Bollettino interparrocchiale Marzo - Maggio 2019 della Vallemaggia - Parrocchie del ...
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O rario S. Messe • Avegno - G ordevio M arzo – M aggio 2019 ORARI S. MESSE Lunedì ore 08.00 Cottolengo Martedì ore 08.00 Cottolengo ore 18.00 AVEGNO Mercoledì ore 15.30 Cottolengo ore 18.00 GORDEVIO Giovedì ore 08.00 Cottolengo ore 18.00 AVEGNO Venerdì ore 08.00 Cottolengo ore 18.00 GORDEVIO Sabato ore 08.00 Cottolengo ore 18.00 AVEGNO Domenica ore 10.00 Cottolengo ore 10.00 GORDEVIO COMUNIONE AI MALATI E AGLI ANZIANI Rimango a disposizione, in particolare nei giorni feriali, per portare la comunione ai malati e agli anziani che non possono partecipare alla S. Messa festiva. Tutti coloro che lo desiderano o fossero a conoscenza di persone che lo volessero, sono invitati a farmelo presente, tramite telefono o di persona. CONFESSIONI Sono sempre a disposizione per le confessioni, soprattutto dopo le S. Messe feriali. Offerte per il Bollettino Gordevio: Offerte per il Bollettino Avegno: CCP 65-6427-7 / Banca Raiffeisen Vallemaggia CCP 65-802-8 6675 Cevio Parrocchia di Avegno A favore di CH78 8033 5000 0001 9947 2 Per Bollettino Consiglio Parrocchiale Gordevio BOLLETTINO PARROCCHIALE, 6672 Gordevio don Fabrizio Sgariglia In copertina: Caraa dal Prevat 8, 6673 Maggia Papa Francesco, Telefono 091 753 25 59 Lavanda dei piedi Cellulare 077 999 47 46 nel Carcere di Rebibbia fabrizio.72s72@gmail.com 2
Venerdì 5 aprile 2019 Sala Parrocc hiale - Avegno ore 19.00 C ENA POVERA Menu M inestra di riso Pane M ela Siete tutti invitati a questa serata che vuol essere un momento conviviale e di riflessione per chi è meno fortunato ABBIAMO IL PIACERE DI OSPITARE ELISA BERETTA DI GORDEVIO CHE CI PARLERÀ DELLA SUA ESPERIENZA E DEI SUOI PROGETTI IN KENYA Le offerte libere saranno devolute al suo progetto Vi aspettiamo numerosi Don Fabrizio e il Consiglio Parrocchiale 3
L a parola del parroco • L a parola Not te Anche Gesù entra, come noi, nella notte dell'incomprensione, dei falsi processi, nella Sc rit tura della calunnia, della sofferenza, e della morte. Ma proprio nel cuore della notte L a notte è da sempre immagine di sperimenta che Dio è Padre e che si chi- solitudine, di pericolo, di malaffa- na su di Lui per scioglierlo dall'angoscia re; con essa si sogliono indicare i della morte. periodi oscuri della vita, segnati da sof- Allora la notte non è più la stessa notte, ferenze fisiche e morali, da difficoltà di sicché nasce un canto nell'assemblea del- ogni genere. la Chiesa: Ebbene Gesù che viene a salvarci non O Notte beata, che hai conosciuto l'ora in porta con sé alcuna bacchetta magica, cui Cristo è risorto. perché non distrugge la notte come non Felice Notte, perché notte di esultazione elimina la morte. Però le illumina, e le e di vita... trasforma. Sicché rimane la notte, riman- Se ricordate, anche Pentecoste avviene gono i momenti e le zone oscure della durante la notte. nostra vita, che però adesso sono attra- Che significa Pentecoste? versate da una luce che trasforma tutto. Che i discepoli sono dispersi perché scan- Questo processo comincia con la notte dalizzati, come lo siamo io e te, dalla sof- della creazione. ferenza e dal fallimento. Sono scandaliz- È una notte, perché, dice la Scrittura, c'è il zati e dispersi. caos, che il Signore trasforma in "cosmo", Ma di notte lo Spirito li riunisce, li trasfor- in realtà bella e ordinata a partire dalla ma, mettendo dentro di loro la risurrezio- creazione della luce. ne di Cristo, e li invia. Questa è una Parola di Dio importantis- Ecco, dalla notte dello scandalo nasce la sima. Missione, nasce la predicazione del Van- Perché chissà quanti tra noi vivono que- gelo e la Chiesa. sto caos, dovuto a persone e ad eventi. Il Che nascerà dalla tua notte, se anche tu Signore rimedia non togliendo la libertà a diventi docile allo Spirito e stai anche tu chi ci fa del male o agitando la bacchetta unito a Maria (la Chiesa) come lo sono magica contro i fatti che ci addolorano. stati i discepoli? Fa di più, il Signore. Per illuminare e trasformare la nostra Dall'interno del caos, senza forma e senza notte, Gesù nasce di notte e in una grotta: speranza, Egli ricava il cosmo: la luce, gli gelida, sporca, scomoda, come tante volte animali, gli alberi, i monti e poi l'uomo e è l'anima nostra. la donna, ricavandone dunque l'amore e Egli nasce nella notte; nasce nella mia la festa. notte e nella tua. Altrettanto Dio fa nella notte dell'Esodo, Affinché le nostri notti non siano più co- quando apre il mare davanti al suo po- me quella di Giuda, il quale si alza abban- polo, apprestando per esso una strada donando Gesù e la comunità dei discepoli asciutta. per inseguire il suo progetto che reputa Sempre il Signore aprirà cammini di vita buonissimo, vero, e che invece è delirio. nella morte. Gesù nasce di notte perché le nostre notti A Pasqua tocchiamo il culmine. non siano più come quella di Caino, che 4
uccide il fratello, e ha un urlo nell'anima, Diventano anche per noi notti di crea- come l'hanno le madri che hanno aborti- zioni e di missione, notti di risurrezioni to, l'urlo innocente del figlio. e di esodo, di uscita da quanto ci stava Caino si perde nella notte in un paese che strangolando. non c'è, come a figurare che da ora in poi Sicché a Pasqua possiamo cantare l'inno sarà straniero perfino a se stesso. che si estende a tutte le giornate dell'an- Dio non ci abbandona a queste notti. no: Ecco, nelle nostri notti anche noi come Felice notte! O notte beata, che spogliò gli Giuseppe abbiamo l'angelo di Dio che ci egiziani per arricchire Israele. esorta: non temere, non aver paura ad O Notte, che hai visto l'ora in cui Cristo è entrare nel progetto di Dio... risorto! Con l'arrivo del Messia noi abbiamo anco- Illuminata così la nostra notte, ciascuno ra notti da attraversare, ma insieme con di noi potrà diventare l'angelo che parla l'angelo, insieme con la sua predicazione. a Giuseppe vacillante e tentato. Chissà che abbiamo a rispondere anche Ciò che in passato ha fatto un fratello per noi come Giuseppe, alla stessa maniera: te, adesso lo puoi fare tu per un altro, per egli si alzò e fece. tanti altri. Nemmeno parla, Giuseppe; gli basta fare Ricordate che ci dice S. Paolo? secondo le indicazioni dell'angelo. “Porta gli altri, come Cristo ha portato te”. Messe così le cose, le nostri notti non so- no più le stesse. Un autore anonimo Pagina della spiritualità • PER ENTRARE IN CIELO BISOGNA Nella Scrittura, però, la parola “piccolo” DIVENTARE PICCOLI ha SIGNIFICATI DIFFERENTI, A SECON- DA DEL CONTESTO. Q ui la statura fisica ovviamente Un primo significato è quello di BAMBI- non c’entra; quella spirituale in- NO CAPRICCIOSO, segnato dal peccato vece è tutto. originale, e che dunque istintivamente S. Paolo insiste con le sue comunità: egli disubbidisce, mente, è egoista, fa capric- dovrà vivere ancora, affinché NEI SUOI ci, si lagna mezza giornata fino a farti CRESCA LA STATURA DI CRISTO. cedere. I bambini sono quelli a cui dici Qual è? una cosa e appena giri la testa ne fanno Spiritualmente essa è piccola, umile. un’altra. È tipico del bambino l’egoismo Incarnandosi, Gesù s’è svuotato, s’è fat- pigliatutto. to piccolino. Se un bambino vede un piatto di dolci, Non soltanto a Betlemme quando è nato, è tentato di prenderne almeno la metà. ma anche a Nazareth, dove viveva sotto- Senza considerare gli altri. messo in tutto. E alla fine della sua vita I bambini ci mostrano con evidenza che terrena lava i piedi ai discepoli, moren- il peccato originale esiste, per questo do tutto affidato al Padre, quasi fosse un sono egocentrici, egoisti, capricciosi, bambino piccolino. insistenti fino a piegarti…. 5
Va da sé che IL CRISTIANO DEVE SÌ DI- tratta di persone che ancora vacillano; VENTARE PICCOLO, MA NON IN QUE- ancora sono instabili, non ben ferme nel STA MANIERA. cammino del Signore. Facilmente posso- Gesù a un certo punto invita i discepoli no essere scandalizzate; vanno in crisi a farsi bambini. con un niente: proprio come i bambini “Se non diventerete come bambini, non che gattonano, o camminano incerti, ca- entrerete nel Regno”. scando anche se non c’è il vento contra- In che senso dobbiamo diventare bam- rio. Chi è bambino nella fede, nel senso bini? Non alla maniera che abbiamo vi- che ha una fede bambina, un po’ da pri- sto sopra; dobbiamo farci piccoli in un ma comunione, ha un rapporto debole altro modo. col Signore e più forte con gli altri fra- Il bambino È IN TUTTO DIPENDENTE telli di fede. SICCHÉ VIVE PIÙ DELL’AF- DAL PAPÀ E DALLA MAMMA. FETTO DEI FRATELLI CHE DELLA SUA Perché vive nella loro casa, non potendo FEDE IN DIO. averne una propria. Mangia quello che I Vangeli ci ammoniscono di non scan- i genitori gli procurano. Veste gli abiti dalizzare questi piccoli. A loro la fede che il padre e la madre gli comprano…. si toglie facilmente; facilmente gliela di- Perfino quando attraversa la strada il struggi. S. Paolo ci ricorda che mangiano bambino non teme: l’attraverserà dando ancora latte e non cibi solidi (che sono la mano al papà o alla mamma. In questo la croce e le umiliazioni). senso il bambino è tranquillo; non ha an- Gli elefanti e altri animali che vivono in sie; non vive agitato: che mangerò, come branco, quando procedono o si fermano vestirò, che farò…. a mangiare l’erba, tengono i loro piccoli Quando lo prendono le ansie, il bambino in mezzo. Li circondano da ogni lato, per corre dalla mamma, si lascia prendere difenderli dai predatori. in braccio dal papà e in pochi minuti Così dobbiamo fare noi con questi picco- finisce tutto. li della comunità: custodirli, difenderli, È in questo secondo senso che noi dob- proteggerli dal dubbio, dallo scandalo…. biamo farci piccoli. Infine c’è un quarto contesto nella Scrit- Nel senso che abbiamo un Padre, Dio, e tura per comprendere la parola “picco- una Madre, la Chiesa. lo”. Ad essi dobbiamo affidarci; da loro di- STAVOLTA I PICCOLI SONO I CRISTIA- pendere; non perché schiavi, ma per- NI MATURI. ché figli. Quelli forse che in qualche occasione Ve lo dico sempre, perché sempre lo ri- non sembrano nemmeno tanto cristia- peto a me stesso: il vero e principale me- ni, eppure lo sono, nei fatti, perché han stiere che dobbiamo imparare nella vita SEMPLIFICATO la loro vita, hanno AB- è diventare figli, di Dio e della Chiesa. BATTUTO IL MURO DELLA LORO VO- Diventare dunque bambini, non nel sen- LONTÀ, MAI DUBITANO dell’amore di so di bambinotti, infantili, persone egoi- Dio per loro, ENTRANO NELLA LORO ste che non crescono mai e vivono se- STORIA invece di fuggirla inventan- condo il mi piace non mi piace…. dosi progetti di vita illusori, PRENDO- Ma bambini che imparano a dipendere NO OGNI GIORNO LA CROCE, sanno dal Padre e dalla Madre. METTERE LA BOCCA NELLA POLVERE Un terzo contesto in cui nella Scrittura DELL’UMILIAZIONE, mettono la propria troviamo i piccoli, è QUANDO SI INTEN- VITA NELLE MANI DEL PADRE, proprio DE PARLARE DEI PRINCIPIANTI NEL- come fa Gesù in croce. LA FEDE, dei novizi, di chi sta muovendo Il Salmista dice che una persona così è i primi passi. Qui “piccoli” sta a indicare come un bimbo svezzato, come un bam- chi ancora ha piccola la fede. Dunque si bino in braccio a sua madre dopo che ha 6
succhiato al seno. I Santi sono così: in- to e vissuto l’infanzia spirituale, la via nocenti, o penitenti quando l’innocenza propria della fede matura. l’han perduta; fiduciosi e nel fondo alle- E Paolo VI ha proclamato S. Teresina dot- gri; capaci di stupirsi e riconoscenti; faci- tore della Chiesa, vale a dire una che la li alla commozione eppure tenacissimi…. fede vera e integra l’ha non soltanto vissu- S. Teresina del Bambino Gesù ha illustra- ta, ma insegnata. Ne è insomma maestra. Agenda • Via C ruc is nei venerdì di quaresima MARZO 2019 Venerdì 15 ore 17.00 Avegno Venerdì 22 ore 17.00 Gordevio Venerdì 29 ore 17.00 Avegno APRILE 2019 Venerdì 05 no via crucis Venerdì 05 Avegno sala parrocchiale ore 19.00 Cena povera di quaresima Venerdì 12 ore 17.00 Gordevio Venerdì Santo 19 ore 17.00 Avegno Benedizione delle C ase • C ari parrocchiani e fedeli tutti, du- rante il tempo di Quaresima e di Pasqua, sono a disposizione per visitare le famiglie e benedire le case. Il mio intento è quello di visitare a poco a poco tutte le famiglie di Avegno e Gor- devio; coloro che desiderassero riceve- re la mia visita per la benedizione della propria abitazione, possono annunciar- si e/o contattarmi tramite telefono o di persona. Don Fabrizio 7
C alendario Liturgico • Marzo 2019 Mercoledì 06 Imposizione delle Ceneri S. Messe ore 17.00 Avegno ore 18.00 Gordevio Martedì 19 Solennità S. Giuseppe, sposo della B.V. Maria S. Messe ore 09.30 Avegno ore 10.45 Gordevio Aprile 2019 Domenica delle Palme e della Passione del Signore Sabato 13 S. Messa ore 18.00 Avegno – Benedizione degli Ulivi Domenica 14 S. Messa ore 10.00 Gordevio - Benedizione degli Ulivi Celebrazioni S. Messe durante la Settimana Santa Giovedì 18 S. Messa in Cena Domini ore 20.00 Gordevio Adorazione del SS. Sacramento fino alle ore 24.00 Venerdì 19 Via Crucis ore 17.00 Avegno S. Messa della Passione del Signore ore 18.00 Avegno Sabato 20 CONFESSIONI dalle ore 10.00 alle 11.00 Avegno dalle ore 14.00 alle 15.00 Gordevio VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA GORDEVIO ore 20.30 DOMENICA 21 Domenica di Pasqua Risurrezione del Signore S. Messe ore 09.30 Avegno ore 10.45 Gordevio Maggio 2019 Domenica 05 III di Pasqua ore 10.00 Gordevio Festa Patronale Santi Filippo e Giacomo, Apostoli 8
Domenica 26 VI di Pasqua Prime Comunioni per la Media e Bassa Vallemaggia ore 10.00 MAGGIA CHIESA PARROCCHIALE S. MAURIZIO Giovedì 30 ASCENSIONE DEL SIGNORE S. Messe ore 09.30 Avegno ore 10.45 Gordevio Eventuali cambiamenti di orario saranno comunicati a mezzo di avvisi nell’albo parrocchiale Sac rific io Q uaresimale 2019 • S acrificio Quaresimale è l’Organiz- Quaresimale sul tavolino all’entrata della zazione di Cooperazione interna- Chiesa a disposizione di chi vorrà par- zionale dei cattolici della Svizzera. tecipare a questa importante iniziativa. È stata fondata nel 1961 su iniziativa di movimenti della gioventù cattolica in ri- Le buste sono da ritornare la Domenica sposta all’invito del Concilio Ecumenico delle Palme (14 Aprile). Vaticano II per un impegno a favore del Sud. Oggi, Sacrificio Quaresimale, lavora in stretta collaborazione ecumenica con altre organizzazioni ecclesiali di coope- razione internazionale. In sintonia con il messaggio cristiano porta il suo contributo alla vita sociale ed ecclesiale in Svizzera e nel resto del mondo rispettando le diversità tra per- sone, culture e religioni. È presente con 350 progetti in Africa, Asia e America latina, a fianco di donne e uomini che si impegnano con tanta dedi- zione a favore della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato. Con il suo motto “condividiamo” invita tutti, in particolar modo durante il perio- do quaresimale, a farsi carico delle pre- occupazioni e delle necessità dei poveri. Ad Avegno e Gordevio, come ogni anno, verranno poste delle buste del Sacrificio 9
V ita sac ramentale • FUNERALI Gabriella Rodelli Gordevio, 08 Dicembre 2018 Fiorenzo Vedova Gordevio, 29 Dicembre 2018 Angelina Zamaroni Avegno, 08 Febbraio 2019 Momenti di vita comunitaria • AVEGNO, 25 NOVEMBRE 2018 - CONCERTO DEL CORO GOSPEL DELL’ACCADEMIA DI MUSICA DI LOCARNO Grazie di CUORE. Emozioni, grandi emozioni quelle suscitate dal Coro Gospel dell’Accademia di Mu- sica Moderna di Locarno al folto pubblico che ha assistito al concerto di domenica 25 novembre, nella Chiesa parrocchiale di Avegno. Un’esibizione che ha permesso a tutti i presenti di incominciare ad assaporare l’at- mosfera del Natale. Un concerto benefico a favore dell’Associazione Pro Senegal. Un sentito grazie in primo luogo al coro, per l’alta qualità del loro canto, coro che si è esibito senza richiedere alcun compenso, grazie al Patriziato di Avegno per l’importante sostegno, alla parrocchia di Avegno per aver messo a disposizione la Chiesa e la Sala parrocchiale e a tutto il pubblico, che ha partecipato con calore, per le generose offerte. A beneficiarne saranno i bam- bini di alcuni villaggi senega- lesi del distretto di Tivaoua- ne, il ricavato sarà investito nel Centro di integrazione co- munitaria di Mboro sur Mer ed in particolare per organiz- zare una o più uscite didat- tiche. Associazione Pro Senegal 10
NOVENA DI NATALE, AVEGNO 21 DICEMBRE 2018 GORDEVIO, 06 GENNAIO – LA VISITA DEI RE MAGI Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo di Gordevio; processione e S. Messa con la S. Famiglia di Nazareth 11
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GORDEVIO, 20 GENNAIO 2018 – FESTA PARROCCHIALE SANT’ANTONIO ABATE: COMPATRONO DI GORDEVIO 13
O rario delle C elebrazioni • A urigeno , C oglio , G iumaglio , Lodano , Maggia , Moghegno , Someo Marzo – Aprile – Maggio 2019 Sabato ore 16.45 / 17.00 S. Messa a Someo (Casa Anziani)* / Lodano ore 18.00 S. Messa a Aurigeno Domenica ore 09.30 S. Messa a Maggia ore 10.15 S. Messa a Maggia (casa don Guanella) ore 10.45 S. Messa a Moghegno ore 18.00 S. Messa a Giumaglio / Coglio Mercoledì ore 17.00 S. Messa al Carmelo, Maggia Giovedì ore 17.00 S. Messa a Moghegno Venerdì ore 16.45 S. Messa a Someo (Casa Anziani)* * La S. Messa alla Casa Anziani di Someo alle ore 16.45 verrà celebrata alternativamente una settimana al venerdì e una al sabato. Eventuali cambiamenti di orario saranno comunicati a mezzo di avvisi nell’albo parroc- chiale o attraverso il sito www.parrocchiemaggia.ch Casa don Guanella Da lunedì a sabato S. Rosario alle ore 16.30 e S. Messa alle ore 17.00. Ogni domenica esposizione e adorazione del Santissimo Sacramento, dalle 16.30 alle 17.00. Comunione ai malati Siamo disponibili per portare la comunione ai malati. Chi lo desidera o fosse a conoscenza di persone che lo vorrebbero, si può annunciare presso la casa parrocchiale di Maggia. Confessioni Siamo disponibili su richiesta o dopo le messe feriali. PARROCCHIA DI MAGGIA Don Luca Mancuso Telefono 091 753 25 59 Natel 079 533 80 87 Don Dieudonné Diama Casa don Guanella 091 756 59 59 Natel 076 679 65 10 14
Riflessioni sulla Esortazione Apostolic a “G audete et Exsultate” del Santo Padre Franc esco sulla c hiamata alla santità nel mondo contemporaneo • Sapete qual è il culto più gradito a sacrificio a lui più accetto, assicurando Dio? Risponde Papa Francesco esso più da vicino il bene del prossimo”. E quando si parla di misericordia, come P regare con fervore tutti i giorni, non ricordare Madre Teresa di Calcutta? partecipare alla Messa, ricevere e Nel documento, Papa Francesco cita an- vivere i sacramenti, fare l’Adorazio- che una frase della santa per esemplifica- ne Eucaristica… Sono varie le forme di re la questione: “Sì, ho molte debolezze culto a Dio, ma quale sarà quella che gli umane, molte miserie umane. […] Ma Lui risulta più gradita? Quale preghiera vuole si abbassa e si serve di noi, di te e di me, che recitiamo? E in che modo? per essere suo amore e sua compassione Nella sua terza esortazione apostolica, nel mondo, nonostante i nostri peccati, Gaudete et Exsultate, il cui tema è la san- nonostante le nostre miserie e i nostri tità, Papa Francesco offre l’unica risposta difetti. Lui dipende da noi per amare il possibile a questa domanda. Nel docu- mondo e dimostrargli quanto lo ama. Se mento, chiarisce che “il nostro culto è ci occupiamo troppo di noi stessi, non ci gradito a Dio quando vi portiamo i pro- resterà tempo per gli altri”. positi di vivere con generosità e quando Alla fine del capitolo dedicato alla que- lasciamo che il dono di Dio che in esso stione, Francesco mette in guardia dal riceviamo si manifesti nella dedizione ai consumismo edonista e da alcune forme fratelli”. Il Papa ci ricorda così che uno di intrattenimento che possono rubare dei criteri che Dio usa per “valutare” la il nostro tempo, facendo sì che ci ripie- nostra vita è il rapporto che abbiamo con ghiamo sempre di più su noi stessi. Per i fratelli. Non che questo escluda la neces- questo, il Papa suggerisce di cercare una sità della preghiera, al contrario: secondo vita più felice, attraverso la diffusione del Francesco, è la preghiera che trasforma la Vangelo: “Il cristianesimo è fatto soprat- nostra vita “alla luce della misericordia”. tutto per essere praticato, e se è anche Il Santo Padre ricorre a San Tommaso oggetto di riflessione, ciò ha valore solo d’Aquino per sottolineare quali sono le quando ci aiuta a vivere il Vangelo nella opere che manifestano meglio il nostro vita quotidiana. Raccomando vivamente amore nei confronti di Dio, e ricorda an- di rileggere spesso questi grandi testi bi- che che Tommaso diceva che non dobbia- blici, di ricordarli, di pregare con essi e mo praticare il culto a Dio “con sacrifici e tentare di incarnarli. Ci faranno bene, ci con offerte esteriori a vantaggio suo, ma renderanno genuinamente felici”. a vantaggio nostro e del prossimo: Egli infatti non ha bisogno dei nostri sacrifi- 3 adolescenti santi che possono ispirare i ci, ma vuole che essi gli vengano offerti giovani d’oggi per la nostra devozione e a vantaggio del prossimo. Perciò la misericordia con la Quando si leggono le vite dei santi, a volte quale si soccorre la miseria altrui è un si può rimanere scoraggiati perché non 15
se ne trova neanche uno che ci assomigli dedicare molto tempo alla preghiera. Non anche solo lontanamente. Può sembrare è così. Tutti siamo chiamati ad essere san- che solo sacerdoti, suore e monaci possa- ti vivendo con amore e offrendo ciascuno no diventare santi (e forse neanche que- la propria testimonianza nelle occupazio- sti, ormai; ndr). ni di ogni giorno, lì dove si trova». Nulla, però, è più lontano dalla verità, I giovani in particolare sono in grado di come sottolinea chiaramente Papa Fran- diventare santi, anche se spesso pensia- cesco nella sua esortazione Gaudete et mo che sia impossibile. Il loro zelo e la Exsultate: loro energia, se convogliati nella direzio- «Per essere santi non è necessario essere ne giusta, possono cambiare il mondo. vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi. Molte volte abbiamo la tentazione di pen- Ecco tre adolescenti che provano come la sare che la santità sia riservata a coloro santità sia possibile per chiunque e come che hanno la possibilità di mantenere le Dio usa i doni e i talenti giovanili per la distanze dalle occupazioni ordinarie, per sua maggior gloria. Beata Servo di Dio Serva di Dio Chiara Badano Carlo Acutis Anna Zelíková Chiara era una ragazza Carlo amava l’informatica Anna era una semplice ado- popolare con molti amici. e usava il computer per lescente che amava tenera- Amava praticare sport, diffondere la fede. Una mente Gesù. Ha scritto: «La cantare, ballare e uscire delle sue esperienze infor- vera bellezza è nascosta con i suoi coetanei. A 17 matiche più significative è nella fedeltà nelle piccole anni è rimasta paralizza- stata la catalogazione di cose. Ho sempre desidera- ta e ha offerto tutto a Dio, tutti i miracoli eucaristi- to compiere gesti d’amore dicendo: “Se lo vuoi tu, ci del mondo. Diceva: «Più grandi ed eroici, ma quan- Gesù, lo voglio anch’io”. È Eucaristie riceveremo e do ho visto che non ne ero morta di cancro a 18 anni più diventeremo simili a capace ne sono rimasta ad- dicendo: «Siate felici per- Gesù e già su questa terra dolorata. Ora trovo grande ché io lo sono». pregusteremo il Paradiso». eroismo proprio nelle pic- È morto di leucemia a 15 cole cose, e quindi non ho anni. il minimo rimpianto per il fatto di poter fare o meno qualcosa». È morta di tu- bercolosi a 17 anni.
Nemici e insidie della santità: il Papa ci il papa – benché parlino della grazia di dice cosa dobbiamo temere Dio con discorsi edulcorati, «in definitiva fanno affidamento unicamente sulle pro- Una santità alla portata di tutti, ma con prie forze e si sentono superiori agli altri tante insidie. E’ quella di cui parla Papa perché osservano determinate norme o Francesco nella nuova esortazione apo- perché sono irremovibilmente fedeli ad stolica “Gaudete et Exsultate” (“Rallegra- un certo stile cattolico». tevi ed esultate”). Bergoglio affronta il tema della «santità “Combattimento permanente” della porta accanto, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della pre- Se gnosticismo e pelagianismo sono ne- senza di Dio, o, per usare un’altra espres- mici pericolosi della santità, ci sono una sione, la classe media della santità». Per- serie di ulteriori insidie a cui il cristiano ché la santità è per tutti, non solo per una deve prestare molta attenzione. Altrimen- élite: anche se spesso «si contemplano ti quel percorso verso la santità, rischia modelli di santità che appaiono irraggiun- di incrinarsi ancora maggiormente. gibili», essa è presente nelle persone sem- Nella nuova esortazione apostolica "Gau- plici, in coloro che decidono di seguire le dete et Exsultate", Francesco torna a par- beatitudini evangeliche. lare del diavolo. «La vita cristiana è un combattimento I due pericoli permanente. Si richiedono forza e corag- gio per resistere alle tentazioni del diavo- In questo percorso il Papa decide di sotto- lo e annunciare il Vangelo. Questa lotta porre all’attenzione di tutti due «nemici» è molto bella, perché ci permette di fare della santità. Francesco insiste sul perico- festa ogni volta che il Signore vince nella lo dello gnosticismo e del pelagianesimo. nostra vita» (GE 158). “Elucubrazioni psicologiche e mentali” Il diavolo Lo gnosticismo è una deriva ideologica E, dunque, il Papa non riduce la lotta a e intellettualistica del cristianesimo, tra- una battaglia contro la mentalità monda- sformato «in un’enciclopedia di astrazio- na che «ci intontisce e ci rende mediocri», ni», secondo il quale, solo chi è capace di né a una lotta contro la propria fragilità e comprendere la profondità di una dottri- le proprie inclinazioni. Ognuno ha le sue, na sarebbe da considerare un vero cre- precisa Francesco: la pigrizia, la lussuria, dente (Gaudete et Exultate 37). Il Papa è l’invidia, le gelosie, e così via. Essa è an- molto duro al riguardo e parla di una reli- che «una lotta costante contro il diavolo, gione «al servizio delle proprie elucubra- che è il principe del male» (GE 159). zioni psicologiche e mentali» (GE 40) che Emblematico questo passaggio: allontanano dalla freschezza del Vangelo. «Non pensiamo dunque che (il diavolo, ndr) sia un mito, una rappresentazione, Il pelagianesimo un simbolo, una figura o un’idea. Tale in- ganno ci porta ad abbassare la guardia, a L’altro grande nemico della santità è il trascurarci e a rimanere più esposti. Lui pelagianesimo, quell’atteggiamento che non ha bisogno di possederci. Ci avvele- sottolinea in maniera esclusiva lo sforzo na con l’odio, con la tristezza, con l’invi- personale, come se la santità fosse frutto dia, con i vizi. E così, mentre riduciamo le della volontà e non della grazia. difese, lui ne approfitta per distruggere la «Quelli che rispondono a questa menta- nostra vita, le nostre famiglie e le nostre lità pelagiana o semipelagiana – afferma comunità, perché «come leone ruggente 17
va in giro cercando chi divorare» (1 Pt re «se una cosa viene dallo Spirito Santo o 5,8) (GE 161). se deriva dallo spirito del mondo o dallo spirito del diavolo» (GE 166). Stordimento e torpore Questa parte dell’Esortazione apostoli- ca è il suo cuore pulsante. Per Bergoglio Il cammino della santità richiede che stia- una vita santa non è semplicemente una mo con «le lampade accese», perché chi vita virtuosa, nel senso che persegue le non commette gravi mancanze contro virtù in generale. Essa è tale, perché sa la Legge di Dio può «lasciarsi andare ad cogliere l’azione dello Spirito Santo e i una specie di stordimento o torpore» (GE suoi movimenti, e li segue. 164), che conduce a una corruzione che «Senza la sapienza del discernimento – è «peggiore della caduta di un peccatore, chiosa il papa – possiamo trasformarci perché si tratta di una cecità comoda e facilmente in burattini alla mercé delle autosufficiente dove alla fine tutto sembra tendenze del momento» (GE 167). lecito» (GE 165). L’aiuto del discernimento (Fonte: https://it.aleteia.org/ ; articoli di Il dono del discernimento aiuta in questa commento all’Esortazione Apostolica battaglia spirituale, perché fa comprende- “Gaudete et Exsultate”) C alendario Liturgico • Marzo 2019 MERCOLEDÌ DELLE CENERI Mercoledì 6 ore 18.00 Giumaglio SAN GIUSEPPE Lunedì 18 ore 16.45 Someo, Casa Anziani ore 18.00 Aurigeno Martedì 19 ore 09.30 Maggia ore 10.45 Moghegno ore 18.00 Giumaglio Aprile 2019 DOMENICA DELLE PALME Sabato 13 ore 17.00 Someo ore 18.00 Aurigeno Domenica 14 ore 09.30 Maggia ore 10.45 Moghegno ore 18.00 Coglio GIOVEDÌ SANTO: CENA DEL SIGNORE Giovedì 18 ore 19.00 Maggia 18
VENERDÌ SANTO: PASSIONE DEL SIGNORE Venerdì 19 ore 14.00 Aurigeno: Via Crucis salendo all’Oratorio del Carmelo ore 15.00 Aurigeno: Passione del Signore all’oratorio del Carmelo ore 15.00 Maggia: Passione del Signore alla Casa Don Guanella ore 18.00 Maggia: Via Crucis sulla scalinata della Chiesa Parrocchiale ore 21.00 Giumaglio: Via Crucis partendo dalla Chiesa Parrocchiale ore 21.00 Moghegno: Via Crucis partendo dalla Chiesa Parrocchiale SABATO SANTO: VEGLIA PASQUALE Sabato 20 ore 20.30 Maggia DOMENICA DI PASQUA: RISURREZIONE DEL SIGNORE Domenica 21 ore 09.30 Giumaglio ore 09.30 Lodano ore 09.30 Someo ore 10.45 Aurigeno ore 10.45 Moghegno DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA Sabato 27 ore 16.45 Someo, Casa Anziani ore 18.00 Aurigeno Domenica 28 ore 09.30 Maggia ore 10.30 Riveo ore 18.00 Giumaglio Maggio 2019 III DOMENICA DI PASQUA Sabato 4 ore 17.00 Lodano ore 18.00 Aurigeno Domenica 5 ore 09.30 Maggia, Santa Maria delle Grazie ore 10.45 Moghegno, alla Gesola ore 18.00 Giumaglio IV DOMENICA DI PASQUA Sabato 11 ore 16.45 Someo, Casa Anziani ore 18.00 Aurigeno Domenica 12 ore 09.30 Maggia ore 10.30 Coglio: Festa della Mamma ore 18.00 Moghegno, alla Gesola VI DOMENICA DI PASQUA Sabato 25 ore 16.45 Someo, Casa Anziani ore 18.00 Aurigeno Domenica 26 ore 10.00 Maggia: Prima Comunione ore 18.00 Coglio ASCENSIONE DEL SIGNORE Mercoledì 29 ore 17.00 Lodano ore 18.00 Aurigeno Giovedì 30 ore 09.30 Maggia ore 10.45 Moghegno, alla Gesola ore 18.00 Giumaglio 19
A nnunci • COGLIO E I SUOI ARCHIVI Sabato 17 novembre 2018, con la presenza di un folto pubblico, dopo l’introduzione della signora Patrizia Franzoni Lafran- chi, presidente di entrambe le Ammi- nistrazioni, è stato presentato il riordi- no dell’Archivio Parrocchiale da parte dell’archivista Francesca Luisoni, e di quello Patriziale da parte dell’archivista Laura Pedrazzini. La suggestiva e interes- sante presentazione ci ha reso consape- voli di una parte della nostra storia, ma in particolare di come sono stati organizzati gli Archivi per facilitarci in futuro la visione e l’eventuale ricerca d’informazioni. Fra i presenti il signor Silvio Rauseo, responsabile dei Servizi Archivi locali dello Stato, e il Sindaco Aron Piezzi in rappresentanza del comune di Maggia. SPIRITO NATALIZIO Durante la Novena di Natale 2018 c’è stata la possibilità, nelle Parrocchie della media e bassa Vallemaggia, di vivere questo momento nel più autentico “Spirito Natalizio”. Nelle varie serate ospitate nelle chiese delle Parrocchie di: - Moghegno, domenica 16 dicembre: giro per la “Via dei Presepi”, cioccolata calda e poi messa animata per le famiglie; - Coglio, lunedì 17 dicembre: riuniti in chiesa per ascoltare un racconto, pregare e cantare. - Aurigeno, martedì 18 dicembre: processione con le lanterne, racconto e preghiera in chiesa, concerto delle campane; - Maggia, mercoledì 19 dicembre: appuntamento in chiesa e bambini impegnati in un lavoretto; 20
- Avegno, venerdì 21 dicembre: ultimo incontro infrasettimanale con il coin- volgimento dei bambini nella rappre- sentazione del racconto; - Lodano, domenica 23 dicembre: nell’antivigilia di Natale, messa ani- mata per le famiglie e poi “Sacra rap- presentazione” in quattro postazioni intorno alla chiesa dei Vangeli dell’An- nunciazione, Natività, annuncio ai pa- stori, Re Magi. Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all’or- ganizzazione e realizzazione di questa Novena Maggia Novena di Natale in cui, al di là delle varie Parrocchie e chiese in cui si è svolta, è stata un’occasione per vedere la Chiesa, intesa come comunità di fedeli che vivono con gioia la propria fede. Un particolare e lodevole aiuto va sottolineato per chi ha messo a disposizione gli animali utilizzati nelle rappresentazioni della Natività (l’asino) e dell’annuncio ai pastori (le pecore… nere): i signori Jonatan Bachmann di Lodano e Damiano Torriani di Maggia. - Gordevio, 6 Gennaio: pro- cessione, partendo da Sant’Antonio abate, e mes- sa in chiesa coi Re Magi e la Santa Famiglia. Messa a Lodano La Chiesa 21
Scambio della Pace Comunione Angeli e Arcangeli Annunciazione In posa San Giuseppe, il falegname 22
Natività In attesa di portare l’annuncio in cielo Il bue era in… pausa pranzo? Gruppo di pastori Annuncio ai pastori Davanti a un fuoco … Beh! Qualcuno lo è si diventa fratelli… anche senza il fuoco 23
Angolo dei Re Magi Seguendo la Stella Maria e Giuseppe Annunciazione: Vittoria Mossi e Giovanni Pedrotti Maria e Giuseppe Natività: Elisa Bisig e Enea Tanadini Asino: Milo Vigani Bue: Elia Franzoni Angeli: Emily Morax, Lea Pittet, Thea Tanadini, Lisa Franzoni, Greta Pedrotti Pastori: Cesare Mossi, Filippo Bisig, Matteo e Martin Zappa, Gioele e Elia Fenner Re Magi: Hilawi Tormen, Léon Morax, Nicolò Indemini 24
Mese di maggio : Mese di Maria • 25
V ita sac ramentale • BATTESIMI Andreocchi Lara di Davide e Chiara Aurigeno, 1 dicembre Vanoni Kyan di Michele e Jessica Maggia, 19 gennaio DEFUNTI Sartori Milena Giumaglio, 9 gennaio Giacomini Aldo Giumaglio, 16 gennaio Spiritualità • Dal “Commento sul profeta Isaia” di san funebri. Ma cessarono in Cristo; il terzo Cirillo d’Alessandria, vescovo (Lib. 3) giorno egli risuscitò calpestando la mor- te, e divenne per tutta l’umanità la via per C on la fede in C risto vincerla definitivamente. abbiamo get tato via da Egli è il primogenito dei redivivi, la pri- noi il molesto e grave mizia di quanti sono morti: alla primizia seguirà tutto il resto, cioè noi. Perciò il peso del pecc ato lamento funebre si è mutato in gaudio, il sacco si è lacerato, e siamo rivestiti da «E liminerò la morte per sempre; Dio della gioia di Cristo, perché possia- il Signore Dio asciugherà le la- mo esclamare esultanti; «Dov’è, o morte, crime su ogni volto» (Is 25,8). la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pun- All’insegnamento dei misteri della fede va giglione?» (1Cor 15,55-56). «Pungiglione unito molto opportunamente il necessa- della morte», dice, «è il peccato». rio discorso sulla risurrezione dei morti. Perciò anche nel conferimento del batte- In tal modo ogni lacrima è asciugata. Infat- simo, con la professione di fede affermia- ti, avendo fede che certamente raggiunge- mo di aspettare la risurrezione futura, e remo i nostri morti, non ci lasceremo an- vi crediamo. dare a una tristezza smodata, come fanno coloro che non hanno speranza. La morte colse il nostro progenitore Ada- La colpevolezza del popolo sembra dire mo a causa del peccato, lo assalì come il perché della morte: non appena furono una fiera selvaggia e crudele, e lo rapì; da entrati in noi la disobbedienza e il pecca- allora comparvero fra gli abitanti della to, fu aperto l’adito alla morte, che dominò terra i lamenti, i lutti, le lacrime e i canti su tutti gli abitanti della terra.
E poiché molti non accettavano il mistero Infatti Zaccaria, padre di Giovanni, predi- della risurrezione, sembrando loro incre- cendo in spirito il Cristo, disse che il Dio dibile per il suo splendore, il profeta fu d’Israele avrebbe suscitato per il popolo costretto a dire: «La bocca del Signore ha una salvezza potente. parlato» (Is 58,14). Anche Simeone, preso fra le braccia il san- to Bambino, esclamò: «I miei occhi hanno «E si dirà in quel giorno: Ecco il nostro visto la tua salvezza, preparata da te da- Dio; in lui abbiamo sperato perché ci sal- vanti a tutti i popoli» (Lc 2,30-31). vasse: rallegriamoci, esultiamo per la sua E quando avranno conosciuto il loro Sal- salvezza. vatore e Redentore, colui che è la spe- Poiché la mano del Signore si poserà su ranza di tutti gli uomini, diranno: «Ecco questo monte» (Is 25,9-10). il nostro Dio» e proclameranno che il Signore darà riposo su questo monte. Voi conoscerete, dice, colui che dà la gioia Penso che per monte s’intenda la Chiesa, e perfino il vino, e che unge con unguento perché in essa è dato il riposo. Abbiamo quelli che in Sion hanno minore facoltà di sentito dire da Cristo: «Venite a me, voi intendere; e conoscerete che è veramen- tutti che siete affaticati e oppressi, e io te Dio, il Figlio, della stessa natura di Dio, vi ristorerò» (Mt 11,28). In realtà con la sebbene si presenti nella natura di ser- fede in lui abbiamo gettato via da noi il vo, fatto uomo per la salvezza e la vita di molesto e grave peso del peccato. Ab- tutti gli uomini, e simile in tutto agli altri biamo avuto riposo anche in altro mo- uomini, eccetto il peccato. Ecco il nostro do: siamo stati liberati dal terrore del Dio nel quale abbiamo sperato ed esultato supplizio che avremmo dovuto subire e per la nostra salvezza. Penso che questo dalla pena da scontare per i peccati. Né discorso convenga specialmente agli Isra- solo in questo consiste la grazia di Cri- eliti che, nutriti dalle parole di Mosè e co- sto, nostro salvatore: vi si aggiungono i noscendo le predizioni dei profeti, aspet- beni che speriamo, il possesso del regno tarono la venuta, a suo tempo, del Signore dei cieli, la vita eterna e la liberazione nostro Gesù Cristo, salvatore e redentore. da ogni male. Per le vostre • offerte Parrocchia di Aurigeno CH 91 0076 4103 1969 P000 C, Banca Stato, Ascona Bollettino Parr. Aurigeno Cto: 16089.17 / CCP 65-6427-7 Banca Raiffeisen, Vallemaggia Opere Parrocchiali Coglio CH 86 8033 5000 0008 71150, Banca Raiffeisen, Vallemaggia Opere Parrocchiali Giumaglio CH 31 8033 5000 0002 18069, Banca Raiffeisen, Vallemaggia Consiglio Parrocchiale Lodano Cto: 8652.92, Banca Raiffeisen Vallemaggia Consiglio Parrocchiale Maggia CCP 65-5856-2 Opere Parrocchiali Moghegno CH 41 8033 5000 0002 1042 0, Banca Raiffeisen, Vallemaggia Consiglio Parrocchiale Someo CH 82 8033 5000 0003 8030 5, Banca Raiffeisen, Vallemaggia U n sinc ero g razie per le vost re g enerose offert e 27
O rario SS. Messe domenic ali • Valle Rovana Sabato e vigilie Linescio vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr. Niva vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr. Campo vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr. Cimalmotto vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr. Cerentino vedere albo parrocchiale oppure chiamare casa parr. Valle Rovana Domenica Bosco Gurin ore 09.00 Comune di Lavizzara Sabato e vigilie S. Carlo v. di Peccia 1° - 3° - 5° sabato ore 17.30 Peccia 2° - 4° sabato ore 17.30 Brontallo ore 19.00 Menzonio ore 19.00 Comune di Lavizzara Domenica Fusio ore 09.00 Broglio ore 10.30 Sornico 1a - 3a - 5a domenica ore 10.30 Prato 2a - 4a domenica ore 10.30 Comune di Cevio Sabato e vigilie Cevio – Residenza alle Betulle (ospedale) ore 16.00 Bignasco ore 19.00 Comune di Cevio Domenica Cevio – chiesa parrocchiale/chiesina ore 09.00 Cavergno ore 10.30 S. MESSE FERIALI Martedì 09.00 Broglio 16.00 Cevio Res. alle Betulle (ospedale) Mercoledì 09.00 Bignasco 17.00 Bosco Gurin Giovedì 16.00 Cevio Residenza alle Betulle (ospedale) 17.00 Brontallo (in alt.) 19.00 Cavergno Venerdì 07.30 Cevio chiesina 17.00 S. Carlo v. di Peccia (in alt.) Le Messe feriali a Bosco Gurin, Broglio, S. Carlo v. di Peccia e Brontallo riprendono dopo la Domenica in Albis o della Divina Misericordia (Domenica 28 aprile 2019) CASA PARROCCHIALE DI CEVIO Sacerdoti: Cevio Vecchio 3 – 6675 Cevio don Juan Pablo Bravo ☎ 091 754 16 88 (casa parrocchiale) don Bartolomeo Benedetti (don Lino) ☏ 076 572 18 97 (don Juan Pablo) don Maurizio Pensa 28 e-mail: juanpablo6512@gmail.com
Il c uore della C hiesa • I niziamo oggi una nuova serie di cate- chesi, che punterà lo sguardo sul “cuore” della Chiesa, cioè l’Eucaristia. È fondamentale per noi cristiani com- prendere bene il valore e il significato quella sorgente che “zampilla acqua vi- va” per la vita eterna? che fa della nostra vita un sacrificio spirituale di lode e di ringraziamento e fa di noi un solo corpo con Cristo? Questo è il senso più profon- della Santa Messa, per vivere sempre più do della santa Eucaristia, che significa pienamente il nostro rapporto con Dio. “ringraziamento”: ringraziamento a Dio Non possiamo dimenticare il gran nume- Padre, Figlio e Spirito Santo che ci coin- ro di cristiani che, nel mondo intero, in volge e ci trasforma nella sua comunione duemila anni di storia, hanno resistito di amore. fino alla morte per difendere l’Eucaristia; Nelle prossime catechesi vorrei dare ri- e quanti, ancora oggi, rischiano la vita sposta ad alcune domande importanti per partecipare alla Messa domenicale. sull’Eucaristia e la Messa, per riscoprire, Nell’anno 304, durante le persecuzioni o scoprire, come attraverso questo mi- di Diocleziano, un gruppo di cristiani, stero della fede risplende l’amore di Dio. del nord Africa, furono sorpresi mentre Il Concilio Vaticano II è stato fortemente celebravano la Messa in una casa e ven- animato dal desiderio di condurre i cri- nero arrestati. Il proconsole romano, stiani a comprendere la grandezza della nell’interrogatorio, chiese loro perché fede e la bellezza dell’incontro con Cri- l’avessero fatto, sapendo che era assolu- sto. Per questo motivo era necessario tamente vietato. anzitutto attuare, con la guida dello Spi- Ed essi risposero: «Senza la domenica rito Santo, un adeguato rinnovamento non possiamo vivere», che voleva dire: della Liturgia, perché la Chiesa continua- se non possiamo celebrare l’Eucaristia, mente vive di essa e si rinnova grazie ad non possiamo vivere, la nostra vita cri- essa. Un tema centrale che i Padri con- stiana morirebbe. In effetti, Gesù disse ciliari hanno sottolineato è la formazio- ai suoi discepoli: «Se non mangiate la ne liturgica dei fedeli, indispensabile per carne del Figlio dell'uomo e non bevete un vero rinnovamento. il suo sangue, non avete in voi la vita. Ed è proprio questo anche lo scopo di Chi mangia la mia carne e beve il mio questo ciclo di catechesi che oggi inizia- sangue ha la vita eterna e io lo risuscite- mo: crescere nella conoscenza del gran- rò nell’ultimo giorno» (Gv 6,53-54). Quei de dono che Dio ci ha donato nell’Euca- cristiani del nord Africa furono uccisi ristia. L’Eucaristia è un avvenimento perché celebravano l’Eucaristia. Hanno meraviglioso nel quale Gesù Cristo, no- lasciato la testimonianza che si può ri- stra vita, si fa presente. Partecipare alla nunciare alla vita terrena per l’Eucari- Messa «è vivere un’altra volta la passio- stia, perché essa ci dà la vita eterna, ne e la morte redentrice del Signore. È rendendoci partecipi della vittoria di una teofania: il Signore si fa presente Cristo sulla morte. sull’altare per essere offerto al Padre per Una testimonianza che ci interpella tut- la salvezza del mondo» (Omelia nella S. ti e chiede una risposta su che cosa si- Messa, Casa S. Marta, 10 febbraio 2014). gnifichi per ciascuno di noi partecipare Il Signore è lì con noi, presente. al Sacrificio della Messa e accostarci al- Tante volte noi andiamo lì, guardiamo le la Mensa del Signore. Stiamo cercando cose, chiacchieriamo fra noi mentre il 29
sacerdote celebra l’Eucaristia... e non Per questo il sacerdote dice: “In alto i celebriamo vicino a Lui. Ma è il Signore! nostri cuori”. Cosa vuol dire questo? Ri- Se oggi venisse qui il Presidente della cordatevi: niente telefonini. È molto im- Repubblica o qualche persona molto im- portante tornare alle fondamenta, risco- portante del mondo, è sicuro che tutti prire ciò che è l’essenziale, attraverso saremmo vicino a lui, che vorremmo sa- quello che si tocca e si vede nella cele- lutarlo. Ma pensa: quando tu vai a Mes- brazione dei Sacramenti. sa, lì c’è il Signore! E tu sei distratto. La domanda dell’apostolo san Tommaso È il Signore! Dobbiamo pensare a questo. (cfr Gv 20,25), di poter vedere e toccare “Padre, è che le messe sono noiose” - le ferite dei chiodi nel corpo di Gesù, è “Ma cosa dici, il Signore è noioso?” - “No, il desiderio di potere in qualche modo no, la Messa no, i preti” – “Ah, che si con- “toccare” Dio per credergli. Ciò che San vertano i preti, ma è il Signore che sta Tommaso chiede al Signore è quello di lì!”. Capito? Non dimenticatelo. «Parteci- cui noi tutti abbiamo bisogno: vederlo, pare alla Messa è vivere un’altra volta la toccarlo per poterlo riconoscere. I Sa- passione e la morte redentrice del Signo- cramenti vengono incontro a questa esi- re». Proviamo ora a porci alcune sempli- genza umana. ci domande. I Sacramenti, e la celebrazione eucaristi- Per esempio, perché si fa il segno della ca in modo particolare, sono i segni croce e l’atto penitenziale all’inizio della dell’amore di Dio, le vie privilegiate per Messa? E qui vorrei fare un’altra paren- incontrarci con Lui. Così, attraverso que- tesi. Voi avete visto come i bambini si ste catechesi che oggi cominciano, vor- fanno il segno della croce? Tu non sai rei riscoprire insieme a voi la bellezza cosa fanno, se è il segno della croce o un che si nasconde nella celebrazione eu- disegno. Fanno così [fa un gesto confu- caristica, e che, una volta svelata, dà so]. Bisogna insegnare ai bambini a fare senso pieno alla vita di ciascuno. bene il segno della croce. La Madonna ci accompagni in questo Così incomincia la Messa, così incomin- nuovo tratto di strada. cia la vita, così incomincia la giornata. Questo vuol dire che noi siamo redenti Francesco con la croce del Signore. Guardate i bam- bini e insegnate loro a fare bene il segno della croce. E quelle Letture, nella Mes- sa, perché stanno lì? Perché si leggono la domenica tre Letture e gli altri giorni due? Perché stanno lì, cosa significa la Lettura della Messa? Perché si leggono e che c’entrano? Oppure, perché a un certo punto il sacerdote che presiede la celebrazione dice: “In alto i nostri cuo- ri?”. Non dice: “In alto i nostri telefonini per fare la fotografia!”. No, è una cosa brutta! E vi dico che a me dà tanta tristezza quando celebro qui in Piazza o in Basili- ca e vedo tanti telefonini alzati, non solo dei fedeli, anche di alcuni preti e anche vescovi. Ma per favore! La Messa non è uno spettacolo: è andare ad incontrare la passione e la risurrezione del Signore. 30
M omenti del Natale • S eguendo una tradizione ormai consolidata da qualche anno, il Parroco e un gruppo di mamme hanno proposto ai bambini e ai ragaz- zi dei momenti di riflessione sul tempo d'Avvento e di Natale. Seguendo il tema "Bambini, portiamo la luce!" ci siamo ritrovati cinque volte, per vivere in comunione l'avvicinamen- to al Natale facendo crescere la luce di Gesù dentro di noi e diffondendola agli altri. Simbolicamente, ogni bambino è stato accompagnato durante tutti gli in- stella che le famiglie delle nostre par- contri da una candela diventata poi una rocchie hanno donato agli ospiti. lanterna sempre più bella, illuminata Il giorno di Natale la tradizionale Messa dal giorno di Natale in poi con la "Luce per le famiglie a Broglio, sempre molto di Betlemme". apprezzata ed emozionante. Il presepe Primo appuntamento la prima dome- vivente inscenato dai bambini ha aiuta- nica d'Avvento, per accendere la luce to tutti a riflettere sulla luce che emana dentro di noi c'è stata la S. Messa a Ca- Gesù che si fa dono per gli uomini. vergno animata per le famiglie e molto Infine, a conclusione di questo intenso partecipata. cammino, il giorno dell'Epifania i Re Il primo giorno della Novena di Natale Magi nel corso del loro viaggio verso ci siamo ritrovati a Bignasco per un mo- Betlemme hanno fatto tappa a Menzo- mento di attività, riflessione e preghie- nio, incontrando i bambini durante la ra. Le nostre candele si sono vestite a S. Messa e distribuendo loro un piccolo festa per aiutarci ad accendere la luce dono. dentro di noi. L'incontro più intenso è stato quello con Ringraziamo tutti coloro che hanno col- gli ospiti della Residenza alle Betulle di laborato in vari modi per rendere gioio- Cevio, quest'anno impreziosito dalla so e ben riuscito il Cammino del Natale. 31
L a G iornata Mondiale della G ioventù a Panama • N el corso dello scorso mese di gennaio, dal 22 al 27, i giovani del mondo hanno risposto all’appel- lo del Papa che li chiamava a riunirsi a Panama per la Giornata Mondiale della Dopo un lungo volo in aereo, e un altret- tanto lungo viaggio in bus, mercoledì 16 gennaio siamo arrivati nella provincia di Bocas del Toro. Qui, abbiamo avuto modo di vivere in una famiglia del posto Gioventù. Con il gruppo della Pastorale e quindi conoscere ancora meglio la cul- Giovanile della Diocesi di Lugano siamo tura panamense. Questi giorni sono sta- partiti in 21 giovani: alcuni, come me, si ti ricchi di avvenimenti, di emozioni, di sono recati a Panama già al 14 di genna- sensazioni e di incontri. Abbiamo potu- io per vivere un’esperienza in Diocesi, to sperimentare da vicino cosa è la vera altri invece hanno raggiunto il gruppo la accoglienza: al nostro arrivo siamo stati settimana dopo. accolti con una gioia immensa. Quando 32
siamo scesi dal bus c’era musica, gente me ci disse “oggi al lavoro stavo proprio che sorrideva e applaudiva, bandiere pensando, chissà come stanno le mie fi- che sventolavano e una grande gioia glie e chissà cosa stanno facendo”. Non per il nostro arrivo che immediatamen- mancava nemmeno, in questi giorni, il te faceva svanire la stanchezza che si tempo di preghiera e della liturgia, ma provava. La gioia della nostra presenza non una celebrazione occidentale come si percepiva anche nei giorni successivi, quella a cui siamo abituati, ma una ce- in cui la gente che ci ospitava cercava lebrazione “movimentata” ricca di canti di presentarci il più possibile della loro gioiosi. cultura: i balli, gli abiti, i canti e le par- ticolarità del posto come ad esempio la Dopo una settimana molto intensa era piantagione di cacao, le loro isole con le giunta l’ora del nostro spostamento a Pa- stupende spiagge e il loro cibo tradizio- nama City: da un lato, l’entusiasmo della nale. L’accoglienza era presente anche nuova avventura, dall’altro la tristezza nell’ospitalità e anche qui si percepiva di lasciare un ambiente, una famiglia a qualcosa che va oltre la semplice ospi- cui, in così poco tempo, ci eravamo tan- talità: le famiglie che ci ospitavano dava- to affezionati. no tutto quello che avevano e ancora di più, ci consideravano come se fossimo davvero i loro figli: infatti la madre della famiglia che ospitava un’altra ragazza e A Panama City abbiamo alloggiato in una scuola, chiamata collegio europeo, in cui giovani del Ticino, della Svizzera 33
Romanda e della Svizzera tedesca si ri- meditare quali «E domando ad ognuno univano. Da martedì, poi, iniziarono gli di voi: vi sentite portatori di una promes- eventi “ufficiali”: alla mattina la cateche- sa? Quale promessa porto nel cuore, da si con i vescovi con al culmine la liturgia portare avanti?». Oltre al silenzio e alle penitenziale del venerdì, al pomeriggio parole del Santo Padre, si leva un grido un po’ di tempo libero per visitare, ad dei giovani che ci ha accompagnati per esempio, la fiera vocazionale o la città tutta la settimana Esta es la Juventud del vecchia di Panama, e alla sera gli eventi Papa. E rimane un’immagine: il Santissi- con il Papa. mo Sacramento è esposto non in un sem- La cerimonia di apertura della GMG plice ostensorio bensì nel grembo e tra ebbe luogo martedì 22 gennaio con la le braccia di sua Madre Maria. Santa Messa presieduta dall’arcivescovo La centralità di Maria in questa GMG era di Panama. Giovedì 24 ci fu poi il primo già chiara dal motto che era stato scel- incontro con il Papa che, durante il suo to: Ecco la serva del Signore! Si compia in discorso esortava a tenere presente e me la tua parola. Ma ora, a questa frase vivo il sogno che unisce noi tutti: Abbia- si è aggiunta una immagine: la Madre di mo tante differenze, parliamo lingue dif- Dio mostra ai giovani suo figlio affinché ferenti. Tutti ci vestiamo in modo diverso lo possano adorare. La GMG si è conclu- ma, per favore, puntiamo ad avere un so- sa domenica con la Santa Messa di invio gno in comune (…) un sogno che si chia- celebrata da Papa Francesco in cui ven- ma Gesù. Molto profonda è stata anche ne anche annunciato il luogo in cui si ter- la via Crucis del giorno seguente in cui rà la prossima GMG: Portogallo. il Papa pronunciò questa bella preghiera «Insegnaci Signore a stare ai piedi della Ogni volta che cerco di raccontare a croce, ai piedi delle croci; apri questa qualcuno quello che ho vissuto nel cor- sera i nostri occhi, il nostro cuore; riscat- so di questa GMG mi rendo conto di taci dalla paura e dalla disperazione. quanto, ogni parola detta, ogni tentativo di descrizione sia povero e non riesca mai a illustrare appieno il vissuto. Quanto ho vissuto è stata un’esperienza che ha segnato la mia vita, un’esperien- za unica e indelebile che ha permesso anche di focalizzare l’attenzione su alcu- ne cose date spesso per scontate: avere un letto in cui dormire, acqua pulita a nostra disposizione sempre, avere cibo, avere una famiglia, amici, la possibilità di studiare o un lavoro. Ha insegnato an- che a ritrovare la gioia nelle piccole cose e a valorizzarle. Il culmine della settimana, tuttavia, è Ma ha permesso anche di fare un incon- stata la veglia con il Santo Padre. Dopo tro speciale: incontrare Dio incontrando una marcia con il caldo e sotto il sole gli altri e rendersi conto delle parole che per giungere al Parco San Juan Pablo il Santo Padre ha pronunciato nella San- II, alla sera vi fu l’adorazione eucari- ta Messa di Invio: Voi, cari giovani, non stica con Papa Francesco. Immaginate siete il futuro (…) No, siete il presente! cosa significhi stare in un campo con Non siete il futuro di Dio: voi giovani siete 600'000 giovani in silenzio a pregare e l’adesso di Dio. ad adorare, con Papa Francesco che nel suo discorso pone degli interrogativi da Valentina Anzini 34
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