Foglio informativo della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro
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Nuova edizione anno 7 numero 3 La parola del parroco 3 Santo Stefano Protomartire in Vedano al Lambro (MB) Un popolo in cammino con il 4 Via della Parrocchia, 1 telefono 039-492744 suo prete 5 Festa dell’oratorio: Responsabile don Eugenio Dalla Libera programma Redazione a cura della Commissione cultura e RiƮessioni di un’estate 6 Calendario della catechesi 7 sociale del Consiglio pastorale parrocchiale Pellegrinaggio in Terra santa 8 Quarantacinquesimo don Eugenio e festa patronale 9 - don Eugenio Dalla Libera 333-2604200 (parroco) Fotoalbum dell’estate 10 - don Paolo Confalonieri 347-9063238 Lettera pastorale del nostro - suore missionarie vescovo per il nuovo anno 11 via Santo Stefano, 6 039-492303 Canonizzazione del beato 12 papa Paolo VI www.santostefanovedano.org Canonizzazione del beato 13 parroco@santostefanovedano.org Francesco Spinelli donpaoloconfa@gmail.com suore.oratorio@santostefanovedano.org Insieme ai giovani, portiamo 14 -15 il Vangelo a tutti Oratorio San Luigi, via Santo Stefano, 2 Dublino, incontro mondiale 16 -17 delle famiglie 2018 telefono 039-2497912 segreteriaoratorio@santostefanovedano.org Anagrafe parrocchiale 18 orari di segreteria: lunedì-venerdì 16-18 Archivio storico: biblio- 19 videoteca parrocchiale Caritas parrocchiale, Centro d’ascolto Gruppo alpini: restaurata la cappella al cimitero 19 via Santo Stefano, 59 telefono 039-2497028 338-8796625 Calendario parrocchiale 20 Messe festive A questo numero de in chiesa parrocchiale sabato ore 18 (vigiliare) domenica ore 8 - 10 - 11.15 - 18 hanno collaborato per testi e immagini don Eugenio, don Paolo, Massimo Castoldi, al santuario della Misericordia: ore 9 Renato Crippa, Luisa Galli, Messe feriali Giulia Prezioso, la commissione famiglia, in chiesa parrocchiale: il gruppo missionario, il gruppo alpini, ore 8.30 tutti i giorni la cooperativa Eureka. Per l’impostazione graƬca: Federico Crippa (ma alle 9 il giovedì); ore 18 dal lunedì al giovedì Composto e stampato in proprio. al santuario della Misericordia: Numero chiuso in redazione il 15 settembre 2018 alle 20.45 il venerdì © riproduzione riservata Confessioni In copertina: sabato ore 16 - 18; le tappe del ministero sacerdotale tutti i giorni ore 7.30 - 8.15 e 17 - 18.30 di don Eugenio Dalla Libera
La parola del parroco Sono un prete in cammino da 45 anni ! Sono felice di essere diventato sacer- dote, di essermi messo in cammino e … spero di continuare a farlo ancora per qualche anno malgrado le ginocchia ammaccate! Il mio primo pensiero è un “grazie” Udienza dei preti novelli da Paolo VI grande al Signore che mi ha chiamato alla vita e a seguirlo su questa strada di Namur (Belgio) che mi hanno accolto meravigliosa del sacerdozio. Ringrazio i giovane emigrante, alla comunità di Arcore nella quale ho scoperto la mia vocazione, alla comunità di Valmadrera 28 giugno 1973 ordinazione sacerdotale miei genitori Giovanni e Rita che sono stati i Suoi collaboratori facendomi at- Giovane coadiutore a Valmadrera terrare su questo pianeta e insegnan- che mi ha aiutato ad essere prete fra la domi i primi balbettii della fede. gente, alla comunità di San Zeno in Abbraccio mia sorella Marisa e mio fra- Olgiate Molgora nella quale ho impa- tello Giancarlo con i quali sono cresciu- rato ad essere pastore, alla comunità di to come famiglia normale, condividen- San Martino di Bareggio che mi ha alle- do con loro i sogni, le gioie e i bisticci: nato ad accettare responsabilità sem- ogni tappa diventava un evento da con- pre più ampie e alla comunità di quistare e da gustare insieme. Vedano al Lambro con la quale sto Sono riconoscente alla comunità di Far- camminando in questi anni. rò di Follina (Treviso) che mi ha rige- nerato con il battesimo, alle comunità (segue in quarta pagina) 3
la città santa, la nuova Gerusalemme”. Per camminare bene dobbiamo avere energie: chiedo pertanto al Signore di aiutarci a non perdere di vista o di recu- perare i riferimenti fondamentali che tutti conosciamo: la messa domenicale, la preghiera personale e familiare, la Parola di Dio da “ascoltare” più profon- damente (la catechesi per gli adulti), la carità come stile di vita permanente. Siamo popolo in cammino: chiedo per- Settembre 2011: l’ingresso a Vedano tanto al Signore di aiutarci a recupera- re la passione educativa sia come geni- Ho incontrato tante persone, ho tenta- tori che come comunità adulta. Serve to sempre di proporre loro Gesù, usan- valorizzare più seriamente il cammino do lo stile di Giovanni Battista: dopo dell’iniziazione cristiana da parte delle aver incontrato la mia persona indican- famiglie, dando importanza ai sacra- do la strada del discepolo, mi sono mes- menti nella crescita spirituale dei ra- so in disparte con discrezione. gazzi e coinvolgendo le persone Il Signore mi ha dato la grazia di sapermi “giuste”. Chiedo al Signore di aiutarci a incarnare nelle comunità aƯdatemi, costruire legami fraterni più convincen- senza rimpianti né nostalgie ma con l’u- ti, lasciando perdere la ruggine degli nico desiderio di seminare la Sua Parola. anni passati che rischia di intaccare an- Ora sono arrivato quasi alla conclusione che il pilastro più solido (vedi i nostri prevista dal Codice di Diritto Canonico: ponti!). Perché la grazia del Risorto en- ho adocchiato la mia ultima dimora, un tri nei nostri cuori serve un pizzico di elegante monolocale in Via Rimembran- umiltà da parte di tutti: solo il Signore ze, anche se mi piacciono le indicazioni è perfetto e onnipotente, noi siamo date da Santa Monica ai due Ƭgli e mi tutti povere creature e spesso ce ne sento pertanto di farvi le mie raccoman- dimentichiamo. dazioni. AƯdo alla Madonna della Misericordia, Nel contesto che ho descritto siate sicu- Madonna del Rosario, queste richieste ri che sono più che mai rivolte solo al e sono sicuro che Lei farà la sua parte, vostro bene e fanno riferimento provvi- come ha sempre dimostrato nella lun- denzialmente all’anno pastorale che ini- ga storia del nostro Santuario. zia. In questi anni abbiamo sempre più preso coscienza che siamo “la comunità don Eugenio del Risorto”; ora l’Arcivescovo ci ricorda che siamo “il popolo in cammino verso 4
Lunedì alle 17 Preghiera IV elementare - merenda - incontro genitori 24 settembre alle 21 Confessioni adolescenti, 18enni e giovani Mercoledì alle 17 Confessioni ragazzi e ragazze di quinta elementare - 26 settembre merenda - incontro genitori Giovedì alle 17 Confessioni ragazzi e ragazze di prima media - merenda 27 settembre - incontro genitori alle 21 in auditorium: serata di foto e testimonianze dei nostri giovani sul loro PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA Venerdì alle 13.45 Pranzo preado di seconda media - confessioni 28 settembre alle 18.30 Confessioni preado di terza media - cena e serata Sabato Nel Ritiro per gli adolescenti di prima superiore 29 settembre pomeriggio alle 19 Apertura della cucina (salamelle, patatine, ecc.) alle 21 Benedizione nuova statua della Madonna (per davve- ro…) alle 21.15 Spettacolino dei nostri animatori e proiezione foto dell’estate (oratorio estivo, campeggio, Terra Santa) Domenica alle 11.15 in oratorio MESSA SOLENNE con professione di fede 30 settembre degli adolescenti di prima superiore e mandato a educa- tori, catechiste e allenatori dalle 15.30 POMERIGGIO DI FESTA giochi e gonƬabili per i più piccoli, frittelle, mercatone di beneƬcenza 5
Non voglio correre il trando a piedi dopo le varie visite, davanti a rischio di scrivere le so- un tramonto suggestivo. Non esagero a dire lite cose che si scrivono che Gerusalemme ci ha incantato, è un po’ alla Ƭne dell’estate, che la città e la meta di tutti coloro che si sento- è stato tutto bello, che no pellegrini sulle strade del mondo. Per già abbiamo nostalgia me è stato il terzo pellegrinaggio nella ter- delle vacanze, che pur- ra di Gesù ma, insieme ai giovani, è stato troppo bisogna ricomin- diverso, è stato speciale. Ci sarebbero trop- ciare. Allora, per evitare pe cose da scrivere. di scadere nella retorica Penso che queste siano le due immagini più e per evitare di formulare pensieri troppo signiƬcative dell’estate. L’estate è davvero elevati, vorrei semplicemente raccontarvi un tempo di grazia e non solo di svago o di due esperienze che potrebbero diventare fuga. Adesso si ricomincia. Si avvicina la da- due immagini tra le tante delle esperienze ta del 3 ottobre. Non posso dimenticare il 3 vissute in questi mesi. Le ho già raccontate ottobre 2013, cinque anni fa, quando don anche in alcune omelie ma le ripeto volen- Eugenio è venuto a prendermi in seminario tieri. per accompagnarmi a Vedano. Cinque anni La prima immagine è quella di una messa sono pochi e tanti allo stesso tempo. Ormai celebrata a 2500 metri di altezza in una ci conosciamo bene, cerchiamo di stimarci a grotta di roccia scavata tra le guglie delle vicenda. In questi anni abbiamo organizzato Dolomiti di Brenta, al famoso rifugio XII tante iniziative, forse troppe, che hanno apostoli, uno dei rifugi più belli che Ƭnal- reso vivo il nostro oratorio. Per quest’anno mente, dopo cinque anni di campeggio, ho che inizia, devo dire la verità, non ho grandi potuto raggiungere. Vista la salita decisa- aspettative. Desidero semplicemente vive- mente impegnativa abbiamo deciso di por- re bene l’ordinario. Desidero che i nostri tare solo i ragazzi più grandi e, guarda caso, ragazzi trovino nell’oratorio una seconda insieme a me eravamo giusto in dodici. Vi casa, una famiglia dove si sentano sempre dico che ci siamo sentiti proprio come Gesù accolti e dove possano rimanere attaccati a e gli apostoli nel Cenacolo. Anche ragazzi un Gesù e alla Chiesa. Desidero che gli adulti po’ allergici al fumo delle candele si sono coinvolti nell’educazione e nel servizio in commossi. E non è poco vedere adolescenti oratorio siano, nonostante tutte le fatiche e che si commuovono a messa. Come sarebbe le complessità della vita e nonostante il cli- bello vivere l’Eucaristia così tutte le domeni- ma culturale e sociale non proprio positivo, che in chiesa. Certo non è possibile ma que- testimoni di una vita buona, realizzata e ste esperienze suggestive e straordinarie felice per dare una prospettiva di Ƭducia ai devono diventare uno stimolo e una carica ragazzi. per vivere, come si può, questa gioia anche Non mi resta che augurarvi, come ci chiede nella vita ordinaria. il nostro arcivescovo, di vivere questo nuo- L’altra immagine è quella del tramonto su vo anno come un pellegrinaggio. Ovviamen- Gerusalemme. Avevamo l’hotel sul monte te intendiamo il pellegrinaggio nel suo si- degli Ulivi pertanto avevamo a nostra dispo- gniƬcato spirituale. Vedremo poi se l’agen- sizione una delle viste panoramiche più bel- zia viaggi prenderà alla lettera le indicazioni le sulla città santa. L’ultima sera, prima della dell’arcivescovo! partenza, siamo rimasti tutti incantati, rien- don Paolo 6
1°anno - Seconda elementare calendario Ƭno a Natale Domenica 23 settembre, alle 17 Presentazione ai genitori Domenica 21 ottobre,alle 15.30 1° incontro genitori & Ƭgli Sabato 27 ottobre - 10 novembre - Incontri per i bambini 24 novembre, dalle 10 alle 11 Domenica 2 dicembre, alle 15.30 Incontro genitori & Ƭgli 2°anno - Terza elementare dal 16 ottobre ,dalle 17 alle 18 Incontro del martedì dal 20 ottobre, dalle 11 alle 12 Incontro del sabato 3°anno - Quarta elementare dal 15 ottobre, dalle 17 alle 18 Incontro del lunedì dal 20 ottobre, dalle 11 alle 12 Incontro del sabato 4°anno - Quinta elementare dal 10 ottobre, dalle 17 alle 18 Incontro del mercoledì dal 13 ottobre, dalle 11 alle 12 Incontro del sabato Prima media dall'11 ottobre,dalle 17 alle 18 Incontro del giovedì dal 13 ottobre,dalle 11 alle 12 Incontro del sabato Preado seconda media dal 12 ottobre, dalle 17.30 alle 18.30 Incontro del venerdì Preado terza media dal 12 ottobre, dalle 18.30 alle 19.30 Incontro del venerdì Adolescenti (dalla prima alla terza superiore) dal 15 ottobre, dalle 21 alle 22.30 Incontro del lunedì 18 - 19enni (quarta e quinta superiore) dal 16 ottobre, dalle 21 alle 22.30 Incontro del martedì Giovani dai 20 ai 30 anni Una domenica sera al mese dalle 19 (calendario da deƬnire) 7
cora più profonde e importanti e, cammi- nando nel deserto, ho capito che forse è questo in fondo il modo attraverso il quale Dio ci parla, per mezzo della preghiera, permettendoci di porci delle domande, rispondendo alle quali si tenta di intuire il senso della propria vita. Mai avrei pensato che in un posto così apparentemente vuo- La Terra Santa mi ha spiazzata. Per ogni cri- to, desolato e insigniƬcante come il deser- stiano questo luogo è una meta, intrisa del to e, per ironia della sorte, così lontano da fascino della casa paterna e del gioioso desi- casa, sarei riuscita a ritrovare realmente derio di sostare in preghiera dove Dio ha me stessa, a riscoprirmi e ad accettarmi per toccato terra e si è fatto uomo, per incon- come sono, in tutte le mie debolezze e fra- trarlo nuovamente. Per me, forse più inge- gilità. Mi sono chiesta come una tale po- nuamente, rappresentava qualcosa di quasi tenza possa scaturire da un nulla, come un magico e inarrivabile, che mi ha fatto dire vuoto sappia riempirti talmente tanto, ma con certezza il mio “si” all’invito ad aƪronta- poi ho capito che è lì che risiede la sua im- re questa esperienza, che Ƭn da subito ho mensa bellezza e perfezione, nel profondo riconosciuto come un’avventura da non per- silenzio della natura, che comunica più di dere e come un’occasione di arricchimento qualunque parola, perché ti parla di te, e per la mia fede. Devo ammettere che sono sta a te predisporti all’ascolto se lo vuoi. partita con tante aspettative da questo Da questa esperienza, infatti, credo di aver viaggio: stavo attraversando forse il periodo compreso più a fondo e in maniera più tan- più diƯcile, ma allo stesso tempo più bello gibile, avendolo provato sulla mia stessa della mia vita, dove, una volta terminato il pelle, che molto spesso la preghiera è sem- liceo, mi sono trovata a dover fare delle plicemente disposizione all’ascolto o anche scelte molto importanti per il mio futuro, a solamente aƯdamento al Signore delle riƮettere su ciò che voglio davvero, sulla proprie paure, debolezze e fragilità, che mia vocazione, il mio talento, ciò per cui so- non potranno in questo modo magicamen- no nata e che il Signore ha scelto e desidera te sparire, ma piuttosto trovare conforto per me. Sono partita dunque con tante do- nella profonda umiltà di accettare la sal- mande, a cui sperare di trovare risposta, con vezza che Dio ci dona gratuitamente ogni un profondo spirito di ricerca di una Parola, giorno. Ciò che più di tutto mi ha piacevol- che potesse guidarmi a muovere un passo mente sorpreso è stato comprendere tutte verso il futuro; partita per tornare, pur con queste cose dalla Parola di Dio, che mi è la consapevolezza di poter tornare diversa sempre apparsa molto distante dalla mia da come ero partita, accettando il rischio di realtà e per questo forse di diƯcile com- poter non essere più Ƭno in fondo ricono- prensione e immedesimazione, ma che in sciuta da chi mi conosce da sempre. Così è realtà ho scoperto essermi estremamente stato: tanto mi sono portata a casa da que- vicina, più di quanto potessi immaginare, sto luogo, ma altrettanto ormai questo si è tanto da avere l’impressione che parlasse preso di me, per sempre. Pensavo di trovare di me e della mia storia. delle risposte a tanti miei interrogativi, inve- ce ho Ƭnito per pormi nuove domande, an- Giulia Prezioso 8
PROGRAMMA: Giovedì 4 dalle 15 adorazione eucaristica alle 17.30 alle 21 Santo Rosario alla Madonna della Cassinetta Venerdì 5 alle 21 in auditorium ASSEMBLEA PARROCCHIALE : carrellata sui 45 anni di sacerdozio e dialogo con don Eugenio Sabato 6 mattino Giornata penitenziale: confessioni e pomeriggio alle 21 in chiesa: serata di preghiera, musica e canti dal titolo “Lode a Maria per i 45 anni di sacerdozio di don Euge- nio”, animata dai gruppi parrocchiali Domenica 7 alle 11.15 La Festa della Comunità : in chiesa: messa solenne celebrata da don Eugenio nel 45° anniversario di ordinazione sacerdotale alle 20.30 Vesperi e processione mariana cittadina Lunedì 8 alle 8.30 Messa in chiesa parrocchiale (sospesa la messa delle 18) alle 10.30 Messa concelebrata con i sacerdoti di Vedano e del Decanato presieduta dal nuovo Vicario Episcopale don Luciano Angaroni alle 15.00 benedizione della cappella del cimitero restaurata dal Gruppo Alpini, messa per tutti i defunti alle 17 in chiesa: consacrazione dei bambini e ragazzi alla Madonna, seguirà merenda in oratorio alle 21 in oratorio: concerto del Corpo musicale san Luigi, Ƭnale con fuocherelli artiƬciali Per tutta la festa al piano terra di Villa Zendali in oratorio è allestito il mercatone di beneƬcenza per completare il pagamento della nuova caldaia della chiesa. Anche quest’anno invitiamo la popolazione ad addobbare i balconi, i portoni, le stra- de, per richiamare a tutti la Festa della Comunità - i nastri colorati possono essere ritirati in segreteria parrocchiale (Ƭno ad esaurimento delle scorte). 9
Il gruppo dei giovani, ac- compagnati da don Paolo, nel deserto del Negev durante il pellegrinaggio decanale in Terra Santa (dall’8 al 16 agosto). A pagina 8 riportiamo la riƮessione sull’esperienza vissuta scritta da una gio- vane partecipante veda- nese. Don Paolo celebra la messa nella cappella del rifugio XII Apostoli nelle Dolomiti di Brenta, durante il campeggio estivo. Anche quest’anno i nostri ragazzi sono stati ospitati presso l’atten- damento della sezione vedanese del CAI a Sant’ Antonio di Mavi- gnola, in provincia di Trento. Foto di gruppo dei partecipanti al pellegrinaggio parrocchiale che si è svolto lo scorso 22 agosto. Accompagnato da don Euge- nio, il gruppo si è recato al san- tuario di Nostra Signora della Guardia a Genova. 10
“Propongo che l’anno pastorale 2018/2019 sia vissuto come occasione propizia perché le comunità e ciascuno dei credenti della nostra Chiesa trovino modo di dedicarsi agli “esercizi spirituali” del pellegrinaggio. Gli esercizi che racco- mando sono l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione alla celebrazione eucari- stica, la preghiera personale e comunita- Il nostro Arcivescovo Mario Delpini propo- ria. Si direbbe “le pratiche di sempre” o ne a tutti i fedeli della diocesi la sua lettera anche peggio “le solite cose”. Ma noi non per l’inizio dell’anno pastorale che si sta abbiamo altro. Noi credenti, discepoli del aprendo. Il titolo è: “Cresce lungo il cam- Signore, non abbiamo altre risorse, non mino il suo vigore”. abbiamo iniziative fantasiose, proposte Delpini incentra la sua riƮessione sulla che stupiscono per originalità o clamore, Chiesa, una Chiesa in cammino e una Chiesa non andiamo in cerca di esperienze esoti- delle genti, che non teme di riformarsi e che. Non abbiamo altro che il mistero di leggere i segni dei tempi per una testimo- Cristo e le vie che Cristo ha indicato per nianza che si fa gioia e speranza per gli uo- accedere alla sua Pasqua. Non abbiamo mini di oggi. altro, ma quello che abbiamo basta per la Vi proponiamo di seguito alcuni spunti del- nostra salvezza e la nostra speranza, ba- la sua riƮessione, nella speranza che possa sta per il nostro pellegrinaggio e per en- essere letta da tutti e che diventi riferimen- trare nella vita eterna.” to per ognuno nel cammino di fede di que- “La Parola di Dio non è in primo luogo un sto nuovo anno. libro da studiare, ma quella conƬdenza “Viviamo vigilando nell’attesa. Viviamo che Gesù ci oƪre, perché la sua gioia sia in pellegrini nel deserto. Non siamo i padroni noi e la nostra gioia sia piena (Gv 15,11).” orgogliosi di una proprietà deƬnitiva che “Noi popolo di pellegrini abbiamo biso- qualche volta, eventualmente, accondiscen- gno di trovare nella celebrazione eucari- de all’ospitalità; siamo piuttosto un popolo stica quella fonte di gioia e di comunione, in cammino nella precarietà nomade. Pos- di forza e di speranza che possa sostenere siamo sopravvivere e continuare la rischio- la fatica del cammino.” sa traversata perché stringiamo alleanze, “Invito tutti, come comunità e come sin- invochiamo e oƪriamo aiuto, desideriamo goli, ad accogliere l’indicazione antica che incontri e speriamo benevolenza. Perciò i suggerisce di pregare con i salmi, la pre- pellegrini, persuasi dalla promessa, percor- ghiera dei credenti di Israele, il popolo rono le vie faticose e promettenti, si incon- santo di Dio che ha oƪerto alla Chiesa e trano con altri pellegrini e si forma un’unica all’intera umanità un patrimonio inestima- carovana: da molte genti, da molte storie, bile di fede, di poesia, di teologia, di senti- da molte attese e non senza ferite, non menti e di testimonianze.” senza zavorre”. “I cristiani, tutti! Vivono la loro fede con “Ci facciamo compagni di cammino di fra- gioia, con Ƭducia, se sono uomini di pre- telli e sorelle che incontriamo ogni giorno ghiera. Se un cristiano non prega è espo- nella vita; uomini e donne in ricerca, che sto al rischio di una fede che si inaridisce, non si accontentano dell’immediato e della di un cammino che si smarrisce nel deser- superƬcie delle cose”. to”. 11
mana di fronte al mondo, dalla problemati- ca sollevata dal Concilio Vaticano II e dal periodo post-conciliare. InƬne, la questione ecumenica, il fenomeno della secolarizza- zione e del dissenso cattolico, i rapporti nuovi ad alto livello politico tra la Santa Se- de e i Paesi comunisti. Nel 1952 era eletto prosegretario di Stato per gli Aƪari Ordinari della Chiesa; nel 1954 arcivescovo di Mila- no; nel 1958 diventava cardinale. Quando papa Giovanni XXIII indisse il Concilio, il car- dinale Montini collaborò attivamente (Lettera pastorale: Pensiamo al concilio, della quaresima del 1962). Alla morte di Giovanni XXIII, Montini gli succedette il 21 giugno 1963. Primo compito del nuovo papa fu la condu- zione del Concilio, compito tutt’altro che semplice e che seppe portare a compimen- to manifestando una statura spirituale e Il beato papa Paolo VI sarà proclamato culturale straordinaria. santo il prossimo 14 ottobre La sua azione si caratterizzò subito per la volontà di portare a termine il discorso in- Figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghi- novatore ormai iniziato, anche se essa non si, nacque a Concesio (Brescia) nel 1897. poteva prescindere dalla prudenza di un Appartenente a una famiglia borghese di temperamento e di una personalità per forti tradizioni cattoliche, Giovanni Battista molti aspetti diversi da quelli di Giovanni Montini, compiuti gli studi presso il collegio XXIII. Uomo di grande carità e mitezza non Arici, entrò nel seminario di Brescia e fu or- riuscì ad inserirsi in pieno nel mondo dei dinato sacerdote il 29 maggio 1920. mass media, spesso poco ben disposto nei Nel 1924 era già aiutante nella Segreteria di confronti della sua Ƭgura. Stato e parallelamente ebbe l’incarico di Il Concilio Vaticano terminava l’8 dicembre assistente sociale della F.U.C.I. Nel 1937 fu 1965; cominciava quella che molti – forse nominato sostituto della Segreteria di Sta- impulsivamente – consideravano una nuova to; nel 1944 divenne il collaboratore più era della storia della Chiesa romana. Papa stretto di Pio XII, con monsignor Tardini. Il Montini fu da una parte prudente in talune successivo ventennio di collaborazione con aperture d’ordine disciplinare o ecumenico papa Pacelli caratterizzò senza dubbio la e fu dall’altra molto sensibile ai problemi formazione, la mentalità e l’azione del futu- del Terzo Mondo e della pace mondia- ro cardinale e ponteƬce. La sua epoca sarà le. Basti considerare la lettera enciclica Po- segnata dal passaggio dall’era pacelliana a pulorum Progressio del 26 marzo 1967 che quella giovannea, dalla svolta mondiale dal- ben si colloca accanto a quel coraggioso la "guerra fredda" e dal successivo documento conciliare che è la Gaudium et "disgelo", dal nuovo porsi della Chiesa ro- Spes (7 dicembre 1965). 12
La lettera apostolica Octogesima Adve- fu l’anno giubilare (1975), caratterizzato dal niens (1971) rivela ulteriormente la condan- massiccio concorso di 8 milioni di pellegrini. na dell’ideologia marxista e del liberalismo L’anno santo si chiuse l’8 dicembre con la capitalistico, ma anche la sua sensibilità pubblicazione dell’esortazione apostolica sociale. Particolare coraggio e spirito pa- Evangelii nuntiandi, il più lungo documento storale animerà poi Paolo VI nella questio- papale del suo pontiƬcato. ne della regolamentazione delle nascite Dal 1975 al 1978 perseguì con determina- (enciclica Humanae vitae) e del problema zione, Ƭno alla sua morte, sia la politica ecu- della fede e dell’obbedienza alla gerarchia. menica sia quella verso i paesi dell’Est euro- Uno dei momenti forti del suo pontiƬcato peo. e adorata per riversarlo sui più poveri fra i fratelli”. Egli per primo spende la sua vita in ginocchio davanti all’osten- sorio e davanti ai fratelli, in cui vede la presenza di Gesù da amare e da servire con amore e compassione incondiziona- ta. Il 4 marzo 1889, a causa di un disse- sto Ƭnanziario in cui involontariamente è coinvolto, viene licenziato dalla dioce- si di Bergamo e accolto nel clero di Cre- mona dal grande cuore di monsignor Geremia Bonomelli e a Rivolta d’Adda continua l’Istituto delle Suore Adora- trici del Santissimo Sacramento. Lun- go la sua vita, costellata di grandi pro- ve, vive e insegna l’arte del perdono più Il beato Francesco Spinelli sarà pro- smisurato, perché di fronte al nemico si clamato santo il prossimo 14 otto- può applicare solo “la vendetta di un bre inƬnito amore”. Muore il 6 febbraio 1913 a Rivolta d’Adda (CR). Il beato Francesco Spinelli nasce a Mila- no, il 14 aprile 1853, da genitori di origi- Le suore Adoratrici sono state presenti ne bergamasca. È ordinato sacerdote il nella nostra parrocchia per quasi un se- 17 ottobre 1875 e il 15 dicembre 1882, colo, dal 1913 al 2009, servendo la no- fonda, insieme a Caterina Comensoli, stra comunità nella gestione della scuo- l’Istituto delle Suore Adoratrici, a Ber- la materna Litta e nell’impegno pasto- gamo. Preso infatti dalla passione per rale in tutti gli ambiti (giovani, Caritas, Dio e per gli uomini, egli dà vita ad un liturgia, anziani). La nostra comunità ha istituto, il cui scopo è “attingere l’amo- donato molte vocazioni all’Istituto di re più ardente dall’Eucaristia celebrata Rivolta d ‘Adda. 13
to la vita irrompa e attragga. Vivere con gioia la propria responsabilità per il mondo è una grande sƬda. Conosco bene le luci e le ombre dell’essere giovani, e se penso alla mia giovinezza e alla mia famiglia, ricordo l’intensità della speranza per un futuro mi- gliore. Il fatto di trovarci in questo mondo non per nostra decisione, ci fa intuire che c’è un’iniziativa che ci precede e ci fa esiste- re. Ognuno di noi è chiamato a riƮettere su questa realtà: «Io sono una missione in que- sta terra, e per questo mi trovo in questo mondo» Vi annunciamo Gesù Cristo Cari giovani, non abbiate paura di Cristo e della sua Chiesa! In essi si trova il tesoro che riempie di gioia la vita. Ve lo dico per espe- rienza: grazie alla fede ho trovato il fonda- mento dei miei sogni e la forza di realizzarli. Ho visto molte soƪerenze, molte povertà sƬgurare i volti di tanti fratelli e sorelle. Eppure, per chi sta con Gesù, il male è pro- vocazione ad amare sempre di più. Molti uomini e donne, molti giovani hanno gene- Dal messaggio del Santo Padre Francesco rosamente donato sé stessi, a volte Ƭno al per la Giornata Missionaria Mondiale 2018 martirio, per amore del Vangelo a servizio “Cari giovani, insieme a voi desidero riƮet- dei fratelli. Dalla croce di Gesù impariamo la tere sulla missione che Gesù ci ha aƯdato. logica divina dell’oƪerta di noi stessi come Rivolgendomi a voi intendo includere tutti i annuncio del Vangelo per la vita del mondo. cristiani, che vivono nella Chiesa l’avventura Essere inƬammati dall’amore di Cristo con- della loro esistenza come Ƭgli di Dio. Ciò suma chi arde e fa crescere, illumina e ri- che mi spinge a parlare a tutti, dialogando scalda chi si ama. Alla scuola dei santi, che ci con voi, è la certezza che la fede cristiana aprono agli orizzonti vasti di Dio, vi invito a resta sempre giovane quando si apre alla domandarvi in ogni circostanza: «Che cosa missione che Cristo ci consegna. farebbe Cristo al mio posto?» La vita è una missione Trasmettere la fede Ƭno agli estremi con- Ogni uomo e donna è una missione, e que- Ƭni della terra sta è la ragione per cui si trova a vivere sulla Questa trasmissione della fede, cuore della terra. Essere attratti ed essere inviati sono i missione della Chiesa, avviene dunque per il due movimenti che il nostro cuore, soprat- “contagio” dell’amore, dove la gioia e l’en- tutto quando è giovane in età, sente come tusiasmo esprimono il ritrovato senso e la forze interiori dell’amore che promettono pienezza della vita. La propagazione della futuro e spingono in avanti la nostra esi- fede per attrazione esige cuori aperti, dila- stenza. Nessuno come i giovani sente quan- tati dall’amore. All’amore non è possibile 14
porre limiti: forte come la morte è l’amore. ne» del PIME. E tale espansione genera l’incontro, la testi- All'uscita delle messe ci sarà un banchetto monianza, l’annuncio; genera la condivisio- con del materiale informativo e promozio- ne nella carità con tutti coloro che, lontani nale e la distribuzione di copie gratuite del- dalla fede, si dimostrano ad essa indiƪeren- la rivista Mondo e Missione ti, a volte avversi e contrari. Ambienti uma- ni, culturali e religiosi ancora estranei al Sabato 27 e domenica 28 ottobre Vangelo di Gesù e alla presenza sacramen- In casa san Giuseppe allestimento dalla mo- tale della Chiesa rappresentano le estreme stra Giovani e Missione. periferie, gli “estremi conƬni della terra”, verso cui, Ƭn dalla Pasqua di Gesù, i suoi La mostra, ripercorrendo le tappe del cam- discepoli missionari sono inviati, nella cer- mino percorso dai giovani, permette di vive- tezza di avere il loro Signore sempre con sé. re, in piccolo, la loro esperienza missionaria. In questo consiste ciò che chiamiamo missio Ogni pannello, oltre alle foto scattate dai ad gentes. La periferia più desolata dell’u- giovani nelle missioni, propone una doman- manità bisognosa di Cristo è l’indiƪerenza da, un rebus, una dinamica che rendono la verso la fede o addirittura l’odio contro la mostra interattiva. In aggiunta, tramite dei pienezza divina della vita. Ogni povertà ma- QR-code, i visitatori potranno guardare sul teriale e spirituale, ogni discriminazione di cellulare i video in cui alcuni dei giovani fratelli e sorelle è sempre conseguenza del di GM raccontano la loro esperienza. riƬuto di Dio e del suo amore. La mostra è rivolta soprattutto a giovani e Gli estremi conƬni della terra, cari giovani, adolescenti e punta a stimolare in loro do- sono per voi oggi molto relativi e sempre mande sulla loro vita. Tuttavia è perfetta- facilmente “navigabili”. Il mondo digitale, le mente godibile anche dagli adulti, che attra- reti sociali che ci pervadono e attraversano, verso di essa potranno conoscere un mondo stemperano conƬni, cancellano margini e di ragazze e ragazzi coraggiosamente aperti distanze, riducono le diƪerenze. Sembra al mondo, pronti a prendere in mano la pro- tutto a portata di mano, tutto così vicino ed pria vita e a spenderla per i grandi valori immediato. Eppure senza il dono coinvol- missionari. gente delle nostre vite, potremo avere mi- Sempre in casa san Giuseppe sarà allestito riadi di contatti ma non saremo mai immersi anche un mercatino a cura della Casita, con in una vera comunione di vita”. materiale missionario e prodotti del merca- to equo e solidale. Iniziative nella nostra parrocchia Come da tradizione, le frittelle pro missioni Lo slogan della giornata missionaria è saranno proposte tramite i banchetti di “Giovani per il Vangelo”. fronte alla chiesa, al mercato e davanti al E’ un invito rivolto ai giovani, ma contempo- cimitero. raneamente é una sollecitazione per tutti: la giovinezza non é solo questione di età ma Lunedì 29 ottobre: Giovani in missione anche di cuore. Allora lo slogan potrebbe essere parafrasato in “Il Vangelo rende gio- Nell’auditorium Matteo Cavenaghi alle 21 vani”. alcuni giovani di Vedano ci racconteranno dell’esperienza da loro vissuta nelle terre di Domenica 28 ottobre: Giovani per il missione. Vangelo Alle messe delle 10 e delle 11,15 testimo- Il gruppo missionario nianza di un giovane che é stato in missione attraverso il cammino di «Giovani e Missio- 15
La perseveranza nel contesto del- crescita nella speranza e nell’amore. la “cultura del provvisorio” Nell’amore non c’è il provvisorio, que- Alla Saint Mary’s Pro-Cathedral il papa sto si chiama entusiasmo, incantamen- ha incontrato coppie di Ƭdanzati e di to, ma l’amore, il vero amore, è deƬniti- sposi, giovani e anziani e ha risposto ad vo, è la metà dell’arancia, tu sei la mia una impegnativa domanda: metà, tutto per tutta la vita...La possi- «Non c’è davvero niente di prezioso che bilità di sperimentare, in questa cultura possa durare? Neanche l’amore ?» dell’eƯmero, ciò che veramente du- Francesco ha riproposto la sorgente di ra è intimamente connessa al dato di grazia che può nutrire anche oggi la fe- fatto che il matrimonio nella Chiesa, deltà che gli sposi si promettono per cioè il sacramento del matrimonio, par- sempre nel matrimonio: «Quando un tecipa in modo speciale al mistero uomo e una donna cristiani si uniscono dell’amore eterno di Dio. E quando un nel vincolo del matrimonio, è la grazia uomo e una donna cristiani si uniscono del Signore che li abilita a promettersi nel vincolo del matrimonio, Ge- liberamente l’uno all’altro un amore sù è sempre presente in mezzo a loro. esclusivo e duraturo...Oggi non siamo Li sostiene nel corso della vita nel reci- abituati a qualcosa che realmente dura proco dono di sé, nella fedeltà e nell’u- per tutta la vita...L’attuale contesto ren- nità indissolubile. L’amore stesso di de tutti prigionieri della cultura del Cristo è rifugio nei tempi di prova, ma provvisorio, dell’eƯmero, una cultura soprattutto è una fonte di crescita co- che aggredisce le radici stesse dei nostri stante in un amore puro e per sempre. processi di maturazione, della nostra Questo amore è il sogno di Dio per noi 16
e per l’intera famiglia umana. alle soƪerenze della vita familiare, Ƭ- "Ecco come Dio aiuta gli sposi ad essere no a diventare germe di unità e di pace fedeli e innamorati". a servizio di tutta la famiglia umana. E nelle pieghe della vita familia- La grande avventura della vita in fa- re Gesù può sempre essere trovato. miglia Il perdono quotidiano di cui parla papa Al Croke Park Stadium, pronunciando il Francesco è anch’esso un dono di gra- discorso-chiave del suo viaggio in terra zia, non il termine di un impegno vo- d’Irlanda, papa Francesco ha riproposto lontaristico. Gesù, ha aggiunto il Papa, tratti del magistero su matrimonio e ci perdona sempre. Con la forza del famiglia da lui esposti nella Lettera suo perdono anche noi possiamo per- apostolica Amoris laetitia. donare gli altri, se davvero lo voglia- Ha ripetuto che nel volersi bene di ma- mo. rito e moglie, genitori e Ƭgli, nonni e Tale dinamismo di gratuità è anche la nipoti, brilla il riƮesso del disegno buo- sorgente dell’insegnamento di Ge- no del Creatore per le vite delle creatu- sù circa la fedeltà nel matrimonio. Lun- re. Ha suggerito ancora una volta che gi dall’essere un freddo obbligo legale, la vita familiare può essere una gran- si tratta soprattutto di una potente de avventura, all’altezza dell’attesa di promessa della fedeltà di Dio stesso gioia vera che potenzialmente segna il alla sua parola e alla sua grazia senza cammino di ogni creatura umana. limiti. E alle famiglie, che sono la gran- Papa Francesco ha anche descritto de maggioranza del popolo di Dio, ha la famiglia come luogo dove rinnova- detto che con la loro testimonian- re l’alleanza tra le generazioni, lontano za evangelica possono aiutare Dio a da ogni modello di famiglia nucleare realizzare il suo sogno vivendo la santi- eccessivamente chiusa in se stessa. tà quotidiana senza squilli di tromba; Concludendo il suo intervento, il Papa quando oƪrono i loro piccoli gesti ordi- ha deƬnito le famiglie speranza della nari di amore, perdono e misericor- Chiesa e del mondo, allargando dia, sono come icone dell’amore di Dio lo sguardo alla loro missione a vantag- e della sua santità nel mondo. gio dell’intera famiglia umana: Con la Papa Francesco ha poi sottolineato che vostra testimonianza al Vangelo, pote- il mistero e il miracolo del- te aiutare Dio a realizzare il suo sogno. la perseveranza nel matrimonio Potete contribuire a far riavvicinare non è l’esito di uno sforzo ma sgorga tutti i Ƭgli di Dio, perché crescano tutto dalla grazia dell’amore di Cri- nell’unità e imparino cosa signiƬca per sto, che può guarire le nostre infermi- il mondo intero vivere in pace come tà, aiutare a compiere gesti di perdo- una grande famiglia. no rinnovati ogni giorno e a non per- la commissione famiglia dersi nel cammino davanti alle fatiche e 17
Alessandro Ortolina e Chiara Stefanini Alessandro RodolƬ e Claudia Zappa Flavio Li Pira e Francesca Maranini Davide Mario Ferrario e Marina Vergani Thomas Vismara e Silvia Longoni Lorenzo Salvi di Alessandro e Laura Di Giovanni Aurora Francesca Pecoriello di Antonio e Valentina Anna Urbano Paolo Galbiati di Valerio ed Elena Vanzati Maria Vittoria Formillo di Daniele e Sabrina Greco Giulia Mussi di Stefano e Marta Arosio Filippo Sergi di Alessio e Alice Montini Aurora Leo di Stefano e Alessandra Corno Lorenzo Sala di Andrea ed Eleonora Sanvito Mario Stucchi Roberto Dossi Angela Meregalli vedova Rivolta Enia Casini in Costa Anna Federico in Clapis Maria Angelica Andreoli vedova Tremolada Antonietta Castoldi vedova Meregalli Maria Acquati vedova Restelli Armando Antonio Corti Adele Viganò Erina Casiraghi vedova Citterio Carlo Villa Mario Montrasio Orazio Vimercati Tecla Peraboni vedova Pozzoli Maddalena Castiglioni vedova Caldirola Clelia Alfonsina Lissoni vedova De Carlini Giovanni Carlo Pedrinelli CARITAS PARROCCHIALE Centro di ascolto mercoledì dalle 15 alle 17 Servizio indumenti consegna lunedì dalle 9 alle 11 distribuzione mercoledì dalle 9.30 alle 11.30 Distribuzione medicinali mercoledì dalle 17 alle 19 primo venerdì del mese dalle 9 alle 12 Via Santo Stefano 59 - Telefono 039.2497028 338.8796625 18
Vedano ha la sua storia… e così anche la sua biblioteca parrocchiale… La biblioteca parrocchiale è stata fondata nell’anno 1956 con la denominazione “BIBLIOTECA POPOLARE”. Nel 1974 la denominazione è stata modiƬcata in “BIBLIOTECA PARROCCHIALE GIOVANNI XXIII°”. L’art. 2 dello statuto recitava: “…essa ha lo scopo di promuovere fra tutti i cittadini l’animazione cristiana della cultura secondo lo spirito del Concilio Vaticano II° e del Sinodo Milanese 46°…” Fino agli inizi degli anni ’80, la sua attività era Ƭorente perché svolgeva il suo compito in assenza di una biblioteca civica. Dopo l’apertura della biblioteca civica, la sua attenzione si è rivol- ta in modo speciƬco ad oƪrire testi di carattere spirituale di approfondimento biblico. Da alcuni anni ha cessato la sua attività e ora, riprende, dopo accurata risistemazione, in veste di archivio: si limita alla conservazione del patrimonio librario, dei CD e dei DVD che, chi lo desidera, può consultare o prendere in prestito. Apriremo la sede, che si trova al piano terra di villa Zendali all’interno dell’oratorio, la prima e la terza domenica del mese dalle 15.30 alle 18. Prima di chiudere questa notizia, è doveroso rivolgere un ringraziamento a tutti i volontari e volontarie che, nel corso degli anni, si sono avvicendati per sostenere questa istituzione con- sentendo alla comunità l’opportunità di visionare testi e saggi di valore culturale intramon- tabile. "Un venerdì sera in sede ci siamo chiesti cosa avrem- mo potuto fare per lasciare un segno in paese a ricor- do del centenario della Ƭne della grande guerra e subito il pensiero è andato alla 'cappella del cimitero' in cui sono esposte le lapidi dei caduti delle due guer- re mondiali. Dopo un sopralluogo abbiamo deciso che la cappella necessitava di un restyling, e dopo aver avuto l'ok da don Eugenio siamo partiti con i lavori. Alberto si è dato da fare per ripulire il marmo delle lastre e riscrivere tutti i nomi, alcuni dei quali ormai illeggibili; le due lampade in bronzo sono state smontate e mandate a ripulire. A breve Giuseppe partirà con i lavori d'imbiancatura. Il vecchio portacandele sarà sostituito con uno nuovo e due panche verranno messe ai due lati della cappella per la sosta e la pre- ghiera. Abbiamo fatto questo lavoro perché siamo convinti che questi ragazzi che non so- no più tornati alle loro case meritino un po' più di attenzione e rispetto. Noi abbiamo reso la cappella più bella e accogliente, ora speriamo che tutte le persone in visita al cimitero siano invogliate ad entrarci e a pregare per loro." Il gruppo alpini di Vedano 19
Settembre Domenica 23 alle 11: messa apertura anno scolastico alle 15.30 e 16.30: celebrazione battesimi dalle 15.30 alle 18: Open day del Corpo Musicale san Luigi Domenica 30 Festa di apertura dell’anno oratoriano A partire da domenica 30 settembre entra in vigore l’orario invernale delle messe domenicali e festive : 8 – 9 (alla Misericordia) – 10 – 11.15 – 18 Ottobre Da giovedì 4 Festa patronale “Madonna del Rosario” e 45° di don Eugenio a lunedì 8 Domenica 14 a Roma: canonizzazione Beato Paolo VI e Beato Spinelli Domenica 28 Giornata Missionaria Mondiale Alle ore 15.30: celebrazione dei battesimi Novembre Giovedì 1 Solennità dei Santi – ore 15: Processione al cimitero Venerdì 2 Commemorazione dei defunti: - ore 15: messa al cimitero Da lunedì 5 a Settimana eucaristica – Sante Quarantore domenica 11 Domenica 11 Giornata Caritas e giornata mondiale dei poveri Lunedì 12 Inizio benedizioni natalizie delle famiglie Domenica 23 settembre, siete tutti invitati ad un momento di festa ad Eureka, la cooperativa sociale sorta nel 2012 a Veda- no al Lambro per dare una casa a dieci persone con disabilità. Il numero degli ospiti è cresciuto, ora sono tredici. Gli apparta- menti, da tre, sono diventati cinque. Venite a trovarci. Vi aspet- tiamo nel condominio di viale Cesare Battisti 23, domenica 23, dalle 15,30 alle 19 per inau- gurare con noi i nuovi appartamenti (info 348-744.74.80). la cooperativa sociale Eureka 20
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