DON CHISCIOTTE Membro di - Piazza Verdi - 90138 Palermo ISBN: 978-88-98389-67-4 - Teatro Massimo Palermo

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DON CHISCIOTTE Membro di - Piazza Verdi - 90138 Palermo ISBN: 978-88-98389-67-4 - Teatro Massimo Palermo
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                                                             TEATRO MASSIMO
Membro di

                                                             LUDWIG MINKUS | DON CHISCIOTTE
                                                                                                    Ludwig Minkus

                                                                                              DON CHISCIOTTE

se gui ci su:                                                                                      S T A G I O N E
                   t ea t ro m a ssi m o. i t

Pi a zza Ve rd i - 9 0 1 3 8 Pa l e r m o

                                                                                                   OPERE E BALLETTI
ISBN: 978-88-98389-67-4                         euro 10,00
DON CHISCIOTTE Membro di - Piazza Verdi - 90138 Palermo ISBN: 978-88-98389-67-4 - Teatro Massimo Palermo
S T A G I O N E

OPERE E BALLETTI
DON CHISCIOTTE Membro di - Piazza Verdi - 90138 Palermo ISBN: 978-88-98389-67-4 - Teatro Massimo Palermo
SOCI FONDATORI                      PARTNER PRIVATI

            REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO AL TURISMO SPORT E SPETTACOLI
DON CHISCIOTTE Membro di - Piazza Verdi - 90138 Palermo ISBN: 978-88-98389-67-4 - Teatro Massimo Palermo
ALBO DEI DONATORI                        FONDAZIONE
   ART BONUS                           TEATRO MASSIMO

       TASCA D’ALMERITA          Francesco Giambrone      Sovrintendente
                                 Oscar Pizzo              Direttore artistico
    ANGELO MORETTINO SRL         Gabriele Ferro           Direttore musicale

        SAIS AUTOLINEE           CONSIGLIO DI INDIRIZZO
                                 Leoluca Orlando          (sindaco di Palermo)
     AGOSTINO RANDAZZO                                    Presidente
                                 Leonardo Di Franco       Vicepresidente
          DELL’OGLIO
                                 Daniele Ficola
                                 Francesco Giambrone      Sovrintendente
    FILIPPONE ASSICURAZIONE
                                 Enrico Maccarone
     GIUSEPPE DI PASQUALE        Anna Sica

ALESSANDRA GIURINTANO DI MARCO
                                 COLLEGIO DEI REVISORI
                                 Maurizio Graffeo         Presidente
 ISTITUTO CLINICO LOCOROTONDO
                                 Marco Piepoli
                                 Gianpiero Tulelli
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TURNI                                   DON CHISCIOTTE

                                                                            Balletto in tre atti e un prologo

                                                                               Libretto di Marius Petipa

                                                                      basato sul romanzo di Miguel de Cervantes

                                                                               Musica di Ludwig Minkus

                                                                             Coreografia di Marius Petipa

                                                                         Ripresa coreografica di Lienz Chang
Data                                Turno                    Ora

Martedì 20 febbraio                 Prime                    20.30
                                                                                Prima rappresentazione
Mercoledì 21 febbraio               C                        18.30
                                                                       14 dicembre 1869, Mosca, Teatro Bol’šoj
Giovedì 22 febbraio                 B                        18.30

Venerdì 23 febbraio                 Danza                    20.30

Sabato 24 febbraio                  F                        20.30

Domenica 25 febbraio                D                        17.30

                    La prima di martedì 20 febbraio
           sarà trasmessa in streaming su teatromassimo.it            Allestimento del Teatro dell’Opera di Tbilisi
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ARGOMENTO                            13

SYNOPSIS		                           15

ARGUMENT                             17

HANDLUNG                             19

Monika Prusak
INTRODUZIONE AL BALLETTO             25

Sergio Trombetta
L’AMORE DELLA RUSSIA PER LA SPAGNA   33

LUDWIG MINKUS E MARIUS PETIPA        49

DON CHISCIOTTE AL TEATRO MASSIMO     53

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE              63

NOTE BIOGRAFICHE                     65
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ARGOMENTO   13

                    SYNOPSIS    15

                    ARGUMENT    17

                    HANDLUNG    19

Leonid Sarafanov
e Olesja Novikova
DON CHISCIOTTE Membro di - Piazza Verdi - 90138 Palermo ISBN: 978-88-98389-67-4 - Teatro Massimo Palermo
13

                                       ARGOMENTO

                   Prologo
                   Dopo aver letto alcune storie cavalleresche, Don Chisciotte decide di
                   partire alla ricerca di avventure. Il suo servitore Sancho Panza gli farà
                   da scudiero.

                   Atto I
                   Davanti alla locanda di Lorenzo, a Barcellona, si riunisce una folla festan-
                   te. Ci sono anche Kitri, la figlia del proprietario della locanda, e il suo
                   innamorato Basilio, il barbiere. Lorenzo proibisce a Kitri di frequentare
                   Basilio. Entra il ricco Gamache, venuto a chiedere la mano di Kitri. Lo-
                   renzo sarebbe onorato, ma per Kitri l’idea di sposarlo è odiosa. La folla
                   festeggia l’arrivo di ballerini di strada e del famoso torero Espada. Tutti
                   ballano mimando una corrida. Sancho Panza annuncia l’arrivo di Don
                   Chisciotte. Le ragazze iniziano a giocare a mosca cieca prendendo in
                   giro Sancho. Don Chisciotte accorre in suo aiuto, armato di uno spiedo
                   e di un piatto come scudo. Il cavaliere vede Kitri e rimane affascinato
                   dalla sua bellezza, convinto che sia Dulcinea. Per far ingelosire Basilio,
                   Kitri danza con Don Chisciotte. Sancho ruba un pesce dalla cucina: nella

Leonid Sarafanov
                   confusione generale Kitri e Basilio si allontanano senza essere visti.
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14   I / ARGOMENTO                                                                                                                                           15

     Atto II
     Scappando da Lorenzo e Gamache, i due innamorati raggiungono un
                                                                                                        SYNOPSIS
     accampamento di zingari. Gli zingari danzano per i loro ospiti. Giunge
     anche Don Chisciotte. Gli zingari invitano Don Chisciotte ad assistere
     a una rappresentazione, ma il cavaliere crede che quanto accade sul
     palcoscenico sia reale e si lancia, spada in pugno, a salvare l’infelice
     eroina. Tutti fuggono terrorizzati. Le pale in movimento di un mulino a
     vento catturano l’attenzione di Don Chisciotte, che li scambia per dei
     giganti e li attacca, rimanendo impagliato in una pala.
                                                                                Prologue
     Kitri e Basilio si prendono cura delle ferite del cavaliere. Don Chi-
                                                                                After reading some stories of chivalry, Don Quixote decides to leave
     sciotte in sogno sconfigge un mostro e viene accolto nel regno delle
                                                                                in search of adventures. His servant Sancho Panza will be his squire.
     Driadi. Tra di esse c’è Dulcinea. Cupido presenta Don Chisciotte alla
     Regina delle Driadi.
                                                                                Act I
     È mattina e Kitri e Basilio si svegliano giusto in tempo: Lorenzo e
                                                                                In front of Lorenzo’s inn, in Barcelona, ​​a festive crowd meets. There is
     Gamache sono quasi arrivati all’accampamento. I due innamorati
                                                                                also Kitri, the daughter of the owner of the inn, and her lover Basilio,
     fuggono. Don Chisciotte, il loro protettore, indica invano a Lorenzo e
                                                                                the barber. Lorenzo forbids Kitri to meet again Basilio: she must not
     a Gamache una falsa pista. I due innamorati vengono presi dai soldati
                                                                                have a penniless suitor. Enter the rich Gamache, who comes to ask for
     e riportati a casa.
                                                                                Kitri’s hand. Lorenzo would be honored, but Kitri disdains the idea of​​
                                                                                marrying him. The crowd celebrates the arrival of street dancers and
     Atto III
                                                                                of the famous bullfighter Espada. Everyone dances miming a bullfi-
     Basilio finge di essere in punto di morte. Lorenzo, impietosito, accon-
                                                                                ght. Sancho Panza announces the arrival of Don Quixote. The girls
     sente allora al suo matrimonio con Kitri, che viene celebrato nell’esul-
                                                                                start playing blind fly by making fun of Sancho. Don Quixote comes to
     tanza generale. Don Chisciotte è l’ospite d’onore della festa.
                                                                                his aid, armed with a spit and a plate as a shield. The knight sees Kitri
                                                                                and remains fascinated by her beauty, convinced that she is Dulcinea.
                                                                                To make Basilio jealous, Kitri dances with Don Quixote. Sancho steals
                                                                                a fish from the kitchen: in the general confusion, Kitri and Basilio leave
                                                                                without being seen.
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16   I / SYNOPSIS                                                                                                                                            17

     Act II
     Escaping from Lorenzo and Gamache, the two lovers reach an en-
                                                                                                     ARGUMENT
     campment of Gypsies. Gypsies dance for their guests. Don Quixote
     also arrives. Gypsies invite Don Quixote to watch a performance, but
     the knight believes that what happens on the stage is real and throws
     himself, sword in hand, to save the unhappy heroine. Everyone flees
     in terror. The moving blades of a windmill capture the attention of
     Don Quixote, who exchanges them for giants and attacks them, re-
     maining stuck in a shovel.
                                                                              Prologue
     Kitri and Basil take care of the knight’s wounds. Don Quixote dreams
                                                                              Après avoir lu quelques histoires de chevalerie, Don Quichotte dé-
     of defeating a monster and then of being welcomed into the dryads’
                                                                              cide de partir à la recherche d’aventures. Son serviteur Sancho Panza
     kingdom. Among them is Dulcinea. Cupido introduces Don Quixote
                                                                              sera son écuyer.
     to the Queen of the Dryads.
     It’s morning and Kitri and Basilio wake up just in time: Lorenzo and
                                                                              Acte I
     Gamache have almost arrived at the camp. The two lovers flee. Don
                                                                              Devant l’auberge de Lorenzo, à Barcelone, une foule festive se réu-
     Quixote, their protector, indicates in vain to Lorenzo and Gamache
                                                                              nit. Il y a aussi Kitri, la fille du propriétaire de l’auberge, et son amant
     a false trail. The two lovers are taken by the soldiers and taken back
                                                                              Basilio, le barbier. Lorenzo interdit à Kitri de rencontrer Basilio: elle
     home.
                                                                              ne doit pas avoir un prétendant sans le sou. Entre ensuite le riche
                                                                              Gamache, qui vient demander la main de Kitri. Lorenzo serait hono-
     Act III
                                                                              ré, mais Kitri dédaigne l’idée de l’épouser. La foule célèbre l’arrivée
     Basilio pretends to be dying. Lorenzo, moved to pity, agrees to his
                                                                              des danseurs de rue et du célèbre torero Espada. Tout le monde
     marriage with Kitri. The marriage is celebrated in the general exulta-
                                                                              danse en mimant une corrida. Sancho Panza annonce l’arrivée de
     tion. Don Quixote is the guest of honour of the party.
                                                                              Don Quichotte. Les filles commencent à jouer à la mouche aveugle
                                                                              en se moquant de Sancho. Don Quichotte vient à son secours, armé
                                                                              d’une broche et d’une plaque comme bouclier. Le chevalier voit Kitri
                                                                              et reste fasciné par sa beauté, convaincu qu’elle est Dulcinea. Pour
                                                                              rendre Basilio jaloux, Kitri danse avec Don Quichotte. Sancho vole
18   I / ARGUMENT                                                                                                                                          19

     un poisson de la cuisine: dans la confusion générale, Kitri et Basilio
     partent sans être vus.
                                                                                                     HANDLUNG

     Acte II
     S’échappant de Lorenzo et de Gamache, les deux amants atteignent
     un campement de gitans. Les gitans dansent pour leurs invités. Don
     Quichotte arrive aussi. Les gitans invitent Don Quichotte à assister
     à une représentation, mais le chevalier estime que ce qui se passe
     sur la scène est réel et se jette, l’épée à la main, pour sauver la mal-
                                                                                Prolog
     heureuse héroïne. Tout le monde fuit dans la terreur. Les lames mou-
                                                                                Nachdem er einige Rittergeschichten gelesen hat, entschließt sich
     vantes d’un moulin à vent captent l’attention de Don Quichotte, qui les
                                                                                Don Quijote, auf der Suche nach Abenteuern zu gehen. Sein Diener
     échange pour des géants et les attaque, restant coincé dans une pelle.
                                                                                Sancho Pansa wird sein Knappe sein.
     Kitri et Basil prennent soin des blessures du chevalier. Don Quichotte
     rêve de vaincre un monstre et d’être accueilli dans le royaume des
                                                                                1. Akt
     Dryades. Parmi eux est Dulcinea. Cupido présente Don Quichotte à
                                                                                Vor Lorenzos Gasthaus in Barcelona trifft sich eine festliche Men-
     la Reine des Dryades.
                                                                                schenmenge. Es gibt auch Kitri, die Tochter des Besitzers des Gast-
     C’est le matin et Kitri et Basilio se réveillent juste à temps: Lorenzo
                                                                                hauses, und ihren Liebhaber Basilio, den Barbier. Lorenzo verbie-
     et Gamache sont presque arrivés au camp. Les deux amants s’en-
                                                                                tet Kitri, Basilio wieder zu treffen. Betritt den reichen Gamache, der
     fuient. Don Quichotte, leur protecteur, indique en vain à Lorenzo et
                                                                                nach Kitris Hand fragt. Lorenzo wäre geehrt, aber Kitri verachtet die
     Gamache une fausse piste. Les deux amants sont pris par les soldats
                                                                                Idee, ihn zu heiraten. Die Menge feiert die Ankunft von Straßentän-
     et ramenés à la maison.
                                                                                zern und des berühmten Stierkämpfers Espada. Jeder tanzt einen
                                                                                Stierkampf. Sancho Panza kündigt die Ankunft von Don Quijote an.
     Acte III
                                                                                Die Mädchen fangen an, blinde Fliege zu spielen, indem sie sich
     Basilio prétend être en train de mourir. Lorenzo, ému, accepte son
                                                                                über Sancho lustig machen. Don Quijote kommt ihm zu Hilfe. Der
     mariage avec Kitri. Le mariage est célébré dans l’exultance générale.
                                                                                Ritter sieht Kitri und bleibt fasziniert von ihrer Schönheit, überzeugt,
     Don Quichotte est l’invité d’honneur de la fête.
                                                                                dass sie Dulcinea ist. Um Basilio eifersüchtig zu machen, tanzt Kitri
                                                                                mit Don Quijote. Sancho stiehlt einen Fisch aus der Küche: in der
20   I / HANDLUNG

     allgemeinen Verwirrung verlassen Kitri und Basilio, ohne gesehen
     zu werden.

     2. Akt
     Aus Lorenzo und Gamache entkommen, erreichen die beiden Lie-
     benden ein Lager von Zigeunern. Die Zigeuner tanzen für ihre Gäs-
     te. Don Quijote kommt auch an. Die Zigeuner laden Don Quijote
     ein, eine Vorstellung anzusehen, aber der Ritter glaubt, dass das,
     was auf der Bühne passiert, real ist und wirft sich mit dem Schwert
     in die Hand, um die unglückliche Heldin zu retten. Jeder flieht vor
     Schrecken. Die beweglichen Klingen einer Windmühle ziehen die
     Aufmerksamkeit von Don Quijote auf sich, der sie gegen Riesen
     tauscht. Kitri und Basil kümmern sich um die Wunden des Ritters.
     Don Quijote träumt davon, ein Monster zu besiegen und dann in
     das Reich der Dryaden aufgenommen zu werden. Unter ihnen ist
     Dulcinea. Cupido stellt Don Quijote der Königin der Dryaden vor.
     Es ist Morgen und Kitri und Basilio wachen gerade rechtzeitig auf:
     Lorenzo und Gamache sind fast im Lager angekommen. Die beiden
     Liebenden fliehen. Don Quijote, ihr Beschützer, weist Lorenzo und
     Gamache vergeblich auf einen falschen Weg hin. Die beiden Lie-
     benden werden von den Soldaten mitgenommen und nach Hause
     gebracht.

     3. Akt
     Basilio gibt vor zu sterben. Lorenzo, mitleidig geworden, stimmt sei-
     ner Ehe mit Kitri zu. Die Ehe wird im allgemeinen Jubel gefeiert.
     Don Quijote ist der Ehrengast des Festes.
Monika Prusak
INTRODUZIONE AL BALLETTO 25

Sergio Trombetta
L’AMORE DELLA RUSSIA
PER LA SPAGNA           33
25

                                  INTRODUZIONE
                                   AL BALLETTO

                                                                       |   DI MONIKA PRUSAK

                  El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha, conosciuto in Italia
                  con il titolo più breve Don Chisciotte della Mancia, le cui due parti
                  furono pubblicate nel 1605 e nel 1615, è senza dubbio il romanzo
                  più famoso dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes (1547-
                  1616) e uno dei romanzi più celebri di tutti i tempi. Dopo una vita
                  movimentata di spostamenti, battaglie e ingiuste prigionie, l’autore si
                  stabilì a Valladolid e poi a Madrid presso la corte di Filippo III dove,
                  negli ultimi anni della sua esistenza, poté dedicarsi completamente
                  alla scrittura. Il suo Don Chisciotte è il «cavaliere dell’ideale», un per-
                  sonaggio in cui si avverte fortemente il passaggio dal Rinascimen-
                  to al Barocco: un periodo di crisi esistenziale per l’uomo. Egli è un
                  idealista che si volge verso i lati sconosciuti del proprio essere per
                  scoprire le zone più ombrose della fantasia, del sogno, dell’ignoto e
                  della follia, accentuando in questo modo la propria individualità. Ma
                  l’hidalgo errante non parte per un viaggio solitario, bensì porta con
                  sé il cavallo dal nome Ronzinante (da ronzino, cavallo vecchio), e il
                  fedele scudiero Sancho Panza, personaggio realistico, immagine del
                  buon senso ed espressione del momento storico. L’enorme interesse
Olesja Novikova   che il romanzo suscitò nel pubblico ha dato luogo, dal Seicento fino
26   II / INTRODUZIONE AL BALLETTO                                                                                                                               27

     ai tempi moderni, a numerosi adattamenti teatrali, spesso in musica,          di Mosca, ma, per la rappresentazione del 1871 al Teatro Mariinskij di
     tanto per opere che per balletti. Antonio Caldara, Georg Philipp Tele-        San Pietroburgo, su richiesta del coreografo, Minkus ne elaborò una
     mann, Felix Mendelssohn e Antonio Salieri, ma anche Jules Massenet,           nuova in cinque atti. In più, dal balletto furono rimossi alcuni brani
     Manuel de Falla, Jacques Ibert e Maurice Ravel, sono solo alcuni nomi         originali e vi furono invece incorporati i frammenti di altri balletti di
     dei compositori che hanno rielaborato questo argomento.                       Minkus e di altri compositori. Negli anni successivi la composizione fu
     Il Don Chisciotte è il primo dei 16 balletti nati dalla collaborazione tra    rappresentata in numerose versioni. In particolare quella di Aleksandr
     il compositore austriaco di origine ceca Ludwig Minkus (1826-1917) e          Gorskij (1871-1962), che introduceva il pas des toreadores: essa andò
     il ballerino e coreografo francese Marius Petipa (1819-1910), entram-         in scena al Bol’šoj nel 1900 e si impose nel repertorio.
     bi attivi a lungo in Russia. Tra quelli di maggiore successo si ricorda       Nelle coreografie di Petipa la musica restava in secondo piano, la-
     anche La bayadère, realizzata per il Teatro Bol’šoj Kamennyj di San           sciando spazio al ballerino virtuoso – il vero protagonista dello spet-
     Pietroburgo nel 1877. Minkus si trasferì in Russia nei primi anni 1850        tacolo. La struttura cinetica delle sue danze si spingeva ai limiti della
     per lavorare come direttore d’orchestra e violinista. Grazie al Don Chi-      resistenza umana, spesso richiedendo al solista di trattenere il respiro
     sciotte, scritto su commissione del Teatro Bol’šoj in occasione della         per tutta la durata dell’assolo. Di conseguenza, per quel che riguarda
     serata di gala della prima ballerina moscovita Ana Sobešanskaja, Min-         la composizione musicale, le variazioni dovevano essere brevi per la-
     kus ottenne una fama immediata e il posto di compositore ufficiale            sciare il primato assoluto alla coreografia. Queste restrizioni compor-
     di musica per il balletto presso i Teatri Imperiali di San Pietroburgo,       tavano quindi innegabili disagi per il musicista, tra cui l’impossibilità
     insieme a un altro compositore, l’italiano Cesare Pugni (1802-1870).          di sperimentare la forma in modo più fantasioso e la necessità di rac-
     Petipa fu l’autore sia della coreografia che del libretto per il Don Chi-     chiudere i brevi frammenti in melodie e armonie semplici. Il risultato
     sciotte, inspirandosi a un altro adattamento per danza del testo di           di questa operazione consisteva in una partitura non troppo elabora-
     Cervantes, ovvero a Les Noces de Gamache di Louis-Jacques Milon               ta e in un certo senso frammentaria, dove lo spazio dedicato a ogni
     con musica di François Charlemagne Lefebvre, del 1801. Questo li-             variazione era così ristretto, che la cadenza finale di ogni pezzo risul-
     bretto, infatti, come il successivo di Petipa, concentra la vicenda non       tava ovvia e prevedibile sin dal suo inizio. Effettivamente Petipa favo-
     sul protagonista, Don Chisciotte, ma su un episodio secondario della          riva una ferma divisione tra danza e narrazione, facendo declinare il
     seconda parte del romanzo (capitoli XIX-XXI): l’amore contrastato tra         racconto in secondo piano. È con Petipa che inizia il tramonto dello
     il pastore Basilio e la bellissima figlia di un ricco albergatore, Chiteria   stile nobile francese, lasciando la scena allo stile più virtuosistico ita-
     (Kitri nello scenario del balletto). La prima versione del Don Chisciotte,    liano, che si fonde con quello imperiale russo. Altre novità introdotte
     in quattro atti, fu rappresentata il 14 dicembre 1869 al Teatro Bol’šoj       dal coreografo francese accanto alle variazioni erano il pas de deux,
28   II / INTRODUZIONE AL BALLETTO

     le danses generales per il corpo di ballo e le scènes di musica narrati-
     va. L’esotismo, il colore locale e il fantastico, dai quali il maître era par-
     ticolarmente attratto e che lo vedevano in linea con i gusti romantici,
     trovano una sua espressione perfetta nel Don Chisciotte, ambientato
     in Spagna, il paese prediletto da Petipa. Le musiche di Minkus, nono-
     stante l’apparente semplicità e i limiti imposti dal coreografo, hanno
     sempre goduto di una notevole risposta da parte del pubblico. Men-
     tre la prima della sua Bayadère riscuoteva un successo strepitoso al
     Bol’šoj Kamennyj di San Pietroburgo, due mesi dopo il Lago dei cigni
     di Čajkovskij segnò un totale fallimento, dato che il pubblico russo
     dell’epoca non era pronto all’ascolto delle nuove armonie e delle
     estese strutture delle composizioni di Čajkovskij.
     Petipa si ispira alla precedente coreografia del 1801 di Milon, esaltan-
     do una delle tante storie raccontate all’interno del romanzo di Cer-
     vantes, l’amore tra Basilio e Kitri, e accennandone altre, come la famo-
     sa scena dello scontro con i mulini a vento (prima parte, capitolo VIII).
     Il Basilio di Cervantes si adatta perfettamente alle esigenze di Petipa:
     è un pastore, un lanciatore virtuoso di sbarra, un lottatore perfetto
     che maneggia la spada in modo eccellente. La sua storia con la bella
     Kitri è ostacolata dal padre di lei, Lorenzo, che vuole darla in sposa al
     ricco Gamache. Il balletto si apre con Don Chisciotte che sogna a oc-
     chi aperti di avventure fantastiche, quando giunge Sancho Panza con
     una gallina appena rubata. Don Chisciotte lo nomina scudiero e quin-
     di partono insieme all’avventura, in direzione di Barcellona. Qui in-
     contrano Basilio, Kitri, Lorenzo e Gamache, e Don Chisciotte crede di
     riconoscere in Kitri la sua amata immaginaria, Dulcinea. Nel frattempo
     arrivano una danzatrice di strada e un gruppo dei toreri, con a capo il
30   II / INTRODUZIONE AL BALLETTO                                                                                                                              31

     celebre Espada, che imitano una corrida. Mentre è nella foresta, Don         I soli momenti di tensione, comunque poco accentuata, si avvertono
     Chisciotte sogna di liberare il regno delle Driadi da un mostruoso           nella presenza del padre di Kitri, Lorenzo, come l’eco del suo crudele
     ragno; gli appare Dulcinea che continua ad avere i tratti di Kitri, ma       piano di privare la ragazza della tanto desiderata felicità, e in quella di
     il cavaliere si sveglia e la visione svanisce. Con un abile trucco, come     Gamache, che a tratti diventa persino grottesca. L’arrivo del cavaliere
     nel romanzo, Basilio si finge ferito a morte e riesce a fare benedire la     errante in città viene annunciato dal suono volutamente stonato del
     sua unione con Kitri da Lorenzo. Il balletto si conclude con il matri-       corno di Sancho Panza, che riflette il carattere confuso e sognatore di
     monio di Kitri e Basilio, durante il quale gli sposi si prendono il gioco    Don Chisciotte. Una delle scene più incantevoli è proprio quella del
     di Don Chisciotte. Egli sfida Basilio a duello ma, sconfitto, deporrà la     sogno del protagonista, in cui le driadi danzano accompagnate dai
     spada e cesserà il suo viaggio.                                              delicati timbri degli archi, del triangolo e della celesta. Le scene più
     Il Don Chisciotte di Minkus, nonostante il trattamento libero della sua      festose e musicalmente colorite sono quelle di massa che coinvolgo-
     musica da parte dei diversi coreografi, costituisce uno dei capolavo-        no il popolo di Barcellona e, in modo particolare, il gruppo dei toreri
     ri del balletto russo. Il testo perde di profondità rispetto al romanzo      che simulano la corrida. In questi episodi Minkus esprime il fascino
     originale, ma allo stesso tempo ne cattura i tratti dell’amore giovanile,    dei ritmi e delle musiche spagnole in tutto il loro splendore, impie-
     dell’umorismo e dell’intrigo caratteristico della tradizione “buffa”, la     gando danze di carattere ed elementi del folklore, tra cui il travolgen-
     riflessione e il pathos di un vecchio e immortale eroe, il colore della      te ed energico suono delle castagnette.
     Spagna e il misticismo romantico del mondo dei sogni. Tutte queste
     atmosfere si ritrovano nella brillante scrittura di Minkus, la cui forza
     è confermata dal fatto che il balletto non abbia abbandonato i pal-
     coscenici di tutto il mondo per oltre 150 anni, diventando sempre
     più famoso e amato dal pubblico. Il compositore ceco-austro-russo
     caratterizza i personaggi, dipinge le scene e il clima singolare della vi-
     cenda. I due amanti Basilio e Kitri si muovono su una densa strumen-
     tazione romantica, in cui prevale il caldo e corposo suono degli archi,
     ma anche del clarinetto e del fagotto, quando la scena notturna si
     sposta nella foresta. Nelle parti soliste Kitri acquista più temperamen-
     to, con un tocco di colore locale, mentre Basilio si mostra più riflessi-
     vo, romantico, come il registro acuto del violoncello che lo avvolge.
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                         L’ A M O R E D E L L A R U S S I A
                               P E R L A S PA G N A

                                                                          |   DI SERGIO TROMBETTA

                      La sera tutte le famiglie locali passeggiavano per le strade o si riunivano
                      sui grandi balconi dei palazzi. Gruppi di studenti che indossavano la cap-
                      pa universitaria facevano serenate con chitarra e mandolino nelle strade
                      e sotto le finestre. E appena intonavano il famoso fandango, le strade e
                      i balconi si riempivano di coppie che si lasciavano trascinare dal vortice
                      della danza. Anch’io mi adattavo al costume del luogo e invitavo corag-
                      giosamente una affascinante spagnola. In compagnia di altre coppie ci
                      lanciavamo con foga e frenesia in questa danza di carattere. Il mio brio
                      era degno di un vero figlio dell’Andalusia. Era impossibile non lasciarsi
                      trascinare dall’atmosfera: le chitarre prendevano il posto dell’orchestra,
                      mentre un altro gruppo di studenti illuminava la scena con delle torce.
                      Interpreti e spettatori, eravamo letteralmente trasportati. Si lanciava del
                      denaro ai musicisti, cosa che aumentava la loro eccitazione che essi tra-
                      smettevano ai danzatori attraverso la musica. Tutto intorno non si senti-
                      vano che grida acute, scoppi di risa. Si gettavano mantelli sotto ai piedi
                      delle danzatrici. La folla non aveva che un culto: la passione.

                   È la Spagna che Marius Petipa (1822-1910) ricorda nelle sue
                   memorie. E certamente gli anni passati in Spagna, dal 1845 al 1848,
Leonid Sarafanov   sono importanti per la formazione del grande coreografo. In quel
34   II / L’AMORE DELLA RUSSIA PER LA SPAGNA                                                                                                               35

     periodo è impegnato col Teatro del Circo di Madrid e crea cinque           nel 1740. Già Noverre, ancora a Vienna nel 1768, al Teatro della
     balletti di ispirazione spagnola: La Fleur de Grenade, La Perle de         Hofburg, si ispira all’episodio delle nozze di Gamache. All’argomen-
     Seville, L’aventure d’une fille de Madrid, Départ pour la course des       to si affeziona perché, tre anni dopo, vi ritorna sopra, questa volta
     taureaux, Carmen et son Toréro. Balletti in cui ha il modo di speri-       con un divertissement teatrale intitolato Don Chisciotte alle nozze di
     mentare e assimilare uno stile di danza spagnolo che non dimen-            Gamache su musica di Salieri.
     ticherà certo quando si tratterà di affrontare la coreografia del Don      Il soggetto viene poi ripreso una grande quantità di volte da molti
     Chisciotte per il Teatro Bol’soj di Mosca nel 1869.                        altri: Louis-Jacques Milon a Parigi nel 1801, Didelot a Pietroburgo
     Ma intanto, nel 1848, dopo un duello scatenato da una maldestra            nel 1808, d’Egville a Londra nel 1809, Paolo Taglioni a Berlino nel
     avventura amorosa, è costretto a lasciare la Spagna. Va a Parigi e         1850, Antonio Cortesi al Regio di Torino nel 1827, Salvatore Taglioni
     subito dopo in Russia, prima a Mosca, poi a Pietroburgo.                   sempre a Torino nel 1843.
     Nel 1862 Petipa viene nominato ufficialmente maître de ballet dei          Come molti altri prima di lui, dunque, anche Petipa si ispira all’episo-
     teatri pietroburghesi, ma sino alla partenza di Saint-Léon nel 1869        dio brillante del secondo libro dal romanzo di Cervantes: le nozze di
     non ha mano libera come coreografo. Proprio in quell’anno, prima           Gamache. Chi cerca pertanto in questo Don Chisciotte lo spirito del
     di prendere il bastone del comando a Pietroburgo, Petipa, seguen-          romanzo di Cervantes andrà deluso. Qui il protagonista non è più
     do gli ordini della direzione dei Teatri Imperiali, affronta il Don Chi-   l’hidalgo sognatore, ma il barbiere Basilio. Incontriamo certamente
     sciotte per il Bol’šoj di Mosca.                                           anche Don Chisciotte in varie scene del balletto, ma l’accento è sal-
     Un tema letterario, dunque, il Don Chisciotte, ispirato al romanzo         damente posto sulle avventure d’amore fra Basilio e Kitri, figlia di
     di Cervantes. Una cosa comune per la danza dell’Ottocento. Come            Lorenzo locandiere di Barcellona.
     succederà con il cinema nel Novecento, così nell’Ottocento i core-         Petipa affronta il balletto in due diverse versioni. La prima è per
     ografi prendo a prestito soggetti dalla letteratura per farne balletti,    il Bol’šoj di Mosca, il 14 dicembre 1869, in 4 atti e 8 scene e un
     conservare sovente appena l’argomento e stravolgerne il plot a fa-         prologo. La seconda versione, di due anni dopo, del 1871, per il
     vore di un immancabile happy end. Basta pensare al Corsaro tratto          Mariinskij di Pietroburgo, è in 5 atti e 11 scene.
     da Byron o alla Figlia del Faraone ricavato dal Roman de la Momie          La stesura della musica viene affidata a Ludwig Minkus. Su questo
     di Gautier.                                                                tanto denigrato musicista delle scene ballettistiche russe occorre
     Bisogna poi aggiungere che il tema del Don Chisciotte affascina            spendere due benevole parole.
     molto presto la danza. Toccano questo argomento vari coreogra-             Minkus svolgerà un ruolo di rilievo nello sviluppo del balletto rus-
     fi. Il catalogo è voluminoso. Il primo forse è Hilverding a Vienna         so del secondo Ottocento. In particolare sarà il collaboratore quasi
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     stabile di Petipa sino a quando all’orizzonte si profilerà la figura di       te l’incarico di comporre un quinto atto con tre scene. Il soggetto
     Čajkovskij. Per Petipa, Minkus scrive le musiche, fra l’altro, di La Baya-    subisce pochi cambiamenti, ma è l’accento che cambia. Qui l’inte-
     dère, Le Papillon e Paquita. Austriaco di origine boema, Minkus ar-           resse è puntato tutto sulla rappresentazione della scena classica
     riva in Russia nel 1853 quando accetta l’invito del principe Jusupov          del sogno di Don Chisciotte: l’atto bianco, irrinunciabile eredità del
     e assume l’incarico di direttore della sua orchestra di servi della gleba.    balletto romantico, la famosa scena delle driadi dove Kitri-Dulci-
     Successivamente diventa ispettore musicale dei Teatri Imperiali rus-          nea (qui interpretate dalla stessa danzatrice) danza circondata da
     si dal 1861. Autore fecondo, spesso criticato per la superficialità e         un numeroso corpo di ballo e da cinquantadue fanciulli in costume
     facilità, per il gusto pompier della sua musica, Minkus ebbe tuttavia         da Cupido. Molte delle scene comiche e delle danze di carattere
     un forte senso teatrale: la sua era una musica danzante che sembra-           scompaiono per lasciare posto a danze condotte con un gusto più
     va fatta apposta per sollecitare i ballerini ai più smaglianti virtuosismi.   classico. Per esempio gli attori girovaghi sono sostituiti da banali
     È a una commedia con due protagonisti, Basilio e Kitri, ben delineati,        zingari. Compaiono nell’ultimo atto il duca e la duchessa nel cui pa-
     e al tempo stesso ricca di danze coloristiche che Petipa pensa                lazzo ha luogo il divertissement finale e dove danza la medesima
     quando nel 1869 gli viene affidato il compito di creare il Don Chi-           schiera di Cupidi che aveva allietato il sogno di Don Chisciotte. Il
     sciotte per il Teatro Bol’šoj. Ha in mente, Petipa, un intreccio che si       balletto si chiude con un epilogo “La morte di Don Chisciotte”. Per
     sviluppi logicamente secondo le caratteristiche schiette della com-           Pietroburgo, insomma, l’insieme risponde molto di più alle esigenze
     media che ci racconta avventure, disavventure e stratagemmi di una            formali dell’accademismo, al gusto per uno spettacolo grandioso e
     coppia di innamorati. Cioè la storia dell’amore di Kitri per il barbiere      magniloquente della scena imperiale.
     Basilio e della sua fuga di casa per non sposare il ricco e odioso            Nella seconda metà dell’Ottocento il balletto russo, soprattutto nel-
     Gamache. Fantasia e umorismo improntano di sé il lavoro di Petipa,            la sua versione pietroburghese, ha assunto aspetti ormai completa-
     e Don Chisciotte diventa una figura patetica e ridicola. In questa            mente diversi dal balletto romantico di inizio secolo. Un testimone
     versione Don Chisciotte non confonde ancora la figura di Kitri con            di questi cambiamenti, e di come contemporaneamente si sia soli-
     quella di Dulcinea che sono interpretate da due differenti balleri-           damente instaurato il potere di Petipa, è Auguste Bournonville che
     ne (alla prima furono rispettivamente Ana Sobešanskaja e Pelagia              nel 1874 rende visita a San Pietroburgo al suo antico condiscepolo
     Karpakova). Ed è la sola Dulcinea, qui a danzare secondo uno stile            di studi presso Auguste Vestris e ricorda nelle sue memorie:
     classicamente puro.
     Nel 1871 Marius Petipa fu invitato ad adattare il balletto per il pub-           le somme che si spendono in Russia per i teatri superano la nostra im-

     blico blasonato del Teatro Mariisnkij di Pietroburgo. Minkus ricevet-            maginazione. Tutto è allestito con il lusso che conviene “a una potenza
                                                                                      di prima grandezza”… Teneri zefiri sono scivolati via dalla grande scena
38   II / L’AMORE DELLA RUSSIA PER LA SPAGNA

         dove il balletto regna ora incontrastato, vi si organizzano serate di danza
         tre o quattro volte alla settimana, vi si montano opere che riempiono
         tutta la serata. Ho visto Le Papillon, La figlia del Faraone, Don Chisciotte,
         Esmeralda, Le roi Candaule… e mi sono sforzato di dimenticare i principi
         che avevo seguito da più di quarant’anni nelle mie proprie composizioni.
         Ho apprezzato nel loro giusto valore la fantasia della messa in scena, le
         scene lussuose e le trasformazioni, ho riconosciuto la possibilità di sfrut-
         tare la ricchezza del personale, composto da circa duecento artisti, gio-
         vani ben fatti e capaci. Non sono rimasto cieco di fronte al vero talento
         dei capifila, capaci di impressionare con le loro virtuosità acrobatiche;
         in materia di danza il più difficile da ottenere è la grazia, l’eleganza, la
         bellezza…
         Ho invano cercato un’azione, un interesse drammatico qualsiasi, qual-
         che cosa infine che avesse uno spirito sano. Se avevo la fortuna troppo
         rara di capitare su un passaggio ispirato dalla ragione (come per esem-
         pio nel Don Chisciotte di Marius Petipa), l’impressione era subito irri-
         mediabilmente compromessa dalle entrées di bravura che provocavano
         l’entusiasmo della sala.

     La vivacità solare delle turbinose danze spagnole, la grandiosità
     dello spettacolo, l’ispirazione della coreografia, l’amore dei russi
     per la lontana, calda e mitica Spagna fanno sì che lo spettacolo viva
     nel tempo e sia replicato sino all’inizio del Novecento. Che cosa ci
     resta tuttavia della versione di Petipa? Ben poco. Arte effimera, la
     danza si affidava, soprattutto nel secolo scorso, alla tradizione ora-
     le, a qualcuno che aveva danzato e poteva rimontare un balletto.
     Quando interviene un trauma, una drastica revisione, è ben difficile
     che la versione precedente possa rivivere. Ecco perché i molti Don
     Chisciotte in giro oggi per i teatri del mondo, che pretendono in
40   II / L’AMORE DELLA RUSSIA PER LA SPAGNA                                                                                                              41

     qualche modo di rifarsi a Petipa, sono invece figli non riconosciuti      di un corto chitone circondata dagli amorini e dalle driadi. A quel-
     di un altro grande che nel 1900 a Mosca riprese in mano il balletto       la di Minkus vengono aggiunte alcune musiche di Anton Simon e
     e ne diede una nuova versione: Aleksandr Alekseevič Gorskij, nato         Eduard Nápravník. Ma la vera novità dello spettacolo sono le scene,
     a Pietroburgo il 18 agosto 1871, morto a Mosca il 20 ottobre 1924,        la regia e la coreografia.
     danzatore solista al Mariinskij, trasferitosi a Mosca proprio nel 1900    Le scene e i costumi, che vedono i pittori Korovin e Golovin pro-
     dove diventa primo ballerino e coreografo.                                tagonisti, dichiarano guerra alla “bellezza” delle vecchie messe in
     È la fine di settembre del 1900 e il giornale di Mosca «Moscovskie        scena. Nel primo atto il mare azzurro è solcato dalle bianche onde.
     Vedomosti» annuncia: «In questi giorni si prova al Teatro Bol’šoj il      La piazza di Barcellona, inondata dal sole, brilla di costumi tricolori
     balletto Don Chisciotte. Il primo atto è già quasi pronto nella conce-    dove tuttavia i toni dominanti sono il giallo, il rosso e il nero. Nella
     zione delle danze e della messa in scena, che sarà completamente          scena della taverna la luce della luna si mescola a quella delle torce.
     nuova. Fra le danze di quest’atto promette di essere particolarmen-       Nel sogno di Don Chisciotte le tuniche delle driadi variano dal rosa
     te bella quella degli espada. Questa danza prima era eseguita da          al giallo all’azzurro.
     personaggi femminili e ora dal corpo di ballo maschile capeggiato         Come per Michail Fokin, la coreografia non ha più per Gorskij il
     dai solisti Mordkin e Tichomirov». Più avanti l’articolo informa anche    compito di illustrare la musica, ma di esprimersi autonomamente.
     che lo spettacolo sarà «riformato anche nei costumi. Prima il ballet-     Anche se in questo cammino importante di rinnovamento della co-
     to raggruppava i danzatori con costumi tutti uguali anche nel colo-       reografia classica Gorskij non raggiungerà i risultati di Fokin, nel suo
     re. Ora ogni esecutore avrà un suo costume diverso. Mentre unito          Don Chisciotte, sostiene la storica Vera Krasovskaja: «Molte delle
     da costumi uguali sarà solamente il corpo di ballo femminile per le       regie e delle coreografie appartengono già al XX secolo. Don Chi-
     danze classiche, dove la necessità principale è l’uniformità».            sciotte però resta uno spettacolo del XIX secolo, brillante, ingenuo,
     Sta nascendo dunque a Mosca al volgere del nuovo secolo il Don            talora assurdo».
     Chisciotte di Aleksandr Gorskij con scene e costumi di due grandi         Ma le innovazioni contano. Sulla piazza di Barcellona, la danza nasce
     pittori, Konstantin Korovin e Aleksandr Golovin: una rivoluzione ri-      immediatamente dall’animazione della folla eccitata. In Petipa la fol-
     spetto alla tradizionale versione di Petipa. E il 6 dicembre 1900 il      la dava vita a gruppi simmetrici e si muoveva secondo un disegno
     nuovo balletto va in scena al Bol’šoj con grande successo.                ordinato. Seguendo i principi realistici del teatro di Stanislavskij,
     Lo spettacolo ora si intitola Don Chisciotte de la Mancha. La struttura   Gorskij invece stabilisce compiti precisi per ogni danzatore del cor-
     di Petipa è genericamente conservata. E centro dello spettacolo è         po di ballo, individuando ogni singolo percorso nel movimento col-
     ancora il sogno di Don Chisciotte dove Kitri-Dulcinea danza vestita       lettivo della massa. Qui la gente litiga, si abbraccia, beve vino nella
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taverna di Lorenzo, si vendono fiori, si separano i monelli di strada
che litigano, ci si affolla intorno a Don Chisciotte e Sancho Panza. La
danzatrice di strada improvvisa la danza con i pugnali infilzati a terra
dai toreador.
Più ligio ai canoni della danza classica fu invece Gorskij nel rivedere
la scena del sogno di Don Chisciotte. Pur seguendo l’esempio di
Petipa e Lev Ivanov, dimostrò che molto tuttavia si poteva attinge-
re alle loro elaborazioni delle singole variazioni, ma che nel movi-
mento delle masse non era così obbligatorio ripercorrere i cammini
simmetrici stabiliti da Petipa. Una concessione completa alle regole
classiche del divertissement fu invece la scena finale che aveva luo-
go nel castello del duca dove tutti gli eroi principali si radunano e
hanno luogo le danze dei personaggi reali e di fantasia. Un passo
indietro verso lo spettacolo di “parata” che contraddiceva le innova-
zioni “modernistiche” della scena sulla piazza di Barcellona.
Accolto dalla stampa specializzata in maniera contraddittoria, lo
spettacolo fu tuttavia un successo di pubblico, e restò stabilmente
in repertorio, anzi il 19 novembre 1906 ebbe una nuova redazione
scenografica, questa volta affidata alla sola mano artistica di Korovin.
Presto, dopo il debutto moscovita, lo spettacolo va in scena anche a
Pietroburgo. Nella capitale del Nord era guerra fra il vecchio Petipa
e la direzione dei Teatri Imperiali. Importare un nuovo Don Chisciot-
te era in qualche modo fare un affronto al grande vegliardo della
coreografia russa. Ma l’affronto fu consumato e nel 1902, diretto da
Drigo, interpretato da Matilda Kšesìnskaja e Nikolaj Legat nei ruoli
principali (Olga Preobrazenskaja era la Danzatrice di strada, il gran-
de Enrico Cecchetti era Sancho Panza), il balletto va in scena a Pie-
44   II / L’AMORE DELLA RUSSIA PER LA SPAGNA

     troburgo dove, tuttavia, non ottiene immediatamente il successo di
     Mosca. Il pubblico pietroburghese ha gusti più sofisticati. I raffinati
     adepti del circolo estetico legato a Mir Iskusstva (Il mondo dell’arte)
     non apprezzano il prodotto moscovita e una testimonianza di que-
     sta tendenza si riflette nelle memorie di Aleksandr Benois: «Il lavoro
     è viziato da una odiosa assenza di organizzazione che è tipica de-
     gli spettacoli da dilettanti. Le sue novità consistono nel far muovere
     le masse in un grande scompiglio… le possibilità drammatiche e i
     danzatori stessi sono appiattiti a un livello uniformemente comune».
     Ma, al di là dei gusti di Benois, Djagilev e compagni, la versione di Gor-
     skij, reimpaginata nel 1940 da Rostislav Vladimorovič Zacharov (1907-
     1984), dominerà incontrastata le scene russe e sovietiche con piccole
     o grandi aggiunte di ogni singolo coreografo che affronterà il balletto.
     Discussioni, versioni, adattamenti a parte, c’è una cosa, nel Don Chi-
     sciotte, che non si discute ed è il gran passo a due finale che celebra
     il trionfo dell’amore fra Kitri e Basilio. È qui che nello scorrere degli
     anni si è dispiegato il grande virtuosismo accademico della scuola
     russo-sovietica. Come il passo a due del Corsaro e di pochi altri bal-
     letti del repertorio, il grand pas del Don Chisciotte è diventato una
     palestra, un termine di paragone per la bravura di ogni étoile. E il
     catalogo delle superstelle che vi si sono messe alla prova è un cielo
     stellato in cui brillano i nomi, per farne alcuni, di Ninel Kurgapki-
     na, Maja Pliseckaja, Ekaterina Maksimova, Vladimir Vasiliev, Nureyev
     stesso, Michail Barišnikov, Julio Bocca. Un elenco destinato ad al-
     lungarsi con la vita di questo balletto, ingenuo, facile, ma troppo
     divertente per essere mandato in soffitta.
LUDWIG MINKUS
E MARIUS PETIPA     49

DON CHISCIOTTE
AL TEATRO MASSIMO   53
49

              LUDWIG MINKUS
              E M A R I U S P E T I PA

Ludwig Minkus nacque nel 1826 a Velké Meziříčí, oggi Repubblica
Ceca, all’epoca parte dell’impero asburgico. Studiò quindi a Vienna
e dal 1846 fu attivo a Parigi come violinista e direttore d’orchestra. Fu
proprio a Parigi che iniziò per lavorare per il balletto, come assistente
del compositore Edouard Delvedez per il debutto nel 1846 di Paquita
all’Opéra: interpreti principali ne erano Carlotta Grisi e Lucien Petipa,
fratello di Marius. Da questo momento la strada di Minkus sarebbe
stata strettamente intrecciata a quella di Marius Petipa: nel 1853 infat-
ti il compositore si trasferì a San Pietroburgo, dove Petipa era arrivato
già da sei anni.
Marius Petipa era nato a Marsiglia nel 1818 in una famiglia di artisti
(il padre era ballerino e maestro di danza, la madre attrice, il fratello
Lucien creò il ruolo di Albrecht in Giselle) e aveva studiato a Bordeaux
con Auguste Vestris. Dal 1845 al 1847 fu a Madrid, dove ebbe modo
di studiare le danze spagnole che tanto influenzarono le sue coreo-
grafie, ma la relazione con una donna sposata e la conseguente sfida
a duello da parte del marito lo costrinsero a tornare rapidamente in
Francia e poi ad accettare la proposta di trasferirsi a San Pietroburgo.
In Russia Petipa rimase fino alla morte, avvenuta nel 1910 in Crimea
50   III / LUDWIG MINKUS E MARIUS PETIPA                                                                                                                            51

     all’età di novantadue anni, e fu sepolto a San Pietroburgo, nel cimi-           fu l’inizio di un percorso trionfale il cui culmine fu indubbiamente La
     tero del monastero Aleksandr Nevskij. Anche Minkus ebbe vita lun-               bella addormentata con le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij nel 1890.
     ghissima, spegnendosi a Vienna nel 1917: nella capitale austriaca era           Cinque anni dopo Petipa riallestì Il lago dei cigni di Čajkovskij per il
     tornato già dal 1891 e aveva vissuto gli ultimi decenni in ritiro quasi         Teatro Mariinskij di San Pietroburgo.
     totale, con il solo sostegno finanziario di una pensione dello zar, che         Nei quasi quarant’anni in cui Petipa e Minkus furono contemporanea-
     negli ultimi anni di vita gli venne a mancare.                                  mente in Russia, realizzarono insieme otto balletti per il Teatro Bol’šoj
     Il primo incarico di Ludwig Minkus a San Pietroburgo fu come diret-             Kamennij di San Pietroburgo (La Camargo nel 1872, Les brigands nel
     tore dell’orchestra al servizio del principe Yusupov; dal 1856 al 1861          1875, Les aventures de Pélée nel 1876, La bayadère, che sarà l’altro ti-
     fu poi violinista nell’orchestra del Teatro Bol’šoj di Mosca, e dal 1861        tolo che si imporrà nel repertorio del balletto classico, nel 1877, Roxa-
     ne divenne il direttore; tre anni dopo fu promosso ispettore delle Or-          na, la beauté du Monténégro nel 1878, La fille des neiges nel 1879,
     chestre dei Teatri Imperiali di Mosca, una posizione di rilievo cui si ag-      Zoraia, ou la maure en Espagne nel 1881) oltre a numerose rielabo-
     giunse quella di docente di violino presso il Conservatorio di Mosca,           razioni per coreografie su musiche di altri autori (tra gli altri titoli, Le
     fondato nel 1866 da Nikolaj Rubinstein, e infine quella di composito-           papillon su musiche di Jacques Offenbach nel 1874 e Le songe d’une
     re di balletti dei Teatri Imperiali.                                            nuit d’été sulle musiche di scena di Felix Mendelssohn nel 1876). Per il
     Altrettanto ricco di successi, benché in parte frenato dalla rivalità di        Teatro Bol’šoj di Mosca creano invece Don Quichotte nel 1869 e Nuit
     altri colleghi provenienti dalla Francia, era stato il percorso di Marius       et jour nel 1883 e per il Mariinskij di San Pietroburgo, nel 1886, Les
     Petipa. Era arrivato in Russia nel 1847 come premier danseur dei Tea-           pilules magiques e L’offrande à l’amour.
     tri Imperiali di San Pietroburgo e dal 1849 collaborò con Jules Perrot
     per fare conoscere in Russia balletti come Giselle o Le Corsaire; a
     partire dal 1855 iniziò a mettere in scena anche le proprie coreogra-
     fie. Quando nel 1858 Jules Perrot lasciò la Russia, Petipa sperava di
     potergli succedere come Premier maître de ballet dei Teatri Imperiali,
     ma il posto andò invece ad Arthur Saint-Léon: nel 1862, con il balletto
     La fille du Pharaon, Petipa ottenne un tale successo da aver conferito
     il titolo di Second maître de ballet, che gli permise di ritirarsi dalla car-
     riera di ballerino per dedicarsi esclusivamente alla coreografia. Nel
     1870 Saint-Léon abbandonò la Russia e Petipa ne ottenne il posto:
53

             D O N C H I S C I OT T E
          A L T E AT R O M A S S I M O

L’ingresso di Don Chisciotte di Minkus al Teatro Massimo avviene nel
giugno 1951 con l’esecuzione del pas de deux del balletto nell’ambito
di uno spettacolo dei Ballets des Champs-Élysées, con la coreografia di
Aurel Milloss.
Nel 1957 è di nuovo una compagnia ospite, il Grand Ballet du Marquis
de Cuevas, a presentare al Teatro Massimo, per la stagione dell’Associa-
zione “Amici della Musica”, alcuni momenti di Don Chisciotte: la coreo-
grafia di Petipa è interpretata da Maria Santestevan e da Vadim Sulima.
Don Chisciotte viene presentato al Teatro Massimo in versione integra-
le solamente il 20 settembre 2006, per la prima di sei repliche di una
produzione proveniente dal Teatro Mariisnkij di San Pietroburgo. La
versione coreografica è quella in quattro atti e un prologo realizzata
da Aleksandr Gorskij del 1902 riprendendo l’originale di Petipa, con le
scene di Aleksandr Golovin e Konstantin Korovin riprese da Mikhail Shi-
shliannikov, i costumi di Konstantin Korovin, la coreografia per le danze

Nella pagina precedente: Leonid Sarafanov (Basilio) e Olesja Novikova (Kitri)
nel 2006 al Teatro Massimo.
54   III / DON CHISCIOTTE AL TEATRO MASSIMO

     orientali e gitane curata da Nina Anisimova. L’Orchestra del Teatro
     Massimo è diretta da Pavel Bubelnikov, il Corpo di ballo è il Balletto
     Kirov del Teatro Mariisnkij di San Pietroburgo. Gli interpreti sono Vla-
     dimir Ponomarev (Don Chisciotte), Anton Lukovkin (Sancho Panza),
     Igor Petrov (Lorenzo), Vladimir Lepeyev (Gamache), Olesia Novikova,
     Diana Vishneva, Tatiana Tkachenko, Irina Golub, Yekaterina Osmolki-
     na si alternano nel ruolo di Kitri, mentre Basilio è impersonato nelle
     varie recite da Leonid Sarafanov, Andrian Fadeyev, Mikhail Lobukhin
     e Anton Korsakov; completano il cast Islom Baimuradov (Espada),
     Yekaterina Kondaurova e Sofia Gumerova (Ballerina di strada), Galina
     Rakhmanova e Polina Rassadina (Mercedes e ballerina della danza
     gitana), Mikail Berdichevski (ballerino della danza gitana), Yulia Ka-
     senkova, Yana Selina e Tatiana Tkachenko (fioraie), Alina Somova e
     Yulia Bolshakova (Regina delle Driadi), Yekaterina Osmolkina, Alina
     Somova e Tatiana Tkachenko (interpreti della Variazione), Elena Ch-
     mil (Amore) e Yekaterina Mikhailovtseva (Danza orientale). Su «La
     Repubblica» del 22 settembre 2006 Roberto Giambrone recensisce
     così lo spettacolo: « Per gli appassionati della grande danza russa è
     stata una grande serata. Al Teatro Massimo l’imponente compagnia
     del Kirov Ballet di San Pietroburgo ha dimostrato di saper mantenere
     alta la tradizione del grande teatro imperiale. Il loro Don Chisciotte
     non si discosta molto dall’originale di Marius Petipa con le musiche
     di Ludwig Minkus. Grande dispiego di masse per variopinte danze
     di carattere, toreadores, nacchere, tamburelli e ventagli: la Spagna

     Nelle pagine successive: il Kirov Ballet del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel
     2006 al Teatro Massimo, con Olesja Novikova (Kitri) e Leonid Sarafanov (Basilio).
59

idealizzata di Petipa, tanto cara al pubblico dei teatri mitteleuropei
di fine Ottocento, c’è tutta. L’hidalgo di Cervantes, come da copione,
rimane sullo sfondo della contrastata storia d’amore tra la bella Kitri
e il barbiere Basilio. Ma anche questa è solo un pretesto perché gli
straordinari interpreti del Kirov possano lanciarsi in una sequela di
impeccabili pas de deux, entrechat, capriole, grand jeté, piroette e
altri virtuosismi d’alta classe. Dal punto di vista teatrale colpiscono le
coloratissime figurazioni d’insieme, le danze degli zingari e dei torea-
dores, gli intermezzi orientaleggianti; un po’ meno le scene dipinte a
trompe-l’oeil che appaiono un po’ opache rispetto al resto. Fa piacere
che la compagnia sia sostenuta da una compagine di giovanissimi
interpreti, a partire dagli emozionanti Leonid Sarafanov (Basilio) e
Olesia Novikova (Kitri)».
Il Don Chisciotte previsto per la stagione 2012 avrebbe dovuto ve-
dere il Corpo di ballo del Teatro impegnato in questa produzione,
con la coreografia di Eric Vu-An: lo spettacolo viene invece affidato al
Balletto dell’Opera di Kiev. La versione è quella in tre atti e un prologo
con la coreografia di Marius Petipa, Alexander Gorskij e Kas’jan Go-
lejzovski e le scene e i costumi di Volodomir Aref’ev, l’Orchestra del
Teatro Massimo è diretta da Aleksej Baklan, in scena Sergej Litvinen-
ko (Don Chisciotte), Jurij Korobčevskij (Sancho Panza), Jurij Romanen-
ko (Lorenzo), Volodimir Čuprin (Gamache), Tetjana Lozova e Katerina
Hanjukova (Kitri), Denis Nedak e Viktor Iščuk (Basilio), Oleksandr Šap-
oval (Espada), Ol’ga Kif’jak (Ballerina di strada e Regina delle Driadi)

Nella pagina precedente: i solisti del Balletto di Kiev nel 2012 al Teatro Massimo.
60   III / DON CHISCIOTTE AL TEATRO MASSIMO

     Ksenija Novikova e Ksenija Ivanenko (Mercedes e Gitana), Katerina
     Kal’čenko (Amore), Katerina Didenko e Katerina Tarasova (Due ami-
     che), Ksenija Ivanenko e Oleksandr Šapoval (Bolero). Lo spettacolo
     viene così recensito da Salvatore Ajello: «C’era un attento trascina-
     tore, Oleksej Baklan, a capo dell’orchestra docile e intenta alle sue
     indicazioni nel conquistare dinamiche e colori ora solari d’ispirazione
     madrilena ora malinconici, teneri e crepuscolari, per guadagnare i
     toni accesi e fervidi del festoso nuziale finale. Sulla ribalta una com-
     pagnia omologata e solida che si è imposta per coesione e stile; in
     risalto la Kitri di Tetijana Lozova e il Basilio di Denis Nedak che hanno
     offerto un saggio ampio delle valide capacità tecniche ma soprattutto
     regalando momenti suggestivi di abbandoni coreutici emozionanti
     per tenuta ed espressività. E con loro Sergej Litvinenko, uno straluna-
     to Don Quichotte, Jurij Korobcevskij nei panni di Sancho Panza. […]
     Retro l’allestimento e le scene, colorati i costumi».

     Nella pagina successiva: Il Balletto di Kiev nel 2012 al Teatro Massimo.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Roland John Wiley, A Century of Russian Ballet: Documents and Accounts, 1810-1910,
Oxford University Press, Oxford 1990.

Tim Scholl, From Petipa to Balanchine: classical revival and the modernization of ballet,
Routledge, Londra 1994.

Robert Ignatius Letellier, The ballets of Ludwig Minkus, Cambridge Scholars Publishing,
Newcastle 2008

Marius Petipa, Memorie, a cura di Valentina Bonelli, Gremese, Roma 2010.

Laura Hormigón, Marius Petipa en España (1844-1847). Memorias y otros materiales.
Danzarte Ballet, Madrid 2010.
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             NOTE BIOGRAFICHE

Aleksej Baklan
Nato nel 1961 a Kiev, figlio di ballerini solisti del Balletto dell’Opera
di Kiev. Nel 1987 si è diplomato al Conservatorio Nazionale di Kiev,
da allora collabora come direttore d’orchestra con il Teatro d’Opera e
Balletto di Kiev “Т.G. Ševčenko”. Dal 1995 al 2008 ha ricoperto il ruolo
di direttore d’orchestra del Teatro d’Opera e Balletto per ragazzi di
Kiev, dal 2008 al 2011 ne è stato direttore artistico.
Nel 2009 è stato nominato Artista del Popolo dell’Ucraina.
Ha diretto numerosi balletti, tra i quali: Il lago dei cigni, La bella ad-
dormentata, Lo Schiaccianoci di P.I. Čajkovskij; Giselle, Le corsaire di
A. Adam; Don Chisciotte, La Bayadère, Paquita di L. Minkus; Romeo e
Giulietta, Cenerentola di S. Prokof’ev; La Sylphide di H. S. Løvenskiold;
Spartacus di A. Khacaturian; La Leggenda dell’amore di A. Melikov; Il
valzer viennese su musica di J. Strauss; Coppélia di L. Delibes; Cho-
piniana su musica di Chopin; Carmen-suite di G. Bizet e R. Ščedrin.
Ha inoltre diretto, tra gli altri, il Requiem di W. A. Mozart, lo Stabat
Mater di G. Rossini, i Carmina Burana di C. Orff.

Nella pagina accanto: Aleksej Baklan
66   NOTE BIOGRAFICHE

     Come direttore ospite ha collaborato con il Teatro d’Opera e Balletto
     di Maribor in Slovenia; il Chamber West Ballet, l’Asami Maki Ballet, il
     New National Theater di Tokyo; il Teatro d’Opera e Balletto di Zagra-
     bia; l’Angel Corella Ballet in Spagna; Les Grand Ballets Canadiens de
     Montreal e le orchestre di vari teatri italiani.
     Ha spesso diretto le orchestre dell’Opera di Kiev e del Teatro d’Opera
     e Balletto per ragazzi di Kiev all’estero, toccando vari Paesi, tra i quali:
     Messico, Canada, USA, Costa Rica, Panama, Ecuador, Colombia, Perù,
     Portogallo, Spagna, Germania, Svizzera, Italia, Gran Bretagna, Russia,
     Estonia, Serbia, Macedonia, Egitto, Oman, Corea e Giappone.
     Nel 2003, 2006 e 2010 ha diretto il Gala “Ballettissimo” in Messico,
     a cui hanno partecipato ballerini solisti da rinomate compagnie, tra
     queste: Balletto del Teatro Mariinskii, Teatro Bol’šoj di Mosca, Ameri-
     can Ballet Theatre e New York City Ballet.

     Lienz Chang
     Inizia la sua carriera al Balletto Nazionale di Cuba, compagnia dove
     ha svolto un’importante carriera come primo ballerino e partner di
     Alicia Alonso per sette anni. Tra i suoi maestri: Alicia Alonso, Loipa
     Araujo, Laura Alonso, Maria Elena Fernández, Yolanda Domínguez,
     Karemia Moreno, Jorge Esquivel, Lázaro Carreño, Luis Sardiña, Ray-
     mond Franchetti, Michael Denard, Cyril Atanassoff, y Azari Plisetsky.
     Termina gli studi ottenendo la medaglia d’oro, il premio al miglior
     partner e il premio alla miglior coppia del Festival Nacional de Ballet
     y Danza Moderna dell’Avana. Nel 1986 debutta come membro del

                                                        Nella pagina accanto: Lienz Chang
68   NOTE BIOGRAFICHE                                                                                                                                     69

     Ballet Nacional de Cuba. Nel 1989 balla per la prima volta con             Ha partecipato a Gala internazionali di danza con prime ballerine
     Alicia Alonso al Teatro Bol’šoj di Mosca e al Festival di Edimbur-         come Dominique Khalfouni, Altynaï Asylmuratova, Lucía Lacarra,
     go, dove ottiene il Premio della critica. Nel 1992 riceve il titolo di     Ana Botafogo, Marie Claude Pietragalla, Sabrina Brazzo, Lorna Fei-
     Primo ballerino del Ballet Nacional de Cuba. La sua sorprendente           jóo, Rosario Suárez, Maria Gímenez, Eva López Crevillén, Maria Te-
     tecnica lo caratterizza come eccezionale ballerino classico e gli ha       resa del Real, Ambra Vallo, Marcela Goicochea.
     permesso di ballare tutti i ruoli principali del grande repertorio         Nel 1995 l’English National Ballet lo invita a ballare il ruolo di Ro-
     classico: Albrecht in Giselle, Sigfrido ne Il lago dei cigni, Basilio e    meo nella versione di Nureyev di Romeo e Giulietta, alla presenza
     Espada in Don Chisciotte, Principe Désiré in La bella addormenta-          della principessa Diana di Galles. Ha preso parte a Giselle al Pa-
     ta, Franz in Coppelia, Gustav in Cenerentola, Colin in La fille mal        lacio de Bellas Artes de México in occasione del cinquantesimo
     gardée, e come partner di Alicia Alonso in balletti come Edipo re,         anniversario del debutto in scena di Alicia Alonso.
     Poema del fuoco, Poema dell’amore e del mare di Alberto Mendez             A partire dal 1996 partecipa alle tournées internazionali del Ballet
     con Rudolf Nureyev.                                                        Nacional de Cuba; dallo stesso anno fa parte del Ballet National
     Tra i grandi teatri in cui ha ballato vi sono il Gran Teatro García Lor-   de Marseille di Roland Petit come primo ballerino e ne diviene l’in-
     ca (Cuba), l’Opéra di Parigi, il Liceu di Barcellona, il Teatro Bol’šoj    terprete ideale: Sciaccianoci, Carmen, Coppelia, Il gattopardo, Le
     di Mosca, il Teatro Arriaga de Bilbao, la Royal Festival Hall di Lon-      jeune homme et la Mort, Ma Pavlova, Pink Floyd Ballet, Proust ou
     dra, The King Theater di Edimburgo, il Victoria Theater de Mel-            les intermittences du coeur. Nel 1998 Roland Petit crea per lui il
     bourne, NHK Hall di Tokyo, l’Opera di Budapest, Memorial Opera             ruolo de L’uomo nero in Le lac des cygnes et ses maléfices, con
     di San Francisco, Teatro Albeniz di Madrid, Teatro de Bellas Artes         il quale ottiene i maggiori riconoscimenti della critica in Francia,
     (Messico), Teatro Maestranza di Siviglia, Teatro San Carlo di Napo-        Italia, Germania, Spagna e Stati Uniti, affermandosi come una delle
     li, Teatro Municipal di Río de Janeiro. Inoltre ha ballato in festival     grandi figure del balletto classico e contemporaneo.
     internazionali quali Festival Castell de Perelada, Festival de San-        Dal 2002 al 2009 ha insegnato presso l’Instituto Superior de Danza
     tander, Festival Itálica, Festival Madrid en Danza, Festival de Otoño      della Universidad Rey Juan Carlos di Madrid. Dal 2010 al 2014 è
     de Madrid, Gran Temporada de Mallorca, Festival di Edimburgo,              maître de ballet presso il Teatro alla Scala di Milano, prendendo
     Festival Internacional de la Haban, Festival de Danza de Joinville,        parte anche alla tournée in Brasile del 2012 con Giselle.
     Festival Internacional de Miami, Festival de Nervi, Festival de Mel-       Dal 2014 è maître de ballet e coreografo al Teatro San Carlo di Napoli.
     bourne, La Maison de la Danse di Lione; Arts Festival di Shangai,
     New Vision Arts Festival di Hong Kong, Arts Festival di Taipei.
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