121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
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comunità comenduno camminiamo insieme Direttore responsabile Sabrina Penteriani anno 15 Agosto 2021 121 Colori di Estate
IN QUESTO NUMERO 3 Carissimi... 4Magistero: chi non riconosce i poveri tradisce Gesù 6 Abbraccia Gesù crocifisso, amante ed amato. Parroco 7 Ogni giorno è da vivere Don Alfio Signorini tel. casa: 035 774 045 cell.: 338 219 71 80 8 CRE 2021: un’esperienza sempre nuova comenduno@diocesibg.it 9 Una bella Messa comenduno Scrivi a: redazione.com.com@gmail.com 10 Vorschau Komendunesi 2021 Visualizza il bollettino in anteprima su 12 L’orto di Comenduno www.oratoriocomenduno.it 13 Gruppi parrocchiali e volontariato comunità Redazione: Don Alfio Signorini, Alessandro Cagnoni, Enrico Belotti, Fausto Noris, 16 News dalla scuola dell’infanzia Isella Rizzi, Marco Pilenga, Maria Teresa Rosbuco. 18 Scuola: com’è andata la Dad? Collaboratrice Alba Baroni La redazione si riserva di decidere in merito alla pubblicazione del materiale 20 News dal gruppo sportivo Marinelli per il quale ne venga fatta richiesta. Le foto per le quali si richiede la pubblicazione devono necessariamente 22 Angolo della memoria essere inviate separatamente dal testo e con una risoluzione non inferiore ai 24 Comenduno Flash 300 dpi. Qualora le foto allegate ai testi inviati non risultassero conformi la redazione si riserva di decidere in merito 25 Solo cari ricordi alla loro pubblicazione. Per motivi grafici e di spazio non tutte le foto pervenute potranno essere pubblicate. 26 Anniversari PER BONIFICI IN BANCA l’IBAN della Parrocchia è 27 Defunti IT56T0886952480000000010002 28 Festa di sant’Alessandro NUMERI UTILI Scuola dell’Infanzia 035 751668 www.infanziacomenduno.it Scuola Primaria 035 751190 Chi volesse contribuire con un proprio scritto Scuola secondaria 035 753161 o una propria esperienza Centro Sociale 035 752379 può inviare il materiale Farmacia 035 755349 Anteas 035 752379 ENTRO L’11 SETTEMBRE Museo della Torre 035 753710 a redazione.com.com@gmail.com Guardia Medica 035 3535 Seguici sul sito Numero unico emergenze 112 www.oratorio-comenduno.it
Carissimi, l’estate ci sta regalando gioia e tanto tempo di vita stare insieme come non scontato, né garantito. La insieme! L’oratorio è tornato ad essere casa di piccoli parrocchia con l’oratorio e altre strutture, ha sempre e grandi: il cre e la nazionale di calcio ci hanno fatto risposto a questo desiderio con generosità e dispo- stare insieme dentro giornate piene di sole e sorrisi e nibilità di persone che non hanno mai lasciato solo serate di gioia ed entusiasmo condivisi. Che meraviglia il parroco e chi pensava a qualcosa per gli altri. Ora rivedere i cortili con tanti bambini e famiglie sedute a è tempo di vedere anche le nuove generazioni che chiacchierare insieme! Parole leggere e sorrisi accesi assumono lo stile del volontariato come restituzione hanno ridato serenità alle giornate, regalando riposo a quanto ricevuto sino ad ora, nel servizio generoso e senso di comunità. Sono riemersi i legami che e volenteroso. I 64 animatori del cre, adolescenti e intrecciano le persone e ci fanno sentire relazioni giovani che hanno imparato e cancellare i confini tra vitali, che danno gusto alla vita. Rinsaldati nodi di Comenduno e Desenzano, sono una bella promessa amicizia tra grandi, allacciati fili di cura tra piccoli che nella nostra comunità ci sarà sempre qualcuno e adolescenti nel bel gioco dell’educare nella cura. che darà una mano perché altri trovino accoglienza. Trame di comunità che, tessute giorno dopo giorno, Tra le belle strutture che danno forma all’accoglien- coltivano relazioni e stili di vita che sorreggono nei za nella nostra comunità, la scuola dell’infanzia è momenti difficili e moltiplicano la gioia nei giorni certamente una porta d’ingresso a tante giovani belli da raccontare. La Festa di Sant’Alessandro, famiglie. Quest’anno il grazie al lavoro dell’equipe che caparbiamente vogliamo riproporre, sarà nuova educativa si raddoppia: al tanto impegno che ha occasione di rivederci insieme in oratorio, chi per generato progetti scolastici inediti e articolati nelle un pasto in amicizia, che nel servizio volontario ai regole della prevenzione al contagio, si aggiunge bisogni dell’organizzazione. Siamo a fare un appello un grazie speciale per Mariateresa, direttrice della per rendere la festa occasione di comunità, chiedendo scuola per otto anni, per l’impegno generoso, pro- aiuto come si può, perché tutto sia ben fatto e in fessionale e cordiale con cui ha dato forma ad uno sicurezza. Serviranno tante persone in vecchi e nuovi stile di scuola accogliente e attenta a piccoli e grandi ruoli di servizio, dalla cucina al servire ai tavoli, dalla nel segno del Vangelo. A lei la mia riconoscenza che cassa al pulire gli ambienti. Ci vogliamo provare! Il raccoglie la stima di tanti genitori e amici preti. bel gruppo di giovanotti che sin dalla prima convo- Il grazie diventa augurio a Patrizia che prende il cazione di febbraio ha risposto noi ci siamo! è stata testimone di un servizio alle famiglie con bambini la spinta che ci ha messo in moto per organizzare piccoli, nella nostra amata scuola dell’infanzia. Buon tutto, a volte, anche al buio. Credo che l’esperien- lavoro! za della pandemia che ha chiuso case e oratori, possa lasciare, tra le altre, l’eredità di desiderare lo Don Alfio Comunità Comenduno 3
Magistero Chi non riconosce i poveri tradisce Gesù Parole forti quelle di Papa Francesco che in occasio- da una madre come progetto di Dio, sulla sacralità e ne del Messaggio per la quinta Giornata mondiale dei la tutela della vita dal concepimento, fino alla morte poveri del prossimo 14 novembre, sul tema “I poveri naturale. Dire la verità sui mali del nostro tempo, di li avete sempre con voi”, lancia un deciso appello ai quanto rendono infelici le persone il peccato, il tradi- cristiani e ai governi di tutto il mondo ad intervenire mento, la via dei divertimenti sfrenati, la libertà come con urgenza e in modo nuovo perché i poveri, anche a esaudimento di ogni capriccio, tutti atteggiamenti che causa della pandemia, “sono aumentati a dismisura”. provocano tristezza, tensione, dipendenza, vendetta, Occorre cambiare stili di vita, perché è l’egoismo che depressione e nei casi più gravi violenze …… provoca la povertà. Alcuni Paesi stanno subendo per È in questo ambito che si sviluppano le nuove povertà la pandemia gravissime conseguenze, così che le per- di oggi. Tra le tante, in ascesa c’è il gioco d’azzardo sone più vulnerabili si trovano prive dei beni di prima che sta generando numeri preoccupanti. Nel pensie- necessità. Le lunghe file davanti alle mense per i pove- ro comune il gioco d’azzardo rimanda al casinò o alle ri sono il segno tangibile di questo peggioramento. Oc- scommesse, ma ci sono innumerevoli nuove forme di corrono risposte concrete, con progetti di promozione gioco d’azzardo, tra cui il gratta e vinci, che oramai si umana, per chi è rimasto senza lavoro, per tanti padri trovano dappertutto e che possono indurre le persone di famiglia, donne e giovani colpiti drammaticamente più fragili alla dipendenza e alla patologia. dalla disoccupazione. Purtroppo spesso scarichiamo sui poveri tutta la responsabilità, non rendendoci con- Da gioco informale e ricreativo, fatto saltuariamente to che essa è generata solamente dal nostro egoismo per stare in compagnia e per divertirsi (tombola), il e da uno stile di vita individualistico, promosso dalla gioco d’azzardo può trasformarsi in gioco problema- società e dalle ideologie moderniste. “Ma la povertà tico, dove le spese si fanno più sostenute e il tempo non è frutto del destino, è conseguenza dell’egoismo”. dedicato aumenta notevolmente. Nei casi peggiori a È necessario quindi un diverso approccio alla povertà, seguito di eventi traumatici (separazione, lutto, etc.), una sfida che i Governi e le Istituzioni mondiali non il gioco evolve in patologico, diventa una malattia, di- possono più trascurare. I grandi annunci, i trattati venta quotidiano e compulsivo e le spese elevate por- internazionali, non servono a nulla se non si attuano tano presto all’indebitamento. azioni a sostegno di nuovi modelli sociali in grado Ogni anno in media una famiglia gioca 3.205 euro nel di andare incontro alle nuove forme di povertà, che gioco d’azzardo, mentre ne spende 5.560 euro per ali- sono già presenti nel mondo e che segneranno i pros- menti e bevande non alcoliche. simi decenni. Papa Francesco ribadisce: “Dovremmo Nel 2017 nella provincia di Bergamo sono stati spesi confessare che davanti ai poveri, siamo spesso degli per il gioco d’azzardo 1.662.730.043 euro, che in media incompetenti. Si parla di loro in astratto, ci si ferma a persona risultano 1.821 euro. In particolare sempre alle statistiche e si pensa di commuovere con qual- in quell’anno, nella media Valle Seriana, sono stati che documentario. La povertà, al contrario, dovrebbe spesi 106.028.472 euro, che portano la spesa media provocare ad una progettualità creativa ….. Quello di pro-capite a 1.297 euro. Ma se io non ho speso questi Gesù, quando dice “i poveri li avete sempre con voi”, soldi nel gioco, praticamente uno stipendio, significa è un invito a non perdere mai di vista l’opportunità che un’altra persona avrà speso 2, 3, 4, 5 stipendi al che viene offerta per fare del bene. Non si tratta però posto mio, significa che ci sono famiglie che stanno di alleggerire la nostra coscienza facendo qualche ele- diventando povere per una malattia, per una fragilità mosina, ma piuttosto di contrastare la cultura dell’in- che spesso le devasta senza che se ne rendano conto, differenza e dell’ingiustizia con cui ci si pone nei con- perché ci si accorge del problema solo quando è trop- fronti dei poveri. Infatti l’elemosina, è occasionale; la po tardi. condivisione invece è duratura. La prima rischia di gratificare chi la compie e di umiliare chi la riceve; la Molto spesso queste persone giocano per sfuggire ai seconda rafforza la solidarietà e pone le premesse ne- problemi o per alleviare un umore depressivo. E lo cessarie per raggiungere la giustizia”. Stato cosa fa? Invece di tutelare queste persone fragili, Esistono molte forme di povertà oggi, e gran parte di con la pubblicità ossessiva, con nuovi giochi e nuove queste non sono materiali, ed ogni Cristiano è chiama- forme di vincita istantanee, incentiva il gioco, contri- to a riconoscerle, individuarle e combatterle. Spesso ci buisce alla rovina di tante famiglie, che poi dovrà so- adeguiamo al pensiero dominante, alla cultura laicista stenere con i servizi sociali, se esistono e se funziona- e ci dimentichiamo del nostro ruolo fondamentale di no, naturalmente! promozione della Verità ad ogni livello sociale, dalla Chi sospetta che un familiare abbia un problema pa- famiglia, alla scuola, al lavoro, per la strada, e ci di- tologico legato al gioco e si riconosce in alcune delle mentichiamo di Gesù, di portare la Sua voce e il Suo conseguenze indicate nei punti a seguire, non deve in- annuncio, ai poveri che ci stanno accanto. Questo è un dugiare ancora (a volte ci si vergogna a chiedere aiu- momento in cui è scomodo dire la verità sul senso del to), ma deve contattare subito i centri che si occupano matrimonio e della famiglia, composta da un padre e della diagnosi, cura e riabilitazione di questi disturbi. 4
Magistero I servizi che i centri SMI possono offrire Alla luce di queste nuove povertà, siamo chiamati a Intervento multidisciplinare; testimoniare che la via che Gesù ci ha insegnato è la Ascolto, consulenza e supporto al diretto via giusta, è la via bella, la via che conduce alla pace interessato di tipo educativo individuale o del cuore e quindi alla Gioia vera. Che la felicità è un psicologico individuale; dono gratuito, che scaturisce dalla bellezza della vita Supporto educativo o psicologico al nucleo buona, della vita pura, della vita fedele a Dio e della familiare e alle persone significative; vita fedele alla famiglia, l’unica ancora di salvezza del Gruppi educativi e/o psicologici di tipo nostro tempo. motivazionale; “Non mi stanco di ripetere che i poveri sono veri evange- Gruppi educativi e/o psicologici di supporto per lizzatori perché sono stati i primi ad essere evangelizza- familiari (genitori, mogli, mariti, nucleo familiare, ecc. ); ti e chiamati a condividere la beatitudine del Signore e il Valutazione e monitoraggio della situazione suo Regno. I poveri di ogni condizione e ogni latitudine sanitaria e consulenza psichiatrica; ci evangelizzano, perché permettono di riscoprire in modo Percorsi di accompagnamento e sostegno sempre nuovo i tratti più genuini del volto del Padre”. educativo e/o psicologico dedicati ai genitori; “I credenti, quando vogliono vedere di persona Gesù Percorsi di promozione e sostegno all’inclusione e toccarlo con mano sanno dove rivolgersi: i poveri lavorativa e sociale; sono sacramento di Cristo, rappresentano la sua per- Attività di ascolto, consulenza e supporto a sona e rinviano a Lui” (Papa Francesco). distanza; Consulenza legale e finanziaria. A cura del Gruppo Caritas di Comenduno Comunità Comenduno 5
Vita di comunità... Abbraccia Gesù crocifisso, amante ed amato. Dalle “Lettere” di Santa Caterina da Siena (1347-1380) lui lo sguardo del tuo desiderio! Considera l’in- (lettera n. 165 a Bartolomea, moglie di Salviato da Luc- fuocato amore per te, che ha portato Gesù a ver- ca) sare sangue da ogni parte del suo corpo! “Carissima sorella in Gesù. Io, Caterina, serva dei Abbraccia Gesù crocifisso, amante ed amato, e in servi di Gesù, ti scrivo nel suo sangue prezioso, de- lui troverai la vita vera, perché è Dio che si è fatto siderosa che ti alimenti dell’amore di Dio e ti nutri uomo. Arda il tuo cuore e l’anima tua per il fuoco di esso, come al seno di una dolce madre. Nessu- d’amore attinto a Gesù confitto in croce! no, infatti, può vivere senza questo latte! Devi, poi, divenire amore, guardando l’amore di Chi possiede l’amore di Dio, vi trova tanta gioia Dio, che ti ha così tanto amata, non per qualche ob- che ogni amarezza gli si trasforma in dolcezza, e bligo che avesse con te, ma per puro dono, spinto ogni gran peso gli si fa leggero. Non c’è da stupir- soltanto dal suo ineffabile amore. sene, perché, vivendo nella carità, si vive in Dio: Non avrai altro desiderio che quello di seguire “Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Gesù! Come inebriata dall’Amore, non farai più Dio dimora in lui”. caso se ti troverai sola o in compagnia: non pre- occuparti di tante cose, ma solo di trovare Gesù e Vivendo in Dio, dunque, non si può avere alcuna andargli dietro! amarezza, perché Dio è delizia, dolcezza e gioia in- finita! È questa la ragione per cui gli amici di Dio Corri, Bartolomea, e non star più a dormire, per- sono sempre felici! Anche se malati, indigenti, af- ché il tempo corre e non aspetta un solo attimo! flitti, tribolati, perseguitati, noi siamo nella gioia. Rimani nel dolce amore di Dio. Quand’anche tutte le lingue maldicenti ci mettes- Gesù dolce, Gesù amore.” sero in cattiva luce, non ce ne cureremmo, ma di ogni cosa ci rallegriamo e gioiamo, perché viviamo in Dio, nostro riposo, e gustiamo il latte del suo Preghiera amore. Come il bambino attira a sé il latte dal seno O inestimabile Amore! Tu ci illumini con la tua della madre, così noi, innamorati di Dio, attingia- sapienza, perché possiamo conoscere noi stessi, mo l’amore da Gesù crocifisso, seguendo sempre la tua verità e i sottili inganni del demonio. le sue orme e camminando insieme a lui per la Con il fuoco del tuo amore accendi i nostri cuori via delle umiliazioni, delle pene e delle ingiurie. del desiderio di amarti e di seguirti nella verità. Non cerchiamo la gioia se non in Gesù, e fuggia- Tu solo sei l’Amore, degno di essere soltanto mo ogni gloria che non sia quella della croce. amato! Abbraccia, dunque, Gesù crocifisso, elevando a (S. Caterina da Siena) 6
... catechesi OGNI GIORNO è DA VIVERE Quando mi sveglio la mattina col separazione, Madeleine si conver- pensiero alle molte incombenze te al cristianesimo e decide di dedi- che mi attendono e alla ripetitivi- care la propria vita a Dio, ma non tà dei gesti di ogni giorno, a volte nel chiuso di un convento, ma lun- sarei tentata di evadere, di andar- go le strade del mondo. Nel 1933, mene da sola per un po’, lontano assieme ad un gruppo di ragazze, dalla quotidianità. Una quotidia- parte per Ivry, sobborgo parigino nità che, ho scoperto, può essere operaio e marxista, con l’intento di però straordinaria se cambio i miei vivere assieme, mettendo tutto in punti di vista, se ogni giorno de- comune, nella povertà, nella testi- cido di fare qualcosa che dia più monianza del Vangelo, in mezzo sapore e renda speciale questa ai poveri. La loro è una comunità giornata: una telefonata ad un’a- di donne, totalmente laiche, senza mica, la visita ad una persona sola, abito religioso o difese istituziona- un sorriso a chi incontro sulla mia li, che fa della strada la sua terra strada, saper gioire della presenza di missione. La loro casa è un por- dei nipotini, saper ascoltare chi mi to di mare, la loro porta è aperta vive accanto… C’è una poesia di ad ogni incontro, ad ogni dialogo, Madeleine Delbrel che ci può aiu- ad ogni sostegno. La loro scelta è tare ad apprezzare il valore di ogni quella di vivere del proprio lavoro nostra giornata: come tutti, ma allo stesso tempo di stare, gomito a gomito, con la gen- Ogni giorno è da vivere te del mondo, attingendo da Dio la Ogni mattina e nulla di inutile. forza per stare nel mondo. Made- è una giornata intera È un capolavoro di giornata leine muore nel 1964 al suo tavolo che riceviamo dalle mani di Dio. che viene a chiederci di lavoro, lasciando una quantità Dio ci dà una giornata di essere vissuto. di scritti, poesie e testi. Il 27 genna- Da Lui stesso preparata per noi. Noi la guardiamo io 2018 è stata proclamata Venera- Non vi è nulla di troppo come una pagina di agenda bile ed è in corso il suo processo di e nulla di non “abbastanza”, segnata d’una cifra e d’un mese. beatificazione. nulla di indifferente La trattiamo alla leggera Isella come un foglio di carta. Se potessimo frugare il mondo e vedere ogni giorno elaborarsi e nascere dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano. Madeleine Delbrel, nata nel 1904 a Mussidan in Francia ed educata in ambiente laico, a quindici anni si dichiara atea. Studia filosofia a Parigi e si interroga sui tragici perché dell’esistenza: il dolore, la malattia, la guerra, la vecchiaia e la morte. A queste domande non trova risposte adeguate. Fortuna- tamente incontra cristiani coerenti che la spingono ad interrogarsi sui loro comportamenti e si innamora di uno di loro: Jean Meydieu. Na- sce una storia d’amore che viene però troncata quando Jean decide di farsi monaco nell’ordine dei fra- ti domenicani. Distrutta da questa Comunità Comenduno 7
Vita di comunità... voce agli animatori del CRE Un’esperienza sempre nuova Anche quest’anno è ripartito il CRE, sta- volta meno rigido rispetto all’anno scor- so: per esempio, adesso si possono avere più bambini per bolla rispetto al grup- pettino di 6 o 7 dell’ultimo CRE svolto; in più quest’anno per molti ragazzi (tra que- sti anche io) sarà anche la prima volta nei panni del ruolo dell’animatore. Una nuo- va esperienza per chi negli anni passati veniva al CRE da bambino per divertirsi e adesso avrà un ruolo molto importante che comporta una crescita personale ba- sata sull’avere cura e responsabilità ver- so i bambini e uno spirito di collabora- zione e impegno con i propri “colleghi” (preparare attività, giochi, balli, …). Far parte di un gruppo e vivere la co- munità è una bella cosa, poiché ci si può confrontare con gli altri; essendo tutti di- versi tra noi da ognuno si può imparare qualcosa di importante, divertendosi in un luogo sano, sicuro e soprattutto acco- gliente. Ma vivere in comunità vuol dire anche dare un proprio contributo concre- to secondo le proprie qualità e le possi- bilità presenti, raggiungendo uno scopo comune. Anche in un altro anno segnato dal Co- vid e dalle solite limitazioni, noi anima- tori cercheremo di far divertire i bambini coi vari giochi organizzati, dandogli loro più libertà in confronto al CRE dell’an- no passato, ma sempre rispettando le re- gole anti-contagio (mascherina, gel per sanificare le mani, temperatura) e far si che nessun bambino si ammali, perché se accadesse il CRE potrebbe fermarsi; questo non deve assolutamente accade- re: deve vincere la gioia e il divertimento dei bambini e non la tristezza creata da un virus. Anche se a fine giornata si è stanchi, si torna a casa felici con delle belle emozio- ni che ci lasciano i bambini sempre alle- gri e pieni di gioia. Dopo tanto tempo di isolamento si torna finalmente insieme senza paura. Ringrazio tutti specialmente il Don che tiene tanto a questo CRE e soprattutto in noi giovani, inventandone sempre una nuova per farci divertire ma anche riflet- tere sui temi importanti della vita.. Mario 8
... gruppi parrocchiali e volontariato Una bella nella fede in Gesù, se lo lasciamo entrare nella vita , così come nella stato soccorso agli appestati con- traendo così la malattia. Messa barca placò le onde e il vento .... Il credente non è immune da pro- Nasce a Castiglione delle Stiviere il 9 marzo 1568 e muore a Roma il Quale chiesa migliore del Creato, ve, solo vivendole nella fede, non 21 giugno 1591... ecco perché il 21 dove ritrovarsi per una S. Messa! lascia posto alla disperazione. giugno è a lui dedicato. In alto anche i cuori si elevano, La bellezza di questo Duomo na- Dunque la croce che lassù ci pro- sono più ricettivi e allegri! turale che è la natura, deve essere tegge ha un profondo significato Tutto è più semplice e spontaneo: i accudito e preservato da ognuno se capita e meditata. fiori raccolti sul posto, la croce im- di noi, oltre che dai tanti volontari È la via verso la rinuncia alla bastita al momento, una tovaglia che ci rendono i sentieri vivibili! seduzione del potere umano, bianca e la festa comincia. Grazie di cuore a tutti, alla GS per consacrare il nostro cuore Anche il silenzio è religioso nell’a- Marinelli oltre a Sandro che ne ha interamente a ciò che Cristo ci scolto della Parola, così come la menzionato l’attività. chiede e come a Lui è gradito. cordialità con i partecipanti è vera Ma torniamo alla croce imponente Ognuno di noi ha prima di tutto e sincera. che sovrasta e benedice il paese. una regalità in quanto figlio di Don Alfio come sempre coglie Luigi, nato nella famiglia dei Gon- Dio ed è ad essa che deve prima di magistralmente spunti dalla Pa- zaga, rinuncia a fare il principe tutto onore e riconoscenza. rola per una riflessione sulla vita, contro il volere del padre che lo S. Luigi Gonzaga, aveva ben ca- quella nostra, concreta, perché è avrebbe voluto una celebrità ed pito che l’essere di Dio, non lascia solo così, sentendola vicina che ne entra giovane nella compagnia di tutto come prima, per questo esi- traiamo linfa vitale. Parla di pu- Gesù a Roma. ste “ un prima ed un dopo”, per- rezza alla maniera di S.Luigi, ma Noto per la sua purezza e come ché l’incontro amoroso con Lui, fa anche delle svariate sofferenze che unico suo scopo quello di piacere da spartiacque dove “ le cose di abitano in ogni uomo e in ogni a Dio, è spesso raffigurato con un prima sono passate, ecco ne sono famiglia...la croce, le paure, i vari giglio in mano. nate di nuove”. disagi e difficoltà saranno placati Muore a soli 24 anni, per aver pre- Piera Testa Comunità Comenduno 9
Vita di comunità... KOMENDUNESI 2021 perform typical baroque dances, are once again intertwined with accompanied by live music by the Comenduno is Marco Noris, who VERSIONE IN INGLESE Komendunesi). With the help and has been living and working in fundamental support of the entire Tokyo for some years now. With- The Komendunesi will return to Oratory and Don Alfio, the morn- out being able to deny that I have play in Comenduno from 23 to 29 ing Riflessioni for a different good taken advantage of the cousinship August! The members of the Tow- morning will return, and so will that binds us, I found in Marco er Museum are warming up their the musical Abat-jours in the eve- the desire to do, to participate, to engines for a summer that will ning on Monte Rena, crowned by donate something to our Paesello. be social-distancing sparkly. The the convivial atmosphere and joy Marco elaborated and designed Komendunesi are looking forward of the Festa di Sant’Alessandro. the new logo of the Komendu- to a week in Comenduno, renew- ing their desire to be together. In the vivid memory of the peo- nesi and the marvellous graph- ple who have left us during this ic animation that you can find at It all starts again the Museum, the beginning of the festival web- pandemic, the themes that will ac- passes through the Parish, and company this week of culture and site. The belonging and affection this year reaches the Col del Batès community are under the banner that, despite the distance, binds and the Merà. We are preparing of sharing and being together. In us to Comenduno is a symptom a weekly programme with many this sense, the Komendunesi rep- of a community that has made us meets, not only musical and for resent a project of the Museo della grow, that grows within us and everyone: from children who will Torre that will evolve year after that we wish to enrich also with be offered exploratory itinerar- year, with the aim of weaving and our experiences. The Komendune- ies at the Museo, to all those who sewing relationships, telling, and si Project is therefore an inclusive wish to observe musicians during writing stories. project in which everyone (not just the interesting work of rehearsals (this year there will also be young One of the stories and people K/Comendunesi) can participate Comenduno dancers who will who, thanks to the Komendunesi, and contribute, weave, and sew. If you want to find out more about Marco, the other organisers, the artists and the news of the project that await you and us for this new Komendunese week, please fol- low us on www.festivalkomend- unesi.com where you will find all the updates! Follow us, we’ll be waiting for you and then we’ll go arm in arm together further. Ah, we call it a festival because during this week of festivities (even with the Festa di Sant’Ales- sandro) the Tower Museum is ex- hibiting and proposing the evolu- tion of the Komendunesi project. Ah, we call it a project, but it is an experience of community, wel- come and culture that is shared. That’s why, we are waiting for you! Till soon again in Comenduno, sti sö franch! 10
... gruppi parrocchiali e volontariato VORSCHAU Komendunesi 2021 I Komendunesi torneranno a suo- monte Rena, coronati dal clima che cresce dentro di noi e che desi- nare a Comenduno dal 23 al 29 conviviale e dall’allegria della fe- deriamo si arricchisca anche delle agosto! Le socie e i soci del Museo sta di Sant’Alessandro. nostre esperienze. Il Progetto Ko- della torre scaldano i motori per Nel vivo ricordo delle persone mendunesi è quindi un progetto un’estate che, nel rispetto delle che ci hanno lasciato nel corso di inclusivo al quale ognuno di noi norme di sicurezza, sarà distanzia- questa pandemia, le tematiche che (non solo K/Comendunesi) può mente partecipata. I Komendunesi accompagneranno questa settima- partecipare e contribuire, tessere e non vedono l’ora di tornare a vi- na di cultura e di comunità sono cucire. vere una settimana a Comenduno, all’insegna della condivisione e Se volete scoprire di più su Marco, rinnovando la voglia di stare insie- dello stare insieme. In questo sen- gli altri organizzatori, i e le musi- me. so, i Komendunesi rappresentano ciste e le novità del progetto che Tutto parte dal Museo, passando un progetto del Museo della Torre vi e ci aspettano per questa nuova per la Parrocchia, fino a raggiun- che si evolverà anno dopo anno, settimana Komendunese, vi in- gere quest’anno il Col del Batès e i con l’obiettivo di tessere e cucire vitiamo a seguirci sul sito www. Merà. Stiamo preparando un pro- rapporti, raccontando e scrivendo festivalkomendunesi.com dove gramma settimanale con tanti in- storie. troverete tutti gli aggiornamenti! contri non solo musicali e per tutti: Una delle storie e delle persone Seguiteci che vi aspettiamo e poi dai bambini ai quali verranno pro- che grazie ai Komendunesi torna proseguiamo insieme a braccetto. posti incontri esplorativi al Museo ad intrecciarsi con Comenduno è il Ah, noi lo chiamiamo festival per- fino a tutte e tutti coloro che de- Marco Noris, che da qualche anno ché nel corso di questa settima- siderano osservare dei musicisti vive e lavora a Tokio. Senza poter na di festa (pure con la Festa di durante l’interessante lavoro delle negare di aver fatto leva sulla cugi- Sant’Alessandro) il Museo della prove (quest’anno ci saranno an- nanza che ci lega, ho trovato in Mar- Torre espone e propone l’evolu- che giovani ballerine Comendu- co il desiderio di fare, partecipare, zione del progetto komendunesi. nesi che si esibiranno con danze donare qualcosa al nostro Paesello. tipiche barocche, accompagnate Marco ha elaborato e disegnato il Ah, noi lo chiamiamo progetto, ma dalla musica dal vivo dei Komen- nuovo logo dei Komendunesi e la è un’esperienza di comunità, di dunesi). Con l’aiuto e il supporto meravigliosa animazione grafica accoglienza e di cultura che viene fondamentale di tutto l’Oratorio e che trovate in apertura del sito del condivisa. di Don Alfio, torneranno le rifles- festival. L’appartenenza e l’affetto A presto e sti sö franch! sioni mattutine per un buongiorno che, nonostante la distanza, ci lega Vienna 24.06.2021 diverso e torneranno così anche a Comenduno è sintomo di una gli Abat-jour musicali di sera sul comunità che ci ha fatto crescere, Marcello Conca Comunità Comenduno 11
Vita di comunità... L’orto di Comenduno L’orto di Comenduno è un’opportunità preziosa per i ragazzi diversamente abili della Comunità Deinos. Grazie a questa iniziativa formativa i ra- gazzi escono dalle mura protettive della Comuni- tà per entrare in contatto con qualcosa di nuovo e produttivo, ma soprattutto hanno la rara occa- sione di sperimentare la percezione di non essere più solo dei fruitori di aiuto ma di poter diventa- re loro stessi dei portatori di una vera e propria “cura” nei confronti di qualcosa che ha bisogno di essere seguito con motivazione, attenzione e pazienza. Nell’orto imparano che bisogna semi- nare bene ora, per raccogliere frutti in futuro. Dal punto di vista relazionale questi ragazzi si confrontano con gli altri, soprattutto con i mera- vigliosi volontari che, in collaborazione con il GS Marinelli, hanno sempre qualcosa da insegnare; imparano anche a lavorare insieme rispettando i ritmi della natura. Saper attendere i risultati del proprio impegno senza fretta e con pazienza è qualcosa di fondamentale e fortemente educa- tivo. Accade così anche per noi operatori che ci confrontiamo con la disabilità, consapevoli che i risultati non arrivano subito ma che con l’impe- gno prima o poi ci saranno e questa è la più gran- de soddisfazione: dare tempo, fiducia, attenzione e pazienza. Ogni ragazzo ha modo di contribuire secondo le capacità di cui dispone. Il lavoro permette di acquisire autonomia e maggiori responsabilità in un contesto con ritmi tranquilli e adatti a questo tipo di fragilità. Perché, come dice Lady Bird Johnson: “L’am- biente è dove tutti noi ci incontriamo; dove tutti noi abbiamo un interesse comune; è l’unica cosa che tutti noi condividiamo.” Tarcisio Vedovati 12
... gruppi parrocchiali e volontariato IL GRUPPO DI SANTA MARIA Prosegue la preghiera quotidiana del Santo Rosario. Il “Gruppo di Santa Maria” invita tutti coloro che vogliono partecipare alla recita del Santo Rosario in comunione di preghiera, presso la Chiesina di Santa Maria, tutti i giorni (compreso il sabato e la domenica) alle ore 7. Sotto la statua della Madonna, è stato posto un cestino nel quale lasciare le proprie intenzioni di preghiera. Per tutte le intenzioni raccolte verrà pregato un Santo Rosario ogni sabato mattina, sempre alle ore 7. Vi aspettiamo numerosi. «O Rosario benedetto di “Ricominciamo Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci insieme” continua unisci agli Angeli, torre di salvezza La Parrocchia di Comenduno non si ferma, vuole negli assalti dell’inferno, porto proseguire il cammino che ha tracciato il nostro ve- sicuro nel comune naufragio, noi scovo Francesco con l’iniziativa “Ricominciamo Insie- me”, e mette a disposizione il numero di telefono 379 non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai 165 2445, con la possibilità di inviare anche messaggi conforto nell’ora dell’agonia. WhatsApp, per segnalare amici, conoscenti, vicini di A te l’ultimo bacio della vita che casa, persone anziane sole, in difficoltà. Sono gradite si spegne. E l’ultimo accento delle anche idee o proposte, per arrivare dove le istituzioni nostre labbra sarà il nome tuo soave, non riescono o non possono. o Regina del Rosario di Pompei, Ci sono persone che solamente tu puoi aiutare, ma o Madre nostra cara, o Rifugio ancora non lo sanno! E tu? dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, “Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare oggi e sempre, in terra e in cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cielo». Amen cose” (Madre Teresa di Calcutta). (Beato Bartolo Longo) 379 165 2445 Gruppo Caritas Comunità Comenduno 13
Vita di comunità... Assieme ce la faremo Santa Messa del 2 giugno 2021 nel ricordo di tutti gli Alpini andati avanti Un Grazie dal Gruppo Alpini, alla Comunità di Comenduno per averci dimostrato vicinanza in questa occasione, in tanti modi e nei momenti non facili che stiamo vivendo. 14
... gruppi parrocchiali e volontariato In baita con le famiglie della prima comunione ENRICO BELOTTI AD “ARTE IN PIAZZO” Nell’ambito delle iniziative domenicali proposte dall’associazione “Insieme per Piazzo”, una mostra a cielo aperto ha riunito parecchi artisti locali. Fra questi anche il nostro Enrico Belotti. Comunità Comenduno 15
Vita di comunità... scuola dell’infanzia Arrivederci Mariateresa! Anche le cose belle possono fini- re, lo sapevate? Finiscono i libri, i film, le canzoni, i viaggi e, pur- troppo, finisce anche la collabo- razione tra Mariateresa Luiselli e la Scuola dell’Infanzia Giovanni XXIII di Comenduno. Per otto lunghi anni, a partire dai tempi di Don Diego, Mariateresa ha supportato e diretto le attività e i progetti della Scuola dell’Infan- zia in qualità di Coordinatrice vo- lontaria. È stato proprio Don Die- go, conoscendo le capacità e l’au- torevolezza di Mariateresa, a farle questa proposta e lei ha accettato, affiancando questo compito alla sua attività professionale, quella di insegnante presso la Scuola Pri- maria Statale di Comenduno-De- senzano. Instancabile e determinata, Ma- riateresa ha portato avanti questo impegno anche dopo l’arrivo di Don Alfio e persino dopo il suo meritato pensionamento. Ha visto a spendersi così tanto per la nostra per questo serviva una persona cambiare parroci, insegnanti, me- scuola, a sacrificare gran parte del che avesse stoffa per affrontare todologie di lavoro, genitori e chi suo tempo e a fornire sempre con- tutto al meglio e, credeteci, Maria- più ne ha più ne metta, ma l’unica sigli ed indicazioni preziosi alle in- teresa ne ha da vendere! cosa a non essere mai cambiata è la segnanti. Certo non tutti i momen- Come tutte le persone di buon sua passione, il suo grande amore ti sono stati facili e le sfide poste cuore, Mariateresa agisce senza per la scuola e per i bambini. È sta- dalla gestione di una scuola e del clamori, senza cercare riconosci- ta questa la molla che l’ha portata suo personale sono impegnative; menti o slanci di gratitudine, ma perché convinta intimamente di ciò che fa e delle sue idee. Chissà la sua faccia quando leggerà que- sto messaggio speciale pubblicato a sua insaputa sul bollettino! Cer- to dirà che siamo matti, che non avremmo dovuto, ma noi, invece, siamo convinti che fosse doveroso ringraziarla, rendere omaggio al grande lavoro che ha svolto presso la nostra Scuola dell’Infanzia. Ora per lei è il momento di dedicarsi agli amati nipotini e di godere del suo tempo in piena libertà. Del re- sto Mariateresa ha lasciato “in ere- dità” alle insegnanti proprio quel- la passione e quella tenacia che la caratterizzano e quindi è come se proseguisse ancora al nostro fian- co. Per questo non ce la sentiamo proprio di dire addio, molto me- glio dire: “Arrivederci Mariatere- sa!”. Il personale della Scuola dell’Infanzia di Comenduno 16
Vita di comunità L’asso nella manica Ogni scuola ha i suoi punti di forza: proposte educa- tive vincenti, un team ben affiatato, un’abile cuoca, un cortile spazioso e colorato ecc…Qui a Comenduno abbiamo tutto questo e anche qualcosa di più. Sapete qual è il nostro asso nella manica? La collaborazione tra la comunità e la Scuola dell’Infanzia. Tante volte nel corso di questi anni ne abbiamo avuti esempi lam- panti: volontari che hanno fatto gli “aggiustatutto” e svolto numerosi lavori di manutenzione nella scuola, nonni giardinieri che hanno portato i fiori nel nostro prato, mamme molto disponibili e collaborative che hanno reso possibile organizzare vendite e confezio- namenti svariati il cui ricavato ha fornito un valido sostegno per i progetti educativi della scuola… Recentemente due eventi hanno permesso alla nostra scuola di sfoderare il suo asso nella manica. Nel mese di aprile due generosi e instancabili nonni, Bruno e Ferdinando, supportati da una mamma, Gigliola, e da alcuni preziosi volontari, hanno dato nuovo lustro alla barriera che circonda e delimita la Scuola dell’In- fanzia. Armati di pennelli, di pazienza e di tutti gli strumenti del mestiere, sono stati capaci di trasforma- re la bruna e spenta cancellata in un lampo argentato e smagliante. Nonostante il tempo atmosferico non li abbia incoraggiati (quanti giorni di pioggia!), i nonni e i loro aiutanti non si sono quasi mai fermati e hanno concluso il lavoro con successo e in tempo record! Nel mese di maggio, invece, numerose mamme si sono rese disponibili per organizzare le vendite del “Mercatino primaverile”, rivolto agli utenti e non della Scuola dell’Infanzia. La vendita delle belle con- stra struttura. fezioni, contenenti prodotti di bellezza realizzati con Parlando di rapporti consolidati, non possiamo non l’aiuto dei bambini, ha riscosso molto successo, anche citare i meravigliosi attori amatoriali (guidati dalla perché realizzata in concomitanza con una ricorrenza molto professionale mamma Ester!) che, ai primi di speciale: la festa della mamma. Il ricavato delle vendi- giugno, hanno presentato ai bimbi della scuola uno te sosterrà i progetti della scuola stessa. spettacolo teatrale realizzato autonomamente da loro e ispirato alla fiaba di Peter Pan. Anche questo è un Questi sono gli esempi più recenti di quello che ormai esempio vincente di volontariato e collaborazione at- è diventato un tratto distintivo, oltre che una tradi- tiva tra comunità e scuola. Insomma, con un asso nella zione consolidata della nostra scuola. Oltre all’utilità manica così, la nostra bella scuola può giocare tran- concreta della collaborazione tra comunità e scuola, quilla in quella bizzarra partita a carte che è la vita; queste iniziative permettono agli stessi utenti della possiede infatti una mano vincente! scuola di consolidare i loro rapporti e di far conoscere a tutti i comendunesi il valore e la centralità della no- Il personale della Scuola dell’infanzia di Comenduno Comunità Comenduno 17
Vita di comunità... Com’è andata la Dad? Bella domanda… e chi lo sa? No, ossa, e tutto il resto del corpo, per seriamente: fine febbraio 2020 – quanto importante, in quel mo- inizio giugno 2021, un’eternità mento viene trascurato, messo da passata d’un botto, oppure inter- parte, non conta. Fuor di metafora: minabile, dipende dai vissuti, dai tolte le relazioni umane, il contatto punti di vista, ognuno sacrosanto fisico, la socializzazione, l’impre- e legittimo. E allora come fai, come visto di un incontro, lo scherzo di fai un anno e mezzo dopo (dopo? un compagno, il caffè con un col- Io mi sento ancora dentro!) a tira- lega e tutte quelle altre cose che si re le somme, ad abbozzare un ra- fanno insieme grazie all’incontro gionamento, a osare una qualche fisico dei corpi cosa c’è rimasto? La conclusione che non sia soltanto didattica, appunto, e per di più a la stanca ripetizione di un film già distanza. E com’è andata? Bè mol- visto, già sentito, già vissuto? te volte mi sono detto pensa se fosse Ci provo lo stesso. capitato trent’anni fa. Ti immagini DAD significa Didattica A Distan- fare la DAD col telefono a disco e il za, cioè spiegare e imparare attra- filo di un metro, in piedi, in anticame- verso uno schermo, magari mentre ra, mentre tutti ascoltano? La verità la mamma passa l’aspirapolvere e è che la scuola si sarebbe fermata, io apro il microfono per interve- si sarebbe fermato tutto. Al mas- nire, o il gatto mi passeggia sulla simo ci avrebbero assegnato in ti della nostra salute non tornano. tastiera e scrive al profe che
... scuola prova ne sia il fatto che è andata di meno. quasi così, quasi ovunque e quasi Se la prendiamo da questo verso per tutti. la colpa non è della DAD, o della Ma allora perché l’attribuzione scuola, o del tal dirigente, o del ta- fini-strumenti sarebbe sbagliata, laltro insegnante, o di quella fami- perché la radiografia sarebbe rove- glia che non sostiene il figlio, o di sciata? La risposta l’ho trovata nel quello studente che non si applica, malessere che ha accompagnato e o della connessione internet del accompagna tuttora gli attori della Carlo Còdega, o che so io la colpa scuola, nessuno escluso: dai diri- è nostra, è di tutti noi, che continu- genti al personale ATA, passando iamo a tenere in mano ‘sta bene- per la segreteria, i tecnici, gli stu- detta lastra e non ci accorgiamo denti, gli insegnanti e le famiglie che è alla rovescia! Di noi genitori al gran completo. Se il fine della e insegnanti che generiamo ansia scuola fosse l’apprendimento cer- nei nostri figli e studenti perché a tificato dal voto attraverso il rito parole diciamo che il voto non conta della verifica e il sigillo della pa- ma poi sbaviamo se non è almeno gella, di che cosa avremmo diritto un nove rotondo! Di noi studenti di lamentarci? Abbiamo fatto tutto che rifiutiamo la sfida della scuola quel che era umanamente possi- e della vita, arroccati in attesa che bile per starci dentro, e lo abbiamo qualcuno lo faccia al posto nostro. fatto, ci siamo riusciti in qualche Di noi dirigenti e insegnanti che ab- modo, eppure non è bastato, non è biamo paura di cambiare le prassi ringraziando il dottore di turno stato sufficiente. E come sa chiun- consolidate rifiutando a priori le cri- che ci dice quel che ci fa piace- que ha a che fare con la scuola, se tiche e le proposte, sacrosante e be- re sentire, e cioè che va tutto bene, non sei sufficiente allora vieni boc- nedette e legittime, di chi la scuola adesso finalmente si torna indietro, si ciato. Proprio come un aspirante la fa e la vive ogni giorno, e cioè, torna al prima&comeprima&piùdip- medico che legge una radiografia di nuovo, anche gli studenti, anche rima perché, in fondo, andrà tutto alla rovescia. le famiglie. Di noi professionisti del bene… Proviamo a fare uno sforzo, un sapere che sappiamo vedere ma ci Ma il dottore che ho dentro la testa esperimento mentale: rovesciamo dimentichiamo di guardare, che non si azzittisce e richiama a gran la lastra, cosa vediamo? Ecco che siamo capaci di sentire ma non ab- voce la mia attenzione e mi urla c’è spariscono organi, muscoli, ner- biamo più l’intelligenza, l’onesta, un errore, abbiamo sbagliato tutto la vi, vene e fa capolino lo scheletro, la pazienza e il coraggio di ascol- lastra è al rovescio!! Anziché mostrare la sostanza, quel che ci interessa tare. Di noi tutti quanti, noi società, lo scheletro, lo ha oscurato, mettendo adesso, qui e ora, mentre l’Italia che basta un niente per dividerci e in mostra tutto il resto: organi, mu- festeggia la zona bianca e là fuori, farci litigare, mentre i nostri vecchi scoli, nervi, vene E quindi, che vuol a noi indifferente, il mondo come si sono spaccati la schiena, rispar- dire? lo conoscevamo continua a brucia- miando franco su franco e ingoian- Vuol dire che la pandemia e la re. Lo scheletro e le ossa. Quel che do rospi grossi come meloni, pur DAD hanno mostrato la reale ci tiene su. Quel che ci dà forma, di costruire un’Italia più decente struttura pedagogica della scuola, quel che ci fa essere esattamente per figli e nipoti, nella quale dare mettendo in primo piano la didat- quel che siamo. Quel che conta un senso alle cose brutte della vita: tica, gli apprendimenti, i compiti, davvero… fatica, dolore, umiliazione, perdi- le verifiche e i voti (scopi) e rinun- Cosa succede alla nostra scuola ta, fallimento, morte. Nella quale ciando al suo migliore strumento se la rovesciamo come una lastra? andare a scuola, tutti insieme, a (la relazione educativa in pre- Succede che, impensabilmente, imparare il mestiere della vita, ad senza) in favore di un sostitutivo la didattica, gli apprendimenti, i andare d’accordo, a discutere, an- di seconda qualità (la relazione a compiti, le verifiche e i voti rivela- che a litigare, certo!, ma per passio- distanza). Intendiamoci, difficile no la loro reale natura di strumen- ne e non per noia, e con lo scopo fare altrimenti, in così poco tempo ti e la relazione educativa in pre- di costruire qualcosa di nuovo, mi- e in piena pandemia e soprattutto senza assurge a fine. E finalmente gliore, aperto a tutti. Qualcosa per partendo da queste idee sbaglia- adesso possiamo iniziare a capire cui valga la pena anche di soffrire, te. Proprio così. Sbagliate. Perché perché la DAD non ci ha soddi- come abbiamo fatto in quest’anno se l’attribuzione del rapporto fi- sfatti: non certo perché non sia e mezzo, che ancora non è finito. ni-strumenti fosse corretta, mal- stata efficace (ammettiamolo, ha grado tutto dovremmo essere suf- E allora dottore, dopo tutta questa fatto fin troppo) ma piuttosto per- ficientemente soddisfatti, chi più filippica, cos’è che devo fare? ché ci ha privati del fine, e quindi chi meno, dei risultati (apprendi- del senso, della scuola stessa, cioè Fa’ bene la tua parte: rovescia la lastra menti, voti, ecc.) che abbiamo por- accompagnare le persone che studiano e agisci di conseguenza. tato a casa, perché difficilmente nel loro processo di crescita e di auto- Cristian Zucchelli avremmo potuto fare altrimenti, e realizzazione. Niente di più e niente (insegnante Istituto Romero) Comunità Comenduno 19
Vita di comunità... escursioni con il Gs Marinelli La sezione di alpinismo escursionistico del GS Marinelli, nell’ambito delle attività promozionali e ricreative della FIE (Federazione Italiana Escursionismo) ha programmato per l’estate 2021 un escur- sione ogni settimana. Vi presentiamo il programma di quelle previste a settembre: Giovedì 2 settembre 2021 Giovedì 16 settembre 2021 MONTE DUE MANI (m. 1656) MONTE BOLLETTONE E PALANZONE Da: Passo della Culmine S. Pietro (m. 1258) Da: Alpe del Vicerè di Albavilla (m. 890) (passo tra la Val Taleggio e la Val Sassina) Sent. del pratone ↓ M. Bollettone (m. 1299) ↑ CAI 32 Casera di Muschiada (m. 1309) Sent.della dorsale →Dosmat (m. 1270) ↑ Selletta di Redondello ↑ variante di cresta ↓ Bocchetta Molina (m. 1113) ↑ Bocchetta di Desio (m. 1335) Segnavia nr.1 ↑ Monte Bolletto (m. 1218) ↑ Anticima Nord-Est del Due Mani ↓ a ritroso Bocchetta Molina (m. 1113) ↑ Croce di Vetta e Biv. Locatelli (m. 1656) Segnavia nr.1 ↑ Bocch. di Lemma (m. 1116) Ritorno: per sent. facile ↓ Bocchetta di Desio ↑ Bocchetta di Palanzo (m. 1209) ↓ per lo stesso sent. CAI 32 fatto all’andata Sent.di cresta ↑ Monte Palanzone (m. 1435) ↓ Passo della Culmine San Pietro ↓ a ritroso Bocchetta di Lemma (m. 1116) Dislivello totale: m. 685 Lungh. Km 11~ ↑ Sent. delle Colme M. Bollettone (m. 1299) ↓ a ritroso Alpe del Vicerè (m. 890) Tempo indicativo: Salita h 3 tot. h 5~ Dislivello totale: m. 1000 Lungh. Km 18.3 Difficolta: E (escursionistico) Tempi indicativi: intero giro ore 6.30 ÷ 7.00 Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis) Difficolta: E (escursionistico)con tratti EE Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis) Giovedì 9 settembre 2021 LAGO DELLA VACCA (m. 2369) Giovedì 23 settembre 2021 Da: Malga Bazena (m. 1826) SP 345 BIVACCO E P.SO DI BAIONE (m. 2163) del Passo Croce Domini – Sentiero n. 1 e 18 Da: Sommaprada di Lozio (m. 890) ↑ Malga Val Fredda (m. 2045) Sent CAI 81 ↑ Eremo di Santa Cristina (m. 1155) ↑ Passo della Vacca (m. 2359) ↑ Plagne del Sale (m. 1621) ↓ Lago della Vacca (m. 2350) ↑ Bivio per Cima Bacchetta (m. 1900) ↑ Rifugio Tita Secchi (m. 2369) ↑ Bivacco Baione (m. 2020) Ritorno: dallo stesso percorso di salita ↑ Passo di baione (m. 2163) Dislivello totale: m.850 Lungh. Km 15~ Ritorno: dallo stesso percorso di salita Tempi indicativi.: arrivo al rif. h. 3.00 Dislivello totale: m. 1180 Lungh. Km 10,5 ritorno h. 2.00 + eventuali escursioni Tempi indicativi: intero giro ore 5.00 ÷ 6.00 Difficolta: E (escursionistico) Difficolta: E (escursionistico) Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis) Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis) 20
... gruppi sportivi NOTE GENERALI Ritrovo: Parcheggio Vìlla Regina Pacis, alle ore in- dicate nel programma (s.d. indicazione) Trasferimenti: con le proprie auto, (per ottimizza- re al meglio la sistemazione in auto, è consigliabile avvisare in anticipo i coordinatori sulla propria par- tecipazione). Rientri a Comenduno: previsti nel pomeriggio h.16÷17 circa (s.d. indicazione) Equipaggiamento: da trekking, idoneo alla stagio- ne (s.d. indicazione) Si applica l’assicurazione personale per tesserati FIE. Per i non tesserati è obbligatoria la copertura assicurativa giornaliera (dal 01/01/2017) costo € 2,00 per persona. Giovedì 30 settembre 2021 Per altre informazioni, rivolgersi ai coordinatori ALPE COVA AL PIALERAL (m.1300) di settore: Sandro (tel. 349·4202489) e Armando (tel. Da: Pasturo Via Parrocchiale 15 (m. 623) 339·8964508), oppure in sede nei giorni di lunedì e SI 128 → via casere → S.via 33 giovedì dalle 20.30 alle 22.30, tel. 035·773610 ↑ Chiesetta degli Alpini (m. 1044) → Agriturismo Brunino (m. 1010) NB. La partecipazione alle escursioni richiede comun- ↓ Chiesetta dei Grassi Lunghi (m. 837) que di avere capacità personali commisurate alle ca- Segnavia 31↑ Alpe Cova al Pialeral (m. 1300) ratteristiche ed alle difficoltà del percorso, di essere S.via 33 ↑ Rif. Antonietta al Pialeral (m. 1362) dotati di idoneo equipaggiamento, di godere buone ↑ Prabello di Sopra (m. 1534 q.ta max) condizioni di salute e di attenersi alle disposizioni dei ↓ San Calimero (m. 1492) coordinatori. Ciascuno deve contare sulle proprie ca- ↓ Piani di Nava (m. 960) ↓ Pasturo (m. 623) pacità fisiche e tecniche, non essendo prevista la pre- Dislivello totale: m. 1100 Lungh. Km 16~ senza di accompagnatori ( a.e.). Tempi indicativi: intero giro ore 6.30 ÷ 7.00 I coordinatori logistici e tecnici curano e sovrainten- Difficolta: E (escursionistico) dono solo gli aspetti pratico-organizzativi dell’escur- Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina P.) sione. Informazioni importanti relative alla pandemia di coronavirus - covid-19 A causa della pandemia del coronavirus, i nostri accompa- gnatori invitano i partecipanti a seguire le normative vigenti al momento della gita. In particolare l’iscritto dovrà essere munito di mascherina e soluzione disinfettante per le mani e si dovrà presentarsi alla partenza della camminata solo se in buona salute e in as- senza di febbre. Le auto potranno essere condi- vise al massimo con 3 persone incluso l’autista, con 2 perso- ne sedute Comunità Comenduno 21
Angolo della memoria L’ORATORIO DI COMENDUNO L’8 dicembre 1844 nasce il primo dalla nobildonna Gout Briolini e oratorio costruito da san Giovanni affidato alla cura delle suore Or- Bosco, che svolgeva la sua attività soline di Gandino. Gli stessi am- nella zona di Valdocco. bienti venivano usati come asilo e oratorio femminile; alcune aule L’oratorio doveva essere un am- servivano per il catechismo do- biente educativo popolare reli- menicale dei ragazzi prima e delle giosamente fervido, moralmente bambine poi. sano, impegnato nell’educazione della gioventù in uno stile gioioso All’inizio del secolo, l’asilo serviva nel quale avesse un ruolo impor- in particolare alla gioventù fem- tante non solo la preghiera e il ca- minile: non era possibile, a quel techismo, ma anche il gioco, l’in- tempo, ed anzi era inconcepibile, trattenimento e l’istruzione. avere un oratorio promiscuo; si dice che durante l’estate erano al- Il primo campo da calcio, Per don Bosco, l’educazione è lestite alcune recite nel cortile del- la metà di quello attuale. fondamentale: bisogna educare i lo stesso, ma l’entrata era riservata giovani alla religione, al lavoro, al scrupolosamente alle sole donne; chiuso nel quale poter dare uno gioco. i giovani, in cerca di avventura, spettacolo teatrale; saltuariamente L’esempio di oratorio nello stile di dovevano accontentarsi di arram- faceva la sua apparizione la barac- don Bosco viene con gli anni por- picarsi sul muro di recinzione e ca gioppinaria in una delle osterie tato in ogni paese. Il suo scopo era sbirciare; del resto, secondo le del paese. non di dare un posto più sicuro al normative del sinodo, gli uomini erano esclusi dagli spettacoli dati Nel 1917 avviene la separazione ragazzo per i suoi giochi (prima di dalle donne. delle due parrocchie; Comenduno allora la strada del paese era il luo- inizia da solo il suo cammino ec- go di divertimento), ma di aiuta- Il campo da gioco era costituito, clesiale con il primo parroco don re la formazione dei ragazzi e dei nei nostri paesi, dai grandi cortili Francesco Milesi e più tardi con giovani, per scoprire in essi e rea- delle case contadine oppure dalla don Giuseppe Belotti quale curato lizzare l’uomo futuro, il cittadino strada; in essa si intrecciavano ma- della gioventù. impegnato a costruire la pace e la gnifiche competizioni che erano fraternità. esibizioni di forza e di vigoria del- La Gioventù Cattolica Italiana la gioventù paesana. femminile era stata fondata a Mila- Questo stile, che porta il sigillo no all’inizio del 1918 e nel settem- di grandi personaggi e santi della Nel nostro paese la palla elastica bre dello stesso anno estesa a tutta gioventù, ha segnato il nascere e veniva giocata sul tratto di strada l’Italia da papa Benedetto XV. il crescere degli oratori delle città davanti al circolo ANSPI; il posto prima e dei paesi poi. era molto più stretto e la “trattoria Presso il vecchio asilo ferveva Cagnoni” a proprie spese allargò l’oratorio femminile guidato dal- La sua fioritura in Bergamo inizia le suore di Maria Bambina e con il pezzo di strada togliendo par- dopo il 1880; il primo, vicino a noi, l’aiuto del parroco e tante donne te del terreno a monte (il terreno è l’oratorio di Albino, fondato nel generose, non tardò a nascere l’As- sul quale poi verrà costruito l’o- 1884 da don Cristoforo Rossi. sociazione Femminile di Azione ratorio). Altro campo di gioco era La parrocchia di Comenduno e la strada davanti alla ex “trattoria Cattolica che ebbe il suo inizio il 3 Desenzano unite non avevano Manzoni”. luglio 1920. nessun tipo di oratorio; l’unico Le strade non venivano disturba- Nella ricorrenza della posa della luogo di ritrovo per riunioni di va- te dal traffico perché a quei tempi prima pietra della chiesa di Co- rio tipo e catechismo era la chiesa circolavano solo alcuni carretti. I menduno il 3 aprile 1921, il ve- o la sacrestia; per l’istruzione o per giovani dediti agli impegni sociali scovo benediceva la bandiera del le scuole serali qualunque stanza e cristiani usavano frequentare ad Circolo Femminile Santa Grata di e lo stesso studio del prete erano Albino l’oratorio e assistere alle Comenduno. adattate come ambiente di ritrovo. recite teatrali che la compagnia Il movimento maschile giovani- Da noi l’oratorio nasce nei primi filodrammatica di don Cristoforo le di Comenduno ha la sua costi- anni del 1900 negli stessi locali del Rossi si impegnava a presentare. tuzione il 20 gennaio 1920. Non vecchio asilo a fianco della Villa Da noi non c’era nessun locale avendo una sede propria, si riuni- Regina Pacis, offerto gentilmente va in una vasta sala di casa Signo- 22
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