L'arte delle Scienze Marine - Gli oceani ritratti da artisti e ricercatori - Outreach CNR
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L’arte delle Scienze Marine Gli oceani ritratti da artisti e ricercatori a cura di Francesco Marcello Falcieri Gabriella Traviglia
In collaborazione con Catalogo a cura di Francesco Marcello Falcieri Alice Fasano Gabriella Traviglia Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione dei proprietari dei diritti © Accademia di Belle Arti di Venezia, CNR Ismar, Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione © gli artisti per le immagini © gli autori per i testi
Rosalia Santoleri Direttore F.F., Istituto di Scienze Marine CNR L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR–ISMAR) è un Istituto di Ricerca che si occupa dello studio dell’ambiente marino con gli strumenti e le discipline che la scienza ci mette a disposizione. Molto spesso i ricercatori, concentrati sugli aspetti prettamente tecnici del proprio lavoro, trascurano un aspetto fondamentale della ricerca scientifica: la divulgazione dei risultati anche a chi non si occupa di scienza. Questa attività costituisce la terza missione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. In questa mostra, attraverso la preziosa collaborazione tra ricercatori e artisti, l’Istituto si è impegnato nella disseminazione attraverso il confronto con l’arte, offrendo una sintesi dei risultati del proprio lavoro in una forma accessibile ed emotivamente stimolante, un aspetto imprescindibile affinché la ricerca scientifica abbia un impatto forte e duraturo sulla società. In questa collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Venezia l’entusiasmo dimostrato dagli studenti nella comprensione e nella rappresentazione delle attività di ricerca dell’Istituto, a volte anche piuttosto complesse e specialistiche, ha dimostrato le potenzialità offerte dal confronto fra due discipline, permettendo di approfondire la comprensione di metodologie e risultati. Gli artisti sono stati in grado di portare un nuovo punto di vista sull’argomento assegnato, e quindi non solo svolgere la funzione di interpreti ma diventare parte attiva della ricerca presentata.
Giuseppe La Bruna Direttore, Accademia di Belle Arti di Venezia L’Accademia di Belle Arti che io dirigo, in quanto entità produttiva artistica e culturale della Città di Venezia, ha accolto con interesse ed entusiasmo il progetto che unisce insieme Artisti e Scienziati al fine di sensibilizzare i cittadini sul ruolo dell’ambiente marino nella nostra Società attuale mettendo a disposizione della comunità scientifica e dei cittadini le proprie risorse studentesche. Spesso l’Arte è vista solo come momento creativo in cui estro artistico ed immaginazione sono i soli elementi di paragone. Ma nella realtà l’arte implica un continuo processo di apprendimento in cui la conoscenza non è solo riferita alla Storia dell’Arte o alle tecniche di rappresentazione, ma ad una visione molto più ampia in cui l’artista indaga fra Arte, Scienze e Tecnologia, fra microcosmo e macrocosmo, fra essere e divenire e tutto ciò aiuta a costruire con più forza la preparazione di un artista, la cui visione universale lo completa nella sua essenza primaria. In aggiunta a tutto ciò la presenza degli Allievi della Scuola primaria, a mio parere, aggiunge valore al valore in quanto ho sempre pensato che gli investimenti maggiori che un Paese deve fare iniziano da questa Scuola. I Docenti più preparati e più pagati dovrebbero essere impegnati proprio in questa prima ed importantissima fase di formazione e apprendimento del giovane individuo. Ringrazio tutti i miei interlocutori per averci offerto questa opportunità di crescita e ovviamente ringrazio sempre i nostri Allievi dell’Accademia per la grande sensibilità e voglia di confrontarsi e dare sempre il meglio di loro stessi.
Anna Puccio Managing Director, Distretto Veneziano della Ricerca e Innovazione Il DVRI promuove lo sviluppo di una rete di ricerca e innovazione nel territorio veneziano L’obiettivo principale del Distretto è di portare alla luce il valore aggiunto della multidisciplinarietà rappresentata da tutti i centri di ricerca, istituzioni culturali e enti formativi che lo costituiscono e lo rendono un luogo di incontro e scambio. Per questa sua vocazione il DVRI ha scelto di investire nel progetto Science Gallery Venice che si fonda sui principi di collaborazione arte e scienza che prevedono un costante dialogo proficuo tra ricercatori e artisti. La mostra ‘L’arte delle scienze marine – Gli oceani ritratti da artisti e scienziati’ che celebra quest’anno il World Ocean Day, ha dato concretezza a questi principi. A partire da due linguaggi diversi quello scientifico e quello artistico, i partecipanti hanno avuto la possibilità di sperimentare in prima persona i punti d’incontro condivisi nei processi creativi nell’ambito della ricerca sia artistica che scientifica. Il DVRI promuovendo questa iniziativa ha gettato le basi per creare un laboratorio sui generis, nel quale accanto ai microscopi, provette e lastrine c’erano anche tele, pennelli e cere, dando un valore rinnovato a ciò che oggi significa sperimentare.
Francesco Falcieri Ricercatore, Istituto di Scienze Marine CNR Gabriella Traviglia Programming Coordinator, Distretto Veneziano Ricerca Innovazione Interagire. Questo è il verbo alla base della mostra con cui quest’anno si vuole celebrare la Giornata Mondiale degli Oceani: l’interazione tra diversi giocatori del panorama culturale e scientifico di Venezia (CNR-ISMAR, Accademia delle Belle Arti, DVRI e Science Gallery), l’interazione del pubblico con luoghi generalmente preclusi (la sede ISMAR dell’Arsenale) e l’interazione tra artisti in formazione e ricercatori. Questa mostra è nata dalla volontà di far collaborare due realtà molto distanti tra loro, un istituto di ricerca (ISMAR) e un ente di formazione (l’Accademia), creando un contesto in cui entrambe potessero esprimere il loro lavoro con metodologie innovative e che fosse un momento formativo per gli studenti coinvolti. Qui si sono scontrate e incontrate due diverse idee di ricerca: la ricerca scientifica, tipicamente numerica e razionale, e la ricerca artistica, introspettiva e soggettiva. Siamo rimasti piacevolmente stupiti da come gli artisti si sono dimostrati aperti ad affrontare questa sfida, a volte anche molto impegnativa, riuscendo a tradurre nel linguaggio artistico concetti molto complessi, teorici e astratti. Il risultato è sicuramente eccezionale nella sua capacità suggestiva ed evocativa ma anche nel riuscire a veicolare concetti propri della ricerca scientifica in una forma più accessibile.
INDICE Adriatic framework, Fioravanti Benedetta, Bonaldo Davide, p. 13 Anthropogenic Underwater Noise, Niero Arianna, Ghezzo Michol, p. 15 C8H8O3, Furlan Giulia, Zangrando Roberta, p. 17 Center conversion, inside the x(ilo) center, Fulgaro Giulia, Guarneri Irene, p. 19 Ciechi ma non sordi, Perotello Michela, Matricardo Fantina, p. 21 Ciò che c’è, Rossato Francesca, Varadè Massimilian, p. 23 Divide et impera, Querin Giulia, Barbanti Andrea e Sarretta Alessandro, p. 25 Foraminiferi, Rovea Cristian, Donnici Sandra e Zaggia Luca, p. 27 Honey Boxes # Composition, Cescon Stefano, Moschino Vanessa, p. 29 Invasione, Breda Alice, Camatti Elisa, p. 31 Invisibili flussi, Scialpi Ginevra, Bernardi Aubry Fabrizio, Finotto Stafania p. 33 Mare Superum, Maran Cecilia, Ceregato Alessandro, p. 35 Medicine dogs ii in the Belly of the Sea in the Belly of the Snake, Munn Jared, Benetazzo Alvise, p. 37 Metabarcoding, Alberti Isacco, Schroeder Anna, p. 39 Nemico invisibile, Sagone Marta, Sigovini Marco, p. 41 Oceanstructure, Graser Lucia, Barbariol Francesco, p. 43 Pĕlăgus, Secchi Chiara, Bergamasco Alessandro, p. 45 Profondare, Piccinni Francesca, Bergamasco Andrea, p. 47 River-Sea Continuum, Cilli Manuel, Bongiorni Lucia, p. 49 SEGRETAMENTE ENORMEMENTE - La stravaganza del basso costo, Dou Cyann, Corami Fabiana, p. 51 Tracce di Marea, Polloni Isacco, Umgiesser Georg, p. 53 Trama di Fondo, Deganello Giulia e Giacomazzi Erica, Nesto Nicoletta, p. 55 Turbolenze, Nolasco Angelica, Falcieri Francesco Marcello, p. 57
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ARTE SCIENZA Titolo Adriatic framework Interazioni tra morfologia del margine continentale Adriatico meridionale, circolazione profonda e patterns di forme di fondo Autori Benedetta Fioravanti Davide Bonaldo et al. Parole Acque dense, bedforms, NadDW, Acque dense, margine sud Adriatico, chiave evento di raffreddamento 2012 batimetri, forme di fondo, sediment waves Abstract Nello studio effettuato da D. Bonaldo, in Il Mare Adriatico è un sito chiave per cui vengono combinate informazi- oni le dinamiche di acqua densa nel idrodinamiche e geologiche, si sono Mediterraneo. Una volta formate nel ricostruiti i processi che modellano il bacino settentrionale in risposta a fondale del margine continentale forti ondate di aria fredda, queste adriatico meridionale. acque si muovono verso sud-est Questa è una delle zone in cui l’acqua come correnti di fondo fino a più densa, che si forma sulla raggiungere il margine continentale piattaforma continentale al largo delle Adriatico meridionale. Una loro nostre coste, sprofonda nelle zone frazione è intercettata dal ciglio abissali mettendo in moto la esterno della piattaforma circolazione termoalina mediterra- nea, continentale, dalla quale scende con importanti effetti ecologici e di attraverso la scarpata guidata dalla regolazione del clima, oltre a generare gravità e interagendo con le acque una serie di dinamiche e caratteristiche circostanti e la topografia del fondale. morfologiche. Facendo riferimento ad un evento di L’opera Adriatic framework, riflette raffreddamento eccezionale (inverno sull’evento di raffreddamento estremo 2012), in questo studio si combinano avuto nel 2012 in gran parte dell’Italia. i risultati di un modello idrodinamico Un elaborato video in 3D del ricercatore con le evidenze geologiche derivanti ricostruisce tramite modello dall’analisi dei patterns di forme di matematico la densa formazione di fondo dell’Adriatico meridionale. acqua e migrazione off-shelf, indotta I risultati permettono l’identificazione appunto dall’eccezionale evento, viene dei flussi lungo ed attraverso la messo in relazione con una serie di piattaforma e la scarpata continentali, video tratti da servizi meteorologici di con enfasi sul ruolo della geometria a Telegiornali nazionali. larga scala del margine nel controllo A fianco un collage, nel quale vengono dei processi morfodinamici, annotate varie implicazioni geologiche. permettendo di distinguere il Tale composizione unisce diversi modi contributo relativo di cascading di di interpretare un evento: l’analisi acqua densa e circolazione di scientifica, la divulgazione e background. l’informazione delle masse, la ricerca Questo studio fornisce un primo artistica dell’equilibrio tra gli elementi. quadro quantitativo sui meccanismi idrodinamici responsabili del Videoinstallazione su monitor e collage rimodellamento del margine quadro su tela 25 x 25 cm continentale Adriatico meridionale, suggerendo un approccio modellistico all’interpretazione dei dati resi disponibili dalle recenti tecnologie di misura. 13
ARTE SCIENZA Titolo Anthropogenic Underwater Noise SOUNDSCAPE - Soundscapes in the North Adriatic Sea and their impact on marine biological resources Autori Arianna Niero Michol Ghezzo et al. Parole Sottacqua, soundscape, inquinamento Inquinanti emergenti, rumore sottomarino, chiave da rumore marino biodiversità acustica, soudscape Abstract Anthropogenic Underwater Noise Il rumore sottomarino è un intende ricreare il paesaggio acustico inquinante emergente. dell’ecosistema marino, focalizzando Sono molte le evidenze scientifiche la propria attenzione sull’impatto che indicano come esso non solo sonoro delle attività umane su questo incide sul comportamento dei classici ambiente. organismi acusticamente dotati, ma L’opera sviluppata intende mettere in anche danneggia fisiologia, salute e luce il lavoro di ricerca della Dottores- sviluppo di numerose specie di sa Michol Ghezzo e dei suoi colleghi invertebrati e di pesci. nell’ambito del progetto europeo Le conseguenze a livello di SOUNDSCAPE. biodiversita’ e a livello ecosistemico Il piano di lavoro, finanziato dal ed economico possono essere programma Italia-Croazia, prevede di pesanti, soprattutto nella monitorare il paesaggio sonoro prospettiva di crescita blu. subacqueo del Mare Adriatico Il progetto SOUNDSCAPE finanziato attraverso una rete di 8 idrofoni dal progamma Italia-Croazia si distribuiti lungo le coste italiane e prefigge di sviluppare una rete di croate che registreranno in maniera monitoraggio di 8 idrofoni tra coste continuativa per un anno. italiane e croate, e di ottimizzare Il progetto, attualmente in fase di l’analisi dei paesaggi sonori sviluppo, permetterà l’analisi e la dell’Adriatico. valutazione del clima sonoro Lo studio si avvale di modelli di sottomarino e suggerirà un succes- propagazione del suono sivo piano di intervento a protezione sottomarino, utilizzati per valutare la della biodiversità dell’ecosistema preferenza di distribuzione spaziale marino. delle specie sensibili in rapporto alle Anthropogenic Underwater Noise attività umane. utilizza le sonorità della Laguna Lo scopo e’ di sviluppare strumenti Veneta, registrate attraverso l’uso di di valutazione e pianificazione di un idrofono in diversi punti nevralgici azioni di mitigazione per consentire del traffico marittimo lungo il Canal uno sviluppo sostenibile. Grande e il Canale della Giudecca, e intende simulare l’impatto distruttivo che il rumore sottomarino di origine antropica ha sugli organismi acquatici. Installazione sonora 15
ARTE SCIENZA Titolo C8H8O3 Metossifenoli liberi nelle acque del mare di Ross. Autori Giulia Furlan Roberta Zangrando et al. Parole Traccianti molecolari, fitoplancton, Metossifenoli, Acqua di mare, Mare di chiave cambiamento, presenza/assenza Ross, Antartide Abstract Il lavoro dell’artista è quello di mostrare E’ stata studiata una classe di traccianti quello che ad occhio nudo non si può ambientali: i metossifenoli liberi (MFs) vedere. Attraverso la dissolvenza in acque marine antartiche al fine di di creare la sensazione della presenza di spiegarne le sorgenti e la distribuzione queste alghe che sono alla base della dimensionali nell’aerosol atmosferico catena alimentare oceanica. antartico. I campioni di acqua sono Il creatore dell’opera entra in un mondo stati filtrati per misurare le di nuovi linguaggi e nuove forme. concentrazioni di MF nelle frazioni La pittura contemporanea, quasi in particolata e disciolta. Vanillina, acido maniera sorprendente, più che vannilico, acetoovanillone acido ricondurlo a una visione del mondo, gli p-coumarico sono i composti più svela una conoscenza delle immagini in abbondanti nella frazione dissolta degli profondità e trasparenza. Ha cambiato strati superficiali della colonna d’acqua, la sua visione delle cose. La modernità è aspetto che facilita gli scambi la convinzione che il cambiamento è mare-atmosfera attraverso processi di l’unica cosa permanente e che bubble busting. I MFs all’interno l’incertezza è l’unica certezza. Come dell’aerosol marino presentano un per i composti fenolici liberi nelle acque grado di ossidazione maggiore rispetto del Mare di Ross. Traccianti molecolari a quelli disciolti in acqua marina, cosa infinitamente piccoli, impossibili da che fa pensare siano di emissione più vedere. Presenti, ma per l’occhio nudo recente. assenti. Ed ecco il nesso, la presenza Questi risultati indicano che i MFs nell’apparente assenza. Mostrare ciò presenti nell’atmosfera del mare di che non si vede. Riuscire a dimostrare, Ross sono emessi localmente. come un non udente sente la musica, Sono state identificate tre potenziali attraverso delle vibrazioni. Vibrazioni di sorgenti di MP: colore. Hanno altre forme. Altri volumi. 1) intrusioni di Modified Circumpolar Diversi. Tremori, presenti, che si Deep Water; manifestano nell’assenza. La loro forma 2) produzione di essudati contenenti è la non forma. Il loro mondo un acido vanillico, p-comarico e siringico segreto. Sono la rivelazione di universi da parte di alghe diatomee; segreti. Parlano di silenzi. E in silenzio 3) scioglimento dei ghiacciai e sussurrano parole. Raccontano quello delghiaccio marino. che non possiamo vedere. Sanno cose Le analisi statistiche eseguite e i bassi che non conosciamo. Il mondo degli valori del rapporto acido artisti è come la vita di una farfalla. vanillico/vanillina indicano che la più Dura un istante. L’attimo del probabile sorgente di MFs siano i fitoplancton: fucina della sostanza di cui processi di senescenza fitoplantonica. andiamo analizzando. Tela di cotone dipinta con colori ad olio su base di impermeabili per barche. 17
FRONTE Attenzione, rimuovere tutte le linee guida Dimensioni documento aperto 15 cm (base) x 21.2 cm (altezza) Area stampabile 14.8 cm (base) x 21 cm (altezza) Margine di abbondanza Taglio Area sicura
ARTE SCIENZA Titolo Center conversion, inside the x(ilo) Il legno, casa e nutrimento center Autori Giulia Fulgaro Irene Guarneri et al. Parole Teredini, bioerosione, centro, Teredini, peracaridi, degradazione del chiave integrazione, raggi x legno, patrimonio culturale Abstract In punta di piedi l’artista ha cercato Gli organismi xilofagi sono organismi da subito di addentrarsi e che si nutrono prevalentemente di interiorizzare l’articolo del ricercatore, legno (dal greco: ξύλον (xýlon) familiarizzando con i concetti chiave e “legno” e φαγεiν(phagèin) le forme di questi esseri viventi, che “mangiare”). In ambiente marino la fanno del legno la loro fonte di degradazione del legno avviene non sostentamento. In un ambito solo tramite l’attività di funghi e apparentemente lontano da quello batteri, ma soprattutto grazie a abituale, l’artista ha cercato di organismi altamente specializzati cogliere tutta la materia artistica che che ricadono nei gruppi dei la natura ha prodotto e metterla in molluschi, dove troviamo le Teredini, opera. e dei crostacei, rappresentati da Il risultato è una riflessione su Chelure e Limnorie. forma e materia scaturita da un Questi organismi utilizzano strategie ceppo di legno, basamento dell’opera differenti per insediarsi nel legno e e caposaldo della ricerca scientifica. per sfruttare di questa risorsa al Sopra di esso si staglia una tavola, fine di ottenerne protezione e ugualmente in legno rappresentante il nutrimento, causando quindi un mondo di questi animali marini, dei diverso tipo di danno alle strutture parassiti che vivono su di essi e gli lignee. scavi che operano nel legno. Il loro studio è volto a comprenderne Queste forme apparentemente l’importante ruolo funzionale a livello casuali, seguono un senso che trova il ecosistemico, ma è altresì orientato suo punto focale nel centro. alla tutela del patrimonio culturale e Come in natura, un mondo storico. Infatti le ricerche sono apparentemente dominato dal caso e condotte non solo a comprendere le avulso all’ uomo cela invece il suo peculiarità dei loro adattamenti, la senso, il suo convergere in un loro biologia, le strategia meccanismo perfetto. dell’alimentazione e le interazioni con altri organismi, ma anche Basamento in legno con tavola realizzata all’individuazione di metodi di con tecniche miste in legno, 100 x 70 cm protezione delle strutture lignee, come briccole, pali d’ormeggio, porte d’acqua, pontili e relitti di imbarcazioni. 19
ARTE SCIENZA Titolo Ciechi ma non sordi Stima dell’impronta delle attività umane sui fondali delle aree costiere: il caso della laguna di Venezia, Italia. Autori Michela Perotello Fantina Madricardo et al. Parole Fondale, ritrovamenti, corrosione, Coastal system, seafloor, human chiave sedimenti, trasformazione footprint, coastal infrastructure impact Abstract La problematica affrontata sono i I sistemi costieri sono tra gli cambiamenti e l’impatto, che l’azione ambienti più studiati, più vulnerabili dell’uomo ha sui fondali della laguna e più importanti dal punto di vista di Venezia. economico del pianeta; tuttavia, Si va quindi ad indagare quanto il finora si è dedicata poca attenzione traffico marittimo trasformi il alle conseguenze delle attività fondale, tramite corrosione, umane sul fondale di questi spostamenti di grandi masse di acqua ambienti. e raschiamenti di larghi tratti per In questo studio, si presenta una consentire il miglior passaggio delle stima quantitativa degli effetti grandi navi. dell’attività umane sul fondale dei Un aspetto della ricerca di particolare canali tidali della laguna di Venezia interesse è stato il ritrovamento di utilizzando 2500 chilometri di grandi quantità di immondizia sul mappatura multibeam a copertura fondale, i quali accumulandosi, hanno totale. Questo dataset così esteso contribuito a cambiarne l’aspetto. fornisce un prova senza precedenti Ciò su cui si è realizzato il progetto è del’impatto dell’uomo, che si stato quindi una composizione di estende molto al di là della riduzione lastre di zinco sulle quali si è cercato della superficie delle barene e delle di ricreare con la corrosione modifiche artificiali delle geometrie dell’acido: la stessa corrosione che degli inlet tidali. l’attività umana dà al suo fondale. L’impronta diretta e indiretta Partendo da una corrosione dell’attività umana include i segni dei incontrollata e diffusa, si è andato poi dragaggi e delle depressioni erosive a sondare la superficie, decidendo poi che si sono create rapidamente dove e quanto scavare. attorno alle strutture costruite per Sulla base ottenuta, è stata scelta la proteggere la città storica di tecnica dell’acquaforte, così da Venezia dalle alte maree. andare a scoprire, come un Si documenta inoltre l’effetto del archeologo marino, i sedimenti che si traffico marittimo (erosione creata trovano sul fondo. dalle eliche dei motori e segni delle stesse che arano sui fondali) e la Composizione di incisioni su lastre in presenza diffusa di rifiuti sul fondale. zinco Di particolare rilevanza sono i rapidi cambiamenti morfologici che interessano i fondali e che minacciano la stabilità delle strutture antropogeniche. 21
ARTE SCIENZA Titolo “Ciò che c’è” Determinazione dell’ultra-traccia del mercurio totale nelle acque imbottigliate italiane Autori Francesca Rossato Massimiliano Vardè et al. Parole Invisibilità, infinitamente piccolo, trasfor- Acque minerali naturali, CV-AFS, intake chiave mazione, mutazione,rilevazione giornaliero, valutazione del rischio Abstract Per l’opera sono state utilizzate Il mercurio è un inquinante tecniche miste (grafite, inchiostro, persistente e altamente tossico. colore a olio, acquarello) su un La sua concentrazione nelle acque supporto di carta 70 x 50, incollato minerali spesso è al di sotto dei limiti poi su un pannello di legno da di rilevazione e quindi richiede appendere. Ciò che ha attirato l’utilizzo di metodi analitici l’attenzione dell’artista e su cui ha strumentali (spesso molto costosi e lavorato sono stati i concetti di inaccessibili per molti laboratori). In invisibilità e di trasformazione. questo lavoro, è stato utilizzato un Il foglio bianco, lasciato pulito senza metodo meno costoso basato sulla nessuna preparazione è la spettrometria a fluorescenza simulazione di un ambiente “neutro”, atomica a vapori freddi. Sono stati puro, come l’acqua (dove questa analizzati 255 campioni, sostanza, il mercurio, si fa invisibile, rappresentanti 164 tipologie tanto infinitamente piccola) e allo differenti da 136 sorgenti situate in stesso tempo è bianco e pulito come 18 regioni italiane. Tutti hanno la clean room dove, tramite mostrato concentrazioni di mercurio l’apparecchiatura apposita, avviene la tra sub nanogrammi e pochi trasformazione del materiale che nanogrammi per litro, al di sotto successivamente ne permette la delle normative nazionali ed misurazione. In questo ambiente europee. puro, dato dal foglio bianco, ha Le differenze nelle concentrazioni ricreato un percorso di forme che si sono correlate alle caratteristiche trasformano, simulando il processo di ambientali delle sorgenti, alla cambiamento della sostanza. portata e all’impatto delle attività Allo stesso tempo ha voluto dare una umane. Concentrazioni più elevate possibile, personale visibilità a questo sono state trovate in acque da aree materiale in grado di raggiungere una con attività estrattive, termali e minutezza tale da non poter essere vulcaniche. Questi dati permettono visto in nessun modo, ma appunto, di stimare l’assunzione giornaliera di solo misurato. mercurio, dal consumo di acqua Nell’utilizzo dei colori si è ispirata a minerale, da parte della popolazione. uno dei processi chimici di Questa è risultata notevolmente individuazione del mercurio dove inferiore, non solo rispetto al valore emerge una caratteristica tonalità provvisorio tollerabile (1 µg L-1 gialla. secondo la legislazione europea e italiana), ma anche rispetto al valore Opera su carta ottenuta con tecniche stimato di assunzione settimanale miste (grafite, inchiostro, colore a olio, tollerabile (PTWI, 4 µg kg-1 peso acquarello) su base di legno,70 x 50 corporeo). cm 23
ARTE SCIENZA Titolo Divide et impera Conoscere per pianificare:la ricerca per la pianificazione dello spazio marittimo ed uno sviluppo sosteni- bile dell’economia del mare Autori Giulia Querin Alessandro Sarretta e Andrea Barbanti Parole Legame Pianificazione spazio marittimo, blue chiave economy, sviluppo sostenibile Abstract Con pianificazione dello spazio Conoscere per pianificare: la ricerca marittimo si intende un processo che per la pianificazione dello spazio vede la convivenza tra due principali marittimo ed uno sviluppo aspetti completamente opposti tra loro. sostenibile dell’economia del mare. Da una parte l’ambiente e la sua L’economia del mare è salvaguardia, dall’altra l’economia e le un’opportunità per il Paese e per il forze politiche che spingono a cercare Mediterraneo. nuovi metodi per sfruttare il territorio Perché essa si possa sviluppare in marino: un insieme di forze contrastanti modo da non compromettere le che cercano di convivere tra loro senza risorse su cui si fonda occorre interferire l’una con l’altra. pianificare lo sviluppo dei settori Nell’opera (composta da 9 tele dipinte economici interessati (energia, ad olio della dimensione di 15x15 cm pesca e acquacoltura, trasporti, ciascuna e tre pietre di diverse turismo, ecc.) in modo da dimensioni lavorate con cera e piombo) consentirne una crescita sostenibile, si cerca di mettere a fuoco quest’ardua non conflittuale, coerente con la coesistenza lasciata intendere visione espressa dalle politiche dall’apparire velato di figure della flora e europee ed internazionali e dalla la fauna marine in contrasto con la società civile. presenza di alcune rappresentazioni La sostenibilità ambientale di questo antropomorfe, chiaro simbolo sviluppo è un elemento essenziale. dell’azione dell’uomo su questo La Pianificazione dello Spazio ambiente. Marittimo richiesta a tutti i paesi L’unione casuale e forzata di queste membri della UE da una specifica tele lascia che sia lo stesso spettatore Direttiva (2014/89/EU) è una delle ad indagare e a trovare un legame o modalità attraverso le quali meno tra i vari componenti presenti raggiungere questo obiettivo. nella composizione, mentre Per fare questo bisogna conoscere l’accostamento a queste pietre la situazione in atto e i trend attesi, decorate e arricchite da della semplice individuare potenzialità e rischi di cera d’api e dello stagno vuole essere conflitto e di impatto sulle una fonte di riflessione sulla preziosità e componenti ambientali, sviluppare seppur apparentemente semplice, sulla una visione per gli anni a venire, meravigliosa utilità del nostro suolo. supportare la costruzione di scenari di sviluppo che siano in linea con 9 tele dipinte ad olio della dimensione questa visione e la traducano in di 15x15 cm ciascuna e tre pietre di azioni di medio e lungo termine, diverse dimensioni lavorate con cera e discutere con tutti i portatori di stagno interesse interessati i problemi e le possibili soluzioni. 25
ARTE SCIENZA Titolo Foraminiferi Piccolo è bello.Bellezze dei fondali marini al microscopio Autori Cristian Rovea Sandra Donnici e Luca Zaggia Parole Foraminifera, disegno, illustrazione Organismi microscopici, minerali chiave Abstract I foraminiferi sono micro-organismi L’ambiente marino ha sempre marini poco conosciuti, essi però incuriosito l’uomo per la grande svolgono ruoli molto importanti varietà delle forme di vita che in nell’ecosistema e sono quindi esso vivono e prosperano. oggetto di ricerca scientifica. Basti pensare agli organismi che Purtroppo le loro dimensioni ridotte popolano le acque o i fondali delle non agevolano la loro conoscenza, scogliere o delle barriere coralline, per essere studiati necessitano infatti dove anche l’approccio più casuale di apparecchiature costose e suscita una percezione immediata di complicate da usare, difficilmente quanta bellezza sia custodita al di accessibili se non si è ricercatori del sotto della superficie degli oceani. settore. Persino i fondali sabbiosi o limosi, Il progetto realizzato cerca quindi di seppur apparentemente sterili, essere una soluzione a questo sono frequentati da creature problema, rendendo accessibile a straordinariamente attraenti. tutti questo mondo. Grazie all’utilizzo Anche a livello microscopico, la vita di vari documenti e di materiale dell’ambiente marino è decisamente fotografico al microscopio, sono stati affascinante con la molteplicità di realizzati una serie di disegni a mano, forme che caratterizzano la colonna successivamente messi al negativo, d’acqua e che identifichiamo come per mettere in evidenza questi fito- e zooplancton. Tuttavia, al di protozoi nei loro dettagli. là di chi ha uno specifico interesse di Perciò alle apparentemente confuse studio, pochi conoscono la diversità foto in bianco e nero del microscopio e la bellezza forme viventi che elettronico, sono stati applicati colori risiedono nei sedimenti e nei fanghi e isolati dettagli appartenenti ai dei fondali. In particolare, quando foraminiferi. consideriamo la scala microscopica, Così facendo la loro anatomia e le non solo gli organismi, ma anche le loro caratteristiche, a partire dalla particelle inorganiche che forma del loro guscio fino ad arrivare costituiscono il sedimento stesso, agli ingrandimenti che mettono in i costituenti minerali (clasti), evidenza i framboidi di pirite color possono risultare particolarmente oro, sono stati resi accessibili a tutti. interessanti ed affascinanti. Con questo contributo vogliamo Serie di Illustrazioni intraprendere un viaggio alla scoperta di alcune delle bellezze microscopiche sparse nei sedimenti dei fondali marini, siano esse forme viventi, minerali ovvero prodotti della trasformazione di questi in seguito alla deposizione sul fondale e al seppellimento (diagenesi). 27
ARTE SCIENZA Titolo Honey Boxes # Composition Biomonitoring approach with mussel Mytilus galloprovincialis (Lmk) and clam Ruditapes philippinarum (Adams and Reeve, 1850) in the Lagoon of Venice. Autori Stefano Cescon Vanessa Moschino Parole Biomarker,stress chimico e termico, Biomarker, biomonitoraggio, organismi chiave alterazioni fisiologiche sentinella Abstract In tossicologia, un biomarcatore può Ogni organismo vivente, animale o essere utilizzato per valutare vegetale, che può fornire indicazioni l’esposizione a varie sostanze (anche sul livello di contaminazione di una tossiche) ambientali. In un modo, per determinata area può essere un certi versi parallelo, si è utilizzato in organismo bioindicatore o sentinella. questa ricerca la cera come L’approccio più comunemente medium/marcatore, reagente a utilizzato della bioindicazione si basa diversi stadi della realizzazione sulla valutazione dei livelli di dell’opera. contaminanti nell’organismo Questo materiale specifico si bioindicatore. Questa metodologia si comporta come sentinella che basa sul principio ecotossicologico accoglie, a seconda dei casi, le del bioaccumulo per cui un impurità o stress ambientali con cui organismo animale o vegetale tende viene a contatto durante il processo ad accumulare concentrazioni del di lavorazione. contaminante superiori a quelli Dalla diversa concentrazione di dell’ambiente in cui vive. pigmenti (siano essi di derivazione Molti studi condotti sia in condizioni chimica o naturale) nell’amalgamarsi di laboratorio che in popolazioni con diversi tipi di cera (cera d’api naturali hanno permesso di valutare naturale, paraffina e stearina) fino al quali siano gli effetti biologici delle grado massimo di tensione, sostanze inquinanti sugli organismi rappresentato dalla cera bollente allo bioindicatori. In questo contesto, stato liquido, si ottengono diverse i biomarker sono definiti come quelle vibrazioni tonali visibili sulle varie alterazioni misurabili a livello superfici finanche situazioni molecolare, biochimico, cellulare o inaspettate come crepe e livelli di fisiologico, indicative di deposizione della cera tra loro un’esposizione e/o di un effetto irregolari. tossico subito da un organismo a L’opera diventa quindi un indicatore causa della presenza in ambiente di delle mutue relazioni di queste fasi, composti inquinanti o, più in dove ciò che conta è l’impurità, il generale, di condizioni di stress germe o errore (in questo caso ambientale. accolto) che diventa parte integrante Studi condotti in laguna di Venezia dell’opera e che la fa vibrare. utilizzando diverse specie di organismi, quali mitili e vongole, Tre casse in cera 130x19x19 cm (x2); hanno permesso di valutare degli 78x15x9 cm. effetti della contaminazione in questo ambiente naturale, da secoli sottoposto a numerosi impatti antropici. 29
ARTE SCIENZA Titolo Invasione Stranieri ben noti: lo zooplancton e le sue specie aliene Autori Alice Breda Elisa Camatti, A. Schroeder e M. Pansera Parole Equilibrio, cambiamento, Zooplancton, specie aliene, hotspot chiave trasparenza, energia Golfo di Venezia Abstract Dal confronto con i ricercatori sono Lo zooplancton occupa una emerse le dinamiche dei meccanismi posizione centrale nella rete trofica che determinano l’insediamento delle pelagica, trasferendo carbonio ed specie aliene nei nuovi ecosistemi, in energia dai produttori primari ai livelli particolare quello della Laguna trofici superiori. Veneta. Il materiale fotografico è Le specie aliene, chiamate anche stato fondamentale per determinare specie non indigene (NIS), le scelte dei materiali, forme e rappresentano una delle principali dimensioni. criticità per gli ambienti acquatici; il L´installazione é composta da tre comportamento invasivo di alcune di pannelli di vetro 40 x 50 cm su un esse infatti è stato riconosciuto supporto di legno/metallo (misure come una delle principali minacce alla totali 40x40x150 circa). Il primo è conservazione della biodiversità e al occupato da una rappresentazione funzionamento degli ecosistemi dell’organismo ctenoforo alieno marini. La presenza di NIS è in Mnemiopsis leidyi, dipinto in aumento e tra i nuovi taxa riportati trasparenza direttamente sul vetro; molti sono organismi zooplanctonici. al centro si trova un supporto di carta Le ipotesi più plausibili sulle modalità leggera con la sagoma di un uovo di introduzione in aree anche molto duraturo di copepode, mentre l’ultima lontane da quella di origine sono il lastra rappresenta una composizione trasporto con le acque di zavorra di vari organismi zooplanctonici che delle navi, o il rilascio in ambiente fluttuano. tramite acquacoltura ed industrie L’utilizzo del vetro come supporto é ittiche, soprattutto grazie alla stato ispirato dall’atto di osservare il capacità di alcuni di loro di produrre plancton al microscopio; la uova durature (ossia uova in stadio trasparenza permette di utilizzare più quiescente finché le condizioni livelli che rendono l’installazione ambientali risultano avverse). Il Mare tridimensionale e quindi osservabile a Adriatico settentrionale e in 360°. particolare la Laguna di Venezia sono stati riconosciuti come hotspot Tre pannelli di vetro 40 x 50 cm di introduzione di specie non ciascuna su un supporto di indigene e negli ultimi anni, proprio in legno/metallo, 40x40x150 cm queste aree, sono state segnalate diverse NIS zooplanctoniche, ad esempio i copepodi Oithona davisae e Pseudodiaptomus marinus e lo ctenoforo Mnemiopsis leidyi. 31
FRONTE Attenzione, rimuovere tutte le linee guida Dimensioni documento aperto 15 cm (base) x 21.2 cm (altezza) Area stampabile 14.8 cm (base) x 21 cm (altezza) Margine di abbondanza Taglio Area sicura
ARTE SCIENZA Titolo Invisibili flussi Phytoplankton succession in a coastal area of the NW Adriatic, over a 10-year sampling period (1990–1999) Autori Ginevra Scialpi Fabrizio Bernardi Aubry e Stefania Finotto Parole Video, still life, acqua, statico, plankton Fitoplancton, foresta invisibile, vita nel chiave mare e sulla terra, qualità ambientale Abstract Il progetto consiste in una installazione Il fitoplancton è composto da organismi audio-video di un minutaggio contenuto, acquatici microscopici (microalghe), avente come soggetto una superficie invisibili ad occhio nudo, che d’acqua, sopra la quale si muovono svariati vagabondano nel mare traportati dalle pezzi di plastica che ricordano nelle forme, correnti. Come le piante terrestri, nei colori e nella dinamica diverse specie di attraverso la fotosintesi, il fitoplancton fitoplancton. sfrutta l’energia solare e le sostanze Il video ha un carattere cromatico nutrienti presenti nell’acqua per vivere e impostato per ricordare le immagini che si riprodursi. Quando ci tuffiamo nell’acqua, osservano attraverso le lenti di un ci immergiamo in una foresta invisibile microscopio. composta da microalghe dalle forme I soggetti del video sono delle parti di bizzarre, visibili solo al microscopio. plastica appositamente modellate e Esse, al pari delle foreste amazzoniche colorate a favore dell’opera, di modo da producono metà dell’ossigeno che porre un occhio di riflessione sulla respiriamo e sottraggono l’anidride vastissima quantità di elementi carbonica dall’atmosfera rendendo microscopici a noi invisibili presenti nelle possibile la vita sulla terra. Il fitoplancton è acque degli oceani, nei mari, o più il primo anello della catena alimentare semplicemente nella Laguna di Venezia, marina, ciò significa che di esso si nutrono sia che si tratti di fitoplancton sia di organismi erbivori più piccoli(zooplancton) microplastiche. che a loro volta sono predati da organismi Le riprese sono state girate dal vivo e non marini più grandi fino ad arrivare ai pesci e sono state modificate nè post-prodotte in ai grandi predatori. Inoltre, reagendo alcun modo. velocemente ai cambiamenti ambientali ci fornisce un rapido segnale dell’evoluzione Installazione audiovisiva dell’ecosistema marino di cui fa parte. Per tutti questi motivi il fitoplancton è parte integrante di normative europee per la valutazione della qualità ambientale marina. Nel lavoro presentato vengono investigate la composizione e l’evoluzione della comunità fitoplanctonica della fascia costiera veneta, in un periodo di dieci anni. L’analisi ha indagato i principali fattori che influenzano la crescita del fitoplancton e la regolarità stagionale delle fioriture microalgali evidenziando un’assenza di cambiamenti significativi nel tempo ed invece una variazione della qualità ambientale procedendo da nord verso sud. 33
FRONTE Attenzione, rimuovere tutte le linee guida Dimensioni documento aperto 15 cm (base) x 21.2 cm (altezza) Area stampabile 14.8 cm (base) x 21 cm (altezza) Margine di abbondanza Taglio Area sicura
ARTE SCIENZA Titolo Mare Superum Vite primordiali negli abissi Autori Cecilia Maran Alessandro Ceregato Parole Mare Adriatico, fondali marini, Biodiversità, comunità chemiosintetiche, chiave inquinamento cold seeps, Mare Mediterraneo Abstract Se potessimo sollevare la coltre di Il nostro mondo è popolato di acqua che ricopre il Mare Adriatico organismi che come noi respirano scopriremmo fondali ricchi di comunità ossigeno accumulato in milioni di di organismi assai articolate. Diverse anni dalla fotosintesi di batteri, alghe forme di vita si sono adattate alle e piante, è quindi naturale pensare profondità marine, sfruttando la che anche sotto la superficie del fotosintesi prodotta dal fitoplancton e mare, come i delfini e i pesci, tutti gli dalle alghe raggiunte dalla radiazione organismi basino sull’ossigeno le loro solare o dalle numerose sorgenti di fluidi funzioni vitali. e gas, come CO2, metano e idrocarburi, Ma se la vita sulla Terra comparve al posto dell’ossigeno. Il Mare Nostrum ca. 4,5 miliardi di anni fa, gli attuali rappresenta un archivio naturale di livelli di ossigeno nell’atmosfera si comunità adattate ad ambienti estremi, raggiunsero solo attorno agli ultimi che ci portano indietro ai tempi in cui la 400 milioni di anni. fotosintesi non aveva ancora L’atmosfera primitiva era data da trasformato il Mondo. metano, ammoniaca, idrogeno, I cambiamenti climatici e gli impatti vapore acqueo, così i primi semplici antropici minacciano anche questi organismi unicellulari erano adatti ad remoti rifugi di biodiversità. una vita anaerobica in un pianeta L’opera vuole descrivere il Mar Adriatico con oceani molto diversi da quelli nella sua totalità attraverso la tecnica attuali, vulcanismo intensissimo e dell’incisione; è composta da quattro radiazione ultravioletta matrici di zinco, sfondate, in modo da incontrastata, ambienti per noi ricordare la forma del Mare prima e estremi. dopo la scomparsa di parte delle terre Il Mediterraneo (e l’Adriatico) per la emerse, descritte da una linea intenta a sua storia geologica è ancora oggi rappresentare un tratto della Penisola. uno straordinario archivio naturale di L’incisione all’interno delle matrici comunità chemiosintetiche legate interpreta le forme viventi che popolano all’emissione di geofluidi (cold le più estreme profondità del nostro seeps) sul fondo. mare, attraverso varie tecniche quali Il motore è il consorzio di differenti l’acquaforte, il marbling e morsure gruppi microbici autotrofi che dirette con acido nitrico e citrosodina. elaborano metano e solfuri e L’opera rappresenta l’incontro tra ciò rilasciano energia, sfruttata come nel che si vede e quello che è invisibile, mondo fotosintetico, da organismi rendendo così degno di nota ogni eterotrofi che creano sul fondo singolo del Mar Adriatico, in modo da straordinarie comunità di animali conoscerlo nella sua interezza. come bivalvi e pogonofori, spesso in simbiosi con batteri, in contrasto Incisione su matrice 50 x 70 cm e 4 lastre con gli altri ambienti profondi cui di zinco,50 x 30 cm ciascuna spetta ben poco della produzione primaria della superficie degli oceani. 35
ARTE SCIENZA Titolo Medicine dogs ii in the Belly of the Extreme waves in stormy seas Sea in the Belly of the Snake Autori Jared Munn Alvise Benetazzo Parole onde, oNDE, ONDE, ONDe, onde Onde estreme, freak waves, mareggiate, chiave progettazione navale Abstract Come si possano anticipare le onde In oceanografia, le onde anomale enormi che nascono dalle tempeste? (chiamate anche freak o rogue Dipinta con l’utilizzo di acqua di mare, waves) sono un fenomeno marino di quest’opera raffigura il ventre marino grande interesse che negli anni sta dove si formano potentissime onde. attirando l’attenzione di una sempre I disegni contenutI nel dipinto più numerosa comunità di ricercatori. illustrano la storia di un cane mangiato Le onde anomale sono così chiamate da un mostro marino. dentro la pancia poiché la loro considerevole altezza di questo mostro, un serpente marino (che può raggiungere e superare i a sua volta lo mangia. 30 m) supera un determinato valore Lì dentro dentro, il cane incontra altri in relazione all’energia dello stato di sei cani, i medicine dogs. mare e le rende di difficile Assieme, i cani cercano di curare il caratterizzazione e previsione. serpente per fermare le onde La dimensione e imprevedibilità delle pericolose che eruttano nel nostro onde anomale fa sì che esse abbiano mare per colpa delle ferite causate un ruolo di rilevante importanza per dalla pazzia del serpente che è dentro la navigazione, in quanto l’impatto la pancia del mare. con tali onde è estremamente I cani stanno ancora cercando la dannoso anche per la navi di più soluzione con l’aiuto di dr. Alvise grande tonnellaggio. Benetazzo. E’ stato calcolato che circa 20 navi super-carriers affondano ogni anno Installazione compsta da un acquerello su a seguito dello scontro con una onda carta, 100x150 cm; serie di 9 disegni a anomala. china 10x13 cm La ricerca condotta in ISMAR-CNR si inserisce in questo ambito di studio e riguarda,principalmente, lo sviluppo e l’utilizzo di sistemi di osservazione 3D della superficie del mare che permettono di cogliere le onde estreme durante lo loro fase di sviluppo. Parallelamente e contestualmente alla parte strumentale, la ricerca indaga l’uso di modello stocastici, che, trattando le onde di mare come un processo random che evolve nello spazio 2D così come nel tempo, ha permesso di ottenere importanti risultati nello studio delle onde di mare estreme. 37
ARTE SCIENZA Titolo Metabarcoding Metabarcoding- un approccio molecolare Autori Isacco Alberti Anna Schroeder, M. Pansera, E.Camatti Parole Metabarcoding, genetica, plankton, Biodiversità, zooplancton, chiave trasparenza, diversità nascosta metabarcoding, ecologia molecolare Abstract L’intenzione è stata quella di L’analisi della biodiversità rappresentare con un’immagine zooplanctonica é un elemento chiave simbolica una ricerca che si basa nello studio dei processi ecosistemici sulla genetica di comunità e degli marini e delle risposte comunitarie a organismi che la compongono. cambiamenti ambientali. Dato che E’ stata utilizzata una lastra in l’analisi morfologica classica è molto vetro sintetico 50 x 125 x 0,4 cm impegnativa, in termini di tempo e di sulla quale è stata incisa risorse, sono richiesti metodi più un’immagine. Un sistema veloci ed economici che a loro volta d’illuminazione a LED posto sul siano in grado di raggiungere bordo del pannello illumina le zone un’ampia copertura tassonomica. scalfite evidenziando il messaggio Il DNA-metabarcoding è un nascosto. Così, in un processo approccio moderno per ispirato al tema della ricerca, il l’identificazione tassonomica della pannello diviene una piastra di comunità basato sull’utilizzo di un petri. frammento di DNA unico per ogni Una nube di organismi offre un specie (“barcode”/ “codice a barre”) messaggio d’insieme che che quindi può essere utilizzato per permette l’identificazione del discriminarla. singolo in un processo che va dal Nonostante la perdita di informazioni grande al piccolo e viceversa. sulla struttura della popolazione Passando per il DNA dal gruppo si (sesso, stadio di sviluppo), l’analisi riesce a risalire all’identità di ogni molecolare è in grado di rilevare la organismo. “biodiversità nascosta” essendo in grado di identificare anche specie Incisione su base di vetro,50 x125 x0.4 cm criptiche e stadi larvali. Il metabarcoding risulta quindi essere un approccio promettente, specialmente per studi della biodiversità in ecosistemi con ampia variabilità spazio-temporale, dove quindi è richiesto un grande sforzo di campionamento. 39
ARTE SCIENZA Titolo Nemico invisibile Mercury in the food chain of the Lagoon of Venice J. Dominik, D. Tagliapietra, A.G. Bravo, Marco Sigovini, J.E.Spangenberg, Autori Marta Sagone D.Amouroux, R. Zonta Parole Mercurio, biomagnificazione, biota, Biomagnification, methylmercury, food chiave pesce, uomo web Abstract La contaminazione da mercurio Il mercurio è un metallo pesante delle acque, una sostanza con elevata tossicità, in grado di fortemente tossica che si generare impatti negativi accumula nel biota e può essere sull’ambiente e sulla salute umana. trasferita all’uomo attraverso la Negli ecosistemi acquatici, una catena alimentare, può causare parte si trasforma in gravi problemi di salute; per monometilmercurio (MMHg), che si l’elaborazione della tesi è stata accumula negli organismi e si utlizzata come fonte l’articolo del trasferisce lungo la catena 2014 Mercury in the food chain alimentare fino ai pesci ed of the Lagoon of Venice, Italy, all’uomo. Tale biomagnificazione pubblicato nella rivista “Marine del mercurio è stata indagata in Pollution Bulletin”. laguna di Venezia, applicando la L’attenzione è stata focalizzata tecnica degli isotopi stabili per lo sul processo di biomagnificazione: studio della rete trofica. ciò si evince da una La principale immissione in laguna sovrapposizione, in cui nella scena si è verificata nel corso della secondaria vi è un pesce seconda metà del ‘900 presso predatore che si nutre di un pesce Porto Marghera. più piccolo, “ereditandone” la Nell’area di studio, pur a notevole quota di mercurio che la preda distanza dalla sorgente, sono state aveva a sua volta immagazzinato. registrate concentrazioni non Sulla scena principale una pinna trascurabili nei sedimenti e negli caudale con accanto delle organismi. molecole di mercurio, il quale Il MMHg è risultato fortemente fluttua nell’immagine come vero biomagnificato, con concentrazioni protagonista, nemico ‘invisibile’ decuplicate ad ogni livello dell’ecosistema e dell’uomo che ne successivo della catena. è parte. I bivalvi filtratori presentano concentrazioni maggiori degli altri Dipinto su tela, 50 x 70 cm consumatori primari e rappresentano pertanto un anello importante nel trasferimento del mercurio dai sedimenti ai livelli più elevati. 41
ARTE SCIENZA Titolo Oceanstructure Altezze d’onda massime da reanalisi modellistiche globali Autori Lucia Graser Francesco Barbariol Parole Oceano, onde, cambiamento climatico Oceano, onde, cambiamento climatico chiave globale, inversione globale, inversione Abstract L’altezza delle onde negli oceani varia Gli oceani del mondo sono popolati spostandosi dall’equatore verso i due da onde molto alte che mettono a poli. Le onde più alte, generate dai dura prova i navigatori e le strutture venti che spirano da ovest verso est, offshore, ma la loro valutazione su si incontrano alle medie latitudini; le lunghi periodi di tempo e su scala meno alte, ai tropici e all’equatore. globale è resa difficile dalla scarsità Così è stato nel passato, così è nel di osservazioni e della loro ristretta presente. copertura temporale. In quest’opera astratta si è Per la prima volta sono stati utilizzati immaginata un’ipotetica inversione dati di rianalisi modellistica per futura di questo processo, causata da fornire una valutazione statistica un cambiamento globale del clima, i globale e a lungo termine delle cui effetti sono ancora oggetto di massime altezze d’onda. studio e compresi solo in parte. La loro valutazione globale durante le condizioni tipiche ed estreme ha evidenziato le regioni che Acquaforte su zinco Doppia Matrice raggiungono i valori più elevati, Stampata in Doppia Battuta,38 x 52 cm ovvero le zone tempestose alle medie latitudine, in particolare nell’Oceano Atlantico settentrionale. 43
ARTE SCIENZA Titolo Pĕlăgus Simulazione modellistica della circola- zione del sistema Tirreno Meridionale Stretto di Messina per lo studio del ciclo di vita della medusa Pelagia noctiluca(Forsskal, 1775) Autori Chiara Secchi Alessandro Bergamasco Parole Mito, Pelagia noctiluca, realismo pittorico, Pelagia noctiluca, meduse, modello idro chiave olio su tela dinamico, Mar Tirreno, Stretto di Messina Abstract La ricerca dell’artista parte dalla Pelagia noctiluca è un organismo passione per le forme del corpo umano oloplanctonico, che completa cioè e per i dipinti di nudo; ha quindi deciso tutto il suo ciclo vitale nella di raffigurare nell’opera un corpo privo colonna d’acqua. Specie dannosa di indumenti in un contesto acquatico. del Mediterraneo, questa medusa Ci troviamo nella zona dello Stretto di ha forti implicazioni per la Messina caratterizzato da una forte balneazione anche nello Stretto di presenza di meduse, per questo il corpo Messina. raffigurato se ne trova circondato. Si riproduce formando grandi La Sicilia è una terra ricca di leggende, aggregazioni di migliaia di individui miti, tradizioni sacre e profane per massimizzare la possibilità di millenarie. La figura rappresentata fertilizzazione delle uova rilasciate. prende spunto dalla Storia di Scilla, Uno studio modellistico conferma mostro marino della mitologia greca. l’alta probabilità che le meduse si Scilla prima di diventare un mostro riproducano agli inizi della marino era una stupenda ninfa figlia di primavera nelle zone poco Crateide che si aggirava nelle spiagge di profonde intorno alle Isole Eolie e Zancle (Messina). che sfruttando le correnti, In quest’opera la ninfa si trova giungano nelle Stretto dopo circa nell’attimo antecedente alla trasfor- 20 giorni trovando un ambiente mazione per questo presenta tutte le protetto e ricco di cibo, ottimale effettive sembianze umane e la per la crescita degli esemplari troviamo adagiata nell’acqua, ancora in giovanili che vi prosperano per superficie con il volto rivolto verso tutta l’estate, subendo frequenti l’esterno. episodi di spiaggiamento, a causa L’immagine presenta per via della dolce dei venti e delle forti correnti, che posizione della ninfa e la sua graziosità ne riducono il popolamento di circa una profonda calma, poiché si trova in il 15%. un momento mistico dove l’acqua attorno a lei sembra fermarsi lasciando- la ancora sospesa, ma è solo una calma apparente. Il nome Scilla infatti deriva da colei che dilania e insieme a Cariddi, localizzati tra le due rive dello stretto di Messina, rappresentano i pericoli del mare poiché lo Stretto presenta correnti e vortici molto potenti, in grado di risucchiare anche una persona. Olio su tela, 80 x 60 cm 45
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