Franceschini: "Napoli merita di continuare a lavorare"
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Franceschini: “Napoli merita di continuare a lavorare” di Monica De Santis Ore 17,30, puntualissimo arriva davanti a Palazzo città, il ministro alla cultura Dario Franceschini. Ad accoglierlo il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, i deputati Eva Avossa e Piero De Luca, l’assessore alla cultura Antonia Willburger e diversi candidati al consiglio comunale alle prossime amministrative nelle liste a sostegno di Napoli. Il ministro saluta velocemente tutti, per poi incamminarsi verso il teatro Verdi, passando per la villa Comunale, dove ad attenderlo il governatore Vincenzo De Luca il direttore Daniel Oren e l’orchestra e il coro del Teatro Verdi. Prima di entrare il ministro si lascia andare ad alcune considerazioni sul green pass che… “Aiuterà a superare paure e timori. Se vado al cinema, con il Green Pass ci vado più tranquillo. In estate il cinema in Italia non ha mai funzionato, ma vediamo nella stagione autunnale cosa accadrà. Io credo che la gente tornerà in sala”. Sulla capienza di cinema e teatri… “Stiamo lavorando per questo, abbiamo ieri approvato un decreto legge che prevede che entro il 30 settembre ci sarà un parere del comitato scientifico e poi io spero in una misura di allargamento delle capienze perchè, a teatro o al cinema, stando con la mascherina, fermi, seduti, non si mangia, non si parla, mi pare che ci siano le condizioni di sicurezza. Quindi credo che stiamo andando in quella direzione”. Il ministro risponde poi a chi gli chiede cosa si stia facendo per i lavoratori dello spettacolo… “I lavoratori dello spettacolo li stiamo aiutando. Abbiamo fatto molti interventi sul fondo di emergenza, abbiamo introdotto delle tutele che non c’erano e degli ammortizzatori sociali che non c’erano. Stiamo proseguendo. C’è una legge delega in discussione in parlamento. Entro questa legislatura metteremo il sistema in
piena tutela”. Ma la visita del Ministro a Salerno, come a Napoli, non è una visita di semplice cortesia, ma una visita di sostegno ai candidati a sindaco alle prossime amministrative… “Le amministrative sono sempre importanti per la scelta del sindaco, per la scelta dell’amministrazione, poi dietro c’è sempre una valutazione politica non trascurabile. Io credo che quando si è amministrato bene si può puntare tranquillamente ad una riconferma. Quando, invece, c’è qualcuno che ha amministrato male, come a Napoli, allora bisogna cambiare”. Salerno è da anni un cantiere di innovazione, di interventi pubblici che hanno funzionato e cambiato il volto della città. Bene proseguire su quella strada”. Di qui poi le sue considerazioni su Salerno, Napoli e le bellezze della Campania… “La Campania è una fucina di meraviglie lo dico senza retorica: non c’è Regione al mondo che abbia un concentrato così alto di storia, cultura, arte, bellezze, archeologia, musica, cucina, mare. Veramente c’è tutto ciò che serve per investire sulla cultura e farla diventare ancora di più un grande attrattore. Il turismo del futuro cerca turismo esperienziale. E qui si può vivere una esperienza straordinaria”. Poi l’ingresso in teatro, dove a fare da Cicerone c’è il Governatore, che mostra al Ministro gli affreschi e i decori del Massimo cittadino. Sul palco Daniel Oren è pronto a dare l’attacco all’esecuzione del “Và Pensiero” tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi. insieme all’orchestra del Verdi, in sala, rimasti tutti in piedi, i componenti del coro del Massimo (che ricordano un po’ la scena al Teatro La Scala di Milano, del celebre film “Sissi, il destino di una principessa”). Al termine è proprio Daniel Oren a portare al Ministro il suo personale saluto e quello di tutti i musicisti e coristi. Il maestro, non perde l’occasione per illustrare al Ministro il lavoro che svolge a Salerno e le opere che in questi anni sono state messe in scena ed ha diretto, elogiando non solo se stesso ma anche i suoi collaboratori “molti dei quali oggi lavorano per importanti teatri internazionali e nazionali” afferma. Tocca poi al sindaco Napoli dare il benvenuto ufficiale a Franceschini
nella città di Salerno. Una città, ha detto il primo cittadino, in continuo sviluppo. “Uno sviluppo iniziato quando il Governatore era sindaco e che sta proseguendo ancora oggi”. Il primo cittadino, spiega come al ricco patrimonio storico artistico di Salerno oggi si uniscono le grandi opere che sono state realizzate in questi anni, dalla cittadella giudiziaria, alla stazione marittima, fino ad arrivare a piazza Della Libertà “che sarà inaugurata tra pochissimi giorni, che servono anche come attrattore turistico”. Nessun intervento invece per il Governatore De Luca, che cede subito la parola al Ministro che brevemente spiega come a Salerno vi siano molte delle cose che il paese dovrebbe fare, in primis “investire sulla cultura, e valorizzare i 100 teatri come il Verdi ed il patrimonio diffuso su tutto il territorio, non solo quello di quelle tre o quattro grandi città. Salerno ha dimostrato quanti cambiamenti si possono fare se si investe in cultura, in attività culturali e nel recupero del patrimonio storico e architettonico. Ed anche da questo punto di vista Salerno, ha indicato, con molto anticipo, una strada che deve essere seguita anche da altri nei prossimi anni, rompendo anche qualche tabù. La bellezza delle nostre città è data dalla sovrapposizione degli stili, delle nostre chiese, delle nostre strade, delle nostre piazze. Il Rinascimento che si innesta sul Medioevo, il Barocco che si innesta sul Rinascimento. Gli stili che si sovrappongono, si incrociano, si mescolano rendendo unica la storia del nostro paese, che non ha avuto come gli altri paesi, un periodo di splendore, ma ha avuto uno splendore che dura dall’antica e che prosegue ancora oggi. Allora perchè fermare, come è successo negli ultimi 70 anni, gli innesti di architettura contemporanea, su ciò che ci hanno lasciato le generazioni precedenti? Perchè fermarsi come se fosse un tabù? Colmare i vuoti urbani con architettura contemporanea di grande qualità, di grandi maestri. Proprio come avete fatto qui. Proprio qualche giorno fa ho detto ciò, ed ho suscitato qualche indignazione, ma ne sono convinto, bisogna proseguire su questa strada. Capire che la creatività italiana non è soltanto del passato, capire che
anche i grandi maestri del passato sono stati contemporanei. Michelangelo è stato arte contemporanea, Brunelleschi è stato architettura contemporanea. Rossini o Verdi sono stati musica contemporanea, anzì molto spesso erano avanguardia, non venivano capiti perchè erano troppo avanti rispetto agli altri. Perchè fermarci, quando abbiamo un patrimonio straordinario in Italia di giovani talenti e grandi maestri che lasciano il loro segno nel mondo. Non dobbiamo fermarci, dobbiamo proseguire su questa strada e continuare ad investire in cultura e nel turismo, proprio come state facendo voi qui a Salerno”. Abilitiamo l’autismo h24, il Comune nega la piazza del centro cittadino In Piazza Matteo Galdi, ieri pomeriggio, viene promossa una protesta civile e moderata, incoraggiata dalla Candidata Sindaca Anna Maria Minotti. Al corteo partecipano i candidati al consiglio comunale della lista “Abilitiamo l’autismo 24h”, guidata proprio dalla direttrice di banca. Il Comune di Salerno ha offerto loro per la presentazione della Lista uno spazio che non mette in sicurezza le loro famiglie motivo per cui la manifestazione si è tenuta sul piedistallo circolare della rotatoria di Fratte, senza la partecipazione dei ragazzi. Il disagio, la rabbia e il malcontento hanno lasciato il posto all’entusiasmo. I Candidati non hanno pretese, vogliono rappresentare il genere umano nelle sue fragilità e restituire l’autonomia ai propri figli. L’adesione giubilare del pubblico rimanda ad una riflessione: l’umanità dopo tutto non passerà mai fuori moda. Il candidato sindaco lancia un
appello ai suoi elettori, invitandoli al coraggio delle proprie scelte senza temere il cambiamento. La comunità di Salerno sarà pronta a diventare una grande famiglia e a riconoscere le debolezze del prossimo come se fossero le proprie? La Lista “Abilitiamo l’autismo h24” nasce con un sogno da realizzare. Quale? “La missione centrale è quella di creare maggiore consapevolezza sociale. I nostri ragazzi hanno molta energia da impiegare ed è necessario creare una rete di supporto che li coinvolga maggiormente. C’è bisogno di investire su professionisti del settore che portino avanti il loro percorso di crescita, in ogni ambito della vita. Vogliamo farci sentire e mostrare a tutti le gioie e le difficoltà delle nostre famiglie. Ogni giorno se ne sentono delle belle, la nostra ormai è improvvisazione quotidiana. Come genitore possono dire che non mi stancherò mai, ma come madre risento dell’esclusione dalla vita pubblica”. Quale programma politico supporta? “Il perché di questa lista è semplice. Negli anni siamo intervenuti come potevamo e abbiamo portato avanti numerose battaglie legali. Noi genitori ci siamo riuniti per costituire una vera e propria Armata impegnata verso i diritti dei ragazzi autistici. Siamo una lista civica piena di potenzialità, pronta a rappresentare la nostra città con fiducia e rispetto per il singolo”. È possibile proporre un regolamento amministrativo che tuteli tutti, anche chi viene etichettato come diverso? “Io ritengo che sia possibile convergere le opinioni su un punto cruciale: l’assistenza in primis. Chi meglio di noi sa come gestire situazioni di emergenza e complesse. La salute dei nostri figli è stata messa in discussione durante il Covid-19 e in più siamo stati dimenticati. Per anni nel pieno della campagna elettorale, ci hanno fatto promesse di ogni tipo, che mai si sono avverate. Per adesso, la Lista sarà utile a riunire i genitori in un’assemblea forte e determinata a migliorare le cose. Quindi invito tutti a non farsene una ragione perché le soluzioni sono sotto i nostri occhi. Il malcontento si fa sentire, l’amministrazione deve impiegare maggiore umanità sul dibattito dei diritti umani e ottimizzare i servizi resi al
cittadino”. Pasquale Urciolo, candidato a consigliere comunale completa il colloquio gettando luce sul mancato supporto amministrativo da parte dei Governi al potere. “Da ragazzo ero maggiormente coinvolto nella vita politica, nel tempo le modalità di trattazione dei diritti civili mi ha annichilito. Mio figlio ha 6 anni ed è autistico. Com’è noto a tutti i genitori, sta vivendo un’età critica in cui l’aiuto di un professionista può essere decisivo per le sorti della sua vita da adulto. L’anno scorso non ci è stato dato il supporto sperato. Credo che attualmente le istituzioni siano stanche dopo trent’anni di amministrazione deficitaria. Forse è arrivato il momento giusto per un cambio generazionale”. Andrea Orza Annunziata: “Siamo tra le prime realtà del Mediterraneo” di Monica De Santis “Abbiamo concluso da pochissimo il documento di pianificazione strategica, che riorganizza un po’ tutta la portualità della Campania, compreso quindi Salerno, che in questo campo è abbastanza avanti rispetto agli altri porti ed infrastrutture regionali”. A fare un punto sulla situazione portuale a Salerno è Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale, ovvero i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. “Salerno – ha spiegato ancora Annunziata – in questo panorama sta dando l’esempio di grande efficienza. Un porto piccolo che fa volumi di affari importantissimi. Ora se realizziamo qualche altra
banchina, completiamo il prolungamento del Molo Manfredi, completiamo il dragaggio e rivediamo un po’ la sistemazione dei pontili, per quanto riguarda le legittime aspettative dei pescatori, insomma se riordiniamo e completiamo tutte queste cose, allora il volume di affari potrebbe diventare ancora più elevato. Noi al momento siamo pronti, come siamo pronti anche per le zone economiche speciali, dove i porti della Campania, prima di tutto quello di Napoli e Salerno, saranno i protagonisti veri dello sviluppo futuro”. Con il completamento del dragaggio potranno arrivare molte navi da crociera dalle grandi capienze e questo vorrebbe dire molti più turisti… “In un paio d’anni speriamo di riuscire a completare il dragaggio e quindi consentire l’arrivo di navi da crociera sempre più grandi. Sperando che ci sia più tranquillità con la pandemia, credo che questo ci permetta di raggiungere il mezzo milione di passeggeri solamente con le crociere. Perché, e questo ci tengo a precisarlo, negli anni migliori, quelli prima della pandemia, abbiamo raggiunto anche il milione di passeggeri anche con il traffico rotabile. Questo lo dico per ribadire il discorso fatto prima, ovvero che Salerno è un piccolo porto che fa volumi importanti, quindi immaginate che crescita si potrebbe avere con un po’ di spazio in più. Ed è su questo che noi stiamo lavorando, per incrementare il volume di affari del nostro porto”. Quindi ci sono ottime prospettive di una ripresa sempre maggiore? “La ripresa è già in corso, siamo tra le prime realtà del Mediterraneo in termini di ripresa sia turistica che commerciale. Il dato più importante però è quello di confrontarsi con le istituzioni e con la politica e con le associazioni e fare sintesi per capire come organizzare e programmare il nostro lavoro, il futuro, i lavori in corso. Sono tutti fattori importanti per una ripresa piena. In tre mesi abbiamo concluso il documento di pianificazione strategica, che spesso si dimentica ma e il futuro della portualità Campana e specialmente di Salerno, che ha un ruolo importantissimo nelle dinamiche della autorità di sistema del Mar Tirreno centrale. Abbiamo prospettive importantissime con ulteriori lavori da fare e con questo documento di
pianificazione strategica, che farà crescere ancora di più il porto di Salerno”. Quindi si continua a lavorare in questa direzione? “Certamente. Ad oggi possiamo dire che il risultato del lavoro che abbiamo fatto è un risultato straordinario. Però questo non ci deve illudere o farci cullare su ciò che abbiamo dobbiamo continuare a lavorare velocemente sperando che gli organismi deputati ci aiutino a renderci la vita più semplificata in termini burocratici, perchè se per ogni azione bisogna aspettare anni per colpa della burocrazia, si rischia di vanificare tutto quello che è stato fatto fino ad oggi”. Saggese: “Terza dose nelle Rsa a partire dalla prossima settimana” di Monica De Santis Inizierà la prossima settimana, la somministrazione della terza dose agli ospiti delle Rsa della provincia di Salerno. A dirlo è il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, referente per le attività anti covid dell’Asl di Salerno… “La somministrazione della terza dose, così come prescritto deve avvenire sei mesi dopo le prime due somministrazioni. Quindi siamo nei tempi. E come per le prime due dosi, inizieremo con il vaccinare tutti gli ospiti delle Rsa. Per poi passare, come da protocollo regionale, agli ultra ottantenni ed ai soggetti fragili”. Dunque, al via la tanto chiacchierata somministrazione della terza dose. Un avvio che arriva quando a Salerno e provincia si registra l’avvenuta vaccinazione dell’oltre l’80% della popolazione vaccinabile. Mancano, stando ai dati forniti dal dottor Saggese Tozzi, circa 30mila persone per raggiungere il
75% della popolazione residente vaccinata. Un dato questo, che conferma ancora una volta Salerno e provincia tra le prime città italiane per adesione alla campagna anti covid. Un dato positivo, come positiva è anche la campagna vaccinale dei ragazzi dai 12 ai 19 anni. Ad oggi, con la messa in atto di numerose iniziative per la vaccinazione, soprattutto davanti alle scuole e negli istituti scolastici che inizialmente hanno ospitato le somministrazioni per i docenti, si è arrivati a vaccinare circa 60mila studenti. Un aumento dei giovani che si sono fatti vaccinare che coincide anche con la riapertura delle scuole. Riapertura delle scuole che al momento è sotto controllo come conferma Saggese… “Abbiamo avuto i due casi di covid registrati tra i minori che hanno frequentato l’oratorio dei Salesiani , ma questo non ha destato troppa preoccupazione perchè siamo riusciti subito a risalire ai contatti avuti dai due minori e a mettere in atto tutte le misure di contenimento. Dunque la ripresa delle lezioni in presenza è avvenuta in massima sicurezza”. Intanto la campagna vaccinale prosegue a ritmo serrato. “Continuiamo la nostra campagna di vaccinazione con i tre camper che girano davanti alle scuole e dove lo ricordiamo è possibile far vaccinare alunni, genitori, docenti e personale scolastico, anche non prenotato nella piattaforma regionale”. E mentre si prosegue sulla campagna vaccinale dei giovanissimi l’Asl di Salerno si prepara, come abbiamo detto, alla somministrazione della terza dose. “Noi partiremo, sicuramente, la prossima settimana, con le vaccinazioni nelle strutture delle RSA, così come abbiamo fatto con le prime due somministrazioni. Andremo noi all’interno degli istituti per evitare di far uscire gli ospiti, alcuni dei quali, non sono trasportabili. Poi proseguiremo con lo stesso calendario di vaccinazioni indicato dalla Regione Campania, ad inizio gennaio del 2021. Quindi ultra ottantenni, soggetti fragili e via via tutti gli altri. Ovviamente queste altre somministrazioni delle terze dosi inizieranno solo dopo che avremo finito la somministrazione all’interno delle Rsa. Questo ci consentirà di proseguire nei vari centri vaccinali con la somministrazione delle prime dosi
per chi non l’avesse ancora fatta e con la somministrazione delle seconde dosi per chi deve farla proprio in queste settimane”. Bus affollati dagli studenti, i sindacati chiedono un incontro al Prefetto di Monica De Santis E’ iniziata da pochissimi giorni la scuola e già si registrano sovraffollamenti sui pullman sia della linea urbana che di quella extra urbana. A denunciare il fallimento del piano trasporti sono i sindacati che chiedono un immediato ed urgente incontro con il Prefetto di Salerno per poter così rivedere tutto il sistema trasporto pubblico, che ribadiscono a gran voce necessità di un importante aumento di mezzi. L’ennesima denuncia per l’eccessivo sovraffollamento all’interno degli autobus, soprattutto negli orari scolastici, quelli di ingresso ed uscita, dalle scuole superiori, arriva dalle segreterie di CGIL e UIL trasporti a firma dei segretari provinciali, che come detto segnalano la criticità che coinvolge tutto il territorio di Salerno e provincia. Un sovraffollamento non ammesso e non accettabile che si registra sui diversi percorsi urbani ed extraurbani. Un sovraffollamento che si registra sulle linee che dal capoluogo si dirigono verso il capoluogo di Napoli, Mercato San Severino, ed ancora Avellino, Castiglione dei Genovesi Montecorvino Rovella e poi sulla tratta Battipaglia, Olevano, Campagna oltre che all’intero Agro Nocerino Sarnese e la Costiera Amalfitana e Sorrentina. Insomma nessuna tratta
sembra essere salva da questa situazione di disagio. Il ritorno in presenza degli studenti, che tra le altre cose, non entrato ancora a pieno regime, ha già messo in evidenza la difficoltà del trasporto pubblico a sostenere la domanda. Secondo i sindacati che hanno fatto richiesta di un nuovo incontro con il Prefetto, nonostante l’ottimo e condiviso lavoro messo in essere proprio dalla Prefettura di Salerno, nelle scorse settimana, i coefficienti di carico all’interno dei bus non possono essere superiori al 80% e pertanto c’è la necessità gli interventi ulteriori mirati, dicono, ad aumentare la frequenza degli orari dei pullman, per rispondere alle esigenze di trasporto pubblico lievitata, appunto con il ritorno in presenza a scuola degli studenti delle scuole superiori. Ecco perchè i sindacati dicono che è necessario un incontro urgente tra le parti per discutere e valutare proposte concrete per garantire un trasporto pubblico locale in piena sicurezza sia per gli utenti che per i conducenti. In queste condizioni, secondo i sindacati, ogni tentativo di evitare gli affollamenti e la possibilità di diffusione del virus diventa vano. Senza contare che in alcune zone di Salerno, come la zona porto, i residenti chiedono, un ripristino delle corse che sono state sopresse nei mesi scorsi. Troppo poche dicono i residenti e con il ritorno a scuola dei ragazzi, ogni corsa è sovraffollata ed è impossibile riuscire a garantire il distanziamento tra le persone. I residenti della zona porto, fanno inoltre sapere, che anche se è stato stabilito che solo l’80% dei posti deve essere occupato per ogni corsa, questo non avviene, perchè ad ogni fermata gli autisti, pur avendo i pullman pieni continuano a far salire persone.
La New Italian Dance invade Salerno di Monica De Santis Si è alzato nel primissimo pomeriggio di ieri il sipario sul Nid Platform, lo strumento attraverso cui che associazione distribuzione esercizio promozionale, promuove la danza italiana e favorisce nuove opportunità di scambio tra gli artisti. Un grande progetto, un bellissimo allestimento, qualche piccolo problema di organizzazione, hanno reso la prima giornata delle due in programma molto interessante per tutti gli amanti del settore danza. Ad ospitare i primi appuntamenti della ricchissimo cartellone, della sesta edizione, è stato il teatro Pasolini. I saluti iniziali hai tanti intervenuti sono stati fatti dal sindaco Vincenzo Napoli che ha parlato di ” iniziativa che mette in luce, le più recenti espressioni di modernità e ricerca della danza. Settore questo, che dall’inizio della pandemia ha subito forse più di tutti gli altri settori artistici, con l’impossibilità di esprimersi artisticamente e l’impossibilità di fare lezione ai propri allievi. Noi qui da oggi grazie alla sinergia nata tra il comune di Salerno, La regione Campania, il teatro pubblico Campano mettiamo in contatto il mondo degli Artisti con il mercato degli organizzatori, c’è uno scambio proficuo, dove l’eccellenza viene in mostra e c’è in qualche modo la possibilità di sviluppare un ragionamento produttivo nel corso del tempo. – ha concluso Napoli – È una bella iniziativa, particolarmente significativa, che siamo onorati di ospitare e che per noi rappresenta un ulteriore passaggio che abbiamo voluto mettere in essere per cercare di riprendere ciò che si è perso e che magari forse si è trascurato nel corso della pandemia”. La sesta edizione si sdoppia in due appuntamenti che presenteranno i progetti selezionati dalla giuria che ha lavorato con impegno e passione. La giornata di ieri e quella
di oggi sarà interamente dedicata agli Open Studios, ovvero produzioni in via di sviluppo, che nel confronto con gli operatori potranno meglio definire il loro percorso di lavoro. “Siamo davvero orgogliosi – ha detto l’assessore alla cultura Antonia Willburger, al margine della cerimonia di apertura dell’evento – i nostri teatri comunali sono pronti ad accogliere i protagonisti e le proposte emergenti della danza contemporanea. Questa è un’occasione importante per propore all’attenzione degli operatori italiani e internazionali, ma è anche un’occasione importante per la città di Salerno che in questi giorni ospiterà tanti operatori e tanti ballerini e coreografi provenienti da tutta Italia”. E gli artisti ospiti sono davvero tanti, così come anche il pubblico che ier ha riempito il Teatro Pasolini, pubblico composto prevalentemente da ballerini, coreografi e insegnanti di danza (poche le presenze salernitane), che non sono voluti mancare ad un appuntamento che non è solo di promozione di spettacoli, ma anche e soprattutto di confronto. Quel confronto con gl artisti che si sono esibiti sul palcoscenico del teatro salernitano, che, come da programma c’è stato al termine delle cinque esibizioni. Ma andando con ordine, dopo i saluti istituzionali la manifestazione ha preso il via con le prime esibizioni. A dare il via è stato Nicola Simone Cisternino, con un estratto della sua “My Lonely Lovely Tale”, performance che si è basata sul processo creativo della percezione, sulla fuga costante della mente dal vuoto. A seguire l’esibizione di Claudia Caldarano in “Piano solo corpo solo”, una performance concerto, sulla carezza, sul tattile gioco con qualcosa che si sottrae. Polsa performance è stata quella di Adriano Bolognino che ha proposto “Rua da saudade” nostalgia del futuro l’impianto del tempo perduto e angoscia del tempo che verrà. Penultima esibizione quella di Gianfrancesco Giannini con *Cloud” un lavoro ispirato al manifesto del comunismo queer e alle riflessioni di Georgy Mamedov e Oksana Shatalova, attivisti radicali del Kyrgyzstan. Ultimo ad esibirsi Ezio Schiavulli con “Heres: nel nome del figlio” un assolo percussivo e musicale nato dalla
collaborazione con due batteristi della scena musicale contemporanea internazionale come Anne Paceo e Dario De Filippo. Alle 18, l’incontro – confronto con i protagonisti, per poi darsi appuntamento a questa mattina, quando ad esibirsi saranno altri cinque artisti. Nel ordine toccherà a Pietro Marulo, Giselda Ranieri, Sara Lupoli, Sara Sguotti e la coppia composta da Damiano Bigi e Alessandra Paoletti. La seconda trance dell’ecento si terrà, invece nel mese di maggio del 2022, quando dal 13 al 15, si esibiranno i 10 spettacoli selezionati per la sezione “Programmazione”, questi saranno presentati ad un pubblico di operatori, si spera il più ampio possibile, tra i quali saranno presenti, come annuncinato dall’organizzazione anche diverse delegazioni straniere. Il canto “Sui Generis” di 67 belle voci di Vincenzo Leone “Sui Generis”. Di “Maria e Gennaro Rivetti” Partecipa alla terza edizione della “Festa dei cori. Salerno, La Woodstock corale”. Organizzato da “ARCC”, avrà luogo domenica, al parco del Mercatello, ore 19. Composto principalmente da famiglie amanti della polifonia, “Sui Generis”, strizza l’occhio a grandi e piccini, mettendo al primo piano, il coinvolgimento emotivo e relazionale attraverso il canto d’insieme. Diretto dai Maestri “Gennaro e Maria Rivetti”, il coro si avvale dell’accompagnamento pianistico del Maestro Corrado Vecchi. Il variegato collettivo, porta in scena svariatissimi generi musicali, come la musica sacra, profana, contemporanea ed etnica, riscuotendo parecchi successi e consensi anche su scala internazionale. Esempio, la “Rassegna di cori
internazionali della Val Pusteria, nel giugno del 2019, o il primo posto allo “Scapolare d’oro”, nella città di Campagna, nel giugno del 2016. Durante l’intero periodo di Lock down, le prove e le attività del complesso, non hanno mai incontrato difficoltà. Grazie alle tecnologie “smart”, è stato possibile partecipare al “Fabriano choral festival (web edition), nel luglio 2020. I componenti sono ben 67. Si dividono in 36 soprani, 19 contralti e 12 tenori. Eccolo la lista completa. (Gennaro Rivetti, Maria Rivetti, Sissi Cappello, Ferdinando Vecchi, Corrado Vecchi, Davide Urru, Antonio Urru, Daniele Signorelli, Maurizio Sconza, Cristian Polverino, Marco Percoraro, Fulvio Mammone, Orlando Landi, Angelo Fiore, Guerino Ferri, Giuseppe Del Giudice, Monica Zoccola, Luigia Zoccola, Giuditta Spagnuolo, Antonietta Scotillo, Consiglia Sconza, Anna Scandone, Monica Rossi, Carmelina Perolicchio, Geradina Mondelli, Anna Mele, Cristina Marotta, Ida Mammone, Stefania Maddalo, Letizia Ferro, Giuseppina Fattorusso, Emilia Erra, Alesandra Crudele, Irene Concilio, Camilia Viscito, Wendu Urru, Susanna Urru, Luisa Fernanda Urru, Carlotta Urru, Brandon Urru,Luigia Trivisone, Vittoria Miyuki Trezza, Regina Stanzione, Luigi Maria Signorelli, Gaia Rita Signorelli, Angelo Signorelli, Antonio Sconza, Angelina Riviello, Maria Teresa Rega, Roberta Pierro, Fiorella Pellegrino, Martina Pecoraro, Anna Palma, Federica Mazzoni, Stefania Maisto, Anna Gisolfi, Maria Giuliana Giannattasio, Vincenza Galbini, Giovanna Franco, Giulia Fiore, Giovanna Fiore, Vittoria Ferri,Stefania Ferri, Maria Giovanna Ferri, Daniela Ciaparrone, Loredana Ciaglia, Annalisa Castagna, Milena Bottiglieri, Diego Maria Andreoli, Carmen Andreoli e Bruno Adreoli). Questi, alcuni dei nomi che parteciperanno alla manifestazione di domenica, che avrà come ospiti, quattro cori differenti. “Sui Generis”, diretto da “Gennaro e Maria Rivetti”. “Armonia”, diretto da “Vicente Pepe”. “Daltrocanto”, diretto da “Patrizia Bruno”. “The Angel Voices”, diretto da “Marinella Miceli”. L’evento inizierà alle ore 19, e la prenotazione è obbligatoria su www.postoriservato.it. Per altre info su “Sui Generis”, visitare la pagina web
corosuigenerissalerno@gmail.com, con relativi link youtube e facebook. “Il sangue delle donne”, il valore della femminilità di Gemma Criscuoli I Russi sono soliti usare l’espressione “Sono arrivati gli imbianchini” per indicare le mestruazioni. Nel corso del tempo, tuttavia, questo rito di passaggio non è stato certo oggetto di un’ironia simile: ha al contrario suscitato scandalo, vergogna, morbosità. Questo atteggiamento rende ancora più necessario abbattere tutti i tabù sul mondo femminile. Promossa dalla Fondazione Filiberto e Bianca Menna, con il contributo della Regione Campania e in collaborazione con la Fondazione Pasquale Battista, la mostra “Il sangue delle donne – Tracce di rosso sul panno bianco” sarà visitabile fino al 14 ottobre presso Palazzo Fruscione. L’esposizione, a cura di Manuela de Leonardis su coordinamento di Marco Alfano, coinvolge sessantotto artiste italiane e straniere in una riflessione affascinante e coraggiosa su quello che è, letteralmente, il filo rosso che unisce le fasi essenziali della femminilità, dall’addio all’infanzia alla deflorazione, al parto, alla violenza inflitta da uomini che vogliono aggiogare il sesso opposto. Il pannolino, materiale recuperato nella sua umiltà, ha rappresentato il supporto su cui molte autrici hanno intessuto il loro percorso sospeso tra memoria ed esaltazione della diversità. Judy Tuwaletstiwa, per esempio, ricorre al vetro, alla carta, al gel opaco nel calcolare i suoi cicli mestruali dai dieci ai cinquant’anni, che diventano la mappa emotiva di una preghiera laica.
Nell’opera di Manal Aldowayan, l’inchiostro per serigrafia mostra scorci familiari tratti da foto arabe degli anni Sessanta, in cui la figura femminile, divenendo adulta, resta paradossalmente vincolata alla condizione di minorenne, mentre Takoua Ben Mohamed mostra con tagliente leggerezza l’instabilità emotiva sbrigativamente rimproverata alla bambina in cui sboccia la vita. All’inaugurazione della mostra, che ha visto la presenza dell’assessore alla cultura Tonia Willburger, Tomaso Binga, al secolo Bianca Pucciarelli Menna, che ha proposto, a sua volta l’opera “San gue’”, recitando i suoi componimenti poetici più incisivi nella difesa della femminilità. L’esordio è stato affidato a “E non uscire di casa”, in cui la reclusione imposta alla donna è contrastata dall’urgenza di riscattare la propria libertà. In “San gue’” a sanguinare è un mondo calpestato da chi antepone il proprio ego a qualunque forma di empatia. In “Io sono una carta” si hanno le diverse tipologie di un materiale solo all’apparenza innocuo, che poi culmina in una cartuccia da sparare, metafora dell’aspirazione femminile ad essere finalmente nient’altro che se stesse. In “Par condicio” un tradimento alla pari culmina, con spiazzante spirito giocoso, nell’eliminazione fisica del traditore, mentre in “Verifica colore” il sangue blu di un borioso che non si concede gli causa un meritato accoltellamento (in Binga le vendette degli amanti sono sempre un caustico attacco a pregiudizi e cecità borghesi). In “Quante case”, l’artista associa appunto a un’abitazione ciò che ha avuto un peso nella sua vita : il ventre materno, la scuola, la cultura, l’amore. Analogia naturale, dato che le scelte diventano scenario della propria esistenza e i sogni hanno sempre alle loro spalle un lungo cammino. La conclusione non poteva non essere affidata a “Sogno ogn’or”: il desiderio (ipnotico, struggente, ostinato) di un mondo accogliente, che recuperi la sua umanità nel segno della donna.
Il fatto non sussiste: sono stati assolti dopo 3 anni Armando e Luigi Cesaro di Erika Noschese Il fatto non sussiste. Con queste parole, il Tribunale di Napoli nord, in composizione monocratica (giudice Nigro) ha assolto Luigi e Armando Cesaro, accusati di voto di scambio in occasioni delle elezioni regionali del 2015. Insieme con i Cesaro (difesi dall’avvocato Michele Sanseverino e dal rofessore Alfonso Fiurgiuele) sono stati assolti, con la stessa formula, altre 27 persone tra cui l’ex sindaco di Giugliano in Campania (Napoli) Angelo Liccardo difeso dagli avvocati Roberto Guida e Roberto Saccomanno. Il giudice ha accolto, tra l’altro, le richieste di assoluzione formulate dal pm Dongiacomo. All’inizio del procedimento giudiziario, il professore Alfonso Furgiuele sollevò un’eccezione sull’utilizzabilità delle intercettazioni. Il giudice si riservò la decisione ma sopraggiunse la cosiddetta “sentenza Cavallo” che, in sostanza, confermò gli argomenti posti a sostengo delle eccezioni sollevate dal legale. Una notizia commentata proprio da Cesaro che ha riservato ai suoi canali social un lungo sfogo, ammettendo di aver rinunciato a tutto, in questi anni, perché sotto inchiesta. “Sono Armando. Faccio politica da quando avevo 15 anni, è la passione della mia vita. Ho frequentato le sezioni, affisso i manifesti di notte, distribuito volantini ai gazebo, allestito palchi, principalmente per farci salire altri”, “…ho passato gli ultimi tre anni e mezzo a dover rinunciare a tutto questo, perchè finito sotto inchiesta” e “…oggi sono stato assolto perché il fatto non sussiste”, ha infatti scritto sui social
Cesaro che non nasconde la sua soddisfazione per l’assoluzione incassata con “formula piena” dal Tribunale di Napoli Nord. “Ricordo il profumo dei primi fac-simile con il mio nome, – si legge ne post – l’emozione di vedere i primi manifesti con la mia foto. Il mio primo comizio… ho ancora i brividi! Ho fatto tutta la gavetta e mi sono fatto le ossa combattendo contro un pregiudizio che mi ha accompagnato, ma che non credo di meritare. Ho sempre avuto un solo obiettivo: rappresentare i miei concittadini nelle istituzioni, e difenderli. Essere il riferimento della mia gente, del popolo da cui provengo e con cui sono cresciuto. Di cui conosco ogni piccolo problema. Lavorando, senza mollare mai, ho raggiunto tutti i miei traguardi. Dal sogno di un bambino che guardava Silvio Berlusconi come il proprio mito, alla vice presidenza nazionale dei giovani di Forza Italia e all’elezione al consiglio regionale della Campania, con 30.000 preferenze. Ho risolto problemi, presentato proposte di legge. Sempre presente, sempre attivo. Ho lavorato tanto, come mi piace e come so fare”. Il forzista ammette di essersi fatto da parte per “senso di responsabilità e rispetto verso la mia gente, verso il mio partito – anzi, verso il capo del mio partito – mi sono fatto da parte. E ho aspettato, silenziosamente. Sono stati mesi lunghi e difficili. Da titolare ho scelto di mettermi a bordo campo. Da dirigente ho scelto di tornare militante. Per non dare modo a nessuno di strumentalizzare la mia posizione. E mi è costato tanto. Sono Armando. E oggi sono stato assolto perchè il fatto non sussiste. Gli amici veri, quelli che mi conoscono davvero, hanno sempre creduto nella bontà delle mie azioni e mi sono rimasti accanto. E li ringrazio. Non festeggio, perché sono state tante, troppe le rinunce, le ingiurie, la tristezza. Un filosofo disse: ‘la verità è figlia del tempo’. Quel tempo oggi è arrivato”. Le reazioni “L’assoluzione del senatore Cesaro e del figlio Armando dall’accusa di voto di scambio ‘perché il fatto non sussiste’ è una splendida notizia, per me non certo sorprendente, che spazza via le speculazioni innescate da una delle troppe inchieste aperte in base a elementi fragili e
surrettizi, come attestano le richieste di assoluzione formulate dallo stesso pm”. Lo afferma, in una nota, la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “E’ l’ennesima dimostrazione di come fattispecie di reato troppo vaghe come il voto di scambio e il traffico di influenze aprano le porte a un eccesso di discrezionalità della magistratura – aggiunge – Oggi siamo felici per la famiglia Cesaro che esce finalmente da un incubo, e a nome mio e di tutto il gruppo di Forza Italia al Senato mando un grande abbraccio al collega Luigi e l’augurio ad Armando di riprendere con successo la sua carriera politica”. A commentare la sentenza del tribunale di Napoli anche il coordinatore regionale campano di Forza Italia, Domenico De Siano: “La piena assoluzione di Luigi e Armando Cesaro nell’inchiesta sul voto di scambio alle regionali 2015 e’ una splendida, attesa, notizia: non abbiamo infatti mai dubitato della correttezza del loro operato mantenendo sempre salda la fiducia nella magistratura – ha dichiarato De Siano – A Luigi, ad Armando, che nei fatti ha dovuto dolorosamente rinunciare a sfide elettorali di grande rilievo, così come a quanti dopo anni di gravi disagi e sofferenze si sono visti riconoscere oggi l’assoluzione vanno le nostre felicitazioni”. “Aspettavamo, in tanti, la assoluzione di Luigi Cesaro e di Armando Cesaro, felici di leggere la parola ” fine” ad una vicenda che sembrava complessa, in ragione di tempi consumati in ben 7 anni di “inchiesta”. Il riconoscimento di totale estraneità alle accuse di voto di scambio, contestate, nel lontano 2015, non giustifica affatto il “decorso temporale”, non dà conto di ben 7 anni di tensioni e , platealmente, contrasta col “principio di ragionevole durata del processo”, ha invece dichiarato la deputata Marzia Ferraioli, vice coordinatore di Forza Italia in Campania. “E anche oggi, abbiamo due politici di Forza Italia cui viene riconosciuta l’ovvia innocenza, ma dopo anni di ingiuste indagini e relativo sputtanamento, con annesse penalizzazioni politiche. Cosa altro deve accadere perché questa anomalia ossessiva si plachi?”, ha detto Andrea
Ruggieri, deputato di Forza Italia, a commento dell’assoluzione di Luigi e Armando Cesaro, a Napoli. “Se la magistratura si ostina a continuare così e a non farne mezza giusta- conclude Ruggieri- tra gli italiani prevarrà il movimento ‘No toga’. Cui prodest?”. A commentare l’assoluzione del forzista, padre e figlio, anche il parlamentare salernitano, Gigi Casciello: “Guai al popolo che affida il proprio destino solo alla giustizia degli uomini e sciagurati quanti “scrivono” le sentenze in piazza ma il tempo e la giustizia-giusta, fatta di processi nei quali ci si può difendere alla fine restituiscono tutto nella verità. Sono felice per Armando”. Sarno: “Tecné? Unico sondaggio oggi attendibile, pronti a vincere” “Il sondaggio di Tecné lo ritengo molto serio, una società nazionale al di sopra di ogni sospetto e riporta un dato sostanziale: si va al ballottaggio, o meglio il sindaco uscente Vincenzo Napoli sfiderà me al ballottaggio”. Lo ha dichiarato l’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco per la città capoluogo che commenta il sondaggio commissionato da Le Cronache in vista delle prossime elezioni amministrative. “Non credo ai sondaggi – ha chiarito il penalista – Io credo al sondaggio definitivo che emergerà il 3 e 4 ottobre, attraverso il voto che i cittadini esprimeranno alle urne ma c’è da dire che la Winpool è una società che ha collaborato con Arcadia, la società che gestisce la comunicazione per la competitor Barone ed è evidente che tra i due sondaggi, credo che quello di Tecné sia il più attendibile”. L’agenzia romana – che
collabora con testate ed emittenti televisive nazionali – ha infatti evidenziato che il primo cittadino uscente oscilla tra un 48 ed un 53% e, se non dovesse raggiungere il quorum al primo turno, sfiderà l’avvocato Sarno al ballottaggio, dopo 15 giorni. “I cittadini dovrebbero fare riferimento a quello che è il nostro progetto politico, Arcadia è una società vicina al Pd, con sondaggi favorevoli al governatore ma emerge un dato significativo importante – ha aggiunto il candidato sindaco – Occorre rimarcare che la credibilità di ognuno passi non attraverso ciò che dice ma ciò che fa”. Sarno ricorda infatti che già da tempo, prima del sondaggio, ha annunciato – se non dovesse arrivare al ballottaggio – di essere pronto a sostenere il candidato sindaco che è alternativo al sistema deluchiano: “fino ad oggi, da parte degli altri candidati non ho sentito una parola su questo punto, noi dobbiamo fare un’operazione di verità perché i cittadini devono sapere chi votano e perché”. Altra problematica attenzionata dall’avvocato penalista riguarda la delibera in consiglio comunale “che viola un principio sostanziale: nel momento in cui viene indetta la campagna elettorale l’amministrazione non può mettere in campo provvedimenti se non quelli urgenti”. Il riferimento è alla decisione di autorizzare la società in house Salerno Energia e vendite ad acquisire una New Co Sidiren Srl attraverso una fusione per incorporazione per oltre 32 milioni di euro. “Questa è una cosa anomala che viola il principio normativo sotto il profilo amministrativo previsto per legge – ha chiarito il candidato sindaco – La campagna elettorale va ricercata attraverso la produzione e la promozione del proprio messaggio e del progetto che si vuole presentare, tutto il resto è noia ma va sottolineato perchè i cittadini devono sapere, anche per tener fede al mio slogan elettorale: liberà nella verità perchè solo così si potrà avere davvero, da parte dei cittadini, un voto libero”.
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