Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...

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Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Il Messaggero
                               MENSILE DELLA BASILICA SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE MODICA

della Madonna
ANNO XLIX • N. 3 • MARZO 2016
SPED. IN ABB. POST. GR. III 40% AI SENSI ART. 2 COMMA 27, LEGGE 549/95 E.P.T. FILIALE DI RAGUSA N. 61
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Nell’Anno Santo della Misericordia Pellegrinaggio a Roma
                         per incontrare Papa Francesco
                                 Giubileo Mariano 7- 8 - 9 – 10 ottobre

                                            Venerdì 7 Alle ore 14,00 partenza in pullman per
                                            Catania. Ore 16,50 partenza in aereo per Roma.
                                            Arrivo a Fiumicino alle ore 18 e trasferimento in
                                            pullman all’hotel Villa Aurelia, non molto distante
                                            dal Vaticano. Cena e pernottamento.

                                               Sabato 8 Ore 8 colazione e partenza per P.zza S.
                                               Pietro. Pellegrinaggio alla Basilica di S. Pietro,
                                               attraversamento della Porta Santa e professione di
                                               fede. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio alle ore
            16,30 in P.zza S.Pietro processione con effigie mariane di varie nazioni. Ore 17,30
            Veglia con Papa Francesco. Tempo libero per
            visita della città. Cena in hotel. Serata libera.

            Domenica 13 Ore 8 colazione e partenza per
            P.zza S. Pietro dove alle ore 10 parteciperemo
            all’Eucaristia presieduta da Papa Francesco.
            Pranzo in Ristorante. Nel pomeriggio visita della
            città. Cena in pizzeria

            Lunedì 24 Ore 8 colazione e partenza in pullman
            per la visita guidata della città e delle Basiliche
            giubilari. Pranzo in ristorante. Prosegue la visita libera. Ore 18 partenza per
                                                  l’aeroporto per il volo delle ore 20,10. Arrivo
                                                  alle ore 21,20 e proseguimento in pullman per
                                                  Modica.

                                                   Quota di partecipazione € 280 a persona in
                                                   camera doppia e € 260 in camera tripla,
                                                   pensione completa.
                                                   La Quota comprende: trasferimento per e da
                                                   Catania, trasferimento da e per aeroporto di
                                                   Fiumicino. Pensione completa. Visita in
                                                   pullman con guida il lunedì mattina.
            La Quota non comprende: Il volo aereo che dipende dalle prenotazioni.
            Può sembrare lontana la data del Giubileo, ma è stata una fatica trovare ospitalità a
            Roma, quasi tutti gli Istituti per quella data sono al completo. Villa Aurelia è un
            ottimo Istituto, vicino al Vaticano ma chiede entro il 30giugno un acconto di € 3000.
            Acconto € 100 all’ iscrizione (al più presto) e il prezzo del biglietto che dipende
            dalla prenotazione.. Saldo il 10 settembre.

2   Il Messaggero della Madonna | Marzo
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Editoriale
                                                                                 di Umberto Bonincontro

 Il Messaggero                        È risorto, non è qui!
 della Madonna
                                      P   erché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui. E’ risor-
                                          to”. Questo è l’annuncio pasquale. Le donne vanno al sepolcro,
                                      trovano che la pietra è stata rimossa e si presentano ad esse due
Mensile della Basilica Santuario
della Madonna delle Grazie            uomini che rivolgono un rimprovero: “Perché cercate tra i mor-
Aut. Trib. Modica                     ti colui che è vivo?” Non è qui. E’ risorto”. L’evangelista ci vuole
n. 25 del 2/1/1968                    dire che con Gesù la morte non interrompe la vita, ma le per-
                                      mette di fiorire in una forma nuova, piena e definitiva. La morte
direttore responsabile                non allontana i nostri cari da noi, ma li avvicina. La loro non è
                                      un’assenza, ma una presenza. Continuano poi ricordando loro che Gesù
Don Umberto Bonincontro
                                      aveva già parlato di questo in Galilea, ma l’evangelista modifica la frase di
                                      Gesù. Infatti dice: bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano
redazione                             ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno. Ma in Galilea Gesù non
Maria Grazia Modica                   aveva parlato di peccatori, aveva parlato di anziani (i presbiteri), di sommi
Domenico Pisana                       sacerdoti e di scribi, cioè i componenti del sinedrio, il massimo organo
Francesco Ventura                     giuridico di Israele. Ora, dopo la morte di Gesù, vengono qualificati come
Angelo Viola                          peccatori. I peccatori non sono quelli che trasgrediscono la legge, quelli che
                                      non riescono ad osservarne tutti i dettami ma proprio coloro che pretendo-
hanno collaborato                     no di rappresentare Dio. Questi sono peccatori, perché hanno anteposto
Maurilio Assenza                      il proprio interesse all’interesse degli altri, il proprio tornaconto al bene
Valentina Di Rosa                     degli altri. Per questo hanno assassinato Gesù. Ebbene le donne a queste
Enrico Frasca                         parole vanno ad annunciare, a svolgere cioè la stessa missione degli angeli,
Angelo Gugliotta                      Gli apostoli sono stati evangelizzati dalle donne. Il ruolo della donna nel
                                      vangelo è importantissimo; sono le donne che annunciano agli uomini che
Paolo Gulisano
                                      la vita è più forte della morte, ma gli uomini non ci credono. L’evangelista
Nella Mallia                          denuncia una mentalità maschilista e misogina, e il suo commento è se-
Mirella Spillicchi                    vero: Quelle parole parvero loro come vaneggiamento e non credevano ad
Carmelo Stornello                     esse. La testimonianza delle donne non era valida. E gli undici, nonostante
Valentina Terranova                   l’insegnamento di Gesù, nonostante Gesù avesse accolto al suo seguito del-
Stefano Trombatore                    le donne, sono ancora condizionati da questa mentalità. C’è un’eccezione:
                                      Pietro, si mette in marcia verso il sepolcro, ma vede soltanto un sepolcro
segreteria di redazione               vuoto. Al sepolcro non c’è nulla da vedere. Ora c’è soltanto una parola da
Giuseppe Anfuso                       ascoltare, da accogliere e far fiorire nella propria esistenza.

Direzione e Redazione
Via Mercè, 53
97015 Modica (Rg)
                                        4       VITA PASTORALE • Il buon esempio parta dalla Chiesa
tel. e fax 0932 941812                  6                   ETICA • Viaggio intorno al Giubileo
www.santuariomadonnadellegrazie.net     8       VITA PASTORALE • Alloggiate i pellegrini, visitare i carcerati...
stampa                                 10       VITA PASTORALE • Papa Francesco dono dello spirito...
LA GRAFICA                             11          CATECHESI M. • Donna di fede
S.S. 115 n. 48 - Modica
                                       12          SPIRITUALITA’ • Un Dio con la bilancia
tel. e fax 0932 906552
                                       14          SPIRITUALITA’ • L’enigma delle donne al sepolcro di Cristo
servizio abbonamenti                   20             ATTUALITA’ • L’insondabile mistero della maternità
c/c postale n° 10724979
intestato a “Santuario
                                       22             ATTUALITA’ • Sull’eterna lotta tra bene e male
Madonna delle Grazie”                  24       VITA PASTORALE • La parabola dell’altro figlio
via Mercè - Modica (Rg)                26       APPUNTI D’ARTE • Castello di Donnafugata: il parco
abbonamenti                            27       VIVERE LA CITTA’ • Modica Flower Show
offerta libera                         28                GIOVANI • Dimmi Signore a che serve restare?
                                       30         ASSOCIAZIONI • Dopo un anno la Misericordia cede...

                                                                            Il Messaggero della Madonna | Marzo     3
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
di Stefano Trombatore

Giubileo. E’ tempo di restituire

Il buon esempio parta da
    D    io ordinò al suo popolo che al cinquantesimo anno venissero restituite le cose nel
         frattempo rubate e fosse ridata la libertà agli schiavi (Lev 25,10). Che si tornasse
    insomma allo stato originario in cui Dio aveva fatto il mondo per tutti e gli uomini uguali.
    Giubileo significa quindi restituzione. Non c’è vera conversione senza restituzione.
    Quante cose deve ancora restituire la chiesa! Quante cose noi uomini di chiesa dobbiamo
    tornare indietro. Altrimenti, per noi, non c’è Giubileo!
    La Parola di Dio è chiara, il Concilio Vaticano II lo ha ribadito: tutti i credenti sono un
    popolo di sacerdoti, profeti e re, cioè tutti i battezzati sono mediatori tra Dio e l’umanità,
    sono annunciatori della Parola, hanno la forza di vincere il potere del male e trasformare
    il mondo. La chiesa deve restituire ai semplici credenti la dignità di battezzati col sigillo
    della Trinità, dignità per varie ragioni lungo i secoli sottratta; deve ridare loro quei ruoli
    che spettavano ad essi di diritto e che sono man mano diventati monopolio di presbiteri,
    vescovi, ecc.
    Mi domando: la politica è il compito regale del popolo sacerdotale, da realizzarsi
    liberamente sulle strade e nelle piazze, o è una alleanza privata tra monsignori e potenti
    fatta nei palazzi e nelle curie? (talvolta, troppo spesso). Mi domando: benedire le persone
    e le cose (le case!) è compito esclusivo del prete o non è proprio di ogni battezzato che
    può dire-bene (questo significa bene-dire) dell’altro uomo a nome di Dio, dichiarargli cioè
    che Dio lo vuole bene, che egli è una cosa buona perché Cristo è morto per lui? Quella
    volta, Papa Francesco, dopo aver augurato “Buona sera”, chiese la benedizione al popolo
    di Piazza S. Pietro e l’accolse in religioso silenzio! Fu stravaganza di un papa o costume
    nuovo della chiesa? Ci sono ancora dei tabù che aspettano di essere sciolti dalla chiesa
    che può cambiare prassi che essa stessa ha posto in essere nel corso della storia. Se, ad
    esempio, il semplice battezzato può battezzare un bimbo in caso di malattia, perché non
    potrebbe farlo in linea ordinaria? Se un giovane e una ragazza, naufragati in un’isola
    deserta, possono da sé dichiararsi marito e moglie, dal momento che sono essi i ministri
    del loro matrimonio, perché allora non si mette nel giusto rilievo il fatto che dichiararsi
    eterno amore davanti alla chiesa costituisce i per se stesso il sacramento del matrimonio
    e che il rito che lo circonda è secondario, e quindi non sempre indispensabile, a cospetto
    di tale atto sacramentale? Se tutta la Chiesa in quanto tale ha il dono di manifestare
    la misericordia assoluta di Dio all’umanità, perché il ministero della riconciliazione è
    stato tutto ristretto alla Confessione che è solo il culmine sacramentale dell’esercizio del
    perdono affidato da Dio a tutta la chiesa? Quanti ruoli di organizzazione nella parrocchia,
    quante attività di curia, quanti uffici nello stesso Vaticano, attualmente ricoperti da preti
    e vescovi, potrebbero (dovrebbero!) essere ridati ai laici, uomini e donne, permettendo
    a questi di esercitare le loro capacità umane e professionali e a quelli di dedicarsi, come
    dice la Scrittura, “alla preghiera e al servizio della Parola”? (Atti 6,4). Sottraendo man
    mano quote di dignità e di poteri spirituali ai laici battezzati, la chiesa non ha fatto che
    perpetuare il loro stato di minore età trattandoli da minorenni minorati. Facciamo
    allora un passo indietro. Superiamo maschilismo e clericalismo che, se messi insieme,
    costituiscono una vera bomba di violenza e di depredazione. Se noi presbiteri restituiremo
    ai singoli credenti, a cominciare dalle donne, l’esercizio del dono che hanno ricevuto da
    Dio, troveremo attorno a noi non sudditi ma collaboratori, non dipendenti ma splendidi
    amici, non esecutori ma sorprendenti compagni di viaggio. Saremo insieme il Popolo
    di Dio, insieme la Madre misericordiosa dell’umanità, insieme vittoriosi sul male che si
    annida in ogni potere. Saremo una famiglia allargata. Sarà il nostro giubileo.

4   Il Messaggero della Madonna | Marzo
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Vita Pastorale

alla chiesa

              Il Messaggero della Madonna | Marzo   5
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
di Domenica Pisana

Viaggio intorno al Giubileo: il “Porgere l’altra gua
per i nemici”: due segni “possibili” della misericord
N    ella nostra società c’è
     sicuramente tanta gente che
fa del bene e che, in silenzio,
si sforza di amare il prossimo.
Questa è una realtà sommersa,
che non si vede, non fa rumore.
Ma c’è anche tanta gente che
odia, si vendica, guarda gli
altri come nemici da abbattere.
E fra questa gente ci sono
anche cristiani, credenti, preti,
laici, uomini della gerarchia.
Purtroppo questo fa rumore,
anzi diventa, spesso, fonte di
speculazione.         Certamente,
si può parlare e scrivere di
misericordia e di carità, ma se
nell’animo umano albergano
odio e vendetta, lì Dio non vi
abita.
Gesù del resto è stato chiaro:
“Avete inteso che fu detto: Occhio
per occhio e dente per dente, ma io       devono improntare all’odio, alla         uomini, credenti o meno che
vi dico di non opporvi al malvagio;       vendetta, alla rivalità, ai conflitti,   siano, ad avere come criterio di
anzi se uno ti percuote la guancia        ma devono costruirsi seguendo            risposta, nelle varie circostanze
destra, tu porgigli anche l’altra; e      il criterio della misericordia e         della vita, non il male e l’odio,
a chi ti vuol chiamare in giudizio        dell’amore, anche come semplici          ma l’amore e il perdono; ad
per toglierti la tunica, tu lascia        sentimenti umani.                        acquisire un atteggiamento
anche il mantello” (Mt 5, 38-41). E       L’invito di Gesù “se uno ti percuote     interiore misericordioso e di non
ancora: “Avete inteso che fu detto:       la guancia destra, tu porgigli anche     violenza capace di perdonare e di
Amerai il tuo prossimo e odierai il       l’altra” costituisce certamente          rispondere al male con il bene.
tuo nemico; ma io vi dico: amate i        una      contrapposizione        alla    Certo, un atteggiamento del
vostri nemici e pregate per i vostri      “legge del taglione” dell’Antico         genere è difficile da avere,
persecutori, perché siate figli dei       Testamento, la quale ammetteva           ma non impossibile. Gesù lo
Padre vostro celeste, che fa sorgere      la punizione del colpevole con           ha chiesto ai suoi discepoli, e
il suo sole sopra i malvagi e sopra       un male simile a quello che              continua a chiederlo agli uomini
i buoni, e fa piovere sopra i giusti      aveva fatto, al fine di evitare la       di oggi, non perché sapeva
e sopra gli ingiusti”. Prendendo          vendetta e mantenendo così               che sarebbero stati in grado
spunto da questo tratto del               una sorta di uguaglianza tra             di porgere l’altra guancia, ma
discorso della montagna, vorrei,          il male compiuto e il castigo            perché costituisse una meta ed
nel quadro del nostro viaggio             imposto. Gesù, invece, alla              una tensione ideale e morale
intorno al Giubileo indetto               logica della vendetta e della            raggiungibile con il suo aiuto,
da papa Francesco, fare una               violenza sostituisce la logica           nonché una strada da percorrere
riflessione sulla misericordia            della misericordia e dell’amore,         per il bene dell’umanità.
come atteggiamento di risposta            fino a comandare di porgere              Il Giubileo indetto da papa
alla non violenza, nonché sul             l’altra guancia. Qual è il senso di      Francesco       vuole     dunque
comandamento dell’amore del               questo comando?                          spingere ogni uomo a una
prossimo, considerato che,                Certamente l’espressione non             scelta controcorrente, lucida
nella prospettiva del Vangelo,            è da prendere alla lettera, ma           e coraggiosa, che fa leva non
i rapporti tra gli uomini non si          vuole significare l’invito agli          sulla     violenza,    sull’offesa,

6   Il Messaggero della Madonna | Marzo
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Etica

ancia” e l’“amore                        motivazioni, ritenersi a volte
                                         nella verità, pensare di essere
                                         con la coscienza a posto, ma di
                                                                                    e di quelle folle che lo avevano
                                                                                    osannato per i prodigi compiuti.
                                                                                    Ebbene,       Gesù      non     ha
dia(!?)/3                                fronte alla Verità credo nessuno
                                         possa avere questa pretesa.
                                                                                    condannato ma ha annunciato il
                                                                                    vangelo della misericordia e del
  sull’ingiustizia, sull’odio ma         In ogni caso, non bisogna                  perdono; è lui che riconcilia tutti
  sul perdono, sulla misericordia        dimenticare che l’odio e la                a sé, che accoglie questa misera
  e sull’amore. Scegliere di non         vendetta, le inimicizie, la                fragilità umana invitandola al
  odiare non vuol dire rinunciare        discordia, la gelosia, i dissensi,         cambiamento, a lasciare alle
  a ogni lotta contro il male; anzi,     le divisioni, le fazioni e le invidie      spalle l’immondizia che deriva
  essa è una lotta più attiva e reale,   escludono dal regno di Dio(Gal             dalla superbia ed arroganza
  sul piano morale, della legge          5, 19-21).                                 umana.
  del taglione. Non vuol dire,           “Beati i misericordiosi, perché            È difficile, certo, assumere il
  inoltre, atteggiamento passivo,        troveranno misericordia”: sono             comportamento di Gesù, specie
  quietista, rassegnato, di sterile      queste le parole di Gesù nel               in un tempo come il nostro nel
  deplorazione, ma atteggiamento         discorso della montagna”. Bene,            quale prevale più il conflitto che
  centrato sull’amore come forza         il Giubileo offre a tutti, credenti        la benevolenza. Sì, è vero, ma
  in grado di contestare ogni            e non, a persone diversamente              la beatitudine sta proprio nella
  sistema di vita fondato sul            ispirate, l’occasione per avviarsi         capacità di vivere la misericordia:
  disprezzo dell’uomo e dei valori.      su un cammino di misericordia,             - la misericordia tra noi e Dio:
  L’uomo, secondo la cultura             cioè su un percorso nel quale              ricordiamoci, anzitutto, che
  cristiano-evangelica, raggiunge        il cuore del Dio che ama si                la misericordia è un “dono”
  pertanto il suo culmine di             riversa sulla povertà spirituale           gratuito dell’amore di Dio,
  bellezza interiore ed esteriore        degli uomini. Quanta miseria               che ha accolto ogni uomo
  quando si apre alla misericordia e     e povertà spirituale Gesù ha               nonostante il suo peccato e gli
  riesce a “rendere bene per male”.      incontrato lungo le strade                 ha restituito, mediante Gesù, la
  Da qui l’amore per i nemici            della Palestina: la cecità e la            dignità di figlio;
  e per i propri persecutori. E’         durezza del cuore degli scribi             - la misericordia tra noi e il
  sicuramente legittimo chiedersi        e dei farisei, l’intrigo politico-         prossimo: se un uomo riceve
  se è possibile raggiungere             economico dei sadducei; la                 misericordia,       deve     avere
  questo livello, tuttavia è certo       violenza degli zeloti; la frode di         misericordia per il proprio
  che la fede cristiana lo chiede ed     Zaccheo; le diatribe fra giudei            fratello. E’ questa la strada che
  è Gesù stesso che lo può rendere       e samaritani; il rinnegamento              indica papa Francesco con il
  possibile nella vita del cristiano.    da parte dei suoi stessi amici             Giubileo..
  Non odiare e amare i nemici e i                                                                            Continua
  propri persecutori non è infatti
  un atto di bravura, una capacità
  umana, uno sforzo sovrumano,

                                                                                      Auguri
  né un sentimento, ma è fare
  agire dentro di sé, almeno
  nell’ottica della fede evangelica,
  Gesù, il suo Spirito di pace e di
  misericordia.
  Viviamo       in     un      tempo
  caratterizzato da conflittualità e                                                 Il mondo vive nell’odio
  incapacità di relazione in tutti                                                       ma Gesù risorto
  i campi, dal sociale al politico,                                                     ha vinto il mondo
  da quello lavorativo a quello                                                     annunciando la sua pace.
  associazionistico, da quello                                                   L’augurio che ciascuno di noi
  ecclesiale a quello istituzionale,                                               accogliendola la costruisca
  e la conflittualità, anche fra                                                           attorno a sè.
  i cristiani e le chiese, sfocia
  a volte nell’odio verso l’altro.
  Chi odia potrà avere le sue

                                                                                 Il Messaggero della Madonna | Marzo   7
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Vita Pastorale
di Maurilio Assenza

Le opere di misericordia corporale e spirituale / 5
Alloggiare i pellegrini, visitare i carcerati:
la carità tutto copre, tutto spera!
L   a Quaresima di carità 2016
    nella nostra diocesi ci impe-
gna a due opere di misericordia
corporale molto attuali e corali:
alloggiare i pellegrini, visitare i
carcerati. “Ci impegna” nel senso
che siamo coinvolti come Chiesa
che sta avviando per gli immigra-
ti il progetto “Protetto, rifugiato
a casa mia” e che sta sostenendo
la nascita di una “redazione gior-
nalistica” da parte di quattro de-
tenuti al Carcere di Noto perché
si crei un dialogo tra “dentro” e
“fuori”. Saranno circa 15/16 all’i-
nizio i profughi e gli immigrati
che troveranno accoglienza in
reti solidali che faranno perno
sulla famiglia come soggetto                voluto che pure in episcopio si           una carità che «tutto copre» ...
dell’accoglienza (e il vescovo ha           dia questo segno). Impareremo             Per accogliere veramente un im-
                                                                                      migrato, infatti, ci vuole anzitut-
                                                                                      to calore: quel calore che una fa-
    1° e 2 aprile, Crisci ranni 2016                                                  miglia o una rete di famiglie può
                                                                                      assicurare per quell’apertura che
    “La piazza tra racconti e incontri”                                               discende dal sacramento cele-
                                                                                      brato e che lo autentica. Per ac-
    A    vrà un significato particolare la festa educativa Crisci ranni 2016
         perché in questi sei anni è diventato più di un Cantiere educativo:
    è anche un processo che coinvolge le scuole (due mila bambini stanno
                                                                                      cogliere ci vogliono poi la ricerca
                                                                                      di un lavoro, l’assistenza sanita-
    partecipando all’iniziativa della piazza rifiorita e i giovani alla scrittura     ria e legale, l’insegnamento della
    creativa), è la festa che continua la Pasqua sul versante educativo, è            nostra lingua e l’attenzione alla
    occasione di riflessione sulla città, è stato l’ispirazione di altri sette        loro cultura, l’ascolto delle feri-
    cantieri educativi a Siracusa, Noto, Pozzallo, Ispica, Pachino, Scicli.           te e dei sogni del cuore. L’acco-
    In particolare venerdì 1° aprile alle 18 nell’auditorium Pietro Floridia di       glienza grazie a quest’impegno
    Piazza Matteotti a Modica vi sarà un convegno sul tema di quest’anno
    – “La piazza tra racconti e incontri” – con un dialogo tra i giovani e
                                                                                      diventerà un segno forte, a cui
    studiosi che sono appassionati lettori del nostro territorio e del nostro         le comunità interessate si sono
    tempo (Paolo Nifosì e Antonio Sichera) e il presidente di Fondazione              preparate, pure con iniziative
    CON IL SUD Carlo Borgomeo, impegnato da anni sul versante del lavoro              per il sostegno economico. Un
    giovanile, di un meridionalismo militante che impegni il Sud a diventare          segno che rimanda a gesti, an-
    protagonista del proprio riscatto.                                                che più semplici, che dovrebbe-
    Sabato 2 aprile la grande festa educativa, che inizierà nell’atrio comunale       ro diventare più diffusi e più ac-
    alle 15,30, spostandosi poi nelle piazzette adiacenti per confluire alle 17                  cessibili a tutti, come
    in piazza Matteotti per momenti di festa                                                     quello di guardarsi
    con i Clown dottori “Ci ridiamo su”.
    Introdurrà il rito don Corrado Lorefice,
                                                                                                 attorno e non lasciare
    arcivescovo di Palermo. La sera, dedicata                                                    mai un immigrato sen-
    in particolare ai giovani, musica con il                                                     za un gesto di affetto:
    complesso “Tiempu persu”.                                                                    dal sorriso accoglien-
                                                                                                 te all’invito a mensa,

8    Il Messaggero della Madonna | Marzo
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Testimoni
                                                                                 di Angelo Gugliotta

dall’aiuto per la lingua all’ascolto
della sua storia e delle culture
del mondo. Altra opera di mise-        Ricordo ancora quel terribile sabato
ricordia che impegna insieme è
la visita ai carcerati. Don Seba-
                                       pomeriggio del 9 marzo 2013
stiano Boccaccio, cappellano al
carcere di Noto, in un incontro
al clero ha raccontato come sia
                                       A    vevo preso servizio alle
                                            ore 14, ma il tempo
                                       trascorreva un pò a rilento
complessa la vita del carcere,         tanto che, avrei preferito
come ci sono spesso forti sensi        virtualmente spingere in
di colpa difficili da sciogliere e     avanti le lancette dell’orologio
difficili integrazioni una volta       per completare il mio
che si esce dal carcere, ci sono       turno in ospedale, quando
ripetizioni dell’errore ma anche       all’improvviso     squilla     il
ripartenze grazie alla fede e al       telefono. Era l’infermiere di
sostegno fraterno di familiari,        triage del pronto soccorso
volontari, amici. L’icona per ec-      che mi allertava con voce
cellenza della misericordia – ha       assai sbrigativa e concitata
scritto su “La vita diocesana”-        di un gravissimo politrauma
resta la madre: anche se il figlio     occorso ad un ragazzino e
ha sbagliato, lo va a trovare e lo     che, appena sbarellato dal 118,
ama comunque. Con un affetto           aveva bisogno urgentemente
riflesso del cuore di Dio, che         di una trasfusione di sangue
vuole «che nessuno si perda».          perché in shock. Siccome siamo prima di ogni cosa dei papà
E, se sono pochi i volontari che       in un baleno mi sono precipitato al pronto soccorso. Una
possono andare in carcere per          lampadina accesa di luce rossa sopra la porta chiusa del pronto
la delicatezza del compito, tutti      soccorso mi segnalava qualcosa di veramente grave e che era
possiamo “visitarlo” sentendo-         valsa la pena affrettarsi. Poi soprattutto un concitato accorrere
ci rappresentati dal cappellano        di persone e camici bianchi mi fecero intuire che lo scorrere
con la sua presenza assidua e          del tempo adesso diventava tremendamente fondamentale
generosa; tutti possiamo con-          per la vita di quel ragazzino. Diedi subito disposizione di dare
tribuire a fare di ogni cella una      prima una, poi due unità di sangue universale; poi sarebbero
Porta santa contribuendo ad            risultate necessarie altre ed altre ancora; preso il necessario,
una cultura dell’accoglienza anche     scappai verso il mio reparto con le provette e le richieste
di chi ha sbagliato. «La carità tut-   per… Bombardamento Stefano data di nascita 09.07.1999….
to copre, la carità tutto spera!».     Diagnosi d’ingresso al pronto soccorso: grave politrauma
La misericordia che raggiunge          in stato di shock .Da quella sera, poi la notte e poi ancora il
migranti e carcerati ci impegna        giorno, la storia di Stefano accompagna il modesto servizio di
a “misure alte” che ci fanno re-       tante persone anche della Misericordia di Modica. Stefano da
stare uomini veri e testimonia-        quel giorno ad oggi è stato un continuo “snocciolare la corona
no una fede autentica. Come ri-        del rosario”. Interventi chirurgici demolitivi e ricostruttivi,
corda il papa nel messaggio per        importanti e meno importanti e poi la stressante permanenza
la Quaresima: «la misericordia di      per la riabilitazione a Rimini; in ultimo il faticoso ritorno a
Dio trasforma il cuore dell’uomo e     Modica, a casa sua. Un’illuminante testimonianza di sacrificio,di
gli fa sperimentare un amore fede-     sobrietà umana ha la sua famiglia: il papa, la mamma che
le e così lo rende a sua volta capa-   a volte possono sembrare schivi,raccolti nella loro intimità
ce di misericordia. È un miracolo      eppure è intrisa di riconoscenza per quanti sono stati vicino
sempre nuovo che la misericordia       anche nella preghiera accanto al loro dramma. Avere in mente
divina si possa irradiare nella vita   questa famiglia, soprattutto le sorelline di Stefano, mi sembrava
di ciascuno di noi, motivandoci        doveroso farlo in questi giorni di Quaresima ormai passata,
all’amore del prossimo e animan-       non al pensiero di un mesto Venerdì della sofferenza, ma di
do quelle che la tradizione della      un Venerdì di speranza e di una Domenica della Gioia. Auguri
Chiesa chiama le opere di miseri-      famiglia Bombardamento, auguri a te Stefano con la copertina
cordia corporale e spirituale».        rossa sul tuo lettino di speranze!

                                                                      Il Messaggero della Madonna | Marzo   9
Il Messaggero della Madonna - Basilica Santuario Madonna delle Grazie ...
Vita Pastorale
di Umberto Bonincontro

A tre anni dall’elezione a Vescovo di Roma
Papa Francesco dono dello Spirito per il nostro tempo
T   re anni fa, il 13 marzo 2013,
    a seguito del gesto profetico
di Benedetto XVI, che lasciando
                                        L’impegno maggiore di France-
                                        sco, in questi intensissimi anni,
                                        è stato quello di spingere la chie-
                                                                               risposta, dopo mille anni, all’a-
                                                                               nelito di Gesù “che tutti siano
                                                                               una cosa sola, perché il mondo
anzitempo la cattedra di Pietro,        sa, e i suoi organismi pastorali,      creda”. La riforma della Curia ro-
faceva voltare pagina alla storia       a cambiare mentalità, partendo         mana per una nuova vitalità della
bimillenaria della Chiesa, saliva       dal Concilio, per annunciare il        chiesa, a cui ha messo mano dai
al soglio pontificio il card. Jorge     Vangelo agli uomini del nostro         primi giorni di pontificato, è ne-
Bergoglio, proveniente dall’Ar-         tempo. Affermare subito dopo           cessaria ed urgente ma non si ot-
gentina, cioè dalla “fine del mon-      l’elezione “come vorrei una            tiene con la bacchetta magica. Le
do”, come egli stesso ebbe a dire.      Chiesa povera e per i poveri”          innovazioni delle strutture fatte a
Il nome “Francesco” che ha scel-        non è stata una esclamazione           colpi di penna non hanno futu-
to è apparso subito a tutti come        sentimentale ma un progetto            ro se non procede di pari passo
un programma, ha sottolineato           più avanti strutturato nell’esorta-    la conversione dei protagonisti.
di essere anzitutto il vescovo di       zione apostolica “Evangelii gau-       Francesco sa che deve anzitut-
Roma, molto importante per il           dium”. In un tempo di grave cri-       to motivare il cambiamento del
dialogo ecumenica, e con un ge-         si di credibilità per le istituzioni   cuore e della mente di quanti in-
sto di umiltà, che ha fatto storia,     ecclesiastiche determinata dal         tendono dedicare la loro vita alla
dall’alto del Loggione di S. Pie-       rapporto mondano con il denaro         causa del Vangelo. Il Crocifisso,
tro ha chiesto la benedizione al        e dallo scandalo della pedofilia,      sa bene il Papa, non può essere
popolo. Guardando a questi tre          Francesco ha lanciato un appello       simbolo identitario per battaglie
anni possiamo riassumere la sua         urgente alla conversione. Il Con-      confessionali, quanto piuttosto
opera e la sua persona con una          cilio è tornato ad essere il timo-     esempio scomodo da imitare per
sola parola “un Papa cristiano”,        ne che guida la barca di Pietro.       passare da credenti a credibili.
cioè un vero discepolo di Gesù          Prendere sul serio il principio di     E l’uomo d’oggi, frastornato da
di Nazaret, da cui quella parola        autonomia delle realtà del mon-        tante sirene, non ha bisogno di
ha origine. Di Gesù raccontano          do dalla religione, sancito dal        una chiesa organizzata, ma con
i Vangeli che “passò facendo del        Concilio, significa destabilizzare     le pecche tipiche delle organizza-
bene a tutti”, di Papa Francesco        la consolidata coscienza cristia-      zioni mondane, quanto piuttosto
si può dire lo stesso. Con una          na. Lo stile e il modo con cui         di una chiesa povera e libera che
scelta di campo ben precisa: si è       porta avanti il dialogo ecumeni-       si presenta al mondo offrendo
messo dalla parte dei poveri per        co, dandogli nuova vitalità ed en-     non oro ed argento ma unica-
guardare il centro e scuotere la        tusiasmo, indicano chiaramente         mente la bella notizia che Dio è
politica e l’economia del mondo.        la rotta da seguire per dare una       misericordioso.

10Il Messaggero della Madonna | Marzo
Catechesi Mariana
                                                                                      a cura di Nella Mallia

M
                                       Donna di fede
       aria ci porta sempre a
       Gesù. E’ una donna di
fede, una vera credente. E allora
viene da chiederci: com’è stata
la fede di Maria? Il primo ele-
mento della sua fede è questo:
la fede di Maria scioglie il nodo
del peccato. Che cosa significa?
I Padri conciliari del Vaticano II
hanno ripreso un’espressione di
Sant’Ireneo che dice:” Il nodo del-
la disobbedienza di Eva ha avuto
la sua soluzione con l’obbedienza
di Maria; ciò che la vergine Eva
aveva legato con la sua incredu-
lità, la vergine Maria l’ha sciolto
con la sua fede”. Ecco, il “ nodo”
della disobbedienza, il “ nodo”
dell’incredulità. Quando noi non
ascoltiamo Dio, non seguiamo la
sua volontà, manchiamo di fidu-
cia in Lui – e questo è il peccato
-, si forma come un nodo nella
nostra interiorità. E questi nodi
ci tolgono la pace e la serenità.
Sono pericolosi, perché da più
nodi può venire un groviglio,          sua Parola. Pensiamo forse che          fine, fino al sacrificio della vita,
che è sempre più doloroso e più        l’incarnazione di Gesù sia un           è la via della Croce. Quando è
difficile da sciogliere. Ma alla mi-   fatto solo del passato, che non         arrivata l’”ora” di Gesù, cioè l’ora
sericordia di Dio – lo sappiamo –      ci coinvolge personalmente?             della passione, la fede di Maria
nulla è impossibile! Anche i nodi      Credere in Gesù significa offrir-       è stata la fiammella nella not-
più intricati si sciolgono con la      gli la nostra carne, con l’umiltà       te. Nella notte del sabato santo
sua grazia. E Maria, che con il        e il coraggio di Maria, perché          Maria ha vegliato. La sua fiam-
suo “ sì” ha aperto la porta a Dio     Lui possa continuare ad abitare         mella, piccola ma chiara, è stata
per sciogliere il nodo dell’antica     in mezzo agli uomini. Noi sia-          accesa fino all’alba della Resur-
disobbedienza, è la madre che          mo gli strumenti di Dio perché          rezione; e quando le è giunta la
con pazienza e tenerezza ci porta      Gesù agisca nel mondo attraver-         voce che il sepolcro era vuoto,
a Dio perché Egli sciolga i nodi       so di noi. L’ultimo elemento è la       nel suo cuore è dilagata la gioia
della nostra anima con la sua mi-      fede di Maria come cammino: il          della fede, la fede cristiana nella
sericordia di Padre. Secondo ele-      Concilio afferma che Maria “ ha         Morte e Resurrezione di Gesù
mento: la fede di Maria dà carne       camminato nel pellegrinaggio            Cristo. Perché la fede ci porta
umana a Gesù.Dio non ha voluto         della fede”. In che senso la fede       sempre alla gioia, e Maria è la
farsi uomo ignorando la nostra         di Maria è stata un cammino?            Madre della gioia.
libertà, ma è voluto passare attra-    Nel senso che tutta la sua vita è       Com’è la nostra fede? La tenia-
verso il libero assenso di Maria,      stata seguire il Figlio. Ora, pro-      mo accesa, come Maria, anche
attraverso il suo “sì”. Quello che     gredire nella fede, avanzare in         nei momenti difficili, i momenti
è avvenuto nella Vergine Madre         questo pellegrinaggio spirituale        di buio? Sentiamo la gioia della
in modo unico, accade a livello        che è la fede, non è altro che se-      fede? Ti ringraziamo, Madre,
spirituale anche in noi quando         guire Gesù; ascoltarlo, lasciarsi       per la tua fede di donna forte e
accogliamo la Parola di Dio con        guidare dalle sue parole; vedere        umile, e rinnoviamo il nostro
cuore buono e sincero e la met-        come Lui si comporta e mette-           affidamento a te, Madre della
tiamo in pratica. Succede come         re i nostri piedi nelle sue orme,       nostra fede.
se Dio prendesse carne in noi,         avere i suoi stessi sentimenti e        (da riflessioni di Papa Francesco
perché Egli prende dimora in co-       atteggiamenti. La via di Gesù è         per la Giornata Mariana nell’an-
loro che lo amano e osservano la       quella dell’amore fedele fino alla      no della Fede)

                                                                            Il Messaggero della Madonna | Marzo   11
di Angelo Viola

Un Dio con la bilancia?
S   ul significato della passione e
    morte di Gesù oggi la teolo-
gia sta realizzando un profondo
cambiamento di prospettiva, pas-
sando da un’impostazione giuri-
dica e morale della Redenzione
ad un’ impostazione più aderen-
te alla realtà storica dei fatti.
In questa luce, il concetto che va
assolutamente superato è quello
di “sacrificio di riparazione”.
Nella tradizione cristiana questo
concetto è stato applicato al rap-
porto tra Dio e l’uomo e vuole
indicare l’amore con cui Gesù ha
offerto la sua sofferenza a Dio,
come “prezzo”e “riparazione” del-
le offese compiute dagli uomini
peccatori.
Sono stati soprattutto Sant’A-
gostino e Tertulliano a teorizza-        Dall’idea pagana che la giustizia       La “Dottrina della Redenzione”,
re in questo modo la salvezza            di Dio fosse come quella degli          nonostante risulti oggi la più
operata da Cristo. Essi hanno            uomini, una giustizia con la bi-        limitante che la teologia abbia
utilizzato i contesti culturali del      lancia, è nata la “Teologia della       potuto concepire, domina anco-
loro tempo, subendo le influen-          Redenzione”, che si fonda su due        ra la mente ed il cuore di molti
ze del diritto germanico e latino,       teorie che la sensibilità moderna       cristiani.
secondo cui ogni “colpa” va ripa-        rifiuta:                                Anche all’interno della Chiesa
rata con una adeguata “pena” o           - la “ teoria della punizione” di       c’è ancora una certa resistenza a
“espiazione”. Simbolo di questa          Sant’Agostino, secondo la quale         rompere col passato e a riformu-
“giustizia umana” è la bilancia.         occorreva una “pena” o “punizio-        lare, unitamente alla dottrina sul
Mettiamo su un piatto di questa          ne” per saldare con Dio il “debito      peccato originale, anche quella
bilancia la colpa e sull’altro piatto    del peccato nostro e dei nostri pro-    sul concetto di Redenzione.
la pena o espiazione: quando si          genitori”;                              Pertanto è abbastanza frequente
raggiunge l’equilibrio tra i due         - la “teoria della sostituzione” di     leggere o ascoltare espressioni
piatti, giustizia è fatta! Spesso        Tertulliano, secondo cui Gesù           del genere, che spesso fanno da
anche con la condanna a morte            si è sostituito all’uomo nel paga-      motivo conduttore a tutta un’in-
del colpevole.                           mento di questo debito, poiché          tera predicazione: “E’ Dio che ha
                                         l’uomo mai avrebbe potuto sal-          mandato suo Figlio come vittima
                                         darlo, in quanto il suo peccato,        di espiazione per i nostri peccati”;
                                         essendo un’offesa a Dio, aveva          “La morte di Cristo è il sacrificio
                                         una gravità infinita.                   pasquale che compie la redenzione
                                         E come ha pagato Gesù? Come             per mezzo dell’Agnello che toglie il
                                         fanno pagare gli uomini: con            peccato del mondo”.
                                         la morte, cioè con l’estremo dei        Solo con acrobazie intellettuali
                                         sacrifici. Un sacrificio dal valore     e pseudo-mistiche è possibile
                                         infinito, essendo Gesù il Figlio        dare a queste affermazioni un
                                         di Dio.                                 senso diverso da quello che nella
                                         Da questa teologia si è sviluppa-       loro immediatezza significano.
                                         ta l’idea del “sacrificio” per placa-   Infatti, in base a tali affermazio-
                                         re l’ira di Dio.                        ni, Gesù sarebbe stato mandato

12 Il Messaggero della Madonna | Marzo
Spiritualità

dal Padre per “espiare al posto no-      sua amicizia e la benevolenza nei       mi della terra. Portare, inoltre, a
stro” la pena per i nostri peccati.      confronti degli uomini.                 compimento la Rivelazione, per
Eccoci di fronte all’immagine di         Concludendo, la tragica fine di         manifestare agli uomini il vero
un dio pagano, bisognoso di una          Gesù fu decisa dagli uomini con         volto di Dio: un Dio Padre esclu-
vittima sacrificale per poter per-       ingiusta sentenza. Egli, tutta-         sivamente buono e misericor-
donare.                                  via, ha vissuto la sua condanna         dioso; un Dio che si è incarnato
La morte in croce di Gesù, per-          e la sua morte come momento             non per essere servito, ma per
tanto, farebbe parte di un preciso       storicamente necessario per il          servire; un Dio che non castiga e
“progetto di Dio”. Ma se ammet-          compimento di un progetto di-           non mette alla prova le sue crea-
tiamo che Dio abbia progettato           vino. Quale progetto? Mostrare          ture attraverso la sofferenza, ma
questa morte, dobbiamo neces-            concretamente la vicinanza di           che si fa compagno di viaggio dei
sariamente ammettere che l’ab-           Dio con i perseguitati e gli ulti-      sofferenti.
bia anche voluta. Ma è possibile
pensare questo di Dio?                                Venerdì 18 marzo la Via Crucis
Le espressioni, poi, “ sacrificio pa-
squale” e “ agnello che toglie il pec-               ha percorso le vie della parrocchia
cato del mondo” fanno riferimen-
to al rito ebraico dell’espiazione.
Nella storia degli Ebrei c’era un
giorno, detto dell’Espiazione
(Yom Kippur), in cui veniva pre-
so un capro sul quale si caricava-
no simbolicamente tutte le colpe
del popolo e poi veniva mandato
a morire nel deserto. Ebbene, se-
condo una predicazione ancora
corrente, Gesù sarebbe metafo-
ricamente il “nuovo agnello” che
si offre in sacrificio per togliere
il peccato del mondo. Infinite le
riflessioni lungo i secoli su que-
sta immagine di Gesù: agnello
offerto in sacrificio per noi. Ma
offerto a chi? A Dio! E perché?
Perché Dio tolga il peccato del
mondo. Ed ecco che ritorna la
domanda di fondo: ma Dio, che
a noi comanda di perdonare gra-
tuitamente settanta volte sette e
cioè sempre, ha bisogno di una
vittima per poter perdonare?
L’autore della Lettera agli Ebrei
arriva ad affermare: “Senza spar-
gimento di sangue non c’è perdo-
no!”. E’ terribile pensare questo!
Ma possiamo rinunziare alla
figura del Padre misericordioso
della famosa parabola evangeli-
ca?
Dio, per essenza, non può asso-
lutamente volere il male, in que-
sto caso la morte del Figlio, per
ricavarne un bene, cioè il perdo-
no dei peccati, il ripristino della

                                                                              Il Messaggero della Madonna | Marzo   13
di Angelo Viola

T   utti e quattro i Vangeli af-
    fermano che furono alcune
donne, per prime, a scoprire la
tomba vuota di Gesù. Tuttavia
ciascun evangelista fornisce una
differente versione dei fatti.
In primo luogo è diversa l’ora in
cui le donne si recarono al se-
polcro. Marco e Luca sostengo-
no che fu la domenica mattina,
al levar del sole. Anche Giovan-
ni afferma che fu la domenica
mattina, ma quando era anco-
ra buio, cioè alcune ore prima
dell’alba. Matteo, invece, riferi-
sce che il fatto accadde durante
la notte del sabato.
La seconda differenza riguarda
il numero di donne che si reca-
rono al sepolcro. Per Marco era-
no tre: Maria Maddalena, Maria
la moglie di Giacomo e Salome.
Per Luca, invece, si è trattato di
un gruppo di donne, che aveva-
no seguito Gesù dalla Galilea.
Per Matteo erano due: Maria
                                         L’enigma delle donne
Maddalena e un’altra Maria. Per
Giovanni, infine, è stata una sola
a recarsi al sepolcro, e cioè Ma-
ria Maddalena.
                                         al sepolcro di Cristo
Una terza differenza si riscontra
nel resoconto dell’apertura della        Di fronte a descrizioni così di-        levar del sole” non per darci una
tomba e nel riferimento al per-          verse sorge spontanea una do-           reale indicazione temporale, ma
sonaggio o ai personaggi che le          manda: chi dei quattro evangeli-        per trasmetterci un messaggio
donne incontrarono presso la             sti ci fornisce la verità storica dei   simbolico. Egli, infatti, aveva af-
tomba: per Marco di trattava di          fatti? La conclusione non può           fermato che alla morte di Gesù
un giovane; per Matteo di un an-         non essere che questa: nessuno          una grande oscurità era caduta
gelo; per Luca di due uomini e           dei quattro.                            su tutta la terra, quindi, ora che
per Giovanni di due angeli.              Infatti queste ed altre discor-         Gesù risuscita, Marco presenta
Gli evangelisti discordano pure          danze che riscontriamo nei loro         la luce del sole levato sulla ter-
sulla reazione delle donne. In           racconti ci indicano che gli auto-      ra. Si tratta della luce del “nuovo
Matteo e in Luca le donne usci-          ri sacri non si posero affatto l’o-     mondo” che sta sorgendo. E per-
rono da quell’incontro piene di          biettivo di trasmetterci la crona-      ché sono tre le donne che secon-
allegria per raccontare la noti-         ca degli avvenimenti così come          do questo evangelista si recano
zia a tutti coloro che avrebbero         avvennero realmente, ma cia-            al sepolcro? Perché, come Gesù
incontrato. Secondo Marco le             scuno “modificò” le informazio-         aveva nutrito preferenze per tre
donne fuggirono dal sepolcro             ni di cui era in possesso in base       dei suoi apostoli ( Pietro, Giaco-
spaventate e non raccontarono            ai destinatari del suo vangelo,         mo e Giovanni ), i quali alla sua
niente a nessuno. Giovanni, in-          con uno scopo eminentemente             morte lo avevano abbandonato,
vece, racconta che Maria Mad-            educativo ed esortativo.                così ora egli contrappone ad essi
dalena, l’unica donna che si era         Per ragione di spazio soltanto          tre donne che testimoniano fe-
recata al sepolcro, non si rese          qualche esempio, iniziando col          deltà al Risorto. Sempre secon-
conto della risurrezione di Gesù         Vangelo di Marco.                       do Marco, le donne incontrano
e corse ad annunziare il furto           Secondo questo evangelista, le          presso il sepolcro un giovane
del suo cadavere.                        donne si recarono al sepolcro “al       seduto alla destra dell’ingresso,

14 Il Messaggero della Madonna | Marzo
A Pasqua è nato il mondo nuovo
L   a Quaresima è il tempo che ci viene accordato
    ogni anno per lasciarci riconciliare da
Dio. In questo Anno Santo siamo invitati a
fare l’esperienza del suo amore traboccante e
misericordioso. Passando attraverso la Porta
Santa, che è Cristo, “Io sono la porta, nessuno viene
al Padre se non per mezzo di me”, noi ci sentiremo
accolti tra le braccia spalancate di un Padre che
attende il nostro ritorno per far festa. Dobbiamo
però fare attenzione a non identificarci con il
“figlio buono” della parabola, rimasto sempre in
casa, che si vede più servo che figlio e che non è
disposto ad accogliere e a far festa con il fratello
che torna. La Chiesa è la casa in cui si lavora con
gioia e si è sempre pronti ad accogliere chi ritrova
la via del ritorno per far festa. E’ proprio la Pasqua
che segna la vittoria di Cristo sulla morte, e
quindi il trionfo della vita, che ci fa sperimentare
l’immenso amore di Dio verso di noi peccatori.
Un amore che porta Gesù a passare attraverso
la morte come ogni altro mortale, pronto però
a far rotolare la pietra dal sepolcro per dirci che
la morte, l’ultimo nemico ad essere vinto, è stata
sconfitta perchè le è stato tolto il pungiglione,
cioè il peccato. La Risurrezione di Cristo è infatti
preludio della nostra risurrezione, perché anche
noi siamo morti con Lui nel battesimo, e ora con
Lui viviamo. Tutto questo lo celebriamo nel segno durante la settimana “Santa”. L’abbiamo iniziata la
Domenica delle palme con una solenne Celebrazione che dalla chiesa del SS. Salvatore ci ha portati al
piazzale del Santuario, dove abbiamo celebrato l’Eucaristia. Nel pomeriggio poi c’è stata una suggestiva
rappresentazione sacra per rivivere l’ingresso di Gesù nella Città santa, ideata e realizzata da P. Palacino.
Il Giovedì Santo abbiamo partecipato alla Solenne Messa Crismale nella Cattedrale di Noto e in serata
abbiamo rivissuto la Cena del Signore, sia al Santuario che al SS. Salvatore. Nel pomeriggio di Venerdì
abbiamo commemorato la Passione del Signore, a cui avevamo assistito con la Sacra rappresentazione
realizzata in modo coinvolgente da P. Palacino. Il Sabato Santo celebreremo alle ore 10,30 l’Ora della
Madre e quindi alle 22.45 la Solenne Veglia Pasquale. La notte santa in cui viene annunciata con la vittoria
di Cristo sulla morte l’inizio della nuova umanità.

         Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 21
         S. Messa feriale ore 8,30/19 - festiva: sabato ore 19 - domenica: ore 9,30/19
         L’ufficio parrocchiale è aperto nei giorni feriali dalle ore 16 alle ore 19

                                                                        Il Messaggero della Madonna | Marzo   15
17/01 - Battesimo di Alessandro Iachininoto                  1 marzo - Giubileo dei lavoratori della terra

                                Pellegrinaggio dei ragazzi del catechismo S. Antonio

                     Giubileo e Messa pasquale dei ragazzi dell’Istituto comprensivo S. Marta

16 Il Messaggero della Madonna | Marzo
50 Anniversario Matrimonio coniugi Iabichino      Esercizi Spirituali al Santuario dettati
                                                         da don Manlio Savarino

                                                  Il Monumento a Cristo Porta
                                                con a fianco la famiglia e i poveri
                                                   dell’artista Tonino Migliore
                                               innalzato dalla Comunità ecclesiale
                                                     di Modica in occasione
                                                      del Giubileo del 2000
                                               danneggiato dall’incuria dei cittadini
                                                         è stato restaurato
                                                    dal Comune in occasione
                                                 del Giubileo della Misericordia
         12 Marzo - Festa del Perdono

 Promessa dei Lupetti del branco Fiore Rosso

                                                          Il Messaggero della Madonna | Marzo   17
Hanno fatto Pasqua con il Signore

I Nostri Defunti                                                                 entrando nella vita eterna!

Firrincieli Carmelo   Avola Giorgia     Ozzo Daniela         Firrincieli Giuseppe    Pulino Pietro            Belluardo Orazia
+ il 06/08/85         + il 21/06/94     + il 26/04/12        + il 24/10/15           + il 05/10/07            + il 02/01/09

Tudisco Antonio       Blanco Giuseppa   Cappello Francesco   Terranova Rosaria       Di Rosa Giuseppe         Spadaro Santina
+ il 17/11/1941       + il 30/03/02     + il 04/01/16        + il 16/03/14           + il 13/04/03            + il 17/03/05

Sammito Carmelo       Sammito Giorgio   Salemi Emanuele      Scarso Orazio           Cicero Margherita        Spadola Giorgio
+ il 01/09/96         + il 28/03/94     + il 30/04/02        + il 01/06/07           + il 30/10/02            + il 14/05/10

Avola Giorgio         Giannone Orazia   Ancella Raffaele     Cannizzaro Giorgia      Incontruscieri Giorgio
+ il 03/07/86         + il 06/04/99     + 01/12/74           + il 04/04/1956         + il 04/05/10
Attualità
                                                                                         Spiritualità

vestito di bianco. Evidentemente     sola e per di più di notte. Perché      che per noi: l’incontro con Gesù
siamo in presenza di un perso-       mai allora Giovanni menziona            è sempre qualcosa di personale
naggio non reale, ma simbolico.      soltanto la Maddalena? Forse            e la fede nella sua risurrezione
Egli rappresenta Gesù stesso,        perché, all’epoca in cui scrive,        non dipende dal numero dei te-
con un corpo ormai trasfigurato,     questa donna era diventata la           stimoni, ma è sempre un’espe-
con una veste bianca, che rap-       grande messaggera e testimone           rienza viva della Pasqua, come
presenta la vita eterna.             privilegiata della risurrezione         passaggio dalla morte alla vita,
Dieci anni più tardi Matteo scri-    di Cristo. Ma c’è anche un forte        dalla schiavitù del peccato alla
ve il suo Vangelo, basandosi sul     messaggio teologico, valido an-         libertà di figli di Dio.
resoconto di Marco. Ma, poiché i
suoi lettori erano di origine giu-
daica (non pagana, come, quel-
li di Marco), egli operò alcuni
cambiamenti per meglio adatta-
                                                    Domenica delle Palme
re il suo racconto alla mentalità
giudaica. Ad esempio, Matteo
riferisce che le donne si recaro-
no al sepolcro non la domenica
mattina ma il sabato, durante la
notte.
Come mai? Perché gli Ebrei
celebravano la Pasqua la notte
del sabato, per fare memoriale
della notte dell’Esodo. Pertanto,
secondo Matteo, la nuova Pa-
squa, in cui Gesù libera l’uma-
nità dalla schiavitù del peccato,
deve anch’essa avvenire durante
la notte del sabato. Solo così le
comunità di Matteo, formate
da giudei, possono accogliere il
passaggio dalla Pasqua ebraica
alla Pasqua cristiana.
Luca scrive il suo Vangelo con-
temporaneamente a Matteo e si
basa anch’egli sul testo di Mar-
co, ma lo adatta ai suoi lettori,
che erano di origine greca. Ciò
spiega, ad esempio, perché Luca
sostenga che a recarsi al sepol-
cro non sono né due, né tre, ma
“un gruppo numeroso” di donne.
Questo perché nella società gre-
co-romana la donna era molto
più stimata rispetto al mondo
giudaico, per cui l’evangelista
intende dimostrare la grande
stima che Gesù ha per le donne.
Infine, il Vangelo di Giovanni
fu l’ultimo ad essere scritto. Se-
condo questo evangelista una
sola donna, la Maddalena, va al
sepolcro. Difficile credere che
una donna si rechi al sepolcro da

                                                                          Il Messaggero della Madonna | Marzo   19
Attualità
di Paolo Gulisano

L’insondabile mistero della m
A     ttraverso lo stupore di Maria
      avviene l’Incarnazione, l’ini-
zio di quella risposta definitiva,
con cui Dio viene incontro alle
inquietudini del cuore dell’uo-
mo. Madre. Mamma: la parola
più dolce, la prima che viene bal-
bettata dalle labbra di un bambi-
no, quella che spesso è l’ultima,
sulle labbra dei morenti. Nel
Cristianesimo la parola madre è
fondamentale: essa ci richiama
l’altissima dignità della donna,
chiamata a trasmettere la vita,
a nutrirla, ad accudirla. E tra le
donne ce n’è una, in particolare,
che venne chiamata a generare
il Verbo di Dio. Maria, la nuova
Eva, la donna per eccellenza, la
Madonna. La donna si trova al            cuore dell’uomo. È attraverso la    da costituire «una sola carne».
cuore dell’evento salvifico del          tenerezza di una madre che il       Il reciproco dono della persona nel
Cristianesimo: la rivelazione di         Verbo si fa carne. La maternità     matrimonio si apre verso il dono
Dio, che è l’imperscrutabile uni-        contiene in sé il grande mistero    di una nuova vita, di un nuovo
tà della Trinità, è contenuta nelle      della generazione della vita, un    uomo, che è anche persona a so-
sue linee fondamentali nell’an-          mistero custodito dalla donna.      miglianza dei suoi genitori. La
nunciazione di Nazareth. «Ecco,          Maria abbraccia il mistero della    maternità implica sin dall’inizio
concepirai un figlio, lo darai alla      «donna», all’interno del mistero    una speciale apertura verso la
luce e lo chiamerai Gesù. Egli           di Cristo. L’essenza della Nuova    nuova persona: e proprio questa
sarà grande e chiamato Figlio            Alleanza consiste nel fatto che     è la «parte» della donna, come
dell’Altissimo». «Come avverrà           il Figlio di Dio, consustanziale    scriveva san Giovanni Paolo II
questo? Non conosco uomo».               all’eterno Padre, diventa uomo:     nella sua enciclica Mulieris di-
«Lo Spirito Santo scenderà su di         accoglie l’umanità nell’unità       gnitatem. In tale apertura, nel
te, su di te stenderà la sua ombra       della Persona divina del Verbo.     concepire e nel dare alla luce
la potenza dell’Altissimo. Colui         Colui che opera la Redenzione è     il figlio, la donna si ritrova me-
che nascerà sarà dunque santo e          al tempo stesso un vero uomo.       diante un dono sincero di sé. Il
chiamato Figlio di Dio (...). Nul-       L’uomo - sia il maschio che la      dono dell’interiore disponibilità
la è impossibile a Dio». È facile        femmina - è l’unico essere nel      nell’accettare e nel mettere al
pensare a questo evento nella            mondo che Dio abbia voluto          mondo il figlio è collegato all’u-
prospettiva della storia d’Israele, il   per se stesso: è una persona, è     nione matrimoniale, che - come
popolo eletto di cui Maria è fi-         un soggetto che decide di sé. Al    è stato detto - dovrebbe costitu-
glia; ma è facile anche pensarvi         tempo stesso, l’uomo non può        ire un momento particolare del
nella prospettiva di tutte quelle        ritrovarsi pienamente se non        reciproco dono di sé da parte e
vie, lungo le quali l’umanità da         mediante un dono sincero di         della donna e dell’uomo.La ma-
sempre cerca risposta agli inter-        sé. La maternità dunque è frutto    ternità della donna, nel periodo
rogativi fondamentali ed insie-          dell’unione di un uomo e di una     tra il concepimento e la nascita
me definitivi che più l’assillano.       donna,e in questo modo essa         del bambino, è un processo bio-
Attraverso lo stupore di Maria           realizza - da parte della donna -   fisiologico e psichico che ai no-
avviene l’Incarnazione, l’inizio         uno speciale «dono di sé» come      stri giorni è conosciuto meglio
di quella risposta definitiva, me-       espressione di quell’amore spon-    che non in passato ed è oggetto
diante la quale Dio stesso viene         sale col quale gli sposi si uni-    di molti studi approfonditi. L’a-
incontro alle inquietudini del           scono tra loro così strettamente    nalisi scientifica conferma pie-

20Il Messaggero della Madonna | Marzo
Attualità                     Attualità
                                                                                   di Felice Scalia*

maternità
                                       tori, nonché la parte più impe-         speciale comunione col mistero
                                       gnativa. L’essere genitori - anche      della vita, che matura nel seno
                                       se appartiene ad ambedue - si re-       della donna: la madre ammira
                                       alizza molto più nella donna. È         questo mistero, con singolare
 namente come la stessa costitu-       lei a «pagare» direttamente per         intuizione «comprende» quel-
 zione fisica della donna e il suo     questo comune generare, che             lo che sta avvenendo dentro di
 organismo contengano in sé la         letteralmente assorbe le energie        lei. Alla luce del «principio» la
 disposizione naturale alla mater-     del suo corpo e della sua anima.        madre accetta ed ama il figlio
 nità, al concepimento, alla gravi-    Bisogna, pertanto, che l’uomo sia       che porta in grembo come una
 danza e al parto del bambino, in      pienamente consapevole di con-          persona. Questo modo unico di
 conseguenza dell’unione matri-        trarre, in questo loro comune es-       contatto col nuovo uomo che si
 moniale con l’uomo. Al tempo          sere genitori, uno speciale debito      sta formando crea, a sua volta,
 stesso, tutto ciò corrisponde         verso la donna. Nessun program-         un atteggiamento verso l’uomo
 anche alla struttura psico-fisica     ma di «parità di diritti» delle         - non solo verso il proprio figlio,
 della donna. Quanto i diversi         donne e degli uomini è valido,          ma verso l’uomo in genere -,
 rami della scienza dicono su          se non si tiene presente questo         tale da caratterizzare profonda-
 questo argomento è importante         in un modo del tutto essenziale.        mente tutta la personalità della
 ed utile, purché non si limitino      La maternità contiene in sé una         donna.
 ad un’interpretazione esclusiva-
 mente bio-fisiologica della don-
 na e della maternità. Una simi-
 le immagine «ridotta» andrebbe                                 Cresima
 di pari passo con la concezione
 materialistica dell’uomo e del
 mondo. In tal caso, andrebbe
 purtroppo smarrito ciò che è
 veramente essenziale: la ma-
 ternità, come fatto e fenome-
 no umano, si spiega pienamente
 in base alla verità sulla persona.
 Il Creatore fa ai genitori il dono
 del figlio. Da parte della donna,
 questo fatto è collegato in modo
 speciale ad «un dono sincero di
 sé». Le parole di Maria all’an-
 nunciazione: «Avvenga di me
 quello che hai detto» significa-
 no la disponibilità della donna
 al dono di sé e all’accoglienza
 della nuova vita. Nella maternità
 della donna, unita alla paternità
 dell’uomo, si riflette l’eterno mi-
 stero del generare che è in Dio
 stesso, in Dio uno e trino L’uma-
 no generare è comune all’uomo
 e alla donna. E, se la donna, gui-
 data dall’amore verso il marito,
 dirà: «Ti ho dato un figlio», le
 sue parole nello stesso tempo          Domenica 28 febbraio hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo
 significano: «Questo è nostro          per l’imposizione delle mani del Vescovo Mons. Antonio Staglianò:
 figlio». Eppure, anche se tutti e      Antoci Mattia, Baglieri Paolo, Cannizzaro Roberta, Cavallo Silvia,
 due insieme sono genitori del          Denaro Francesca, Di Maria Michele, Guccione Andrea, La Cognata
 loro bambino, la maternità della       Francesca, Lasagna Alessandra, Paolino Elena, Roccasalva Angela,
 donna costituisce una «parte» spe-     Traina Miriam.
 ciale di questo comune essere geni-

                                                                            Il Messaggero della Madonna | Marzo   21
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