Edizione Speciale - Natale 2018 - SPONSOR UFFICIALI Nutri.Prof - Federazione Nutrizionisti Professionisti

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Edizione Speciale - Natale 2018 - SPONSOR UFFICIALI Nutri.Prof - Federazione Nutrizionisti Professionisti
Edizione Speciale – Natale 2018

                           SPONSOR UFFICIALI

        Nutri.Prof® - Federazione Nutrizionisti Professionisti
                          www.nutriprof.it
Edizione Speciale - Natale 2018 - SPONSOR UFFICIALI Nutri.Prof - Federazione Nutrizionisti Professionisti
Buone Feste
                                              di Riccardo Monaco
                           Presidente Federazione Nutrizionisti Professionisti - Nutri.Prof.®

Voglio in queste poche righe ringraziare tutti i miei collaboratori, e i quasi 26 mila professionisti che ci
seguono sulla nostra pagina facebook. E’ stato un anno pieno di iniziative. Ricordo il nostro corso del 10
marzo sulla nutrizione e Sport che ha visto oltre 100 partecipanti nonché docenti di altissimo calibro quali
il Dr. Giordano e il Dr. Danilo Azzara, il Dr. Urso e tutti gli altri. Essendo una semplice Associazione, senza
scopo di lucro, ovviamente e per quanto riguarda l'organizzazione (Catering, Location etc), non siamo stati
certo a livello delle Società che fanno questo mestiero h24 7/7 e che si avvalgono di segreterie
organizzative all'avanguardia per organizzare corsi ECM. Di questo mi scuso, e prometto di fare, insieme
ai miei collaboratori, sempre meglio. Per quanto riguarda i contenuti e gli argomenti trattati invece, sono
orgoglioso del lavoro fatto, ritendo di essere stati alla pari per quanto riguarda argomenti e tematiche
trattate. Mi dispiaccio del comportamento di alcune "S"ocietà definite "BIG", le quali attreverso i loro
rappresantanti hanno tentato di boicottare anche con modi scorretti i nostri eventi, arrivando finanche a
minacciare alcuni nostri sponsor. Un vero peccato esistano nomi "illustri" che soffrano di invidia. Mi
domando come siano arrivati a rivestire certe posizioni. Da canto nostro ci siamo sempre impegnati al
100%; in tutto. Ringrazio i nostri Sponsor che ci hanno sempre permesso di tenere bassissime le quote di
partecipazione. Veramente GRAZIE! Nel 2018 con tanti sforzi abbiamo avviato dei corsi interamente on
line (WEBINAR) trattando tematiche di nutrizione clinica, di sport nonché monografie riguardo l’uso
razionale di alcuni integratori. Continueremo nel 2019 sperando di fare sempre meglio. L’anno che verrà ci
vedrà impegnati in alcune novità. Una di queste è la riapertura del progetto “Magazine”. Questo speciale
di Natale anticipa i volumi che pubblicheremo nel corso dell’anno 2019. Il taglio, rispetto ai volumi
precedenti, sarà più divulgativo e diretto alla popolazione in generale. Non mancheranno le note tecniche
e/o i riferimenti bibliografici. Tutto è fatto in modo gratuito e a chi scrive va fin da ora il mio
ringraziamento. Contiamo di trasformare tale magazine in testata giornalistica, dapprima digitale, poi
cartacea. La rivista sarà strutturata in rubriche che abbracceranno la nutrizione e lo sport a 360 gradi. Non
daremo spazio a tematiche relative alle diete vegane, perché notoriamente, pur rispettando l’altrui
pensiero e libertà, siamo contro tale stile di vita. Noi divulghiamo lo stile di vita che prevede la DIETA
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MEDITERRANEA.
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Altro progetto già avviato è il servizio di “DIETA LIVE/ON LINE”. Attraverso un nostro format, i pazienti
che ci seguono attraverso la nostra pagina Facebook, potranno richiedere consulenze on line ai nostri
Professionisti che trovate sul nostro sito e che leggete qui sulla nostra rivista. Le tecnologie ci sono, la
telemedicina è una attualità. La tele-nutrizione è il futuro e sempre più colleghi lavorano con successo
attraverso le visite in videochiamata. Ma faremo anche dei corsi di counseling nutrizionale – educazione
nutrizionale - di gruppo sempre in modalità webinar live.
Come sempre è attraverso l’esperienza che si migliora, per cui accetteremo sempre i Vostri
suggerimenti.

Ci saranno altre novità, che non anticipo in quanto ancora in fase di progettazione.

   Per ora vi auguro Buone Feste, e arrivederci nel 2019.

    Roma, 24/12/2018

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Direttore

                                                    Dott. Riccardo Monaco

                                                Responsabile di redazione
                                                 Dott.ssa Silvia Marcone

                                                        Hanno collaborato
  Dr.ssa Silvia Marcone, Dr. Fabio Mazzella, Dr. Diego Parente, Alessia Barcio, Alfonso Aloisi,
  Raffaele Pagnottella.

                                         Progetto grafico e impaginazione

                                                  Ufficio stampa Nutri.Prof

                                    Per la pubblicità, scrivere all’indirizzo:

                                                   segreteria@nutriprof.it

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né sostituirsi al trattamento medico o come alternativa ad un consulto specialistico. Costituiscono divulgazione delle opinioni dell'/gli Autore/i, per
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Edizione Speciale - Natale 2018 - SPONSOR UFFICIALI Nutri.Prof - Federazione Nutrizionisti Professionisti
IN QUESTO NUMERO

Editoriale Nutri.Prof ®”
Dott. Riccardo Monaco ………………………………………………………………….……… pag. 2

“STUDIO IARD: ADOLESCENTI E PASTI NON PRINCIPALI”
Dr.ssa Silvia Marcone - Dietista ………………………………………………………..…… ..pag. 5

“ACNE E SELF-IE”
Dr. Fabio Mazzella Biologo Nutrizionist……………………………….………….…..……… pag. 8

“PALESTRA, CHI FA DA SÉ FA NON FA PER TRE”
Dr. Diego Parente – Biologo Nutrizionista …………………………………..……….…..… pag. 11

“LA PERFETTA UNIONE DI 2 GRANDI CLASSICI: IL PANETTONE PANCAKE (PROTEICO)! ”
A cura di Alessia Barcio…………………………………………………………………..….. pag. 13

“IL PANETTONE, UNA STORIA CHE VIENE DA LONTANO”
A cura di Alfonso Aloisi……………………………………………………………………….. pag. 16

“RUBRICA LIFE TRASFORMATION: STORIE E TESTIMONIANZE”
A cura di Raffaele Pagnottella…………………………………………………..…….…….. pag. 18

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STUDIO IARD: ADOLESCENTI E PASTI NON PRINCIPALI

Autore: Silvia Marcone, Dietista
dottoressa.marcone@gmail.com

Nel 2015 il liceo artistico Misticoni a Pescara ha
accolto un'iniziativa della Coldiretti (associazione per
i coltivatori diretti): “ricreazione a km zero” dove gli
studenti hanno potuto fare spuntino con prodotti
locali. A Milano invece, il 30 Novembre 2018
la IARD (Istituto di ricerca sulle condizioni e politiche
per adolescenti) ha rilasciato i risultati di uno studio
da loro condotto su adolescenti e stile di vita dal
quale emerge invece che ben il 40% degli studenti
adolescenti non consuma la propria colazione. La
ricerca mostra oltre: anche gli spuntini vengono spesso saltati. E tu? Ti consideri un
po' adolescente?

Ma andiamo a vedere insieme i risultati della ricerca nell’ambito alimentare. I risultati completi
includono    anche     altri   ambiti    della   vita   e   sono   consultabili   in   questo   link:
http://www.laboratorioadolescenza.org/res/site144680/res1385571_Indagine-Adolescenti-
2018_sintesi-risultati.pdf

Adolescenti, il nostro specchio

Facciamo insieme qualche considerazione. Lo studio riporta tutto sommato dei dati rassicuranti
come ad esempio una buona conoscenza nutrizionale (eccetto per il riso che, probabilmente per
via di un suo ampio consumo in diete da palestra, viene annoverato come una valida fonte
proteica – mentre essendo un comune cereale, viene consumato per una digestione rapida di
carboidrati complessi). Inoltre lo studio mostra come gli adolescenti siano soliti accompagnare ed
influenzare gli acquisti alimentari dei propri genitori. Questo virtualmente si tradurrebbe in una
scelta semi attiva del proprio menù, che è auspicabile in questa fase della vita, così come è
auspicabile avere potere decisionale in altri campi della vita, in modo via via più indipendente
secondo un percorso di crescita del tutto personale.

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A proposito di specchio…

Altro dato importante, che pare seguire il trend sportivo italiano attuale, una buona fetta di
adolescenti maschi pratica sport e, in questo trend, predilige il fitness e la palestra. Inutile
sottolineare il successo dell’ambito del bodybuilding in questi ultimi anni; peraltro ambito non più
ostracizzato per alto rischio di disordini alimentari simili ad anoressia, né conseguente
incoraggiamento al consumo di anabolizzanti illegali. Ci piace constatare adesso, assieme ad una
lettura sociale sui nostri adolescenti, che l’ambito per eccellenza del modellamento del proprio
corpo, la palestra, è diventata una passione sana alla portata di tutti. I dati sono meno marcati per
quanto riguarda invece le donne adolescenti: sembrano essere meno inclini allo sport in generale,
sarebbe opportuno approfondire con ulteriori ricerche prima di esprimersi in modo non corretto
sulle eventuali cause o ripercussioni fisiologiche e sociali.

La presenza e il ‘peso’ dei pasti

Ad una prima lettura – ovvero quello che è stato interpretato dalla maggior parte dei giornali – gli
adolescenti non fanno abbastanza colazione. I numeri esatti: un 40% di essi non la fanno del tutto;
questo indica che in realtà la maggior parte la fa, ovvero il rimanente 60%. Mettiamo nei piattini
della bilancia sia il fatto che chi ha commentato i risultati non sia probabilmente un esperto nel
settore nutrizione e anche il fatto che lo studio è stato svolto facendo rispondere con una crocetta
su 4 o più opzioni. Questo implica che quel dato, il 40% potrebbe essere anche maggiore, se
pensiamo al fatto che molti di essi potrebbero considerare il caffè come colazione. Sono
supposizioni naturalmente. Il dato che potremmo meglio commentare è che anche spuntini di
metà mattina o metà pomeriggio vengono ignorati allo stesso modo se non di più. Vogliamo
notare il fatto che si tratta di tre – colazione, spuntino e merenda (o come vogliamo chiamarli nella
nostra città) – tutti e tre pasti non principali? La tendenza dunque è forse quella di sottovalutare i
pasti minori, ovvero i pasti che in Italia sono meno abbondanti? Certamente… in Italia sono meno
abbondanti: in altri paesi, anche europei, alcuni di questi sono pasti principali. Ad esempio in
Inghilterra si ignora il pranzo quando si è di fretta (di norma invece si consuma un toast, anche
dolce) mentre il pasto alle cinque (considerata una cena per l’introito e anche per il contesto
sociale in cui viene normalmente consumato) ha la sua ‘importanza scenica’. Dunque si può dire,
tornano alla nostra identità culinaria, che in Italia i pasti considerati principali sono pranzo e cena e
quando un pasto non è principale viene ignorato più del necessario. Da dietista posso assicurarvi
che questo non è solo un trascurare la propria salute ma anche il privarsi di un piacere spesso

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dimenticato. Nel mio studio infatti molti ritrovano il piacere del dedicarsi 5 minuti a fare il dovuto
spuntino, magari con alimenti meno adatti o consueti per i pasti principali e per questo spesso
meno ‘degustati’. Anche su questo gli adolescenti mi sembrano uno specchio del nostro trend.

Iniziare bene, l’anno o la giornata

Che ne dite di stabilire che da gennaio mangeremo i 5 pasti al giorno? (includo me stessa perché
c’è sempre molto da migliorare). È un facile buon proposito per il 2019, in fondo, se consideriamo
di gustare del buon slowfood del posto in cui viviamo. Produciamolo noi stessi, perché no, mano ai
fornelli e praticità. La vita è amara di suo, dicono alcuni (e versano dello zucchero nel caffè),
dunque iniziare la giornata con un bel dolce, se possiamo o con un panino preparato con dedizione
e cura dei dettagli (un panino o un pancake o un porridge, qualsiasi cosa sentiamo nelle nostre
vibrazioni) è decisamente meglio! Facciamo questo “gesto affettuoso” a noi, al nostro ventre e
anche ai nostri adolescenti. Nulla da temere come raccomanderebbe ogni nutrizionista: la
colazione da re è di norma raccomandata.

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ACNE E SELF-IE

Autore: Dott. Fabio Mazzella – Biologo Nutrizionista
fabio.mazzella.fm@gmail.com

Siamo completamente influenzati dalla tecnologia, immersi nelle mode digitali, assorbiti dalla
velocità e dal mondo dei selfie, che lo vogliamo o no. Forse oggi più che mai possiamo affermare
che ciò che conta è (ri)metterci la faccia! Selfie o no, almeno una volta tutti abbiamo temuto di
risvegliarci al mattino con fastidiose e deprimenti inestetismi che possono solo peggiorare una
giornata iniziata troppo presto ed innumerevoli cose da fare. Uomini, donne, giovani e non più
giovani, ormai nessuno è escluso dall’elenco delle probabili vittime di questo ‘piccolo ladro di
immagine’ (in latino “foruncolo” deriva da “fur-furis” che significa ‘piccolo ladro’). L’acne, (questo
termine invece deriva da un'errata lettura del termine akmḗ , “punta”) è definita dai medici come
una ‘malattia cronica’ per alcuni passeggera, per altri permanente e che oltre all’aspetto fisico va a
condizionare anche quello sociale di circa l’85% dei giovani con età compresa tra i 12 ed i 25 anni.
Un piccolo processo infiammatorio - che riguarda le ghiandole sebacee dei follicoli piliferi
aggravato da elevati livelli di testosterone tipici dell’età dei soggetti maggiormente interessati da
questo disturbo, appunto gli adolescenti – un grande fastidio quotidiano! C’è qualcos’altro di
quotidiano che compiamo e che, che lo sappiamo o no, influenza la comparsa dell’acne: insieme
ad alcool e fumo, l’alimentazione riveste un ruolo chiave - alla luce delle attuali ricerche che,
ancora una volta, ce ne dimostrano la forza e, assieme, la fonte dei nostri mali.

BEVI CHE TI PASSA!

Cosa sappiamo del cibo preferito della nostra pelle? Oltre a detergerla, cosa facciamo per nutrirla?
Siamo in grado di evitare l’irreparabile mediante metodi non naturali, eppure, facciamo quanto
più naturale si aspetta la nostra pelle da noi? Senza volerlo, conosciamo approfonditamente il
gusto del nostro palato, sappiamo che per gli sportivi è indicata una dieta proteica, sappiamo
persino dire che qualcosa di scontato sia “la scoperta dell’acqua calda”, ma la pelle HA SETE! E non
lo sappiamo, o facciamo finta che non sia così.

Il primo nutrimento per la nostra pelle è l’acqua. Una corretta idratazione è indispensabile
affinché il corpo elimini le tossine in eccesso e per ristabilire il benessere della pelle. L’acqua la
nutre e la rende luminosa, elastica e liscia, perché possiede numerose caratteristiche

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organolettiche e sali minerali in grado di apportare benefici alla pelle. In particolare,
il potassio rappresenta un sale minerale molto importante per il nostro organismo e una sua
carenza – è scientificamente mostrato - può determinare una serie di disturbi tra cui l’acne,
soprattutto nei giovani. Ripensiamo alle nostre abitudini di risoluzione di un problema cutaneo
finora. Corriamo in farmacia, spendiamo cifre esose per il più quotato prodotto in vendita,
paghiamo il miglior dermatologo e contattiamo i medici più esperti cui diamo il consenso di
mettere le mani sulla nostra pelle dopo che noi l’abbiamo trascurata. Forse la strada più semplice
è diventare prima amici della nostra pelle - noi. Bere frequentemente nel corso della giornata, di
per sé, spesso ci aiuta a renderla una abitudine perché saremo noi stessi a sentirne i benefici:
saremo in diretta connessione con le necessità del nostro corpo e di tutti i suoi organi, inclusa la
pelle! Questo primo passo ci consente – efficace o fallimentare che sia – di aiutare i professionisti
a far luce sulle origini e risoluzione del nostro problema e, certamente, ne riduce l’incidenza. Fate
voi stessi un calendario della vostra acqua e dei vostri foruncoli, e confrontatene i risultati.

L’ELISIR DELLA NONNA
Spesso cerchiamo su Google il metodo più veloce ed economico per risolvere i nostri sintomi. Cosa
c’è di meglio poi delle soluzioni semplici e casalinghe, pensiamo. Le ho provate tutte! Siamo
proprio sicuri? Avete mai fatto una cura a base di limone? Bere al mattino mezzo limone spremuto
diluito in un gran bicchiere d'acqua potrebbe rivelarsi una vera svolta. Un metodo, appunto,
economico, semplice e naturale. Poche settimane portano ad evidenti miglioramenti e dopo
qualche mese la pelle ritrova la sua identità, luminosità e compattezza. Attenzione allo smalto dei
denti, meglio utilizzare una cannuccia, se vogliamo proteggere i nostri denti dagli acidi del limone,
e diluire il succo di limone con una dose abbondante di acqua. Anni di acne possono lasciare sul
viso dei segni, macchie rosse soprattutto, o piuttosto leggermente violacee per cui parallelamente
all'assunzione del limone, prima di andare a letto può essere d’aiuto stendere sul viso qualche
goccia di olio di argan, un olio naturale, che tra le sue infinite proprietà (tra cui quella di rallentare
l'invecchiamento cutaneo), è considerato anche un ottimo rimedio per le cicatrici. Al mattino può
andar bene utilizzare una buona crema idratante badando che sia specifica per il nostro tipo di
pelle.

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Cioccolato sì?

Il cioccolato al latte, cibi zuccherati e bibite dolci sono da evitare od escludere in casi di grave acne
o aumentata insorgenza di manifestazioni dermatologiche ad essa riconducibili. Il cioccolato
fondente sembrerebbe invece essere scagionato se consumato in dosi ridotte al contrario di quello
al latte che invece per la sua composizione richiama gli intermedi infiammatori ad agire mediante
stimolo dei globuli bianchi e conseguente infiammazione dei foruncoli. Il cioccolato amaro, che è
dotato di alti livelli di fenoli antinfiammatori, non causa né aggrava insorgenza di acne.

I soliti alleati

Non serve continuare a demonizzare i già noti alimenti ad alto indice glicemico tra cui le bibite
zuccherate, i dolci, il pane bianco, ed alcuni tipi di cioccolato che – per chi non lo sapesse -
detengono il primato tra le cause di insorgenza dell’acne. Proviamo a cambiare prospettiva. Non si
tratta solo di ciò che si mangia, ma anche di ciò che non si mangia. La corretta alimentazione e il
consumo di alimenti carichi di antinfiammatori ed alleati naturali come lo zinco, la vitamina A,
selenio, Vitamina E, cromo (contenuto nel lievito di birra) aiutano ad inibire la formazione di
perossido lipidico giocando così l’importante ruolo di antiossidanti, a molti già familiare.

Non una patologia giovanile

Non sono soltanto i giovanissimi ad esser vittime di questa vera patologia sociale ma spesso anche
in età adulta può manifestarsi la cosiddetta acne a esordio tardivo. Cibo, stress, fumo e
inquinamento gli indagati responsabili di questo reale grattacapo. Alcune forme più rare sono
dovute esclusivamente all’alimentazione ed alle intolleranze a lattosio e glutine. La comparsa di
ascessi e pustole in età adulta è molte volte correlata a processi che simulano semplicemente il
meccanismo infiammatorio innescato alla base dell’intolleranza. L’alta ed aumentata insorgenza
della celiachia induce un dermatologo preparato a consigliare di eseguire anche eventuali test per
indagare l’anamnesi da acne in età adulta. E’ cosa buona e giusta avere figure specializzate di
riferimento (ad es. dermatologo, nutrizionista) per confrontarsi ed evidenziare evoluzioni e
miglioramenti inerenti questo problema sormontabile con cura ed attenzione.

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Come sostenere un
corpo sano
– CON UNA COMPRESSA
AL GIORNO

                                     Capelli
                                    Unghie
                                       Cute
                                Metabolismo
        Sistema immunitario
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PALESTRA, CHI FA DA SÉ FA NON FA PER TRE

Autore: Dott. Diego Parente – Biologo Nutrizionista
parente.nutrizione@gmail.com

Una delle mode più frequenti nel mondo della palestra, sala pesi, o body building è la dieta “fai da
te”. Questa tipologia di dieta è quasi sempre associata al risultato finale desiderato dalla
stragrande maggioranza delle persone che ogni giorno invadono le palestre d’Italia, ovvero quello
di mettere su massa muscolare e arrivare all’estate con un bel fisico da spiaggia da mettere
orgogliosamente in mostra. Le persone spesso iniziano, di pari passo con l’allenamento in palestra,
anche ad assumere cibo in quantità, principalmente alimenti proteici, certe volte seguendo il fai da
te si traduce in assunzioni del tutto sbilanciate, per raggiungere il tanto desiderato aumento della
“massa muscolare”. L’eccezione salva alcuni soggetti metabolicamente fortunati, o semplicemente
meglio predisposti a livello genetico, ma tutto ciò normalmente si traduce in un aumento del peso
generale. Quando parliamo di peso generale ci riferiamo a tutte le parti che lo compongono,
ovvero muscolo, liquidi corporei e tessuto adiposo. In particolare, durante il periodo di massa, se il
nostro tessuto adiposo andrà ad aumentare molto di più rispetto alla nostra massa muscolare,
allora ci sarà bisogno di andare a rivedere la nostra alimentazione.
Andiamo a vedere più nel dettaglio come programmare un percorso ottimale per arrivare al top
della forma. La cosa principale, la prima in assoluto da fare, è stabilire un punto di arrivo, un
traguardo (realistico). Indispensabile, a meno che non siate dei professionisti, strutturare (e
dunque mettere per iscritto) un allenamento efficace in grado di farci progredire in maniera
costante e un’alimentazione ben bilanciata. Per quanto riguarda l’alimentazione il ruolo del
Nutrizionista diventa di primaria importanza in quanto andrà, in maniera accurata, a valutare un
parametro di partenza fondamentale, ovvero la vostra composizione corporea. Gli strumenti a
disposizione del Nutrizionista, oltre la classica bilancia e metro da sarta, sono il plicometro (una
pinza a molla calibrata con la quale è possibile determinare lo spessore del tessuto adiposo in
specifici punti del corpo) e la bioimpedenziometria, sofisticata strumentazione in grado di valutare
correttamente lo stato di idratazione media delle nostre cellule, la massa magra e la massa grassa.
Una volta determinata la vostra composizione corporea si potrà calcolare quello che dovrà essere
il vostro fabbisogno energetico e per il nutrizionista sarà dunque possibile strutturare la vostra
dieta.

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Una cosa che raccomando sempre, personalmente da nutrizionista, è quella di non sacrificare la
parte di carboidrati a favore dell’aumento della quota proteica per abbuffate di carne e simili,
questo perché ipercalorico e iperproteico non sono sempre entrambi sinonimo di risultato
efficace. Molte ricerche scientifiche evidenziano il fatto che una quota proteica compresa fra 1,4 e
2,0 grammi per chilogrammo di peso corporeo sono più che sufficienti per stimolare una corretta
crescita muscolare, evitando così di sovraccaricare fegato e reni. Inoltre, quello che mi sento di
consigliare ai miei pazienti è di farsi modificare periodicamente la dieta, possibilmente di pari
passo con i miglioramenti che ottengono in palestra. Un aumento, dunque, graduale e bilanciato
delle calorie e dei macronutrienti ci permetterà di massimizzare i nostri miglioramenti. Questo
sarà per voi un elemento di estrema utilità anche perché, su un piano metabolico, minore sarà
l’aumento del tessuto adiposo, maggiormente agevolata sarà la crescita del muscolo. Infine, il
vostro programma di allenamento dovrà essere intervallato da un opportuno periodo di recupero.
Tutti sappiamo di come una buona notte di riposo sia chiave per un buon rendimento a scuola o a
lavoro: bene, lo stesso può valere per la resa muscolare nell’arco del mese no? Generalmente per
periodo di recupero si intende uno o due giorni di riposo ovvero senza o con poco allenamento.
Questi semplici suggerimenti vi garantiranno un’ottima crescita muscolare e una buona
performance. Provare per credere, anche per chi ha già esperienza di palestra e vuole migliorare le
sue performance. Parola di nutrizionista.

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RUBRICA RICETTE

LA PERFETTA UNIONE DI 2 GRANDI CLASSICI: IL PANETTONE PANCAKE (PROTEICO)!

Autore: Alessia Barcio

Con l’arrivo delle feste spesso abbiamo più
voglia di metterci a spadellare e creare delle
ricette sfiziose per soddisfare il nostro palato.
Chi sta attento alla dieta si mette alla ricerca di
ricette sfiziose e allo stesso tempo bilanciate.

Vi propongo la ricetta per preparare un delizioso
“Panettone Pancake (Proteico)”, perfetto per chi
segue un regime alimentare ad alto contenuto
proteico o basso contenuto calorico. Un dolce a dir poco gustoso e versatile, la perfetta unione tra
due grandi classici: il pancake e il panettone!

Livello di difficoltà: Facile                                   Chi pratica fitness o bodybuilding affronta
                                                                grossolanamente 2 fasi: massa e definizione. “Fase
Tempo di preparazione: 20 min
                                                                di massa” è concentrarsi su mettere muscoli,
Dosi: per una persona                                           anziché definirne la potenza e l’aspetto ‘scolpito’

Ingredienti:                                                    che invece sono proprie della ‘fase di definizione’. Il
                                                                panettone pancake è adatto in fase di massa per
110 g albume (3 albumi circa)
                                                                colazione o pre/post allenamento, e non solo sotto
30 g farina di avena                                            le feste! Per cui, provatelo e se piace, prendete

5 g farina di riso                                              nota, magari regalandone un barattolo degli
                                                                ingredienti secchi ai vostri ospiti
5 g proteine da integratori proteici che già utilizzate
10 gocce di dolcificante o 10 cucchiai di zucchero                                           Silvia Marcone, Dietista

Cannella in polvere (facoltativo)
Vaniglia (facoltativo)
Mezzo cucchiaino di lievito secco per dolci
Per guarnire:
5 g cacao amaro in polvere
Zucchero a velo o dolcificante
Acqua (o latte vegetale) q.b.

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Utensili necessari:
Frusta elettrica
Bollilatte antiaderente di 14 cm di diametro con coperchio
Procedimento:

Montate a neve l’albume con la frusta elettrica fino a creare
una spuma molto densa (potete aiutarvi con un pizzico di sale)
Aggiungete le due farine e le proteine in polvere e girate con
una frusta o una forchetta fino ad amalgamare il tutto senza far
smontare gli albumi. Aggiungete il dolcificante o lo zucchero, e
anche la vaniglia e la cannella eventualmente, ed infine il lievito
e continuate a girare il composto.          Scaldate il bollitore,
ungetelo con olio (anche l’olio di oliva va bene) e togliete
l’eccesso con della carta assorbente. Versate il composto nel
bollitore e lasciate cuocere a fuoco lento, con coperchio, per 10
minuti. Il composto lieviterà direttamente in fase di cottura e, a differenza del panettone classico,
il panettone-pancake deve essere girato, proprio come un pancake, pertanto trascorsi i 10 minuti,
girate il composto e lasciate sul fuoco per altri 4/5 minuti. Mentre fate raffreddare il panettone
preparate la cremina unendo il cacao in polvere con l’acqua o il latte vegetale (per esempio io uso
un latte vegetale senza zuccheri, quello di mandorle naturale) e il dolcificante. Poi riscaldate il
tutto in un pentolino per fare addensare la cremina e quando è pronta versatela sul panettone e
stendete con una spatolina o un coltello.

Valori nutrizionali
230 Kal - 24 g Carboidrati / 22 g Proteine / 3 g Grassi
Conservazione :
può essere preparato la sera prima e il giorno dopo lo si può riscaldare anche nello stesso
pentolino.

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Idee per farcire o guarnire

Potete aggiungere circa 20 g di uvetta all’impasto,
prima della cottura o potete utilizzare delle
marmellate o degli sciroppi light per guarnire.
Inoltre, come topping secco, potete aggiungere
della frutta fresca o della granella di frutta secca.

Potete anche tagliarlo a metà e farcirlo quindi con
yogurt greco (bianco o aromatizzato). Insomma
liberate la vostra creatività e scegliete la
guarnizione che più vi piace per creare il vostro panettone-pancake!

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IL PANETTONE, UNA STORIA CHE VIENE DA LONTANO

Alfonso Aloisi, giornalista
alfonsoaloisi@yahoo.it

Tra storia, leggenda, narrazione e racconto non è
semplice ricostruire la nascita del panettone che oggi,
nonostante il peso degli anni che porta sulle note
della tradizione, si presenta sempre fragrante, con il
classico profumo del forno e sicuramente bello e
accattivante. In fondo questo dolce considerato
domestico, semplice e fiabesco, che non ha bisogno di
avvertenze, rientra tranquillamente nel mondo delle
                                                             Alfonso Aloisi con la dietista Silvia Marcone, durante
fiabe, non solo per i più piccoli, ma per tutte le età.                   l'intervista per radio Azzurra Giulianova

La sua storia si perde nella notte dei tempi e pare che affondi le radici in età medievale quando la
creazione dei dolci era affidata, più che alle ricette, alla fantasia degli addetti alle cucine. E pare
che lo stesso panettone, diventato nei secoli portatore della tradizione dolciaria meneghina, sia
nato proprio in maniera involontaria. Proviamo a ricostruire le sue origini. Sembra che il
panettone, sotto forma di pane arricchito di vari ingredienti, fosse presente sulle tavole dei
milanesi già nel 1.200. Dunque le prime testimonianze giungono dal pieno medioevo che in molti
vedono erroneamente come un periodo esclusivamente buio e che invece, come nel nostro ed
altri casi, è stato fonte di grandi innovazioni non solo in campo culinario. Il nome venne fuori dalle
dimensioni del prodotto molto più vistose rispetto agli altri articoli da forno. Nel 1800 la
preparazione era ancora solo una forma grossa di pasta da pane variamente arricchita con
zucchero, uova ed uva sultanina. C’è chi ama legare la nascita del panettone a certe leggende
ambientate nella Milano di fine ‘400, a cavallo tra la fine del medioevo e l’inizio del rinascimento.
Si narra che Ughetto, figlio di Giacomo Degli Atelliani, falconiere di corte di Ludovico il Moro, per
suscitare l’attenzione di Adalgisa, giovane figlia del pasticcere Toni, commissionò al padre di lei
uno speciale pane arricchito. Burro, uova, zucchero, cedro e arance candite erano gli ingredienti
che si amalgamavano con l’impasto di lievito e farina. Il risultato fu quello sperato e ben presto
nobili ed alti borghesi iniziarono a regalare il “pan del Toni” alle proprie innamorate. Una seconda
leggenda tramandata attribuisce la nascita del dolce natalizio ai cuochi della corte de duca
Ludovico Sforza che, per festeggiare la Natività, prepararono un pane con terminale a cupola

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contenente acini d’uva. Per una disattenzione di tale Toni, l’addetto ai forni, il preparato si bruciò
nella parte esterna formando una spessa crosta. Quel pane così ottenuto venne apprezzato dai
cortigiani che lo chiamarono, anche in questo caso, il “pan del Toni” per esaltarne la particolarità.
Fu Paolo Biffi uno dei cultori del panettone dei nostri tempi visto che nel 1847 realizzò un grande
dolce per il papa Pio IX al quale fu recapitato attraverso un lungo viaggio compiuto da una carrozza
speciale. Tanti i personaggi amanti dei panettoni. Da Alessandro Manzoni al principe austriaco
Klemens von Metternich, cancelliere di stato. Quest’ultimo, scrivendo in merito alle cinque
giornate di Milano, dei meneghini così parlò: “Sono buoni come i panatoni”. L’attuale forma e
confezione del classico dolce si affermò all’indomani del secondo conflitto mondiale quando
Angelo Motta, con un colpo di genio, propose ciò che oggi ammiriamo un po’ dappertutto
passando da leggenda a felice realtà.

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RUBRICA LIFE TRASFORMATION: STORIE E TESTIMONIANZE

Di Raffaele Pagnottella

Scrivere o inventare storie potrebbe sembrare la
cosa più semplice e sbrigativa da fare, sapendo
anche che l’essere umano è dotato di una
fantasia infinita. Ma, in fondo, le storie più belle
sono quelle vissute in prima persona. E vi
racconto la storia della mia vittoria grazie alla
sana alimentazione.
Ciao! Mi presento: sono Raffaele, un uomo
sportivo di 41 anni, con una famiglia e un lavoro
normale. Sin da tenera età, ho imparato a giocare
a basket, con tutte le difficoltà legate alla
timidezza, le paure e il dovermi confrontare con nuovi bimbi ed ambienti. La costante protagonista
era la palla a spicchi, infatti quella sfera di colore arancione diventerà la mia compagna di viaggio
nella ricerca della celebrità. Per me, la palla a spicchi diventò il mezzo per diventare un famoso
sportivo, di conseguenza un sogno che mi accompagnava giorno per giorno. Nel corso degli anni si
sono succeduti gli allenamenti, partite, tornei anche in paesi esteri. Il tempo fortifica carattere,
tecnica e fisico, ed arrivano i risultati con le convocazioni nelle rappresentative giovanili e
l’approdo in prima squadra all’età di 14 anni. Avevo raccolto tutti gli ingredienti perché il sogno si
realizzasse e come ciliegina sulla torta, un palazzetto gremito con 5000 persone che gridavano ed
applaudono l’esordio di un giovanissimo del vivaio locale. Negli anni a venire fu una continua
scalata al successo, ma proprio nell’anno della consacrazione, durante un allenamento di routine,
in un paio di secondi accade l’impensabile: un salto, un duro contatto, l’equilibrio che viene a
mancare, l’impatto tremendo al suolo ed ecco una caviglia torta in modo del tutto innaturale, un
urlo e un dolore atroce, corsa in ospedale, e cominciò così la mia chiusura interiore tra dolore e
paure per una carriera finita sul più bello. Infatti il grave infortunio si tradusse in 6 mesi di stop, di
cui 3 di stampelle e gli altri per la riabilitazione. Al danno si aggiunse la beffa, infatti la stagione
seguente si aprì con cambio di proprietà a livello societario, squadra rivoluzionata ed un bivio che
si materializza immediatamente, la scelta tra sport (cuore) e lavoro (testa). La prospettiva di

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cambiare ambiente, stile di vita, lavoro ed amicizie a soli 22 anni non è cosa semplice, ma l’altra
faccia della medaglia, ovvero un lavoro fisso e stabilità economica, si fa sempre più allettante.
La vita (sedentaria per lo più, oltretutto) derivante dal brutto colpo sportivo ricevuto ma anche dal
nuovo lavoro, ribaltarono completamente sia il mio umore che il mio fisico. La somma di questi
fattori, in breve, mi portarono ad un’alimentazione scorretta in orari indefiniti, e questo trasformò
gli 83 kg di un longilineo ed atletico Raffaele, in un ragazzone di 124 kg.
Tanti anni passano in questo modo, ma pian piano sta rinascendo in me la voglia di fare sport e
rimettermi in gioco. Infatti un pomeriggio di gennaio ricevo la visita di una persona che, tra una
chiacchiera e l’altra, mi confida di praticare il triathlon (nuoto/bicicletta/corsa), uno sport molto
faticoso e non sempre ben considerato. Il modo in cui la persona illustrò lo sport, ha fatto scattare
in me quella molla, quella scintilla quel non so che, tanto da portarmi il giorno dopo in un negozio
sportivo ed acquistare tutto quel materiale che poteva essere utile, per riprendere una discreta
attività fisica e rimettermi in forma. Cominciai anche a mangiare con più criterio sportivo e questo
si tradusse già con discreti risultati di performance e anche con una leggera perdita di peso. Volevo
essere ben preparato agonisticamente, e non dissipare i miei sforzi d’allenamento, per cui un
giorno, mi decisi di parlare con un nutrizionista. I consigli furono messi in pratica non senza
qualche sacrificio, accompagnato, però, dall’entusiasmo instillatomi sia dalla persona con cui
chiacchierai per il triathlon e sia dal mio caro nutrizionista. Giorno dopo giorno il peso scendeva e i
km percorsi aumentavano, sino ad arrivare a qualche mese fa, quando salendo sulla bilancia il
display segnava di nuovo 88.5 kg. Fantastico, impensabile fino a 6 mesi prima che in così poco
tempo potessi cambiare la mia vita. Sono stato sovrappeso e lontano dalla forma fisica a cui ero
abituato per una vita, almeno questa è la sensazione. Diciamo che, col senno di poi, ero la
personificazione dei cocci infranti di un sogno, utili a mettere insieme materialmente una famiglia,
certo, ma non me stesso. Non il vero e pieno me stesso. Inoltre la velocità del cambiamento è
stata pura magia! Infatti perdere 35.5 kg in circa 6 mesi, a raccontarla, è cosa impossibile o di pura
fantascienza. Invece no, anzi, ci sono molte persone come me che ci sono riuscite. Avessi saputo
prima che bastasse così poco avrei preso in mano la mia alimentazione e forma fisica 20 anni fa!
Bastava credere un pochino in me stesso di nuovo e prendere da qualche parte il via. Un in bocca
al lupo e buone feste a tutti!

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I NOSTRI CENTRI NUTRI.PROF

Dr. Andrea Urso    Dr.ssa Barbara Chiarulli   Dr. Danilo Azara   Dr.ssa Agnese Soncini   Dr.ssa Fabiana Contri

                  MAGGIORI INFORMAZIONI SU COME CONTATTARLI AL SEGUENTE LINK:
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