anche su queste lun- pre possibile attraversare l’intero conti- ghe distanze. nente da Lisbona a Varsavia o da Edimbur- L’India sembra propensa a muoversi in go a Palermo, viaggiando unicamente in questa direzione, progettando corridoi treno, in tempi anche più rapidi rispetto veloci tra le megalopoli Delhi, Mumbay, ai blasonati espressi di un tempo. Kolkata e Chennai. Negli Usa, se cancellassero i transcon- E gli Stati Uniti cosa faranno? tinentali, ciò diventerebbe impossibile, Seguiranno l’esempio delle economie mentre persino i mitici bus Greyhound emergenti, oppure finiranno con imitare il sono da tempo in declino. triste esempio del Messico che negli anni In Canada, in Australia, in Sudafrica e, ti- Novanta, sotto la presidenza liberista di midamente, anche in Argentina i treni a Salinas de Gortari, cancellò i pur lentissi- lungo percorso si stanno trasformando in mi treni passeggeri, promettendo nuove opzioni turistiche in guisa di (costose) cro- linee veloci. ciere terrestri. Linee di cui, come è successo anche in In questo senso evolve anche la Transibe- Brasile, si è poi persa ogni traccia. riana, lungo la quale continuano, comun- Sarebbe un ulteriore clamoroso sintomo que, a spostarsi abitualmente non pochi del declino americano. russi culturalmente propensi a viaggi mol- to lunghi. La Cina, invece, ha sviluppato una rete Massimo Ferrari ad alta velocità che copre gran parte del- Mobility Magazine Cap. Soc. E 10.327 I.V. Periodico informativo sulla mobilità nelle città Impianto grafico, gestione del sito a cura di e tra le città italiane a cura della redazione di Akama www.ferpress.it Lo sfogliabile è su piattaforma Mokazine Direttore responsabile Gisella Pandolfo Curatrice e impaginazione grafica: Valentina FerPress e MobilityPress sono trasmesse da Onori Roma Giornalisti: Valentina Onori, Alessia Belcastro, FerPress è registrata presso il Tribunale di Antonio D'Angelo, Antonio Riva. Roma Per contattare la redazione e inviare comunicati (registrazione n. 453 del 08/12/2010). stampa: redazione@ferpress.it FerPress S.r.l. Piazza di Firenze 24 00186 Tel. 06.4815303 Fax 06.68806085 Roma Per abbonamenti, pubblicità e info generali Partita Iva e Codice Fiscale 12510731008 - segreteria@ferpress.it 24
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