Funghi e natura - ambPADOVA
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
funghi e natura www.ambpadova.it Anno 43° ~ 1° semestre 2016 Gruppo di Padova CINQUE PER MILLE IRPEF Ricorda che puoi devolvere il 5 x mille anche alla tua associazione micologica! A.M.B. Gruppo di Padova Codice fiscale: 00738410281 notiziario micologico semestrale riservato agli associati
funghi e natura www.ambpadova.it Anno 43° ~ 1° semestre 2016 Associazione Micologica Bresadola Gruppo di Padova www.ambpadova.it No t i z i e Ut i l i e-mail: ambpadova@alice.it Sede a Padova Via Bezzecca 17 C/C/ Postale 14153357 C.F. 00738410281 Quota associativa anno 2016: € 25,00 incluse Gruppo di Padova ricezioni di: “Rivista di Micologia” CINQUE PER MILLE IRPEF edita da AMB Nazionale e Ricorda che puoi devolvere il 5 x mille anche alla tua associazione micologica! “Funghi e Natura” del Gruppo di Padova. A.M.B. Gruppo di Padova Codice fiscale: 00738410281 notiziario micologico semestrale riservato agli associati Incontri e serate ad Albignasego (PD) nella Casa delle Associazioni, SOMMARIO in via Damiano Chiesa, angolo Via Fabio Filzi Presidente Gino Segato (tel. 049 613881) Funghi e Natura 31 gennaio 2016 Renato Zangrandi (Presidente Onorario). Vice Pres. Rossano Giolo (tel. 049 9714147). Dalla segreteria pag. 3 Segretario e tesoriere: Paolo Bordin (tel. 049 8725104) di Paolo Bordin Resp. Gruppo di Studio: Il mio ricordo di Pino Rossano Giolo (tel. 049 9714147). Supervisore attività tecnico-scientifiche: di Paolo Bordin pag. 4 Paolo Di Piazza. Resp. attività ricreative: di Enrico Bizio pag. 6 Ennio Albertin (tel. 049 811681). Resp. organizzazione mostre ed erbario: 48° Comitato scientifico pag. 9 Andrea Cavalletto con la collaborazione di di Silvano Pizzardo Donatello Caccin. Resp. pubbliche relazioni: Entoloma Saundersii pag. 10 Gino Segato (tel. 049 613881) e Ida Varotto. Gestione materiale e allestimento mostre: di Rossano Giolo Ennio Albertin e Andrea. Perco-Nanti. Alla scoperta del Responsabile Funghi e Natura: Andrea Perco-Nanti. Tuber macrosporum pag. 12 Consiglio Direttivo: di Fiorello Baratto e G. Segato ,E. Albertin, P. Bordin, D. Caccin, A. Cavalletto, R. Giolo, R. Menegazzo, A. Perco-Nanti Andrea Perco-Nanti e I. Varotto. Hygrocybe conica Revisori dei Conti: Buson Mario, Checchetto Alfredo e Novella Riccardo. (Schaeff.) P. Kumm pag. 15 funghi di Andrea Cavalletto e Una bella lepiotacea del natura Genere Leucoagaricus pag. 17 A CURA DEL GRUPPO DI STUDIO di Paolo Di Piazza Articolisti di questo numero: Paolo Bordin, Paolo Di Piazza, Riccardo Helvella Crispa Menegazzo, Fiorello Baratto, Andrea ( Scopoli: Fr.) Fr. pag. 20 Perco-Nanti, Silvano Pizzardo, Rossano Giolo, Enrico Bizio ed Andrea Cavalletto di Riccardo Menegazzo Realizzazione e stampa: Vita sociale pag. 22 A.M.B. Gruppo di Padova I prossimi appuntamenti pag. 23 La versione stampata di Funghi e Natura è inviata gratuitamente a tutti gli associati in regola con la quota sociale. funghi e natura pag. 2/24 Terminato il 31 Gennaio 2016
Dalla Segreteria di Paolo Bordin Cari amici, anche se questo numero giornata sui Colli Euganei con la è in buona parte dedicato al ricordo guida dell’amico Stefano Formaglio. di Giuseppe Costiniti, ugualmente, DOMENICA 10 APRILE descriveremo le principali attività svolte nel secondo semestre del 2015. Escursione sul Monte Piccolo e Monte Dopo l’improvviso scomparsa di Ventolone. Ritrovo come l’anno scorso Giuseppe, nel primo Consiglio alle ore 8.30 nel parcheggio di Battaglia Direttivo abbiamo chiamato a Terme vicino alla rotonda sita a metà svolgere le funzioni di presidente strada tra Battaglia e Valsanzibio. il vice-presidente Gino Segato che Per chi volesse andare direttamente dobbiamo ringraziare sentitamente al luogo di partenza dell’escursione, per l’impegno profuso, nonostante ore 9.00 nel parcheggio vicino al gli impegni di lavoro, per risolvere ristorante Aganoor ad Arquà. Dal i problemi determinati dal luttuoso parcheggio si sale attraversando parte evento. del caratteristico borgo e la guida ci Il nostro grazie deve andare anche racconterà la storia legata a Francesco al socio Riccardo Novella, carissimo Petrarca. Alla fine del paese s’imbocca amico di Giuseppe ed anche lui un sentiero che, tra olivi e boschi, esperto di informatica che ci ha costeggia il versante sud del Monte consentito di recuperare il materiale Piccolo, quindi si sale dal versante dell’Associazione, in particolare le opposto fino alla sella del Monte serate in PowerPoint preparate in Ventolone che viene aggirato per questi anni e che Giuseppe aveva trovarsi sopra Arquà. salvato nel suo computer. Escursione con spunti naturalistici e Nonostante l’assenza di Giuseppe, ed storici, splendide vedute su Arquà, anche per ricordarlo in maniera degna, Monselice, la pianura ed i Colli gli impegni assunti con riferimento alle meridionali. mostre sono stati tutti regolarmente DOMENICA 8 MAGGIO portati a termine. I componenti del Escursione sul Monte Rua. Ritrovo Gruppo di Studio e del Direttivo alle ore 8.30 nel parcheggio presso la hanno messo il massimo impegno rotonda di Battaglia Terme. Per chi affinché le manifestazioni avessero volesse andare direttamente al luogo luogo con il miglior esito possibile. di partenza: ore 9.00 parcheggio Ringraziamo i soci volonterosi che dietro il Municipio di Galzignano hanno collaborato, alcuni dei quali Terme. Da qui si sale lungo il “Calto anche di recente iscrizione al gruppo. Pavoin” che divide il Monte Rua dal La gita micologica aveva come meta Monte Orsara. Lungo questo tratto Falcade - Canale d’Agordo, e ad essa vediamo il torrente che scende e i hanno partecipato tra soci e familiari resti di piantumazioni di conifere 66 persone. La raccolta di funghi, della forestale, ormai circondate dalle data l’annata particolarmente carente specie nostrane: castagno, rovere, per quanto riguarda i porcini, è e macchia mediterranea. Arrivati stata generosa soltanto per finferle e alla chiesetta del Roccolo dedicata a chiodini. San Giovanni Gualberto patrono dei Anche il pranzo sociale ha visto un forestali, giriamo verso l’omonimo numero elevato di presenze, anche se passo e prendiamo un crinale sassoso in misura inferiore rispetto al 2014. che va verso il monastero, di cui verrà spiegata la storia secolare. Dopo aver ESCURSIONI 2016 SUI COLLI EUGANEI girato attorno al monastero, si scenderà Anche nel 2016 sono previste le dal “Sentiero delle Rogazioni” fino a tradizionali due escursioni di mezza ritrovare il percorso iniziale. funghi e natura pag. 3/24
Il mio ricordo di Pino di Paolo Bordin Desidero ricordare Giuseppe mesi dell’anno 1995. Ma con l’anno abbinando la sua figura alla storia del 1997, Giuseppe sempre più interessato Gruppo AMB di Padova negli anni dalle nostre attività decise di iscriversi della sua presidenza. al posto di Flavia. Il primo contatto di Giuseppe col Si candidò ad entrare nel Consiglio nostro gruppo micologico avvenne Direttivo, venne eletto consigliere alla mostra di San Michele delle e, nel 1998, alla prima riunione del Badesse nell’anno 1995, come lui ha Consiglio, fu, con lungimiranza ricordato più di una volta. Giuseppe da parte dei consiglieri, nominato e la moglie Flavia erano andati in ferie presidente. Quindi abbiamo l’onore in Puglia ai primi di settembre e, fatto di averlo avuto come presidente per abbastanza eccezionale, visitando oltre 17 anni. la Foresta Umbra, si trovarono in Un momento difficile per presenza di una straordinaria fioritura l’associazione fu l’incendio che di porcini ed ovuli a seguito di piogge interessò la sede di Corso Australia abbondanti verificatesi nel mese nell’anno 2001. L’incendio, di agosto. Nacque in loro da quel accidentalmente o dolosamente momento il desiderio di approfondire originato dal fuoco di alcuni materassi, la conoscenza dei funghi. In visita pur non arrivando al nostro ufficio, alla mostra vennero avvicinati da ricoprì di uno strato di fuliggine tutto Gaetano Friso che, come facciamo il materiale presente nei locali. Grazie abitualmente, li invitò e venire a al lavoro minuzioso di pulizia dei soci vedere una nostra serata di funghi dal Ennio Albertin e Gaetano Friso, buona vero. In quel periodo la spiegazione parte dei materiali dell’associazione dei funghi veniva svolta ancora sui vennero recuperati. Dovemmo in tavoli congiuntamente dal dr. Paolo ogni caso abbandonare la sede e Di Piazza e da Renato Zangrandi. grazie all’interessamento del socio Dopo alcune serate di frequentazione, Elio Bidoggia potemmo proseguire essendo ambedue molto interessati, provvisoriamente la nostra attività decisero d’iscriversi; fu però solo didattica a Voltabarozzo in una sala Flavia ad iscriversi. Come facciamo consiliare nel Parco dei Faggi del di consueto l’iscrizione avvenne con quartiere 4 Sud-Est di Padova. Nel decorrenza 1996 dando la possibilità 2002 l’assessore Rigoni del Comune di partecipare alle attività degli ultimi di Albignasego dove organizzavamo la mostra in Villa Obizzi, venuto a funghi e natura pag. 4/24
conoscenza dei nostri problemi, ci modo da avere una documentazione offrì generosamente la possibilità in qualsiasi momento e controllabile di continuare la nostra attività nel da qualsiasi studioso (scheda tra l’altro Comune di Albignasego in una sala progettata da lui e poi usata con il suo del Comune. Poi, dopo la costruzione aiuto pratico da parecchi altri gruppi della Casa delle Associazioni, fummo micologici). Ha spinto i componenti autorizzati dal Comune a svolgere del Gruppo di Studio a specializzarsi la nostra attività didattica nella Casa ciascuno in un genere particolare in stessa al piano terra presso il Circolo modo da aver persone adeguatamente degli Anziani dove siamo attualmente. preparate da impiegare nelle mostre e Molti sono i meriti che dobbiamo nelle serate da programmare. Uno dei riconoscere a Giuseppe sia sotto suoi vanti era quello di avere almeno l’aspetto didattico e, soprattutto, sotto cinque o sei persone in grado di l’aspetto organizzativo. presentare una serata. Con Mario Giliberto ed Enrico Bizio Sua, con il compianto Mario Giliberto, aveva costituito l’Inocybe Team, l’idea di distribuire in quattro anni dedicandosi intensamente allo studio tutte le conoscenze sui funghi in delle Inocybi e acquisendo una tale modo da cercare di fidelizzare il conoscenza della materia, da essere socio per tutto questo periodo. Ma se noto anche a livello internazionale. da un lato questo era l’ideale per chi Le realizzazioni delle mostre aveva voglia di imparare e costanza micologiche si svolgono oramai nell’applicazione, dall’altro poteva rapidamente e con collaudati creare in altri soggetti sfiducia nelle automatismi, grazie chiaramente proprie capacità di imparare. Infatti anche alla collaborazione del Gruppo dalle statistiche in nostro possesso di Studio, dei consiglieri e di alcuni risultava che oltre il 50% dei nuovi soci volonterosi. soci l’anno dopo non rinnovava. Per Le sue doti e capacità hanno trovato cui già a giugno del 2015 il presidente riconoscimento a livello nazionale con aveva annunciato che il ciclo si sarebbe l’elezione nel 2008 a consigliere nel ridotto a tre anni a partire dal 2016 direttivo nazionale dell’AMB; incarico riducendo lo spazio riservato ai generi confermato nel 2012. di scarsa importanza pratica anche se Era dotato di notevole carisma e molto interessanti per gli studiosi (es. interveniva spesso nelle assemblee genere Mycena e Inocybe). sia dell’AMB che della Federazione Dobbiamo ricordare anche la sua Gruppi Veneti, rendendosi sempre grande esperienza nell’uso del disponibile ad aiutare i vari gruppi computer derivante dall’attività nei problemi informatici. lavorativa svolta in IBM fin da Nell’ambito del nostro gruppo pur giovane, per cui la preparazione cercando sempre di perseguire quelle delle nostre serate vedeva spesso la che erano secondo lui le mete da presenza del suo intervento. raggiungere, ha sempre dimostrato Il Gruppo di Studio sotto la sua grandi doti di equilibrio e notevole spinta ha raggiunto un livello di pazienza nell’ascoltare i pareri degli preparazione nello studio dei funghi altri e talvolta li ha fatti propri che mai aveva toccato in precedenza convinto dalle argomentazioni, anche e ciò veniva riconosciuto sia a se magari in partenza era di avviso livello regionale che nazionale. Ha diverso. cominciato a raccogliere in maniera sistematica i funghi dei Colli Euganei Un presidente che ha dato lustro al realizzando gli exsiccata dei funghi nostro gruppo facendolo conoscere e raccolti, fotografati in loco e con apprezzare a livello nazionale. compilazione della relativa scheda, in Padova 9/11/2015 funghi e natura pag. 5/24
Il mio ricordo di Pino di Enrico Bizio Avevo un amico, come me di recente e Mario Giliberto avrebbero costituito pensionamento, col quale, nel giro di una delle coppie di micologi-amici mezz’ora, potevo decidere se trovarmi più belle, più vere, più inossidabili per funghi in pineta, oppure a casa e meglio assortite della micologia dell’uno, o dell’altro, a discutere veneta. futuri progetti. Questo amico ora In quello stesso periodo si stava non c’è più. Improvvisamente è formando attorno a me un certo venuto a mancare, in pochi minuti e interesse verso il genere Inocybe, che senza nessun preavviso, strappato io stavo coltivando e inconsciamente alla moglie Flavia e al figlio Fabio, in “promuovendo”. Un po’ alla volta quella maledetta notte tra il 12 luglio, la mia passione per questo genere domenica, e il 13, lunedì. Ancora cominciava a far breccia in qualche adesso, a distanza di mesi, mi ritorna partecipante: Mario Giliberto, alla mente quella mattina, in cui due salentino trapiantato a Padova, e il diversi amici, in stretta successione, giovane Andrea Castellan, trevisano trafelati e increduli, mi davano la di Montebelluna, furono i primi a notizia della scomparsa di Giuseppe subire il contagio per questo gruppo Costiniti, per tutti più semplicemente, di funghi apparentemente non tra Pino. Nessuno dovrebbe andarsene a i più attraenti; si aggiungevano ad 61 anni, nel pieno della maturità, con Andrea Aiardi, trentino di Rovereto. un significativo pezzo di vita ancora All’epoca, Pino si accompagnava tutto da vivere! a noi più che altro per la stretta Un’amicizia può essere profonda amicizia con Mario, ma fino ad anche se recente. E la nostra risaliva allora non aveva dimostrato nessuna ai primissimi anni duemila, quando predilezione per il nostro genere. conobbi Pino durante i convegni Fui dunque sorpreso quando Pino promossi dalla Federazione dei Gruppi chiese di sedersi al tavolo attorno al Micologici Veneti. Si distingueva per quale, un bel giorno, decisi di invitare la corporatura robusta, per la calvizie gli “amici del genere Inocybe”: era incipiente, per un bel paio di baffi; venuto il tempo di conoscerci meglio grazie alla profondità della voce e alla e ipotizzare qualche prima timida tranquillità con cui parlava, metteva iniziativa comune. La presenza già tutti a proprio agio. Era sempre consolidata tra noi di Mario, era accompagnato da un suo amico, certamente per Pino un incentivo non più piccolo di statura e dall’aspetto secondario. Con qualche perplessità, ispido, un uomo curiosissimo e dai per via dell’iniziale gap conoscitivo, modi gentili: per anni, Pino Costiniti accettai quella singolare richiesta: funghi e natura pag. 6/24
mai ignorare chi è disponibile ad della micologia; sosteneva questa impegnarsi in qualcosa! Del resto, idea con grande convinzione e senza quello che andava a formarsi, in via riserve. Quante discussioni tra di del tutto informale, era un gruppetto noi…: in parziale disaccordo col di amici-appassionati di micologia suo punto di vista, io sostenevo che che si ritrovavano con il pretesto l’informatica è necessaria solo se può di cercare assieme di conoscere fornire un qualche contributo, mentre un po’ meglio (idea bizzarra) il non è per nulla utile se costituisce genere Inocybe. Pino era ormai dei una gabbia che reprime la creatività nostri e mai fu immeritevole la sua individuale. Alla fine ci si trovava presenza in quel piccolo sodalizio, a d’accordo sul fare, ognuno, ciò che cominciare dalla paternità di quella voleva, e il discorso finiva lì! inedita sigla: se il gruppo nacque Un altro tratto della personalità di da una mia idea, fu Pino a proporre Pino era la modestia: nei vari forum il nome di “Inocybe Team”, in che frequentava, gli succedeva cui chiarezza, semplicità e finalità spesso di dover dare pareri, che gli venivano felicemente sintetizzate. venivano chiesti come “qualificato Nella giornata seminariale sul genere componente” dell’Inocybe Team, Inocybe del 17 marzo del 2007, che ci pertanto “sicuramente esperto”. E ha visto impegnati individualmente ogni volta lui si scherniva di quel titolo e come squadra, Pino ha dato il suo che gli pareva di abusare, rimandando contributo con una bella e chiara magari a me le questioni più spinose; relazione sull’utilizzo dei programmi tuttavia, con l’andar del tempo, statistici applicati alla micologia. aveva sviluppato una competenza Pino era anche dotato di una certa immensamente più grande rispetto dose di sana ambizione. Se esercitata a quella del micologo “generalista”, discretamente, come nel suo caso, meritando appieno quel “titolo”. l’ambizione è una cosa positiva: è La malattia di Mario Giliberto, il desiderio legittimo di migliorare con i suoi alti e bassi, ebbe in Pino la propria posizione garantendo, un testimone di quella sofferenza nel contempo, un impegno in un e un cronista discreto di quel qualche ruolo. Del resto, fu il grande dolore. L’Inocybe Team aveva nel storico di epoca romana Sallustio a frattempo integrato nelle sua fila il scrivere che “L’ambizione, tra tutti giovane Gianluca Donà, pure lui da i vizi umani, è quella che assomiglia Padova, ma la scomparsa di Mario maggiormente a una virtù”. Anche avrebbe azzoppato seriamente quella per questo motivo Pino ha preso in piccola compagnia. Riprendemmo corsa il “treno” dell’Inocybe Team faticosamente il discorso bruscamente che stava passando; per lo stesso interrotto, cercammo di capire cosa motivo avrebbe accettato l’incarico di Mario avesse lasciato in sospeso, Presidente del suo Gruppo, a Padova, per completarlo nella sua memoria. sarebbe stato tra i co-fondatori di Pino ebbe in questa fase, un ruolo Acta Fungorum, avrebbe accettato fondamentale e ora devo ammettere la candidatura, nel corso degli anni, che la complicata, ma positiva, a dirigente nazionale dell’A.M.B. In conclusione di Inocybe euganea sp. tutti questi ambiti Pino ha sempre nov. (in pubblicazione) si deve in portato il suo contributo di idee, con gran parte alle esortazioni di Pino nei calma, con serenità, con pazienza, miei confronti. Ora, per un nefasto con prudenza e con riflessione, tutte scherzo della sorte, analogo discorso caratteristiche ben marcate, le stesse si pone per Pino. Aveva appena finito che lo portarono più tardi ad esercitare l’informatizzazione della monografia l’antica arte marziale del Tai Chi. di Alessio, con i link verso le chiavi In cima alle sue priorità c’era l’uso dicotomiche e verso le tavole di dell’informatizzazione nei vari aspetti Rebaudengo: il suo ultimo regalo, una funghi e natura pag. 7/24
fatica alla quale aveva dedicato molto ad un tavolo ormai tanti anni fa, non tempo e che è servita a recuperare, c’è più; ora ce n’è un altro, una specie in modo eccellente, un lavoro di “Inocybe Team 2”, nome che a Pino scarsamente riconosciuto. non sarebbe affatto dispiaciuto. Questa è la storia della mia amicizia Questo è ciò che io, personalmente, con Pino, filtrata attraverso i miei ritengo di poter dire in memoria di personali ricordi. Pensare che Mario Pino Costiniti, un amico fraterno, e Pino, due colonne di umanità e compagno di tante escursioni e di amicizia, non siano più tra noi, complice di altrettanti progetti, piccoli strappate da un destino avverso, e grandi, portati a termine o sospesi è disorientante. Eravamo un bel per sempre. È stato un privilegio gruppetto di amici, ancora oggi lo conoscerlo e, sinceramente, sento la siamo dopo il contributo umano e di sua prematura scomparsa come una esperienza seguito all’ingresso nel di quelle avversità della vita che è Team, da un paio d’anni, del friulano difficile superare. Giuliano Ferisin; ma quel nucleo Venezia 18.11.2015 iniziale che ho voluto riunire attorno Il Presidente dell’A.M.B. di Padova , Giuseppe Costiniti, è improvvisamente mancato il 13 luglio 2015. Il Consiglio Direttivo, il Gruppo di Studio ed i Soci tutti dell’A.M.B. di Padova, ricordano qui l’improvvisa e dolorosa scomparsa del loro Presidente Giuseppe Costiniti , “Pino” come confidenzialmente veniva chiamato. Alla guida del Gruppo A.M.B. di Padova da quasi 20 anni, era da noi tutti stimato e rispettato per le sue capacità di intrattenere, mediare ed entusiasmare, per la sua grande passione micologica ed il carisma che lo accompagnava; qualità tutte che ci hanno fatto apprezzare il vasto mondo della Micologia. Sotto la sua guida, abbiamo imparato a parlare, studiare e relazionare non solo di funghi, ma di tutto ciò che ruota attorno ad essi, per cui, grazie a Lui, abbiamo incrementato ed aggiornato il patrimonio culturale del Gruppo. Stimato cultore micologico e valido amministratore del nostro Gruppo di Padova, era da qualche anno divenuto Consigliere Nazionale dell’A.M.B.. Incessante la sua attività nella promozione di interessanti serate micologiche, di incontri con persone qualificate nel settore micologico ed altro, di ricerche condotte con spirito scientifico. Il ricordo va alla dedizione totale per le mostre micologiche, da Lui ritenute l’esternazione ed il premio del proficuo lavoro svolto nell’annata. Ricordiamo i molteplici sforzi per indire nuove mostre con lo spirito sia di diffondere la cultura micologica, che, nel contempo, di socializzare, perché riteneva fondamentale avvicinare le persone per poterne fare dei nuovi soci. Di tutto questo ti ringraziamo “Pino” e di tante altre cose ancora, non menzionate, ma il vuoto improvviso ed incolmabile della tua mancanza, potremo riempirlo solo proseguendo intensamente nella strada da Te tracciata, con l’impegno e l’entusiasmo che sempre ci ha dimostrato. Grazie “Pino”. A.M.B. Padova Padova 02/09/2015 funghi e natura pag. 8/24
Anno di fondazione: 1996. Statuto Sociale reg. to c/o Uff. Reg. Rovigo n. 2632/98. Oggetto: 48° Comitato Scientifico “località Laghetti del Venda” destinato all’indimenticabile “Pino” Giuseppe Costiniti, già Presidente del Gruppo Micologico AMB Padova. L’improvvisa ed inimmaginabile Team al quale Pino apparteneva, gli scomparsa di Pino ci ha lasciato abbiamo reso omaggio con alcune sgomenti ed esterrefatti ed un grande specie raccolte sotto i Corbezzoli: vuoto umano. Inocybe cf. abjecta. (P. Karst.) R. Heim Sono venuti meno i cordiali rapporti (f. S. Pizzardo), I. curvipes P. Karst. e di amicizia e di cultura micologica che I. cf. virgatula sensu Dennis, Orton & attingevamo da Pino, sempre pronto Hora (f. E. Bizio). e prodigo di consigli per iniziative Aggiungere altro saprebbe di retorica; di crescita micologica per rinnovare tutti Noi, infatti, lo conoscevamo anno dopo anno l’organizzazione e lo stimavamo per le Sue doti di Federativa, tra cui spiccano i 47 gentiluomo e persona perbene e per il Comitati scientifici sinora raggiunti suo affetto per l’amata Famiglia. dal 1996. Grazie Pino per aver potuto godere Il 48°, fatalmente dopo la Sua della Tua amicizia. scomparsa, era programmato quest’anno sui Colli Euganei, ambienti Il Coordinatore Regionale AMBFGV naturali molto frequentati da Pino. Silvano Pizzardo Per ricordarne l’immagine di uomo e studioso, il Coordinamento Regionale FGV lo ha a Lui dedicato. La presenza massiccia di amici - cinquantadue micologi - provenienti da 18 gruppi Federati, ha onorato in modo tangibile la Sua memoria, non solo per averlo ricordato a tutti i partecipanti dal coordinatore regionale, ma anche con le escursioni, i ritrovamenti e lo studio delle varie Inocybe cf abjecta specie da Loro reperite. Lui, come tutti noi, amava il mondo dei funghi; in particolare Pino perseguiva anche lo studio del Genere Inocybe, coadiuvato dal Suo gruppo di studio, e dal grande amico Mario Giliberto, purtroppo anch’esso scomparso. Inocybe cf virgatula E proprio, per ricordarne i Suoi ritrovamenti, nel giardino del locale nel quale dove eravamo convenuti, a pochi passi dalla sala studi, sono state rinvenute e fotografate diverse Inocibi. Con l’aiuto e le determinazioni Inocybe curvipes dell’Inocybe Team e di Enrico Bizio, funghi e natura pag. 9/24
ENTOLOMA SAUNDERSII di Rossano Giolo foto di R.Giolol PREMESSA INTRODUZIONE Viene presentata una specie Ormai sono una decina d’anni appartenente al genere Entoloma, che frequento un boschetto nel contraddistinta da un carattere comune di Arzergrande ( PD ) in assai curioso: la crescita pressoché una zona denominata “Strada delle invernale della specie, quando le strighe”(delle streghe); si tratta di uniche specie presenti sono lignicole. un’area con piante messe a dimora negli anni novanta. Avevo notato che le piante più numerose erano gli olmi e più precisamente l’Ulmus minor (carpinifolia, campestris) e siccome ero alla ricerca di un Entoloma e più precisamente dell’Entoloma saundersii simbionte dell’olmo, crescente nel periodo invernale sino ai primi accenni della primavera, ho cominciato a frequentare la zona nel periodo propizio. Sorprendentemente, nei periodi quando la temperatura non era rigida ma ben sopra la media, attorno agli olmi la fioritura di questa foto di R. Giolo specie era abbondante con numerosi carpofori, per poi proseguire a periodi funghi e natura pag. 10/24
alterni sino ai primi tepori della Raccolte: 10/03/2009 in località primavera. Strada delle strighe-Comune di Entoloma saundersii ( FR: ) Sacc. Arzergrande (PD) Legit R. Giolo altre raccolte 18/12/2010- 10/03/2015 POSIZIONE SISTEMATICA sempre nel medesimo sito. Classe: Basidiomycetes Commestibilità: in letteratura è Ordine: Entolomatales ritenuto un buon commestibile, ma Famiglia: Entolomataceae personalmente mai consumato. Genere: Entoloma. Microscopia: spore: 11,5-14 x 10-12,5 DESCRIZIONE MACROSCOPICA E µm , angolose, isodiametriche; basidi MICROSCOPICA quadrisporici clavati Cappello: 30-100 mm. di diametro, all’inizio conico-convesso, poi piano- umbonato, margine involuto a lungo, sottile, viscido con tempo umido , fibrilloso, argenteo metallizzato con tempo secco, brunastro con tempo umido. Lamelle: ventricose, spesse, spaziate, adnato-smarginate, all’inizio color bianco-grigiastro, a maturità rosa. Gambo: 25-60 x 5-25 mm., cilindraceo, fibrilloso, bianco, pieno. foto di R. Giolo Osservazioni: Specie di facile determinazione se si tiene conto sia del periodo di crescita, che và dall’inizio dell’inverno sino alla sua scomparsa ai primi accenni della primavera, che della crescita esclusiva sotto olmo. Bibliografia: MOSER M. 1980-1986-1993-2000- Guida alla determinazione dei funghi foto di R. Giolo vol. 1- Arti grafiche Saturnia-Trento ZUCCHERELLI A. 1993- I funghi Carne: bianca, abbastanza soda, con delle pinete delle zone mediterranee- odore netto di farina e sapore simile Longo editore Ravenna alla farina. Habitat: cresce in presenza di olmo, nel periodo invernale, nei parchi, giardini, anche nei boschi, sempre in presenza di olmi. funghi e natura pag. 11/24
Alla scoperta del Tuber macrosporum di Fiorello Baratto e Andrea Perco-Nanti Regione Veneto il permesso di raccolta va dal 1° settembre al 31 dicembre. Dal punto di vista della commestibilità, viene definito “buono” e le dimensioni sono di 1-4 cm., raramente oltre. Guardando questo tartufo, diciamo che fa parte del gruppo dei neri, ma, in realtà, il suo colore esterno non è proprio nero, anzi spesso è tra il nero ed il color ruggine con riflessi quasi violacei. Esaminando la struttura del Tuber macrosporum, vediamo che la superficie esterna (peridio) è finemente rugosa e ricoperta da verruche molto foto di G. Costiniti piccole, appiattite e poligonali che le conferiscono l’aspetto caratteristico Tra le nove specie di tartufo definito “naso di cane”; la polpa del ammesse al commercio in Italia, il tartufo (gleba) è soda e compatta e di Tuber macrosporum è forse il meno colore biancastro-bruno nel giovane, poi commercializzato ed il meno conosciuto grigiastro fino ad arrivare al nerastro; le anche se è veramente buono. Ciò è dovuto sia al fatto che questo fungo cresce ben interrato dappertutto ma molto sporadico, sia perché, essendo di sapore molto vicino a quello del Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato), il cavatore di tartufi se lo tiene per la propria tavola; per questo il Tuber macrosporum è detto volgarmente il “tartufo dei tartufai”. foto di G.Costiniti venature sono biancastre e numerose, sia esili che, qua e là, piuttosto grandi, interrotte, labirintiche, che all’aria virano al bruno-rossastro pallido. I contenitori delle spore (aschi) hanno 1-3 spore ellittiche e peduncolate, di dimensioni molto più grandi rispetto alle foto di R. Menegazzo spore degli altri tartufi neri, e da questo Il Tuber macrosporum fruttifica da fine deriva il nome di “macrosporum”. agosto a fine autunno e ha la caratteristica di produrre, nella stessa buca, numerosi L’odore, unico e caratteristico tra i esemplari di dimensioni variabili, tartufi neri, è solfuro-agliaceo quasi ma sempre abbastanza piccoli. Nella come quello del tartufo bianco pregiato, funghi e natura pag. 12/24
ed il sapore è piuttosto gradevole. costituendo l’abbozzo del carpoforo il quale porta gli organi di riproduzione e che, sviluppandosi, presenta due strutture ben precise : il peridio che è la parte più esterna del tartufo, e la gleba che è la parte interna al peridio. Il peridio è formato da ife che hanno una parete spessa e che sono aggregate e intrecciate strettamente tra di loro a formare come un tessuto, che prende il nome di struttura plectenchimatica, che, a sua volta, può essere, o pseudo- parenchimatica con elementi globosi e poligonali, o prosenchimatica con elementi molti lunghi; il peridio ha una foto di R. Menegazzo superficie esterna che può essere sia liscia, che pubescente, o verrucosa con Il Tuber macrosporum è presente sporgenze piramidali. in Italia del nord e del centro un po’ dovunque e sporadico fino a 300- 400 m., in simbiosi micorrizica con varie piante come il nocciolo, la farnia, roverella, i pioppi, salici, tigli ed il carpino nero. Gli ambienti di crescita di questo tartufo sono similari a quelli del Tuber magnatum, ma tollera maggiormente la siccità e preferisce in genere gli ambienti di pianura e i fondovalle freschi e ben ombreggiati, ma non cresce mai nelle zone tipiche del Tuber melanosporum. foto di R. Menegazzo In definitiva un tartufo buono e difficilmente confondibile con gli altri La gleba è la parte più interna del tartufi neri e molto apprezzato in cucina carpoforo ed è formata da ife intrecciate dove si consiglia di usarlo eliminandone strettamente e che danno una la scorza esterna. consistenza carnosa e compatta , e il cui colore , a maturità , è tipico per ogni tartufo; la gleba , in sezione, ha un aspetto cerebriforme marmorizzato dovuto all’alternanza di ife fertili (venature interne scure) con ife sterili (venature esterne alle ife fertili e sono chiare perché contengono aria) dall’andamento sinuoso, che possono o no arrivare fino al peridio. foto di R. Menegazzo Le ife fertili portano gli aschi che hanno forma globosa o sacciforme, e sono, o sessili, o con peduncoli più o meno lunghi; aschi che contengono STRUTTURA DEI CARPOFORI DEI TARTUFI le spore che , in genere , sono meno di otto di numero e di dimensioni, forma Il corpo fruttifero dei Tartufi, o e colore variabili a seconda della ascocarpo , si forma inizialmente con specie. La parete esterna delle spore è l’ un intreccio più o meno globoso di ife, episporio che è più o meno spesso e più funghi e natura pag. 13/24
o meno ornato. Le spore possono avere BIBLIOGRAFIA sull’episporio ornamentazioni di tipo FUNGHI IPOGEI D’EUROPA aculeato (es: tartufo nero pregiato) o (Montecchi & Sarasini) 2000 di tipo reticolato-alveolato (es: tartufo : pag.45,47,49,89,90,241 bianco pregiato e scorzone). TARTUFI E TARTUFICOLTURA NEL VENETO (Gregori G.L.) 1991 Concludiamo ora questo incontro con FUNGHI D’ITALIA una ricetta semplicissima: A.M.B.- VOL.1,2,3 – 2009 FUNGHI IPOGEI Spaghetti con il tartufo nero (Carlo Vittadini) 1991 (per 4 persone) EVOLUZIONE SULLE CONOSCENZE Dopo aver sciolto un paio di acciughe BIOLOGICHE DEL GENERE TUBER in un pentolino con 40 gr. di olio (Ceruti) 1988 extra vergine, vi si versano (con l’olio GENERALITA’ SULLA BIOLOGIA E COLTURA caldo, ma non bollente), circa 40 gr. di DEI TARTUFI tartufo nero precedentemente pestato (Ceruti) 1990 e ridotto a poltiglia. Il tutto va versato sugli spaghetti appena scolati e ben Web: tuber.it caldi; mescolare bene e servire. Web: provincia.pu.it Si consiglia un vino Vermentino o Web:naturamediterraneo.com Trebbiano freschi di cantina. Web: ambmuggia.it Web:trufamania.com Arrivederci al prossimo tartufo. Web: agraria.org Web:actafungorum.org Web: appuntidimicologia.com Web:funghitaliani.it Web: micologia.it Web:asturnatura.com Web: agricoltura.provincia.arezzo.it Web:provincia.rimini.it Web: ilmondodeifunghi.it Comunicazioni di Servizio Il 18 aprile 2016 ci sarà l’Assemblea dei Soci AMB Padova, nella quale, oltre alla relazione morale del Presidente e quella economica dei Revisori, si eleggeranno i Consiglieri per il periodo 2016-2020. Si invitano i Soci volenterosi, che hanno a cuore la storia passata del nostro Gruppo e il suo futuro sviluppo, a candidarsi per formare una squadra dinamica per la promozione sia della cultura micologica, che delle nostre attività. Per avere informazioni o presentare le candidature, telefonare a Paolo Bordin 049-8725104 oppure inviargli una e-mail: pbordin@alice.it Si invitano tutti i Soci possessori di e-mail di darne comunicazione a Paolo Bordin : pbordin@alice.it; questo ci permetterà una maggiore tempestività nelle comunicazioni che interessino tutti i Soci. Chi volesse rinnovare la quota di iscrizione di € 25,00 per l’anno 2016 tramite bonifico, lo può fare utilizzando il seguente IBAN : IT19U0760112100000014153357 specificando nella causale: nome, cognome socio e rinnovo tessera anno 2016 funghi e natura pag. 14/24
Hygrocybe conica (Schaeff.) P. Kumm. di Andrea Cavalletto Talvolta passeggiando in ambienti In particolare, in Hygrocybe conica boschivi o prativi, ci ritroviamo ad si possono ammirare colorazioni ammirare carpofori che presentano sgargianti, amplificate dall’aspetto delle colorazioni molto affascinanti ed ceraceo e vischioso della specie; non in effetti, per chi li conosce, gli igrofori a caso, l’etimologia di Hygrocybe (dal s.l. rappresentano più dei “fiori” che greco hygros (umido) e kybe (testa) = dei funghi. testa umida. Generalità: Posizione sistematica: Ordine: Tricholomatales Sommariamente ciò che distingue Famiglia: Hygrophoraceae il genere Hygrophorus dal genere Genere: Hygrocybe Hygrocybe è, per il Genere Sezione: Nigrescentes Hygrophorus, la trama lamellare Specie: Hygrocybe conica. bilaterale e la stretta associazione micorrizica con alberi (crescita Non sempre risulta facile determinare boschiva), e, per il Genere Hygrocybe, la specie sopra citata, poiché alcuni la trama lamellare da irregolare a caratteri sono molto variabili, tanto regolare e la crescita su humus e che spesso si parla di “appartenenza al lettiera soprattutto nei prati. gruppo di H. conica” ossia di insieme di carpofori i cui esemplari maturi Del genere Hygrocybe fanno parte anneriscono rapidamente in tutte le carpofori di piccola taglia (ad parti (fenomeno che si manifesta anche eccezione di Hygrocybe punicea che in esemplari disidratati in clima secco presenta cappelli di dimensioni medie o dopo raccolta) ed hanno portamento – anche fino a 10/12 cm.), con carne slanciato e cappello conico più o meno acquosa e vivacemente colorata e che acuto; ne segue che, talvolta, la specie si trovano specialmente nei prati, nei descritta viene identificata come pascoli e nei luoghi erbosi, ma anche Varietà conica della stessa H. conica lungo i bordi dei sentieri boschivi. (H. conica var. conica). Hygrocybe conica foto di R. Giolo funghi e natura pag. 15/24
foto di R. Giolo Caratteri principali: Conclusioni: Cappello: generalmente conico– Come accennato, l’ampio margine campanulato, margine lobato, di variabilità macro e microscopica frastagliato; con tempo umido risulta (habitat, colore, taglia e altre piccole essere viscido. Colorazioni molto differenze di ordine microscopico), variabili: dal giallo al rosso vivo, induce a pensare che la specie sia comprese le tonalità intermedie tassonomicamente non ancora ben aranciate; appartenendo alla sezione definita e tale situazione ha portato gli Nigrescentes, la colorazione della studiosi alla creazione di varietà, tra le specie viene modificata per la presenza quali: di cellule morte (necropigmenti 1) H. conica var. conicoides: su terreni visibili anche in foto). litoranei sabbiosi e lamelle rosse sin Lamelle: libere, larghe, seghettate, da giovane non molto spesse, di colore giallo, 2) H. conica var. pseudoconica: con infine grigio. taglia più grande e meno acuta e Gambo: cilindraceo, snello, fibrilloso. basidi tetrasporici Carne: sottile, da giallo a rosa, insipida. Odore: debole. BIBLIOGRAFIA: Habitat: nei prati e nei boschi, in zone Eyssartier G., Roux P. – 2011: Le Guide umide, ubiquitario, estate/autunno. des Champignons – France et Europe. Microscopia: Editions Belin. Paris Candusso, M. (1997). Hygrophorus Spore: ellittiche, ovoidali, cilindriche, s.l. Fungi Europaei N° 6. Alassio-SV. su basidi bi-tetrasporici, e quindi Papetti C., Consiglio G. E Simonini G. variabili per forma e dimensioni. – 2000: Atlante fotografico dei Funghi Trama lamellare: ife parallele molto d’Italia – Vol. 1 – Edizioni AMB – lunghe con terminazioni affusolate e Trento arrotondate. funghi e natura pag. 16/24
Una bella lepiotacea del Genere Leucoagaricus di Paolo Di Piazza Leucoagaricus americanus (Peck) Vellinga o Leucoagaricus bresadolae (Schulzer) Bon & Boiffard o Leucoagaricus badhamii (Berkeley et Broome) Quélet ss. Konrad et Maubl Leucoagaricus americanus: esemplari aperti foto di P. Di Piazza Nella torrida e siccitosa estate del 2015, varie dimensioni e gradi di sviluppo. il comprensorio dei Colli Euganei è Al tatto ed allo strofinamento, la stato veramente scarso di ritrovamenti superficie pileica e dello stipite si fungini; tuttavia, durante una macchiavano di giallo zafferano per escursione ciclistica da Padova verso poi passare al bruno-rossastro (colore Monselice, ad una sosta in prossimità che permaneva negli esemplari del Castello del Catajo, a Battaglia rinsecchiti e poi negli exsiccata). I Terme, ho notato alcuni esemplari giorni seguenti sono ritornato sul fungini crescenti su un accumulo di posto per raccogliere altri esemplari e cupole di nocciole in prossimità del per prendere nuove immagini con la margine stradale degradante verso il macchina fotografica. Canale Battaglia, a fianco del ponte di Leucoagaricus americanus (Peck) accesso al Castello. Vellinga Gli esemplari erano per lo più Leucoagaricus bresadolae (Schulzer) rinsecchiti dal calore, ma i più freschi, Bon & Boiffard che ho prontamente immortalato con Leucoagaricus badhamii (Berkeley lo smartphone in mancanza di un et Broome) Quélet ss. Konrad et più idoneo apparecchio fotografico, Maublanc avevano un bell’ aspetto lepiotoide, bianco candido, che poteva ricordare Posizione sistematica quello di una Macrolepiota, pur con Classe: Basidiomycota alcune importanti differenze, quali Ordine: Agaricales il gambo fusiforme e attenuato verso Famiglia: Lepiotaceae l’alto, con accenno di bulbo allungato Tribù: Leucocoprineae verso la base. Osservando meglio Genere: Leucoagaricus verso il canale, ho potuto notare Sezione: Annulati con meraviglia una intera distesa di Sottosezione: Rubescentes almeno una trentina di esemplari di Specie: Leucoagaricus americanus funghi e natura pag. 17/24
Leucoagaricus americanus: esemplari in habitat foto di P. Di Piazza Etimologia: il nome del genere deriva Gambo: slanciato, cilindrico, ma dal greco antico leucòs =bianco e attenuato verso l’alto, mantiene, dal latino scientifico Agaricus = anche a maturità, l’aspetto clavato Fungo leucosporeo somigliante ad con accenno di bulbo allungato alla una specie del genere Agaricus; il base. L’interno nome della specie deriva dal latino si presenta americanus = americano o d’America. fistoloso, poi, Descrizione macroscopica a maturità, cavo con Basidiomicete leucosporeo di taglia carne fibrosa. medio grande. L’esterno Cappello: dapprima di forma ovale, risulta di sub-globoso, tronco-conico poi colore bianco convesso fino ad appianato con s p o r c o , evidente e largo umbone piatto ed fortemente ottuso. La superficie si presenta nei ingiallente al tocco foto di P. Di Piazza primordi liscia e vellutata e di colore o allo sfregamento e successivamente bianco per poi fratturarsi ricoprendosi di colore rosso-brunastro. Lunghezza di fitte squame che sono concentriche fino a 14 cm., diametro di 15-25 mm. a partire dal margine e di un colore L’anello, residuo del velo parziale, si crema e che assumono con il presenta membranoso e posizionato tempo una evidente colorazione nella parte alta del gambo. La bruno-rossastra a maturità . Il disco colorazione dello stesso varia dal rimane generalmente unito mentre il bianco iniziale per poi assumere le margine, incurvato verso il basso, tonalità caratteristiche del fungo e scoperto da tali squame, mette in cioè i toni sul rosso bruno. evidenza il colore di fondo bianco. Carne: biancastra, spessa, tenera nel Diametro fino a 12 (14) cm. cappello, dura e fibrosa nel gambo; Imenoforo: composto da lamelle ingiallente alla sezione con viraggio molto fitte, libere e distanti dal netto verso toni sul giallo-aranciato gambo, piuttosto alte con margine prima e rosso-vinoso in seguito. crenulato, inizialmente di colore L’odore, definito fungino, risulta bianco, diventano poi crema-rosate comunque gradevole, come gradevole e, al tocco ed alla compressione, si è il sapore. macchiano prima di giallo e poi di Sporata: bianca. bruno-rossastro. funghi e natura pag. 18/24
Ecologia ed Habitat: fungo non Descrizione microscopica frequente ma costante nelle stazioni Materiali e metodi: di crescita; cresce in estate-autunno, osservazioni effettuate su exsiccata con anche con clima secco, come nel caso l’ausilio di rosso Congo ammoniacale. del Catajo e in queste condizioni si evidenziano precocemente le tonalità di colore rosso bruno. Preferisce i luoghi incolti con la presenza nel substrato di residui legnosi, paglia o segatura (nel nostro caso cresceva su cupole ammassate di Corylus colurna). Specie tendenzialmente ruderale, non di rado si rinviene anche nei parchi e giardini cittadini ai bordi foto di P.Di Piazza: Cheilocistidi e spore x 400 delle pacciamature delle piante, sulla Spore: lettiera di foglie secche. basidiospore ialine, liscie, largamente La crescita è a gruppi di numerosi ellittico-ovoidali, con parete spessa, esemplari, spesso con i gambi poro germinativo ed apicolo appressati e fascicolati. pronunciato, granulose, destrinoidi, Commestibilità: da non consumare metacromatiche in blu cresile : 8-10 x in quanto ritenuto responsabile di 6-7,5 µm. sindrome gastro-enterica e quindi Cistidi: cheilocistidi lageniformi o tossico. ventricosi, sub-capitati o con lunga appendice: 50-80 x 10-15 µm. Epicute: pileipellis costituita da ife fusiformi, subcilindriche, sottili, lunghe fino a 180 µm. BIBLIOGRAFIA Assisi F., Balestreri S., Galli R.: Funghi Velenosi – Tossicologia, Speciografia e Prevenzione – Ed. dalla Natura, Milano 2008. Breitembach J. – Kranzlin F.: foto di P.Di Piazza: Cheilocistidi e spore x 400 Champignon de Suisse Tome 4 Champignon à lames 2ème partie – NOTA: Mykologia Luzern. -pag. 208. 1995. Candusso M.– Lanzoni G.B.: Lepiota La nostra specie può ricordare a s.l., Fungi Europaei, Vol.4 – Libreria prima vista, per la sua taglia ed il editrice Giovanna Biella Saronno suo portamento, una Macrolepiota -pagg.414-419. rachodes ( oggi Chlorophyllum Consiglio & Papetti: Atlante rachodes), però i suoi caratteri fotografico dei Funghi d’Italia, Vol. 1° microscopici e soprattutto quelli - A.M.B. Fondazione Studi Micologici chimici, come il viraggio al verde - pag. 263. 1999. delle lamelle ai vapori di ammoniaca Lanconelli L. – Ballanti F.- Rava M.: ed il viraggio allo sfregamento al Funghi del Lughese – Edit Faenza giallo zafferano prima ed al rosso -pag. 95. poi, lo fanno collocare nel genere WEB Leucoagaricus sezione Annulati, http://www.indexfungorum.org, sottosezione Rubescentes. http://www.funghiitaliani.it, http://www.mycobank.org, http://www.photomazza.com/ leucoagaricus-americanus&lang=it, funghi e natura pag. 19/24
HELVELLA CRISPA ( Scopoli: Fr.) Fr. di Riccardo Menegazzo Helvella crispa foto di R. Menegazzo PREMESSA L’odore e il sapore non sono apprezzabili. La specie fungina, che andrò a descrivere, appartiene agli MICROSCOPIA ASCOMICETI, sottogenere Helvella. Fedele ai luoghi di nascita, la troviamo Al Microscopio ottico troviamo nell’autunno già avanzato tra l’erba e le spore ialine, ellittiche (18-20 x 10- foglie secche cadute, invariabilmente 12 µm), monoguttate, che maturano sotto conifera o latifoglia, su terreno all’interno di aschi cilindrici, lunghi umido e sabbioso. circa 300 µm, contenenti ciascuno tassativamente otto spore. Al quadro DESCRIZIONE descritto, si aggiungono le parafisi: strutture cilindriche sottili, ad apice Non ha l’aspetto di un fungo classico, clavato ,con funzione di sostegno ma è composto di un cappello, degli aschi stessi. che è formato da lamine elastiche ripiegate a formare una specie di sella, i cui lobi protesi verso l’esterno, assumono l’aspetto di una “ mitra”, e di un gambo biancastro costituito da costolature longitudinali appressate e saldate tra loro, che racchiudono una cavità interna. Le lamine elastiche, di 3-4 cm. e più, costituiscono l’apotecio la cui parte esterna, che costituisce l’imenio o componente fertile, è glabra, fioccosa e bianco-crema, mentre la parte interna, che è la componente cutanea, è fioccosa e di colorito più chiaro. foto di R. Menegazzo: Numerosi aschi con spore funghi e natura pag. 20/24
per l’inibizione dei sistemi enzimatici piridoxino ( Vit.B6 )-dipendenti. La micotossina attiva il metabolismo epatico alla produzione di radicali liberi, che inibiscono la sintesi di RNA e del DNA, portando a deplezione del citocromo P450, presente nei microsomi, detossificatori foto di R. Menegazzo: Asco con otto spore dell’organismo. La sintomatologia esordisce a livello OSSERVAZIONI neurologico, con cefalea e vertigini, La specie trattata può essere scambiata cui seguono sonnolenza o agitazione, con specie del tutto simili: dalla convulsioni e coma. A livello H. lactea, che fruttifica su residui vegetali, alla H. pityophila presente nelle leccete, col gambo grigiastro e infine la H. lacunosa, ubiquitaria, con mitra molto scura e gambo grigio bruno. TOSSICITA’ La Helvella crispa, di cui stiamo scrivendo, negli anni addietro era ritenuta commestibile ed è stata consumata con ricette che ancora si tramandano su testi culinari e non, e foto di R. Menegazzo: Spora questo fino ai nostri giorni, quando gastroenterico, invece sappiamo con certezza, che il soggetto intossicato presenta la tossina, che è presente in codesto senso di peso epigastrico, nausea, fungo, dà una grave intossicazione, vomito incoercibile, diarrea profusa, che può portare a morte. disidratazione e squilibrio elettrolitico Trattasi della cosidetta Giromitrina, che porta al coma. A livello epatico pericolosa micotossina cancerogena. la citolisi è pari ad una epatite acuta fulminante, con ittero, aumento vertiginoso delle transaminasi, difetti della coagulazione, coma e morte. BIBLIOGRAFIA 1- G. EYSSARTIER & ROUX: Le Guide des Champignons pag.1.072 Ed. BELIN 2- G. MEDARDI: Ascomiceti d’Italia pag.75 Ed. AMB Tr. 3- B. CETTO: I funghi dal vero pag .667 foto di R. Menegazzo: Parafisi cilindriche clavate Ed. Saturnia Tr. Dal punto di vista chimico è un 4- P. Folesa: Manuale Tecnico- composto idrazinico: MMH (Mono- Pratico per Indagini su Campioni metil-idrazina), che agisce a livello del Fungini pag.48 S.N.C. (Sistema Nervoso Centrale), Ed.AMB Tr. impedendo la sintesi del GABA 5- G. Pelle: Funghi Velenosi e (Acido g amino butirrico) che è un Sindromi Tossiche pag.64 importantissimo neurotrasmettitore, Ed. Bacchetta funghi e natura pag. 21/24
Vita Sociale Festa degli Auguri 2015 Consegna Targa di socio onorario a Bidoggia Elio M o s t r e M i c o l o g i c h e 2 0 1 5 Uscite primaverili funghi e natura pag. 22/24
Ricordiamo ai nostri lettori che dal nostro sito: www.ambpadova.it si possono scaricare tutti i numeri di Funghi e Natura degli ultimi anni. PROGRAMMA ANNO 2016 Data Argomento Relatore 7/3 INTRODUZIONE ALLA MICOLOGIA dr.Andrea Perco-Nanti 14/3 MORFOLOGIA E SISTEMATICA Gruppo di Studio 21/3 CLASSE ASCOMICETI Gruppo di Studio 28/3 SOSPESA per FESTIVITA’ della PASQUA 4/4 ERBE SPONTANEE IN CUCINA Anna Tonello 10/4 ESCURSIONE SUL MONTE PICCOLO E VENTOLONE Stefano Formaglio 11/4 GENERE AMANITA Gruppo di Studio 16/4 CENA DI PRIMAVERA 18/4 ASSEMBLEA DEI SOCI ed ELEZIONE CONSIGLIO A.M.B. Padova 25/4 SOSPESA per l’ANNIVERSARIO LIBERAZIONE 2/5 01) ORDINE AMANITALES 02) ORDINE TRICHOLOMATALES dr.Paolo Di Piazza 8/5 ESCURSIONE SUL MONTE RUA Stefano Formaglio 9/5 GENERE TRICHOLOMA Rossano Giolo 16/5 MICORRIZA Antonio Bergamini 23/5 BOLETI PRINCIPALI SPECIE Rossano Giolo 30/5 LEGISLAZIONE RACCOLTA FUNGHI dr.Paolo Bordin 6/6 TOSSICOLOGIA dott.Riccardo Menegazzo 13/6 SOSPESA per FESTIVITA’di S. ANTONIO 20/6 GENERE HYGROPHORUS s.l. Rossano Giolo 25/6 USCITA MICOLOGICA A BASELGA PINE’ Gruppo di Studio 27/6 PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEI FUNGHI Gino Segato Mostre Altri Appuntamenti Data Luogo Data Eventi 17/7 CODIVERNO 17-18/9 WEEK-END MICOLOGICO 4/9 TREBASELEGHE 13/11 PRANZO SOCIALE 22/11 USCITA 25/9 SAN MICHELE DELLE BADESSE MICOLOGICA ALLA PINETA DI S.VITALE (RA) (FACOLTATIVA) 2/10 LIMENA 12/12 FESTA DEGLI AUGURI 9/10 ALBIGNASEGO 16/10 PONTE SAN NICOLO’ funghi e natura pag. 23/24
Foto di Paolo Di Piazza Sarcoschypha coccinea Tutti i diritti riservati funghi e natura Atlante fotografico dei Funghi d’Italia vol. 1 – 2 – 3 G. CONSIGLIO, C. PAPETTI & G. SIMONINI. Descrizione e foto di 1.500 specie nei 3 volumi. Richiedeteli alla nostra segreteria!
Puoi anche leggere