AVER CURA DELLA SALUTE - OMCEO VENEZIA
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018 Aver cura della salute di don Gianni Antoniazzi Con l'arrivo della stagione fredda è normale prestare più attenzione alla salute. L'importante è capire come lo si fa. Secondo una ricerca condotta da Ibsa foundation for scientific research lo scorso anno, tramite un sondaggio su 802 persone, risulta che 9 italia- ni su 10 cercano risposte in Internet, quasi la metà non pensa sia rischioso e legge soltanto la prima pagina. Di- ciamo subito che la rete non è affida- bile e non può sostituire i professio- nisti del settore. Anzitutto “conosce troppo”: se si digita “mal di testa e mal di gola” su un motore di ricerca, le risposte vanno dall’influenza al tu- more. Inoltre non sa nulla della perso- na: della sua storia, delle sue caratte- ristiche, del suo stile di vita, dei suoi problemi. Il medico, invece, ci visita, ci parla e ci ascolta. La rete non ha lo studio, l’esperienza e la competenza di un medico. E il suo scopo è segui- re il commercio per vendere farmaci. Google aiuta i ricercatori ma può di- ventare uno stregone. Qualcuno po- trebbe dire che anche la Chiesa di- sorienta. Per esempio: la festa della Madonna della Salute del 21 novem- bre potrebbe suggerire a qualcuno di accendere una candela al posto che farsi visitare. Non è così. Gesù Cristo è medico di tutto l’uomo. Quando guariva il corpo lo faceva come segno di risurrezione. Oggi l’intervento di Gesù passa attraverso l'opera di me- dici, infermieri e operatori sanitari. Il loro non è un lavoro qualsiasi: è vo- cazione e servizio. Testimoniano che Dio non vuole il male, per nessuno. La fragilità è causa degli uomini e la fede, e per questo si prega, ci assicu- ra che l’ultima parola sarà per la vita completa, nel giorno senza tramonto.
L'evento Dottor Google? No grazie di Alvise Sperandio Cresce la quota di chi, specie giovani e donne, cerca in Internet notizie su malattie e cure Un modo di fare spesso sbagliato che può diventare ossessione alimentando l'ipocondria Internet batte il medico, almeno per "Fra le modalità ossessivo compulsi- le fasce di popolazione che hanno più ve dell'ipocondria c'è anche quella di In punta di penna confidenza con il computer connesso consultare il web. Si soffre di cyber- Il bene delle vaccinazioni in rete. La ricerca Customer Healt on condria se l'impulso a stare on line Vaccinarsi sì o no? Il dilemma accom- line 2017 evidenzia che alla domanda è incontrollabile e si ha il dubbio di pagna da mesi l'obbligo di legge per "Dove ci si informa su una questione avere una malattia, unito alla paura la frequentazione scolastica su cui si di salute?", il 57%, dunque la maggio- e alla ricerca forsennata di conferme sono levate le proteste dei no-vax. ranza assoluta, risponde "Internet", e rassicurazioni. E su Internet, più "Non vaccinare mette in pericolo i pro- il 32% il proprio "medico di fiducia" e si cerca, più aumenta l'incertezza", pri figli e chi sta loro vicino", sottolinea il restante 11% "altro" (conoscenti...). spiega lo psicologo Giorgio Nardone, l'immunologo Roberto Burioni. Un pe- A navigare sulle pagine che parlano che sul tema ha scritto un volume. ricolo sempre in agguato, come dimo- di malattie e cure sono soprattutto le Beninteso, anche in questo caso vale stra la recente vicenda di Bari dove si è donne, 63%, percentuale che si con- sempre lo stesso principio: non è la verificata una vera e propria catena di ferma anche per chi ha tra 18 e 50 tecnologia che fa male, ma l'uso sba- contagio partita da una bambina figlia anni, con un progressivo decremento gliato che di essa si fa. Ben vengano, di genitori no-vax, che ha trasmesso il man mano che l'età aumenta. Salvo dunque, le consultazioni su siti istitu- morbillo a otto persone. "Con la vacci- che ci sono anziani che sanno usare il zionali o specializzati e accreditati; nazione non ci sarebbe stato quel fo- la lettura di un foglietto illustrativo colaio", hanno spiegato gli specialisti. computer o lo smartphone e passano La mappa vaccinale dell'Italia mostra ore intere a cercare questo tipo di in- ufficiale; l'approfondimento di una che contro questa malattia la coper- formazioni. Ma c'è un altro dato che diagnosi fatta dal medico... Meglio tura è sotto il 95% in tutte le regioni, fa riflettere: dall'analisi sulle ricerche lasciar perdere, invece, qualsiasi ri- per cui non è garantita l'immunità di effettuate l'anno scorso sui motori di cerca all'insegna del "fai da te", senza gregge, vale a dire la difesa di chi, per ricerca, è risultato che la domanda basi scientifiche, spesso generata da problemi di salute, non può vaccinar- maggiormente digitata in rete a pro- posizioni autoreferenziali che finisco- si. Dal 2006 la profilassi è in costante posito di salute è stata "cosa signifi- no per non dare alcuna certezza (mo- calo, con risultati non da Paese svilup- ca ipocondria?". E succede anche che tivo che spinge alla consultazione), pato e il 2016 ha visto una percentuale basta sentire parlare di una malat- ma solo il risultato di accrescere le di vaccinazione inferiore a Stati come tia, magari in tivù e magari da una paure, alimentando l'ipocondria in un il Ghana e la Sierra Leone. Alzi la mano persona nota (non necessariamente circolo vizioso nient'affatto salutare. chi sarebbe contento che suo figlio si autorevole...), che molti finiscono in L'autodiadiagnosi corretta non esiste: ammalasse, con conseguenze maga- Internet per cercare di ricollegare i meglio rivolgersi al medico e se resta- ri anche gravi, perché contagiato da loro sintomi a quello che hanno udito. no dei dubbi fare anche più consulti. chi avversa ideologicamente i vaccini. Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come sco- po il supporto alle persone anziane ac- colte nei sei Centri don Vecchi presenti tra Carpenedo, Marghera, Campalto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si sostiene solo con le offerte e i contributi della gente di buo- na volontà che vengono tutti destinati ad azioni di beneficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse co- munque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradur- rà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. 2 ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018
L'intervento/1 Battere la disinformazione di Giovanni Leoni * L'Ordine dei medici è in prima linea contro le troppe bufale che spesso viaggiano in rete Una deriva che mette in pericolo la salute della gente e impone di non abbassare la guardia La libertà di stampa è un simbolo zio, fondato sulla nostra cultura la cui a cui i nuovi mezzi di comunicazione del progresso della civiltà, un bene base scolastica viene integrata quo- ed internet permettono di diffondere prezioso da difendere. In alternativa tidianamente attraverso i giornali, la false notizie, sempre con un interesse troviamo la censura, il monopolio, televisione, internet. Ma come distin- commerciale sullo sfondo. Una deriva la manipolazione delle menti, delle guere il vero dal falso? Le notizie oggi che mette in pericolo, in prima istan- masse, con la propaganda finalizzata vengono proposte in un mix perico- za, la salute dei cittadini, ma anche il all’assoggettamento dei popoli. Forse loso in cui il depositario della verità ruolo sociale del medico, con tutte le la forma più efficace di propaganda ha la voce più debole di chi urla forte conseguenze di cui siamo testimoni. – potremmo quasi dire di fake news le sue menzogne. "Ripetete una bu- Il presidente della Federazione na- odierna – è stata impiegata in modo gia cento, mille, un milione di volte zionale dei medici, Filippo Anelli, e massiccio durante l’ascesa al potere e diventerà una verità": storica frase molti Ordini d’Italia, tra cui quello di di Hitler. Attraverso la propaganda, di Joseph Goebbels, gerarca nazista. Venezia, nel 2018 si sono impegnati milioni di uomini sono stati mandati Per difendersi è necessario imparare a loro spese con una massiccia cam- a morire o istigati a uccidere i loro ad applicare la selezione delle fonti. pagna informativa contro le bufale, simili e per decenni si sono nascoste È difficile leggere un libro di mille pa- realizzando una sezione del portale, tremende realtà. Esempi estremi per gine di Immunologia Clinica sui vac- al link https://dottoremaeveroche. tratteggiare appena il potere della cini, molto più semplice leggere un it/, in cui le persone possono accede- diffusione delle false notizie, pen- articolo su internet in un sito no-vax. re ad una corretta informazione sui so all’istigazione e all’odio razzia- Mio padre, che era un giornalista, mi quesiti più comuni per contrastare le, e il pericolo di deviare la realtà. ricordava da ragazzo che "le notizie questo fenomeno dilagante che met- Nell’Ottocento esisteva la pubblicità devono essere diffuse rispettando il te a repentaglio i veri sistemi di cura. ingannevole con le bottiglie di “Elisir principio di veridicità, dopo aver co- Il processo è ormai iniziato e medi- di lunga vita” dai poteri inspiegabili stituito oggetto di verifica di rigore, ci e pazienti possono avvalersi a vari di guarigione, che comunque veniva- e devono essere esposte, descritte e livelli culturali di risposte adeguate no vendute. Ora vengono venduti li- presentate con imparzialità”. Il rigore da fonti scientifiche accreditate. Nel bri che insegnano a vivere fino a 120 scientifico e la corretta informazione prossimo futuro non saranno que- anni. L’interesse commerciale, il de- sono le due armi che i medici hanno ste le sole iniziative sull’argomento. siderio e la conservazione del potere per contrastare questa deriva, con la sono le motivazioni più importanti. necessità di sanzionare chi tra i loro (*) presidente Ordine dei medici Noi, i destinatari dell’informazione, stessi colleghi per interesse personale chirurghi e odontoiatri possiamo opporre al bombardamento ed economico abbandona il metodo della Provincia di Venezia (OMCeO) mediatico il nostro criterio di giudi- corretto e si aggiunge ai vari ciarlatani e vicepresidente nazionale FNOMCeO Domanda per entrare ai Centri don Vecchi Ai Centri don Vecchi gli appartamenti si liberano a fronte di un turnover costan- te. Chiunque pensasse di presentare do- manda d’inserimento, può consegnarla in direzione al Centro don Vecchi 2 di via dei 300 campi a Carpenedo dov’è già aperta una lista d’attesa. Per richiedere un alloggio occorre: non avere meno di 65 anni e più di 83; trovarsi in una con- dizione economica modesta; essere nor- malmente autosufficienti; disporre di un garante che si assuma la responsabilità di intervenire qualora la persona abbia necessità di una diversa collocazione, in seguito alla perdita dell’autonomia. ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018 3
Considerazioni Fanale di coda di don Gianni Antoniazzi La Madonna della Salute siderare. L’esperienza insegna che la fede. Così l’ordine spirituale favo- salute fisica è collegata alla vitalità risce il benessere del corpo. Anche La festa della Madonna della Salu- dell’uomo. In occasione della Salute in questo la celebrazione è molto te è stata istituita dalla Serenissima molta gente torna a Dio e profitta preziosa. Mai però bisogna confon- Repubblica liberata dalla peste del dell’occasione per rimettere in ordi- dere i piani: la fede ci dice come 1630. La vittoria sul male è stata at- ne la propria vita. Qualcuno anche si va “al cielo”, la scienza invece ci tribuita ad un voto fatto alla Vergine. si confessa e riprende la strada della spiega come esso funziona (Galileo). Ogni anno, il 21 novembre, si tiene un pellegrinaggio delle autorità e dei fedeli alla basilica del Longhena in segno di gratitudine. Attenti, però, a non scadere nella magia. Si celebra la festa per offrire al Signore la pro- pria esistenza. Si chiede a Dio prima di tutto che ci preservi dalla minac- cia del nulla e dal non senso della vita. Per l’intercessione di Maria, che ci è Madre, domandiamo che si apra- no per noi le porte della vita dopo la soglia del tempo e se possibile che in questa esistenza fragile di poter ave- re la forza per fronteggiare il male. Dio interviene sempre alla maniera umana. Ci sostiene attraverso l’azio- ne dei medici e l’uso di qualche cura. C’è poi anche un altro valore da con- no tradito. Nessuno è perfetto! Tuttavia è molto più ra- In punta di piedi gionevole dare retta a chi negli anni ha dato la vita per garantire il benessere della gente. Il medico ha studia- to fin da ragazzo, ha raccolto l’esperienza del passato, non è un autodidatta, in molti esami ha dovuto mostra- Fidiamoci dei medici re di conoscere la natura dell’uomo. Nella sua maturi- Molti dicono di fare il vaccino antinfluenzale, altre voci, tà, pagando anche molte incomprensioni, continua ad invece, insinuano il sospetto che non serva a nulla o che esercitare con competenza. Lasciamo dunque che sia il addirittura sia dannoso. Di chi possiamo fidarci? In linea medico a dirci se sia o meno il caso di vaccinarsi. Per- generale di nessuno, perché anche Pietro e Giuda han- ché dobbiamo correre sempre dietro a qualche flauto magico che incanta i lettori su un sito Internet o su un blog nato in una settimana e mezzo per il prurito della novità? Nei paesi civili attualmente la medicina è com- patta nel sostenere l’opportunità dei vaccini e sulle pa- gine di questo settimanale riteniamo opportuno invita- re i residenti ai Centri don Vecchi e chi sta loro vicino a provvedere con diligenza a compiere questo passo. È un modo per difendere sé stessi, ma anche i propri fami- gliari più fragili. Lo stesso invito vale per chiunque fosse avanti negli anni. Chi scrive non ha interessi da difende- re. Riporta i fatti senza presunzione. Per questo esor- ta tutti a confrontarsi con il proprio medico di fiducia. 4 ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018
L'intervento/2 L'opportunità del vaccino di Vittorio Selle * Scegliere di vaccinarsi contro l'in- Servizio Sanitario contro la diffusio- fluenza, anche se non si è anziani, ne del virus influenzale. Scegliere di Lente d’ingrandimento anche se non si fa parte dei sogget- vaccinarsi, inoltre, lasciatemelo dire, di don Gianni Antoniazzi ti "a rischio" per malattie in corso, è anche un gesto di consapevolezza: è una scelta di attenzione e anche, chi si affida al vaccino dimostra di Il passare del tempo io credo, una dimostrazione di gran- riconoscere l'autorevolezza della co- Aumenta l’attesa di vita: nel nostro de senso civico. La persona giovane munità medica e scientifica; e ricono- Paese si spera di giungere agli 85 anni o adulta che si vaccina protegge se scendola bilancia le scelte contrarie e di fatto, intorno a noi, molti sca- stessa dalla malattia e garantisce la – e ben poco fondate! – di tante altre valcano anche i 90 in ottima salute. piena efficienza in mezzo agli altri, persone, in questo tempo in cui molti Si deve allora ringraziare il Signore perché purtroppo altri concludono al lavoro, nella vita sociale. Valutan- si informano e decidono affidandosi ben prima la loro esistenza terrena. do comunque sempre la scelta con il a quanto si legge nel web. Vaccinarsi In molti luoghi dell'Africa non si arriva proprio medico curante, ciascuno di è anche un segno di testimonianza: alla media dei 50 anni, ma anche da noi, anche chi è giovane ed esente da non a caso lo hanno fatto, pur non noi, dopo la seconda guerra mondiale, patologia particolari, può quindi pren- essendo anziani o “a rischio”, tutti i un uomo di quell’età era considerato dere seriamente in considerazione la dirigenti del nostro Dipartimento di piuttosto vecchio. Su questi temi i ri- vaccinazione antinfluenzale. E questa Prevenzione insieme al Direttore Ge- ferimenti stanno cambiando, tuttavia valutazione, con la conseguente deci- nerale dell'Ulss 3 Serenissima Giusep- una durata infinita non esiste. La fra- sione di accedere al vaccino, può es- pe Dal Ben. Certo: noi abbiamo anche gilità fa parte dell’esperienza quoti- sere considerata un gesto di valenza una responsabilità come operatori sa- diana. La malattia ha gambe più lun- anche sociale e civica. Per due moti- nitari e come dirigenti che hanno un ghe delle nostre e ci raggiungerà. Non capisco dunque perché alcuni, avanti vi, almeno. Anzitutto perché ciascu- ruolo pubblico, ma è importante che negli anni, protestino contro il Signo- no di noi frequenta persone anziane questo accada e che si sappia, perché re. Sento per esempio le lamentele di e a rischio e vaccinandosi dimostra ispiri anche altri a farlo. Diamo insie- coniugi in età avanzata che, rimasti rispetto e attenzione verso queste me l'esempio. Ricostruiamo dentro la soli, rimbrottano per la mancanza del persone, verso i propri familiari an- nostra società una nuova responsabi- marito o della moglie. Verrebbe la ziani o malati, verso coloro per i quali lità condivisa e fondata sul riconosci- tentazione di ricordare le date di na- l'epidemia influenzale è una stagione mento di quanto ha fatto la medicina scita. Conviene però il silenzio, fare di disagio e di pericolo. Vaccinandomi e la prevenzione, in particolare negli tesoro di queste situazioni e prepa- anche se non sono a rischio, mostro ultimi decenni, per la nostra salu- rarsi perché il tempo passa per tut- quindi rispetto verso le persone “fra- te e per la qualità della nostra vita. ti: sarà interessante vedere le nostre reazioni quando verrà il nostro turno. gili” che mi stanno intorno e contribu- isco ad abbattere il numero dei sog- (*) direttore del Sfidare la sorte getti suscettibili di infezione, dando Servizio Igiene e Sanità pubblica Tanti residenti ai Centri don Vecchi il mio singolare apporto al lavoro del dell'Ulss 3 Serenissima sembrano giovanotti. Certi giovani invece sembrano invecchiare anzi- tempo. Non è un caso. Per esempio: nella notte di Halloween ci sono stati ricoveri in grande numero, soprattut- to nella zona del litorale, per dipen- denze da alcool e da droghe. Ma in ogni fine settimana al Pronto soccor- so dei nostri ospedali il personale af- fronta gravi difficoltà per il modo in cui i giovani si espongono al rischio. Qualcuno legge il Vangelo come fos- se un libro angelico, senza radici concrete. Il primo comandamento di Gesù è invece molto concreto: ama il prossimo come te stesso. Vale a dire: impara a rispettare il corpo, le sue necessità, i suoi orari di riposo, il suo bioritmo. Qualche volta mi dico che a catechismo non ho insegnato niente. ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018 5
Il punto di vista La Salute a Mestre di don Fausto Bonini Domenica scorsa è stata riaperta la chiesa della Madonna della Salute di via Torre Belfredo Dalla scorsa estate era stata interessata da un importante lavoro di restauro conservativo Il Santuario della Madonna della Salute completamen- Crucis. E ancora, sempre dello stesso artista, i santi pa- te rinnovato e riaperto ai fedeli troni di Venezia (San Marco e San Lorenzo Giustiniani) e La festa della Madonna della Salute vede quest’anno una di Mestre (San Michele arcangelo e San Lorenzo martire). bella novità per la città di Mestre. Sì, perché anche a Anche le vetrate sono importanti, opera del grande ma- Mestre c’è una chiesa dedicata alla Madonna della Salu- estro vetraio di Murano Anzolo Fuga. E infine il portale, te, in via Torre Belfredo, di proprietà dell’Antica Scuola arricchito dalle formelle bronzee dello scultore Gianni dei Battuti, ma diventata di recente Santuario cittadino. Aricò. Un piccolo scrigno, insomma, che racchiude tan- Domenica 18 è stata riaperta alla devozione dei fedeli te cose importanti, che oggi si possono ammirare gra- e chi entrerà in pellegrinaggio per la celebrazione della zie al lavoro di ripulitura e a una nuova illuminazione. festa della Madonna della Salute il prossimo 21 novembre L'inaugurazione ufficiale si terrà domenica 9 dicembre. troverà una chiesa completamente rinnovata. Era buia ed ora è luminosa. Gli affreschi opera dell’artista Ernani Due mostre e il “convitato di pietra” Costantini quasi non si vedevano intaccati dalle infiltra- Qualche giorno fa è stata inaugurata una doppia mo- zioni e coperti dal fumo delle candele e ora si possono stra, alla galleria Laurentianum, per illustrare i lavori ammirare. Le navate laterali avevano l’aspetto della bai- di restauro, e al teatro Mabilia dell’Antica Scuola dei ta di montagna e ora nobilitano lo spazio aggiunto alla Battuti, per ammirare i bozzetti preparatori dell’opera navata centrale. Grazie all’intelligente progetto dell’ar- di Ernani Costantini. Due momenti importanti e par- chitetto Stefano Battaglia la chiesa della Madonna della tecipati alla presenza di molta gente e soprattutto di Salute è tornata a risplendere e invita alla preghiera. tutti coloro che hanno pensato, voluto e realizzato que- sto restauro che, con un intervento di una certa impor- Uno “scrigno” ricco di numerose opere d’arte tanza anche dal punto di vista economico, permette di La riapertura, ancora parziale perché la parte esterna ammirare le opere d’arte contenute in questa chiesa. ha bisogno di un ulteriore intervento conservativo, per- All’inaugurazione delle mostre c’era anche un “convitato mette di apprezzare meglio le molte bellezze racchiuse di pietra”, come si usa dire. La presenza di una persona in questo santuario. A cominciare dagli affreschi di Er- assente, conosciuta da tutti, ma da nessuno nominata: nani Costantini che illustrano i momenti più importanti don Gianfranco Pace, il “committente”, figura importan- della vita della Vergine e che decorano i grandi spazi te e decisiva, il primo parroco che, negli anni Ottan- delle pareti principali. Ritornati visibili, aiutano a medi- ta, ha arricchito la chiesa della Madonna della Salute di tare e accompagnano alla preghiera. Adesso si possono via Torre Belfredo di tutte le opere che oggi, grazie a ammirare anche le figure degli apostoli nella zona alta questo restauro, possiamo adesso riammirare in tutta la dove si trovano le finestre della navata centrale e la via loro bellezza. Un grazie pubblico va detto anche a lui! La grande squadra dei volontari in servizio I volontari che oggi operano nella Fon- dazione Carpinetum sono ben più di mezzo migliaio. Quelli che intendono prestare servizio nel futuro Ipermer- cato solidale agli Arzeroni sono circa 130, iscritti ora nel registro dell'asso- ciazione Il Prossimo. Confidiamo che il numero possa salire. Ad essi possono infatti aggiungersi altre strutture che già collaborano con noi e che potreb- bero entrare nell’Ipermercato solida- le. Ma quanti ancora il Signore chiama a far parte di questa impresa? Chi leg- gendo si sentisse chiamato non esiti a venire e lasciare la propria adesione. 6 ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018
Botteghe storiche Una storia lunga 120 anni di Francesca Bellemo Compleanno speciale per il negozio Zancanaro delle sorelle Costantini in piazza Ferretto Alla guida si sono succedute tre generazioni che hanno assistito ai cambiamenti della città Comincia con questo numero una la piazza: temevamo non passasse nuova rubrica dedicata alle botte- più nessuno. E invece…". Al fian- ghe storiche di Mestre. Anche se si co della famiglia Costantini si sono stanno riducendo a causa della cri- succeduti diversi commessi, pre- si economica e della concorrenza ziosi collaboratori, anch’essi figure insostenibile dei centri commercia- di riferimento che hanno trascorso li, che troppo spesso impongono la all’interno di queste mura un’inte- chiusura, in città resistono ancora ra esistenza. In molti ricorderanno tanti negozi di vicinato che opera- in particolare Mario, volto “storico” no da anni rappresentando un punto dietro il banco, in negozio tra gli di riferimento per la gente e per il anni Sessanta e Novanta. "Nei perio- territorio. E che meritano di esse- di di maggiore affluenza – continua a re raccontati. Chi volesse segnalare raccontare Marina – tutta la famiglia un'attività o una storia, non ha che dava una mano in negozio, persino da contattare la redazione. Saremo il cognato professore universitario". ben lieti di dedicarci una puntata. Anna e Marina Costantini Oggi il negozio, completamente re- staurato una decina di anni fa, re- Entra nel negozio un'anziana signora to, passavano ancora le carrozze e siste con coraggio nel panorama distinta nella sua sedia a rotelle, con i cavalli. Il negozio era sia casa che mestrino nella sua identità di atti- guanti di pelle rossa e cappello coor- bottega: l’attività commerciale af- vità storica e mantenendo quelle dinato. L'accompagna la sua assisten- facciata alla piazza; sul retro, dietro caratteristiche attenzioni alla clien- te personale. “Ho 95 anni – dice – e la tenda, la cucina domestica con il tela che lo hanno contraddistinto sono un’affezionata cliente. Volevo piccolo cortile ancora oggi presente da sempre e rappresentano il suo soltanto passare a dare un saluto”. e usato come magazzino; al primo valore aggiunto. "La nostra è una Zancanaro, sotto i portici di piazza piano le camere in cui dormivano i 4 clientela molto attenta ed esigen- Ferretto, è esattamente questo: una figli della “siora Milia”. Fu la secon- te – aggiunge Marina – una clientela fitta rete di relazioni consolidate nel dogenita Lucille, per tutti la “signo- fidelizzata che si lascia consigliare tempo, che va molto oltre il rapporto rina Cile”, a rimboccarsi le maniche e che cerca qui quel rapporto di commerciale tra negoziante e clien- e, sposando il suo lavoro, a prendere fiducia, quella parola che altrove tela. Qui dentro sono state tessute in mano l’attività di famiglia trasfor- non trova. I clienti vogliono esse- le storie di persone che s'intrecciano mando quella che era una piccola re seguiti e ascoltati. I nostri capi con la storia di Mestre. Qui dentro merceria in un solido negozio nel sono quasi tutti fatti in Italia, con dalle vetrine in una posizione stra- centro di una città nel frattempo in pochissime eccezioni europee, ma tegica nel cuore della città si è assi- fortissima espansione. Ed è qui che, sempre nell’ambito di marchi fidati stito a tutti gli eventi più importanti col tempo, arriva il turno di Mari- e di qualità". Qualche preoccupa- della città. Sono 120 anni che il ne- na Costantini, nipote di nonna Emi- zione riguarda il futuro, il passaggio gozio è un punto di riferimento per lia e di zia Cile, attuale titolare del di testimone che al momento è an- l’intimo e per l’abbigliamento uomo- negozio gestito insieme alla sorella cora un grande punto di domanda. donna di qualità, per una clientela Anna. "Ho iniziato a 26 anni – rac- "Sarebbe bello – concordano Marina mestrina, ma ormai sempre più an- conta Marina, interrotta da un con- e Anna – che l’attività proseguisse che veneziana. Un traguardo storico tinuo e discreto flusso di clienti che proprio nel segno di quella conti- ed eccezionale soprattutto perché le rivolgono una parola o un cenno nuità di gestione familiare che l’ha l’attività è da sempre in mano del- di saluto - Erano gli anni Settanta, caratterizzato per più di un secolo. la stessa famiglia. Quando Zancana- qui nella piazza transitavano i “filo- E ci auguriamo che il negozio possa ro nacque, nel 1898, Mestre era un bus” e le automobili. Da allora sono continuare ad essere ancora a lun- comune autonomo di circa 11.500 cambiate davvero molte cose. Ricor- go quel punto di riferimento che abitanti e per la piazza Maggiore, do ancora la nostra preoccupazione rappresenta ancora oggi per molte poi divenuta piazza Erminio Ferret- quando decisero di pedonalizzare persone a cui va il nostro grazie". ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018 7
Mondo volontariato Accogliere per ripartire di Luca Bagnoli Colloquio con Paola Bonetti, presi- ne su cui c'è molta strada da percorre- dente della Fondazione di partecipa- re. Infatti, sono pochissime le attività zione Casa dell’Ospitalità di Mestre. impegnate a devolvere il cibo avan- zato e dunque a rischio spreco; per Come funziona la vostra realtà? quanto ci riguarda, solo Novotel col- "Accogliamo persone senza dimora, di labora con questa iniziativa. Il terzo è ambo i sessi, dai 18 ai 65 anni, ita- un laboratorio: vi invito a partecipa- liani e stranieri, autosufficienti e in re al corso di modellato in ceramica, possesso di un documento d'identità. oggi frequentato da cinque ospiti e da Sono invitati a presentarsi il lunedì, un esterno; inoltre, come ogni anno, ogni 2 settimane, dalle 9 alle 10. Sono viene prevista la visita a La Biennale". previsti tre colloqui, con assistente sociale, medico e psicologo. Abbiamo Avete inaugurato l'Emporio solidale... 80 posti letto. Durate l'inverno se ne "È un progetto ideato dalla Regione. In senso orario: Paola Bonetti, Francesco aggiungono altri 30. Gli ospiti otten- Noi, dopo avervi aderito, abbiamo Pilli, Elisa Lombardi, Erminia Miracco gono anche sedia, comodino, arma- contattato Leroy Merlin. Sono sta- dietto, lenzuola, coperte, asciugama- ciosanitario, assistente sociale, psi- ti meravigliosi. Anche Apple Store ni, sapone e shampoo. Abbiamo inol- cologo e operatori di strada, talvolta e Ikea ci supportano. L'accesso av- tre una lavanderia e la mensa per il ex ospiti, come il cuoco della nostra viene attraverso i Servizi territoriali pranzo, circa 40 coperti, che diventa- mensa! La valutazione dei bisognosi del Comune e i criteri di valutazione no 120 durante l'estate, per sopperire tiene conto dell'età e delle patolo- sono modello Isee, stato di famiglia, alla chiusura delle mense cittadine". gie, dando priorità alle donne. È un disoccupazione, spese impreviste e progetto ampio, che offre altresì uno straordinarie, indigenza accertata. Quali sono i criteri di selezione? sportello di orientamento al lavoro: A questi abbiamo aggiunto l'età e la "Il reddito, le condizioni di vita pas- alcuni ospiti noleggiano biciclette al condizione di "anziano solo". Al col- sata in strada e il numero di notti già parco di San Giuliano e forniscono in- loquio preliminare viene rilasciata trascorse in struttura, massimo 14, formazioni al cimitero di San Michele". una tessera a punti di durata tem- rinnovabili secondo le disponibilità". poranea. È possibile fare la spesa il Cosa sono C come Casa, R.E.S.A., venerdì dalle 15 alle 18 e i punti ven- Chi sono gli ospiti? Arte e Identità? gono accreditati ogni 4 settimane". "Soprattutto uomini, stranieri dai 40 ai "Il primo è un servizio volto a favorire 50 anni provenienti dall'Est Europa. Tipi- percorsi di autonomia abitativa. Ac- Insomma, molto più di un letto... camente presentano problematiche ri- compagniamo gli ospiti all'interno del "Qui si riprende il controllo della pro- conducibili al consumo di droghe e alcol". mercato immobiliare, sostenendoli pria vita in un contesto comunitario nella ricerca di una casa, dimensione sul modello famigliare, valorizzando Quante strutture gestite? garantita dall'articolo 25 della Dichia- le persone e creando percorsi indivi- "Oltre a questa, che in primavera ri- razione Universale dei Diritti dell’Uo- duali volti all'autonomia, al benesse- struttueremo per offrire camere con al mo. Il secondo mira al recupero di ec- re e all'integrazione sociale, convinti massimo due letti, abbiamo una Casa cedenze alimentari ed è un progetto che parte della soluzione dei pro- a Venezia e due appartamenti in ter- di educazione e di responsabilizzazio- blemi si trovi dentro ognuno di noi". raferma e un casolare, intorno a cui il Comune ci ha donato appezzamenti, La scheda dove vorremmo creare orti solidali". Il posto letto, punto di partenza per riprendersi in mano la vita La Casa dell’Ospitalità in via Santa Maria dei Battuti nasce come asilo notturno comunale. Quali strumenti di supporto auspicate? Dopo la legge Basaglia si trasforma in luogo a sostegno di persone senza fissa dimora. Nel "Sensibilizzazione. E poi contatti per corso degli anni ha saputo favorire la partecipazione di operatori e ospiti alla creazione dei fare rete, fornitori alimentari, cibo per propri servizi, preparando i secondi al cambiamento nella direzione della dignità perché nessuno si sentisse inutile. Questo sistema produce un'efficace autogestione, con poche nor- la mensa e soprattutto coperte. Stiamo me ispirate al rispetto del prossimo. Lo scopo è fornire a tutti uno spazio limitato nel tempo anche ricercando operatori di strada". dal quale poter ricominciare: il posto letto è solo il punto di partenza. Casa dell'Ospitalità, che oggi è fondazione di partecipazione, è inoltre impegnata a coinvolgere tutta la citta- Inizia l'emergenza inverno... dinanza. Si trova tra l'Antica Scuola dei Battuti e la rotonda Brusutti. Contatti: 041.958409; "Da dicembre a marzo interveniamo www.casaospitalita.it, ospitalita@casaospitalita.it, emporiosolidale@casaospitalità.it. Per i servizi e per le segnalazioni di persone senza dimora: numero verde 800589266. all'aperto con medico, operatore so- 8 ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018
Tradizioni popolari Formalità per le nozze di don Sandro Vigani La domanda ufficiale d’oro, mentre la novissa ricambiava redo personale. La giovane e la sua Le nozze venivano ufficializzate un con il dono del fazzoletto. Nell’Al- famiglia l’avevano preparata con tempo con il rito del tocamàn. Dal pago il novisso donava alla novissa fatica per il matrimonio. A volte la momento del tocamàn la ragazza alcuni spilloni per raccogliere i ca- ragazza cominciava a preparare la veniva chiamata novissa: nei giorni pelli, le gusèle. Nel Veronese poco dote fin dalla prima adolescenza, di festa si acconciava in modo par- prima del matrimonio si benediva trattandosi per lo più di capi di ve- ticolare – vestiva il cosiddetto abi- il letto matrimoniale. Toccava poi stiti e biancheria da camera. Veniva to de la nuìssa o novissa - per mo- alla futura sposa recarsi in visita scritta ea carta de la dota, dove era strare a tutti che presto si sarebbe ai parenti dello sposo. Dopo la vi- minuziosamente fissato tutto quel- sposata. Il tocamàn costituiva, per- sita, seguita dalle donne di casa, lo che la futura sposa portava con tanto, un vero e proprio impegno tornava dai suoi e chiedeva perdo- sé e poi, se la dote non era proprio nuziale: le due famiglie stabilivano no per le mancanze compiute fino poverissima, veniva messa in visita di celebrare le nozze di solito entro ad allora, come se dovesse partire perché gli amici e i parenti potes- un mese. Nella Lessinia, in provin- per un paese lontano e non far più sero ammirarla. Nei Colli Euganei cia di Vicenza, il padre della futura ritorno. Era il segno che le nozze era la stessa morosa che portava sposa il giorno della domanda uffi- costituivano davvero un cambia- la dote nella nuova dimora su un ciale offriva agli invitati, prima al mento radicale nella vita della carro tirato da buoi o dal cavallo, padre dello sposo, poi allo sposo, donna. Se il ragazzo partiva mili- accompagnata da un fratello o una alla madre della sposa e alla spo- tare, affidava la morosa al suo ami- sorella. Giusto per avere un’idea sa, gallina lessa come augurio di co più fidato, perché vigilasse su di cosa la giovane portasse in dote, un matrimonio fecondo. La consue- di lei, la portasse a ballare, fosse trascrivo una carta de la dota sti- tudine veniva chiamata sbregàr la attento che non si facessero avanti lata verso la fine dell’Ottocento cìoca, perché la gallina veniva di- altri pretendenti poiché la giovane nel Vicentino: “1 cocietta nogara, visa a pezzi con le mani. Nel Bel- era già ufficialmente impegnata. 1 caldiero da liscia, 1 detto picco- lunese le famiglie dei novissi dona- lo usato, 1 secchio vecchio, 1 paja vano particolari frittelle di farina e Il corredo personale lenzuola canapa, 2 bustine usate, 3 grano di segale cosparse di cumino In occasione del toccamàn si parla- camicie lino, 4 dette canape e coto- - i grafòn da nòze – alla ragazza; i va dea dota, la dote, che avrebbe ne, 2 dette usate, 1 vita flanella, 3 suoceri usavano offrire le fortàle, portato con sé la sposa. Occorreva, cottole in sorte, 3 abiti lana in sor- frittate a forma di gallina. Sempre infatti, che la famiglia della novissa te, 1 detto nero, 1 veleta, 1 sciallo, nel Bellunese si donavano anche le la dotasse di una serie di beni, che 2 fazzoletti lana, 1 detto crep, 10 nocciole, simbolo di fecondità. A oggi a noi possono apparire quasi detto da sudore, 8 paja calze, 1 co- Venezia il dono alla futura sposa insignificanti, ma allora non lo era- perta operata, 1 materasso a pen- era costituito dal classico bòcolo di no affatto. La dote era costituita na, 1 armadio noce, 1 paio bucco- rosa rossa e spesso da una catenina da quanto poteva servire come cor- le oro, 1 pontapetto oro”. (3/fine) Camere disponibili al Centro don Vecchi 6 Al Centro don Vecchi 6, l'ultima struttura realizzata in ordine di tem- po e inserita nel complesso del Vil- laggio solidale degli Arzeroni, a non molta distanza dalla zona commer- ciale del Terraglio e dall’ospedale dell’Angelo, ci sono stanze a dispo- sizione di chi deve trascorrere un certo periodo a Mestre per lavorare oppure per assistere i propri parenti ricoverati in città. Sono a disposizio- ne anche di chi abbia per qualsiasi motivo una necessità abitativa di carattere temporaneo. Per preno- tare una stanza di "Formula Uno" è possibile chiamare lo 0413942214. ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018 9
La nostra storia 1891: il tram arriva a Mestre di Sergio Barizza Fu assai grama la navigazione dei percorso previsto (2.441 metri su in parte sul letto di un'altra antica vaporetti lungo l’asse del Canal Sal- 4.446) correva su terreni di proprie- strada, e un solo manufatto, un so, da San Giuliano a piazza Barche. tà del demanio militare, aggirando ponte che attraversasse il Ghebbo Prima ci fu l’opposizione dei bar- praticamente Forte Marghera, e i dei Zaffi, sarebbe necessario”. La caioli che avevano visto diminuire comandi militari erano restii a in- strada fu costruita sul finire degli i loro introiti derivanti dal traspor- centivare il passaggio di gente sot- anni Ottanta, "sul letto di un'antica to di passeggeri da e per Venezia, to gli spalti del forte. La situazione strada non sempre praticabile che, poi il franare delle rive del canale si risolse, dopo un lungo braccio di nel suo tratto fino a Marghera, veni- a causa del moto ondoso provocato ferro con Roma, grazie alla scesa in va spesso coperto dalle acque". Fat- dalle eliche del vaporetto, che co- campo dell’Amministrazione pro- ta la strada fu facile posarvi sopra i strinse ben presto il Genio Civile a vinciale che sposò semplicemente binari del tram che, causa la cronica sospendere la navigazione. A risol- il progetto del prolungamento della mancanza di fondi, non fu a vapore vere definitivamente la questione strada provinciale, la quale correva ma a traino animale. Fu costituita ci pensò… il tram. Se n’era comin- sull’argine del canale, fino a Punta una Società Tranviaria, presieduta ciato a parlare sul finire del 1882 San Giuliano sul bordo della laguna. dal sindaco Pietro Berna che aveva quando, ancor prima della sospen- L’assessore Jacopo Rossi ne descri- fra i primi azionisti il conte Jacopo sione delle corse dei vaporetti, al veva così l’utilità su La Gazzetta di Rossi e per il traghetto fino a Vene- Comune di Mestre erano pervenute Venezia del 16 febbraio 1884: “Una zia usufruiva dei vaporetti del Finel- delle offerte di diverse imprese per via carrozzabile faciliterebbe e di la. Il giorno dell'inaugurazione, sa- costruire una linea tranviaria fino molto, indubbiamente, le comunica- bato 3 ottobre 1891, tra bicchieri di a San Giuliano, la punta estrema zioni. Le vetture, i pedoni e le merci champagne che servirono a riscal- della terraferma verso Venezia. Da pure farebbero capo a San Giuliano dare quanti erano stati inzuppati da lì ci avrebbero poi pensato i vapo- con gran vantaggio del commercio; un improvvido acquazzone, Berna retti a traghettare i passeggeri fino breve percorso d'acqua li separe- poté così esprimere la sua soddi- a Venezia. Furono prese in consi- rebbe dalla città, i vaporetti con sfazione: "A questa isoletta i nostri derazioni le offerte del marchese economia di tempo e a tenue prez- vecchi accedevano di rado con mo- Giorgio Saibante e di Alessandro zo, li trasporterebbero al centro di deste barchette. Ma mezzo secolo Finella che avevano unito le pro- Venezia, e le barche che oggi poco fa l'intelligenza e l'opera dell'uomo prie forze garantendo, il primo, la lavorano in causa del lungo tragitto, seppero darci la grandiosa opera costruzione di un tranvia a vapore potrebbero far concorrenza con la che sta alla nostra destra: il ponte da Piazza Maggiore a San Giuliano, tenuità delle tasse allo stesso vapo- ferroviario. Faccio voti che questa il secondo il collegamento diretto re. La via a costruirsi non sarebbe linea che gli è parallela ci congiun- con Venezia grazie ai suoi vaporetti. molto costosa, perché in gran par- ga sempre più alla nostra madre Tutto si arenò perché oltre metà del te correrebbe su terreni demaniali, patria: Venezia". (38/continua) CENTRI DON VECCHI Intrattenimenti per il mese di novembre CARPENEDO Domenica 25 novembre ore 16.30 Gruppo corale La Barcarola MARGHERA Domenica 25 novembre ore 16.30 Spettacolo teatrale Non vedo, non sento, non parlo Ingresso libero. 10 ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018
Per trasparenza Per realizzare l'Ipermercato solidale Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene La signora Leda Marascalchi di Venezia sottoscritto quasi mezza azione, pari ha sottoscritto venti azioni, pari a € a € 20, in suo ricordo. Suor Angela 1.000. Quando sono arrivata al Centro don Vecchi, È stata sottoscritta quasi mezza il sorriso tenero di suor Angela è stato uno Il signor Danilo Ravagnan ha azione, pari a € 20, per ricordare i dei primi che mi ha accolto, perché abita- sottoscritto un’azione abbondante, defunti Loris e Stefano. va nell’appartamento accanto al mio. Dal- pari a € 60, in memoria di Francesco la fine dell’estate scorsa si è trasferita in casa di riposo, fuori città, ma l’affetto che Turolo. I familiari dei defunti Giovanni e ha seminato nei molti anni in cui è stata Carolina hanno sottoscritto quasi a Carpenedo è rimasto immutato. Queste La sorella del defunto Francesco mezza azione, pari a € 20, in memoria righe, che forse leggerà, sono il nostro Turolo ha sottoscritto un’azione, dei loro cari congiunti. modo di dirle che le vogliamo bene e che pari a € 50, in ricordo del suo caro conoscerla è stato un dono prezioso per congiunto. È stata sottoscritta quasi mezza tutti noi. Conclusa l’esperienza dell’inse- azione, pari a € 20, in ricordo dei gnamento, si è messa al servizio degli ulti- La signora Maria Baldo ha sottoscritto defunti Genoveffa e Amalia. mi e ha fatto dell’incontro con il prossimo un’azione, pari a € 50. la sua ragione di vita. Anche quando non La signora Odette Rizzo Arco ha ha più potuto portare il suo aiuto con la premurosa sollecitudine con cui si era spe- I figli della defunta Bruna Catullo sottoscritto un’azione, pari a € 50, sa per anni, ha continuato a offrire sempre hanno sottoscritto quattro azioni, per onorare la memoria del marito parole di conforto e carezze. Ciao suor An- pari a € 200, per onorare la loro cara generale Pino Rizzo. gela, ora vivi da un'altra parte, ma ti por- madre. tiamo sempre nel cuore! (Federica Causin) È stata sottoscritta quasi mezza I familiari della defunta Edda hanno azione, pari a € 20, in ricordo dei sottoscritto quasi mezza azione, defunti: Bruno, Lidia e Antonio. In ricordo di Biagio Genghi pari a € 20, in memoria della loro Da quando mi sono trasferita al Centro congiunta. È stata sottoscritta mezza azione don Vecchi, la mia vita ha sfiorato quel- abbondante, pari a € 30, per ricordare la di tante persone. Con il signor Biagio I nipoti della defunta Lola hanno i defunti: Antonio e Carla. Genghi, recentemente tornato alla casa sottoscritto un’azione, pari a € 50, in del Padre, non avevo molta confidenza, ricordo della loro anziana zia. I due figli della defunta Milena Vio però lo ricordo come una persona molto hanno sottoscritto un’azione, pari a € discreta e di grande fede. Faceva parte È stata sottoscritta un’azione, pari a 50, per onorare la memoria della loro del gruppo di volontari “storici” che han- € 50, in memoria dei defunti: Renzo, madre. no accompagnato don Armando Trevisiol Paolo, Elvira e Gino. nell’avventura del nostro settimanale e si è occupato della stampa per molti È stata sottoscritta quasi mezza anni. Chi lo conosceva bene mi ha rac- Un familiare dei defunti: Demetrio, azione, pari a € 20, per ricordare i contato che si presentava dicendo “sono Maria e Antonino ha sottoscritto quasi defunti: Valerio, Caterina, Bruno e Biagio de L'incontro” a testimonian- mezza azione, pari a € 20, in loro Luigino. za di quanto tenesse a quell’impegno, ricordo. che svolgeva con silenziosa assiduità. Il fratello del defunto Ennio Chinellato Credeva nell’importanza di offrire uno Il figlio della defunta Leda Barbiero ha ha sottoscritto un’azione, pari a € 50, spazio di confronto costruttivo che può sottoscritto un’azione, pari a € 50, in al fine di onorare la memoria del suo alimentare lo spirito critico. Negli ultimi memoria di sua madre. caro scomparso. anni, qualche volta, aveva dato il proprio contributo anche scrivendo articoli e il La signora Antonietta Pasqualetto ha Una signora ha sottoscritto quattro suo punto di vista era molto apprezza- sottoscritto un’azione, pari a € 50, in quinti di azione, pari a € 40, in to. Lo ricordiamo con gratitudine per il servizio che ha reso. (Federica Causin) memoria di tutti i defunti della sua memoria dei defunti: Marcello, Tullio famiglia. e Nina. Come poter donare È stata sottoscritta quasi mezza La moglie del defunto Carlo Bellinati azione, pari a € 20, per ricordare i ha sottoscritto tre azioni, pari a € alla Fondazione defunti della famiglia Zinato. 150, per onorare la memoria del Per sostenere la Fondazione Carpi- marito. netum si può effettuare un bonifico La famiglia del defunto Pino ha bancario al Monte dei Paschi di Siena - sottoscritto mezza azione abbondante, Sono state sottoscritte due azioni, agenzia di Via San Donà, codice IBAN: pari a € 30, in sua memoria e in pari a € 100, per affidare alla IT17R01030 020 0 80 0 0 0 0142534 8 ricordo di tutti i suoi cari defunti. paternità di Dio le anime dei defunti: o effettuare un versamento sul conto Un congiunto del defunto Cesare ha Annamaria, Ferruccio, Leda ed Elide. corrente postale numero 12534301. ANNO 14 - N° 47 / Domenica 25 novembre 2018 11
Confidenze di un vecchio prete La carità produce carità di don Armando Trevisiol Venerdì 9 novembre i cento volon- il compito di dispensare gli “utili” tari dell’associazione onlus Vestire di quest’anno. Proprio in occasione gli ignudi, che gestisce i magazzi- della cena solidale ho potuto dare ni San Martino di via dei Trecento relazione dettagliata di come ho di- campi 6, a Carpenedo, hanno fe- stribuito questa somma, che oltre steggiato il 18º anno di attività. Si all’impiego suddetto, ci ha permes- sono ritrovati per una cena solidale so di offrire tremila euro a ognuna al Seniorestaurant del Centro don delle mense per i poveri di Mestre, vecchi di Carpenedo. Questa asso- Venezia e Mira e mille euro a ogni ciazione benefica è di certo la più gruppo caritativo presente nelle importante e la più efficiente nel comunità parrocchiali di Mestre e campo della solidarietà. I magaz- dell’interland. Da noi, la carità pro- zini San Martino fruiscono di una duce carità e mette in moto un vo- superficie di 600 metri quadrati e lano che speriamo faccia crescere usano pure un grande magazzino a in città la cultura della solidarietà Mogliano, che funge da deposito. La e del servizio. Ora Vestire gli ignudi “clientela” è quanto mai numerosa: ha chiesto duemila metri di super- si calcola che vi siano più di sessan- ficie nel nuovo Ipermercato solidale tamila contatti all’anno di concit- che la Fondazione Carpinetum so- tadini che ottengono indumenti di gna di realizzare in un’area, in lo- ogni tipo, alcuni usati e in gran par- significativo, ma che comunque vie- calità Arzeroni, per la quale il Co- te nuovi. Infatti, Oviesse e non solo ne speso, fino all’ultimo centesimo, mune di Venezia ha già deliberato il mettono a disposizione una grande in carità. Ultimamente con queste cambio d’uso in modo da costruire quantità di indumenti in modo che offerte, seppur minime, si è riusciti quest’opera che ha una grande im- tutti possano trovare gli articoli che a dimezzare, per gli anziani meno portanza sociale e che diventerà il gradiscono e di cui hanno bisogno. abbienti, il costo del pranzo forni- prototipo di soluzione moderna nel Il "manager" di questo “supermer- to da La Serenissima Ristorazione, settore degli indumenti di tutte le cato solidale” è Danilo Bagaggia, che garantisce il servizio mensa città del nostro Paese. Il proget- ora pensionato, che proviene da ai cinquecento residenti dei Cen- to desta un po’ di preoccupazione una vita impegnata presso i grandi tri don Vecchi. Nel contempo si è perché è collocato ai margini del- magazzini Coin e perciò ha orga- provveduto al parziale arredo dei la città; la Fondazione è stata co- nizzato i magazzini San Martino e cinquantasette nuovi appartamen- stretta a questa scelta perché non li gestisce con gli stessi criteri con ti del settimo centro attualmente è riuscita a ottenere dalla Società i quali vengono gestiti i magazzini in costruzione, è stata comperata dei Trecento campi di Carpenedo la di carattere commerciale. Anche i una cucina nuova per il punto cot- grande area prospiciente al Centro volontari operano come qualsiasi tura del Seniorestaurant presente Don Vecchi 2, attualmente in sta- dipendente di questo settore, con presso il Centro Don Vecchi 2 ed è to di abbandono, che sarebbe stata puntualità, cortesia, ordine ed effi- stata risolta la situazione presso- ottimale per questa iniziativa di ca- cienza. La merce viene dispensata ché disperata di qualche residente rattere solidale assolutamente inno- a titolo assolutamente gratuito; si in particolare disagio economico. Il vativa. La ricorrenza dei diciott’an- chiede solamente una modestissi- consiglio direttivo dell’associazio- ni di attività dell'associazione mi ma offerta per coprire i costi di ge- ne, che in maniera piuttosto inso- offre l’occasione di ringraziare gli stione, che sono quanto mai ingen- lita ha come presidente una suo- oltre cento volontari che con la loro ti. Si calcola che ogni cliente “spen- ra, suor Teresa Dal Buffa, e come generosità sono riusciti a realizzare de” normalmente da 1,50 euro a 2 consiglieri, oltre al signor Bagaggia questa eccellenza e per invitare i euro. Tuttavia, essendo questi ma- che è vice presidente e diretto- concittadini a unirsi numerosi per gazzini sempre affollatissimi, si può re generale, Barbara Navarra, Ugo fare in modo che Mestre possa de- contare su qualche risultato un po’ Bembo e il sottoscritto, mi ha dato finirsi “la città della solidarietà”. Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; caporedattore: Alvise Sperandio; grafica: Maurizio Nardi Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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