Bollettino interparrocchiale Marzo - Maggio 2019 della Vallemaggia - Parrocchie del ...

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Bollettino interparrocchiale Marzo - Maggio 2019 della Vallemaggia - Parrocchie del ...
Bollettino interparrocchiale   della Vallemaggia
Marzo - Maggio 2019
Bollettino interparrocchiale Marzo - Maggio 2019 della Vallemaggia - Parrocchie del ...
O rario S. Messe
                                     •
                              Avegno - G ordevio
                               M arzo – M aggio 2019

ORARI S. MESSE

Lunedì        ore 08.00     Cottolengo
Martedì       ore 08.00     Cottolengo
              ore 18.00     AVEGNO
Mercoledì     ore 15.30     Cottolengo
              ore 18.00     GORDEVIO
Giovedì       ore 08.00     Cottolengo
              ore 18.00     AVEGNO
Venerdì       ore 08.00     Cottolengo
              ore 18.00     GORDEVIO
Sabato        ore 08.00     Cottolengo
              ore 18.00     AVEGNO
Domenica      ore 10.00     Cottolengo
              ore 10.00     GORDEVIO

COMUNIONE AI MALATI E AGLI ANZIANI
Rimango a disposizione, in particolare nei giorni feriali, per portare la comunione
ai malati e agli anziani che non possono partecipare alla S. Messa festiva.
Tutti coloro che lo desiderano o fossero a conoscenza di persone che lo volessero,
sono invitati a farmelo presente, tramite telefono o di persona.

CONFESSIONI
Sono sempre a disposizione per le confessioni, soprattutto dopo le S. Messe feriali.

   Offerte per il Bollettino Gordevio:            Offerte per il Bollettino Avegno:
   CCP 65-6427-7 / Banca Raiffeisen Vallemaggia   CCP 65-802-8
   6675 Cevio                                     Parrocchia di Avegno
   A favore di CH78 8033 5000 0001 9947 2         Per Bollettino
   Consiglio Parrocchiale Gordevio
   BOLLETTINO PARROCCHIALE, 6672 Gordevio

   don Fabrizio Sgariglia                     In copertina:
   Caraa dal Prevat 8, 6673 Maggia            Papa Francesco,
   Telefono 091 753 25 59                     Lavanda dei piedi
   Cellulare 077 999 47 46                    nel Carcere di Rebibbia
   fabrizio.72s72@gmail.com               2
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Venerdì 5 aprile 2019
 Sala Parrocc hiale - Avegno
          ore 19.00

C ENA POVERA
                                     Menu
                            M inestra di riso
                                  Pane
                                 M ela

     Siete tutti invitati a questa serata che vuol essere un momento conviviale e
                       di riflessione per chi è meno fortunato

ABBIAMO IL PIACERE DI OSPITARE ELISA BERETTA DI GORDEVIO CHE CI
  PARLERÀ DELLA SUA ESPERIENZA E DEI SUOI PROGETTI IN KENYA

                 Le offerte libere saranno devolute al suo progetto
                               Vi aspettiamo numerosi
                      Don Fabrizio e il Consiglio Parrocchiale

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L a parola del parroco
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L a parola Not te                                    Anche Gesù entra, come noi, nella notte
                                                     dell'incomprensione, dei falsi processi,
nella Sc rit tura                                    della calunnia, della sofferenza, e della
                                                     morte. Ma proprio nel cuore della notte

L
      a notte è da sempre immagine di                sperimenta che Dio è Padre e che si chi-
      solitudine, di pericolo, di malaffa-           na su di Lui per scioglierlo dall'angoscia
      re; con essa si sogliono indicare i            della morte.
periodi oscuri della vita, segnati da sof-           Allora la notte non è più la stessa notte,
ferenze fisiche e morali, da difficoltà di           sicché nasce un canto nell'assemblea del-
ogni genere.                                         la Chiesa:
Ebbene Gesù che viene a salvarci non                 O Notte beata, che hai conosciuto l'ora in
porta con sé alcuna bacchetta magica,                cui Cristo è risorto.
perché non distrugge la notte come non               Felice Notte, perché notte di esultazione
elimina la morte. Però le illumina, e le             e di vita...
trasforma. Sicché rimane la notte, riman-            Se ricordate, anche Pentecoste avviene
gono i momenti e le zone oscure della                durante la notte.
nostra vita, che però adesso sono attra-             Che significa Pentecoste?
versate da una luce che trasforma tutto.             Che i discepoli sono dispersi perché scan-
Questo processo comincia con la notte                dalizzati, come lo siamo io e te, dalla sof-
della creazione.                                     ferenza e dal fallimento. Sono scandaliz-
È una notte, perché, dice la Scrittura, c'è il       zati e dispersi.
caos, che il Signore trasforma in "cosmo",           Ma di notte lo Spirito li riunisce, li trasfor-
in realtà bella e ordinata a partire dalla           ma, mettendo dentro di loro la risurrezio-
creazione della luce.                                ne di Cristo, e li invia.
Questa è una Parola di Dio importantis-              Ecco, dalla notte dello scandalo nasce la
sima.                                                Missione, nasce la predicazione del Van-
Perché chissà quanti tra noi vivono que-             gelo e la Chiesa.
sto caos, dovuto a persone e ad eventi. Il           Che nascerà dalla tua notte, se anche tu
Signore rimedia non togliendo la libertà a           diventi docile allo Spirito e stai anche tu
chi ci fa del male o agitando la bacchetta           unito a Maria (la Chiesa) come lo sono
magica contro i fatti che ci addolorano.             stati i discepoli?
Fa di più, il Signore.                               Per illuminare e trasformare la nostra
Dall'interno del caos, senza forma e senza           notte, Gesù nasce di notte e in una grotta:
speranza, Egli ricava il cosmo: la luce, gli         gelida, sporca, scomoda, come tante volte
animali, gli alberi, i monti e poi l'uomo e          è l'anima nostra.
la donna, ricavandone dunque l'amore e               Egli nasce nella notte; nasce nella mia
la festa.                                            notte e nella tua.
Altrettanto Dio fa nella notte dell'Esodo,           Affinché le nostri notti non siano più co-
quando apre il mare davanti al suo po-               me quella di Giuda, il quale si alza abban-
polo, apprestando per esso una strada                donando Gesù e la comunità dei discepoli
asciutta.                                            per inseguire il suo progetto che reputa
Sempre il Signore aprirà cammini di vita             buonissimo, vero, e che invece è delirio.
nella morte.                                         Gesù nasce di notte perché le nostre notti
A Pasqua tocchiamo il culmine.                       non siano più come quella di Caino, che

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uccide il fratello, e ha un urlo nell'anima,       Diventano anche per noi notti di crea-
come l'hanno le madri che hanno aborti-            zioni e di missione, notti di risurrezioni
to, l'urlo innocente del figlio.                   e di esodo, di uscita da quanto ci stava
Caino si perde nella notte in un paese che         strangolando.
non c'è, come a figurare che da ora in poi         Sicché a Pasqua possiamo cantare l'inno
sarà straniero perfino a se stesso.                che si estende a tutte le giornate dell'an-
Dio non ci abbandona a queste notti.               no:
Ecco, nelle nostri notti anche noi come            Felice notte! O notte beata, che spogliò gli
Giuseppe abbiamo l'angelo di Dio che ci            egiziani per arricchire Israele.
esorta: non temere, non aver paura ad              O Notte, che hai visto l'ora in cui Cristo è
entrare nel progetto di Dio...                     risorto!
Con l'arrivo del Messia noi abbiamo anco-          Illuminata così la nostra notte, ciascuno
ra notti da attraversare, ma insieme con           di noi potrà diventare l'angelo che parla
l'angelo, insieme con la sua predicazione.         a Giuseppe vacillante e tentato.
Chissà che abbiamo a rispondere anche              Ciò che in passato ha fatto un fratello per
noi come Giuseppe, alla stessa maniera:            te, adesso lo puoi fare tu per un altro, per
egli si alzò e fece.                               tanti altri.
Nemmeno parla, Giuseppe; gli basta fare            Ricordate che ci dice S. Paolo?
secondo le indicazioni dell'angelo.                “Porta gli altri, come Cristo ha portato te”.
Messe così le cose, le nostri notti non so-
no più le stesse.                                                        Un autore anonimo

           Pagina della spiritualità
                                        •
PER ENTRARE IN CIELO BISOGNA                       Nella Scrittura, però, la parola “piccolo”
DIVENTARE PICCOLI                                  ha SIGNIFICATI DIFFERENTI, A SECON-
                                                   DA DEL CONTESTO.

Q
        ui la statura fisica ovviamente            Un primo significato è quello di BAMBI-
        non c’entra; quella spirituale in-         NO CAPRICCIOSO, segnato dal peccato
        vece è tutto.                              originale, e che dunque istintivamente
S. Paolo insiste con le sue comunità: egli         disubbidisce, mente, è egoista, fa capric-
dovrà vivere ancora, affinché NEI SUOI             ci, si lagna mezza giornata fino a farti
CRESCA LA STATURA DI CRISTO.                       cedere. I bambini sono quelli a cui dici
Qual è?                                            una cosa e appena giri la testa ne fanno
Spiritualmente essa è piccola, umile.              un’altra. È tipico del bambino l’egoismo
Incarnandosi, Gesù s’è svuotato, s’è fat-          pigliatutto.
to piccolino.                                      Se un bambino vede un piatto di dolci,
Non soltanto a Betlemme quando è nato,             è tentato di prenderne almeno la metà.
ma anche a Nazareth, dove viveva sotto-            Senza considerare gli altri.
messo in tutto. E alla fine della sua vita         I bambini ci mostrano con evidenza che
terrena lava i piedi ai discepoli, moren-          il peccato originale esiste, per questo
do tutto affidato al Padre, quasi fosse un         sono egocentrici, egoisti, capricciosi,
bambino piccolino.                                 insistenti fino a piegarti….

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Va da sé che IL CRISTIANO DEVE SÌ DI-             tratta di persone che ancora vacillano;
VENTARE PICCOLO, MA NON IN QUE-                   ancora sono instabili, non ben ferme nel
STA MANIERA.                                      cammino del Signore. Facilmente posso-
Gesù a un certo punto invita i discepoli          no essere scandalizzate; vanno in crisi
a farsi bambini.                                  con un niente: proprio come i bambini
“Se non diventerete come bambini, non             che gattonano, o camminano incerti, ca-
entrerete nel Regno”.                             scando anche se non c’è il vento contra-
In che senso dobbiamo diventare bam-              rio. Chi è bambino nella fede, nel senso
bini? Non alla maniera che abbiamo vi-            che ha una fede bambina, un po’ da pri-
sto sopra; dobbiamo farci piccoli in un           ma comunione, ha un rapporto debole
altro modo.                                       col Signore e più forte con gli altri fra-
Il bambino È IN TUTTO DIPENDENTE                  telli di fede. SICCHÉ VIVE PIÙ DELL’AF-
DAL PAPÀ E DALLA MAMMA.                           FETTO DEI FRATELLI CHE DELLA SUA
Perché vive nella loro casa, non potendo          FEDE IN DIO.
averne una propria. Mangia quello che             I Vangeli ci ammoniscono di non scan-
i genitori gli procurano. Veste gli abiti         dalizzare questi piccoli. A loro la fede
che il padre e la madre gli comprano….            si toglie facilmente; facilmente gliela di-
Perfino quando attraversa la strada il            struggi. S. Paolo ci ricorda che mangiano
bambino non teme: l’attraverserà dando            ancora latte e non cibi solidi (che sono
la mano al papà o alla mamma. In questo           la croce e le umiliazioni).
senso il bambino è tranquillo; non ha an-         Gli elefanti e altri animali che vivono in
sie; non vive agitato: che mangerò, come          branco, quando procedono o si fermano
vestirò, che farò….                               a mangiare l’erba, tengono i loro piccoli
Quando lo prendono le ansie, il bambino           in mezzo. Li circondano da ogni lato, per
corre dalla mamma, si lascia prendere             difenderli dai predatori.
in braccio dal papà e in pochi minuti             Così dobbiamo fare noi con questi picco-
finisce tutto.                                    li della comunità: custodirli, difenderli,
È in questo secondo senso che noi dob-            proteggerli dal dubbio, dallo scandalo….
biamo farci piccoli.                              Infine c’è un quarto contesto nella Scrit-
Nel senso che abbiamo un Padre, Dio, e            tura per comprendere la parola “picco-
una Madre, la Chiesa.                             lo”.
Ad essi dobbiamo affidarci; da loro di-           STAVOLTA I PICCOLI SONO I CRISTIA-
pendere; non perché schiavi, ma per-              NI MATURI.
ché figli.                                        Quelli forse che in qualche occasione
Ve lo dico sempre, perché sempre lo ri-           non sembrano nemmeno tanto cristia-
peto a me stesso: il vero e principale me-        ni, eppure lo sono, nei fatti, perché han
stiere che dobbiamo imparare nella vita           SEMPLIFICATO la loro vita, hanno AB-
è diventare figli, di Dio e della Chiesa.         BATTUTO IL MURO DELLA LORO VO-
Diventare dunque bambini, non nel sen-            LONTÀ, MAI DUBITANO dell’amore di
so di bambinotti, infantili, persone egoi-        Dio per loro, ENTRANO NELLA LORO
ste che non crescono mai e vivono se-             STORIA invece di fuggirla inventan-
condo il mi piace non mi piace….                  dosi progetti di vita illusori, PRENDO-
Ma bambini che imparano a dipendere               NO OGNI GIORNO LA CROCE, sanno
dal Padre e dalla Madre.                          METTERE LA BOCCA NELLA POLVERE
Un terzo contesto in cui nella Scrittura          DELL’UMILIAZIONE, mettono la propria
troviamo i piccoli, è QUANDO SI INTEN-            VITA NELLE MANI DEL PADRE, proprio
DE PARLARE DEI PRINCIPIANTI NEL-                  come fa Gesù in croce.
LA FEDE, dei novizi, di chi sta muovendo          Il Salmista dice che una persona così è
i primi passi. Qui “piccoli” sta a indicare       come un bimbo svezzato, come un bam-
chi ancora ha piccola la fede. Dunque si          bino in braccio a sua madre dopo che ha

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succhiato al seno. I Santi sono così: in-           to e vissuto l’infanzia spirituale, la via
nocenti, o penitenti quando l’innocenza             propria della fede matura.
l’han perduta; fiduciosi e nel fondo alle-          E Paolo VI ha proclamato S. Teresina dot-
gri; capaci di stupirsi e riconoscenti; faci-       tore della Chiesa, vale a dire una che la
li alla commozione eppure tenacissimi….             fede vera e integra l’ha non soltanto vissu-
S. Teresina del Bambino Gesù ha illustra-           ta, ma insegnata. Ne è insomma maestra.

                                   Agenda
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         Via C ruc is nei venerdì di quaresima
MARZO 2019
Venerdì 15            ore 17.00     Avegno
Venerdì 22            ore 17.00     Gordevio
Venerdì 29            ore 17.00     Avegno

APRILE 2019
Venerdì 05       no via crucis
Venerdì 05       Avegno sala parrocchiale
                 ore 19.00    Cena povera di quaresima
Venerdì 12       ore 17.00    Gordevio
Venerdì Santo 19 ore 17.00    Avegno

              Benedizione delle C ase
                                         •
C
       ari parrocchiani e fedeli tutti, du-
       rante il tempo di Quaresima e di
       Pasqua, sono a disposizione per
visitare le famiglie e benedire le case. Il
mio intento è quello di visitare a poco a
poco tutte le famiglie di Avegno e Gor-
devio; coloro che desiderassero riceve-
re la mia visita per la benedizione della
propria abitazione, possono annunciar-
si e/o contattarmi tramite telefono o di
persona.

                             Don Fabrizio

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C alendario Liturgico
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Marzo 2019

Mercoledì 06      Imposizione delle Ceneri
S. Messe          ore 17.00    Avegno
                  ore 18.00    Gordevio

Martedì 19        Solennità S. Giuseppe, sposo della B.V. Maria
S. Messe          ore 09.30     Avegno
                  ore 10.45     Gordevio

Aprile 2019

Domenica delle Palme e della Passione del Signore
Sabato 13         S. Messa
                  ore 18.00    Avegno – Benedizione degli Ulivi
Domenica 14       S. Messa
                  ore 10.00    Gordevio - Benedizione degli Ulivi

Celebrazioni S. Messe durante la Settimana Santa
Giovedì 18        S. Messa in Cena Domini
                  ore 20.00      Gordevio
                  Adorazione del SS. Sacramento fino alle ore 24.00

Venerdì 19        Via Crucis
                  ore 17.00      Avegno
                  S. Messa della Passione del Signore
                  ore 18.00      Avegno

Sabato 20         CONFESSIONI
                  dalle ore 10.00 alle 11.00    Avegno
                  dalle ore 14.00 alle 15.00    Gordevio

                  VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
                  GORDEVIO ore 20.30

DOMENICA 21       Domenica di Pasqua Risurrezione del Signore
S. Messe          ore 09.30    Avegno
                  ore 10.45    Gordevio

Maggio 2019

Domenica 05       III di Pasqua
                  ore 10.00     Gordevio
                  Festa Patronale Santi Filippo e Giacomo, Apostoli

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Bollettino interparrocchiale Marzo - Maggio 2019 della Vallemaggia - Parrocchie del ...
Domenica 26
  VI di Pasqua
  Prime Comunioni per la Media e Bassa Vallemaggia
  ore 10.00    MAGGIA
		             CHIESA PARROCCHIALE S. MAURIZIO

Giovedì 30          ASCENSIONE DEL SIGNORE
S. Messe            ore 09.30  Avegno
                    ore 10.45  Gordevio

                    Eventuali cambiamenti di orario saranno comunicati
                    a mezzo di avvisi nell’albo parrocchiale

      Sac rific io Q uaresimale 2019
                                       •
S
      acrificio Quaresimale è l’Organiz-          Quaresimale sul tavolino all’entrata della
      zazione di Cooperazione interna-            Chiesa a disposizione di chi vorrà par-
      zionale dei cattolici della Svizzera.       tecipare a questa importante iniziativa.
È stata fondata nel 1961 su iniziativa di
movimenti della gioventù cattolica in ri-         Le buste sono da ritornare la Domenica
sposta all’invito del Concilio Ecumenico          delle Palme (14 Aprile).
Vaticano II per un impegno a favore del
Sud. Oggi, Sacrificio Quaresimale, lavora
in stretta collaborazione ecumenica con
altre organizzazioni ecclesiali di coope-
razione internazionale.
In sintonia con il messaggio cristiano
porta il suo contributo alla vita sociale
ed ecclesiale in Svizzera e nel resto del
mondo rispettando le diversità tra per-
sone, culture e religioni.

È presente con 350 progetti in Africa,
Asia e America latina, a fianco di donne e
uomini che si impegnano con tanta dedi-
zione a favore della giustizia, della pace
e della salvaguardia del creato.

Con il suo motto “condividiamo” invita
tutti, in particolar modo durante il perio-
do quaresimale, a farsi carico delle pre-
occupazioni e delle necessità dei poveri.
Ad Avegno e Gordevio, come ogni anno,
verranno poste delle buste del Sacrificio

                                              9
Bollettino interparrocchiale Marzo - Maggio 2019 della Vallemaggia - Parrocchie del ...
V ita sac ramentale
                                     •
FUNERALI
Gabriella Rodelli                Gordevio, 08 Dicembre 2018
Fiorenzo Vedova                  Gordevio, 29 Dicembre 2018
Angelina Zamaroni                Avegno, 08 Febbraio 2019

     Momenti di vita comunitaria
                                     •
AVEGNO, 25 NOVEMBRE 2018 - CONCERTO DEL CORO GOSPEL
DELL’ACCADEMIA DI MUSICA DI LOCARNO

Grazie di CUORE.
Emozioni, grandi emozioni quelle suscitate dal Coro Gospel dell’Accademia di Mu-
sica Moderna di Locarno al folto pubblico che ha assistito al concerto di domenica
25 novembre, nella Chiesa parrocchiale di Avegno.
Un’esibizione che ha permesso a tutti i presenti di incominciare ad assaporare l’at-
mosfera del Natale.
Un concerto benefico a favore dell’Associazione Pro Senegal.
Un sentito grazie in primo luogo al coro, per l’alta qualità del loro canto, coro che
si è esibito senza richiedere alcun compenso, grazie al Patriziato di Avegno per
l’importante sostegno, alla parrocchia di Avegno per aver messo a disposizione la
Chiesa e la Sala parrocchiale
e a tutto il pubblico, che ha
partecipato con calore, per
le generose offerte.
A beneficiarne saranno i bam-
bini di alcuni villaggi senega-
lesi del distretto di Tivaoua-
ne, il ricavato sarà investito
nel Centro di integrazione co-
munitaria di Mboro sur Mer
ed in particolare per organiz-
zare una o più uscite didat-
tiche.

Associazione Pro Senegal

                                         10
NOVENA DI NATALE, AVEGNO 21 DICEMBRE 2018

GORDEVIO, 06 GENNAIO – LA VISITA DEI RE MAGI

Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo di Gordevio;
processione e S. Messa con la S. Famiglia di Nazareth

                                      11
12
GORDEVIO, 20 GENNAIO 2018 – FESTA PARROCCHIALE
SANT’ANTONIO ABATE: COMPATRONO DI GORDEVIO

                                 13
O rario delle C elebrazioni
                                          •
A urigeno , C oglio , G iumaglio , Lodano , Maggia , Moghegno , Someo
Marzo – Aprile – Maggio 2019

Sabato        ore 16.45 / 17.00           S. Messa a Someo (Casa Anziani)* / Lodano
              ore 18.00		                 S. Messa a Aurigeno

Domenica      ore 09.30		                 S. Messa a Maggia
              ore 10.15		                 S. Messa a Maggia (casa don Guanella)
              ore 10.45		                 S. Messa a Moghegno
              ore 18.00		                 S. Messa a Giumaglio / Coglio

Mercoledì     ore 17.00		                 S. Messa al Carmelo, Maggia

Giovedì       ore 17.00		                 S. Messa a Moghegno

Venerdì       ore 16.45		                 S. Messa a Someo (Casa Anziani)*

* La S. Messa alla Casa Anziani di Someo alle ore 16.45 verrà celebrata alternativamente una
settimana al venerdì e una al sabato.

Eventuali cambiamenti di orario saranno comunicati a mezzo di avvisi nell’albo parroc-
chiale o attraverso il sito www.parrocchiemaggia.ch

Casa don Guanella
Da lunedì a sabato S. Rosario alle ore 16.30 e S. Messa alle ore 17.00.
Ogni domenica esposizione e adorazione del Santissimo Sacramento, dalle 16.30 alle 17.00.

Comunione ai malati
Siamo disponibili per portare la comunione ai malati. Chi lo desidera o fosse a conoscenza
di persone che lo vorrebbero, si può annunciare presso la casa parrocchiale di Maggia.

Confessioni
Siamo disponibili su richiesta o dopo le messe feriali.

                       PARROCCHIA DI MAGGIA
                       Don Luca Mancuso
                       Telefono		       091 753 25 59
                       Natel		          079 533 80 87

                       Don Dieudonné Diama
                       Casa don Guanella 091 756 59 59
                       Natel		           076 679 65 10

                                              14
Riflessioni sulla Esortazione Apostolic a
“G audete et Exsultate” del Santo Padre
 Franc esco sulla c hiamata alla santità
               nel mondo contemporaneo
                                         •
Sapete qual è il culto più gradito a                 sacrificio a lui più accetto, assicurando
Dio? Risponde Papa Francesco                         esso più da vicino il bene del prossimo”.
                                                     E quando si parla di misericordia, come

P
        regare con fervore tutti i giorni,           non ricordare Madre Teresa di Calcutta?
        partecipare alla Messa, ricevere e           Nel documento, Papa Francesco cita an-
        vivere i sacramenti, fare l’Adorazio-        che una frase della santa per esemplifica-
ne Eucaristica… Sono varie le forme di               re la questione: “Sì, ho molte debolezze
culto a Dio, ma quale sarà quella che gli            umane, molte miserie umane. […] Ma Lui
risulta più gradita? Quale preghiera vuole           si abbassa e si serve di noi, di te e di me,
che recitiamo? E in che modo?                        per essere suo amore e sua compassione
Nella sua terza esortazione apostolica,              nel mondo, nonostante i nostri peccati,
Gaudete et Exsultate, il cui tema è la san-          nonostante le nostre miserie e i nostri
tità, Papa Francesco offre l’unica risposta          difetti. Lui dipende da noi per amare il
possibile a questa domanda. Nel docu-                mondo e dimostrargli quanto lo ama. Se
mento, chiarisce che “il nostro culto è              ci occupiamo troppo di noi stessi, non ci
gradito a Dio quando vi portiamo i pro-              resterà tempo per gli altri”.
positi di vivere con generosità e quando             Alla fine del capitolo dedicato alla que-
lasciamo che il dono di Dio che in esso              stione, Francesco mette in guardia dal
riceviamo si manifesti nella dedizione ai            consumismo edonista e da alcune forme
fratelli”. Il Papa ci ricorda così che uno           di intrattenimento che possono rubare
dei criteri che Dio usa per “valutare” la            il nostro tempo, facendo sì che ci ripie-
nostra vita è il rapporto che abbiamo con            ghiamo sempre di più su noi stessi. Per
i fratelli. Non che questo escluda la neces-         questo, il Papa suggerisce di cercare una
sità della preghiera, al contrario: secondo          vita più felice, attraverso la diffusione del
Francesco, è la preghiera che trasforma la           Vangelo: “Il cristianesimo è fatto soprat-
nostra vita “alla luce della misericordia”.          tutto per essere praticato, e se è anche
Il Santo Padre ricorre a San Tommaso                 oggetto di riflessione, ciò ha valore solo
d’Aquino per sottolineare quali sono le              quando ci aiuta a vivere il Vangelo nella
opere che manifestano meglio il nostro               vita quotidiana. Raccomando vivamente
amore nei confronti di Dio, e ricorda an-            di rileggere spesso questi grandi testi bi-
che che Tommaso diceva che non dobbia-               blici, di ricordarli, di pregare con essi e
mo praticare il culto a Dio “con sacrifici e         tentare di incarnarli. Ci faranno bene, ci
con offerte esteriori a vantaggio suo, ma            renderanno genuinamente felici”.
a vantaggio nostro e del prossimo: Egli
infatti non ha bisogno dei nostri sacrifi-           3 adolescenti santi che possono ispirare i
ci, ma vuole che essi gli vengano offerti            giovani d’oggi
per la nostra devozione e a vantaggio del
prossimo. Perciò la misericordia con la              Quando si leggono le vite dei santi, a volte
quale si soccorre la miseria altrui è un             si può rimanere scoraggiati perché non

                                                15
se ne trova neanche uno che ci assomigli      dedicare molto tempo alla preghiera. Non
anche solo lontanamente. Può sembrare         è così. Tutti siamo chiamati ad essere san-
che solo sacerdoti, suore e monaci possa-     ti vivendo con amore e offrendo ciascuno
no diventare santi (e forse neanche que-      la propria testimonianza nelle occupazio-
sti, ormai; ndr).                             ni di ogni giorno, lì dove si trova».
Nulla, però, è più lontano dalla verità,      I giovani in particolare sono in grado di
come sottolinea chiaramente Papa Fran-        diventare santi, anche se spesso pensia-
cesco nella sua esortazione Gaudete et        mo che sia impossibile. Il loro zelo e la
Exsultate:                                    loro energia, se convogliati nella direzio-
«Per essere santi non è necessario essere     ne giusta, possono cambiare il mondo.
vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi.
Molte volte abbiamo la tentazione di pen-     Ecco tre adolescenti che provano come la
sare che la santità sia riservata a coloro    santità sia possibile per chiunque e come
che hanno la possibilità di mantenere le      Dio usa i doni e i talenti giovanili per la
distanze dalle occupazioni ordinarie, per     sua maggior gloria.

Beata                          Servo di Dio                  Serva di Dio
Chiara Badano                  Carlo Acutis                  Anna Zelíková

Chiara era una ragazza         Carlo amava l’informatica     Anna era una semplice ado-
popolare con molti amici.      e usava il computer per       lescente che amava tenera-
Amava praticare sport,         diffondere la fede. Una       mente Gesù. Ha scritto: «La
cantare, ballare e uscire      delle sue esperienze infor-   vera bellezza è nascosta
con i suoi coetanei. A 17      matiche più significative è   nella fedeltà nelle piccole
anni è rimasta paralizza-      stata la catalogazione di     cose. Ho sempre desidera-
ta e ha offerto tutto a Dio,   tutti i miracoli eucaristi-   to compiere gesti d’amore
dicendo: “Se lo vuoi tu,       ci del mondo. Diceva: «Più    grandi ed eroici, ma quan-
Gesù, lo voglio anch’io”. È    Eucaristie riceveremo e       do ho visto che non ne ero
morta di cancro a 18 anni      più diventeremo simili a      capace ne sono rimasta ad-
dicendo: «Siate felici per-    Gesù e già su questa terra    dolorata. Ora trovo grande
ché io lo sono».               pregusteremo il Paradiso».    eroismo proprio nelle pic-
                               È morto di leucemia a 15      cole cose, e quindi non ho
                               anni.                         il minimo rimpianto per il
                                                             fatto di poter fare o meno
                                                             qualcosa». È morta di tu-
                                                             bercolosi a 17 anni.
Nemici e insidie della santità: il Papa ci          il papa – benché parlino della grazia di
dice cosa dobbiamo temere                           Dio con discorsi edulcorati, «in definitiva
                                                    fanno affidamento unicamente sulle pro-
Una santità alla portata di tutti, ma con           prie forze e si sentono superiori agli altri
tante insidie. E’ quella di cui parla Papa          perché osservano determinate norme o
Francesco nella nuova esortazione apo-              perché sono irremovibilmente fedeli ad
stolica “Gaudete et Exsultate” (“Rallegra-          un certo stile cattolico».
tevi ed esultate”).
Bergoglio affronta il tema della «santità           “Combattimento permanente”
della porta accanto, di quelli che vivono
vicino a noi e sono un riflesso della pre-          Se gnosticismo e pelagianismo sono ne-
senza di Dio, o, per usare un’altra espres-         mici pericolosi della santità, ci sono una
sione, la classe media della santità». Per-         serie di ulteriori insidie a cui il cristiano
ché la santità è per tutti, non solo per una        deve prestare molta attenzione. Altrimen-
élite: anche se spesso «si contemplano              ti quel percorso verso la santità, rischia
modelli di santità che appaiono irraggiun-          di incrinarsi ancora maggiormente.
gibili», essa è presente nelle persone sem-         Nella nuova esortazione apostolica "Gau-
plici, in coloro che decidono di seguire le         dete et Exsultate", Francesco torna a par-
beatitudini evangeliche.                            lare del diavolo.
                                                    «La vita cristiana è un combattimento
I due pericoli                                      permanente. Si richiedono forza e corag-
                                                    gio per resistere alle tentazioni del diavo-
In questo percorso il Papa decide di sotto-         lo e annunciare il Vangelo. Questa lotta
porre all’attenzione di tutti due «nemici»          è molto bella, perché ci permette di fare
della santità. Francesco insiste sul perico-        festa ogni volta che il Signore vince nella
lo dello gnosticismo e del pelagianesimo.           nostra vita» (GE 158).

“Elucubrazioni psicologiche e mentali”              Il diavolo

Lo gnosticismo è una deriva ideologica              E, dunque, il Papa non riduce la lotta a
e intellettualistica del cristianesimo, tra-        una battaglia contro la mentalità monda-
sformato «in un’enciclopedia di astrazio-           na che «ci intontisce e ci rende mediocri»,
ni», secondo il quale, solo chi è capace di         né a una lotta contro la propria fragilità e
comprendere la profondità di una dottri-            le proprie inclinazioni. Ognuno ha le sue,
na sarebbe da considerare un vero cre-              precisa Francesco: la pigrizia, la lussuria,
dente (Gaudete et Exultate 37). Il Papa è           l’invidia, le gelosie, e così via. Essa è an-
molto duro al riguardo e parla di una reli-         che «una lotta costante contro il diavolo,
gione «al servizio delle proprie elucubra-          che è il principe del male» (GE 159).
zioni psicologiche e mentali» (GE 40) che           Emblematico questo passaggio:
allontanano dalla freschezza del Vangelo.           «Non pensiamo dunque che (il diavolo,
                                                    ndr) sia un mito, una rappresentazione,
Il pelagianesimo                                    un simbolo, una figura o un’idea. Tale in-
                                                    ganno ci porta ad abbassare la guardia, a
L’altro grande nemico della santità è il            trascurarci e a rimanere più esposti. Lui
pelagianesimo, quell’atteggiamento che              non ha bisogno di possederci. Ci avvele-
sottolinea in maniera esclusiva lo sforzo           na con l’odio, con la tristezza, con l’invi-
personale, come se la santità fosse frutto          dia, con i vizi. E così, mentre riduciamo le
della volontà e non della grazia.                   difese, lui ne approfitta per distruggere la
«Quelli che rispondono a questa menta-              nostra vita, le nostre famiglie e le nostre
lità pelagiana o semipelagiana – afferma            comunità, perché «come leone ruggente

                                               17
va in giro cercando chi divorare» (1 Pt            re «se una cosa viene dallo Spirito Santo o
5,8) (GE 161).                                     se deriva dallo spirito del mondo o dallo
                                                   spirito del diavolo» (GE 166).
Stordimento e torpore                              Questa parte dell’Esortazione apostoli-
                                                   ca è il suo cuore pulsante. Per Bergoglio
Il cammino della santità richiede che stia-        una vita santa non è semplicemente una
mo con «le lampade accese», perché chi             vita virtuosa, nel senso che persegue le
non commette gravi mancanze contro                 virtù in generale. Essa è tale, perché sa
la Legge di Dio può «lasciarsi andare ad           cogliere l’azione dello Spirito Santo e i
una specie di stordimento o torpore» (GE           suoi movimenti, e li segue.
164), che conduce a una corruzione che             «Senza la sapienza del discernimento –
è «peggiore della caduta di un peccatore,          chiosa il papa – possiamo trasformarci
perché si tratta di una cecità comoda e            facilmente in burattini alla mercé delle
autosufficiente dove alla fine tutto sembra        tendenze del momento» (GE 167).
lecito» (GE 165).

L’aiuto del discernimento
                                                   (Fonte: https://it.aleteia.org/ ; articoli di
Il dono del discernimento aiuta in questa          commento all’Esortazione Apostolica
battaglia spirituale, perché fa comprende-         “Gaudete et Exsultate”)

               C alendario Liturgico
                                       •
Marzo 2019

                 MERCOLEDÌ DELLE CENERI
Mercoledì 6      ore 18.00 Giumaglio

                 SAN GIUSEPPE
Lunedì 18        ore 16.45 Someo, Casa Anziani
                 ore 18.00 Aurigeno
Martedì 19       ore 09.30 Maggia
                 ore 10.45 Moghegno
                 ore 18.00 Giumaglio

Aprile 2019

                 DOMENICA DELLE PALME
Sabato 13        ore 17.00 Someo
                 ore 18.00 Aurigeno
Domenica 14      ore 09.30 Maggia
                 ore 10.45 Moghegno
                 ore 18.00 Coglio

                 GIOVEDÌ SANTO: CENA DEL SIGNORE
Giovedì 18       ore 19.00 Maggia

                                              18
VENERDÌ SANTO: PASSIONE DEL SIGNORE
Venerdì 19     ore 14.00 Aurigeno: Via Crucis salendo all’Oratorio del Carmelo
               ore 15.00 Aurigeno: Passione del Signore all’oratorio del Carmelo
               ore 15.00 Maggia: Passione del Signore alla Casa Don Guanella
               ore 18.00 Maggia: Via Crucis sulla scalinata della Chiesa Parrocchiale
               ore 21.00 Giumaglio: Via Crucis partendo dalla Chiesa Parrocchiale
               ore 21.00 Moghegno: Via Crucis partendo dalla Chiesa Parrocchiale

               SABATO SANTO: VEGLIA PASQUALE
Sabato 20      ore 20.30 Maggia

               DOMENICA DI PASQUA: RISURREZIONE DEL SIGNORE
Domenica 21    ore 09.30 Giumaglio
               ore 09.30 Lodano
               ore 09.30 Someo
               ore 10.45 Aurigeno
               ore 10.45 Moghegno

               DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA
Sabato 27      ore 16.45 Someo, Casa Anziani
               ore 18.00 Aurigeno
Domenica 28    ore 09.30 Maggia
               ore 10.30 Riveo
               ore 18.00 Giumaglio

Maggio 2019

               III DOMENICA DI PASQUA
Sabato 4       ore 17.00  Lodano
               ore 18.00  Aurigeno
Domenica 5     ore 09.30  Maggia, Santa Maria delle Grazie
               ore 10.45  Moghegno, alla Gesola
               ore 18.00  Giumaglio

               IV DOMENICA DI PASQUA
Sabato 11      ore 16.45 Someo, Casa Anziani
               ore 18.00 Aurigeno
Domenica 12    ore 09.30 Maggia
               ore 10.30 Coglio: Festa della Mamma
               ore 18.00 Moghegno, alla Gesola

               VI DOMENICA DI PASQUA
Sabato 25      ore 16.45 Someo, Casa Anziani
               ore 18.00 Aurigeno
Domenica 26    ore 10.00 Maggia: Prima Comunione
               ore 18.00 Coglio

               ASCENSIONE DEL SIGNORE
Mercoledì 29   ore 17.00 Lodano
               ore 18.00 Aurigeno
Giovedì 30     ore 09.30 Maggia
               ore 10.45 Moghegno, alla Gesola
               ore 18.00 Giumaglio

                                        19
A nnunci
                                      •
COGLIO E I SUOI ARCHIVI
Sabato 17 novembre 2018, con la presenza
di un folto pubblico, dopo l’introduzione
della signora Patrizia Franzoni Lafran-
chi, presidente di entrambe le Ammi-
nistrazioni, è stato presentato il riordi-
no dell’Archivio Parrocchiale da parte
dell’archivista Francesca Luisoni, e di
quello Patriziale da parte dell’archivista
Laura Pedrazzini. La suggestiva e interes-
sante presentazione ci ha reso consape-
voli di una parte della nostra storia, ma in
particolare di come sono stati organizzati
gli Archivi per facilitarci in futuro la visione e l’eventuale ricerca d’informazioni.
Fra i presenti il signor Silvio Rauseo, responsabile dei Servizi Archivi locali dello
Stato, e il Sindaco Aron Piezzi in rappresentanza del comune di Maggia.

SPIRITO NATALIZIO
Durante la Novena di Natale 2018 c’è stata la possibilità, nelle Parrocchie della media
e bassa Vallemaggia, di vivere questo momento nel più autentico “Spirito Natalizio”.
Nelle varie serate ospitate nelle chiese delle Parrocchie di:
- Moghegno, domenica 16 dicembre: giro per la “Via dei Presepi”, cioccolata calda
   e poi messa animata per le famiglie;
- Coglio, lunedì 17 dicembre: riuniti in chiesa per ascoltare un racconto, pregare
   e cantare.
- Aurigeno, martedì 18 dicembre: processione con le lanterne, racconto e preghiera
   in chiesa, concerto delle campane;
- Maggia, mercoledì 19 dicembre: appuntamento in chiesa e bambini impegnati in
   un lavoretto;

                                          20
- Avegno, venerdì 21 dicembre: ultimo
   incontro infrasettimanale con il coin-
   volgimento dei bambini nella rappre-
   sentazione del racconto;
- Lodano, domenica 23 dicembre:
   nell’antivigilia di Natale, messa ani-
   mata per le famiglie e poi “Sacra rap-
   presentazione” in quattro postazioni
   intorno alla chiesa dei Vangeli dell’An-
   nunciazione, Natività, annuncio ai pa-
   stori, Re Magi.
   Un doveroso ringraziamento a tutti
   coloro che hanno contribuito all’or-
   ganizzazione e realizzazione di questa                               Novena Maggia
   Novena di Natale in cui, al di là delle
   varie Parrocchie e chiese in cui si è svolta, è stata un’occasione per vedere la
   Chiesa, intesa come comunità di fedeli che vivono con gioia la propria fede. Un
   particolare e lodevole aiuto va sottolineato per chi ha messo a disposizione gli
   animali utilizzati nelle rappresentazioni della Natività (l’asino) e dell’annuncio
   ai pastori (le pecore… nere): i signori Jonatan Bachmann di Lodano e Damiano
   Torriani di Maggia.
- Gordevio, 6 Gennaio: pro-
   cessione, partendo da
   Sant’Antonio abate, e mes-
   sa in chiesa coi Re Magi e
   la Santa Famiglia.

                 Messa a Lodano

                                                                            La Chiesa

                                         21
Scambio della Pace                        Comunione

  Angeli e Arcangeli                Annunciazione

               In posa   San Giuseppe, il falegname

                22
Natività               In attesa di portare l’annuncio in cielo

    Il bue era in… pausa pranzo?                                    Gruppo di pastori

Annuncio ai pastori                   Davanti a un fuoco             … Beh! Qualcuno lo è
                                      si diventa fratelli…            anche senza il fuoco

                                     23
Angolo dei Re Magi

                                                                  Seguendo la Stella

Maria e Giuseppe Annunciazione: Vittoria Mossi e Giovanni Pedrotti
Maria e Giuseppe Natività: Elisa Bisig e Enea Tanadini
Asino: Milo Vigani
Bue: Elia Franzoni
Angeli: Emily Morax, Lea Pittet, Thea Tanadini, Lisa Franzoni, Greta Pedrotti
Pastori: Cesare Mossi, Filippo Bisig, Matteo e Martin Zappa, Gioele e Elia Fenner
Re Magi: Hilawi Tormen, Léon Morax, Nicolò Indemini

                                         24
Mese di maggio : Mese di Maria
            •

              25
V ita sac ramentale
                                          •
BATTESIMI
Andreocchi Lara di Davide e Chiara               Aurigeno, 1 dicembre
Vanoni Kyan di Michele e Jessica                 Maggia, 19 gennaio

DEFUNTI
Sartori Milena		                                 Giumaglio, 9 gennaio
Giacomini Aldo		                                 Giumaglio, 16 gennaio

                               Spiritualità
                                          •
Dal “Commento sul profeta Isaia” di san          funebri. Ma cessarono in Cristo; il terzo
Cirillo d’Alessandria, vescovo (Lib. 3)          giorno egli risuscitò calpestando la mor-
                                                 te, e divenne per tutta l’umanità la via per
C on la fede in C risto                          vincerla definitivamente.

abbiamo get tato via da                          Egli è il primogenito dei redivivi, la pri-
noi il molesto e grave                           mizia di quanti sono morti: alla primizia
                                                 seguirà tutto il resto, cioè noi. Perciò il
peso del pecc ato                                lamento funebre si è mutato in gaudio,
                                                 il sacco si è lacerato, e siamo rivestiti da

«E
          liminerò la morte per sempre;          Dio della gioia di Cristo, perché possia-
          il Signore Dio asciugherà le la-       mo esclamare esultanti; «Dov’è, o morte,
          crime su ogni volto» (Is 25,8).        la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pun-
All’insegnamento dei misteri della fede va       giglione?» (1Cor 15,55-56). «Pungiglione
unito molto opportunamente il necessa-           della morte», dice, «è il peccato».
rio discorso sulla risurrezione dei morti.
Perciò anche nel conferimento del batte-         In tal modo ogni lacrima è asciugata. Infat-
simo, con la professione di fede affermia-       ti, avendo fede che certamente raggiunge-
mo di aspettare la risurrezione futura, e        remo i nostri morti, non ci lasceremo an-
vi crediamo.                                     dare a una tristezza smodata, come fanno
                                                 coloro che non hanno speranza.
La morte colse il nostro progenitore Ada-        La colpevolezza del popolo sembra dire
mo a causa del peccato, lo assalì come           il perché della morte: non appena furono
una fiera selvaggia e crudele, e lo rapì; da     entrati in noi la disobbedienza e il pecca-
allora comparvero fra gli abitanti della         to, fu aperto l’adito alla morte, che dominò
terra i lamenti, i lutti, le lacrime e i canti   su tutti gli abitanti della terra.
E poiché molti non accettavano il mistero             Infatti Zaccaria, padre di Giovanni, predi-
    della risurrezione, sembrando loro incre-             cendo in spirito il Cristo, disse che il Dio
    dibile per il suo splendore, il profeta fu            d’Israele avrebbe suscitato per il popolo
    costretto a dire: «La bocca del Signore ha            una salvezza potente.
    parlato» (Is 58,14).                                  Anche Simeone, preso fra le braccia il san-
                                                          to Bambino, esclamò: «I miei occhi hanno
    «E si dirà in quel giorno: Ecco il nostro             visto la tua salvezza, preparata da te da-
    Dio; in lui abbiamo sperato perché ci sal-            vanti a tutti i popoli» (Lc 2,30-31).
    vasse: rallegriamoci, esultiamo per la sua            E quando avranno conosciuto il loro Sal-
    salvezza.                                             vatore e Redentore, colui che è la spe-
    Poiché la mano del Signore si poserà su               ranza di tutti gli uomini, diranno: «Ecco
    questo monte» (Is 25,9-10).                           il nostro Dio» e proclameranno che il
                                                          Signore darà riposo su questo monte.
    Voi conoscerete, dice, colui che dà la gioia          Penso che per monte s’intenda la Chiesa,
    e perfino il vino, e che unge con unguento            perché in essa è dato il riposo. Abbiamo
    quelli che in Sion hanno minore facoltà di            sentito dire da Cristo: «Venite a me, voi
    intendere; e conoscerete che è veramen-               tutti che siete affaticati e oppressi, e io
    te Dio, il Figlio, della stessa natura di Dio,        vi ristorerò» (Mt 11,28). In realtà con la
    sebbene si presenti nella natura di ser-              fede in lui abbiamo gettato via da noi il
    vo, fatto uomo per la salvezza e la vita di           molesto e grave peso del peccato. Ab-
    tutti gli uomini, e simile in tutto agli altri        biamo avuto riposo anche in altro mo-
    uomini, eccetto il peccato. Ecco il nostro            do: siamo stati liberati dal terrore del
    Dio nel quale abbiamo sperato ed esultato             supplizio che avremmo dovuto subire e
    per la nostra salvezza. Penso che questo              dalla pena da scontare per i peccati. Né
    discorso convenga specialmente agli Isra-             solo in questo consiste la grazia di Cri-
    eliti che, nutriti dalle parole di Mosè e co-         sto, nostro salvatore: vi si aggiungono i
    noscendo le predizioni dei profeti, aspet-            beni che speriamo, il possesso del regno
    tarono la venuta, a suo tempo, del Signore            dei cieli, la vita eterna e la liberazione
    nostro Gesù Cristo, salvatore e redentore.            da ogni male.

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Bollettino Parr. Aurigeno            Cto: 16089.17 / CCP 65-6427-7 Banca Raiffeisen, Vallemaggia
Opere Parrocchiali Coglio            CH 86 8033 5000 0008 71150, Banca Raiffeisen, Vallemaggia
Opere Parrocchiali Giumaglio         CH 31 8033 5000 0002 18069, Banca Raiffeisen, Vallemaggia
Consiglio Parrocchiale Lodano        Cto: 8652.92, Banca Raiffeisen Vallemaggia
Consiglio Parrocchiale Maggia        CCP 65-5856-2
Opere Parrocchiali Moghegno          CH 41 8033 5000 0002 1042 0, Banca Raiffeisen, Vallemaggia
Consiglio Parrocchiale Someo         CH 82 8033 5000 0003 8030 5, Banca Raiffeisen, Vallemaggia

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                                                     27
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             SS. Messe domenic ali
                                      •
Valle Rovana            Sabato e vigilie
Linescio                vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr.
Niva                    vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr.
Campo                   vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr.
Cimalmotto              vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr.
Cerentino               vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr.
Valle Rovana            Domenica
Bosco Gurin 			                                                       ore 09.00
Comune di Lavizzara Sabato e vigilie
S. Carlo v. di Peccia   1° - 3° - 5° sabato                           ore 17.30
Peccia                  2° - 4° sabato                                ore 17.30
Brontallo			                                                          ore 19.00
Menzonio			                                                           ore 19.00
Comune di Lavizzara Domenica
Fusio			                                                              ore 09.00
Broglio			                                                            ore 10.30
Sornico                 1a - 3a - 5a domenica                         ore 10.30
Prato                   2a - 4a domenica                              ore 10.30
Comune di Cevio         Sabato e vigilie
Cevio – Residenza alle Betulle (ospedale)                             ore 16.00
Bignasco			                                                           ore 19.00
Comune di Cevio         Domenica
Cevio – chiesa parrocchiale/chiesina                                  ore 09.00
Cavergno			                                                                   ore 10.30

S. MESSE FERIALI
Martedì      09.00 Broglio                16.00 Cevio Res. alle Betulle (ospedale)
Mercoledì    09.00 Bignasco               17.00 Bosco Gurin
Giovedì      16.00 Cevio Residenza alle Betulle (ospedale)
             17.00 Brontallo (in alt.)    19.00 Cavergno
Venerdì      07.30 Cevio chiesina         17.00 S. Carlo v. di Peccia (in alt.)

Le Messe feriali a Bosco Gurin, Broglio, S. Carlo v. di Peccia e Brontallo riprendono
dopo la Domenica in Albis o della Divina Misericordia (Domenica 28 aprile 2019)

CASA PARROCCHIALE DI CEVIO
Sacerdoti:                                     Cevio Vecchio 3 – 6675 Cevio
don Juan Pablo Bravo                           ☎ 091 754 16 88 (casa parrocchiale)
don Bartolomeo Benedetti (don Lino)            ☏ 076 572 18 97 (don Juan Pablo)
don Maurizio Pensa                        28   e-mail: juanpablo6512@gmail.com
Il c uore della C hiesa
                                        •
I   niziamo oggi una nuova serie di cate-
    chesi, che punterà lo sguardo sul
    “cuore” della Chiesa, cioè l’Eucaristia.
È fondamentale per noi cristiani com-
prendere bene il valore e il significato
                                                    quella sorgente che “zampilla acqua vi-
                                                    va” per la vita eterna? che fa della nostra
                                                    vita un sacrificio spirituale di lode e di
                                                    ringraziamento e fa di noi un solo corpo
                                                    con Cristo? Questo è il senso più profon-
della Santa Messa, per vivere sempre più            do della santa Eucaristia, che significa
pienamente il nostro rapporto con Dio.              “ringraziamento”: ringraziamento a Dio
Non possiamo dimenticare il gran nume-              Padre, Figlio e Spirito Santo che ci coin-
ro di cristiani che, nel mondo intero, in           volge e ci trasforma nella sua comunione
duemila anni di storia, hanno resistito             di amore.
fino alla morte per difendere l’Eucaristia;         Nelle prossime catechesi vorrei dare ri-
e quanti, ancora oggi, rischiano la vita            sposta ad alcune domande importanti
per partecipare alla Messa domenicale.              sull’Eucaristia e la Messa, per riscoprire,
Nell’anno 304, durante le persecuzioni              o scoprire, come attraverso questo mi-
di Diocleziano, un gruppo di cristiani,             stero della fede risplende l’amore di Dio.
del nord Africa, furono sorpresi mentre             Il Concilio Vaticano II è stato fortemente
celebravano la Messa in una casa e ven-             animato dal desiderio di condurre i cri-
nero arrestati. Il proconsole romano,               stiani a comprendere la grandezza della
nell’interrogatorio, chiese loro perché             fede e la bellezza dell’incontro con Cri-
l’avessero fatto, sapendo che era assolu-           sto. Per questo motivo era necessario
tamente vietato.                                    anzitutto attuare, con la guida dello Spi-
Ed essi risposero: «Senza la domenica               rito Santo, un adeguato rinnovamento
non possiamo vivere», che voleva dire:              della Liturgia, perché la Chiesa continua-
se non possiamo celebrare l’Eucaristia,             mente vive di essa e si rinnova grazie ad
non possiamo vivere, la nostra vita cri-            essa. Un tema centrale che i Padri con-
stiana morirebbe. In effetti, Gesù disse            ciliari hanno sottolineato è la formazio-
ai suoi discepoli: «Se non mangiate la              ne liturgica dei fedeli, indispensabile per
carne del Figlio dell'uomo e non bevete             un vero rinnovamento.
il suo sangue, non avete in voi la vita.            Ed è proprio questo anche lo scopo di
Chi mangia la mia carne e beve il mio               questo ciclo di catechesi che oggi inizia-
sangue ha la vita eterna e io lo risuscite-         mo: crescere nella conoscenza del gran-
rò nell’ultimo giorno» (Gv 6,53-54). Quei           de dono che Dio ci ha donato nell’Euca-
cristiani del nord Africa furono uccisi             ristia. L’Eucaristia è un avvenimento
perché celebravano l’Eucaristia. Hanno              meraviglioso nel quale Gesù Cristo, no-
lasciato la testimonianza che si può ri-            stra vita, si fa presente. Partecipare alla
nunciare alla vita terrena per l’Eucari-            Messa «è vivere un’altra volta la passio-
stia, perché essa ci dà la vita eterna,             ne e la morte redentrice del Signore. È
rendendoci partecipi della vittoria di              una teofania: il Signore si fa presente
Cristo sulla morte.                                 sull’altare per essere offerto al Padre per
Una testimonianza che ci interpella tut-            la salvezza del mondo» (Omelia nella S.
ti e chiede una risposta su che cosa si-            Messa, Casa S. Marta, 10 febbraio 2014).
gnifichi per ciascuno di noi partecipare            Il Signore è lì con noi, presente.
al Sacrificio della Messa e accostarci al-          Tante volte noi andiamo lì, guardiamo le
la Mensa del Signore. Stiamo cercando               cose, chiacchieriamo fra noi mentre il

                                               29
sacerdote celebra l’Eucaristia... e non             Per questo il sacerdote dice: “In alto i
celebriamo vicino a Lui. Ma è il Signore!           nostri cuori”. Cosa vuol dire questo? Ri-
Se oggi venisse qui il Presidente della             cordatevi: niente telefonini. È molto im-
Repubblica o qualche persona molto im-              portante tornare alle fondamenta, risco-
portante del mondo, è sicuro che tutti              prire ciò che è l’essenziale, attraverso
saremmo vicino a lui, che vorremmo sa-              quello che si tocca e si vede nella cele-
lutarlo. Ma pensa: quando tu vai a Mes-             brazione dei Sacramenti.
sa, lì c’è il Signore! E tu sei distratto.          La domanda dell’apostolo san Tommaso
È il Signore! Dobbiamo pensare a questo.            (cfr Gv 20,25), di poter vedere e toccare
“Padre, è che le messe sono noiose” -               le ferite dei chiodi nel corpo di Gesù, è
“Ma cosa dici, il Signore è noioso?” - “No,         il desiderio di potere in qualche modo
no, la Messa no, i preti” – “Ah, che si con-        “toccare” Dio per credergli. Ciò che San
vertano i preti, ma è il Signore che sta            Tommaso chiede al Signore è quello di
lì!”. Capito? Non dimenticatelo. «Parteci-          cui noi tutti abbiamo bisogno: vederlo,
pare alla Messa è vivere un’altra volta la          toccarlo per poterlo riconoscere. I Sa-
passione e la morte redentrice del Signo-           cramenti vengono incontro a questa esi-
re». Proviamo ora a porci alcune sempli-            genza umana.
ci domande.                                         I Sacramenti, e la celebrazione eucaristi-
Per esempio, perché si fa il segno della            ca in modo particolare, sono i segni
croce e l’atto penitenziale all’inizio della        dell’amore di Dio, le vie privilegiate per
Messa? E qui vorrei fare un’altra paren-            incontrarci con Lui. Così, attraverso que-
tesi. Voi avete visto come i bambini si             ste catechesi che oggi cominciano, vor-
fanno il segno della croce? Tu non sai              rei riscoprire insieme a voi la bellezza
cosa fanno, se è il segno della croce o un          che si nasconde nella celebrazione eu-
disegno. Fanno così [fa un gesto confu-             caristica, e che, una volta svelata, dà
so]. Bisogna insegnare ai bambini a fare            senso pieno alla vita di ciascuno.
bene il segno della croce.                          La Madonna ci accompagni in questo
Così incomincia la Messa, così incomin-             nuovo tratto di strada.
cia la vita, così incomincia la giornata.
Questo vuol dire che noi siamo redenti                                            Francesco
con la croce del Signore. Guardate i bam-
bini e insegnate loro a fare bene il segno
della croce. E quelle Letture, nella Mes-
sa, perché stanno lì? Perché si leggono
la domenica tre Letture e gli altri giorni
due? Perché stanno lì, cosa significa la
Lettura della Messa? Perché si leggono
e che c’entrano? Oppure, perché a un
certo punto il sacerdote che presiede la
celebrazione dice: “In alto i nostri cuo-
ri?”.
Non dice: “In alto i nostri telefonini per
fare la fotografia!”. No, è una cosa brutta!
E vi dico che a me dà tanta tristezza
quando celebro qui in Piazza o in Basili-
ca e vedo tanti telefonini alzati, non solo
dei fedeli, anche di alcuni preti e anche
vescovi. Ma per favore! La Messa non è
uno spettacolo: è andare ad incontrare
la passione e la risurrezione del Signore.

                                               30
M omenti del Natale
                                      •
S     eguendo una tradizione ormai
      consolidata da qualche anno, il
      Parroco e un gruppo di mamme
hanno proposto ai bambini e ai ragaz-
zi dei momenti di riflessione sul tempo
d'Avvento e di Natale.
Seguendo il tema "Bambini, portiamo
la luce!" ci siamo ritrovati cinque volte,
per vivere in comunione l'avvicinamen-
to al Natale facendo crescere la luce di
Gesù dentro di noi e diffondendola agli
altri. Simbolicamente, ogni bambino è
stato accompagnato durante tutti gli in-          stella che le famiglie delle nostre par-
contri da una candela diventata poi una           rocchie hanno donato agli ospiti.
lanterna sempre più bella, illuminata             Il giorno di Natale la tradizionale Messa
dal giorno di Natale in poi con la "Luce          per le famiglie a Broglio, sempre molto
di Betlemme".                                     apprezzata ed emozionante. Il presepe
Primo appuntamento la prima dome-                 vivente inscenato dai bambini ha aiuta-
nica d'Avvento, per accendere la luce             to tutti a riflettere sulla luce che emana
dentro di noi c'è stata la S. Messa a Ca-         Gesù che si fa dono per gli uomini.
vergno animata per le famiglie e molto            Infine, a conclusione di questo intenso
partecipata.                                      cammino, il giorno dell'Epifania i Re
Il primo giorno della Novena di Natale            Magi nel corso del loro viaggio verso
ci siamo ritrovati a Bignasco per un mo-          Betlemme hanno fatto tappa a Menzo-
mento di attività, riflessione e preghie-         nio, incontrando i bambini durante la
ra. Le nostre candele si sono vestite a           S. Messa e distribuendo loro un piccolo
festa per aiutarci ad accendere la luce           dono.
dentro di noi.
L'incontro più intenso è stato quello con         Ringraziamo tutti coloro che hanno col-
gli ospiti della Residenza alle Betulle di        laborato in vari modi per rendere gioio-
Cevio, quest'anno impreziosito dalla              so e ben riuscito il Cammino del Natale.

                                             31
L a G iornata Mondiale della
         G ioventù a Panama
                                         •
N        el corso dello scorso mese di
         gennaio, dal 22 al 27, i giovani del
         mondo hanno risposto all’appel-
lo del Papa che li chiamava a riunirsi a
Panama per la Giornata Mondiale della
                                                     Dopo un lungo volo in aereo, e un altret-
                                                     tanto lungo viaggio in bus, mercoledì 16
                                                     gennaio siamo arrivati nella provincia
                                                     di Bocas del Toro. Qui, abbiamo avuto
                                                     modo di vivere in una famiglia del posto
Gioventù. Con il gruppo della Pastorale              e quindi conoscere ancora meglio la cul-
Giovanile della Diocesi di Lugano siamo              tura panamense. Questi giorni sono sta-
partiti in 21 giovani: alcuni, come me, si           ti ricchi di avvenimenti, di emozioni, di
sono recati a Panama già al 14 di genna-             sensazioni e di incontri. Abbiamo potu-
io per vivere un’esperienza in Diocesi,              to sperimentare da vicino cosa è la vera
altri invece hanno raggiunto il gruppo la            accoglienza: al nostro arrivo siamo stati
settimana dopo.                                      accolti con una gioia immensa. Quando

                                                32
siamo scesi dal bus c’era musica, gente               me ci disse “oggi al lavoro stavo proprio
che sorrideva e applaudiva, bandiere                  pensando, chissà come stanno le mie fi-
che sventolavano e una grande gioia                   glie e chissà cosa stanno facendo”. Non
per il nostro arrivo che immediatamen-                mancava nemmeno, in questi giorni, il
te faceva svanire la stanchezza che si                tempo di preghiera e della liturgia, ma
provava. La gioia della nostra presenza               non una celebrazione occidentale come
si percepiva anche nei giorni successivi,             quella a cui siamo abituati, ma una ce-
in cui la gente che ci ospitava cercava               lebrazione “movimentata” ricca di canti
di presentarci il più possibile della loro            gioiosi.
cultura: i balli, gli abiti, i canti e le par-
ticolarità del posto come ad esempio la               Dopo una settimana molto intensa era
piantagione di cacao, le loro isole con le            giunta l’ora del nostro spostamento a Pa-
stupende spiagge e il loro cibo tradizio-             nama City: da un lato, l’entusiasmo della
nale. L’accoglienza era presente anche                nuova avventura, dall’altro la tristezza
nell’ospitalità e anche qui si percepiva              di lasciare un ambiente, una famiglia a
qualcosa che va oltre la semplice ospi-               cui, in così poco tempo, ci eravamo tan-
talità: le famiglie che ci ospitavano dava-           to affezionati.
no tutto quello che avevano e ancora di
più, ci consideravano come se fossimo
davvero i loro figli: infatti la madre della
famiglia che ospitava un’altra ragazza e

                                                      A Panama City abbiamo alloggiato in
                                                      una scuola, chiamata collegio europeo,
                                                      in cui giovani del Ticino, della Svizzera

                                                 33
Romanda e della Svizzera tedesca si ri-              meditare quali «E domando ad ognuno
univano. Da martedì, poi, iniziarono gli             di voi: vi sentite portatori di una promes-
eventi “ufficiali”: alla mattina la cateche-         sa? Quale promessa porto nel cuore, da
si con i vescovi con al culmine la liturgia          portare avanti?». Oltre al silenzio e alle
penitenziale del venerdì, al pomeriggio              parole del Santo Padre, si leva un grido
un po’ di tempo libero per visitare, ad              dei giovani che ci ha accompagnati per
esempio, la fiera vocazionale o la città             tutta la settimana Esta es la Juventud del
vecchia di Panama, e alla sera gli eventi            Papa. E rimane un’immagine: il Santissi-
con il Papa.                                         mo Sacramento è esposto non in un sem-
La cerimonia di apertura della GMG                   plice ostensorio bensì nel grembo e tra
ebbe luogo martedì 22 gennaio con la                 le braccia di sua Madre Maria.
Santa Messa presieduta dall’arcivescovo              La centralità di Maria in questa GMG era
di Panama. Giovedì 24 ci fu poi il primo             già chiara dal motto che era stato scel-
incontro con il Papa che, durante il suo             to: Ecco la serva del Signore! Si compia in
discorso esortava a tenere presente e                me la tua parola. Ma ora, a questa frase
vivo il sogno che unisce noi tutti: Abbia-           si è aggiunta una immagine: la Madre di
mo tante differenze, parliamo lingue dif-            Dio mostra ai giovani suo figlio affinché
ferenti. Tutti ci vestiamo in modo diverso           lo possano adorare. La GMG si è conclu-
ma, per favore, puntiamo ad avere un so-             sa domenica con la Santa Messa di invio
gno in comune (…) un sogno che si chia-              celebrata da Papa Francesco in cui ven-
ma Gesù. Molto profonda è stata anche                ne anche annunciato il luogo in cui si ter-
la via Crucis del giorno seguente in cui             rà la prossima GMG: Portogallo.
il Papa pronunciò questa bella preghiera
«Insegnaci Signore a stare ai piedi della            Ogni volta che cerco di raccontare a
croce, ai piedi delle croci; apri questa             qualcuno quello che ho vissuto nel cor-
sera i nostri occhi, il nostro cuore; riscat-        so di questa GMG mi rendo conto di
taci dalla paura e dalla disperazione.               quanto, ogni parola detta, ogni tentativo
                                                     di descrizione sia povero e non riesca
                                                     mai a illustrare appieno il vissuto.
                                                     Quanto ho vissuto è stata un’esperienza
                                                     che ha segnato la mia vita, un’esperien-
                                                     za unica e indelebile che ha permesso
                                                     anche di focalizzare l’attenzione su alcu-
                                                     ne cose date spesso per scontate: avere
                                                     un letto in cui dormire, acqua pulita a
                                                     nostra disposizione sempre, avere cibo,
                                                     avere una famiglia, amici, la possibilità
                                                     di studiare o un lavoro. Ha insegnato an-
                                                     che a ritrovare la gioia nelle piccole cose
                                                     e a valorizzarle.
Il culmine della settimana, tuttavia, è              Ma ha permesso anche di fare un incon-
stata la veglia con il Santo Padre. Dopo             tro speciale: incontrare Dio incontrando
una marcia con il caldo e sotto il sole              gli altri e rendersi conto delle parole che
per giungere al Parco San Juan Pablo                 il Santo Padre ha pronunciato nella San-
II, alla sera vi fu l’adorazione eucari-             ta Messa di Invio: Voi, cari giovani, non
stica con Papa Francesco. Immaginate                 siete il futuro (…) No, siete il presente!
cosa significhi stare in un campo con                Non siete il futuro di Dio: voi giovani siete
600'000 giovani in silenzio a pregare e              l’adesso di Dio.
ad adorare, con Papa Francesco che nel
suo discorso pone degli interrogativi da                                      Valentina Anzini

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