121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani

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121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
comunità
      comenduno
      camminiamo insieme
      Direttore responsabile Sabrina Penteriani
                                                      anno 15
                                                  Agosto 2021   121

 Colori
di Estate
121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
IN QUESTO NUMERO
                                                 3   Carissimi...

                                                 4Magistero:
                                               		 chi non riconosce i poveri tradisce Gesù

                                                 6   Abbraccia Gesù crocifisso, amante ed amato.

                Parroco                          7   Ogni giorno è da vivere
         Don Alfio Signorini
        tel. casa: 035 774 045
         cell.: 338 219 71 80                    8   CRE 2021: un’esperienza sempre nuova
      comenduno@diocesibg.it
                                                 9   Una bella Messa
comenduno
             Scrivi a:
  redazione.com.com@gmail.com
                                               10    Vorschau Komendunesi 2021
      Visualizza il bollettino
         in anteprima su                       12    L’orto di Comenduno
    www.oratoriocomenduno.it
                                               13    Gruppi parrocchiali e volontariato
comunità

 Redazione:
 Don Alfio Signorini, Alessandro
 Cagnoni, Enrico Belotti, Fausto Noris,
                                               16    News dalla scuola dell’infanzia
 Isella Rizzi, Marco Pilenga, Maria
 Teresa Rosbuco.                               18    Scuola: com’è andata la Dad?
 Collaboratrice Alba Baroni
 La redazione si riserva di decidere in
 merito alla pubblicazione del materiale
                                               20    News dal gruppo sportivo Marinelli
 per il quale ne venga fatta richiesta.
 Le foto per le quali si richiede la
 pubblicazione devono necessariamente
                                               22    Angolo della memoria
 essere inviate separatamente dal testo
 e con una risoluzione non inferiore ai        24    Comenduno Flash
 300 dpi. Qualora le foto allegate ai testi
 inviati non risultassero conformi la
 redazione si riserva di decidere in merito    25    Solo cari ricordi
 alla loro pubblicazione. Per motivi grafici
 e di spazio non tutte le foto pervenute
 potranno essere pubblicate.                   26    Anniversari
    PER BONIFICI IN BANCA
    l’IBAN della Parrocchia è
                                               27    Defunti
 IT56T0886952480000000010002
                                               28    Festa di sant’Alessandro
          NUMERI UTILI
 Scuola dell’Infanzia 035 751668
 www.infanziacomenduno.it
 Scuola Primaria   035 751190                    Chi volesse contribuire con un proprio scritto
 Scuola secondaria 035 753161                    o una propria esperienza
 Centro Sociale    035 752379                    può inviare il materiale
 Farmacia		        035 755349
 Anteas		          035 752379
                                                 ENTRO L’11 SETTEMBRE
 Museo della Torre 035 753710                    a redazione.com.com@gmail.com
 Guardia Medica    035 3535                      Seguici sul sito
 Numero unico emergenze 112                      www.oratorio-comenduno.it
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Carissimi,
l’estate ci sta regalando gioia e tanto tempo di vita         stare insieme come non scontato, né garantito. La
insieme! L’oratorio è tornato ad essere casa di piccoli       parrocchia con l’oratorio e altre strutture, ha sempre
e grandi: il cre e la nazionale di calcio ci hanno fatto      risposto a questo desiderio con generosità e dispo-
stare insieme dentro giornate piene di sole e sorrisi e       nibilità di persone che non hanno mai lasciato solo
serate di gioia ed entusiasmo condivisi. Che meraviglia       il parroco e chi pensava a qualcosa per gli altri. Ora
rivedere i cortili con tanti bambini e famiglie sedute a      è tempo di vedere anche le nuove generazioni che
chiacchierare insieme! Parole leggere e sorrisi accesi        assumono lo stile del volontariato come restituzione
hanno ridato serenità alle giornate, regalando riposo         a quanto ricevuto sino ad ora, nel servizio generoso
e senso di comunità. Sono riemersi i legami che               e volenteroso. I 64 animatori del cre, adolescenti e
intrecciano le persone e ci fanno sentire relazioni           giovani che hanno imparato e cancellare i confini tra
vitali, che danno gusto alla vita. Rinsaldati nodi di         Comenduno e Desenzano, sono una bella promessa
amicizia tra grandi, allacciati fili di cura tra piccoli      che nella nostra comunità ci sarà sempre qualcuno
e adolescenti nel bel gioco dell’educare nella cura.          che darà una mano perché altri trovino accoglienza.
Trame di comunità che, tessute giorno dopo giorno,            Tra le belle strutture che danno forma all’accoglien-
coltivano relazioni e stili di vita che sorreggono nei        za nella nostra comunità, la scuola dell’infanzia è
momenti difficili e moltiplicano la gioia nei giorni          certamente una porta d’ingresso a tante giovani
belli da raccontare. La Festa di Sant’Alessandro,             famiglie. Quest’anno il grazie al lavoro dell’equipe
che caparbiamente vogliamo riproporre, sarà nuova             educativa si raddoppia: al tanto impegno che ha
occasione di rivederci insieme in oratorio, chi per           generato progetti scolastici inediti e articolati nelle
un pasto in amicizia, che nel servizio volontario ai          regole della prevenzione al contagio, si aggiunge
bisogni dell’organizzazione. Siamo a fare un appello          un grazie speciale per Mariateresa, direttrice della
per rendere la festa occasione di comunità, chiedendo         scuola per otto anni, per l’impegno generoso, pro-
aiuto come si può, perché tutto sia ben fatto e in            fessionale e cordiale con cui ha dato forma ad uno
sicurezza. Serviranno tante persone in vecchi e nuovi         stile di scuola accogliente e attenta a piccoli e grandi
ruoli di servizio, dalla cucina al servire ai tavoli, dalla   nel segno del Vangelo. A lei la mia riconoscenza che
cassa al pulire gli ambienti. Ci vogliamo provare! Il
                                                              raccoglie la stima di tanti genitori e amici preti.
bel gruppo di giovanotti che sin dalla prima convo-
                                                              Il grazie diventa augurio a Patrizia che prende il
cazione di febbraio ha risposto noi ci siamo! è stata
                                                              testimone di un servizio alle famiglie con bambini
la spinta che ci ha messo in moto per organizzare
                                                              piccoli, nella nostra amata scuola dell’infanzia. Buon
tutto, a volte, anche al buio. Credo che l’esperien-
                                                              lavoro!
za della pandemia che ha chiuso case e oratori,
possa lasciare, tra le altre, l’eredità di desiderare lo                                                    Don Alfio

Comunità Comenduno                                                                                                 3
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Magistero

Chi non riconosce i poveri tradisce Gesù
Parole forti quelle di Papa Francesco che in occasio-       da una madre come progetto di Dio, sulla sacralità e
ne del Messaggio per la quinta Giornata mondiale dei        la tutela della vita dal concepimento, fino alla morte
poveri del prossimo 14 novembre, sul tema “I poveri         naturale. Dire la verità sui mali del nostro tempo, di
li avete sempre con voi”, lancia un deciso appello ai       quanto rendono infelici le persone il peccato, il tradi-
cristiani e ai governi di tutto il mondo ad intervenire     mento, la via dei divertimenti sfrenati, la libertà come
con urgenza e in modo nuovo perché i poveri, anche a        esaudimento di ogni capriccio, tutti atteggiamenti che
causa della pandemia, “sono aumentati a dismisura”.         provocano tristezza, tensione, dipendenza, vendetta,
Occorre cambiare stili di vita, perché è l’egoismo che      depressione e nei casi più gravi violenze ……
provoca la povertà. Alcuni Paesi stanno subendo per         È in questo ambito che si sviluppano le nuove povertà
la pandemia gravissime conseguenze, così che le per-        di oggi. Tra le tante, in ascesa c’è il gioco d’azzardo
sone più vulnerabili si trovano prive dei beni di prima
                                                            che sta generando numeri preoccupanti. Nel pensie-
necessità. Le lunghe file davanti alle mense per i pove-
                                                            ro comune il gioco d’azzardo rimanda al casinò o alle
ri sono il segno tangibile di questo peggioramento. Oc-
                                                            scommesse, ma ci sono innumerevoli nuove forme di
corrono risposte concrete, con progetti di promozione
                                                            gioco d’azzardo, tra cui il gratta e vinci, che oramai si
umana, per chi è rimasto senza lavoro, per tanti padri
                                                            trovano dappertutto e che possono indurre le persone
di famiglia, donne e giovani colpiti drammaticamente
                                                            più fragili alla dipendenza e alla patologia.
dalla disoccupazione. Purtroppo spesso scarichiamo
sui poveri tutta la responsabilità, non rendendoci con-     Da gioco informale e ricreativo, fatto saltuariamente
to che essa è generata solamente dal nostro egoismo         per stare in compagnia e per divertirsi (tombola), il
e da uno stile di vita individualistico, promosso dalla     gioco d’azzardo può trasformarsi in gioco problema-
società e dalle ideologie moderniste. “Ma la povertà        tico, dove le spese si fanno più sostenute e il tempo
non è frutto del destino, è conseguenza dell’egoismo”.      dedicato aumenta notevolmente. Nei casi peggiori a
È necessario quindi un diverso approccio alla povertà,      seguito di eventi traumatici (separazione, lutto, etc.),
una sfida che i Governi e le Istituzioni mondiali non       il gioco evolve in patologico, diventa una malattia, di-
possono più trascurare. I grandi annunci, i trattati        venta quotidiano e compulsivo e le spese elevate por-
internazionali, non servono a nulla se non si attuano       tano presto all’indebitamento.
azioni a sostegno di nuovi modelli sociali in grado         Ogni anno in media una famiglia gioca 3.205 euro nel
di andare incontro alle nuove forme di povertà, che         gioco d’azzardo, mentre ne spende 5.560 euro per ali-
sono già presenti nel mondo e che segneranno i pros-        menti e bevande non alcoliche.
simi decenni. Papa Francesco ribadisce: “Dovremmo           Nel 2017 nella provincia di Bergamo sono stati spesi
confessare che davanti ai poveri, siamo spesso degli        per il gioco d’azzardo 1.662.730.043 euro, che in media
incompetenti. Si parla di loro in astratto, ci si ferma     a persona risultano 1.821 euro. In particolare sempre
alle statistiche e si pensa di commuovere con qual-         in quell’anno, nella media Valle Seriana, sono stati
che documentario. La povertà, al contrario, dovrebbe        spesi 106.028.472 euro, che portano la spesa media
provocare ad una progettualità creativa ….. Quello di       pro-capite a 1.297 euro. Ma se io non ho speso questi
Gesù, quando dice “i poveri li avete sempre con voi”,       soldi nel gioco, praticamente uno stipendio, significa
è un invito a non perdere mai di vista l’opportunità        che un’altra persona avrà speso 2, 3, 4, 5 stipendi al
che viene offerta per fare del bene. Non si tratta però     posto mio, significa che ci sono famiglie che stanno
di alleggerire la nostra coscienza facendo qualche ele-     diventando povere per una malattia, per una fragilità
mosina, ma piuttosto di contrastare la cultura dell’in-
                                                            che spesso le devasta senza che se ne rendano conto,
differenza e dell’ingiustizia con cui ci si pone nei con-
                                                            perché ci si accorge del problema solo quando è trop-
fronti dei poveri. Infatti l’elemosina, è occasionale; la
                                                            po tardi.
condivisione invece è duratura. La prima rischia di
gratificare chi la compie e di umiliare chi la riceve; la   Molto spesso queste persone giocano per sfuggire ai
seconda rafforza la solidarietà e pone le premesse ne-      problemi o per alleviare un umore depressivo. E lo
cessarie per raggiungere la giustizia”.                     Stato cosa fa? Invece di tutelare queste persone fragili,
Esistono molte forme di povertà oggi, e gran parte di       con la pubblicità ossessiva, con nuovi giochi e nuove
queste non sono materiali, ed ogni Cristiano è chiama-      forme di vincita istantanee, incentiva il gioco, contri-
to a riconoscerle, individuarle e combatterle. Spesso ci    buisce alla rovina di tante famiglie, che poi dovrà so-
adeguiamo al pensiero dominante, alla cultura laicista      stenere con i servizi sociali, se esistono e se funziona-
e ci dimentichiamo del nostro ruolo fondamentale di         no, naturalmente!
promozione della Verità ad ogni livello sociale, dalla      Chi sospetta che un familiare abbia un problema pa-
famiglia, alla scuola, al lavoro, per la strada, e ci di-   tologico legato al gioco e si riconosce in alcune delle
mentichiamo di Gesù, di portare la Sua voce e il Suo        conseguenze indicate nei punti a seguire, non deve in-
annuncio, ai poveri che ci stanno accanto. Questo è un      dugiare ancora (a volte ci si vergogna a chiedere aiu-
momento in cui è scomodo dire la verità sul senso del       to), ma deve contattare subito i centri che si occupano
matrimonio e della famiglia, composta da un padre e         della diagnosi, cura e riabilitazione di questi disturbi.

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Magistero

I servizi che i centri SMI possono offrire                Alla luce di queste nuove povertà, siamo chiamati a
 Intervento multidisciplinare;                           testimoniare che la via che Gesù ci ha insegnato è la
 Ascolto, consulenza e supporto al diretto               via giusta, è la via bella, la via che conduce alla pace
  interessato di tipo educativo individuale o             del cuore e quindi alla Gioia vera. Che la felicità è un
  psicologico individuale;                                dono gratuito, che scaturisce dalla bellezza della vita
 Supporto educativo o psicologico al nucleo              buona, della vita pura, della vita fedele a Dio e della
  familiare e alle persone significative;                 vita fedele alla famiglia, l’unica ancora di salvezza del
 Gruppi educativi e/o psicologici di tipo                nostro tempo.
  motivazionale;
                                                          “Non mi stanco di ripetere che i poveri sono veri evange-
 Gruppi educativi e/o psicologici di supporto per
                                                          lizzatori perché sono stati i primi ad essere evangelizza-
  familiari (genitori, mogli, mariti, nucleo familiare,
  ecc. );                                                 ti e chiamati a condividere la beatitudine del Signore e il
 Valutazione e monitoraggio della situazione 		          suo Regno. I poveri di ogni condizione e ogni latitudine
  sanitaria e consulenza psichiatrica;                    ci evangelizzano, perché permettono di riscoprire in modo
 Percorsi di accompagnamento e sostegno 		               sempre nuovo i tratti più genuini del volto del Padre”.
  educativo e/o psicologico dedicati ai genitori;         “I credenti, quando vogliono vedere di persona Gesù
 Percorsi di promozione e sostegno all’inclusione        e toccarlo con mano sanno dove rivolgersi: i poveri
  lavorativa e sociale;
                                                          sono sacramento di Cristo, rappresentano la sua per-
 Attività di ascolto, consulenza e supporto a
                                                          sona e rinviano a Lui” (Papa Francesco).
  distanza;
 Consulenza legale e finanziaria.                                        A cura del Gruppo Caritas di Comenduno

Comunità Comenduno                                                                                                5
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Vita di comunità...

               Abbraccia Gesù crocifisso, amante ed amato.

    Dalle “Lettere” di Santa Caterina da Siena (1347-1380)     lui lo sguardo del tuo desiderio! Considera l’in-
    (lettera n. 165 a Bartolomea, moglie di Salviato da Luc-   fuocato amore per te, che ha portato Gesù a ver-
    ca)                                                        sare sangue da ogni parte del suo corpo!
    “Carissima sorella in Gesù. Io, Caterina, serva dei        Abbraccia Gesù crocifisso, amante ed amato, e in
    servi di Gesù, ti scrivo nel suo sangue prezioso, de-      lui troverai la vita vera, perché è Dio che si è fatto
    siderosa che ti alimenti dell’amore di Dio e ti nutri      uomo. Arda il tuo cuore e l’anima tua per il fuoco
    di esso, come al seno di una dolce madre. Nessu-           d’amore attinto a Gesù confitto in croce!
    no, infatti, può vivere senza questo latte!
                                                               Devi, poi, divenire amore, guardando l’amore di
    Chi possiede l’amore di Dio, vi trova tanta gioia          Dio, che ti ha così tanto amata, non per qualche ob-
    che ogni amarezza gli si trasforma in dolcezza, e          bligo che avesse con te, ma per puro dono, spinto
    ogni gran peso gli si fa leggero. Non c’è da stupir-       soltanto dal suo ineffabile amore.
    sene, perché, vivendo nella carità, si vive in Dio:
                                                               Non avrai altro desiderio che quello di seguire
    “Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e           Gesù! Come inebriata dall’Amore, non farai più
    Dio dimora in lui”.                                        caso se ti troverai sola o in compagnia: non pre-
                                                               occuparti di tante cose, ma solo di trovare Gesù e
    Vivendo in Dio, dunque, non si può avere alcuna
                                                               andargli dietro!
    amarezza, perché Dio è delizia, dolcezza e gioia in-
    finita! È questa la ragione per cui gli amici di Dio       Corri, Bartolomea, e non star più a dormire, per-
    sono sempre felici! Anche se malati, indigenti, af-        ché il tempo corre e non aspetta un solo attimo!
    flitti, tribolati, perseguitati, noi siamo nella gioia.
                                                               Rimani nel dolce amore di Dio.
    Quand’anche tutte le lingue maldicenti ci mettes-
                                                               Gesù dolce, Gesù amore.”
    sero in cattiva luce, non ce ne cureremmo, ma di
    ogni cosa ci rallegriamo e gioiamo, perché viviamo
    in Dio, nostro riposo, e gustiamo il latte del suo                             Preghiera
    amore. Come il bambino attira a sé il latte dal seno       O inestimabile Amore! Tu ci illumini con la tua
    della madre, così noi, innamorati di Dio, attingia-        sapienza, perché possiamo conoscere noi stessi,
    mo l’amore da Gesù crocifisso, seguendo sempre             la tua verità e i sottili inganni del demonio.
    le sue orme e camminando insieme a lui per la
                                                               Con il fuoco del tuo amore accendi i nostri cuori
    via delle umiliazioni, delle pene e delle ingiurie.
                                                               del desiderio di amarti e di seguirti nella verità.
    Non cerchiamo la gioia se non in Gesù, e fuggia-           Tu solo sei l’Amore, degno di essere soltanto
    mo ogni gloria che non sia quella della croce.             amato!
    Abbraccia, dunque, Gesù crocifisso, elevando a                                             (S. Caterina da Siena)

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121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
... catechesi

OGNI GIORNO è DA VIVERE
Quando mi sveglio la mattina col                                              separazione, Madeleine si conver-
pensiero alle molte incombenze                                                te al cristianesimo e decide di dedi-
che mi attendono e alla ripetitivi-                                           care la propria vita a Dio, ma non
tà dei gesti di ogni giorno, a volte                                          nel chiuso di un convento, ma lun-
sarei tentata di evadere, di andar-                                           go le strade del mondo. Nel 1933,
mene da sola per un po’, lontano                                              assieme ad un gruppo di ragazze,
dalla quotidianità. Una quotidia-                                             parte per Ivry, sobborgo parigino
nità che, ho scoperto, può essere                                             operaio e marxista, con l’intento di
però straordinaria se cambio i miei                                           vivere assieme, mettendo tutto in
punti di vista, se ogni giorno de-                                            comune, nella povertà, nella testi-
cido di fare qualcosa che dia più                                             monianza del Vangelo, in mezzo
sapore e renda speciale questa                                                ai poveri. La loro è una comunità
giornata: una telefonata ad un’a-                                             di donne, totalmente laiche, senza
mica, la visita ad una persona sola,                                          abito religioso o difese istituziona-
un sorriso a chi incontro sulla mia                                           li, che fa della strada la sua terra
strada, saper gioire della presenza                                           di missione. La loro casa è un por-
dei nipotini, saper ascoltare chi mi                                          to di mare, la loro porta è aperta
vive accanto… C’è una poesia di                                               ad ogni incontro, ad ogni dialogo,
Madeleine Delbrel che ci può aiu-                                             ad ogni sostegno. La loro scelta è
tare ad apprezzare il valore di ogni                                          quella di vivere del proprio lavoro
nostra giornata:                                                              come tutti, ma allo stesso tempo di
                                                                              stare, gomito a gomito, con la gen-
   Ogni giorno è da vivere                                                    te del mondo, attingendo da Dio la
   Ogni mattina                           e nulla di inutile.                 forza per stare nel mondo. Made-
   è una giornata intera                  È un capolavoro di giornata         leine muore nel 1964 al suo tavolo
   che riceviamo dalle mani di Dio.       che viene a chiederci               di lavoro, lasciando una quantità
   Dio ci dà una giornata                 di essere vissuto.                  di scritti, poesie e testi. Il 27 genna-
   Da Lui stesso preparata per noi.       Noi la guardiamo                    io 2018 è stata proclamata Venera-
   Non vi è nulla di troppo               come una pagina di agenda           bile ed è in corso il suo processo di
   e nulla di non “abbastanza”,           segnata d’una cifra e d’un mese.    beatificazione.
   nulla di indifferente                  La trattiamo alla leggera                                               Isella
                                          come un foglio di carta.
                                          Se potessimo frugare il mondo
                                          e vedere ogni giorno elaborarsi
                                          e nascere dal fondo dei secoli,
                                          comprenderemmo il valore
                                          di un solo giorno umano.
                                       Madeleine Delbrel, nata nel 1904
                                       a Mussidan in Francia ed educata
                                       in ambiente laico, a quindici anni
                                       si dichiara atea. Studia filosofia
                                       a Parigi e si interroga sui tragici
                                       perché dell’esistenza: il dolore, la
                                       malattia, la guerra, la vecchiaia e
                                       la morte. A queste domande non
                                       trova risposte adeguate. Fortuna-
                                       tamente incontra cristiani coerenti
                                       che la spingono ad interrogarsi sui
                                       loro comportamenti e si innamora
                                       di uno di loro: Jean Meydieu. Na-
                                       sce una storia d’amore che viene
                                       però troncata quando Jean decide
                                       di farsi monaco nell’ordine dei fra-
                                       ti domenicani. Distrutta da questa

Comunità Comenduno                                                                                                   7
121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
Vita di comunità...

voce agli animatori del CRE
Un’esperienza sempre nuova
Anche quest’anno è ripartito il CRE, sta-
volta meno rigido rispetto all’anno scor-
so: per esempio, adesso si possono avere
più bambini per bolla rispetto al grup-
pettino di 6 o 7 dell’ultimo CRE svolto; in
più quest’anno per molti ragazzi (tra que-
sti anche io) sarà anche la prima volta nei
panni del ruolo dell’animatore. Una nuo-
va esperienza per chi negli anni passati
veniva al CRE da bambino per divertirsi
e adesso avrà un ruolo molto importante
che comporta una crescita personale ba-
sata sull’avere cura e responsabilità ver-
so i bambini e uno spirito di collabora-
zione e impegno con i propri “colleghi”
(preparare attività, giochi, balli, …).
Far parte di un gruppo e vivere la co-
munità è una bella cosa, poiché ci si può
confrontare con gli altri; essendo tutti di-
versi tra noi da ognuno si può imparare
qualcosa di importante, divertendosi in
un luogo sano, sicuro e soprattutto acco-
gliente. Ma vivere in comunità vuol dire
anche dare un proprio contributo concre-
to secondo le proprie qualità e le possi-
bilità presenti, raggiungendo uno scopo
comune.
Anche in un altro anno segnato dal Co-
vid e dalle solite limitazioni, noi anima-
tori cercheremo di far divertire i bambini
coi vari giochi organizzati, dandogli loro
più libertà in confronto al CRE dell’an-
no passato, ma sempre rispettando le re-
gole anti-contagio (mascherina, gel per
sanificare le mani, temperatura) e far si
che nessun bambino si ammali, perché
se accadesse il CRE potrebbe fermarsi;
questo non deve assolutamente accade-
re: deve vincere la gioia e il divertimento
dei bambini e non la tristezza creata da
un virus.
Anche se a fine giornata si è stanchi, si
torna a casa felici con delle belle emozio-
ni che ci lasciano i bambini sempre alle-
gri e pieni di gioia. Dopo tanto tempo di
isolamento si torna finalmente insieme
senza paura.
Ringrazio tutti specialmente il Don che
tiene tanto a questo CRE e soprattutto in
noi giovani, inventandone sempre una
nuova per farci divertire ma anche riflet-
tere sui temi importanti della vita..
                                     Mario

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121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
... gruppi parrocchiali e volontariato

Una bella                                nella fede in Gesù, se lo lasciamo
                                         entrare nella vita , così come nella
                                                                                 stato soccorso agli appestati con-
                                                                                 traendo così la malattia.

Messa                                    barca placò le onde e il vento ....
                                         Il credente non è immune da pro-
                                                                                 Nasce a Castiglione delle Stiviere
                                                                                 il 9 marzo 1568 e muore a Roma il
Quale chiesa migliore del Creato,        ve, solo vivendole nella fede, non      21 giugno 1591... ecco perché il 21
dove ritrovarsi per una S. Messa!        lascia posto alla disperazione.         giugno è a lui dedicato.
In alto anche i cuori si elevano,        La bellezza di questo Duomo na-         Dunque la croce che lassù ci pro-
sono più ricettivi e allegri!            turale che è la natura, deve essere     tegge ha un profondo significato
Tutto è più semplice e spontaneo: i      accudito e preservato da ognuno         se capita e meditata.
fiori raccolti sul posto, la croce im-   di noi, oltre che dai tanti volontari   È la via verso la rinuncia alla
bastita al momento, una tovaglia         che ci rendono i sentieri vivibili!     seduzione del potere umano,
bianca e la festa comincia.              Grazie di cuore a tutti, alla GS        per consacrare il nostro cuore
Anche il silenzio è religioso nell’a-    Marinelli oltre a Sandro che ne ha      interamente a ciò che Cristo ci
scolto della Parola, così come la        menzionato l’attività.                  chiede e come a Lui è gradito.
cordialità con i partecipanti è vera     Ma torniamo alla croce imponente        Ognuno di noi ha prima di tutto
e sincera.                               che sovrasta e benedice il paese.       una regalità in quanto figlio di
Don Alfio come sempre coglie             Luigi, nato nella famiglia dei Gon-     Dio ed è ad essa che deve prima di
magistralmente spunti dalla Pa-          zaga, rinuncia a fare il principe       tutto onore e riconoscenza.
rola per una riflessione sulla vita,     contro il volere del padre che lo       S. Luigi Gonzaga, aveva ben ca-
quella nostra, concreta, perché è        avrebbe voluto una celebrità ed         pito che l’essere di Dio, non lascia
solo così, sentendola vicina che ne      entra giovane nella compagnia di        tutto come prima, per questo esi-
traiamo linfa vitale. Parla di pu-       Gesù a Roma.                            ste “ un prima ed un dopo”, per-
rezza alla maniera di S.Luigi, ma        Noto per la sua purezza e come          ché l’incontro amoroso con Lui, fa
anche delle svariate sofferenze che      unico suo scopo quello di piacere       da spartiacque dove “ le cose di
abitano in ogni uomo e in ogni           a Dio, è spesso raffigurato con un      prima sono passate, ecco ne sono
famiglia...la croce, le paure, i vari    giglio in mano.                         nate di nuove”.
disagi e difficoltà saranno placati      Muore a soli 24 anni, per aver pre-                               Piera Testa

Comunità Comenduno                                                                                                 9
121 camminiamo insieme - Direttore responsabile Sabrina Penteriani
Vita di comunità...

KOMENDUNESI 2021                      perform typical baroque dances,        are once again intertwined with
                                      accompanied by live music by the       Comenduno is Marco Noris, who
VERSIONE IN INGLESE                   Komendunesi). With the help and        has been living and working in
                                      fundamental support of the entire      Tokyo for some years now. With-
The Komendunesi will return to
                                      Oratory and Don Alfio, the morn-       out being able to deny that I have
play in Comenduno from 23 to 29
                                      ing Riflessioni for a different good   taken advantage of the cousinship
August! The members of the Tow-
                                      morning will return, and so will       that binds us, I found in Marco
er Museum are warming up their
                                      the musical Abat-jours in the eve-     the desire to do, to participate, to
engines for a summer that will
                                      ning on Monte Rena, crowned by         donate something to our Paesello.
be social-distancing sparkly. The
                                      the convivial atmosphere and joy       Marco elaborated and designed
Komendunesi are looking forward
                                      of the Festa di Sant’Alessandro.       the new logo of the Komendu-
to a week in Comenduno, renew-
ing their desire to be together.      In the vivid memory of the peo-        nesi and the marvellous graph-
                                      ple who have left us during this       ic animation that you can find at
It all starts again the Museum,                                              the beginning of the festival web-
                                      pandemic, the themes that will ac-
passes through the Parish, and
                                      company this week of culture and       site. The belonging and affection
this year reaches the Col del Batès
                                      community are under the banner         that, despite the distance, binds
and the Merà. We are preparing
                                      of sharing and being together. In      us to Comenduno is a symptom
a weekly programme with many
                                      this sense, the Komendunesi rep-       of a community that has made us
meets, not only musical and for
                                      resent a project of the Museo della    grow, that grows within us and
everyone: from children who will
                                      Torre that will evolve year after      that we wish to enrich also with
be offered exploratory itinerar-
                                      year, with the aim of weaving and      our experiences. The Komendune-
ies at the Museo, to all those who
                                      sewing relationships, telling, and     si Project is therefore an inclusive
wish to observe musicians during
                                      writing stories.                       project in which everyone (not just
the interesting work of rehearsals
(this year there will also be young   One of the stories and people          K/Comendunesi) can participate
Comenduno dancers who will            who, thanks to the Komendunesi,        and contribute, weave, and sew.
                                                                             If you want to find out more about
                                                                             Marco, the other organisers, the
                                                                             artists and the news of the project
                                                                             that await you and us for this new
                                                                             Komendunese week, please fol-
                                                                             low us on www.festivalkomend-
                                                                             unesi.com where you will find all
                                                                             the updates! Follow us, we’ll be
                                                                             waiting for you and then we’ll go
                                                                             arm in arm together further.
                                                                             Ah, we call it a festival because
                                                                             during this week of festivities
                                                                             (even with the Festa di Sant’Ales-
                                                                             sandro) the Tower Museum is ex-
                                                                             hibiting and proposing the evolu-
                                                                             tion of the Komendunesi project.
                                                                             Ah, we call it a project, but it is an
                                                                             experience of community, wel-
                                                                             come and culture that is shared.
                                                                             That’s why, we are waiting for
                                                                             you!
                                                                             Till soon again in Comenduno, sti
                                                                             sö franch!

10
... gruppi parrocchiali e volontariato

VORSCHAU Komendunesi 2021

I Komendunesi torneranno a suo-         monte Rena, coronati dal clima          che cresce dentro di noi e che desi-
nare a Comenduno dal 23 al 29           conviviale e dall’allegria della fe-    deriamo si arricchisca anche delle
agosto! Le socie e i soci del Museo     sta di Sant’Alessandro.                 nostre esperienze. Il Progetto Ko-
della torre scaldano i motori per       Nel vivo ricordo delle persone          mendunesi è quindi un progetto
un’estate che, nel rispetto delle       che ci hanno lasciato nel corso di      inclusivo al quale ognuno di noi
norme di sicurezza, sarà distanzia-     questa pandemia, le tematiche che       (non solo K/Comendunesi) può
mente partecipata. I Komendunesi        accompagneranno questa settima-         partecipare e contribuire, tessere e
non vedono l’ora di tornare a vi-       na di cultura e di comunità sono        cucire.
vere una settimana a Comenduno,         all’insegna della condivisione e        Se volete scoprire di più su Marco,
rinnovando la voglia di stare insie-    dello stare insieme. In questo sen-     gli altri organizzatori, i e le musi-
me.                                     so, i Komendunesi rappresentano         ciste e le novità del progetto che
Tutto parte dal Museo, passando         un progetto del Museo della Torre       vi e ci aspettano per questa nuova
per la Parrocchia, fino a raggiun-      che si evolverà anno dopo anno,         settimana Komendunese, vi in-
gere quest’anno il Col del Batès e i    con l’obiettivo di tessere e cucire     vitiamo a seguirci sul sito www.
Merà. Stiamo preparando un pro-         rapporti, raccontando e scrivendo       festivalkomendunesi.com dove
gramma settimanale con tanti in-        storie.                                 troverete tutti gli aggiornamenti!
contri non solo musicali e per tutti:   Una delle storie e delle persone        Seguiteci che vi aspettiamo e poi
dai bambini ai quali verranno pro-      che grazie ai Komendunesi torna         proseguiamo insieme a braccetto.
posti incontri esplorativi al Museo     ad intrecciarsi con Comenduno è il      Ah, noi lo chiamiamo festival per-
fino a tutte e tutti coloro che de-     Marco Noris, che da qualche anno        ché nel corso di questa settima-
siderano osservare dei musicisti        vive e lavora a Tokio. Senza poter      na di festa (pure con la Festa di
durante l’interessante lavoro delle     negare di aver fatto leva sulla cugi-   Sant’Alessandro) il Museo della
prove (quest’anno ci saranno an-        nanza che ci lega, ho trovato in Mar-   Torre espone e propone l’evolu-
che giovani ballerine Comendu-          co il desiderio di fare, partecipare,   zione del progetto komendunesi.
nesi che si esibiranno con danze        donare qualcosa al nostro Paesello.
tipiche barocche, accompagnate          Marco ha elaborato e disegnato il       Ah, noi lo chiamiamo progetto, ma
dalla musica dal vivo dei Komen-        nuovo logo dei Komendunesi e la         è un’esperienza di comunità, di
dunesi). Con l’aiuto e il supporto      meravigliosa animazione grafica         accoglienza e di cultura che viene
fondamentale di tutto l’Oratorio e      che trovate in apertura del sito del    condivisa.
di Don Alfio, torneranno le rifles-     festival. L’appartenenza e l’affetto    A presto e sti sö franch!
sioni mattutine per un buongiorno       che, nonostante la distanza, ci lega
                                                                                Vienna 24.06.2021
diverso e torneranno così anche         a Comenduno è sintomo di una
gli Abat-jour musicali di sera sul      comunità che ci ha fatto crescere,                           Marcello Conca

Comunità Comenduno                                                                                                11
Vita di comunità...

L’orto
di Comenduno
L’orto di Comenduno è un’opportunità preziosa
per i ragazzi diversamente abili della Comunità
Deinos. Grazie a questa iniziativa formativa i ra-
gazzi escono dalle mura protettive della Comuni-
tà per entrare in contatto con qualcosa di nuovo
e produttivo, ma soprattutto hanno la rara occa-
sione di sperimentare la percezione di non essere
più solo dei fruitori di aiuto ma di poter diventa-
re loro stessi dei portatori di una vera e propria
“cura” nei confronti di qualcosa che ha bisogno
di essere seguito con motivazione, attenzione e
pazienza. Nell’orto imparano che bisogna semi-
nare bene ora, per raccogliere frutti in futuro.
Dal punto di vista relazionale questi ragazzi si
confrontano con gli altri, soprattutto con i mera-
vigliosi volontari che, in collaborazione con il GS
Marinelli, hanno sempre qualcosa da insegnare;
imparano anche a lavorare insieme rispettando i
ritmi della natura. Saper attendere i risultati del
proprio impegno senza fretta e con pazienza è
qualcosa di fondamentale e fortemente educa-
tivo. Accade così anche per noi operatori che ci
confrontiamo con la disabilità, consapevoli che i
risultati non arrivano subito ma che con l’impe-
gno prima o poi ci saranno e questa è la più gran-
de soddisfazione: dare tempo, fiducia, attenzione
e pazienza.
Ogni ragazzo ha modo di contribuire secondo
le capacità di cui dispone. Il lavoro permette di
acquisire autonomia e maggiori responsabilità in
un contesto con ritmi tranquilli e adatti a questo
tipo di fragilità.
Perché, come dice Lady Bird Johnson: “L’am-
biente è dove tutti noi ci incontriamo; dove tutti
noi abbiamo un interesse comune; è l’unica cosa
che tutti noi condividiamo.”
                                   Tarcisio Vedovati

12
... gruppi parrocchiali e volontariato

          IL GRUPPO
       DI SANTA MARIA
 Prosegue la preghiera quotidiana del Santo
 Rosario. Il “Gruppo di Santa Maria” invita
 tutti coloro che vogliono partecipare alla recita
 del Santo Rosario in comunione di preghiera,
 presso la Chiesina di Santa Maria, tutti i giorni
 (compreso il sabato e la domenica) alle ore 7.
 Sotto la statua della Madonna, è stato posto
 un cestino nel quale lasciare le proprie
 intenzioni di preghiera. Per tutte le intenzioni
 raccolte verrà pregato un Santo Rosario ogni
 sabato mattina, sempre alle ore 7.
 Vi aspettiamo numerosi.

    «O Rosario benedetto di
                                                     “Ricominciamo
    Maria, catena dolce che ci rannodi
    a Dio, vincolo di amore che ci
                                                     insieme” continua
    unisci agli Angeli, torre di salvezza            La Parrocchia di Comenduno non si ferma, vuole
    negli assalti dell’inferno, porto                proseguire il cammino che ha tracciato il nostro ve-
    sicuro nel comune naufragio, noi                 scovo Francesco con l’iniziativa “Ricominciamo Insie-
                                                     me”, e mette a disposizione il numero di telefono 379
    non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai
                                                     165 2445, con la possibilità di inviare anche messaggi
    conforto nell’ora dell’agonia.
                                                     WhatsApp, per segnalare amici, conoscenti, vicini di
    A te l’ultimo bacio della vita che               casa, persone anziane sole, in difficoltà. Sono gradite
    si spegne. E l’ultimo accento delle              anche idee o proposte, per arrivare dove le istituzioni
    nostre labbra sarà il nome tuo soave,            non riescono o non possono.
    o Regina del Rosario di Pompei,
                                                     Ci sono persone che solamente tu puoi aiutare, ma
    o Madre nostra cara, o Rifugio
                                                     ancora non lo sanno! E tu?
    dei peccatori, o Sovrana consolatrice
    dei mesti. Sii ovunque benedetta,                “Io posso fare cose che non tu non puoi, tu puoi fare
    oggi e sempre, in terra e in                     cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi
    cielo». Amen                                     cose” (Madre Teresa di Calcutta).
                     (Beato Bartolo Longo)           379 165 2445
                                                                                             Gruppo Caritas

Comunità Comenduno                                                                                       13
Vita di comunità...

                         Assieme ce la faremo
Santa Messa del 2 giugno 2021 nel ricordo di tutti gli Alpini andati avanti
Un Grazie dal Gruppo Alpini, alla Comunità di Comenduno per averci dimostrato vicinanza in questa
occasione, in tanti modi e nei momenti non facili che stiamo vivendo.

14
... gruppi parrocchiali e volontariato

In baita con le famiglie della prima comunione

             ENRICO BELOTTI AD “ARTE IN PIAZZO”

 Nell’ambito delle iniziative domenicali proposte dall’associazione “Insieme per Piazzo”, una mostra a
 cielo aperto ha riunito parecchi artisti locali. Fra questi anche il nostro Enrico Belotti.

Comunità Comenduno                                                                                       15
Vita di comunità... scuola dell’infanzia

Arrivederci Mariateresa!
Anche le cose belle possono fini-
re, lo sapevate? Finiscono i libri,
i film, le canzoni, i viaggi e, pur-
troppo, finisce anche la collabo-
razione tra Mariateresa Luiselli e
la Scuola dell’Infanzia Giovanni
XXIII di Comenduno.
Per otto lunghi anni, a partire dai
tempi di Don Diego, Mariateresa
ha supportato e diretto le attività
e i progetti della Scuola dell’Infan-
zia in qualità di Coordinatrice vo-
lontaria. È stato proprio Don Die-
go, conoscendo le capacità e l’au-
torevolezza di Mariateresa, a farle
questa proposta e lei ha accettato,
affiancando questo compito alla
sua attività professionale, quella
di insegnante presso la Scuola Pri-
maria Statale di Comenduno-De-
senzano.
Instancabile e determinata, Ma-
riateresa ha portato avanti questo
impegno anche dopo l’arrivo di
Don Alfio e persino dopo il suo
meritato pensionamento. Ha visto        a spendersi così tanto per la nostra     per questo serviva una persona
cambiare parroci, insegnanti, me-       scuola, a sacrificare gran parte del     che avesse stoffa per affrontare
todologie di lavoro, genitori e chi     suo tempo e a fornire sempre con-        tutto al meglio e, credeteci, Maria-
più ne ha più ne metta, ma l’unica      sigli ed indicazioni preziosi alle in-   teresa ne ha da vendere!
cosa a non essere mai cambiata è la     segnanti. Certo non tutti i momen-
                                                                                 Come tutte le persone di buon
sua passione, il suo grande amore       ti sono stati facili e le sfide poste
                                                                                 cuore, Mariateresa agisce senza
per la scuola e per i bambini. È sta-   dalla gestione di una scuola e del
                                                                                 clamori, senza cercare riconosci-
ta questa la molla che l’ha portata     suo personale sono impegnative;
                                                                                 menti o slanci di gratitudine, ma
                                                                                 perché convinta intimamente di
                                                                                 ciò che fa e delle sue idee. Chissà
                                                                                 la sua faccia quando leggerà que-
                                                                                 sto messaggio speciale pubblicato
                                                                                 a sua insaputa sul bollettino! Cer-
                                                                                 to dirà che siamo matti, che non
                                                                                 avremmo dovuto, ma noi, invece,
                                                                                 siamo convinti che fosse doveroso
                                                                                 ringraziarla, rendere omaggio al
                                                                                 grande lavoro che ha svolto presso
                                                                                 la nostra Scuola dell’Infanzia. Ora
                                                                                 per lei è il momento di dedicarsi
                                                                                 agli amati nipotini e di godere del
                                                                                 suo tempo in piena libertà. Del re-
                                                                                 sto Mariateresa ha lasciato “in ere-
                                                                                 dità” alle insegnanti proprio quel-
                                                                                 la passione e quella tenacia che la
                                                                                 caratterizzano e quindi è come se
                                                                                 proseguisse ancora al nostro fian-
                                                                                 co. Per questo non ce la sentiamo
                                                                                 proprio di dire addio, molto me-
                                                                                 glio dire: “Arrivederci Mariatere-
                                                                                 sa!”.
                                                                                                      Il personale della
                                                                                    Scuola dell’Infanzia di Comenduno

16
Vita di comunità

L’asso nella manica
Ogni scuola ha i suoi punti di forza: proposte educa-
tive vincenti, un team ben affiatato, un’abile cuoca,
un cortile spazioso e colorato ecc…Qui a Comenduno
abbiamo tutto questo e anche qualcosa di più. Sapete
qual è il nostro asso nella manica? La collaborazione
tra la comunità e la Scuola dell’Infanzia. Tante volte
nel corso di questi anni ne abbiamo avuti esempi lam-
panti: volontari che hanno fatto gli “aggiustatutto” e
svolto numerosi lavori di manutenzione nella scuola,
nonni giardinieri che hanno portato i fiori nel nostro
prato, mamme molto disponibili e collaborative che
hanno reso possibile organizzare vendite e confezio-
namenti svariati il cui ricavato ha fornito un valido
sostegno per i progetti educativi della scuola…
Recentemente due eventi hanno permesso alla nostra
scuola di sfoderare il suo asso nella manica. Nel mese
di aprile due generosi e instancabili nonni, Bruno e
Ferdinando, supportati da una mamma, Gigliola, e
da alcuni preziosi volontari, hanno dato nuovo lustro
alla barriera che circonda e delimita la Scuola dell’In-
fanzia. Armati di pennelli, di pazienza e di tutti gli
strumenti del mestiere, sono stati capaci di trasforma-
re la bruna e spenta cancellata in un lampo argentato
e smagliante. Nonostante il tempo atmosferico non li
abbia incoraggiati (quanti giorni di pioggia!), i nonni
e i loro aiutanti non si sono quasi mai fermati e hanno
concluso il lavoro con successo e in tempo record!
Nel mese di maggio, invece, numerose mamme si
sono rese disponibili per organizzare le vendite del
“Mercatino primaverile”, rivolto agli utenti e non
della Scuola dell’Infanzia. La vendita delle belle con-     stra struttura.
fezioni, contenenti prodotti di bellezza realizzati con     Parlando di rapporti consolidati, non possiamo non
l’aiuto dei bambini, ha riscosso molto successo, anche      citare i meravigliosi attori amatoriali (guidati dalla
perché realizzata in concomitanza con una ricorrenza        molto professionale mamma Ester!) che, ai primi di
speciale: la festa della mamma. Il ricavato delle vendi-    giugno, hanno presentato ai bimbi della scuola uno
te sosterrà i progetti della scuola stessa.                 spettacolo teatrale realizzato autonomamente da loro
                                                            e ispirato alla fiaba di Peter Pan. Anche questo è un
Questi sono gli esempi più recenti di quello che ormai
                                                            esempio vincente di volontariato e collaborazione at-
è diventato un tratto distintivo, oltre che una tradi-
                                                            tiva tra comunità e scuola. Insomma, con un asso nella
zione consolidata della nostra scuola. Oltre all’utilità
                                                            manica così, la nostra bella scuola può giocare tran-
concreta della collaborazione tra comunità e scuola,
                                                            quilla in quella bizzarra partita a carte che è la vita;
queste iniziative permettono agli stessi utenti della       possiede infatti una mano vincente!
scuola di consolidare i loro rapporti e di far conoscere
a tutti i comendunesi il valore e la centralità della no-         Il personale della Scuola dell’infanzia di Comenduno

Comunità Comenduno                                                                                                17
Vita di comunità...

Com’è andata la Dad?
Bella domanda… e chi lo sa? No,        ossa, e tutto il resto del corpo, per
seriamente: fine febbraio 2020 –       quanto importante, in quel mo-
inizio giugno 2021, un’eternità        mento viene trascurato, messo da
passata d’un botto, oppure inter-      parte, non conta. Fuor di metafora:
minabile, dipende dai vissuti, dai     tolte le relazioni umane, il contatto
punti di vista, ognuno sacrosanto      fisico, la socializzazione, l’impre-
e legittimo. E allora come fai, come   visto di un incontro, lo scherzo di
fai un anno e mezzo dopo (dopo?        un compagno, il caffè con un col-
Io mi sento ancora dentro!) a tira-    lega e tutte quelle altre cose che si
re le somme, ad abbozzare un ra-       fanno insieme grazie all’incontro
gionamento, a osare una qualche        fisico dei corpi cosa c’è rimasto? La
conclusione che non sia soltanto       didattica, appunto, e per di più a
la stanca ripetizione di un film già   distanza. E com’è andata? Bè mol-
visto, già sentito, già vissuto?       te volte mi sono detto pensa se fosse
Ci provo lo stesso.                    capitato trent’anni fa. Ti immagini
DAD significa Didattica A Distan-      fare la DAD col telefono a disco e il
za, cioè spiegare e imparare attra-    filo di un metro, in piedi, in anticame-
verso uno schermo, magari mentre       ra, mentre tutti ascoltano? La verità
la mamma passa l’aspirapolvere e       è che la scuola si sarebbe fermata,
io apro il microfono per interve-      si sarebbe fermato tutto. Al mas-
nire, o il gatto mi passeggia sulla    simo ci avrebbero assegnato in             ti della nostra salute non tornano.
tastiera e scrive al profe che
... scuola

                                          prova ne sia il fatto che è andata         di meno.
                                          quasi così, quasi ovunque e quasi          Se la prendiamo da questo verso
                                          per tutti.                                 la colpa non è della DAD, o della
                                          Ma allora perché l’attribuzione            scuola, o del tal dirigente, o del ta-
                                          fini-strumenti sarebbe sbagliata,          laltro insegnante, o di quella fami-
                                          perché la radiografia sarebbe rove-        glia che non sostiene il figlio, o di
                                          sciata? La risposta l’ho trovata nel       quello studente che non si applica,
                                          malessere che ha accompagnato e            o della connessione internet del
                                          accompagna tuttora gli attori della        Carlo Còdega, o che so io la colpa
                                          scuola, nessuno escluso: dai diri-         è nostra, è di tutti noi, che continu-
                                          genti al personale ATA, passando           iamo a tenere in mano ‘sta bene-
                                          per la segreteria, i tecnici, gli stu-     detta lastra e non ci accorgiamo
                                          denti, gli insegnanti e le famiglie        che è alla rovescia! Di noi genitori
                                          al gran completo. Se il fine della         e insegnanti che generiamo ansia
                                          scuola fosse l’apprendimento cer-          nei nostri figli e studenti perché a
                                          tificato dal voto attraverso il rito       parole diciamo che il voto non conta
                                          della verifica e il sigillo della pa-      ma poi sbaviamo se non è almeno
                                          gella, di che cosa avremmo diritto         un nove rotondo! Di noi studenti
                                          di lamentarci? Abbiamo fatto tutto         che rifiutiamo la sfida della scuola
                                          quel che era umanamente possi-             e della vita, arroccati in attesa che
                                          bile per starci dentro, e lo abbiamo       qualcuno lo faccia al posto nostro.
                                          fatto, ci siamo riusciti in qualche        Di noi dirigenti e insegnanti che ab-
                                          modo, eppure non è bastato, non è          biamo paura di cambiare le prassi
ringraziando il dottore di turno          stato sufficiente. E come sa chiun-        consolidate rifiutando a priori le cri-
che ci dice quel che ci fa piace-         que ha a che fare con la scuola, se        tiche e le proposte, sacrosante e be-
re sentire, e cioè che va tutto bene,     non sei sufficiente allora vieni boc-      nedette e legittime, di chi la scuola
adesso finalmente si torna indietro, si   ciato. Proprio come un aspirante           la fa e la vive ogni giorno, e cioè,
torna al prima&comeprima&piùdip-          medico che legge una radiografia           di nuovo, anche gli studenti, anche
rima perché, in fondo, andrà tutto        alla rovescia.                             le famiglie. Di noi professionisti del
bene…                                     Proviamo a fare uno sforzo, un             sapere che sappiamo vedere ma ci
Ma il dottore che ho dentro la testa      esperimento mentale: rovesciamo            dimentichiamo di guardare, che
non si azzittisce e richiama a gran       la lastra, cosa vediamo? Ecco che          siamo capaci di sentire ma non ab-
voce la mia attenzione e mi urla c’è      spariscono organi, muscoli, ner-           biamo più l’intelligenza, l’onesta,
un errore, abbiamo sbagliato tutto la     vi, vene e fa capolino lo scheletro,       la pazienza e il coraggio di ascol-
lastra è al rovescio!! Anziché mostrare   la sostanza, quel che ci interessa         tare. Di noi tutti quanti, noi società,
lo scheletro, lo ha oscurato, mettendo    adesso, qui e ora, mentre l’Italia         che basta un niente per dividerci e
in mostra tutto il resto: organi, mu-     festeggia la zona bianca e là fuori,       farci litigare, mentre i nostri vecchi
scoli, nervi, vene E quindi, che vuol     a noi indifferente, il mondo come          si sono spaccati la schiena, rispar-
dire?                                     lo conoscevamo continua a brucia-          miando franco su franco e ingoian-
Vuol dire che la pandemia e la            re. Lo scheletro e le ossa. Quel che       do rospi grossi come meloni, pur
DAD hanno mostrato la reale               ci tiene su. Quel che ci dà forma,         di costruire un’Italia più decente
struttura pedagogica della scuola,        quel che ci fa essere esattamente          per figli e nipoti, nella quale dare
mettendo in primo piano la didat-         quel che siamo. Quel che conta             un senso alle cose brutte della vita:
tica, gli apprendimenti, i compiti,       davvero…                                   fatica, dolore, umiliazione, perdi-
le verifiche e i voti (scopi) e rinun-    Cosa succede alla nostra scuola            ta, fallimento, morte. Nella quale
ciando al suo migliore strumento          se la rovesciamo come una lastra?          andare a scuola, tutti insieme, a
(la relazione educativa in pre-           Succede che, impensabilmente,              imparare il mestiere della vita, ad
senza) in favore di un sostitutivo        la didattica, gli apprendimenti, i         andare d’accordo, a discutere, an-
di seconda qualità (la relazione a        compiti, le verifiche e i voti rivela-     che a litigare, certo!, ma per passio-
distanza). Intendiamoci, difficile        no la loro reale natura di strumen-        ne e non per noia, e con lo scopo
fare altrimenti, in così poco tempo       ti e la relazione educativa in pre-        di costruire qualcosa di nuovo, mi-
e in piena pandemia e soprattutto         senza assurge a fine. E finalmente         gliore, aperto a tutti. Qualcosa per
partendo da queste idee sbaglia-          adesso possiamo iniziare a capire          cui valga la pena anche di soffrire,
te. Proprio così. Sbagliate. Perché       perché la DAD non ci ha soddi-             come abbiamo fatto in quest’anno
se l’attribuzione del rapporto fi-        sfatti: non certo perché non sia           e mezzo, che ancora non è finito.
ni-strumenti fosse corretta, mal-         stata efficace (ammettiamolo, ha
grado tutto dovremmo essere suf-                                                     E allora dottore, dopo tutta questa
                                          fatto fin troppo) ma piuttosto per-
ficientemente soddisfatti, chi più                                                   filippica, cos’è che devo fare?
                                          ché ci ha privati del fine, e quindi
chi meno, dei risultati (apprendi-        del senso, della scuola stessa, cioè       Fa’ bene la tua parte: rovescia la lastra
menti, voti, ecc.) che abbiamo por-       accompagnare le persone che studiano       e agisci di conseguenza.
tato a casa, perché difficilmente         nel loro processo di crescita e di auto-                        Cristian Zucchelli
avremmo potuto fare altrimenti, e         realizzazione. Niente di più e niente             (insegnante Istituto Romero)

Comunità Comenduno                                                                                                        19
Vita di comunità...

escursioni con il Gs Marinelli
La sezione di alpinismo escursionistico del GS Marinelli, nell’ambito delle attività promozionali e
ricreative della FIE (Federazione Italiana Escursionismo) ha programmato per l’estate 2021 un escur-
sione ogni settimana. Vi presentiamo il programma di quelle previste a settembre:

Giovedì 2 settembre 2021                           Giovedì 16 settembre 2021
MONTE DUE MANI (m. 1656)                           MONTE BOLLETTONE E PALANZONE
  Da: Passo della Culmine S. Pietro (m. 1258)        Da: Alpe del Vicerè di Albavilla (m. 890)
  (passo tra la Val Taleggio e la Val Sassina)       Sent. del pratone ↓ M. Bollettone (m. 1299)
  ↑ CAI 32 Casera di Muschiada (m. 1309)             Sent.della dorsale →Dosmat (m. 1270)
  ↑ Selletta di Redondello ↑ variante di cresta      ↓ Bocchetta Molina (m. 1113)
  ↑ Bocchetta di Desio (m. 1335)                     Segnavia nr.1 ↑ Monte Bolletto (m. 1218)
  ↑ Anticima Nord-Est del Due Mani                   ↓ a ritroso Bocchetta Molina (m. 1113)
  ↑ Croce di Vetta e Biv. Locatelli (m. 1656)        Segnavia nr.1 ↑ Bocch. di Lemma (m. 1116)
  Ritorno: per sent. facile ↓ Bocchetta di Desio     ↑ Bocchetta di Palanzo (m. 1209)
  ↓ per lo stesso sent. CAI 32 fatto all’andata      Sent.di cresta ↑ Monte Palanzone (m. 1435)
  ↓ Passo della Culmine San Pietro                   ↓ a ritroso Bocchetta di Lemma (m. 1116)
  Dislivello totale: m. 685 Lungh. Km 11~            ↑ Sent. delle Colme M. Bollettone (m. 1299)
                                                     ↓ a ritroso Alpe del Vicerè (m. 890)
  Tempo indicativo: Salita h 3 tot. h 5~
                                                     Dislivello totale: m. 1000 Lungh. Km 18.3
  Difficolta: E (escursionistico)
                                                     Tempi indicativi: intero giro ore 6.30 ÷ 7.00
  Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis)
                                                     Difficolta: E (escursionistico)con tratti EE
                                                     Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis)
Giovedì 9 settembre 2021
LAGO DELLA VACCA (m. 2369)                         Giovedì 23 settembre 2021
  Da: Malga Bazena (m. 1826) SP 345                BIVACCO E P.SO DI BAIONE (m. 2163)
  del Passo Croce Domini – Sentiero n. 1 e 18        Da: Sommaprada di Lozio (m. 890)
  ↑ Malga Val Fredda (m. 2045)                       Sent CAI 81 ↑ Eremo di Santa Cristina (m. 1155)
  ↑ Passo della Vacca (m. 2359)                      ↑ Plagne del Sale (m. 1621)
  ↓ Lago della Vacca (m. 2350)                       ↑ Bivio per Cima Bacchetta (m. 1900)
  ↑ Rifugio Tita Secchi (m. 2369)                    ↑ Bivacco Baione (m. 2020)
  Ritorno: dallo stesso percorso di salita           ↑ Passo di baione (m. 2163)
  Dislivello totale: m.850 Lungh. Km 15~             Ritorno: dallo stesso percorso di salita
  Tempi indicativi.: arrivo al rif. h. 3.00          Dislivello totale: m. 1180 Lungh. Km 10,5
  ritorno h. 2.00 + eventuali escursioni             Tempi indicativi: intero giro ore 5.00 ÷ 6.00
  Difficolta: E (escursionistico)                    Difficolta: E (escursionistico)
  Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis)             Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina Pacis)

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... gruppi sportivi

                                                     NOTE GENERALI
                                                      Ritrovo: Parcheggio Vìlla Regina Pacis, alle ore in-
                                                     dicate nel programma (s.d. indicazione)
                                                      Trasferimenti: con le proprie auto, (per ottimizza-
                                                     re al meglio la sistemazione in auto, è consigliabile
                                                     avvisare in anticipo i coordinatori sulla propria par-
                                                     tecipazione).
                                                      Rientri a Comenduno: previsti nel pomeriggio
                                                     h.16÷17 circa (s.d. indicazione)
                                                      Equipaggiamento: da trekking, idoneo alla stagio-
                                                     ne (s.d. indicazione)
                                                      Si applica l’assicurazione personale per tesserati
                                                     FIE. Per i non tesserati è obbligatoria la copertura
                                                     assicurativa giornaliera (dal 01/01/2017) costo € 2,00
                                                     per persona.
Giovedì 30 settembre 2021                             Per altre informazioni, rivolgersi ai coordinatori
ALPE COVA AL PIALERAL (m.1300)                       di settore: Sandro (tel. 349·4202489) e Armando (tel.
  Da: Pasturo Via Parrocchiale 15 (m. 623)           339·8964508), oppure in sede nei giorni di lunedì e
  SI 128 → via casere → S.via 33                     giovedì dalle 20.30 alle 22.30, tel. 035·773610
  ↑ Chiesetta degli Alpini (m. 1044)
  → Agriturismo Brunino (m. 1010)                    NB. La partecipazione alle escursioni richiede comun-
  ↓ Chiesetta dei Grassi Lunghi (m. 837)             que di avere capacità personali commisurate alle ca-
  Segnavia 31↑ Alpe Cova al Pialeral (m. 1300)       ratteristiche ed alle difficoltà del percorso, di essere
  S.via 33 ↑ Rif. Antonietta al Pialeral (m. 1362)   dotati di idoneo equipaggiamento, di godere buone
  ↑ Prabello di Sopra (m. 1534 q.ta max)             condizioni di salute e di attenersi alle disposizioni dei
  ↓ San Calimero (m. 1492)                           coordinatori. Ciascuno deve contare sulle proprie ca-
  ↓ Piani di Nava (m. 960) ↓ Pasturo (m. 623)        pacità fisiche e tecniche, non essendo prevista la pre-
  Dislivello totale: m. 1100 Lungh. Km 16~           senza di accompagnatori ( a.e.).
  Tempi indicativi: intero giro ore 6.30 ÷ 7.00      I coordinatori logistici e tecnici curano e sovrainten-
  Difficolta: E (escursionistico)                    dono solo gli aspetti pratico-organizzativi dell’escur-
  Ritrovo: ore 6.30 (Villa Regina P.)                sione.

       Informazioni
    importanti relative
     alla pandemia di
   coronavirus - covid-19
   A causa della pandemia del
   coronavirus, i nostri accompa-
   gnatori invitano i partecipanti
   a seguire le normative vigenti
   al momento della gita.
   In particolare l’iscritto dovrà
   essere munito di mascherina
   e soluzione disinfettante per
   le mani e si dovrà presentarsi
   alla partenza della camminata
   solo se in buona salute e in as-
   senza di febbre.
   Le auto potranno essere condi-
   vise al massimo con 3 persone
   incluso l’autista, con 2 perso-
   ne sedute

Comunità Comenduno                                                                                         21
Angolo della memoria

L’ORATORIO DI COMENDUNO
L’8 dicembre 1844 nasce il primo         dalla nobildonna Gout Briolini e
oratorio costruito da san Giovanni       affidato alla cura delle suore Or-
Bosco, che svolgeva la sua attività      soline di Gandino. Gli stessi am-
nella zona di Valdocco.                  bienti venivano usati come asilo
                                         e oratorio femminile; alcune aule
L’oratorio doveva essere un am-
                                         servivano per il catechismo do-
biente educativo popolare reli-
                                         menicale dei ragazzi prima e delle
giosamente fervido, moralmente
                                         bambine poi.
sano, impegnato nell’educazione
della gioventù in uno stile gioioso      All’inizio del secolo, l’asilo serviva
nel quale avesse un ruolo impor-         in particolare alla gioventù fem-
tante non solo la preghiera e il ca-     minile: non era possibile, a quel
techismo, ma anche il gioco, l’in-       tempo, ed anzi era inconcepibile,
trattenimento e l’istruzione.            avere un oratorio promiscuo; si
                                         dice che durante l’estate erano al-      Il primo campo da calcio,
Per don Bosco, l’educazione è            lestite alcune recite nel cortile del-   la metà di quello attuale.
fondamentale: bisogna educare i          lo stesso, ma l’entrata era riservata
giovani alla religione, al lavoro, al    scrupolosamente alle sole donne;         chiuso nel quale poter dare uno
gioco.                                   i giovani, in cerca di avventura,        spettacolo teatrale; saltuariamente
L’esempio di oratorio nello stile di     dovevano accontentarsi di arram-         faceva la sua apparizione la barac-
don Bosco viene con gli anni por-        picarsi sul muro di recinzione e         ca gioppinaria in una delle osterie
tato in ogni paese. Il suo scopo era     sbirciare; del resto, secondo le         del paese.
non di dare un posto più sicuro al       normative del sinodo, gli uomini
                                         erano esclusi dagli spettacoli dati      Nel 1917 avviene la separazione
ragazzo per i suoi giochi (prima di
                                         dalle donne.                             delle due parrocchie; Comenduno
allora la strada del paese era il luo-
                                                                                  inizia da solo il suo cammino ec-
go di divertimento), ma di aiuta-        Il campo da gioco era costituito,        clesiale con il primo parroco don
re la formazione dei ragazzi e dei       nei nostri paesi, dai grandi cortili     Francesco Milesi e più tardi con
giovani, per scoprire in essi e rea-     delle case contadine oppure dalla        don Giuseppe Belotti quale curato
lizzare l’uomo futuro, il cittadino      strada; in essa si intrecciavano ma-     della gioventù.
impegnato a costruire la pace e la       gnifiche competizioni che erano
fraternità.                              esibizioni di forza e di vigoria del-    La Gioventù Cattolica Italiana
                                         la gioventù paesana.                     femminile era stata fondata a Mila-
Questo stile, che porta il sigillo                                                no all’inizio del 1918 e nel settem-
di grandi personaggi e santi della       Nel nostro paese la palla elastica       bre dello stesso anno estesa a tutta
gioventù, ha segnato il nascere e        veniva giocata sul tratto di strada      l’Italia da papa Benedetto XV.
il crescere degli oratori delle città    davanti al circolo ANSPI; il posto
prima e dei paesi poi.                   era molto più stretto e la “trattoria    Presso il vecchio asilo ferveva
                                         Cagnoni” a proprie spese allargò         l’oratorio femminile guidato dal-
La sua fioritura in Bergamo inizia                                                le suore di Maria Bambina e con
                                         il pezzo di strada togliendo par-
dopo il 1880; il primo, vicino a noi,                                             l’aiuto del parroco e tante donne
                                         te del terreno a monte (il terreno
è l’oratorio di Albino, fondato nel                                               generose, non tardò a nascere l’As-
                                         sul quale poi verrà costruito l’o-
1884 da don Cristoforo Rossi.                                                     sociazione Femminile di Azione
                                         ratorio). Altro campo di gioco era
La parrocchia di Comenduno e             la strada davanti alla ex “trattoria     Cattolica che ebbe il suo inizio il 3
Desenzano unite non avevano              Manzoni”.                                luglio 1920.
nessun tipo di oratorio; l’unico         Le strade non venivano disturba-         Nella ricorrenza della posa della
luogo di ritrovo per riunioni di va-     te dal traffico perché a quei tempi      prima pietra della chiesa di Co-
rio tipo e catechismo era la chiesa      circolavano solo alcuni carretti. I      menduno il 3 aprile 1921, il ve-
o la sacrestia; per l’istruzione o per   giovani dediti agli impegni sociali      scovo benediceva la bandiera del
le scuole serali qualunque stanza        e cristiani usavano frequentare ad       Circolo Femminile Santa Grata di
e lo stesso studio del prete erano       Albino l’oratorio e assistere alle       Comenduno.
adattate come ambiente di ritrovo.       recite teatrali che la compagnia         Il movimento maschile giovani-
Da noi l’oratorio nasce nei primi        filodrammatica di don Cristoforo         le di Comenduno ha la sua costi-
anni del 1900 negli stessi locali del    Rossi si impegnava a presentare.         tuzione il 20 gennaio 1920. Non
vecchio asilo a fianco della Villa       Da noi non c’era nessun locale           avendo una sede propria, si riuni-
Regina Pacis, offerto gentilmente                                                 va in una vasta sala di casa Signo-

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