Edizione Speciale - Natale 2018 - SPONSOR UFFICIALI Nutri.Prof - Federazione Nutrizionisti Professionisti
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Edizione Speciale – Natale 2018 SPONSOR UFFICIALI Nutri.Prof® - Federazione Nutrizionisti Professionisti www.nutriprof.it
Buone Feste di Riccardo Monaco Presidente Federazione Nutrizionisti Professionisti - Nutri.Prof.® Voglio in queste poche righe ringraziare tutti i miei collaboratori, e i quasi 26 mila professionisti che ci seguono sulla nostra pagina facebook. E’ stato un anno pieno di iniziative. Ricordo il nostro corso del 10 marzo sulla nutrizione e Sport che ha visto oltre 100 partecipanti nonché docenti di altissimo calibro quali il Dr. Giordano e il Dr. Danilo Azzara, il Dr. Urso e tutti gli altri. Essendo una semplice Associazione, senza scopo di lucro, ovviamente e per quanto riguarda l'organizzazione (Catering, Location etc), non siamo stati certo a livello delle Società che fanno questo mestiero h24 7/7 e che si avvalgono di segreterie organizzative all'avanguardia per organizzare corsi ECM. Di questo mi scuso, e prometto di fare, insieme ai miei collaboratori, sempre meglio. Per quanto riguarda i contenuti e gli argomenti trattati invece, sono orgoglioso del lavoro fatto, ritendo di essere stati alla pari per quanto riguarda argomenti e tematiche trattate. Mi dispiaccio del comportamento di alcune "S"ocietà definite "BIG", le quali attreverso i loro rappresantanti hanno tentato di boicottare anche con modi scorretti i nostri eventi, arrivando finanche a minacciare alcuni nostri sponsor. Un vero peccato esistano nomi "illustri" che soffrano di invidia. Mi domando come siano arrivati a rivestire certe posizioni. Da canto nostro ci siamo sempre impegnati al 100%; in tutto. Ringrazio i nostri Sponsor che ci hanno sempre permesso di tenere bassissime le quote di partecipazione. Veramente GRAZIE! Nel 2018 con tanti sforzi abbiamo avviato dei corsi interamente on line (WEBINAR) trattando tematiche di nutrizione clinica, di sport nonché monografie riguardo l’uso razionale di alcuni integratori. Continueremo nel 2019 sperando di fare sempre meglio. L’anno che verrà ci vedrà impegnati in alcune novità. Una di queste è la riapertura del progetto “Magazine”. Questo speciale di Natale anticipa i volumi che pubblicheremo nel corso dell’anno 2019. Il taglio, rispetto ai volumi precedenti, sarà più divulgativo e diretto alla popolazione in generale. Non mancheranno le note tecniche e/o i riferimenti bibliografici. Tutto è fatto in modo gratuito e a chi scrive va fin da ora il mio ringraziamento. Contiamo di trasformare tale magazine in testata giornalistica, dapprima digitale, poi cartacea. La rivista sarà strutturata in rubriche che abbracceranno la nutrizione e lo sport a 360 gradi. Non daremo spazio a tematiche relative alle diete vegane, perché notoriamente, pur rispettando l’altrui pensiero e libertà, siamo contro tale stile di vita. Noi divulghiamo lo stile di vita che prevede la DIETA 1 MEDITERRANEA.
Altro progetto già avviato è il servizio di “DIETA LIVE/ON LINE”. Attraverso un nostro format, i pazienti che ci seguono attraverso la nostra pagina Facebook, potranno richiedere consulenze on line ai nostri Professionisti che trovate sul nostro sito e che leggete qui sulla nostra rivista. Le tecnologie ci sono, la telemedicina è una attualità. La tele-nutrizione è il futuro e sempre più colleghi lavorano con successo attraverso le visite in videochiamata. Ma faremo anche dei corsi di counseling nutrizionale – educazione nutrizionale - di gruppo sempre in modalità webinar live. Come sempre è attraverso l’esperienza che si migliora, per cui accetteremo sempre i Vostri suggerimenti. Ci saranno altre novità, che non anticipo in quanto ancora in fase di progettazione. Per ora vi auguro Buone Feste, e arrivederci nel 2019. Roma, 24/12/2018 2
Direttore Dott. Riccardo Monaco Responsabile di redazione Dott.ssa Silvia Marcone Hanno collaborato Dr.ssa Silvia Marcone, Dr. Fabio Mazzella, Dr. Diego Parente, Alessia Barcio, Alfonso Aloisi, Raffaele Pagnottella. Progetto grafico e impaginazione Ufficio stampa Nutri.Prof Per la pubblicità, scrivere all’indirizzo: segreteria@nutriprof.it Le informazioni e gli articoli presenti in questo Magazine non intendono fornire trattamento o prevenzione a disturbi, malattie o condizioni cliniche, né sostituirsi al trattamento medico o come alternativa ad un consulto specialistico. Costituiscono divulgazione delle opinioni dell'/gli Autore/i, per scopi puramente informativi. Gli autori sono responsabili degli articoli pubblicati e dei loro contenuti. Le raccomandazioni qui presentate non dovrebbero essere adottate senza una revisione completa dei riferimenti scientifici a supporto ed una visita medica. L'uso delle indicazioni presentate in questo sito è a completa discrezione e responsabilità del lettore. Questo Magazine e gli articoli in esso pubblicati non rappresentano testata giornalistica, in quanto aggiornati senza particolare periodicità. Pertanto, non possono considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001. Tutti i marchi appartengono a Nutri.Prof. Le informazioni e gli articoli presenti in questo magazine o qualsiasi parte di esso non possono essere riprodotte o riscritte in nessun modo senza il permesso del proprietario, tranne per brevi citazioni in articoli critici o di revisione. 3
IN QUESTO NUMERO Editoriale Nutri.Prof ®” Dott. Riccardo Monaco ………………………………………………………………….……… pag. 2 “STUDIO IARD: ADOLESCENTI E PASTI NON PRINCIPALI” Dr.ssa Silvia Marcone - Dietista ………………………………………………………..…… ..pag. 5 “ACNE E SELF-IE” Dr. Fabio Mazzella Biologo Nutrizionist……………………………….………….…..……… pag. 8 “PALESTRA, CHI FA DA SÉ FA NON FA PER TRE” Dr. Diego Parente – Biologo Nutrizionista …………………………………..……….…..… pag. 11 “LA PERFETTA UNIONE DI 2 GRANDI CLASSICI: IL PANETTONE PANCAKE (PROTEICO)! ” A cura di Alessia Barcio…………………………………………………………………..….. pag. 13 “IL PANETTONE, UNA STORIA CHE VIENE DA LONTANO” A cura di Alfonso Aloisi……………………………………………………………………….. pag. 16 “RUBRICA LIFE TRASFORMATION: STORIE E TESTIMONIANZE” A cura di Raffaele Pagnottella…………………………………………………..…….…….. pag. 18 4
STUDIO IARD: ADOLESCENTI E PASTI NON PRINCIPALI Autore: Silvia Marcone, Dietista dottoressa.marcone@gmail.com Nel 2015 il liceo artistico Misticoni a Pescara ha accolto un'iniziativa della Coldiretti (associazione per i coltivatori diretti): “ricreazione a km zero” dove gli studenti hanno potuto fare spuntino con prodotti locali. A Milano invece, il 30 Novembre 2018 la IARD (Istituto di ricerca sulle condizioni e politiche per adolescenti) ha rilasciato i risultati di uno studio da loro condotto su adolescenti e stile di vita dal quale emerge invece che ben il 40% degli studenti adolescenti non consuma la propria colazione. La ricerca mostra oltre: anche gli spuntini vengono spesso saltati. E tu? Ti consideri un po' adolescente? Ma andiamo a vedere insieme i risultati della ricerca nell’ambito alimentare. I risultati completi includono anche altri ambiti della vita e sono consultabili in questo link: http://www.laboratorioadolescenza.org/res/site144680/res1385571_Indagine-Adolescenti- 2018_sintesi-risultati.pdf Adolescenti, il nostro specchio Facciamo insieme qualche considerazione. Lo studio riporta tutto sommato dei dati rassicuranti come ad esempio una buona conoscenza nutrizionale (eccetto per il riso che, probabilmente per via di un suo ampio consumo in diete da palestra, viene annoverato come una valida fonte proteica – mentre essendo un comune cereale, viene consumato per una digestione rapida di carboidrati complessi). Inoltre lo studio mostra come gli adolescenti siano soliti accompagnare ed influenzare gli acquisti alimentari dei propri genitori. Questo virtualmente si tradurrebbe in una scelta semi attiva del proprio menù, che è auspicabile in questa fase della vita, così come è auspicabile avere potere decisionale in altri campi della vita, in modo via via più indipendente secondo un percorso di crescita del tutto personale. 5
A proposito di specchio… Altro dato importante, che pare seguire il trend sportivo italiano attuale, una buona fetta di adolescenti maschi pratica sport e, in questo trend, predilige il fitness e la palestra. Inutile sottolineare il successo dell’ambito del bodybuilding in questi ultimi anni; peraltro ambito non più ostracizzato per alto rischio di disordini alimentari simili ad anoressia, né conseguente incoraggiamento al consumo di anabolizzanti illegali. Ci piace constatare adesso, assieme ad una lettura sociale sui nostri adolescenti, che l’ambito per eccellenza del modellamento del proprio corpo, la palestra, è diventata una passione sana alla portata di tutti. I dati sono meno marcati per quanto riguarda invece le donne adolescenti: sembrano essere meno inclini allo sport in generale, sarebbe opportuno approfondire con ulteriori ricerche prima di esprimersi in modo non corretto sulle eventuali cause o ripercussioni fisiologiche e sociali. La presenza e il ‘peso’ dei pasti Ad una prima lettura – ovvero quello che è stato interpretato dalla maggior parte dei giornali – gli adolescenti non fanno abbastanza colazione. I numeri esatti: un 40% di essi non la fanno del tutto; questo indica che in realtà la maggior parte la fa, ovvero il rimanente 60%. Mettiamo nei piattini della bilancia sia il fatto che chi ha commentato i risultati non sia probabilmente un esperto nel settore nutrizione e anche il fatto che lo studio è stato svolto facendo rispondere con una crocetta su 4 o più opzioni. Questo implica che quel dato, il 40% potrebbe essere anche maggiore, se pensiamo al fatto che molti di essi potrebbero considerare il caffè come colazione. Sono supposizioni naturalmente. Il dato che potremmo meglio commentare è che anche spuntini di metà mattina o metà pomeriggio vengono ignorati allo stesso modo se non di più. Vogliamo notare il fatto che si tratta di tre – colazione, spuntino e merenda (o come vogliamo chiamarli nella nostra città) – tutti e tre pasti non principali? La tendenza dunque è forse quella di sottovalutare i pasti minori, ovvero i pasti che in Italia sono meno abbondanti? Certamente… in Italia sono meno abbondanti: in altri paesi, anche europei, alcuni di questi sono pasti principali. Ad esempio in Inghilterra si ignora il pranzo quando si è di fretta (di norma invece si consuma un toast, anche dolce) mentre il pasto alle cinque (considerata una cena per l’introito e anche per il contesto sociale in cui viene normalmente consumato) ha la sua ‘importanza scenica’. Dunque si può dire, tornano alla nostra identità culinaria, che in Italia i pasti considerati principali sono pranzo e cena e quando un pasto non è principale viene ignorato più del necessario. Da dietista posso assicurarvi che questo non è solo un trascurare la propria salute ma anche il privarsi di un piacere spesso 6
dimenticato. Nel mio studio infatti molti ritrovano il piacere del dedicarsi 5 minuti a fare il dovuto spuntino, magari con alimenti meno adatti o consueti per i pasti principali e per questo spesso meno ‘degustati’. Anche su questo gli adolescenti mi sembrano uno specchio del nostro trend. Iniziare bene, l’anno o la giornata Che ne dite di stabilire che da gennaio mangeremo i 5 pasti al giorno? (includo me stessa perché c’è sempre molto da migliorare). È un facile buon proposito per il 2019, in fondo, se consideriamo di gustare del buon slowfood del posto in cui viviamo. Produciamolo noi stessi, perché no, mano ai fornelli e praticità. La vita è amara di suo, dicono alcuni (e versano dello zucchero nel caffè), dunque iniziare la giornata con un bel dolce, se possiamo o con un panino preparato con dedizione e cura dei dettagli (un panino o un pancake o un porridge, qualsiasi cosa sentiamo nelle nostre vibrazioni) è decisamente meglio! Facciamo questo “gesto affettuoso” a noi, al nostro ventre e anche ai nostri adolescenti. Nulla da temere come raccomanderebbe ogni nutrizionista: la colazione da re è di norma raccomandata. 7
ACNE E SELF-IE Autore: Dott. Fabio Mazzella – Biologo Nutrizionista fabio.mazzella.fm@gmail.com Siamo completamente influenzati dalla tecnologia, immersi nelle mode digitali, assorbiti dalla velocità e dal mondo dei selfie, che lo vogliamo o no. Forse oggi più che mai possiamo affermare che ciò che conta è (ri)metterci la faccia! Selfie o no, almeno una volta tutti abbiamo temuto di risvegliarci al mattino con fastidiose e deprimenti inestetismi che possono solo peggiorare una giornata iniziata troppo presto ed innumerevoli cose da fare. Uomini, donne, giovani e non più giovani, ormai nessuno è escluso dall’elenco delle probabili vittime di questo ‘piccolo ladro di immagine’ (in latino “foruncolo” deriva da “fur-furis” che significa ‘piccolo ladro’). L’acne, (questo termine invece deriva da un'errata lettura del termine akmḗ , “punta”) è definita dai medici come una ‘malattia cronica’ per alcuni passeggera, per altri permanente e che oltre all’aspetto fisico va a condizionare anche quello sociale di circa l’85% dei giovani con età compresa tra i 12 ed i 25 anni. Un piccolo processo infiammatorio - che riguarda le ghiandole sebacee dei follicoli piliferi aggravato da elevati livelli di testosterone tipici dell’età dei soggetti maggiormente interessati da questo disturbo, appunto gli adolescenti – un grande fastidio quotidiano! C’è qualcos’altro di quotidiano che compiamo e che, che lo sappiamo o no, influenza la comparsa dell’acne: insieme ad alcool e fumo, l’alimentazione riveste un ruolo chiave - alla luce delle attuali ricerche che, ancora una volta, ce ne dimostrano la forza e, assieme, la fonte dei nostri mali. BEVI CHE TI PASSA! Cosa sappiamo del cibo preferito della nostra pelle? Oltre a detergerla, cosa facciamo per nutrirla? Siamo in grado di evitare l’irreparabile mediante metodi non naturali, eppure, facciamo quanto più naturale si aspetta la nostra pelle da noi? Senza volerlo, conosciamo approfonditamente il gusto del nostro palato, sappiamo che per gli sportivi è indicata una dieta proteica, sappiamo persino dire che qualcosa di scontato sia “la scoperta dell’acqua calda”, ma la pelle HA SETE! E non lo sappiamo, o facciamo finta che non sia così. Il primo nutrimento per la nostra pelle è l’acqua. Una corretta idratazione è indispensabile affinché il corpo elimini le tossine in eccesso e per ristabilire il benessere della pelle. L’acqua la nutre e la rende luminosa, elastica e liscia, perché possiede numerose caratteristiche 8
organolettiche e sali minerali in grado di apportare benefici alla pelle. In particolare, il potassio rappresenta un sale minerale molto importante per il nostro organismo e una sua carenza – è scientificamente mostrato - può determinare una serie di disturbi tra cui l’acne, soprattutto nei giovani. Ripensiamo alle nostre abitudini di risoluzione di un problema cutaneo finora. Corriamo in farmacia, spendiamo cifre esose per il più quotato prodotto in vendita, paghiamo il miglior dermatologo e contattiamo i medici più esperti cui diamo il consenso di mettere le mani sulla nostra pelle dopo che noi l’abbiamo trascurata. Forse la strada più semplice è diventare prima amici della nostra pelle - noi. Bere frequentemente nel corso della giornata, di per sé, spesso ci aiuta a renderla una abitudine perché saremo noi stessi a sentirne i benefici: saremo in diretta connessione con le necessità del nostro corpo e di tutti i suoi organi, inclusa la pelle! Questo primo passo ci consente – efficace o fallimentare che sia – di aiutare i professionisti a far luce sulle origini e risoluzione del nostro problema e, certamente, ne riduce l’incidenza. Fate voi stessi un calendario della vostra acqua e dei vostri foruncoli, e confrontatene i risultati. L’ELISIR DELLA NONNA Spesso cerchiamo su Google il metodo più veloce ed economico per risolvere i nostri sintomi. Cosa c’è di meglio poi delle soluzioni semplici e casalinghe, pensiamo. Le ho provate tutte! Siamo proprio sicuri? Avete mai fatto una cura a base di limone? Bere al mattino mezzo limone spremuto diluito in un gran bicchiere d'acqua potrebbe rivelarsi una vera svolta. Un metodo, appunto, economico, semplice e naturale. Poche settimane portano ad evidenti miglioramenti e dopo qualche mese la pelle ritrova la sua identità, luminosità e compattezza. Attenzione allo smalto dei denti, meglio utilizzare una cannuccia, se vogliamo proteggere i nostri denti dagli acidi del limone, e diluire il succo di limone con una dose abbondante di acqua. Anni di acne possono lasciare sul viso dei segni, macchie rosse soprattutto, o piuttosto leggermente violacee per cui parallelamente all'assunzione del limone, prima di andare a letto può essere d’aiuto stendere sul viso qualche goccia di olio di argan, un olio naturale, che tra le sue infinite proprietà (tra cui quella di rallentare l'invecchiamento cutaneo), è considerato anche un ottimo rimedio per le cicatrici. Al mattino può andar bene utilizzare una buona crema idratante badando che sia specifica per il nostro tipo di pelle. 9
Cioccolato sì? Il cioccolato al latte, cibi zuccherati e bibite dolci sono da evitare od escludere in casi di grave acne o aumentata insorgenza di manifestazioni dermatologiche ad essa riconducibili. Il cioccolato fondente sembrerebbe invece essere scagionato se consumato in dosi ridotte al contrario di quello al latte che invece per la sua composizione richiama gli intermedi infiammatori ad agire mediante stimolo dei globuli bianchi e conseguente infiammazione dei foruncoli. Il cioccolato amaro, che è dotato di alti livelli di fenoli antinfiammatori, non causa né aggrava insorgenza di acne. I soliti alleati Non serve continuare a demonizzare i già noti alimenti ad alto indice glicemico tra cui le bibite zuccherate, i dolci, il pane bianco, ed alcuni tipi di cioccolato che – per chi non lo sapesse - detengono il primato tra le cause di insorgenza dell’acne. Proviamo a cambiare prospettiva. Non si tratta solo di ciò che si mangia, ma anche di ciò che non si mangia. La corretta alimentazione e il consumo di alimenti carichi di antinfiammatori ed alleati naturali come lo zinco, la vitamina A, selenio, Vitamina E, cromo (contenuto nel lievito di birra) aiutano ad inibire la formazione di perossido lipidico giocando così l’importante ruolo di antiossidanti, a molti già familiare. Non una patologia giovanile Non sono soltanto i giovanissimi ad esser vittime di questa vera patologia sociale ma spesso anche in età adulta può manifestarsi la cosiddetta acne a esordio tardivo. Cibo, stress, fumo e inquinamento gli indagati responsabili di questo reale grattacapo. Alcune forme più rare sono dovute esclusivamente all’alimentazione ed alle intolleranze a lattosio e glutine. La comparsa di ascessi e pustole in età adulta è molte volte correlata a processi che simulano semplicemente il meccanismo infiammatorio innescato alla base dell’intolleranza. L’alta ed aumentata insorgenza della celiachia induce un dermatologo preparato a consigliare di eseguire anche eventuali test per indagare l’anamnesi da acne in età adulta. E’ cosa buona e giusta avere figure specializzate di riferimento (ad es. dermatologo, nutrizionista) per confrontarsi ed evidenziare evoluzioni e miglioramenti inerenti questo problema sormontabile con cura ed attenzione. 10
Come sostenere un corpo sano – CON UNA COMPRESSA AL GIORNO Capelli Unghie Cute Metabolismo Sistema immunitario Energia BioAttivo Selenio+zinco è uno dei più testati integratori di selenio sul mercato. Negli ultimi 25 anni ha collezionato consumatori soddisfatti in più di 45 paesi. Contiene il brevettato lievito organico SelenoPrecise che ha un eccellente profilo di sicurezza e bio-disponibilità documentata (88,7%). Contribuisce al mantenimento normale dei capelli 1,4. Contribuisce al mantenimento normale della cute 1. Contribuisce al mantenimento di unghie normali 1,4. Contribuisce al normale funzionamento della ghiandola tiroidea 4. Contribuisce a mantenere un sistema immunitario normale e ben funzionante 1,2,3,4. Può aiutare a ridurre IT_SelenZink_AD_NutriProf_210x297_1218 affaticamento e senso di stanchezza 2,3. 1: Zinco / 2: Vitamina C / 3: Vitamina B6 / 4: Selenio Tel: 030 22193470 • italy@pharmanord.com • www.pharmanord.it
PALESTRA, CHI FA DA SÉ FA NON FA PER TRE Autore: Dott. Diego Parente – Biologo Nutrizionista parente.nutrizione@gmail.com Una delle mode più frequenti nel mondo della palestra, sala pesi, o body building è la dieta “fai da te”. Questa tipologia di dieta è quasi sempre associata al risultato finale desiderato dalla stragrande maggioranza delle persone che ogni giorno invadono le palestre d’Italia, ovvero quello di mettere su massa muscolare e arrivare all’estate con un bel fisico da spiaggia da mettere orgogliosamente in mostra. Le persone spesso iniziano, di pari passo con l’allenamento in palestra, anche ad assumere cibo in quantità, principalmente alimenti proteici, certe volte seguendo il fai da te si traduce in assunzioni del tutto sbilanciate, per raggiungere il tanto desiderato aumento della “massa muscolare”. L’eccezione salva alcuni soggetti metabolicamente fortunati, o semplicemente meglio predisposti a livello genetico, ma tutto ciò normalmente si traduce in un aumento del peso generale. Quando parliamo di peso generale ci riferiamo a tutte le parti che lo compongono, ovvero muscolo, liquidi corporei e tessuto adiposo. In particolare, durante il periodo di massa, se il nostro tessuto adiposo andrà ad aumentare molto di più rispetto alla nostra massa muscolare, allora ci sarà bisogno di andare a rivedere la nostra alimentazione. Andiamo a vedere più nel dettaglio come programmare un percorso ottimale per arrivare al top della forma. La cosa principale, la prima in assoluto da fare, è stabilire un punto di arrivo, un traguardo (realistico). Indispensabile, a meno che non siate dei professionisti, strutturare (e dunque mettere per iscritto) un allenamento efficace in grado di farci progredire in maniera costante e un’alimentazione ben bilanciata. Per quanto riguarda l’alimentazione il ruolo del Nutrizionista diventa di primaria importanza in quanto andrà, in maniera accurata, a valutare un parametro di partenza fondamentale, ovvero la vostra composizione corporea. Gli strumenti a disposizione del Nutrizionista, oltre la classica bilancia e metro da sarta, sono il plicometro (una pinza a molla calibrata con la quale è possibile determinare lo spessore del tessuto adiposo in specifici punti del corpo) e la bioimpedenziometria, sofisticata strumentazione in grado di valutare correttamente lo stato di idratazione media delle nostre cellule, la massa magra e la massa grassa. Una volta determinata la vostra composizione corporea si potrà calcolare quello che dovrà essere il vostro fabbisogno energetico e per il nutrizionista sarà dunque possibile strutturare la vostra dieta. 11
Una cosa che raccomando sempre, personalmente da nutrizionista, è quella di non sacrificare la parte di carboidrati a favore dell’aumento della quota proteica per abbuffate di carne e simili, questo perché ipercalorico e iperproteico non sono sempre entrambi sinonimo di risultato efficace. Molte ricerche scientifiche evidenziano il fatto che una quota proteica compresa fra 1,4 e 2,0 grammi per chilogrammo di peso corporeo sono più che sufficienti per stimolare una corretta crescita muscolare, evitando così di sovraccaricare fegato e reni. Inoltre, quello che mi sento di consigliare ai miei pazienti è di farsi modificare periodicamente la dieta, possibilmente di pari passo con i miglioramenti che ottengono in palestra. Un aumento, dunque, graduale e bilanciato delle calorie e dei macronutrienti ci permetterà di massimizzare i nostri miglioramenti. Questo sarà per voi un elemento di estrema utilità anche perché, su un piano metabolico, minore sarà l’aumento del tessuto adiposo, maggiormente agevolata sarà la crescita del muscolo. Infine, il vostro programma di allenamento dovrà essere intervallato da un opportuno periodo di recupero. Tutti sappiamo di come una buona notte di riposo sia chiave per un buon rendimento a scuola o a lavoro: bene, lo stesso può valere per la resa muscolare nell’arco del mese no? Generalmente per periodo di recupero si intende uno o due giorni di riposo ovvero senza o con poco allenamento. Questi semplici suggerimenti vi garantiranno un’ottima crescita muscolare e una buona performance. Provare per credere, anche per chi ha già esperienza di palestra e vuole migliorare le sue performance. Parola di nutrizionista. 12
RUBRICA RICETTE LA PERFETTA UNIONE DI 2 GRANDI CLASSICI: IL PANETTONE PANCAKE (PROTEICO)! Autore: Alessia Barcio Con l’arrivo delle feste spesso abbiamo più voglia di metterci a spadellare e creare delle ricette sfiziose per soddisfare il nostro palato. Chi sta attento alla dieta si mette alla ricerca di ricette sfiziose e allo stesso tempo bilanciate. Vi propongo la ricetta per preparare un delizioso “Panettone Pancake (Proteico)”, perfetto per chi segue un regime alimentare ad alto contenuto proteico o basso contenuto calorico. Un dolce a dir poco gustoso e versatile, la perfetta unione tra due grandi classici: il pancake e il panettone! Livello di difficoltà: Facile Chi pratica fitness o bodybuilding affronta grossolanamente 2 fasi: massa e definizione. “Fase Tempo di preparazione: 20 min di massa” è concentrarsi su mettere muscoli, Dosi: per una persona anziché definirne la potenza e l’aspetto ‘scolpito’ Ingredienti: che invece sono proprie della ‘fase di definizione’. Il panettone pancake è adatto in fase di massa per 110 g albume (3 albumi circa) colazione o pre/post allenamento, e non solo sotto 30 g farina di avena le feste! Per cui, provatelo e se piace, prendete 5 g farina di riso nota, magari regalandone un barattolo degli ingredienti secchi ai vostri ospiti 5 g proteine da integratori proteici che già utilizzate 10 gocce di dolcificante o 10 cucchiai di zucchero Silvia Marcone, Dietista Cannella in polvere (facoltativo) Vaniglia (facoltativo) Mezzo cucchiaino di lievito secco per dolci Per guarnire: 5 g cacao amaro in polvere Zucchero a velo o dolcificante Acqua (o latte vegetale) q.b. 13
Utensili necessari: Frusta elettrica Bollilatte antiaderente di 14 cm di diametro con coperchio Procedimento: Montate a neve l’albume con la frusta elettrica fino a creare una spuma molto densa (potete aiutarvi con un pizzico di sale) Aggiungete le due farine e le proteine in polvere e girate con una frusta o una forchetta fino ad amalgamare il tutto senza far smontare gli albumi. Aggiungete il dolcificante o lo zucchero, e anche la vaniglia e la cannella eventualmente, ed infine il lievito e continuate a girare il composto. Scaldate il bollitore, ungetelo con olio (anche l’olio di oliva va bene) e togliete l’eccesso con della carta assorbente. Versate il composto nel bollitore e lasciate cuocere a fuoco lento, con coperchio, per 10 minuti. Il composto lieviterà direttamente in fase di cottura e, a differenza del panettone classico, il panettone-pancake deve essere girato, proprio come un pancake, pertanto trascorsi i 10 minuti, girate il composto e lasciate sul fuoco per altri 4/5 minuti. Mentre fate raffreddare il panettone preparate la cremina unendo il cacao in polvere con l’acqua o il latte vegetale (per esempio io uso un latte vegetale senza zuccheri, quello di mandorle naturale) e il dolcificante. Poi riscaldate il tutto in un pentolino per fare addensare la cremina e quando è pronta versatela sul panettone e stendete con una spatolina o un coltello. Valori nutrizionali 230 Kal - 24 g Carboidrati / 22 g Proteine / 3 g Grassi Conservazione : può essere preparato la sera prima e il giorno dopo lo si può riscaldare anche nello stesso pentolino. 14
Idee per farcire o guarnire Potete aggiungere circa 20 g di uvetta all’impasto, prima della cottura o potete utilizzare delle marmellate o degli sciroppi light per guarnire. Inoltre, come topping secco, potete aggiungere della frutta fresca o della granella di frutta secca. Potete anche tagliarlo a metà e farcirlo quindi con yogurt greco (bianco o aromatizzato). Insomma liberate la vostra creatività e scegliete la guarnizione che più vi piace per creare il vostro panettone-pancake! 15
IL PANETTONE, UNA STORIA CHE VIENE DA LONTANO Alfonso Aloisi, giornalista alfonsoaloisi@yahoo.it Tra storia, leggenda, narrazione e racconto non è semplice ricostruire la nascita del panettone che oggi, nonostante il peso degli anni che porta sulle note della tradizione, si presenta sempre fragrante, con il classico profumo del forno e sicuramente bello e accattivante. In fondo questo dolce considerato domestico, semplice e fiabesco, che non ha bisogno di avvertenze, rientra tranquillamente nel mondo delle Alfonso Aloisi con la dietista Silvia Marcone, durante fiabe, non solo per i più piccoli, ma per tutte le età. l'intervista per radio Azzurra Giulianova La sua storia si perde nella notte dei tempi e pare che affondi le radici in età medievale quando la creazione dei dolci era affidata, più che alle ricette, alla fantasia degli addetti alle cucine. E pare che lo stesso panettone, diventato nei secoli portatore della tradizione dolciaria meneghina, sia nato proprio in maniera involontaria. Proviamo a ricostruire le sue origini. Sembra che il panettone, sotto forma di pane arricchito di vari ingredienti, fosse presente sulle tavole dei milanesi già nel 1.200. Dunque le prime testimonianze giungono dal pieno medioevo che in molti vedono erroneamente come un periodo esclusivamente buio e che invece, come nel nostro ed altri casi, è stato fonte di grandi innovazioni non solo in campo culinario. Il nome venne fuori dalle dimensioni del prodotto molto più vistose rispetto agli altri articoli da forno. Nel 1800 la preparazione era ancora solo una forma grossa di pasta da pane variamente arricchita con zucchero, uova ed uva sultanina. C’è chi ama legare la nascita del panettone a certe leggende ambientate nella Milano di fine ‘400, a cavallo tra la fine del medioevo e l’inizio del rinascimento. Si narra che Ughetto, figlio di Giacomo Degli Atelliani, falconiere di corte di Ludovico il Moro, per suscitare l’attenzione di Adalgisa, giovane figlia del pasticcere Toni, commissionò al padre di lei uno speciale pane arricchito. Burro, uova, zucchero, cedro e arance candite erano gli ingredienti che si amalgamavano con l’impasto di lievito e farina. Il risultato fu quello sperato e ben presto nobili ed alti borghesi iniziarono a regalare il “pan del Toni” alle proprie innamorate. Una seconda leggenda tramandata attribuisce la nascita del dolce natalizio ai cuochi della corte de duca Ludovico Sforza che, per festeggiare la Natività, prepararono un pane con terminale a cupola 16
contenente acini d’uva. Per una disattenzione di tale Toni, l’addetto ai forni, il preparato si bruciò nella parte esterna formando una spessa crosta. Quel pane così ottenuto venne apprezzato dai cortigiani che lo chiamarono, anche in questo caso, il “pan del Toni” per esaltarne la particolarità. Fu Paolo Biffi uno dei cultori del panettone dei nostri tempi visto che nel 1847 realizzò un grande dolce per il papa Pio IX al quale fu recapitato attraverso un lungo viaggio compiuto da una carrozza speciale. Tanti i personaggi amanti dei panettoni. Da Alessandro Manzoni al principe austriaco Klemens von Metternich, cancelliere di stato. Quest’ultimo, scrivendo in merito alle cinque giornate di Milano, dei meneghini così parlò: “Sono buoni come i panatoni”. L’attuale forma e confezione del classico dolce si affermò all’indomani del secondo conflitto mondiale quando Angelo Motta, con un colpo di genio, propose ciò che oggi ammiriamo un po’ dappertutto passando da leggenda a felice realtà. 17
RUBRICA LIFE TRASFORMATION: STORIE E TESTIMONIANZE Di Raffaele Pagnottella Scrivere o inventare storie potrebbe sembrare la cosa più semplice e sbrigativa da fare, sapendo anche che l’essere umano è dotato di una fantasia infinita. Ma, in fondo, le storie più belle sono quelle vissute in prima persona. E vi racconto la storia della mia vittoria grazie alla sana alimentazione. Ciao! Mi presento: sono Raffaele, un uomo sportivo di 41 anni, con una famiglia e un lavoro normale. Sin da tenera età, ho imparato a giocare a basket, con tutte le difficoltà legate alla timidezza, le paure e il dovermi confrontare con nuovi bimbi ed ambienti. La costante protagonista era la palla a spicchi, infatti quella sfera di colore arancione diventerà la mia compagna di viaggio nella ricerca della celebrità. Per me, la palla a spicchi diventò il mezzo per diventare un famoso sportivo, di conseguenza un sogno che mi accompagnava giorno per giorno. Nel corso degli anni si sono succeduti gli allenamenti, partite, tornei anche in paesi esteri. Il tempo fortifica carattere, tecnica e fisico, ed arrivano i risultati con le convocazioni nelle rappresentative giovanili e l’approdo in prima squadra all’età di 14 anni. Avevo raccolto tutti gli ingredienti perché il sogno si realizzasse e come ciliegina sulla torta, un palazzetto gremito con 5000 persone che gridavano ed applaudono l’esordio di un giovanissimo del vivaio locale. Negli anni a venire fu una continua scalata al successo, ma proprio nell’anno della consacrazione, durante un allenamento di routine, in un paio di secondi accade l’impensabile: un salto, un duro contatto, l’equilibrio che viene a mancare, l’impatto tremendo al suolo ed ecco una caviglia torta in modo del tutto innaturale, un urlo e un dolore atroce, corsa in ospedale, e cominciò così la mia chiusura interiore tra dolore e paure per una carriera finita sul più bello. Infatti il grave infortunio si tradusse in 6 mesi di stop, di cui 3 di stampelle e gli altri per la riabilitazione. Al danno si aggiunse la beffa, infatti la stagione seguente si aprì con cambio di proprietà a livello societario, squadra rivoluzionata ed un bivio che si materializza immediatamente, la scelta tra sport (cuore) e lavoro (testa). La prospettiva di 18
cambiare ambiente, stile di vita, lavoro ed amicizie a soli 22 anni non è cosa semplice, ma l’altra faccia della medaglia, ovvero un lavoro fisso e stabilità economica, si fa sempre più allettante. La vita (sedentaria per lo più, oltretutto) derivante dal brutto colpo sportivo ricevuto ma anche dal nuovo lavoro, ribaltarono completamente sia il mio umore che il mio fisico. La somma di questi fattori, in breve, mi portarono ad un’alimentazione scorretta in orari indefiniti, e questo trasformò gli 83 kg di un longilineo ed atletico Raffaele, in un ragazzone di 124 kg. Tanti anni passano in questo modo, ma pian piano sta rinascendo in me la voglia di fare sport e rimettermi in gioco. Infatti un pomeriggio di gennaio ricevo la visita di una persona che, tra una chiacchiera e l’altra, mi confida di praticare il triathlon (nuoto/bicicletta/corsa), uno sport molto faticoso e non sempre ben considerato. Il modo in cui la persona illustrò lo sport, ha fatto scattare in me quella molla, quella scintilla quel non so che, tanto da portarmi il giorno dopo in un negozio sportivo ed acquistare tutto quel materiale che poteva essere utile, per riprendere una discreta attività fisica e rimettermi in forma. Cominciai anche a mangiare con più criterio sportivo e questo si tradusse già con discreti risultati di performance e anche con una leggera perdita di peso. Volevo essere ben preparato agonisticamente, e non dissipare i miei sforzi d’allenamento, per cui un giorno, mi decisi di parlare con un nutrizionista. I consigli furono messi in pratica non senza qualche sacrificio, accompagnato, però, dall’entusiasmo instillatomi sia dalla persona con cui chiacchierai per il triathlon e sia dal mio caro nutrizionista. Giorno dopo giorno il peso scendeva e i km percorsi aumentavano, sino ad arrivare a qualche mese fa, quando salendo sulla bilancia il display segnava di nuovo 88.5 kg. Fantastico, impensabile fino a 6 mesi prima che in così poco tempo potessi cambiare la mia vita. Sono stato sovrappeso e lontano dalla forma fisica a cui ero abituato per una vita, almeno questa è la sensazione. Diciamo che, col senno di poi, ero la personificazione dei cocci infranti di un sogno, utili a mettere insieme materialmente una famiglia, certo, ma non me stesso. Non il vero e pieno me stesso. Inoltre la velocità del cambiamento è stata pura magia! Infatti perdere 35.5 kg in circa 6 mesi, a raccontarla, è cosa impossibile o di pura fantascienza. Invece no, anzi, ci sono molte persone come me che ci sono riuscite. Avessi saputo prima che bastasse così poco avrei preso in mano la mia alimentazione e forma fisica 20 anni fa! Bastava credere un pochino in me stesso di nuovo e prendere da qualche parte il via. Un in bocca al lupo e buone feste a tutti! 19
I NOSTRI CENTRI NUTRI.PROF Dr. Andrea Urso Dr.ssa Barbara Chiarulli Dr. Danilo Azara Dr.ssa Agnese Soncini Dr.ssa Fabiana Contri MAGGIORI INFORMAZIONI SU COME CONTATTARLI AL SEGUENTE LINK: https://www.nutriprof.it/page-14.html
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