I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE

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I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
PER UN ISLAM
    EUROPEO

               I BALCANI, LA SPONDA SUD
               DEL MEDITERRANEO E IL
               CONTINENTE EUROPEO:
               UNA STORIA DA RISCRIVERE
I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
PER UN ISLAM EUROPEO
I Balcani, la sponda Sud del Mediterraneo
e il continente europeo: una storia da riscrivere

REPORT REALIZZATO DA:
Centro Studi e Rivista Confronti
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00184 Roma
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progetto grafico: Sara Turolla

Il presente elaborato è stato redatto con il sostegno dell’Unità
di Analisi, Programmazione, Statistica e Documentazione
Storica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale ai sensi dell’art. 23-bis del DPR 18/1967
I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
INDICE

         Prefazione                                                                                 5
         Claudio Paravati, direttore Centro Studi e Rivista Confronti

         Introduzione                                                                               7
         Andrea Benzo, Unità di Analisi, Programmazione, Statistica e Documentazione Storica
         del MAECI

         Parte I                                                                                    9

         Per una nuova narrativa nei rapporti tra Islam e Occidente
         Le analisi

         1.   Islam e i confini dell’Europa tra storia, identità e mercato
              Raul Caruso, Direttore del CESPIC (Centro Europeo di Scienza della Pace),
              Professore di Economia Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

         2.   L’Islam europeo: da dove viene, dove sta andando
              Stefano Allievi, Professore di Sociologia presso l’Università di Padova

         3.   Origini ed evoluzione dell’Islam in Bosnia ed Erzegovina
              Lukas Jovanović, Dottore in Studi religiosi presso l'Università di Padova

         4.   L’Islam europeo: le sfide dell’educazione, della formazione e della ricerca
              Adnane Mokrani, Senior fellow presso FSCIRE (Fondazione per le Scienze Religiose
              Giovanni XXIII)

         5.   20 anni dopo l’11 settembre: come sono mutate le narrative sull’Islam
              e le esperienze dei musulmani in Europa?
              Sara Silvestri, Senior Lecturer in International Politics, City University London
I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
INDICE

         Parte II                                                                                            30

         Per una nuova narrativa nei rapporti tra Islam e Occidente
         Le narrazioni

         1.   Come riscrivere la storia dell’Islam mediatico: linguaggi e percezioni da cambiare
              Sabika Shah Povia, Giornalista

         2.   L’Islam alla prova del passaggio generazionale. Trasformazioni e dinamiche dell’appartenenza
              religiosa
              Roberta Ricucci, Professoressa associata di Sociologia delle relazioni interetniche e di Sociologia
              dell’Islam presso l’Università di Torino

         3.   Islam ed Europa: minaccia o speranza?
              Sumera Tariq, FSCIRE (Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII)

         4.   Formare l’autorità religiosa per gli sciiti in Italia? Riflessioni su un tema spinoso
              Minoo Mirshahvalad, FSCIRE (Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII)

         5.   L’Islam nei libri di testo scolastici: una sfida ancora attuale
              Nibras Breigheche, Dottoressa magistrale in Lingue e Civiltà dell’Asia e dell’Africa
              mediterranea, Università Ca’ Foscari di Venezia

         6.   L’esperienza nel sociale di una ragazza musulmana di seconda generazione
              Sirin Ghribi, Presidente della sezione Anpi di Castel Bolognese

         Conclusioni                                                                                         60
         Paolo Naso, Professore di Scienza Politica presso Sapienza Università di Roma
         Conclusioni. La policy del dialogo per un Islam italiano

         Biografie                                                                                           69

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I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
Prefazione

di Claudio Paravati
direttore Centro Studi e Rivista Confronti

Quando nel 2018 davamo alle stampe il libro Dall’islam in Europa all’islam europeo
(Carocci editore), raccoglievamo allora lo stato degli studi su un fenomeno che abbiamo
osservato, analizzato, studiato e, finanche, vissuto sin dal suo sorgere. Lo spirito di
Confronti è sempre stato questo, sin dalla sua nascita: vivere il pluralismo culturale
e religioso, per trasformarlo in voce, attraverso il giornalismo e la ricerca. Il lavoro
sull’Islam, in particolare quello italiano, è nato insieme a Confronti, nel 1989.
Oggi abbiamo la fortuna di rimediare a una mancanza della pubblicazione del 2018:
l’assenza di un focus sul ruolo dei Balcani. Ed è invece da quell'area geografica che, come
una cartina tornasole, possiamo misurare il gradiente di tensione, di evoluzione, di
incontro e scontro di culture, tradizioni e nuove influenze geopolitiche. È lì che troviamo
anche un Islam europeo!
Il fattore religioso è importante, oggi come non mai, per la politica estera di ogni Paese,
proprio per questo motivo: le culture war sono globali, e si nutrono di religiosità.
Allo stesso tempo, però, non sono solo i conflitti a essere globali, lo sono anche le
alleanze, il dialogo, la cooperazione.
Lavorare oggi per conoscere ciò che avviene nell’Islam europeo, e intervenire per
incoraggiare il dialogo significa lavorare al futuro delle relazioni internazionali con
occhio maturo; e lavorare affinché le nuove generazioni trovino ospitalità, subito, e non
vivano da stranieri a casa propria.
Ciò che emerge dalle pagine che seguono è la riprova della bontà di un’antica tesi, e
che cioè la posizione dell’Italia, nella storia e nella geografia, ne fa un Paese pilastro
internazionale di politiche di dialogo e inclusione. Il “modello Italia” può fungere da
orientamento.
Con questo auspicio abbiamo realizzato il report, grazie al sostegno dell’Unità di
Analisi, Programmazione, Statistica e Documentazione Storica del Ministero degli
Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
È per noi un risalto importante, e ringraziamo per la fiducia accordataci.

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I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
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I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
Introduzione

di Andrea Benzo
Unità di Analisi, Programmazione, Statistica
e Documentazione Storica del MAECI

Il convegno Per un Islam europeo. I              La questione è tutt’altro che marginale,
Balcani, la sponda Sud del Mediterraneo e il     per diverse ragioni, non ultimo il fatto
continente europeo: una storia da riscrivere e   che una società frammentata al suo
i relativi atti che qui leggiamo sono stati
realizzati attraverso un contributo del
Ministero che, in attuazione dell'art. 23
bis del D.P.R. 18/1967, sostiene ogni anno
                                                 “
                                                 Una società frammentata
progetti di ricerca su temi prioritari           al suo interno si trova oggi
per la politica estera dell’Italia, con          in condizioni decisamente
l’obiettivo di migliorare la comprensione        più sfavorevoli nel far fronte
dei fenomeni internazionali e di                 al doloroso impatto
sostenere i processi decisionali con             della pandemia
analisi mirate grazie all’expertise
dell’accademia.                                  ”
Il tema che affrontiamo è                        interno, lungo linee nazionali, etniche
particolarmente attuale, poiché attiene          o religiose, si trova oggi in condizioni
a una delle grandi sfide alle quali le           decisamente più sfavorevoli nel far fronte
società contemporanee sono confrontate           al doloroso impatto della pandemia,
oggi con un’intensità sconosciuta in             con i suoi strascichi umani, sociali ed
passato, ossia il loro grado di coesione         economici.
interna e di inclusività, al di là delle
differenze nell’appartenenza nazionale,          Trovo particolarmente efficace
etnica o religiosa.                              l’impostazione che Confronti ha scelto
                                                 di dare alla nostra riflessione di oggi,
                                                 sotto un duplice profilo. Da un lato, la

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I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
profondità storica, che non dobbiamo          ruoli, una comune responsabilità nel
    mai perdere di vista.                         contribuire allo sviluppo delle nostre
                                                  società contrastando attivamente i
    Se guardiamo al passato, ci rendiamo          discorsi d’odio, le discriminazioni e i
    conto che l’accostamento tra Europa           fenomeni di radicalizzazione e unendo la
    e Islam non è un “ossimoro” e che             propria voce agli appelli per la soluzione,
    esiste un patrimonio di relazioni e           anche mediante iniziative concrete,
    di collaborazione, legato alla storia         delle principali sfide contemporanee,
    delle comunità musulmane autoctone,           come l’aumento delle disuguaglianze, il
    forse in larga parte inesplorato e la cui     cambiamento climatico e le ripercussioni
    riscoperta potrebbe aiutarci a ridurre gli    della pandemia.
    ostacoli che ancora impediscono la piena
    integrazione.                                 L’Interfaith Forum, ospitato a Bologna in
                                                  settembre, nel quadro della presidenza
    Il secondo spunto deriva dalla centralità     italiana del G20, ha fatto emergere
    dell’elemento religioso. Si sta facendo       con chiarezza questo potenziale di
    strada a livello internazionale, anche tra    collaborazione.
    i policy maker, la consapevolezza che la
    religione non sia soltanto un elemento        Le relazioni contenute in questo volume
    di divisione, di tensione, ma anche un        ci aiutano a trarre le lezioni migliori da
    potente veicolo di valori comuni, che può     questa storia condivisa tra Europa e Islam
    accompagnare e sostenere gli sforzi delle     e, guardando al futuro, a individuare
    autorità civili per migliorare i livelli di   formule innovative per abbattere le
    integrazione e inclusione delle società di    barriere che ancora attraversano le
    oggi.                                         nostre società e incoraggiare tutti gli
                                                  attori coinvolti a impegnarsi per il bene
    Ѐ ormai opinione diffusa che i                comune. Penso, in particolare, a iniziative
    rappresentanti delle istituzioni religiose    rivolte ai giovani e dedicate al settore
    condividano, con le loro controparti civili   dell’educazione.
    e nel perimetro proprio dei rispettivi

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I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
PARTE I

Islam e i confini dell’Europa
tra storia, identità e mercato

                                 9
I BALCANI, LA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E IL CONTINENTE EUROPEO: UNA STORIA DA RISCRIVERE
Islam e i confini dell’Europa
     1   tra storia, identità e mercato

         di Raul Caruso
         Direttore del CESPIC (Centro Europeo di Scienza della Pace),
         professore di Economia Internazionale presso l’Università
         Cattolica del Sacro Cuore

         La visione di una crescente integrazione        almeno di due narrative distinte e per
         tra Paesi dell’Europa occidentale e             molti aspetti contrastanti ma in ogni caso
         Paesi della regione balcanica si fonda          interdipendenti.
         esclusivamente – in maniera un po’ miope
         – sui vantaggi di natura economica che
         ne deriverebbero.                               “
                                                         Non esistono una visione
         Questa interpretazione evidentemente            e una interpretazione
         difetta della necessaria considerazione         univoche dell’Islam
         del ruolo delle comunità religiose              nella regione dei Balcani
         nell’indirizzare e interpretare le istanze
         di società non omogenee come quelle
         della regione balcanica. In particolare,
         l’esistenza e l’evoluzione dell’Islam ai
                                                         ”
         confini dell’Europa costituiscono una           In primo luogo, quello che dobbiamo
         sfida decisiva sia per i Paesi dell’Europa      considerare, infatti, è che l’approccio nei
         occidentale sia per quelli dei Balcani.         confronti di un Islam europeo nei Balcani
         Un discorso sull’Islam europeo non può          non può prescindere dal considerare
         prescindere dalla considerazione delle          l'impatto che hanno avuto due conflitti
         specificità e di alcune criticità legate alla   che si sono consumati in tale regione.
         regione dei Balcani.
         Non esistono però una visione e una             Faccio riferimento in primo luogo
         interpretazione univoche dell’Islam             chiaramente alla guerra che ha portato
         di quella regione. Invero, la narrativa         alla frammentazione della ex-Jugoslavia.
         corrente in merito alle comunità                In quell’occasione noi tutti ricordiamo
         islamiche prende forma e si alimenta            il conflitto in Bosnia ed Erzegovina

10
(1992/1995) che da molti fu interpretato      dell’organizzazione della vita politica in
come l’esempio più calzante per               virtù degli accordi di Dayton.
comprendere i fault-line conflicts – le       Se, come spiegato tra gli altri nel libro di
guerre di faglia – così come descritti da     Ina Merdjanova Rediscovering the Umma:
Samuel Huntington nel famoso Clash of         Muslims in the Balkans between Nationalism
Civilizations and the Remaking of the world   and Transnationalism, il periodo post-
Order.                                        comunista è stato caratterizzato da un
La seconda guerra da considerare è            ritorno dell’identità musulmana come
sicuramente la cosiddetta War on terror       costitutiva di un sentimento anche
che fu lanciata all’indomani dell’11          nazionalista, nel contempo la narrativa
settembre 2001 e che ha modificato in         della guerra, del genocidio e della pulizia
molti casi la percezione dell’Islam in giro   etnica ha rafforzato tale sentimento.
per il mondo.
                                              Nell’attuale fragilissimo equilibrio
In pratica, l’Islam dei Balcani vive di       bosniaco, peraltro, la comunità
una narrativa ambigua. Da un lato,            musulmana al momento rappresenta
se guardiamo alla guerra in Bosnia,           un argine alle spinte nazionalistiche
la vibrante condanna da parte delle           alimentate secondo molti dalla Russia di
società civili e dei governi occidentali      Putin. In questa prospettiva, la narrativa
– pressoché unanime – dei serbi               in merito all’Islam della regione, che
responsabili del genocidio di Srebrenica,     storicamente era andata strutturandosi
ha di conseguenza reso evidente a tutti       come una narrativa che enfatizzava
la condizione delle comunità musulmane        le prospettive storiche di dialogo,
bosgnacche purtroppo vittime di una           convivenza e coesistenza, acquisiva nuova
feroce e sistematica pulizia etnica.          forza anche agli occhi di interlocutori
                                              occidentali.
All’indomani della guerra, quindi, la         D’altro canto, la preoccupazione diffusa
comunità islamica dei bosgnacchi è            in tutto il mondo verso le comunità
divenuta fondamentale nella costruzione       musulmane, all’indomani dell’11
dell’identità nazionale ma anche              settembre 2001, ha nei fatti coinvolto

                                                                                             11
anche le comunità della regione                 dell’Islam balcanico non può non
     balcanica.                                      considerarsi il fenomeno probabilmente
                                                     più critico in corso, vale a dire lo
     Invero, l’Islam balcanico è stato anche         spopolamento che sta vivendo l’intera
     guardato con maggiore sospetto quando           regione.
     si è saputo, ad esempio, che alcuni Paesi
     dell’area fossero probabilmente divenuti        Storicamente tutti questi Paesi hanno
     territori da cui partivano foreign fighters     vissuto un periodo di sostanziali
     del terrorismo di matrice islamista.            migrazioni verso i Paesi dell’Europa
     Nel contempo, la mancata o la deficitaria       occidentale e del Nord-America ma
     aderenza da parte di diversi Paesi della        in virtù dei processi di stabilizzazione
     regione alle pratiche di controllo dei flussi   politica e crescita economica nuove crisi
     finanziari per prevenire il finanziamento       migratorie sembravano scongiurate.
     delle organizzazioni terroristiche non ha
     fatto altro che alimentare questi sospetti.     Attualmente, seppur a ritmi più
                                                     contenuti, la regione ha ricominciato a
     La diffusione di istituti di finanza            vivere il fenomeno dell’emigrazione. Se
     islamica, peraltro, ha reso anche più           oltre all’emigrazione verso altri Paesi
     semplice la penetrazione nella regione          consideriamo anche le migrazioni interne
     di attività economiche attraverso               che stanno facendo accrescere molte città
     investimenti diretti da parte di Paesi          ma facendo spopolare le campagne, è
     dell’area mediorientale. Anche questa           evidente che gli assetti sociali andranno
     tendenza, sebbene ancora ridotta nei            modificandosi in maniera sostanziale.
     numeri, ha accresciuto la preoccupazione
     in merito alla propensione di alcuni Paesi      La vita delle comunità religiose
     balcanici ad associarsi politicamente con       andrà modificandosi di conseguenza.
     Paesi non democratici a maggioranza             In particolare, non sarà possibile
     musulmana. In questo senso, il caso             considerare il ruolo di queste ultime,
     dell’Albania è emblematico.                     senza tener conto del fatto che la loro
                                                     composizione potrebbe modificarsi

     “
     Il governo albanese
                                                     in maniera sostanziale negli anni a
                                                     venire. Unitamente alla composizione,
                                                     potrebbe modificarsi anche il rapporto di
     negli ultimi anni ha intrattenuto               grandezza tra le stesse.
     un rapporto privilegiato
     con il premier turco Erdogan                    In ultimo, queste brevi considerazioni
                                                     hanno come obiettivo quello di rimarcare

     ”                                               il fatto che le mere analisi legate ai
                                                     vantaggi derivanti dall’accesso a un
                                                     mercato più grande come quello europeo
                                                     non potranno bastare per comprendere
     Il governo albanese, infatti, negli ultimi      le evoluzioni e le scelte che le comunità
     anni ha intrattenuto un rapporto                islamiche della regione balcanica
     privilegiato con il premier turco Erdogan       potranno sperimentare nei prossimi anni.
     che in qualche modo ha trovato in Tirana
     un appoggio per le sue ambizioni neo-           Le dimensioni economiche e politiche
     ottomane nei Balcani. Basti pensare che         non potranno che intrecciarsi con le
     a Tirana è stato inaugurato nel 2019 un         dimensioni di identità religiosa che in
     memoriale per ricordare le vittime del          questa regione hanno una tradizione più
     fallito golpe contro Erdogan nel 2016.          evidente nel senso della coesistenza e non
                                                     del conflitto.
     In ultimo, al fine di considerare quella
     che potrebbe essere l’evoluzione corrente

12
PARTE I

L’islam europeo:
da dove viene,
dove sta andando

                   13
L’islam europeo:
     2   da dove viene,
         dove sta andando

         di Stefano Allievi
         Professore di Sociologia presso l’Università di Padova

         PREMESSA                                            (e successive), i convertiti, l’elaborazione
                                                             svolta in terra e le lingue europee, si sta
         Ci sono almeno due importanti precedenti            già producendo e si produrrà in futuro.
         storici che hanno marcato la presenza               E ciò non avverrà nella separatezza e
         islamica in Europa: il primo riguarda               nell’isolamento, ma al contrario in un
         l’Europa mediterranea, il secondo l’Europa          continuo rapporto dialettico – talvolta
         centro-orientale. Ed è bene che siano tenuti        conflittuale, come inevitabile – con la realtà
         presenti entrambi. Perché è dalla loro co-          non islamica europea con cui l’Islam europeo
         evoluzione e dal loro intreccio che si sta già      si confronta, e che lo attraversa.
         sviluppando quello che chiamiamo Islam
         europeo. Hanno una storia diversa: uno è
         di antico insediamento, l’altro è soprattutto
         figlio dell’immigrazione e in parte del
                                                             “
                                                             È probabile che il futuro dell’Islam
         colonialismo; uno vive da tempo una certa           europeo sarà figlio di entrambi
         pienezza di diritti, l’altro se la sta ancora       gli apporti [quello di antico
         conquistando, a cominciare da quello di             insediamento e quello figlio
         cittadinanza; uno è figlio anche di una             dell'immigrazione] e del loro
         tragica storia di guerre e conflitti che ha         meticciarsi in un terzo: l’Islam
         avuto terribili riflessi recenti nei Balcani,       autoctono che attraverso le
         l’altro di quella che seppure tra alti e bassi, e   cosiddette seconde generazioni
         cambi frequenti di direzione, è una fisiologia      (e successive), i convertiti,
         della storia, la mobilità umana. Ma è               l’elaborazione svolta in terra
         probabile che il futuro dell’Islam europeo          e le lingue europee, si sta già
         sarà figlio di entrambi gli apporti e del loro      producendo e si produrrà in futuro.
         meticciarsi in un terzo: l’Islam autoctono che

14
         attraverso le cosiddette seconde generazioni
                                                             ”
sostanziale processo di cittadinizzazione
                                              dei musulmani residenti in Europa, in
                                              prospettiva nella pienezza dei diritti,
                                              a parità con gli altri europei, con cui
                                              condividere un destino comune, e capace
È POSSIBILE PARLARE                           anche di rilevanti effetti di feedback,
DI ISLAM EUROPEO?		                           anche religiosi, rispetto ai Paesi d’origine
                                              dell’Islam. Gli esiti di questo processo
Più che una domanda, è una risposta           non sono tuttavia solo nelle mani
positiva autoevidente. Basta guardarsi        dei musulmani: dipenderanno tanto
incontro. Basta volerlo incontrare. E         dalle evoluzioni interne alle comunità
intendo proprio l’Islam europeo, non          musulmane, a loro volta influenzate
un Islam semplicemente importato in           anche dalle dinamiche dell’Islam
Europa: che, paradossalmente, è più           globale, quanto dalle reazioni e dalle
effetto di finzione, di immagine costruita,   politiche adottate nei loro confronti
di narrazione compiacente, del primo.         dall’Europa, o meglio dai diversi Paesi che
			                                           la compongono, ciascuno a suo modo.
La percezione di estraneità, e la
conseguente risposta negativa, da parte       L’Islam europeo lo si vede, banalmente,
di molti, è comprensibile: quando si parla    anche nei dati, nelle trasformazioni delle
di immigrazioni (e già abbiamo visto che      città. La popolazione musulmana in
l’Islam europeo non è solo immigrato),        Europa è stimata intorno ai 23-25 milioni
si hanno presenti essenzialmente i            di persone: ma si arriva fino a 50 milioni,
cosiddetti primo-migranti: neo-arrivati,      a sentire talune fonti apologetiche e
con scarsa conoscenza del contesto di         propagandistiche islamiche, così come
arrivo (a partire dalla lingua), ai primi     quelle stigmatizzanti anti-islamiche,
passi del processo di integrazione,           che hanno interesse alla medesima
ancora fortemente caratterizzati dal          sopravvalutazione numerica. Il dato reale
contesto di partenza. Ma le cose sono più     attesta come sia di origine musulmana
complesse. L’Islam è sì arrivato in Europa    circa il 5% della popolazione europea.
(occidentale: dai Balcani andando verso       Con prospettive di crescita da qui al
est, come abbiamo visto, c’era già), ma       2050, secondo il Pew Research Centre
sta diventando Islam d’Europa, attraverso     (trattandosi di popolazione mediamente
il passaggio generazionale e una più          più giovane e con tasso di fertilità più
generale mutazione culturale, che avviene     elevato, anche se in una generazione,
soprattutto a livello individuale. Una        o una e mezza, tende ad avvicinarsi a
mutazione che non proviene da fuori,          quello del Paese di residenza), variabili
ma avviene all’interno del continente         secondo lo scenario, ma ipotizzabili tra
europeo, di cui è frutto: si tratta infatti   il 7,4 e il 14% della popolazione europea,
di un Islam nato e socializzato in Europa,    che di suo è peraltro in declino, facendo
in essa formatosi e confrontatosi, e con      aumentare di conseguenza le percentuali
essa costretto o stimolato a costruire la     dei musulmani, che diventerebbero a due
propria identità e il proprio spazio. Il      cifre in Bulgaria, Francia, Belgio e Svezia,
seguito naturale di questo processo (un       e non lontane da lì in Regno Unito,
seguito già iniziato, peraltro) dovrebbe      Olanda, Italia, Svezia e Svizzera, anche
essere il formarsi di un Islam europeo,       solo in uno scenario di migrazione zero.
con una identità propria e marcata,
diversa da quella ad esempio dell’Islam       Si tratta di una stima grossolana,
arabo o turco o comunque dei Paesi di         perché basata sull’origine nazionale,
provenienza. Questo Islam è, e ancor          e non su una misurazione attendibile
più sarà, caratterizzato dall’essere un       delle credenze e delle pratiche religiose
prodotto autoctono europeo, e in buona        (un po’ come dire che in Italia ci sono
misura il frutto di un progressivo e          60 milioni di cattolici). Ma ci dà delle

                                                                                             15
indicazioni significative se passiamo          espressione delle comunità etniche e
     dalla scala nazionale a quella locale. Le      religiose, e quindi di un voto islamico; e
     grandi città con più musulmani sono            dall’altro, per la crescente presenza di un
     l’area metropolitana di Parigi (almeno 2       voto anti-islamico, che ha dato origine a
     milioni), e quella londinese (poco meno).      forze politiche in cui il rifiuto dell’Islam è
     Città significativamente musulmane sono        la principale ragion d’essere, o almeno uno
     Bradford (un terzo della popolazione)          dei principali obiettivi, con un impatto
     o alcune città satellite francesi, ma          molto evidente sull’agenda politica, sociale
     cospicue percentuali di musulmani si           e culturale intorno alla presenza islamica.
     trovano in altre importanti realtà: un         Tale processo risente anche della
     quarto della popolazione a Birmingham,         progressiva “normalizzazione” di questa
     Bruxelles (simbolicamente capitale             presenza (nel mondo del lavoro, della
     dell’Europa, dove il nome più diffuso alla     cultura – e anche in politica), che
     nascita è Mohammed, nelle sue molte            fa sì che oggi vi siano parlamentari,
     varianti etnico-linguistiche), Marsiglia e     consiglieri comunali e regionali, e sindaci
     Rotterdam, un quinto a Malmö e Roubaix,        musulmani, anche in grandi città: si pensi
     poco meno a Leicester e Anversa, il 15%        al caso simbolo di Sadiq Khan a Londra.
     a Manchester, Parigi, L’Aja, Amsterdam,        E al contempo della sua progressiva
     sopra il 10% a Vienna, Londra, Colonia,        “eccezionalizzazione”: attraverso
     Francoforte e Copenhagen.                      dinamiche interne (l’emergere di forme
                                                    di radicalismo jihadista, ma anche di più
     Tale presenza ha evidentemente molte           larghe fasce di contestazione culturale,
     implicazioni sociali, economiche e             autosufficienza e separatezza, soprattutto
     politiche, oltre che culturali e religiose.    di ispirazione salafita) ed esterne, dovute
     Impatta sulla vita quotidiana dei              a forme di “targetizzazione” mirata, da
     quartieri (negozi etnici, librerie             parte dei media, della politica, e di parti
     islamiche, centri associativi, ecc.) come      crescenti di pubblica opinione.
     sull’urbanistica (moschee), sulla scuola
     come sul mondo del lavoro, sui consumi         Il dato più rilevante della presenza
     come sulle relazioni sociali (creando          islamica non è tuttavia quantitativo,
     diffuse dinamiche di inclusione e di           ma qualitativo. Più che interrogarci su
     mixité come pure forme di chiusura             quanti sono e quanti saranno i musulmani
     intracomunitaria e di esclusione). Ma          in Europa, dovremmo chiederci che
     tocca anche la questione del dialogo o del     tipo di musulmani sono, e che tipo di
     conflitto interculturale e interreligioso,     musulmani saranno, come e in che misura
     e ha forti conseguenze politiche: da un        si considerano musulmani, quale è e quale
     lato, per la presenza, nei Paesi dove gli      sarà il tipo di Islam in cui credono e che
     immigrati, e tanto più i loro discendenti,     praticano.
     sono cittadini, di elettori ed eletti

     CONCLUSIONI

     In un certo senso, l’Islam è passato           novità storiche più rilevanti, sul piano
     dallo statuto di ex-nemico, posizionato        culturale, di questi ultimi decenni,
     altrove rispetto all’Europa, a quello di       facendo dell’Islam, in poco più di una
     co-inquilino, destinato a condividere          generazione, la principale componente
     terra, relazioni, sistemi politici, pratiche   religiosa non cristiana in tutti i Paesi
     sociali e storia culturale dei Paesi in cui    europei. E, inevitabilmente, produce delle
     si è inserito come minoranza. E proprio        reazioni, volente o nolente. Del resto, è
     per questo, per alcuni, è diventato anche      plurale al suo interno, attraversato come
     il neo-nemico. Questo perché la presenza       è, contemporaneamente, da correnti di
     islamica in Europa costituisce una delle       tradizionalismo (presenti soprattutto

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nelle prime generazioni ma con effetti di        Nel medio termine, dunque, la presenza
trascinamento importanti sulle seconde),         islamica in Europa assumerà sempre più
processi accentuati di secolarizzazione e        i caratteri della fisiologia, e non più della
di intiepidimento della pratica religiosa        patologia. Presenza ormai considerabile
(più evidenti dalle seconde generazioni          definitiva e irreversibile, anche se per
in avanti ma ben presenti anche nelle            alcuni e in talune sue forme controversa:
prime), e tendenze innovatrici anche sul         non più che un altro elemento (certo,
piano religioso, attivate proprio a partire      più importante di altri dal punto di
dal contesto europeo, e peraltro con             vista simbolico e statistico) del processo
interessanti effetti di feedback sui Paesi       di accelerata pluralizzazione culturale
d’origine.                                       e sociale che il vecchio continente sta
                                                 attraversando.

NOTA BIBLIOGRAFICA                               Una bibliografia dettagliata si trova qui:
                                                 www.stefanoallievi.it/universita/
Sull’Islam europeo suggerisco almeno
i seguenti testi di inquadramento: J.            Il testo qui presentato rielabora molto
Cesari (a cura di), The Oxford Handbook of       liberamente alcune considerazioni
European Islam, Oxford University Press,         espresse in maniera più documentata
2015; F. Dassetto, La construction de l'islam    ed estesa in S. Allievi, L’islam europeo, in
européen. Approche socio-anthropologique,        M. Lazar, M. Salvati e L. Sciolla (a cura
L’Harmattan, 1996; N. Göle, L’islam              di), “Europa. Un’utopia in costruzione.
e l’Europa. Interpenetrazioni, Armando,          Vol. III Culture e società”, Istituto della
2013; J. Goody, Islam ed Europa, Raffaello       Enciclopedia Italiana, 2018, pp. 457-465.
Cortina, 2004; B. Marechal, S. Allievi, F.
Dassetto, J. Nielsen (a cura di), Muslims
in the Enlarged Europe. Religion and Society,
Brill, 2003; J. Nielsen, J. Otterbeck, J.,
Muslims in Western Europe, Edinburgh
University Press, 2015; R. Tottoli (a cura
di), Routledge Handbook of Islam in the
West, Routledge, 2015.

Sull’Islam italiano rimando
inevitabilmente ai miei: Islam italiano.
Viaggio nella seconda religione del paese,
Einaudi, 2003; I musulmani e la società
italiana. Percezioni reciproche, conflitti
culturali, trasformazioni sociali (a cura di),
Franco Angeli, 2009. Parlano di vicende
italiane inquadrandole in quelle europee:
La guerra delle moschee. L’Europa e la sfida
del pluralismo religioso, Marsilio, 2010;
Musulmani d’occidente. Tendenze dell’islam
europeo, Carocci, 2002 (nuova ed. 2005);
e, sullo specifico dei convertiti all’Islam,
I nuovi musulmani. I convertiti all’islam,
Edizioni Lavoro, 1999 e Conversioni:
verso un nuovo modo di credere? Europa,
pluralismo, islam, Guida Editore, 2017.

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PARTE I

Origini ed evoluzione dell’Islam
in Bosnia ed Erzegovina

18
L’ Islam dei Balcani
3   Origini ed evoluzione dell’Islam
    in Bosnia ed Erzegovina

    di Lukas Jovanović
    Dottore in Studi religiosi, Università di Padova

    La tradizione islamica bosniaca, spesso          I processi principali che hanno
    chiamata anche “carta d’identità dell’Islam      influenzato e condizionato il
    Bosniaco”, è stata elaborata dal teologo         cambiamento dell’Islam in Bosnia ed
    Enes Karić, che è riuscito a identificare        Erzegovina, dalla caduta del socialismo
    le caratteristiche principali dell’Islam         fino ai giorni nostri, sono i processi di
    identitario in Bosnia ed Erzegovina.             desecolarizzazione e secolarizzazione.

    Questa tradizione islamica si caratterizza       La prima fase del processo di
    degli elementi religiosi e culturali degli       desecolarizzazione è avvenuta già negli
    abitanti della Bosnia pre-islamica, facente      anni Settanta, come anticipazione
    parte di una zona a tradizione culturale         di quello che accadrà poi negli anni
    ottomana (di scuola giuridica hanafita),         Novanta quando, cambiato il governo da
    dell’apertura verso il pensiero moderno          quello socialista a quello della repubblica
    europeo giunto con l’amministrazione             della Bosnia ed Erzegovina (dal 1996
    austro-ungarica, e dell’esperienza di            Federazione di Bosnia ed Erzegovina),
    professione della fede in uno stato secolare     anche la religione muterà la sua
    (soprattutto quello socialista). Si tratta dei   posizione. Infatti mentre prima non era
    più grandi cambiamenti storico-politici di       valorizzata dallo Stato, che addirittura
    queste aree.                                     tendeva a imporre l’ateismo, ora risulta
                                                     rivalutata ed esaltata dalla nuova
    Tutti questi stravolgimenti storico-politici     politica, soprattutto dal Partito d'azione
    hanno lasciato il loro “segno” anche             democratica (Sda).
    sul piano religioso e hanno contribuito
    alla formazione dell’“Islam Bosniaco”            Questa nuova politica “usa“ la religione
    moderato, tollerante e fiero della sua           come uno strumento per marcare le
    tradizione.                                      differenze con le altre due nazioni, quelle

                                                                                                   19
croata e serba, dando importanza e             L’altra faccia della moneta, ovvero il
     autenticità alla propria.                      processo di secolarizzazione, è presente
                                                    come fenomeno in Bosnia ed Erzegovina
     Questa promozione della religione da           così come in tutte le società moderne.
     parte della politica si manifesta nel          Il wahhabismo, come forma dell’Islam
     favorire l’apertura di nuove moschee           “importato” e presente in Bosnia ed
     e la partecipazione di più fedeli ai           Erzegovina dopo il 1992, si è espanso
     pellegrinaggi e ai riti religiosi. Tutto       grazie ai guerrieri mujahideen e alle
     questo ha dato l’avvio al processo della       organizzazioni islamiche dell’Arabia
     desecolarizzazione e la religione è            Saudita.
     diventata più visibile e presente nella vita
     pubblica.                                      Oggi dal 3% al 13% dei musulmani in
                                                    Bosnia ed Erzegovina è favorevole al
     Dall’analisi quantitativa risulta che          wahhabismo; la Comunità Islamica ha
     il processo di desecolarizzazione è,           preso posizione contro di essa. Penso che
     ancora oggi, presente in Bosnia ed             il wahhabismo non possa diventare una
     Erzegovina. Il risultato della ricerca sui     minaccia seria per l’Islam identitario.
     dati quantitativi ha mostrato un gran          Sicuramente, tuttavia, ha dato il suo
     numero di eventi religiosi (60 in tre          contribuito alla pluralizzazione e al
     mesi, organizzati in tutta la Bosnia ed        rinnovamento dell’Islam in Bosnia ed
     Erzegovina) soprattutto attività per i         Erzegovina.
     giovani e manifestazioni religiose. Inoltre,
     grazie a questa ricerca, risultano anche       Una parte dei media e dei partiti
     quattro eventi con elementi etno-religiosi.    strumentalizzano la questione wahhabita
                                                    accusando tutti i musulmani della Bosnia
     Questo ci mostra come la religione             ed Erzegovina di essere simpatizzanti
     non abbia cessato di giocare un ruolo          nei confronti del fondamentalismo
     importante nella difesa della cultura e        islamico e del terrorismo. Non ci stupisce
     dell’identità nazionale rispetto alle altre    questa posizione, soprattutto da parte di
     nazioni presenti in Bosnia ed Erzegovina.      alcuni partiti croati e serbi, tra i quali
     Analizzare unicamente il processo              le tendenze secessioniste non si sono mai
     di desecolarizzazione può, tuttavia,           sopite.
     mostrare solo una faccia della medaglia.
     Per avere una visione più chiara dei           Quelli che hanno sofferto di più nella
     processi che hanno influenzato il              recente guerra sono stati proprio i
     cambiamento dell’Islam in Bosnia               musulmani della Bosnia ed Erzegovina,
     ed Erzegovina bisogna prendere in              protagonisti di un vero e proprio
     considerazione anche il grado di               genocidio.
     religiosità dei musulmani. Per esempio,
     solo il 18,4% dei musulmani in Bosnia ed       L'auspicio è che croati, serbi e bosgnacchi
     Erzegovina prega cinque volte al giorno        capiranno che, se si vuole un futuro
     e solo il 38,7% osserva il digiuno nel mese    pacifico e prosperoso nella Federazione
     del ramadhan per tutto il periodo.             della Bosnia ed Erzegovina, occorrerà
                                                    provvedere non solo all’interesse delle
     Questa inconsistenza nella pratica             proprie nazioni ma anche a quello
     religiosa può essere considerata un segno      comune di tutti i cittadini della
     della secolarizzazione che va di pari          Federazione.
     passo con la maggiore confessionalità
     (84,5%), segno di conformismo socio-           Solo in questo modo la Bosnia ed
     culturale. Ciò significa che il processo       Erzegovina potrà superare i problemi
     di desecolarizzazione non è riuscito a         di disoccupazione (più del 40%) e di
     penetrare bene nella sfera della religiosità   corruzione, i più alti in Europa, e
     praticata a livello personale.                 assicurarsi un futuro migliore.

20
PARTE I

L’Islam Europeo:
le sfide dell’educazione,
della formazione e della ricerca

                                   21
L’Islam Europeo:
     4   le sfide dell’educazione, della formazione
         e della ricerca

         di Adnane Mokrani
         Senior fellow presso FSCIRE
         (Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII)

         Non si può raggiungere un alto grado          culturale separata dalla società del
         d’integrazione senza una formazione           Paese in cui si trovano, ostacolando
         adeguata su due livelli.                      l’integrazione linguistica (perché la lingua
                                                       dell’insegnamento è straniera), oltre
         La scuola, soprattutto quella pubblica, è     al fatto che i programmi non sempre
         lo strumento essenziale d’integrazione e      corrispondono alle esigenze e ai valori
         offre non solo l’insegnamento della lingua    fondamentali del Paese.
         italiana, ma anche la cultura, la storia,
         la letteratura e l’arte, trasmettendo tutto   Rimane la questione dell’insegnamento
         un insieme di conoscenze che, assimilate      religioso, o meglio dell’ora di religione.
         da piccoli, entreranno a far parte della      Una corrente dei musulmani in Italia
         formazione e crescita personale. La scuola    ritiene che l’insegnamento religioso spetti
         pubblica che, per la sua diffusione sul       alla famiglia o alla moschea (la scuola del
         territorio nazionale e per motivazioni di     sabato e della domenica) e preferirebbe
         carattere economico, è alla portata di        che i propri figli studiassero “la Storia
         tutti, immigrati e non, a differenza della    delle religioni” piuttosto che seguire l’ora
         scuola privata che rimane un’eccezione.       di religione.

         Le scuole istituite presso le ambasciate,
         nonostante la loro realtà sia assai
         limitata, nascono per rispondere alle
                                                       “
                                                       La scuola,
         esigenze dei figli dei diplomatici di         soprattutto quella pubblica,
         passaggio, ma purtroppo accolgono             è lo strumento essenziale
         anche i figli degli immigrati permanenti      d’integrazione
         (o di coloro che hanno intenzione di

22
         rimanere in Italia), creando così un’isola
                                                       ”
Questo permetterebbe loro di apprendere       sia sul piano ideologico e politico, sia su
delle nozioni di cultura generale, neutrale   quello economico e finanziario. Un imam
e obiettiva, in grado di trasmettere          che non parla italiano e non predica in
il valore del rispetto altrui, privo di       questa lingua, un imam formato all’estero,
pregiudizio e ignoranza. Una sorta di         senza nessuna “iniziazione culturale”, che
educazione alla pace, all’interculturalità    riproduce i discorsi, i problemi, le crisi (se
e al pluralismo religioso. Un altro           non addirittura l’appartenenza politica)
motivo di questa scelta è il desiderio di     del suo Paese di origine, non favorisce per
non separare le classi e gli allievi, cosa    niente il cammino di integrazione.
considerata poco educativa.
                                              Il problema ha due dimensioni: l’Islam
La seconda scelta è di insegnare la           maggioritario (sunnita) è una religione
religione islamica nelle scuole pubbliche     senza gerarchie né clero. Questo fatto
e private, naturalmente quando esiste un      ha permesso allo Stato nei Paesi a
numero sufficiente di studenti islamici.      maggioranza islamica di avere un ruolo
Ci ritroviamo in questo caso, come nel        “pseudo-ecclesiale”, almeno sul piano
caso precedente, di fronte alla questione     organizzativo, tramite il Ministero degli
di chi deve insegnare questa materia e        affari religiosi (awqāf, come viene definito
preparare i programmi e i testi scolastici.   in alcuni Paesi).
Arriviamo qua al nodo del problema, da        Questo compito non può essere svolto
cui dipende un’integrazione profonda          dallo Stato europeo, perlomeno in modo
e completa: la formazione degli imam e        diretto, essendo uno Stato laico che
degli insegnanti di religione.                rispetta l’autonomia delle religioni.
                                              Il “vuoto” istituzionale che si è creato ha
L’esigenza di formare imam e insegnanti       fatto sì che la scelta ricadesse su imam
di religione islamica, ognuno nel suo         volontari, con ampia disponibilità di
campo specifico (la moschea e la scuola),     tempo e di mezzi, spesso senza formazione
non scaturisce solo da necessità cultuali     accademica e teologica adeguata.
e scolastiche, ma è una condizione            La maggior parte delle moschee in Italia
d’indipendenza e autonomia delle              (piuttosto sale di preghiere, appartamenti
comunità islamiche in Italia e in Europa,     e garage) sono gestite da associazioni.

                                                                                               23
Alcune sono sorte spontaneamente alla         L’Europa, con la sua tradizione di libertà
     luce di un’esigenza locale, altre sono in     di ricerca e di espressione, potrebbe
     qualche maniera il prolungamento del          essere il luogo più adatto per una
     gruppo nel Paese d’origine.                   possibile rinascita spirituale dell’Islam:
     La formazione degli imam, in un simile        un Islam europeo, tollerante, dialogante
     contesto, aiuterebbe a stabilire delle        e progressista, antidoto all’integralismo
     regole per una situazione altrimenti          (nato come reazione al dispotismo e
     caotica e per evitare la deriva               all’oppressione).
     dell’estremismo religioso, e di conseguenza   Questo è, a mio avviso, l’approccio
     del terrorismo, che sono sintomi di           culturale necessario ai fenomeni
     un’integrazione in crisi.                     dell’integralismo e del terrorismo, dal
                                                   momento che anche l’approccio militare
     Non si può pensare concretamente              (per esigenze di sicurezza) ha mostrato i
     alla formazione degli imam senza              suoi limiti.
     atenei specializzati. Da ciò deriva
     un problema pratico e finanziario:            La questione della formazione ci conduce
     non si può contare sul finanziamento          direttamente alla grande questione
     straniero, se non in modo limitato e          dell’Intesa con lo Stato italiano di cui
     controllato, poiché si correrebbe il          si parla da tempo. I musulmani non
     rischio di dover ricompensare tale            sono ancora riusciti a organizzarsi in
     contributo permettendo che sia esercitato     modo tale da poter usufruire di questo
     un certo tipo di influenza politica           privilegio offerto dallo Stato. C’è, da
     e ideologica. Lo Stato italiano, per          una parte, la diversità etnica, nazionale
     tradizione, non finanzia le università        e culturale di un Islam universale con
     religiose: l’Università statale italiana è    tutte le sue ricchezze e contraddizioni,
     un’università laica che non insegna la        lotte e divisioni. Mentre, dall’altra parte,
     teologia. Tutt’oggi non esiste un’Intesa      come già accennato, c’è la mancanza
     tra lo Stato italiano e le comunità           d’iniziativa oppure l’attesa, talvolta
     islamiche, fatto questo che impedisce         inconscia, di un’iniziativa statale alla
     loro di usufruire dell’Otto per mille per     stregua di ciò che accade nei Paesi
     finanziare futuri atenei. A tutto ciò         d’origine degli immigrati.
     si aggiunge la relativa povertà delle
     comunità islamiche d’immigrazione e la        Questa iniziativa dovrebbe provenire
     loro frammentazione associativa.              dalla cosiddetta maggioranza silenziosa,
                                                   quella dei musulmani “laici”, che non
                                                   sono organizzati e non appartengono alle

     “
     Non si può pensare
                                                   associazioni che gestiscono le moschee.
                                                   Ma esistono anche le interferenze esterne
                                                   e i riflessi dei giochi politici interni. Senza
     concretamente alla                            dimenticare che le comunità islamiche,
     formazione degli imam                         come presenza storica e realtà numerica,
     senza atenei specializzati.                   sono relativamente giovani e limitate, se
                                                   paragonate alle altre realtà europee.

     ”                                             Si può ambire, in queste condizioni, a un
                                                   ruolo “promozionale” dello Stato italiano
                                                   nell’organizzazione dell’Islam italiano, un
     Il problema della formazione è connesso       ruolo che non arriva all’ingerenza diretta,
     al problema della riforma islamica,           ma chiama con insistenza i musulmani a
     al-ijtihād, il rinnovamento religioso, che    rispondere concretamente all’esigenza di
     non risponde solamente a un’esigenza          una “Intesa”.
     d’integrazione nel contesto europeo, ma
     è una priorità assoluta per il futuro della   La forma ideale potrebbe essere quella di
     religione islamica nel mondo.                 creare un’unione o una federazione che

24
contenga tutte le associazioni islamiche        provvisorio, parziale e complementare,
con una sola “Intesa” o, almeno, due poli       che presuppone che gli imam abbiano già
principali con due “Intese” per evitare         una formazione teologica e che abbiano
successive frammentazioni.                      bisogno soltanto di una formazione
                                                “civile” che li aiuti nell’integrazione e
Nell’assenza di una “Intesa” con lo Stato       in un servizio più adatto al contesto
italiano, rimangono i nodi principali           sociale e culturale in cui vivono. Queste
dell’educazione e della formazione,             esperienze hanno bisogno di essere più
ricapitolati in questo elenco:                  strutturali e sistematiche.
ު La formazione degli imam;
ު La formazione degli insegnanti di             Al livello europeo, l’esperienza del
   religione islamica nelle scuole;             Cambridge Muslim College1 in Inghilterra
ު La formazione degli accompagnatori            è significativa. Nato come un master
   spirituali e pastorali in carceri e          che offre uno sguardo ampio sulla
   ospedali. Si parla delle carceri come        cultura britannica, come storia, diritto,
   luoghi di radicalizzazione, ma               arte, religioni, conoscenze necessarie
   concretamente non si fa niente per           per un lavoro pastorale adeguato e
   risolvere il problema;                       contestualizzato.
ު La mancanza di una presentazione
   mediatica seria e degna, che non cada        Poi gradualmente, l’Istituto si è allargato
   nella trappola dei talkshow occasionali      per includere programmi più completi
   e strumentali. L’immagine pubblica           di studi islamici. Tra i corsi che hanno
   negativa dell’Islam in Italia permette al    riscosso maggior interesse c’è quello di
   populismo di investire nell’islamofobia;     storia dell’ebraismo in Europa, con una
ު La sete di una vita intellettuale vivace      attenzione particolare al discorso della
   e produttiva. Le pubblicazioni italiane      riforma. Questo corso insegnato da un
   sugli studi islamici rimangono assai         professore ebreo è stato di grande aiuto
   limitate se paragonate con le altre          per i musulmani che hanno appreso
   lingue europee come l’inglese, il francese   quanto le sfide incontrate dagli ebrei
   e il tedesco.                                siano le stesse riscontrate da loro.

In Italia ci sono iniziative di formazione      L’esperienza tedesca è assai rilevante:
per gli imam che hanno un carattere             troviamo con facilità istituti e centri

1 https://www.cambridgemuslimcollege.ac.uk/

                                                                                              25
specializzati negli studi islamici, gestiti
     dai musulmani per i musulmani, in
     diverse città come Tubinga, Munster,
                                                                          “
                                                                          È difficile parlare
     Erlangen, Berlino. Questi istituti fanno                             d’Islam europeo,
     parte delle grandi università pubbliche e                            prima della nascita
     si trovano accanto alle facoltà di teologia                          di una teologia islamica
     cristiana, cattolica e protestante,2                                 contestualizzata
     creando uno spazio di scambio e di
     dialogo accademico. È un’esperienza
     unica in Europa, difficile da copiare in
     Italia a causa di un ostacolo giuridico
                                                                          ”
                                                                          stato possibile senza questo “tesoro
     che impedisce allo Stato di finanziare                               nascosto,” che non è ancora apprezzato
     l’insegnamento religioso.                                            come si deve nel resto dell’Europa.

     Questo ostacolo sembra che si stia                                   A mio parere, è difficile parlare
     allentando gradualmente con il                                       d’Islam europeo, nel senso pieno della
     recente accordo tra lo Stato italiano                                parola, prima della nascita di una
     e il Vaticano, da cui nasce un corso di                              teologia islamica contestualizzata,
     laurea magistrale in “Religioni e Culture”                           figlia dell’incontro tra i valori islamici
     presso le università pubbliche italiane.                             e le culture europee. Questa teologia
     Il primo frutto di questo accordo è il                               dovrebbe accompagnare, tradurre ed
     programma dell’Università di Palermo,                                esprimere i cambiamenti sociali in termini
     in collaborazione con la Pontificia                                  teologici, dando stabilità al percorso
     facoltà teologica di Sicilia (Fatesi) e                              di integrazione. La questione della
     la Fondazione per le scienze religiose                               formazione non si limita a dare spazi
     (FSCIRE), che inizia proprio nell’anno                               di crescita spirituale e umana, ma deve
     accademico 2021-2022.3 È un programma                                anche riempire questi spazi con contenuti
     dedicato principalmente allo studio                                  adatti ed efficaci. Così nasce un Islam
     delle tre religioni abramitiche: Ebraismo,                           autoctono che supera quello transitorio
     Cristianesimo e Islam. Un progetto                                   dell’immigrazione e delle ambasciate.
     diverso da quello tedesco che non è
     orientato alla formazione dei ministri                               La nascita di un pensiero teologico
     di culto islamico, ma offre comunque                                 islamico europeo non significa la fine
     strumenti utili di istruzione in un quadro                           delle dispute e delle divergenze. Non
     più ampio.                                                           si può ridurre l’esperienza islamica,
                                                                          ricca e complessa, a un’unica corrente.
     C’è un capitale umano importante che può                             Rimarranno i musulmani conservatori,
     contribuire all’atteso sviluppo intellettuale                        tradizionali, liberali, progressisti eccetera.
     e teologico: i professori musulmani che                              Tuttavia, nascerà, tra tutte queste correnti
     hanno studiato e/o lavorano presso le                                e la modernità occidentale, un dialogo
     università europee, in particolare nelle                             fruttuoso che porterà risultati concreti.
     università religiose e nelle facoltà di                              Non si tratta di cercare compromessi
     teologia. La loro doppia formazione                                  o adattamenti acritici alle esigenze
     islamo-cristiana, e talvolta tripla ebraico-                         moderne, ma piuttosto di avviare
     cristiano-islamica, gli permette di essere                           una partecipazione attiva e positiva
     veri mediatori culturali di alta qualità.                            al dibattito continentale e mondiale,
     La teologia, per definizione e missione,                             contribuendo alla riforma civile con idee e
     è una mediazione tra fede e cultura.                                 visioni nuove, assieme alle altre religioni e
     L’esperienza pioniera tedesca non sarebbe                            filosofie laiche.

     2 Vedi: Klaus von Stosch, “La collaborazione accademica in Germania,” Concilium, Segni di speranza nel dialogo islamo-cristiano,
       4/2020, pp. 97-105. Vedi anche Zentrum für Islamische Theologie Münster: https://www.uni-muenster.de/ZIT/
     3 https://www.unipa.it/dipartimenti/cultureesocieta/cds/religionieculture2250/?pagina=presentazione

26
PARTE I

20 anni dopo l’11 settembre:
come sono mutate le narrative
sull’Islam e le esperienze
dei musulmani in Europa?

                                27
20 anni dopo l’11 settembre:
     5   come sono mutate le narrative sull’Islam
         e le esperienze dei musulmani in Europa?

         di Sara Silvestri
         Senior Lecturer in International Politics,
         City University London

         Sono passati 20 anni dall’11 settembre          dei musulmani che vivono in Europa.
         e oltre 30 dal caso Rushdie, eppure
         molte dinamiche e molte domande che             Come il prof. Allievi e altri – qui e in
         riguardano l’Islam in Europa sembrano           altri contesti – hanno ben sottolineato,
         riproporsi identiche. Quali sono i nodi         anche io desidero premettere che
         delle tensioni e in che modo sono cambiati      l’espressione “Islam europeo” – o anche
         e si diversificano gli approcci dei Paesi e     il termine “diaspora” – non riflette in
         delle istituzioni europee verso i musulmani     maniera adeguata la realtà demografica,
         da un lato e gli atteggiamenti e le             culturale e sociale della presenza islamica
         strategie delle comunità musulmane stesse       in Europa. Esistono infatti molteplici
         dall’altro?                                     comunità, tradizioni, identità, reti sociali
                                                         e tendenze culturali, politiche o religiose
         INTRODUZIONE                                    tra i musulmani che risiedono in Europa,
                                                         e questo contribuisce alla crescente
         È desolante, a venti anni dagli attacchi        pluralità religiosa e culturale del nostro
         dell’11 settembre e dalla War on terror,        continente che è in corso comunque, con o
         ritrovarsi con un déjà vu in Afghanistan,       senza Islam.
         e continuare a parlare dell’Islam e della
         presenza dei musulmani in Occidente più
         o meno con gli stessi toni e circondati
         dagli stessi pregiudizi che circolavano nel
                                                         “
                                                         L’espressione “Islam europeo” non
         2001. Ancora oggi, come venti anni fa, ci       riflette in maniera adeguata la realtà
         ritroviamo a discutere delle caratteristiche    demografica, culturale e sociale
         e della possibilità di un Islam europeo.        della presenza islamica in Europa.
         Vediamo se e cosa è cambiato da allora

28
         nelle narrative sull’Islam e nelle esperienze
                                                         ”
In questa fase di sfaldamento e di dubbi      I DUE LATI DELLA MEDAGLIA:
sull’identità europea, che significato ha     NON SOLO ASPETTI NEGATIVI
parlare di “Islam europeo”?
Mi domando perché alcuni si                   Nell’intento di fornire degli esempi
incaponiscano nella ricerca di un “Islam      concreti del pluralismo religioso che
europeo” monolitico, statico, che sia         esiste in Europa e della diversità e vitalità
chiaramente identificabile, etichettabile.    dell’Islam in essa, il resto di questo mio
Sappiamo bene, a partire dal quotidiano,      saggio desidera sottolineare alcuni
come possano essere variabili, e talvolta     cambiamenti positivi nella mobilitazione
anche contradditorie, le posizioni            e percezione dei musulmani in Europa
politiche o religiose di qualunque            dall’ 11 settembre 2001 a oggi. Ma
individuo, che appartenga o meno a            prima è anche necessario soffermarsi
una denominazione religiosa. Inoltre,         brevemente sugli aspetti negativi della
sappiamo bene quale profondo momento          rappresentazione e percezione dell’Islam
di crisi identitaria stia vivendo l’Europa    nella sfera pubblica causati o accelerati
– intesa sia come regione geografica sia      dall’11 settembre.
come entità politica (l’Unione Europea,
Ue), come punto di riferimento culturale,     Attacchi e propaganda terroristici portati
morale e politico. Di fronte ai riemergenti   avanti da individui e gruppi sedicenti
etnocentrismi e ai nazionalismi, all’enfasi   musulmani da una parte e, dall’altra, la
sulle identità locali, alla frammentazione    lotta al terrorismo – con le sue pratiche
– se non disintegrazione – dell’Ue, mi        di profiling e cacce alle streghe contro
pare logico partire dalle manifestazioni      islamisti di ogni sorta – hanno assieme
e dalle problematiche che sono specifiche     stretto in una morsa i musulmani: si sono
dell’Islam nei nostri singoli Paesi,          sentiti ostracizzati, se non aggrediti,
piuttosto che da una visione monolitica a     per la propria fede e in qualche modo
livello europeo.                              deprivati di essa. Incidenti discriminatori
                                              e attacchi razzisti e islamofobi hanno
Riconosco tuttavia che non si possono         ulteriormente complicato la situazione in
omettere alcune caratteristiche               questi ultimi due decenni. Questo scenario
transnazionali della presenza dei             ha generato tensioni tra maggioranze e
musulmani in Europa (che sono legate          minoranze nelle democrazie occidentali,
ai fenomeni migratori, ai conflitti, ai       perdita di fiducia nelle istituzioni, e anche
passati coloniali di certe nazioni, ecc.)     dinamiche di competizione tra minoranze
e anche alcune caratteristiche condivise      di tradizioni diverse.
dai vari sistemi politici e culturali delle
democrazie europee in cui si inseriscono      Ma c’è anche l’altro lato della medaglia
i musulmani, quali la secolarizzazione,       se si osserva la longue durée degli ultimi 20
anche se declinata in modi molto diversi      anni. Il mondo accademico e i policy maker
tra loro, e radici culturali in vari modi     si sono resi conto della rilevanza della
legate alla tradizione giudeo-cristiana.      religione nella politica internazionale,
                                              come dimostra lo stesso fatto che questa
Quindi bando all’aspettativa di osservare     iniziativa sia stata sponsorizzata dal
un “Islam europeo” omogeneo e “altro”         MAE.
da noi. Insieme siamo tutti parte di
un’Europa plurale del presente, non del       I media, anche se sono spesso additati per
futuro. E rendiamoci conto che come           riprodurre pregiudizi negativi, in realtà mi
cambiano l’Europa e i suoi cittadini,         pare abbiano migliorato le loro pratiche,
possono anche variare nel tempo e da          almeno nel settore della quality/elite press:
Paese a Paese le esperienze, le aspettative   c’è stata una sorta di alfabetizzazione al
e le percezioni di coloro che sono di fede    tema dell’Islam negli ultimi 20 anni, con
islamica.                                     approfondimenti e voci diverse. A partire
                                              dal 2007-2008 vari gruppi giornalistici,

                                                                                              29
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