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N. 215 - 22 Ottobre 2019

                             Forum internazionale Conftrasporto

               Stefania Di Serio (Almaviva): per il MaaS serve una
                                 rivoluzione culturale e legislativa
      Speciale Isfort: 25 anni di ricerche con al centro gli utenti

              Premiati i vincitori del Greenmobility video-contest

                              Treni negli Usa: al via l'alta velocità,
                                      transcontinentali a rischio?
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IL TRASPORTO FERROVIARIO
                                       È DONNA
                    CARMEN                                                            ROSA

“Se pensi che un consulente esperto costi troppo, non       "Lavoro in un mondo meraviglioso fatto di donne e uomini
          sai quanto ti costerà un dilettante".             che ogni giorno disegnano, progettano costruiscono e
                                                            manutengono i mezzi di trasporto che ci permettono di
Conduciamo il cliente attraverso un percorso di                  raggiungere diversi luoghi della città e viaggiare".
crescita ottimizzando risorse e processi. Da oltre dieci
                                                            Il nostro team di trainer è in grado di aggiornare e
anni, il nostro team svolge attività di consulenza nel      specializzare chi già opera nel settore ferroviario nonchè di
settore ferroviario. Il pool di ingegneri affianca le       formare tutti coloro che intendono intraprendere una
aziende nel gestire con facilità e convenienza il                       carriera legata al mondo dei trasporti.
processo relativo alla manutenzione dei veicoli al fine
di perseguire, in maniera strutturata, l’efficacia e
                 l’efficienza dei processi.

   GIULIA             BIANCA               CHIARA          GABRIELLA              CINZIA               ALESSIA

                      FORMAZIONE - CONSULENZA - INGEGNERIA

                                                   ENTRA NELLA RETE
                                                      E NON PERDERE QUESTA
                                                   STRAORDINARIA OCCASIONE!
                                                                                        Via Carceri Vecchie, 3 - 80046
                                                                                         San Giorgio a Cremano (Na)
                                                                                      E-mail: info@acgroupitalia.com
                                                                                                  Tel +39 081 25 60 278
                                                                                              www.acgroupitalia.com

                                                                                                        icfl
                                                                                                           BLOG
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numero 215 - 22 Ottobre 2019

Editoriale
Forum internazionale Conftrasporto: tra Green New Deal
e nubi dell'economia
5 Forum internazionale Confcommercio-Con-               effetti, diventa una sorta di agorà - alle previ-
ftrasporto a Cernobbio, tra le prospettive di un        sioni e alle considerazioni di scenario, che deri-
Green New Deal a livello nazionale ed europeo           vano dall’analisi e dallo studio che intervengo-
e nubi sull’andamento dell’economia, con i ti-          no a livello globale.
mori di un rallentamento della crescita a livello       L’Italia da oltre dieci anni non cresce o perlo-
mondiale, se non di una vera e propria reces-           meno non cresce abbastanza, sicuramente
sione, che aggraverebbe i problemi di un Paese          - come certificano tutti i dati e gli studi - non
come l’Italia, che è in stagnazione oramai da           riesce a seguire i ritmi degli altri paesi.
troppi anni, con livelli di crescita nettamente         All’interno di questo quadro, Ennio Cascetta ha
inferiori rispetto alla media degli altri paesi.        invitato a guardare anche “dentro” i fenomeni:
Le due associazioni riuniscono le principali            negli ultimi dieci anni, il PIL italiano e’ cresciuto
aziende del settore e dei servizi e hanno rac-          complessivamente del + 2,3% (poco piu’ del +
colto anche le indicazioni provenienti dal mon-         0,23% come media annua), ma - contempora-
do delle imprese, correggendo in negativo le            neamente - il settore dell’export del nostro Pa-
previsioni già pessimistiche dei principali isti-       ese e’ cresciuto del + 44% e l’import - a sua vol-
tuti nazionali e internazionali. Secondo l’Ufficio      ta - del + 23%, sempre nell’arco dei dieci anni. Il
Studi di Confcommercio-Conftrasporto, in Ita-           nostro Paese, cioè -ha sottolineato ancora Ca-
lia la crescita del PIL si fermera’ - nel 2019 - a      scetta - ha cambiato la composizione del setto-
+ 0,1% (invece del + 0,3% di altre stime) e - nel       re produttivo, con un ruolo decisivo proprio del
2020 - a + 0,3%, invece del + 0,5%; le due asso-        settore dei trasporti, che hanno registrato un
ciazioni registrano tra gli operatori del settore       vero e proprio “decoupling” rispetto all’anda-
un ciclo estremamente negativo delle scorte,            mento del PIL, con livelli di crescita dieci, venti,
che non vengono reintegrate, e gli effetti dei          trenta e anche più superiori.
crescenti timori che provengono dalla guerra            Il nostro Paese, cioè, ha una vitalità e una ca-
dei dazi e dal rallentamento del ciclo econo-           pacità di crescita, ma sembra trascurare la
mico. Il Forum internazionale di Cernobbio è            possibilità di sfruttare i suoi veri punti di forza:
“uno dei pochi luoghi dove si discute davvero           per supportare la crescita, occorre potenziare
di trasporti” come ha sottolineato Ennio Ca-            la nostra capacità infrastrutturale di trasporto
scetta, amministratore unico di RAM Logistica           attraverso i valichi alpini (oltre il 50 per cento
Infrastrutture e Trasporto, in uno dei piu’ signi-      delle movimentazioni delle nostre merci si diri-
ficativi interventi al convegno.                        ge verso il Centro e Nord Europa e quindi attra-
Le problematiche del contingente, i timori o le         verso i valichi, il 70 per cento solo attraverso il
rivendicazioni degli operatori (che ogni giorno         Brennero), i collegamenti di porti e interporti,
misurano la difficoltà e i ritardi di mancati pro-      soprattutto per quanto riguarda l’ultimo miglio.
cessi di riforma, le complicazioni burocratiche         Il dato - in parte paradossale - è che le risor-
e amministrative, l’assenza di una programma-           se per migliorare la dotazione infrastrutturale
zione organica che finisce anche per influire           complessiva sono state già stanziate, in molti
sulla realizzazione degli investimenti necessari        casi il problema deriva dall’incapacità di spen-
sia sul versante infrastrutturale che su quello         dere realmente i soldi e aprire concretamente
dei servizi) si uniscono - in quella che, a tutti gli   i cantieri.

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L’apertura concreta dei cantieri in Italia è un       vie dello Stato italiane.
problema che non deriva solo dalla carenza di         L’amministratore delegato Maurizio Gentile ha
risorse; l’elenco è lungo: la pluralità dei sogget-   spiegato che le procedure di semplificazione
ti che in Italia sono coinvolti nella realizzazione   introdotte con lo Sblocca Italia hanno consenti-
di un’opera infrastrutturale, le complicazioni        to l’affidamento dei lavori per la Napoli-Bari in
dei vari Codici degli appalti o delle regolamen-      soli dieci mesi, contro gli oltre tre anni previsti
tazioni burocratiche.                                 in molte occasioni precedenti.
La conseguenza è quanto denunciato anche
dai presidenti di Confcommercio Carlo Sangalli
e dal presidente di Conftrasporto Paolo Ugge’:
se si riuscisse realmente a sbloccare il piano                                        Antonio D’Angelo
delle opere si realizzerebbe un incremento del
2,5 per cento del PIL nazionale e si potrebbero
creare oltre trecentomila nuovi posti di lavoro,
ma soprattutto si migliorebbero le connessio-
ni di un Paese che rimane largamente discon-
nesso, come denuncia da alcuni anni proprio
Conftrasporto. In un panorama segnato da
molti chiaroscuri, particolare rilievo ha assunto
a Cernobbio l’esperienza delle realizzazioni di
RFI-Rete Ferroviaria Italiana, del gruppo Ferro-

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5a edizione
                25-30Novembre 2019
PROMOSSO DA

                                        5G: connectivity
                                              & security
                           Resilience
   Una settimana                   Smart Mobility
        di convegni, City is Community
    workshop, eventi,         Smart Building
                                    Urban Circular
    e iniziative dedicati                 Economy
                             City, Port &
           alla Smart City,     Environment
                   promossa                  Urban
                                    Regeneration
             dall’Associazione      Urban
            Genova Smart City. Agriculture
                                               E-Mobility
                                                 Smart Art
                 Un tavolo di incontro                City
              e confronto tra istituzioni
                      e player del settore.

                       ORGANIZZATO DA
                                                      5
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Intervista
Stefania Di Serio (Almaviva): fiduciosa nelle nuove generazioni,
per il MaaS serve una rivoluzione culturale e legislativa.
La si trova a tutti i convegni in
cui si parla di infomobilitá, di bi-
gliettazione elettronica, di ge-
stione delle flotte del trasporto
pubblico locale, Stefania Di Serio,
ora dirigente di Almaviva, ha un
curriculum di lunga esperienza di
gestione in aziende di trasporto
pubbliche e private ed è una de-
gli esperti europei dei sistemi di
trasporto pubblico locale più ri-
cercati.
                                       Stefania Di Serio, Dirigente Almaviva
Ingegnere dei trasporti, laurea
alla Sapienza, comincia a lavorare subito.      ne sono mai più usciti.
Ma come ci è finita a occuparsi, appena
laureata, di TPL quando le donne in que-        Prima in ATC di Bologna, poi in Atac a
sto ambito si contavano sulle dita di una       Roma negli anni “belli” della municipa-
mano?                                           lizzata, si concentra sui sistemi innovati-
                                                vi con un occhio attento a ciò che si sta
Il mio biglietto di ingresso in questo setto-   muovendo all’estero e proprio nella Uitp,
re fu la tesi di laurea.                        l’associazione delle aziende del trasporto
Dopo solo 4 anni e mezzo sui libri, sulla       pubblico con sede a Bruxelles, ottiene un
teoria dei sistemi innovativi di trasporto      incarico. di che si occupava?
avevo davvero tanta voglia di applicare
finalmente per i cittadini quelli che ave-      In Uitp sono stata Presidente della Com-
vo appreso e così ho scelto una tesi spe-       missione IT & INNOVATION. La Commis-
rimentale svolta presso l’Enea sui siste-       sione riunisce membri da oltre 40 Pae-
mi a chiamata (quelli che in questi ultimi      si sparsi in tutto il mondo e si occupa di
anni si stanno affermando come sistemi in       definire le posizioni della Associazione
grado di dare risposte specifiche alle esi-     nel settore. È stata una esperienza mol-
genze dei clienti, ndr) sviluppando un al-      to formativa anche umanamente non solo
goritmo per un nuovo servizio di mobilità       professionalmente, dalla quale ho appre-
che ho poi applicato lavorando in ATC (ora      so l’importanza di un serio e strutturato
TPER) in una sperimentazione pilota in-         confronto fra culture profondamente di-
credibilmente anticipatoria ed innovativa       verse, legislazioni spesso divergenti, modi
svolta in un progetto Europeo denominato        di lavorare antitetici che – al termine di
Cerere. E così il trasporto, innovazione e      questo complesso percorso - mi ha rega-
l’Europa sono entrati nella mia vita e non      lato molte soddisfazioni tra cui l’aver ap-

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provato, sotto al mia Presidenza, un docu-       campo. L’ho fatto con i colleghi più gio-
mento di programmazione fondamentale             vani e lo faccio insegnando a un master
che ha messo le basi per la diffusione e         sulla mobilità sostenibile alla Link Uni-
lo scambio di informazioni fra diversi sog-      versity. Sono molto fiduciosa nelle nuove
getti delle filiera in termini di open data      generazioni e inoltre il confronto con loro
appunto.                                         mi arricchisce, mi dà energia e fiducia nel
                                                 futuro.
Nel frattempo cambia azienda e si spo-
sta in Umbria ed affina la sua esperienza        Sono gli anni del boom dei sistemi di ge-
nelle aziende più piccole che certamente         stione delle flotte aziendali, dell’infomo-
hanno dimensione e problemi diversi da           bilità, della bigliettazione elettronica,
quella della capitale... Accettare il ruolo      anche gli anni della crescita delle iniziati-
di vice direttore generale in un momento         ve di Club Italia, dove è da sempre ospite
in cui a Roma la mobilità non era più una        e relatrice...
priorità è stata una sfida?
                                                 Club Italia è un importante luogo di con-
Confesso che all’inizio il passaggio da una      fronto sui temi dell’innovazione e della
grande e complessa città come Roma ad            tecnologia. Claudio Claroni ha avuto una
una realtà di provincia è stato duro da          bella intuizione qualche anno fa ed è riu-
gestire. Ero abituata a lavorare in un am-       scito a creare un luogo aperto e inclusivo
biente internazionale e mi ritrovavo in un       dove discutere e confrontarsi. Le iniziative
palcoscenico nel quale l’innovazione veni-       di Club Italia sono spesso visionarie. Il pri-
va vista come un rischio e non come una          mo luogo dove si è cominciato a parlare
formidabile opportunità di dare qualcosa         di EMV in Italia è stato proprio Club Ita-
in più ai cittadini. E questo mi ha pesato.      lia. Anche grazie alle discussioni ai conve-
Devo però dire che dopo il primo momen-          gni ai documenti prodotti in quella sede
to è stato bello tornare ad occuparmi del        oggi abbiamo l’EMV attivo a Milano, Roma
servizio operativo, ad affrontare i proble-      Grosseto.
mi quotidiani dei pendolari, degli studenti
e degli autisti. Il vantaggio di un piccolo      Non le manca anche qualche esperienza
centro è che sei vicino alla gestione quo-       politica, ma è nella partecipazione alla
tidiana, ascolti i clienti, ti confronti con i   gestione delle aziende che dà il suo con-
sindacati in prima persona mettendoci la         tributo, anche quando le aziende versa-
faccia come si suol dire e spesso riesci ad      no in cattive acque: la nominano nel CDM
intervenire prontamente nella risoluzione        dell’azienda di Catania, quando si avvia
dei problemi. Riesci ad essere rapidamen-        una fase di rilancio...
te pratica e di fatto cambiando la mobilità
delle persone migliori la loro vita di tutti     La piu grande soddisfazione professiona-
i giorni.                                        le, finora….. Mi ricordo ancora quando
                                                 mi hanno chiamato e, dopo aver valutato
Non solo esperienza di gestione, ma an-          attentamente la situazione, ho accettato
che insegnamento...                              l’incarico con spirito di servizio perché
                                                 credo che ognuno di noi debba mettere
Ho sempre creduto che fosse giusto tra-          a disposizione della collettività le proprie
sferire ai giovani la mia esperienza sul         capacità “ritornando”, se così posso dire,

                                                                                                 7
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alla Comunità quello che si è appreso in          disegno delle città, offre l’opportunità di
tanti anni di lavoro.                             cambiare in maniera radicale il modo di
La situazione al mio arrivo era complessa         muoversi e semplificare la mobilità in cit-
ma grazie alla mia determinazione e ca-           tà È l’occasione per i cittadini di vivere la
parbietà debbo dire fortemente supporta-          mobilità come servizio di poter usufruire
ta da un CdA che ha condiviso dal primo           mezzi diversi, dalla propria auto al tra-
istante le mie idee presentate in azienda         sporto pubblico, dalla mobilità condivisa
ed alla città con passione e rispetto, ad         di car sharing e bike sharing alle innova-
un assessore che non ci mai lasciati soli, a      tive forme di car pooling senza doversi
colleghi determinati e capaci e a sindacati       riempire il portafoglio di tessere diverse
attenti e collaborativi siamo riusciti, tutti     senza preoccuparsi della gestione dei pa-
insieme, a rilanciare l’Azienda.                  gamenti ottimizzando i tempi e i costi di
Metto da pare il mio orgoglio persona-            spostamento e riducendo l’inquinamento
le e ricordo solo per la cronaca qualche          E per questo una collaborazione tra i diver-
obiettivo raggiunto: siamo riusciti a in-         si player della mobilità pubblica e privata
crementare il totale dei chilometri per-          sarebbe auspicabile. Affinchè il cittadino
corsi del 8,2% rispetto allo stesso periodo       percepisca il cambiamento nell’approccio
dell’anno precedente (e questo significa          alla mobilità serve tecnologia innovativa
più servizi per i più servizi per i cittadini),   IOT, Artificial Intelligence, machine lear-
aumentato gli utili quantificabili nel solo       nig, 5G, big data, in breve di piattaforme
periodo di gennaio /agosto 2018 in circa €        che siano in grado di gestire integrazione,
700.000,00., definizione di un piano stra-        multimodalità e semplicità di redistribu-
tegico finanziario che ha portato alla ridu-      zione dei ricavi (es con bloackchain) in
zione del debito storico di oltre i 40% e al      modo nativo come la piattaforma MOOVA
risparmio di 2 milioni di euro (che signifi-      sviluppata da Almaviva.
ca meno tasse locali per i cittadini), firma-     Serve però anche una grande rivoluzione
to un accordo sindacale per incremento            culturale e legislativa perché è necessario
della produttività, migliore manutenzione         mettere il cittadino al centro del sistema
e maggiore flessibilità nella gestione dei        e le sue esigenze di mobilità come driver
turni. Inoltre abbiamo esso in atto inizia-       unico del servizio.
tive di arte e spettacolo a supporto della
bellezza nella mobilità. A consuntivo pos-
so senza dubbio ricordare quella di Cata-
nia come una bella esperienza in una città
che mi è entrata nel cuore.                                                      Antonio Riva

Ma oggi la si vede completamente con-
centrata sui progetti di Maas, Mobility As
A Service. Il must per gli specialisti del
settore, ma su cui i cittadini ancora san-
no poco, in attesa percepire un cambia-
mento nel loro approccio quotidiano con
la mobilità…

Il MaaS è una grande opportunità di ri-

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Magazine mobility press - Ferpress
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Magazine mobility press - Ferpress
numero 215- 22 Ottobre 2019

Speciale Isfort
25 anni di ricerche con al centro gli utenti
ISFORT, Istituto Superiore di Formazione e        acquisito
Ricerca per i Trasporti, ha festeggiato i 25
anni di attività, con una solenne cerimo-         L’Osservatorio “Audimob” su stili e com-
nia che si è tenuta nell’Aula Magna dell’U-       portamenti di mobilità degli italiani si
niversità La Sapienza di Roma.                    basa su un’ampia indagine campionaria,
L’Istituto è stato tra i primi in Italia ad in-   unica nel suo genere a livello nazionale,
dagare i numeri e i comportamenti degli           finalizzata a ricostruire in dettaglio le di-
utenti del sistema della mobilità, capovol-       mensioni e le caratteristiche della doman-
gendo il tradizionale criterio che prendeva       da di mobilità degli italiani: il numero di
in considerazione solo i fattori e i risultati    spostamenti effettuati ogni giorno, le di-
produttivi dal lato dell’offerta.                 stanze percorse, il tempo dedicato, i mezzi
L’indagine “Audimob”, che ha compiuto il          di trasporto utilizzati, le motivazioni e così
diciannovesimo anno di età e rappresen-           via. Le interviste effettuate ogni anno, con
ta quindi una consolidata e storica banca         sistema CATI (70%) e sistema CAWI (30%)
dati di riferimento per tutte le ricerche         sono oltre 12.000 e interessano la mobili-
e le analisi del settore, analizza le dina-       tà feriale della popolazione 14-80. Nell’in-
miche degli spostamenti e dell’utilizzo           dagine in corso (2019) il campione è stato
dei vari strumenti di trasporto, attraver-        ampliato di 4.000 unità per poter esten-
so interviste e rilevazioni su un campio-         dere la rilevazione, per la prima volta, an-
ne significativo di popolazione tra 14 e 80       che ai giorni del fine settimana.
anni, e rappresenta un patrimonio di oltre        La base dati dell’Osservatorio “Audimob”
240.000 interviste realizzate sul campo e         è di assoluto rilievo, alimentata senza so-
oltre 600.000 spostamento rilevati e ana-         luzione di continuità da indagini annuali
lizzati.                                          (dal 2000 al 2018, in corso il 2019) che
Per festeggiare i 25 anni di ISFORT, sono         cumulativamente aggregano ad oggi oltre
intervenuti non solo tutti i protagonisti         260.000 interviste e quasi 600.000 sposta-
passati e presenti della vita dell’istituto,      menti analizzabili.
ma anche esponenti delle istituzioni e            Nel corso degli anni “Audimob” ha pro-
del mondo accademico. Questasettimana             gressivamente incrementato la qualità
presenteremo nel maazine L’Osservatorio           scientifica dello strumento, attraverso un
“Audimob” su stili e comportamenti di mo-         lavoro costante di calibratura metodolo-
bilità degli italiani nei prossimi due nume-      gica, di verifica sul campionamento e sui
ri pubblicheremo L’Osservatorio sulle Po-         dati raccolti, di revisione dei contenuti
litiche Urbane per la Mobilità Sostenibile        dell’intervista, di monitoraggio sulla rea-
(OPMUS) e L’Osservatorio Nazionale sulla          lizzazione delle survey.
Logistica e il Trasporto merci.                   Parallelamente, l’Osservatorio si è posto
                                                  l’obiettivo di sviluppare contenuti infor-
L’Osservatorio “Audimob” su stili e com-          mativi effettivamente utili per la comu-
portamenti di mobilità degli italiani             nità di operatori e di esperti alla quale si
                                                  rivolge.
Il disegno dell’Osservatorio e il patrimonio      Il ruolo di “Audimob” quale fonte statistica

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di riferimento generale per la conoscenza        bilità degli italiani, nonché per la lettura
del settore a livello nazionale è conferma-      e interpretazione dei modelli di domanda
to dall’inserimento                              (comportamenti, stili, scelte modali) nel-
dell’indagine Audimob nel Piano Statistico       le loro interazioni con le complesse dina-
Nazionale 2020-2022. Inoltre, dal 2005 i         miche socioeconomiche che interessano i
dati di “Audimob” sono annualmente uti-          territori e le aree urbane.
lizzati per la redazione del capitolo sul-       Il contributo conoscitivo offerto da “Audi-
la domanda di mobilità degli italiani del        mob” in questi 20 anni si configura per-
Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei       tanto, da un lato, come una messa a fuoco
Trasporti. Più recentemente, attraverso i        dinamica - e costantemente monitorata
dati “Audimob” Isfort ha contribuito alla        - dei comportamenti e dei modelli di do-
redazione del Rapporto ISPRA sulla Quali-        manda dei cittadini; dall’altro lato, come
tà dell’Ambiente Urbano con un approfon-         input per l’elaborazione di chiavi di let-
dimento sui mezzi di trasporto utilizzati        tura e di scenari più ampi sulla mobilità
alla scala urbana e alla redazione del 2°        degli italiani, la sua evoluzione e le sue
Rapporto Kyoto Club-CNR (Istituto sull’In-       prospettive, insieme a suggerimenti per
quinamento Atmosferico) sulle politiche          le “politiche” – in chiave sia di politics che
di mobilità e qualità dell’aria nelle 14 città   di policies - alle diverse scale territoriali.
e aree metropolitane con un approfondi-          Su entrambi questi pilastri è costruito ad
mento sui modelli di mobilità delle Città        esempio il citato Rapporto annuale sulla
metropolitane.                                   mobilità degli italiani.
Nel corso degli anni i dati forniti da “Audi-    Muovendo da queste piste di lavoro, l’Os-
mob” sono stati in misura crescente ripre-       servatorio ha contribuito negli anni a me-
si e utilizzati come supporto di analisi in      glio focalizzare o anche a ridisegnare pro-
numerosissimi studi, ricerche, documenti         fondamente la conoscenza di alcuni profili
di programmazione di vario livello, anche        strutturali dei comportamenti di mobilità
a livello europeo, da Enti territoriali, Am-     dei cittadini che oggi appare acquisita, ma
ministrazioni di vario tipo, Aziende e sog-      a lungo è rimasta prigioniera di percezioni
getti privati.                                   distorte.
E’ infine da ricordare che il metodo di ri-      Vediamo allora alcuni degli indicatorichia-
levazione di “Audimob” e le scelte meto-         ve monitorati da “Audimob”.
dologiche operate e affinate nel tempo,          Una prima area di indagine riguarda i vo-
inclusi i delicati aspetti definitori dei fe-    lumi complessivi della domanda di mo-
nomeni indagati, sono ampiamente alline-         bilità delle persone. Le stime “Audimob”
ati alle indicazioni contenute nelle recenti     indicano che nel giorno medio feriale la
Eurostat guidelines on Passenger Mobility        popolazione italiana (14-80 anni) effettua
Statistics (pubblicate a dicembre 2018).         circa 100 milioni di spostamenti e percor-
La rilevazione “Audimob” è stata peraltro        re poco più di 1 miliardo di km (passegge-
analizzata, unica indagine italiana, nella       ri*km): sono numeri a cui oggi la comunità
fase istruttoria che ha portato alla reda-       degli esperti e degli operatori ampiamente
zione delle Linee guida.                         fa riferimento per la quantificazione della
Il contributo conoscitivo nel corso degli        domanda. Guardando alla serie storica da
anni: rilievi significativi.                     inizio millennio ad oggi si osserva per gli
Le elaborazioni “Audimob” sono la base           spostamenti una sostanziale stabilità fino
per il monitoraggio quantitativo della mo-       al 2010 e poi un declino piuttosto accen-

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tuato (nell’ordine del 20%), evidentemen-      quei profili del modello di mobilità fatti
te non estraneo al ciclo congiunturale ne-     emergere da “Audimob” e tutt’altro che
gativo, rispetto al quale solo nell’ultimo     scontate fino a qualche anno: l’assoluta
biennio si colgono segnali di ripresa (Graf.   dominanza della mobilità di corto raggio,
1).                                            a scala urbana e locale.
In ogni caso il trend di lungo periodo non     Infatti gli spostamenti di lunghezza non
sembra affatto mostrare quell’espansione       superiore ai 10 km assorbono oltre il 75%
continua e inarrestabile della domanda di      di tutti i viaggi e nel raggio dei 50 km rica-
mobilità che una certa “narrazione” di set-    dono oltre il 70% delle distanze percorse.
tore ha per anni lasciato intendere, soste-    Ciò significa che sottovalutare le criticità

nuta per un verso dalla spasmodica atten-      e le esigenze connesse alla mobilità locale
zione mediatica sui problemi del traffico      - come spesso accaduto e tuttora ancora
e della congestione e, per altro verso, sul    accade sia nel sentiment collettivo della
piano analitico da scenari sempre di robu-     “questione trasporti”, sia nelle politiche
sto, e non di rado fallace, segno positivo.    di settore – significa escludere dalla di-
La lunghezza dei viaggi è un altro indica-     scussione il cuore stesso della domanda
tore di grande rilevanza nelle analisi della   di mobilità.
domanda. Le indagini “Audimob” stimano         Il “capitolo” relativo alle motivazioni degli
che la lunghezza media degli spostamenti       spostamenti costituisce storicamente un
sia moderatamente cresciuta negli ultimi       altro di quegli ambiti rimasti a lungo pe-
due decenni, passando dai 9 km di inizio       nalizzati da una certa visione unilaterale
millennio agli attuali poco più di 10 (Graf.   della domanda di trasporto, nello speci-
2).                                            fico focalizzata esclusivamente sui com-
Nonostante l’incremento, peraltro non          portamenti strutturali e sistematici, ben
omogeneo nel periodo osservato, la di-         rappresentati dal corposo segmento del
mensione di questi numeri attesta uno di       pendolarismo. E’ una semplificazione che,

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come si sa, ha anche prodotto serie di-          pubblico – aprendo, per converso, scenari
storsioni, sia nella rappresentazione sta-       di grande interesse e di opportunità sul
tistica dei fenomeni , sia nelle politiche di    fronte dell’innovazione e della flessibilità.
settore, in gran parte orientate a rispon-       Passando ai mezzi di trasporto utilizzati,
dere ai bisogni della mobilità sistematica       l’indicatore sul quale si accentrano (non
di media e lunga percorrenza.                    senza ragione) le maggiori attenzioni di
Al contrario, le stime dell’Osservatorio         studiosi e stakeholder del settore, le inda-
“Audimob – ormai ampiamente conferma-            gini Audimob confermano in questo caso
te da indagini nazionali e locali dello stes-    la costante centralità dell’automobile nel-
so tipo – evidenziano che lavoro e studio        le scelte modali degli italiani, ma aprono
contribuiscono oggi a poco più del 30%           al contempo nuove e interessanti prospet-
delle motivazioni di mobilità, a fronte di       tive verso modelli comportamentali più
circa il 40% determinato dal tempo libero        diversificati e sostenibili.
e la restante quota dovuta alla gestione         In ogni caso, la quota modale delle “quat-
familiare (Graf. 3).                             tro ruote”, in termini di spostamenti, si
Rispetto all’inizio millennio la componen-       attestava al 60% nel 2000, valore che è
te lavoro/studio ha visto ridurre il proprio     salito fino al 68% nel 2012 nonostante gli
peso di circa 8 punti percentuali, proprio       anni della crisi economica. Solo negli ulti-
a vantaggio del tempo libero. Il modello         mi anni la spinta prepotente della mobilità
di domanda tende quindi a distribuirsi e a       attiva (a piedi e in bicicletta) ha incrinato
ramificarsi, seguendo l’evoluzione di stili      il quasi-monopolio dell’auto riportando-
di vita più articolati e frammentati. E’ un      ne lo share sotto la soglia del 60% , con
mutamento che mette in tensione le tra-          un contributo crescente dei viaggi in auto
dizionali politiche di offerta e la loro capa-   come passeggero (circa il 12%).
cità di soddisfare bisogni così diversificati    Quanto al “trasporto pubblico” , il peso
e asistematici - si pensi ad esempio all’ef-     modale è oggi stimato da “Audimob” at-
ficacia dei servizi di linea del trasporto       torno al 12% - compresa una quota sem-

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pre più importante di spostamenti inter-         mobilità sostenibile”, misurato da “Audi-
modali (circa il 4% sul totale) -, in graduale   mob” come percentuale di spostamenti
consolidamento rispetto al valore di inizio      effettuati con mezzi a basso impatto (tra-
millennio (poco sotto il 10%), ma i pro-         sporto pubblico, bicicletta, pedonalità)
gressi compiuti sono ancora, come è evi-         sul totale, si è attesta ancora oggi sotto i
dente, modesti. Nell’ultimo triennio i dati      40%, nonostante il forte recupero dell’ul-
“Audimob” stanno tuttavia portando in            timo triennio; a ben guardare è un risulta-
emersione i segnali molteplici di un pro-        to in linea con quello registrato ad inizio
nunciato cambiamento – da monitorare             millennio. E’ del tutto evidente quindi che
nel tempo per vagliarne il carattere strut-      per avanzare nel percorso accidentato del
turale - nella scelta dei mezzi di trasporto     riequilibrio modale le politiche pubbliche
dei cittadini: decolla la mobilità attiva, sia   centrali e locali per la mobilità sostenibile
pedonale che ciclistica, dopo anni di rei-       hanno bisogno di maggiore e più continua
terate perdite di posizione, cresce il car       spuinta, nelle aree urbane come nei terri-

pooling autoorganizzato, si allarga len-         tori diffusi del Paese.
tamente il mercato del trasporto pubbli-
co. A queste tendenze si associa la forte        Le prospettive
crescita della sharing mobility, pur se con
un’incidenza in assoluto ancora poco si-         Il futuro dell’Osservatorio “Audimob” sarà
gnificativa.                                     contrassegnato in primo luogo dalla con-
Nel riprendere e sottolineare la nuova di-       tinuità del rigore scientifico, nella costan-
namica non bisogna tuttavia nascondere           te tensione dell’affinamento e revisione
che il quadro generale resta fortemente          metodologici, nonché nella verifica e con-
squilibrato a favore dei mezzi privati in-       trollo della qualità delle rilevazioni e del
dividuali (auto soprattutto). Il “tasso di       processo di elaborazione dei dati.

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Sul piano analitico i filoni di ricerca che     Prendendo in considerazione un apposito
Isfort porterà avanti valorizzando il po-       indicatore sintetico di consumo di mobili-
tenziale della banca dati dell’Osservato-       tà elaborato da Isfort, ovvero l’IME (Indice
rio sono riconducibili, per rimanere ai soli    di Mobilità Espressa) si rileva che nel 2001
principali, a tre grandi piste di lavoro sui    i primi cinque cluster con IME più eleva-
cui l’Istituto ha già avviato percorsi signi-   to avevano un indice medio superiore del
ficativi di approfondimento nell’ultimo         43% rispetto agli ultimi cinque. Nel 2016
biennio. Una prima pista riguarda gli squi-     questo divario si è alzato al 63,8% eviden-
libri e le disuguaglianze nel modello di        ziando quindi una tendenza al rafforza-
mobilità delle persone: possiamo definir-       mento della segmentazione della doman-
li come mobility divide. Infatti, la lettura    da. L’allargamento di questo gap potrebbe
combinata e in profondità delle dinamiche       sottendere un divario più generale di op-
della domanda derivante da “Audimob”            portunità individuale di accesso ai servi-
mette in evidenza squilibri strutturali leg-    zi, ai luoghi, alle funzioni economiche e
gibili come e vere e proprie “linee di frat-    sociali. In situazioni oggettive di difficoltà
tura pluridimensionali”, che interessano        a soddisfare i target desiderati di doman-
cioè simultaneamente i comportamenti, i         da, per situazioni personali (marginalità
territori e la governance. Il punto di squi-    sociale, impedenze fisiche, disponibilità
librio comportamentale interessa i livelli      economiche ecc.) o per scarsa accessibi-
di domanda di mobilità. I dati disponibili      lità ai servizi di trasporto, un basso livello
da “Audimob” sembrano mostrare, nella           di mobilità dell’individuo può essere un
generale dinamica decrescente della do-         serio indizio non della capacità di ottimiz-
manda, un ampliamento della forbice tra i       zare le soluzioni di traporto, ma piuttosto
«consumatori forti» di mobilità (occupati,      delle opportunità ridotte di accesso alla
fasce centrali di età, ad alta istruzione) e    cittadinanza in senso ampio. La seconda
«consumatori deboli» (chi non lavora, an-       linea di frattura è di tipo territoriale. Ri-
ziani, a bassa istruzione).                     guarda la ripartizione modale, in partico-

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lare il ruolo della mobilità collettiva, ed     vale meno della metà (22,9%) nei comu-
attraversa il territorio del Paese con due      ni con meno di 10mila abitanti e il 27%
evidenti sottofaglie. La prima sottofaglia      nella fascia 10-50mila abitanti. Questi dati
è quella tradizionale tra Nord e Sud del        evocano plasticamente il nodo dell’offerta
Paese. Guardando ad esempio al peso del         di trasporto, tradizionale o innovativa che
trasporto pubblico urbano, nelle regioni        sia. E’ evidente infatti che le aree disper-
del Nord-Ovest esso si attesta attorno al       se dei piccoli centri sono aree a domanda
20%, circa il doppio rispetto alle regioni      debole dove la tenuta dei servizi di mobi-
meridionali dove invece lo share di merca-      lità pubblici e privati (trasporto collettivo,
to dell’auto raggiunge la punta dell’85%.       sharing mobility e altro) è messa a dura
Va tuttavia evidenziato che il confronto        prova dai vincoli di sostenibilità economi-
con i tessuti urbani diffusi del Nord-Est è     ca. Il terzo punto di squilibrio, per certi
sotto questo profilo meno stridente. Qui        versi sovrapponibile alle linee di frattu-
infatti il modello di mobilità motorizzata      ra territoriale, riguarda la diffusione dei
appare tutto sommato simile a quello del        servizi innovativi e della nuova impren-
Sud: la quota dell’auto è saldamente su-        ditorialità, ad esempio nelle filiere degli
periore all’80% mentre i mezzi collettivi si    ITS (Intelligent Transport Systems), dello
fermano al 12% degli spostamenti servi-         sharing, dell’elettrico, che è significativa
ti. E’ invece l’uso diffuso della bicicletta,   in alcune aree - (di nuovo) quelle urbane
che nelle città nordorientali è spesso al-      di maggiore dimensione localizzate in pre-
ternativa al mezzo pubblico, a segnare il       valenza nelle regioni centrosettentrionali
divario profondo con l’intero CentroSud.        -, ed è invece di fatto assente nelle altre,
La seconda sottofaglia della frattura ter-      ovvero nelle periferie urbane, nelle aree
ritoriale è invece decisamente più netta        interne e in quelle rurali, soprattutto del
e preoccupante: è quella tra aree urbane        Mezzogiorno (ma non solo). Solo per fare
dense e piccoli centri dove la marginalità      un esempio, i servizi dell’intera filiera del-
del trasporto pubblico è drammatica. Se-        la sharing mobility (car/bike/scooter sha-
condo le stime di “Audimob” infatti il peso     ring, car pooling, aggregatori), su cui giu-
del trasporto pubblico nelle aree urbane        stamente si è focalizzata negli ultimi anni
con oltre 250mila abitanti, dove vive cir-      molta attenzione da parte di osservatori e
ca il 15% della popolazione italiana, ha        policy maker, a fine 2018 erano presenti
saldamente agganciato l’asticella del 30%       solo nel 3% dei Comuni italiani .
degli spostamenti motorizzati, mentre nei       Infine, un’ulteriore squilibrio attiene alla
comuni con meno di 50mila abitanti, dove        governance di settore.
vive il 67% della popolazione italiana, la      E’ una linea di divisione che si disegna tra
stessa percentuale si ferma al 4-5% .           territori e città che pianificano, regolano
Il mercato della mobilità collettiva, anche     e aprono al mercato, incentivano le inno-
per effetto di questa frattura lungo la linea   vazioni, contrastano inquinamento e con-
della densificazione urbana, tende quindi       gestione, da un lato; e territori e città che
a restringersi in porzioni molto ampie (e       gestiscono la continuità – per scelte “po-
popolate) del Paese. Se si guarda al tasso      litiche” o per mancanza di risorse organiz-
di mobilità sostenibile, il divario tra gran-   zative e massa critica -, dall’altro lato. Le
di e piccole aree urbane si riduce in senso     politiche e la pianificazione di settore de-
relativo ma resta enorme: l’indice sfiora       vono dunque essere in grado di ricompor-
infatti il 50% nelle grandi città, mentre       re queste linee di frattura per assicurare

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obiettivi di mobilità sostenibile che accan-      so non è privo di rischi per la collettività
to alla riduzione degli impatti ambientali        nel suo insieme e per il singolo cittadi-
del trasporto o all’efficienza economica          no-utente.
dei servizi, sappiano assicurare anche il         Ad esempio, la citata “ottimizzazione del-
perseguimento dei principi irrinunciabili         la soluzione di viaggio” potrebbe spingere
dell’accessibilità e dell’inclusività.            i cittadini a scegliere l’auto (propria o in
La seconda pista di approfondimento ri-           condivisione), anche per una sola tratta
guarda il paradigma della c.d. “Mobili-           dello spostamento, perché più funzionale
ty-as-a- Service” (MaaS), a cui esperti e         per tempi e/o costi al raggiungimento del-
operatori di settore fanno convenzional-          la destinazione desiderata. Un ulteriore
mente riferimento ormai in modo diffuso           rischio è connesso al nodo del digital di-
e che più di altri sembra caratterizzare lo       vide, accanto a quello sopra ricordato del
scenario attuale della mobilità. In estrema       “mobility divide”. Rispetto al primo punto,
sintesi è l’idea che il trasporto sarà sem-       l’indagine “Audimob ha evidenziato che
pre più organizzato attorno al servizio di        una quota maggioritaria della popolazio-
mobilità piuttosto che al mezzo da utiliz-        ne (oltre il 60%) non utilizza dispositivi di
zare.                                             infomobilità per i viaggi con i mezzi pub-
Concettualmente semplice e tecnicamen-            blici, un dato inevitabilmente correlato
te realizzabile con lo sviluppo di adeguate       soprattutto con l’età dei cittadini e, in mi-
piattaforme digitali per l’ottimizzazione         sura minore, con la dimensione dei comu-
delle soluzioni viaggio, questa transizio-        ni di residenza (chi vive nelle grandi città
ne ha tuttavia implicazioni organizzative,        usa di più servizi di infomobilità).
tecnologiche e culturali molto complesse          Questa fascia di popolazione rischia di ri-
e oggettivamente “rivoluzionarie”.                manere tagliata fuori dall’accesso all’in-
Infatti, perderanno rilevanza alcuni tra-         frastruttura iperdigitalizzata che innerva
dizionali pilastri degli attuali equilibri tra    il nuovo sistema.
domanda e offerta di trasporto: la pro-           Isfort ha individuato alcuni driver portan-
prietà individuale del mezzo, la differen-        ti che orientano lo sviluppo della mobilità
ziazione netta dei segmenti di offerta (il        verso lo scenario MaaS dal lato della do-
servizio autobus, il servizio taxi, il servizio   manda, a partire ovviamente dalle smart
di noleggio…), l’opzione “monomodale”.            city di maggiore dimensione dove l’offerta
Domineranno invece le “parole d’ordine”           dei servizi innovativi tende a gravitare e
dell’integrazione, della condivisione (sha-       si fertilizza, facendo leva sulla più eleva-
ring), della flessibilità, dell’ottimizzazio-     ta permeabilità “culturale” della domanda
ne, dell’inter/multimodalità.                     stessa:
Tutte linee di progressione che saranno           1) l’affrancamento dal possesso e dall’uso
sostenute da un uso intensivo dei disposi-        dell’auto,
tivi digitali (piattaforme, app, aggregatori      2) la maggiore propensione all’uso dei
ecc.), da un radicale ricambio dei player         modi di trasporto ecologici,
di offerta e dei prodotti/servizi messi sul       3) la diffusione della sharing mobility,
mercato, da un salto tecnologico nella            4) la maggiore propensione ad utilizza-
movimentazione dei veicoli (la trazione           re soluzioni di viaggio inter/multimodali,
elettrica, la guida autonoma…).                   5) la maggiore propensione ad utilizza-
In termini di generazione di nuovi costi          re piattaforme digitali per le soluzioni di
economici, sociali e ambientali, il proces-       viaggio,

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6) la maggiore propensione ad utilizzare        un vuoto di conoscenze nel panorama na-
motorizzazioni elettriche (e veicoli a gui-     zionale dei dati disponibili sulle relazioni
da autonoma).                                   di traffico . Il modello già implementato
Ogni driver fa leva su potenti fattori di       si configura pertanto come uno strumen-
spinta, ma allo stesso tempo deve fare i        to utile e flessibile al dimensionamento
conti con tenaci punti di resistenza o se-      dell’universo della domanda passeggeri
gnali di evoluzione quanto meno contro-         intra-regionale interna con uno standard
versi.                                          uniforme per l’intero territorio nazionale.
Lo scenario della “mobilità come servizio”      Isfort ha inoltre condotto una prima sti-
va dunque monitorato con attenzione per         ma delle ripartizioni modali delle matri-
il suo oggettivo potenziale innovativo;         ci intercomunali regionali stimate con il
non mancano le incertezze e i punti di re-      modello “Audimob” a partire dall’analisi
sistenza ma i “principi di realtà”, al di là    di competitività modale condotta sulle
delle aspettative che restano sempre al-        singole relazioni intercomunali con i dati
tissime, si stanno via via incardinando e       del Pendolarismo Istat. Attualmente il la-
in alcuni ambiti espandando rapidamente.        voro di elaborazione è indirizzato verso la
Un terreno di ricerca su cui Isfort e l’Os-     costruzione di un modello di ripartizione
servatorio “Audimob” saranno sicuramen-         modale, sempre da calibrare con i dati
te impegnati nei prossimi anni.                 “Audimob”, per tipologia di motivazione e
La terza pista di lavoro riguarda lo svilup-    classe di distanza.
po di metodi quantitativi innovativi per la     Parallelamente l’obiettivo è di sviluppa-
stima della domanda di mobilità costruiti       re un modello di domanda per la media
utilizzando la banca dati “Audimob”. Isfort     e lunga percorrenza feriale per segmen-
ha già implementato un modello finalizza-       tazione della popolazione, motivazione di
to all’aggiornamento allo scenario attuale      viaggio e loro frequenza, primo step per
delle matrici intercomunali del Pendolari-      la specificazione di un modello generale
smo Istat del 2011 con l’integrazione della     nazionale di distribuzione e ripartizione
componente non sistematica, attraverso          modale.
un percorso metodologico - elaborato in
collaborazione con le Ferrovie dello Sta-
to Italiane - che valorizza la serie storica
dell’indagine “Audimob”.
Il modello “Audimob” stima per tutti i co-
muni italiani il volume degli spostamenti
generati in un giorno medio feriale, per i
diversi motivi (lavoro, studio, gestione fa-
miliare ed altro) e per i diversi profili so-
cio-anagrafici della popolazione (classi di
età e attività omogenei) in relazione alla
macroregione ed alla classe di accessibili-
tà del comune di residenza.
La procedura di distribuzione spaziale,
specificata per singola regione, è stata
sviluppata per stimare le relazioni intra-
regionali fra comuni, coprendo di fatto

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Speciale
Premiati i vincitori del Greenmobility video-contest
Lanciato ad inizio estate da Gruppo Brescia    traffico o della ricerca di parcheggio.
Mobilità, Università degli Studi di Brescia    Alla presenza del Rettore dell’Università
e Comune di Brescia con l’obiettivo di va-     degli Studi di Brescia Maurizio Tira, del
lorizzare le energie creative degli studenti   Prof. Carmine Trecroci della Commissione
per promuovere la mobilità sostenibile tra     per la Sostenibilità dell’Università e del Di-
le nuove generazioni, il #GREENMOBILITY        rettore Generale di Brescia Mobilità Marco
VIDEO-CONTEST giunge al termine con la         Medeghini, i 4 giovani sono stati premiati
premia-                                                                       per l’ottimo
zione                                                                         lavoro      con
del mi-                                                                       un weekend
glior la-                                                                     a Londra tra
voro ri-                                                                      esperienze
cevuto.                                                                       culturali e di-
La Com-                                                                       vertimento
missio-                                                                       assicurato e
ne che                                                                        il loro video
si è ri-                                                                      verrà       tra-
unita                                                                         smesso attra-
per giu-                                                                      verso tutti i
dicare                                                                        canali di co-
i lavori                                                                      municazione
perve-                                                                        del    Gruppo
nuti ha                                                                       Brescia Mobi-
voluto                                                                        lità e dell’U-
premia-                                                                       niversità degli
re il vi-                                                                     Studi di Bre-
deo realizzato da Sara, Manuel, Davide e       scia.
Paolo - un gruppo di 4 studenti iscritti al    Significativa, sotto tutti i punti di vista, la
corso triennale di Ingegneria dell’Automa-     collaborazione con AIESEC Brescia (AIE-
zione – che si è contraddistinto non solo      SEC è l’associazione giovanile più grande
per la qualità delle immagini e delle ripre-   al mondo che propone progetti all’estero,
se video – per le quali è stato utilizzato     e non solo, per i giovani) che ha promosso
persino un drone - ma anche per la sempli-     l’iniziativa con speciali videoclip realizzati
cità e l’immediatezza con la quale veicola     proprio dai giovani volontari di Aiesec.
un messaggio importante: autobus, metro        Termina il progetto lanciato in via spe-
e bici non rappresentano solo un mezzo di      rimentale dal Gruppo Brescia Mobilità e
trasporto alternativo all’auto, ma sono la     dall’Università degli Studi di Brescia, con
soluzione migliore – perché veloce, eco-       l’obiettivo di perseguire con i giovani e at-
nomica e anche, e soprattutto, sosteni-        traverso i giovani una politica attenta alla
bile - per muoversi in città e raggiungere     salvaguardia dell’ambiente.
l’Università senza doversi preoccupare del

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Reportage
Treni negli Usa: al via l'alta velocità,
transcontinentali a rischio?
L’ accordo siglato il mese scorso tra Salini    Se tutto andrà secondo i programmi stabi-
Impregilo e la sua controllata americana        liti, il treno veloce texano potrebbe entra-
Lane Construction per la progettazione e        re in funzione entro il 2026, prima dell’o-
realizzazione di una linea ad alta velocità     mologo californiano tra San Francisco e
tra Dallas e Houston, nel Texas, riaccende      Los Angeles, i cui lavori, da tempo avviati,
i riflettori sul futuro del trasporto ferro-    avanzano, però, con notevole lentezza tra
viario passeggeri negli Stati Uniti.            ricorsi e revisione dei prezzi come nella
Non è la prima volta che si parla di una        (peggior) tradizione nostrana.
linea veloce su questa relazione.               Intanto, a quasi mezzo secolo dalla crea-
I presupposti sarebbero, infatti, ottima-       zione di Amtrak, ci si interroga sull’avve-
li: due grandi aree metropolitane di circa      nire dell’agenzia federale che per un paio
sette milioni di abitanti ciascuna, separa-     di generazioni ha, bene o male, assicurato
te da meno di 400 km di pianura, potreb-        la possibilità si spostarsi in treno, dall’At-
bero essere connesse in un paio d’ore, un       lantico al Pacifico, ad una seppur ristretta
tempo certamente competitivo rispetto           minoranza di cittadini americani, refratta-
alla strada e ai voli.                          ri all’aereo o semplicemente cultori di uno
Eppure in passato il progetto non è riu-        stile di viaggio che oltre oceano continua
scito a decollare, sia per il disimpegno        ad essere considerato “retrò”.
dell’amministrazione federale, da sem-          Quando Amtrak debuttò il 1 maggio 1971,
pre restia a finanziare nuove costose in-       su impulso dell’amministrazione Nixon,
frastrutture (si parla di circa 14 miliardi     i treni passeggeri stavano rapidamente
di dollari, nonostante l’assenza di rilievi     scomparendo.
montuosi da scavalcare), sia per la dura        Dopo i fasti degli anni Venti - quando ne-
opposizione delle lobbies legate al settore     gli Usa si contavano 400 mila chilometri di
aeronautico, timorose di confrontarsi con       binari - in parte rinnovati nel secondo do-
un temibile concorrente modale in uno           poguerra, il formidabile sviluppo dell’avia-
dei mercati più redditizi.                      zione commerciale e la creazione di una
Almeno sotto il profilo politico, sembra da     moderno sistema di highways continenta-
tempo maturo un ripensamento.                   li, voluto dal presidente Eisenhover negli
Già Obama aveva individuato una dozzina         anni Cinquanta, stava relegando le ferro-
di corridoi – oltre all’unico finora parzial-   vie private al solo compito di veicolare le
mente attivo, tra Boston, New York e Wa-        merci a lunga distanza, cosa che tuttora
shington – su cui sviluppare l’alta velocità    fanno egregiamente.
ferroviaria.                                    Invece, i pur gloriosi treni passeggeri, co-
E lo stesso Trump, pur con sortite come         stosi e non remunerativi, venivano abban-
sempre interpretabili in ogni modo, la-         donati l’uno dopo l’altro.
menta l’ormai palese inadeguatezza della        Nel giro di appena dieci anni centinaia di
rete americana, un tempo predominante           relazioni vennero cancellate e grandi ter-
a livello mondiale, ma ormai surclassata        minal urbani finirono invasi dalla vegeta-
dagli europei e, soprattutto, dai cinesi.       zione.

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numero 215 - 22 Ottobre 2019

Con l’intervento federale (le ferrovie era-      ne dei collegamenti transcontinentali per
no state in precedenza parzialmente na-          concentrare le risorse sui corridoi mag-
zionalizzate solo nel periodo bellico) si        giormente popolati, tenuto conto che il 96
cercò di salvare il salvabile, magari solo a     per cento della clientela effettua percorsi
beneficio delle vecchie generazioni, anco-       inferiori ai 1.200 km.
ra sentimentalmente legate alla rotaia.          Dovrà vedersela, però, con la corrente bi-
Invece, Amtrak è sopravvissuta per cinque        partisan presente in Congresso che finora
decenni – scampando spesso ai tagli al bi-       si è opposta con successo al ridimensio-
lancio voluti dai liberisti più intransigen-     namento della rete ferroviaria nazionale,
ti – e, pur con qualche modifica, propone        che tocca anche comunità rurali non ser-
tuttora una rete di circa 35 mila chilometri     vite dagli aeroporti.
su scala nazionale che tocca (quasi) tutti       In se l’idea non sarebbe peregrina: non
gli Stati e gran parte (ma non tutte) delle      è forse meglio concentrare l’offerta nelle
maggiori città.                                  aree maggiormente urbanizzate dove la
A parte la costa atlantica, le linee attor-      domanda di trasporto è consistente, piut-
no a Chicago e qualche breve corridoio sul       tosto che scorrazzare un ristretto zocco-
Pacifico (Seattle – Portland, Los Angeles –      lo duro di clienti affezionati da una costa
San Diego), l’offerta, però, si riduce spes-     all’altra della nazione?
so ad una coppia di treni al giorno, talvol-     Peccato che, per ottenere risultati apprez-
ta persino su base trisettimanale.               zabili, bisognerebbe comunque investire
In pratica vengono assicurate le grandi re-      non poco sulle infrastrutture per miglio-
lazioni transcontinentali: quattro itinerari     rare decisamente i tempi di percorrenza e
tra New York, Boston e Washington ver-           l’affidabilità delle corse.
so Chicago e New Orleans (“Lake Shore            Senza contare la possibile resistenza delle
Limited”, “Capitol Limited”, “Crescent”),        imprese private che, su quegli stessi bina-
più altri quattro tra il Mississipi e la costa   ri, movimentano i loro lunghissimi treni
del Pacifico (“Empire Builder”, “California      merci.
Zephir”, “Southwest Chief ”, “Sunset Limi-       E così, l’opzione di realizzare nuove (e co-
ted”).                                           stose, specie in ambito suburbano) linee
In senso nord – sud ci sono tre relazioni        veloci rientra dalla finestra.
a lungo percorso: tra New York e Miami           Senza sostanziosi investimenti Amtrak
(“Silver Star” e “Silver Meteor”), tra Chi-      corre il rischio di perdere la sia pur ridotta
cago e New Orleans (“City of New Orle-           clientela di lungo cabotaggio, senza riusci-
ans”) e tra Seattle e Los Angeles (“Coast        re ad intercettare nuovi traffici consisten-
Starlight”).                                     ti.
Poche le relazioni internazionali col Cana-      E rinunciare alla funzione – simbolica, ma
da (verso Montréal, Toronto e Vancouver),        fortemente evocativa – di vettore conti-
penalizzate per di più da rigidi controlli       nentale.
doganali; nessuna con il Messico, su cui         Più in generale, c’è ancora spazio per tre-
era calata ben prima di Trump una cortina        ni a lunghissima percorrenza in un mondo
ostile.                                          dominato dagli aerei (la cui supremazia
L’attuale CEO di Amtrak, Richard Anderson        viene, per altro, contestata per ragioni
già al vertice di Delta e Northwestern Air-      climatiche)? L’Europa ha cancellato qua-
lines ed espressione dell’amministrazione        si tutte le relazioni a lunghissimo raggio,
a guida repubblicana, prefigura la riduzio-      tipo “Orient Express”, per intenderci. Fan-

                                                                                                 23
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no eccezione le corse settimanali da Parigi          la nazione-continente (la cui superficie è
e da Nizza verso Mosca (ma c’è qualcuno              comparabile con quella degli Stati Uniti).
che a Milano si è accorto di come il secon-          Otto ore da Pechino a Canton (2.200 km),
do di questi convogli fermi regolarmente a           con nuove composizioni adatte al viaggio
Rogoredo la domenica pomeriggio?).                   notturno, rendono la ferrovia una valida
Pur cambiando più volte è comunque sem-              alternativa all’aereo anche su queste lun-
pre possibile attraversare l’intero conti-           ghe distanze.
nente da Lisbona a Varsavia o da Edimbur-            L’India sembra propensa a muoversi in
go a Palermo, viaggiando unicamente in               questa direzione, progettando corridoi
treno, in tempi anche più rapidi rispetto            veloci tra le megalopoli Delhi, Mumbay,
ai blasonati espressi di un tempo.                   Kolkata e Chennai.
Negli Usa, se cancellassero i transcon-              E gli Stati Uniti cosa faranno?
tinentali, ciò diventerebbe impossibile,             Seguiranno l’esempio delle economie
mentre persino i mitici bus Greyhound                emergenti, oppure finiranno con imitare il
sono da tempo in declino.                            triste esempio del Messico che negli anni
In Canada, in Australia, in Sudafrica e, ti-         Novanta, sotto la presidenza liberista di
midamente, anche in Argentina i treni a              Salinas de Gortari, cancellò i pur lentissi-
lungo percorso si stanno trasformando in             mi treni passeggeri, promettendo nuove
opzioni turistiche in guisa di (costose) cro-        linee veloci.
ciere terrestri.                                     Linee di cui, come è successo anche in
In questo senso evolve anche la Transibe-            Brasile, si è poi persa ogni traccia.
riana, lungo la quale continuano, comun-             Sarebbe un ulteriore clamoroso sintomo
que, a spostarsi abitualmente non pochi              del declino americano.
russi culturalmente propensi a viaggi mol-
to lunghi.
La Cina, invece, ha sviluppato una rete                                           Massimo Ferrari
ad alta velocità che copre gran parte del-

Mobility Magazine                                   Cap. Soc. E 10.327 I.V.
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Direttore responsabile Gisella Pandolfo             Curatrice e impaginazione grafica: Valentina
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FerPress è registrata presso il Tribunale di        Antonio D'Angelo, Antonio Riva.
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